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acadèmia editrice d’Italia e San Marino QUADRIMESTRALE DI CULTURA del Supremo Consiglio d’Italia e San Marino del 33° ed Ultimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato ANNO 2 NUMERO 2 SETTEMBRE 2006 Delineare il Futuro testi di Luigi Argentieri Massimo Porchietti Carmelo Saltalamacchia Alberto Cesare Ambesi Franco Eugeni Gianluca Ippoliti Studi e Ricerche testi di Laura Ridolfi Mimmo Pagoto MaurizioVolpe Recensioni I Labirinti del Sacro Le vie della Conoscenza in Platone In Giro per l’Italia Gualdo Tadino (PS) acadèmia

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acadèmia editrice d’Italia e San Marino

QUADRIMESTRALE DI CULTURAdel Supremo Consiglio d’Italia e San Marino del 33° ed

Ultimo Grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato

ANNO 2 NUMERO 2 SETTEMBRE 2006

Delineare il Futurotesti di

Luigi ArgentieriMassimo Porchietti

Carmelo SaltalamacchiaAlberto Cesare Ambesi

Franco EugeniGianluca Ippoliti

Studi e Ricerchetesti di

Laura RidolfiMimmo Pagoto

MaurizioVolpe

RecensioniI Labirinti del Sacro

Le vie della Conoscenza in Platone

In Giro per l’ItaliaGualdo Tadino (PS)

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...pertanto ciascuno di noiè la metà, il contrassegno,di un singolo esseree per naturaciascuno cercala metà di sè stesso....

Platone, Simposio (380 a.C.)

Le grandi conquiste possono nascere semplicemente da usi, costumi, sentimenti vigenti che sono l’origine di grandi avvenimenti della storia.Così è avvenuto con la nascita della scrittura della lingua italiana.Sul finire del primo millennio la nuova lingua volgare era praticata dalla quasi totalità delle persone ma non ne esisteva la scrittura, dominio della lingua latina.Già a quel tempo i notai avevano, come oggi, l’obbligo di redigere i loro atti conformemente alla lingua

e nella forma ef fettivamente in uso dalla g e n e r a l i t à delle persone, per tutta chiarezza.L ’ i t a l i a n o

di allora è espresso per la prima volta in forma scritta dal notaio Rosselmo in un atto stilato a Pisa che così si esprime: “Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte Sancti Benedicti” (famoso documento di Capua). Qui nasce la lingua italiana ed il suo divenire.Dal primo millennio siamo passati all’inizio del terzo.Da altrettanta semplicità, non solo dai grandi geni, dagli insigni studiosi o dalle grandi menti politiche, amministrative ed economiche ma anche da una élite di pensiero emanata dalle persone che si interrogano “Da dove veniamo”, “Chi siamo”, “Dove andiamo” possono nascere le idee geniali per delineare il futuro.

Renzo Canova

SOMMARIO

Abstract dagli atti del Convegno “Le vie della conoscenza in Platone” RiccionePalaterme16/17ottobre2004

di Franco Eugeni

Delineare il FuturoIlFuturodell’Umanità?

di Luigi ArgentieriPierreLévy:L’Intelligenzacollettivanell’eradelcyberspazio

di Massimo PorchiettiL’uomoaduedimensioni?

di Carmelo SaltalamacchiaQuandoilfuturosisdoppiaesicongiunge

di Albertto Cesare AmbesiL’uomoattuale:fantasieepaureversoilpost-umano

di Franco Eugeni e Gianluca Ippoliti

Studi e RicercheDonneeMassoneria

di Laura RidolfiNelsimbolismodellaCroceilsegretodellareintegrazionedell’Essere

di Mimmo Pagoto LacontrapposizionetraChiesaeMassoneria

nelperiodopost-unitariodi MaurizioVolpe

RecensioniILabirintidelSacro

LeviedellaConoscenzainPlatone

In Giro per l’ItaliaGualdoTadino(PS)

REDAZIONE: Direttore Editoriale: RENZO CANOVA; Direttore Responsabile: FRANCO EUGENI; Comitato Scientifico: FRANCO EUGENI direttore e MAURIZIO VOLPE segretario; Segreteria di Redazione: FRANCO FORNI e MIKAELA PIAZZA; Direttore Esecutivo: ROBERTO TOSELLI; As-sistenza Informatica & Grafica: LUCA TRAMONTIFinito di stampare nel mese di novembre 2006 per i tipi della Tipografia Comex s.r.l. Via dell’ Industria, 5 - Brugine (PD)

Via Cervellati 3 - 40122 Bologna - tel. 051 520340 - fax 051 5282288- e-mail: [email protected] del Tribunale di Bologna n° 7584 del 29/09/05

acadèmiaacadèmia editrice d’Italia e San Marino

IL NUOVO MILLENNIO: PROVE DI DIALOGO CON PLATONEIl relatore, si richiama qui, innanzi tutto, ai recenti studi sulle dottrine non scritte di Platone e sul verosimile carattere esoterico di esse, tuttavia non mai contradditorio rispetto alla dottrina scritta o essoterica. Constatazione che non gli impedisce di scorgere un vero e proprio dualismo metafisico fra il concetto dell’Uno o “ Sommo Bene” e la “ Diade intederminata”, giacché, a suo avviso, buona parte della mitologia platonica appare riconducibile a orizzonti orfici e quindi con radici asiatiche, prima ancora che pitagoriche. Da quivi il successivo, suo riferimento al pensiero di Proclo e alla filosofia dell’arte proposta dal filosofo contemporaneo Wilhelm Weischedel, volendo pervenire, per loro tramite, alla formulazione di un sapere che abbatta i vecchi steccati fra estetica e gnoseologia e pervenga, infine, a una rinnovata visione del mondo rinnovata nei valoro spirituali

EL NUEVO MILENIO: ENSAYOS DE DIALOGO CON PLATÓNAnte todo el relator hace referencia aquí a los recientes estudios sobre las doctrinas no escritas de Platón y su carácter verosímil exotérico de éste, sin embargo nunca contradictorio con respecto a la doctrina escrita o exotérica. Constatación que no le impide divisar un verdadero y propio dualismo metafísico entre el concepto del “Uno” o “ Bien Supremo ” y la “ Diada indeterminada”, ya que según su opinión, buena parte de la mitología platónica conduce de nuevo a horizontes órficos y por lo tanto con raíces asiáticas, antes aún que pitagóricas. De aquí su sucesiva referencia al pensamiento de Proclo y a la filosofía del arte propuesta por el filósofo contemporáneo Wilhelm Weischedel, queriendo alcanzar a través de ellos la formulación de un saber que derrumbe los viejos límites entre estética y gnosis y llegue en definitiva a una visión renovada del mundo en sus valores espirituales

LE NOUVEAU MILLENAIRE : ESSAIS DE DIALOGUE AVEC PLATONIci, le rapporteur se réfère, avant tout, aux récentes études sur les doctrines de Platon qui n’ont pas fait l’objet d’écrits et sur le probable caractère exotérique de ces

di Alberto Cesare Ambesi: Abstract dagli atti del Convegno

“Le vie della conoscenza in Platone”

Evento organizzato da acadèmia per il SUPREMO CONSIGLIO D’ ITALIA E S. MARINO del 33° ed ultimo grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato svoltosi a Riccione Palaterme 16/17 ottobre 2004

dernières, cependant jamais en contradiction avec à la doctrine écrite ou exotérique. Une constatation qui ne l’empêche pas de discerner un vrai dualisme métaphysique entre le concept de l’Un ou “Bien Suprême” et la “Diade intederminata”, car, à son avis, une bonne partie de la mythologie platonicienne peut être ramenée à des horizons orphiques et donc avec des racines asiatiques, encore avant que pythagoriciennes. De là, il fait ensuite référence à la pensée de Proclus et à la philosophie de l’art proposée par le philosophe contemporain Wilhelm Weischedel, en espérant arriver, par leur intermédiaire, à la formulation d’un savoir qui abat les vieilles barrières entre l’esthétique et la gnoséologie et, en arrivant, pour finir, à une vision nouvelle du monde, rénovée dans les valeurs spirituelles.

THE NEW MILLENIUM: DIALOGUE WITH PLATOThe speaker first of all makes reference here to the recent studies on Plato’s unwritten doctrines and on their probable esoteric nature, though never contradictory with respect to written or exoteric doctrine. This claim does not prevent him perceiving a proper metaphysical dualism between the concept of the One or “Supreme Good” and the “Indefinite Dyad”, though in his view a large part of Platonic mythology seems to come from Orphic horizons, and thus has Asiatic roots even before it has Pythagorean. He then moves on to the thought of Proclus and the philosophy of art put forward by the contemporary philosopher Wilhelm Weischedel, with the intention of reaching - through them - the formulation of a knowledge that breaks down the old barriers between aesthetics and gnoseology, finally arriving at a new vision of the world with renewed spiritual values.

DAS NEUE MILLENIUM: BEWISE AUS DEM DIALOG MIT PLATODer Berichter bezieht sich hier vor allem auf den neuen Untersuchungen über, die nicht von Platon geschriebenen Theorien und ihren esoterischen Charakter, die jedoch nie die exoterische und geschriebene Theorien widersprechen. Eine Feststellung, die ihn verhindert, einen richtigen metaphysischen Dualismus zwischen dem Begriff des eines order “das größte Gute” und “der unbestimmte Dyade” zu erblicken, da seiner Meinung nach, ein großer Teil der platonischen Mythologie zu geheimnissvollen Horizonten rückführbar scheint und damit mehr auf die asiatischen Wurzeln deutet als auf die pythagorische. Ab jetzt, bezieht er sich auf die Gedanken von Proclo und der Philosophie der vorgeschlagenen Kunst von Wilhelm Weischedel und kommt zur Formulierung eines Wissens das den alten Zaun zwischen Ästhetik und gnoseologie abreißt. Schließlich erhält er eine Vision einer von geistigen Werten erneuten Welt.

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Cisonobuoneragioniperritenerevalida,sullanascitadell’universo,lateoriadelBig-Bang, e, se così è, possiamodire che il futuro nacquefin dall’ attimo in cui, da un concentrato di pura energia,si formarono “materia” (ossiamoto, spazio) e tempo. Daquell’ istante, il futurononhafatto altro che nutrirsi di quelrapporto spazio-temporale,ovunque si fosse realizzato,nell’ universo in espansione.Quando siamo giunti sullaTerra,ha fagocitatoanchenoiche, da allora, vi viaggiamoal ritmo di 24 ore al giorno.Ci viaggiamo dentro, ma nonci è dato di guardare fuori, dipre-vedere; ed anche andando“più veloci del tempo”, nonpotremmo vedere alcunchè dideterminato, perchè il futuro,secondo la fisica quantistica, si costruirebbe man manoche il tempo “supera ognipresente”. Sarebbe, dunque,indeterminato(nonsolopernoiumani),etaleindeterminazionepotrebbe interpretarsicome la manifestazione, nelmacrocosmo, dell’ omonimoprincipio che governa laprobabilitàstatisticadellanascitadell’ essere, o del non essere,peculiare del microcosmo, del

vuotoquantistico1.L’ indeterminazione delfuturo, cioè, potrebbeessere interpretata come lamanifestazionedellaSuperioreVolontàdilasciarespiragliapertiapossibilinuoveformeattiveedevolutive:nullaèdeterminatoestatico nell’ Universo, ed è l’indeterminazione a garantirelapluralitàdegliavvenimenti,apartiredallaunicitàdell’Inizio.Noi, costretti senza scamponel divenire, a volte intuiamolastrada,oalmenoladirezionedelpercorso,e,basandocianchesulle esperienze del passato,non rinunciamo a formulareipotesi, a “divinare”. Oggi,consci della irrazionalità del

1 Secondo il fisico DavidBohm,“Lamateriaelacoscienza,iltempoelospazio,l’universo,nonrappresentanoaltro che un infimo sciabordio …cheprovienedaunafonteeternamentecreatricesituataaldilàdellospazioedeltempo”.Tale“fonte”,definibile come vuoto quantistico,potrebbeessereintesacomeuna “grande officina” dove, secondoilprincipiodiindeterminazione,l’energiapuògenerareoriassorbireleparticelle,ossiadovelamateriapuòesserecreataoannichilita.

viveredispendiosoefrenetico,cerchiamo oracoli sul futurodell’ umanità, e, temendolofosco, ci sentiamo spinti asconfinare nella fantascienza percercarelasalvezzaevadendoinaltrimondi...antemortem.2Nonparliamodelle“certezze”garantite dalle nostrefedi mono-litiche: la lorocangiantepluralità–oltretutto,rispecchiante tempi, luoghi etradizioni oggi molto diversida quelli in cui erano nate–nonlerendeuniversali(eciòimbarazza non poco). Rivoltea singoli o a popoli, non all’umanità intera, dovrebberoessere utili almeno agli spiritidei fedeli, ma, a giudicare daquanto avviene oggi, è difficile confermarlo.... L’ assurdaconflittualità bellicosa, che le coinvolgeneiloroarroccamenti,motiva tale riserva: per curarele singole anime, hannotrascurato di armonizzarlein contesti aggreganti, sianon “inserendole” in visioni

2 Osserviamo,aquestoproposito,cheinizialmentecisiaccontentavadellasalvezzadell’anima;poiilCristianesimolaconcesseancheperilcorpo,masemprepost mortem;oggi,sisperanell’ibernazioneinvita....

ILFUTURODELL’UMANITA’?diLuigiArgentieri*

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universali (dov’ è l’ animamundi?), sia rifiutando e vietando il dialogo suargomenti unificanti come i quesitiesistenziali...I quali quesiti, invece, per leloro forti valenze archetipichee religiose radicate nell’immaginario,ciaccompagnanosempre, ci accomunano e ciproiettanonell’universale:qual’è lo scopodella vita cosmica?qual’èilfuturodell’umanità?Perciò, pur nella nostralimitatezza, e pur privi diconoscenzeestrumentiadeguati(ma potremo mai averne ...cartomanzia ed astrologia� aparte?),persistiamonelcercaredi interpretare quanto lascienzariescea“leggere”nellosviluppodellacatenaevolutivauniversale. E’ questa catena,in effetti, che, manifestandosicome la realizzazione cosmicadel Progetto del GrandeArchitetto, certamenteracchiudeilmisterodell’Alfaedell’Omegadell’Essere.Quale mistero, e quale futuronascondel’evoluzione?Giàunsecolofa,TeilharddeChardin4

� Sarebbeinteressante,aproposito,saperesec’èstatounsoloastrologocheabbiaprevistoildrammaepocaledell’11settembre2001.

4 PierreTeilharddeChardin,gesuitascienziato,filosofo, geologo e paleontologo francese(1881-1955),ebbeunavisioneunitariadelmondo(coniòiltermine“biosfera”)efuformatorediscienziati.Lasuafilosofia (che si aggancia all’ idea del progressismo scientifico del XIXsec.)èintuitivaesostieneche l’ universo, fisico e vitale, è soggetto a flussi di energia, ed ha per fine il raggiungimento di un “puntoomega”,divino.Jaques

intuì – ed i fatti, non soloterrestri, stanno a dimostrarlo–che“l’evoluzioneèilrisultatodi una serie di sintetizzazionisuccessivesuperantiiprecedentistadimenocomplessi”.Più recentemente, NorbertWiener5 – l’ inventore della“cibernetica”, intesa come“scienzadelleinformazionineisistemi sempre più complessiin riferimento alla logica delcervello umano” – introdussel’ idea di “finalità”, anche nel campo della evoluzionebiologica6.Queste due intuizioniconducono ad una particolareriflessione sul fine di questo fenomenouniversale.Una macchina, un computer,nascono dall’ assemblaggiodi singole parti, “elementari”,col fine di ottenere un assieme

Monod,inIl caso e la necessità,lacriticò per la sua “scientificità solo apparente”.

5 Matematicoamericano(1894-1964),studiosodell’intelligenza artificiale, pubblicò ilfamosolibroLa ciberneticaincuielaboravalaTeoriadell’informazione(applicataaimissilitermiciedairobotindustriali).Comeènoto,laciberneticaèlascienzachestudialacapacitàdiimitare,coninsiemidicomponenticapacidiautoregolazione,lefunzionidegliorganismiviventi(cervello,inparticolare).

