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AZIENDA OSPEDALIERO – UNIVERSITARIA DI SASSARI
Progetto di «Realizzazione nuovo corpo scala ascensori nell’edificio delle Chirurgie»
RELAZIONE GEOTECNICA
D.M.14.01.2008
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SSOOMMMMAARRIIOO
1.PREMESSA E FINALITÀ DELLO STUDIO GEOTECNICO................................................................................. 2
2.NORMATIVA LEGISLATIVA E TECNICA DI RIFERIMENTO .............................................................................. 2
3.UBICAZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO .................................................................................................... 3
4.INDAGINI GEOGNOSTICHE SVOLTE ............................................................................................................. 4
5.INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE DEL TERRITORIO COMUNALE DI SASSARI ............................. 4
6.STRATIGRAFIA DELL’AREA INTERESSATA DAL PROGETTO ........................................................................ 4
7.MORFOLOGIA ED IDROGRAFIA DELL’AREA ................................................................................................. 5
8.VERIFICA ESISTENZA VINCOLI GEOMORFOLIGICI E IDROGEOLOGICI P.A.I. .............................................. 5
9.DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO ............................................................................................... 6
10.DETERMINAZIONE DELLE CARATTERISTICHE FISICO-MECCANICHE DEI TERRENI .................................. 6
Point Load Test ......................................................................................................................................... 6
Classificazione RMR (Rock Mass Rating) di Bieniawski .................................................................... 6
11.CALCOLO DELLA CAPACITÀ PORTANTE PER CARICHI VERTICALI ............................................................ 8
12.VERIFICA DEL CEDIMENTO PER CARICHI VERTICALI .............................................................................. 10
13.CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL TERRENO DI FONDAZIONE VS(30)...................................................... 11
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11..PPrreemmeessssaa ee ffiinnaalliittàà ddeelllloo ssttuuddiioo ggeeootteeccnniiccoo Il sottoscritto, Antonio Sanna, ingegnere geotecnico, iscritto all'Ordine degli Ingegneri della provincia di
Sassari al n°617 per incarico ricevuto dalla strutt ura A.O.U. di Sassari con determina n°488/2012, ha
eseguito uno studio per la caratterizzazione geotecnica, come previsto dal D.M. 14 gennaio 2008, dell’area,
sita in Sassari all’interno del complesso Ospedaliero di Viale San Pietro, interessata da un progetto per la
realizzazione di un nuovo corpo scala/ascensori nell’edificio delle Chirurgie, nell’ambito dei lavori di
«Risanamento conservativo e riqualificazione dei piano seminterrato e terra degli edifici delle Chirurgie, da
destinare al reparto di rianimazione e terapia intensiva». (Rif. Ordine n°: ACQ3-2012-370 del 20/12/2012).
Lo studio geotecnico è stato finalizzato alla:
• ricostruzione della geolitologica generale dell’area;
• determinazione della successione stratigrafica dei terreni interessati dall’intervento progettuale;
• analisi della distribuzione areale e verticale delle unità litologiche;
• verifica della stabilità generale dell’area.
• determinazione delle proprietà fisiche e meccaniche dei litotipi individuati;
• interazione fra il terreno e gli interventi previsti in progetto;
• determinazione della capacità portante del terreno di fondazione;
• verifica di compatibilità dei cedimenti;
• classificazione sismica del terreno;
• determinazione della costante di Winkler.
22..NNoorrmmaattiivvaa lleeggiissllaattiivvaa ee tteeccnniiccaa ddii rriiffeerriimmeennttoo Le verifiche geologiche e geotecniche sono state eseguite attenendosi alle prescrizioni riportate dalle
seguenti normative:
- Legge nr. 1086 del 05/11/1971.
Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura
metallica.
− D.M. LL.PP. n°47 del 11.03.1988 recante " Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce,
la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione,
l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione";
− C.M. LL.PP. n°30483 del 24.09.88 recante " Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce,
la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione,
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l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Istruzioni per
l’applicazione".
− Legge nr. 64 del 02/02/1974.
Provvedimenti per le costruzioni con particolari prescrizioni per le zone sismiche.
