A08 Area: Assistenza in fase terminale...dimore di alcuni pazienti dislocate in piccoli borghi...

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~ 1 ~ scheda progetto per impegnare i giovani nel servizio civile regionale in Emilia-Romagna (ex scheda 1 B) 1)Ente proponente il progetto: Anpas Emilia-Romagna e Codice di accreditamento: NZ01704 CARATTERISTICHE PROGETTO 2) Titolo del progetto:Urano RE 2016 Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3 D.M. 30/5/2014): A08 Area: Assistenza Settore: pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o in fase terminale 3) 4) Descrizione specifica del progetto: a)del contesto territoriale di riferimento; b)dell’area d’intervento, con la situazione di partenza; c)del bisogno-utilità sociale; d)dei destinatari (target) AREA DI INTERVENTO Il progetto “URANO RE 2016” intende intervenire nell’ambito dell’assistenza socio sanitaria occupandosi non solo dei Trasporti di emergenza e di soccorso sanitario, ma anche dell’assistenza e del Trasporto socio-sanitario. Il processo socio sanitario permea trasversalmente tutti gli interventi a favore di persone che si trovano ad affrontare delle difficoltà, quale la salute, il disagio, la non autosufficienza , quindi bisogni complessi che vedono coinvolti minori, famiglie, disabili, anziani, persone con problemi psichiatrici, demenze e immigrati con problemi di salute. Da qui la necessità di prevedere un accompagnamento ‘sociale’ nell’accezione più ampia del termine. CONTESTO TERRITORIALE Il contesto territoriale è quello della Provincia di reggio Emilia e nello specifico nei comuni di Castelnuovo Sotto, Casalgrande,Castelnovo né Monti e Villa Minozzo zone nella quale operano le 4 associazioni ANPAS proponenti il progetto. Le associazioni di Pubblica Assistenza che presentano il progetto sono 4: - EMA – Emilia Ambulanze Casalgrande - Pubblica Assistenza Castelnovo di Sotto

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scheda progetto per impegnare i giovani nel servizio civile

regionale in Emilia-Romagna (ex scheda 1 B)

1)Ente proponente il progetto: Anpas Emilia-Romagna

e Codice di accreditamento: NZ01704

CARATTERISTICHE PROGETTO

2) Titolo del progetto:Urano RE 2016

Settore ed area di intervento del progetto con relativa

codifica (vedi allegato 3 D.M. 30/5/2014): A08

Area: Assistenza

Settore: pazienti affetti da patologie temporaneamente e/o permanentemente invalidanti e/o

in fase terminale 3)

4) Descrizione specifica del progetto: a)del contesto territoriale di riferimento;

b)dell’area d’intervento, con la situazione di partenza;

c)del bisogno-utilità sociale;

d)dei destinatari (target)

AREA DI INTERVENTO Il progetto “URANO RE 2016” intende intervenire nell’ambito dell’assistenza socio sanitaria occupandosi non solo dei Trasporti di emergenza e di soccorso sanitario, ma anche dell’assistenza e del Trasporto socio-sanitario. Il processo socio sanitario permea trasversalmente tutti gli interventi a favore di persone che si trovano ad affrontare delle difficoltà, quale la salute, il disagio, la non autosufficienza , quindi bisogni complessi che vedono coinvolti minori, famiglie, disabili, anziani, persone con problemi psichiatrici, demenze e immigrati con problemi di salute. Da qui la necessità di prevedere un accompagnamento ‘sociale’ nell’accezione più ampia del termine. CONTESTO TERRITORIALE Il contesto territoriale è quello della Provincia di reggio Emilia e nello specifico nei comuni di Castelnuovo Sotto, Casalgrande,Castelnovo né Monti e Villa Minozzo zone nella quale operano le 4 associazioni ANPAS proponenti il progetto. Le associazioni di Pubblica Assistenza che presentano il progetto sono 4: - EMA – Emilia Ambulanze Casalgrande - Pubblica Assistenza Castelnovo di Sotto

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- Croce Verde Castelnuovo né Monti - Croce Verde Villa Minozzo Comune di residenza

Castelnovo di Sotto

Casalgrande Castelnuovo né Monti

Villa Minozzo

Casalgrande . 18.639 .

Castelnovo di Sotto 8.439 . .

Castelnovo ne' Monti . . 10.543

Villa Minozzo . . 4.147

Dati tratti dal sistema statistico della Regione Emilia-Romagna al 01.01.2015 CONTESTO TERRITORIALE SPECIFICO Comune Castelnovo Sotto La popolazione del Comune è aumentata costantemente negli ultimi decenni, e negli ultimi 10 anni l'incremento è legato all’aumento della popolazione immigrata. I cittadini ultrasessantacinquenni il 19,7% della popolazione residente nel Comune, di questi, oltre il 50% ha più di 74 anni. La popolazione anziana e disabile è quella che esprime i maggiori bisogni rispetto alla salute e alla non autosufficienza ed una forte criticità è data dall’impossibilità di rispondere a tutte le richieste di ‘accompagnamento’ come il trasporto socio-sanitario. Le criticità di questo Comune risiedono nella numerosissima richiesta di trasporti assistiti provenienti dalla popolazione in particolare anziana e disabile Nel Comune opera la Pubblica Assistenza Castelnovo di Sotto PUBBLICA ASSISTENZA CASTELNOVO DI SOTTO Nata nel 1983, l’Associazione conta 200 volontari attivi e 5 dipendenti. L’Ente ha sede nel Comune di CASTELNOVO DI SOTTO, ma copre le Aree di Cadelbosco di Sopra e Reggio Emilia per una superficie di 80 kmq. Da Settembre 2010, inoltre, è stata aperta una sezione a Cadelbosco Sopra. Nel Territorio si ritrovano 21.250 abitanti, di cui 1.100 anziani e 241 anziani disabili. L’Associazione effettua trasporti di Emergenza- Urgenza su chiamata della Centrale Operativa 118 di Reggio E., servizi di trasporto organi/provette sempre su chiamata della C.O. 118 di Reggio soprattutto verso Ospedale S.Orsola di Bologna e Ospedale Maggiore di

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Parma, servizi di trasporto inter ed intra-ospedalieri in collaborazione con la Croce Verde di Reggio presso Arcispedale S.Maria Nuova di Reggio E.. Vengono effettuati trasporti ordinari (per visite, terapie, terapie oncologiche, trasporto dializzati), consegne a domicilio di farmaci “ speciali” su richiesta dell’ASL di Reggio E., trasporto disabili minori presso Centro Damiel di Castelnovo Sotto, Centro Indaco e Busetti di Reggio E., trasporto per Centro diurno Comune di Castelnovo Sotto. Le strutture ospedaliere principali: Ospedale S.Maria nuova di Reggio E. ( km 18 percorribili in 30 minuti) Ospedale di Guastalla (km. 25 percorribili in circa 30 minuti) Policlinico Villa Verde di Reggio E. . Comune di Casalgrande La popolazione anziana rappresentata dai residenti con più di 65 anni è in continuo aumento; è in aumento anche il numero dei grandi vecchi con più di 95 anni (95). La popolazione anziana è quella che esprime i maggiori bisogni di salute e domanda di servizi sanitari e socio-assistenziali. Le criticità in questo Comune si ritrovano nella presenza di una forte percentuale di popolazione anziana, soprattutto se ci si sposta verso la montagna. Inoltre il comprensorio ceramico, soprattutto di giorno, è molto trafficato da mezzi pesanti. Questo provoca un rallentamento generale del traffico (in particolar modo sulla S.S. 467 – che è una tra le strade più trafficate d'Italia) e degli incidenti gravi. Inoltre sono molto frequenti incidenti sul lavoro. P.A. EMILIA AMBULANZE – CASALGRANDE L’Associazione nasce nel 2000 e conta 170 volontari e 1 dipendente. Si disloca su di un territorio di 302 kmq di superficie con i comuni di tutto il Distretto interessato: Scandiano (totale abitanti 24.822 - anziani 20,4% - indice di vecchia 144,3) Casalgrande (totale abitanti 18.639 - anziani 15,4% - indice di vecchia 94,4 % -) Castellarano (totale abitanti 14.985 - anziani 12,7% - indice di vecchia 78%) Viano (totale abitanti 3.420 - anziani 19,9% - indice di vecchia 141,4% -) Baiso (totale abitanti 3.442 - anziani 25,2% - indice di vecchia 218,7% -) Rubiera (totale abitanti 14.527 - anziani 17,6% - indice di vecchia 111,1% )

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Proprio sul comune di Casalgrande si sviluppa un importante comprensorio ceramico che fa aumentare la popolazione nelle ore lavorative oltre 30.000 abitanti. L’associazione opera principalmente con le strutture ospedaliere di Scandiano, Reggio Emilia, Sassuolo, Modena e con le case protette di Casalgrande, Scandiano e Castellarano e Modena. E' attiva una collaborazione per i trasporti ordinari con l’AUSL di Reggio Emilia per tutto il territorio provinciale di competenza. E’ inoltre attiva una collaborazione con il centro residenziale “Mattioli Garavini” di Casalgrande. Dal 2005 l’Associazione ha stipulato un accordo con il Comune di Casalgrande per la gestione e l’espletamento della totalità dei servizi socio-sanitari e da Maggio 2006 ha creato una collaborazione con l’AUSL e la centrale operativa 118 per i Trasporti di emergenza urgenza H24 sul territorio di competenza. Su nostro territorio opera anche Croce Rossa Italiana. Collaboriamo attivamente con AVIS e AUSER. Comune di Castelnovo né Monti e Villa Minozzo La Pubblica Assistenza di Castelnovo Né Monti e Villa Minozzo operano nei territoti dei comuni di Busana, Carpineti, Casina, Castelnovo ne' Monti, Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Toano, Vetto e Villa Minozzo, con una popolazione residente complessiva di 33.602 abitanti. Il territorio si estende per una superficie complessiva di 796.52 kmq, interamente classificato come montano: nel complesso rappresenta 1/3 del territorio provinciale. I cittadini ultrasessantacinquenni sono 9.443, il 27,4% della popolazione residente nel Distretto Le criticità rilevate in questo distretto si riscontrano per la tipologia del territorio montano, quindi con tracciati impervi, le lunghe distanze per raggiungere gli Ospedali, le dimore di alcuni pazienti dislocate in piccoli borghi antichi poco accessibili e durante l’inverno le nevicate e le condizioni metereologiche complicano maggiormente la già complessa viabilità. CROCE VERDE -CASTELNOVO Né MONTI L’Associazione nasce nel 1993 e vi operano 130 volontari attivi e 3 dipendenti. L’Ente risponde alle esigenze provenienti dal Territorio dei Comuni di Castelnovo né Monti e Vetto d’Enza, per una superficie di 160 kmq di territorio montano. Vi abitano circa 15.000 persone. L’associazione risponde alle richieste dei trasporti di Emergenza-Urgenza in collaborazione con il 118 Reggio Emilia e fornendo i trasporti per le persone con disabilità in collaborazione col Comune. La struttura ospedaliera più vicina è l’Ospedale di Castelnovo, nello stesso Comune, ma vi sono anche trasporti per visite più specializzate verso l’Ospedale di Reggio Emilia.