6 Ilconcettodi“finalità”, nella evoluzione biologica,ècontestatodaipositivisti.Ma,difatto,ilprincipiociberneticosibasasull’effettodifeedbackodiretroazione,ossiasullacapacità,cheilsistemapossiede,di“riconsiderare”unaazione,per ripeterla adeguata alla finalità richiesta.

che, “trascendendole”, riescaa svolgere funzioni diverse emoltopiùcomplessediciascunadi esse. Ebbene, anche la vitaappare “costruita”, a seguitodi un “misterioso ordine” disviluppo cibernetico, a partireda particelle elementari,ovunque si trovino. Queste,dapprima sono giunte aformare atomi e molecoledellavita inorganica,minerale;in un secondo stadio, atomi emolecoledelmondoinorganicosi sono riuniti a formareproteineecelluledotatedivita;queste,alorovolta,hannodatovita ad organismi sempre piùcomplessiedautonomi,primanel mondo vegetale, poi inquelloanimale.La finalità che emerge da queste riflessioni è chiara, e già di per sè “fa pensare”, ma lacosa ancora più sorprendenteècheilcomplessoorganizzarsidella vita organica avvienecol preciso orientamento dicontravvenire al principio didegradazione dell’ energia:in un universo soggetto adun livellamento dell’ energiaverso il “basso”, un sistemaentropico in cui, ad esempio,le temperature, le montagne...tutto tende a livellarsi versoil “basso”, ad un certo punto(circatremiliardidiannifa,sullaTerra),siinserisceunalineadisviluppo decisa, irreversibile,in cui la materia, assorbendoenergiadall’esterno,sistrutturaversol’“alto”conunprocessocontrario, sintropico, comefossedecisamentevolutadaunprogettoanoi sconosciuto, incui ogni nuovo organismo safareciòche–sinoti–nessunsuo costituente elementareconosceva.

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Qualemetanascondeunataletensione finalistica sostenuta, per di più, dalla irreversibilitàdeifenomeni,irreversibilitàchegarantiscenonsololavita,mala sopravvivenza delle nuovespeciediorganismi?E’ evidente che, come per lemacchinerealizzatedall’uomo,qui ci troviamo di fronte adunaorganizzazioneche,invecedelle macchine, crea i Mondinei quali avviene che ognistadio trascenda il precedenteedisuoisingolicomponenti.

Trasceso lo stadio inorganico,edentratinellavitaorganica,ilprocessociberneticosintropicoprosegue:lecellulenonsolosiorganizzanointessutidicorpiviventi, ma questi evolvono,sempre più complessi, fino alla perfezionediquellicerebrali.E in questa mirabile catenadella vita, che continuamentesi ripeteevolvendosidaquellainorganica a quella vegetale aquellaanimale,lespeciediognistadio non solo proseguononell’ esistenza,ma seguitanoacostituire“alimento”,materialeda costruzione indispensabileperlanascitaelosviluppodellespecie “superiori”, semprepiù evolute. Un processo che,una volta instaurato, proseguea “scapito” delle realtàprecedenti,“inferiori”,mapursempre indispensabili: quellaanimaleascapitodellavegetale,quella del delfino a scapito della sardina…, fino a quella umana. L’ universo evolve: iltempoportamondinuovi,nongrazieallamortedeivecchi,maallorosuperamento.La mente è naturale e strettaespressione (forse è parte)di questa catena. La fisica delle particelle ci suggerisce

l’ idea che le nostre attivitàintellettualisiano“interconnes-se”, attraverso la materia, coni sistemi materiali–mentaliche evolvono nell’ universoattraverso ilvuotoquantistico,percui lacoscienza, lamente,divengono frutto non solodelle esperienze personali,ma anche del bagaglio delleesperienze collettive raccolteattraversoil“campo”comune.Il che equivale a dire che tragli uomini esiste un’ armoniacorrelataaquellachepervadel’universo:unainterconnessioneprofondanelTutto.Perciòleconnessioniinquietantitralamateria(nonpiùpensabilecome“inerte”,inquantodotatadiunavivacissimavitainterna),le più semplici organizzazionidi vita, la vita degli esserisuperiori (pensati come puntidiarrivosuscaleevolutiveicuigradini si succedono in modoche il successivo trascenda ilprecedente7), e qualcosa che,come l’ uomo, le trascendatutte, conunulterioredestinodi trascendimenti, conduconoa riflessioni profonde, proprio insensocibernetico,sulfuturoevolutivo.

A questo punto ci si chiede:ma, allora, giunti all’ homo– ammettendo che nonvenga a formarsi nessun altro

7 Damolecoleminerali,privedivitalità,sipassaallecellulediorganismidotatidivitapropria;dacellulegeneriche,sipassa,adesempio,arealizzareillaboratoriochimicoqual’èilfegato,oillaboratorioinformaticoqual’èilcervello...:adognipassagggio,insomma,inuoviorganismievidenzianocapacitàdicuilesingolecelluleeranodeltuttoprive.

ceppo che ramifichi dalla linea evolutiva8 (apportandoindividui nuovi e più evolutidelCro-Magnon,ossiadinoi)–lacatenacibernetica,incimaallaqualeè l’homoattuale, sifermerà? oppure proseguiràverso una ulteriore Entitàsconosciutachecitrascenderà,comesingoli,asuavolta?

Una ipotesi potrebbe esserequellaindicatadalmanifestarsidei fenomeni paranormali inalcuni individui. L’ esistenzadi capacità “superiori”(telepatia, chiaroveggenza,rabdomanzia, pranoterapia...)è scontata, ma, a causa dellafacile mistificazione, non si presenta sempre credibile. Lascienzaèsulpuntodistudiarlaconobbiettività,edallorasaràpossibilepensareasoluzioniedapplicazionioggiinconcepibili:esseri dotati di tali capacitàpotrebberocostituireelementi,cellulediuna“umanità”intesacome un organismo deputatoad una ulteriore funzionemisteriosa, in fieri, che la trascenderebbe per esplicarefunzioniancorapiùcomplesse.La “nuova” Entità potrebbealloracoincidere,perilprossimo“sviluppo evolutivo”, con lastessa società umana dotata

8 Sitengapresentechealcunielementidel“nostro”DNA appaiono già diversificati rispettoacomeeravamo40000anniorsono;eche,inoltre,ilDNAdelprecedenteNeandertalèincompatibilecolCro-Magnon(noi).Dunque,qualcosavamutandonelnostroceppoche,comunque,quandoapparvesullaTerra(da40000a80000anniorsono),“superò”ilNeandertal,chesiestinse.Eranodueceppidiversi:potrebbesopraggiungerneunaltro.

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di una nuova dimensione, elo stato di coesione, attualepotrebbeessereconsideratodipre-formazione.Certo è che nella Universitàdi Cagliari, è stata istituitauna cattedra di “psicologiamedica” per studiare glieffetti del “pensiero mirato”,come la “preghiera dedicata”(tesa ad ottenere guarigionipossibilmente rapide…).Un’ altra strada aperta almisterioso.Per Irvin Laszlo9, persinogli universi, “morendo”, siriformerebberopoipiùevoluti,potendoattingereaidatilasciatidalleprecedentiesperienzenel“campodelvuoto”…Iltutto,magari, in spazi a quattro o apiùdimensioni…Unprogettoarmonioso–non“amoroso”,nonavrebbesenso– delle leggi divine. Le quali,evidentemente, coinvolgono,nonsolol’uomo,oipopoli,ogliStati,ma,globalmente,quelTuttodicuisiamoparte,incuitutto è prezioso, dalle galassiealla Terra, dalle montagne aimari,dagliorganismievolutiaimicrobi....10 Non è blasfemia:

9 InL’uomo e l’universo,DiRenzoEd.,Roma,1998.IrvinLaszlo: filosofo ed epistemologo ungherese,laureatoallaSorbona,membrodelClubdiRomaedialtriprestigiosiClubedAccademieaventiloscopodi influenzare lo sviluppo in funzionedeiproblemicomplessividelpianetaTerra.DocenteinvarieUniversitàdituttoilmondoefondatoredelClubdiBuda-pest.DirettoreGeneraledell’UNESCO,autoredisessantaduelibri,trecentopubblicazioni,settealbumdimusicaclassicaperpianoforte,edaltro.

10 Asostegnodiquanto

lo accenna anche il Canticodelle Creature (ma questo èrintracciabile solo in qualcheangolo di poche chiese)concepitodaColuicheparlavacoilupiecongliuccelli.

sopra,semaivenefossebisogno,citiamolerecentiricerchesecondocuiogniorganismoumano,formatoda10milionidimiliardidicellule,vivegraziealconcorsodiunnumerodiecivoltemaggioredimicrorganismichevi“abitano”.Manonsitrattadiveracoabitazione,perchèsenzadiessinonpotremmoproprioesistere:collaboranoadmetabolismiessenziali(digestionedigrassi,zuccheri,amidi....eproduzionedienergia;sintetizzazionedivitamine;degradazioneditossine...).Poichèlanostravitadipenderebbedallaloropresenza,senededurrebbechel’individuo,oltrechedalcorpocheglidàforma,ècostituitoanchedaquestemicro-entità,risultando,così,unessereancorapiùcomplesso,integralmenteinseritonell’armonicaecomplessaretediscambiinterattivi,adognilivello.[DaunostudiodiCraigVenter(coluicheha“sequenziato”ilgenomaumano),riportatodaSylvieCoyaudsuIlSole-24Oredel0�.09.2006.]Nemmenosemancasse la fauna, o la flora, potremmovivere,ènoto,maquestascopertaporge“l’invitoaripensarelanostrastessaidentità,sapendolaimpastataesorrettadallacoevoluzioneconmiliardidiviteminime...[ecifasentire]meravigliatieunpo’turbatidiessereperun10%umanieperilrestomicrobi”.Taleconclusioneappareazzardata,essendoprobabilechetaletipodi“collaborazione”siariscontrabileintuttigliorganismicomplessi.Sitrattasolodiunaulterioredimostrazionedellastrettainterconnessioneesistentetratutteleentitàdell’universo.

Insomma, nel macrocosmo,ogni equilibrio, di forze o dimasse,dinamicoonon,risultadeterminato e coinvolto contuttol’universo,comeseciascunelemento ne avesse coscienza:Teilhard e Walker parlano di“forza organizzatrice unica”,egli scienziatioggiparlanodibootstrap.Secondotaleteoria,ogni cosa è interconnessacon tutte le altre, e nessunadi esse è fondamentale. Ogniparte non è determinata daunaleggeparticolare,madalleproprietàdituttelealtre,comesi trattassediuna rete,e tuttofapensarechetuttol’universoabbiaunacoerenzainterna,edèquestacoerenzacomplessivaadeterminare lastrutturadell’interarete.11

11 Probabilmente,avendoogniparticellaelementare una configurazione ondulatoria,anchelamateria,cheneèfrutto,halastessaconfigurazione e così può avvenirecheognielementoavverta la modifica degli altri,tuttipartecipandodiunastessaentità:ogniparte“riflette” la totalità. Insomma, ogni particella, definibile strutturalmentecomeun“pacchettodionde”,verrebbea contenere la configurazione dell’insieme(noicompresi).Celoconfermal’esperienzadell’ologramma,il“negativo”della figura di diffrazione ottenutafotografandoconparticolaremodalitàeconlucelaser:ebbene,adifferenzadiquantoavvienecolnegativodella comune fotografia, se l’ ologrammavienefrantumato,conognisuoframmentosipuòriproiettarel’interaimmaginetridimensionaledell’

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C’ è del fantastico in questeipotesi,macertamentenonpiùdi quanto ce n’ è nel crederediesserenatidaunaformadiargilla.D’ altronde, già per Platone,“... ciascuno è la metà di unsingolo essere, e, per natura,cerca l’ altra metà...”. E’ lanaturale spinta ad un tipo diaggregazione cibernetica, lafamiglia,chetrascendeilsingoloe garantisce la sopravvivenzadellaspecie.Oggi, comunque, appaionosemprepiùnumeroseedattivelesocietàdiindividuiaccomunatida interessi etici universali,come la massoneria, i gruppidi studio e ricerca, alcuneassociazioni di volontariato12.Assai diverse da quelle aventiscopiricreativiomeditativipiùomenobenefacenti,sipalesanocomepiccoliorganismidiunaumanitàche,piùcheasalvarelapropriaanima,pensaadelevareilprossimo,ad impegnarsiperilsociale,ossiache,piùcheall’avere,pensaall’essere“nuovi”,diversi. Certo, ciascuno a suomodo e con diversi spessori:da quelli prevalentementeetici, di stampo socratico,miranti alla formazione dell’uomo cosciente di sè e dellasua posizione nell’ universo;a quelli, tutt’ altro che meno

oggettofotografato,ancheseconminornumerodidettagli.Il fisico David Bohm ritiene checiòripeta,peranalogia,lastrutturadell’universo.

12 LaprimaCartadeiDirittidell’Uomononpotevaesserestatascrittadasingolipensatori;cosìcomenessunindividuo,conlesolesueforze,avrebbesaputoraggiungerelaLuna...

nobili, aventi per scopo l’assistenza sociale... . E tutti– si noti bene – con un solosentire ed un elevato sensodellareligiosità.Potrebbero essere, questi, iprimiorganismi,iprimiinsiemipreludenti a quelli cibernetici?Secosìfosse,questidovrebbero,coltempostorico,raggrupparsiulteriormente – certo nondividersi,comeancoraavviene.Questoultimoaspettodenuncial’ insufficiente grado di maturitàperunulteriore saltoevolutivo:acausadiunascarsacoscienza di partecipazionearmonica (purtroppo, moltodiffusa), troppo spessodovuta alla avidità di chi nonha sufficiente saggezza, tali insiemifallisconomiseramentelo scopo, vanificando la spinta evolutiva.1�

Se riuscissimo ad averecoscienza di essere parte diun complesso “superiore”,capiremmocheilritenersi“piùuguali degli altri”, l’ attribuirsiunruolodisupremaziasenzailsocratico consenso, comportauno squilibrio di tutto ilsistema.E’ comequando, inun corpovivente, una cellula altera ilsuo armonico e funzionaleequilibrioascapitodellealtre:siparladineoplasia,dicancro,el’organismoèdatoperspacciato.Nonè,forse,lastessacosaperl’organismosociale?Per fortuna, almeno questosembrasemprepiùevidente,glianticorpisivannosviluppando,anche se lentamente, inquellesocietàche,presacoscienzadel

1� Ricordiamoilpensiero–universale–diBuddha:“Ildoloreècausatodall’ignoranzaedall’avidità”.

loroveroessere,sipreoccupanodiinnalzaretempliallavirtù...

Da:Ilabirintidelsacro,Ed.G.Laterza,Bari,2004-(dello

stessoautore)

Una lastra olografica conserva ilcontenutoinformativoinognisuaparte,diconseguenzaspezzandoinpiùpartilalastraèpossibileottenerelastessaimmaginetridimensionaleconunadiminuzionedeldettaglio.

*LUIGI ARGENTIERI -Saggistaedautorehapercorsomolte strade del sapere:dall’agricoltura allo studio delnucleare e dell’astrofisica, dalla musica alla poesia, dall’arteplastica e figurativa al mondo delreligioso,dallagrafoanalisiall’informatica, sempre piùconvintochenonesistescienzamigliore di quella che educalo spirito al Bello, al Vero,all’Armonia con la natura.Ha lavorato con successonell’industria,mahapreferitodedicarsi alla Scuola nel suoAbruzzodoveèstatoPresideper quasi un trentennio.E’ socio dell’Accademiad’Abruzzo, conferenziere,ha rivestito cariche elettivein pubblici organismi, è statoattivo sindacalista, ed il suonome figura nell’Albo d’oro provincialedegliIngegneri.

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Nel 1994, quandoPierreLévypubblicòilsaggio“L’ intelligence collective”– ed. La Découverte, Paris1994 -, erano già trascorsiventicinque anni dalla nascitadi ARPANET, il network dicomputer dalle cui costoleaveva avuto origine nel 198�la retediINTERNET.Quest’ultima, una volta affrancatadai confini prestigiosi ma pur sempre limitati dei networkdella ricerca scientifico-tecnologica e della difesamilitare, attraverso il pubblicodominio e l’ apertura almercatosieratostorinvigorita,al punto tale da assumereun ruolo di network su scalamondiale. Parallelamente, lanaturaegliscenaridisviluppodiINTERNETeranodiventatifertile terreno di indagine persvariatissime discipline, sia inambito tecnologico-scientifico sia in ambito umanistico,dando luogo ad una copiosae dinamica produzione di

contributicheperdurasinoadoggi.All’ interno di tale scenariosi colloca il lavoro di PierreLévy, filosofo e saggista nato a Tunisi nel 1956, studiosodelleimplicazioniculturalidell’informatizzazione di massa,cui va ascritta la definizione del concetto di intelligenzacollettiva nell’ era delcyberspazio e la conseguenteformulazione di una correlatateoriadellaconoscenza.Interessanterisultainoltreesserela prefigurazione di un sistema filosofico complessivo, a cui l’ Autorepervieneattraversounariflessione sulle implicazioni di questo nuovo modello diprocessoconoscitivoinambitoantropologico, economico,estetico,eticoepolitico.PerLévylosviluppodeinuovistrumenti di comunicazione“convergeversolacostituzionedi un nuovo ambito dicomunicazione, di pensiero edilavoroperlesocietàumane”.