− D.M. 14 gennaio 2008 Norme Tecniche per le Costruzioni “Cap.6”. & Circ. Applicativa
33..UUbbiiccaazziioonnee ddeellll’’aarreeaa ddii iinntteerrvveennttoo
L’area d’intervento è compresa nel foglio 459070 “Sassari” C.T.R. della Sardegna scala 1:10.000 (fig. 1).
FIG. 1 – UBICAZIONE DELL’AREA IN ESAME
(da stralcio del foglio 459070 “Sassari” – C.T.R. in scala 1:10.000)
L’area è individuata alle seguenti coordinate chilometriche di Gauss-Boaga (riferimento freccia):
4.507.849,38 Nord 1.462.223,63 Est
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44..IInnddaaggiinnii ggeeooggnnoossttiicchhee ssvvoollttee Il settore in esame è stato oggetto di numerose indagini geognostiche che consentono di determinare, con
un buon grado di attendibilità, la stratigrafica generale del sito. Per l’intervento in progetto, è stata eseguita un
indagine diretta con n°3 sondaggi a carotaggio cont inuo eseguiti dalla società Sarda Sondaggi s.r.l. con
sonda idraulica cingolata. I tre sondaggi sono stati eseguiti in corrispondenza dei punti di carico più
rappresentativi compatibilmente con le restrizioni derivanti dal notevole flusso di sottoservizi presenti
nell’area. La profondità e l’ubicazione degli sondaggi di indagine è stata determinata in funzione del volume di
terreno interessato dalla struttura in progetto ed avere una copertura, più completa possibile, dell’area in
studio. La planimetria delle indagini svolte e la ricostruzione schematica dei profili geolitologici è contenuta
nell’allegato “A”.
55..IInnqquuaaddrraammeennttoo ggeeoollooggiiccoo ggeenneerraallee ddeell tteerrrriittoorriioo ccoommuunnaallee ddii SSaassssaarrii Nella zona in oggetto affiorano le litologie appartenenti al "Complesso sedimentario marino" del Miocene
medio, che caratterizza l’intera zona dell’abitato di Sassari. Tale complesso si sviluppa andando ad occupare
un ampio bacino, allungato in direzione NW-SE, dal litorale di Porto Torres fino alla piana di Chilivani. Le
formazioni del bacino miocenico sono essenzialmente rappresentate da calcari organogeni, calcari marnosi e
sottostanti marne nella parte nord occidentale, mentre a sud est prevalgono le arenarie alternate a marne.
Tali litologie sono distribuite in banchi, con giacitura prevalentemente suborizzontale, la cui continuità, talora,
è interrotta dalla presenza di litologie per lo più marnose o argillose caratterizzate da giacitura
prevalentemente lenticolare. Lo spessore medio del complesso miocenico è nell'ordine di 150-200 m, con
valori massimi di circa 300 m. Stratigraficamente il complesso sedimentario miocenico è delimitato al tetto
dalle litologie continentali quaternarie, e alla base dalle vulcaniti del ciclo "calcalcalino" oligo-miocenico. Dal
punto di vista morfologico predominano i tipici pianori che caratterizzano il territorio del sassarese, con
sommità ad andamento tabulare, coincidenti con le superfici di strato, la cui altitudine media in questo settore
è di circa 200 m. I pianori sono incisi da valli profonde, impostate lungo direttrici tettoniche con andamento
prevalente NW-SE.
66..SSttrraattiiggrraaffiiaa ddeellll’’aarreeaa iinntteerreessssaattaa ddaall pprrooggeettttoo La successione stratigrafica nell’area in esame è costituita da litologie del complesso sedimentario
carbonatico marino, di età miocenica. In particolare, il substrato litoide è caratterizzato dalle facies riferibili
alla Formazione calcareo-arenacea del Miocene Medio, in cui prevalgono litotipi calcarei, calcarenitici e
calcareo-marnosi. La sequenza stratigrafica risulta ben definita, con superfici di strato prevalentemente sub
orizzontali o leggermente inclinate (dir. NW). Il terreno di fondazione, esaminato a partire dal piano stradale
attuale, è costituito da un’alternanza di livelli calcarenitici e calcareo marnosi, caratterizzati da un grado di
cementazione variabile, di colore giallastro e biancastro. Tale successioni sono ricoperte, nell’area in studio,
come evidenziano i sondaggi eseguiti, da terreno di riporto di scadente qualità per spessori variabili tra un
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minimo di 1,50 metri (S1) fino ad un massimo di 4,90 m (S3) in prossimità del cavedio esistente.
