A Scuola Di Logopedia PDF

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A cura di: Elena Arnolfo Monica Signorato

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A cura di:Elena ArnolfoMonica Signorato

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CHI E’ IL LOGOPEDISTA?Il logopedista è l'operatore sanitario che interviene nel campo della

prevenzione e del trattamento riabilitativo dei :

� disturbi del linguaggio

� disturbi della comunicazione � disturbi della comunicazione

� nei bambini

� negli adulti

� negli anziani

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DI COSA SI OCCUPA?L'attività del logopedista è volta all‘ educazione e rieducazione di tutte le malattie che

provocano disturbi della voce, della parola, del linguaggio orale e scritto e degli

handicap comunicativi.

Le principali aree di intervento sono:

� Deglutizione atipica

� Disturbo specifico di linguaggio o disturbo di linguaggio secondario a deficit � Disturbo specifico di linguaggio o disturbo di linguaggio secondario a deficit

neurologico e/o cognitivo

� Disturbi specifici dell'apprendimento (dislessia, disortografia, disgrafia,

discalculia)

� Disturbi della voce

� Disturbi della fluenza

� Disturbi dello sviluppo globale in quadri sindromici

� Disturbi di comunicazione di tipo autistico, afasico, agnosico, aprassico

� Sordità pre e post- linguale

� Disturbi di deglutizione

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DISTURBO SPECIFICO DEL

LINGUAGGIORiguarda tutti i canali comunicativi in soggetti senza lesioni

organiche encefaliche o sensoriali e senza turbe psicoaffettive o

socioculturali . Si tratta cioè non tanto di un quadro patologico ,

quanto piuttosto di una devianza evolutiva statistica fisiologica , quanto piuttosto di una devianza evolutiva statistica fisiologica ,

allo stesso modo , per simmetria, della precocità comunicativa.O.Schindler Breviario di patologia della comunicazione Ω Ed. 1980

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INDICI DI RISCHIO

� La familiarità per ritardo di linguaggio ( l’incidenza è stimata

tra il 20 ed il 40% mentre nella popolazione generale è intorno

al 4%)al 4%)

� Il genere ( sembra prevalente il disturbo nei maschi rispetto

alle femmine in ragione di 2 a 1 o di 3 a 1 )

� Otiti frequenti nei primi due anni di vita

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QUALI TIPI POSSIAMO

OSSERVARE?• Disturbo specifico recettivo-espressivo :

– Grave deficit delle capacità recettive con compromissione del linguaggio

espressivo

• Disturbo specifico espressivo :

– Compromissione significativa del solo livello espressivo

• Disturbo fonologico isolato :

– Disturbo delle competenze fonetico-fonologiche

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DISTURBO SPECIFICO

RECETTIVO-ESPRESSIVO

� Compromissione del livello fonologico:

�Comprensione difficoltà a riconoscere suoni simili

es: pollo/bollo; mano/nano; cavolo/tavolo

� Produzione difficoltà a produrre suoni simili� Produzione difficoltà a produrre suoni simili

es: donna/gonna; foto/voto; cubo/tubo

� Compromissione del livello lessicale:

� Ridotto vocabolario sia in espressione, che in

comprensione

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� Compromissione del livello morfo-sintattico

�Comprensione Difficoltà nella comprensione di

strutture frasali più o meno complesse

es: “ La palla è sopra il tavolo”

“ Il cane è stato lavato”

�Produzione Uso limitato od erroneo di strutture frasali

più o meno complessepiù o meno complesse

es: concordanza soggetto-verbo, nome-articolo,

nome-aggettivo; mancato uso di frasi passive, confusione

tra i locativi, etc.

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QUALI TIPI POSSIAMO

OSSERVARE?• Disturbo specifico recettivo-espressivo :

– Grave deficit delle capacità recettive con compromissione del linguaggio

espressivo

• Disturbo specifico espressivo :

– Compromissione significativa del solo livello espressivo

• Disturbo fonologico isolato :

– Disturbo delle competenze fonetico-fonologiche

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DISTURBO SPECIFICO ESPRESSIVO

� Compromissione del livello fonologico:

� Produzione difficoltà a produrre suoni simili

es: donna/gonna; foto/voto; cubo/tubo

� Compromissione del livello lessicale:

Ridotto vocabolario in espressione� Ridotto vocabolario in espressione

� Compromissione del livello morfo-sintattico

� Produzione Uso limitato od erroneo di strutture frasali più o meno

complesse

es: concordanza soggetto-verbo, nome-articolo, nome-aggettivo;

mancato uso di frasi passive, confusione tra i locativi, etc.