Ambito ove l’ uomo ha lapossibilitàdiscoprireunasortadi nomadismo intellettualein cui “ muoversi non è piùspostarsi da un punto all’altro della superficie terrestre, ma attraversare universi diproblemi,dimondivissutiedipaesaggisenso”.Assunte queste premesse,che cosa si intende dunqueper intelligenza collettiva?Ricorriamo ancora alle paroledell’autoreperunarisposta:“…E’ una intelligenza distribuitaovunque, continuamentevalorizzata, coordinata intemporeale,cheportaadunamobilitazione effettiva dellecompetenze…ilfondamentoeil fine dell’ intelligenza collettiva sono il riconoscimento e l’arricchimento reciproco dellepersone…Nessuno sa tutto,ognunosaqualcosa…”.Siamodunquedifronteadunprogetto di subordinazionetotalitariadell’intellettoedellavolontà individuale? Per nulla,

PierreLévy:L’INTELLIGENZACOLLETTIVANELL’ERADELCYBERSPAZIO“Quiuncosmo,làuncosmoiosiedosullasoglia”Jalâlad-DînRûmi

diMassimoPorchietti*

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ci spiega Lévy, richiamandol’ esempio del formicaioquale rappresentazione diuna realtà del tutto contrariaall’ intelligenza collettiva, inquantoesperienzaglobalmenteintelligente di entità – leformiche – limitatamenteintelligenti. Infatti, “L’intelligenza collettiva hainizio solo con la culturae si accresce con essa…L’intelligenzadell’insiemenonèpiùilrisultatomeccanicodiatticiechi ed automatici, perchéè il pensiero delle persone aperpetuare,inventareemetterein movimento quello dellasocietà”.Senzavolermiaddentrarenellacomplessità delle tematicheelaboratedall’Autore,edancormeno illustrare la fortunao lacriticacheessehannoricevutonell’ambitodeldibattitoglobale,ritengo che all’ opera di Lèvyvadanoascrittefavorevolmente

almeno tre suggestioni, conle quali chiunque vogliadare avvio ad una riflessione sull’ umanità nell’ epoca delWEB e della realtà virtualeha dovuto e dovrà misurarsi:il concetto intelligenzacollettiva conseguente allosviluppo di nuove tecnichedi comunicazione; laprefigurazione di una filosofia adessacorrelata;unapprocciopositivo, incentrato sull’uomo e privo di pregiudizi–illuministicoèstatoscritto–proiettatoversol’esplorazionedegliuniversidell’essere.Universi che forse vannoconsiderati con un giustoriguardo, se anche ElémireZolla, scrutando il futuro chesidelineavaconlacuriositàedil genio che lo distinguevano,cogliendo forse l’ essenzaintimadelnostro futuro,vollescrivere:“Conlarealtàvirtualesi schiude davanti a noi un

nuovo mondo che recuperaquelladimensionedispiritualitàche l’Occidenteavevatentatodi comprimere medianteoperazioni materialistiche emeccanicistiche, nonostante leinvocazioni spesso disperatee ammonitrici dei suoi misticimedievaliemoderni”.

BibliografiaPierre Lèvy: “L’intelligenza collettiva” – Ed. it. Feltrinelli 1996.Manuel Castells: “Galassia Internet” – Ed it. Feltrinelli 2002.Elémire Zolla: “Uscite dal mondo” – Ed. Adelphi 1992.Elémire Zolla, Grazia Marchianò: “Il conoscitore di segreti” – Ed Rizzoli 2006.Jalâl ad-Dîn Rûmi: “L’ essenza del reale” – Ed. it. Psiche 1995

*MASSIMO PORCHIETTIIngegnere presso il Comune di Moncalieri (TO)

L’UOMOADUEDIMENSIONI?

diCarmeloSaltalamacchia*

A volte, meditandosugli eventi, ci chiediamo severamente“isimboli“vestonola realtà esperienziale. Ciaccorgiamo immediatamenteche i “ simboli”, pur nelvariare dei tempi e dei luoghi,hanno dei contenuti profondi,significativi, significanti, totali etotalizzanti,spiritualieperciò

stesso illuminanti dell’essenzadell’uomo nella storia delmondo.Malastoriadell’uomoedelle“suecose”èstoriadellosvolgersi della sua spiritualità,oppurestoriadell’evolversidellanaturanellaqualel’uomostessoviveedicuifaparte?Nelprimocaso si riproporrebbe l’anticadicotomiaspirito-materia,chea

suavoltariproporrebbel’atavicalottadeiduemondiantiteticieper nulla conciliabili. Magarialla Platone, laddove l’unodei mondi rappresenterebbeil divenire significativo della imperfezione, dell’impuro,dell’incompiuto, del grezzo,e l’altro, l’Essere, immobileperché il movimento è indice

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di imperfezione. Vedremmo,quasi, lo Spirito che lotta perliberarsidelsuo“contenitore”,la materia, questa “prigioneoscura”. Ovvero si potrebbeteorizzareallaSpinozaeparlarediUniversocomeunicarealtàdicuispiritoemateriasarebberoisoli “attributi”. Nell’un caso enell’altro, e comunque, anchenell’ipotesi materialistica, cheesclude ogni e qualunquerealtà che non sia quellamateriale, non si riuscirebbea dare ragione dell’uomopensiero,dell’uomospiritualità,dell’uomo intellettualità, ecc.A meno che non si accettil’ipotesi che, ragione, spirito,pensiero, intelletto sianoforme limite della materia,ovveromateriasottilealpuntoda sfuggire alla sensibilità.La storia sarebbe, così, laragione, lo spirito, l’intellettoche determinerebbero illoro affermarsi nel mondo,caratterizzando le epoche,i periodi, gli stili, la cultura,l’architettura, i linguaggi, lamusica,ecc.Nelsecondocaso,e qui è d’uopo richiamareSchelling,lospiritoemergerebbedallanatura:<<Lanaturaèunpoema racchiuso in caratterimisteriosi e mirabili, ma sel’enigma si potesse svelarevi conosceremmo l’odissea dello spirito, che cercandosisfugge a se stesso, come lanebbia …..ecc., ecc. >> ed inessaeracontenutoallo“statopietrificato”. L’evolversi dello spiritodallanaturacostituirebbeil drammadell’uomo che lottaper liberarsi, autoaffermarsi,divenire, comunque,autocoscienza. Il percorso “storico”dellospiritoèunaveraodissea,mainessasisostanzia

la caratteristica fondamentaledellavitacomelotta,dellaguerracome dialettica degli opposti,dell’essenza duale della realtàcome vita. In ogni caso, però,non siamo nelle condizioni diliberarcideltuttodel“fardello”della materia come realtàcorporea, né considerare lospirito avulso dalla materialitàe come tale librato al di fuoridel mondo che conosciamo.Anche se volessimoimmaginare dei simboli perchiamare l’una o l’altra dellerealtà significativamente escludenti l’una l’altra e l’altral’una,giungeremmoall’assurdoparadossale che useremmotermini “ realtà”, attribuendo,appunto,l’attributospiritualealsostantivo realtà, che rimandaadessenzemateriali, inquantoreali.Abbiamo voluto scientementeparafrasare ,” dualizzandolo “,percosìdire,iltitolodiun’operafondamentale di HerbertMarcuse : < L’uomo a unadimensione>.Ciòperché,losiaccettiomeno,partendodalletesi fortemente critiche dellasocietà industriale avanzata (esposte principalmente nelvolume Eros e civiltà ), ilfilosofo berlinese riduce l’uomo solamente e unicamente arealtà asservita ad una societàtuttastrumentaleepragmatica.Risposta: il < rifiuto assoluto>. Edèpropriodaquichenascequel movimento contestatoredel1968chepercorse,partendodagli Stati Uniti, gran partedell’Europaenonsolo.Ora,seil rifiuto costituisce l’apriori di unprocessocostruttivoentroilquale l’uomo può realizzare lasuaveraessenzacomepienezzaspirituale della sua personalità,

ben venga il “ rifiuto “. Diversamente la contestazionerimane fine a se stessa e non è ingradodicondurreaterminele aspettative e le esigenzedell’uomo stesso. Rimanendoessa, così, puramente illusoria.L’uomo, quindi, nella storia,lotterebbe per affermarsicome homo economicuscapace di dominare leforze che lo schiacciano,lo asserviscono al poteredominante, lo schiavizzano, loinducono all’auto-alienazionee lo rabboniscono, poi, con lacreazione e la prospettazionedi un mondo illusorio, fine ultimo della storia dell’uomo.Da questa dicotomiacontraddittoria, dialettica, manon definitoria della necessità, per l’uomo, di superare iconfini della realtà , non si esce fino a che la razionalità non si riconosce strumento e fine allo stesso tempo dell’unico “mondo possibile”, cioè di unmondo in cui coesistono informe diverse i due momentidi rappresentazione dell’unicarealtà universale. “ Deus sivenatura“èlachiaveperleggerela vera ed unica dimensionedell’uomo.Nonpuò sussistereunasostanza duale,nonpuòconcepirsi una sub stanzia che abbia ancora altra sostanza come substrato su cui poggiare e fondarsi. Il problema critico intornoalla società industriale nonautorizza, ancorchè producadelle discrasie nei rapportiuomo-societàetentadiridurrel’uomo in stato di dipendenzadelle forze economichedominanti,adabbassarel’uomoalivellidipurarappresentazionestrumentale a fini “capitalistici”.

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La dimensione dell’uomo,nella storia, è e rimane unasola, propriamente quellaspirituale perché razionale erazionaleperchéspirituale.Neidisegni del Grande Architettodell’universo, attraverso laprocessualitàstorica,chenonhatempoenonhaspazioperchèstorica non significa assimilabile a cronologico o estesiologico,si realizza ciò che già è tuttorealizzato. Nel “ Deus” tuttocoincide, anche lo spazio ed iltempo,omeglio laspazialitàela temporalità. La dimensionedell’uomo va cercata comemomento, se si può dire,dell’intero divenire universale,che paradossalmente è tuttofermo. L’anima, come spirito,chesidistendepuòingenerarelaconvinzionecheesisteiltempo,maaccadeallorchèlarazionalità,l’intellettualità separano gliambiti di articolazione delloSpirito stesso. Esigenzeparticolari, a volte, induconol’uomoa crederedell’esistenzadi due mondi antitetici, inconflitto da sempre, anche sotto il profilo di “ culture “ e di civiltà, ma gli è che questaseparazione crea i conflitti e non viceversa. La dimensioneautentica dell’uomo rimanequellaspirituale,enoi,abbiamol’arduo compito di perseguireobiettivi-valori inscritti nellauniversalecirconferenza,anchese i simboli non vestono larealtà.Sappiamoanchequesto.

*Carmelo Saltalamcchia Dirige un polo universitario per conto dell’ IPSEF, collegato all’Università S.Pio V di Roma.

Vi è il futuro checi facciamo venire incontrodi giorno in giorno, d’ora inora,diminutoinminuto.Piùo meno consapevolmente.Poco discosto, il futuro chesta acquattato fra le ombredel passato. Coesistenzaeffettiva,nongiàimmaginaria,a mio sommesso, ma fermoavviso. Il primo tipo difuturoèilpiùcomprensibile.Dovrebbe suggerirci lapiena obbedienza al famosomotto – “Festina lente “-che Svetonio attribuisce adOttaviano Cesare Augusto(VitadiAugusto,cap.XXV).Intrigante “sentenza” poiillustrata, con rinnovateaccezioni o sfaccettature, daartistiqualiAndreaMantegna(affresconelPalazzoDucaledi Mantova) e da pensatoridella statura di Erasmo daRotterdam(Adagia).Ilfuturo

secondo,invece,ammessochela mia definizione fosse valida, dovrebbe necessariamenteavere a che fare con ilmistero, con il perdurare diantiche forme del sapere ( odella credulità, purtroppo)destinate a proiettarsinell’avvenire. Oppurepotrebbe identificarsi con la dimensione temporale che èimplicitainogniarticolazionedel linguaggio che contemplila possibilità di un calcolatofluire e rifluire di determinate figurazioni: le fughe a specchio,peresempio, incuieramaestroJohannSebastianBach (1685 - 1750); la seriedodecafonicaideatadaArnodSchönberg (1874 – 1951) eampliata su più dimensionida Herbert Heimert (1950;le successioni ritmichepalindromiche immaginateda Olivier Messiaen ( 1908-1992).

QUANDOILFUTUROSISDOPPIAESICONGIUNGEdiAlbertoCesareAmbesi*

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Tali le squillanti campituredi fondo ( o le istoriatecornici?) delle due virtualitàpoco sopra enunciate. Contalune, ulteriori implicazionidigenereallegorico.A cominciare dallaconstatazionechevedesottesauna ternarietà di significati, in ciascuna delle proiezionisuddette.Una ricorrenza simbologicagià nota e studiata in altricontesti,piùomenocontigui.Basti pensare ai celebrati ediscussi saggi dello storico efilosofo della storia, Arnold J. Toynbee ( 1879 –1975),per quanto riguarda il primoambito, giacché mi sembraverosimilecheancheilsingolouomosiachiamatoadinserirsiin quella dinamica della sfida e della risposta all’ambientefisico- sociale che Toynbee volle ipotizzare a propositodella genesi, sviluppo edeclinodellecultureociviltà.Ne forniscono controprova,su un filone distinto ma parallelo, gli studidirettamente riconducibiliallapsicanalisidiAlfredAdler(1870–19�7),allacondizione-sicut et in quantum- che leconsequenzialidottrinepsico- sociali non giungano adinfirmare le tre insopprimibili pulsioni personalistiche chevi sono presupposte: a)l’affermazione della propriaindividualità di fronte almondo; b) la ricerca di unpeculiare stile di vita; c) ilperseguimento di un apicalescopo soggettivo, in gradodi vivificare le interiori forze

creative, sia conscie siainconscie.Analogo, ovviamente, mapiù complesso, il discorsoche voglia insinuarsi entrol’eredità del passato, giacché,per coglierne tutte leimplicazionifuturibili,diventaindispensabile fare appelloalla psicologia del profondoe alla fenomenologia delsacro, coltivando la certezzache pure in questo dominios’intersecanoesicondizionanovicendevolmente il destinodei singoli e il fato dellecomunità.Una certezza soccorsada talune necessarieamplificazioni o restrizioni. Per esempio, di contro aquanto affermato da JamesHillmannelIlmitodell’analisi(pag.179, op.cit. AdelphiEditore, Milano, 1979) sipotràricordarechel’inconsciocollettivopossiedeerielaboraincontinuazioneunapropriaforma di memoria, ma nonè la memoria, così comequest’ultima ha ramificazioni chesispingonooltrelesoglieindividuali e generali dellacoscienza, ma senza mai adabbracciare le espressionidellatotalitàdellapsiche.E per comprensibili ragioni,inquantoleanticheparoleelearcaicheimmaginichevisonostratificate risultano preziose o pericolose per ciascunacoscienzaindividuale.Preziose,perchérammentanoche vi è una filogenesi spirituale che ci collega allaternarietà rappresentatadal lignaggio familiare, dal

ceppoetnicoedagliarchetipinuminosi ereditati dai piùremoti orizzonti, per cui,piacciaononpiaccia,ancoraagiscono innoidiverse triadididivinitàelleniche,etrusche,egizieogermaniche,secondoicasi.Dalchedovrebbeaddursichenon vi è reale futuro per unsingolo individuo o per unpopolo,quandosirinneghinoi fondamenti delle civiltàdi cui si è eredi. Tuttavia,come si è detto, i pericolisussistono.Eccome!Laddove,infatti,siaccettiunacompletaidentificazione della coscienza soggettiva con la coscienzacollettiva, ciò produceinfallibilmente, secondoun’acutaosservazionediCarlGustav Jung (1875 - 1961 )“…una psiche di massa conla sua terribile spinta allacatastrofe ”. Annotazioneche invita a considerareogniessere senziente come unadelle“ScintillaeAnimiMundiignae, Luminis nimirumNaturae ” di cui disse ilsapiente alchimista HeinrichKhunrath(1562–1605).

