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Mater misericordiae Dicembre 2012 5,00 la copia Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia BOLLETTINO DELLE SORELLE MISERICORDIOSE

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Mater misericordiaeDicembre 2012 € 5,00 la copiaPoste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Brescia

B O L L E T T I N O D E L L E S O R E L L E M I S E R I C O R D I O S E

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INDICE

La porta della fede 3La fede apre la portaalla sicura speranza 4

Natale del Signore 6

…Notizie di casa nostra

Da Rionero in Vulture 8

Da Roma 12

Dall’Oasi di Madre Francescaa Sale Marasino 14

Da Santhià 17

Da Ospitaletto 21

Da Torbiato di Adro 25

Da Dodoma 26

Dalle Filippine 28

Dal Mozambico 29

Da Cinisello Balsamo 31

Da Pilzone d’Iseo 32

Nell’Eterno Gaudio 35

suore Misericordiose«Mater misericordiae»Iscritto presso il Tribunale di Melfi (Po-tenza) al n. 19 in data 4 febbraio 1953.

Direttore responsabileP. UMBERTO SCOTUZZI

Iscritto al registro Giornali e Pe-riodici del Tribunale di Brescia il1º agosto 1968.

Inviare corrispondenza alla Rev.ma Madre Superiora, servendosi per l’in-vio di denaro del Conto Corrente Po-stale N. 13552856 intestato a:

Superiora Generale«suore Misericordiose»RIONERO in Vulture (Potenza)

GRAFICHE ARTIGIANELLIVia E. Ferri, 73 – BRESCIA

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La porta della fede

L a Chiesa si prepara a celebrare l’Anno della fede. Fortemente voluto da papa Benedetto XVI,

inizierà tra qualche giorno, l’11 otto-bre, e si concluderà il 24 novembre 2013. Nella lettera apostolica Porta fi-dei, il Sommo Pontefice spiega il per-ché di questa scelta:

«Fin dall’inizio del mio ministero come Successore di Pietro ho ricor-dato l’esigenza di riscoprire il cammi-no della fede per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo» (Porta fidei, 2).

Alla luce di questo pensiero, il Papa ha indetto un Anno della fede che avrà inizio nella felice coincidenza di due anniversari: il cinquantesimo dell’aper-tura del Concilio Vaticano II (1962) e il ventesimo della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica (1992). Inizia un anno importante per la comunità cristiana. Un anno in cui siamo invitati a riscoprire la bellezza e la forza della fede la gioia e il rin-novato entusiasmo dell’incontro con Cristo recandoci «come la samaritana al pozzo per ascoltare Gesù, che invita a credere in lui e ad attingere alla sua sorgente» (Porta fidei, 3).

La fede e un dono da accogliere, custodire, coltivare, approfondire, vi-vere, professare, trasmettere, celebra-re e comunicare.

Un’immagine biblica segna l’inizio

di quest’anno: “la porta”. La porta, per noi credenti, è Cristo Gesù: «io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo» (Gv 10,9).

«La “porta della fede” (cfr. At 14,27) che introduce alla vita di comu-nione con Dio e permette l’ingresso nella sua Chiesa, è sempre aperta per noi. È possibile oltrepassare quella so-glia quando la Parola di Dio viene an-nunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma.

Attraversare quella porta comporta immettersi in un cammino che dura tutta la vita!)» (Porta fidei, 1).

Ciascuno di noi e invitato a rinno-vare la professione di fede battesimale per testimoniare nel nostro tempo la bellezza del credere.

Non ci resta che accogliere il dono di questo anno con gioia e gratitudine.

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N atale, tempo di sentinelle: così potrebbe titolarsi una riflessio-ne sul Natale che esca dalle

convenzioni nelle quali la festa cristiana è stata ingabbiata dalle ferree leggi del mercato delle merci e dei sentimenti. Nonostante la sua coloritura guerresca, il termine “sentinelle” conserva un suo fascino e Giovanni Paolo II lo aveva in-tuito quando, nell’indimenticabile notte di Tor Vergata spronò i giovani conve-nuti a Roma per la Gmg del 2000 a farsi “sentinelle del mattino”.

Forse, se molti dei signori che han-no contribuito a portare il mondo sul-la soglia di reiterate catastrofi avessero capito la loro vita come un “turno di guardia”, il mondo oggi sarebbe diverso. Soprattutto, se ci fossero sentinelle ca-paci di prorompere in grida per l’arrivo di messaggeri che portano annunci di vita e di pace, di giustizia e di amore, le nostre strade meno buie, le nostre vite meno tristi. È “Natale” sarebbe, prima di tutto e davvero, tempo della consola-zione di Dio.

Celebrare il Natale nell’anno della fede non significa forse ripartire proprio da lì? Una fede ideologica una fede con-segnata all’esteriorità di riti, religiosi o mondani poco importa, una fede a cui basta il presente non è forse una fede senza fiducia? Il problema del nostro stanco mondo contemporaneo è che ci

sia stata tolta la fiducia. Tutto insospetti-sce e tutti impauriscono, tutto atterrisce e tutti mettono in allarme. Per i giovani. gli anziani sono ormai una minaccia; per i genitori, i figli sono una preoc-cupazione; per i vecchi, i giovani sono un’incognita pesante; per i cittadini, i politici sono approfittatori.

In questo nostro continente, che è stato insignito del premio Nobel per la pace perché ha espulso le guerre dai suoi confini, ha fatto del welfare uno sti-le di vita, ha coltivato il sogno di costrui-re un’unità capace di non sopprimere le differenze, è da tempo ormai in atto una pesante e allo stesso tempo inafferrabile “guerra civile”.

Troppe sentinelle distratte o addor-mentate non intercettano più i messag-geri che annunciano la pace, non pro-rompono in grida di gioia. Da questo punto di vista le nostre Chiese cristiane hanno enormi responsabilità

Eppure, celebrano il Natale. Non a una sola voce e neppure nello stesso giorno, perché l’unità delle Chiese è ancora lontana. Soprattutto, non come momento in cui Dio riscatta il suo po-polo, perché troppo spesso ancora col-pevolizzano invece di sostenere, morti-ficano invece di incoraggiare, accusano invece di perdonare.

Quali parole di consolazione, quali messaggi di speranza, quali incitamenti

La fede apre le portealla sicura speranza

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alla fiducia siamo capaci di far risuonare nelle nostre celebrazioni liturgiche?

Abbiamo bisogno di ritrovare la fi-ducia, quella del cuore e insieme della mente, quella che non può esser tac-ciata di ingenuità ne, tanto meno, di pressappochismo. Abbiamo bisogno di un Natale che sia “evangelico”, buona notizia che apre la mente e il cuore a una vita capace di cominciare sempre di nuovo, a una storia che, nella sua ambi-guità e, spesso, atrocità porta però in sé un sogno di speranza.

