“a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere...

28
4 Sentenza di Cassazione 767/06 Seconda fase ricerca sulla professione Il bullismo come fenomeno sociale Nuovi gruppi di lavoro Contributi e riflessioni degli iscritti Editoriale: ... “a Cesare ciò che è di Cesare!” Press Service - anno XIV - n. 40 del 2 ottobre 2007 - Euro 0,90 - Sped. abb. post. 45% D.L. 353/2003 (conv. L. 46/2004) art. 1, comma 1, DR Venezia

Transcript of “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere...

Page 1: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

4

Sentenza diCassazione 767/06

Seconda fasericerca sulla professione

Il bullismo comefenomeno sociale

Nuovi gruppidi lavoro

Contributi eriflessionidegli iscritti

Editoriale:

... “a Cesareciò che èdi Cesare!”

Pre

ss S

ervi

ce -

ann

o X

IV-

n. 4

0 de

l 2 o

ttob

re 2

007

- E

uro

0,90

- S

ped.

abb

. pos

t. 45

% D

.L.3

53/2

003

(con

v. L

. 46/

2004

) ar

t. 1,

com

ma

1, D

R V

enez

ia

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 1

Page 2: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

2

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

Ordine degli PsicologiConsiglio Regionale del Venetodott. Marco Nicolussi (Presidente)dott.ssa Carolina Bonafede (Vice-Presidente)dott. Pierluigi Policastro (Segretario)dott.ssa Donatella Mereu (Tesoriere)dott. Roberto Boscaratodott.ssa Elena Bravidott. Sergio Casselladott.ssa Tiziana De Ruggieridott.ssa Daniela Godanidott. Paolo Michielindott.ssa Carmen Murarodott. Cesare Rossidott.ssa Rita Rossidott. Giuseppe Sartoridott. Giovanni Scola

0304060811121315

... “a Cesare ciò che è di Cesare!”

Schiarite all’orizzontedella professione di psicologo

Estratto sentenzaCassazione

Professione psicologo: una ricercasulle attese delle organizzazionino-profit (seconda fase)

Immagine, attese e prospettiveprofessionali per lo psicologo nel Veneto.Il Terzo Settore

Il contributo AUPIper i concorsi del SSN

Il bullismo comefenomeno sociale

Gruppo di lavoroPsicologia Scolastica

16171822232526

Gruppo di lavoroArea anziani

Gruppo di lavoroLegge n. 388/2000

Norme in materia di uso di sostanzepsicotrope su bambini e adolescenti

Sezione “contributi e riflessionidegli iscritti”

Il narrativismo come modello operativodi cambiamento nei servizisocio-sanitari

Presentazione Libro “IL SILENZIO:un ponte tra la psicoanalisi,la filosofia e la religione”

A proposito diformazione continua

Press Service - anno XIVn. 40 del 2 ottobre 2007Reg. Tribunale di Venezia n. 1169 dell’8.11.1994

Direttore Editoriale: Marco Nicolussi

Direttore Responsabile: Andrea Mazzanti

Comitato di redazione: Marco Nicolussi,Tiziana De Ruggeri, Pierluigi Policastro,Donatella Mereu, Carolina Bonafede

Hanno contribuito: Roberto Boscarato,Sergio Cassella

EditoreMazzanti Editori s.r.l.R.O.C. 11028

Illustrazione in copertinaEnrico Gramatica

Progetto GraficoFabio Targa

StampaLinea Grafica - Castelfranco Veneto (TV)

Chiuso in redazione il 2 ottobre 2007

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 2

Page 3: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

Cari colleghi,la sentenza di Cassazione n. 767 del 5 giu-gno 2006, ha sancito, per la prima voltanella storia della nostra giovane professione,l’esclusiva competenza, nella stesura di pro-filo psicologico, di valutazione psicologica edi diagnosi psicologica, dello psicologoiscritto all’Albo. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine, nelloscorso mese di maggio, ha indetto una con-ferenza stampa a Milano, a cui sono statiinvitati tutti i maggiori quotidiani nazionali,per divulgare e informare tutta la cittadinan-za sull’esito del provvedimento che, èimportante sottolinearlo, tutela soprattuttol’utenza. L’utente (e la committenza in generale)infatti, è ora a conoscenza che lo psicologoè l’unico professionista competente e abili-tato a stilare un profilo, una valutazione e/ouna diagnosi psicologica. Finalmente una vittoria per la nostra catego-ria professionale! Dopo diversi smacchi(come la sentenza della Consiglio di Statodel 2004, che definisce la non equipollenzadella specializzazione conseguita nellescuole riconosciute dal MIUR, per la“Disciplina psicologia” nei concorsi pubbli-ci), possiamo ora denunciare le violazioni.L’impegno che ci proponiamo, come OrdineProfessionale, è di intervenire in tutti i con-testi laddove questo diritto sancito vienedisatteso come, ad esempio, la realtà dinumerose agenzie che, occupandosi di sele-zione del personale, non richiedono la con-sulenza dello psicologo nel redigere i profilipsicologici dei candidati. Invitiamo, pertan-to, tutti i colleghi che vengono a conoscenzadi situazioni di abuso a segnalarle all’Ordineche interverrà con celerità a tutela della cate-goria.Bene, dunque, salutiamo positivamentequesto successo in campo giuridico. Nonpossiamo, e non vogliamo, tuttavia, esi-merci dal considerare che quanto ricono-sciuto dai giudici in tutti i gradi di giudizio

era ed è, per noi psicologi, lampante, scon-tato, lapalissiano. Redigere un profilo o unadiagnosi psicologica, infatti, è un’attivitàcomplessa e delicata, è una conoscenza euna competenza che lo psicologo acquisi-sce, anche e soprattutto, durante il lungopercorso di formazione che prevede la lau-rea in psicologia, il tirocinio, l’esame diabilitazione e l’iscrizione all’Albo.Definire un’attività riservata ad una speci-fica professione presuppone che, per poter-la svolgere con adeguatezza, rigore ed effi-cacia, sia necessaria una precisa formazio-ne universitaria, un’abilitazione e un’iscri-zione ad un albo professionale. Ad esempioil medico è il solo professionista abilitatoad utilizzare il bisturi e nessun’altra diver-sa figura professionale può legalmente ser-virsene. Questo, ovviamente, non vuol direche tutti i medici sono esperti nell’uso delbisturi ma unicamente che solo il medico,secondo la legge, può avvalersene in salaoperatoria. Allo stesso modo non possiamoaffermare che tutti gli psicologi sono ingrado di stilare un profilo, una valutazione,una diagnosi psicologica, ma “solamente”che, quando si tratta di redigere una o piùdelle attività suddette, l’unico professioni-sta legittimato è lo psicologo, come confer-mato dalla sentenza di Cassazione n. 767del 5 giugno 2006.Ritenendo che l’importanza di questo prov-vedimento e dei suoi risvolti operativi debbaessere condivisa da tutti i colleghi, dedichia-mo anche i due approfondimenti successivialla tematica: il prossimo, di RobertBergonzi, past President dell’Ordine degliPsicologi della Lombardia e attuale consi-gliere Sipap, sia all’Ordine PsicologiLombardia che al Consiglio di IndirizzoGenerale dell’Enpap, analizza i contenutidella sentenza; il terzo, invece, riporta glistralci più significativi della sentenza diCassazione.

Marco Nicolussi

3

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

Editoriale del Presidente

...“a Cesare ciò che èdi Cesare!”

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:15 Pagina 3

Page 4: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

Durante la precedente consigliaturadell’Ordine degli psicologi della Lombardia(luglio 1999-marzo 2006) la Presidenza e ilConsiglio, a maggioranza SIPAP, si è forte-mente impegnata su tutti i fronti per la tutelae la promozione dell’attività dello psicologo,utilizzando come strumento fondamentaledella propria azione l’art. 1 della nostra leggeistitutiva, che così recita: “La professione dipsicologo comprende l’uso degli strumenticonoscitivi e di intervento per la prevenzio-ne, la diagnosi, le attività di abilitazione-ria-bilitazione e di sostegno in ambito psicologi-co rivolte alla persona, al gruppo, agli orga-nismi sociali e alle comunità. Comprendealtresì le attività di sperimentazione, ricercae didattica in tale ambito.”Uno dei maggiori risultati raggiunti, fruttodi costante impegno fra il 1999 ed il 2006, èstato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per“diagnosi in ambito psicologico”.La recente sentenza della Cassazione nr. 767

del 5 giugno 2006, che conferma le senten-ze di primo e secondo grado del Tribunale diMilano (nr. 568 del 28/5/2003 e nr. 207 del13/12/2004) chiarisce definitivamente comeogni operazione di valutazione, di accerta-mento, di diagnosi delle caratteristiche psi-cologiche e psicoattitudinali degli individui,vadano considerate come attività riservateallo psicologo, così come peraltro previstodall’art. 1 della Legge nr. 56/1989.Ne consegue quindi che, in qualunque ambi-to (clinico, scolastico, peritale, lavorativo,ecc.) e con qualunque strumento (test, collo-qui, osservazione, ecc.) avvenga una valuta-zione delle caratteristiche cognitive, caratte-riali, di personalità ed attitudinali di un indi-viduo, l’unica figura abilitata ad esprimersiè quella dello psicologo.Molto importante è la definizione che igiudici danno del concetto di “diagnosi”:essa infatti non va intesa meramente esemplicemente come diagnosi clinica opsicopatologica, bensì più in generale

4

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

Schiarite all’orizzontedella professione

di psicologoIl contributo SIPAP

per la crescita e l’affermazionedella nostra professione

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 4

Page 5: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

come “discriminazione, analisi e valuta-zione delle caratteristiche psicologiche epsicoattitudinali”.Questa definizione data dai giudici ci per-mette finalmente di evitare in futuro l’anno-sa polemica e confusione sugli ambiti legit-timi di competenza ed attività di psicologi epsichiatri. In sintesi possiamo finalmenteaffermare che, mentre la diagnosi psicopato-logica è competenza comune di psicologia epsichiatria, tutto il resto è materia esclusivadello psicologo.Per esemplificare: 1. tutti gli accertamenti clinici e peritali del

danno psichico, morale, esistenziale, lavalutazione della capacità e punibilità, laquantificazione del danno da mobbing, lavalutazione della capacità adottiva, ecc.,non dovendo e non potendo prescinderedalla valutazione e dalla diagnosi psico-logica, devono prevedere come figuraperitale centrale lo psicologo;

2. tutte le valutazioni psicoattitudinali inambito formativo, scolastico e lavorativodevono essere effettuate da psicologi.