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Il Territorio è molto vasto, caratterizzato da una moltitudine di frazioni isolate e difficili da raggiungere soprattutto in caso di situazione ambientale difficoltosa (neve e gelo in inverno); questo implica lunghi tempi di percorrenza per ogni tipologia di trasporto. CROCE VERDE VILLA MINOZZO L’Associazione nasce nel 1979 e conta 230 volontari. Opera nei Comuni di Villa Minozzo, Ligonchio, Castelnovo né Monti e Vetto. Ha una grande estensione territoriale di tipo montano e opera sui rifugi più importanti del Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano quali “Abetina Reale”, “Cesare Battisti”, “Monteorsaro”, “Rio Re”, “Rio Re 2”. Lo caratterizza una vasta superficie di 167,78 Kmq su un'altitudine compresa fra i 395 metri del greto del fiume Secchia, a San Bartolomeo, e i 2.121 metri del picco del monte Cusna; 18 frazioni, compreso il capoluogo, 52 località ben definite e 48 borgate, disseminate sull'esteso territorio. La popolazione residente ha toccato le 4147 unità, con una densità di 24,71 abitanti per kmq contro i 181 dell'Emilia Romagna. Di questi il 38% sono anziani, e l’1,30 disabili. Il territorio nel quale operiamo è ostico, specialmente nel periodo invernale che dura per circa i due terzi dell’anno. Operiamo sulle Piste da Sci di Febbio con Volontari adeguatamente formati e con un autoambulanza 4x4 per il Soccorso Sanitario. Il presidio sanitario di competenza della Pubblica è presso l’Ospedale S. Anna di Castelnovo Né Monti (RE) e dista circa 20 Km dal Capoluogo di Villa Minozzo; collaboriamo con la Croce Verde di Reggio Emilia ed effettuiamo i Trasferimenti dai reparti di Cardiologia dell’Arcispedale S. Maria Nuova (RE), con una distanza di circa 60 Km tra la nostra Sede e l’Ospedale S. Maria di Reggio Emilia. La frazione più distante dal presidio sanitario è Civago, con quasi 40 Km di tratto stradale, che dalla Sede della Croce Verde di Villa Minozzo diventano circa 80 Km per poter ospedalizzare un paziente della frazione di Civago; con tempi di percorrenza che variano a seconda del manto stradale, raggiungendo anche quasi tre ore di viaggio per un servizio di Emergenza-Urgenza, come quello citato, nel periodo invernale. LE ATTIVITA’ SVOLTE DALLE PUBBLICHE ASSISTENZE Le attività che svolgono annualmente le sedi coinvolte nel progetto, riferite all’ anno 2015, sono: 118: numero di interventi di emergenza richiesta dalla centrale operativa del 118 di Reggio Emilia SANITARI: numero di interventi di tipo sanitario richiesti nel territorio di appartenenza della Pubblica Assistenza DIALISI: numero di trasporti per dialisi richiesti nel territorio di appartenenza della Pubblica Assistenza

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SOCIALI: numero di trasporti sociali richiesti nel territorio di appartenenza della Pubblica Assistenza ALTRI: numero di altri interventi effettuati nel territorio di appartenenza della Pubblica Assistenza

Sede di attuazione 118 SANITARI DIALISI SOCIALI ALTRI TOTALI

PUBBLICA ASSISTENZA CASTELNOVO DI SOTTO 1.458 9.370 1.228 1.512 165 13.733

P.A. EMILIA AMBULANZE – CASALGRANDE 1.150 1.985 950 1.150 120 5.355

CROCE VERDE -CASTELNOVO Né MONTI 1.193 2.455 1.066 393 110 5.217

CROCE VERDE VILLA MINOZZO 465 1.205 491 275 181 2.617

CRITICITA’ INDIVIDUATE nel territorio provinciale di Reggio Emilia:

Sede di attuazione

CRITICITA’ INDIVIDUATE nel territorio di Reggio Emilia e comuni a tutte le sedi

INDICATORI

PUBBLICA ASSISTENZA CASTELNOVO DI SOTTO

Criticità rilevata: elevata richiesta di Trasporti sanitari proveniente dai soggetti over 65 Criticità rilevata: numerose richieste di trasporti che

1) Aumento dei trasporti soci sanitari a favore delle persone over 65 del 5 % 2) rispondere all’aumento di richieste di trasporti socio sanitari

P.A. EMILIA AMBULANZE – CASALGRANDE

CROCE VERDE -CASTELNOVO Né MONTI

CROCE VERDE VILLA MINOZZO

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vengono rifiutate o posticipate Criticità rilevata: tempi lunghi di attesa da parte dei cittadini dovuti ad interventi a volte troppo prolungati e difficilmente programmabili a causa della difficile viabilità territoriale, dovuta sia al traffico sia alle caratteristiche morfologiche delle zone di montagna.

soddisfacendo il 78 % delle richieste 3) diminuire i tempi di intervento nelle emergenze portando la risposta entro 8 min da 78,8% a 80%

1. ELEVATA PRESENZA DI RESIDENTI ANZIANI Numero di residenti anziani nel contesto di attuazione del progetto: 19,7 % Comune di Castelnovo Sotto 15,4 % Comune di Casalgrande 27,4% Comune di Castelnuovo né Monti 38% Comune di Villa MInozzo Le criticità legate alla popolazione anziana sono da ascriversi all’aumento di malattie e processi degenerativi che implicano una perdita sempre maggiore di autosufficienza. Questo implica un aumento di richiesta di interventi socio-sanitari e trasporti assistiti legati all’invecchiamento. Questo aspetto lo riscontriamo soprattutto in montagna, dove le percentuali di anziani e di ultra-settantacinquenni aumenta vertiginosamente. INDICATORE per le 4 Pubbliche Assistenze TRASPORTI 2015 - n° 26922 di cui ANZIANI over 65 n° 14.132 Aumento dei servizi medi del 4% Per l’anno 2016 si prevede un incremento di tale indicatore grazie al progetto URANO RE 2016 del 5 % TARGET Attualmente viene soddisfatta la richiesta di trasporto ANZIANI per il 70% Con il progetto URANO RE 2016 l’obiettivo è di raggiungere il 75%

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2. AUMENTO COSTANTE DELLA RICHIESTA DI TRASPORTO SOCIO SANITARIO Dal 2006 ad oggi si è visto che nella Provincia Reggiana si è verificato un aumento costante delle richieste di Trasporti sanitari assistiti da parte della popolazione residente. Questo aumento è collegato all’aumento costante della popolazione negli anni per effetto di diversi fattori: - Aumento dell’età media - Aumento della natalità - Aumento dell’immigrazione La criticità nasce nella necessità di far fronte alle sempre crescenti richieste. Strettamente collegata alla criticità dell’aumento della domanda, aumenta la difficoltà delle Associazioni a dare risposte immediate all’aumento delle richieste. La centrale operativa 118 di Reggio Emilia, nel 2015 ha richiesto, per i soli trasporti sanitari ordinari, agli enti di volontariato presenti sul territorio circa 40.000 trasporti in totale di cui il 25% sono risultate prenotazioni rifiutate per l’impossibilità di esecuzione immediata e quindi ridistribuite con tempi di attesa, impossibili da stimare ma che sicuramente hanno creato enorme disagio; stessa cosa vale e anzi si aggrava, dati i tempi di intervento che assolutamente devono essere ridotti al minimo, per i trasporti di emergenza, che deve restare dentro i tempi previsti dal decreto che ha istituito il 118. La recente scelta politico-amministrativa dell’AUSL sul decentramento dei servizi sanitari presso strutture protette, piuttosto che optare per la centralizzazione delle principale prestazioni sanitario/diagnostiche e terapeutiche ha determinato un aumento esponenziale delle richieste di trasporto, di organizzazione del servizio e degli interventi. Gli Enti coinvolti nel trasporto socio sanitario, oltre ad ANPAS e CRI che hanno convenzioni con l’Azienda ASL, sono AUSER, e altre realtà locali legate alla singola struttura. Nei 4 comuni ANPAS copre circa il 70% dei servizi di trasporto socio sanitario, la CRI concorre per il 28%, AUSER e altri enti per il 2% INDICATORE Trasporti: Effettuati nel 2015: 26.922 = + 1.987 Popolazione: Residenti nel 2015: 41.768 = + 423 TARGET Attualmente siamo in grado di soddisfare il 76% delle richieste del territorio. Con il progetto URANO RE 2016 si intende soddisfare il 78% delle richieste I servizi inevasi sono circa il 25 % Con il progetto URANO RE 2016 si intende diminuire la percentuale di servizi inevasi al 22%

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3 - VIABILITA’ DIFFICOLTOSA Le difficoltà legate alla viabilità nel territorio in questione sono legate a due aspetti: i territori di montagna e le strade ad alta percorrenza in pianura. Nei territorio di montagna, per cui in tutto il Distretto di Castelnuovo né Monti e parte del Distretto di Scandiano e Reggio Emilia, la morfologia territoriale tipica montana prevede strade strette, con molte curve, a tratti impervie e scoscese per raggiungere alcuni paesini e frazioni. Questo comporta lunghi tempi di percorrenza dettati anche dalle lunghe distanze chilometriche tra i piccoli paesi e le strutture ospedaliere. Diversa la situazione in pianura dove la criticità è legata al traffico automobilistico e di mezzi pesanti, sia sulle strade provinciali, sulla via Emilia che sull’A1. In particolare nel comprensorio ceramico del Distretto di Scandiano nelle ore di punta la popolazione raddoppia perché molti si spostano per recarsi nel proprio posto di lavoro. Il traffico, poi, raggiunge livelli molto elevati se si verifica un incidente sull’A1 nei pressi dei caselli di Reggio Emilia o Terre di Canossa e la chiusura dell’autostrada implica un riversamento delle automobili sulla via Emilia e tutte le strade attigue. La viabilità è strettamente connessa anche alla criticità che si rileva nell’elevato numero di incidenti e conseguente richiesta di Trasporto in emergenza. INDICATORI Incidenti stradali di media all’anno 2.500 con un elevato numero di feriti pari a 3.500 persone di media all’anno con un indice di lesività superiore alla media regionale. I codici rossi nei 4 comuni di RE nel 2015 sono stati 3358 di cui il 78,8 % con una risposta che rientra negli 8 minuti. TARGET Con il progetto URANO RE 2016 si vuole aumentare il numero degli equipaggi da mettere a disposizione per aumentare la percentuale della risposta entro 8 min portandola da 78,8% a 80% DESTINATARI DEL PROGETTO URANO RE 2016 DESTINATARI DIRETTI I destinatari diretti del progetto URANO - REGGIO EMILIA 2016 sono: > i 8.997 cittadini over 65 presenti sul territorio che per il 70% circa usufruiscono del trasporto socio sanitario > i cittadini che ogni giorno si spostano con l’automobile con il rischio di incidenti tenuto conto dell’elevato traffico presente

