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Via Don Minzoni, 19/23 Angri Tel./Fax : 081.946439 e-mail: [email protected] sito web: www.puccisas.com LISTE NOZZE Via Dei Goti, 122 Tel. 081. 948537 www. ceramichedacunzo.it Pavimenti Rivestimenti Arredo Bagno Parquet Camini Cucine Pavimenti Rivestimenti Arredo Bagno Parquet Camini Cucine EURO 0,80 - MENSILE INDIPENDENTE A CURA DEL CENTRO INIZIATIVE CULTURALI - ANNO XXVIII - Nº 7 - 20 LUGLIO 2010 Servizio a pag. 3 Via Dei Goti, 122 Tel. 081. 948537 [email protected] Servizi alle pag. 4 e 5 Servizio di C. Mariagloria Chirico a pag. 3 Lo scorso 10 luglio si è svolta la prima Critical Mass Angri a misura d’uomo con più bici e meno auto! Chiesto un piano comunale volto alla realizzazione di piste ciclabili sulle principali strade cittadine Una pedalata di gruppo informale e non organizzata, per promuovere l’utilizzo della bicicletta in città Gli Angresi affollano e plaudono agli spettacoli proposti, partiti il 12 giugno con la performance di Beppe Barra e che si dovrebbero concludere il 30 settembre prossimo. A PAGINA 19 IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI DORIA FESTIVAL, 1ª edizione: eventi inaugurali in vista della riapertura di palazzo Doria Spettacoli ed eventi per rilanciare l’immagine di Angri Via Giudici, una strada a rischio ed invivibile Tutte le strade del centro storico, strette e ricche di negozi, necessitano di una seria regolamentazione del traffico veicolare Attivato lo scorso 3 luglio, il provvedimento ha suscitato rimostranze degli esercenti e delle associazioni dei commercianti Ascom e Confesercenti Rimodulata la Zona a traffico limitato per Via Amendola e Via Incoronati Servizio a pag. 2 Pentangelo, bar Pako: L’Amministrazione comunale prenda atto della critica viabilità in cui versa anche Via Giudici e adotti pure per essa immediati provvedimenti.

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Angri80 Luglio 2010

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Euro 0,80 - MEnsilE indipEndEntE a cura dEl cEntro iniziativE culturali - Anno XXviii - nº 7 - 20 luglio 2010

Servizio a pag. 3

Via Dei Goti, 122Tel. 081. 948537

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Servizi alle pag. 4 e 5 Servizio di C. Mariagloria Chirico a pag. 3

Lo scorso 10 luglio si è svolta la prima Critical Mass

Angri a misura d’uomo con più bici e meno auto!

Chiesto un piano comunale volto

alla realizzazione di piste ciclabili sulle principalistrade cittadine

Una pedalata di gruppo informale e non organizzata,

per promuovere l’utilizzo della

bicicletta in città

Gli Angresi affollano e plaudono agli spettacoli proposti, partiti il 12 giugno con la performance

di Beppe Barra e che si dovrebbero concludere il 30 settembre prossimo.

A pAGinA 19 iL proGrAMMA deGLi eventi

Doria Festival, 1ª edizione: eventi inaugurali in vista della riapertura di palazzo doria

Spettacoli ed eventi per rilanciare

l’immagine di Angri

Via Giudici, una strada a rischio ed invivibile

tutte le strade del centro storico, strette e ricche di negozi, necessitano

di una seria regolamentazione del traffico veicolare

Attivato lo scorso 3 luglio, il provvedimento ha suscitato rimostranze

degli esercenti e delle associazioni deicommercianti Ascom

e Confesercenti

Rimodulata la Zona a traffico

limitato per Via

Amendola e Via

IncoronatiServizio a pag. 2

pentangelo, bar pako: L’Amministrazione comunale prenda atto della critica

viabilità in cui versa anche via Giudici e adotti pure per essa immediati provvedimenti.

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2LugLio 2010

Appartamenti, box, garage, cave, alberghi, ter-reni e ville: è questo il patrimonio della camor-ra ora affidato alla Prefettura di Salerno e, in

parte, gestito da Comuni ed associazioni

,

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Egregio direttore,la viabilità cittadina è caratterizzata da alcune storiche e

mai risolte criticità. Sul tappeto i problemi di sempre. Triti e ritriti, raccontati, snocciolati, denunciati. Purtroppo però sempre lì a testimoniare l’assenza di azione amministrativa perpetrata per circa un quindicennio. Ancora una volta ci troviamo a scrivere che nella nostra città mancano ampie e attrezzate aree di sosta a ridosso del centro, che il numero dei caschi bianchi è insufficiente, che molte strade (soprattutto del centro storico) sono prive di marciapiedi, che manca un Piano Urbano del Traffico.

Quando poi questi oggettivi elementi si fondono con abitu-dini sbagliate, sedimentate negli anni e adottate da parte dei cittadini-automobilisti, il mix diventa esplosivo e di difficile gestione. Infatti, non è raro vedere che molti per acquistare un litro di latte, un pezzo di pane, un giornale o semplicemente per prendere un caffè amino sostare con atteggiamento strafottente dinanzi all’esercizio commerciale abituale, magari in divieto di sosta. E i pedoni? Chissenefrega!

La recente istituzione della Zona a Traffico Limitato (via Incoronati e via Amendola) ha suscitato molte critiche da parte degli esercenti della zona. Una reazione comprensibile e prevedibile sia alla luce degli aspetti incontestabili sopra citati, che a quelli riconducibili all’assenza di coordinamento, di concertazione, programmazione ed informazione da parte di Palazzo di Città, nonostante la parziale retromarcia avvenuta. Una gestione della vicenda che poteva avvenire in maniera diversa: più indolore e suscitando minori ire. È chiaro che il provvedimento così come era stato partorito doveva essere rimodulato. Il dialogo ed il confronto costruttivo non sono un limite all’impulso dell’azione amministrativa, tutt’altro. È scontato, poi, che chi ha il ruolo di governare deve operare delle scelte assumendosene le responsabilità.

Mi sono un po’ documentato e risulta che la ZTL si diffe-renzia dall’area pedonale (art.3 Nuovo Codice della Strada). La prima è un’area in cui l’accesso e la circolazione veicolare sono limitati a particolari categorie di utenti e di veicoli e ad ore prestabilite, cioè non in maniera permanente; la seconda, invece, è una zona interdetta alla circolazione dei veicoli anche per tutto l’arco della giornata. Nel nostro caso si era inteso dare vita ad una ZTL che somigliava più ad un’isola pedonale, con il rischio di vanificare nel merito la natura stessa del provve-dimento. Certo, la prova del nove sia avrà con l’apertura delle scuole e con i giorni di pioggia scrosciante.

Intanto, le scene viste in questi giorni mi hanno riportato alla mente uno degli sketch comici più riusciti del cinema italiano: “Uéééé....chi siete? Dove andate? Cosa trasportate? Sì, ma quanti siete?....Un fiorino!!”, così la guardia di confine intimava il passaggio a Massimo Troisi e Roberto Benigni alla guida di un carro nel film Non ci resta che piangere.

Il fiorino per ora non è stato ancora richiesto... speriamo bene per il futuro.

Viabilità: Croce e Delizia

All’attivazione del primo provve-dimento, c’era stata una contraria-ta presa di posizione dei commer-cianti e dei loro rappresentanti.

“È assurdo - aveva dichiarato Aldo Severino, presidente Con-fesercenti - che si provveda ad un intervento di questo genere senza una precisa programmazione. In merito avevamo chiesto un tavolo di concertazione con l’ente comu-nale. Molti esercenti delle vie inte-ressate hanno chiesto su quali dati di rilevazione il Comune abbia potuto adottare il provvedimento restritti-vo che vieta il traffico veicolare con una conseguente contrazione nelle vendite. E poi perché si chiudono solo alcune strade come le centra-lissime Via Amendola e Via Inco-ronati e non tutto il centro storico, e senza neanche una concertazione che è fondamentale in mancanza di un piano parcheggi e di aree di sosta privilegiata?

Dopo una settimana di tensione è arrivata la schiarita. Il tavolo di con-certazione si è riunito ed la ztl è stata rimodulata

“Il sindaco - ha dichiarato un soddisfatto Severino - ha dimo-strato disponibilità e buon senso nell’accettare le giuste rimostranze dei nostri commercianti. Mauri ha ammesso il difetto di comunicazione e la mancata concertazione. Dal 12 luglio pertanto, come sollecitato, ci sono parcheggi gratuiti in piazza Sorrento e via Raiola e un’apertura oraria alla viabilità in via Incoronati e via Amendola”.

Il sindaco Pasquale Mauri, a seguito di un incontro tenutosi lo scorso 10 luglio con Severino, ha confermato appunto la volontà di

rivedere in parte l’ordinanza per la ztl dopo un tavolo di confronto con le associazioni coomerciali.

Pertanto sono stati realizzati par-cheggi gratuiti in piazza Sorrento e per il primo tratto di Via Renato Ra-iola, con la sostituzione delle strisce blu con strisce bianche, per consen-tire ai clienti dei negozi dell’area di parcheggiare gratuitamente con disco orario e scongiurare in tal modo il paventato calo di vendite da parte dell’associazione di categoria, in un momento economico piuttosto diffi-cile. La rimodulazione del provvedi-mento che ha previsto altresì la limi-tazione della Ztl ad alcune ore della giornata per meglio sperimentare il piano viario. Nelle dichiarazioni del sindaco Mauri, che ha riconosciuto l’importanza della concertazione, si è colta altresì la premura di mediare tra la tutela della vivibilità dei cittadini dell’area, gravati da un flusso veico-lare intenso e l’attività economica dei commercianti.

“L’incontro chiarificatore con il sindaco mi ha consentito di dare risposte puntuali ai negozianti – ha aggiunto Severino – e l’assicurazio-ne che ci sarà sempre una preventiva concertazione sui provvedimenti che l’Amministrazione comunale andrà ad adottare. La nostra categoria offre un contributo rilevante alle casse del Comune ricevendone in cambio solo pochi servizi”.

“Ora questa situazione svantaggio-sa va rivista – ha continuato Severino – istituendo un tavolo permanente in grado di dare concrete risposte ai

“ci vuolE una concrEta sinErgia tra noi

Ed il coMunE pEr rilanciarE il sEttorE”

Il direttivo ed il presiden-te dell’Ascom Confcom-mercio, Alberto Calò, han-no ringraziato il Sindaco Pasquale Mauri per aver mantenuto gli impegni as-sunti anche nella riunione promossa dall’Ascom con gli esercenti di via Incoro-nati e via Amendola, preoc-cupati per l’attivazione della ztl e delle conseguenze sulla loro attività commerciale.

“Penso – ha dichiarato Calò - che solo con una forte sinergia tra commer-cianti ed Amministrazione comunale si possono pro-grammare e attuare misu-re idonee per rilanciare il commercio ed assicurare nel contempo la vivibilità della nostra città”.

“Mi auguro – ha con-clude il presidente - che nei prossimi mesi, con la stessa tempestività, possa-no attuarsi concretamente tutta una serie di iniziative già concordate tra Ammini-strazione comunale e com-mercianti”.

commercianti con un piano traffico e commerciale credibile e capace di promuovere un autentico sviluppo”.

La rinata associazione angrese, nell’incontro chiarificatore sud-detto, ha colto altresì l’occasione per rilanciare al primo cittadino la proposta dell’apertura dello sportello impresa.

“Il sindaco Mauri ha confermato la propria disponibilità al dialogo co-struttivo - ha sostenuto Severino - e già dai prossimi giorni pungoleremo l’Amministrazione comunale nell’av-viare il tavolo di concertazione”.

Intanto, come preannunciato negli scorsi giorni al momento dell’in-sediamento di Severino, è stata già predisposta la bozza del progetto per le iniziative e le manifestazioni nel periodo delle festività natalizie. “Lo avevamo promesso - conclude il presidente della Confesercenti - e la nostra organizzazione è abituata a dare risposte concrete ed in tempo utile. Il periodo natalizio può rap-presentare un’ottima occasione per ridare slancio alla nostra stagnante economia, per cui riteniamo che bisogna muoversi in tempo utile per approntare un programma di inizia-tive credibili”.

Attivato lo scorso 3 luglio, il provvedimento aveva suscitato rimostranze e proteste degli esercenti delle due strade interessate ed iniziative delle associazioni di categoria Ascom e Confesercenti

Rimodulata la Zona a traffico limitato per Via Amendola e Via Incoronati

Dal 12 luglio sono stati attivati parcheggi gratuiti in piazza Sorrento ed in via raiola ed un’apertura alla viabilità in entrambe le strade in alcune fasce orarie.

Severino Calò

Via Amendola

Via Incoronati

LEGGI AnGRI ‘80!

La voce di AngriLa tua voce

La bici fa bene al cuore

e... all’ambiente

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3LugLio 2010 ViVibilità Urbana

Percorrere a piedi Via Giudici, strada del centro storico

molto frequentata per la presenza di diversi ne-gozi, è diventato sempre più tortuoso e soprattutto pericoloso per i pedoni, innanzitutto negli orari di punta, con il rischio non raro di essere investiti dai veicoli che vi transitano (auto e motorini), a causa del pochissimo spazio che rimane di fatto per il tran-sito agli stessi pedoni.

In verità si tratta di un vero percorso ad ostacoli in quanto, nonostante la strada sia abbastanza stretta, su entrambi i lati vi sono auto e altri veicoli in sosta per-manente (mentre dovrebbe esserci il divieto) per cui i mezzi che vi transitano, spesso anche di dimensio-ni notevoli, finiscono per prendersi il rimanente del-la carreggiata, sicché per i pedoni che vi transitano ri-mane poco o niente e se non stanno bene attenti, soprat-tutto quanto escono da un negozio, corrono quotidia-namente il rischio di essere travolti o colpiti duramente dagli specchietti retrovisori.

«Mi è capitato personal-mente - denuncia Pasqua-le Pentangelo, titolare del “Caffè Pako” sito proprio in via Giudici (sotto i por-tici) - di essere colpito da uno specchietto retrovisore di un auto che vi transitava, per cui camminare a piedi in questa strada è diventato impossibile. Succede poi di frequente che diverse mamme, con i bambini nel passeggino, sono costrette a fermarsi più volte quan-do percorrono la strada per scansare e lasciare passare i veicoli, mentre le persone anziane (ne ho viste diver-se), meno attente per l’età, vengono spesso colpite, come è successo a me, dagli specchietti retrovisori. È

impensabile che in pieno centro, in una strada con tanti negozi non si possa camminare tranquillamente, con auto che la percorrono a velo-cità elevata, con persone che escono continuamente dai negozi, e se non stanno sempre allerta corrono il ri-schio di essere investite».

«L’Amministrazione comunale – continua Pentangelo - deve pren-dere atto della critica viabilità in cui versa anche Via Giudici e prendere pure per essa immediati provvedi-menti. Va tenuto presente poi anche un altro notevole disagio a cui mol-ti esercizi della strada sono esposti quando piove abbondantemente o per più giorni. Succede sempre che si intasano completamente i tombini e l’acqua piovana che non riesce a defluire si appantana e viene schiz-zata sulle vetrine e negli stessi nego-zi ad ogni passaggio d’auto; mentre alcuni di essi addirittura si allagano a causa della conformazione dell’as-se stradale, convessa al centro e con pendenza appunto verso i negozi. È necessario, a questo punto, che anche Via Giudici diventi isola pe-donale tutti i giorni, prima che il pericolo finora riscontrato si possa tramutare in un incidente grave per qualche passante. Come cittadino e come commerciante auspico un intervento della nostra Amministra-zione comunale il prima possibile per migliorare la percorribilità pe-donale di questa strada».

Carmen Mariagloria Chirico

Lo scorso 10 luglio, con partenza alle 18.00 in piazza Doria, si è svolta per le strade cittadine la prima Criti-cal Mass organizzata ad Angri, una pedalata di gruppo informale e non organizzata, un semplice appunta-mento di ciclisti che casualmente si sono ritrovati a percorrere tutti lo stesso percorso, lentamente, ravvi-vando di colore le strade della città.

Un’iniziativa volta ad affermare i diritti dei pedoni e dei ciclisti ma anche una rivendicazione per la riappropriazione di spazi urbani più vivibili, più a misura d’uomo.

L’invito a partecipare alla Critical Mass è stato rivolto a tutti coloro che vogliono riappropriarsi della nostra città, delle strade urbane, sempre più ingombrate da automobili e autocarri, da cemento e prive di zone verdi.

Via Giudici, una strada a rischio ed invivibile

Sempre più numerose sono le lamentele delle persone che la imboccano, assai spesso costrette a districarsi tra le auto parcheggiate a destra e a sinistra (mentre dovrebbe essere in vigore il divieto di sosta), la vigilanza sulla strada scarseggia

e i veicoli non rispettano i limiti di velocità vigenti nel centro urbano.

tutte le strade del centro storico, strette e ricche di negozi, necessitano di una seria regolamentazione del traffico veicolare

Muniti di un megafono e soprattutto di tanta gioia, i partecipanti, in un numero piuttosto incoraggiante (visto la prima volta), sono state percorse le vie cittadine in bicicletta, per sensibilizzare la cittadinanza e la stessa Amministrazione Comunale ad un sistema di mobilità più sostenibile ed ecologico.

Si è rivendicato un piano che favorisca l’utilizzo della bicicletta sul territorio e nel centro cittadino, con la tante volte sollecitata rea-lizzazione di piste ciclabili lungo le principali strade.

La pedalata era aperta a tutti, uomini, donne, anziani e bambini, ciclisti, pattinatori, skaters, carrozzine, monopattini.

Egregio direttore,nel nostro paese c’è un’emergenza alla quale purtroppo non si presta at-

tenzione: le strade secondarie sono quasi sempre piene di carta, volantini abbandonati, perché letti e gettati via, bottiglie di plastica, cadute perché non vengono ben chiuse nelle buste della raccolta differenziata, cartoni, pacchetti di sigarette vuoti, fazzoletti sporchi, foglie secche e quant’altro.

Mi capita di vedere questo spettacolo desolante anche in prossimità del centro storico. II paradosso è che di mattina si notano in giro spazzini al lavo-ro, i quali, però, puliscono puntualmente sempre le stesse strade. Questi dopo circa una mezzora hanno già finito e portato a termine il loro compito.

Ora mi chiedo perché sono costretta a raccogliere da terra la spazzatura, che si accumula quasi ogni giomo all’angolo del mio garage.

Prendo la scopa per pulire o afferro gli oggetti che sono a terra con i guanti, e noto che la gente che passa mi guarda incuriosita.

È spiacevole notare come non ci sia una coscienza civica nei cittadini, ormai abituati a vedere spazzatura per terra e a coabitare con essa. Molti con-tenitori per i rifiuti, che una volta si trovavano per le strade di Angri, oggi non ci sono più, e allora bisogna portarsi i rifiuti nella borsa fino a casa.

È facile e quasi naturale gettare per terra tutto quello che usiamo e che non ci serve più.

Si potrebbe parlare dell’argomento nelle scuole, per rendere consapevoli i cittadini, a partire dai più piccoli.

Come misura urgente bisognerebbe rimettere in giro i contenitori per i rifiuti, compresi quelli per i farmaci scaduti e per le pile scariche, e impiegare una squadra di spazzini che puliscano, ma sul serio, tutte le strade del nostro paese.

Renata D’Antonio

“Cari Angresi, per favore, curiamo di più l’immagine di Angri!”

Lo scorso 10 luglio si è svolta la prima Critical Mass

Angri più a misura d’uomocon più bici e meno auto!Chiesto un piano che favorisca l’utilizzo della bicicletta con la realizzazione di piste ciclabili sulle principali strade cittadine

Congresso del partito democratico

Riconfermata la segretaria uscente Antonietta Giordano supporta-ta dalla corrente di Giuseppe La Mura, maggioritaria nel partito.

Alla vigilia si vociferava di una possibile prova di forza di qualche insoddisfatto dalle designazioni degli organi provinciali, ma alla fine si è mediato sul nome della Giordano. Alla segretaria spetterà l’ar-duo compito di far uscire dalle secche il partito, per una sua più incisiva presenza nelle istituzioni e sul territorio.

Eletto anche il direttivo cittadino che affiancherà l’oneroso lavo-ro della segretaria. Il gruppo dirigente risulta così composto: Fusco Serafina, La Mura Giuseppe, Esposito Gianluigi, Mercurio Maria Rosaria, Panariello Alfonso, Attianese Lucia, D’Acunzo Giovanni, Ariete Teresa, Lo Schiavo Lello, Testa Ida, Buonaventura France-sco, Ferraioli Anna, Bartolomeo Carmine, Esposito Annamaria, Russo Vincenzo, Nocera Teresa, Spera Gaetano, La Mura Barbara, D’Ambrosio Giancarlo Palmiro, Ariete Stefania, Ferraioli Carlo, Falcone Maria Teresa. La ripartizione dei componenti del direttivo è avvenuta con il mero sistema delle tessere acquisite dalle varie correnti. La maggioranza è del gruppo La Mura.

Tanti nuovi volti e una larga rappresentanza “rosa” nel nuovo gruppo dirigente. A prescindere dagli accordi sovracomunali, i più si augurano che possano essere superati i personalisimi e le beghe interne che hanno di fatto ingessato il PD.

Al congresso provinciale sono stati designati: D’Acunzo Giovan-ni, Mercurio Maria Rosaria, Ariete Teresa, La Mura Salvatore.

Antonietta Giordano riconfermata alla Segreteria

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4LugLio 2010cUltUra e sPettacolo

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In occasione degli eventi spetta-colari, legati anche alla riapertura di palazzo Doria, che si svolgeranno sul territorio cittadino per tutta l’estate nell’ambito della rassegna Doria Festival, in piazza Doria (in corrispondenza dell’atrio-ingresso del Castello) viene allestito un palco che, come si è già verificato in occa-sione degli spettacoli di Beppe Barra e della compagnia “Teatri di Pietra/ Fonderia 900”, per le dimensioni sproporzionatamente ampie finisce per occupare l’intera larghezza della piazza (dal muro di cinta del fossato al marciapiede del lato opposto).