Come past president dell’Ordine dellaLombardia mi sento orgoglioso del risultatoche abbiamo raggiunto con il continuo e pre-zioso apporto di tutta la nostra squadra.

Tuttavia, sempre per restare all’articolo 1,molti concetti rimangono tuttora aperti amalintesi (in piccola parte legittimi, in mas-sima parte frutto di malafede) che procuranoalla nostra professione enormi danni daparte di altre professioni. Cito come esem-pio le attività di “counselor”, di “mediatorefamiliare” e di “coach” : tutte queste attivi-tà, che devono necessariamente fornire con-sulenza (ed a volte, ma non necessariamen-te, sostegno) di tipo psicologico, sembranoricadere nell’articolo 1 della nostra profes-sione. In che altro modo infatti possiamointerpretare le parole “strumenti conosciti-vi”, “intervento” ed “attività di abilitazione-riabilitazione”, se non riferendole a tutto ciòche sembra far parte integrante e necessariadel counseling, della mediazione e del coa-ching?Purtroppo, anche in questo caso, temo che lachiarezza e la difesa del nostro lavoro possaavvenire solo attraverso la ricerca di un con-fronto (e, se necessario, di uno scontro) conchi, magari senza rendersene conto, intrudenella riserva costituita dalla nostra legge isti-tutiva.

Robert BergonziPast President Ordine

degli Psicologi della Lombardia

5

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

LA PSICOLOGIA CLINICAAGLI PSICOLOGI!

Carissimi colleghi,siamo lieti di comunicarvi che, finalmente, il Consiglio di Stato ha ribadito che “..la psi-cologia clinica, in quanto specializzazione della psicologia, non puo’ che essere riservataai soli psicologi”!! Nella sentenza del Consiglio di Stato n. 4483/2007, depositata il 23 agosto, è stato defi-nitivamente affermato il diritto esclusivo per la nostra comunità professionale a svolge-re l’attività di psicologo clinico.Vogliamo ricordare l’importante contributo a questa importante vittoria che l’Ordinedel Veneto ha apportato attraverso il proprio consulente legale,Avv. Pavanini il quale halavorato in sinergia con l’Avv. Scoca dell’Ordine del Lazio.Oggi è un bel giorno per la nostra professione.Per l’importanza che l’ambito della psicologia clinica riveste per la nostra professione,dedicheremo ampio spazio nel prossimo notiziario ad approfondire la tematica.

Il PresidenteMarco Nicolussi

P.S. Il testo integrale della sentenza del Consiglio di Stato è scaricabile dal sito internetwww.ordinepsicologiveneto.it

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 5

Page 6: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

Con sentenza n. 767 del 5 giugno 2006 laCorte di Cassazione ha rigettato il ricorsoproposto da Platé Alessandro avverso la sen-tenza della Corte d’appello di Milano del13.12.2004 che ne aveva disposto la condan-na per esercizio abusivo della professione dipsicologo.

Si legge nella citata sentenza della Corted’appello che “Oggetto del processo [...] èstabilire se, pur nell’ambito di un’attivitàche, valutata complessivamente, non è riser-vata, Platé si sia comportato come fosse unopsicologo, e ciò tanto in relazione al metodousato quanto in ordine al tipo di valutazionefinale formulata, tenendo presente che la dia-gnosi psicologica, attraverso l’uso dei relati-vi strumenti conoscitivi, è attività riservataagli psicologi iscritti al relativo albo, anorma dell’art. 1 L. 18 febbraio 1989, n. 56.Il giudice di primo grado è giunto alla con-clusione che l’imputato avesse svolto abusi-vamente attività riservata, confrontando idocumenti della regione Lombardia discipli-nanti la materia e l’incarico specifico alPlatè, con quanto da lui attuato”.

Si leggeancora nella

sentenza del giu-dice di secondo grado che

“La Corte condivide le argomentazioni delprimo giudice secondo cui un’attività conqueste caratteristiche, in cui l’aspetto divalutazione psicologica è così marcato (siconsidera il controllo dell’ansia, dell’ag-gressività, la socievolezza, la leadership)può essere definita come vera e propria atti-

vità di diagnosi psicologica, ancorché fina-lizzata ad una valutazione attitudinale. Inquesto senso si deve convenire che l’attivitàdel Platé corrispondeva a quella di uno psi-cologo e, dunque, era riservata a soggettiabilitati”.

La Corte di cassazione, con la citata senten-za 767/2006, ha ritenuto infondato il ricorsoproposto dal Platé; si riportano di seguitoalcuni passi della motivazione della senten-za della Suprema Corte.

“La Corte di merito ha correttamente osser-vato che l’oggetto dell’accertamento giudi-ziale non implicava il verificare se l’incaricoaffidato al Platé (valutazione del potenzialeattraverso il metodo dell’assessment center)fosse in astratto riservato alla professionedi psicologo, ma lo stabilire se nel-l’espletamento di tale incari-co l’imputato si fossecomportato inconcreto

come psico-logo, e cioèa v e s s eusato stru-menti dii n d a g i n edella psichedei candidatiriservati a dettaprofessione. Nellaspecie, pur riconoscendosiche l’attività di selezione del personale,anche attraverso la valutazione del potenzia-le, è libera, è stato accertato che in concretoil Platé aveva compiuto una diagnosi psico-logica dei candidati, riservata dalla leggeagli psicologi, a norma dell’art. 1 della legge

6

Estratto sentenzaCassazione

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 6

Page 7: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

18 febbraio 1989, n. 56[...]”.

[omissis]

“Non sembra dubbioche l’analisi di un“profilo psicologico”basato sull’applica-zione della “psicolo-

gia comportamentisti-ca” sia compito esclu-

sivo dello psicologo”.[omissis]

“Posto che è stato accerta-to che egli [l’imputato] svolse

nel caso in esame attività riservatedalla legge agli psicologi e che non era

abilitato alla professione, non avendo con-seguito il titolo di psicologo mediante esamedi Stato e non essendo conseguentementeiscritto al relativo albo, è appena il caso diprecisare che l’esercizio abusivo della pro-fessione si realizza anche qualora l’agentecompia saltuariamente o perfino in una solaoccasione alcuna delle attività riservatedalla legge esclusivamente ai soggetti inpossesso di una speciale abilitazione delloStato [...]”.

Interessante è anche quanto affermato dallaSuprema Corte in merito alla legittimazionedelle parti civili e, in particolare, dell’Ordinedegli psicologi della Lombardia.

“[...] a ragione l’Ordine degli Psicologi

della Lombardia ha, quale organo rap-presentativo degli interessi degli iscrit-

ti, lamentato un danno dal reatocommesso dal Platé, essendonederivata, in primo luogo, unalesione degli interessi patrimonia-li dei medesimi, esposti alla con-correnza professionale di un sog-getto non abilitato, e screditatinel loro status professionale acausa dell’attività di un sogget-to non in possesso dei requisiti

culturali e di competenza tecnicaprevisti dalla legge; in secondo

luogo, una diretta lesione all’imma-gine dell’Ordine, che ha subito una

perdita di credibilità quale portatoredegli interessi della categoria rappresenta-

ta [...]”.Sintesi a cura della

Dott.ssa Lucia Maguolo,segreteria Ordine Psicologi Veneto

7

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

CONSULENZAFISCALE

GRATUITA AGLIISCRITTI

Chiama 041 981799 per appuntamentipresso la sede o telefonici

OTTOBRE Martedì 2, 16 e 30

dalle ore 9.00 alle ore 12.00

Giovedì 11 e 25dalle ore 14.30 alle ore 17.30

NOVEMBRE Giovedì 8 e 22

dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Martedì 13 e 27dalle ore 9.00 alle ore 12.00

DICEMBREGiovedì 6 e 20

dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Martedì 11dalle ore 9.00 alle ore 12.00

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 7

Page 8: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

1. Premessa. Nel numero del mese dinovembre 2006 di questo giornale, è statapubblicata la prima fase delle tre che com-pongono l’indagine “professione psicologo”condotta dall’Ordine degli Psicologi delVeneto in collaborazione con il LaboratorioQualità&Marketing e Risorse Umane delDipartimento di Psicologia Generaledell’Università di Padova.Tale prima fase riguarda le attese delle orga-nizzazioni produttive – pubbliche e private –nei confronti della nostra professione e adessa rinviamo per una completa valutazionedei risultati ottenuti. La seconda fase della ricerca, di cui in que-sto articolo proponiamo più avanti una sin-tetica trattazione, riguarda invece le atteseche caratterizzano le organizzazioni no-pro-fit. La terza, e conclusiva fase di cui si compo-ne l’intera indagine, è incentrata sulle valu-tazioni dei massimi dirigenti delle strutturesociosanitarie del Veneto (di essa si parleràin uno dei prossimi numeri).Prima di dar conto della seconda parte dellaricerca, quella relativa all’ambiente no-pro-fit, riteniamo opportuno riprodurre di segui-to, in corsivo, gli elementi essenziali delprogetto di ricerca complessivo già pubbli-cati nello scorso numero: gli obiettivi, lefinalità, i contenuti delle diverse fasi e lametodologia dell’indagine.