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> i cittadini che rientrano nelle fasce che necessitano di un accompagnamento, disabili, dializzati, immigrati DESTINATARI INDIRETTI I destinatari indiretti sono: > i famigliari degli anziani che usufruiscono dei servizi di trasporto socio sanitario >le strutture protette che accolgono gli anziani che riceveranno un aiuto qualificato da parte dei volontari che effettuano il trasporto

5) Obiettivi specifici (descrizione coerente e conseguente di voce 4, anche con indicatori ex ante ed ex post):

A)delle attività previste;

Criticità Obiettivi Sedi Indicatori

Criticità

rilevata:

elevata

richiesta di

Trasporti

sanitari

proveniente

dai soggetti

over 65

Obiettivo specifico:

Incrementare del 5% i

trasporti soci

sanitari a favore delle

persone over 65

fornendo una ulteriore

possibilità di trasporto

qualitativamente

adeguato.

Ex Ante

trasporti

2015

Ex Ante

di cui

over 65

Ex post

obiettivo +

5%

Villa

Minozzo 2617 1821 1912

Castelnovo

sotto 13733 8754 9192

Casalgrande 5355 3266 3429

Castelnuovo

Monti 5217 3182 3341

26922 17023 17874

Criticità

rilevata:

Obiettivo specifico:

effettuare il 2 % in più trasporti

2015

Obiettivo

+ 2 %

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~ 11 ~

costante

crescita di

richieste di

Trasporti socio

sanitari

di trasporti socio

sanitari Questo secondo

obiettivo si propone di

far fronte alla costante

crescita di richieste di

Trasporti sanitari. Se si

osserva l’andamento

della domanda

proveniente dal

territorio della necessità

di Trasporti protetti,

vediamo un trend

sempre positivo

Villa

Minozzo

2617

52

Castelnovo

Sotto

13733

275

Casalgrande 5355 107

Castelnuovo

Monti

5217

104

26922

538

Criticità

rilevata:

numerose

richieste di

trasporti che

vengono

rifiutate o

posticipate

Obiettivo specifico:

ridurre il numero di

trasporti rifiutati o

posticipati dal 25% al

22%

Questo terzo obiettivo

risponde alla necessità

di dare una risposta

positiva ai cittadini che

richiedono un trasporto,

a fronte delle numerose

richieste che devono

essere quotidianamente

rifiutate.

Trasport

i 2015

di cui

INEVASI

al 25%

obiettivo

RIDURRE

AL 22%

Villa

Minozzo

2617

654 576

Castelnovo

Sotto

13733

3433 3021

Casalgrande 5355 1339 1178

Castelnuovo

Monti

5217

1304 1148

Criticità

rilevata: tempi

lunghi di

attesa da parte

dei cittadini dovuti ad

interventi a

volte troppo

prolungati e

difficilmente

programmabili

a causa della

difficile

viabilità

territoriale,

dovuta sia al

Obiettivo specifico:

avere a disposizione un

numero maggiore di

equipaggi di

soccorritori

Avere a disposizione

più equipaggi permette

di ridurre sensibilmente

i tempi di intervento.

L’obiettivo è di

aumentare la

percentuale dell’1,2%

di risposta entro 8

minuti portandola

dall’attuale 78,8%

all’80%

% di

risposta

entro 8

minuti

dalla

chiamata

78,8 %

% di

risposta

entro 8

minuti dalla

chiamata

80 %

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traffico sia alle

caratteristiche

morfologiche

delle zone di

montagna.

B)per i giovani impegnati nelle attività di SCR;

Gli obiettivi generali all’interno dei quali si colloca il

progetto Urano RE 2016 sono di proseguire la continuità di

esperienze di educazione alla solidarietà nell’ambito socio-

assistenziale in coerenza con la propria Mission, in

particolare promuovere la formazione civica, culturale e

sociale dei giovani, attraverso l’inserimento dei giovani del

Servizio Civile in un gruppo di lavoro adeguatamente motivato

ad operare all’interno di un Servizio (Pubbliche Assistenze)

che si caratterizza per lo spessore delle relazioni

(affettive ed educative/formative) e per la modalità di

lavoro di equipe.

Si attiveranno le condizioni per permettere ad ognuno dei

giovani volontari di sviluppare progressivamente le loro

competenze e le capacità di pianificare, organizzare,

gestire e realizzare un compito complesso

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6) Descrizione tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto (6.1),

con particolare riferimento alle attività dei giovani in

SCR (6.3), nonché le risorse umane dal punto di vista

sia qualitativo che quantitativo (6.2):

6.1 Complesso delle attività realizzate dall’Ente,

compresa quella del tutor

Di seguito vengono descritte tutte le azioni indispensabili per la realizzazione degli obiettivi.

Per una più semplice lettura sintetizziamo, attraverso un diagramma di Gannt, le azioni

complessive, i tempi e le attività che coinvolgono i Volontari in Servizio Civile.

DIAGRAMMA DI GANNT

mesi precedenti

presentazione progetto

-3 -2 -1

FASE PREPARATORIA

Analisi del contesto

Analisi dei bisogni

Individuazione destinatari

Individuazione risorse disponibili

Partners

mesi progetto -

2

-

1

1 2 3 4 5 6 7 8 9 1

0

Propaganda

Accoglienza

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Formazione specifica

Formazione generale

Affiancamento

Realizzazione dei servizi

Monitoraggio

Per la gestione di attività di tipo complesso che vedranno i giovani del servizio civile coinvolti nella gestione del rapporto con l’utenza e del rapporto di relazione interna con i volontari, ANPAS Emilia Romagna mette a disposizione il Tutor che è anche un professionista COUNSELOR che avrà il compito di affiancare i giovani al fine di migliorare la qualità del sevizio e la qualità del rapporto con i volontari della Pubblica Assistenza (sia in fase di avviamento, inserimento che durante il progetto)

PRIMO OBIETTIVO: INCREMENTARE DEL 5% I TRASPORTI SOCIO

SANITARI A FAVORE DELLE PERSONE OVER 65

AZIONE Rispondere adeguatamente alla elevata richiesta di Trasporti socio sanitari

proveniente soprattutto dai soggetti over 65.

Attività previste per il raggiungimento degli obiettivi:

o Rilevamento delle richieste della popolazione anziana

o Verifica e organizzazione trasporto

o Realizzazione del trasporto

o Registrazione e compilazione scheda trasporto

Il Centralino riceve le richieste provenienti dai cittadini privati, dalle strutture sanitarie, o

dal 118. Il Centralinista impegnato registra la richiesta e le coordinate (orari e luogo) nel

quale si deve effettuare il trasporto.

Il Responsabile dei Servizi, in base alla richiesta, verifica e definisce quali mezzi di trasporto

e quale equipaggio è adeguato a rispondere alla necessità indicata e definisce la possibilità

di poter svolgere il trasporto assistito richiesto.

Stabilito il tragitto del trasporto e formato l’equipaggio si procede allo svolgimento dello

stesso, contattando preventivamente il trasportato nuovamente tramite il centralino.

Una volta effettuato il trasporto si registrerà l’esecuzione sugli appositi moduli di registro e

si segnalerà se si tratta di singolo trasporto o se lo stesso necessita di continuità e per quanto.

SECONDO OBIETTIVO: EFFETTUARE IL 2 % IN PIÙ DI TRASPORTI SOCIO

SANITARI

AZIONE Far fronte alla costante crescita di richieste di Trasporti socio sanitari

Attività previste per il raggiungimento degli obiettivi:

o Potenziare il rilevamento delle richieste della popolazione

o Verifica e organizzazione trasporti

o Potenziare il numero dei trasporti effettuati

o Registrazione e compilazione scheda trasporti

Il Centralino riceve le richieste provenienti dai cittadini privati, dalle strutture sanitarie, o

dal 118. Il Centralinista impegnato registra la richiesta e le coordinate (orari e luogo) nel

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~ 15 ~

quale si deve effettuare il trasporto. Un numero maggiore di postazioni di Centralinisti

implementa la risposta ai cittadini o alle istituzioni che chiamano per richiedere un trasporto.

Il Responsabile dei Servizi, in base alla richiesta, verifica e definisce quali mezzi di trasporto

e quale equipaggio è adeguato a rispondere alla necessità indicata e definisce la possibilità

di poter svolgere il trasporto assistito richiesto.

Per ogni tipologia di trasporti, la squadra è variabile e le competenze dei membri della stessa

devono essere congrue alla tipologia di trasporto, quindi chi chiederà tramite il centralino le

disponibilità dei volontari dovrà tenere conto di questi fattori. Stabilito il tragitto del

trasporto e formato l’equipaggio si procede allo svolgimento dello stesso, contattando

preventivamente il trasportato nuovamente tramite il centralino. Un maggior numero di

equipaggi garantisce maggiore disponibilità di risposta.

Una volta effettuato il trasporto si registrerà l’esecuzione sugli appositi moduli di registro e

si segnalerà se si tratta di singolo trasporto o se lo stesso necessita di continuità e per quanto.

TERZO E QUARTO OBIETTIVO: RIDURRE IL NUMERO DI TRASPORTI

RIFIUTATI O POSTICIPATI DAL 25% AL 22% E AUMENTARE LA

PERCENTUALE DELL’1,2% DI RISPOSTA ENTRO 8 MINUTI PORTANDOLA

DALL’ATTUALE 78,8% ALL’80%

AZIONE Avere a disposizione un maggior numero di equipaggi di soccorritori

Non potendo direttamente agire sulla criticità delle difficoltà della viabilità, quello che il

progetto può proporre è il potenziamento del numero di equipaggi delle Associazioni

proponenti al progetto in grado di muoversi anche contemporaneamente sul Territorio.