Una struttura che di fatto diventa una barriera architettonica insormon-tabile per i cittadini disabili che di

Giochi di luce e colori, musiche ammalianti e poi ancora fuochi pirotecnici, maschere e costumi fan-tasmagorici. Si è aperta così la “notte al castello”, secondo appuntamento della rassegna Doria Festival messo in scena lo scorso 1º luglio tra l’area di piazza S. Giovanni e quella di piaz-za Doria fino all’interno nell’Atrio del castello.

Dopo l’ammaliante concerto di Peppe Barra del 12 giugno, che ha dato il via ad un vero e proprio festival di arte varia che vedrà fino a metà settembre sulla scena diversi artisti di livello nazionale e regiona-le, l’assessorato allo Spettacolo ha ritenuto opportuno ripetere l’espe-rimento ospitando la compagnia “Atmo Teatro”.

Mediante l’artificio teatrale, con un misto di danza, musica e recitazione, i protagonisti sono riusciti a creare un’atmosfera da sogno all’interno della quale è stata narrata la storia del maestoso edificio settecentesco an-grese. Una coreografia “itinerante”, nonché le esibizioni di trampolieri ed attori sono stati gli espedienti fonda-mentali per tenere col fiato sospeso adulti e giovani.

Dire che si sia trattato di un “even-

to eccezionale” per Angri, come pure qualcuno ha sostenuto, sembra alquanto eccessivo in quanto la nostra città, anche se ha vissuto un recente passato alquanto grigio, è sempre stata pronta ad accogliere e recepire messaggi culturali di rilievo. Tutta-via, c’è da constatare che l’affluenza notevole di pubblico, dettata dalla curiosità oltre che dall’interesse, ha rappresentato un altro segnale della grande voglia degli Angresi di vita

sociale e artistica.E la presenza di un pub-

blico attento e numeroso anche al terzo appuntamento (biglietto a pagamento per i posti a sedere), con la messa in scena sempre in piazza Doria de “Le Erinni giungeranno” (opera per danza e teatro da Sofocle ad Euripide), ha confermato pienamente ciò.

Castello e palazzo Doria, una volta riaperti al pub-blico (se ne attendeva già l’inaugurazione lo scorso 12 giugno, ma come ha chiarito l’assessore Mascolo nell’in-tervista rilasciata ad angri.info, la struttura dev’essere prima idoneamente arredata e attrezzata) saranno il luogo eletto per far sì che la nostra città possa riprendere un cammino culturale che ne po-tenzi anche l’appeal turistico nell’ambito del comprensorio e al di là di esso.

Antonella Anna Giacomaniello

solito utilizzano tale percorso e crea qualche problema anche alle mamme con i passeggini, nonché a non pochi anziani che sono soliti attraversare

la piazza. Il tipo di palco allestito in effetti non risponderebbe a pieno ai dettami delle leggi n.13 del 1989 e n. 104 del 1992 in merito alle barriere

architettoniche (creando di fatto un ostacolo insormon-tabile per una carrozzella).

I volontari che svolgono il Servizio Civile all’interno dell’Ufficio Informagiova-ni, situato proprio sul tratto di piazza in questione, non indifferenti al disagio cau-sato dalla struttura, hanno ritenuto opportuno eviden-ziare il problema perché si provveda ad ovviare ai disagi creati, sollecitati in merito anche da Giuseppe Mascolo componente della Protezione Civile.

Antonella Anna Giacomaniello

Gli Angresi affollano e plaudono agli spettacoli proposti, partiti il 12 giugno con la performance di Beppe Barra e che si dovrebbero concludere il 30 settembre prossimo

Manifestazioni e spettacoli estivi in piazza doria e diritti dei disabili

doria Festival, 1ª edizione: eventi inaugurali in vista della riapertura di palazzo doria

Spettacoli ed eventi per rilanciare l’immagine di Angri

Barra

Un momento dello spettacolo fantasmagorico “Una notte al castello”

I volontari del Servizio civile e la Protezione civile chiedono maggiore sensibilità verso i diversamente abili.

il palco allEstito in piazza doria è di fatto una barriEra architEttonica

negli ultimi decenni il nostro paese ha visto una crescita urbana disarmonica (per lo più abusiva, con carenze di urba-nizzazioni primarie e secondarie) e senza la realizzazione di nuove strade, con consequenziali problemi alla viabilità citta-dina. Dopo l’elezione a Sindaco nel marzo scorso di Pasquale Mauri, è stato nominato assessore alla viabilità e all’Urbani-stica l’avvocato Salvatore Giordano (già assessore ai Lavori pubblici ed al Contenzioso nella Giunta Mazzola), al quale abbiamo chiesto cosa la nuova Amministrazione comunale intende fare per dare risposte concrete a questi problemi.

«Ci stiamo adoperando – ha esordito l’assessore Giordano - affinché la gran parte delle opere di urbanizzazione sul terri-torio non realizzate finora venga completata nei prossimi mesi. Abbiamo poi adottato di recente una delibera con la quale si è stabilito sia di completare l’urbanizzazione dell’area industriale in località S. Maria a nord della Nazionale (a tutt’oggi in attesa di sistemazione delle strade), sia di ampliare la stessa, accor-pandovi un’ulteriore area di 35.000 mq che si trova a nord degli opifici industriali già realizzati. E Presumibilmente per la fine dell’anno daremo concreto avvio a tale progetto.

L’obiettivo dell’Amministrazione comunale è di assecondare soprattutto lo sviluppo delle attività artigianali e terziarie, vi-sto la crisi economica ed occupazionale che attanaglia l’intero comprensorio, legata anche alla delocalizzazione delle industrie alimentari in altre aree campane e fuori regione, come si è veri-ficato con le industrie conserviere di Antonino Russo.

Ci sono da parte di molti piccoli artigiani richieste di terreni dove poter ampliare la propria attività. La nostra intenzione è di dare concrete risposte a queste esigenze soprattutto con la realizzazione del nuovo piano regolatore, oggi chiamato PUC. La predisposizione del piano è stata affidata al Politecnico di Napoli e mi auguro che essa sia portata a termine nei prossimi due anni».

Cosa si farà per migliorare la viabilità cittadina?«La viabilità è uno dei grossi problemi di Angri e sarà affron-

tato complessivamente con il suddetto PUC. È nostra intenzio-ne realizzare un’arteria parallela a Via Nazionale che colleghi l’area industriale di via S. Maria direttamente con Via Orta Lon-ga, per alleggerire la stessa Via Nazionale dal traffico dei mezzi pesanti. Presenteremo poi alla cittadinanza i nostri progetti e gli interventi più importanti che vogliamo realizzare nelle aree industriali dismesse che sono all’interno del paese. L’attenzione sarà posta sugli interventi da realizzare in relazione alle esigen-ze della collettività e non su quelle meramente private. Ritengo che si debba evitare che il PUC venga visto come una coperta da tirare di qua o di là, al fine di assecondare meri interessi particolaristici».

Davide Vitiello

intervista con l’assessore all’Urbanistica e alla viabilità

Salvatore Giordano

«Vogliamo creare nuove aree per la

crescita delle piccole imprese»Con il nuovo pUC si migliorerà

anche la viabilità cittadina

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il punto - il rilancio di Angri tra interrogativi e nodi irrisolti

Di cultura si vive, di cultura si muo-re. Dipende dalle

fondamenta, su cui la costruisci. Se esse sono deboli o poggiano su una interpretazione falsa del concetto, allora si può morire. Sembra che i prin-cipi, sui quali la giunta e l’assessorato specifico hanno iniziato lo sviluppo di un’incisiva operazione culturale ad Angri, sono validi e che la partenza debba ritenersi di certo positiva.

Tuttavia nell’opinione pubblica restano molti in-terrogativi e nodi irrisolti su un tema tanto delicato e complesso, qual è la cultura. Che, per sua natura, non costituisce un percorso che si consegna al paese, ma rappresenta una conquista del territorio e delle sue componenti.

E allora il concetto di cultura chiama in campo alcuni elementi essenziali: coinvolgimento dei citta-dini, patto interclassista, valorizzazione delle risorse territoriali. Sono aspetti e caratteristiche correlate, che servono a costruire un corpo unico ed un pensiero forte della collettività.

Infatti una operazione di tipo settario ed elita-rio, in questo ambito, non contribuirebbe a garantire quella azione di recupero e rilancio del sistema paese, che è aspirazione comune dei cittadini.

Oggi, al di là delle diffe-renze ideologiche, il motivo conduttore dei dialoghi e delle conversazioni, a par-tire dai salotto buoni della borghesia sino ai circoli locali che, in questa fase di diserzione della politi-ca, vogliono acquistare il carattere di supplenza e sostituzione della stessa, è la necessità di costruire una identità cittadina. Bisogne-rà, poi, capire che cosa si intenda per identità.

Coinvolgere tutti diviene, comun-que, una operazione culturale. E partiamo da dati certi e da principi, che diano vitalità all’operazione

È giusto considerare simbolo principale della identità angrese il complesso Doria. Ma sono necessarie due azioni, per consentirne la opera-tività. La prima è rappresentata dalla opportunità di separare il destino e la sostanza dell’area dalla vicenda po-litica locale. Considerarlo una sorta di territorio neutro, fuori dai limiti e dai lacci della politica, serve a dare consistenza e progetto al percorso. La seconda è offerta dalla singolare opportunità, in un momento di crisi, che è destinata a durare molto più a lungo di quanto si ipotizzava, di of-frirlo come polo di percorsi culturali per l’Agro nocerino.

Il castello, oggi immobile come un gigante spento, attende che si decida il suo destino, mentre al sole i colori si sbiadiscono e sembrano provocarne l’invecchiamento prima

del tempo. Sarebbe una nuova occa-sione perduta.

Associazioni culturali, cittadini, gruppi di opinione stanno esprimendo proposte di destinazione dell’area. Alcune sono davvero significative e degne di interesse. Occorre trovare il collante tra tutte e questo è offerto dalla necessità di dar vita al patto in-terclassista, in modo che esso divenga espressione ed identificazione delle varie anime che formano il paese, da quella cattolica a quella laica, da quella operaia a quella borghese.

Ad essere sinceri non è possibile dire se queste classi sociali abbiano mai avuto, nel passato, qualcosa in comune. Di certo oggi non hanno nulla che possano condividere e si-curamente non si amano. Qui occorre incidere.

Tutta la questione non costituisce un problema di estate ad Angri o esaltazione dell’effimero.

Ci giochiamo una partita importan-te che aspira a rimanere nel tempo, ricreare cioè l’anima di Angri, per-duta più che smarrita nell’assenza di un collettore culturale.

Il grande dilemma dell’identità, però, non è solo di Angri, ma dell’in-tero territorio della valle del Sarno.

Caduti molti simboli, fallite le aspirazioni di alcuni centri a candi-darsi come capitali del comprensorio, oggi la valle è alla ricerca di una sua identità e di una sua vocazione. Si tratta di aspetti ed elementi, che solo in regime di sinergie e solidarietà possono trovare risposte. Un riflusso incalza città come Scafati, Pagani, Sarno e la stagione delle amministra-zioni rampanti è naufragata.

Offrire l’area storica di Angri, come ecosistema ideale dell’Agro, assume il carattere e la sostanza di operazione culturale e pone la questione delle risorse solidali, ma territorialmente differenziate. Non in-teressa, allora, sapere se piazza Doria e dintorni siano destinati a museo del pomodoro, della civiltà contadina od altro. Anche tale dibattito rappresen-terebbe una limitazione del problema e lo circoscriverebbe fortemente.

Interessa sapere, invece, se que-sto straordinario spaccato di civiltà possa candidarsi a rappresentare il polo della sostanza culturale di tutto l’Agro. E su questo non possiamo essere soli.

Francesco Fasolino

Il Centro Iniziative Culturali lo scorso 21 maggio, presso la Casa del Cittadino, ha pro-

mosso la presentazione dell’ultima opera di Isaia Sales, intitolata “I preti e i mafiosi”.

L’autore, docente di Storia della criminalità organizzata nel Mezzo-giorno d’Italia presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, affronta il tema delle oggettive re-sponsabilità della Chiesa Cattolica e dei suoi esponenti nei confronti del fenomeno dell’affermazione delle or-ganizzazioni mafiose, soffermandosi sull’apporto culturale che, diretta-mente o indirettamente, ha fornito al loro apparato ideologico.

Don Vincenzo Federico, direttore della Caritas della diocesi di Teggia-no-Policastro, presente all’incontro, ha definito provocatorio il testo di Sa-les, che però riesce a mettere a nudo una realtà, ma ha aggiunto inoltre che “la Chiesa non ha un tacito accordo di non belligeranza con la mafia, anzi la condanna. Spesso però ha rinunciato ad annunciare Gesù, si è mostrata chiusa, volta più a salvarsi che a salvare”.

Sales ha chiarito, nel suo articolato intervento, che il suo libro non vuole essere anticlericale e, rifacendosi a Leonardo Sciascia, ha definito la sua posizione “arrabbiata, dettata dal desiderio di vedere un diverso com-portamento da parte della Chiesa nei confronti del fenomeno criminale”.

Tra i presenti c’era anche un attendo ascoltatore, don Luigi La Mura parroco della chiesa di S. Maria di Costantinopoli, che non

“Gli uomini di chiesa devono aiutare la gente umile a ribellarsi ai soprusi”

è intervenuto al convegno ma dai interpellato ha posto l’accento sul valore storico-sociale dell’opera “I preti e i mafiosi”, per la capacità dell’autore di analizzare un fenomeno socio-culturale al quale tutti devono prestare la necessaria attenzione. “In-vito - ha affermato don Luigi - chi ha visto in quest’opera un risentimento anticlericale a leggerla con maggiore attenzione, non partendo dal presup-posto che sia un attacco alla Chiesa, ma uno sprono ad osservare con cri-tica obiettività questo malessere che si veste con gli abiti della domenica. è un libro che non va demonizzato ma esaminato!”.

Visione positiva quella del parro-co angrese che considera l’analisi compiuta da Sales meticolosa ed “un segnale forte che viene da una sponda laica che dice a noi preti: il vostro silenzio non è virtù ma viltà; citando voci autorevoli che hanno avuto il coraggio di gridare forte contro questa piaga sociale”.

Un invito, pertanto, quello dell’au-tore ad essere attenti a quello che accade ogni giorno intorno a noi, ad avere il coraggio di dire la verità e di non tacere, di denunciare “chi con dolcezza verso la Chiesa si presenta come benefattore, ma poi in realtà ta-glieggia con soprusi e con l’illegalità la povera gente”.

Grande obiettività anche nell’os-servazione critica di don Luigi che ritiene fondamentale che gli uomini

della Chiesa non tacciano, ma con la loro fede e con il loro sostegno aiutino la gente semplice, che non pos-sedendo una voce critica non è in grado di ribellarsi ad un costume ormai radicato nella nostra società.

Infine, in merito a persone che, come Roberto Savia-no, hanno avuto il coraggio di denunciare, di parlare a discapito della loro libertà e in molti casi della loro stessa vita, don Luigi ha affermato che “ogni denuncia cammi-na nella dualità di essere profeta e destabilizzatore. Saviano è un uomo dal co-raggio sociale che, cono-scendo i fatti, fa diventare la denuncia un antidoto contro un male verso cui la società dovrebbe reagire. Volesse il cielo che ci fossero molti al-tri Saviano a farsi Cirenei di questa Via Crucis del popolo meridionale”.

L’apertura mentale del nostro parroco, la sua dispo-nibilità al dialogo dovrebbe far capire a molti che non è possibile raggiungere alcun obiettivo e che non può esserci possibilità di miglio-ramento del nostro vivere sociale se ci si fossilizza sulle proprie convinzioni senza ascoltare la voce del prossimo.

Ilaria Sodano

«Per riconquistare l’Agro dobbiamo ricreare un’identità culturale»il complesso doria può servire allo scopo, destinandolo a polo di percorsi culturali per l’intero comprensorio

A colloquio con don Luigi La Mura sul dibattito creato dal libro di Isaia Sales “I preti e i mafiosi”, presentato lo scorso mese dal C.I.C.

va denunciato chi si presenta come benefattore e poi taglieggia con la violenza la popolazione

Salesdon Luigi

LEGGI AnGRI

‘80!la voce

di Angri

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AnGRI

‘80

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6LugLio 2010amministrazione comUnale

on-line

internet point

nuova gestione

Via nuova Cotoniere, 6

Il 7 maggio scor-so, in seguito alla caduta di un leccio nella villa comunale che ha arrecato dan-ni ad una panchina e ad un lampione, il sindaco Pasquale Mauri con un’ordi-nanza ne ha disposto l’immediata chiusu-ra al pubblico e la messa in sicurezza di tutta l’area interessata.

Come si è potuto leggere nel verba-le del sopralluogo redatto dall’Ufficio Ambiente subito dopo l’accaduto, l’albero in questione situato nello spazio adiacente al campo di bocce, presentava un incavo alla base del tronco e la sua struttura interna era fortemente deteriorata.

Dal momento che nel corso degli anni gli alberi secolari presenti in villa (lecci, pini, palme, platani) hanno subito tagli maldestri con la conse-guenza di torsioni, carie e cavità nel legno, l’Amministrazione comunale ha nominato una squadra di agronomi con il compito di individuare la pre-senza di eventuali altre anomalie.

“Attraverso un attento e costante controllo dei lavori attivati, l’Am-ministrazione comunale si impegna a restituire alla cittadinanza angrese una fruizione sicura della villa nel più breve tempo possibile”, ha dichiarato in quel frangente il vicesindaco con deleghe all’Ambiente e al Territorio Gianfranco D’Antonio.

Il 2 giugno scorso, dopo circa un mese, c’è stata la tanto attesa riapertu-ra della villa, appena terminati i lavori di messa in sicurezza e la necessaria manutenzione.

La squadra di agronomi nominata dall’Amministrazione comunale ha individuato gli alberi da abbattere: quattro lecci ed una magnolia; mentre altri alberi, infestati da funghi, sono stati invece recuperati. Contestual-mente l’azienda speciale “Angri Eco Servizi”, addetta alla raccolta diffe-renziata, ha provveduto alle attività di risemina dei prati, alla posa di fiori nelle aiuole e nei vasi di coccio, di

riparazione e ripristino dell’impianto di irrigazione e di pulizia.

«Abbiamo inoltre provveduto – ci ha resocontato il dottore D’Antonio – alla riparazione dell’impianto di illuminazione, alla sistemazione della panchine deteriorate e al ripristino del funzionamento dei bagni pubblici, la cui gestione è stata affidata agli an-ziani. Abbiamo restituito così dignità ad un parco che è un bene pubblico, per questo chiediamo che i cittadini siano più collaborativi e che agiscano sempre nel rispetto di quei luoghi che stiamo cercando di preservare per i nostri bambini”.

“Siamo soddisfatti delle operazioni di recupero - ha continuato il vice-sindaco - compiute in questo mese a ritmi serrati, con il controllo costante e attento delle attività, nel rispetto dei tempi prefissati. Per cui siamo orgogliosi di restituire agli Angresi la fruizione sicura dello spazio verde più importante della città”.

Nuove norme di comportamento da osservare sono state poi disposte per gli Angresi, grandi e piccini, in merito alla fruizione degli spazi della villa, come il divieto di girare in bici o di portare i propri cani (senza essere mu-niti di apposita paletta), così come si è fatto divieto circa la vendita di articoli di vario genere a chi non abbia un regolare permesso del Comune. Due i vigili comunali che dalle 8.00 alle 20.00 provvederanno a far sì che tali

regole vengano rispettate; per i contravventori è prevista una multa di 50 euro. Oltre a diverse manifestazioni per l’estate, che avranno come location proprio la Villa co-munale, c’è da decidere sulla destinazione del castello Do-ria e della adiacente Casa del Cittadino.

“Le scelte in merito - ha proseguito il dottor D’Anto-nio – dovranno essere prese di comune accordo con l’as-sessore Giuseppe Mascolo, in linea con la sinergia che sta caratterizzando l’attuale amministrazione”.

Il vice sindaco si è detto altresì soddisfatto per il posi-tivo avvio della raccolta dif-ferenziata degli oli vegetali esausti, avvenuto lo scorso 5 giugno in piazza Doria e replicato il 12 giugno in viale Europa.

“I cittadini hanno risposto con entusiasmo ai nostri ap-pelli e sono accorsi numerosi per il ritiro delle apposite taniche. Una scelta che ci consente di mantenere la no-stra autonomia in un campo così delicato come quello dei rifiuti urbani”.

Ilaria Sodano

«Abbiamo restituito la villa alla piena fruizione degli Angresi»

pochi mesi fa, pre-cisamente lo scor-so14 aprile, presso

la Casa del Cittadino, si è svolta la cerimonia di as-segnazione e consegna dei beni confiscati alla camor-ra a beneficio di tre asso-ciazioni attive nel territorio ossia la “Coccinella” di Sarno, la “Futuro Onlus” di Angri e “Progetto Fa-miglia” di Sant’Egidio del Monte Albino.

Gli immobili, acquisiti dal Comune di Angri nel giugno del 2009, per essere destinati a finalità sociali, sono stati assegnati con l’obiettivo di far nascere una comunità-alloggio per donne con problemi psichi-ci, una casa di accoglienza nonché per realizzare un progetto volto ad affronta-re la dilagante disoccupa-zione sul territorio.

tutto ciò è avvenuto quando era ancora in ca-rica il Commissario Stra-ordinario Bruno pezzuto. pertanto abbiamo chiesto al neo-sindaco pasqua-le Mauri delucidazioni e maggiori informazioni cir-ca la procedura attuata e che sarà seguita per l’asse-gnazione di altri beni.

Quali criteri sono stati utilizzati nell’assegnazio-ne dei tre immobili confi-scati alla criminalità?

Al tempo fu indetto una sorta di bando, per la pre-cisione si trattava di un avviso pubblico col quale veniva richiesto alle diverse associazioni, attive sul terri-torio, di presentare i propri progetti. Successivamente questi ultimi sono stati va-lutati da una commissione e quelli ritenuti più validi hanno avuto assegnato l’im-mobile.

non era necessario che le associazioni candidate fos-sero residenti ad Angri?

Assolutamente no. L’av-viso era esteso a tutti i grup-pi associati che operano nell’area dell’Agro Noce-rino Sarnese, senza alcuna priorità verso quelli angresi tanto che tra le tre beneficia-rie ve ne è una di Sarno ed una di S. Egidio del Monte Albino. La commissione

non ha tenuto conto del fattore del-la residenza ma si è basata esclusi-vamente sulla validità dei progetti presentati.

