A vista
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ARRAMPICATA E DISABILITÀ VISIVA
L’arrampicata in palestra e
in ambiente naturale è uno
sport emergente, dalle
caratteristiche straordinarie.
Il movimento istintivo che
riprende i gesti con i quali
l’uomo scopre orizzonti nuovi
racchiude in sé una magia
che non manca di
sorprendere chi si avvicina a
questo sport.
I giovani ne rimangono
immediatamente affascinati:
arrampicare rafforza il fisico e
l’autostima, insegna a
confrontarsi con le proprie
paure e i propri limiti
sperimentando le capacità e
le soluzioni personali a
problemi generali.
Trasmette l’amore per la
natura e costruisce l’amicizia
che si rafforza nei momenti di
maggiore difficoltà; infrange,
come per miracolo, le
difficoltà relazionali.
In generale, quest’ultima è
una delle caratteristiche più
importanti dello sport, ciò che
rende così importante
incentivarne la pratica presso
i giovanissimi
In gergo tecnico, l’espressione
“a vista” (on sight) si usa
quando un itinerario, o “via”,
viene percorso dall’inizio alla
fine, senza averlo mai visto
prima e senza momenti di
riposo (resting) intermedi.
Il titolo del progetto è
provocatorio: come fa un
giovane atleta non vedente a
percorrere a vista una via in
palestra o di montagna?
Come fa a trovare la presa o
l’appoggio ideali per
procedere verso l’alto?
Come avviene
l’apprendimento tecnico in
mancanza del potente
meccanismo dell’imitazione
visiva?
Le risposte a queste domande
sono l’obiettivo del progetto
“a vista” con il quale la nostra
Fondazione desidera fornire
l’occasione di far nascere, nei
giovanissimi, la passione per
questo sport i cui valori li
accompagneranno
per tutta la vita.
PROGETTO “AVISTA”©
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2
La Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi
Onlus, ha proposto per la prima volta i corsi
di arrampicata per ragazzi non vedenti a
settembre del 2009.
I corsi si sono svolti in collaborazione con il
Centro Universitario Sportivo (C.U.S. )
Bologna, sotto la direzione tecnica di
Istruttori della Federazione Arrampicata
Sportiva Italiana (F.A.S.I.) e con la
collaborazione del Club Alpino Italiano
(C.A.I.), per quanto riguarda l’uscita finale in
ambiente naturale.
Per la stagione 2010-2011 la proposta aspira a
diventare un progetto indipendente e più
articolato che, oltre a proporre corsi e
iniziative aperte anche a ragazzi normodotati
al fine di integrare ragazzi con diverse abilità,
persegua la più ampia diffusione possibile
dell’esperienza e dei risultati conseguiti.
Verrà curata, inoltre, la ricerca di tecnologie
innovative da applicare alle necessità degli
atleti non vedenti, stimolando anche la
progettazione di nuove soluzioni.
Questo obiettivo verrà realizzato tramite:
- la codifica e la pubblicazione di un metodo
di insegnamento, definito tramite la
sperimentazione pratica di nuove soluzioni
didattiche;
- la creazione di una rete fra enti del Terzo
Settore che sviluppino iniziative analoghe
sul territorio italiano;
- la produzione di un video con il quale
trasmettere al pubblico le sensazioni e le
emozioni dei partecipanti;
- l’organizzazione di momenti culturali per la
diffusione dei risultati e lo scambio delle
buone prassi;
- la realizzazione del blog www.a-vista.it
(www.on-sight.it) per il confronto delle
esperienze, la pubblicazione del materiale
fotografico e video, i commenti dei
partecipanti e la comunicazione sulle
iniziative.
Il progetto prevede il coinvolgimento di amici
e famigliari in modo da creare gruppi in
grado di dedicarsi in autonomia
all’arrampicata.
