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Giornalino del Circolo Didattico SV-Fornaci GIUGNO 2007 , anno III , N° 5 Indice UN TUFFO NEL PASSATO PAG. 2 PACE!… PACE!… PACE! PAG. 7 NOI CITTADINI PAG. 8 PIANETA POESIA PAG. 10 INDAGINI IN CORSO PAG. 12 LA SCUOLA E LA SCIENZA PAG. 13 ARTI E MESTIERI PAG. 14 NATURAL… MENTE! PAG. 15 ABBELLIAMO LA SCUOLA PAG. 17 LA POSTA DI BIG BANG PAG. 18 PENSIERI E… SCACCIAPENSIERI PAG. 19 …FINALMENTE SI GIOCA!!! PAG. 20 …Eccoci di nuovo tutti insieme!!! VI AUGURIAMO UNA BUONA LETTURA E UNA BUONA ESTATE!!! A PRESTO! LA REDAZIONE stampa: Coop Tipograf, Savona INCONTRO CON I SIGNORI DELL’A.N.P.I. RINGRAZIAMO I SIGNORI CHE CI SONO VENUTI A PARLA- RE IL GIORNO MERCOLEDÌ 24 GENNAIO 2007 PER AVERCI RICORDATO UNA COSA MOLTO IMPORTANTE NELLA NO- STRA STORIA. V C - ASTENGO IN MEMORIA DELLO STERMINIO E DELLE PERSECU- ZIONI DEL POPOLO EBREO, DEI DEPORTATI MILITARI E POLITICI, DEI MALATI MENTALI, DEGLI ZINGARI, DEGLI OMOSESSUALI, CIOÈ DELLE MINORANZE. A PAG. 7 GIORNATA DELLA MEMORIA - LE RI- FLESSIONI DI ALTRE CLASSI DELLE NOSTRE SCUOLE. 1 Scuola di Pace PAG. 5 - Una lettera speciale A PAG. 9 FORUM RAGAZZI A PAG. 18 La posta di Big Bang 17 DA PAG. 2 UN TUFFO NEL P A S S A T O D.D. SV Fornaci 12

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Giornalino del Circolo Didattico SV-Fornaci GIUGNO 2007, anno III, N° 5

Indice

UN TUFFO NEL PASSATO PAG. 2PACE!… PACE!… PACE! PAG. 7NOI CITTADINI PAG. 8PIANETA POESIA PAG. 10INDAGINI IN CORSO PAG. 12LA SCUOLA E LA SCIENZA PAG. 13ARTI E MESTIERI PAG. 14NATURAL… MENTE! PAG. 15ABBELLIAMO LA SCUOLA PAG. 17LA POSTA DI BIG BANG PAG. 18PENSIERI E… SCACCIAPENSIERI PAG. 19…FINALMENTE SI GIOCA!!! PAG. 20

…Eccoci di nuovo tutti insieme!!! VI AUGURIAMO UNA BUONA LETTURA E UNA BUONA ESTATE!!! A PRESTO! LA REDAZIONE

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INCONTRO CON I SIGNORI DELL’A.N.P.I.RINGRAZIAMO I SIGNORI CHE CI SONO VENUTI A PARLA-RE IL GIORNO MERCOLEDÌ 24 GENNAIO 2007 PER AVERCI RICORDATO UNA COSA MOLTO IMPORTANTE NELLA NO-STRA STORIA. V C - ASTENGO

IN MEMORIA DELLO STERMINIO E DELLE PERSECU-ZIONI DEL POPOLO EBREO, DEI DEPORTATI MILITARI E POLITICI, DEI MALATI MENTALI, DEGLI ZINGARI, DEGLI OMOSESSUALI, CIOÈ DELLE MINORANZE.

A PAG. 7 GIORNATA DELLA MEMORIA - LE RI-FLESSIONI DI ALTRE CLASSI DELLE NOSTRE SCUOLE.

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Scuola di Pace

PAG. 5 - Una lettera speciale

A PAG. 9 FORUM RAGAZZI

A PAG. 18 La posta di Big Bang

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DAPAG. 2UNTUFFONEL

PASSATO

D.D. SV Fornaci

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STORIA DI UN BABY-DINOSAUROCIRO, FIGLIO MIO!RITROVAMENTO DI UN PICCOLO DINOSAURO, DIVENTATO UNA STAR MONDIALE.Il piccolo Ciro, mini-dinosauro con organi pietrificati, è stato trovato nella provincia di Benevento in Campa-nia.Non è stato facile tirare fuori dal terreno il piccolo di-nosauro, perché sommerso da un grande cumulo di terra e di pietre.Al momento del ritrovamento (1980) gli mancavano una zampa e la coda.

Un tuffo nel passato

notiziario della preistoria

storia di un “signore” vissuto 4000 anni faL’UOMO DEI GHIACCI.Mercoledì 18 settembre 1991, i coniugi Erika e Helmut di Norimberga decisero di andare in Alto Adige per scalare la vetta del Similaun.Alle 6.00 del pomeriggio, arrivarono al piccolo rifugio Similaun, dove passa-rono la notte. Il giorno seguente i due si incamminarono per superare anche il sentiero alpinistico. Dopo tre ore di cammino si trovarono in una gola tut-ta innevata. In lontananza scorsero la sagoma di un uomo intrappolato nel ghiaccio.Apparteneva all’ Otzler, allora fu chiamato OTZI.

classe 3a C - Astengo

GRAN BELLA STORIAQUELLA DELLA PREISTORIA.DINOSAURI FEROCIUCCELLI VELOCIVULCANI INFUOCATIPESCI CORAZZATINEI MARI SCONFINATI.PIETRE ROTOLATE DALLE CIME GHIACCIATE.

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LA NOSTRA GIORNATA DA CAVERNICOLI…

Il 20 marzo siamo andati a prendere il treno a Savona per andare a Borgio Verezzi. Scesi dal treno, due guide ci hanno accolto gen-tilmente, e ci hanno spiegato che c’era una ripida salita. Nella salita c’erano: sassi, piante velenose e pungenti, fiori bellissimi, abbiamo visto la salsapariglia, detta strappabraghe, che copriva le altre piante come il carrubo. Andando avanti abbiamo visto un fiore vio-la, abbastanza grande e strano che si chiama giaggiolo e una bellissima pianta di limoni.Saliti ancora si vedeva un fantastico pa-norama, in basso il mare calmo, in alto le montagne innevate.Poi siamo saliti e Luca incomincia a vedere un fossile di conchiglia, poi un altro e un al-tro ancora...

Al termine della salita ci siamo trovati nel borgo di Verezzi, molto caratteristico, viuz-ze strette, lastricate di ciottoli, terrazzini che si affacciano sul mare, un antico mulino tra-sformato in una torretta di avvistamento.

Dopo, divisi in piccoli gruppi, abbiamo pro-vato diverse attività: l’accensione del fuoco, la macinazione dei semi, la raccolta delle spe-zie e della legna per alimentare il fuoco.

Avevamo a disposizione, per accendere il fuoco, un arco, una pietra con un buco e un bastone appuntito, mediante lo sfregamento

della corda

sul bastone avremmo dovuto vedere le scin-tille, ma dopo tanta fatica non siamo riusciti ad accenderlo.

Successivamente abbiamo provato a maci-nare dei semi di farro e kamut, in una pietra concava, al fine di produrre farina, con la quale abbiamo fatto le focaccette.

Un gruppo di noi è andato a cercare erbe aromatiche, per speziare le focaccette, un al-tro è andato a cercare i bastoni secchi per alimentare il fuoco.

Durante una pausa, in attesa della cottura delle focaccette, con la guida della nostra in-segnante di canto abbiamo intonato canzoni relative alla vita degli uomini primitivi.

Dopo abbiamo mangiato il pranzo tutti insie-me, poi le guide hanno cucinato le focaccette e le abbiamo mangiate.

Verso la fine della nostra giornata, abbia-mo costruito delle collanine che per ciondolo avevano una conchiglia. Abbiamo ringra-ziato le guide per la meravigliosa giornata trascorsa e siamo tornati a casa, stanchi ma contentissimi!

IL CARRUBO

È una pianta originaria del Medio Oriente che fu introdotta in Italia nell’antichità, pro-babilmente a scopo agricolo. Dal momento che si adatta perfettamente ai terreni aridi e ai climi caldi e secchi delle coste mediterra-nee, si è bene integrata ed è diventata parte

della vegetazione spontanea. I suoi frutti, le carru-

be, costituivano un fondamenta-le componente della dieta de-

gli animali da soma, ed erano anche utilizzati nell’industria dol-

ciaria.

I naviganti, fino al secolo scorso, le chiama-vano “PAN DU MAINA”, poiché erano soliti portarne grandi quantità a bordo. I suoi semi, i “CARATI”, furono usati, grazie alla loro uniformità, come unità di misura di peso, ancora oggi uti-lizzata per le pietre preziose.

LA PIETRA DI FINALE

Nel Miocene, perio-do dell’era terziaria (circa 25 milioni di anni fa), il Finalese era occupato da un mare caldo e calmo, nel quale si deposita-rono enormi quantità di resti di fauna e flo-ra marina, insieme a sedimenti detritici che furono in seguito cementati da carbo-nato di calcio dando origine ad una roccia sedimentaria: la PIE-TRA DI FINALE.Questa massa di roccia, che raggiunge lo spessore di 200 metri, è successivamente emersa e ha subito nel tempo gli effetti del-l’erosione chimica da parte dell’acqua: si sono così determinati i vari fenomeni tipici della morfologia carsica superficiale e di pro-fondità.

