A pattern language, per la scuola

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A PATTERN LANGUAGE PER LA SCUOLA Opportunità di rigenerazione Un Pattern Language è un insieme di istruzioni in forma esplicita per progettare e costruire, che definisce Pattern a ogni scala, dalla struttura di una regione al dettaglio della finestra. I pattern consentono ad ogni cittadino dotato di media cultura di progettare un ambiente soddisfacente ed ecologicamente appropriato per loro stessi e le loro attività. 1..............................Obiettivi 2......Forze guida del cambiamento della scuola 20/05/2014 document.doc 1

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I pensieri di Alexander e Negroponte permettono al progetto di superare i limiti dettati dalla impossibilità di gestire la crescente complessità dei problemi per costruire metodi di lavoro basati su lessici progettuali infiniti. Il progettista non è più delegato alla realizzare un progetto finito, ma diventa il facilitatore delle scelte dei cittadini

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A PATTERN LANGUAGE PER LA SCUOLA

Opportunità di rigenerazione

Un Pattern Language è un insieme di istruzioni in forma esplicita per progettare e costruire, che definisce Pattern a ogni scala, dalla struttura di una regione al dettaglio della finestra. I pattern consentono ad ogni cittadino dotato di media cultura di progettare un ambiente soddisfacente ed ecologicamente appropriato per loro stessi e le loro attività.

1.Obiettivi2.Forze guida del cambiamento della

scuola3.Metodo: linguaggio di progetto delle

scuole4.Patterns per la scuola

5.Una procedura per l'uso dei pattern20/05/2014 document.doc 1

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6.Repertori

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1. ObiettiviProblemi di progettazione complessa"At the core... is the idea that people should design for themselves their own houses, streets and communities. This idea... comes simply from the observation that most of the wonderful places of the world were not made by architects but by the people".Christopher Alexander i

Il progetto è sottoposto a continui processi valutativi sin dalle fase di ideazione, in questo modo esso non rimane immobile ma è influenzato dagli apporti successivi delle valutazioni dei portatori di interesse. Se nella progettazione del mondo orientale la differenza di approccio ha origine nella cultura del confucianesimo, in occidente i segnali di cambiamento arrivano attraverso l’esplosione dell’innovazione tecnologica in particolar modo delle innovazioni in campo della cibernetica. I nuovi paradigmi di progetto sono introdotti nel mondo dell’architettura da alcuni precursori tra gli anni sessanta e settanta che utilizzano modelli di organizzazione del pensiero non lineari ma organizzati in modo circolare.Christopher Alexander pone al centro del progetto le scelte dei cittadini costruendo un metodo strutturato che descrivere buone pratiche di progettazione all’interno di ogni campo di competenza tale da permettere alla gente di comune intelligenza di affrontare i problemi di progettazione complessi.I pensieri di Alexander e Negroponte permettono al progetto di superare i limiti dettati dalla impossibilità di gestire la crescente complessità dei problemi per costruire metodi di lavoro basati su lessici progettuali infiniti. Il progettista non è più delegato alla realizzare un progetto finito, ma diventa il facilitatore delle scelte dei cittadini.

Qualità del progetto scuolaObiettivo specifico è indurre cambiamenti nelle modalità con cui vengono prese le decisioni degli amministratori pubblici nella produzione e valorizzazione di edifici e spazi pubblici e di beni architettonici. Si individuano le azioni per il miglioramento della qualità progettuale dell’edilizia scolasticaii.L’azione è finalizzata a promuovere strumenti e metodologie per attuare una progettazione coerente con le agende internazionali, le politiche comunitarie e nazionali in corso.

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2. Forze guida del cambiamento della scuola

Per soddisfare questi obiettivi occorre ripensare la scuola come sistema complesso fondato su apprendimento continuo e smart (life long learning) e mobilità transnazionale, agendo in tre direzioni:- ripensamento delle capacità del capitale umano;- rigenerazione del capitale fisico, le strutture scolastiche;- sviluppo di idee creative per sfruttare le opportunità date dalle nuove tecnologie immateriali.