* Alberto Cesare Ambesi ha insegnato storia dell’arte e semiotica in diversi istituti superiori di Milano e Torino. E’ autore di volumi di saggistica e di estesi contributi a importanti opere enciclopediche. Collaboratore di quotidiani e di vari periodici, nell’alveo della critica d’arte e nell’ambito della fenomenologia del sacro, di recente è stato chiamato a coordinare la collana “ Il volto segreto” delle Edizioni Hermatena.

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1. Premesse, storia e correlazioni con i miti e la fantasia.

Nellamitologiaenell’alchimiasisonospessoaffrontatiduegrandi miti: la creazionedell’uomo artificiale e i mutamenti della specieumana. Ildesideriodi creareha riguardato più l’uomo,passivospettatoreammirantela donna che procreava, perquesto rivestita di sommasacralità. La creazione:un mistero, uno specchiopsichico di alcune dualità,come il rapporto padre-figlio, dominante-dominato, maestro-allievo in questo ildesideriodell’uomodirubarealladonnaquestasuacapacitàsacrale. Ben diverso appareil problema del mutamentoche invece fin dall’antichità ha riguardato eroi ed eroine.Dai vari miti, dalla divinaintelligenza di Atena e dallabellezza imprigionante diVenere si scendeva ad eroisemi-umani, come Ercole,fino ad eroi più reali come

Orlando il paladino e cosìvia attraveso il Medioevonei tempi in cui si accettanoo si bruciano gli stregonie le streghe! Nella fantasiapraghese nasce il primoessere artificiale: il Golem, un essere di terra e fangocui un rabbino dalla potentemagia ispirava lavita! E’unantesignanodellafantasiadelrobot! Un salto nel tempo:oggiassistiamoaimutamentidellabiologiaattuale,sembrache l’uomo e la donnaricerchino perfezioni divine,immaginate, forse solamentesperata.È anche una speranza lapretesadellascienzaditentaredianalizzareilfenomenodellavita.Siètentatodifarequestoutilizzando le leggi della fisica, della biologia, della chimica,dellamatematicaandandoadanalizzareilfenomenovitainuna miriadi di componenti:l’azione degli arti, del cuore,delfegato,deipolmoni,dellastruttura ossea nell’idea checomponendo, analizzandoe creando cloni artificiali di questesingolepartisipotesse

ricostruire il tutto. In realtàriusciamo a modificare e sostituire parecchi “pezzid’uomo” con adeguateprotesi, ma qualcosa mancaper ottenere compiutamentela vita! Non riusciamo difatto a ricomporre, per partimeccaniche, la vita! Altragrande e non indifferentedifficoltà è il trovarsi a trattare, per comprendere lavita, sia con il microcosmodell’infinitamente piccolo sia con il macrocosmodell’infinitamente grande. Si aggiungaunastranavariabilecome il tempo, che per glieffetti provocati su alcuneleggi fisiche non classiche, rivelanotutta l’inadeguatezzadimodellinon sempreatti adescriverelerealtà.Oggi la frontiera si è spintaverso l’informatica, con lericerche sull’intelligenzaartificiale, ed ancora verso le Biotecnologieconlamodernae discussa clonazione.Entriamo così nel transumano, preludio del postumano, concetti questi chesaranno l’oggetto di questa

L’UOMOATTUALE:FANTASIEEPAUREVERSOILPOSTUMANOdiFrancoEugeni*eGianLucaIppoliti*

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nota.

Per aprire un dibattitosull’intelligenza artificiale vogliamo ricordare al lettorei primi tentativi, risalentiall’antichità, di grandeinteresse per la protostoriadell’uomo artificiale. Precisamente la nascita deicosiddetti “attori artificiali meccanici”, presenti già nelteatro della Roma imperiale.Il termine Robot, che nonabbiamo usato di proposito–inluogodeltermineesseriartificiali meccanici – è in realtàun’invenzioneletterariasuccessiva, risalentealprimo‘900,natodaltermineroboata,che, in linguaceka,vuoldirelavoropesanteefastidioso.IlRobot fu l’operaio artificiale, immaginato dallo scrittorepraghese Karel KAPEK(1890-19�8)nelsuodramma“R.U.R.”, La fabbricadell’assoluto”,del1920.Il tema del Robot che siumanizza esprime le duetendenze che così spessosi confondono tra loro, ildesiderio del nuovo e dellacreazioneeconessolepaureche la nostra specie ha, adessere soppiantata da unaspecie nuova, più evoluta,che la schiavizzi prima perpoisostituirla.Amodellodelnostrodiscorsopotremmo vagare tra moltispunti. Noi fissiamo l’idea assumendo come idea guidaquelladelmitodiPigmalione,lo scultore che rappresentòin effige la sua donna ideale Galatea, alla quale gli dei

diedero vita. Letterati comeGeorgeBernardShawpreserospuntodaquestomitoperleloro opere e per lo stiudiodi mutamenti psicologici. Sequestaèlaprotostoria,lastoriadell’artificiale non è andata in questa direzione almenosecondo gli eventi degliultimi quarant’anni: infattisi è assistito all’avvento deitrapianti,all’operadapionieredi Barnard, alla creazione diprotesi elettroniche di varianatura ed ancora alla nascitadelle Biotecnologie. Leproblematichenateinterminidicellulestaminali,controllogenetico e clonazione,preludono al fenomeno delpost-umanesimo.

2. Dal trans-umano al post-umano.

In contrapposizione conl’ideadiumanosièsviluppatogradualmenteilfenomenodelpost-umano indicando conquestotermineunostatusche,collocandosi temporalmentein un ipotetico futuroprossimo (post-umanesimo),riversa una forte attenzioneal presente inteso comemomento di transizione(trans-umanesimo). Il nostroscopo ora è approfondire ilsignificato di questi termini e presentarelalorotrasversalitàinordineaisaperi.Sono in molti a ritenere cheil primo passo culturale checonduce, sia pur vagamente,all’idea del post-umano

risalga ai lavori di ClaudeShannon14 culminati nel1949 con la pubblicazionediTheMathematicalTheoryof Communication. È inquesto lavoro, consideratol’incipit della modernateoria dell’informazione, chequest’ultima viene trattatacome un ente astratto, se sivuoleunoggettomatematico,del tutto indipendente dallanatura del materiale attoalla sua conservazione eparimenti al suo trasporto.Proprio dall’evoluzionedelle teorie informatichee cibernetiche nasce ilpassaggio tra postmodernoe postumano e questo saltoepistemologico ci conducedirettamente ai giorninostri.Inizialmente l’informatica èdominata dal pragmatismodi antesignani come CharlesBabbageedAlanTuring15che

14 ShannonnacqueaPetoskey,Michigan.Iniziòastudiareingegneriaelettronicaematematicaall’universitàdelMichigannel19�2.Frequentòl’universitàalMassachusettsInstituteof Technology.Nellasuatesiperilmasterdel19�7alMIT,daltitoloUn’analisi simbolica dei circuiti,dimostròparecchirisultatichecolleganol’algebrabooleanaalleretilogicheelettroniche(comeperesempio,relèedinterruttori),e,conquestolavoro,gettòlebasiperlaprogettazionedeicircuitidigitalieperquesto,nel1940,ShannonottenneilpremioAlfredNobleAmericanInstituteof AmericanEngineers.Nel1948ShannonpubblicòUna teoria matematica della Comunicazioneconsideratalasuaoperaprincipale.

15 AlanTuringnel19�1

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puntanocondecisioneversol’intelligenza artificiale.

Oggi, come affermaMcLuhan16,ènatounsistemadi comunicazione universaleinterdipendente,chediciamoglobale.L’agente uomo-macchina èunanuovaentitàeun’agenziadi coppie uomo-macchinadi vario genere è di fattouna rete. Non sappiamo seunareteèunaformadivita,ma certamente ne possiedesvariatecaratteristiche.Di reti parla anche Lévy17,

venneammessoalKing’sCollegedell’UniversitàdiCambridgedovestudiòmeccanicaquantistica,lateoriadellaprobabilitàelogica.Le riflessioni di Turing iniziavano aruotareattornoalproblemadellamenteumanaedelmodoincuiquestapotevaincorporarsinellamateriaevenirneseparataalmomentodellamorte.Nel19�4silaureòconilmassimodeivoti.Proprionel19�6sitrasferìallaPrincetonUniversityperconseguireilPh.D.,epubblicòl’articolo“On computable Number, with an application to the Entscheidungsproblem”dovedescriveva,perlaprimavolta,quella che verrà poi definita come lamacchinadiTuringecheloconsegneràallastoria.

16 HerbertMarshallMcLuhan,natoadEdmonton,Albertanel1911,decedutoaToronto1980,èstatounsociologocanadese.LafamadiMarshallMcLuhanèlegataallasuainterpretazionevisionariadeglieffettiprodottidallacomunicazionesiasullasocietànelsuocomplessosiasuicomportamentideisingoli.

17 PaulPierreLévy,

quando scrive che lacostruzioneelasistemazionedell’ambito interattivo emutevole del cyberspaziocostituirà «il maggioreprogetto architettonico delXXI secolo»18. Quel chesembraesserefondamentaleè comprendere le dinamicheattuali del mutamento,tentando di definire il ruolo delle architetture connettivenelprocessodiaffermazionediunbrainframechiaramentedifferente rispetto a tutti iprecedenti.Seiprodromidelpost-umanesimorisalgonoal1949 ed alle idee di Turinged altri (secondo Mc Luhan,ma anche secondo quantoappare nelle nostre ricerche,sipuòrisaliremolto indietronella Storia della Scienzanell’analisi delle creazionie dei mutamenti), l’idea delpost-umanoiniziaaprenderecorpo con le opere di HansMoravec19, considerato oggi

natoaParigiil15settembre1886,decedutoil15dicembre1971,matematicoestatisticofrancese,notosoprattuttoperisuoicontributiallateoriadellaprobabilità.AParigidivenneprofessorenel191�.Continuòadinsegnareall’École Polytechnique fino al1959.Nel1964fuelettomembrodell’AcadémiedesSciences.

18 LévyP.,L’intelligenza collettiva,Per un’antropologia del cyberspazio,Feltrinelli,Milano,1996,p.�1.

19 HansMoravec,natoil�0Novembre1948inAustriaèunprofessore

uno dei principali iniziatoridi questa corrente filosofica.Moravec nel suo libro MindChildren del 1988 presentanuovecorrentidipensieroche,ottimisticamente, guardanoalle nuove tecnologie eintroduce le idee propriedi questa nuova filosofia. Il termine transhuman(trans-itional human) èstato coniato nel 1966 daFereidoun Esfandiary20, che

ricercatorepermanenteall’Istitutodiroboticadell’UniversitàdiCarnegieMellonconosciutoperisuoilavorisullarobotica,intelligenzaartificiale e per le sue scritturesull’impattodellatecnologia.Moravecèancheunfuturistaconmoltedellesuepubblicazioniepredizioniconcernentiiltransumanismo.MoravecricevetteunPhDdallaStanfordUniversitynel1980perunrobotTV-equipaggiatocheeracontrollatoremotamentedaungrandecomputer.Ilroboteracapacedisuperarepercorsiconostacolisparsicasualmente.Nel200�fuunco-fondatoredellaSEEGRIDCorporation,unacompagniadiroboticachetraisuoiobbiettivihaquellodistudiarelosviluppodiunrobotpienamenteautonomo,capacedinavigareilsuoambientesenzainterventoumano.

20 FM-20�0erailnomeadottato dal filosofo trans-umanistaefuturistaFereidounM.Esfandiery,natoil15ottobre19�0edecedutol’8lugliodel2000,cheprofessòuna“profondanostalgiaper

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in ambito scientifico assunse, come pseudonimo, il nomerobotico di FM-20�0, nelsuo classico volume AreYou a Transhuman? (1989).Questosogno,lapiùcompletadescrizionedel quale è forseancora da dare, prevede unlento, per taluni lentissimo,periodo di transizioneverso uno stato finale dell’umanità tramite unosviluppo notevole in terminidi biotecnologie, nano-tecnologie e manipolazionigenetiche conseguenti cheporterebbe a considerarel’attuale specie umana comeil primo gradino di unanuova evoluzione. Questaevoluzione,adifferenzadellaclassicaenaturaleevoluzionedarwiniana, appare guidata eprogettatadallaspecieumanastessa. Rimane difficile affermaresequestoprocesso

ilfuturo”.Hascrittounodeilavoripionieristicidelcanonetrans-umanista,Are you a trans-humanist?Inoltrehascrittonumerosi lavori di fiction sottoilsuonomeoriginarioFereidounM.Esfandiery.Figliodiundiplomaticoiraniano,havissutoin17paesifino agli undici anni di età, ed inseguitohaprestatoserviziopressolaCommissionedelleNazioniUniteperlaConciliazionedellaPalestinadal1952al1954.L’8luglio2000,FM-20�0muoredicancroalpancreasedèstatopostoinsospensionecrionicanell’AlcorLifeExstensionFoundationaScottsdale,inArizona,doveilsuocorpoètutt’oggi.

ènaturaleomeno:taluninonloconsideranotalenelsensodella mancata evoluzionespontanea, altri vedono ilprogettoretrostantenoncosìampio e articolato e quinditaledafarlopiùpensarecomeunassembramentocasualedipiccoliprogettiparziali.Nel1991ilcriticoecuratoreJeffrey Deitch ebbe apresentare,aNewYork,unacollettivadaltitoloPosthuman(www.artic.edu/~pcarroll/PostHuman.html), coniandoilterminedestinatoadiveniresia corrente artistica bendefinita sia movimento di pensiero innovativonellacultura anglosassone.Un concetto cardine nelpensiero postumano è l’ideadel superamento del limitebiologico. Per la primavolta nella storia, la specieumana ha la possibilità diintervenire direttamente nelproprio processo evolutivo,sia a livello ontogenetico,con una conoscenza semprepiù approfondita del DNA,sia a livello filogenetico, con la creazione di intelligenzasintetica, di computerorganici,diprotesibiologicheedinformatiche.Sipassacosìdaunaconcezionedelcorpocome limite che fissa l’identità fisica e psichica, al corpo comesupportodiun’identitàmobile.Il concetto di postumanoimplica dunque unaridefinizione del concetto di umanochecoinvolgediversediscipline e orientamentiteorici e ha implicazioni

nella sfera sociale, culturale,politica, economica emateriale.Laformalizzazioneastratta dell’informazione cihacondottiversoilsognoediprimisviluppidiquelcampodiricerca detto dell’intelligenzaartificiale (IA). Ad una “macchina intelligente” sirichiede di poter simularealcuni comportamentiumani, non necessariamenteper essere solo intelligenzaindipendente ma anche unaintelligenza di supportoper l’uomo modificato. Per noi l’IA si esplica anche nelcaso di un arto artificiale computerizzato, nel caso distimolatori cardiaci, nel casodi macchine come la TACo la risonanza magneticache espandono la capacitàosservativa di una equipemedica e di una infinità di usi e azioni chedallanascitadell’Informatica ad oggihannoinvasoilnostromondo.Diquali cauteledevedotarsil’uomo (sia esso semplicecittadino,scienziato,politico)nell’utilizzare le enormipossibilità offertegli dalletecnologie del mutamento?Dallaricercadicauteleènatoil dibattito sul cosiddetto“principio di precauzione”.Esso afferma che le autoritàpubbliche, di fronte a unrischiolacuiesistenzasembraplausibile, ma non ancorascientificamente definito, possono prendere misure dicontrollo o di interdizioneproporzionale alla gravitàdel rischio potenzialeindividuato.