Un tuffo nel passato

Curiosità in cava…

LA NOSTRA GIORNATA DA CAVERNICOLI A BORGIO VEREZZI

…in posa sotto gli agrumi…

Accendiamo il fuoco

…un po’ di musica…

classe 3a D- Astengo

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Un tuffo nel passato

STORIE DALL’OLIMPO Un dono gravoso (i bambini della quintabì-Astengo)

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Un tuffo nel passato

CARI BAMBINI DELLA 4A A,VOI CREDETE DI CONOSCERMI PERCHÈ OGNI GIORNO MI VEDETE E MI CALPESTATE, MA IO HO UNA LUNGA STORIA: MI DISPIACE CON-FESSARE CHE SONO PROPRIO VECCHIA!VI RACCONTERO’ ALCUNI EPISODI DELLA MIA VITA, QUELLI CHE MI RICORDO MEGLIO. AL TEMPO DEI LIGURI (DI RAZZA CELTICA) C’ERANO TANTI SENTIERI. ARRIVARONO I RO-MANI E, DOPO LA CONQUISTA DEL NOSTRO TERRITORIO, COMINCIARONO A COSTRUI-RE UNA LARGA STRADA DOVE POTEVANO PASSARE GLI ESERCITI. ALL’INIZIO ARRIVA-VA SOLO A GENOVA, IN ETÀ IMPERIALE FU PROLUNGATA FINO AD ARLES (ORA IN FRAN-CIA). IL NOME E’ DOVUTO AL COSTRUTTORE, UN PERSONAGGIO NON IDENTIFICATO DEL-LA GENTE AURELIA (2° O 3° SECOLO A.C.). LA COSA CHE COSTRUIVANO MEGLIO I ROMANI ERANO I PONTI : PENSATE CHE HANNO RESI-STITO A TUTTE LE ALLUVIONI !!!!

SO CHE SIETE DEI CURIOSONI E VOLETE CO-NOSCERE IL LORO “TRUCCO”, ECCOLO QUA : UN PONTE ROMANO NON HA PILASTRI, MA E’ SOSTENUTO SOLO DA UN ARCO A TUTTO SESTO. SE NE VOLETE VEDERE DEI BELLI DOVETE ANDARE LUNGO LE STRADE CONSO-LARI CHE PARTIVANO DAL MIO TRACCIATO : LA AEMILIA SCAURI CHE PORTAVA AD ACQUI E LA VIA JIULIA AUGUSTA (124 D. C. ).GLI IMPERATORI ROMANI ERANO ORGO-GLIOSI DELLE LORO CONQUISTE E NEL MIO TRATTO FRANCESE A “LA TURBIE” POTETE VEDERE IL TROFEO DI AUGUSTO.A QUELL’ EPOCA ERO BELLA ED IMPOR-TANTE; VISTO CHE NON MI POTEVANO FOTOGRAFARE MI HANNO RAPPRESENTATA NELLA TABULA PEUTINGERIANA.NEL SECOLO IX MI RICORDO QUEI TREMEN-DI ARABI CHE , DOPO AVER OCCUPATO LE BALEARI E LA PROVENZA, PARTIVANO DA LÌ E FACEVANO IMPROVVISE E RAPIDE INCUR-SIONI: RUBAVANO COSE E PERSONE , ECCO

PERCHÉ LUNGO IL MIO PERCORSO SONO STATE COSTRUITE TANTE TORRETTE DI AV-VISTAMENTO.NEL MEDIO EVO ERO PIUTTOSTO MALRI-DOTTA: DOVE IL PERCORSO ERA INTERNO LE STRADINE PER SCENDERE AI PAESI ERA-

NO STATE DISTRUTTE DAI BARBARI, PERCIO’ ERANO RIPIDE E SCIVOLOSE.PENSATE CHE IL POETA DANTE ALIGHIERI, CHE DI STRADE SE NE INTENDEVA PERCHÉ

CAMMINÒ DA UN CASTELLO ALL’ALTRO, RACCONTA NEL PURGATORIO (CANTO IV°-25) CHE LA STRADA PRESSO NOLI ERA TANTO SCOSCESA CHE SAREBBE STATO MEGLIO… VOLARE! SEMPRE NEL MEDIO EVO, NELLA ZONA A EST DI GENOVA, ERO ATTRAVERSATA DAI CARRI CARICHI DI ARDESIA DELLA VAL FONTANABUONA CHE ANDAVANO NELLA GRANDE CITTÀ PERCHÉ FOSSE TRASFORMA-TA IN PORTALI E BASSORILIEVI DECORATIVI PER CASE E CHIESE .

NEL TARDO MEDIO EVO GLI UOMINI SI ERA-NO ORGANIZZATI: OGNI 15-20 KM ESISTEVA UNA SERIE DI STAZIONI DI POSTA DETTE “MANSIONES” CHE FORNIVANO ASSISTENZA AI VIAGGIATORI. AD ESEMPIO, NELLA VO-STRA ZONA C’ERANO * AD NAVALIA (VARAZZE)* ALBA DOCILIA(ALBISOLA)* SAVO (SAVONA) E VADA SABATIA (VADO

LIGURE)* POLLUPICE (FINALE LIGURE O PIETRA L.)* ALBINGAUNUM (ALBENGA)* LOCUS BORMANI (DIANO MARINA).IL PERCORSO ERA PIÙ ALL’ INTERNO NEL-LA ZONA DI LA SPEZIA E ARRIVAVA AL MARE NEL TERRITORIO DI GENOVA E SAVONA.NEL 1700 FUI PERCORSA DA VELOCI DILIGEN-ZE DI VIAGGIATORI INGLESI CHE VENIVANO A CERCARE UN CLIMA BUONO E SALUTARE.LE SIGNORE AVEVANO ABITI LARGHI E L’OMBRELLINO; SI LAMENTAVANO SEMPRE PERCHÈ ERO PIENA DI FOSSI .GLI UOMINI, SEMPRE ELEGANTI , ERA-NO SPESSO PITTORI O POETI O BOTANICI . GLI STRANIERI SI INNAMORARONO DELLA LIGURIA E TANTI CI SI FERMARONO E CO-STRUIRONO SPLENDIDE VILLE CON PARCHI , COME AD ESEMPIO VILLA HANBURY.NEL 1800 RICORDO CHE UN GIORNO, VICINO A QUARTO (GENOVA), VIDI TANTI UOMINI CON LA CAMICIA ROSSA GUIDATI DA GARI-BALDI , UN BIONDO ENERGICO; SONO SALITI SULLE NAVI E NON LI HO PIÙ VISTI.ALL’ INIZIO DEL 1900 RICORDO CHE E’ NATA UNA GARA CHE IO ADORO : LA MILANO-SAN-REMO (1907) : QUANTA GENTE FESTOSA SI RADUNAVA LUNGO IL MIO PERCORSO E QUANTI EROI DEL PEDALE HO VISTO ! LA CORSA PIÙ EMOZIONANTE E’ STATA QUELLA DEL 1935 , QUANDO GAREGGIÒ “GEPIN” OL-MO DI CELLE LIGURE .SEMPRE ALL’ INIZIO DEL 1900 RICORDO CHE DA NOVEMBRE A MARZO SENTIVO UN DE-LIZIOSO PROFUMO DI VIOLE. PERCHÉ ?! NELLA PROVINCIA DI IMPERIA SI ERA DIFFU-

SA LA COLTIVAZIONE DELLE VIOLETTE . LE RAGAZZE PREPARAVANO MAZZI CON 60 VIO-LE E 30 FOGLIE; I MAZZETTI SI RIUNIVANO IN CESTI FATTI CON STELI SPACCATI DI CAN-NA. I CESTI , CARICATI SUI CARRI, VENIVANO PORTATI ALLA STAZIONE FERROVIARIA E SPEDITI A PARIGI, LIONE E LONDRA. VENNERO POI ANNI BRUTTI: FUI PERCORSA DA MEZZI MILITARI, SENTII IL FRAGORE DEL-LE BOMBE E LE URLA DELLE PERSONE FERITE O SPAVENTATE, VIDI AFFONDARE DELLE NA-VI... SONO ANNI DA DIMENTICARE!OGGI POSSO DIRE CON ORGOGLIO CHE SO-NO LA STRADA STATALE PIÙ IMPORTANTE D’ITALIA, LA “NUMBER ONE”, ANCHE SE DEVO SUBIRE LA CONCORRENZA DELL’AUTOSTRA-DA.PARTO DA ROMA, ATTRAVERSO IL LAZIO, LA TOSCANA E LA LIGURIA; SONO LUNGA 697.330 KM.SE VOLETE PROPRIO SAPERLO, OLTRE VEN-TIMIGLIA, PRECISAMENTE A PONTE SAN LUDOVICO, IO CONTINUO, MA I FRANCESI MI HANNO CAMBIATO IL NOME, INFATTI LÀ SO-NO CONOSCIUTA COME “ROUTE NATIONÀLE 7”.ORA CHE MI CONOSCETE SPERO CHE CAMMI-NERETE SU DI ME CON MAGGIOR RISPETTO E NON MI SPORCHERETE CON CARTACCE O ALTRO E, DA GRANDI, NON RISCHIERETE LA VITA CORRENDO SU AUTOMOBILI VELOCIS-SIME.SPERO CHE CI VORREMO SEMPRE BENE E VI SALUTO CON AFFETTO, LA VOSTRA

Aurelia

UNA LETTERA SPECIALE

classe 4a A- Astengo

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Un tuffo nel passatoIL NATALE DI NONNA FRANCESCA

Ho chiesto alla mia nonna materna come trascorre-va il Natale quando era bambina e mi sono accorta che era molto diverso dal mio. La sua famiglia era molto numerosa: erano in cinque figli; tutti i parenti

abitavano lontano e quindi non potevano riunirsi per festeggiare il Nata-le insieme.Anche dopo il periodo di guerra non c’erano molte possibilità e sotto l’al-bero Gesù Bambino lasciava guantoni, calzettoni, a volte belle scarpine e qualche piccola bambolina. Nei giorni prima del Natale si preparavano i canti per la Messa e la nonna aiutava le sorelle più grandi e la sua mamma a preparare il pranzo di Natale.Il papà che era ferroviere non sempre poteva trascorrere Natale a casa, ma per fortuna c’era una grande amicizia: le porte erano sempre aperte e nei giorni di festa si scambiavano piccoli pensieri e si stava in compagnia.