6.2 Risorse umane complessive necessarie per

l’espletamento delle attività previste, con la specifica

delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le

predette attività (indicare da ultimo il nr.totale delle

persone coinvolte)

Castelnovo di Sotto Personale volontario

Personale dipendente

Autisti Automediche, auto e pulmini disabili

3 0

Autisti ambulanza 4 0

Autisti pulmini o mezzi per disabili

5 0

Soccorritori di livello base 5 0

Soccorritori di livello avanzato

5 0

Centralinisti 1 0

Personale di segreteria/amministrazione

0 1

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~ 16 ~

Responsabile automezzi 1 0

Referente servizi 2 0

Totale 26 1

Casalgrande

Personale volontario

Personale dipendente

Autisti Automediche, auto e pulmini disabili

3 0

Autisti ambulanza 4 0

Autisti pulmini o mezzi per disabili

4 0

Soccorritori di livello base 3 0

Soccorritori di livello avanzato

4 0

Centralinisti 2 0

Personale di segreteria/amministrazione

1

Responsabile automezzi 1 0

Referente Servizi 1 0

Totale 22 1

Castelnovo né Monti Personale volontario

Personale dipendente

Autisti Automediche, auto e pulmini disabili

3 0

Autisti ambulanza 3 2

Autisti pulmini o mezzi per disabili

3 0

Soccorritori di livello base 2 0

Soccorritori di livello avanzato

3 0

Centralinisti 1 0

Personale di segreteria/amministrazione

0 1

Responsabile automezzi 1 0

Referente Servizi 1 0

Totale 17 3

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~ 17 ~

Villa Minozzo Personale volontario

Personale dipendente

Autisti Automediche, auto e pulmini disabili

3 0

Autisti ambulanza 4 0

Autisti pulmini o mezzi per disabili

4 0

Soccorritori di livello base 3 0

Soccorritori di livello avanzato

2 2

Centralinisti 1 0

Personale di segreteria/amministrazione

1

Responsabile automezzi 1 0

Referente Servizi 1 0

Totale 19 3

Per poter eseguire le attività sopra descritte vengono coinvolte diverse figure con specifiche professionalità in base alle attività che abbiamo indicato.

Professionalità coinvolte Azione

Centralinista: si occupa di gestire le chiamate degli utenti, tenere i contatti radio con i mezzi sul Territorio e le centrali operative del 118, prendere le prenotazioni per visite e trasporti programmati.

Rilevamento delle richieste delle popolazione

Referente organizzativo dei Servizi: si occupano dell'organizzazione effettiva dei trasporti, dei turni dei volontari , della creazione degli equipaggi. Responsabile parco Automezzi: si occupa dei mezzi a disposizione dell'associazione, organizzando le revisioni, i tagliandi, le assicurazioni e tutte le verifiche tecniche affinchè i mezzi siano sempre efficienti.

Verifica e organizzazione Trasporto

Soccorritore 118: volontari dell'associazione che hanno superato i corsi e i tirocini specifici che permettono loro di espletare i servizi di Emergenza-Urgenza in convenzione con il 118 Reggio Emilia. Autista-soccorritore : i volontari che, oltre alla qualifica di Soccorritore, hanno i requisiti per poter guidare i mezzi di Emergenza (ambulanze di tipo A), oltre a tutti i mezzi per i trasporti socio-sanitari.

Realizzazione del trasporto – si differenzia in base ai Trasporti erogati

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~ 18 ~

Autista trasporto socio-sanitari: volontario che ha seguito il percorso formativo per essere abilitato all'accompagnamento degli utenti infermi e che ha anche l'abilitazione alla guida dei mezzi per trasporto sanitario (Ambulanze di tipo B, automediche...) Accompagnatore trasporto socio-sanitari: volontario abilitato, dopo il percorso formativo, ad accompagnare sui mezzi gli infermi, ammalati, i dializzati.

Segreteria / amministrazione: il personale che si occupa di tutti gli aspetti burocratici e amministrativi dell'associazione, ma anche i registri dei volontari , l'archivio dei soci , catalogano i reportage dei trasporti eseguiti.

Registrazione trasporti

6.3 Attività e ruolo previsti per i giovani in SCR

nell’ambito del progetto

Nel corso del periodo di servizio i volontari di Servizio Civile potranno ricoprire i seguenti

ruoli:

- Centralinista

- Accompagnatore nei trasporti sociali

- Autista nei trasporti sociali

- Accompagnatore nei trasporti sanitari

- Autista nei trasporti sanitari

- Soccorritore nei Trasporti di Emergenza-Urgenza

- Autista emergenza

I volontari in Servizio Civile ricopriranno questi ruoli nello svolgimento delle azioni

previste per il raggiungimento degli Obiettivi e quindi nelle seguenti attività:

Servizio di centralino

La figura del centralinista rappresenta il primo contatto con gli utenti che chiamano le sedi

delle Associazioni per esporre le loro necessità, è la persona che riceve le chiamate degli enti

(Centrali Operative, strutture sanitarie ed assistenziali, Comuni, ecc.) che hanno rapporto

con le Pubbliche Assistenze. Altro compito importante è quello della trasmissione delle

informazioni ricevute ai vari responsabili che organizzano equipaggi e turni.

I giovani saranno chiamati a svolgere questi compiti prevalentemente in orario diurno.

In questa attività i Volontari saranno impiegati nel ruolo di Centralinista.

Trasporti sociali

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~ 19 ~

Questa categoria comprende alcuni tipi di servizi che non hanno un preciso carattere

sanitario ma che vanno a coprire bisogni non meno importanti. In particolare si rivolgono a

quella fascia di popolazione anziana che necessita di trasporto per raggiungere centri diurni,

di socializzazione o circoli culturali. Vengono effettuati per quelle persone che possono

avere difficoltà di deambulazione o che semplicemente non hanno nessun familiare disposto

ad accompagnarli.

Sono servizi che si svolgono di giorno, tendenzialmente con cadenze quotidiane o

settimanali. I Trasporti vengono svolti da 2 persone, un autista ed un accompagnatore e

vengono utilizzate autovetture o pulmini attrezzati. Fondamentale compito dei Volontari è

assistere e aiutare gli utenti durante il trasporto e soprattutto mostrarsi aperti al dialogo, alla

condivisione di un momento, seppur breve, di socializzazione e alleviare per quanto

possibile il problema della solitudine che solitamente accompagna gli anziani.

In questa categoria ritroviamo anche il trasporto per utenti con disabilità fisica o psichica

dalle abitazioni ai luoghi di lavoro oppure in strutture riabilitative o centri residenziali. Si

tratta di servizi con cadenza quotidiana i cui orari sono generalmente quelli diurni. I mezzi

utilizzati sono pulmini attrezzati.

I Volontari saranno impegnati con il ruolo di accompagnatore o di Autista assieme agli

altri Volontari dell’associazione.

Trasporti sanitari

Si intendono una serie di trasporti di pazienti da o per strutture sanitarie (ospedaliere e non).

Tali trasporti possono essere dovuti a dialisi, ricoveri, dimissioni, visite mediche,

effettuazione di esami clinici (radiografie, risonanze magnetiche, ecc.) o di terapie

(chemioterapie, radioterapie, dialisi, ecc.). In questi Trasporti non vi è un immediato pericolo

per la vita del paziente, ma sono comunque legati a prestazioni sanitarie.

I servizi sono ordinariamente svolti da 2 persone, un Autista ed un Accompagnatore, anche

se il numero è suscettibile di variazioni in funzione del tipo di servizio o di circostanza che

si presenta.

I Trasporti si svolgono prevalentemente durante il giorno.

I volontari in Servizio Civile qui possono ricoprire sia il ruolo di Accompagnatore, che

di Autista.

Compito dei giovani (al termine del corso di formazione specifica previsto per il

servizio) sarà quello di operare in collaborazione con il personale dell’Associazione

nella gestione di tali trasporti.

Una caratteristica di questi servizi risiede nel fatto che in quest’attività risulta significativo

il rapporto umano con le persone trasportate e con i famigliari che le accompagnano. Ciò

richiede nei volontari una maggior sensibilità nel comprendere le condizioni delle persone

trasportate ed una più spiccata propensione al rapporto interpersonale ed alla condivisione,

per quel tempo trascorso insieme, delle sofferenze del paziente. Ciò si estrinseca nella

disponibilità al dialogo e all’ascolto ma anche nella facilitazione delle prassi amministrative

da espletare all’interno delle strutture sanitarie che spesso diventano un ulteriore peso per la

persona sofferente.

Poiché l’attività di trasporti sociali, disabili e sanitari non si espletano solo a partire dalla

presa in carico del paziente fino all’arrivo a destinazione, ma comprende tutta una serie di

attività precedenti e successive al servizio in sé per sé, ai volontari del Servizio Civile

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~ 20 ~

Nazionale così come previsto per gli altri componenti gli equipaggi verrà richiesto un

impegno che riguarda tutti gli aspetti legati all’espletamento del servizio.

Vediamo nel dettaglio le azioni:

Controllo pulizia del mezzo

Ripristino materiali e attrezzature mancanti, controllo presidi sanitari e loro scadenza

Apertura scheda di servizio del trasporto da eseguire

Spostamento dalla sede al domicilio del paziente

Accoglienza del paziente ed eventuale accompagnatore

Presa in carico del paziente e assistenza del paziente nel tragitto casa – domicilio e

ritorno

Rientro in sede o inizio nuovo trasporto

Chiusura scheda di servizio

Rientro e controllo del mezzo

Manutenzione pulizia e ripristino materiali sanitari

Trasporti di Emergenza – Urgenza

Si distinguono da tutti i trasporti precedenti perché si riferiscono a quei trasporti che

si rendono necessari quando una persona si trova in uno stato grave di salute e/o

addirittura in pericolo di vita. Il trasporto, quindi, prevede un primo soccorso del

paziente con le dovute manovre di rianimazione e/o cura e il seguente trasferimento ad

una struttura ospedaliera. In questi servizi è fondamentale la velocità di manovra e di

trasporto e l’assoluta conoscenza e professionalità dei soccorritori.

L’equipaggio delle emergenze è formato da un autista-soccorritore e da altri due

soccorritori. I trasporti si eseguono su ambulanze di tipo A.

I Volontari, dopo la specifica formazione, potranno salire sulle ambulanze nel ruolo di

Soccorritore e Autista solo quando avranno raggiunto una adeguata esperienza. I turni in

Emergenza-Urgenza possono ricoprire le 24 ore, i giovani del Servizio Civile saranno

impiegati nei soli turni diurni o serali

Anche nel caso dei trasporti di emergenza urgenza esiste tutta una serie di attività precedenti

e successive al servizio in sé. Ai volontari del Servizio Civile Nazionale così come previsto

per gli altri componenti gli equipaggi verrà richiesto un impegno che riguarda tutti gli aspetti

legati all’espletamento del servizio.

