A cura di: Marco Maggi ISTITUTO COMPRENSIVO DI MEDICINA Giovedì 9 settembre 2010 dalle 14,30 alle...
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a cura di: Marco Maggia cura di: Marco Maggi
ISTITUTO COMPRENSIVO DI MEDICINA
Il sistema scolastico come risorsa educativa nella gestione della classe
Giovedì 9 settembre 2010 dalle 14,30 alle 19,30 Venerdì 10 settembre 2010 dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 17,00.
Benvenuti !
33 MODULO
Disciplina e gestione della
classe
- I fattori che influenza la gestione della disciplina e della classe
- Quale approccio pedagogico utilizzo nella gestione del gruppo classe
- Regole prescrittive e discrezionali- Trasgressioni e sanzioni
- La corresponsabilità educativa dei genitori
Il sistema scolastico come risorsa educativa nella gestione della classe
PROGRAMMA
33 MODULO
Gestione della classe e della disciplina
I FATTORI CHE INCIDONO NELLA GESTIONE DELLA I FATTORI CHE INCIDONO NELLA GESTIONE DELLA CLASSE E DELLA DISCIPLINACLASSE E DELLA DISCIPLINA
LA GESTIONE DEL CONFLITTO
E DEI LITIGI
LA FACILITAZIONEDI UN CLIMA
POSITIVONEL GRUPPO
CLASSE
COSTITUZIONE DELLA CLASSE
STORIA DEL
GRUPPO
L’AULA: UNO SPAZIO
CHE COSTRUISCE RELAZIONE
LE ABILITA’EDUCANTI
DI OGNISINGOLODOCENTE
REGOLESANZIONI
DISCIPLINA IN CLASSEE NELL’ISTITUTO
LE DINAMICHEDEL GRUPPO
CLASSE
L’AUTORITA’ DEL DOCENTE
L’APPROCCIOPERSONALE NEL GESTIRELA CLASSE
LA COESIONEEDUCATIVA
ALL’INTERNO DEL GRUPPO
CLASSE
LA CLASSE E LA DISPOSIZIONELA CLASSE E LA DISPOSIZIONE
1. Aule2. Cortile
3. Palestra4. Spazi per giocare dentro la
scuola.5. Biblioteca
6. Aule per attività particolari7. Servizi igienici e pulizia ambienti
Gli spazi della scuola vanno bene per svolgere le attività ?
SIun po’
no sì da sistemare
non esiste
COME SONO DISPOSTI I BANCHI NELL’AULA QUANDO SI FA LEZIONE ?COME SONO DISPOSTI I BANCHI NELL’AULA QUANDO SI FA LEZIONE ?
APPROCCIO PERSONALE NELLA APPROCCIO PERSONALE NELLA GESTIONE DELLA CLASSEGESTIONE DELLA CLASSE
Qual è l’approccio o il riferimento teorico psico pedagogico che utilizzi per gestire il gruppo classe?
STILI DI COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI STILI DI COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI DI CONFLITTODI CONFLITTO
COLLABORAZIONECOLLABORAZIONE
MASSIMA MASSIMA CONSIDERAZIONECONSIDERAZIONEPER L’INTERESSEPER L’INTERESSEDEL CLIENTEDEL CLIENTE
ADEGUAMENTOADEGUAMENTO
COMPROMESSOCOMPROMESSO
IMPOSIZIONEIMPOSIZIONEFUGAFUGAMASSIMA MASSIMA
CONSIDERAZIONE CONSIDERAZIONE PER IL PROPRIO PER IL PROPRIO
INTERESSEINTERESSE
STILI DI COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI STILI DI COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI DI CONFLITTODI CONFLITTO
FUGA = Evitare lo sviluppo del conflitto.
ADEGUAMENTO = Accettare passivamente la
decisione e la volontà dell’altro
IMPOSIZIONE = Prevaricare il cliente
orientandone le scelte
COMPROMESSO = Cercare
un accordo intermedio per
ridurre gli svantaggi di
entrambi.