Forse, un Natale degno di questo nome sta tutto nelle parole semplici con cui Carlo Maria Martini ha chiuso la sua ultima intervista pubblica: non chiede-re cosa la Chiesa deve fare per te, ma chiediti cosa tu puoi fare per la Chiesa. Per la Chiesa, ma anche per il mon-do, per questo nostro Paese tenuto da troppo tempo, sotto assedio da ladri e banditi, per chi abbiamo intorno, sano o malato, giovane o vecchio, giusto o ingiusto. Natale come momento in cui chiedersi cosa ciascuno di noi fa per rinascere a vita nuova. Natale come mo-mento in cui riprendere il proprio “tur-no di guardia”.

L’inizio del vangelo di Giovanni con-ferisce alla fede una prospettiva gran-diosa: tutto ciò che esiste e tutto ciò che accada in cielo e sulla terra rivela la grandezza e la bontà dell’opera di Dio, riaccende la speranza perché assicura la vittoria del bene. Su tutto trionfa la luce. La Parola, il logos, ha creato l’universo. l’ha fatto passare dal caos al cosmo, dal disordine all’ordine. La sua luce splende fin dall’inizio su chiunque viene in que-sto mondo e la violenza delle tenebre e del male non potranno mai vincere sulla forza della luce vera.

La Parola sostiene ogni cosa perché

è sapienza di Dio che ama tutto ciò che esiste e non respinge nulla di ciò che ha creato. La grandezza della sapienza divi-na supera ogni debolezza. E, piantando la sua tenda in mezzo agli uomini, Gesù rivela che la gloria di Dio altro non è se non l’amore per tutto ciò che vive. Nes-suna fede è possibile senza speranza. Per questo la Parola, che è traduzione concreta ed efficace della sapienza di Dio, chiama ad accettare un’economia trascendente che, pur restando misterio-sa, infonde speranza.

Soltanto chi è aperto alla speran-za accetta di fare della propria vita un “turno di guardia”. Non per difendere il mondo dai nemici, ma per intercettare i messaggi di consolazione e di pace e per intonare inni di festa nel giorno in cui il Figlio unigenito che è nel seno del Padre viene a rivelarci volto di quel Dio che nessuno ha mai visto.

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O ggi siamo invitati ad inginoc-chiarci di fronte ad un neonato avvolto in fasce. Chiudiamo gli

occhi del corpo ai luoghi che ci circon-dano così che, fissandoli in lui, si aprano quelli del cuore nella contemplazione.

Contempliamo il mistero

«In principio era il Verbo». È un princi-pio non solo temporale, ma esistenziale, fonte di tutto l’esistente e dell’esistenza stessa: «Tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita».

«E il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio», Vita all’origine di ogni vita, dia-logo d’amore della Trinità del Padre col Figlio nello Spirito, Dio presso Dio.

Ed è pienezza di vita in se stesso («In lui era la vita») e vita che si riversa quale dono di pienezza su coloro che credono, «i qua-li, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono

stati generati»: ha dato loro un potere di diventare figli di Dio». «E la vita era la luce degli uomini... e le tenebre non l’hanno vinta»: quale certezza! Sebbene sempre le tenebre si contrappongano alla luce, un raggio di luce, anche solo un semplice raggio, già le illumina, e più non sono nel-la loro forza.

La luce verache illumina ogni uomo

Prima, «venne un uomo mandato da Dio», Giovanni. Di lui è detto che non era la luce, ma il testimone della luce, affinché tutti credessimo per mezzo di lui alla «luce vera, quella che illumina ogni uomo». Questa, «veniva nel mondo»: un’azione continuativa che trasmette l’entrare, ma poi l’essere e il permanere di Dio-Luce nella storia e nel mondo. Quel mondo che «è stato fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo ha riconosciuto», quei «suoi» fra i quali egli venne e che «non lo hanno accolto». Dramma del peccato umano, peccato del rifiuto di Dio, breccia che si incunea a metà del brano e che sembra spaccarlo, sofferenza del cuore di Dio e al cuore di tutti coloro che lo ama-no. Ma come le tenebre non hanno vinto la luce, così, subito, ecco il trionfo del-la Misericordia nella sovrabbondanza del dono di Dio per coloro che, invece, lo hanno accolto e credono nel suo nome. Figli di Dio, come il Figlio unigenito che si è incarnato, strumenti eletti attraverso cui la sua grazia si diffonde nel mondo, testimoni del suo amore: «Dalla sua pie-nezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia

Natale del Signore

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su grazia». «E noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità». «Perché la Legge fu data per mez-zo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo». Ed ecco: la natura umana e quella divina sono ora per sempre unite nell’unica persona del Figlio di Dio: Gesù Cristo.

«E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi». «Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha ri-velato». «Noi abbiamo contemplato la sua gloria». È Gesù Cristo il rivelatore e il te-stimone del Padre, lui che, Dio, viene dal Padre e, nel suo essere Dio-con-noi, Figlio dell’uomo, permane nel seno del Padre e per questo ce lo comunica e ce lo rive-la. E, accogliendolo nella fede, noi pure veniamo costituiti testimoni di lui, che «è avanti a me perché era prima di me». Per-ché in realtà mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio ... E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me» (Gal 2,19-20), fino a rendersi fragile bimbo avvolto in fasce, fino a morire per me sulla croce e a donarmi la grazia della sua risurrezione.

“Stare” con Gesù

Stare con Gesù è partecipare di quell’intimità che Gesù ha con Dio, di quel rapporto d’amore reciproco tra Dio e suo Figlio. Intimità e amore: ecco ci che speri-menta il discepolo amato accanto a Gesù.

Il cristiano è tale non tanto perché ama, ma perché sa di essere amato: l’a-more di Dio per la sua creatura è un amo-re eterno e divino, da sempre e per sem-pre, al di là dei meriti e delle risposte che noi siamo disposti ad offrire, Egli ama ognuno come se fosse unico e irripetibile.

Essere discepolo amato non significa

“più amato degli altri”, ma prediletto, cioé amato-prima, da sempre, ancor prima di esistere. Egli è anche il più giovane del gruppo e questo indica che la caratteristi-ca del vero discepolo è la libertà di lasciar-si amare, tipica di chi è giovane. Giovane è chi sa andare incontro all’amore con entusiasmo, lo cerca e ci crede nonostan-te tutto e si lascia amare senza condizioni.

Allora, siamo chiamati innanzitutto a contemplare l’Amore, a essere innamorati della bellezza, a sostare davanti al mistero e accostare il proprio orecchio al petto di Gesù per sentire i battiti del suo cuore, a seguire l’esempio di coloro che hanno gli occhi così limpidi da riconoscerlo quando gli altri neanche lo vedono.

Come possibile“Stare” con il Signore?