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QUALI TIPI POSSIAMO

OSSERVARE?• Disturbo specifico recettivo-espressivo :

– Grave deficit delle capacità recettive con compromissione del linguaggio

espressivo

• Disturbo specifico espressivo :

– Compromissione significativa del solo livello espressivo

• Disturbo fonologico isolato :

– Disturbo delle competenze fonetico-fonologiche

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DISTURBO FONOLOGICO ISOLATO

� Alterazione nella produzione dei fonemi (suoni della lingua):

� CANCELLAZIONE DI SILLABA DEBOLE /’efante/ per elefante

� RIDUZIONE DI DITTONGHI /’kama/ per chiama

� CANCELLAZIONE CONSONANTICA /e’one/ per leone

� CANCELLAZIONE VOCALICA /’cello/ per uccello

� METATESI /’saka/ per tasca

� EPENTESI /’vretro/ per vetro

� ARMONIA CONSONANTICA /ma’nana/ per banana

� ARMONIA VOCALICA /lo’one/ per leone

� RIDUZIONE DEL GRUPPO CONSONANTICO /’kasse/ per classe

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� STOPPING /’tumo/ per fumo

� AFFRICAZIONE /’ciappa/ per sciarpa

� FRICAZIONE /sokko’lata/ per cioccolata

� GLIDING /’bajo/ per bagno

� ANTERIORIZZAZIONE /’tinte/ per cinque

� POSTERIORIZZAZIONE /’copo/ per topo

� DESONORIZZAZIONE /pa’nana/ per banana

SONORIZZAZIONE /’bikkoli/ per piccoli� SONORIZZAZIONE /’bikkoli/ per piccoli

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COSA OSSERVARE?

Alcuni esempi di indicatori di DSL:Sviluppo normale DSL

Comparsa delle prime parole 13/15 mesi

(grande variabilità)

Non sempre ritardata ma

limitata nel numero

Prime combinazioni di parole 20/24 mesi Assenza di combinazione di 2

parole a 36 mesi

Vocabolario 20 parole a 18/20 m

330 parole a 24 m

< di 50 parole a 24 m

Lunghezza Media Enunciato

(LME)

27/38m = 3/5 parole < di 3 parole a 38 m

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Assenza di linguaggio a 24/30 mesi

Pediatra:Fattori di rischio Visita

specialistica (foniatra, NPI)

Controlli periodici

Altre patologie?

ApprofonVal. QUALE PERCORSO

Approfondimenti

Val. Logopedica:

Disturbo recettivo?

Consigli+

controlli

Presa in carico

logopedica

QUALE PERCORSO

INTRAPRENDERE?

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36-42 m

Sviluppo linguistico

nella norma?

Consigli +

controlli

Diagnosi di DSL

Presa in carico

logopedica

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ALCUNI CONSIGLICi sono alcune regole semplicissime, che forse la maggior

parte di noi segue abbastanza spontaneamente, che, se

applicate sin dall’inizio, aiutano il bambino nello sviluppo del

linguaggio:

� parlare in modo chiaro cercando di scandire le parole � parlare in modo chiaro cercando di scandire le parole

� non prevenire quello che sta cercando di dirvi, togliendogli le

parole di bocca. Aspettate che abbia finito di parlare. Poi

ripetete la frase o la parola in modo corretto (ma senza

correggerlo).

� usare frasi per descrivere quello che il bambino sta facendo.

Ad esempio. “Hai preso la macchina grande!”

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� diminuire il numero di domande cosiddette di controllo, ad

esempio ” hai una palla rossa?”. Il bambino capirà subito che

state cercando di verificare il suo linguaggio e eviterà di

rispondervi, oppure inizierà a sentirsi insicuro.