COLLABORAZIONE = Cercare un accordo che conduca entrambe le parti a raggiungere il proprio obiettivo,
massimizzando gli esiti.
Escalation del conflittoEscalation del conflitto
a cura di: Alberto Genziania cura di: Alberto Genziani
1 - Incomincia per un preciso disaccordo. 2 - Ognuno si irrigidisce e cerca di dimostrare che ha ragione; 3 - Non si litiga più per il disaccordo iniziale (quasi sempre esterno alle persone) ma per criticare l’altro. Il problema non è ciò che ognuno fa o pensa, ma ciò che è.4- Ogni attore percepisce l’altro come distante e diverso, portatore di elementi negativi; 5 - Le due persone smettono di ascoltarsi e cominciano a provare sfiducia verso l’altro; 6 - Ogni attore cerca degli alleati per dimostrare ad altri le sue ragioni; 7 - Non è più possibile avere amici o spazi in comune, i terzi devono prendere posizione;8 - Cominciano i ricatti e le minacce, le prime azioni di contrasto diretto ancora limitate per intensità; 9 - Il conflitto entra nella sua fase più distruttiva: non c’è più niente che fermi i due attori, il motivo iniziale del litigio è ormai dimenticato, l’importante è combattere contro l’altro.
LE FASI DEL PROBLEM SOLVINGLE FASI DEL PROBLEM SOLVING
Fase 0 - CREARE UN CLIMA COLLABORATIVOFase 0 - CREARE UN CLIMA COLLABORATIVOAscolto verbale e non verbale, cura dell’ambiente eccAscolto verbale e non verbale, cura dell’ambiente ecc
Fase 1 - DEFINIRE IL PROBLEMA Fase 1 - DEFINIRE IL PROBLEMA Entrare in contatto sintonizzarsi e comprendereEntrare in contatto sintonizzarsi e comprendere
Fase 2 - PROPORRE SOLUZIONIFase 2 - PROPORRE SOLUZIONINel rispetto delle regole scolastiche proporre delle soluzioni.Nel rispetto delle regole scolastiche proporre delle soluzioni.
Fase 3 - VALUTARE LE SOLUZIONI Fase 3 - VALUTARE LE SOLUZIONI Valutare PRO E CONTROValutare PRO E CONTRO
Fase 4 - SCEGLIERE LA SOLUZIONEFase 4 - SCEGLIERE LA SOLUZIONEChiara, condivisa ed esaustiva per entrambe le partiChiara, condivisa ed esaustiva per entrambe le parti
Fase 5 – PIANO DI ATTUAZIONEFase 5 – PIANO DI ATTUAZIONEDecidere: CHI – FA – COSA.Decidere: CHI – FA – COSA.
Fase 6 – CONCORDARE CRITERI DI Fase 6 – CONCORDARE CRITERI DI VERIFICA.VERIFICA.
La de-scalation del conflittoLa de-scalation del conflitto
a cura di: Alberto Genziania cura di: Alberto Genziani
1. Descrizione del conflitto, cioè capire qual è il problema, come si manifesta, quali bisogni vengono messi in gioco.
2. Ricerca delle cause del conflitto e di ciò che lo alimenta e ne impedisce la soluzione.
3. Proiezione nel futuro e bilancio dei possibili costi derivanti dalla prosecuzione del conflitto
4. Messa a fuoco delle possibili strategie di risoluzione degli obiettivi primari/secondari di ciascuna parte, fino a scegliere la strategia più promettente, cioè realistica, sostenibile, dagli attori e potenzialmente efficace.
5. Articolazione della strategia in passi intermedi anche molto piccoli ma realizzabili, per cominciare subito.
6. Verifica nel tempo per valutare i risultati raggiunti, aggiustare in itinere la strategia o confermarla, sapendo che per affrontare i conflitti importanti occorre tempo e attenzione a tutte le implicazioni relazionali ed emotive.
Il problema delle regole e della disciplina
Perché oggi i bambini e i ragazzi hanno problemi nell’interiorizzazione delle regole?