Nel dettaglio:

Controllo pulizia del mezzo

Ripristino materiali e attrezzature mancanti, controllo presidi sanitari e loro scadenza

Apertura scheda di servizio del trasporto da eseguire a seguito della richiesta

proveniente dalla Centrale Operativa 118 Reggio Emilia

Attività di briefing: Suddivisione dei compiti all’interno dell’equipaggio 118 –

individuazione di un leader e degli esecutori;

Spostamento dalla sede al luogo di intervento indicato dalla CO 118

Accoglienza del paziente e degli eventuali familiari

Valutazione dello scenario e individuazione possibili cause di rischio e loro

rimozione

Valutazione sanitaria del paziente

Comunicazione con la CO 118

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~ 21 ~

Caricamento e assistenza del paziente durante il percorso verso il Pronto Soccorso

indicato

Consegna del paziente e collaborazione con eventuale equipe sanitaria

Chiusura della scheda di servizio e rientro in sede

Pulizia e sanificazione del mezzo

Ripristino materiali mancanti

MOMENTI DI CONDIVISIONE OLP, SCR

Una volta al mese sono previsti e pianificati momenti di incontro obbligatori tra olp,

volontari in servizio civile regionale, responsabile dei servizi , commissione volontari con

lo scopo di integrare al meglio i giovani scr all’interno dell’associazione e allo stesso tempo

condividere insieme l’esperienza che si sta svolgendo sia nell’ottica di verifica dei risultati

ma anche nell’ottica del miglioramento continuo.

ALTRI ELEMENTI RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ CHE I RAGAZZI

SVOLGERANNO:

Conduzione dei mezzi delle sedi locali da parte dei volontari SCR

Per quanto riguarda le attività proposte dal progetto è prevista anche la conduzione dei mezzi

che gli enti metteranno a disposizione per la realizzazione del progetto (inseriti nell’elenco

al Punto 25 della Scheda Progetto), alla condizione che il volontario in Servizio Civile

Nazionale ne abbia fatta richiesta e superi una prova interna di guida, effettuata sotto la

supervisione dei responsabile parco mezzi della sede locale in cui egli opera.

Orario di servizio

L’orario di servizio (ad eccezione del periodo in cui sarà affrontata la formazione generale

e specifica, per esigenze legate ad impegno e reperibilità dei formatori) sarà prevalentemente

diurno

6.4 Nel caso di specifici target di giovani da impegnare

nel progetto: specificare perché e in che modo per questi

giovani il SCR è un’opportunità di crescita e di

inclusione sociale:

7) Numero di giovani da impegnare nel progetto SCR: 4

di cui:

-numero posti con vitto e alloggio: 0

-numero posti senza vitto e alloggio: 4

-numero posti con solo vitto: 0

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~ 22 ~

8) Numero ore di servizio settimanali dei giovani in SCR, ovvero monte ore: 800

(nel caso di monte ore, l’orario minimo settimanale è

pari a ore 12)

9) Giorni di servizio civile a settimana dei giovani (minimo 4, massimo 5) : 5

10) Nr.mesi durata impegno dei giovani (da 6 a 11 mesi) 10

11) Eventuali particolari obblighi dei giovani durante il periodo di SCR:

Viene richiesta ai volontari, puntualità, disponibilità ad indossare la divisa e allo

spostamento sul territorio coi mezzi dell’Ente.

Si richiede, inoltre, il rispetto del regolamento di ogni singola associazione.

In alcune sedi di attuazione, verificata precedentemente la volontà dei volontari SCR, potrà

essere richiesta la disponibilità a saltuari turni festivi dovuti ad imprescindibili esigenze di

servizio.

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~ 23 ~

12) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Tutor (eventuale Rlea):

N.

Sede di

attuazione

del

progetto

Comune Indirizzo

(1)

Cod.

ident.

sede

(2)N.

giovani

per

sede

(3) Nominativi degli Operatori

Locali di Progetto Nominativo del tutor

Cognome

e nome

Data di

nascita C.F.

Cognome

e nome

Data di

nascita C.F.

1

EMILIA

AMBULAN

ZE

CASALG

RANDE

via Aldo

Moro, 11

20588 1 Canelli

Simone 17/08/1977

CNLSMN77M17

H223W

Iori

Andrea 30/10/19

71

RIONDR71R30G39

3T

2

CROCE

VERDE CASTEL

NOVO Né

MONTI

Via Boschi-

CP 28, 24

79454

1

Fiorentin

i Iacopo

11/02/19

86

FRNCPI86B1

1F463M

Iori

Andrea 30/10/19

71

RIONDR71R30G39

3T

3

CROCE

VERDE

VILLA

MINOZZ

O

P.za del

Volontariato,

1

20590

1 Pigozzi

Luca 04/12/19

82

PGZLCU82T0

4I496X

Iori

Andrea 30/10/19

71

RIONDR71R30G39

3T

4

Pubblica

Assistenza

CASTEL

NOVO DI

SOTTO

Via Petrarca,

6 8073

1 Fontanesi

Mara

12/08/19

49

FNTMRA49M

52B328F

Iori

Andrea 30/10/19

71

RIONDR71R30G39

3T

5

6

totale eventuale R.L.E.A.(SCN+SCR)

N. denominazione progetto

SCN (1) (2) (3) (3) (3)

Cognome

e nome

Data di

nascita C.F.

1 Urano Reggio

Emilia 2016 20588

2

Canelli

Simone 17/08/1977

CNLSMN77M17

H223W

Bertoldi

Alessandro

23/01/197

6

BRTLSN76A23H223R

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~ 24 ~

2

Urano Reggio

Emilia 2016

79454

4

Agostini

Andrea 22/11/1976

GSTNDR76S22G

337D

Bertoldi

Alessandro

23/01/197

6

BRTLSN76A23H223R

3

Urano Reggio

Emilia 2016

20590

3

Pigozzi

Luca 04/12/1982

PGZLCU82T04I4

96X

Bertoldi

Alessandro

23/01/197

6

BRTLSN76A23H223R

4

Urano Reggio

Emilia 2016

8073

6

Fontanesi

Mara

Bonini

Francesca

Munari

Corrado

12/08/1949

21/09/92

16/11/1947

FNTMRA49M52

B328F

BNNFNC92P61H

223J

MNRCRD47S16

H223N

Bertoldi

Alessandro

23/01/197

6

BRTLSN76A23H223R

5

6

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~ 25 ~

13) Attività di sensibilizzazione del servizio civile:

Il gruppo di lavoro sulla sensibilizzazione e promozione del Servizio Civile Volontario, coordinato

dall’operatore del Co.Pr.E.S.C. in modo coordinato e congiunto, ha condiviso l’organizzazione dei

seguenti interventi di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Volontario.

Le attività riprendono e ampliano quanto fatto negli scorsi anni nelle scuole, nelle università, nei luoghi

di aggregazione giovanile e nei momenti di festa delle singole realtà territoriali.

Il piano delle attività viene verificato e validato dal sopra citato gruppo di lavoro, in modo che esso si

presenti come il risultato di una programmazione effettivamente condivisa, aperta alle proposte, ai

suggerimenti e alla fattiva collaborazione e compartecipazione degli Enti e dei loro ragazzi, in

un’ottica non autoreferenziale.

Questo calendario di attività va a completare gli interventi che ogni singolo Ente realizzerà in proprio

secondo un proprio specifico programma.

Allo scopo, si precisa che il piano di sensibilizzazione e promozione coordinata e congiunta è articolato

in due parti:

a) monte ore di attività congiunta organizzata e coordinata direttamente dal Co.Pr.E.S.C. per 10 ore

complessive a progetto;

b) iniziative programmate in proprio dall'Ente, e condivise con il CoPrESC, per un numero di ore la

cui scelta è a discrezione dell'Ente medesimo (ben sapendo però che per l’ottenimento del

punteggio regionale occorre raggiungere la soglia minima di 21 ore complessive - cioè: 10 ore

acquisite dal Co.Pr.E.S.C., e minimo 11 ore organizzate in proprio dall’Ente); 11 ORE

COMPLESSIVE A PROGETTO

A seguito si riepilogano in dettaglio le iniziative nelle quali risulta articolato il monte ore di attività

congiunta, organizzata e coordinata direttamente dal CoPrESC.

1. Utilizzo del sito internet di ANPAS Regionale : www.anpasemiliaromagna.org per

promozione Servizio Civile Nazionale

2. Pubblicazione sul sito del coordinamento Anpas Reggio Emilia: www.anpas.re.it

3. Pubblicazioni sui Siti internet delle singole associazioni

4. Utilizzo di Facebook e Twitter

5. Utilizzo delle Mailing-list delle singole associazioni per promuovere il progetto

6. Newsletter “Anpas Informa”

7. Newsletter delle singole Associazioni coinvolte

8. Distribuzione di locandine e Volantini nel territorio con particolare attenzione a luoghi

ricreativi e aggregativi frequentati da giovani (circoli parrocchiali, scuole, circoli ricreativi, circoli

sportivi, università, uffici comunali, Informagiovani)

9. Inserzioni di articoli sulla stampa locale di promozione sul SCR

10 Presenze di banchetti con materiale informativo in occasione di Feste Paesane, e Comunali

11. Lettere informative ai ragazzi di età idonea a partecipare ai progetti di Servizio Civile

12. Pubblicizzazione attraverso il Centro Servizi di Volontariato della Provincia di Reggio

Emilia

14) Criteri e modalità di selezione dei giovani del progetto SCR (riportare –copia/incolla- la soluzione 1 oppure la soluzione 2

dell’allegato A12. Non sono utilizzabili altri criteri):

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~ 26 ~

ORIENTAMENTO (partecipazione facoltativa, ma fortemente consigliata):

I candidati potranno prendere visione del progetto reso disponibile sul

sito internet dell’Ente per una prima informazione. All’interno del sito

è possibile inoltre accedere all’offerta progettuale provinciale

attraverso il collegamento al sito del Coordinamento Provinciale Enti di

servizio Civile (Co.Pr.E.S.C.).

Per tutti i candidati che manifestano l’interesse per il presente progetto

è consigliata una visita presso le sede di attuazione ed un colloquio con

gli operatori di servizio.

Questa attività ha lo scopo di orientare i giovani ad una scelta del

progetto più meditata, in linea con il proprio vissuto ed attitudini

personali.

SELEZIONE (partecipazione obbligatoria, l’assenza all’incontro di

selezione comporterà l’esclusione):

La selezione delle candidature sarà effettuata valutando il curriculum

vitae e il colloquio con l’attribuzione di un punteggio finale, secondo i

criteri di seguito indicati.