77..MMoorrffoollooggiiaa eedd iiddrrooggrraaffiiaa ddeellll’’aarreeaa L’area oggetto di indagine è ubicata, in un settore periferico dell’abitato di Sassari. L’area in generale ha
caratteristiche di stabilità. Non sono presenti elementi legati all’evoluzione morfodinamica operata dagli
agenti esogeni, che possano interferire negativamente con l’intervento in progetto o che posano essere da
quest’ultimo attivati. L’indagine svolta non ha rilevato presenza di acqua proveniente da circolazione idrica
sotterranea.
Fig. 2 – Carta geologica del settore circostante l’abitato di Sassari
(stralcio della Carta Geologica della Sardegna – scala 1:200.000)
(in giallo il complesso sedimentario)
88..VVeerriiffiiccaa eessiisstteennzzaa vviinnccoollii ggeeoommoorrffoolliiggiiccii ee iiddrrooggeeoollooggiiccii PP..AA..II.. Nell’area in esame l’esame della cartografia del Piano evidenzia l’assenza di vincoli legati all’esistenza di
zone con pericolosità geomorfologica ed idraulica definite dal Piano stralcio di Assetto Idrogeologico (P.A.I.)
della Regione Sardegna. La verifica, per le norme di salvaguardia, si è estesa anche alla cartografia del
nuovo Piano Urbanisitco Comunale della Città adottato, alle Tav. 2.1.2.13 e Tav.2.2.2.13, rispettivamente per
il rischio idraulico e pericolosità di frana con esito negativo.
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99..DDeessccrriizziioonnee ddeellllee ooppeerree iinn pprrooggeettttoo Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo corpo scala e ascensori in aderenza all’edificio esistente. Le
strutture portanti saranno realizzate in cemento armato secondo uno schema tradizionale di travi e pilastri
con maglia regolare. Le strutture di fondazione previste in progetto sono di tipo superficiale. Le opere in
progetto interferiscono con numerosi sottoservizi esistenti. Le opere di scavo previste non originano fenomeni
di instabilità.
1100..DDeetteerrmmiinnaazziioonnee ddeellllee ccaarraatttteerriissttiicchhee ffiissiiccoo--mmeeccccaanniicchhee ddeeii tteerrrreennii
POINT LOAD TEST
Per la parametrizzazione geomeccanica delle litologie costituenti il substrato di fondazione sono stati utilizzati
i dati ricavati dall’esecuzione di prove di laboratorio (Point Load Test, prove di compressione uniassiale)
eseguite in precedenti lavori su numerosi campioni di litologie analoghe a quelle presenti nell’area di studio.
Nella tabella seguente si riporta il riepilogo delle prove effettuate ed il valore medio della resistenza alla
compressione semplice ottenuto per correlazione con il valore della resistenza al punzonamento corretto
Is(50) derivante dalle prove Point Load.
Descrizione litologica Resistenza compressione semplice Co (MPa)
Calcarenite debolmente cementata, di colore giallastro 3.74
Calcare arenaceo detritico-organogeno, biancastro 9.45
Calcare arenaceo debolmente marnoso, giallo-grigiastro 7.23
CLASSIFICAZIONE RMR (ROCK MASS RATING) DI BIENIAWSKI
L’analisi dei terreni di fondazione è realizzata in conformità a quanto stabilito dalla “Geomechanics
Classification RMR” di Bieniawski (1989). E’ basata sull’analisi di 5 parametri caratterizzanti l’ammasso
roccioso, la cui determinazione permette di valutare la qualità della roccia mediante la definizione dell’“Indice
RMR”. A ciascun parametro esaminato corrisponde un valore indice (R1, R2, ..., R5) la cui somma determina
l’indice di qualità dell’ammasso roccioso o Indice RMR, che può assumere valori compresi fra 0 e 100 .