2. Obiettivi e finalità dell’intera ricerca. Nelquadro dello sviluppo della professione haparticolare rilievo la valutazione dell’imma-gine, delle attese e delle aspettative chenutrono verso lo psicologo le organizzazio-ni/istituzioni pubbliche e private, così comele strutture no-profit e, di conseguenza, lasocietà nel suo complesso. Nel persegui-mento di tale obiettivo, come già osservatonel precedente numero, sono state poste in

essere tre indagini conoscitive, nell’ambitodella regione del Veneto, segmentando ido-neamente le popolazioni di riferimento edindividuando altrettanti campioni sulla basedelle variabili di maggior rilievo. Le trepopolazioni sono costituite da:a) organizzazioni/istituzioni pubbliche e

private (aziende, province, comuni edenti pubblici vari, con esclusione del set-tore sanitario);

b) organizzazioni no-profit (associazioni,cooperative e fondazioni);

c) dirigenti apicali di organizzazioni sanita-rie.

Relativamente alle tre popolazioni si è inte-so rilevare quanto percepito e richiesto dapersone/strutture che abbiano avuto a chefare con la professione degli psicologi e/oche siano nella prospettiva di avvalersene,anche a livello potenziale.

3. Le tre fasi della ricerca. È stata costituita,di concerto fra l’Ordine degli Psicologi delVeneto e l’Università di Padova –Dipartimento di Psicologia Generale,un’équipe di ricerca composta da Laura DalCorso, Nicola A. De Carlo, Tiziana DeRuggieri, Roberta Durante, AlessandraFalco, Marco Nicolussi, Anna Ullo, con lacollaborazione di Monica Barracano. A taleéquipe si deve la realizzazione delle treindagini, denominate nel loro insieme“Professione psicologo: una ricerca sulleattese delle organizzazioni”, condotte sullepopolazioni precedentemente indicate aipunti 1) 2) e 3). In questo numero descrivia-mo la seconda delle tre indagini, quella con-dotta sulle organizzazioni/istituzioni no-pro-fit.

4. Metodologia dell’intera indagine. Essa haavuto inizio mediante una prima ricerca ditaglio qualitativo consistente nella realizza-

8

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

Professione psicologo:una ricerca sulle attesedelle organizzazionino-profit (seconda fase)

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 8

Page 9: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

9

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

zione di un focus group condirigenti/imprenditori pubblici e privati, enella conduzione di 10 interviste/colloquicon altrettanti opinion leader. Da tale ricercasi sono ottenuti elementi ulteriori rispetto aquelli tratti dall’analisi della letteraturanazionale ed internazionale del settore, pre-ventivamente esperita, mediante i quali si èprogettato un questionario composto da 27item distribuiti in sei aree tematiche:a) dati socio anagrafici;b) prestazioni psicologiche fruite;c) modalità contrattuali utilizzate;d) valutazione dell’efficacia, dell’efficienza

e della soddisfazione degli utenti inmerito alle prestazioni psicologiche;

e) percezione di utilità relativamente al rag-giungimento degli obiettivi;

f) intenzioni relative a future ed ulterioricollaborazioni con psicologi.

5. Le organizzazioni no-profit oggetto d’in-dagine. Nella seconda fase della ricerca, quella sucui è specificamente incentrato questo arti-colo, si è provveduto ad individuare median-te campionamento non probabilistico pon-derato per quote, un campione di 263 orga-nizzazioni no-profit operanti nelle diversecittà e province del Veneto. La variabile diriferimento per la scelta di tale campione èstata la tipologia giuridica caratterizzante leorganizzazioni stesse, che comporta unaloro suddivisione in associazioni, cooperati-ve e fondazioni. Data le loro differenti con-sistenze, si è deciso di riportare nel campio-ne il 10% del peso di ciascuna categoria conriferimento all’intero territorio del Veneto.Il campione risultante è dunque costituitoda: 195 associazioni (quali enti a supporto dipersone disabili, hospice, tribunali del mala-to, ma anche associazioni di tipo culturale,educativo/informativo), 43 cooperative(aventi come finalità l’aiuto di persone disa-giate e/o malate, ma anche promuoventi lasocializzazione, soprattutto nei confronti deiminori), 25 fondazioni (con obiettivi diricerca e promozione della salute nonché ditipo formativo e culturale).Il questionario, rivolto per lo più ai respon-sabili delle strutture, è stato somministratomediante intervista telefonica, precedutadalle necessarie e-mail finalizzate a descri-vere gli scopi e le modalità dell’intervista ea fissare l’appuntamento.

Le risposte ottenute consentono di delinearel’immagine dello psicologo e ladomanda/offerta di prestazioni psicologiche,nonché di favorire il confronto fra le valuta-zioni e le attese da parte del mondo produt-tivo e professionale in relazione agli psico-logi e a possibili interventi anche sull’offer-ta formativa.

2. Alcuni risultati della seconda fase. Diseguito vengono riportati alcuni dei risultatiemersi dall’indagine relativamente al cam-pione di organizzazioni no-profit tratte dallapopolazione di riferimento della regione delVeneto. In questa sede ci si limita ad indica-re i dati in termini essenzialmente descritti-vi, riservando un’analisi più approfondita,anche sul piano metrico, ad una specificarelazione complessiva. I dati ottenuti vengo-no peraltro commentati per le loro implica-zioni programmatiche e applicative nell’am-bito del contributo di Marco Nicolussi e diTiziana De Ruggieri, pubblicato successiva-mente.I responsabili delle strutture no-profit hannodichiarato di essersi avvalsi, nei loro conte-sti professionali, della collaborazione di psi-cologi con frequenza sia “abituale” che“occasionale” nel 53,3% dei casi e di nonessersene mai avvalsi nel rimanente 46,7%.Le prestazioni – rilevate avvalendosi delmetodo “multiplechoise” – sono state svolte,nell’ordine, nelle aree della psicologia clini-ca e di comunità (87,8%), della psicologiadello sviluppo e dell’educazione (28,8%),della psicologia del lavoro (13,7%) e dellapsicologia generale e sperimentale (2,9%).Le tipologie applicative indicate con mag-giore frequenza sono: gli interventi su casiindividuali (75,9%), la consulenza (47,5), lapsicoterapia (41,8%), la formazione (39%) egli interventi su problematiche organizzative(9,2%).Le forme contrattuali che hanno regolato lecollaborazioni intercorse fra organizzazionie psicologi sono rappresentate dal conven-zionamento (24,8%), dalla prestazione occa-sionale (24,1%), dalla collaborazione coor-dinata e continuativa (17,7%) e dalla presta-zione a tempo indeterminato (14,2%). Menoutilizzati sono stati il contratto a tempodeterminato (6,4%) e la figura del sociola-voratore (4,3%).Il 24,3% di coloro che si sono avvalsi deglipsicologi dichiara di aver utilizzato modali-

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 9

Page 10: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

tà di valutazione dell’efficacia delle loroprestazioni, mentre il 75,7% non ne ha fattouso. Coloro che hanno operato una valuta-zione dell’efficacia delle prestazioni psico-logiche lo hanno fatto prevalentemente expost (97,1%) ed in itinere (55,9%), menofrequentemente ex ante (50%). L’opinione dei responsabili delle strutturecirca il grado in cui le prestazioni psicologi-che abbiano corrisposto agli obiettivi è inlarga misura positiva. Le prestazioni psico-logiche hanno infatti contribuito, secondoloro, a migliorare gli assetti organizzatividella struttura professionale “molto/abba-stanza” per il 98,6%. Per il 97,2% si rileva l’intenzione, sullabase della propria esperienza, di avvalersiancora in futuro della collaborazione pro-fessionale di psicologi. In particolare, talecollaborazione è prevista nelle aree dellapsicologia clinica e di comunità (88,2%),della psicologia dello sviluppo e dell’edu-

cazione (27,9%), della psicologia del lavo-ro e delle organizzazioni (14%) e della psi-cologia generale e sperimentale (7,4%). Letipologie di prestazioni maggiormenterichieste per il futuro sono gli interventi sucasi individuali (73,6%), la consulenza(45,2%), la psicoterapia (41,2%), la forma-zione (37%), l’intervento su problematichedi gruppo (36,5%) e organizzative (9%),l’orientamento (5,4%).Dai dati esposti si evidenzia dunque unoscenario caratterizzato da ampi spazi di cre-scita della professione per prestazioni chevengono generalmente percepite di adegua-to livello, efficaci e produttive.Riferiremo in uno dei prossimi numeri sullaterza fase della ricerca.

Nicola A. De Carlo, Alessandra FalcoLaboratorio Qualità&Marketing e Risorse

Umane dell’Università di Padova,Dipartimento di Psicologia Generale.