Tuttavia resta ancora un quarto immobile da assegnare, sito in via Satriano, e che ad aprile si dice-va fosse destinato alla Protezione Civile per la creazione di un polo di soccorso in caso di emergenza, come si sta procedendo in merito?

Purtroppo si tratta di uno stabile di cui la Protezione Civile non può ancora usufruire in quanto si trova in condizioni fatiscenti, esso necessita di lavori di ristrutturazione che si fa-ranno al più presto, mi sono informa-to sullo stato dell’arte dell’immobile e provvederò quanto prima all’avvio dei lavori.

Ad Angri esistono tante altre asso-ciazioni di diverso genere da quelle sportive a quelle culturali, sociali, onlus, che lei sicuramente conosce. Ad oggi alcune di esse non dispon-gono di una sede stabile, come inten-de procedere verso queste ultime?

Sì le conosco un pò tutte e so be-nissimo in che condizioni esse spesso si trovano a dover operare. Pertanto sono stato insieme ad alcuni consi-glieri comunali presso le nuove co-struzioni a Via Satriano e si è deciso che per ogni palazzo saranno messi a disposizione circa 300mq di cui po-tranno usufruire le varie associazioni ovviamente tenendo conto delle loro attività e del modo in cui esse hanno operato anche in passato.

Antonella Anna Giacomaniello

Destinato alla Protezione civile il quarto immobile confiscato

Assegnazione dei beni confiscati alla camorra intervista con Gianfranco d’Antonio, vicesindaco nonché assessore all’Ambiente e al territorio

il vice sindaco si è detto altresì soddisfatto per il positivo avvio della raccolta differenziata degli oli vegetali esausti

Per il Sindaco Mauri tutto regolare nell’assegnazione degli immobili fatta con il Commissario straordinario

L’appalto bandito dal Comune prevede una spesa di circa 300 mila euro finanziata dalla Regione, nell’ambito del POR 2007-2013, per il poten-ziamento della raccolta differenziata. Il bando di gara scadrà il prossimo 30 agosto, le buste saranno aperte il 31. Ciò anche alla luce della nuova normativa che affiderebbe parte del ciclo dell’igiene urbana alle società provinciali, lasciando alle amministrazioni comunali solo lo spazzamento delle strade. La fornitura si riferisce ai vari tipi di contenitori (vetro, me-tallo, indifferenziato, farmaci, pile), a cassoni scarrabili e veicoli ibridi con alimentazione bi-fuel benzina/gpl per la raccolta differenziata di vari tipi. Saranno acquistati: 210 cassonetti sia per la raccolta differenziata che per i condomini; 800 bidoni carrellati da 240 e 120 litri; 6600 pattu-miere areate per l’organico da 10 lt; 200 compostiere domestiche; 80 contenitori per la raccolta differenziata; 80 colonnine per pile esauste; 6 container scarrabili; 4 veicoli con alimentazione bi-fuel. Da circa un decennio a occuparsi di rifiuti è l’azienda speciale comuna-le Angri Eco Servizi. Alla sua direzione è stato confermato l’ingegnere Domenico Novi, mentre il consiglio di amministrazione è cambiato ed è presieduto dall’ingegnere Ciro Risi. Gli altri componenti sono Hanika Rossi e Luigi Mascolo. A coadiuvare il direttore generale è stato prepo-sto indicato Michele Grimaldi, dipendente comunale.

In arrivo nuovi contenitori per la raccolta differenziata

ANGRI‘80

IL

TUO

GIORNALE

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7LugLio 2010 attUalità

Qui trovi

dolcezzae...

cortesia

Come comitato di cittadini e ge-nitori sentiamo il diritto – dovere, di fare chiarezza nei fatti circa la situazione delle strutture scolastiche che ospitano i nostri figli, ed in par-ticolar modo la struttura dell’asilo nido di Corso italia.

Vogliamo esprimere la nostra delusione ed amarezza per gli ultimi provvedimenti adottati dall’Ammini-strazione Comunale circa l’abbando-no della struttura di Corso Italia che per tanti anni ha ospitato i nostri figli come asilo nido.

Inizialmente il sindaco Mauri ci aveva detto che la struttura era peri-colosa, che doveva essere abbattuta.

Come comitato abbiamo presentato delle proposte; si abbatte la struttura e si costruisce un parco giochi per i bambini con pista per bici, una pista per pattinare, con annessa struttura per ospitare gli anziani durante la giornata con sala di lettura, sala TV, spazi finalmente privi di barriere architettoniche per i diversamente abili.

Oppure ristrutturare la struttura ed utilizzarla per un nuovo servizio per i bambini della nostra città, un progetto finalizzato a favorire una serie di servizi socio - educativi, ludico – didattici integrati al fine di favorire lo sviluppo dei nostri ragazzi

e nel contempo dare sostegno al ruolo educativo dei genitori: “La Casa delle Scienze”.

Abbiamo illustrato il progetto al sindaco, abbiamo anche rappresen-tato dove e come reperire i fondi, sottolineando che il Comune doveva solo mettere a disposizione la strut-tura, senza ulteriori costi o aggravi di spesa. Esempio: installazione dei pannelli solari sulla struttura; si ha modo di reperire i fondi per ristrut-turare l’edificio e altri fondi per la sua gestione.

Ma abbiamo appreso che l’edificio verrà ristrutturato per una spesa di

circa 60.000,00 euro per poi essere utilizzato come sede di segreteria scolastica ed uffici comunali.

Non comprendiamo questo atteg-giamento, se l’edificio è pericoloso lo è per tutti e non solo per i bambini.

Esprimiamo la nostra amarezza ed il nostro rammarico per il cambia-mento di destinazione della struttura, evidenziando che è stato ed è l’em-blema del fallimento di politiche sociali a favore dei più deboli, dei nostri bambini da parte dei nostri amministratori.

Ci chiediamo, e chiediamo al sin-daco: i nostri ragazzi, i nostri bambini

sono una risorsa per il paese su cui investire o sono un peso per l’Amministrazione comunale?

Vogliamo ricordare ai cittadini ed al sindaco Mauri che aveva promesso, aveva preso l’impegno che come primo atto avrebbe aperto l’asilo nido di Corso Italia. Poi non si sa come ha cam-biato idea. Invece ne aveva fatto un cavallo di battaglia durante l’ultima campagna elettorale, tant’è che più volte aveva ricordato ai suoi avversari di essere stati gli artefici della chiusura e l’ab-bandono della struttura.

Ci aspettavamo dal sinda-co Mauri un atto concreto; finalmente dalle parole ai fatti, ma come al solito, come sempre accade, dob-biamo constatare che delle questioni circa nuovi servizi per i nostri bambini, per i nostri ragazzi , per i diversa-mente abili e per gli anziani se ne parla unicamente du-rante la campagna elettorale, per poi essere dimenticati e puntualmente messi da parte, come se fossero un peso da scaricare.

Si vuole evidenziare che il vero asilo comunale è quello di Corso Italia, la struttura di via Lazio, ove sono ospitati i bambini dell’asilo nido, è di proprietà del comune ma il servizio è gestito da una co-operativa privata, che ha una convenzione per anni tre.

Noi come comitato An-griattiva e come genitori, crediamo nei nostri ragazzi e per loro siamo pronti a dare sempre il nostro contributo di idee, di progetti, le nostre esperienze e il nostro tempo, perché crediamo che siano una risorsa fondamentale; è tempo di una azione so-stanziale da parte dell’Am-ministrazione comunale che possa finalmente dare quella offerta educativa di qualità e fusione equilibrata tra servi-zio, famiglia, lavoro, scuola e tessuto sociale.

Comitato Angriattiva

Destinazione dell’Asilo Nido di Corso Italia ad uffici comunali

I genitori di Angriattiva non ci stannoAl Sindaco Mauri il comitato aveva proposto altro tra cui: un parco giochi per i bambini con pista

per bici, una pista per pattinare, con annessa struttura per ospitare gli anziani durante la giornata con sala di lettura, sala TV, spazi finalmente privi di barriere architettoniche per i diversamente abili.

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Un argomento di vivo in-teresse in questo periodo per l’Agro trova risalto e riscontro nel testo scritto dagli angresi Francesco e Giustino Caiazzo, appena pubblicato dall’asso-ciazione Il Gabbiano, “Angri: Una realtà al servizio delle industrie”.

In una conferenza stampa indetta presso la sede di Te-leAngri1, emittente storica dell’associazione diretta da Enzo Stucchio, sono stati svi-scerati gli argomenti proposti nel testo in uscita, attualissimo per lo studio eseguito sulla re-altà dell’Istituto Sperimentale per le Conserve Alimentari, purtroppo inserito tra gli enti

da tagliare nella manovra finanziaria in via di definitiva approvazione dal Parlamento. Lo studio dei Caiazzo più che parlare del possibile critico epilogo dell’ente - la cui notizia ha già fatto registrare una viva protesta nei giorni scorsi - ha accompagnato le forti perplessità sulle scelte del Governo, in parte ridimensionate per la volontà espressa di accorpare l’istituto alla sede di Parma, tende ad analizzare i benifici e i risultati raggiunti dall’ente sperimentale a favore della filiera agro alimentare meridionale.

La stazione sperimentale di Angri dopo ventitre anni di lavoro è de-stinata a chiudere i battenti e trasferire alla sede centrale di Parma tutti i suoi lavori. Il 31 maggio 2010, infatti, è stato firmato dal Presidente della Repubblica il DL 78/2010, all’interno del quale è prevista, tra le altre, la soppressione della Stazione Sperimentale per l’Industria della Conserve Alimentari (SSICA) di Angri con il trasferimento dei suoi compiti ed attribuzioni alla Camera di Commercio di Parma. Il centro sperimentale per l’industria delle conserve alimentari, situato in via Nazionale, è un Ente pubblico non economico sotto la vigilanza del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato.

La sede della Stazione sperimentale di Angri è entrata in funzione nel maggio del 1987, sorge su un’area di 29.000 mq, con la destinazio-ne di mq 43.000 per uffici, servizi, laboratori chimici, microbiologici e strumentali. Presso gli importanti laboratori del Centro sono stati eseguiti impegnativi lavori con l’obiettivo di verificare l’integrità di prodotti che una volta ottenuto parere favorevole sono finiti sugli scaffali di mezzo mondo. Gli autori hanno illustrato le ragioni dello studio e indicato le scelte di affrontare un tale argomento durante la conferenza stampa. Per maggiori informazioni e dettagli è possibile collegarsi a www.francescocaiazzo.it

Un lavoro di Francesco e Giustino Caiazzo, edito da “Il Gabbiano”

“Angri: Una realtà al servizio

delle industrie”

Nell’ultimo Consiglio Comunale sono stati portati all’attenzione dell’assemblea ben tredici punti. Tra essi i punti 2, 3, e 4 riguardavano il riconoscimento di legit-timità dei debiti fuori bilancio. E proprio su questi tre argomenti c’è stato il primo screzio tra la maggioranza e l’opposizione di centrodestra e di centrosinistra che in toto ha abbandonato la Casa del Cittadino.

Il comportamento dei consiglieri di minoranza in merito alla convocazione d’urgenza è stata annunciata in prima battuta dal vicepresidente Marcello Ferrara che, rivolgendosi al presidente Arturo Sorrentino, ha ricordato le interrogazioni fatte al riguardo, ritenute importanti e propedeutiche prima di affrontare con do-vizia di particolari i punti all’ordine del giorno. Subito dopo ha dichiarato di lasciare l’aula.

Stessa posizione, anche se espressa con accenti e toni diversi, hanno espresso i consiglieri Antonio Squillante (Centrodestra) e Cosimo Ferraioli (Centrosinistra), che hanno sottolineato soprattutto l’aspetto non condiviso della convocazione d’urgenza del consiglio, dopo aver

debiti fuori bilancio: primo vero screzio in Consiglio Comunale

La Maggioranza li approva, mentre la minoranza, definita irresponsabile, abbandona l’aula consiliare

chiesto chiarimenti proprio in ordine ad essa.Differente la posizione del consigliere Gianluca

Giordano che ha dichiarato di abbandonare l’aula per motivi personali sui punti 2 e 4, mentre ha votato, prima di andare via, il punto 3 per “dovuta assunzione di responsabilità”.

La maggioranza ed il Sindaco si sono mostrati non poco contrariati per il comportamento della minoranza, definito “strumentale e privo di senso di responsabili-tà”, trattandosi di problemi ereditati dalle precedenti Giunte, per cui per il Sindaco Mauri era doverosa una condivisa assunzione di responsabilità da parte dell’in-tero Consiglio, soprattutto perché “la maggior parte dei debiti fuori bilancio in dicussione, di cui informerò meglio nei prossimi giorni i cittadini, si sono originati nel periodo in cui questa città era governata dal Cen-trosinistra, e altri quando questa città era governata dal Centrodestra”. I provvedimenti sono stati votati dalla sola maggioranza, assenti i consigieri Nordino Fiorelli e Alfonso Conte.

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8LugLio 2010attUalità

Chi ricorda più, ormai, gli anni caldi della contestazione al modello di celebra-zione della festività di S. Giovanni? Alla critica globale si univano anche ansie di rigenerazione del sistema stesso dello spirito religioso.

Altre stagioni, altre vicende, altro pen-siero. Sì, certo il tempo passa e non staremo a rimpiangerlo o ad elogiare nostalgica-mente il passato.

Si prende solo coscienza che anche in questo caso l’onda lunga della conserva-zione ha vinto e tutto sembra essere ritor-nato al suo eterno, immutato posto.

La vicenda umana di S. Giovanni è stata condotta all’insegna di una profonda azione rivoluzionaria contro ogni forma di tirannide, la quale ne chiese ed ottenne, di conseguenza, l’epurazione e l’eliminazione fisica.

Certo, ammesso che si possa squarciare il gran mistero dell’aldilà, se S. Giovanni vede le povere cose terrene, non gli potrà fare piacere, per lui che è il santo della democrazia e della lotta alla tirannide, di qualsiasi natura e personificazione essa sia, essere celebrato nel modo più conser-vatore possibile.

Anche questo è segno di una stagione particolare, nella quale quotidianità e banalità assurgono spesso a categorie di pensiero e di atteggiamenti.

Un messaggio di tal genere, diffuso dal Santo, andrebbe rappresentato ed esaltato con una liturgia di natura specifica e dalle forti connotazioni sociali.

perché questo è uomo di rottura, che chiede la libertà di pensiero e di lotta!

e, invece, nel suo lungo giro per Angri, si dibatte tra la laica indifferenza del paese e i rituali pagani delle periferie e del vecchio mondo rurale, che lo celebra ancora a suo modo, nella conservazione più assoluta.

Se volessimo misurare le percentuali di tempo, durante la processione, che S. Giovanni passa nel centro e quello nelle campagne, quasi con lo stesso criterio utilizzato per analizzare il possesso palla nelle partite di calcio, vedremmo che il tempo è tutto a favore delle campagne, dove è trattenuto a lungo per le offerte votive e per i fuochi. La partita si gioca lì, in territori dove le radici di Angri affondano nel profondo e le cose mantengono la loro eterna caratterizzazione.

Destino triste, per chi fu sacrificato nel nome della più assoluta insindacabilità del potere. e forse, in tempi così paradossal-mente simili ai suoi, oggi gli sembrerebbe di morire per la seconda volta.

Michele Fasolino

Festa di San Giovanni

Come nelle migliori tradizioni, anche quest’anno, la sagra della Grangia di Pizzau-to, fissata per il 19 e 20 giugno scorso, è stata caratterizzata dal maltempo.

Un maltempo che ha dato tregua agli or-ganizzatori sino alla mezzanotte di Sabato, scatenando poi, un vero e proprio diluvio che si è protratto per tutta la giornata di Domenica, costringendo gli organizzatori all’annullamento della serata del 20.

Quella di quest’anno, è stata la tredicesima edizione della Sagra, organizzata dalla Parroc-chia di S. Maria delle Grazie per raccogliere fondi per il completamento e la pavimentazio-ne dello spazio circostante il campanile della Chiesa. Uno spazio di vitale importanza per le numerose attività parrocchiali che vedono coinvolti ragazzi di tutte le età. Tra gli stand allestiti nella serata di sabato, oltre a quello gastronomico con le varie specialità culinarie, c’è stato il parco Babylandia, lo stand della Caritas, lo stand Parrocchiale, il Giocopesca e lo stand artigianale del Ricamo, con lavori realizzati e donati dagli anziani della parrocchia. Durante la stessa serata si sono esibiti sul palco numerosi bambini con saggi canori, danza e balli vari. Organizzata quest’anno, per la prima volta, anche un lotteria di beneficenza con ricchi premi in palio. Primo e secondo premio di questa “Lotteria della Grangia” una Peugeot 107 e un weekend a Parigi per due persone. Estrazione finale il 26 settembre prossimo. Un sentito ringraziamento ed un arrivederci a tutti all’anno prossimo.

Mario Avosso

InAgro oltre che come por-tale di informazione si propone come promotore di iniziative culturali volti a rivitalizzare il nostro territorio. In occasione della festa patronale, infatti, in collaborazione con la Sign marketing e comunicazione ha organizzato una mostra d’arte denominata “San Giovanni ieri e oggi”, allestita nella Casa del Cittadino dal 25 al 27 Giugno.

L’interessante iniziativa ha coinvolto artisti di professio-ne ma anche quanti a livello amatoriale sono stati in grado, attraverso la propria arte, di rappresentare la grandezza del Santo Patrono. Scrittura, pittura e scultura, ma anche fotogra-fie d’epoca e contemporanee nonché videomontaggi e file multimediali sono stati esposti e proiettati durante le tre serate. Originale l’idea di un laborato-rio artistico che ha consentito ai diversi artisti di realizzare in

loco le proprie opere dedicate al Santo Patrono fornendo loro tele e carta d’Amalfi.

Inaspettato l’afflusso di persone che incuriosite dalle foto antiche e recenti nonché dai video, dalle storie a fumetti, dai testi e dalle tele esposte, ha animato le tre serate.

L’iniziativa, diretta dal professore Elio Alfano, titolare ed ideatore della galleria PageArt, è stata patrocinata dalla Pro-vincia di Salerno e dal Comune di Angri. Il fine principale dell’iniziativa è stato quello di tramandare alle nuove genera-zioni il culto di San Giovanni Battista a cui gli Angresi sono molto devoti.

Antonella Anna Giacomaniello

13ª sagra della “Grangia di Pizzauto”

La Festa di San Giovanni, ieri e oggi

Ha vinto l’onda lunga della

conservazione

Mostra artistica di ricordi, di momenti di festa antichi e recenti

“La comunità parrocchiale presenza viva nel territorio”

Con due delibere di Giunta la n. 44 e la n. 55 il Comune ha rico-nosciuto, a seguito di una transazione, poco più di 800 mila euro a due avvocati. Le loro generalità non sono state rese note nel corpo delle delibere pubblicate sul sito del Comune (ovvii omissis, per il diritto alla privacy). L’accordo tra il Comune e i due professio-nisti risale allo scorso febbraio durante la gestione commissariale. L’Amministrazione in carica ha formalizzato amministrativamente e contabilmente la transazione.

Con la delibera n.44 è stata approvata la transazione con un avvo-cato civilista a cui “il Comune di Angri ha affidato, nel corso degli anni, numerosi incarichi per la rappresentanza e difesa in giudizio dei propri interessi. Che tale incarichi hanno riguardato tutti i gradi di giudizio e risultano per la maggior parte conclusi e in minima parte in attesa di discussione nei gradi superiori”.

L’avvocato in questione aveva inizialmente avanzato per il paga-mento delle proprie competenze e spese un ammontare complessivo pari a 493 mila 662 euro, circa un miliardo di vecchie lire. È scrit-to nell’atto della Giunta che “l’elevato ammontare della spesa non consente attualmente a questo Ente una rapida liquidazione delle spettanze dovute in quanto non compatibili con le disponibilità di cassa”.

È stato quindi raggiunto un accordo in base al quale il Comune riconoscerà “il pagamento della somma di 414 mila euro, compren-siva di IVA, spese e CPA, soggetta a ritenuta d’acconto”, dilazio-nando il pagamento “in otto rate ciascuna dell’importo 51 mila 750 euro con scadenza il 30 settembre di ciascun anno, con inizio del pagamento il 30 settembre 2010 e termine il 30 settembre 2017”.

Con la delibera n.55 è invece stata concretizzata una transazione con un penalista. Anche in questo caso il pagamento avverrà in più tranche: dieci da quarantamila euro, visto che l’importo totale da riconoscere al legale è pari a 400 mila euro. L’avvocato ha difeso il Comune in due procedimenti penali che si sono conclusi “con l’assoluzione degli imputati”. Si legge che il legale “anche in nome e per conto dei soggetti difesi ha richiesto il pagamento delle com-petenze dovute per i gradi di giudizio conclusi ed ha presentato le relative note spese per un ammontare complessivo di 457 mila 484 euro”. In questo caso l’inizio del pagamento è stato il 30 giugno 2010 e terminerà il 30 giugno 2019.

Centinaia di migliaia di euro che fanno parte dei debiti fuori bi-lancio.

Pippo Della Corte

il passato amministrativo continua a pesare sulle casse comunali

La Giunta Mauri affronta altri debiti

fuori bilancio

REFEREnDUM ACQUA PUBBLICAAD AnGRI RACCoLTE 700 FIRMEIn tutt’Italia oltre un milione di persone ha firmato per i tre

quesiti del comitato promotore, rispetto all’obiettivo minimo delle cinquecentomila firme. Anche Angri ha contribuito con ol-tre settecento firme.

La fase appena conclusa positivamente è soltanto la prima di un percorso lungo e articolato. Una volta ricevuto il parere della Corte Costituzionale in merito alla legittimità dei tre quesiti, se questo sarà positivo, si partirà con la campagna di sensibilizza-zione al voto. Saranno necessari venticinque milioni di votanti.

Vincere il referendum significherà aprire nuovamente la strada alla gestione pubblica dell’acqua, anche per Angri, gestita ora dalla la Gori spa. Il comitato cittadino pro referendum sollecita l’Amministrazione comunale a modificare lo statuto comunale, per dichiarare l’acqua bene privo di interesse economico e poi in accordo con le altre città del comprensorio estromettere il priva-to e gestire nuovamente il servizio idrico integrato.