I parametri e i relativi indici sono i seguenti:
• resistenza alla compressione monoassiale;
• R.Q.D., che rappresenta la qualità nel recupero di campione in un sondaggio;
spaziatura dei giunti;
• condizione dei giunti, con particolare attenzione alla loro apertura, rugosità, grado di alterazione e
presenza di materiale di riempimento;
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• condizioni idrauliche.
La classificazione di Bieniawski permette di risalire ai parametri meccanici dell’ammasso roccioso; infatti,
sulla base dell’indice RMR determinato si possono ricavare i valori di coesione, angolo di attrito interno e del
modulo di deformazione.
Per i terreni appartenenti alla classe II, presenti alla profondità di posa delle fondazioni, l’Indice RMR può
essere calcolato utilizzando i seguenti parametri:
R1 = 2 (Co = 6 MPa)
R2 = 20 (R.Q.D.% = 40)
R3 = 20 (spaziatura = >2 m)
R4 = 20 (discontinuità con superfici rugose, poco alterate)
R5 = 10 (umido)
RMR = 72 = Qualità dell’ammasso: buona
Per un ammasso roccioso di qualità “buona” si possono utilizzare i seguenti parametri meccanici:
• Coesione C ≥ 250 kPa
• Angolo d’attrito ϕ = 35 ÷ 40°
• Modulo di deformazione Et = 35 ÷ 40 GPa (Serafin & Pereira – Bieniawski)
• Modulo di deformazione *Et = 3 ÷ 5 GPa (Berardi & Bellingeri – *rocce tenere)
• Modulo di reazione K K=15÷30 kg/cm3 (Terzaghi – Bowles - Viggiani)
10.1.Classificazione litologica: ” calcari & calcareniti”
Le caratteristiche geotecniche medie relative alle litologie riscontrate nei sondaggi svolti sono di seguito
riportate. Considerato che i parametri del terreno, ottenuti dalla metodologia di classificazione proposta da
Bieniawski, sono stati ricavati con dati di ingresso già prudenzialmente fattorizzati a favore della sicurezza,
non si è ritenuto, nel caso specifico apportare, a stretto giudizio ingegneristico, ulteriori limitazioni in senso
statistico, come richiede la normativa, sui parametri geotecnici caratteristici di calcolo. I numerosi studi e
prove svolti con il confronto dei dati reperibili in letteratura dimostrano la generale sottostima dei parametri
ultimi di questo tipo di litologie. L’approccio è giustificato dalla modesta rilevanza dei carichi che è
generalmente associata a interventi di edilizia di tipo tradizionale. Considerando che la sequenza
geolitologica dell’abitato di Sassari presenta stratificazioni di calcari compatti assimilabili alle rocce dure e
calcareniti associabili alle rocce tenere, si riportano in tabella le caratteristiche meccaniche medie riferite alle
litologie indicate.
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TAB. A. Livelli calcarei a struttura compatta organogeni di colore biancastro.
TAB. B. Livelli calcarenitici di colore giallastro.
1111..CCaallccoolloo ddeellllaa ccaappaacciittàà ppoorrttaannttee ppeerr ccaarriicchhii vveerrttiiccaallii La capacità portante è il carico limite che, applicato alla fondazione, produce la rottura del complesso
terreno-opera di fondazione. Il rapporto fra il carico limite in fondazione e la componente normale della
risultante dei carichi trasmessi dalla struttura sul terreno di fondazione deve essere superiore a fs. Detto Qlim,
il carico limite ed V la risultante verticale dei carichi in fondazione, deve essere:
Qlimite / V ≥ fs
Il carico limite può essere calcolato sulla base delle caratteristiche fisico-meccaniche sopra adottate e sulla
base del tipo di fondazione scelto. Per una fondazione continua, di lunghezza L e larghezza B (con L>>B), a
profondita' D da un piano di campagna orizzontale, sottoposta a carichi verticali e centrati, il carico limite puo'
