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Accordi di Accordi di R&SR&S e di Specializzazionee di Specializzazione

I nuovi Regolamenti di esenzione I nuovi Regolamenti di esenzione

Avv. Riccardo Pennisi15 giugno 2011

Demystifying Dominance: Practical Rules for the Business on Abuse of Market Power 2

IntroduzioneIntroduzione

Accordi di R&S e di Specializzazione - I nuovi Regolamenti di esenzione 3

Due nuovi Regolamenti di esenzione

– Regolamento n. 1217/2010 in materia di accordi di R&D

– Sostituisce il Regolamento n. 2659/2000

– Regolamento n.1218/2010 in materia di accordi di specializzazione

– Sostituisce il Regolamento n. 2658/2000

– Si tratta di tipici regolamenti di esenzione: gli accordi che vi rientrano beneficiano di una presunzione di liceità

– La funzione è quella di facilitare la valutazione degli accordi (dopo il Reg. n. 1/2003 non è più possibile notificare accordi alla Commissione, e nella pratica nemmeno all’AGCM)


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Accordi di Ricerca Accordi di Ricerca & Sviluppo& Sviluppo


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) –Considerazioni introduttive

– Il Trattato esorta l’Unione ad incoraggiare le imprese, in particolare le piccole e medie imprese, nelle loro attività di R&S ed a sostenere i loro sforzi di cooperazione (art. 179)

– I consumatori traggono in genere vantaggi dall’aumento del volume e dell’efficienza dell’attività di R&S

Quindi

– L’attività di R&S dovrebbe essere tutelata ed incentivata, favorendo gli accordi volti a promuoverla

– Ciò comporta la necessità di fornire alle imprese uno strumento per valutare agevolmente la liceità di tali accordi


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) –Considerazioni introduttive

Tuttavia

– La Commissione Europea, i Tribunali comunitari e

l’AGCM hanno negli ultimi anni assunto una posizione che non pare incentivare le imprese ad investire in attività di R&S

– Si pensi, ad esempio, al Pharma Sector Inquiry, ad alcune sentenze della Corte e decisioni dell’AGCM


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) – Definizioni

Il nuovo Regolamento dedica maggiore attenzione all’aspetto definitorio:

– “Accordi di ricerca e sviluppo” definiti in maniera estremamente precisa

– Introduzione dei concetti di “specializzazione relativa alle attività di ricerca e sviluppo” e di “specializzazione relativa alle attività di sfruttamento”

– Introduzione del concetto di “attività di ricerca e sviluppo a pagamento”

– Precisazione del concetto di “concorrente potenziale” (chi potrebbe penetrare in tre anni sul mercato rilevante)

– Introduzione del concetto di “settore tecnologico rilevante”


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) - Esenzione

– Tutte le parti devono avere pieno accesso ai risultati finalidell’attività di R&S, compresi eventuali diritti di proprietàimmateriale e know-how

– Possibile limitazione dell’accesso in caso di specializzazione ai fini dello sfruttamento

– Possibile remunerazione reciproca per l’accesso ai risultati finalizzato ad ulteriori attività di ricerca o di sfruttamento, a condizione che tale remunerazione non sia talmente elevata da impedire, di fatto, l’accesso


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) - Esenzione

– In caso di accordi riguardanti unicamente R&S in comune o a pagamento, ognuna delle parti deve avere accesso al know-how preesistente delle altre parti, qualora esso sia indispensabile per lo sfruttamento

– Lo sfruttamento comune può riguardare unicamente i risultatiprotetti da diritti IP o configuranti know-how, indispensabili per la fabbricazione dei prodotti contrattuali o l’applicazione delle tecnologie contrattuali

– Le imprese incaricate della fabbricazione dei prodotti contrattuali in caso di specializzazione per lo sfruttamento, devono soddisfare le domande di fornitura delle controparti (salvi i casi di distribuzione comune o distribuzione esclusiva ad opera dell’impresa fabbricante)