Premessa
I fatti di cronaca che hanno interessato la scuola, negli ultimi anni, dalla trasgressione delle comuni regole di convivenza sociale agli episodi più gravi di violenza e bullismo hanno determinato l’opportunità di integrare e migliorare lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, approvato con DPR n. 249/1998.
Premessa
Circolare Ministeriale 31/07/2008Prot n. 3602/P0
Oggetto: D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
Premessa
La scuola, infatti, quale luogo di crescita civile e culturale della persona, rappresenta, insieme alla famiglia, la risorsa più idonea ad arginare il rischio del dilagare di un fenomeno di caduta progressiva sia della cultura dell’osservanza delle regole sia della consapevolezza che la libertà personale si realizza nel rispetto degli altrui diritti e nell’adempimento dei propri doveri.
Premessa
Il D.P.R. in oggetto apporta sostanziali novità in materia di disciplina, con specifico riferimento alle infrazioni disciplinari, alle sanzioni applicabili e all’impugnazione di quest’ultime.
Le modifiche introdotte impongono alle singole istituzioni scolastiche di adeguare ad esse i regolamenti interni.
Alcune ipotesi sui fattori che hanno inciso negli anni
Sino a 30 anni fa
Confini, limiti e riferimenti Confini, limiti e riferimenti “esterni” certi, socialmente “esterni” certi, socialmente
compresi e rispettati in modo compresi e rispettati in modo unanimeunanime
Esempi:Esempi:
Carte per terra, qualsiasi persona intervenivaCarte per terra, qualsiasi persona interveniva
I territori erano ben definiti: Genitori, Insegnanti, I territori erano ben definiti: Genitori, Insegnanti, Medici, Pazienti ecc.Medici, Pazienti ecc.
Anche perché i confini Anche perché i confini geografici erano molto più geografici erano molto più
limitati e ristrettilimitati e ristretti
Oggi
Confini, limiti e riferimenti Confini, limiti e riferimenti vogliono sempre più essere definiti vogliono sempre più essere definiti
“soggettivamente”“soggettivamente”
Esempi:Esempi:
Se rimproveriate il figlio di altri genitori rischiate la denuncia o altro Se rimproveriate il figlio di altri genitori rischiate la denuncia o altro ……
Il paziente “invade” spesso il territorio di un Medico per avere o… Il paziente “invade” spesso il territorio di un Medico per avere o…
Un genitore “invade” il territorio di un Insegnante per modificare o Un genitore “invade” il territorio di un Insegnante per modificare o ……
Un Insegnante “invade” il territorio di un Genitore per modificare o Un Insegnante “invade” il territorio di un Genitore per modificare o ……
DELIGITTIMAZIONE DEL RUOLO DEL DOCENTE
FAMIGLIA EPROBLEMIFAMILIARI
DIFFERENZE PER
NUCLEARITA’
Famiglie Monogenitoriali Famiglie Plurinucleari
Famiglie Nucleari
DIFFERENZE PER APPARTENENZA ETNICA
DIFFERENZE PER ORIENTAMENTO
SESSUALE
Famiglie Monoetniche
Famiglie miste
Famiglie con coppia eterosessuale
Famiglie immigrate
PLURALITA’ DI FORME E MODELLI
FAMIGLIARI
Famiglie con coppia omosessuale
DIFFERENZE PER PROVENIENZA GEOGRAFICA
Famiglie autoctone
Aumento delle separazioni tra i Aumento delle separazioni tra i genitori (a Milano genitori (a Milano i coniugati dal i coniugati dal 1990 sono separati per circa il 52% 1990 sono separati per circa il 52% - fonte Caritas Ambrosiana)- fonte Caritas Ambrosiana)
PROBLEMI FAMILIARISEPARAZIONI
Nel 70% delle coppie che si separano sono presenti figli nati durante l’unione; tra questi due terzi sono MINORI minoriLa durata media del matrimonio al momento della separazione è di 13/14 anni
Tuttavia un quarto delle separazioni avviene entro i primi 6 anni di matrimonio (= alta presenza di bimbi piccoli)
Fonte dati ISTAT
PROBLEMI FAMILIARIVIOLENZA ASSISTITA
E’ importante sapere che una ricerca sul bullismo a scuola ha dimostrato che il 61% dei bambini vittime di violenza assistita diventano bulli, e che il 71% dei bambini che a
scuola sono vittime di bullismo subiscono violenza assistita in famiglia.