essere calcolato mediante l’espressione di Brinch-Hansen che per il calcolo della capacità portante, nel caso
generale si esprime, caso più generale, nel modo seguente:
Qlimite = cNcscdcicgcbc + qNqsqdqiqgqbq + 0.5BγNγsγdγiγgγbγ
E nel caso di terreno “puramente coesivo” [ Ø=0 ]
Qlimite = cu Nc sc dc ic bc gc + q
G randezza V alo re D escr izione
Φ 40° angolo d i att ri t o in terno
C >2 50 kPa coesione
γ 20 k N /m³ peso d i vo lum e
E t 40000 M pa m odu lo elast i co
ν 0,25 coef fi ci en te d i Poi sson
G r an d ezza V alo r e D escr i zi o ne
Φ 35 ° ang olo d i att ri t o i n tern o
C 2 0 0 kP a co esio ne
γ 1 9 k N /m³ peso d i vo lum e
E t 3 00 0 M p a m od u lo elast i co
ν 0,3 co ef fi ci en te d i P oi sso n
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in cui dc, dq, dγ, sono i fattori di profondità; sc, sq, sγ, sono i fattori di forma; ic, iq, iγ, sono i fattori di inclinazione
del carico; bc, bq, bγ, sono i fattori di inclinazione del piano di posa; gc, gq, gγ, sono i fattori che tengono conto
del fatto che la fondazione poggi su un terreno in pendenza. I termini Nc, Nq, Nγ sono fattori di portanza
adimensionali. Il carico ammissibile qamm risulta una quota parte del carico limite:
qamm = Qlim / fs
Il coefficiente di sicurezza fs, ,adimensionale, con valori compresi tra 2,3 e 3,5, dipende dall’approccio
progettuale adottato per le verifiche geotecniche e strutturali e dell'approfondimento dell'indagine geognostica
svolta. Opzioni di calcolo : Nel calcolo della capacità portante nei confronti dei carichi verticali sono state assunte le seguenti opzioni: Approccio 2 – combinazione (A1+M1+R3) (Rif. D.M.14/01/08 – 2.6.1 - 6.2.3.1.1- 6.4.2 – 6.4.2.1 – Circolare Applicativa C.6.4.2.1)
Coefficiente parziale per capacità portante fs =γr=2,3 (verifica agli stati limite)
Fondazione isolata superficiale con base B=1,00 m e approfondimento D=0,00 m. Caratteristiche fisico-meccaniche del terreno adottate per i calcoli della capacità portante Peso specifico terreno γ = 19 [kN/mc]
Angolo di attrito φ = 0° [°] (modello puramente coesivo) Coesione c = 200 [kPa] Modulo elastico Et = 3000 [MPa]
I coefficienti di capacità portante sono riportati di seguito mentre i fattori correttivi del carico sono stati
omessi. L’analisi è stata effettuata in termini di tensioni totali considerando, nel modello geotecnico, il terreno
di fondazione con comportamento meccanico puramente coesivo. Nc = 5,14 Nq = 0,00 Nγ = 0,00
Il valore della capacità portante per carichi verticali utilizzabile per il dimensionamento delle strutture di
fondazione, nelle condizioni più restrittive, considerando nel modello geotecnico l’ammasso omogeneizzato
alle caratteristiche dei livelli calcarenitici debolmente cementati, come con un approfondimento della
fondazione fino a D=0,00 m è dato per fs= 2,30 (Rif. D.M.14/01/08 – VERIFICA PER SLU PER
COMBINAZIONI DI CARICHI AMPLIFICATI) da:
Qlim ite = 10,28 kg/cm2 → qd = 4,46 kg/cm2
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Il valore della capacità portante per carichi verticali utilizzabile per il dimensionamento delle strutture di
fondazione, tende ad incrementarsi per larghezza e approfondimento della fondazione maggiori di quelle
adottate cautelativamente nei calcoli geotecnici di stabilità. Si fa presente che, nel confronto con i valori di
schiacciamento a compressione il valore è estremamente cautelativo quando riferito all’ammasso roccioso
privo di fratture. Le restrizioni vengono operate “cautelativamente” per tenere conto delle stratificazioni
calcarenitiche più tenere, debolmente cementate, di colore giallastro e per la presenza di sottili livelli di
alterazione della matrice calcarea.