Lo sport non è solamente un mezzo per raggiungere importanti risultati nelle diverse politiche sociali ma reca con sé valori insostituibili. Oltre a contribuire alla qualità della vita, le sue più importanti caratteristiche rimangono la felicità e la gioia che reca alle persone
Rapporto UE 2010 sulle politiche per lo sport
Descrizione sintetica e obiettividel progetto
Ogni persona è dotata di un proprio talento particolare.La società deve garantire ad ognuno la possibilità, fin dai primi anni di vita, di realizzare la propria unicità.Creando e sostenendo le occasioni per far scoccare la scintilla della passione
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3
“La migliore scuola nella quale un giovane possa apprendere che l’Universo è dotato di senso è la pratica diretta con la natura”
Konrad Lorenz
Gli adolescenti, nella maggior parte dei casi, sono
dotati di tutte le informazioni biomeccaniche e delle
caratteristiche psicologiche necessarie ad esprimersi ad
alto livello: gli adulti sovente non comprendono queste
capacità perché non è comune riconoscere che i giovani
possono essere un modello da imitare.
Eppure l’esperienza empirica, dimostra l’esatto
contrario.
Questo è vero anche in presenza di disabilità visiva: un
ragazzo non vedente di 15 anni può risolvere
brillantemente problemi complessi nell’arrampicata.
Semmai, l’emergenza di un talento precoce, come ne
osserviamo di continuo, deve essere l’occasione per
creare una scuola in cui il soggetto che si trova in una
situazione di vantaggio tecnico, il più delle volte frutto
di una combinazione casuale e non intenzionale di
fattori incontrollabili, diventi l’elemento trainante per i
coetanei che imitano, modificano e superano l’esempio.
Solo in questo modo si può generare un circolo virtuoso
che permette, in ultima analisi, alla società di crescere,
nel suo complesso.
Immergersi nella natura, inoltre, rappresenta uno
stimolo fondamentale per lo sviluppo delle qualità
fondamentali per la vita sociale.
Dalla pianificazione dell’uscita, per la quale si devono
prevedere le condizioni climatiche e di impegno
psicofisico al confronto con l’itinerario di salita sulla
roccia, si toccano tutti i punti “caldi” dell’educazione
dei ragazzi.
Il progetto “a vista” aspira a valorizzare questi elementi,
dalle potenzialità virtuose praticamente illimitate.
Chi lo desidera, inoltre, potrà dedicarsi all’attività
agonistica, incontrando giovani di tutte le età,
provenienti da altri Paesi.
Se il talento individuale non genera un movimento l’innovazione si disperde nel nulla
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4
I numeri dell’edizione 2009 - 2010
26%
19%13%
43%
Partecipanti ai corsi (12)Istruttori (9)Volontari (6)Altri partecipanti (20)
0 12,5 25 37,5 50
• Giornate in palestra
• Uscite in ambiente
• Ore di pratica
30
1
50
Totale partecipanti 47
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5
I servizi fotografici che documentano il progetto sono a cura della
Scuola di Fotografia
www.shootinstitute.it
I professionisti e gli allievi della Scuola di Fotografia, prestando gratuitamente
la loro opera a favore della Fondazione, permettono una straordinaria documentazione delle attività
• AUTUNNO 2010 - PRIMAVERA 2011
Corsi in palestra, presso la struttura del C.U.S. Bologna
e sotto la direzione tecnico/didattica degli Istruttori
della F.A.S.I.
• PRIMAVERA 2011
Uscita in ambiente naturale, con arrampicata in falesia
attrezzata. In collaborazione e con la supervisione degli
Istruttori del C.A.I. (accordo da confermare)
• GIUGNO 2011 (data da definire)
Partecipazione alla manifestazione internazionale Rock
Junior di Arco (Trento) o Daone (Trento).
• GIUGNO 2011 (data da definire)
Uscita in ambiente naturale, con arrampicata in falesia
attrezzata. In collaborazione e con la supervisione degli
Istruttori del C.A.I. (accordo da confermare)
• AUTUNNO 2010 - AUTUNNO 2011
Produzione e selezione del materiale video e fotografico
• AUTUNNO 2011
Redazione della proposta del metodo di insegnamento
• PRIMAVERA 2012
Presentazione materiale finale e illustrazione dei
risultati
Professionalità coinvolte
- Istruttori F.A.S.I
- Istruttori C.A.I (da confermare).
- Istruttori di mobilità
- Docenti di metodologia dell’allenamento
- Scuola di Fotografia Shoot Institute
- Volontari
(La partecipazione al progetto è limitata a max. 10 iscritti per corso)
Programma dell’edizione 2010 - 2011
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6
www.fondazioneperlosport.it
In collaborazione con
Con il contributo tecnico di