Ognuno di noi ha a disposizione la Parola, la Sacra Scrittura, attraverso di essa possiamo incontrare una persona viva, una persona vera con cui dialoga-re. Con la meditazione delle sue parole e il confronto continuo tra i suoi gesti e il nostro comportamento possiamo entrare in sintonia con Gesù e fare nostri i suoi desideri, i suoi stessi sentimenti; imparare il sentire di Gesù, presente nelle scritture, attraverso cui comprendiamo e sentia-mo che Dio è innamorato di noi, perché ognuno di noi è il discepolo amato e pre-diletto. Come chi ama si dona totalmente all’altro, a lui riserva l’impegno, le scelte di vita, i progetti, per lui corregge i difetti, coltiva gli interessi, accorda la sua vita a quella dell’amato così “innamorarsi di Gesù” vuol dire conoscenza profonda di lui, investimento totale della propria vita. Allora come Giovanni sente i battiti del cuore, entra nel mistero dell’amore divino, scopre i suoi segreti, il suo nome, la voca-zione, il credente imitando l’apostolo, in quel gesto scopre di amare alla maniera di Dio, con la sua libertà e con tutto il cuore.

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... Da Rionero in Vulture

L’alunno centro nell’azione educativa della scuola

La Scuola dell’Infanzia paritaria delle “Sorelle Misericordiose” in Rione-ro in Vulture (Pz) pone l’alunno al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti cognitivi, affettivi, re-lazionali, corporei, estetici, etici, spi-rituali e religiosi nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi.Ringraziamo tutte le Famiglie che in massa quest’anno hanno scelto la nostra Scuola cattolica per la forma-zione integrale dei propri figli.Le Educatrici, in sintonia con il Ca-risma Fondazionale proprio dell’I-stituto Religioso “Sorelle Misericor-diose”, si impegnano a coniugare le loro attività sull’esempio e con riferi-mento all’insegnamento del Vange-lo. Attraverso l’accompagnamento, il fascicolo personale dell’alunno, il Portfolio delle competenze, la cu-ra della documentazione didattica, la valutazione e le relazioni con i genitori contribuiranno a costruire rapporti di fiducia e nuovi legami di comunità.

Primo incontrocon le Educatrici

Il giorno 9 settembre 2012 nella Scuola “Mater Misericordiae” si è te-nuto il primo incontro con le educa-trici. Questa volta abbiamo avuto la gioia della presenza di Madre Valeria Dema Superiora Generale dell’lsti-tuto Sorelle Misericordiose, che ha incitato le insegnanti a sentire forte-mente la responsabilità della forma-zione educativa di tutti i bambini che le Famiglie affidano alla nostra cura.“La nostra Scuola – ha detto Madre Valeria – essendo Scuola Paritaria fa parte del sistema nazionale di istru-zione come le Scuole statali e assolve un servizio pubblico, quindi siamo chiamati a realizzare percorsi forma-tivi che rispondano alla personalità di ogni bambino. Siamo chiamate a seguire le indicazioni del Progetto FISM nazionale che è quello di:

– valorizzare la persona;– prestare attenzione a tutti i biso-

gni del bambino;– curare l’igiene della struttura sco-

lastica e della persona;– vigilare sulle diversità;– accettare le diversità ecc.;

Desiderio di tutte deve essere quello di costruire un rapporto di fiducia con tutte le famiglie e facilitare così

Notizie di casa nostra...

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Rionero: 2 novembre, le Suore pregano sulle tombe dei Fondatori

Incontro con le educatrici

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la soluzione di quei piccoli problemi che eventualmente si venissero a cre-are. È bello vivere insieme e quindi i bambini devono riscoprire la bontà degli altri e la divina misericordia di Dio che a tutti provvede con amore. Provare la gioia di comportarsi bene e di far festa insieme per riuscire a superare gli ostacoli, perché la vita è un dono di Dio e dobbiamo gustare la felicità di vivere”.

*Il giorno 2 novembre 2012 il Presi-dente Sig. Marcello Biase, il Diret-tivo, la suora delegata suor Carla e don Donato Labriola Padre Spirituale

dell’Associazione “Collaboratori Mi-sericordiosi” hanno programmato il calendario per il nuovo anno associa-tivo. Il primo incontro di formazione si è svolto il giorno 14 novembre nel-la cappella delle Sorelle Misericordio-se riflettendo sul brano del Vangelo secondo Luca Lc 17,11-19. La parteci-pazione è stata buona con ottimi in-terventi dei Collaboratori presenti. Ci auguriamo che questi incontri men-sili vengano svolti con l’entusiasmo di sempre perché abbiamo bisogno di rinnovare la nostra vita, alla Luce della Fede che ci fà sperare ed agire in conformità con la “Parola di Dio” che metta radice nel cuore di ogni membro.

Il nostro Vescovo Mons. Gianfranco Todisco con il gruppo al convegno dei catechisti

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I catechisti in preghiera

Incontro diocesanodei Catechisti

Domenica 4 novembre 2012 dalle ore 15.30 alle ore 18.30, presso l’Istituto Mater Misericordiae di Rionero in Vulture, si è tenuto l’incontro per tutti i catechisti della Diocesi con la presenza di don Angelo Grieco e di don Peppino cito, direttore dell’UCD di Conversano - Monopoli, sul tema “Partecipazione attiva alle Celebra-zioni e rapporto con la Parola nel tempo della Catechesi”.Il Vescovo S.E. Mons. Gianfranco To-disco Vescovo della Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa per impegni Pastora-li ha anticipato con un momento di

preghiera il “mandato” ai catechisti.A settembre 2012, sono iniziati i la-vori di ristrutturazione per la Par-rocchia SS. Annunziata di Rionero in Vulture, per cui dal 10 settembre tutte le celebrazioni, e le attività par-rocchiali si svolgono presso il Santua-rio “Mater Misericordiae”.Le Sorelle nei vari giorni della setti-mana ospitano i vari incontri per la catechesi sia per i ragazzi/e che per i genitori.Inoltre ogni primo lunedì di ogni mese avrà luogo una “Catechesi” di formazione per tutta la comunità ri-guardo l’Anno della Fede che stiamo percorrendo dettata dal nostro Par-roco don Felice V. Dinardo.

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... Da Roma

La nostra casa di Roma accoglie gruppi per incontri spirituali, feste di compleanno, pellegrini che deside-rano visitare la Capitale con tutte le sue bellezze, senza tralasciare l’assi-stenza ai poveri.“Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete da-to da bere, ero forestiero e mi avete accettato, ero nudo e mi avete vesti-to...” (Mt. 25-35-36)Il 30 settembre 2012 abbiamo ospita-to la comunità dei neo catecumenali della parrocchia S. Mauro di Roma.Il 18-19-20 ottobre 2012 con un grup-po di circa 70 persone provenienti dalle isole filippine in occasione della canonizzazione di Pedro Calungsod un catechista filippino Martire.Il 19-20 e 23-24 ottobre 2012 un gruppo proveniente dalla California per la Canonizzazione di Pedro Ca-lungsod.Il 26-27-28 ottobre 2012 la comunità neo catecumenale della parrocchia Regina del cielo.Il 10 e 11 novembre la comunità del-la parrocchia S. Mario.Il 28 ottobre 2012, i coniugi Micarelli Giulio e Brannetti Anna Maria han-no festeggiato il loro cinquantesimo anni di matrimonio (nozze d’oro) nel Santuario del Divino Amore.Alla fine della funzione, con parenti ed amici, si sono recati nella nostra casa di accoglienza per un lauto rin-fresco.Le suore formulano vivissimi auguri uniti alla preghiera.