Baldry A.C. (2003) "Bulliyng in schools and exposure to domestic violence" in Child Abuse and Neglect, 27, 713 - 732
Stile di vita sempre meno comunitario
FAMIGLIE E POVERTÀ RELAZIONALI
Il passaggio dalla famiglia estesa, che comprendeva più Il passaggio dalla famiglia estesa, che comprendeva più generazioni accomunate da un contesto valoriale e religioso generazioni accomunate da un contesto valoriale e religioso unitario, alla famiglia mononucleare, sempre più piccola, unitario, alla famiglia mononucleare, sempre più piccola, sempre più eterogenea nella sua composizione, nei suoi sempre più eterogenea nella sua composizione, nei suoi sistemi di valori, povera di figure di riferimento educativo, sistemi di valori, povera di figure di riferimento educativo, produce significative ripercussioni nella vita di bambini e produce significative ripercussioni nella vita di bambini e bambine, ragazzi e ragazzebambine, ragazzi e ragazze
“FAMILISMO AMORALE”
Il familismo riconosce regole e principi morali
validi soltanto all’interno del proprio nucleo, è “a-morale” perché manca di un
ethos pubblico e comunitario
ABDICAZIONE AI COMPITI DI GUIDA
Necessaria asimmetria dei ruoli (nella simmetria umana: rispetto per la persona).Pseudo-parità di ruoli in vista di una (apparente) diminuzione dei conflitti, ma giovani disorientati, privi di riferimenti.Modello dominante: assenza di norme e pretesa libertà (tutto è lecito)
Giovanilismo:
NUOVI PADRI:
++ AFFETTIVI- NORMATIVI
Il 90% accompagna in sala parto
Il 62% assiste al parto
I figli non lo stimano se non formalmente e sanno che possono non prenderlo sul serio.• Lui cerca il consenso dei figli seducendoli.• E’ incapace di esercitare funzioni di controllo• E’ disponibile a far divertire, ma resta inconsistente.
Il padre “debole”
Il padre “disertore”
Nasce dalla difficoltà di assumersi responsabilità chiare
Il figlio è grande e deve essere responsabile ed autonomoVive mentalmente “altrove” e non ha sensi di colpa
Non ha PIACERE a fare il padreI figli sono un fastidio, un rumore molesto
I figli (specie adolescenti) non sono di sua competenzaE’ quasi un “fratello” che chiede di essere
consolato per le sue frustrazioni
Veste i panni del padre ma teme la potenza del ruolo
Ha difficoltà nel prendere decisioni,
essere fermo, affrontare un conflitto
Il padre “geloso”
Padri che recitano una parte ed entrano in conflitto coi figli
– Rivalità (verso i figli maschi)– Seduzione (verso le figlie
femmine)
DisorientamentoDisorientamento
DisorientamentoDisorientamento
DisorientamentoDisorientamento
DisorientamentoDisorientamento
DisorientamentoDisorientamento
DisorientamentoDisorientamento
DisorientamentoDisorientamento
DisorientamentoDisorientamento
DisorientamentoDisorientamento
DisorientamentoDisorientamento
IL RAPPORTO CON LE NUOVE TECNOLOGIE
IL RAPPORTO CON I MEDIA:
LA VIOLENZA NELLA TV
Sono state compiute numerose ricerche sugli effetti dannosi della rappresentazione della violenza in TV che hanno evidenziato nei bambini:
· l’aumentata accettazione della violenza come mezzo appropriato per la risoluzione deiconflitti· la desensibilizzazione ai danni-sofferenze sperimentate dalle vittime della violenza· l’aumento della propensione al comportamento aggressivo· la degradazione della rappresentazione della realtà sociale (come minacciosa, pericolosa, in cui la violenza è continuamente presente).
