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Bologna, 11 maggio 2015
Care Amiche, cari Amici,
abbiamo il piacere di annunciarvi che
Martedì 26 Maggio 2015, alle ore 21,00
presso
l’Hotel Europa, Via Cesare Boldrini, 11
il nostro amico, socio e membro del Consiglio Direttivo del Circolo
Achille Ghidini presenterà il suo ultimo volume
“La scultura degli alberi”
“The World of trees” radice di ciliegio, 2013 – h. cm 190, l. cm 200, p. cm 70
Il libro, oltre a raccogliere le
foto di numerose opere,
descrive la filosofia, la
poetica ed i principi che
guidano l’interpretazione
artistico-emotiva dell’autore.
La riunione, seguita dal rituale drink, si annuncia di grande interesse, per l’argomento e il relatore:
sicuri di vedervi numerosi, vi porgo i più cari saluti.
NB. Vi precisiamo inoltre che sono disponibili parcheggi messi a disposizione dall’Hotel: si invita a
recarsi alla reception per ritirare gli appositi pass.
Il Presidente
Francesco Addarii
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ACHILLE GHIDINI
Achille Ghidini, ingegnere scultore. Lo chiamano tutti
così.
Risiede a Grizzana Morandi di cui è stato anche
sindaco, profondamente legato alle magnifiche
imperfezioni del creato che sono le colline e le montagne,
vi trova ispirazione per le sue sculture. Le ama anche se
pare che l’Onnipotente le abbia volute per creare ostacoli
alla libertà di movimenti dell’uomo. Il creatore ha poi
compensato la fatica di chi le vuole affrontare con i
bellissimi quadri ambientali delle valli e la grande
ricchezza di vita del bosco.
A questa ricchezza di vita Ghidini si ispira e con la sua arte si oppone alla morte. Dal sapere delle sua
mani ritrovano infatti vita i tronchi rinsecchiti e le forme bizzarre lasciate a terra nel bosco. Forme
informi diventano figure aggraziate e snelle che invitano l’anima a sorridere alla vita e gli occhi a
guardare in alto.
È come se Ghidini si accostasse al Creatore e con Lui completasse l’opera.
E il Creatore deve molto apprezzare questa vicinanza poiché l’arte di Ghidini ha del divino.
Di sé ama raccontare che l’incontro con Manzù nel 1975 fu fondamentale: “Fu una folgorazione; la
mia mente e il mio spirito erano pronti. La mia creatività era imprigionata. Cercavo un linguaggio che
non avevo ancora scoperto: Manzù fu la mia chiave”.
Iniziò cosi la carriera di scultore e dagli alberi continua a trarre, come egli stesso afferma “le forme
che preesistono e che risvegliano in me profonde emozioni.”
Le sue opere, anche monumentali, riscuotono grande attenzione del pubblico e della critica.
Vi mostriamo alcune fra le numerosissime opere di Achille.