La Madre Generale Suor Valeriacon Suor Mira e Suor Lucia

Testimonianza di Pintiricci Paola accolta nella nostra casa di Roma

Mi trovavo a Roma per motivi perso-nali. Da tempo avevo informazione riguarda la casa di “ACCOGLIENZA” delle Serelle Misericordiose in Piaz-za Castolibero, nella zona Morena, a pochi km. della metro A, capoli-nea Anagnina. Ho sempre desiderato stare in un posto tranquillo silenzie-so, libero dal fumo, pulito e dove la gente mi tratta come una della loro famiglia. Perciò ho telefonato alla Madre Agnese la quale è stata con-tenta di sapere che avevo bisogno

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di pernottare da loro e mi ha anche offerto da mangiare. Dopo avermi data pazientemente le indicazioni di come raggiungere la loro casa, mi ha ricevuta con un dolce sorriso. Sone stata dalle “Sorelle Misericordiose” 20 giorni:Ogni mattina trovavo la colazione già pronta per me. Generalmente uscivo la mattina e ritornavo la sera. Ogni volta che arrivavo, le Sorelle mi ricevevano amorosamente, con un bel sorriso accogliente che mi face-

va sentire benvenuta nella lora casa.Tanto Madre Agnese quanto Suor Teresa e Suor Mjra hanno fatto il possibile per farmi sentire a mia agio e, perciò, ne sono oltremodo ricono-scente.Il Signore ha esaudito le mie pre-ghiere di farmi trovare gente buona, serena, piena di amore verse il pros-simo.

Pintiricci Paola

I coniugi Giulio e Anna il giorno del 50º di matrimonio

Il gruppo dei parenti e amici dei festeggiati

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L’adorazione Eucaristica

... Dall’oasiMadre Francescaa Sale Marasino (BS)

Oasi veramente di pace e benedetta da Dio con un panorama di straor-diaria bellezza. Le “Sorelle Misericor-diose” accolgono ed ospitano quanti sono desiderosi di trascorrervi, in se-renità di spirito, un periodo di riposo e di distensione.Queste bellezze, che Dio ci ha dona-to, vengono maggiormente apprez-zate dai villeggianti e da tutti i nostri ospiti che di anno in anno ritornano con piacere all’oasi.Qui si vive bene e con molta sempli-cità. Le Suore sono molto disponibili, attente, premurose con tutti. Non manca la bella cappella, dove ogni

giorno si recita il S. Rosario e si cele-bra la S. Messa.Le Suore sensibili verso i bisogni del prossimo cercano di coinvolgere gli anziani nelle serate di gioia, con can-ti, danze, scenette per rendere felice la vacanza all’Oasi.Quest’anno abbiamo avuto la for-tuna di avere tra noi Padre Florindo Amato dell’Ordine d e i F.M.C. che ci ha fatto riflettere sul Mistero Eu-caristico. I tre giorni di Adorazione e riflessione sull’Eucarestia sono stati, sia per Ie Suore che per gli ospiti un vero gaudio; una allegrezza di anime che guardano nella fede al Cristo; è un atto comunitario di amore a Lui, Re e centro di tutti i cuori, Pastore che ci nutre con la Sua Carne e il Suo Sangue. Se l’Eucaristia è un grande mistero, che la mente non compren-

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de, possiamo almeno capire l’Amore, possiamo riflettere sull’intimità che Gesù vuole avere con ognuno di noi. “Chi mangia la mia Carne e beve il mio Sangue, rimane in me ed io in lui...”.Con questa certezza e con questi sentimenti abbiamo vissuto questi tre giorni di spiritualità all’Oasi Ma-dre Francesca.Il 14 agosto, le Suore e Ospiti della casa hanno ricordato l’anniversario della morte di Madre Francesca con la S. Messa di suffragio.Il 15 agosto, solennità dell’Assunta, tutta la comunità con le fiaccole ac-cese si incamminano cantando verso la cappella della Madonna per ono-rarla, pregarla e chiedere la sua ma-terna protezione.Il 25 agosto abbiamo atteso con

gioia l’arrivo della Madre Generale, Suor Valeria Dema, dopo la visita alla missione filippina.Grazie Padre Florindo, per quanto nel nome di Dio ha fatto per noi Lei con la sua parola semplice, ma ricca e pregna di profondo significato, ci ha attratto e indotte alla riflessione per la crescita alla graduale conversione del cuore e delle spirito.Grazie perché con il suo metodo è riuscito a farci immergere senza stan-carci nelle sue parole durante le ore di adorazione.Con lei abbiamo anche gioito in mo-menti di profonda spiritualità e an-che nelle ore di ricreazione.Con grande gioia le porgiamo il nostro caloroso saluto e ringrazia-mento.

Le Suore e gli Ospiti

Padre Florindo e un gruppo di Suore Misericordiose

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I coniugi Favagrasso festeggiano 55 anni di matrimonio all’Oasi Madre Francesca.

Le Suore in sereno svago

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... da Santhià

Vita della scuoladell’lnfanzia paritariadi SanthiàAnno scolastico 2012/13

La vita di una popolazione e la sua storia passano attraverso la scuola dell’infanzia che il riferimento per tante famiglie che hanno scelto una scuola cattolica ‘consapevoli dell’im-portanza educativa’ per il bene dei loro figli, nella vita sociale. Noi sap-piamo che il mondo passa attraver-so il piccolo mondo della scuola e la qualità delle sue scelte didattiche.Le Sorelle Misericordiose hanno ac-compagnato il cammino di questa Scuola da più di mezzo secolo ed è

naturale, quindi, che il primo senti-mento sia quello della gratitudine per tutte coloro che hanno contribu-ito alla crescita costante della scuola.Quest’anno la folta presenza dei bambini nella Scuola del “MATER” è una garanzia di vitalità nella citta-dina santhiatese. All’inizio del nuovo anno scolastico il gruppo insegnan-ti, attraverso obiettivi mirati a pro-muovere la formazione integrate dei bambini, hanno stilato la nuo-va programmazione dal titolo: “NEL BOSCO DELLE EMOZIONI”; tenen-do conto che i bambini sono i primi protagonisti della propria crescita in un processo di continua interazione con gli altri bimbi, le educatrici, la famiglia, la parrocchia, l’ambiente e la cultura.