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Il poderoso volume di Luigi Pa-olo Finizio, Avanguardia a Napoli. Undici dell’astrattismo (Edizioni del Centro di Cultura Contempo-ranea Napoli c’è, 2010), si apre con una considerazione agrodolce, ma pienamente condivisibile. Dice l’Autore che oggi non è più tempo di avanguardie in arte: «Disincantati come siamo, accogliamo ogni novità, la più spinta, non solo in arte, senza i sospetti e lo stupore che in passato ne sancivano lo scontro di idee e l’inatteso significato».

Nonostante questo senso di smar-rimento iniziale, il libro si propone un compito tutt’altro che semplice, cioè quello di ricostruire la storia di un gruppo di artisti, attivi a Napoli dalla metà degli anni Cinquanta ad oggi, che hanno dato un contributo estremamente importante all’arte informale italiana. E lo fa con una precisione encomiabile.

Il libro è suddiviso in due parti, entrambe documentate da un ricchis-simo apparato di immagini. Nella prima, Finizio propone un percorso storico accurato e dettagliato delle vicende artistiche delle avanguardie napoletane. Nella seconda, che ha più la forma di un catalogo colletti-vo, sono raccolte le schede critiche degli undici artisti di cui si occupa in particolare il volume, e una selezione delle opere più rappresentative della ricerca astrattista di costoro.

Oltre a dieci artisti tutti provenienti dall’area partenopea (Renato Barisa-

ni, Carmine Di Ruggiero, Giovanni Ferrenti, Edoardo Ferrigno, Antonio Gallinaro, Antonio Izzo, Enea Manci-no, Renato Milo, Antonio Perrottelli e Marta Pilone), il volume si occupa anche del nostro concittadino Gian-ni Rossi, circostanza che conferma sia il valore della sua espressione pittorica, che l’alto livello raggiunto dalla ricerca artistica ad Angri, troppo poco conosciuta e apprezzata dagli angresi.

Dopo un esordio informale caratte-rizzato da un lirismo monocromatico, Gianni Rossi ha da sempre perseguito la strada di un astrattismo dagli esiti geometricamente rigorosi. Le tele di

L’arte di Gianni Rossi occupa un posto di rilievo

Dottoressa quali sono le novità riguardo all’invali-dità civile?

Dal primo gennaio di quest’anno è entrata in vi-gore la norma che introdu-ce importanti novità nella procedura per la richiesta, l’accertamento e il ricono-scimento delle minorazioni civili (invalidità, cecità e sordità civile), dell’handicap (legge 104/1992) e della disabilità (Legge 68/1999). I diretti interessati non devono avere nessun timore anzi avere una maggior serenità visto che con la nuova pro-cedura i tempi di definizione della pratica sono più rapidi rispetto al passato (in me-dia circa 360 giorni). Nella nuova procedura è l’Inps e non più l’Asl il riferimento istituzionale.

Il primo passo per il ri-conoscimento è rappresen-tato dal certificato medico e poi dalla presentazione della domanda, entrambi vanno presentati e trattati in ogni fase per via telematica. L’utilizzo del computer fa sì che l’intera procedura sia più sicura, trasparente e, soprattutto, più veloce infatti

sito internet dell’Istituto www.inps.it. Una volta compilato il modulo, il medico certificatore effettua, sempre per via telematica, la trasmissione dello stesso all’Inps. Va ricordato che il certificato (che è a pagamento) è valido per un periodo massimo di 30 giorni, per cui entro tale periodo deve essere presentata la domanda, altrimenti il certificato scade e sarà necessario richiederlo nuovamente. Nel caso in cui il cittadino non possa recarsi a visita medica, ma debba es-sere visitato a domicilio, deve dotarsi di una apposita e ulteriore certifica-zione di “in trasportabilità”.

Chi è “medico certificatore”?È il professionista laureato in Me-

dicina e Chirurgia, iscritto all’ordine dei medici, che richiede questa abili-tazione tramite un PIN direttamente alla sede Inps. Esiste un elenco dei medici abilitati alla compilazione delle certificazioni telematiche che il cittadino può richiedere agli sportelli dell’Inps o stampare direttamente dalla sezione “Invalidità civile “ del sito dell’Inps (www.inps.it).

Qual è la fase successiva alla compilazione del certificato?

Una volta compilato e trasmesso per via telematica, il certificato deve essere stampato e fornito anche al cittadino, completo della firma del medico curante e della ricevuta dell’avvenuta trasmissione, che ri-

porta un numero identificativo. Una volta in possesso della copia del certificato e della ricevuta di avvenuta trasmissione all’Inps contenente il numero identificativo, il cittadino può presentare la domanda di ac-certamento all’Inps. Oggi può farlo personalmente oppure attraverso gli enti di patronato o le associazioni di categoria. Anche la trasmissione della domanda avviene on line attraverso il sito dell’INPS (www.inps.it), in-dicando il numero del certificato già trasmesso dal medico e indicato sulla ricevuta di trasmissione.

Il cittadino può curare personal-mente la trasmissione della domanda, in questo caso deve dotarsi di un Pin per accedere ai servizi informatici, collegandosi con il sito dell’Inps, sezione “Servizi on line”, oppure rivolgendosi allo sportello più vicino dell’Inps. Gli Enti di Patronato e As-sociazioni di categoria hanno già una loro abilitazione e autorizzazione alla trasmissione delle domande. Va sot-tolineato che la procedura consente l’invio della domanda solo se questa è completa in tutte le sue parti.

Una volta inoltrata la domanda al cittadino sarà comunicata la data in cui sarà sottoposto a visita medica collegiale.

In che consiste la visita medica collegiale?

È una visita medica ove accanto ai membri della commissione Asl competente (in base al comune di residenza dell’interessato) vi è un medico dell’INPS. È importante sottolineare che l’interessato, oltre al documento di identità, deve pre-sentarsi alla visita munito di copia della ricevuta del certificato medico e della domanda e di tutta la docu-mentazione sanitaria (in originale ed in copia) in suo possesso.

Cosa accade dopo la visita medica?Dopo la visita l’esito dell’accer-

tamento medico-legale della com-missione viene sottoposto al parere definitivo dell’Inps che lo notifica al cittadino attraverso l’invio del relativo verbale. In caso di accogli-mento della domanda con diritto a una prestazione di natura economica l’interessato viene invitato dall’INPS a completare una domanda contenen-

A colloquio con il medico legale Concetta Battimelli

Rossi raccontano la perso-nale rielaborazione interiore che l’artista svolge rispetto alla realtà visibile. Egli co-struisce un profilo ambien-tale attraverso segni precisi, i quali vengono organizzati secondo angolature visive distribuite nello spazio.

Lo spettatore potrebbe temere che questo universo geometrico fosse privo di emozione e di movimento. Niente di più lontano dal vero! I lavori di Rossi, pe-raltro impregnati di un cro-matismo luminoso e fluido, rappresentano una visione dinamica delle cose e della realtà, alla quale non manca l’adesione emotiva dell’au-tore. I segni sulla tela sono in continuo movimento, tant’è che talora vanno a costruire delle rappresentazioni tridi-mensionali.

Le forme si legano le une alle altre attraverso linee in perenne scorrimento, fino a costituire una sorta di poeti-ca della geometria, che è la cifra più riconoscibile dello spazio artistico di Gianni Rossi.

Vincenzo Ruggiero Perrino

Ultima opera critica di Luigi paolo Finizio “Avanguardia a Napoli. Undici dell’astrattismo”

Con rossi l’astrattismo ha sempre avuto degli esiti geometricamente rigorosi nella nuova procedura è l’inps

e non più l’Asl il riferimento istituzionale

Le nuove norme per essere riconosciuti invalidi civili

l’intero iter (dalla presentazione della domanda alla comu-nicazione dell’esito e alla liquidazione delle prestazioni economiche even-tualmente dovute) dovrebbe esaurirsi in un periodo massimo di centoventi giorni.

Che deve fare il cittadino per ve-dersi riconosciuto lo status di invalido civile?

Il cittadino deve innanzitutto rivolger-si al medico curante o allo specialista di fiducia (medico cer-tificatore) che deve compilare il certifi-cato medico per la domanda di invalidi-tà civile. Il certificato va compilato on line, su di un modulo ac-cessibile attraverso il

te tutti i dati necessari per l’accertamento dei requisiti redditua-li e personali.

Carmen Maria-gloria Chirico

La denuncia viene dal presidente dell’In-ps Antonio Mastrapasqua, che in un’in-tervista spiega come «tra le verifiche effettuate in Campania, il 25% dà esito positivo».

Mastrapasqua attacca in particolare le Asl: «Non ci aiutano, sono restie, tutte. Ma con la manovra incrementeremo le verifiche: ne abbiamo fatte 200mila nel 2009 e 100mila nel 2010».

Il presidente Inps annuncia anche che è pronta la revoca dei medici coinvolti. Intanto, dalla denuncia di una donna, emer-gono conferme investigative all’altro filone che adombra l’ennesima truffa ai danni dell’Inps: quello dei finti assunti. Prima occupati, poi licenziati: un giro fittizio per intascare le indennità.

In Campania 1 invalido su 4 è falso

Venendo incontro alle numerose richieste di cittadini, il comandante della P.M. Rosario Cascone ha dispo-sto l’istituzione di sei posti di sosta riservata ai veicoli adibiti al servizio di persone invalide muniti dello spe-ciale contrassegno.

L’istituzione di stalli di sosta, così si chiamano, è pre-vista nelle seguenti strade: via Matteotti, largo Ina Casa, viale Europa, via Campania, corso Italia, corso Vittorio Emanuele, via Beato Can. Fusco.

Istituiti sei nuovi posti di sosta riservata

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DELLE LInEE CSTP 4 – 50 – 83

nEL CoMUnE DI AnGRI

A partire da lunedì 5 luglio 2010, con ordinanza del Comando di Polizia Locale del Comune di Angri, Via Palmentello verrà riaperta al transito delle Linee CSTP 4 – 50 – 83 dirette verso Salerno, consentendo, in tal modo, una fermata su via Nazionale. Tuttavia, quelle dirette verso Pompei continueranno a percorrere via Salice.

Si ricorda, inoltre, che a partire dalla data del 2 luglio 2010, il capolinea della Linea 71 è stato spostato da Prolungamento C.so Italia a Via Cervinia, all’altezza del civico 90, al fine di agevolare le operazioni di sosta o fermata e rendere più sicura e fluida la circolazione stradale.

PRECISAZIonE In MERITo ALLA DoMAnDA PER IL

“SERVIZIo CIVILE 2010”

Si precisa che le domande per il Servizio Civile 2010 dovranno attendere la pubblicazione del bando sulla Gazzetta Nazionale, che avverrà presumibilmente entro il mese di luglio.

SITO WEB COMUNESul sito web del Comune di

Angri sono state attivate due nuove sezioni: “Determine Sin-dacali” e “Delibere di Consiglio Comunale”, all’interno delle quali è possibile consultare rispetti-vamente i provvedimenti ema-nati dal Sindaco e le delibere approvate dal civico consesso. Inoltre nei prossimi mesi verrà pubblicato il nuovo sito web del Comune di Angri, in corso di realizzazione con risorse in-terne all’Ente. Il nuovo sito web risponderà a requisiti di mag-giore accessibilità e usabilità, e consentirà alla cittadinanza una fruizione più agevole dei contenuti.

Ufficio Stampa Pasquale Mauri

Sindaco di Angri

Lo scorso 20 giugno, presso la Casa del Ci t tadino, s i è

svolta la v edizione del premio internazionale letterario-artistico “Ca-stello Doria”, organiz-zato dall’associazione di solidarietà “Il Raggio di Sole”.

“Il Raggio di Sole” è un’associazione il cui fine principale è quello di intervenire in favore delle persone svantaggiate economicamente, orga-nizzando delle manife-stazioni artistico-culturali. Pertanto, anche l’organiz-zazione del premio annua-le “Castello Doria” rientra nell’opera di sensibilizza-zione in campo sociale, svolta dalla suddetta associazione, attraverso la valorizzazione delle risorse culturali del paese.

Il Premio, presentato dall’anchor-man Aldo Saverino, coadiuvato da Maria Rosaria Gallo, è stato suddiviso in cinque sezioni (poesia inedita, poesia inedita sezione ra-gazzi, racconto breve inedito, pittura tecnica libera, grafica tecnica libera), ed ha visto la partecipazione di nu-merosi artisti campani e non.

A consegnare i premi c’erano l’assessore alla cultura e al turismo Giuseppe Mascolo, di cui è stata declamata una struggente poesia su Angri, la professoressa olmina D’Arienzo, ex dirigente scolastica del Liceo “La Mura”, il pittore

Ernesto Terlizzi, e il giornalista, nonché dirigente regionale della Confesercenti Cam-pania, Agostino Ingenito.

Abbiamo incontrato il presidente de Il Rag-gio di Sole, Francesco Barba, che gentilmen-te ha risposto ad alcune nostre domande.

Quale bilancio di questa quinta edizione del Premio?

Il 20 giugno abbiamo realizzato la serata delle premiazioni delle opere artistico-cultu-rali. Dopo aver bandito il concorso, che aveva come data di scadenza d’iscrizione il 25 mag-gio, abbiamo visionato le opere. Per quanto riguarda i premi, la “poesia inedita sezione ragazzi” è stata vinta da Sabrina Ruggiero di Torre Annunziata, la seconda classificata è stata la classe IV A del primo circolo di Angri, la terza classificata è stata Sabrina Desiderio di Angri. Per ciò che concerne la sezione “Poesia inedita” la pri-ma classificata è stata Roberta Smaldone di Angri, la seconda El-vira Cervullo di Con-

trada, in provincia di Avellino e la terza Giuseppina Califano di Nocera Inferio-re. Per la categoria “Racconto breve ine-dito” a salire sul gra-dino più alto è stato Giuseppe Zarrella di Cava de’ Tirreni, al secondo posto Ste-fania D’Ambrosio di Angri, e al terzo Francesco Somma di Angri. Per la sezione “Pittura tecnica libe-ra” al primo posto si è classificata Aristide Aprea di Pompei, poi Rosanna Battigaglia di Pompei e al terzo Valentina Calabrese

di Castellammare di Stabia. Infine per l’ulti-ma categoria “Grafica tecnica libera” prima classificata è stata Sabina Maresca di Vico Equense, poi Maria Tirotta di Terzigno e al terzo posto Antonio Nardi di Angri.

La nota più bella, che ci riempie il cuore, è l’essere riusciti a fare un grande gesto di solidarietà, infatti la sera del 20 abbiamo devoluto il ricavato di mille euro al Comitato Provinciale dell’Unicef.

Quando nasce “Il Raggio di Sole”?Il Raggio di Sole è un’associazione di

V edizione del premio “Castello Doria” promosso dall’associazione di solidarietà “Il Raggio di Sole”

solidarietà, senza scopo di lucro, nata il 9 novembre 2004 dalla sensibilità di un gruppo di persone desiderose di rendere un servizio alla comunità, operando nel campo della soli-darietà con un sempre rinnovato entusiasmo, attraverso iniziative di vario genere: da quelle culturali a quelle artistiche, passando per quelle sportive. Il Raggio di Sole, che conta una quindicina di associati, ha attuato alcune importanti iniziative, anche in collaborazione con altre associazioni operanti sul territorio. Per esempio, anni fa, collaborammo con la compagnia teatrale Arcobaleno nella pièce comica di Vincenzo Salemme “Premiata Pasticceria Bellavista”.

Secondo lei, ad Angri, c’è ancora una percentuale elevata di cittadini che versa in condizioni economiche disagiate?

Purtroppo sono sempre più numerose le persone di Angri che vivono in condizioni economiche non ottimali. La crisi economico-finanziaria ed occupazionale italiana certa-mente ha acuito tale piaga. Il Raggio di Sole cercherà comunque di essere sempre presente e vicino a chi soffre.

Secondo il suo parere, l’amministrazione Mauri riuscirà a creare una sinergia con-creta tra le varie associazioni culturali e sociali presenti ad Angri?

Forse è troppo presto per dare giudizi, ma ancora oggi la politica angrese, a causa della difficile situazione economica in cui versano le casse comunali, è lontana dai cittadini. Al Comune di Angri non c’è neanche un elenco

o albo aggiornato delle associazioni del territorio. Ovviamente il mio auspicio è quello di poter assistere ad una amministrazione più attenta, rispetto al passato, alle ricchezze sociali e culturali della propria terra e alla valorizzazione della cultura, vero pilastro del progresso civile di un paese.

Ad Angri, non mancano iniziative esemplari, ma purtroppo sovente sono organizzate da gruppi locali senza l’adeguato supporto logistico e finanziario del Comune. La macchina comunale dovrebbe creare un’at-tenta regia degli eventi organizzati dall’associazionismo locale, al fine di renderli più incisivi e proficui.

Sergio Ruggiero Perrino

AVVISI DEL

CoMUnEIl Presidente Francesco Barba: ancora una volta siamo riusciti a coniugare l’arte con la solidarietà

devoluto il ricavato di mille euro al Comitato provinciale dell’Unicef. La macchina comunale poi dovrebbe creare un’attenta regia degli eventi organizzati dall’associazionismo locale

A sin.: il presidente Francesco Barba

in occasione della ricorrenza della Madonna del Carmine, il giorno 16 luglio, sono ar-

rivati gli auguri di buon ono-mastico al signor Carmine

Stucchio dal fratello Mario, da tutti nipoti, nonché dalla

redazione di Angri’80.

Auguri al signor Carmine

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11LugLio 2010

teatro

Perché uno spettacolo sulla camorra?

Ritengo che anche il Tea-tro, come tutte le altre forme d’arte, non possa ignorare il contesto nel quale svolge la sua funzione. E noi non possiamo ignorare che la nostra realtà è condizionata dalla presenza della camorra e dalla sua “cultura” che può essere combattu-ta anche dagli operatori dello spet-tacolo. Essi invero possono avere un ruolo importante nel contribuire a far progredire la società. Per dirla con una locuzione coniata da Ro-berto Saviano, si può “avere parte” anche con una rappresentazione teatrale. E chi, come noi, opera nel campo amatoriale è forse più libero di esprimersi rispetto a chi, da professionista, è talvolta tenuto ad assecondare i desiderata di chi gli fa sbarcare il lunario.

nel titolo c’è pure un chiaro riferimento alla maschera na-poletana.

In realtà il titolo scelto inizial-mente era “Camorropoli”, che richiamava un dossier (curato da me e pubblicato nel 2006 su ANGRI ’80) sui clan malavitosi attivi nel nostro comprensorio. Avendo saputo che con lo stesso titolo era stata pubblicata nel 1983 una satira sulla Giustizia da parte di Michelangelo Russo (Procu-ratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Salerno), ho optato per un titolo che, oltre a sintetizzare perfettamente il senso dello spettacolo, evocasse anche una ben nota canzone; ‘A città ‘e Pullecamorra è pertanto la para-frasi di un famoso brano scritto da Claudio Mattone e cantato da Sal Da Vinci nel musical “Scugnizzi” di Enrico Vaime.

Il riferimento alla popolare ma-schera napoletana (simbolicamente presente in scena) nasce dalla pro-pensione per la tesi che la accredita non solo come simbolo del popolo vessato dal potere, ma anche come emblema di una “cultura” e di un modo di vivere che non disdegnano il ricorso al più bieco opportuni-smo, quello che di volta in volta fa di Pulcinella un impostore, un ladro, un ciarlatano, un prepotente, un inaffidabile, un essere ambiguo (anche nella sua identità sessuale), astuto, ruffiano, losco faccendiere, un qualunquista, uno che parla e agisce per convenienza, in funzio-ne delle esigenze della “pancia”: un profilo nel quale trova conferma anche la percezione del Pulcinella descritto nell’omonimo atto unico di Vincenzo Ruggiero Perrino, che interpretai nel 2000.

D’altra parte, non sono certo il primo a rimarcare il carattere ambiguo di Pulcinella: nel film “Il Mammasantissima”(1979), diretto da Alfonso Brescia (girato in parte anche ad Angri, con la partecipa-zione del gruppo ‘O Revotapopo-lo), Mario Merola (nei panni di don Vincenzo Tramontano, determina-to a compiere il cosiddetto “delitto d’onore”) si servì proprio della famosa maschera per consumare la sua vendetta.

“‘A città ‘e Pullecamorra” nasce dal libero adattamento de “La camorra sono io”, un testo te-atrale di Roberto Russo. Perché ha scelto questo testo?

Per una serie di motivi. Questo testo, di per sé, offre l’opportunità di mettere provocatoriamente il pubblico di fronte a personaggi con i quali si può identificare: un elemento non trascurabile per chi è interessato a capire certi comportamenti dei nostri tempi. Il libero adattamento, inoltre, ha consentito di attingere al pensiero esemplare di uomini come Roberto Saviano, Corrado Alvaro, don To-nino Palmese (prendendo spunto

dal libro “La ferita” curato da Mario Gelardi); ha permesso riferimenti all’impegno civile di don Luigi Ciotti, ma soprattutto ha facilitato il raggiungimento del principale obiettivo: quello di creare le condizioni per rievocare la tragica vicenda di Marcello Torre (il sindaco di Pagani ucciso dalla camorra nell’immediato dopoterremoto del 1980), ricostruita attraverso la testimonianza della figlia Annamaria (tratta dal libro “Lotta civile” di Antonella Mascali), l’intervista alla moglie Lucia De Palma (rila-sciata nel novembre del ’90 alla trasmissione televisiva Samarcanda e riproposta dal mensile L’Osservatore dell’Agro) e il resoconto dell’iter giudiziario a dieci anni dall’assassinio (pub-blicato dallo stesso mensile, edito dal Centro Iniziative Culturali). In occasione della prima, peraltro, l’adattamento ha subìto ulteriori ritoc-chi con l’aggiunta di battute che hanno preso spunto dal libro “I preti e i mafiosi” di Isaia Sales, presentato lo scorso 28 maggio nella Casa del Cittadino, a cura del Centro Iniziative Culturali.

La signora De Palma e sua figlia Anna-maria hanno assistito alla rappresentazione. Qual è stata la loro reazione?