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Il grande pubblico, maanche una parte acculturatadella società, che va daigiornalistiagliuominipolitici,confondono principio diprecauzione e principiodi prudenza, portandocia prendere misure di“prevenzione”, nello stessosenso in cui si parla dellaprevenzionestradale.Questoè tanto più spiacevole inquanto l’incapacità delconcetto di imporsi nel suosignificato esatto è pari alla sua fortuna mediatica e politica.Tuttaviataleprincipiogeneragrandeconfusionetrattandosidi un concetto tecnico cuisi è dato un nome che ècomprensibiledatutti,machenellinguaggiocorrentehaunaltro significato. Grave errore di strategia semantica! Pergarantireilsuccessomediaticodiunconcettotecnicosenzasnaturarlo, bisogna dargli unnome suggestivo che nonpossaprestarsiaequivoci.Laparola“quark”èunesempiodisuccessodiquestogenere.Si sarebbe potuto chiamareil principio di precauzionecon il nomr di “principiodi Jonas”, in memoria delfilosofo tedesco che è stato, a quanto sembra, il primo cheabbiatentatodiformularlo.Ilrischiocheilgrandepubblicoconfondesse quel pensatorefamoso,colGionauscitodalventre della balena, sarebbestatoprivodiconseguenze.Alcuni non si sono fermatia criticare la scelta deltermine, ma hanno puntato

direttamente sul concetto:secondoidetrattorièverocheaprimavistaquestoprincipiosembraabbastanzaaccettabile,propriol’esperienzadelbuonpadre di famiglia, ci ricordala necessità di avere unatteggiamento relativamenteprudente di fronte acambiamenti potenzialmenterischiosi. Ma uscito dal suocontesto iniziale, la societàcivile, per diventare il leitmotiv della società politica,il principio di precauzionesi trasforma, di fatto, dalibero esercizio di saggezzaa un pretesto mistificatorio. Nuovoalibiperiresponsabiliche non vogliono esserecolpevolizzati,cavallodiTroiadi un’estensione indefinita delle prerogative dello Stato,il principio di precauzione,nella sua accezione corrente,è il principio costitutivo diuna società basata su unaprevenzione che mantienestazionarie le condizioniesistenti.Comunque, nel febbraiodel 1995, la legge Barnierl’introduceva nel dirittofrancese, definendolo come: “Ilprincipiosecondoilqualel’assenza di certezze, tenutocontodelleattualiconoscenzetecniche e scientifiche, non deve ritardare l’adozionedi misure effettive eproporzionate che, a uncosto economico accettabile,mirino a prevenire il rischiodi danni gravi e irreversibiliall’ambiente”. Oggi, ilrapportoconsegnatoalPrimoministro da P. Kourlisky

e G. Viney raccomanda di“imporloatuttiiresponsabilidi decisioni, a chiunqueabbia il potere di dare avvioa un’attività suscettibile dipresentare un rischio per glialtri”.

Il dibattito sulprincipio di precauzione esulle problematiche etico-moraliconseguentiall’utilizzodellemodernetecnologiedelmutamento è stato avviatoda due importanti filosofi tedeschi contemporanei,HansJonas21 e Jurgen

21 HansJonas(190�-199�)ènatoaMönchengladbach.Hastudiato filosofia e teologia a Freiburg,Berlin,HeidelbergeMarburg,dovehaseguitoicorsidiHusserl,HeideggereBultmann.SottolaloroguidahaintrapresoisuoistudisullognosticismosfociatiinunadissertazionesulconcettodiGnosi(1928)epoineLa religione gnostica,operacompostatrail19�4eil1954,econsiderataancoraoggiuncontributofondamentalesull’argomento.Dal1949hainsegnatonelleUniversitàdiMontréalediOttawa,etrail1955eil1976allaNewSchoolforSocialResearch.OPERE:La religione gnostica,Torino,197�;Il principio responsabilità, Torino,1990;On Faith, Reason and Responsability: six Essays, ScholarPress,Missoula,Montana,l985;Tecnica, medicina ed etica. Prassi del principio responsabilità, Torino,Einaudi,1997;Il concetto di Dio dopo Auschwitz,Genova,1989;Saggi filosofici. Dalla fede antica all’uomo

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Habermas22.Dopolesuericerche

storiche in campo religioso,di recente Hans Jonas si èimpostoalla attenzionedeglistudiosiperlasua“eticadellaresponsabilità”,concepitaperaffrontare le sfide inquietanti dell’ecologia in una civiltàtecnologica minacciatadall’autodistruzione.

Il suo originaleconcetto di «responsabilità»concepita come impegnomorale e civile nei confrontidegli esseri, ma anche dellecose, compreso il nostropianeta, ha avuto granderisonanzaneldibattitoeticoebioetico degli ultimi anni, incui Jonas si è imposto comeuno dei più acuti e ascoltatifilosofi viventi.L’obiettivo invece diHabermas è l’elaborazionedi una teoria globaledell’azione e dei sistemisociali.La possibilità che tutti i

tecnologico,Bologna,1991;Il diritto dimorare, Genova,1991.

22 J�rgen HabermasJ�rgenHabermas(1929,D�sseldorf).Opereprincipali: tudent und Politik. Eine soziologische Untersuchung zum politischen Bewußtsein Frankfurter Studenten(conL.v.Friedburg,Ch.OehlereF.Weltz),Neuwied1961;Erkenntnis und Interesse,Frankfurta.M.1968; Technik und Wissenschaft als ‚Ideologie‘,Frankfurta.M.1968; Legitimationsprobleme im Spätkapitalismus,Frankfurta.M.197�; Moralbewußtsein und kommunikatives Handeln,Frankfurta.M.198�; Vom sinnlichen Eindruck zum symbolischen Ausdruck. Philosophische Essays,Frankfurta.M.1997.

gruppisociali,daipoliticiagliintellettuali,dagliscienziati-tecnocrati all’opinionepubblica in generale,comunichino liberamentee siano partecipi in egualmisura del dibattito suiproblemi sociali, è vista daHabermascome lamiglioredifesacontrofenomeniqualileideologie,l’alienazione,lasottomissionedelmomentopolitico alle logiche dellatecnica e dell’economia, lacrisidiidentitàdell’individuo,l’insicurezza ontologica e irischi della globalizzazione.Tale concetto è alla basedi quella che si può forseconsiderarel’operamaggioredi Habermas, la Teoriadell’agire comunicativo,in cui il filosofo delineauna situazione linguisticaideale propria di unmodello di società in cuiil consenso è prodottoin modo argomentato,con la partecipazione ditutti, senza distorsioni ocondizionamentiesterni.Parallelamente a questateoria consensuale dellaverità, Habermas ribadisceil valore permanente della“modernità” e delle sueidee ispiratrici (razionalità,progresso,ecc.).La questione principaleper Habermas, riguardoai rischi dell’ingegneriagenetica, è questa: se ladiagnosi preimpianto ela sperimentazione sugliembrionioltrepassanoilimitidi una genetica passiva (cioèterapeutica) e clinica (cioèlegata all’ipotetico consenso

del futuro interessato), essevannosenz’altrovietate.Ogniformadi interventogeneticomigliorativo disturba infattil’autoriferimento moraledella persona alla propria(indisponibile) dotazionegenetica. Chi si scopreprogrammatosadinonesserepiùl’autoreindivisodellasuastoriadi vita.Anchequandola programmazione geneticanon disturbi direttamente ilgiocolinguisticodellamorale,essa altera tuttavia l’accessoad essa della persona futura.Ad Habermas interessasoprattutto far vedere comel’indebolirsi della vecchiadistinzione tra ciò che èspontaneamente “cresciuto”e ciò che è tecnicamente“prodotto”, tra il soggettivoe l’oggettivo, modifichi la nostra tradizionaleautocomprensione etica.L’unica anticipazione delconsensolecitaedautorizzata,per Habermas, è il caso incui l’intervento medico silasci guidare dall’obiettivoclinico della guarigione edella prevenzione. Questaè l’eugenetica negativa, chesi trasforma in eugeneticapositiva quando sioltrepassano i confini della logicaterapeuticapergiungereadunalogicamigliorativa.Dopo aver analizzatoil pensiero di filosofi e scienziati inmeritoaciòchesono, saranno (e potrebberodiventare, soprattutto) lepossibilità tecniche messea disposizione dalle diversediscipline e ambiti di ricerca

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scientifici in riferimento alle trasformazioni a varioscopo dell’uomo, si possofare alcune considerazionifinali. Due sono le principali preoccupazionidaaffrontare,entrambe di ordini etico-morale.La prima è riferibile allesperimentazioniselvaggefattecontra legem nel segreto dilaboratori scientifici militari. La seconda è riconducibilealle attività scientifiche possibili nei vari stati, cioèautorizzatedallalegge.Moltoprobabilmente i laboratori“invisibili”fannopiùpauradiquelliallalucedelsole,perchéin quei luoghi le questionietico-morali non vengonoaffattoaffrontate,espessogliscopi sono del tutto diversidal migliorare le condizionidivitadell’uomo.Nel concludere vogliamorimarcareche,anostroavviso,è difficile dire quali debbano essere i paletti da fissare e le indicazioni necessarieda fornire al legislatore.Di sicuro abbiamo delletecnologie molto avanzate,conampimarginidisviluppo(informatica, biotecnologie,genetica, nanotecnologie,ecc.)chepossono(edevono)essere usate per migliorarelenostrecapacitàe lanostravitaingenerale.Da questi miglioramentipotrebbe derivare uncambiamentototaledeinostrimodellidivitasociali,e,forse,un’inversionedirottarispettoalladecadenza,l’iniziodiunanuova era, quella del post-

umano.Ciòpotràavveniresoltantosel’usodelle tecnichemodernesaràmediatodalleindicazionifornite da uomini saggi, filosofi come Jonas e Habermas; se,insomma, il grande incontrotra pensiero filosofico e azione scientifica avverrà nel solco della razionalità, dellamoderazione,dellatolleranza,nell’affermarsi sempre dellafratellanza umana e dellalibertàdegliuominipuntandopiùal progresso sociale chenon allo sterile interesseindividuale.

BibliografiaCaronia A., Il cyborg. Saggio sull’uomo artificiale, Roma - Napoli, Teoria, 1985.

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*F.Eugeni è Professore Ordinario di Filosofia della Scienza presso l’Università di Teramo. Autore di circa duecento lavori su vari campi quali la matematica, l’informatica, la critica dei fondamenti delle suddette discipline e i loro rapporti con la società.

*G.Ippoliti è professore di ruolo di Matematica e Fisica nelle Scuole secondarie Superiori. E’ anche professore a contratto presso l’Universita dell’Aquila ed è Dottore di Ricerca in Astrofisica Computazionale. E’ autore di una quindicina di lavori tra matematica, informatica e i rapporti di queste discipline con la società.

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Chi non conosce dall’internol’IstituzioneMassonicaspessoerroneamente pensa che essasia di esclusivo appannaggiomaschile e che alle donnesia proibito l’ingresso,probabilmenteperchéquestoèilmessaggioportatoall’esternoda alcune Obbedienze cheancoroggiscelgonodiprivarsidel contributo fondamentaleche l’altra metà del cielopuò portare in ogni campodell’attivitàumana.Valelapenainvecechiarirechestoricamente le donne hannoavuto da sempre un ruolo eun peso specifico rilevante per laMassoneria nonostantefin dagli inizi della Massoneria Speculativa esse non abbianoavuto spessovita facile.Bastipensare a quel famoso terzoarticolo delle CostituzioniMassoniche redatte nel 172�da James Anderson che cosìrecita:Le persone ammesse membridiunaloggiadovrannoessereuominibuonieveri,natiliberi,dietàmatura(…)nonschiavi,

nédonne,néuominiimmorali(…)madibuonareputazione.E’ innegabile che la parola“donne” situata fra “schiavi”e “uomini immorali” risultiun tantino inquietante perun membro della categoriaquale la sottoscritta ha laventura di essere.Tanto piùinquietante se si pensa cheperalcuniilsuddettoarticolodeve avere evidentemente unsenso ancora tanto forte dacostituire ancor oggi un vetoper l’ingresso delle donne inMassoneria.Eppure nel Medio Evo,ai tempi della cosiddettaMassoneria corporativa ledonne divenivano “accettatimuratori” quando il MaestroMuratore, non avendo figli maschi a cui trasmettere ilpatrimonio d’impresa, sitrovava nella necessità dilegittimare le proprie figlie o compagne, e la presenzafemminile nelle logge èstoricamente accertata fino

agli albori della massoneriaspeculativa, dopo la primadecadedelXVIIIsecolo.A partire da questo periodo,però, s’insinua in Inghilterra,patria della Massoneria,l’insidioso moralismo delpuritanesimo che trionferànelleesasperazionidelperiodovittoriano,nonprimadiessereesportato nel continenteamericanodaiPadriPellegrinialla fine del XVII secolo. La morale puritana, se possibileancor più punitiva delcattolicesimo nei confrontidelle donne, costituirànell’area anglosassone unfrenopervicaceeduraturoperquanto riguarda la questionedelledonnenell’Istituzione.Occorre dunque spostarsi sulcontinente, e precisamentein Francia, per trovare laMassoneriaalfemminile.Dopoil 17�0 infatti cominciano anascere leLogged’Adozione,società androgine formateperlopiù da sorelle e mogli

DONNEEMASSONERIA

di Laura Ridolfi

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di massoni. E’ un fenomenospontaneo che però inquietail Grande Oriente di Francia,chetemendochelasituazionegli sfuggadimano,preferisceufficializzarlo ponendolo contestualmente sotto ilcontrollodelleLoggemaschili.Dunque non si decide dicensurare la presenza delledonne,piuttostodiribadirneladipendenzadalsessomaschile.Ma le signore massone sonodonne importanti, il cui cetod’appartenenza è senz’altroaristocratico e la loro influenza sui mariti non è affattotrascurabile e probabilmentedietro le quinte sono proprioloro a fare la storia. Unnome per tutti? GiuseppinaBonaparte.QuellodelleLogged’adozionefu un fenomeno sicuramentemondano e come tale venneesportatonelRegnodiNapolidove risulta che la reginaMaria Carolina e le dame dicorte s’incontrassero per farequalcosa che assomigliavamolto alla Massoneria.Eppure l’adozione di formerituali paramassoniche nonfu solo un’alternativa al tècoi pasticcini e al “gossip”di corte: fu un nuovo mododi incontrarsi fra donne,magari acquisendo costumitradizionalmente maschilicomefarericerchedicarattere

speculativo e prendere laparola in pubblico, cose nondi poco conto per donne delXVIIIsecolo.Nell’Ottocentorisorgimentalele Giardiniere furono donnecarbonare che, abbracciandole teorie mazziniane,parteciparono all’azionepatriottica in modo forte edecisivo.InseguitoilPotentissimoGranMaestro Giuseppe Garibaldi,intuendochelacollaborazionedelleLoggefemminiliavrebbesvoltounruolofondamentaleper la diffusione dei principilaici e massonici nella societàitaliana, promulgòundecretosullanecessitàdiincrementaree diffondere l’attivitàlatomisticafemminilenel1864.Eglicapìche l’emancipazionefemminile era un fine che la donna avrebbe dovutoraggiungereavvalendosidiognimezzo, specialmente quellomassonico, che all’epoca eral’unico capacedipromuovereleprimeideediuguaglianzaeleprimeassociazionideidiritticivili. Da questo momento inpoi l’appartenenza allaMassoneria femminile e lamilitanzaperilmiglioramentodella condizione femminiledivenneroconcettiinscindibili.Questo significa che la Massoneriahafattotantissimo

perladonnaneisecoliscorsi,perciò, paradossalmente,credere che l’Istituzionemassonica sia sessista soloperché alcune Obbedienzevietano l’ingresso alle donnesignifica fare un grosso errore. Nelle Logge esse hannoimparatoaprenderelaparola,discutere, ma soprattuttohanno avuto diritto di votoprimaancorachenellasocietàcivile. Nelle Logge hannoimparato anche a difendersidagli attacchi del clero cheavrebbe voluto ritagliarlesolo ai ruoli tradizionali,schernendo inmodocausticole spinte emancipazionistedellaMassoneria.Per questo oggi chi sostienee incoraggia la presenzafemminile in Massoneria sache questa scelta non solo ègiustaperchémetteiduesessisullostessopiano,maèanchestoricamente significativa.La Massoneria da un latoha contribuito a favorire lacrescita della donna in ognisettore e dall’altro ha sempreteso a mantenere viva laconsapevolezza di una naturafemminile diversa e al tempostesso complementare aquella maschile, creando unacollaborazione costruttiva fraleduesfere,chenonpotràchedaresemprefruttimigliori..