� leggete dei libri ogni giorno e, se non riesce a rimanere attento

per la durata della storia, guardate solo le figure e descrivete

quello che vedete. quello che vedete.

� non mettetelo davanti alla TV con la speranza che lo aiuti a

sviluppare il linguaggio. E’ provato che non solo non funziona,

ma è anche deleterio, togliendo tempo prezioso al gioco.

� non lasciarlo perennemente con il ciuccio in bocca!

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�Fondamentale la tempestività

dell’intervento

�Promozione di un approccio di

prevenzione, conoscenza e sostegno rivolto

a bambini di età anche inferiore ai 4 anni

�Prevenzione Disturbi Specifici di

Apprendimento

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PERCHE’ SI PARLA COSI’ TANTO DI

DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO?

La scuola dell’obbligo segnala che circa il 20% della

popolazione scolastica presenta difficoltà.

15% difficoltà

generiche negli

apprendimenti

3-5% disturbi

specifici

dell’apprendimento

(DSA)

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PERCHE’ NOI NE PARLIAMO?

I soggetti con Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA)

presentano un pregresso disturbo di linguaggio nel 30-40

% e, secondo alcuni, più della metà dei bambini con DSL

presenta difficoltà di apprendimento nei primi anni

scolastici.scolastici.

IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE INDIVIDUANDO E

TRATTANDO ADEGUATAMENTE I DISTURBI/RITARDI DI

LINGUAGGIO

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DI COSA SI TRATTA?

I DSA si dividono:

� DISLESSIA Disturbo settoriale della lettura� DISLESSIA

� DISORTOGRAFIA

� DISCALCULIA

Disturbo settoriale della lettura

Disturbo settoriale della scrittura

Disturbo settoriale del calcolo

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Si manifesta in bambini privi di:

• disturbi neurologici o cognitivi (bambino intelligente)

• disturbi sensoriali (sordità, cecità...)

• disturbi relazionali• disturbi relazionali

Nonostante il bambino abbia avuto normali

opportunità scolastiche.

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Quali sono i campanelli d’allarme?

• Difficoltà nelle competenze metafonologiche

• Lentezza eccessiva nella lettura

• Difficoltà ad associare un suono ad una lettera

Lettura “a mente” migliore di quella ad alta voce• Lettura “a mente” migliore di quella ad alta voce

• Scambi di lettere simili: f/v, m/n, p/b, t/d, b/d, a/e, ...

• Inversioni di lettere: bambola/bamlabo

• Omissione o aggiunta di lettere: tavolo/taolo

• Grafemi inesatti: pesce/pese, ghiro/giro

• Omissione di accenti o doppie

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• Mancato riconoscimento dei numeri

• Mancato riconoscimento dei segni +, -, x, ÷

• Difficoltà ad allineare correttamente i numeri

• Inversione di numeri: 153/135

• Mancato riconoscimento dello zero: centouno = 1001

• Difficoltà ad imparare le tabelline

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BISOGNA SAPERE CHE...

Il disturbo specifico dell’apprendimento

� Non è una malattia

� E’ una disfunzione congenita della struttura neuro-

funzionalefunzionale

� E’ possibile ridurne gli effetti funzionali attraverso una

educazione tempestiva

IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI PRECOCE

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Figure di riferimento per i genitori:

�Pediatra

�Insegnanti

�Neuropsichiatra Infantile

�Foniatra�Foniatra

�Logopedista

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IL PROGETTO

Obiettivi:

� Formazione e informazione di genitori ed insegnanti� Formazione e informazione di genitori ed insegnanti

� Individuazione precoce dei disturbi di linguaggio

� Prevenzione dei disturbi specifici dell’apprendimento

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COME E’ STRUTTURATO?

� Un incontro con i genitori e le insegnanti

� Tre mattinate con i bambini:

attività strutturate con materiale specifico per attività strutturate con materiale specifico per

l’individuazione di eventuali difficoltà di comprensione e

produzione a livello fonologico, semantico-lessicale e

morfo-sintattico.

� Restituzione di una breve relazione

� Disponibilità ad eventuali colloqui individuali

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