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Festa inizio anno scolastico

Celebrazionedi inizio Anno scolastico

Nel pomeriggio di martedì 2 otto-bre 2012 si è svolta, presso la scuo-la dell’infanzia “Mater Misericor-diae” di Santhià la Messa per l’inizio dell’anno scolastico.Prima della celebrazione, Suor Lilia-na ha ringraziato il folto pubblico di genitori e nonni per la loro presenza e per la loro disponibilità a collabo-rare con le insegnanti nel contribuire alla crescita dei bambini. Approfit-tando della ricorrenza dei Santi An-geli Custodi, si è rivolta in particolare ai nonni dei bambini che sempre si prendono cura dei loro nipoti, elo-giando il loro impegno.Suor Liliana ha ricordato anche che Gesù è stato un bambino che “cre-sceva in sapienza, età e grazia” sotto

lo sguardo amorevole della Madon-na e ha affidato al Maria, Madre di Misericordia tutti i presenti.La S. Messa, celebrata da Don Dario e animata dai gioiosi canti dei bam-bini, ha visto il suo culmine nel mo-mento in cui Don Dario si è intratte-nuto con i piccoli allievi della scuola.L’omelia si è così trasformata in un allegro scambio di battute in cui si è dato particolare risalto all’impegno con cui gli adulti (genitori, nonni e mastre) si prodigano per aiutare i loro piccoli a crescere.

*Lunedì 15 ottobre si è tenuta presso il salone della Scuola dell’lnfanzia “Mater Misericordiae” la prima ri-unione con le Famiglie dei bambi-ni, per illustrare la programmazione

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annuale. Suor Giulietta dopo aver ricordato l‘importanza della nostra Scuola cattolica e sottolineato alcune norme pratiche per la gestione della scuola, ha proposto a tutte le Fami-glie una novità per l’anno in corso: “un incontro tra i genitori e le inse-gnanti di ogni singola classe da te-nersi con cadenza regolare durante tutto l’anno per favorire lo scambio di opinioni e il confronto tra i geni-tori e i docenti.Suor Angelica ha brevemente illu-strato il materiale didattico che ver-rà utilizzato per le varie attività dei bambini per ampliare i vari campi di esperienza.La maestra Paola ha presentato la programmazione: “NEL BOSCO DEL-LE EMOZIONI”.

l bambini, guidati dall’orsetto Biribì e dagli altri animali del bosco, ver-ranno introdotti alla scoperta del lo-ro corpo, dei loro sentimenti e dei diversi aspetti della natura che ci cir-conda (stagioni, clima...) attraverso un approccio che coinvolgerà i cin-que sensi.La programmazione per i bimbi dell’ultimo anno prevede inoltre ele-menti di pre-scrittura, pre-calcolo e pre-lettura per permettere ai bambi-ni di acquisire abilità che li aiuteran-no ad affrontare l’inserimento nella scuola primaria.Suor Liliana, in breve, ha illustrato come le maestre intendono relazio-narsi con i bambini: il loro scopo è di aiutarli a crescere buoni ed educati e a socializzare in modo positivo con le

Suor Donatella, visita la sorella Suor Angelicae il 2 ottobre festeggiano insieme l’onomastico e il compleanno del piccolo Simone

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Il più piccolo offre un dono a Madre Valeria

I bimbi della scuola Materna

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maestre ed i compagni. Prima della conclusione Suor Liliana ha presenta-to le rappresentanti di classe:

Luca Omizzolo, presidenteAlessandra Gallo, segretariaPatrizia Perino, rappresen-

tante dei bambini di tre anniElena Leone, rappresentan-

te dei bambini di quattro anniElisa Marchetto e Sig.ra Ro-

berta Chioso rappresentanti di quelli dei cinque anni.

La riunione si è conclusa con la proie-zione di alcune diapositive dal titolo “Il treno della vita”: una riflessione sulla vita paragonata ad un viaggio in treno. La cosa importante per vi-vere questo viaggio valorizzando

ogni incontro perché da ogni pas-seggero si può ricevere qualcosa e contemporaneamente rendere più piacevole il viaggio a chi incontriamo sul cammino della vita.

*In preparazione del Natale, il 3 di-cembre alle ore 15,00 si terrà un in-contro, nell’ambito dell’anno della fede, sulla lettera pastorale del no-stro Arcivescovo.Il relatore sarà Don Armando dei Si-lenziosi Operai della Croce, docente di Bioetica e Teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Alessandra Gallo

... da Ospitaletto

Mese di ottobree novembre 2012

La Comunità Parrocchiale di Ospita-letto (Brescia) ha organizzato una se-rie di incontri per il 50º Anniversariodel Concilio Vaticano II.L’11 ottobre del 1962 la Chiesa apri-va i lavori del Concilio Vaticano II ed ora noi, a distanza di cinquant’anni, celebriamo l’anniversario di questa importante tappa della Chiesa Cat-tolica. Il giorno 25 ottobre ore 20.30 il teatro Agorà di Ospitaletto ha vi-sto la partecipazione attiva di tanti cittadini e gruppi vari con le Sorel-le Misericordiose della Casa Riposo

“Serlini” all’incontro di spiritualità sul tema: “Io c’ero - un vescovo rac-conta il concilio”. Il Vescovo Mons. Luigi Bettazzi, che ha partecipato da giovane Vescovo ad alcune sessioni del Concilio oggi ci ha fatto riscopri-re il grande tesoro che è stato il Con-cilio Vaticano II e quale inestimabile valore ha tuttora per la Chiesa e per l’uomo.

Cos’è il concilio?

Il Concilio è una riunione di tutti i vescovi della Chiesa Cattolica guidati dal Pontefice, che si riuniscono per confrontarsi attorno ad argomenti riguardanti la fede o per prendere decisioni di natura pastorale.

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Perché è importantecelebrare l’anniversario?

È importante fermarci, per fare me-moria, per conoscere, riconoscere e ribadire l’importanza e la straordi-naria novità e attualità che questo evento ha portato e ancora porta nella Chiesa e nel mondo.

Come lo ricorderemo?

Ad Ospitaletto tante sono le inizia-tive distribuite nei mesi di ottobre e novembre: fiaccolata di apertura, spettacolo per ragazzi, visita alla Ca-sa Natale di Papa Paolo VI a Conce-sio, S. Messa in Parrocchia in memo-ria dell’inizio del Concilio.

La Madre Generale visita la comunità di Ospitaletto

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70 Anni di storiae di assistenzaFondazione ‘Serlini’

Domenica 18 novembre 2012 presso la Fondazione ‘Serlini’ si festeggia la ricorrenza dei 70 anni di costituzio-ne in Ente Morale. Sono presenti gli Ospiti della Casa di Riposo, il Signor Presidente Dr. Matteo Savoldi, i pre-cedenti Presidenti della Casa, l’Arch.Giovanni Battista Sarnico Sindaco di Ospitaletto con le Autorità Cittadine, il Parroco Don Renato Musatti con il Cappellano Don Francesco, tutto il personale Sanitario e Ausiliario, Ma-dre Valeria Dema, Superiora Genera-le delle Sorelle Misericordiose con le sue Suore, i Volontari, i Benefattori,

gli Amici e gruppi vari. La ricorrenza è molto sentita e partecipata. Alle ore 9,00 la cerimonia ha inizio con l’esibizione del Corpo Bandistico di Ospitaletto.Segue il saluto del Presidente e la consegna di un riconoscimento ai dipendenti con almeno 20 anni di servizio. Alle ore 9,40 si procede all’i-naugurazione della mostra fotogra-fica e documentaria sulla Casa per Anziani fondata dal Commentatore “Serlini”.Alle ore 10,00 S. Messa celebrata dal parroco don Renato Musatti rivolge a tutti parole di ringraziamento e lode per il lavoro e la sensibilità ai problemi degli anziani.Come conclusione il rinfresco.