IL NATALE DEI MIEI NONNI

I miei nonni mi raccontano che il loro Natale era pove-ro, ma ricco di amicizia e di gioia.La mamma di mio nonno preparava il panettone alla genovese con farina, burro, uvetta, pinoli, pezzetti di cedro e lievito.A pranzo la mia bisnonna cucinava i ravioli fatti a mano, il coniglio e si mangiava la frutta secca.Mio nonno preparava l’albero di Natale col ginepro perché aveva addobbi naturali che erano le palline blu, poi metteva le arance, i mandarini e come collana la pasta e delle caramelle.Di pomeriggio mio nonno usciva con i suoi amici a giocare a dama, alle carte e se c’era la neve faceva dei pupazzi.Anche mia nonna il giorno di Natale mangiava lo stesso cibo di mio non-no e al pomeriggio usciva con le sue amiche.

Mia nonna usava come albero di Natale il pino ad aghi lunghi e lo addobbava con le noci, le nocciole, la pasta, le prugne e metteva il cotone come se fos-se la neve.

IL NATALE DI NONNO ETTORE

Nonno Ettore ricorda il suo Natale in tempo di guerra: non si usava far re-gali. Uno dei pochi che ricorda è un paio di zoccoli di legno.

IL NATALE DI MIA NONNA

Mia nonna Antilda, da piccola, abitava in Veneto.Durante la Novena, i nove giorni prima di Natale, andava in Chiesa insieme con gli altri bambini e cantava i canti natalizi e, in questa occasione, c’erano molte persone ad ascoltarli.La sera della Vigilia di Natale c’era la tradizione che il coro della parroc-chia andasse per le vie del paese a cantare gli auguri di buone feste alle famiglie.Il Natale di mia nonna era molto povero: non si scambiavano i regali, co-me giocattoli o vestiti, ma la vera festa era stare tutti insieme.Era la Befana a portare i regali: le bambine più povere, come mia nonna, ricevevano un rosario di frutta secca, le più fortunate ricevevano anche dei pentolini giocattolo.

RACCONTO IL NATALE DEL MIO NONNO

Mio nonno Bruno ha 79 anni ed ha trascorso la sua infan-zia nella città di Cagliari.Allora il Natale festeggiava principalmente la nascita di Gesù Bambino, infatti non esisteva Babbo Natale e nean-che l’albero: i bambini preparavano il presepe, ogni anno sempre più bello e siccome il Bambino è nato povero non chiedevano a Lui i doni.

I regali erano portati ai più buoni dalla Befana.In attesa della nascita, i bambini delle famiglie, allora numerosi, si riu-nivano attorno ad un tavolo per giocare al “ghirlo” (barrallicu in lingua sarda), una piccola trottola a quattro facce; la posta in palio erano noccio-line, mandorle e noci.Allo scoccare della mezzanotte era una grande festa: baci, abbracci e au-guri, poi... tutti a nanna.

NONNA ESMERALDA

Trascorreva il Natale con la famiglia e i parenti a Busalla. Giocavano a tombola. L’albero lo prendevano nel bosco ed era un ginepro selvatico.All’albero appendevano la frutta: mele, arance, mandarini, biscotti e Bab-bo Natale di cioccolato.La cena di Natale era a base di cose fatte in casa: tortellini in brodo, galli-

IL NATALE DEI NONNIna e panettone.

IL NATALE DI NONNA ATTILIA

Mia nonna Attilia trascorreva il Natale co-sì: suo papà Carmelo andava a prendere un

pino e lo decoravano con mandarini, arance e noci, rifasciati con la sta-gnola. Dopo si sedevano vicino al focolare e giocavano a tombola.Mio nonno Rocco con i suoi otto fratelli decorava l’albero con fiocchi co-lorati di carta.Aspettavano mezzanotte mangiando tutti i maccheroni che la loro mam-ma aveva fatto a mano.

IL NATALE DI NONNA LEDA

Oggi è domenica, è venuta a trovarci mia nonna ed io le ho chiesto di raccontarmi come trascorreva il S. Natale, quando aveva la mia età.Lei mi ha detto che non c’erano tante cose come adesso, ma loro erano tanto felici.L’albero andavano a tagliarlo nel bosco con suo papà, poi lo addobbava-no con noci, arance e mandarini e da Gesù Bambino ricevevano un solo

dono.La cena della Vigilia era costituita da cavoli neri bolli-ti con le patate e focaccette fritte, mentre per il pranzo di Natale si mangiava brodo con i maccheroni, che sa-rebbe una pasta lunga circa 10 centimetri, poi verdura coi bolliti e il panettone.Il pomeriggio si stava tutti in casa a giocare a tombo-la.La nonna dice che loro avevano poco, ma erano molto

più contenti di noi, perché sapevano accontentarsi di quello che poteva-no avere.

IL NATALE DI NONNO FRANCO E DI NONNA CARLA

I miei nonni trascorrevano il Natale in campagna.Al mattino aprivano i regali di Natale e giocavano con i doni, poi pranzavano. Al pomeriggio andavano a sciare con gli slittini che aveva costruito il nonno. Alla sera si mangiava la frutta secca tutti insieme attorno la caminetto e si giocava a tombola.

IL NATALE DI NONNA GIOVANNA

Quando era piccola la mia nonna trascorreva così il Natale: il giorno pri-ma della Vigilia, insieme alla sua mamma, preparavano dei buonissimi biscotti con i fichi.Il giorno della Vigilia un gruppo di zampognari andava di casa in casa

suonando con le loro zampogne e intonando canzo-ni natalizie.Portavano sulle loro spalle una sacca nella quale mettevano i doni che ogni famiglia dava loro: una pa-gnotta, qualche moneta, del vino e dell’olio.La sera della Vigilia andavano tutti in Chiesa per la Santa Messa e al ritorno mangiavano i biscotti e be-vevano zabaione caldo.

COME TRASCORREVANO IL NATALE I MIEI NONNI

I miei nonni all’inizio di dicembre, andavano nei boschi a raccogliere il muschio, i rami secchi e l’albero di ginepro, per preparare l’albero e il presepe.L’albero era addobbato con frutta fresca e secca (mandari-ni, noci, nespole), collane di pasta, caramelle e al posto delle luci c’erano le candele di cera accese perché non avevano la corrente elettrica e mettevano dei pezzetti di cotone come fossero fiocchi di neve.Il presepe lo costruivano con casette fatte di cartone colorato, alcuni pa-stori, il muschio fresco e, per fare le montagne, usavano la carta del pane stropicciata e sopra mettevano la farina per fare la neve.Ancora adesso noi usiamo questo materiale che ci hanno dato i miei non-ni per fare il presepe che è bellissimo.Alla Vigilia di Natale aspettavano con molta attesa la mezzanotte per an-dare tutti insieme alla Santa Messa per celebrare la nascita di Gesù.Il giorno dopo si riunivano tutti i parenti per pranzare e festeggiare in compagnia.

IL NATALE CON I MIEI NONNI

Con i miei nonni mangio la pasta, la carne rossa e il panettone. Mi piace addobbare l’albero di Natale con tante palline colorate.

classe 3a A- XXV Aprile

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Pace!…Pace!…Pace!

Col tempo le persecuzioni au-mentarono: vennero deportati nei campi di concentramento fino ad arrivare alla “soluzione finale” cioè all’eliminazione fisica per “purifi-care” la Germania. Le atrocità nei campi di sterminio ci sono giunte grazie alle testi-monianze dei sopravvissuti come Primo Levi. Raccontare è neces-sario per conservare la memoria di quegli eventi e fare in modo che non accada MAI MAI PIÙ.

classe 3a A- Astengo

A PROPOSITO DELLA“GIORNATA DELLA MEMORIA”

CLASSE V A - SCUOLA PRIMARIA XXV APRILE

LE BOCCETTINE DELLA PACE.

VORREI PRESENTARE AL PUBBLICO SCOLASTICO LE BOCCETTINE CREATE DALLA MIA CLASSE: LA 3a A - ASTENGO.SONO BOCCETTINE IN VETRO TRASPARENTE CHE ABBIAMO RIEMPITO A STRATI, CON SALE FINE E POLVERE DI GESSO COLORATO. ABBIAMO USATO I COLORI DELLA BANDIERA DELLA PACE.SONO DI ASPETTO MOLTO PIACEVOLE E L’INTENZIONE DI QUESTA CREAZIONE ERA DI PORTARE UN MESSAGGIO DI PACE SINCERO ED AFFETTUOSO NELLE FAMIGLIE. INFATTI SONO STATE DONATE IN OC-CASIONE DEL NATALE SCORSO.SONO ORGOGLIOSA DI AVER PARTECIPATO A QUESTA CREAZIONE.SPERO CHE IL DONO SIA STATO GRADITO DA TUTTI E CHE L’OGGETTO RIMANGA A LUNGO ESPOSTO COME SOPRAMMOBILE, COSì CHE ANCHE QUALCHE OSPITE LO POSSA APPREZZARE E RICEVERE IL MESSAGGIO.

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IMMAGINE (in Italiano: immagina) di John Lennon

Noi Cittadini

classe 4a C- AstengoLA COSTITUZIONE E I BAMBINIALCUNI MESI FA ABBIAMO CONOSCIUTO IL PROF. GIULIANI CHE, ACCOMPAGNATO DALL’INSEGNANTE GRAZIELLA, CI HA PARLATO CON GRANDE ENTUSIASMO DELLA COSTITUZIONE ITALIANA.

CHE COS’È LA COSTITUZIONE ? E’ L’INSIEME DEI DIRITTI E DEI DOVERI DI TUTTI I CITTADINI CHE SONO SOVRANI NEL PROPRIO PAESE. LA COSTITUZIONE ENTRAVA IN VIGORE IL 1° GENNAIO 1948.