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) – Quota di mercato

– Se le parti non sono imprese concorrenti, nessun limite di quota di mercato aggregata per beneficiare dell’esenzione

– Se le parti sono imprese concorrenti, l’esenzione si applica se

la quota di mercato detenuta congiuntamente dalle parti nel

settore merceologico o tecnologico rilevante non supera il 25%

– Particolarità nei casi di R&S a pagamento: il 25% non deve

essere superato sommando la quota detenuta dalla parte finanziatrice e quelle detenute da ciascuna impresa con la

quale questa ha concluso accordi di R&S per i medesimi prodotti o le medesime tecnologie


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) – Durata dell’esenzione

– L’esenzione si applica per tutta la durata dell’attività di

R&S. In caso di sfruttamento comune dei risultati, continua ad

applicarsi per 7 anni dall’immissione in commercio dei prodotti/tecnologie

– Se la quota del 25% viene superata successivamente alla conclusione dell’accordo, l’esenzione continua ad applicarsi

nei due anni successivi al superamento di tale soglia (un anno nel caso in cui venga superata la soglia del 30%)


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) – Restrizioni fondamentali

– Limitazione della libertà delle parti di svolgere, indipendentemente o in cooperazione con terzi, attività di R&S, sia in un campo non connesso a quello cui si riferisce l’accordo sia in tale campo dopo il completamento dell'attività comune o della attività di R&S a pagamento

– Fissazione dei prezzi per la vendita dei prodotti / concessione in licenza delle tecnologie a terzi: ad eccezione

– Nei casi di distribuzione comune dei prodotti contrattuali o concessione comune in licenza delle tecnologie contrattuali:

– fissazione dei prezzi praticati nei confronti di clienti diretti

– fissazione di diritti di licenza praticati nei confronti di licenziatari diretti



– Limitazione del territorio in cui, o ai clienti ai quali, le parti possono passivamente vendere i prodotti / concedere in licenza le tecnologie (ad eccezione dell’obbligo di concedere in licenza esclusiva i risultati ad un'altra parte)

– Obbligo di non effettuare, o di limitare, le vendite attive di prodotti o tecnologie in territori o a clienti che non siano stati assegnati esclusivamente a una delle parti nell'ambito della specializzazione relativa alle attività di sfruttamento

– Obbligo di non soddisfare la domanda di clienti situati nei territori reciproci delle parti, o di clienti altrimenti ripartiti tra le parti nell'ambito della specializzazione relativa alle attività di sfruttamento, i quali intendano commercializzare i prodotti contrattuali in altri territori del mercato interno



– Obbligo di limitare la facoltà degli utilizzatori o rivenditori di acquistare i prodotti contrattuali presso altri rivenditori nel mercato interno

– Limitazione della produzione o delle vendite, con le seguenti eccezioni:

a. fissazione di obiettivi di produzione (in caso di sfruttamento in comune che includa la fabbricazione)

b. fissazione di obiettivi di vendita (in caso di sfruttamento in comune che includa la distribuzione in comune dei prodotti contrattuali o la concessione comune in licenza delle tecnologie contrattuali

c. prassi configuranti specializzazioni relative allo sfruttamento

d. Restrizione della libertà delle parti di produrre, vendere, cedere o concedere in licenza prodotti, tecnologie o procedimenti che siano in concorrenza con i prodotti/le tecnologie contrattuali


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) – Restrizioni escluse

Obbligo di non contestare:

i. dopo il completamento dell’attività di ricerca e sviluppo, la validitàdei diritti di proprietà immateriale detenuti dalle parti nel mercato interno e rilevanti per tale attività;

ii. dopo la scadenza dell’accordo di ricerca e sviluppo, la validità dei diritti di proprietà immateriale detenuti dalle parti nel mercato interno e intesi a tutelare i risultati della attività di ricerca e sviluppo

fatta salva la facoltà di prevedere lo scioglimento dell'accordo di ricerca e sviluppo nel caso in cui una delle parti contesti la validitàdei diritti di proprietà intellettuale immateriale stessi