Siamo stati onorati della loro presenza in sala. La signora De Palma, visibilmente

commossa, ha formulato subito l’auspicio di rivedere la rappresentazione nella sua Pagani. Annamaria, anch’essa emozionata, ma più temprata da anni di impegno nel sociale e in particolare nel Co.Fa.V.In. (il Coordinamento campano dei Familiari delle Vittime Innocenti della criminalità, di cui è vicepresidente), ha presenziato sia all’anteprima che alla prima ufficiale, intervenendo in entrambi i casi per esternare il suo apprezzamento. È talmente convinta della validità del nostro lavoro che ha deciso di impegnarsi con noi nel promuovere la pièce. A tale scopo, infatti, ha preso parte anche alla nostra conferenza stampa manifestando la sua gratitudine, segnalando il nostro coraggio, invitando a non tacere, ricordando il sacrificio di chi ha versato il proprio sangue per gridare no alle mafie, rievocando le collusioni negli anni ’80 tra potere camorristico e potere politico, e affermando che l’uno ha determinato l’altro nell’omicidio di suo padre.

Alla soddisfazione espressa dalla signora De Palma e da sua figlia Annamaria, si è aggiunta quella manifestata dal pubblico, affluito numeroso (anche da Pagani), e dalle varie autorità presenti.

Sono stati effettivamente lusinghieri i com-menti delle figure istituzionali intervenute. In rappresentanza della Provincia di Salerno erano presenti l’assessore Antonio Squillante, il dirigente Ciro Castaldo e il consigliere Fausto Postiglione; c’era poi Raffaele Sansone (presi-dente di Campania Digitale), Paolo Miggiano (coordinatore della segreteria della Fondazione Pol.i.s.), il nostro assessore Giuseppe Mascolo, Lucia Albanese (assessore del Comune di S. Egidio Monte Albino), Giuseppe Del Regno (consigliere comunale di Pompei) e il saggista Isaia Sales (studioso di criminalità organizzata). Miggiano, intervenendo dopo lo spettacolo, ha sottolineato il valore dell’iniziativa che “va al

di là della mera recitazione”, un giudizio che ha confermato anche nella recensione pubblicata sul sito della sua Fondazione. Squillante, a sua volta, si è complimentato per una performance che gli ha dato la possibilità di venire a cono-scenza di una vicenda che ignorava. L’assessore

«‘A città ‘e Pullecamorra», l’ultimo lavoro della compagnia teatrale Anziteatro (espressione artistica della cooperativa Centro iniziative Culturali), ha suscitato grandissimo interesse negli spettatori che hanno assistito all’anteprima del 21 maggio e alla prima ufficiale dell’11 giugno, rappresentate entrambe nella sala-teatro della Congrega di S. Caterina,

in piazza don Enrico Smaldone, cortesemente messa a disposizione dal priore Pasquale Zenna. Per parlare dello spettacolo e commentarne gli echi positivi, abbiamo rivolto alcune domande al regista Antonio d’Andretta.

intervista con il regista Antonio d’Andretta sull’ultimo spettacolo della compagnia teatrale “Anziteatro” del C.I.C.

Ricordo del sindaco Marcello Torre in un crudo spaccato del sistema camorristico

sono due ragazzi di Pagani). Oltre ai familiari di Marcello Torre e allo scrittore Sales, infatti, da Pagani è venuta anche Anna Garofalo dell’as-sociazione “Antonio Esposito Ferraioli”, il sin-dacalista ucciso nel 1978 per aver denunciato le illegalità alla mensa della Fatme di Pagani, dove lavorava come cuoco. Garofalo ha apprezzato molto che nella nostra rappresentazione fosse ricordato anche “Tonino”.

Tenere viva la memoria, in effetti, è uno degli obiettivi principali di questa pièce?

Il nostro sforzo infatti è volto a ricostruire la realtà politica e sociale nella quale maturò l’assassinio di Marcello Torre: uno sforzo ope-rato soprattutto a beneficio dei più giovani, che potrebbero trovare utili elementi di riflessione per capire meglio la nostra storia più recente. La rappresentazione, infatti, è stata concepita, strutturata e realizzata allo scopo di contribuire a tenere vivi l’esempio di chi ha sacrificato la vita per la legalità (che non può essere ridotta ad un optional) e la speranza in un possibile recupero di dignità per un riscatto civile.

Un riscatto che risulterà tanto meno vellei-tario quanto più non ci si rifugia nel silenzio per difendere piccoli e grandi privilegi; a non assuefarsi al generale degrado; a indignarsi per le ingiustizie; a rifiutare di essere rappresentati

da corrotti e delinquen-ti; a non identificarsi nei furbi; ad affrancarsi dalla rassegnazione ad un destino che appare, non di rado, pianificato da torbide collusioni tra politica e criminalità organizzata.

L’opera, pertanto, è stata realizzata soprat-tutto con l’intento che essa possa lasciare un segno nello spettatore, turbarne la coscienza e motivarlo a comporta-menti sempre rispetto-si della legalità?

E perché no? Io non mi reputo un fondamen-talista: nella scelta dei

testi e degli autori non ho preclusioni per nessun genere. Quello che mi interessa (e in questo ho il conforto dell’intera compagnia) è riuscire a por-tare in scena qualcosa che induca alla riflessione, che riesca appunto a lasciare il segno. È un interesse dettato, forse, da una formazione che risente molto degli stimoli ricevuti in gioventù. Sono convinto, infatti, che per molti della mia generazione gli anni ’70 siano stati determinanti nell’orientare in maniera significativa sensibilità e scelte sul piano civile, politico e artistico. Sin dalla mia prima regia, ad esempio, per la scelta delle musiche ho pescato volentieri nel progressive-rock italiano. Tra le tante produzioni di quegli anni, così innovativi e fecondi, c’è un long playing di Franco Bat-tiato (“Pollution”) contenente il brano “Ti sei mai chiesto quale funzione hai?”. È una domanda che dovrebbero porsi più spesso tutti coloro che hanno responsabilità di varia natura. Io provo a farlo da anni come responsabile delle attività teatrali del Cen-tro Iniziative Culturali e della compagnia Anziteatro. Le risposte le dò con proposte che vedono alternarsi commedie brillanti con lavori dallo spiccato taglio civile e sociale, nei quali tuttavia non mancano mai gli ingredienti tipici dello spettacolo.

D’altra parte, la validità di questa for-mula è testimoniata da decine di vostre rappresentazioni …

Già nell’’85, infatti, con l’amico Gerardo Testa, organizzai una serie di iniziative inaugurate con un seguitissimo spettacolo in villa comunale (teatro e musica), per sensibilizzare gli Angresi sui temi del 1° “Live Aid” di Bob Geldof, artista ancora oggi impegnato (tra non poche polemiche) nella lotta contro la fame nel mondo e nella campagna “Cancella il debito”. Quella esperienza si concluse con la raccolta di

2.400.000 lire che consegnammo a suor Aquilina Cascone per la “Casa del fanciullo” di Virac, nelle Filippine. Ecco perché sul sito di Anziteatro, coerentemente con lo spirito di allora, campeggia la scritta “Da ciascuno secondo le proprie capacità a ciascuno secondo i propri bisogni”.

È seguendo questa scia che, negli anni, in proprio o in collaborazione con scuole e associazioni (coinvol-gendo oltre 300 interpreti di diverse età), abbiamo proposto all’attenzione di un pubblico sempre più numeroso e attento allestimenti su tematiche che, a nostro avviso, ben coniuga-vano l’esigenza di stare sull’attualità con quella di suscitare interesse e stimolare riflessioni, sia pure sorri-dendo. Con questi obiettivi, e non di rado anche con le esibizioni dei ragazzi partecipanti ai nostri corsi di recitazione (l’ultimo si è concluso lo scorso 8 maggio col saggio pubblico “Siamo qui per te…atro”), abbiamo rappresentato testi sulla pace, sul raz-zismo, sul difficile dialogo tra genitori e figli, sull’aborto, sul recupero della nostra memoria storica, sul rapporto uomo/donna, sulle condizioni di vita nei locali prefabbricati leggeri, sui valori della libertà e dell’antifascismo, sulla malasanità, sulla precarietà del lavoro giovanile, sulla legalità, sulla solidarietà praticata (devolvendo i rimborsi spese a favore di progetti parrocchiali nei Paesi sottosviluppati o di popolazioni colpite da calamità, come i terremotati abruzzesi).

Non poche di queste rappresen-tazioni sono state tratte da testi scritti da autori angresi. «‘A città ‘e pullecamorra», pertanto, vuole dare continuità a questo filone (forse impegnativo), tenta di offrire spunti di riflessione (forse amara), fornisce elementi per un confronto (forse im-barazzante) con la nostra realtà, ma prova ad indicare anche le strade da percorrere per il riscatto civile di un intero territorio.

non solo un teatro di denuncia, in conclusione, ma anche un tea-tro propositivo, che tenta di dare risposte?

Nel caso de «‘A città ‘e Pulleca-morra» possiamo parlare senz’altro di teatro di denuncia, ma non so se riusciamo a dare anche risposte. A qualche domanda forse sì.

Quale?Almeno a due. La prima: perché la

lotta al terrorismo è stata sinora più fruttuosa di quella condotta contro la criminalità organizzata (mafia, camorra, ‘ndrangheta)? La seconda: Marcello Torre fu l’unico sindaco dell’Agro a subire le pressioni della camorra nel dopo-terremoto o fu l’unico a ribellarsi?

Vincenzo Ruggiero Perrino

Angri), nel presentargli alcuni componenti della compagnia Anziteatro. Anche Sales ha voluto congratularsi, sia per lo spettacolo che per l’ef-ficace uso delle battute tratte dal suo libro.

Si diceva della cospicua presenza in sala di cittadini paganesi …

È vero. Una presenza sollecitata non solo dal-la conferenza stampa (la prima per Anziteatro, data l’importanza dell’evento), dal giornale “Il Mattino” e dai quotidiani on-line (angri.info, angrinews, agro24, il Gazzettino vesuviano), ma anche dal passaparola in rete (e-mail e facebook) attivato dalla stessa compagnia (nella quale ci

Mascolo, rimasto favorevolmente sorpreso, ha confermato il suo giudizio parlandone anche con Peppe Barra (poco prima del suo concerto ad

Annamaria Torre

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Si è conclusa, lo scorso 13 giugno, la tradizionale

“Festa di Borgo” or-ganizzata dal Concilio, evento che appassiona e catalizza l’attenzione della città e che è ormai giunto alla iX edizione. e’ questo il motivo e l’occasione per fare il punto della situazione con lo storico presiden-te dell’onlus nata nel 2005, pasquale rossi.

Anche quest’anno la “Festa del borgo”, si è facilmente trasformata in un evento capace di raccogliere tante perso-ne e tanti giudizi posi-tivi: come spieghi l’af-fetto degli Angresi per questa manifestazione, nata nel 2001?

“Penso che la città di Angri sia legata a tutte le manifestazioni ben organizzate: noi, ogni anno, facciamo il possibile per offrire momen-ti di intrattenimento e di divertimento, e per farlo, nei mesi che precedono questo evento, convogliamo tutte le nostre forze nella pre-parazione di due serate capaci di coinvolgere tutti, dai più piccoli ai più grandi”.

non sono mancate le novità, a partire dal castello: tutti hanno ammirato l’imponente costruzione in polistirolo, 9 metri di altezza per 21 di larghezza…

“Il castello è stato il fiore all’occhiello della festa: da tempo eravamo in cerca di una strut-tura simile. Finalmente, dopo tante ricerche, in tutta Italia, siamo riusciti a trovare chi era disposto a concedercelo in affitto. Ci sono voluti 5 giorni per montarlo, pezzo per pezzo. Poi, dopo averlo visto “in piedi”, essendo bellissimo, abbiamo addirittura deciso di ac-quistarlo. Adesso è nostro. L’unico problema riguarda la sua conservazione: occorrerebbe un locale, che non abbiamo, di circa 25 metri quadrati. Anzi, a questo proposito, chiediamo gentilmente all’amministrazione comunale, ove possibile, di concederci un posto dove poter riporre l’ossatura della grandiosa co-struzione”.

Un’amministrazione particolarmente presente: tutti hanno potuto ammirare un sindaco, Pasquale Mauri, particolarmente divertito e allegro…

“ E’ stato davvero un onore avere il sindaco tra noi, sia sabato che domenica, ed effetti-vamente si è molto divertito, ha tirato con l’arco, ha conversato amabilmente con tutti, ha gustato le nostre specialità gastronomiche (adora “pasta e fagioli”), ed ha, addirittura, giocato con la nostra Zingara. Oltre al sindaco e parte dell’attuale amministrazione comunale angrese, sono venute a salutarci anche tante autorità provinciali e regionali. Ringrazio davvero tutti, di cuore. Un ringraziamento particolare anche a Peppe Barra, il grande

cantante e attore, che esibendosi in piazza Doria, sempre sabato 12 giugno, si è presen-tato in vicolo Rodi appositamente per farci i complimenti”.

Passiamo alla gastronomia: qualcuno ha detto che i piatti preparati in occasione della “festa di borgo” del Concilio sono tra i migliori che si possono gustare negli stand delle varie sagre e fiere, a dire il vero tante, che ci sono in giro. Tutto vero?

“Non saprei, spero di sì. Ci sono tante feste in giro, noi cerchiamo di fare del nostro meglio. Ogni anno “inventiamo” qualcosa di diverso: per esempio, quest’anno, abbiamo servito, per il piacere di tanti palati, gli gnoc-chi fritti. Il cuoco è in gamba e utilizziamo sempre e solo pasta fresca. A tal proposito ringraziamo la “Casa del Tortellino”, che sin dalla prima festa, ci fornisce la pasta.”

Bandierai, musici, armigeri, sputa fuoco, falconieri e sbandieratori arrivati da più zone d’Italia, proviamo a ricordarli tutti?

“Sono stati davvero tanti i gruppi che hanno preso parte alla “festa del Borgo”: ringrazio gli Sbandieratori di Marino Marzano (Sessa Aurunca), i Tamburini del Palio dei Quar-tieri (Cicciano), i Falconieri di Benevento, i Bandierai e i Musici del Ducato di Traetto (Minturno), gli Armigeri e gli Sputafuochi del Ducato di Traetto (Minturno), gli Sbandiera-tori e i Musici dei Sette rioni storici (Carpine-to Romano). Questi ultimi, ci hanno invitato, il prossimo 5 settembre, a Carpineto Romano, in occasione della visita di Papa Benedetto XVI, Pontefice che abbiamo già incontrato il 26 gennaio del 2005, quando ci esibimmo in suo onore, con tamburi e chiarine, nell’aula Nervi in occasione della tradizionale udienza generale del mercoledì”.

Un tasto dolente: molti ti accusano di tra-sformare tutti gli eventi organizzati in “oc-

casioni di guadagno”, più d’uno sostiene che hai trasformato l’as-sociazione nata per il Palio in un’associazio-ne con scopo di lucro”. Cosa c’è di vero?

“Di vero, proprio nulla. Tutto quello che siamo riusciti a ricavare dalle varie feste organiz-zate nel corso degli anni, lo abbiamo saggiamente investito nel Borgo, e il più delle volte, anzi sem-pre, ci abbiamo rimesso di tasca nostra. Cerchia-mo di pesare il meno possibile sulle spalle de-gli associati, quest’anno, per esempio, abbiamo rifatto tutti i vestiti dei musici e degli sbandie-

ratori. Proprio per mancanza di fondi abbiamo rinunciato al “Festival del folklore”che ci avrebbe consentito di esibirci e di far conoscere la città di Angri e il suo Palio, in cinque na-zioni diverse, Portogallo, Ungheria, Turchia, Romania, e Cecoslovacchia. Di più, non abbiamo mai smesso di fare beneficenza: per esempio, quest’anno al ricavato della pesca e della Zingara, 148 euro totali, abbia-mo aggiunto, noi soci, altri 102 euro, donando 250 euro ai bambini del Benin e del Bangladesh, per le vacci-nazioni contro malaria, un contributo consegnato per noi direttamente dal prof. Gerardo Atipaldi”.

Tutto per il meglio, allora… “Le soddisfazioni sono finalmente

arrivate insieme al calore e all’affetto dimostrato dalle tante persone, an-gresi e non (sono addirittura arrivati 2 pullman da Sessa Aurunca) che ci hanno fatto visita in vicolo Rodi. Ringraziamo tutte le autorità, la Cro-ce Rossa, la Protezione Civile e tutte le forze dell’ordine, tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della festa, le persone comuni, tutti coloro che semplicemente ci hanno fatto esporre la locandina (qualcuno si è rifiutato!). Abbracciamo, poi, il nostro amico Rino D’ambrosio che, durante i preparativi, si è fatto male ad un occhio. Ricoverato a Napoli, le notizie che ci giungevano erano davvero preoccupanti. Per fortuna il tutto è rientrato e tra un paio di mesi, grazie ad un’opportuna terapia, potrà recuperare del tutto la vista”.

Carmen Schiavone

Festa Borgo Concilio: due serate che hanno coinvolto grandi e bambini

iX edizione dell’ormai tradizionale festa popolate organizzata in vicolo rodi

Soddisfatto Pasquale Rossi, presidente dell’associazione onlus

“L’emozione non ha voce…”, così recita una famosa canzone.

Sono le 20:15 minuti del 28 giugno 2010 , è una serata estiva e calda, Angri è bellissima tutta illumi-nata per la festa in onore

del grande Santo protettore Giovanni Battista e noi del Borgo stiamo scrivendo una nuova pagina della nostra storia. Una pagina mista di speranze, desideri, sogni, dove ognuno si impegna per non perdere quello che la nostra rimpianta, amata presidente Rosetta Mosca, con enorme passione, ha creato.

Nella nostra sede (ringraziamo ancora i proprietari della Congrega per la gentile ospitalità) dalle ragazze, guidate dalla brava coordinatrice delle attività del gruppo Teresa Ciullo e dalla segretaria Carmela Ferraioli, è stata allestita una vera e propria “aula elettorale”per rinnovare le varie cariche del gruppo. Il “gruppo nascente” ha ben compreso che il suo compito non è primeggiare, ma “collaborare” perché solo insieme, formando la famosa “catena”, si può crescere.

I Borghi sono dei gruppi che nascono prima di tutto per creare vita di comunità partecipata, per conoscersi, confrontarsi, migliorarsi e insieme movimentare piace-volmente la vita del Paese.

L’immaginazione , la creatività è il potere liberatorio di cui l’uomo è dotato, nessun uomo infatti vive a lungo quando muoiono i suoi sogni. Noi del borgo Giudici abbia-mo imparato a stare insieme, ad usare la fantasia, l’unica che può liberare lo spirito per porlo al di sopra di ogni limite o costrizione. La fantasia è eternamente giovane, perché solo ciò che non è avvenuto mai e in nessun luogo non invecchia. Beati coloro che sognano e sanno far rivivere epoche storiche, mondi fantastici questi porteranno speranza a molti uomini e, perché no, correranno il rischio di vedere realizzati i loro sogni. Questa è la nostra visione, lo spirito con il quale siamo nati, dominare l’im-maginazione con il regno del vero. Dar forma ai nostri pensieri creare comunità.

Carissimi “borghisti Giudici”, sicuramente non è facile iniziare questo nuovo percorso insieme, ma, l’entusiasmo che percepisco nei vostri occhi è tanto, soprat-tutto nei più giovani, a cui dico, in qualità di vostra presidente: «qualsiasi cosa si vuole fare o sognare, incominciatela!. L’audacia ha in sé genio, potere e magia. Incominciate adesso!».

Le associazioni esistono allo scopo di realizzare dei propositi comuni a un gruppo di persone. L’unione di tutti deve poggiare sull’indipendenza del singolo e sul rispetto reciproco. Nel gruppo ci deve essere stimolo reciproco e duraturo, senza che uno predomini o faccia torto all’altro. Nessuno può agire con efficacia se non agisce di concerto, non può agire di concerto se non agisce con fiducia se non è legato agli altri da opinioni comuni, affetti comuni e interessi comuni. In seno all’ io c’è un noi che è il borgo di appartenenza che ci fa sentire gruppo. Le associazioni esistono allo scopo di realizzare dei propositi comuni a un gruppo di persone. Tutti allora sono protagonisti.

In ultima analisi volevo ringraziarvi per l’esito della votazione e per la vostra fiducia nei miei riguardi. In particolar modo ringrazio per la collaborazione il vicepresidente Gianfranco Lombardo e il capitano signor Amerigo Luciani.

Sarò con voi e insieme a voi la vostra Presidente.Tutto ciò che un uomo fa è un’attività del desiderio. Allora cari “borghisti” ci

proviamo? Si parte! È sempre meglio una piccola fiamma che maledire l’oscurità. Non vi pare?

Vi saluto con affettoElisa Cafaro

“Viviamo la comunità in modo creativo

e anche partecipato”

La neopresidente elisa Cafaro scrive agli amici del borgo Giudici

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15LugLio 2010

scUola

Come recita lo slogan del Pro-gramma operativo nazionale 2007/2013, l’Europa e gli europei sono legati da un vincolo inossi-dabile, rappresentato dal reci-proco impegno e dal desiderio di migliorare. A testimoniarlo, anche quest’anno, la perfetta riuscita dei percorsi formativi che l’Istitu-to Comprensivo Statale “L. Gal-vani” ha attivato e portato avanti nell’arco dell’intera stagione.

Nell’anno scolastico da poco con-cluso, sono stati realizzati 8 Progetti PON, di cui sei relativi all’Azio-ne C1 e volti allo sviluppo delle competenze chiave (“Il computer a scuola” e “Comunichiamo con l’Eu-ropa” per l’informatica; “A scuola di matematica”, “English for me” e “Consolidare le competenze lingui-stiche”, dedicati all’approfondimen-to, rispettivamente, delle abilità in matematica, inglese e italiano). “La bibliomediateca”, invece, è il titolo del percorso meta-cognitivo che ha avuto come obiettivo l’apprendi-mento di strategie di lettura, cata-logazione e archiviazione di testi. Figura tra gli “Interventi per le ec-cellenze” il progetto “Divertiamoci nel laboratorio di scienze” (Azione C4), dedicato, naturalmente, all’ap-plicazione delle conoscenze scien-tifiche in diversi contesti. Infine, nell’ambito dell’Azione D1, “La multimedialità a scuola”, progetto rivolto al personale scolastico e alla diffusione della società dell’infor-mazione tra le mura scolastiche.