VALUTAZIONE CURRICULUM VITAE

. Titolo di studio

Punteggio per la voce:

“Titolo di studio”: (da valutare solo il titolo più elevato)

. 10,00 punti laurea (vecchio ordinamento o specialistica)

. 8,00 punti laurea triennale (primo livello o diploma universitario)

. 6,00 punti diploma di maturità scuola media superiore

Fino a 4,40 (punti 1,10 per ogni anno concluso di scuola media superiore)

. 4,40 punti se conclusi 4 anni di scuola media superiore

. 3,30 punti se conclusi 3 anni di scuola media superiore

. 2,20 punti se conclusi 2 anni di scuola media superiore

. 1,10 punti se concluso 1 anno di scuola media superiore

. 1,00 punto licenza media inferiore

Punteggio Massimo Valutazione Curriculum Vitae:

fino ad un massimo di 10 punti

VALUTAZIONE COLLOQUIO

Fattori di valutazione:

. Conoscenza del Servizio Civile

. Conoscenza del progetto proposto dall’Ente

. Chiarezza di ruolo e attività da svolgere

. Motivazioni alla scelta del Servizio Civile

. Aspettative del/la candidato/a

. Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per

l’espletamento del servizio

. Valutazioni da parte del/la candidato/a

. Caratteristiche individuali

. Considerazioni finali

Punteggio Massimo Valutazione Colloquio: fino ad un massimo di 90 punti.

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~ 27 ~

La scheda che si utilizzerà durante gli incontri di selezione:

SERVIZIO CIVILE REGIONALE SCHEDA VALUTAZIONE DELLA CANDIDATURA

Candidata/o_________________________________________

Progetto____________________________________________

Sede di attuazione_________________________________

CURRICULUM VITAE PUNTEGGIO

1 Titolo di studio

max 10,00 punti

[A]totale curriculum vitae (max 10/100)

COLLOQUIO: fattori di valutazione approfonditi

1

Conoscenza del Servizio Civile Nazionale

canali di ricerca informazioni acquisite

max 10 punti

2

Conoscenza del progetto proposto dall’Ente

conoscenza obiettivi e complesso delle attività proposte

approfondimenti in merito al contenuto progettuale max 10 punti

3

Chiarezza di ruolo e attività da svolgere

rispetto alle attività specifiche della Sede scelta

disponibilità a condividerne le finalità disponibilità ad imparare-facendo

max 10 punti

4 Motivazioni alla scelta del Servizio Civile

Regionale max 10 punti

5

Aspettative della/del candidata/o

rispetto alla propria esperienza personale

rispetto al proprio percorso formativo rispetto a competenze acquisibili

altro_________________________ max 10 punti

6

Disponibilità del candidato nei confronti di

condizioni richieste per l’espletamento del

servizio

Verifica della disponibilità allo svolgimento del servizio in relazione ad

impegni in essere o condizioni particolari

segnalate dal candidato;

Riferimento al punto 15 del progetto specifico (condizioni oggettive per lo

svolgimento del servizio);

max 10 punti

7 Valutazioni da parte del/la candidato/a

importanza di investire in nuove relazioni

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~ 28 ~

intenzione a collaborare nelle attività proposte in modo flessibile

a mettere a disposizione doti o abilità particolari

max 10 punti

8

Caratteristiche individuali

capacità di ascolto

confronto con l’altro disponibilità a sostenere eventuali

situazioni critiche o di tensione

attitudine positiva

altro_________________________ max 10 punti

9

Considerazioni finali

impressione complessiva di fine colloquio max 10 punti

[B]totale colloquio (max 90/100)

[A+B]PUNTEGGIO TOTALE SCHEDA (max 100/100)

Viene esclusa la possibilità di dichiarare giovani “NON IDONEI” al servizio civile regionale

E’ prevista la presenza , nel gruppo dei selettori, di un esperto nel campo dell’immigrazione

15) Piano di monitoraggio interno per la valutazione

dell’andamento delle attività del progetto:

Piano di Monitoraggio Interno di competenza dell’ ANPAS

L’Ente applicherà un Piano di Monitoraggio Interno di propria competenza e valutazione periodica

dello svolgersi delle attività previste dal progetto ed indicate al punto 5.

A questo scopo il suddetto piano di monitoraggio porrà l’attenzione sulla rilevazione periodica dei

diversi indicatori.

Fondamentale sarà, inoltre, il monitoraggio dell’andamento del progetto in rapporto alla

partecipazione attiva dei giovani volontari secondo le modalità di seguito riportate:

- i volontari saranno assegnati all’operatore locale di progetto che li seguirà costantemente nelle

loro attività quotidiane divenendo per essi un punto di riferimento e supporto oltre che elemento

di verifica e supervisione del lavoro svolto;

- si svolgeranno incontri periodici fra volontari e personale dell’Ente per discutere dei

parziali risultati raggiunti e delle eventuali criticità;

- i volontari saranno periodicamente invitati a compilare questionari di autovalutazione (con

domande a risposta aperta e non) durante lo svolgimento del loro percorso presso l’ente al fine

di registrare le opinioni dei volontari rispetto al progetto in corso di svolgi\mento;

I questionari saranno compilati dai volontari all’inizio del loro percorso di servizio civile, a metà ed

alla fine dell’esperienza e prenderanno in considerazione i seguenti aspetti:

- inizio percorso: caratteristiche dei volontari e loro iniziali aspettative, loro modalità di presa

contatto con l’ente, loro opinione sulle modalità di accoglienza ed inserimento nel conteso

dell’ente, l’esperienza del giovane e la sua crescita, il raggiungimento degli obiettivi, il rapporto

gli operatori dell’Ente e con gli utenti;

- metà percorso: considerazioni sulla formazione generale e specifica effettuate fino a quel

momento, rapporto tra le attività svolte dai volontari e le caratteristiche ed attività descritte

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~ 29 ~

nel progetto scelto, l’esperienza del giovane e la sua crescita, il raggiungimento degli obiettivi,

il rapporto gli operatori dell’Ente e con gli utenti;

- fine percorso: indagine quantitativa e qualitativa sulle conoscenze e capacità apprese dai

volontari, loro opinioni e considerazioni sull’esperienza effettuata, grado di soddisfazione e

corrispondenza alle aspettative rispetto al periodo di servizio civile volontario prestato,

l’esperienza del giovane e la sua crescita, il raggiungimento degli obiettivi, il rapporto gli

operatori dell’Ente e con gli utenti.

L’esperto del monitoraggio incrementerà e completerà l’analisi dell’andamento delle attività

del progetto provvedendo ad effettuare le proprie periodiche valutazioni relativamente alle

oscillazioni in itinere degli indicatori ed alle analisi dei dati relativi al monitoraggio riguardante il

percorso dei volontari in rapporto allo svolgimento del progetto stesso.

Realizzazione di un report finale contenete, fra l’altro, le azioni correttive apportate nel corso

dell’esperienza utilizzabili per dare evidenza alla riprogettazione e i dati stessi del monitoraggio,

incluso l’andamento del progetto, che saranno resi pubblici attraverso il percorso di

accompagnamento in ambito CoPrESC.

PARTECIPAZIONE AL PERCORSO COORDINATO E CONGIUNTO A LIVELLO

PROVINCIALE PER LA CONDIVISIONE DEL MONITORAGGIO INTERNO DEI

PROGETTI

L’ente sostiene l’importanza di condurre un’azione di monitoraggio coordinata e condivisa con gli

enti di servizio civile del territorio. In linea a quanto previsto nel Piano Provinciale del Copresc di

Reggio Emilia, l’ente aderisce al “Percorso coordinato e congiunto per la condivisione degli

standard minimi di qualità del monitoraggio interno dei progetti” rispettandone le relative modalità

di realizzazione al fine di offrire uno strumento ai giovani in SC, agli operatori dell’Ente e a tutti gli

attori sociali che, a diverso titolo, collaborano alla realizzazione dei progetti di Servizio Civile, per

comuni scambi di opinione, di incontro condiviso e di reciproca conoscenza

CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI

16) Eventuali crediti formativi riconosciuti:

17) Eventuali tirocini riconosciuti :

18) Competenze e professionalità acquisibili dai giovani durante l’espletamento del SCR, certificabili e validi ai fini del

curriculum vitae (specificare il/i soggetto/i competente a

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certificare e riconoscere le competenze, allegando copia degli

accordi):

Al termine del progetto ciascuna sede operativa rilascerà ai volontari del Servizio Civile Regionale e un

attestato di partecipazione che riconosce tutte le competenze e la professionalità acquisita durante il progetto

“Urano Re 2016”

L’ente rilascerà al Volontario che abbia terminato il Servizio un attestato di frequenza formativa e

di percorso di apprendimento in servizio civile, relativo alle conoscenze, abilità e attitudini

essenziali legate, secondo l’accezione della Raccomandazione UE del 18/12/2006, all’ambito 6

delle competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE).

19) Reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):

Copresc di Reggio Emilia, così come sottoscritto nella scheda di adesione.

CF

Via Mazzini, 6 - 42121 Reggio Emilia

Attività: svolgimento in modo coordinato e congiunto dell’attività di sensibilizzazione e promozione, del

monitoraggio e della formazione generale

Formazione generale dei giovani in SCR coordinata dal Co.Pr.E.S.C.

e congiunta con altri Enti validata dalla regione

(non è possibile utilizzare altra modalità di erogazione della F.G)

20) Sedi di realizzazione formazione generale e formazione

specifica (indicare nome sede, indirizzo, comune):

La "sede di realizzazione" del corso di Formazione Generale dei volontari sarà identificata in una

tra le seguenti sedi:

1. un’ aula c/o Caritas Reggiana, via dell'Aeronautica n° 4 - Reggio Emilia;

2. un’aula c/o Comune di Reggio Emilia, via Emilia S. Pietro n° 12 – Reggio Emilia;

3. un'aula c/o Arcispedale S. Maria Nuova – Biblioteca medica, Palazzo Rocca Saporiti – viale Murri

n° 7 – Reggio Emilia

4. un'aula c/o Azienda USL Padiglione Golgi – Campus S. Lazzaro - Centro di formazione aziendale

"A. Liberati", via Amendola n° 2 – Reggio Emilia;

5. un'aula c/o ARCI Servizio civile – Legambiente, via Mazzacurati n° 11 – Reggio Emilia;

6. un’aula c/o Consorzio O. Romero, sede di via Toschi, 16 – Reggio Emilia oppure nuova sede

Complesso “ex Polveriera” via Terrachini – Reggio Emilia

7. un’ aula c/o Comune di Correggio, Sala riunioni ISECS, via della Repubblica n° 8 – Correggio

(RE);

8. un'aula c/o Comune di Campagnola Emilia, Sala incontri Biblioteca comunale, p.zza Roma n° 12

– Campagnola Emilia (RE);

9. un'aula c/o Comune di Novellara, Sala civica, Piazzale Marconi, n° 1 – Novellara (RE);

10. un’aula c/o Comune di Scandiano, Sala polivalente - Palazzina Lodesani, via Fogliani n° 7 –

Scandiano (RE)

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Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei giovani

Formazione specifica

presso le singole sedi di Progetto come da box 12

- un’aula c/o ARCI Servizio civile – Legambiente, via Mazzacurati, 11 – Reggio Emilia

21) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:

Giuseppe Grana nato a San Nicandro Garganico il 13/09/1949

Cristiana Madoni nata a Parma il 2/3/1975

Claudia Polastri nata a Mirandola il 21/3/1984

Alessandra Grana nata a Piacenza il 03/05/1975

Valeria Balboni nata a Mirandola 07/06/1990

Gabriele Toloni nato a Fiorenzuola d’Arda il 10/12/1975

Massimo Becchi nato a Reggio Emilia 03/02/1971

22) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:

I corsi prevedono l’utilizzo di lezioni frontali con docenti esperti supportate da dispense e testi

specifici e mezzi didattici quali lavagna luminosa, diapositive, presentazioni con programma power-

point su pc.