10

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

TESSERINO DI RICONOSCIMENTOContinua la raccolta delle adesioni al tesserino professionale di riconoscimento perso-nale di tutti gli iscritti all’Ordine del veneto, da poter esibire in occasione eventi e/osituazioni riconducibili all’esercizio della professione di psicologo,Il tesserino, in materiale plastico, avrà la grandezza di una normale carta di credito, saràprovvisto, oltre che dei dati personali edel codice fiscale, anche della foto informato tessera, come riportato nelfacsimile. Sarà pertanto necessariofornire una fotografia tipo tesserain formato digitale.Il formato digitale della foto dovràseguire le seguenti specifiche:• Formato JPEG (.jpg) o TIFF (.tif)

della foto a colori;• Qualità massima;• Dimensioni: NON inferiore a lar-

ghezza 400 pixel, altezza 500pixel (oppure larghezza cm 3,altezza cm 4, risoluzione 300dpi).

La foto dovrà ritrarre il volto invista frontale o leggero tre quarti(no busto intero).La foto dovrà essere fornitaunitamente al proprio codicefiscale.

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 10

Page 11: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

11

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

Immagine, attesee prospettive

professionali per lopsicologo nel Veneto

Il Terzo SettoreLa seconda fase della ricerca “Immagine,attese e prospettive professionali per lopsicologo nel Veneto”, introdotta nel noti-ziario n. 2, è stata orientata alla valutazio-ne della figura dello psicologo all’internodelle realtà del settore no-profit delVeneto. Le politiche sociali intrapresedalla nostra Regione a partire dai primianni ‘90 hanno cercato di promuovere tuttele realtà del Terzo settore (cooperativesociali, comunità, fondazioni, associazionidi volontariato, di promozione sociale,ecc.) con l’intento di sostenere maggior-mente il benessere del cittadino su tutto ilterritorio e in particolare nel contestosociale. Difatti il cambiamento da un’otti-ca assistenzialistica ad una di sostegnoattivo della cittadinanza e dei servizi adessa rivolti, è coinciso con un ampliamen-to della capacità operativa delle singolerealtà, una maggiore professionalizzazio-ne, specializzazione e diversificazione, ingrado pertanto di rispondere ai crescentibisogni sociali e della persona.Anche le ASSL hanno quindi progressiva-mente delegato al Terzo settore l’interven-to psicosociale, inserendo nei PianiSanitari di Zona la possibilità di avvalersidelle cooperative o ceod o comunità, tra-mite la stipula di convenzioni per presta-zioni professionali non coperte dalle strut-ture sanitarie.La promozione del benessere dell’indivi-duo, della famiglia e di tutto il contestopsicosociale, supera una visione pretta-mente sanitaria del concetto di salute eoffre una chiave di lettura più integratadella persona al centro delle relazioniinterpersonali, lavorative, sociali, ecc. In tale contesto, il ruolo dello psicologo sisitua come professionista della prevenzio-ne nelle situazioni di dipendenza e/o disa-

gio individuale e sociale, della riabilitazio-ne e integrazione scolastica e lavorativa,del sostegno individuale, familiare e digruppo, della formazione a operatori eutenti, ecc. La sfida per la nostra professione in questocampo è molteplice: da un lato rappresen-ta un settore privilegiato di applicazionedella psicologia poiché permette, dopoun’attenta analisi del bisogno, di poter pro-gettare e intervenire con modalità mag-giormente focalizzate. Dall’altro, i diversiorgani ed enti del privato sociale, in siner-gia con il territorio, si costituiscono comeinterlocutori efficaci della politica sanita-ria e psicosociale. L’ampio scenario delTerzo settore permette ai colleghi che fos-sero interessati non solo di promuovereforme di collaborazione e progettazione,ma anche di poter divenire promotori dinuove realtà del privato sociale che sianoin grado di rispondere alla crescentedomanda di servizi efficaci sia dell’utenzache delle strutture socio-sanitarie.Difatti, è sempre più usuale incontrare col-leghi, che a vario titolo collaborano con iservizi territoriali e le realtà no-profit, cosìcome è sempre più frequente che lo psico-logo assuma, all’interno delle strutture,come le cooperative, le comunità, le asso-ciazioni, ecc. un ruolo centrale, in base allespecifiche competenze, sia per l’utenzache per gli operatori stessi.Promuovere risposte innovative da partedella nostra professione ai crescenti biso-gni dell’utenza e del territorio, come quel-le attive nel Terzo settore, rappresenta unodegli obiettivi fondamentali che il nostroOrdine intende perseguire.

Marco Nicolussi, Tiziana De RuggieriOrdine Psicologi Veneto

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:21 Pagina 11

Page 12: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

La norma era chiarissima e risaliva al DecretoMinisteriale 30.1.1982. Dall’anno 1986, potevano essere ammessi alconcorso per psicologo collaboratore (oggiprimo livello) solo i laureati in psicologia, conl’esclusione anche degli specializzati in psico-logia, a cui il citato D.M. aveva riconosciutoun accesso transitorio (art. 158) per un trien-nio dall’approvazione (1982-85). Le norme intervenute successivamente, ilD.P.R n.483/1997, l’approvazione dell’AlboProfessionale degli Psicologi, la L.n.401/2000, nulla avevano modificato rispettoa tale D.M.Nonostante quanto sopra, un’Azienda ULSdel Veneto aveva bandito un concorso per 9posti di psicologo (1997), ammettendo laurea-ti, iscritti all’Albo degli Psicologi, in possessodi specializzazione, ma privi della specificaLaurea in Psicologia.L’intervento dell’A.U.P.I. Veneto aveva indot-to l’Azienda ad escluderli, ammettendoli suc-cessivamente, con riserva, a seguito ricorsodegli esclusi.Con l’approvazione della L. n.401/2000, dinuovo, siamo intervenuti sull’Amministra-zione chiedendo la corretta applicazione dellacitata Legge che, pur riconoscendo le equipol-lenze del titolo di specializzazione, ribadiva lanecessità degli altri requisiti quali la Laurea inpsicologia e l’iscrizione all’Albo degli psico-logi (…”fermi restando gli altri requisiti pre-visti pei i due profili professionali…”. Art. 2,comma 3) e il licenziamento dei soggetti prividei requisiti.L’Amministrazione recepiva nuovamente lanostra richiesta e in autotutela, richiamando laL. 401/2000, sospendeva gli interessati che sirivolgevano al Giudice del Lavoro.Il Giudice del Lavoro affermando che “…inordine al fumus deve rilevarsi come il conse-guimento della specializzazione in psicologiae la iscrizione all’albo costituiscono forti indi-zi di equipollenza tra la laurea in Pedagogiacon indirizzo psicologico e quella in psicolo-gia, equipollenza che del resto è anche sanci-ta dal legislatore agli artt. 33 e 34 della legge

n. 56 del 1989…”, li riammetteva in servizio(marzo 2003). Successivamente il TAR Veneto con Sentenzan. 4305/2005, Sezione terza, anche richiaman-do precedenti Sentenze (“…nel caso il bandodi concorso indetto per il conferimento richie-da il possesso del diploma di laurea in psico-logia è legittimo il provvedimento che disponel’esclusione dalla procedura concorsuale delcandidato che risulti invece in possesso deldiploma di specializzazione in psicologia,giacché l’articolo 34 della legge n. 56, cheammette l’equipollenza fra quei titoli di stu-dio, è norma transitoria valida solo per l’am-missione alla sessione speciale per titoli e nonpuò pertanto assurgere a principio generale”- Tar Campania, n.3/1996 -; “…ai fini del-l’ammissione al concorso per psicologo col-laboratore nei ruoli delle Usl è necessario ilpossesso della laurea in psicologia, ove il sud-detto concorso sia stato bandito oltre il trien-nio previsto dall’articolo 158 del decretoministeriale 30 gennaio 1982” - Tar Brescia,n. 606/94; “…il diploma di specializzazionein psicologia, conseguito da laureata in lette-re e filosofia, non può considerarsi equipol-lente al diploma di laurea in psicologia, ai finidell’ammissione al concorso per psicologopresso Usl, che espressamente richieda que-st’ultimo titolo di studio” - Tar Campania, n.259/93; Tar Toscana n. 77/1992), accoglievale nostre posizioni.La Sentenza TAR Veneto, molto interessantenei contenuti, veniva impugnata al Consigliodi Stato che con Sentenza n. 2630/2007,Sezione quinta, respingeva il ricorso, confer-mava la Sentenza di primo grado e chiarivadefinitivamente la norma riguardante l’am-missione ai concorsi per Dirigente Psicologo,I livello, del S. S. N.

Giorgio FaccioliSegretario Regionale A.U.P.I.

La sentenza è scaricabile dal sito dell’Ordine(www.ordinepsicologiveneto.it) nella sezioneLeggi e Normative.