SOCIETA’ INTERCULTURALEINTEGRAZIONE
PERDITA DEL SENSO DI COMUNITA’
UNA SOCIETA’ CHE HA UN BASSO SENSO DI
LEGALITA’
Fare una legge e non farla rispettare equivale ad autorizzare la cosa che si vuole proibire.
Regole chiare e condivise con tuttiMa anche regole fatte rispettare da tutti
“Non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo di amare la legge è d’obbedirla. Possosolo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sonogiuste: Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando NON sanzionano il sopruso del forte)essi dovranno battersi perché siano cambiate”. Don Milani
Cardinale Richelieu
Come si può affrontare il problema delle regole e della disciplina?
Gestione della disciplina e delle regole
Presentazione
La necessità delle regole
Norme e Disciplina
Le regole sono necessarie
Le regole sono necessarie perché trasgredibili
Le persone non sono autoregolate come le
piante, gli animali. Sono imprevedibili.
Regola
Guida stabilita, regolamento per l’azione, la condotta, il metodo o
l’accordo.
Regole salva vita
La guerra dei fiori rossi
Regole Personali e SocialiRegole Personali e Sociali
Regola
Personali
Sociali
Gruppi Sociali
Lo stare insieme, il fatto di “aggregarsi”, nella storia dell’umanità ha rappresentato una garanzia di sopravvivenza
Lo stare insieme ci offre quindi delle opportunità Allo stesso tempo lo stare insieme ci pone dei limiti
Disciplina e Regole sociali
Aspettative di comportamento
•Mantenimento del gruppo
•Conseguimento delle finalità
•Comportamenti verso l’esterno
Prescrizione e Discrezione
Area di Prescrizione
La coltivazione di marijuana è vietata e perseguita dalle leggi dell stato
Area di Prescrizione
La coltivazione di marijuana è vietata e perseguita dalle leggi dell stato
Area di Discrezione
Non ci sono leggi che puniscono chi bagna o rovina il pavimento di casa
Area di Discrezione
Non ci sono leggi che puniscono chi bagna o rovina il pavimento di casa
Area di Prescrizione
Leggi di Stato, Regione, Provincia, ComuneRegolamento Scolastico, CondominialeRegole indiscutibili poste dai genitori
Area di Prescrizione
Leggi di Stato, Regione, Provincia, ComuneRegolamento Scolastico, CondominialeRegole indiscutibili poste dai genitori
Area di Discrezione
Regole costruite in accordo tra i membri di un gruppo sociale
Area di Discrezione
Regole costruite in accordo tra i membri di un gruppo sociale
I due recinti
Noi ci occuperemo di due Noi ci occuperemo di due tipologie differenti di regoletipologie differenti di regole
Le prime si riferiscono ai Le prime si riferiscono ai confini esterni in cui vive una confini esterni in cui vive una
Famiglia, i confini entro i Famiglia, i confini entro i quali si muovequali si muove
Le seconde si riferiscono al modo in cui le persone all’interno Le seconde si riferiscono al modo in cui le persone all’interno della Famiglia decidono di concordare il loro stare insieme della Famiglia decidono di concordare il loro stare insieme
Priorità
Prima la sicurezza
Poi la comodità
Uno strumento di lettura
Lo schema che vedrete ora è neutro, non parte dal
presupposto che ci sia un modo “giusto” di gestire le
regole
Lo schema vi permette di comprendere come voi o altri
gestiscono il problema “Regole” e vi consente di verificarne il grado di
soddisfazione ed efficacia
Lo Schema di Riferimento
Prescrizione
PraescriberePraescribere
Prae: “Pre” = Davanti, PrimaPrae: “Pre” = Davanti, Prima
Scrìbere = ScrivereScrìbere = Scrivere
Qualcosa di già stabilitoQualcosa di già stabilito
I contesti della prescrizione
FamigliaFamiglia
ClasseClasse
Prescrizione Discrezione
Prescrizione Discrezione
UN ESEMPIO
VIETATO FUMAREVIETATO FUMAREAi sensi del decreto legge n. …. Del …
I trasgressori verranno puniti con una ammenda pari a € …. Tale importo viene raddoppiato se la
persona …..