“Sono molto soddisfatta - ha commentato il Dirigente scolastico Olimpia Savarese – in quanto tutte le attività portate a termine si sono integrate molto bene con quelle curriculari. Sono convinta che ogni singolo alunno potrà fare tesoro del-le esperienze maturate nell’ambito dei Progetti Pon, la cui realizzazio-ne è stata evidentemente facilitata dall’utilizzo dei due laboratori mul-timediali attrezzati grazie al Fondo Sociale Europeo”.

La Galvani e l’Europa

L’energia e le note pop del Musical “Il mondo dei Teen Angels” hanno invece salutato il progetto Scuole Aperte, con la manifestazione che lo scorso 26 maggio ha catalizzato l’attenzione dell’intero istituto ed offerto ai ragazzi l’occasione per liberare l’entusiasmo per il progetto realizzato, ma soprattutto la gioia per l’arrivo dell’agognato riposo dallo studio. Dal canto alla recitazione, passando per la ginna-stica: sul palcoscenico, gli “Angeli” si sono cimentati in diverse discipline, offrendo uno spettacolo emozionante e non privo di spunti di riflessione.

Tuttavia, non è stata una giornata di solo divertimento: il musical è stato preceduto da un illuminante seminario sulla Didattica laboratoriale, condotto dalle psicologhe dott.sse Giacomaniello e Rufino, che hanno fatto luce sulla delicatezza della fase adolescenziale e sull’importanza, per i più giovani, di trovare nelle istituzioni scola-stiche un valido punto di riferimento. Poi, sorrisi, abbracci, ringraziamenti, e il saluto a Flavio D’Amaro, instancabile collaboratore scolastico giunto al traguardo della pensione dopo quasi 40 anni di servizio (F. S.)

La manifestazione che ha sancito la con-clusione dei Progetti PON ha avuto luogo lo scorso 15 maggio nella Sala Teatro dell’Isti-tuto di Via Dante Alighieri, alla presenza del-le autorità scolastiche e di un nutrito gruppo di docenti, genitori e alunni. In particolare,

l’evento ha coinvolto gli studenti che hanno preso parte al progetto “La bibliomediateca” e contribuito al piano di valorizzazione della bi-blioteca d’Istituto.

Hanno incontrato in-fatti la nota scrittrice angrese Maria Rossi, vincitrice di diversi pre-mi letterari di rilievo na-zionale e autrice, tra gli altri, di un racconto per bambini, “La favola di Punjab”. Per la gioia dei presenti, le associazioni “Leggodunquesono” e “Corecorde” hanno ani-mato la lettura dell’ulti-ma coinvolgente opera

della signora Rossi, che al termine dell’in-contro ha gentilmente soddisfatto la curiosi-tà dei giovani presenti, rispondendo alle loro domande.

Francesco Somma

ll mondo dei Teen Angels

otto progetti p.o.n. nell’anno scolastico da poco conclusosi per aprirsi alla conoscenza del vecchio continenete

La scorso 3 giugno, nella sala teatro dell’istituto “Galvani”, alla presenza del di-rigente scolastico Olimpia Maria Tiziana Savarese, dei genitori, dei docenti e degli alunni, si è svolta la cerimonia di presentazione e consegna agli alunni della classe I B del libro ideato e realizzato da noi alunni della classe III dello stesso corso. Con il testo “Diritti” la nostra classe ha completato la trilogia, costituita da “Piccoli autori crescono 1 e 2”, elaborata nei tre anni curriculari sotto la guida della professoressa Eleonora Giammarino, docente di lettere.

Come si evince dal titolo, nel libro vengono trattati i diritti, in particolare quelli dei fanciulli e della Terra. Il testo si snoda tra racconti e approfondimenti tematici, corredati da una serie di attività che coinvolgeranno gli utenti in momenti di riflessione, di produzione personale e di gioco, il tutto reso più leggero da illustrazioni originali realizzate dagli stessi componenti della classe, sotto la guida della professoressa di Arte e immagine, Giovanna Nuvoli, autrice dei versi di apertura dell’opera.

La prefazione è della nostra cara e attenta dirigente che, nonostante i suoi numerosi impegni, ha seguito i nostri progressi rincuorandoci con preziosi consigli e regalandoci sorrisi affettuosi. Questo un significativo passaggio del suo intervento di presentazione del libro: “Sentire il bisogno di studiare e analizzare i diritti dei bambini è indicativo, per noi adulti e formatori, di quanto i ragazzi se ne sentano privati, tanto da sottolinearlo con la fatica della scrittura di un intero libro. Sono tempi duri per i bambini e per i figli, e lo sono anche per i loro genitori, per gli adulti, spesso disorientati e incapaci di dare risposte sicure, in un contesto sociale ed economico in continua trasformazione e fluidità. Il bisogno di un’attenzione speciale nei confronti dei bambini non è mai stata così pressante, perché c’è un malessere diffuso ed un’emergenza educativa, alle quali noi adulti non possiamo più non dare ascolto e risposte”.

Dopo tale intervento, viene consegnato agli alunni di prima B (futura seconda) il libro che, grazie a sponsor premurosi e generosi, costituirà, gratuitamente, il loro testo di narrativa, mentre traspare dai volti di noi autori soddisfazione per aver portato a termine un lavoro impegnativo che li renderà, l’anno prossimo, ancora partecipi e presenti nella vita della “Galvani” e dai volti dei destinatari perplessità per il lavoro che dovranno affrontare. Saranno contenti di essere stati prescelti come fruitori del nostro sudore? Lo verificheremo l’anno prossimo.

Classe III B, “Galvani”

Presentazione dell’opuscolo “Diritti”, realizzato dalla classe iii B

I diritti dei fanciulli,i “diritti” della Terra

Note pop per la chiusura di Scuole Aperte

Sono aperte le iscrizioni per il servizio di Asilo Nido Comunale ubicato presso la Di-rezione Didattica del 2° Circolo di Viale Europa. Il servizio è rivolto a n. 8 lattanti (età compresa 3-12 mesi) e n. 22 semidivezzi (età compresa 12-24 mesi).

Gli interessati dovranno produrre istanza entro il 31 agosto 2010 all’Ufficio Servizi Sociali del Comune – Piazza Crocifisso - dove sono disponibili modelli indicanti la documentazione da produrre.

Le tariffe per la frequenza dalle ore 7:30 alle ore 16:30 sono così di seguito determi-nate: Reddito 2009 (Indic. ISEE ) tariffa mensile

Da Euro 0,00 a Euro 5.164,00 Euro 100,00Da Euro 5.164,01 a Euro 10.329,00 Euro 150,00Da Euro 10.329,01 a Euro 15.493,00Euro 200,00Da Euro 15.493,01 a Euro 22.724,00 Euro 250,00 Da Euro 22.724,01 Euro 300,00Utenti che non producono nei tempi stabiliti la Certificazione ISEE e Utenti non resi-

denti Euro 300. Per gli utenti che usufruiranno del prolungamento d’orario dalle 16,30 alle 18,00 è previsto il versamento di una quota fissa mensile, aggiuntiva, di Euro 20,00, elevata a Euro 40,00 per valore ISEE oltre Euro 22.724,00. Le istanze di ammissione alla frequenza del Nido saranno valutate sulla base dei criteri di cui al Regolamento di gestione dell’Asilo Nido approvato con Delibera del Commissario Straordinario n. 129 del 17.07.2009.Ulteriori informazioni e disposizioni si possono leggere sul sito del Comune (www.comune.angri.sa.it) e sui siti locali on line di informazione.

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16LugLio 2010

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Continua la collaborazione tra “ANGRI ‘80” e l’organizzazione del “Premio Città di Angri” che consiste nell’intervistare gli “Amba-sciatori Angresi”, tutti quei personaggi cioè, che dal 2003 ad oggi hanno ricevuto l’ambito riconoscimento per meriti artistici, professio-nali, culturali, sociali...dopo Mimmo ruggiero, pino La Mura, paolo novi, Gianni de Martino, Francesco di ruberto, Gerardo novi,

i Fratelli Francese, rita russo, i fratelli Bartolomeo, Giuseppe esposito, Gaetano prisco, vincenzo precenzano, Maria rossi, John Vaccaro, Pietro Paolo Paolillo e Nunzio Milo, questo mese mi intrattengo piacevolmente con il cantante Alfio Lombardi

Premio città di anGri

Come è iniziata la car-riera artistica di Alfio Lombardi?

Tutto è iniziato nel 1978 al teatro Florian di Sant’Antonio Abate dove si svolgeva il festival di voci nuove, vi partecipai per scherzo insieme ad altri amici di Angri. Vinsi quel-la edizione con la canzone «‘o bar ‘e l’università», e ricordo che poi tutti insie-me tornammo a casa a piedi in una specie di minicorteo e festeggiammo come se avessimo vinto i mondiali di calcio.

Da quel momento in poi hai pubblicato ben 25 dischi: come si è evoluta la tua musica nel tempo?

Ho intitolato il mio pri-mo LP “la Napoli giova-ne”, perché intendevo fare dei brani musicalmente e anche testualmente moder-ni, usando suoni e parole abbastanza giovanili ed al passo coi tempi. Ricordo che all’epoca fui il primo a far usare il suono del basso “slappato” (tipico sound del basso) e sapete chi era il bassista in questione? Un certo Beppe Vessicchio (oggi ad Amici, Festival di Sanremo, ecc.). Da al-lora ho capito che avere al fianco il “top” dei musicisti contribuisce a soddisfare le esigenze musicali del pub-blico sempre più critico ed esigente.

Tu sei un cantante autodidatta, hai imparato da solo sia l’arte del canto sia a suonare il piano: ma come è nata in te la passione per la musica?

Quando ero piccolo seguivo sem-pre il mio compianto zio Enzo Del Forno in giro per le sue esibizioni canore; ricordo che, la sera, quando poi si tornava a casa in macchina, io mi mettevo a canticchiare per non farlo addormentare, e proprio duran-te uno di questi interminabili viaggi di ritorno, lui all’improvviso arrestò l’auto per ascoltarmi con più atten-zione e mi fece i complimenti. Da quel preciso momento decisi che il mio futuro sarebbe stato, come quel-lo di zio Enzo, la musica!

Che tipo di messaggio intendi lanciare con le tue canzoni?

Nella maggior parte dei miei bra-ni, canto l’amore in tutte le sue sfac-cettature, raccontando molte volte storie realmente accadute. Mi piace scrivere storie vere, ed a tal propo-sito, tra i tanti pezzi, mi piace ri-cordare “principessa”, una canzone composta per una ragazza malata di cancro, in cui incito lei e tutti quel-li che si trovano quotidianamente a lottare contro queste malattie a non

arrendersi mai, ma a lottare sempre con caparbietà e tenacia, perché solo così si può almeno sperare di vince-re queste terribili lotte.

Tutti i lavori artistici regala-no grandi soddisfazioni, ma non mancano mai le difficoltà...

Certamente non è facile stare sulla breccia per quasi 30 anni. Ci sono stati alti e bassi, ma la tenacia, la passione, l’impegno e l’amore per la musica mi hanno consentito di su-perare i vari momenti di crisi.

Però, come detto, ci sono anche le cose belle. Io ho avuto la fortuna di fare delle tournée negli USA, in Messico, Germania, Svizzera, Bel-gio, e – credimi - non c’è soddisfa-zione più grande di vedere migliaia di persone che vengono apposita-mente ai concerti a cantare dall’ini-zio alla fine tutte le canzoni, magari (all’estero appunto) muniti anche di bandiere tricolori e gagliardetti del Napoli.

La tua famiglia vanta diversi artisti, sembra quasi che il talento in voi si sia trasmesso genetica-mente…

Noi siamo innanzitutto una fami-glia molto unita sia nel privato che nel lavoro. Facciamo insieme tutta la programmazione musicale, dallo scrivere canzoni fino alla selezione dei musicisti delle nostre orchestre. Ultimamente abbiamo perciò deciso di dar vita al Gruppo Lombardi che si occupa praticamente di tutto il lavoro da svolgere, dall’organiz-zazione generale alla gestione della scuola di musica e canto, dalla pro-

duzione discografica all’organizza-zione dei nostri eventi e tour.

oggi sei presidente dell’asso-ciazione folkloristica ‘o Revota-popolo: come è nata questa col-laborazione con lo storico gruppo angrese?

Io sono sempre stato un simpa-tizzante oltre che un socio iscritto a questa associazione da tantissimi anni. Ultimamente “‘O Revotapo-polo” ha rischiato seriamente di “scomparire” a causa di carenze di fondi dovuti alla crisi economica globale che hanno fatto calare gli impegni, ai rapporti con i vari enti pubblici non più solidi come una volta, e a tanti altri motivi che ci hanno fatto preoccupare non poco. A questo punto sono stato invitato dall’assemblea dei soci ad assumere la presidenza soprattutto per met-tere in campo le mie conoscenze e la mia esperienza trentennale nella musica e negli eventi. Ho accettato volentieri e mi sono subito attivato, contattando tutti gli impresari con cui lavoro e proponendo per feste e manifestazioni vari lo storico grup-po angrese. La risposta è stata molto positiva, la banda ha ricominciato ad esibirsi con una certa frequenza e di conseguenza anche la situazione economica è migliorata. ‘O Revota-popolo è presente ad Angri dal 1933 e non poteva certo morire oggi.

Sicuramente molti Angresi ti saranno grati per questo gesto. Attualmente, inoltre, hai dato vita ad una cover band dell’orchestra italiana di Renzo Arbore…

Esatto. Anche se per la prima vol-ta non mi esibisco ho deciso di pro-durre questa orchestra di cui fanno però parte mio fratello Franco alle tastiere, ed i miei figli Frank al sax e Jose’ alla voce. L’idea è quella di dar vita ad un prodotto musicalmen-te valido, con un repertorio storico ed apprezzato ovunque come quello di Renzo Arbore ma a costi notevol-mente minori

Alfio com’è oggi la situazione musicale ad Angri?

È la stessa, identica, situazione di molte città che ho visitato, con molti improvvisatori che però sanno “ven-dersi” bene e quindi riescono a la-vorare assiduamente, ma anche con tante persone talentuose, che magari per mancanza di “santi in paradiso”, di risorse economiche ed altro non riescono ad emergere né a farsi vale-re nei giusti contesti.

Ma in questo modo il livello mu-sicale, artistico e culturale di An-gri non crescerà mai?

Mi auguro che il nuovo assessore alla cultura riesca a fare una buona programmazione per la nostra citta-dina, organizzando eventi importan-ti, mantenendo però un occhio di ri-guardo per gli artisti locali, in modo da dare a tutti – anche ai più talen-tuosi di cui parlavo prima – una va-lida opportunità. Spero, altresì, che si riescano a “trovare” sostanziosi contributi economici da destinare alla cultura ed allo spettacolo.

nonostante il tanto girovaga-re continui a vivere nel tuo paese d’origine, cosa ti lega ad Angri?

Io qui ho tutto: la mia famiglia, i miei amici, San Giovanni, e poi, per

me Angri è la città più bel-la del mondo, e dobbiamo lavorare tutti affinché lo si sappia anche in giro

Messaggio chiarissimo. Alfio se Angri fosse una tua canzone quale sareb-be?

Cito ancora “principessa” perché al pari della protago-nista, alla mia Angri - che è stata defraudata del suo antico e stupendo splendo-re da amministratori senza scrupoli che hanno pen-sato solo ai loro interessi personali - dico le stesse cose: lotta con i denti e non arrenderti, perché Dio c’è e tu ritornerai ad essere la nostra stella polare. La più bella città dell’Agro.

Un Alfio Lombardi così polemico non lo avevo mai visto, neanche all’ultima edizione del “Premio Città di Angri” in cui sei stato uno dei protagonisti insieme ad eccellenze musicali del cali-bro di Franco Califano e de I Santo California…

Una delle cose più inte-ressanti fatte ad Angri negli ultimi anni è stato appunto il Premio Città di Angri. Un evento - a mio avvi-so - che per l’alta caratura culturale ed artistica dei premiati, proietta la nostra città nell’elite nazionale dei grandi eventi, e di questo, io, come cittadino angrese, sono grato agli organizzato-ri con in testa il mio amico Peppe Novi. Mi auguro, adesso, che i nostri attuali amministratori si rimboc-chino le maniche per tro-vare una struttura idonea in modo da dare la possibilità all’evento di crescere anco-ra, perché con esso, crescerà innanzitutto la nostra città!

Grazie Alfio.Giuseppe novi

«Ad Angri ci sono talenti che vanno valorizzati»

Sul numero di maggio abbiamo intervistato il giovane Lui-gi Del Pezzo, arrivato tra i primi dieci finalisti per uno scritto autobiografico, presentato al Premio Pieve – Banca Toscana 2003, svoltosi nella città di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo.

Il racconto, in forma di diario, traeva spunto dalla sua espe-rienza difficile tra droga, strada e cattive compagnie ed è nato nel periodo vissuto nella Casa Famiglia “La Casa di Giona” di Angri. È arrivato tra i primi dieci finalisti ed è stato pubblicato da un editore presente alla serata della premiazione.

Insieme a Luigi, anche Maria Caroccia, un’altra giovane don-na angrese, ha scritto il proprio racconto, intitolato “La storia di Maria”, sempre autobiografico e sempre dedicato ad un periodo molto difficile della sua vita. Maria ha trasco rso alcuni anni in comunità, poi è stata accolta nella Casa di Giona, dove insieme ad altri ragazzi con il suo stesso disagio, ha partecipato al movi-mento letterario “Scritturacontinua”, nato proprio dalla voglia di raccontare le loro esperienze di vita.

E grazie alla sua esperienza, Maria ha partecipato al Premio Pieve, nato in collaborazione con l’Archivio Diaristico Naziona-le, che raccoglie gli scritti intimi, i diari o le memorie di tutti gli italiani e li mette in concorso. Il 12 settembre prossimo a Pieve Santo Stefano il lavoro di Maria Caroccia sarà premiato, poiché è stato inserito dai giurati nella Lista d’Onore della manifestazione. La Lista d’Onore è stata creata per ogni giurato che dà la propria preferenza ad uno dei lavori presentati.

La sua storia riprende il difficile periodo tra i problemi familia-ri e la scoperta della droga.

Maria sta continuando a scrivere per il prossimo concorso che si terrà il prossimo anno e ha voluto ringraziare Giuseppe Garga-no, responsabile della casa famiglia di Angri che l’ha ospitata.

Roberta Smaldone

Le vite difficili di Scritturacontinua

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rosario villano è un volontario del Servizio Civile impegnato nel progetto informando, ha 25 anni ed è nato ad Angri. Quest’anno è stato eletto tra i 15 delegati regionali e sarà in carica fino al 2012. A lui ci siamo rivolti per capire come sta vivendo quest’esperienza.

Cosa ti ha spinto ad in-traprendere un’esperienza di volontariato col Servizio Civile?

Sicuramente la voglia di mettermi in gioco, il desi-derio di voler imparare per migliorarmi, l’opportunità di fare un’esperienza con-creta nella pubblica ammi-nistrazione, ma soprattutto il bisogno di dare un contri-buto allo sviluppo sociale, culturale ed economico della mia città.

Lo scorso 13 maggio sei stato eletto delegato regio-nale del S.C., classificando-ti terzo in Campania con ben 143 voti: ti aspettavi un risultato del genere?

Essere tra i primi eletti in Campania ed anche su scala Nazionale mi ha riempito di gioia, sono rimasto stupito per il riscontro ricevuto dai numerosi volontari incon-trati durante le giornate di campagna elettorale e che si sono mostrati interessati alle mie idee. Aggiungo che nella prima assemblea dei delegati regionali, svolta-si il 25 maggio, con voto unanime sono stato eletto rappresentante dei delegati della regione Campania.

Il tuo servizio è iniziato il primo dicembre, quando hai deciso di candidarti alla Regione e perché?

L’idea è nata quasi subito, a pochi giorni dall’inizio del mio percorso da volontario, nella prima giornata di for-mazione svolta a Napoli, quando ho avuto modo di conoscere il rappresentante regionale dei delegati e mi sono reso conto dell’impor-

tanza della loro funzione. Il motivo che mi ha spinto a candidarmi è stato il bisogno di poter venire incontro alle esigenze di tanti volontari.

Che tipo di progetti hai per i prossimi due anni in carica?

Sono tante le idee che vorrei sviluppare e penso che con la colla-borazione dei miei colleghi delegati riusciremo senz’altro a realizzarle. In particolar modo, durante la mia campagna elettorale, mi sono battuto per il diritto allo studio del volonta-rio, che reputo ancora poco tutelato, altro punto di forza è quello di poter creare un numero di posti riservato nei concorsi pubblici a chi ha svolto il S.C.N..

A tuo avviso, perché i tuoi co-etanei dovrebbero scegliere il volontariato?

Lo consiglio a tutti perché penso che il S.c.n. sia una grande oppor-tunità per i giovani. Dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico, attivandosi per il bene collettivo, a mio avviso, rappresenta un valore di coesione sociale. Il S.c.n., oltre a garantire ai giovani un’esperienza educativa e formativa, rappresenta un’importante momento di crescita personale.

Che genere di attività svolgi nell’ambito del Progetto Infor-mando?

Svolgo le mie ore di servizio presso il Punto Informativo del Comune di Angri, scopo del progetto è miglio-rare la qualità e la quantità dell’in-formazione e della comunicazione; quotidianamente il mio impegno è

profuso nella gestione dello sportello informativo, dell’assistenza telefoni-ca, della comunicazione interattiva tramite web. Inoltre, grazie ad un lavoro di gruppo, io e i miei colleghi-volontari ci siamo attivati per attuare una campagna di sensibilizzazione per la raccolta differenziata presso le scuole elementari, mentre per il citta-dino abbiamo dedicato due giornate con dei gazebo sulla raccolta degli oli vegetali esausti.

Questo è stato il primo anno che si è svolto il S.C. all’interno del Co-mune di Angri: quali sono, secondo te, gli aspetti (nell’organizzazione, nelle attività, nei rapporti interper-sonali e professionali ecc.) che an-drebbero potenziati o addirittura modificati radicalmente?