12

Il contributo AUPI per iconcorsi del SSNL’accesso ai concorsi di I livello,dirigente psicologo, è limitato aisoli laureati in psicologia

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 12

Page 13: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

Dai numerosi e recenti episodi di cronacariguardanti i fenomeni di bullismo si ricavanoalcune considerazioni di fondo che definisco-no l’importanza del fenomeno, tanto nel suoaspetto sociale quanto politico. A cominciaredal fatto che spesso il fenomeno è confuso, ebanalizzato quindi, con le dinamiche riguar-danti normali conflitti tra coetanei, cosa chenon è.In realtà il bullismo ha caratteristiche sue pro-prie come la precisa intenzione di far del malee di aggredire un’altra persona, la pressochétotale assenza di compassione per cui l’ag-gressore trae piacere nell’aggressione fisica everbale della vittima, con un’azione spessoprolungata e ripetuta nel tempo. La vittima, asua volta, è spesso individuata per la sua vul-nerabilità, per la sua fragilità, per la sua sensi-bilità, nonché per l’incapacità o impossibilitàdi difesa. Lasciare nel tempo perpetuare talidinamiche, porta da una parte l’aggressore adun crescendo di arroganza e aggressività chesi porterà in età adulta, mentre dall’altra por-terà la vittima a subire gravi danni di autosti-ma, e a volte ad un disinvestimento dallascuola con il pericolo di vivere in solitudine ein isolamento questi fatti, per il grande timoredi riferirli per via di possibili rappresaglie chea volte ne consegue. Per non dire poi dellealtre dinamiche che portano le vittime adiventare a loro volta aggressori.Per questo è necessario ripartire anzitutto dalluogo più abituale e naturale dei giovani cheè rappresentata dalla Scuola. C’è bisogno chenasca al suo interno un confronto, aperto efranco sugli stili educativi per educare allalegalità evitando ottiche punitive e giudican-ti, ma viceversa valorizzando il sotteso sensoche la libertà dell’uno si interseca con lalibertà degli altri, mentre il concetto di socie-tà diventa un incontro di libertà ma anche diresponsabilità. E qui la connessione con laFamiglia e la Società diventa essenziale, per-ché i livelli preventivi debbono necessaria-mente essere diversi, come diversi sono gliattori chiamati in causa. A tutti i livelli devetrasferirsi la cultura ma anche l’interessedella convenienza di tutti per i legami socialinon deviati, dove semmai prevalga il concet-to dello scambio di aiuto. Se da un lato dob-

biamo chiedere alla Scuola che si faccia cari-co non solo del bullo ma anche della vittima,dall’altro le Istituzioni non possono lasciaresola la Scuola in questa delicata e difficilefunzione e quindi prevedere di operare inconnessione con la famiglia, gli enti territo-riali etc per stipulare con loro Protocollid’Intesa per assumerne compiti e responsabi-lità condivisi.Proprio partendo dall’istituzione scolasticache non va lasciata sola, soprattutto delle pro-fessionalità necessarie, richiamare la figuradello psicologo in ambito scolastico diventaun elemento essenziale nell’approccio a que-ste tematiche. Lo psicologo come strumentodi sensibilizzazione, ma anche di cambia-mento e di sviluppo del benessere degli stu-denti, delle loro famiglie, nonché dei docentie delle Istituzioni Scolastiche stesse.Un intervento psicologico efficace si esplicaquindi verso tutti gli attori delle istituzioniscolastiche:• verso gli studenti, con interventi sia sul

piano individuale che su quello di classenello sviluppo della consapevolezza di sé,della propria identità, del senso di autosti-ma e delle risorse necessarie per supporta-re tale sviluppo.

• verso l’istituzione scolastica come consu-lenza e intervento del contesto organizzati-vo della scuola, dei rapporti e delle relazio-ni disfunzionali tra corpo insegnante eDirigenza, tra i docenti stessi e gli studenti,per individuare le difficoltà/problematichee intervenire con formazione/informazionee supervisione del personale docente.

• verso le famiglie sostenendo e valorizzan-do l’identità genitoriale e intervenendo neicasi specifici.

Lo psicologo rappresenta pertanto la figuraprofessionale di esperto che interagisce perpromuovere e sviluppare attività educative edi prevenzione del disagio, ma anche perintervenire precocemente laddove il disagiomanifesta i suoi prodromi. Le modalità diintervento, presupponendo l’informazione ela condivisione con il personale docente, econ le famiglie, hanno l’obiettivo dell’acqui-sizione e dello sviluppo di valori e di compor-tamenti positivi volti a contrastare efficace-

13

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

Il bullismo comefenomeno sociale

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 13

Page 14: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

mente il disagio giovanile e il bullismo. Unamodalità significativa è rappresentata dallospazio di ascolto non giudicante rivolto aglistudenti (ma anche ai genitori e agli inse-gnanti) e condotto da psicologi o, laddovepossibile, da personale docente adeguata-mente formato e con la costante supervisionedel professionista psicologo. In questo ambi-to, oltre a quanto già precedentementedescritto, si possono affrontare ed elaborareanche tematiche inerenti i dubbi e i disagi che

tipicamente riguardano il periodo adolescen-ziale, il metodo di studio, lo sviluppo/acquisi-zione di modalità comunicative più funziona-li, ecc.Compito della politica è pensare alle buoneprassi, soprattutto se pensate con il supportodelle professionalità adeguate.

Massimo GiorgettiAssessore alle Politiche Sociali della

Provincia di Padova

14

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

CONVENZIONI PERL’ACQUISTO DI LIBRI E RIVISTE

Il Consiglio dell’Ordine ha avviato una serie di collaborazioni e convenzioni con le piùimportanti case editrici di testi, riviste e test di psicologia. Questo servizio, assieme allaformazione e all’aggiornamento continuo di tutti i colleghi, rappresenta uno degli obiet-tivi dell’Ordine, non solo come adempimento prescritto dal Codice Deontologico, ma,anche e soprattutto, come momento di sviluppo e di promozione della psicologia e dellanostra professione.Riportiamo le convenzioni ad oggi stipulate:

Edizioni Franco Angeli E’ previsto uno sconto del 15% sul canone di abbonamento alle riviste (edizione sucarta).Il catalogo delle riviste può essere scaricato all’indirizzo www.francoangeli.it/rivisteL’abbonamento può effettuato scaricando, compilando e inviando via fax o email il modu-lo presente sul nostro sito internet, www.ordinepsicologiveneto.it, specificando l’Ordinedi appartenenza, il numero e la data di iscrizione.

Armando editoreSono previste le seguenti agevolazioni:1) Possibilità di acquisto di volumi con uno sconto del 30% per gli iscritti all’Ordine del

Veneto;2) Aggiornamento su tutte le novità di interesse per gli psicologi attraverso l’invio di

cataloghi specializzati e di mailing personalizzate;3) Disponibilità ad esaminare manoscritti degli iscritti per valutarne la pubblicazione;Il testo completo della convenzione stipulata è scaricabile dal nostro sito internet,www.ordinepsicologiveneto.it.Si ricorda che all’atto dell’acquisto dei testi sia on line che via posta, si dovrà necessa-riamente specificare l’Ordine di appartenenza (Veneto), il numero e la data di iscrizione.Il catalogo dei testi pubblicati può essere scaricato all’indirizzo www.armando.it

Carocci editoreE previsto uno sconto del 20% sui testi editi acquistati on line, il catalogo completo puòessere scaricato all’indirizzo www.carocci.itPer richiedere i testi è necessario scaricare, compilare e inviare il modulo presente sulnostro sito internet, www.ordinepsicologiveneto.it, precisando numero e data di iscrizio-ne all’Ordine.

Ricordiamo ancora che le agevolazioni sottoscritte sono previste esclusivamente per gliiscritti all’Ordine del Veneto, quindi tutti gli ordini di acquisto devono obbligatoriamen-te riportare il numero, la data di iscrizione e l’Ordine di appartenenza.

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 14

Page 15: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

Premessa: la psicologia scolastica, ha avutoil massimo del suo sviluppo, se non in termi-ni di presenza nel territorio, almeno in ter-mini di dibattito politico, nel 2000, quandosembrava concretizzarsi la possibilità di unaLegge che istituzionalizzasse ruolo e funzio-ni dello psicologo scolastico, il quale avreb-be dovuto operare direttamente dentro lescuole. La psicologia scolastica ha oggi una grandeopportunità professionale, ma soprattuttorappresenta una possibilità di mettere in luceil fondamentale mandato sociale di promo-zione del benessere dell’individuo, dellefamiglie e delle istituzioni: la visione dicome si può attuare un servizio di preven-zione del rischio psico-sociale e promozionedel benessere in età evolutiva, ma anche unarisposta possibile ai crescenti fenomeni dievidente disagio e crisi del ruolo educativodella scuola.

Finalità del gruppo di lavoro:Rilanciare la psicologia scolastica come“strumento” di prevenzione del disagio e dipromozione del benessere psicologico deglialunni, delle loro famiglie e dell’Istituzionescolastica.Proporre, sul territorio regionale questanuova prospettiva di riferimento della psico-logia scolastica. Fornire indicazioni circa la formazionedello psicologo scolastico:• Percorsi formativi (corsi di perfeziona-

mento, master, ecc.) avviati in ambitoregionale.

• Riferimenti legislativi per la proposta diavvio del servizio di psicologia scolastica.

Modalità operative:fase I• Individuazione dei ruoli e delle funzioni

dello psicologo scolastico, nonché i per-corsi formativi.

• Analisi della realtà territoriale: quanti psi-cologi operano nelle scuole, con qualiruoli e in quali ambiti.

fase di II• Promozione della psicologia scolastica a

livello istituzionale definendo un proto-collo d’intesa con l’Ufficio ScolasticoRegionale e provinciali per promuovere ilruolo professionale dello psicologo all’in-terno dell’Istituzione scolastica.

• Promozione della psicologia scolastica alivello della comunità professionale defi-nendo le Linee guida per la psicologiascolastica (percorso formativo, deontolo-gia, progettazione di interventi, ecc.).

fase III • Convegno finale. • Comunicati stampa sulla figura professio-

nale dello psicologo nella scuola.• Diffusione del Protocollo di Intesa e delle

Linee guida.