1122..VVeerriiffiiccaa ddeell cceeddiimmeennttoo ppeerr ccaarriicchhii vveerrttiiccaallii Determinato il carico ammissibile è necessario procedere alla verifica dei cedimenti conseguenti e valutarne
l'ammissibilità' in funzione delle caratteristiche della struttura in elevazione. La progettazione di una struttura
risulta corretta quando assicura adeguati margini di sicurezza nei confronti dei possibili meccanismi di
collasso. In tale contesto la determinazione dei cedimenti dovuti al terreno di fondazione costituisce la fase
estremamente più importante per i seguenti motivi:
- considerata l’intrinseca variabilità delle caratteristiche meccaniche dei terreni, nonché le alterazioni dovute
alle operazioni di realizzazione delle fondazioni, i cedimenti differenziali di strutture geometricamente simili
con carichi della stessa entità possono essere considerevoli;
- le restrizioni progettuali dovute alla necessità di limitare i cedimenti a valori accettabili possono risultare più
importanti di quelle derivanti dalle analisi di stabilità.
I procedimenti più utilizzati per il calcolo dei cedimenti nella pratica progettuale utilizzano la teoria
dell’elasticità adattata il più possibile al terreno mediante coefficienti correttivi che tengono conto delle
caratteristiche geometriche della fondazione, del suo approfondimento e rigidità, nonché dell’intrinseca
disomogeneità del terreno. Su terreni omogenei, per il calcolo dei cedimenti, può essere utilizzata la
seguente espressione:
n ∆σi w i = ∆H = Σ ––––– ∆zi
i=1 Ei dove:
∆σ : tensione indotta nel terreno, alla profondità z, dalla pressione di contatto della fondazione;
E : modulo elastico relativo allo strato i-esimo;
∆z : rappresenta lo spessore dello strato i-esimo in cui è stato suddiviso lo strato compressibile;
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Il valore del cedimento ottenuto è il valore massimo del cedimento in condizioni elastiche della fondazione
analizzata. Per il calcolo del cedimento è necessario determinare l’andamento della distribuzione delle
tensioni indotte negli strati. Dato il carico agente sulla fondazione, si calcola il diagramma delle pressioni
indotto sotto il piano di posa della fondazione. Il valore del cedimento ottenuto per la condizione di carico
relativa alla combinazione di stato limite ultimo di esercizio S.L.E. risulta:
wSLE = 0,13 cm ottenuto per un valore di pressione effettivo di riferimento al suolo di σ = 300 kPa.
In considerazione dell’elevato valore del modulo di deformabilità effettivo dell’ammasso roccioso in relazione
all’entità dei carichi di esercizio della struttura, il cedimento assoluto è trascurabile e ininfluente ai fini delle
verifiche. La verifica dell’omogeneità del piano di posa e la rigidezza delle fondazioni garantiscono condizioni
di sicurezza anche nei confronti dei cedimenti differenziali.
1133..CCllaassssiiffiiccaazziioonnee ssiissmmiiccaa ddeell tteerrrreennoo ddii ffoonnddaazziioonnee VVss((3300)) Con riferimento alla classificazione sismica del territorio contenuta nel D.M. 14.01.2008, in Zona 4, le litologie
interessate dalle strutture in progetto sono generalmente classificabili nella categoria di terreno “A” quando
prevale il calcare a struttura compatta organogeno biancastro che ha velocità delle onde di taglio
Vs≥1200m/s. Si ottengono valori delle velocità, Vs, minori quando si è in presenza prevalente di calcareniti
detritiche di colore giallastro che portano ad una classificazione del terreno a rigore in categoria “B”. Questi
risultati sono stati ottenuti, in maniera diretta attraverso l’utilizzo dei valori della velocità delle onde Vs ottenuti
da indagini geofisiche tipo M.A.S.W. eseguite su litologie calcarenitiche nel territorio Sassarese e
commissionate dal sottoscritto. I valori medi delle velocità delle onde di taglio negli strati fino i 30 metri
risultano mediamente compresi nell’ordine di 700 - 1200 m/s. Questo risultato in relazione alla ben nota
classificazione geologica e geotecnica del territorio consente di identificare il sito nelle categorie comprese
tra “A” e ”B” e nel caso specifico in condizioni topografiche di tipo T1. (D.M. 14/01/08 - P.to 3.2.2). La
determinazione puntuale del valore Vs30, nel caso non venga adottato il metodo di calcolo semplificato
previsto dalla normativa in Zona 4 dovrà essere ricavato da indagine specifica.