Casa Albergo ‘Serlini’

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Il Presidente della Casa - Serlini, il Parroco di Ospitaletto e le ‘Sorelle misericordiose’

Le Sorelle Misericordiose in festa per il 70º Ann.rio della Fondazione ‘Serlini’

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... da Torbiato di Adro

Inizio anno scolastico

Per l’inizio dell’anno scolastico la scuola materna “Virginia Romanici” di Torbiato ha convocato tutte le fa-miglie con i loro bambini la seconda domenica di settembre 2012 alle ore 10,00 presso la chiesa parrocchiale di Torbiato per la celebrazione della S. Messa. Mettiamo sotto la materna protezione della Madonna del Ro-sario (che si venera nel santuario di Adro) tutti i nostri bambini, genitori, insegnanti all’inizio di questo nuovo anno e chiediamo al Signore la gra-zia di vivere alla sua presenza, rav-vivando la nostra fede in Lui che è il Padre della vita vera.

L’augurio anche da parte del parro-co per un anno ricco di esperienze significative per i vostri figli e per tutti voi. Il nuovo anno scolastico è iniziato i primi giorni del mese di set-tembre. Le Suore sono scese dall’oasi Madre Francesca sul bellissimo lago d’Iseo, dopo la calda estate, per in-contrare le insegnanti e i genitori e i loro piccoli.L’inizio della scuola dell’infanzia co-stituisce per molti bambini la prima reale occasione di separazione dai genitori. Questo distacco infatti pre-senta delle caratteristiche del tutto nuove, rispetto, ad eventuali mo-menti di separazione già sperimen-tati da piccolo, ad esempio, quan-do vengono affidati ai nonni o alla baby-sitter. L’ingresso a scuola è un

La Madre Generale Suor Valeria in visita alla scuola materna di Torbiato

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momento estremamente delicato, non solo per il bambino ma anche per il genitore; infatti per la prima volta i genitori devono accettare di non essere gli unici riferimenti adulti per il bambino e questa condivisione della responsabilità educativa avvie-ne su due livelli: da un lato, le mae-stre hanno maggior potere decisio-nale riguardo le attività e le regole che il bambino deve seguire; dall’al-tro lato, anche sul piano affettivo le maestre diventano spesso delle fi-gure d’attaccamento per il piccolo, che può riconoscerle come fonte di rassicurazione emotiva, come model-

li comportamentali, come compagne di gioco...Tutto ciò richiede la capacità di ride-finire il proprio ruolo genitoriale e di condividere la funzione educativa con altri adulti.Il Progetto educativo: “IN ARMONIA PER COMUNICARE” sul quale si darà un costante aggiornamento, nasce dal desiderio che il bambino possa fare esperienze coinvolgenti, diverse, belle, che lo incuriosiscono e gli per-mettano di avvicinarsi povistivamete alla realtà perché curiosità ed espe-rienza sono il campo da gioco su cui i piccoli costruiscono il loro percorso.

... da Dodoma

Il giorno 28 giugno 2012, nella festo-sa cornice della Cappella della Casa di Formazione delle ‘Sorelle Miseri-cordiose” in Dodoma, le nostre con-sorelle Suor Joanna e Suor Flora han-no rinnovato i loro voti per un nuovo anno. La S. Messa, celebrata da P. So-

stenes e seguita da tutta la comunità di Suore e Aspiranti, è stata caratte-rizzata da profondo raccoglimento e fervide preghiere.Auguriamo con affetto a suor Joan-na e a suor Flora di procedere con fede e convincimento nel loro cam-mino di formazione spirituale e mis-sionaria.

Il 06 agosto 2012, in occasione di una visita alla Diocesi di Dodoma, S.E. Mons. Francisco Montecillo Padilla, Nunzio Apostolico in Tanzania, ha voluto portare il suo saluto e la sua benedizione alle “Sorelle Misericor-diose”.Accompagnato dal suo Segretario e da un rappresentante del Vescovado,

ha visitato la nostra Missione accol-to da suore ed aspiranti con canti e danze tradizionali.Durante il momento conviviale che ha concluso la serata, l’Ambasciato-re vaticano ha cordialmente testi-moniato la sua attenzione e il suo apprezzamento per il lavoro svolto dalle consorelle in Tanzania.

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Visita del Nunzio apostolico alla nostra Missione

La rinnovazione dei voti

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... dalle Filippine

Nel mese di agosto 2012 la Madre Generale suor Valeria Dema ha visi-tato le nostre sorelle nella missione filippina che con tanto zelo lavora-no per i fratelli bisognosi, in modo particolare per i senza tetto colpiti dall’alluvione, portando loro vitto e vestiti.L’incontro con le suore della comuni-tà di Nevaliches, Tagajtaj e Malabag è stato oltremodo affettuoso.Primo perché la visita era molto at-tesa e desiderata, secondo l’impe-gno della Madre è stato quello di “entrare” nella vita delle sorelle che fanno apostolato nella scuola e nella parrocchia aiutando quanti sono nel bisogno.Ha notato il loro impegno costante e generoso in tutti i campi. La Madre ha incoraggiato le Suore a prosegui-

re nella via della virtù, impegnandosi a mettere al primo posto Gesù nel-la vita di ogni giorno, allora tutto diventa più facile e il nostro vivere quotidiano diventa meno difficile.Trasformare le azioni più ordinarie della vita in azioni divine, come inse-gnava la venerata Madre Fondatrice Francesca Semporini.Una cosa che a tutti piaccia è sapere che in quella terra lontana la casa di Silang porta il nome “Casa Padre Achille” è molto bello, il nostro Pa-dre è sempre con noi, cammina con noi.Durante la sua permanenza la Madre ha incontrato gli alunni della scuola materna di Novaliches che è frequen-tata da 80 alunni e i bimbi della casa di accoglienza.Alla vigilia del ritorno in Italia della Madre le giovani suore hanno dato vita ad una spettacolo molto signifi-cative e bello.