Penso che l’aspetto fondamentale sia quello di valorizzare e dare spazio sempre di più a noi volontari sia nella gestione che nell’orga-nizzazione delle attivi-tà. Purtroppo non tutti hanno capito la funzione reale dei volontari del SCN, come ogni cosa nuova ha destato cu-riosità e anche qualche commento. Riguardo l’aspetto professionale, ringrazio la disponibilità della dottoressa Angela Marciano, dirigente del Comune di Angri, figura fondamentale per noi volontari.

Cosa ti piace partico-larmente dell’ambiente e del contesto sociale in cui si svolge il S.C. e cosa, invece, cambie-resti?

Non cambierei asso-lutamente nulla, tutto sembra che nasca per far accrescere quest’espe-rienza che reputo unica ed irripetibile. L’am-biente ed il contesto con cui mi confronto mi sta dando la possibilità di mettermi in gioco, gior-no dopo giorno e questo per me è un continuo stimolo a far bene.

nel corso di questi mesi, in che modo è cambiata la vita di Ro-sario Villano?

Da quando ero fuo-ri regione per gli studi di Giurisprudenza ad oggi che ho deciso di fare rientro in Campania per vivere questa nuova esperienza, sono cam-biato molto. Nonostante siano trascorsi solo pochi mesi posso già dire che il SCN ti fa cambiare la vita, ed io per ricambiare voglio dare un contributo per migliorare il scn nel-la mia Regione.

Antonella Anna Giacomaniello

progetto informando del Servizio Civile presso il Comune di Angri

Rosario Villano, giovane angrese volontario, eletto delegato regionale

L’Associazione Cul-turale Art&Balletto Centro Studi Danza dal 5 al 10 luglio scorso ha tenuto presso la sua sede “Luglio in Danza”, una settimana intensi-va di stage con i gran-di maestri della danza italiana. prima fra tutti Letizia Giuliani (pri-ma ballerina del teatro dell’opera di roma; prima ballerina del tea-tro del Maggio Musicale Fiorentino; prima balle-rina al Birmingham ro-

yal Ballet; prima ballerina all’Arena di verona, Barcellona e a Madrid con la “Gioconda” insieme a Roberto Bolle e Angel Corella; prima ballerina al Metropolitan di new York, al teatro real di Madrid per la nuova compagnia di Angel Corella).

La prestigiosa etoile ha inaugurato la seconda edizione di questo evento che, come l’anno scorso, è stato proposto agli allievi del Centro Studi Danza Art&Balletto e ad allievi esterni. Oltre alla prima ballerina Giuliani tantissimi altri ospiti: le lezioni di classico, carattere e repertorio sono state realizzate dal Maestro Massimiliano Calandro, direttore didattico della scuola, alle quali si sono aggiunti stage di danza moderna con Amalia Salzano e Vinicio Mai-nini, docenti e coreografi presso il Molinari Art Center di Roma, stage di Hip Hop con Ilaria di Iorio vincitrice di numerosi premi internazionali, stage di contemporaneo con Carmen Foresta, anche direttrice artistica della scuola insieme ad Antonella Foresta, e stage di Ginnastica Artistica applicata alla danza con Marcella Romano, ex ginnasta della nazionale italiana.

“Un crocevia dei grandi nomi della danza italiana e internazionale che pre-parano i nostri ragazzi” - ci ha spiegato Antonella Foresta.

Uno tra i tanti eventi importanti che Art&Balletto propone ai suoi allievi durante il percorso di studi nell’ambito di un progetto artistico di ampio raggio che la scuola sta realizzando, dando a tanti allievi la possibilità di un percorso formativo di livello, spesso non facile dalle nostre parti, per la scarsa impor-tanza e rilevanza che viene data alla danza.

Alla fine di giugno scorso infatti gli allievi ballerini della scuola hanno so-stenuto in sede l’esame di fine anno accademico con il maestro Mais Nouriev, grandissima personalità nel mondo della danza classica, ex primo ballerino del Teatro dell’Azerbaijan, con la specializzazione in regia del balletto e la quali-fica di coreografo di danze di carattere, direttore artistico e maestro di danza del Corpo di ballo Azerbaijano, presso il Teatro Nazionale di Baku. Come ogni anno il Centro Studi Danza ha assegnato delle borse di studio agli allievi più meritevoli: sono stati premiati infatti Simona Serio di otto anni e Michele D’Antonio di tredici anni, usufruiranno della frequenza gratuita al corso di danza classica per l’anno accademico 2010/2011 e Rosaria Cleto di undici anni con la frequenza gratuita agli stage estivi di “Luglio in danza”.

“Sono soddisfatta - ha concluso Antonella Foresta - dell’entusiasmo che riscontro nei miei ragazzi e nell’utilità che ricevono dalle borse di studio proporzionate al loro impegno didattico. Mi auguro di realizzare un punto di riferimento artistico-didattico nell’Agro per la disciplina della danza moderna e classica”.

Carmen Mariagloria Chirico

Luglio in danza di Art&balletto

Una settimana intensiva di stage

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Le classi V A e V B del 1° Circolo “Beato Alfonso Maria Fusco”, hanno salutato la fine del loro percorso quin-quennale con un mu-sical intitolato “Italia Special”. Il lavoro è stato interamente ide-ato dalle insegnanti Alfonsina Bottone, Amabile Pellegrini e Rosa De Vivo che han-no seguito con passio-ne e professionalità ogni singolo alunno, in questa prova per-sonale di arte e di vita, con la collaborazione del-le docenti Maria Viviani, Anna Maria Sorrentino, nunzia D’Antuono e Rita Tedesco.

La sceneggiatura e la regia sono state curate da Alessandro D’Auria che forte della sua esperienza artistica (l’esperienza tele-visiva con Massimo Ranieri, e i diversi debutti in ambito teatrale come attore e can-tante) 1’hanno spinto a met-tere in scena uno spettacolo di spessore e di condurre il lavoro con serena ilarità, totalmente apprezzata dai piccoli debuttanti che han-no amato e stimato il loro

Viaggio nella storiadelle regioni italiane

mentore sin dalle primissime prove. Angela Buononato, pattinatrice di professione e ballerina affermata, ha lavorato alle coreografie, rea-lizzando con pazienza e amore un vero e proprio omaggio alla danza. Filomena D’Aniello, attrice ama-toriale, ha collaborato in qualità di coordinatrice del gruppo coro e de-gli attori, dirigendo i bambini verso la musica e la recitazione con dili-genza e serietà. Ogni piccolo pezzo di questo ingranaggio ha favorito la perfetta riuscita dello spettacolo, te-nutosi lo scorso 11 giugno nel teatro S. Francesco di Scafati.

Il musical, durato circa due ore, si apre con l’immagine di un treno che passa e va, un saluto che non è un addio ma un richiamo lontano di una partenza verso un nuovo orizzonte. L’etica del viaggio, dunque, quello simbolico e quello della vita. Un iti-nerario fantastico, quello compiuto dalla protagonista, una bambina di origini brasiliane, che si risveglia in un Paese straniero e incontra Pino Vespino, un personaggio immagina-rio, che la guiderà, con il suo “cin-quantino” in otto regioni italiane mostrandole non solo le bellezze e le

attrazioni di ogni regione ma anche le diversità che dividono le persone presenti in una stessa Nazione.

Le sette dolcissime cartoline, gli attori e il corpo di ballo, hanno ca-tapultato la piccola in otto mondi meravigliosi, ricchi di storia, ricchi di vita. Attraverso questo viaggio che toccherà la Sicilia, la Puglia, l’Emilia Romagna, il Veneto, la Lombardia, la Toscana, il Lazio e la Campania, la protagonista compren-derà che l’equilibrio della vita e del genere umano stesso sta nelle stes-se differenze, che arricchiscono le persone rendendole semplicemente uniche.

L’emozione fanciullesca dei pic-coli non ha in alcun modo intacca-to la struttura dello spettacolo, l’ha anzi impreziosita di una leggera commozione, presente negli occhi degli spettatori e delle insegnanti che seguivano il tutto dalle quinte con ansia e trepidazione. Le lettere di saluti delle docenti commosse e il fresco omaggio floreale, hanno anti-cipato la chiusura del sipario.

La voce di Alessandro D’Auria e le note della sua chitarra, su “Rose rosse”, hanno concluso la spumeg-

giante serata, con il meri-tato plauso del pubblico. Un lungo applauso, che nessuno dei presenti po-trà mai dimenticare.

Manifestazioni di fine anno scolastico al I Circolo didattico “Beato Alfonso Maria Fusco”

I bambini, si sa, riservano sempre delle sorprese, per la loro intuizione, per la loro perseveranza, per la tena-cia nel perseguire gli obiettivi ma è stata veramente una bella sorpresa scoprire negli alunni del coro del I Circolo “Beato A.M. Fusco”, doti canore così spiccate.

Il canto necessita di una disciplina rigida e di un impegno costante oltre che di una buona intonazione e di una voce gradevole.

Per cantare insieme è necessario “ascoltare” e contemporaneamente “ascoltarsi”, fondendo la propria voce con quella degli altri.

Il coro è il simbolo della capacità di armonizzare il proprio “io” con un “tu” per dare vita ad un “noi” armonico e coinvolgente capace di suscitare emozioni.

Le maestre Mariaconcetta Buon-giovanni e Tiziana Ghilardi sono state capaci di plasmare e fondere tante piccole voci in una sola grande armonia. Complimenti!

In un mondo come il nostro, saturo di voci discordanti che si rincorrono e si soverchiano all’infinito, scoprire che ci sono voci che si fondono in un’armonica melodia, riconcilia e fa sperare!

Sul palco quarantaquattro piccoli cantori emozionati e attenti hanno dato prova di grande perizia sotto lo sguardo vigile delle pazientissime maestre.

Gli occhi dei cantanti erano vispi e lucidi, puntati sulle insegnanti che,

Piccole voci per un grande coro

come durante le prove, aiutavano con la mimica e il movimento delle labbra ad intonare correttamente il “pezzo”.

Il repertorio è stato vario e ha toc-cato brani della tradizione partenopea, con il prezioso accompagnamento degli alunni del corso di percussioni a cura del maestro Emidio Ausiello e con la collaborazione della maestra Maria Viviani, canti per bambini ma anche veri e propri pezzi di pe-rizia canora che dimostravano senza possibilità di dubbio tutto l’impegno profuso nella preparazione.

È stato uno spettacolo incentrato sulle possibilità che la voce umana ha di esprimere sentimenti ed emozioni,

ma ha dimostrato anche quanto i “piccoli” abbia-no solo bisogno di un “input” per realizzare vere e proprie meravi-glie.

La spettacolo si è concluso con un omaggio all’Italia con l’Inno nazio-nale che la platea ha ascoltato in piedi per dimo-strare che ancora ci sentiamo un popolo unito e orgoglioso di es-serlo (malgrado

tutto).Che dire?È opinione comune che

gli angeli cantino eterna-mente la Gloria di Dio e che l’armonia del creato produca una musica celestiale degna dell’udito dell’Altissimo: gli angioletti del nostro coro (beh… forse un po’ più vi-vaci e concreti, magari senza aluccie e privi di nuvolette, ma, comunque, celestiali!) ci hanno ricordato che fino a che ci sono bambini in questo mondo… il Paradiso è qui!

Annunziata D’Antuono

vogliamo ringraziare le maestre Giovanna Campanile e rosan-na toscano, che lo scorso 28 giugno hanno festeggiato il proprio pensionamento con tutto il personale scolastico (docenti, persona-le Ata, parenti ed ex alunni).

Sarà difficile dimenticarle, perché si sono dedicate all’insegna-mento con professionalità, entusiasmo, impegno e creatività. tan-te le generazioni di alunni a cui hanno profuso sapere ed affetto. Grati, le ringraziamo per il loro impegno svolto con serietà, dedi-zione e amore. Ci mancheranno.

Con affetto alunni e genitori

Genitori e alunni salutano con affetto le docenti Campanile e toscano

«Care maestre non vi dimenticheremo!»

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Una festa ricca di calore ed emozione, il 28 giugno scor-so, ha allietato il Primo Cir-colo Didattico di Via Adriana per le maestre Rosanna To-scano e Giovanna Campani-le, che dopo una lunga car-riera all’interno della scuola sono andate in pensione.

Invitata alla festa dal-la mia maestra Giovanna Campanile, insegnante alle scuole elementari, ho avuto la grande sorpresa di vede-re che ad essere festeggiata per la pensione c’era anche Rosanna Toscano, maestra di scuola materna, che ho incontrato proprio nei miei primi anni di vita, quando il Primo Circolo era quello di Via Cervinia, e noi piccoli, col grembiule bianco e la nostra piccola borsa da viag-gio, eravamo accompagnati nelle aule dai nostri genitori, o anche dai nostri nonni.

È stato ancora più emo-zionante vedere le due mie maestre, quelle che ho in-contrato all’inizio del mio percorso scolastico e di cui serbo un ricordo affettuoso e pieno di stima, che non an-drà via col tempo.

La presenza di tante altre colleghe del plesso di Via Adriana ha confermato l’at-mosfera di serenità, di cor-dialità e di serietà che nel corso del tempo le due mae-stre hanno instaurato sia con loro che con gli alunni. Anche altri primi alunni delle due insegnanti erano lì presenti a festeggiare questo momento importante, ma carico di no-

stalgia per un ambiente, come quello scolastico, che le ha accompagnate per un periodo molto lungo.

Sui volti dei presenti, manifesta era la gioia per un traguardo raggiunto dopo anni di appassionato lavoro e sa-crificio, per amore dei bambini e della loro formazione. Un lungo tavolo pre-parato con fiori e decorazioni, tante foto e poi il buffet offerto a tutti i pre-senti. Poi lettere e frasi di colleghe e alunne, lette alle due maestre. Entram-be mamme. Entrambe un po’ mamme di tutti i bambini che hanno vissuto parte del loro percorso educativo. La maestra Rosanna sempre aperta e di-sponibile, semplice e discreta, ma con tanto entusiasmo e volontà, che ha saputo trasferire in noi, suoi piccoli allievi, alle prime armi con il mondo della scuola e della conoscenza; sorri-dente e ottimista, aveva sempre qual-che buona idea per non farci scorag-giare, se per caso avevamo nostalgia di tornare a casa con mamma e papà.

Quando un piccolo piangeva non esitava a prenderlo in braccio e, te-

nendolo ben stretto, lo dondolava, accarezzandolo per tranquillizzarlo. I ricordi di quel periodo affiorano lenta-mente, quasi aspettassero di presentar-si uno per volta nella mente. Ricordo quelle mani affusolate e sempre pulite, avevano l’odore di chi è continuamen-te impegnato tra fogli, giochi, colori, e pittura. Poi ricordo il loro tendersi per fare un girotondo nell’androne della scuola. Il suo umorismo conquistava il mio sorriso.

Non tanto diversa dalla maestra Rosanna, è stata la maestra Giovanna che ho incontrato quando sono arriva-ta alle scuole elementari. Ricordo che era sempre molto attenta a noi alunni, a come ci comportavamo, a quello che facevamo, alle nostre richieste, alle nostre burle o ai nostri litigi in classe. Anche il suo sorriso è sempre stato se-gno di apertura verso l’altro e da esso si evinceva la naturale umanità verso chi era più indifeso. L’istinto materno si sentiva quando era preoccupata per qualche piccolo problema che riguar-dava qualcuno di noi. Ricordo la sua

precisione nelle spiegazioni, la costan-te attenzione alla nostra comprensione e anche qualche sano rimprovero per rimetterci in riga con le buone ma-niere. Sono ricordi che conservo con tanto affetto, perché sono state loro le prime spettatrici e al contempo pro-tagoniste della mia crescita, come di quella dei miei coetanei.

Hanno segnato un percorso di for-mazione, forse quello più importante e sono loro debitrice per l’amore e la passione con cui l’hanno portato a ter-mine. Ma soprattutto mi hanno inse-gnato l’umiltà e l’educazione da man-tenere nel rapporto con gli altri, quelli che si incontrano una volta varcata la soglia di casa. Le ringrazio con tutto il cuore per questo e per i bei ricordi e auguro loro un periodo molto lungo ancora, in cui possano raccogliere tutti i frutti del loro lavoro, possano ripo-sarsi e godersi il tempo che verrà, in-sieme ai loro cari, mettendo sempre, in ogni altra attività che intraprenderan-no, lo stesso amore che hanno profuso in così tanti anni di lavoro tra i ragaz-zi. A voi, mie care maestre Rosanna e Giovanna, auguri di cuore con tanto, tanto affetto.

Roberta Smaldone

Festeggiate da colleghi, personale Ata, genitori e alunni, le maestre Campanile e toscano hanno varcato la soglia della meritata pensione

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Dopo l’applaudita performance di Peppe Barra, il fantasmago-rico spettacolo della compagnia “Atmo Teatro”, lo spettacolo di teatro-danza “Le Erinni giungeranno”, il concerto di Antonella D’Agostino, della Big Bang Agro Jazz, lo spettacolo di Bapana – Ass. Socio Culturale “il Grifone”, il Doria Festival prevede i prossimi eventi organizzati dall’Assessorato alla Cultura, Turi-smo e Spettacolo fino a settembre inoltrato:

23 luglio – 21:30 - Argot Produzioni in “Medea” di Euripide con pamela villoresi regia di Maurizio panici – p.zza doria;24 luglio - 21:30 - Compagnia Maknè in “Da il re muore” di Eugene Lionesco – Atrio Castello doria;29 luglio – 21:30 - Compagnia Scenidea in “Le Troiane” Antonella parisi regia di paolo Lista – Atrio Castello doria;31 luglio - 21:30 - Arwen Films in “L’Atlantide di Platone” da Crizia di platone voce roberto penicini con eleonora Brigliadori – piazza doria;3 agosto – 21:30 - La Rondinella in “Minisuite napoletana” con Francesca e Maria rondinella – p.zza doria;8 agosto – 21:30 - Associazione culturale Antares presenta Fiorenza Calogero in concerto “Fiore incanto” – P.zza Doria;1 settembre – 21:30 - Rosalia De Suza Jazz Brasil – Bossa Nova – p.zza doria;3 settembre – 21:30 - Produzione Gorga “Dalida” con Maria Letizia Gorga – Atrio Castello doria;5 settembre – 21:30 - S.C.S. Società dei concerti di Sorrento pre-sente l’orchestra Filarmonica di Udmurtia 2 solisti e 110 elementi – P.zza Doria o P.zza San Giovanni;12 settembre – 21:30 - Associazione italiana tango Argentino in “Tango” – P.zza Doria;

inoltrE, pEr la valorizzazionE dEllE EnErgiE crEativE locali

IL DoRIA FESTIVAL PRoPonE ALTRE 7 SERATE:

10 agosto – 21:30 : Pasquale Ferraioli “Percussioni” - Atrio Ca-stello doria;18 agosto – 21:30 : Collettivo Acca in “stasera il pubblico reagisce seriamente” Cabaret - P.zza Santa Caterina;20 agosto – 21:30 : Pierino Tiramisù – spazio ex MCM;22 agosto – 21:30 : Associazione socio culturale Aglalia presenta espedito de Marino chitarra classica - Chalet perris – Certosa di San Giacomo;26/27 agosto – 21:30 : Festival rock Happening Malatja e Music Studio – spazio ex-MCM;28 agosto – 21:30 : Mimmo ruggiero Cabaret – Madonna della pace.

ProgrammaDoria Festival

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Una stagione incorag-giante quella che si è da poco conclusa per gli Angri Boys, compagine nostrana impegnata nel campionato di calcio CSI, sezione di Cava De’ Tirreni.

Come di consueto, nell’arco dei nove mesi di attività, i rossoblu sono stati impegnati in due fasi agoni-stiche: la prima, quella del campionato, li ha visti di-sputare 12 gare da settem-bre a gennaio e piazzarsi a metà classifica.

La successiva fase a gi-roni, che in base al regola-mento CSI prevede finali per tutti, li ha visti giungere quarti nel proprio raggrup-pamento e superare brillan-temente il Bracigliano Real Pero, nell’attesissima finale giocata allo Stadio “Simo-netta Lamberti” di Cava De’ Tirreni lo scorso 18 giugno. Tre a zero il risultato finale, con reti di Gianluca Smal-done (2) e Raffaele Giorda-no. Il giorno successivo, in occasione della premiazio-ne, al trofeo per la vittoria finale si sono aggiunti altri due riconoscimenti degni di nota: quelli assegnati a Diego Colella, nominato miglior portiere della com-petizione (1,4 reti a partita), e al capocannoniere Damia-no Ponzo (23 reti).

Un’annata senza dubbio positiva per i “ragazzi di Angri” (www.angriboys.

Una stagione incoraggiante per l’Angri Boys

Ai ragazzi di “Piaz-za Castello” la prima edizione del Trofeo Città di Angri, memo-rial di calcio organiz-zato in ricordo di Giu-seppe Smaldone (ex attaccante dell’Angri anni ’50).

La manifestazio-ne ha riscosso grande successo ed ha visto confrontarsi sull’erba del “P.Novi” 8 diverse squadre, in rappresen-tanza di sei borghi cit-tadini, della Contrada Casalanario e dell’Amministrazione comunale. Voluto ed organizzato da-gli Angresi, per gli Angresi, il torneo è nato e si è alimentato dello spirito di appartenenza al territorio di tutti coloro che vi hanno preso parte.

È riuscito ad unire giovani e meno giovani, che si sono affrontati dando vita ad una competizione divertente ed appassionante.

Alle squadre partecipanti non è stata chiesta alcuna quota d’iscrizio-

ne, ma sono stati raccolti fondi devoluti alla par-rocchia della SS. Annun-ziata. Molteplici le realtà coinvolte nella macchina organizzativa: dall’Am-ministrazione ai Borghi, dall’Ordine dei Cavalie-ri di San Giuda Taddeo all’Associazione Sportiva Del Monte, ad un gruppo di angresi che ha contribu-ito liberamente.

“Probabilmente erano quasi 20 anni che ad Angri non si organizzava un tor-neo di questo tipo”, ci dice Rosario Novi dell’Ass. Del Monte, “è stato bello ricordare un grande atleta angrese come Giuseppe Smaldone. Faremo di tut-to per dare seguito all’ini-ziativa, affinché diventi un vanto per questa città”.

tk), che dopo aver adottato come struttura casalinga il vicino impianto di Corbara, aspirano a tornare tra le mura amiche del Cimitero Vecchio, intorno al quale, però, regna ancora l’incertezza.