1155.Indicazioni progettuali esecutive Lo studio svolto è stato finalizzato alla verifica di stabilità delle strutture di fondazione previste in progetto in
relazione alle litologie interessate e ai carichi trasmessi dalle strutture in elevazione. In particolare si è posta
attenzione alla verifica della stabilità delle fondazioni in relazione alla continuità e omogeneità litologica degli
strati al di sotto del piano di fondazione.
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Il modello geotecnico adottato, i parametri scelti per le verifiche, il coefficiente di sicurezza assunto tengono
conto delle condizioni al contorno specifiche.
La tipologia superficiale per le strutture di fondazione risulta corretta per la zona più lontana dall’edificio
esistente con spessori di materiale di riporto tra 1,50-2,00 metri che dovranno essere ovviamente rimossi
prima della posa delle fondazioni sulle litologie calcarenitiche. Prima delle operazioni di getto, supervisionate
dalla direzione lavori, deve essere verificata l’omogeneità del piano di posa nelle aree non direttamente
indagate dai sondaggi. I getti devono avvenire preferibilmente in condizioni di materiale asciutto e scavo ben
pulito.
Per le strutture di fondazione da realizzarsi in prossimità del cavedio esistente, lo spessore del materiale di
riporto cresce fino a raggiungere i 4,80 metri per effetto dello scavo eseguito proprio per realizzare le strutture
dello stesso cavedio ai tempi di costruzione dell’edificio esistente. Per le strutture delle pilastrate si consiglia
di realizzare una fondazione indiretta su micropali. I micropali dovranno essere immorsati negli strati
calcarenitici di base affinché possano sviluppare la resistenza ai carichi prevalentemente per attrito laterale.
Questa soluzione evita inoltre ogni interferenza con le strutture esistenti.
Per Il dimensionamento delle strutture di fondazione superficiali si consiglia di adottare geometrie di
adeguata rigidezza flessionale. Il valore della capacità portante ultima e di progetto per carichi verticali
utilizzabile ai fini delle verifiche agli Stati Limite Ultimi (apprcoccio 2) è dato per fs= 2,30 da:
Qlim ite = 10,28 kg/cm2 → qd = 4,46 kg/cm2
Per Il dimensionamento dei micropali si rimanda alla classificazione geomeccanica e ai parametri geotecnici
della tabella “B” a pagina 8 del paragrafo 10.
Sassari, lì 14/01/2013
Ing. Antonio Sanna
CASSETTA 2
SONDAGGIO S3
Profondità (m): 5.00-5.50
CASSETTA 1
SONDAGGIO S3
Profondità (m): 0.00-5.00
Indagini geognostiche del sottosuolo
G
s.r.l.A R D
O N D G I
S
S
Z.I. Predda Niedda Nord - Strada 28 07100 - Sassari
Telefax 079 2677055 - Cellulare 348 2206138
E-mail: [email protected]
Indagini geognostiche del sottosuolo
G
s.r.l.A R D
O N D G I
S
S
Z.I. Predda Niedda Nord - Strada 28 07100 - Sassari
Telefax 079 2677055 - Cellulare 348 2206138
E-mail: [email protected]
Ca
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Clin
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Univ
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Clin
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CASSETTA 1
SONDAGGIO S1
Profondità (m): 0.00-4.50
Indagini geognostiche del sottosuolo
G
s.r.l.A R D
O N D G I
S
S
Z.I. Predda Niedda Nord - Strada 28 07100 - Sassari
Telefax 079 2677055 - Cellulare 348 2206138
E-mail: [email protected]
Ca
ntie
re:
Clin
iche
Univ
ers
itarie
Sa
ssa
ri -
Ed
ific
i Chiru
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CASSETTA 1
SONDAGGIO S2
Profondità (m): 0.00-5.00
Indagini geognostiche del sottosuolo
G
s.r.l.A R D
O N D G I
S
S
Z.I. Predda Niedda Nord - Strada 28 07100 - Sassari
Telefax 079 2677055 - Cellulare 348 2206138
E-mail: [email protected]
Ca
ntie
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Clin
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Sa
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