Vigila sulla applicazione della norma il Sig.
…………………
Sono autorizzati alla applicazione della sanzione …
Le forze di pubblica sicurezza, gli addetti di Polizia Giudiziaria ecc. ecc.
11
22
33
44
Tipologie di Regole Viaggiare nella corsia di
destra Lavarsi i denti dopo
mangiato Andare a lavorare Aprire la finestra dopo aver
fatto la cacca Andare a dormire quando è
buio Non usare violenza fisica Lavarsi le mani prima di
mangiare
Non rubare le cose degli altri o nei negozi
Fare i compiti Vestirsi prima di uscire di
casa Non dire bestemmie o
parolacce Non fumare in ambienti
pubblici Andare in bagno con la
porta chiusa Darsi una mano quando
qualcuno ha bisogno
Le regole Le regole prescrittive prescrittive della scuoladella scuola
Le regole
Le vostre regole
1.
2.
3.
4.
5.
Area di Prescrizione
Area di Discrezione
EspliciteImplicite
EspliciteImplicite
Le regole che rientrano Le regole che rientrano nell’area di nell’area di
Prescrizione, Prescrizione, dovrebbero essere dovrebbero essere
tutte esplicite e avere tutte esplicite e avere definite le rispettive definite le rispettive
sanzioni.sanzioni.
Le persone dovrebbero Le persone dovrebbero conoscerle e conoscerle e
conoscerne le relative conoscerne le relative sanzioni.sanzioni.
Presentazione
Funzione e Funzionamento
delle sanzioni
Nascita di una sanzione
Le Regole sono per loro natura un fattore
preventivo
La sanzione, dovrebbe in teoria nascere contemporaneamente alla
regola e dovrebbe essere conosciuta
In molti casi però, la sanzione (punizione in questo caso),
viene applicata in modo differente
Regole e Sanzioni
Le sanzioni vanno poste e conosciute prima che accadano le
eventuali trasgressioni
Altrimenti le persone pensano siano frutto di sentimenti
negativi del momento, dipendenti dalla persona più
che dalla norma
Regole e Sanzioni
E quindi possono pensare che se un docente o un genitore è in
“buona” si possono fare certe cose e viceversa
Inoltre definire e far rispettare le regole e le relative sanzioni, aiuta figli
e studenti a prepararsi alla convivenza sociale, fatta di norme e di
relative sanzioni
Sanzione ed Emozione
La “punizione” è il frutto delle emozioni negative provate nel
momento
(rabbia per l’insuccesso educativo)
In questo modo non c’è più un legame con una regola
La trasgressione sembra diventare un fatto
personale
Tipologie
Sanzioni PunitiveSanzioni PunitiveSanzioni PunitiveSanzioni Punitive Sanzioni EducativeSanzioni EducativeSanzioni EducativeSanzioni Educative
Infliggono una “pena” Recuperano il valore
Un esempio
Patente a puntiPatente a puntiPatente a puntiPatente a punti
Togliere i puntiPagare la multaTogliere i puntiPagare la multa
Corsi di recupero presso Scuola Guida
Corsi di recupero presso Scuola Guida
Tipologie
Sanzioni IncongruentiSanzioni IncongruentiSanzioni IncongruentiSanzioni Incongruenti Sanzioni CongruentiSanzioni CongruentiSanzioni CongruentiSanzioni Congruenti
Non son in relazione con l’oggetto della
trasgressione
Sono in relazione con l’oggetto della trasgressioneQuantità
e/o Qualità
Quantità e/o
Qualità
Lo schema
Punitive Educative
Congruenti
Incongruenti
SituazioneSituazione RegolaRegola
Quale modello ?
I bambini guardano il giudice e
non la legge
Video
L’influenza degli adulti
Siamo adulti significativi ?
Come è andata ?