QUESTO DOCUMENTO È UN TESTO FONDAMENTALE PER SENTIRSI APPIENO CITTADINI E VIVERE BENE CON GLI ALTRI. E’ IMPORTANTE PER NOI CONOSCERE E AMARE I CONCETTI DI DIRITTO, DOVERE, LIBERTÀ, UGUAGLIANZA, PACE, GIUSTIZIA E DIGNITÀ.

ABBIAMO LETTO CON TANTA CURIOSITÀ ALCUNI ARTICOLI DI QUESTO DOCUMENTO E VI PROPONIAMO IL NOSTRO LA-VORO PER SAPERE COSA NE PENSATE E PER AVERE ANCHE SUGGERIMENTI E SPUNTI LAVORATIVI. CI SIAMO AVVALSI DELL’AIUTO DI UN LIBRO PRESO IN PRESTITO DALLA BIBLIO-TECA BARRILI DI SAVONA : “LA COSTITUZIONE RACCONTATA AI BAMBINI” DI ANNA SARFATTI.

ARTICOLO 1 E 12 L’ITALIA È UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA.IL 2 GIUGNO 1946 IL POPOLO ITALIANO VOTA PER LA REPUBBLI-CA. FINALMENTE VOTANO ANCHE LE DONNE. SCEGLIE LA SUA BANDIERA : IL TRICOLORE VERDE, BIANCO E ROSSO A TRE BAN-DE VERTICALI DI UGUALI DIMENSIONI.

ARTICOLO 2LA REPUBBLICA GARANTISCE I DIRITTI INVIOLABILI DELLA PERSONA E RI-CHIEDE OBBLIGATORIAMENTE L’ADEMPIMENTO DEI DOVERI.…DIRITTO ALLA VITA, AL NOME, AD ESPRIMERE LA PROPRIA OPINIO-NE, AD ESSERE LIBERI, AL RISPETTO… NATURALMENTE AD OGNI DIRITTO CORRISPONDE UN DOVERE PER PERMETTERE AD OGNUNO DI GODERE LIBE-RAMENTE DEI DIRITTI DETTI IN PRECEDENZA.

ARTICOLO 3TUTTI I CITTADINI SONO UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE.LA LEGGE NON FA DIFFERENZE NÉ PREFERENZE.

ARTICOLO 4LA REPUBBLICA RICONOSCE A TUTTI I CITTADINI IL DIRITTO AL LAVORO.OGNI PERSONA HA DIRITTO AL LAVORO ED A RICEVE-RE LA GIUSTA RETRIBUZIONE.

ARTICOLO 5LA REPUBBLICA È INDIVISIBILE.COME UNA MANO HA CINQUE DITA, TUTTE UGUALMENTE IMPORTANTI, COSÌ L’ITALIA HA 20 REGIONI TUTTE INDISPENSABILI. BASTANO POCHI AMICI DI REGIONI DIVERSE PER FARE L’ITALIA UNITA.

ARTICOLO 9LA REPUBBLICA TUTELA IL PAESAGGIO.L’ITALIA PROTEGGE L’AMBIENTE, LO CURA E VUOLE DARE ALLA GENTE ACQUA, TERRA ED ARIA PULITA.

ARTICOLO 11L’ITALIA RIPUDIA LA GUERRA.L’ITALIA DESIDERA LA PACE. LA PACE È UN SEME CHE CRESCE SOLO SE GLI UOMINI IMPARANO A VIVERE IN-SIEME.

ARTICOLO 16/17/18I CITTADINI HANNO DIRITTO DI CIRCOLARE LIBERA-MENTE, DI RIUNIRSI PACIFICAMENTE ED ASSOCIARSI.OGNUNO È LIBERO DI RECARSI DOVE VUOLE, DI STARE CON ALTRE PERSONE E DI RIUNIRSI IN ASSOCIAZIONI.

ARTICOLO 30/31E’ DOVERE E DIRITTO DEI GENITORI MANTENERE, EDUCARE ED ISTRUIRE I FIGLI.OGNI PAPÀ E MAMMA SONO TENUTI A CURARE ED EDUCARE I FIGLI CON AMORE.

ARTICOLO 32LA REPUBBLICA TUTE-LA LA SALUTE.LA SALUTE È UN TESORO CHE VA PRE-SERVATO. OGNUNO HA UN MEDICO ED È CU-RATO ED ASSISTITO. ARTICOLO 33/34

LA SCUOLA È APERTA A TUTTI.LA SCUOLA È PER TUTTI, È LIBERA E PREPARA LE PERSONE AL FUTURO.

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LA COSTITUZIONE DELLE REPUBBLICA

ITALIANALA COSTITUZIONE È IL SUPPORTO DELLA LIBER-

TÀ E DELLA DEMOCRAZIA.

CON ESSA SI VOGLIONO DIFENDERE I DIRITTI DI

TUTTI, OBBLIGANDO TUTTI AI DOVERI.

UNA GIORNATA IN COMUNE

(Forum Ragazzi)

Due alunni della classe V B sono andati in Comune per verificare il Forum Ragazzi, in piazza Sisto IV, il mattino del giorno 15 marzo. Entrati nella SALA ROSSA, trovano gli organizzatori che stanno discutendo con altri ragazzi, anche loro ambasciatori.In un secondo tempo gli organizzatori distri-buiscono i moduli del FORUM RAGAZZI dove sono state raccolte le proposte dei ra-gazzi di questo anno per Savona.Gli organizzatori hanno fatto votare gli ambasciatori (cioè noi alunni) sulle propo-ste, segnandole su un grande tabellone.“Si vota da uno a cinque con le mani”.Il voto minore (78), purtroppo, è sta-to di aprire un Mc Donald, un fast-food di cibo americano: hamburger, patati-ne fritte, maionese, ketchup, senape...che delizia...(per noi ragazzi)!!!Alla fine i nostri due compagni sono torna-ti a scuola alle ore 11.30 circa, orgogliosi di aver fatto ascoltare la propria voce in Comune, in rappresentanza dell’ intera scuola (XXV Aprile).

L’ANGOLO DELLA POESIA.la nostra voce...

Noi Cittadini

classe 5a B- XXV Aprile

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SIAMO RAGAZZI

Pianeta Poesia

La mia testa è fioritaPerchè è molto colorita.Domani la dipingo di gialloPerchè voglio assomigliare a un pappagallo

La mia testa è fiorita Perché è proprio coloritaLa mia testa è sorridentePerché assomiglia a un paziente

LA MIA TESTA NON È ASSOPITAMA FIORITA COME UNA MARGHERITA.PETALI BIANCHI DI QUA E DI LA’LA TESTA BENE STARA’

Io son felice con la ghirlandaMa anche con la lavanda!La mia testa è un bouquetCon le rose e tanti perchéSon felice di avere questa grande e forte radiceNon voglio che i miei amiciVadano via senza esser felici.I miei fiori sono belliE senza piangere lì tratterò come dei gioielli.

LA MIA TESTA E’ PIENA DI FIORI DI TUTTI I COLORI! I QUADRIFOGLI DELLA FORTUNA SONO CON MEE SPERO CHE LA DEA BENDATA SIA ANCHE CON TE!La mia testa e’ piena di

girasoliGrandi piccoli e tutti soliLa mia testa e’ giocherellonaMa è anche una furbina.

LA MIA TESTA E’ PIENA DI FIORIDI VARI TIPI E COLORIROSE TULIPANI E VIOLETTECHE LI PRENDO CON LE PALETTE

Tutti i fiori sono fioritiE anche tutti amici.Finalmente un po’Di felicità.In questo mondo di crudeltà.

La mia testa è fiorita Perché è come una cocorita.È molto divertente,infatti non è bianca come un dente!!!

Immagino la mia testa come un vasoCon dentro un arcobaleno colorato.Fiori bianchi, gialli, rossi come il sole variegatoDi varie forme e dimensioni,anche fatti ad aquiloni.Forse qualche fiore appassiràDisordinata e smemorata, sono sicura che arriverà!QUESTA E’ LA MIA TESTACOME UNA GRANDE FESTA!

La mia testa,sembra una grande festa.Simpatica e vivaceE con tutti sempre in pace,è abbastanza piccolinae da poco ha avuto una bella sorellina.Ne pensa di tutti i colori,infatti è piena di fiori !Tulipani,Violette e Stelle Alpine;tutte insieme guardan le stelline.La mia testa e’ colorataEd è anche strampalata.Felice è la mia testa, Che proprio ieri ha dato una festa...

La mia testa attira i fiori come l’aria nei polmoniLa mia testa è colorata come il sole sulla rugiadaIl testone profumato è vecchio e malandato.Siamo la famiglia miglioreAbbiamo tutti in testa un

fioreIl loro profumo ci rende feliciPer questo abbiamo tanti amici.Arancioni, gialli, rossi o bluQuali colori preferisci tu?Noi di colori in testa ne abbiamo tantissimiEd è per questo che siamo felicissimi!!

La mia testa èCosì fiorita Che mi sembra una margheritaIl mio umor è così bello Che mi sembra un caramelloLa mia è così bellache sembra una caramella.

La mia testa è colorataE anche profumataColorata di rosso, di blu e di gialloÈ perfetta per una sera da balloOra io son d’umor feliceAnche se devo andare dalla pettinatrice

GUARDATE CHE COLORIVOGLIO INFONDERLI NEI CUORILA MIA VITA E’ IN PARADISOPACE, AMORE E UN BEL SORRISO.NON SI PUO’ ESSERE FELICICON UNA MONTAGNA

Io ho un raffreddore Però sono sempre di grande umoreDai presto vai làTra poco starnutisco come un baccalàIn testa sono piena di fioriTutti questi di mille coloriAdesso vado Devo andare nel Colorado.

La mia testa è piena di rose e margheriteTutte piene di vita.Con i fiori son sorridenteE lo è anche la mia menteGirasoli e violetteTutte insieme amichetteCon i fiori ben stoE con loro resterò.