Durante gli incontri sono previste simulazioni e prove pratiche (con manichini e attrezzature

sanitarie).

Al termine di ogni modulo formativo è previsto un test teorico-pratico e un test di gradimento per

la valutazione dell’ efficacia e della soddisfazione della formazione

23) Contenuti della formazione:

PIS-Primo Intervento Sanitario

ARGOMENTI ORE

Storia dell’Anpas e dell’associazione sul territorio-

Aspetti legislativi- Organizzazione del sistema 112-118

3

Metodo di valutazione paziente traumatico e casi clinici 3

Metodo di valutazione paziente non traumatico e casi clinici 3

BLS 3

Valutazione teorica

Protocolli operativi e procedure nella gestione dei servizi

ARGOMENTI ORE

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~ 32 ~

I protocolli per la gestione della chiamata di soccorso in centrale

operativa 118 e per l’invio del mezzo di soccorso;

la radio, il linguaggio radio e i protocolli relativi alle

comunicazioni

3

BLSD –Basic Life Support and Defibrillation

ARGOMENTI ORE

Valutazione del Paziente

Metodo ABC-

Manovre di RCP

Impiego del DAE

2

Abilità pratiche di Rianimazione Cardio-Polmonare

Impiego pratico del DAE

3

Valutazione teorico

Pratica BLSD

1

ML-Medicina Legale

ARGOMENTI ORE

Elementi di Medicina Legale

Normative

Privacy

2

CR- Capacità relazionale

ARGOMENTI ORE

Capacità di relazione con Equipe ed Utenza 3

Addestramento

ARGOMENTI ORE

Addestramento pratico 10

PBLSD- Pediatric Nasic Life Support and Defibrillation

ARGOMENTI ORE

Valutazione del Paziente Pediatrico

Metodo ABC

Manovre di RCP

Impiego del DAE

1

Abilità pratiche di Rianimazione Cardio-Polmonare Pediatrica

Impiego pratico del DAE

2

Valutazione teorico-pratica 1

TB-Trauma Base

ARGOMENTI ORE

Trattamento del Paziente traumatizzato in ambito pre-

ospedaliero per il supporto delle funzioni vitali di base

5

Valutazione teorico-pratica 1

PIT-Presidi di Immobilizzazione e Trasporto

ARGOMENTI ORE

Impiego pratico dei presidi di immobilizzazione e trasporto: 5

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~ 33 ~

Posizionamento del collare cervicale

Tavola spinale ed accessori

Sistema Ked

Immobilizzatori per arti

Materasso a decompressione

Barella a cucchiaioatraumatica

Sedia di evacuazione

Valuatzione teorico-pratica 1

GeMax-Gestione Maxiemergenze

ARGOMENTI ORE

Gestione extra ospedaliera delle grandi emergenze e delle

emergenze non convenzionali incluse le procedure di triage sul

campo

3

Valutazione teorico-pratica 1

SOS-Sicurezza in Operazioni di Soccorso

ARGOMENTI ORE

Autoprotezione durante le operazioni di soccorso in autostrada

Modalità di rendez vous con MSA

3

Valutazione teorico 1

Eming-Emergenza in Gravidanza

ARGOMENTI ORE

Gestione delle problematiche inerenti il parto in ambiente extra

ospedaliero e modalità di trasporto

Valutazione teorico

2

Addestramento

ARGOMENTI ORE

10

Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il “Modulo di formazione e informazione

sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile” esso sarà realizzato in

forma coordinata e congiunta e in ambito Copresc di Reggio Emilia come a seguito descritto:

MODULO DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI

ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI

L’Ente in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida

per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle ore da svolgere,

due moduli per complessive 8 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego

dei volontari nei progetti di SC”.

Formatore: Massimo Becchi

MODULO A - DURATA: 4 ore

Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di servizio civile sono, come da disciplina

dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i

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~ 34 ~

progetti, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela

e sicurezza dei luoghi di lavoro.

CONTENUTI DELMODULO A

- Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza

cos’e’,

da cosa dipende,

come può essere garantita,

come si può lavorare in sicurezza

- Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di

prevenzione e protezione

concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela

valutazione dei rischi e gestione della sicurezza)

fattori di rischio

sostanze pericolose

dispositivi di protezione

segnaletica di sicurezza

riferimenti comportamentali

gestione delle emergenze

- Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza

codice penale

codice civile

costituzione

statuto dei lavoratori

normativa costituzionale

D.L. n. 626/1994

D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche

Il modulo sarà erogato attraverso una lezione frontale e con l’uso di tecniche non formali.

MODULO B - DURATA: 4 ore :

Nell’ambito delle attività svolte dai volontari, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici

esistenti negli ambienti di frequentazione, per i settori e le aree di intervento del progetto.

CONTENUTI DEL MODULO B:

NOTA BENE: i contenuti sono differenziati a seconda del Settore dei progetti, quindi ogni Ente

aderente invierà i propri volontari alla parte contenutistica di competenza, corrispondente al Settore

di impiego attinente al rispettivo progetto.

Assistenza

fattori di rischio connessi ad attività con anziani, minori, giovani, immigrati, profughi,

detenuti in misure alternative, disagio ed esclusione adulta e giovanili

fattori di rischio connessi ad attività in carcere e/o con diversamente abili, attività motoria,

pazienti invalidi, malati terminali, tossicodipendenti ed etilisti, dipendenze e devianze sociali.

Focus sui contatti con l’utenza e cura alla persona

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~ 35 ~

modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni

gestione delle situazioni di emergenza

sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione

segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali

normativa di riferimento

Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), si approfondiranno i contenuti

relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti:

Per il servizio in sede

Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui i volontari

si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti nelle sedi di

progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture

congressuali, ecc..

Per il servizio fuori sede (outdoor)

Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti (piazze,

giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di

campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al servizio civile e/o al progetto,

utilizzando le dotazioni presenti e disponibili in queste situazioni.

Formazione linguistica: è previsto, qualora si renda necessario, la partecipazione dei giovani ad un corso di

formazione linguistica della durata di 20 ore

24) Durata: 100

ALTRI ELEMENTI

25) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale

e specifica) predisposto:

E’ previsto un piano di monitoraggio della formazione generale.

Per l’attuazione dei progetti inseriti nel Piano provinciale del servizio civile volontario, è prevista la

somministrazione ai giovani di tre Questionari per il monitoraggio della formazione generale, e

precisamente:

- il 1° a conclusione dei moduli formativi della 1° Macroarea “Valori e identità del SCV”;

- il 2° a conclusione dei moduli formativi della 2° Macroarea “La cittadinanza attiva”;

- il 3° a conclusione dei moduli formativi della 3° Macroarea “Il giovane volontario nel sistema del

SC”, comprendente anche la valutazione complessiva del percorso.

I Questionari provvedono a valutare l’apprendimento di nuove conoscenze e competenze e verificano

l’andamento del corso di formazione valutandone gli strumenti, le metodologie e i contenuti.

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~ 36 ~

I risultati di questo monitoraggio intendono essere usati all’interno del gruppo di lavoro composto da

formatori accreditati e referenti degli enti per la formazione al fine di:

1) migliorare il percorso formativo che il Co.Pr.E.S.C. offrirà a partire dalla successiva annualità di

servizio civile volontario;

2) valutare in itinere il percorso formativo e di crescita individuale dei volontari;

3) restituire criticità e risorse agli enti aderenti rispetto alla relazione tra servizio civile, formazione

generale e formazione specifica.

E’ lasciata la facoltà al gruppo di lavoro composto dai formatori accreditati e dai referenti degli enti

per la formazione di prevedere una differente periodicità nella somministrazione dei Questionari, se

ritenuta più funzionale al perseguimento delle finalità sopra citate.

Con l’impostazione dei Questionari si cerca di ottenere delle risposte semplici e univoche, per poter

confrontare i risultati ed elaborare i dati in maniera completa.

A questo proposito si utilizza, come legenda, una scala numerica da 1 a 4 dove: (1=per niente)

(2=poco) (3=abbastanza) (4=molto), oppure la risposta chiusa (SI/NO).

Le domande si suddividono in blocchi, ed ogni blocco corrisponde a una giornata di formazione

generale (oltre a un blocco che riguarda la domanda finale sul corso nel suo complesso).

Di seguito riportiamo gli strumenti scelti per effettuare il monitoraggio sui giovani, ovvero i tre

Questionari da somministrare ai giovani partecipanti al percorso di formazione generale.

QUESTIONARIO 1° MACROAREA DELLA FORMAZIONE GENERALE:

1. Modulo 1: L’Identità del Gruppo in formazione e il patto formativo; la mediazione

interculturale

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Lo spazio lasciato alle vostre presentazioni personali quanto ha dato modo a voi, gruppo

classe, di conoscervi? (Risposte da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- Attraverso la condivisione all’interno del gruppo classe, quanto ti sei sentito consapevole delle

motivazioni che ti hanno spinto a scegliere il SCV? (Risposte da 1 a 4)

- Per quanto riguarda l’intercultura, quanto le nozioni acquisite ti sono state utili per capire

meglio il territorio in cui stai operando? (Risposte da 1 a 4)

2. Modulo 2: Dall’obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- I concetti sono stati esposti in maniera chiara? (Risposte da 1 a 4)

- Sapevi che il SCV era ”erede” dell’obiezione di coscienza al servizio militare obbligatorio?

(Risposta SI/NO)

- Eri a conoscenza della storia dell’obiezione di coscienza al servizio militare obbligatorio?