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Dagli albori dellaciviltà, i simboli sonoconsiderati un importantestrumento di conoscenzaattraverso i quali il Sapientee l’Adepto possono arrivarealla comprensione delle leggiche governano il Cosmo osondare il mistero dell’Esseree del Divenire. E’ pertantonecessario accostarsi ad essicon rispetto ed avere occhi ecuore per poterne penetraresignificati e rivelazioni.Il più universale tra i simbolielementarièlaCroce,nonsolonell’ambitocristiano.F o n d a m e n t a l m e n t erappresenta l’orientamentonello spazio e nel tempo, ilpunto d’intersezione tra lelinee su/giù, destra/sinistra,

passato/futuro. Rispetto agliangoli rappresenta il quattro,mentre, riferendoci al puntod’intersezionedellesuebraccia,ilcinque.E’ retaggio di molte culturela rappresentazione a formadi croce dell’immagine delmondo.Nell’ambitodellesuperstizionisi ritiene che i crocevia o ilsimbolo della croce siano inrelazione con la separazionetra le strade dei vivi e quelledei morti. A supporto di talecredenza, gli esorcismi magiciprevedono l’uso delle crociproprio perché esse hanno ilpotere di immobilizzare glispiriti,chenonsannodeciderequalestradaimboccare.Nell’arte egizia la croce,sormontatadaunovale,vienespesso raffigurata nelle mani di dei e faraoni e simboleggia la

vitacosìcomeperiCopti,chela considerano simbolo dellavita eterna riconquistata dalsacrificio di Cristo.Su quest’ultimo significato voglio soffermarmi,poiché loritengo fondamentale per leconsiderazionichemiapprestoafare.La Croce, dunque, simbolodella vita eterna riconquistataattraverso l’umanizzazionedelCristoècontemporaneamentesimbolo della cristificazione dell’Uomo, cioè dellarigenerazione spirituale delcorpo e della psiche umanaatta a poter ascendere nelladimensione primordialeedenica.Tutte le Tradizioni fannoriferimento al mito delParadiso perduto (l’Eden, leIsolefelicideiCelti,ilTlalocandeiMessicani,leIsoleDilmun

NELSIMBOLISMODELLACROCEILSEGRETODELLAREINTEGRAZIONEDELL’ESSERELaCroceelementocentraledell’umanizzazionedelCristoedella cristificazione dell’Uomo

di MimmoPagoto

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dellamitologiasumerica,ecc.)ed al desiderio dell’uomo diriconquistarlo.Le tracce di una dimensionespiritualenell’esistenzaumanasono evidenti proprio nelprimato dell’uomo rispetto alrestodelcreato.Sul piano fisico è ben diverso: la visione antropocentrica delmondo è clamorosamentesminuitadalletantemeravigliepresenti nel regno animalee vegetale, laddove sonopresenti moltissime specienotevolmente più evolutee meglio dotate rispettoall’uomo,pensate,peresempio,alle ali di cui sono dotati gliuccellieagliapparatisensorialisofisticatissimi della maggior partedeglianimali.C’è da pensare che durantela sua permanenza nell’Edenquella creatura, che poi èdiventata l’essere umano, nonabbisognava di niente, poichéinluieratuttoeluieraintutto.Nell’asservirsi alla materiasensibile, non solo si separòdalle potenze spirituali esuperioricheavevanoconcorsoa dargli la sua potenza, malasciò mescolare le proprievirtùnaturalicontuttelepartidellasuaprigione.Con la “cacciata” el’imprigionamento nel corpofisico, l’uomo si è ritrovato debolee indifeso,rispettoallealtre creature, e ha dovutosopperire a questo svantaggioutilizzandoalmassimolaparteraziocinante del suo cervelloa tal punto da dominarefisicamente il Pianeta.La nobile ascendenza divinae la consustanzialità conil Creatore, mantenneronell’uomo quella scintilla

spirituale che libera dallasuperstizione e fa trionfare laVerità.Miparebuonalaconsiderazionedi San Teodoro che dice:”L’uomo, che è materia espirito ed è dotato di liberoarbitrio,èpiùdiunangelo,cheè solo spirito, perché trae lasuaforzadalSignore”.Il ricorso ad un camminoiniziatico finalizzato a purificare la parte divina, celata nell’uomo, da ogni contattoconlamateria,èimplicitonelleparoledelsanto.Uncamminoiniziaticoèpienodi difficoltà ed insidie non facili da superare: alcune esterne,legateaicondizionamentidellavita di relazione; altre, le piùcomplesse, insite nel nostroessereuomini.OccorrequindifondereFedeeSapienzaperfarsorgerel’Unitàdalle diversità per mezzo diquella sintesi che concilia ilmaterialismoconl’idealismo,elatotaleconcezionedelVero.NelsimbolodellaCroce,perchisascorgerlo,viè lachiavedelcomeoperareperraggiungerelacatarsielareintegrazione.Visualizziamo la Croce,immaginiamol’uomocollocatonella sua intersezione. Ai dueestremi dell’asse orizzontaledella Croce, pensiamo chesiano collocati l’Istinto e laRagione, sull’asse verticale loSpirito,inalto,elaMateria,inbasso.Nell’Istinto, che agiscemediante la forza fataleche noi chiamiamo destino,corrispondente al corpodell’uomo e alla materia delmondo, risiede l’attaccamentoall’esistenza fisica.La Ragione è lo strumento

della volontà, che è potentequantoildestino,essaè ildiodellascienzachespessoportal’uomo a adorare se stesso,corrispondeallavitadell’uomoe alla forza universale delmondo.IstintoeRagionesiattraggonoreciprocamente fino a creare un vortice che risucchial’uomo nell’abisso del piùbiecomaterialismo.Dio agisce mediante laforza sopraintellettuale esopracosciente, chiamataProvvidenza, la quale puòallearsiconlaVolontàumana,masoltantomedianteil liberoeassolutoconsensodiquella.L’Uomo di Desiderio cheambisce, per dirla come ilPoeta, a “seguir Virtude eConoscenza”operainmanierachel’Istintoe laRagione,conl’aiuto di Dio, raggiunganoil perfetto equilibrio: alloral’asse orizzontale della Croceimmaginaria ascende sull’asseverticale, allontanandosi dallaMateria e congiungendosicon lo Spirito forma unaTau, la forma di una T cheprobabilmente aveva anchela Croce della crocifissione di Cristo.In questo processo avvienela reintegrazione dell’essereumano, simboleggiatoproprio dalla Tau o dallaY che rappresenta l’Uomoche ascende nell’Universo epassandodall’IoalSésifondenell’ArmoniaUniversale.E’ l’Uomo che è riuscito atornarelàdadoveèvenutoperriconquistarelostatodiGloriae porre fine definitivamente ai suoiciclivitali.Egli non potrà più morire,poichéènellaVitaeterna.

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C a r a t t e r epredominante della Massoneriaottocentesca italiana èl’identificazione con la causa risorgimentale: da qui la sua“politicizzazione”, intesa comevolontàditrasferire inconcretoi principi massonici nellacostituzionediunasocietàlibera,laica,progressista.L’opposizionedel Papato al compimentodell’unità nazionale con Romacapitale, ebbe come inevitabileconseguenza l’acuirsi di unospiccato anticlericalismo dellaMassoneria italiana: il sognodi Roma capitale divenne illeitmotiv, l’aspirazione supremadeiMassoniitaliani:“ORomaomorte”erailmottocheecheggiavanelle Logge della Penisola.Questo particolare momentostorico fa capire la differenteposizione della Massoneriaitaliana,neiconfrontidellaChiesa,rispetto al secolo precedente.

Nel Settecento, pur se lacontrapposizione ideologicadella Santa Sede nei confronti

della Libera Muratoria era statacostante, sfociando nei varidocumenti di condanna e nelleferoci inquisizioni verso tantisuoiesponentichepagaronoconil carcere, la tortura e finanche con lavita la loroappartenenzamassonica, tuttavia taleatteggiamento non comportòuna netta reazione anticlericaleinsenoallaMassoneria.Anzifucostante,nelcorsodelsecolo,iltentativo di una collaborazioneeunaccordocon laSantaSedenell’utopistica aspirazione allarealizzazione comune di unasocietà ideale (dal De Ramsaya De Maistre a Cagliostro, perfare solo qualche esempio).L’anticlericalismo, anchecome termine d’uso nellinguaggio comune, nascedunque nell’Ottocento,quando, trasferendosi ildiscorso dal campo ideologicoe filosofico a quello politico, la rottura diventa insanabile.

Nei numerosi documentiantimassonici della Santa

Sede, i toni si vanno semprepiù inasprendo al passo con levicendepolitichedelnuovoStatounitario che, nella sua operadi laicizzazione della società2�,sconvolgevaiprecedentiassettieprivilegiedemarginavailpoterepolitico e morale del Papato.Pio IX chiama la Massoneria“sinagogadiSatana”.Su“CiviltàCattolica” la Massoneria è definita «l’ultimo frutto dell’anticoserpente, di Lucifero, giuntosino ai giorni nostri attraversola legittima discendenza daCaino a Giuda Iscariota».

2� Conl’unitàd’Italiasiebbelasoppressionedelleistituzionireligiose,laliquidazionedell’asseecclesiasticoel’incameramentodelleoperepie.Ilprocessodilaicizzazioneiniziòconildecreto17.02.1861,firmato da Costantino Nigra, cheestendevaalMezzogiornola Legge Rattazzi. Alla fine degli annisettantarisultavanoabolite4244casereligioseesoppressi462�7Entisecolari.

LACONTRAPPOSIZIONETRACHIESAEMASSONERIANELPERIODOPOSTUNITARIOdiM.Volpe

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In tale clima appareemblematico un simpaticoepisodiodicronacariportatodaGiovanniArtieri24.L’8dicembredel 1862 si ebbe una violentaeruzione del Vesuvio cheinteressò Torre del Greco conrelativo terremoto e maremoto.«Effetto–gridarononellechiese–diunsacrilegiocommessodaalcuni camorristi, tutti assoldatidalnuovogoverno,cheavevanospogliato la statuadellaVerginedeisuoipanni(eforsegioielliedex-voto) rivestendoladi insegnemassoniche e di una fasciatricolore:ecosìlavolleroportarein processione. Seguì, quasisubito, la collera del Vesuvio».

Altrettanto aspri i tonianticlericali da parte massonicasicché assistiamo, per tuttala seconda metà del secolo, amomentidiesasperataviolenza,da una parte e dall’altra, inun susseguirsi di episodi checaratterizzarono la societàitaliana di quei difficili anni.Si può pensare alle le ferociinvettive di Garibaldi dopoAspromonte (29.08.1862)che riecheggiano nell’“InnoRomano”«Giùlemitre,vergognadel mondo, / giù le tiare, nelfango calpeste», o al celebre“InnoaSatana”scrittonel186�da Giosuè Carducci, segretariodellaR∴L∴“Felsinea”all’Or∴ di Bologna, e pubblicato dueanni dopo. Peraltro il laicismo- inteso come distacco dallareligione, esaltazione patriotticadel Risorgimento, adesionead un’etica “laica” - eraormai ampiamente diffusonei ceti politici e intellettualidella nuova nazione25.

24 GiovanniArtieri,“CronacadelRegnod’Italia”vol.I,ArnoldoMondatoriEditore,Milano,1977.

25 Nel1866èpubblicatoilsaggio“La filosofia positiva e il

L’opposizione di Pio IX aquesto nuovo atteggiamentodella società fu intransigentee radicale26, come dimostranoi numerosi documenti alriguardo emanati duranteil suo lungo pontificato. Tra i tanti documentiantimassonici di Pio IX, percitare solo i più importanti,ricordiamo l’Enciclica “Quipluribus” del 1846 contro lesette, l’allocuzione “Quibusquantisque” del 1849 con cuiPio IX respinge la diceria dellasua affiliazione alla Massoneria, ma soprattutto l’Enciclica“Quanta cura” con il relativo“Sillabo”, la cui pubblicazione(8 dicembre 1864) suscitòuna vastissima eco negativa.

Levicendedel1867,con iltentativo garibaldino sventatoa Mentana dagli chassepotsfrancesi,latragediadiVillaGlorie le brutalità che seguirono daparte dei mercenari del Papaverso i patrioti, i prigionieri e iferiti, non poterono che acuirel’anticlericalismo. Emblematicol’episodio dei giovanissimiGiuseppe Monti e GaetanoTognetti,indiziatiperloscoppiodella caserma Serristori, chePio IX, «chierico sanguinante e

metodo storico”diPasqualeVillani.SiagliHegeliani,comeBertrandoSpaventaeFrancescoDeSanctis,cheipositivisticondividevanoil“laicismo”imperante.

26 In“Pio IX. La Chiesa in conflitto col mondo”,Roma1979,RosarioEspositoscrive:«Le avvisaglie di modifica d’impostazionedeldialogofralaChiesaeilmondononeranomancateintuttaEuropa,maessefuronoduramenterigettate,alpuntocheinquestosensoilSillaborestauralepeggiorichiusurepromulgatedaGregorioXVIeinuncertosensoleradicalizza»

imbellere»27,feceesemplarmenteghigliottinare, a Piazza delPopolo il 2� novembre 1868.

Altromementoemblematicosi ebbe con il ConcilioEcumenico Vaticano I,aperto l’8 dicembre 1869 (epreannunciato da Pio IX fin dal giugno del 1867), caratterizzatodal concetto di infallibilità edalla intransigente presa diposizionecontroilrazionalismo.La reazione all’intransigenteatteggiamento della Chiesa fugenerale nel mondo politicoe intellettuale del nuovo Statounitario.«Aimembridelconcilioresidenti in Roma» Mazziniscriveva: «Il vostro dommasi compendia in due termini:caduta e redenzione; il nostronei due: Dio e Progresso».

Ma la reazione più decisafu quella del conte GiuseppeNapoleone Ricciardi, “anticoesule mazziniano” che il24.01.1869 propose una“AssembleadiLiberiPensatori”,o “Anticoncilio ecumenico”, dainaugurare a Napoli lo stesso 8dicembre in concomitanza conquello Vaticano I. L’iniziativatrovò molte convinte adesioni.In una lettera al Ricciardi,Garibaldi usava espressionicome: «Rovesciare il mostropapale, edificare sulle sue rovine la ragione e il vero».Va precisato che, anche sefra gli organizzatori ci furonomolti massoni - all’assembleaavrebbero partecipato unacinquantinadiLogge-nonciful’intervento ufficiale del Grande Oriente. Anzi, il Gran MaestroFrapolli, si premurò di chiarire,pur se con un linguaggioirriverente, l’assoluta noningerenza della Massoneria neifattidellaChiesa, cioè inquello

27 CosìfubollatodaCarducciperquestocrudeleepisodio.

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«che un caposetta qualunquedisponecoisuoifedeli».Aperta,invecel’adesionedialtriambientimassonici, come quella diTimoteo Riboli, Gran Maestrodel Grande Oriente Torinese,che, in una lettera inviata alRicciardiperl’inaugurazionedeilavori, scriveva: «l’Anticonciliovuol luce e verità; vuol scienzae ragione, non cieca fede,non fanatismo, non roghi».

L’Anticoncilio si tenneil 9 dicembre al Teatro SanFerdinando dinanzi a 700delegati(traiqualiVictorHugo).Poi, per tema di disordini, fusospeso e le sedute ripreseroin un albergo cittadino. Siconcluseil16dicembreconunamozione finale che, in realtà, al di là degli eccessi di alcuniinterventi e di alcune prese diposizione, oggi apparirebbepienamente condivisibile, inquanto propugnava la libertàreligiosa,laseparazioneassolutafra Chiesa e Stato, la necessitàdi una morale indipendentedalle credenze religiose.

Vaprecisatocheall’internodellaMassoneria,edinparticolarecon il fiorentino Giuseppe Dolfi, si sviluppò una corrente professante apertamentel’ateismo,tantodarichiedere,nel1869,un’assembleapereliminare,dagliattimassonici,l’intestazioneA∴G∴D∴G∴A∴D∴U∴(così anticipando quantoavrebbe deliberato, otto annidopo, il Grande Oriente diFrancia).Agrandemaggioranzasidecisedimantenerelaformula.

Con il fatidico 1870 ilcontrasto tocca il suo vertice.SonobennoteleparolechePioIX affida al conte Ponza di S. Martinoinrispostaallasoluzionepacifica proposta di Vittorio Emanuele:«nonsonoprofetanéfiglio di profeta, ma vi assicuro che in Roma non entrerete».

L’intransigente non possumusdel Pontefice si conferma nel rifiuto della soluzione offertagli conla“leggedelleguarentigie”eavrebbedatoluogo,nel1874,alnonexpedit,cosìinnalzandounmurodirisentimento,rancori,eanatemineiconfrontidelloStatoitalianoedeisuoiprimipaladinie ispiratori: i Massoni. In unalettera di Pio IX, del 14 luglio187�,silegge:«Fuegli[ilDiavolo]a porre la prima orditura diquestatelanelleconventicoledeisuoiseguaci,dettiFrammassoni».

Peraltro, questa continua eintransigenteostilitàdelVaticanoebbegranpartenelpassaggiodelpotere dalla destra alla sinistra.Infatti Agostino Depretis28 nel1877 perviene al potere ancheper la radicalizzazione dellalotta anticlericale di fronte allaposizioneconciliantedelladestra.

La laicizzazionedelloStatoha una tappa importante conla Legge Coppino29 del 1877,che rendeva effettivo l’obbligodell’istruzione primaria�0,gratuita e affidata al laicato. In proposito Giovanni Bovio�1

28 AgostinoDepretis(181�–1887)erastatoiniziatoinMassonerianel1864.Nel1877fuelevatoal��°GradoenominatoMembrodelSupremoConsiglio.CapodelGovernonelperiodo1876-1887.