LA MIA TESTA E’ COSI’ BELLAPERCHÉ E’ BUONA COME UNA CARAMELLA.

PERCHÉ NELLA MIA VITA C’E’ IL CALCIOED E’ QUELLO CHE MI TIRA SUE IO SENZA DI QUELLOSAREI ANCHE UN PO’ GRASSOTELLO.

La mia testa sembra un uovoDi pasqua con i buchi, come alla mela glieli fanno i bruchinon sembro molto normale,certoma a vedermi nello specchio mi diverto.

La mia testa è sorridentePerché è fiorente!Ha un grande fioreChe ha un solo colore,Questi non è trasparenteE non è potente,invece il legame lo èperché non mai fourfè!!!!!!!!

AVETE VISTO LA MIA TESTA QUANTO E’ COLORATA?FORSE E’ VENUTA UNA FATA.CI SONO ANCHE DEI TULIPANI,PURTROPPO SENZA BRACCIA E SENZA MANICOMUNQUE SIA SONO UN BAMBINO MOLTO FELICEE GUAI A CHI LO VEDE E NON LO DICE.

Tutti i fiori son nel pratoQualcuno triste qualcuno colorato,A volte nascono rossi a volte neri,Ma questi son i miei pensieri.Tanta felicità e tanto amore,Un po’ di tristezza nel mio cuore.

Se invece dei miei lunghi capelli, sulla testa miSpuntassero dei bellissimi e coloratissimi fiori!La mia testa è cosi bellache assomiglia a PulcinellaLa mia testa è colorata E mi sembra un’insalata.

Un, due, tre... poesie olè!!!Teste fiorite

La poesia di Gianni Rodari ci ha ispirato... Così siamo diventati anche noi autori per un istante! Classe 5° A Scuola C. Astengo

classe 5a A- Astengo

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Se invece dei capelli sulla testaCi spuntassero i fiori, sai che festa?Si potrebbe capire a prima vista,chi ha il cuore buono, chi la mente trista.Il tale ha in fronte un bel ciuffo di rose:non può certo pensare a brutte cose,quest’altro, poveraccio, è d’umor nero:gli escon le viole del pensiero.E quello con le ortiche spettinate?Deve avere le idee disordinateE invano ogni mattina,spreca un vasetto o due di brillantina.

Gianni Rodari

Pianeta Poesia

SI ANDAVA PER CASTAGNE.

Si andava per castagne

nei boschi fitti e pieni

di ricci.

Si andava per cachi

negli orti ordinati

e profumati.

Si andava per uva

nella vigna

di una campagna silenziosa.

Si andava per foglie

sotto gli alberi

di quercia e i grilli

ci conducevano

verso casa.

3ª B, XXV Aprile

AUTUNNO

Esce dalla sua tana

uno scoiattolo dalla lunga coda,

va sotto al nocciolo

raccoglie tanti frutti

per i freddi mesi che verranno.

Esce dal suo lettino

un morbido passerotto,

va a prendere i rametti

per aggiustare il suo nido

dove al calduccio presto riposerà.

Esce dalla sua tana

un freddoloso micio,

va sotto alla vecchia quercia

in cerca di grandi foglie

per farsi una coperta.

3ª B, XXV Aprile

SE UN GIORNO.

Se un giorno l’elefanteandasse sui pattini a rotellesicuramente cadrebbee vedrebbe le stelle.

Se un giorno l’elefante andasse in metropolitana prima o poi incontrerebbela nostra amica Ana.

Se un giorno l’elefanteviaggiasse con un razzola gente penserebbe che è di certo pazzo.

Se un giorno l’elefanteandasse in altalenacadrebbe nell’acqua profondadove vive una vecchia balena.

Se un giorno l’elefanteandasse in aeroplanocanterebbe “O sole mio”come un cantante napoletano.

3ª B, XXV Aprile

LA FELICITÀ

La felicitàè un arcobaleno di serenità

è in un vasetto di marmellatache ti aggiusta la giornata

è una canzone d’amoreche ti scalda tanto il cuore

è una morbida cucciolettache trovo a sera nella mia casettaè con i miei amici giocaree nell’immenso mare nuotare

è a cavalluccio della mia mamminache diventa una fata turchina

è giocare a nascondino con il mio fratellino

è andare a Vado in bicidove incontro i miei amici

è con i miei amici andare in gitae invitare la maestra Vita.

3ª B, XXV Aprile

POESIE

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Indagini in corso

A proposito di… ALIMENTAZIONE

classe 4a A-B- XXV Aprile

LO SPORTGli sport sono delle belle attività , però se c’è troppa violenza, soprattutto nel calcio, non so-no più belli. Adesso vi raccontiamo un fatto che è accaduto un po’ di tempo fa:a Catania dopo la partita Catania - Palermo gli ultras delle squadre hanno incominciato una rissa. E’ arrivata la Polizia e gli ultras hanno incominciato un’altra rissa con i poliziotti. Sca-gliavano oggetti contro di loro, così i poliziotti intervenuti dovevano difendersi con scudi e manganelli. Gli ultras con spranghe di ferro ed altri oggetti sono riusciti a ferire molti poli-ziotti, ne hanno persino ucciso uno e questa è una cosa molto grave!Secondo noi tra le squadre ci deve essere com-petizione, ma non violenza!A proposito di sport abbiamo chiesto ai nostri compagni quali sport praticano e abbiamo tabu-lato i dati in grafici ed abbiamo concluso che gli sport più praticati da noi alunni della IV B sono il nuoto e la danza; i meno praticati sono il ten-nis e la pallanuoto.

TIPO DI GRAFICO: ISTOGRAMMA

TIPO DI GRAFICO: TORTA

Pallan

uoto

Pallav

olo

Danza

Equitaz

ione

Nuoto

Calcio

Tenn

is

RIFLESSIONIIl pesce, le verdure sono

alimenti importantissimi perché contengono vitami-

ne, proteine e sali minerali, sostanze indispensabili per la nostra crescita. Per questo i nostri genitori e le nostre insegnanti

si preoccupano per la nostra salute e ci inco-raggiano a consumarli . Perciò dovremmo con un po’ di buona volontà impegnarci a mangiare anche questi alimen-ti che non ci piacciono perché vogliamo crescere sani ed essere sempre in forma!

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La scuola e la scienza

Il giorno 7 novembre 2006 siamo andati in Piazza Sisto IV.Appena arrivati c’erano due ragazzi tra-vestiti da giornalisti antichi che urlavano col megafono “Edizione straordinaria, la nuova Stampa cambia formato”.

Poi siamo andati nel primo gazebo e ab-biamo visto la macchina dei fulmini.

Nel secondo abbiamo visto con gli occhialini speciali la luce del colore del-l’arcobaleno e abbiamo visto un liquido fosforescente che si chiamava florescina e col laser ha fatto una luce che è entra-ta in acqua. Poi siamo andati da dei ragazzi che den-

tro ad un bicchiere avevano messo del ghiaccio.Dopo hanno versato del liquido sui cu-betti ed è uscito del fumo ghiacciato.Siamo andati a vedere una dimostrazio-ne della luna, ci ha fatto vedere quando

la luna è piatta e ci ha spiegato che la metà della luna che vediamo è illuminata dal sole, e l’ altra parte della luna è na-scosta dalla Terra.

Nel terzo esperimento abbiamo preso delle bottiglie attaccate con lo scotch con dei buchi nei tappi e l’acqua non usciva se noi non facevamo il vortice.