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) – Restrizioni escluse

– Obbligo di non concedere a terzi licenze per la fabbricazione dei prodotti contrattuali o per l’applicazione delle tecnologie contrattuali, a meno che l’accordo non preveda lo sfruttamento ad opera di almeno una delle parti dei

risultati dell’attività comune di ricerca e sviluppo o dell'attività

di ricerca e sviluppo a pagamento e che tale sfruttamento abbia luogo nel mercato interno nei confronti di terzi


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) – Un passo avanti?

– Regolamento maggiormente chiaro e dettagliato rispetto al precedente

– Espressa inclusione degli accordi a pagamento

– Non è stato inserito nel testo finale l’obbligo di divulgare, prima dell’avvio dell’attività di R&S, i diritti IP esistenti o pendenti, obbligo inizialmente previsto nella bozza di Regolamento pubblicata nel maggio 2010

– Ampliata e resa più flessibile la possibilità di sfruttamento in comune



– Introduzione di eccezioni alle restrizioni fondamentali

– Introduzione delle “restrizioni escluse” (divieto di contestazione e obbligo di non concedere a terzi licenze per fabbricazione ed utilizzazione)

– Armonizzazione con TTBE



Tuttavia

– La Commissione avrebbe potuto indicare una soglia superiore al 25%

– Specializzazione relativa alle attività di R&S: non condivisibile l’esclusione della R&S a pagamento

– Poca flessibilità in merito alle vendite passive

– Precisazione del concetto di concorrente potenziale non elimina un alto livello di incertezza sull’applicabilità del Regolamento


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) – Linee Direttrici

– Molti aspetti sono analizzati in maniera dettagliata dalle LineeDirettrici

– Gli accordi che non rientrano nell’esenzione non sono, ovviamente, automaticamente illeciti

– Valutazione ex art. 101 (3) TFUE [§§ 141 – 145 Linee Direttrici]

– Momento della valutazione ex art. 101(3) TFUE [§§145-146 Linee Direttrici]:o Contesto in cui gli accordi di R&S si inseriscono e condizioni esistenti

o Cambiamenti derivanti a seguito dell’accordo

o Investimenti iniziali irrecuperabili

o Accordi restrittivi irreversibili



SpecializzazioneSpecializzazione


Accordi di specializzazione (Reg. n. 1218 / 2010) –Considerazioni introduttive

– Gli accordi di specializzazione possono generare notevoli efficienze

– I consumatori potrebbero trarre vantaggi in termini di riduzionedei prezzi

Tuttavia

– In taluni casi, tali accordi possono facilitare la collusione

– Il Regolamento di esenzione e le Linee Direttrici forniscono alle

imprese strumenti per facilitare la valutazione della liceità di tali accordi


Accordi di specializzazione (Reg. n. 1218 / 2010) –Ambito di applicazione

L’esenzione si applica a:

�Accordi di specializzazione unilaterale (una parte cessa interamente o parzialmente la produzione di alcuni prodotti)

�Accordi di specializzazione reciproca (due o più parti cessano interamente o parzialmente la produzione di prodotti distinti)

�Accordi di produzione in comune (due o più parti fabbricano in comune determinati prodotti)


Accordi di specializzazione (Reg. n. 1218 / 2010) –Ambito di applicazione

– Negli accordi di specializzazione le parti devono operare nel medesimo settore merceologico. Non è necessario che esse operino nel medesimo settore geografico

– Accordi di produzione in comune possono essere conclusi tra soggetti che operano già nel medesimo settore merceologico ma anche tra soggetti che desiderano entrare in un determinato settore merceologico mediante la conclusione dell’accordo