“Gli unici dubbi sul futuro - ci dice Renato Guastatore, uno dei re-sponsabili della squadra - sono rela-tivi proprio alla struttura che adotte-remo per le gare interne.

Per il resto, l’anno prossimo ri-partiremo dall’attuale dirigenza e dal tecnico Claudio Ferro. Il nostro organico è in continua evoluzione ed è inevitabile che subirà qualche ritocco. Speriamo di ripartire anche dagli sponsor che ci sono stati vicini quest’anno: a loro va un grazie par-ticolare”.

Francesco Somma

Prima edizione del “Trofeo Città di Angri” dedicato alla memoria del calciatore Giuseppe Smaldone

Si sono piazzati a metà classifica nel campionato CSI

Hanno dovuto giocare le trasferte a Corbara, ma sperano di tornare ad Angri

La vittoria alla squadra di “Piazza Castello”

AL CEnTRo BEnESSERE oLIMPIA, LA CERIMonIA UFFICIALE PER LA ConSEGnA DELLA CoPPA DEL CAMPIonATo nAZIonALE ITALIAno MASTER UISP.

A riceverla l’Asd Blue Team Stabiae, prima squadra del sud dal’94 ad oggi, a raggiungere l’ambito trofeo che sarà consegnato dal presidente della lega nuoto Uisp campana Pasquale Cicatelli. Dalle piscine di Angri i protagonisti di successi nazionali nel nuoto per una vittoria che premia il risultato ma anche tanta solidarietà e dedizione. Successi da campioni d’Italia per la Asd Blue Team Stabiae che il 20 giugno scorso ha agguantato, prima squadra in assoluto in Campania, il vertice in classifica nazionale, del Campionato Italiano Master UISP a Chianciano Terme, oltre ad ina-nellare importanti successi sportivi nel corso degli ultimi anni. Autentico tripudio di impegno atletico e di forza di un gruppo sportivo che, credendo fortemente nelle proprie potenzialità, è riuscito a superare ostacoli e difficoltà.

Una fucina di campioni il Centro Benessere Olimpia di Angri, che da anni rappresenta un riferimento fondamentale per il nuoto nell’Agro e nell’intero comprensorio, fornendo non solo una struttura e servizi altamente professionali ma anche e soprattutto rivelandosi come un eccezionale centro di aggregazione giovanile e di promozione sociale. La Blue Team Stabiae diretta dal presidente Carlo Ferraioli si avvale della collaborazione di un tenace direttivo composto dal vicepresidente Giuseppe Ciliberto e i consiglieri Massimo Coppola, Dario Izzo e Roberto Longobardi. Partecipa da anni a gare Uisp e della Federazione Italiana Nuoto sia in piscina che in acque libere. Prestigioso il medagliere con otto campionati italiani vinti in acque libere UISP. Ultimo successo prima del risultato di quest’anno, Il 10 maggio 2009 con la vittoria della Coppa Italia Uisp (oltre quella del campionato sempre 2009 in acque libere Uisp).

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Lo scorso 4 luglio è giun-ta al termine la 4ª edizione del Memorial “Enzo An-narumma” , torneo di cal-cetto organiz-zato dall’As-s o c i a z i o n e Sportiva Del Monte in me-moria di un giovane an-grese scomparso nel 2001, molto legato alla struttura sportiva di via del Monte, e ancora vivo nel ricor-do di tanti amici.

per la prima volta, il torneo ha assunto la veste di una vera e pro-pria “maratona di calcio a 5”: tutto ha avuto inizio e fine in 24 ore, due serate di passione e divertimento che hanno visto confrontarsi otto squadre divise in 2 gironi da 4.

La serata del sabato è stata dedica-ta alle sfide dei due raggruppamenti: tutte le compagini hanno disputato almeno 3 gare da 30’, ma solo le pri-me due di ogni girone si sono quali-ficate per la fase finale, che ha avuto luogo il giorno dopo.

È stato proprio la domenica sera che il torneo è entrato nel vivo: al cardiopalma la prima semifinale, vinta ai rigori da “#31#” contro gli azzurri di “Q8 Tortora”; al-trettanto combattuto l’altro con-fronto per la gara finale, tra “Rise Up Club” e “Norimberga”, vinto per 2-0 dai primi al termine di 30 equilibratissimi minuti.

Poi, l’attesissima finale, l’unico match dalla durata di 50’, atteso, acceso e disputato in un clima di grande passione. Sei a sei il risultato finale, con i gialli di Rise Up Club che hanno risposto colpo su colpo

4ª edizione del Memorial “Enzo Annarumma”

alle prodezze su tiro libero dei grigiorossi: ancora una volta, è toccato alla lotteria dei penalty stabilire il vincitore.

Ad oltranza, il trionfo ha arriso ai ragazzi di #31#, omaggiati di un bel trofeo e di una cena offerta da un ristorante angrese. Ai secondi classificati, trofeo e gadgets memoriali.

All’attenzione dell’assessore allo sport Giacomo Sorrentino e di Antonio Annarum-ma (papà di Enzo), l’organizzatore Rosario Novi ha poi premiato Francesco Coppola della squadra vincitrice come Miglior por-tiere del torneo e Michele Loreto (ex US An-gri) come Miglior giocatore; il Premio Fair Play è andato invece ai ragazzi della GRN Ford. “La manifestazione ha attirato l’atten-zione di tantissimi spettatori”, ci dice Novi, “il pubblico ha seguito entrambe le serate con passione e coinvolgimento e questo non può che farci piacere.

Qualcuno può pensare che trattandosi di soli due giorni sia stato facile organizzare tutto, ma non è affatto così: ci sono voluti tempo, fatica, e la collaborazione degli spon-sor, che ringrazio di cuore, ma alla fine pos-siamo dire di essere pienamente soddisfatti di come si è svolta la manifestazione.

Tanto spettacolo, tanto divertimento, ma la giusta dose di passione e agonismo. Speria-mo di ripetere questo tipo di organizzazione per la prossima edizione: questo è un torneo speciale in ricordo di una persona speciale”.

Francesco Somma

Un’appassionante maratona di calcio a 5

Ai giovani di “#31#” il trofeo

Puntuale con l’appuntamento annuale, il gruppo di solidarietà “Il Ponte” ha proposto il 28 febbraio scorso una gustosa farsa di G. Di Maio: “E’ asciuto pazzo ‘o parrucchiano”, che narra l’inverosimile storia di un prete di campagna che non esita a inventarsi dei miracoli per mantenere viva la fede della sua gente.

Gremito il teatro P. Leone Dehon di S. Antonio Abate, il pubblico ha calorosamente accolto le fatiche dei valorosi attori, sottoli-neando con ripetuti e lunghi applausi le varie fasi della commedia. I proventi di questa rappresentazione, costituiti dalle offerte degli spettatori, saranno, come per tutte le iniziative del gruppo, devoluti in beneficenza.

Quest’anno il cast, guidato alla regia dalla valente mano di Gianni D’Andretta è costituito da:

Corrado Meo, Rosa Crenga e Gianni D’Andretta, esilarante trio di protagonisti, accompagnati dalla valente interpretazione di Giovanna Marrazzo, Vincenzo De Vivo, Salvatore Grimaldi, Rosa Stanzione, Cosimo Mainardi, Carolina Avitabile, Guido Gior-dano, Giovanna Nasto, Anna D’Ambrosio, Carmela Afeltra, Fiore Cavaliere, Giovanni D’Ambrosio, Gerardo Vernale e Raffaele D’Antuono, mirabilmente coadiuvati dal fonico Gino Cardinale, dalla costumista e

Gli appuntamenti teatrali con il gruppo di solidarietà “Il Ponte”

truccatrice Carmela Longobardi, dall’inso-stituibile assistente di scena Marisa Forlano e dall’ineguagliabile artista Raffaele Sorren-tino, autore dei fondali.

“Il Ponte” si è esibito ancora il 14 marzo nel Teatro delle Suore Battistine in favore della Parrocchia dell’ Annunziata per il re-stauro del campanile, il 21 marzo nel Centro Sociale di Sant’Egidio Mont’Albino in favore dell’Associazione “Progetto Famiglia”, l’11 aprile di nuovo dalle suore Battistine per

Soddisfacente chiusura della stagione invernale

il progetto “Oratorio S. Giovanni Bosco e Beato A.M. Fusco” della Parrocchia di Santa Maria di Co-stantinopoli, infine il 18 aprile nella sala della Congrega di S. Caterina per il gruppo di preghiera “Rinno-vamento dello spirito”. Speriamo non manchi poi la tradizionale partecipazione all’”Estate ad Angri” che l’anno scorso ha riscosso un grosso successo.

«Per favore evitiamo la tristezza di una guerra tra poveri»

Gentile collega,ti chiedo di accogliere questo mio scritto

in merito ad una situazione che ritengo molto allarmante per le condizioni della società an-grese e del servizio sociale e di carità presente in città. Ho assistito proprio stamane ad una scena alquanto indecorosa per una società che si ritiene civile.

Una donna extracomunitaria con in braccio un bimbo di poco meno di tre mesi chiedeva

agli operato-ri della ditta d i r acco l ta di darle una busta di abiti smessi ma la prevaricazio-ne di questi non ha con-sentito di as-

secondare le esigenze della donna. È infatti da un po’ di tempo che vedo molti

extracomunitari e non solo, attardarsi presso i punti di raccolta di abiti dismessi, per cer-care qualcosa. Vedere persone attorno ad un pezzo di lamiera, auspicare di trovare buste messe fuori dal cassonetto per riutilizzare il dismesso, mi ha lasciato un senso di profonda tristezza che mi auguro possa trovare condi-visione in altre persone dotate di un minimo di sensibilità sociale.

È a tale scopo che ho inviato una lettera all’amministrazione comunale alfine di rivedere l’accordo con questa ditta che non si sa che uso faccia di questi abiti raccolti e procedere in accordo con le associazioni di carità e i servizi sociali all’organizzazione di un centro di raccolta e distribuzione locale. Ritengo che le condizioni vi siano e che con il concorso di tutti sia possibile allestire un

centro gestito da volontari in grado di provvedere alla raccolta di abiti dismessi di angresi per la più op-portuna redistribuzione a quanti ne necessitano.

Ho presentato all’amministrazio-ne la mia disponibilità ad occuparmi del caso. La solidarietà si misura in diversi aspetti, ma un senso di comunità non può essere creato a tavolino, è dunque nelle azioni concrete che si misura l’identità e non solo con feste che seppur dal sapore tradizionale molto spesso non lasciano alcuna traccia nel vivere quotidiano.

Agostino [email protected]

il collega Agostino ingenito interviene sulla raccolta degli abiti dismessi con una lettera-proposta all’Amministrazione comunale

proposta: rivedere l’accordo con la ditta che non si sa che uso faccia di questi abiti raccolti e procedere in accordo con le associazioni di carità e i servizi sociali all’organizzazione di un centro di raccolta e distribuzione locale.

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Lo scorso 26 giugno è arrivata alla conclusio-ne la prima edizione del Torneo di calcetto “Angri League”, che ha visto 17 squadre di Angri e paesi limitrofi affrontarsi sui campetti del Centro spor-tivo “Del Monte”.

Divise in 3 gironi da 4 e uno da 5, le compagini, formate da un minimo di 5 a un massimo di 8 gio-catori rigorosamente non tesserati, hanno offerto uno spettacolo piacevole e all’insegna della corret-tezza. A trionfare, alla fine delle ostilità, sono stati i ragazzi della Savatt, che in finalissima si sono imposti per 6-1 sui Golden Boys,

Torneo di calcetto “Angri League”

È fatta, grazie anche all’impegno fattivo del sindaco pasquale Mauri, l’Angri ripartirà anche il prossimo anno dalla serie d; si conclude quindi con un lieto fine la telenovela che ha anche toccato mo-menti drammatici. venerdi 9 luglio, data di scadenza all’iscrizione al campiona-to era diventato un incubo e l’U. S. Angri 1927 non aveva certezze assolute di risolvere la propria crisi.

Quando si pensava di aver trovato la soluzione ci si ritrovava al punto di partenza tanto che la paura della scomparsa definitiva del titolo sportivo poteva diventare una concreta real-tà. Giornate calde e non per colpa dell’impennata calura estiva quelle che il sindaco Mauri da una parte e Nico-la Varone dall’altra hanno vissuto; con un’azione in-calzante e in sinergia hanno bussato a tante porte fino ad arrivare allo scopo finale, salvare il titolo sportivo con circa ottanta anni di storia.

Certo che la crisi eco-

Trionfano gli atleti della Savatt

L’U.S. Angri parteciperà di nuovo alla serie d

Nicola Varone annuncia l’iscrizione “grazie anche all’impegno del Sindaco Mauri”

nomica generale ha contribuito al disinteresse degli operatori econo-mici e tutto lasciava presagire un fallimento poco dignitoso. Grazie al fattivo contributo e impegno del sin-daco Mauri e alla caparbia volontà di Varone in simbiosi con il suo tec-nico Criscuolo i problemi possono dirsi quasi certamente alle spalle.

Si era temuto a più riprese una ripartenza dalle categorie inferiori. “É una esperienza già vissuta nel passato anche se le condizioni allora erano diverse, dice Varone, dopo un campionato di avanguardia con una formazione composta dai vari Con-tino, Rumolo, Govetto, Machille, si sfiorò la grande e sospirata promo-

zione tra i professionisti, quindi per ovviare si tentò la via del ripescag-gio trascurando però l’iscrizione in quarta serie.

L’Angri sparì dalla geografia del calcio per ritornarci dopo tanti anni e dopo molti sacrifici anche econo-mici, continua il presidente, perchè, per quelli che lo hanno dimenticato anche i campionati di promozione costano. Quindi la scelta della re-trocessione in promozione era solo l’ultima ipotesi che ho rifiutato di valutare sin dai primi momenti no-nostante le sirene nocerine.

Ritengo che tutto può concorrere alla crescita di un paese, accanto alle manifestazioni artistiche può benis-

simo affiancarsi anche il calcio che porta il nome di Angri per tante lo-calità del sud Italia”.

Nonostante i buoni propositi Va-rone non è riuscito ancora a con-vincere nuovi soci, attorno ha visto in questo frangente un deserto e un fuggi fuggi generale a cominciare da quei calciatori bandiera alla ricerca di nuove sistemazioni ai tifosi che non sembrano più avere lo stesso entusiasmo come quello dimostrato lo scorso anno, presenti oggi solo con un timido volantino che non ha sortito l’effetto desiderato.

Invece dopo tanto penare: “L’An-gri è ufficialmente rinato - dice il sin-daco Mauri - ho avuto assicurazioni da parte di alcuni operatori commer-ciali come l’IperG, da sempre a fian-co dei colori grigiorossi a rinnovare la fidejussione, altri invece hanno garantito parte dell’iscrizione”. “Non volevo che l’Angri sparisse - incalza Varone - ora grazie anche al fattivo impegno del sindaco Mauri i problemi sono come d’incanto can-cellati, dobbiamo solo perfezionare l’iter burocratico dell’iscrizione e ultimare con dei ritocchi la nuova formazione; poi tutti allo stadio a settembre per tifare ancora una vol-ta: Forza Grigiorossi”.

Vincenzo Vaccaro

aggiudicandosi il Trofeo e un buono vacanza valevole per ogni singolo atleta.

Ai secondi classificati, oltre alla “coppa”, un mese di palestra in omaggio; al gradino più basso del podio, infine, targa ricordo più cena offerta da un ristorante angrese. Premiati anche i due giocatori più corretti dell’intera competizione: Ciro Savarese (Savatt) e Armando Mirra (Golden Boys), omaggiati di due confezioni di pasta fresca offer-te da “Casa del Tortellino”.

“Avevamo intenzione di realizzare un torneo amatoriale all’insegna del divertimento – commentano gli or-ganizzatori Costantino D’Angelo e Gianfranco Iozzino – e possiamo dire di aver raggiunto pienamente il nostro obiettivo. Tutto si è svolto nella norma, con rispetto e spirito di

partecipazione: per questo stiamo già pensando alla seconda edizione, che dovrebbe tenersi ad ottobre (info su www.angrileague.tk). Un grazie particolare va a Rosario Novi per la disponibilità e a tutti gli sponsor che ci hanno sostenuto”.

Francesco Somma

Archiviate le pratiche per l’iscrizione, i dirigenti grigiorossi hanno cominciato a tessere la tela per comporre l’organigramma societario e il parco atleti che sarà chiamato a difendere i colori grigiorossi nel prossimo campionato di serie D. Un traguardo storico per il cavallino rampante che sarà ai nastri di partenza per il decimo anno consecutivo.

Novità potrebbero esserci anche sul fronte allenatore. Enzo Criscuo-lo con molta probabilità non siederà sulla panchina dei Grigiorossi la prossima stagione, il patron Varone avrebbe intenzione di riservare un posto di estrema delicatezza al trainer che in passato ha rivestito anche il ruolo di direttore sportivo. Criscuolo potrebbe essere una sorta di coordinatore della società grigiorossa, un ruolo con pieni poteri che consentirà all’angrese di assumere tutte le decisioni in collaborazione con il massimo dirigente.

Ad allenare i Grigiorossi dovrebbe essere Alfonso Pepe, secondo alla Paganese per diversi anni e pronto a guidare la compagine del cavallino rampante. Un’operazione consacrata anche da Cocchino D’Eboli che darà comunque un apporto alla causa grigiorossa. Nei quadri societari dovrebbe rientrare anche l’ex direttore generale Mimmo Battipaglia che lo stesso Varone vorrebbe al suo fianco, componendo così due terzi della triade che qualche anno fa conquistò lo storico secondo posto.

«In lega dilettanti a Roma è tutto in ordine – afferma il presidente Nicola Varone – abbiamo sostenuto grossi sacrifici per ripianare quanto chiesto dalla lega per l’iscrizione. Angri ha bisogno di uomini e l’impegno del sindaco Mauri è stato encomiabile.

Insieme abbiamo dato risposte concrete alla città, pertanto per il prossimo anno il Novi non sarà adibito a orto né resterà deserto per l’ipotetica vendita del titolo. Ora miriamo ad una società solida e duratura anche se per adesso al timone sono solo io e Vincenzo Criscuolo, ma non ci demoralizziamo, puntiamo a che gli anonimi finanziatori escano allo scoperto e concorrano con noi a fare grande l’Angri. Per esperienza adesso non faccio proclami, mi limito a dire che mi sentirò in settimana con Cocchino D’Eboli e i suoi collabora-tori. Intanto devo annunciare la partenza verso Torre del Greco della nostra bandiera Antonino Amarante e il prestito De Sena al Messina e Cascella all’Avellino.

Puntiamo però a giovani di belle speranze che non facciano rimpiangere i partenti, mentre chiedo agli Angresi di essere vicini all’Angri, insieme possiamo superare le difficoltà e guardare al futuro con buone speranze».

Luigi D’Antuono

A Criscuolo un possibile ruolo di coordinatore della società grigiorossa

L’U.S. Angri alle prese con l’organigramma ed il parco atleti

I Grigiorossi affidati ad

Alfonso Pepe

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Ed.: Cooperativa Centro Iniziative Culturali s.r.l.

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coMplEanno

PEnSIonE

LAUREA

Lo scorso 5 giugno, Mario Galasso, attorniato dalla moglie, Giuseppina Alfano, dai figli, dai nipoti

e dai parenti, ha festeggiato ottant’anni. Auguri dalla redazione di ANGRI ‘80

Lo scorso mese di giugno, presso l’Università degli studi di Salerno, Facoltà di Scienze della Formazione, si è laureata la

signorina teresa Abate, discutendo una tesi in pedagogia Sociale “Adolescenza, Identità e Second Life”.

relatrice la professoressa Laura Clarizia.Alla neo dottoressa gli auguri dei suoi familiari

e della redazione di ANGRI ‘80

Lo scorso 18 giugno, presso il Circolo Unione di pagani, 8 docenti dell’ITC “Fortunato” sono stati festeggiati da colleghi e personale Ata per il raggiungimento della meritata pensione. Da sin.: Francesco Pentangelo, Silvana D’Amato, Michelina Cin-que, Maria Savi, Antonio Afeltra, Beniamino Santalucia (assenti nella foto Franco Giordano e Carmela rizzano. Auguri

PEnSIonELo scorso 30 giugno, pres-

so il Liceo Scientifico “don Carlo La Mura” di via Mon-te taccaro, quattro docenti sono stati festeggiati e saluta-ti dai colleghi e dal personale Ata per il raggiungimento della meritata pensione.

nella foto da sin.: il di-rigente scolastico pasquale esposito, che a nome del-la comunità scolastica ha ringraziato i docenti per il lavoro svolto, poi i docenti Cristina Ferrigno, Antonio Attianese (vicepreside), Ma-ria panariello e Giovanna d’Andretta

Page 24: A80.lug_2010

24LugLio 2010m o m e n t i l i e t i

FIoRI D’ARAnCIo

coMplEanno

BATTESIMo

Lo scorso 20 giugno, attorniata

dai suoi parenti, rosa Ferrara ha

festeggiato il suo 77º compleanno.

Auguri dalle figlie Carmen e Assunta,

e anche dalla redazione di ANGRI ‘80.

lo scorso 30 maggio,

nella Collegiatadi s. Giovanni battista, il piccolo Fabio Caputo

ha ricevuto il sacramento del battesino.

auguri al piccolo Fabio

ed ai suoi genitori dalla redazione

di aNGri ‘80

Lo scorso 6 giugno, nella chiesa

della Madonna della pace, Antonietta Carillo

ha ricevuto il sacramento

della prima comunione. Auguri vivissimi

dal papà e dalla mamma

nonchédalla redazione di ANGRI ‘80

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Foto Lello MoscaFoto Lello Mosca

Lo scorso 20 maggio, nella Collegiata di

S. Giovanni Battista, Alfonso d’Antuono

e Alessandra

Annarumma hanno coronato il

loro sogno d’amore.vivissimi auguri

dagli zii Francesca e Salvatore Caramico e i cugini Germano e

nunzia, nonché dalla redazione di ANGRI ‘80Foto Elisa

Lo scorso 6 giugno, nella chiesa

della SS. Annunziata, Luigi Cardinale

ha ricevuto il sacramento della prima comunione.

Auguri vivissimi dal papà, dalla mamma

e dai fratellininonché

dalla redazione di ANGRI ‘80

Foto Lello Mosca

PRIMA CoMUnIonE