OCCORRENTE

* 2 bottiglie da mezzo litro

* acqua* una guarnizione

di gomma con un foro al centro

* nastro adesivo impermeabile

* forbici

classe 3a B- Astengo

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LA 3^ B IN PIAZZA SISTO

LA GIORNATA DELLA SCIENZA

Siamo andati ad Altare per visitare la “Villa Rosa“, oggi un mu-seo del vetro e un laboratorio di esso. All’inizio abbiamo visto un filmato dove c’erano dei signori che ci spiegavano come fare va-si, piatti in vetro: si parte dalla pallina di vetro che si mette nel fuoco attaccata ad un bastone apposito, si attacca la piattafor-ma e infine, prima di farlo raffreddare, si allarga l’imboccatura. Che pazienza! Dopo il video, abbiamo mangiato in cortile: da lì si vedeva un’altra villa sempre fatta costruire dal parroco, ma per un’altra sorella. Oggi le due ville sono state ristrutturate: Villa Rosa ora è un museo, mentre l’altra è una casa di riposo per gli anziani. Alessandra, la guida, ci ha spiegato che ALTARE È UN PO-STO MOLTO ADATTO PER PRODURRE IL VETRO PERCHÉ C’È SABBIA SILICIA, quella usata per il vetro, in abbondanza! Appena impararono a lavorare il vetro molto bene, c’erano regole rigide!All’inizio la 4a B, noi, siamo andati al laboratorio, l’altra classe a visitare il museo che, come ci hanno spiegato, è in stile liberty. Il laboratorio ha preso il nome di Amanzio Bormioli, padre di Raffaello Bormioli, proprietario della soffieria! E’ una soffieria e non una vetreria perché lui non fabbrica il vetro, ma lo modella par-tendo da tubi o bacchette e non usa il vetro “normale”, ma il Pyrex! La soffieria non è molto grande! Appena entri, sulla destra e davanti a te ci sono due scaffali con appoggiati oggetti in vetro. A sinistra c’è un tavolo a mezza luna con dietro un altro scaffale e ogget-ti vari. Sul muro sono appesi quadri e una cornice con in mezzo Cristo in croce di vetro! Come dicevo c’è un tavolo con sopra tu-bi, mattonelle bucate per tenere i tubi, attrezzi vari. In un angolo c’è una scala che porta al piano di sotto dove sono esposti oggetti, soprattutto animali, in vendita. A sinistra c’è un tavolo con sopra un computer e vari fogli e libri. Appena entrati Raffaello, con una fiamma ossidrica, ha costruito animali: un pinguino con il fiocco e la camicia, un elefantino e un delfino!Successivamente ci ha dimostrato che se la bolla si gonfia trop-po, toccandola, si rompe come carta e non taglia! Alla fine siamo andati giù a comprare e dopo abbiamo salutato il maestro del ve-tro. Un’anziana si è offerta di accompagnarci.Appena siamo arrivati, abbiamo comprato animaletti colorati di vetro: c’erano pinguini, maialini, cani, gatti, anatre (cigni), caval-li e altri simpatici tesserini. Abbiamo fatto scambio con la 4a A e siamo saliti al piano superiore. La villa è moltissimo ricca di de-corazioni e, in ogni stanza, c’è un termosifone colorato di azzurro con piante: sono diverse a seconda dei piani!Al museo hanno anche oggetti che non sembrano di vetro, ma di pietra! Questo è un trucco di un abilissimo maestro che ha in-ventato anche i “vichinghi”: hanno delle “corna”! E soprattutto il colore non si è allargato ed è rimasto a macchie e non a strisce!Hanno anche I GIGANTI, cioè i pezzi più grandi del museo! Alcuni sono alti persino un metro! Sono ricchi di disegni di pe-sci, frutta, foglioline, ecc.O sono vasi o fruttiere con cinque o sei piani!Quando alcuni maestri sono emigrati in Argentina, hanno fatto fortuna e hanno creato gli “argentini”, vasi di vetro colo-rato incisi con mille particolari! Hanno anche dei cestini e brocche del 1700, le opere più antiche del museo!Possiedono anche un PORTAOMBREL-LI DI VETRO ROSSO CON ROMBI IN RILIEVO; esso è a forma di esagono! Non sembra, ma ha vinto il primo premio ad una mostra!Sul Soffitto ci sono libellule, fiori azzur-ri e le scale sono in marmo!La ringhiera è “d’oro”.Poi siamo usciti e una signora ci ha indi-cato la fermata della corriera più vicina, siamo tornati a scuola e abbiamo pensato a come strutturare il testo di questa espe-rienza strepitosa! classe IV B - Astengo

Arti e Maestieri

Vetrerie e Soffierie

classe 4a B- Astengo

IL VETRO.La fiamma avvolge il vetro, che lento lento si scioglie.Il vetro è il riflesso dell’animache vaga con speranza in tutto il mondo.Il vetro si guarda allo specchio,ma non vede nulla,oltre a quello che lo circonda.Incomincia a piangeree, dai suoi occhi, scendono diamanti!Varie lacrime scivolanoe, dopo si fermano,impaurite.Il vetro si riguarda allo specchio:ecco un vaso splendente...è lui!

Il vetro è una fiaba trasparente,può essere magicoma anche tragico,ti fa immaginare ,con la tua mente!

Il vetro è fantasia,coloratoondulato,ti porta nella giusta via.

Il vetro trasparentesotto il sole è splendente.C’è un vetro molto efficaceche di tutto è capace;la massa incandescentesi deve lavorare velocemente;è invisibile, ma duropuò essere anche blu scuro!È facile dirloma non costruirlo!

Il vetro è un materiale interessante:per lavorarlo di sabbie ce ne vogliono tante.Il vetro, acqua trasparente,in quel museo l’ ha visto tanta gente.Il materiale incandescente,cotto, forma tutto: anche una lente!I vasi giganti erano proprio tanti.Quelli argentinierano proprio carini.Avevano il colore in rilievoe, così, per guardarli, mi sedevo!

Una parete trasparente,liscia come l’olio, forme che ti restano in mente,tante sfumature, tra esse quella del petrolio;forme spettacolari di tutti i colori,tutti interi e senza fori!Tanti artisti,e tanti artigiani,tanti oggetti fatti con le mani.Emozioni giganti,sculture con forme di fonti: è una commozione unica!

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Ambiente Natura

Un mondofatto di plastica

Natural… mente

Un presepe specialeLa 4a D ed altri alunni raccolgono i rifiuti per creare un’opera d’arte.

Noi bambini, quest’anno, abbiamo prova-to a RICICLARE PLASTICA E ALTRO MATERIALE che solitamente buttiamo via, in modo insolito ed assai creativo (RI-CICLAGGIO CREATIVO).Abbiamo costruito un Presepe, utilizzando oggetti vecchi, quindi scarti, che altrimenti

sarebbero finiti nella spazzatura; abbiamo voluto così rappresentare la nasci-ta del Figlio dell’Uomo, che ha creato una natura perfetta, con quanto oggi la sta distruggendo, per riappropriarci dei veri valori ed apprezzare con ri-spetto ciò che il Signore ci ha donato con semplicità e generosità.

Il Bambino GesùLa luce chiaraa Betlemme risplende;la cometa segueil Bambino che scende.Non rosso, non castano,ma biondo il Bambino,il piccolo è incantatoin un dolce cestino.

NataleE viene il tempo degli abetiche lasciano cadere la neve.E viene il tempo dei regaliche sotto l’albero brillano.La notte di Natale è molto lungasi deve aspettare fino a mezzanotteper vedere Babbo Natale.La stella cometa splende nel cieloPer guardare i tre re magi alla capanna.UNA MATERIA DA RICICLARE

In tutt’Italia, oggi, si producono più di 44000 TONNELLATE DI RIFIUTI URBANI: quasi un chilo per ogni italiano di SCARTI ALIMENTARI, SCATOLE, BARATTOLI, ECC.E fra i rifiuti c’è anche LA PLASTICA.Basta guardarci intorno per notare che la gran parte degli oggetti che ci circondano è fatta con questo materiale. Ma la plastica non è tutta uguale e, a seconda dei componenti con i quali è prodotta, ha diversi nomi.La busta del latte o la pellicola con la quale viene conservata la carne, un vasetto di yogurt, un contenitore di margarina, una va-schetta per il forno a microonde, le bottiglie delle bibite gassate, fino a qualche tempo fa, venivano buttati nella pattumiera ed erano persi per sempre o, nel peggiore dei casi, li ritrovavamo in campa-gna, o sulle spiagge con un danno, per la natura, incalcolabile.Oggi, finalmente, si cerca di RICICLARE LA PLASTICA che si consuma, perché può servire PER COSTRUIRE ALTRI OG-GETTI.Per riciclare la plastica, è necessario che tutti i cittadini si impegni-no a raccogliere a parte tutta la plastica che gettano, e a depositarla negli appositi contenitori. In questo modo si realizza un RISPAR-MIO NOTEVOLE e SI SALVAGUARDA L’AMBIENTE.

PLASTICA DAPPERTUTTOLa plastica è una viaggiatrice instancabile. Chi dalle barche getta piatti, bicchieri, posate di plastica, sappia che i residui della tavo-lata arriveranno sulle spiagge e sugli scogli a rallegrare i bagnanti. Un piatto di plastica spinto dal vento può arrivare in ventiquattro ore dalla Sardegna alle coste del Lazio.Purtroppo la plastica, questo è il problema, NON È BIODEGRA-DABILE, OSSIA NON SI DISTRUGGE CON IL TEMPO A CONTATTO CON GLI AGENTI ATMOSFERICI (ARIA, ACQUA, ECC...) E BIOLOGICI (BATTERI). Inoltre la plasti-ca NON PUÒ ESSERE INCENERITA, POICHÉ SVILUPPA GAS PERICOLOSI.LA SOLUZIONE STA NEL CREARE PLASTICHE BIODE-GRADABILI.Le maggiori industrie chimiche del mondo hanno intrapreso ri-cerche in questo campo e già alcune nuove plastiche sono state prodotte. Dovremo abituarci a utilizzare queste nuove plastiche, più costose e meno resistenti, al posto di quelle indistruttibili che stanno inquinando la nostra Terra.

classe 4a D- Astengo

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Natural… mente

LA POSIDONIA E L’ “UOMO DEL MARE”

Abbiamo intervistato papà Tarditi ( è il papà di un compagno ) per-ché conosciamo la sua passione per il mare e pensavamo che con la sua esperienza di subacqueo potesse indicarci un “percorso ma-rino”. LEGGETE

D. Come è cominciata la sua pas-sione per il mare?R. Praticamente da quando sono nato. Ho seguito l’esempio di mio padre che e’ sempre stato appas-sionato di mare. Durante la guerra, per arrotondare lo stipendio, face-va il pescatore e, a volte, durante le incursioni non poteva rientrare e capitava che le bombe cadevano

in mare ed esplodevano vicino alla barca. E’ stato uno dei primi subacquei in quei tempi in cui non c’erano attrezzature e si andava in mare semplicemente con una maglia di lana, prendendo molto freddo in inverno. Mio padre mi ha insegnato tutto quello che sapeva ed io sono stato stimolato a capire e sapere qualcosa di più e vi suggerisco di seguire le vostre curiosità per ciò che vi cir-conda per acquisire sempre nuove conoscenze.D. Qual è stata la prima volta che è sceso in profondità? R. La prima volta che ho messo la testa sott’acqua è stata con mio padre; non sapevo ancora nuotare e lui mi ha comprato maschera e pinne. Quando sia-mo arrivati sulla spiaggia me li ha fatti indossare, ma io avevo paura; lui mi ha guardato accigliato e, con le mani sui fianchi mi ha detto “ oua che to cattò tut-tu nun ti proevi mancu?” ( ora che t’ho comprato tutto non provi nemmeno?); io mi sono allungato nell’acqua, ho messo la testa sotto e da quella volta ho sco-perto un mondo nuovo.Negli anni ci sono state diverse occasioni per vedere cose che abbiamo a dispo-sizione e che difficilmente notiamo.D. E’ bello immergersi?R. Sempre, perché riesci ad apprezzare aspetti della natura affascinanti che sono a disposizione anche semplicemente con maschera e pinne; è molto im-portante GUARDARE e cercare di VEDERE: VEDERE VUOL DIRE APPREZZARE QUELLO CHE ABBIAMO A DISPOSIZIONE NEL NOSTRO MARE; BISOGNA SAPERE DOVE GUARDARE E VEDE-RE COSA C’È E CAPIRE COSA SI STA GUARDANDO.D. Qual è stata la prima volta che è sceso in profondità?R. Risale a molti anni fa; era un fondale sabbioso con tanti pesciolini; ricordo l’impressione che ho avuto scendendo...la pressione e il freddo aumentavano; ho visto anche alghe e animali di diversi colori vicino al pilone del pontile do-ve mi sono immerso.D. Quali sensazioni prova quando si immerge?R. E’ sempre una bellissima sensazione; si prova e si ricorda il piacere di entra-re in un mondo che non è per l’essere umano, che deve usare attrezzature che gli permettono di vedere, muoversi e respirare sott’acqua; si spera sempre di