I CoordinatoriMarco Nicolussi

De Ruggieri Tiziana

15

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

Gruppo di lavoroPsicologia Scolastica

HAI CAMBIATOE/O ATTIVATO

L’EMAIL?Comunicalo subito a [email protected] intenzione di inviare periodica-mente agli iscritti informazioni e comu-nicazioni sulla professione, su iniziative,novità e proposte, ecc.Ti chiediamo di fare una sorta di “passa-parola” ai colleghi perché si arrivi al piùpresto ad avere presso l’Ordine il piùalto numero di indirizzi email.

P.S. La posta elettronica è un efficacissi-mo mezzo di comunicazione, veloce e acosto zero.

P.P.S. se non possiedi un indirizzo di postaelettronica puoi attivarne uno gratuita-mente, con il “dominio”: [email protected] [email protected]

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 15

Page 16: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

Premessa“Invecchiare è un privilegio e una meta dellasocietà. E’ anche una sfida, che ha un impat-to su tutti gli aspetti della società del XXIsecolo.” Quest’affermazione propostadall’Organizzazione Mondiale della Sanitàcorrelata alle stime dell’Istat che indicano ilcontinuo aumento della popolazione diultra65enni (da circa 10 milioni e mezzo dipersone nel 2001 - il 18% della popolazioneitaliana - a circa 11 milioni e mezzo di per-sone nel 2006) e al rapporto “Stato di salutee prestazioni sanitarie nella popolazioneanziana” del Ministero della Salute cheosserva che la popolazione anziana determi-na il 37% dei ricoveri ospedalieri ordinari eil 49% delle giornate di degenza e dei relati-vi costi, si evidenzia con chiarezza l’impor-tanza di questa tematica. Il ruolo e la funzio-ne del professionista psicologo nell’approc-cio multidisciplinare a questa realtà in conti-nuo sviluppo può senza dubbio contribuirecon efficacia al miglioramento della qualitàdella vita della popolazione anziana, siaautosufficiente, sia non autosufficiente conrilevanti ricadute sulla qualità della vitadelle famiglie e quindi della società.

ObiettiviDefinizione delle competenze psicologichespecifiche e delle buone prassi dello psicolo-go che si occupa della cura e dell’assistenzaalla popolazione in età geriatrica.

Modalità operativefase I• Raccolta della normativa regionale esi-

stente. • Costituzione di un osservatorio regionale,

presso la sede dell’Ordine, sulla presenzadegli psicologi che si occupano di psicolo-gia gerontologica e dell’invecchiamento esulle realtà formative ad essa collegate.

• Incontri di collegamento con gli psicologiche operano nel territorio veneto in ambi-to pubblico e privato: quanti sono e conquali ruoli e funzioni.

fase II• Dalla diagnosi psicologica al trattamento

delle problematiche e delle patologie col-legate all’invecchiamento: definizionedelle competenze psicologiche specifichedalla presa in carico all’accompagnamen-to alla morte.

• Costituzione dei collegamenti con gliorgani istituzionali territoriali competenti.

• Definizione di specifici protocolli d’inte-sa.

• Promozione della psicologia gerontologi-ca e dell’invecchiamento all’interno dellacomunità professionale: giornate di studiosui percorsi formativi, sugli aspetti deon-tologici, sulla progettazione di interventi esulle indagini diagnostiche.

fase III • Convegno finale.• Pubblicazione di un vademecum del pro-

fessionista psicologo specialista in psico-logia gerontologia e dell’invecchiamento.

• Comunicati stampa per la diffusione delProtocollo di Intesa e delle buone prassidel professionista psicologo nella presa incarico nella cura e nel sostegno dell’anzia-no e della sua famiglia.

Il CoordinatorePierluigi Policastro

16

Gruppo di lavoroArea anziani

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

AGENDEDELL’ORDINE

2008Così come ampiamente comunicato neiprecedenti notiziari, il Consigliodell’Ordine del Veneto ha deliberato cheper il 2008 le agende saranno inviateesclusivamente ai colleghi che ne faran-no richiesta, entro e non oltre giugno2007 alla segreteria dell’Ordine.E’ stato comunque predisposto unnumero aggiuntivo di agende per coloroche non fossero riusciti a far richiestaper tempo, che dovranno essere ritiratedirettamente presso la sede dell’Ordine.

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 16

Page 17: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

Premessa:La legge n. 388 del 23 Dicembre 2000 (art.117) e successive riforme, penalizzano for-temente l’autonomia dello Psicologo liberoprofessionista nell’esercitare in forma indi-viduale la selezione del personale.Come sottolineato dalla consulente fiscaledell’Ordine degli Psicologi della RegioneVeneto, dott.ssa Rizzato: “La necessità dellacostituzione in forma societaria vale (aparere di chi scrive) ad escludere che l’atti-vità di ricerca e selezione possa essere svol-ta a titolo individuale da un Psicologo libe-ro professionista, il quale però ben potràrappresentare quel “personale qualificato”richiesto dalla normativa”. Per contro, leAgenzie per il lavoro, nell’adempire ai com-piti di ricerca e selezione del personale, nonpotranno, in assenza di uno psicologo iscrit-to all’albo, adottare ai fini della selezionedel personale le particolari “tecniche dinatura psicologica” di cui alla legge 170del 2003 e riservate invece agli iscrittiall’albo degli Psicologi. Ciò è quanto emer-ge d’altro canto da una recente sentenza delTribunale di Milano del 28 maggio 2003 edè anche quanto sostenuto da autorevole dot-trina (prof. Tiziano Treu, ordinario del dirit-to del lavoro all’Università Cattolica diMilano) che si è espressa nel senso di rite-nere che le agenzie del lavoro dovrebberoeseguire la valutazione del potenziale soloavvalendosi di psicologi professionisti, conciò formulando le seguenti ipotesi:“1. che gli psicologi trovino forme di colla-borazione stabile con le agenzie per il lavo-ro, convenzioni in cui si stabiliscano rap-porti e confini reciproci;2. che gli psicologi entrino direttamente nelmercato delle agenzie di ricerca e selezionedel personale nelle seguenti due modalità:- [omissis];- l’Ordine degli Psicologi potrebbe fornireun servizio di consulenza a tutti gli iscrittiche decidessero di costituire un’agenzia”.Allo stato attuale sembra quindi che la figu-ra più “accreditata” al fine di gestire l’atti-vità di ricerca e selezione del personale siaquella di un’Agenzia per la ricerca e sele-

zione del personale formata in tutto o inparte da Psicologi, o quanto meno che siavvalga nello svolgimento dell’attività del-l’opera di Psicologi liberi professionisti.Per rispondere quindi ai dubbi sollevati davari psicologi iscritti all’Ordine con riferi-mento alla possibilità di svolgere autonoma-mente tale attività, sembra potersi suggerireche tale attività ben può essere svolta da unopsicologo, ma non sotto la forma del lavoroautonomo libero-professionale, bensì sottola forma dell’attività d’impresa nella vestegiuridica dell’Agenzia. E’ altresì evidenteche trattandosi di una normativa di recenteapprovazione, questa potrà subire nel mediotermine modifiche e “aggiustamenti” divaria natura, in funzione anche dell’orienta-mento giurisprudenziale che verrà a crearsicon riferimento a contenziosi sorti sullamateria”.

Proposte conseguenti:Nell’intento di invertire la tendenza attualedi perdita di identità del lavoro delloPsicologo nella comunità Veneta, è auspica-bile la costituzione di un gruppo di lavorocon l’intento di:1. analizzare la sostanza della legge n. 388

confrontandola alle normative europeeaffini.

2. strutturare una seria proposta di riformadella legge n. 388 da sottoporre a tutti gliOrdini Regionali e al ConsiglioNazionale degli Psicologi al fine di sol-lecitare una modifica della legge nonpenalizzante per la professionalità degliPsicologi del Lavoro;

3. effettuare monitoraggi regionali delleAgenzie esistenti atto a valutare la realeapplicazione della normativa nazionale ecioè l’impiego di colleghi nella valuta-zione selezione del personale;

4. valutare delle modalità di interventolocali da proporre all’Ordine;

5. valutare e proporre ri-definizioni degliambiti di intervento dello Psicologo equelli del personale dell’Agenzia;

6. creare proposte ed eventualmente unosportello (mensile o bisettimanale telefo-

17

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

Gruppo di lavoroLegge n. 388/2000

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 17

Page 18: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

Pubblichiamo la lettera inviata alla Quinta Commissione Consigliare della RegioneVeneto il 6 giugno scorso, dove il nostro Ordine è intervenuto sulla tematica dell’abuso dipsicofarmaci nei minori e nell’uso di test sullo stato psichico ed emozionale.

Al Presidente della Quinta Commissione Consigliaredella Regione Veneto

Oggetto: PDL N. 227 d’iniziativa del Consigliere Donazzan “Norme in materia di uso disostanze psicotrope su bambini e adolescenti”.