La visita della Madre Generale Suor Valeria ai poveri

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La Madre Generale Suor Valeria con la comunità di Tagaytay

... dal Mozambico

L’esperienza missionariadi Suor Magreth

Chiamata ad essere “Operatori di Misericordia” rispondendo alla chia-mata e aderendo alla nostra congre-gazione, mi sono impegnata verso i fratelli bisognosi di Misericordia.Il discepolo di Cristo non può accon-tentarsi di amare quelli che Io ama-no, di fare del bene a quelli che lo fanno a lui, ma deve amare anche i nemici; fare loro del bene senza

aspettare la loro ricompensa. Le mie attività nella missione: lavoro nel centro giovanile con i bambini di 6 anni e adolescenti, fascia di età mol-to a rischio per i quali si sono avviati laboratori di artigianato e di forma-zione, con il coordinamento di Don Carlo Donisotti, delle Suore, onde fa-vorire una crescita umana, sociale e spirituale di tanti ragazzi e ragazze.Nella vita della missione, oltre all’in-segnamento del catechismo, la for-mazione vocazionale delle ragazze, ci sono i poveri che bussano alla por-ta... Il Signore ci ricorda: “bicchiere

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Suor Magret con i suoi bambini

Le ragazze si esibiscono in una loro danza

d’acqua dato a questi piccoli è dato a me”. Non ci chiede di essere salva-tori del mondo, ma solo un pezzo di pane e un sorso d’acqua per amore Suo.Il Signore mi ha chiamata a lavora-re nella Sua vigna ed io ho risposto: “Eccomi, Signore manda me”, puoi contare su di me e sull’offerta della mia vita al Tuo progetto di salvezza per l’umanità.Così rispose Isaia, così rispose Paolo, così hanno risposto gli apostoli, tutti i missionari e le missionarie che han-no lasciato tutto per seguire Gesù, quel Maestro che invita a prendere il largo, e a gettare la rete per la pesca dopo una faticosa e vana notte di lavoro.

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... da Cinisello Balsamo

Nuovo direttore generaledella fondazione Martinelli

Luglio 2012 – Nella Casa di Riposo “Martinelli” c’è stato un cambio al vertice della nostra organizzazione e tutti diamo il benvenuto al nuo-vo Direttore Dott. Andrea Castelli della Fondazione, mentre ringrazia-mo sentitamente il Direttore uscen-te Dott. Pier Giorgio Panzeri che da più di nove anno ha svolto il delicato compito insieme a tutti i suoi Colla-boratori.Il Signor Presidente Dott. Amedeo Villardo e tutta l’Amministrazione, il personale Sanitario e Ausiliario, le Suore Misericordiose, tutti gli Ospiti della struttura, Amici e Benefattori fanno festa per questi due eventi im-portanti.

Il direttore Andrea Catelli

Nuovo parrocoalla parrocchia San Martinodi Cinisello Balsamo

Il giorno 11 novembre 2012, FESTA DI SAN MARTINO nella Chiesa di S. Martino di Cinisello Balsamo (Mila-no) con una solenne celebrazione si è festeggiato l’ingresso del nuovo Parroco Don Enrico Marelli. Nell’o-melia d’ingresso nella Comunità il Parroco Don Enrico ha rivolto ai fra-telli un affettuoso saluto e un invito a camminare insieme e come cristiani impegnati a sostenere il passo dei singoli fratelli, per prendere sulle spalle chi fa più fatica e accorgerci dei bisogni che incontriamo. Don En-rico continua il suo discorso dicendo che: “La Comunità di San Martino in Balsamo ha imparato guardando al suo patrono a dividere continuamen-te, come lui, il suo mantello. Questa è una lunga e ricca storia di acco-glienza e di prossimità. Sono tante generazioni con le diverse associa-zioni cattoliche che hanno contribu-ito all’educazione delle giovani ge-nerazioni aprendole e appassionan-dole a questo cammino di fede. In modo particolare l’Oratorio, l’Azione Cattolica, gli Scout, la presenza alta-mente qualificata dell’Istituto Maz-zarello, la Fondazione Martinelli per l’assistenza degli anziani coadiuvata dalle Sorelle Misericordiose…..ecc. Oggi il mio cuore si mette in gioco per fare spazio ad ognuno di voi e con voi voglio ringraziare il Signore per tutto questo...Grazie quindi e grazie ancora a tutta quanta la Comunità di San Martino che comprende anche i fedeli di Cor-

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... da Pilzone d’Iseo

“Lasciate che i bambini vengano a me…”(Matteo 19,13-15)

Come ogni anno prima dell’apertura della Scuola dell’Infanzia la direttrice Suor Natalina e la maestra Barbara sono andate a Brescia per un corso di aggiornamento che ha avuto come tema:- Il potenziamento dei percorsi logici nel bambino dai 3 a 6 anni;- Favole, giochi e attività per svilup-pare le intelligenze multiple nella Scuola dell’Infanzia.Questo per arricchire sempre più il loro bagaglio professionale e per nuove esperienze didattiche.Anche quest’anno è arrivato il pri-mo giorno di Scuola Materna….per alcuni un’abitudine, per altri l’inizio di una nuova avventura. I bambini si

sono ritrovati con le loro insegnanti: Suor Natalina e la maestra Barbara, dopo un lungo periodo di vacanza hanno iniziato il nuovo anno scolasti-co con il loro solito entusiasmo, la lo-ro voglia di “lavorare” e di stare tutti insieme. I nuovi piccoli e piccolissimi hanno lasciato a casa le lacrime, in un ambiente sereno e tranquillo non hanno faticato ad inserirsi e a cono-scere i loro nuovi amici. I bambini sono già in piena attività… Anche per quest’anno prosegue il Proget-to Educativo iniziato lo scorso anno scolastico, che con il racconto delle favole tradizionali arricchirà i bambi-ni di nuove e importanti esperienze. Dopo un breve inserimento si è pas-sato alla prima favola di “Biancaneve e i sette nani”, un ottimo spunto per imparare i colori, le mimiche; cono-scere il bosco, i suoi animali, i colori, e affrontare le paure tipiche della loro età. Nel mese di ottobre è ini-

maggia, Bettola e Robecco. Su tutti invoco la benedizione del Signore.Tutte le Autorità Civili, i Rappresen-tanti delle varie Organizzazioni, L’I-stituto Mazzarello, le Suore della Ca-sa Riposo “Martinelli”, Volontari e Gruppi religiosi, Amici e Benefattori hanno dato il benvenuto al nuovo Parroco e il saluto di grazie al Parro-co uscente.La festa si è conclusa con il pranzo per tutti.

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ziato il corso di psicomotricità con il maestro Jacopo e durante l’anno si svolgeranno anche i corsi di gioco-musica e di inglese. Il 2 di ottobre la Direttrice Suor Natalina come il suo solito sempre entusiasta ed attenta non solo ai bambini ma anche a ge-nitori e perfino i nonni, ha organiz-zato una merenda nel giardino della Scuola dell’Infanzia per festeggiare il giorno dei “nonni”, gli Angeli cu-stodi dei nostri bambini. I bambini hanno accolto i loro nonni con una poesia e canzoncina dedicata a loro facendoli commuovere. Inutile dire che è stato un successo…per un’o-retta i nonni sono stati coccolati dai loro nipotini, con baci e carezze as-saporando una deliziosa merenda con panini al cioccolato, torte, dolci,

bibite e quant’altro. Inoltre il giorno 11 Novembre festa di S. Martino un gruppetto di bambini si sono recati in parrocchia (Pilzone) e al momento dell’offertorio hanno offerto a Don Claudio dei cesti di frutta e verdu-ra come ringraziamento a Dio per i frutti della terra che ci dona. Nel me-se di dicembre prima delle vacanze natalizie i bambini“grandi e mezza-ni” si recheranno accompagnati dal-le loro Insegnanti alla casa di riposo Cacciamatta di Iseo per augurare un sereno Natale ai nonni. Inoltre Gio-vedì 18 dicembre come ogni anno al-cuni genitori reciteranno una storia natalizia ai bambini per ricambiare i loro auguri di Natale. Il giorno 20 in-vece presso la Scuola si terrà la festa di Natale occasione in cui bambini e