29 MicheleCoppino(1822-1901)erastatoiniziatonellaR∴L∴“Ausonia”diTorinonel1860.

�0 L’istruzioneobbligatoriadi2annipertuttieragiàprevistadallaLeggeCasatidel1859.

�1 GiovanniBovio(1841 – 1903), filosofo e scrittore,repubblicano,docenteall’UniversitàdiNapoli,puòconsiderarsil’emblematicorappresentantedellaicismo

diceva: «la scuola sia scuola…qui si costruisce l’uomo, nonil maomettano, il cattolico o ilprotestante. La religione nons’insegnaperchéèfede.Dovelereligionicomincianoainsegnarsinascono le teologie…».

Nel 1878 con la mortedi Vittorio Emanuele II (9gennaio)ediPioIX(7febbraio)i rapporti fra Stato e Chiesanon cambiarono. Il successoredi Pio IX, Leone XIII (alsecolo Gioacchino Pesci), alsuo insediamento rinunciò -prima e unica volta nella storiadella Chiesa - alla benedizione“UrbietOrbi”dallapiazzaSanPietro, non intendendo darela benedizione a quell’Urbenon più papalina ma italiana.

L’esasperazionedell’anticlericalismo – e proprioallora si cominciò ad usaretale termine – si ebbe la nottefra il12e1� luglio1881con iltentativo, a Ponte Sant’Angelo,di gettare nel Tevere la salmadi Pio IX mentre il corteofunebrelaaccompagnavadaSanPietro a S. Lorenzo in Verano.Vaprecisato,perlaverità,chelacerimoniaerastataaccuratamentepreparata, dalla Santa Sede,proprio con intenti politici, alfine di dimostrare l’attaccamento dei Romani al “Papa - Re”.Nel descrivere i “tumulti”,l’Osservatore Romano del 14luglio,riportacondisprezzounanotadicronaca,cheinvece,sottoun’altra ottica, assume quasi ilcolorediun’epopea.Alpassaggiodel corteo in piazza Rusticucci,traleacclamazioni“VivailPapaRe”deipapalini,c’èungiovanechesifalargotralafollaeintonal’“InnodiGaribaldi”.Iniziacosìiniziailclamoredeipatriotiche,

dell’epoca.Èfamosalasuaaffermazione:«il prete è la radice di ogni male pubblico».PresiedettelaCostituenteMassonicadel1887.

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al grido di “Viva l’Italia, Vivail Re, Viva Garibaldi, morte alPapa”,tentanodiassalirelabara.Quell’uomo era il fratellodi Gaetano Tognetti, fattodecapitare, a 2� anni, daPio IX dopo il tentativogaribaldino del ‘67!…

Il 20 aprile 1884, quasia risposta del solennepellegrinaggio nazionale alPantheon, Leone XII pubblical’Umanum genus, il più celebredocumento antimassonico, incui si afferma che scopo dellaMassoneriaèdi «distruggeredacima a fondo tutta la disciplinareligiosa e sociale che è natadalle istituzioni cristiane, esostituirla con una nuova,modellatasulleloroidee,eicuiprincipi fondamentali e le leggisono attinte dal naturalismo».

La reazioneall’Enciclicadapartemassonica,non si fece attendere: con unacircolare inviata ai Fratelli, ilGranMaestroGiuseppePetronied il Gran Maestro AggiuntoAdriano Lemmi affermavanoche l’avversione del Papa eradovutaalfattochelaMassoneria«combatteva con l’energia deisuoi sentimenti e con la forzadella ragione e della scienzaquellesuperstizionicheavevanoritardato il fatale camminodell’umanità sull’eccelsa via delprogresso», ribadendo che iLiberiMuratorisono«sostenitorisinceri,quantoconvinti,diqueisacrosantiprincipidi tolleranza,di fratellanza e di amore, che ildivinoistitutoredelcristianesimoavevapredicato,eilsuovangeloconsacrava, e che la Chiesadi Roma aveva rinnegato,e dei quali avrebbe voluto,potendolo, soffocare perfin la memoria».Propriocon laGranMaestranza di Adriano Lemmi(1885 - 1895) il contrasto traChiesa e Massoneria raggiungeil culmine dell’inasprimento.

Nella letteraturadel tempotraspare evidente l’ondata dilaicismodellanuovaItalia:bastipensare al Carducci, o citareoperecomeilpoema“Lucifero”di Mario Rapisardi. Ma anchela letteratura per l’infanzia nonne è esente, come dimostranole due famosissime opere chevedono la luce in quegli anni:“Le avventure di Pinocchio” diCollodi nel 1880 e “Cuore” diEdmondo de Amicis nel 1886,criticateperlaloro“acattolicità”.

Nel 1887, il tentativo di“conciliazione” fra Stato eChiesa, tenacemente perseguitodal Presidente del ConsiglioDepretis,sembravaquasigiuntoaconclusione,quandoLeoneXIIIfece marcia indietro. Lo stessonegoziatore del Vaticano PadreTosti, ne rimase sconcertato:«Se inquestomondononsihapiù da credere alla parola delPapa, a chi mai si crederà?».Peraltro da parte massonicarestava intransigentel’opposizione ad ogni tentativodi “conciliazione” ritenuto«esiziale alla patria italiana»�2.

L’antimassonismo trovòbuona spalla in quegli anni (dal1885 al 1897) nell’instancabileattività del famoso impostoreLeoTaxil(AntoinJogandPagés)conlesuefamoseediffusissimepubblicazioni antimassoniche.Nel1886furicevutoinudienzaprivata daLeoneXIII che, contale gesto, in un certo sensoavallò le sue affermazioni.Dichiaratosi ex massonepentito,ilTaxil,conlasuafertilefantasia diffuse a piene manile più assurde “rivelazioni”:tra demoni che frequentavanoattivamente le riunioni delle

�2 CosìsiespresseilLemminellaAssembleaMassonicadel1887perl’inaugurazionedellanuovasedeaPalazzoPoli.

Camere superiori del RitoScozzese Antico e Accettato,Adriano Lemmi che, succedutoad Albert Pike�� nella guidamondiale del satanismo, avevasistematicicontatticonLucifero,la figura di miss Diana Vaughan che, iniziata al “Palladismo”nelle tornate massoniche si“concedeva” a Satana, perpoi convertirsi, ecc. ecc.Sembra impossibile concepirecomesipotessedarcreditoasimiliassurdità, ma evidentemente èun’ulteriore dimostrazione dicome il fanatismo ideologico oreligioso ottenebri ogni facoltàrazionale fino a far scomparire persino il senso del ridicolo.

Alla morte di Depretis,con il Governo Crispi – checontò sul pieno e convintosostegno del Grande Oriente– si compattò ancor di più ilfronte laicista nel governo, nelparlamento, nella vita culturalee soprattutto nella Massoneriache contava nelle sue file tutti i notabili della “Terza Italia”.Momento emblematico dellaicismo e dell’anticlericalismodiqueglianniful’inaugurazione,a Roma, del monumento aGiordano Bruno, opera delFr∴EttoreFerrari,futuroGranMaestro del Grande Oriente.Giordano Bruno simbolodella ribellione, nel climadogmatico della controriforma,nei confronti delle gerarchiee delle istituzioni diventavasimbolo dell’intolleranzareligiosa e dell’oscurantismo.Il monumento voleva essere la“tomba del potere temporale

�� IlgeneraleAlbertPike, filosofo, poeta, archeologo, SovranoGranCommendatoredelRitoScozzeseAnticoedAccettatoperlacircoscrizioneSuddegliU.S.A.,èconsideratounodeicreatoridelRitoScozzeseAnticoedaccettatonellaformaattuale.

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e del dogma”, la “culla dellanuova era di libertà e di pace”.

Lacerimoniadiinaugurazionesi svolse il 9 giugno 1889 aCampo de’ fiori, alla presenza di delegazioni provenienti datuttaItalia,travessillimassonicidi numerosissime Logge ditutta la penisola. Il discorsoinaugurale fu tenuto dal Fr∴GiovanniBoviocheconcludevacon le parole: «O Roma, oggitu veramente ti concili con laparolacattolica,nonpronunciatadal dogma, ma dal pensieroconcordedituttelenazioni»,valeadirecheallaRomapapaleorasuccedeva la Roma massonica.

Seguironovarialtridocumentiantimassonici del papato, inparticolare l’enciclica “Inimicavis” dell’8 dicembre 1892, aiVescoviealclerod’Italia,incuisidice:«Lasciateche,rivolgendoavoilaNostraparola,viadditiamola Massoneria come nemica adun tempo di Dio, della Chiesae della nostra patria». Parolequeste che appaiono comerisposta a quelle pronunciatedal Gran Maestro AdrianoLemmi in un discorso tenutoil �0 giugno 1892: «Nessunareligione deve insegnarsi allascuola;ciascunosifacciailcultoa suo modo; lo Stato forma ilcittadino, non il devoto: Niunabase sacramentale alla famiglia;unico sacramento l’amore:ammesso il matrimonio civile,dobbiamoavernelaconseguenzanecessaria: il divorzio».

Altreoccasionidiesaltazionedellaicismo, furono l’inaugurazionedel monumento a Paolo Sarpinel 1892 a Venezia, quello aMazzini,diRoma,esoprattuttoquellodiGaribaldisulGranicolo,opera del Fr∴ Emilio Gallori,inaugurato, nel 25° di portaPia, il 20 settembre 1895 daCrispi,allapresenzadelRe,chesottolineòilvaloreprofondodel

Risorgimento come conquistalaica, ed indicò la data del XXsettembre�4 come un «servigioreso al Pontefice Romano». Più decise le parole del GranMaestro Adriano Lemmi, chevedeva nel XX settembre, nelladebellatio del potere temporalee nella conseguente liberazionedell’uomo, un episodio ancorapiù importante per l’umanitàdella dichiarazione dei “Dirittidell’uomo e del cittadino”della Rivoluzione Francese.

Dicontro,pochigiornidopo,l’8ottobre,inunaletteraalcardinaleRampolla, Leone XIII scrivevaa proposito del XX settembre:«…quell’attodiviolenza,chehapochiesempinellastoria,dovevanei decreti dei settari servirecomemezzoedesserepreludiodi un assunto più tenebroso…Contrappostoaldogmacattolicoilliberopensiero,eallaCattedradi Pietro il seggio massonico. »

IlcontrastofraChiesaeStato,equinditraChiesaeMassoneria,restòaspronegliannisuccessivi.Basti pensare al “CongressoAntimassonico” tenutosi nellaChiesa del Seminario di Trentodal26al�0giugno1896,conlapartecipazionedidelegatidatuttaEuropa, dove si stabilì che, intuttelelocalitàdoveoperavaunaLoggia massonica, si costituisseun Comitato Antimassonicoche,contuttiimezzipossibili,neostacolassel’attività.Alcongressonon mancò di partecipareil già ricordato Leo Taxil �5.

�4 Apartiredaquell’anno,ladatadelXXSettembrevenneproclamatafestanazionale.

�5 Unannodopo,inun’appositaconferenzatenutail19aprileaParigi,ilTaxil,messoallestretteperprovarelesueaffermazioni,edinparticolarel’esistenzadimissDianaVaughan,confessòpubblicamentediessersiinventatotutto!…

Immutata anche la linea diintransigenzadiLeoneXIIIcircal’astensione per i cattolici dallapartecipazione alla vita politicaitaliana, ribadita nel 1898 conun’enciclica indirizzata al cleroitaliano nella quale sconfessai cattolici “conciliaristi”.

Da parte massonica nonmancòl’azionedipressione,neiconfrontidelGoverno,perunalineadiintransigentelaicismoinvarieoccasioni,comeadesempionel Congresso Universaledella Pace del 1896 e nellaConferenza dell’Aja del 1899dovesi imposechenonvenisseinvitato il Papato, minacciandoin caso contrario la nonpartecipazione dell’Italia, o conle famose “Circolari di Rudinì”del 1897, di ostacolo all’attivitàdelle Associazioni cattoliche.

Con Pio X, succeduto aLeone XIII nel 190�, anchese con toni più smorzati, ilcontrastopermane(bastipensareall’enciclica “Pascendi dominicigregis”dell’8settembre1907conlacondannailmodernismo),masihainsostanzailsuperamentodel non expedit (si pensi alcosiddetto “Patto Gentiloni”del 191�, con l’appoggio deicattolici a quei candidati chesi sarebbero opposti a leggidi carattere “anticattolico”).

Bisogneràcomunqueaspettareil1929,coni“Pattilateranensi”traPioXIeMussolini,pervoltarepagina. I fronti si rovesciano:terminailcontrastodellaChiesaversoquelloStatorisorgimentale,laico, liberale, che nella LiberaMuratoria aveva trovato la suaanima e la sua identificazione. Con l’avvento del FascismoChiesa e Stato si riconciliano,trovandosi sullo stessofronte, contro la Massoneria.

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I labirinti del Sacro, dalla Protostoria alla New Age QuantisticaAUTORE:Luigi Argentieri

CASAEDITRICE:Ed. G. Laterza

DATAPUBBLICAZIONE:2004

COSTO:Euro 18,00

«Abbiamo ricevuto il libro diLuigiArgentieri,ILABIRINTIDEL SACRO – DALLAPROTOSTORIAALLANEWAGEQUANTISTICA,Ed.G.Laterza, Bari, 2004 (€ 18,00). Concordiamocongliautorevolie positivi giudizi già espressi,oltrechenellaIVdicopertina,dalla stampa e dai critici.Tralasciando le recensioniapparsesunumerosetestate(tracuiIlTempoeIlMessaggero),riportiamopartedeicommentipiù significativi di questa che è stata definita un’ “opera ponderosa” .“E’ il risultatodi una ricerca estremamenteampia, e svolta con grandeimpegno, … una ricercaprofondadiunitàecomunionenell’ essere … che si lasciaapprezzare per l’ ampiezzadi prospettive e la direzione

tematica. ... La parte piùinteressantedelvolume,caricodisottilieprofondeintuizioni,è l’ ultima, la prospettivacui sembra essere arrivata lascienza … che riporta ad unavisione unitiva dell’ universo”“UnlibrotesoadunacertosinaricercadellaVerità.Benscritto,molto colto (storia, religione,filosofia, antropologia, scienza, fisica quantistica), non destabilizzante,…chevadallascienza delle religioni, alla fisica quantistica, aprendo problemiprofondi … come il concettodi armonia universale. … Un’operamoltodottachehatantechiavidilettura,echetentadiricomporreancheladicotomiatra scienza ed umanesimo, trascienza e fede”. “Un libroda tenere sul comodino, convicinounamatitapersegnareipassi più interessanti, pronti apiegarel’angolinodiunapagina,per ritrovarla facilmente.”“...Entusiasmante per ilcontenutoeperl’esposizione,s o r p r e n d e n t e m e n t ecoinvolgenti.” “... L’esposizione corretta dellereligioni, fatta in profonditàe con capacità, ne fanno un’opera di indubbio valore. …Ilreale,emergentedalgremboquantistico, come fatto quasidi vuoto, si impone in unavisione molto suggestiva cheporta all’ Inafferrabile. …Il libro sollecita a profonderiflessioni … ed insegna che al divinosiperviene,anchenella

scienza, con l’ intuizione e lameditazione.”Noicilimitiamoadaggiungerechepotrebbecostituireunbuontestodiconsultazioneestudioper amanti dell’ argomentoe per insegnanti degli IstitutiSuperiori.»

SinteSi di recenSioni e apprezzamenti (I Labirinti del sacro è stato presentatoaOrtona,L’Aquila,Riccione,Chieti,Pescara)

D’ ABRUZZO, rivistatrimestrale,autunno2004.(Art.di Maria Concetta Nicolai, antropologa, saggista, autricedi numerose pubblicazionied opere, redattrice di D’Abruzzo). … L’ autore,ricercando come il mito siacorrelato al rito, come sianonate le religioni, … lo fa conatteggiamento equidistante,tracciando – con linguaggiopiano,serrato,avvincente–unampio quadro antropologicodellaspiritualità…utilizzandodocumenti,indagini,letteraturain argomento. …Un preziosomanualeutileallaconsultazioneed alla riflessione … di quanti vogliano … comprendere… non solo l’ evoluzionestorica delle religioni, maanche le lacerazioni … nellarappresentazione del Sacro.[Anchesulfuturo,]unaricercarigorosache[inriferimentoallafisica quantistica] invade i campi

RECENSIONI

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dello spirito prospettandonuove visioni sulla Veritàuniversale.