Facendo riferimento alla Consultazione del 6 giugno u.s. ed all’intervento del Nostro rap-presentante, dr. Sergio Cassella, trasmettiamo nota scritta come indicato in detta sede.Lo scrivente Consiglio dell’Ordine Regionale plaude all’iniziativa dei Consiglieri dellaregione Veneto volti a promuovere e tutelare efficacemente i diritti fondamentali dei bam-bini, nell’interesse generale degli stessi e di tutta la Collettività. Il P.D.L. sostanzia la piena consapevolezza dei rischi prodotti dalla tendenza a sottoporrei bambini a terapie prolungate a base di psicofarmaci, con il rischio quindi di produrreanche nella Nostra Regione quegli effetti devastanti che si stanno già osservando in altriPaesi.Riteniamo inoltre che la Regione Veneto sia a piena conoscenza del fenomeno definito“Disturbo da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD)” grazie al prezioso lavoro attual-mente svolto dalla Dott.ssa Paola Facchin e dall’Osservatorio Regionale della Patologia inEtà Pediatrica che ci risulta aver inquadrato in modo assolutamente corretto il problemarelativo alla Diagnosi ed al Trattamento di detto disturbo.Da un punto di vista operativo riteniamo importante sottolineare il fatto che anche in ambi-to scientifico Nazionale ed Internazionale numerosi psichiatri tra cui la Prof.ssa EmiliaCosta della 1^ Cattedra di Psichiatria dell’Università “La Sapienza” di Roma ed il Prof.Luigi Cancrini della Commissione Parlamentare Speciale per l’infanzia, sottolineano l’esi-genza di tener conto di quelle metodologie di intervento non farmacologico e di caratterepsicologico e/o psicoterapeutico, che attualmente sono noti in tutta la letteratura scientifi-ca già esistente.Richiamiamo inoltre le ricerche, i dati ed i moniti che il Prof. Silvio Garattini e l’Istitutodi Farmacovigilanza “Mario Negri” di Milano hanno più volte fornito alla stampa e pub-blicato in numerose riviste e periodici di informazione da due anni ad oggi segnalando la

nico o multimediale, forum su internet)per dare voce alle esperienze e in molticasi alle difficoltà o alle proposte dei col-leghi che riescono o meno a trovare col-laborazioni con dette agenzie

7. sviluppare attraverso contatti con l’uni-versità di strumenti aggiornati, nuovi

(test e protocolli che sono pochi e pocoaggiornati) snelli e commercializzabili.

8. pubblicare i risultati e le proposte emer-se dal gruppo di lavoro.

Il CoordinatoreGiovanni Scola

18

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

Norme in materia di usodi sostanze psicotrope subambini e adolescenti

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 18

Page 19: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

19

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

presenza significativa e drammatica, in Italia, di fenomeni di farmacodipendenza che risul-tano destinati a cronicizzarsi ed a produrre notevoli fenomeni anche sul piano sociale e didomanda assistenziale. Ciò non toglie, come ampiamente documentato in letteratura scientifica, che nei casi diterapia multimodale gli psicofarmaci possono avere un ruolo temporaneo coadiuvante e inaltri limitatissimi casi, il trattamento psicofarmacologico possa costituire uno strumentoelettivo di intervento.In tal senso riteniamo utile l’ipotesi della costituzione di un unico Centro RegionaleSpecializzato alla Diagnosi Differenziale, capace quindi di individuare i limitati casi chenecessitano di detto trattamento. Riteniamo significativo e qualificante che in detto CentroRegionale siano presenti, per un lavoro di staff, degli Psicologi, sia Dipendenti del S.S.R.che Liberi Professionisti che operano in ambito sanitario.Entrando nel merito del PDL riteniamo importante segnalare alcuni punti che possonocostituire elemento di conflitto sul piano del diritto e/o sul piano applicativo. Entrambi ipunti riguardano l’articolo 5 - Divieto di somministrazione di test e questionari.Al Comma 1 è ribadito il divieto di somministrazione di test o questionari relativi allostato psichico ed emozionale degli alunni.Riteniamo che tale definizione possa costituire un grave pregiudizio per tutti gli Psicologi,i Pedagogisti, le figure a valenza Psicopedagogia, gli Educatori, gli Insegnanti che inter-pretando letteralmente la Mission dell’Istituzione Scolastica quale Istituto volto a realiz-zare lo sviluppo della personalità degli alunni come contenuto nell’art. 1 del DecretoLegislativo n. 297/94 - Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione : “PARTE I - NORME GENERALIArt. 1 - Formazione della personalità degli alunni e libertà di insegnamento1. Nel rispetto delle norme costituzionali e degli ordinamenti della scuola stabiliti dal pre-sente testo unico, ai docenti è garantita la libertà di insegnamento intesa come autonomiadidattica e come libera espressione culturale del docente.2. L’esercizio di tale libertà è diretto a promuovere, attraverso un confronto aperto di posi-zioni culturali, la piena formazione della personalità degli alunni.3. E’ garantita l’autonomia professionale nello svolgimento dell’attività didattica, scienti-fica e di ricerca.”In particolare ricordiamo che da molti anni, la Psicologia scolastica, che svolge un ruoloimportante a sostegno delle funzioni Educative e didattiche della Scuola si occupa degliaspetti psicologici dei singoli alunni, intervenendo in tutti quei casi specifici dove l’inte-grazione dei bambini disabili, stranieri adottati o appartenenti a comunità straniere, disa-dattati per carenze familiari e/o sociali, ecc. risulta necessitare di valutazioni non solo sulpiano Cognitivo-Comportamentale, ma anche sul piano emotivo e Relazionale.Nel Contesto scolastico le emozioni non vengono annoverate ad un evento clinico, masono connesse alle funzioni di apprendimento ed in varie materie sostengono l’apprendi-mento stesso di alcune materie. In tal senso la valutazione della sfera emozionale da partedegli Psicologi Scolastici ci risulta essere perfettamente funzionale alla necessità dellascuola di poter comprendere gli alunni e riflettere consapevolmente sulle relazioni in atto.Fare divieto di utilizzare Test o Questionari a tal fine risulterebbe essere, paradossalmen-te, una violazione dei diritti allo studio del minore.Sono attualmente molti i progetti in essere finanziati attraverso le norme regionali per lapromozione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza realizzati attraverso un lavoro direte che coinvolge in vari progetti la Regione stessa e che presuppongono l’utilizzo di stru-menti di valutazione delle sfere emozionali - affettive -relazionali . Ricordiamo, solo atitolo esemplificativo gli interventi sui fenomeni di Bullismo.Ricordiamo, a tal proposito che il D.P.R. n. 249/98 - Statuto dei Diritti e dei Doveri degliStudenti definisce il Contesto scolastico quale contesto di relazioni e stabilisce negli ele-menti che stabilizzano le relazioni e l’appartenenza un diritto-dovere primario dell’azionescolastica. Da ultimo alleghiamo alla presente copia del DDL n. 612 presentato al Senato dal SenatoreAsciutti sulla Istituzione della Sperimentazione del Servizio di Psicologia Scolastica che

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 19

Page 20: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

riprende i lavori della 7^ Commissione del Senato la quale aveva elaborato un TestoUnificato delle proposte di tutti i partiti relative alla Sperimentazione dei Servizi diPsicologia Scolastica, dove si ribadisce la funzione primaria della psicologia Scolasticache resta quella di prevenire i fenomeni di disagio scolastico e prevenzione della disper-sione scolastica. Resta inteso che la valutazione psicologica della sfera emotiva del singo-lo alunno, anche attraverso test o questionari, è indispensabile per la Psicologia Scolasticae pertanto un divieto normativo pregiudicherebbe l’esercizio di tali funzioni.Ciò detto, ritenendo condivisibile lo spirito dei Consiglieri regionali che ha portato la for-mulazione dell’Art. 5, per le argomentazioni riportate nella Relazione che accompagna ilPDL, proponiamo una modifica dell’Art. 5 in una forma che sostituisca le parole “di teste questionari” con la nozione di “Screening a valenza clinica e rilevazioni diagnostichepsicopatologiche” cancellando la parte del testo che indica “relativi allo stato psichico edemozionale degli alunni” in quanto, peraltro, non comprensivo di altre sfere non-cogniti-ve della personalità che sarebbero quindi potenzialmente sondabili attraverso altri tipi ditest o questionari. Riteniamo che il divieto generico di effettuare “screening a valenza cli-nica e rilevazioni diagnostiche psicopatologiche” consenta quegli interventi individualiche, ricordiamo in certi casi sono indispensabili; negli ultimi anni, anche nella nostraRegione abbiamo registrato suicidi di minori a seguito di insuccesso scolastico: in questispecifici casi, non segnalati ai Servizi Sanitari di Competenza, forse un Test o un questio-nario sulla sfera Psichica ed Emotiva, previo ovviamente il consenso informato dellaFamiglia, sarebbe potuto risultare utile per una prevenzione del caso, ovviamente in con-testo non scolastico e, forse anche, senza l’uso di psicofarmaci.In relazione all’Art. 5 comma 2 segnaliamo che “…le valutazioni dello stato psichico …”debbono avvenire, per Legge sotto il “…controllo di operatori sanitari…” abilitati , ovve-ro Psicologi o Medici psicoterapeuti. Si propone pertanto di sostituire il termine “qualifi-cati” con il termine “abilitati”.Tale nozione di “qualificazione” dei controllori è riportato anche nella Relazione diaccompagnamento del PDL.