osservare qualcosa di bello e di diverso.D. Che cosa si trova sui fondali marini?R. Di tutto. Per esempio, il mare per molti secoli della storia dell’uomo è stato considerato il luogo ideale per gettare ogni genere di cose; già dai primordi del-la storia dell’uomo, ciò che non serviva più veniva spesso buttato in mare; per questo è facile trovare quello che i nostri progenitori hanno scartato e che per noi diventa reperto storico; può succedere di trovare anche qualche relitto. An-ni fa, con gli amici, abbiamo trovato una bomba d’aereo e una mina inesplose; abbiamo chiamato gli artificieri della marina che, con le loro attrezzature ade-guate, le hanno fatte esplodere per renderle inoffensive. Abbiamo fatto anche assistenza quando si è incendiata ed è esplosa la petroliera Haven al largo di Arenzano e sono finiti in mare migliaia di litri di petrolio; si è cercato di argina-re l’arrivo del petrolio sino alla costa e abbiamo capito come fanno a morire gli animali quando gli si appiccica il petrolio addosso.D. Ci sono piante nei fondali marini?R. Di solito nell’acqua vivono le alghe che sono vegetali ma non vere e proprie piante perché non sono evolute come le piante sulla terra (non hanno radici, fu-sto, foglie, frutti....); sono semplicemente vegetali che hanno l’aspetto di piante superiori ma non ne hanno le funzioni. Nel nostro mare ci sono solo due tipi di piante vere e proprie, molto importanti per la vita marina: una è la Cymodo-cea, una specie di erbetta sottile che cresce sulla sabbia e l’altra è la Posidonia, pianta più grossa con foglie a nastro verde smeraldo. E’ importante per mol-ti motivi: per la protezione del fondale perché riesce a trattenerlo un po’ come fanno le radici degli alberi che trattengono il terreno evitando le frane, perché è una grande produttrice di ossigeno e offre cibo e riparo a decine di specie di animali. Addirittura alcuni tipi vivono solo nella foglia di Posidonia e da essa prendono il nome. E’ importante anche da morta, perché le foglie staccate che vengono rigettate sulla riva, contribuiscono a mantenere la spiaggia al ripa-ro dall’erosione delle onde. Ci sono poi altri motivi che sarebbe lungo esporre: uno curioso è che la foglia della Posidonia si trova anche negli altissimi fondali, molto lontano dalla costa. Questo trasporto verso fondali elevati ha un grosso significato per l’ecologia perché è trasporto di materiale organico, di cibo per quegli animali che laggiù vivono in un ambiente in cui la sopravvivenza è mol-to difficile per la scarsità di cibo a disposizione.D. Che cosa suggerisce alla nostra classe?R. Sicuramente dopo la teoria, l’osservazione diretta è quanto di meglio ci pos-sa essere, quindi, ad esempio, un argomento che si potrebbe esplorare è proprio quello della Posidonia. Si potrebbe organizzare un’uscita sulla spiaggia, per an-dare a cercare la Posidonia rigettata dalle onde; vedere dove viene rigettata e cercare di interpretare l’ambiente di fronte alla spiaggia, cercare dei campioni, vederli da vicino, analizzarli e cercare di capire come sono fat-ti; dopo si potrebbe vedere dal vero com’è l’ambiente di fronte al tratto di costa che si è preso in considerazione, magari cercan-do immagini e foto scattate lì; la cosa migliore sarebbe vede-re dal vivo la pianta o le piante che si vogliono studiare e cerca-re di organizzare un laboratorio di osservazione; con questa atti-vità si potrà avere un’idea abbastanza precisa di quello che si sta studiando.

ABBIAMO SEGUITO I SUGGERIMENTI DI MIRCO E ABBIAMO ORGANIZZATO, INSIEME A LUI, UN LABORATORIO DI OSSER-VAZIONE DEL NOSTRO AMBIENTE MARINO.

16 17

classe 3a A- Astengo

Abbelliamo la scuola

ABBIAMO INIZIATO DIPINGENDO LO SFONDO.

LORENZO E STEFANO ALLE PRESE CON IL CIELO E I MATTONCINI DEL CAMINO.

VALENTINA, MARTINA, STEFANO E GABRIELE AL LAVORO!

DOPO AVER DIPINTO IL CIELO, CI SIAMO DEDICATI ALLA FACCIATA DELLA CASA.

E ORA È LA VOLTA DELLE TEGOLE! ELISA, BESARD E GABRIELE AL LAVORO.

MANUELE, ALESSIO E GABRIELE…

…ANCORA TEGOLE!!!

MATTIA E FRANCESCO DIPINGONO LA CASA.

...DIPINGERE I PARTICOLARI È DIFFICILE; ECCO STEFANO MOLTO IMPEGNATO!

VI ASPETTIAMO IN VIA DEI GATTI AL 1°

PIANO DELLA SCUOLA ASTENGO

16 17classe 5a C- Astengo

La posta di Big Bang

LETTERE DAL MONDO ANIMALE

Caro giornalino,Vivo in una gabbia abbastanza grande. Mi passano intorno degli umani, ma mi riempie di attenzione solo una bambina che chiama-no Sara. Credo che sia gentile perché sono ancora giovane, ma può anche essere che sia importante per lei.Ho paura che quando crescerò avrò meno cibo e coccole. Io cerco di rendermi sim-patico cinguettando allegramente. Non so come far capire che preferisco l’uovo so-do a quei duri granelli di miglio. Quando me ne danno, mi ingozzo esageratamente. Qualche volta Sara allunga la sua mano per prendermi : all’inizio credevo che fosse ma-lintenzionata, ma poi ho capito che vuole solo farmi uscire dalla gabbia.Mi piace svolazzare per casa e vedere tutto dall’alto, ma ho paura di farmi male. Spero che questa “ginnastica” rinforzi le mie ali e mi tenga lontano dal... veterinario!Sara mi chiama sempre “uccellino”: quando si deciderà a scegliere un nome vero?A me piace Sara e non la becco quasi mai. La mia vita è tranquilla e spero che conti-nui così.Mi accorgo di… aver mosso troppo il becco e perciò chiudo qui con un bel “cip cip”!

IL TUO AMICOCANARINO.

SUGGERIAMO ALLA SUA PADRONCINA UN BEL NOME… CHE NE DITE? SCRIVETECI NUMEROSI.

CARO GIORNALINO,SIAMO I CANI DEI BAMBINI DELLA III C - ASTENGO. NOI SIAMO MOL-TO CONTENTI QUANDO I NOSTRI BIMBI CI PORTANO AI GIARDINI E SIAMO ANCORA PIÙ CONTENTI SE PULISCONO DOVE SPORCHIAMO. MA AI GIARDINI VEDIAMO ANCHE CICCHE, CARTACCE E ANCORA CARTACCE, BOTTIGLIE ROTTE E LATTINE VUOTE, VECCHI GIOR-NALI, CARTONI DI PIZZE… NON SAREBBE BENE DARE ANCHE AGLI UMANI UN SACCHETTINO COME I NO-STRI DA PORTARE SEMPRE CON SÉ? RINGRAZIAMO E PORGIAMO DI-STINTI SCODINZOLII.MEDITATE, UMANI, MEDITATE…!!

CARO GIORNALINO…

CARO GIORNALINO mi chiamo A. e ho nove anni, il mio problema è il computer, infatti tutti i pomeriggi, do-po i compiti, sono nella mia cameretta davanti al computer a giocare. Il tempo passa e io non me accorgo, la mamma mi chiama, ma io non la sento, il papà arriva, ma io continuo a giocare, fino a quando tutte le sere la mamma mi sgri-da dicendomi che sono stato troppe ore al computer.Ho bisogno del tuo aiuto! Grazie, ciao

A.

CARISSIMO A., DEVO CONFESSARTI UNA COSA: ANCHE A ME È CAPITATO DI STARE TROPPE ORE AL COMPU-TER SENZA ACCORGERMI DEL TEMPO CHE PASSAVA E… SAI CHE TI DICO? MI SONO ACCORTO CHE POI I MIEI OC-CHI LACRIMAVANO E LE SPALLE E IL POLSO MI DOLEVANO. ORA IO FACCIO COSÌ. QUANDO MI SIEDO DAVANTI AL PC, GUARDO L’ ORA E MI DICO “30 MI-NUTI!”. PER ESSERE SICURO USO UN TIMER (COME QUELLI DA CUCINA PER CONTROLLARE I TEMPI DI COTTURA) O UNA SVEGLIA. DRIIIN! APPENA SENTO IL SUONO: STOP! ANZI: START - SPEGNI COMPUTER - O. K.! PROVA ANCHE TU.

Io ho nove anni e il mio problema è… LA SCRITTURA: non riesco a

scrivere bene, scrivo più lento di una lumaca e non voglio

rimanere indietro.Raramente scrivo be-ne e anche le maestre possono confermarlo.