L’ OPINIONE–quotidianodi L’ Aquila – 25.09.04 (Art.di Maria Grazia Lopardi, saggista, ricercatrice, avvocatodello Stato, presidente dell’Associazione Culturale Pantarei). … Il libro ripercorrel’ itinerario del sacro dalleorigini … ai nostri giorni. …Nel passato la mancanza diconoscenzahacreatol’abissotra fede e scienza, ma oggi leconquiste … stanno [sanandolafrattura]e l’entusiasmoperlenuovescopertecoinvolgonoil lettore in questo nuovoavvicinamento tra scienza efede….

L’ AMICO DEL POPOLO,settimanaledell’ArcidiocesidiChieti – Vasto - del 06.0�.05(art.diMassimo Pasqualone, docente universitario,giornalista).…LuigiArgentieriha dato alle stampe un’ operadavvero ponderosa che, dallaprotostoria alla New Agequantistica, affronta, appunto,ilabirintidelsacro.…Lapartepiù interessante, … carica disottili e profonde intuizioni,sembra sia l’ ultima, unaprospettiva cui sembra esserearrivata la scienza per moltirivoli,echeritrovanellastoriadella filosofia intuizioni del passato.

ABRUZZO OGGI,quotidiano regionale,del15.0�.05(art. di Cristina Mosca, giornalista). I labirinti del sacroricerca la verità … superandola frontiera assoluta e stranache separa ciò che si puòconoscere da ciò che resteràper sempre sconosciuto alla

ragione,egiungendoasfondarele barriere del sacro. …Affidandosi al binario scienza - religione … sfocia … nelledomande esistenziali … chefanno a risalire “solo” a quelQualcuno che nel Big Bangdonò alle particelle una sortadi memoria genetica che le fadisporre sempre nello stessoidenticomodouniversale.

IL MESSAGGEROAbruzzoquotidianonazionale,del 29.04.05 (art. di Andrea Lombardinilo, ricercatore,giornalista accreditato pressola sala-stampa del Ministerodella P. I.). … Può la scienzacondizionarelaspiritualitàelareligione?…Unlungoviaggionella storia delle religioni chesisnodadall’epocaarcaicaallacontemporaneità. … Quattroi capitoli che compongonoI Labirinti del Sacro, … Siparte dalle parole chiave ….per passare alla descrizionedelle religioni antiche fino a giungere alle grandi religioniattuali intese come “camminispirituali”, fino al confronto tra religioni …ed alle nuovefrontiere tra fisica e metafisica. …

IL TEMPO Abruzzo,quotidiano nazionale, del05.05.05 (art. di Cristina Mosca, collaboratrice de’ ILTEMPO). … Chi o che cosac’èdietroilmodointelligentedellostrutturarsidellamateria?La scienza a volte sembrasfiorare i confini con il sacro costeggiando ilmurodiPlankche divide il conoscibile dalmetafisico. L’ autore affronta con coraggio questo limbogiungendo ad interrogarsi,alla fine delle trecento pagine, sul futuro delle religioni nel

rapporto attuale tra scienza,società e fede, concludendoche non si può fare a menodi un credo, seppure megliointerpretato...

ZAC Mensile dell’ Abruzzo delmaggio2005.(Art.diGiulia Cerretani, saggista, autricedi numerosi pubblicazioni edopere, redattrice di ZAC). …Unitinerariochesisnodalungolestradestorichedellasacralità,… con ammirevole distacco.Permettedianalizzareafondol’ influsso che le scoperte scientifiche hanno avuto sulla religione, aprendo …voraginipaurose…per inoniniziati. Ricerca accuratissimaemoltoampia incui l’ autorenoncompie scelte,maannotamolto lasciando poi massimalibertà … alla personalivalutazioni..Linguaggiochiaro,… lettura, se non elementare,molto piacevole ed accessibilea tutti. Documentazioneassolutamenteesaustiva.…

Nerino Rossi (Scrittore.Autore di numerosi romanzi,a sfondo storico, di successo)(Da un colloquio con l’autore, del settembre 2005)“Libro entusiasmante per ilcontenutoeper l’ esposiziones o r p r e n d e n t e m e n t ecoinvolgente…)

Pier Enrico Gallenga (Direttore della ClinicaOculistica – Università “G.D’ Annunzio” di Chieti) (Daun colloquio del 9 novembre2005) “Un libro … da teneresul comodino, con vicino unamatita per segnare i passi piùinteressanti, pronti a piegarel’ angolino di una pagina, perritrovarlafacilmente.”

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Franco Eugeni (Direttoredel Dipartimento di Scienzedella Comunicazione -Università di Teramo). Le… conquiste scientifiche influenzano il mondo religioso. Come metabolizzare una talemateria? I labirinti del sacro,conunacorrettaanalisiditaleproblematica, aiuta il lettorenel percorso storico dellaricerca del senso del sacro fin nei baratri inquietanti che laricerca scientifica ha spalancato. Fin là dove il senso del sacropromuove l’ iniziazione adun percorso di elevazionespirituale dell’ uomo, e portaad ipotizzare un futuro dellereligioni.

Virgilio Melchiorre (GiàOrdinario di Filosofia Teoretica e Morale – Univ. Cattolica– Milano; Membro Società It.Studi Kierkegaardiani – Univ.Studi Ca’ Foscari Venezia,Dipart. Filosofia e Teoria della Scienze). Il libro […che…]“si lascia apprezzare per l’ampiezza di prospettive ela direzione tematica” … simostra come risultato di unaricercaestremamenteampia…una ricerca profonda di unitàe comunione nell’ essere …svoltacongrandeimpegno,susettoridisparati.Laprospettivacui sembra essere arrivata lascienza … ritrova nella storiadella filosofia intuizioni del passato: in T. D’ Aquino,Leibniz,Hegel,c’èunpensieromoltovicinoaquello indicatodall’ autore. … L’ universononpuòesserepensato senzariferirsi(comeanchelascienzaintuisce) ad una unità radicaleche partecipa nel molteplice,una medesimezza in perennedifferimento.

Eide Spedicato (DocentediSociologia–UniversitàdiChieti)Testo teso ad una certosinaricercadelleVerità.Benscritto,molto colto (storia, religione,filosofia, antropologia, scienza, fisica quantistica), non destabilizzante, ma anzi utileper misurarci con la diversità.Vadallascienzadellereligioni,alla fisica quantistica, aprendo problemi profondi chedovremmo riportare alla luce,come il concetto di armoniauniversale.…Un’operamoltodotta che ha tante chiavi dilettura,echericomponeanchela dicotomia tra scienza edumanesimo,trascienzaefede.

Giorgio Di Cintio(Docente di DeontologiaProfessionale – Universitàdi Chieti) L’ esposizionecorrettadellereligioni,fatta inprofondità e con capacità, nefanno un’ opera di indubbiovalore in cui si dimostra cheleveritàpiùassolute…vannoraggiuntenellameditazione. Ilreale, emergente dal gremboquantistico come fatto quasidi vuoto, si impone in unavisione molto suggestivache porta all’ Inafferrabile.Il libro sollecita a profonderiflessioni … ed insegna che al divinosiperviene,anchenellascienza, con l’ intuizione e lameditazione.

Atti del convegno “Le vie della conoscenza in Platone” Riccione 16/17 ottobre 2004

AUTORE:AA. VV.

CASAEDITRICE:Arktos

DATAPUBBLICAZIONE:2005

NUMERODIPAGINE:268

COSTO:Euro 15,00

RECENSIONEacuradiGIOVANNISESSA

Il testo, che di seguitopresentiamo, raccoglie gli attidel convegno “Le vie della conoscenza in Platone”,organizzato dall’associazione Acadèmia e tenutosi il 16 e17Ottobre 2004 a Riccione. Lostesso sodalizio culturale haorganizzato quest’anno, nellamedesima localitàbalneare, insintonia e continuità con ilprecedente evento, duegiornate di studio intorno altema:“Il messaggio socratico nella storia dell’umanità”, a riprovache, l’interesse antichistico efilosofico è, oggi, assai vivace. I relatori, per lo più studiosiprovenienti dalle Universitàdel nostro paese, ma anchedall’Università di Iasi inRomania, hanno dato vita, inentrambi i casi, ad unostimolante dibattito che, per

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quanto concerne il primoconvegno,ètestimoniatodagliatti raccolti in volume. Taletesto segnaliamo a chi vogliaavvicinarsi, o vogliaapprofondire,itemidell’attualeesegesi dell’opera platonica.Dalla lettura è, infatti, facileevincere, sia le convergenzequanto le divergenze degliinterpreti, rispetto al pensierodel filosofo ateniese. Le relazioni, complessivamente19, possono essere divise indue gruppi: nel primo siaffrontano tematicheg n o s e o l o g i c o -epistemologiche, nel secondoproblemilegatialladimensioneantropologico-politica diPlatone.Muoviamodall’analisidi alcuni testi del primogruppo.Traessi, innanzitutto,segnaliamo quello di FrancoEugeni,docentediinformatica,il quale rintraccia, nellaproduzione platonica,problematiche chesembrerebberoanticiparetemidella moderna comunicazionee della filosofia della scienza. In particolare, tra Socrate ePlatone, si realizzerebbe un salto epistemologico che darebbeluogo a una visione dinamicadella verità, in cui la veritas soggettivasitrasformerebbeincoppia evento-sfaccettatura osservata.Il mito della cavernaalluderebbeallefasiconoscitiveche il filosofo deve superare pergiungerealvero,unasortadi percorso popperiano dicongetture/confutazioni. Inoltre,secondo lo studioso, Platone,nel valutare il legame tramondosensibileemondodelleidee, preluderebbe

all’epistemologia di CarlHempel.DiteminondissimilisioccupaancheClaudioPacitti,psicobiologo. Questi rilevacome centrale nell’ateniese ilrapporto idea/mondo. Perquesto fornisce una sorta diesegesi criticista della teoriaplatonica,allalucedellaquale,i principi logici, propri dellamente umana, con-dizionano idatireali.Temaquesto,ripreso,siapuresecondoaltremodalità,nel contributo di StanislaoSerra, matematico. Questiaffronta, prevalentemente, iltema del ruolo svoltodall’apparenza nei processiconoscitivi, ritenendoessenziale il contributo che lagnoseologia platonica puòapportare all’epistemologiacontemporanea, in particolareallateoriadel bootstrap.Inessal’universo è considerato unsistema dinamico di eventiinterconnessi, una reterelazionale secondo cui, inmodo del tutto casuale eprobabilistico, si trasmutanoenergie, campi ed eventi. Chiscriveritiene,chepuressendostimolanti, le disquisizioniintornoapresunteanticipazioniplatoniche di tematichemoderne,eludanoilcuoredelproblemaermeneutico:quellodilasciarparlarePlatoneconlapropriavoce,cheèquelladiunuomodelquintosecolochehaprovato,conilpropriooperato,a risolvere problemi della suaepocache,perillorocontenutouniversale, coinvolgono,naturalmente, anche noiposteri.E’,quindi,l’analisideicontributi più specificamente antropologico-politici, a

fornire al lettore strumentiinterpretatividirilievo.Traglialtri segnaliamo quello diWanda Gianfalla, musicologa.La studiosa sostiene che, lostrettocollegamento,presentenel filosofo greco, tra matematica e musica, siadovuto all’influenza pitagorica. Infatti, nel Timeo, si affermache la musica, in quantoespressione di un ordinegeometrico, costituisce lasegretaanima mundi.Perquestonella paideia platonica,quest’arte svolge un ruolocentrale:essaèlamanifestazionepiùperfettadell’eros,pontetral’umano e il divino checonsente al filosofo di sintonizzrsisuiritmicosmiciedi riprodurli nel suo agire.Uomo pontificale,quindi,quelloplatonico, che si fa viventetestimonianza di una filosofia-del-divino-e-dell’ordine. Lungo lostesso itinerario ermeneutico,nella sua relazione, si muoveanche Renato del Ponte. Egliprende in considerazione ilgrandesviluppocheledottrineplatonicheebberonell’ImperoRomanod’OrienteconDionigiAeropagita,laScuoladiAtenee quella di Alessandria, sinoallacreazionedell’UniversitàdiCostantinopoli, dove, nel VIIsecolo,StefanodiAlessandria,introdusse il filone platonizzante.Grazieall’azionetradizionale, condotta daMichelePsello,nelXsecolo,ilplatonismo avrebbe mostratovigoria speculativa ancora perqualche tempo, fino a giungere in Occidente nel XV secolo,conGiorgioGemistoPletone.Nel Rinascimento, con la

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fondazione dell’Accademianeoplatonica di Careggi, siorganizzò la reazione filosofica al materialismo, prodotto,secondo del Ponte, dalladegenerazione della scolasticaindotta dalla correnteaverroista, che aveva trovato,nell’Università di Padova, illuogodellasuadiffusione,chetale resterà fino a Pomponazzi, nel XVI secolo. Al tema delmito dedica la sua attenzionela studiosa di simbologia,Santina Quagliani, secondo laquale, la vera ragione cheindussePlatone aservirsidelmito, fu la necessità diesprimere verità di ordinesuperiore. Quando sipercorrono gli holzwege, lostrumento razionale, inteso insenso illuministico, non è piùingradodisostenerelaricerca:solo il mito, alludendo, ciconduce in prossimitàdell’essere. Alberto CesareAmbesi affronta, invece, iltemadelledottrinenonscrittediPlatone.Asuogiudiziogranpartedellamitologiaplatonicaè riconducibile a radici orfico-asiatiche, prima ancora chepitagoriche. L’assunto chemuove questo interprete èquello di pervenire allaformulazionediunsaperecheelimini i vecchi steccati fraestetica e gnoseologia. Inquesto senso, vengonoanalizzatelepresenze platoniche,da Proclo al filosofo contemporaneo WilhelmWeischedel, individuando unalineacontinua,sotterranea,mapurpresentenellatradizionedipensiero dell’Occidente, cui ènecessario rivolgersi per una

rettificazione in senso spirituale dellarealtàpolitico-esistenzialedei giorni nostri. A taleprospettiva guarda, nel suocontributo, Concezio Sciarrache analizza il progetto disocietàelaboratodaPlatoneinPoliteia. Egli individua nella cronesis la qualità specifica del filosofo platonico: ossia la capacità di applicare al casoparticolare principi di ordinegenerale,attiaprodurreilbenecomune. Tesi che rinvia alrapportonecessariotraordinecoscienziale e ordine politicoelaborata da Eric Voegelin efatta propria dalla ScuolaRomana di filosofia politica, che fa riferimento alle tesi diGian Franco Lami. Posizionecertamente incompatibile conquella sostenuta, nell’ultimarelazione, dall’antichistaLuciano Canfora. Questi,partendo dall’esperienza diPlatoneaSiracusa, sostiene lanon riformabilità dei sistemipolitici. Pertanto, secondoquesta prospettiva, l’artepolitica non può essereinsegnata ma, nonostante ciò,deve essere, comunque,praticata.Daciòconseguirebbeche anche il tiranno potrebbeessere vittima di un dato difatto immodificabile, e vivrebbediunasuacostitutivainnocenza: sarebbedeterministicamente guidatodaldesiderio.Ciòèinantitesicon la carica utopica presentenelpensatoreateniese,ilqualesi pose sulla strada dellafilosofia, animato dalla speranza di modificare la realtà politica ed esistenziale delproprio tempo. In questo

tentativo fece riferimento allanecessitàdiunapaideia selettiva,miranteacreare lecondizioniindividualiecomunitarie,atteafavorireunclimaspiritualeingrado di propiziare il ritornoalla città giusta. Lacontemplazione in Platonedoveva, quindi,necessariamenteaverecaratteredis-velativo onde trovare,come in tutto il pensieroclassico,ilpropriocompimentonell’azione virtuosa, nelladimensione pratico-politica.Le brevi sintesi presentate,relative solo ad alcune dellerelazioni del convegno, credoabbiano sufficientemente messo in rilievo l’importanzadell’opera in questione.Certamente, richiamarel’attenzione degli studiosi sulpensiero classico, sulla suacentralità nel dibattitofilosofico contemporaneo, è giàoperameritoriadaascriversiinteramente all’associazioneAcadémia, la cui azione, ciauguriamo, potrà proseguirelungo le direttrici di ricerca fin quiseguite,ancheneiprossimianni. Sempre più rare epreziose sono, infatti, leoccasioniincuiaglistudiosisiadatoconfrontarsi,sutematichecomplesse, in modo libero escevro da preconcetti come,invece,sempreèaccadutoneiconvegniorganizzatidaquestosodalizioculturale.

**ApparsasulSito-LaboratoriodellaScuolaRomanaPoliticaMente.netdoveattualmentesitrovasottoladicitura“recensioni”.

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GUALDOTADINO(PS)

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