A'cartulina e'Napule - Gilda Mignonette e Mario Gioia. A cura di Aldo De Gioia

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In queste slide, il professor De Gioia, docente di storia napoletana presso l'Università di Salerno, presenta gli aspetti leggeri della canzone napoletana, ripercorrendo il caffè-chantant, la macchietta e gli interpreti delle sensazioni dei napoletani emigranti: Gilda Mignonette e Mario Gioia

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A’cartulina e’Napule:Gilda Mignonette e Mario

Gioia

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Il Cafè Chantant nacque a Parigi sul finire del 1800. Il termine rappresentava sia la sala da thè e concerto, dove gli ospiti potevano gustarsi le consumazioni ascoltando le canzonette dell’epoca o brevi recitazioni drammatiche, sia il tipo di spettacolo in sé che offriva questo genere di locali

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Le sciantose napoletane imitarono le loro colleghe francesi, che già dal 1700, con il nome di “canterine”, si esibivano al Teatro Nuovo ai Quartieri Spagnoli, tra le quali si ricordano Gabrielle Bressard, morta suicida, Aimèe Amard, Lucy Nanon e Armand d’Ary, che fece perdere la testa al musicista Mario Costa

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“Lily Kangy”, di Capurro-Gambardella, è il più famoso motivo dei cafè-chantant. Racconta la storia di Concetta, una ragazza di Via Conte di Mola che decide di fare la sciantosa. Introdotta da Maria Valery, fu portata al successo da Lina Cavalieri, definita la donna più bella del mondo durante la Belle Epoque

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La tecnica della “Mossa” caratterizzò gli spettacoli di cafè-chantant. Consisteva nel roteare le anche al rullo di tamburo e fermarsi al successivo colpo di grancassa. Le due più grandi specialiste, le sciantose Maria Borsa e Maria Campi, si sfidarono in una gara all’ultima ancheggiata. La sfida finì alla pari

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Contemporaneamente, molti poeti produssero componimenti a doppio senso, dando vita alla “macchietta”. Rocco Galdieri ed Ugo Ricci furono tra i principali produttori del genere, che trovò in Vincenzo Valente il compositore musicale d’eccellenza.

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Furono numerosi i grandi attori di teatro napoletani che diedero il loro contributo al genere della macchietta: Nicola Maldacea, Berardo Cantalamessa, Gustavo De Marco, un giovanissimo Totò, Nino Taranto, Dante Maggio e Pietro De Vico

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Il Teatro San Carlino, situato in Largo Castello, fu protagonista degli spettacoli di Pulcinella. Fu così chiamato poiché riusciva a fungere da contraltare al suo fratello maggiore, superandolo talvolta per numero di spettatori

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Gilda Mignonette e' forse una delle cantanti napoletane piu' famose negli Stati Uniti dove, con la sue canzoni di tono particolarmente nostalgico, seppe incantare emigranti e non. Il suo maggior successo fu “A’cartulina e’Napule”, con cui spadroneggiò in America

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'O surdato 'nnamurato è una delle più famose canzoni in lingua napoletana. Il testo fu scritto da Aniello Califano e musicato da Enrico Cannio nel 1915. La canzone descrive la tristezza di un soldato che combatte al fronte durante la Prima guerra mondiale e che soffre per la lontananza dalla donna di cui è innamorato.