(Risposta SI/NO)

- Sapevi che prima dell’introduzione dell’obiezione di coscienza coloro i quali si opponevano al

servizio militare obbligatorio finivano in carcere militare per rifiuto all’obbligo della leva

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~ 37 ~

militare? (Risposta SI/NO)

3 Modulo 3: Il dovere di difesa della patria – la difesa civile non armata e nonviolenta

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- I concetti sono stati esposti in maniera chiara? (Risposte da 1 a 4)

- Ritieni che difesa della Patria e impegno sociale siano strettamente connessi? (Risposta SI/NO)

- Concordi con la tesi secondo la quale la difesa della Patria si può attuare anche senza mezzi

militari? (Risposta SI/NO)

- Prima di questo modulo conoscevi le principali modalità di attuazione della difesa civile (=con

mezzi non militari) della Patria (non violenza, forme di resistenza passiva, forme di

disobbedienza civile)? (Risposta SI/NO)

4 Modulo 4: La normativa vigente e la Carta di impegno etico

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- I concetti sono stati esposti in maniera chiara? (Risposte da 1 a 4)

- Le normative ti sono state presentate in maniera completa? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto eri a conoscenza del generale quadro legislativo del SCV? (Risposte da 1 a 4)

- Eri a conoscenza della complessità delle norme che regolano il SCV? (Risposte da 1 a 4)

- Ritieni coerenti i valori espressi nella Carta d’impegno etico del SCV con il tuo impegno

quotidiano di servizio-civilista? (Risposta SI/NO)

QUESTIONARIO 2° MACROAREA DELLA FORMAZIONE GENERALE:

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5 Modulo 5: La formazione civica

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- I concetti sono stati esposti in maniera chiara? (Risposte da 1 a 4)

- Questo modulo ti ha reso più consapevole di appartenere alla società civile? (Risposta SI/NO)

- Questo modulo ti ha reso più consapevole di essere titolare di diritti e di doveri ? (Risposta

SI/NO) 6 Modulo 6: Le forme di cittadinanza. Le iniziative di

sensibilizzazione

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- I concetti sono stati esposti in maniera chiara? (Risposte da 1 a 4)

- Le forme di cittadinanza attiva che ti sono state presentate sono state per te interessanti?

(Risposta SI/NO)

- Le conoscevi già? (Risposta SI/NO)

- Ti interesserebbe metterle in pratica d’ora in poi?(Risposta SI/NO) 7 Modulo 7: La protezione civile

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- I concetti sono stati esposti in maniera chiara? (Risposte da 1 a 4)

- Prima di assistere a questo modulo sapevi che il tema della “protezione civile” è legato al tema

del SCV? (Risposta SI/NO)

- Prima di assistere a questo modulo sapevi cosa sono le “Colonne mobili regionali” della

protezione civile? (Risposta SI/NO)

- Prima di assistere a questo modulo sapevi quali sono gli ambiti in cui opera la protezione civile

in Italia? (Risposta SI/NO)

8 Modulo 8: La rappresentanza dei volontari in servizio

civile

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- I concetti sono stati esposti in maniera chiara? (Risposte da 1 a 4)

- Ritieni utile che anche i volontari in servizio civile possano eleggere dei propri rappresentanti?

(Risposta SI/NO)

- Hai mai pensato di candidarti come rappresentante dei giovani in servizio civile ? (Risposta

SI/NO)

- Se tu fossi eletto come rappresentante dei giovani in Servizio Civile, ti sentiresti in grado di

fare da portavoce, nella Consulta regionale del servizio civile, di proposte utili per migliorare il

servizio civile? (Risposta SI/NO)

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~ 39 ~

QUESTIONARIO 3° MACROAREA DELLA FORMAZIONE GENERALE:

9 Modulo 9: Presentazione dell’Ente

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- I concetti sono stati esposti in maniera chiara? (Risposte da 1 a 4)

- In che misura hai accresciuto le conoscenze sull’Ente da te scelto per fare il tuo anno di SCV?

(Risposte da 1 a 4)

- Quanto è stato per te arricchente ascoltare la presentazione di Settori di attività diversi da

quello del tuo Ente di appartenenza? (Risposte da 1 a 4)

- Eri a conoscenza che il panorama degli Enti di servizio civile fosse così ampio? (Risposta

SI/NO)

10 Modulo 10: Il lavoro per progetti

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- I concetti sono stati esposti in maniera chiara? (Risposte da 1 a 4)

- Attribuisci con un numero da 1 a 4 un ordine di importanza ai seguenti punti da seguire per

scrivere un progetto: definire le priorità; lavorare in équipe; calcolo del budget; ricerca dei

partner/sponsor; monitoraggio del lavoro svolto; rispetto di ruoli e gerarchie; capacità di trarre le

conclusioni (Tutte con risposte da 1 a 4 per ogni punto, dove 1:=per niente; 2=poco;

3=abbastanza; 4=molto)

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~ 40 ~

11 Modulo 11: L’organizzazione del SC e le sue figure

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- I concetti sono stati esposti in maniera chiara? (Risposte da 1 a 4)

- Eri a conoscenza del sistema di relazioni tra Dipartimento Nazionale della Gioventù e Servizio

Civile – Regioni – Province autonome – Enti di servizio civile, funzionale alla “nascita” di un

progetto di servizio civile volontario? (Risposta SI/NO)

- Eri a conoscenza di quante figure di un Ente collaborano alla buona riuscita del progetto di

servizio civile (ad es. Olp, formatore della formazione generale, formatore della formazione

specifica, tutor, ecc. ecc. a seconda delle sedi)? (Risposta SI/NO) 12 Modulo 12: La disciplina dei rapporti tra enti e volontari

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- I concetti sono stati esposti in maniera chiara? (Risposte da 1 a 4)

- Questi concetti ti sono stati spiegati anche dal personale incaricato del tuo Ente di appartenenza?

(Risposta SI/NO)

- Quanto ritieni che la spiegazione dei tuoi diritti e dei tuoi doveri possa aiutarti a rispettare le

regole dell’Ente di appartenenza e a condividere le responsabilità del progetto su cui operi,

aumentando così il tuo senso di responsabilità? (Risposte da 1 a 4)

13 Modulo 13: Comunicazione interpersonale e gestione dei

conflitti

- Le metodologie utilizzate per questo modulo formativo quanto sono state efficaci? (Risposte

da 1 a 4)

- Questo modulo quanto è stato interessante? (Risposte da 1 a 4)

- Quanto ha risposto a un bisogno formativo che avevi? (Risposte da 1 a 4)

- I concetti sono stati esposti in maniera chiara? (Risposte da 1 a 4)

- Ti eri mai fermato a riflettere con consapevolezza sulle strategie per risolvere un conflitto

(personale o sociale) in modo pacifico e non violento? (Risposta SI/NO)

- Ritieni che d’ora in poi ti sarà più facile mettere in pratiche dinamiche simili per la risoluzione

in modo costruttivo e non violento dei conflitti (del tuo vissuto personale, o che incontri nella

società in cui vivi)? (Risposta SI/NO)

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14 Domanda di valutazione finale sul corso di Formazione Generale

14.1 In che misura il corso di formazione generale ti ha:

-stimolato a livello motivazionale?

-reso consapevole del ruolo di volontario in servizio civile?

-reso consapevole del ruolo di cittadino attivo?

-aiutato ad aumentare le tue conoscenze riguardanti il territorio dove presti servizio?

-aiutato a creare rapporti con persone non-coetanee?

-aiutato a creare rapporti con coetanei?

-aperto le porte sul mondo del volontariato?

Attribuisci con un numero da 1 a 4 un ordine di importanza alle voci precedenti

(Tutte con risposte da 1 a 4 per ogni voce, dove 1:=per niente; 2=poco; 3=abbastanza;

4=molto)

14.2 Quali argomenti sono stati più interessanti a tuo parere?

-la formazione di un’identità di gruppo

- la presentazione degli Enti e delle sedi di appartenenza dei volontari

- la mediazione interculturale

-i fondamenti istituzionali e culturali del SCV

-il dovere di difesa della Patria e il suo rapporto con il SCV

-la difesa civile non armata e non violenta

- la gestione dei conflitti personali (fra individui) e di gruppo (nella società o fra gli

Stati)

-la protezione civile

-la formazione civica

-le forme di cittadinanza

-le figure che operano nel progetto di servizio civile

-la normativa vigente e la Carta di impegno etico

-i diritti e doveri del volontario in servizio civile

-le forme di rappresentanza dei volontari in servizio civile

-il lavoro per progetti

Attribuisci con un numero da 1 a 4 un ordine di importanza alle voci precedenti

(Tutte con risposte da 1 a 4 per ogni voce, dove 1:=per niente; 2=poco; 3=abbastanza;

4=molto)

Piano di monitoraggio della formazione specifica.

Il monitoraggio della Formazione Specifica si svolgerà in itinere attraverso utilizzo di due

questionari somministrati al termine di ogni modulo formativo:

un questionario specifico al singolo modulo per valutare l’apprendimento: composto da 10

domande a scelta multipla. Una domanda può avere più risposte possibili. Ciascuna risposta può

essere corretta o errata, ma solo una risposta può essere quella corretta.Al termine del corso i

formatori illustreranno ai singoli volontari scr quali sono stati gli eventuali errori

un questionario di gradimento dell’evento formativo per verificare l’andamento del corso di

formazione valutandone gli strumenti, le metodologie, i contenuti, organizzazione, formatori

esempio questionario di gradimento

VALUTAZIONE

dei RELATORI Coerenza e

completezza

dell’argomento trattato

Capacità

comunicativa e di

coinvolgimento

del relatore

Competenza dimostrata dal

relatore

Qualità del

dibattito

|1|2|3|4| |1|2|3|4| |1|2|3|4| |1|2|3|4|

|1|2|3|4| |1|2|3|4| |1|2|3|4| |1|2|3|4|

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|1|2|3|4| |1|2|3|4| |1|2|3|4| |1|2|3|4|

VALUTAZIONE

DELL’EVENTO

Accoglienza e

organizzazione

Adeguatezza

dell’aula

Qualità del materiale

informativo

Utilità del corso

Valutazione generale

|1|2|3|4| |1|2|3|4| |1|2|3|4| |1|2|3|4|

Il volontario scr dovrà barrare la casella corrispondente con la valutazione ritenuta più

idonea seguendo una scala da 1 a 4 1 Insufficiente - 2 Sufficiente - 3 Buono - 4 Ottimo

Tale attività sarà seguita costantemente dal un apposito gruppo di lavoro costituito per seguire

l’andamento dei progetti di servizio civile.

I percorsi di formazione specifica saranno sviluppati mediante un’attenta analisi delle

competenze e dei bisogni dei volontari impiegati analizzando attentamente tutti i questionari

raccolti

Bologna 25/5/2016

Il legale Rappresentate