Lo spazio della scuola cambia I cambiamenti della società e della tecnologia sono accompagnati da cambiamenti del modello di apprendimento, e seguiti dal cambiamento dell’architettura iii. Il DM 1975 segna la strada per il progetto della scuola contemporanea italiana, mentre le direttive comunitarie e le linee guida nazionali definiscono gli scopi per il futuro. I passaggi cruciali sono stati in Italia: Scuola per l’alfabetizzazione, la cultura classica e tecnica, scuola per tutti. Con varianti e modifiche è il modello dominante fino agli anno 70. Il modello spaziale della classe è il corrispettivo della fabbrica taylorista. Scuola di crescita sociale e democrazia: la scuola diventa un riferimento di sviluppo della città, diventa multifunzionale e si apre al il quartiere e coinvolge le famiglie. Scuola globale, connessa, smartiv: inserisce la comunità scolastica nella comunità globale attraverso la diffusione pervasiva di Internet e l’apertura della scuola a tutta la cittadinanza, proponendo un tipo di formazione lifelong. Questo porta all’evoluzione esponenziale delle idee perché il sapere è condiviso in rete e si arricchisce di ora in ora dei contributi di tutta la comunità; Scuola fab-lab, ricongiunge il sapere teorico al sapere pratico attraverso la possibilità di produrre in real time gli oggetti ideati dalla comunità scolastica secondo modalità open. L’apprendimento è un processo continuo che richiede spazi connessi 24 ore su 24.Linee guida D.M. 2013Le Linee guida del D.M. 11/04/2013 propongono un’idea di Scuola adattabile, flessibile ed inclusiva.La complessità di progettazione dell’edificio si riflette anche nel disegno degli spazi interni, o più in generale dei microspazi, a causa dei feedback tra corpo umano e spazio fisico e virtuale della scuola.Progetto integrato dell’edificioSpazi della coesione, spazi della sperimentazione, spazi di apprendimento, spazi tecnici, spazi intelligenti, monitoraggio, integrazione col contesto.

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3. Metodo: linguaggio di progetto delle scuole

Fasi del progettoIl programma di rigenerazione della scuola mette in relazione diversi luoghi e ambienti con diversi soggetti, connette gli spazi della scuola con quello della comunità di quartiere in cui è collocata la scuola in un processo che connette l’ambito locale con quello globale. Il progetto di una scuola è quindi un processo articolato che costituisce un investimento strategico per un paese per la possibilità di rigenerare un alto numero di risorse (persone, luoghi fisici, comunità) e di inserire questi soggetti in un circuito più ambio che arricchisce e moltiplica le opportunità. Di conseguenza si possono immaginare le fasi della costruzione del progetto della scuola: Selezione dei contesti da riqualificare: se la scuola rappresenta il modello fisico della risorsa sapere il contesto in cui si trova è influenzato dalle caratteristiche di quel modello fisico. Rilievo degli edifici scolastici: un metodo di rilievo degli edifici scolastici serve a misurare le opportunità fisiche e sociali che rappresenta il polo scolastico. Rilievo della qualità dei contesti: la città e il contesto sono fonte di apprendimento che devono essere messi in relazione al centro della scuola. Rilievo dell’efficienza rispetto agli obiettivi europei: le valutazioni vanno fatte sulla base della condivisione degli obiettivi e dei programmi comunitari che sono incentrati sulle risorse umane. Individuazione dell’intervento pilota: le scelte di sviluppo della città sono interrelate alla selezione degli interventi pilota. Costruzione del forum degli interessati: Riqualificazione morfologica Riqualificazione fisica: Opportunità di relazioni: la scuola condivide le sue iniziative con altri contesti sociali e culturali come musei, centri civici, amministrazioni locali, aziende. Esportazione del progetto: il modello proposto nello specifico contesto viene proposto in contesti diversi, discusso e ridisegnato per aumentare la sua efficacia.

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4. Patterns per la scuolav Qual è il legame tra i modelli società auspicata e la forma della scuola? Perché c'è differenza tra i modelli culturali contemporanei e la maggior parte delle strutture scolastiche? Perché la connessione tra l'apprendimento e le strutture didattiche è così difficile da ripristinare? Proponiamo un modello costruito del metodo proposto da Christopher Alexander che propone un vocabolario di progettazione per il progetto degli spazi del sapere. I “pattern” sono delle categorie, degli elemento che descrivono un problema che può essere generalizzato. Ogni Pattern descrive il cuore del problema in moda che sia possibile usarlo anche in altre circostanze senza avere necessariamente la stessa soluzione. I modelli proposti affrontano temi in maniera scalare, dal tema più ampio al tema più piccolovi, ma la sequenza lineare è interrotta dalle connessioni fra i vari Pattern.I pattern sono raggruppati per categorie generali che riguardano l’organizzazione del saperevii nei quali sono sviluppati dei casi empirici che riportano i principi basilari in relazioni alla forma dello spazio. Esigenze di base: salute, salubrità, area apprendimento, Mobili Creatività: scambio di idee, Science Labs, arte Labs, Arte, Musica, Spettacolo Libertà di movimento: Luoghi di coesione, Inclusività, piccole comunità, Accoglienza / entrata, Attività fisica, Collegamento dentro/fuori, spazi flessibili, Spazio racconti, Spazio di riflessione Comunità: Rete di apprendimento internazionale, Rapporti con il contesto, Rapporti con le istituzioni, Il quartiere della scuola, Mangiare Sostenibilità: Luce naturale e l'energia solare, Ventilazione naturale Sensi: Visualizzazione spaziale, Trasparenza, Interni ed esterni Connessione: Depositi individuali, Tecnologia diffusa, Progettare per intelligenze multiple

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5. Una procedura per l'uso dei patternviii