Quando scrivo male mi viene voglia di rifare il lavoro anche se fossero quaran-ta pagine. A volte mi vergogno perché sono l’unico che scrive male. Per ora non ho ancora trovato un metodo a meno che io mi metta a scrivere lenta-mente. Cosa mi consigli di fare?SPERO CHE MI RISPONDERAI.

S.

CARISSIMO S., VIETATO VERGOGNAR-SI, ANZI… SE MI PERMETTI VOGLIO FARTI I COMPLIMENTI PER IL GRAN-DE IMPEGNO CHE METTI NEL FARE UNA COSA IN CUI TROVI DIFFICOLTÀ. NON DEVI SCORAGGIARTI. L’ALLENA-MENTO È MOLTO IMPORTANTE (PENSA ALLO SPORT). INOLTRE, SE DEVI SCRI-VERE UNA RELAZIONE O UN TESTO DA CONSEGNARE AD ALTRE PERSONE, IL COMPUTER PUÒ ESSERTI D’AIUTO, SIA PER LA CHIAREZZA DELLA SCRITTURA, SIA PER LA CORRETTEZZA ORTOGRA-FICA (IN “WORD” TRA GLI STRUMENTI C’È IL CORRETTORE ORTOGRAFICO). SE SONO APPUNTI PERSONALI, DA CONSERVARE NEL TUO QUADERNONE, UTILIZZA UNA PENNA CANCELLABI-LE DI BUONA QUALITÀ E IN UN PRIMO

TEMPO PREOCCUPATI DELLA VELOCI-TÀ (PER RIUSCIRE A SCRIVERE QUELLO CHE VIENE DETTO DALL’INSEGNAN-TE); POI, IN UN SECONDO TEMPO, PREOCCUPATI DEGLI ERRORI ORTO-GRAFICI RILEGGENDO CON CALMA E CONCENTRAZIONE ( ANCHE PIÙ DI UNA VOLTA). INFINE, CANCELLA E RISCRI-VI QUELLE PAROLE CHE PROPRIO TI SEMBRANO SCRITTE MALE, POCO LEGGIBILI. RICORDATI, PERÒ, CHE OL-TRE ALLA FORMA È IMPORTANTE CIÒ CHE SI SCRIVE E LEGGENDO LA TUA LETTERA MI SEMBRA DI CAPIRE CHE TU RIESCA BENE A FAR CAPIRE IL TUO PENSIERO, QUELLO CHE VUOI DIRE. BRAVO!

Caro giornalino mi chia-mo M. e ho 9 anni, il mio

problema giornaliero è quello che trascorro tante ore davanti alla TELEVISIONE co-

sì non riesco a sentire quello che mi dicono i ge-

nitori. Se mi avvisano, ad esempio, che escono io non li sento e, quando me ne accorgo, mi spavento e delle volte se rimangono fuori a lungo mi metto a piagnucolare. Come posso fare?Io cerco di trascorrere meno ore davan-ti alla televisione allenandomi nelle varie materie di scuola così riesco a prestare più attenzione a quello che mi dicono i miei genitori.

CARISSIMO M., PENSO CHE ANCHE PER TE POTREBBE FUNZIONARE QUANTO HO SUGGERITO AD A. PER IL SUO PRO-BLEMA CON IL COMPUTER. DEVI DARTI DEI TEMPI. PROVACI. AL “DRIIIN” PRE-MI IL TASTO OFF!!!

Caro giornalino mi chia-mo N. e ho 10 anni.Ti scrivo perché ho un problema: mi trovo spes-so a litigare con mia mamma. Ultimamente bisticciamo sempre come cane e gatto. Lei dice che

mi dovrei comportare meglio e di litiga-re meno con mio fratello, ma io le ripeto che se sono un bambino non mi può far comportare da adulto.LA SOLUZIONE per me sarebbe quella di riuscire a venirci incontro: IO DO-VREI COMPORTARMI MEGLIO E LEI DOVREBBE CERCARE DI CAPIRMI DI PIÙ. Tu che cosa mi con-siglieresti di dire a mia mamma? Spero che tu mi risponda presto così riuscirò a non litigare spesso con mia mamma, anche perché so che facciamo così perché ci vogliamo un mondo di bene!

CARISSIMO N., SECONDO ME, TU HAI GIÀ CAPITO DA SOLO COSA DEVI FA-RE. UN CONSIGLIO? CORRI DALLA TUA MAMMA, ABBRACCIALA FORTE E DILLE A GRAN VOCE “TI VOGLIO BE-NE”. SONO LE PAROLE PIÙ BELLE, CHE SPESSO PERÒ CI DIMENTICHIAMO DI USARE NELLA NOSTRA VITA DI TUTTI I GIORNI.

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Pensieri e… Scacciapensieri

Il pacchetto rosso

SCOUBIDOU,CHE PASSIONE!QUEST’ANNO GLI

SCOUBIDOU SONO DIVENTATI LA PASSIONE DI MOLTI DI NOI ALUNNI DELLE CLASSI QUARTE DELLA SCUOLA XXV APRILE, COSÌ ABBIAMO PENSATO DI INSERIRE IN QUESTO GIORNALINO LE ISTRUZIONI PER REALIZZARE CON LE VOSTRE MANI DEI SIMPATICI PORTACHIAVI, BRACCIALETTI, PORTAFORTUNA.VI PIACE L’IDEA? SPERIAMO DI SÌ...SE VOLETE IMPARARE VI DICIAMO COME FARE.QUESTO CHE VI PROPONIAMO È IL PIÙ SEMPLICE.

MATERIALE OCCORRENTE N°2 PEZZI DI CORDONCINO COLORATO PER SCOUBIDOU LUNGHI DAI 50 CM AGLI 80 CM

PROCEDIMENTO1 PIEGARE UN FILO A METÀ CREANDO UN

ANELLO.2. GIRARCI INTORNO L’ALTRO FILO E FARE UN

NODO.3. TENERE L’ANELLO E POSIZIONARE I FILI A

CROCE: UNO IN ALTO, UNO IN BASSO, UNO A DESTRA, UNO A SINISTRA.4. PRENDERE UN FILO, FORMARE UN ARCO PORTANDOLO DALLA PARTE OPPOSTA.

5. FARE LA STESSA COSA CON L’ALTRO FILO OPPOSTO.

6. PRENDERE UNO DEI FILI RIMASTI ED INFILARLO NELL’ANELLO , NON QUELLO CHE HA VICINO, L’ALTRO.

7. FARE LA STESSA COSA CON L’ALTRO FILO.8. TIRARE I FILI SEGUENDO LA LORO DIREZIONE.9. CONTINUARE RIPETENDO L’INTRECCIO (DALL’ISTRUZIONE N°4 ALLA N°8) FINCHÉ AVETE OTTENUTO LA LUNGHEZZA DESIDERATA.

10. ALLA FINE FERMARE I FILI CON UN NODO STRETTO.11. TAGLIARE IL FILO CHE AVANZA.

ECCO FATTO: IL VOSTRO SCOUBIDOU È TERMINATO E RIUSCIRETE PRESTO A

DIFFONDERE LA MANIA.BUON DIVERTIMENTO E CIAO ALLA PROS-SIMA EDIZIONE!

IL PACCHETTO ROSSO

Può un PACCHETTO ROSSO ispirarci a comporre poesie? Sì, se il pacchetto rosso l’abbiamo costruito noi, colmandolo di tanti buoni pensieri.

Il pacchetto rossoL’amore si può trovare in un pacchetto?L’amicizia? La felicità?Qualche persona può pensare di noMa in verità si sbaglia di grossoL’amore, un regalo ti riscalda il cuoreAmicizia e simpatia ti lega insiemeFelicità, ci vuole un sorriso.

IL SOLE SPLENDEIL PACCHETTO LUCCICAMA QUESTA COSA ERA LA LUCE DELL’IRIDECON LE SETTE FRASI D’AMICIZIA E AMORE,MA CHE BELLO IL PACCHETTO ROSSO!È PROPRIO MAGICO?CHI LO SA?

Il pacchetto rosso, sembra piccolo e leggero di cose buone,invece è grosso e pieno di cose buone.Porta felicità, amicizia e amorea tutte le persone che lo ricevono,se una persona è triste la fa diventare felice.

IL PACCHETTO ROSSO PER CERTIÈ UN AMOREPER ME È UN CUOREMA SE TU NON CE L’HAIPRENDI IL PACCHETTO ROSSOE VEDRAI ....

Il pacchetto rosso innamoratodella pacchetta rossaportavano l’amore dove andavanoe portavano anche primavera coni primi fiori rossi, rosa,viola e blu.Sull’arcobaleno camminavanoe con gli animali giocavano.Erano tanto innamorati che potevano portare l’amore in tutto il mondo.Questa è la storia dei duepacchettirossi innamorati.

L’ANGOLINO DELLA RECENSIONEVI CONSIGLIO IL LIBRO DI GERONIMO STILTON, “LA PIÙ GRANDE GARA DI BARZELLETTE DEL MONDO”. VE LO CONSIGLIO PERCHÉ FA RIDERE E ANCHE PERCHÉ RACCONTA TUTTI I SEGRETI PER RACCONTARE LE BARZELLETTE ( NEL LIBRO CE NE SONO TANTISSIME!!!).ECCONE UNA. “FINALMENTE”.UN TIPO VA DAL MEDICO. “DOTTORE, DOTTORE, SI RICORDA CHE OTTO ANNI FA MI DISSE CHE DOVEVO EVITARE L’UMIDITÀ, PERCHÉ AVEVO I REUMATISMI ?” IL DOTTORE: “SÌ, MI RICORDO BENISSIMO.” IL PAZIENTE: “ DOTTORE, ADESSO SONO GUARITO! POSSO RICOMINCIARE A LAVARMI?”!!!!!!

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classe 4a A- XXV Aprile

classe 4a B- XXV Aprileclasse 5a C- Astengo

…Finalmente si gioca!

DivertiamocinsiemeIL

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SOLUZIONE REBUS:CORSO DI GIORNALISMO

Sulozione SUDOKU

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