I bambini all’asilo

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le insegnanti augureranno a tutti un Felice Natale.Nella Scuola però non ci sono solo i bambini, ma anche noi genitori che partecipiamo in modo attivo alla vita scolastica dei nostri figli. Stiamo già lavorando alla prepara-zione dei lavoretti per la bancarella di Natale che sarà allestita come lo scorso anno all’interno della Scuo-la; bancarella creata per raccogliere

fondi destinati all’acquisto del mate-riale didattico. Auguriamo a tutta la Comunità un Felice e Sereno Natale anche a nome della Direttrice Suor Natalina, la maestra Barbara l’assi-stente Samanta e i nostri bambini…

La rappresentante di sezione Nespola Barbara

(mamma di Federica)

Festa con le Famiglie

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NELL’ETERNO GAUDIOIn memoria dell’indimenticabile

ANNA DE LAUSOvedova Soldovieri

deceduta il 18 luglio 2012

Nella ricorrenza del quinto mese dalla dipartita della compianta Anna De Lauso, la Redazione del Bolletti-no delle Suore Misericordiose, ricor-da ai cari congiunti, parenti ed amici la vita terrena della cara estinta, che è stata di fulgido esempio sia come moglie che come mamma e nonna.

La gentildonna signora Anna si è distinta, per la Sua dedizione al lavo-ro ed alla famiglia ed alla sua profes-sione di fede in Dio e nei Santi che l’hanno elevata a devota esemplare.

È stata anche cultrice di alti ideali e valori e le sue rare doti umane e di autentica amica, le sono state ricono-sciute da tutti i paesani. Rinnoviamo il nostro cordoglio alla benemerita sorella Suor Agnese, Vicaria Genera-le dell’ordine delle Sorelle Misericor-diose e ai familiari tutti della defunta.

La Redazione

* * *Cara Sorella,

te ne sei andata silenziosamente come hai sempre desiderato, senza disturbare nessuno. Sono trascorsi gà 5 mesi dalla morte della cara so-rella Anna, ma il ricordo è sempre vivo nel cuore dei figli, nipoti e pa-renti, e di tutti quelli che l’hanno co-nosciuto ed amata. La Sorella Anna amava molto la congregazione delle Sorelle Misericordiose, ed è sempre stata sempre bene voluta dalle suore.

A 5 mesi dalla sua dipartita, men-te va alla risurrezione finale, che ci permetterà di incontrarla nuovamen-te e con Lei e i nostri cari partecipa-re alla gloria del Cristo risorto, infatti, per fede, sappiamo che la morte del corpo non è definitiva. S. Paolo ce lo ricorda nelle sue lettere: “Non dove-te... affliggervi come gli altri che non hanno speranza. Noi crediamo... che Gesù Cristo è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insie-me con Lui”. La morte è la fine! La morte segna un inizio, l’inizio del-la nuova vita, alla quale Gesù ci ha aperti dicendo: “Io sono la risurre-zione e la vita. Chi crede in me non morirà ma vivrà in eterno; ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno”. Que-sta è la nostra fede e questa fede ci conforti mentre ricordiamo con affet-to e umanamente addolorati la mor-te della Sig.ra Anna alla veneranda erà di 82 anni, e sostenga in noi la speranza di incontrarla un giorno in paradiso, per lodare e contemplare insieme Dio per tutta l’eternità.

Suor Agnese

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L’Associazione“Collaboratori Misericordiosi”

Rionero in Volture

L’Associazione profondamente colpi-ta per la scomparsa del proprio socio fondatore Dott. Giuseppe Cervone insigne farmacista, vuole qui ricordare le sue alte qualità di uomo di una im-mensa fede, saggio e generoso, umile e discreto. Di una forte levatura mo-rale, prezioso consigliere e sensibile ad ogni circostanza di bisogno, Don Peppino, nella sua lunga vita, inna-morato della sua gente, non ha mai trascurato di rendersi compartecipe e di presenziare a qualsiasi necessità di ordine sociale e civile, con desiderio di fare solo del bene.

Le Sorelle Misericordiose, il Presiden-te, il Direttivo e i Soci tutti, nel pro-fondere sentito cordoglio, si uniscono al medesimo dolore della famiglia di così grande perdita per l’intera nostra città.

Sig.ra BAZZANA RITA

Il 14 agosto 2012, a Sale Marasino, è ritornata alla casa del Padre, la sig.ra Luigia Bazzana vedova Gregori. Ricordiamo la sua laboriosità, il suo sacrificio, l’onestà e una profonda fe-de nell’accettare la volontà di Dio nei vari momenti della sua vita. Il Signore le conceda la gloria eterna.

Cara Sig.ra Rita,sarai sempre nel nostro cuore, ti ricorderemo nelle nostre preghiere di suffragio. Con affetto

le “Sorelle Misericordiose”

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GIUSEPPINA BERGAMASCHIved.Vitari

nata il 17.3.1923rinata in cielo il 22.8.2012.

La Madre Generale e tutte le Sorelle

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A Sale Marasino (Brescia), una delle più suggestive lo-calità del lago d’Iseo, sorge:

L’OASI“MADRE FRANCESCA”

posto ideale per un recupero spirituale e fisico. Nella Casa si ospitano gruppi familiari, anziani autosufficienti d’ambo i sessi; gruppi organizzati per ritiri spirituali, convegni di stu-dio e di preghiera ecc.

Per prenotazioni e informazionitelefona a 030 986480

RomaCasa Accoglienza

“PADREACHILLE FOSCO”

Centro di Accoglienzae Spiritualità

Sorelle MisericordiosePiazza Castrolibero, 6 - Zona Morena 00118

Tel. e Fax 06 79341923

Mater Misericordiae Piazza Capitano Plastino, 4 - 85028 Rionero in Vulture (Pz)

In caso di mancato recapito: PP.TT. di Rionero per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare il diritto dovuto.Specificare il motivo del rinvio.

TRASFERITO DECEDUTO SCONOSCIUTO INSUFFICIENTE RESPINTO

Grazie di cuoreil Signore benedice chi dona con gioia

È stata inaugurata nelle Filippine la “Casa di accoglienza”.

Chi desidera contribuire al mantenimento dei bambinipuò fare un’adozione a distanza

o inviare offerte servendosi del C.C. postale

nº 13552856 intestato a:

Superiora Generale suore Misericordiose85028 Rionero in Vulture (Potenza)

“Casa di accoglienza Padre Achille”per bambini orfani e abbandonati.

“Casa di accoglienza Padre Achille”per bambini orfani e abbandonati.