"Descriveremo ora una semplice procedura per scegliere i pattern più adatti al vostro progetto, selezionandone prima alcuni tra quelli pubblicati in questo libro e aggiungendone poi di vostri.(1) Innanzi tutto fate una copia dell'elenco-base per 'spuntare' i pattern che costituiranno il linguaggio 'ridotto' da utilizzare per il vostro progetto. Se non avete accesso ad una fotocopiatrice, potete 'spuntare' i pattern direttamente sull'elenco stampato in questo libro {}. Supporremo che abbiate a disposizione una copia personale dell'elenco.(2) Scorrete tutto l'elenco, e individuate il pattern che meglio corrisponde complessivamente all'oggetto che avete in mente di progettare. Questo è il pattern di partenza. Segnatelo (se ci sono due o tre alternative possibili, non preoccupatevi: segnate solo quella che vi sembra più rilevante; le altre vi capiterà di considerarle in seguito).(3) Tornate al pattern di partenza e leggetelo. Tenete presente che i pattern riportati all'inizio ed alla fine della descrizione del pattern considerato sono dei candidati potenziali del vostro linguaggio. Quelli elencati all'inizio riguarderanno in genere una scala più alta di quella del vostro progetto. Non includeteli nell'elenco, a meno che non abbiate la possibilità di contribuire a realizzare questi pattern, quantomeno per una piccola parte, nelle zone più vicine a quelle del vostro progetto. Quelli elencati alla fine si riferiscono alle scale inferiori. Questi pattern sono tutti importanti: metteteli tutti sulla vostra lista, a meno che non abbiate qualche motivo particolare per non volerli includere.(4) Il vostro elenco si è così arricchito di alcuni segni di spunta in più. Tornate al pattern più alto della lista dopo il primo e aprite il libro alla pagina che lo descrive. Questo pattern vi indirizzerà a sua volta ad altri pattern. Segnate quelli che ritenete importanti specialmente quelli che si riferiscono alle scale inferiori, che sono elencati alla fine. Come regola generale, non segnate quelli che sono relativi alle scale superiori, a m eno che non possiate fare concretamente qualcosa per realizzarli nell'ambito del vostro intervento. (5) Se siete in dubbio circa un pattern, non includetelo. La vostra lista potrebbe diventare troppo lunga e dunque caotica. L'elenco

i Christopher Alexander et al., A Pattern Languageii The Language of School Design, Nair, Fielding, Lakney, 2013iii Space, Time and Architecture: The Growth of a New Tradition,

Sigfried Giedion, Harvard University Press, 1941iv Un metodo di progettazione di qualità per la rigenerazione della

scuola in Calabria, da Dal banco alla nuvola, Giuseppe Longhiv Christopher Alexander, Cit.vi Doorley S., Witthoft S., Make Space. How to Set the Stage for

Creative --Collaboration, Institute of Design at Stanford, Wiley J. & Sons, Stanford, 2012

vii Bruce Mau Design, OWP/P Cannon Design, VS Furniture, The Third Teacher: 79 --Ways You Can Use Design to Transform Teaching & Learning, Abrams, New York, 2011

viii PROGETTAZIONE ASSISTITA (Laurea Magistrale), Prof. Elena Mortola “Introduzione al Pattern Language”, a cura di Antonio Caperna

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sarà di per sé alquanto lungo, anche se includerete soltanto i pattern che vi interessano maggiormente.(6) Continuate così, finché non avrete segnato tutti i pattern che desiderate per il vostro progetto. (7) Completate ora la sequenza aggiungendo il vostro materiale. Se ci sono cose che volete includere nel vostro progetto ma che non siete stati capaci di ritrovare nei pattern, annotatele in un punto appropriato della sequenza, vicino ai pattern che riguardano cose all'incirca della stessa dimensione ed importanza. Ad esempio, non esiste un pattern specifico per la sauna. Se volete includerla, scrivete "sauna" in qualche posto, vicino al pattern STANZA DA BAGNO (144) che è già presente nella vostra sequenza.(8) Se volete cambiare qualche pattern, ovviamente cambiatelo. Ci sono spesso dei casi in cuidesiderereste una versione personale, più realistica e secondo voi più adatta del pattern considerato. In questo caso eserciterete il massimo del "potere" sul linguaggio, rendendolo efficacemente vostro, apportando le necessarie modifiche nei punti più appropriati della sua descrizione. Queste modifiche saranno più chiare ed evidenti se cambierete anche il nome del pattern.Supponete che abbiate costruito un linguaggio adatto al vostro progetto. Il modo di usare il linguaggio dipende moltissimo dalla sua scala. I pattern che trattano della città possono essere realizzati solo gradualmente, grazie all'azione della gente comune; i pattern per un edificio possono essere costruiti col pensiero e disegnati sul terreno; i pattern per la costruzione devono essere realizzati fisicamente, sul posto"

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6. Repertori

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