Accordi di specializzazione (Reg. n. 1218 / 2010) –Definizioni

– Definizione di “concorrente potenziale” (chi potrebbe penetrare in tre anni sul mercato interessato)

– Definizione ampliata di “mercato rilevante” (non solo il settore del prodotto interessato, ma anche il settore del prodotto a valle, qualora i prodotti di specializzazione siano prodotti intermedi)

– “Distribuzione in comune” indica:o la distribuzione dei prodotti effettuata dalle parti attraverso un gruppo, un

organismo o un’impresa comuni, o

o la distribuzione dei prodotti effettuata dalle parti mediante designazione di un terzo quale distributore, su base esclusiva o meno, purché questi non sia un’impresa concorrente


Accordi di specializzazione (Reg. n. 1218 / 2010) –Esenzione

L’esenzione si applica agli accordi di specializzazione:

– Che prevedono la cessione o la concessione in licenza di diritti di proprietà immateriale a favore di una o più parti (purché tali disposizioni non costituiscano l’oggetto principale degli accordi, ma siano ad essi direttamente collegate e necessarie)

– Con cui le parti assumono obblighi di acquisto esclusivo o di fornitura esclusiva

– Con cui le parti convengono di non vendere in modo indipendente i prodotti fabbricati nel contesto dell’accordo di specializzazione, ma di effettuarne la distribuzione in comune


Accordi di specializzazione (Reg. n. 1218 / 2010) –Quota di mercato

– Quota di mercato detenuta congiuntamente dalle parti su ciascun mercato rilevante non superi il 20%

Ciò comporta che, per i prodotti intermedi, la quota non

sia superata nemmeno nel mercato a valle

– Se la quota del 20% viene superata successivamente alla conclusione dell’accordo, l’esenzione continua ad applicarsi

nei due anni successivi al superamento di tale soglia (un anno nel caso in cui venga superata la soglia del 25%)


Accordi di specializzazione (Reg. n. 1218 / 2010) –Restrizioni fondamentali

– La fissazione dei prezzi in caso di vendita dei prodotti a terzi, ad eccezione della fissazione dei prezzi praticati nei confronti di clienti diretti nell’ambito della distribuzione comune

– La limitazione della produzione o delle vendite, ad eccezione:

o della determinazione della quantità della produzione direttamente interessata dall’accordo

o della fissazione di obiettivi di vendita nell’ambito della distribuzione comune

– La ripartizione di mercati o clienti


Accordi di specializzazione (Reg. n. 1218 / 2010) –Un passo avanti?

– Anche in questo caso maggiore chiarezza rispetto al precedente Regolamento

– Condivisibile l’inserimento dei mercati a valle nella definizione di “mercati rilevanti”

– Le restrizioni fondamentali escludono espressamente i vincoli derivanti dalla distribuzione comune


Accordi di specializzazione (Reg. n. 1218 / 2010) –Un passo avanti?

Tuttavia

– Anche in questo caso il concetto di concorrente potenziale crea margini di incertezza, seppur minori rispetto a R&S

– Non è sufficientemente chiaro cosa si intenda per “cessazione parziale” della produzione


Accordi R&S (Reg. No. 1217 / 2010) – Linee Direttrici

– Molti aspetti sono analizzati in maniera dettagliata dalle Linee Direttrici

– Gli accordi che non rientrano nell’esenzione non sono, ovviamente, automaticamente illeciti

– Valutazione ex art. 101 (3) TFUE [§§ 183 – 186 Linee Direttrici]



AlcuniAlcuni commenticommenti


La direzione giusta alla velocità sbagliata?

– I due Regolamenti – pur aggiungendo chiarezza e livello di dettaglio – risentono, a tratti, di una mancanza di coraggio da parte della Commissione

– I miglioramenti maggiori dipendono dai commenti ricevuti alle bozze di Regolamento pubblicate nel maggio del 2010

– La lettura dei Regolamenti non è facilitata dalle Linee Direttrici, che rimangono piuttosto superficiali

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