Il Presidente dell’Ordine degli Psicologi del VenetoDott. Marco Nicolussi

20

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

SERVIZIO DI CONSULENZAGRATUITA PER I NEOISCRITTI PER

L’AVVIO DELLA PROFESSIONEIl Consiglio dell’Ordine del Veneto ha attivato il servizio gratuito di consulenza per l’av-vio della professione di psicologo.Il servizio intende offrire un punto di riferimento per gli iscritti cui poter richiedereinformazioni sulla normativa vigente, sulle questioni fiscali, sulle principali possibilità peravviare la propria professione in modo efficace e coerente con le prospettive attuali dellaregione veneto.I quesiti e le problematiche potranno essere inviate direttamente al Gruppo di lavoroavvio e sviluppo della professione, via mail all’indirizzo [email protected] oppure [email protected], via lettera all’indirizzo Via D. Manin n.69 30174 Mestre (Ve) o via fax al numero 041 983947.

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 20

Page 21: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

21

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

INTERVENTI DELL’ORDINE PER ILCONCORSO DI PSICOLOGO

ALL’ANTICA SCUOLA DEI BATTUTIDI MESTRE (VE)

Il 2 settembre scorso il Presidente ha inserito un post nel forum del sito dell’Ordine: riportiamo, di segui-to, alcuni stralci.

“Cari colleghi, osservo con soddisfazione che il forum è diventato un importante luogo di inte-resse e di confronto per gli psicologi del Veneto; tenendo conto che fino a pochi mesi fa non esi-steva questa opportunità, credo che, se si è potuto realizzare anche questo servizio per gli iscrit-ti, il riconoscimento debba andare a tutti i colleghi che hanno contribuito ma, anche e soprattut-to, ai consiglieri dell’attuale Consiglio, nessuno escluso [omissis].Cogliendo l’occasione dei dibattiti in corso vi aggiorno su alcune azioni che, come Ordine, abbia-mo avviato in relazione al concorso per la selezione di uno psicologo all’Antica Scuola dei Battutidi Mestre (VE). Come già sapete, in data 16 marzo 2007, si è presentato ricorso al TAR del Venetoin quanto, come già anticipato il 30 marzo con post al forum, e pubblicato nel notiziariodell’Ordine, la Commissione di concorso non era composta da psicologi ma bensì da medici. Indata 13 aprile il TAR risponde che il ricorso viene respinto in quanto non sussistono i presuppo-sti (….non appare sorretto da apprezzabili elementi di fumus boni juris…).Grazie tante! Abbiamo avuto le qualifiche dei componenti dalla delibera di nomina della commis-sione dell’Antica Scuola dei Battuti, dove si dichiarava, appunto, che due membri erano medici.Sollecitati dalle ripetute richieste e comunicazioni dell’Ordine, in merito all’obbligo della presen-za in commissione di concorso di almeno due psicologi, oltre al rappresentante e al segretariodell’Ente, il presidente dell’Antica Scuola ha pensato bene di sostituire il medico geriatra con uncollega regolarmente iscritto all’albo, e chiarire che l’altro componente era stato definito medi-co per errore e che, invece, era laureato in psicologia e esperto di selezione del personale.Probabilmente, se l’Antica Scuola ci avesse dato comunicazione di questo cambio di componen-ti, avremmo anche potuto non ricorrere ma, invece, da parte loro c’è stato il silenzio più assolu-to, e i tempi per presentare il ricorso stavano per scadere.Comunque ciò che conta è che abbiamo raggiunto l’obiettivo: le commissioni di concorso per ilprofilo di psicologo devono essere composte, oltre che dal segretario e dal rappresentante del-l’ente, da esperti di psicologia. Probabilmente i giudici del TAR hanno considerato che questi pre-supposti fossero soddisfatti ed hanno pertanto respinto il ricorso.Ma non è finita qui: successivamente, in data 27 luglio, dopo un’approfondita e rigorosa istruzio-ne da parte della Commissione Tutela della Professione del nostro Ordine, abbiamo inviato unadiffida al commissario laureato in psicologia in quanto, nel suo CV allegato alla memoria difensi-va nel ricorso all’Antica Scuola dei Battuti, si evinceva che la competenza ed esperienza nellaselezione del personale riguardava attività di pertinenza dello psicologo, pur non essendo iscrit-to all’Albo. Riporto la lettera di diffida inviata: “Egregio Dottore, lo scrivente Ordine degli Psicologi èvenuto a conoscenza che Lei, tra le altre, svolge attività di formazione di psicologi dipendenti di ULSS sutematiche inerenti la gestione del proprio ruolo nelle équipe con l’utilizzo di strumenti diagnostici. Poichéqueste attività rientrano ad ogni effetto nell’esercizio delle funzioni di psicologo, come definito dall’art. 1della L. 56 del 1989, esse sono riservate ai soggetti abilitati all’esercizio della suddetta professione ediscritti all’Albo Professionale. Poiché non risulta che Lei abbia conseguito alcuna abilitazione né sia iscrit-to all’Albo Professionale, ferme le responsabilità maturate, con la presente la diffidiamo a cessare l’atti-vità riservata agli psicologi professionisti. Qualora Lei sia in possesso di abilitazione all’esercizio della pro-fessione di psicologo, La invitiamo ad iscriversi all’albo professionale per poter in seguito esercitare la pro-fessione, sempre ferme le responsabilità maturate.”Bene, spero di aver sufficientemente descritto le azioni del Consiglio dell’Ordine riguardo il con-corso all’Antica Scuola dei Battuti di Mestre.

Salutandovi con affetto auguro a tutti un buon rientro al lavoro.Il Presidente

Marco Nicolussi[omissis]P.P.S. ...non dobbiamo dimenticare che l’Ordine degli Psicologi siamo tutti noi, iscritti all’Albo,come sottolineato dall’Art. 5, comma 1, della nostra legge istitutiva (56/89): “Gli iscritti all’al-bo costituiscono l’ordine degli psicologi”.

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 21

Page 22: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

22

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

Gentili colleghi, questa sezione è uno spazio di riflessione edi pensiero per tutti i colleghi iscritti chedesiderano dare il loro contributo. Vi invi-tiamo pertanto a inviare, tramite e-mail [email protected], ivostri articoli osservando le seguenti normeredazionali.

NORME REDAZIONALI1. La rivista è aperta ai contributi origina-

li e inediti degli iscritti alla Sez. A e Bdell’Albo degli Psicologi.

2. I contributi devono pervenire alComitato di Redazione accompagnatidall’autorizzazione alla pubblicazionefirmata dal/dagli autore/i.

3. Ogni contributo verrà visionato dalDirettore del notiziario e/o dai compo-nenti del Comitato di Redazione che siriservano la pubblicazione e la possibi-lità di chiedere modifiche sia di conte-nuto che di sintassi.

4. Gli articoli pubblicati impegnano esclu-sivamente la responsabilità del/degliautore/i.

5. La proprietà letteraria degli articolipubblicati è del Notiziario dell’Ordinedegli Psicologi del Veneto.

6. I contributi saranno pubblicati nellasezione del notiziario “Contributi eRiflessioni degli iscritti”.

7. Il testo dovrà avere una lunghezza mas-sima di 9000 battute compresi gli spazi,il titolo, il nome del/degli autore/i e labibliografia; dovrà essere scritto in for-mato Word o altro programma compati-bile con Windows, font Arial dimensio-ne 12, interlinea 1,5 e inviato via e-mailo via posta ordinaria su supporto elet-tronico cd-rom all’attenzione delComitato di redazione del Notiziarioc/o la Segreteria dell’Ordine degliPsicologi del Veneto.

8. Eventuale materiale illustrativo e/o gra-fico (tabelle, figure, grafici, immagini,ecc.) deve essere inviato in formatoelettronico – .jpg o .tiff – compatibilecon, numerato e allegato a parte. Nel

testo deve essere chiaro il punto in cuisi intende inserire il materiale illustrati-vo.

9. I riferimenti bibliografici nel testovanno indicati tra parentesi con il solocognome dell’Autore e l’anno di pub-blicazione dell’edizione originaleseguiti dall’anno della traduzione italia-na, per esempio: (Foulkes, 1964, tr. it.1967). In caso di omonimia, andrà indi-cata anche l’iniziale del nome (FreudA., 1936). Quando si tratta di più operedello stesso autore e dello stesso anno,l’anno è seguito da una lettera, secondol’esempio: (Pontalti, 1996 a). Se ci sivuole riferire ad un passo particolarenel testo citato, va indicato il numero dipagina dell’edizione menzionata:(Bleger, 1966, tr. It. 1989: 68-69). Se gliautori sono più di due, (Correale et al.,2001).

10. Tutti i riferimenti bibliografici citati neltesto dovranno essere riportati nellabibliografia che dovrà contenere solo itesti citati. I titoli dei libri andranno incorsivo. Si tengano presente i seguentiesempi: • Per i libri di autori italiani: Corbella

S. (2003), Storie e luoghi del gruppo,Cortina, Milano.

• Per i libri di autori stranieri va indica-ta, quando disponibile, la traduzioneitaliana: Roth A., Fonagy P. (1996),Psicoterapie e prove di efficacia.Quale terapia per quale paziente, tr.it. Il Pensiero Scientifico, Roma,1997.

• Per gli articoli pubblicati su riviste:Gabbard G.O. (2000), Psychotherapyof personality disorders, Journal ofPsichotherapy Practice andResearch, 9: 1-6.

• Per gli articoli pubblicati in volumecon più autori: Kaes R. (1988), Realtàpsichica e sofferenza nelle istituzioni,tr. it. in AA.VV. L’Istituzione e leIstituzioni, Borla, Roma, 1991.

Sezione “contributi eriflessioni degli iscritti”

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 22

Page 23: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

In questo articolo viene descritto una modali-tà operativa nuova di intervento psicologico afavore di minori istituzionalizzati. Un’ équipe di psicologi ed educatori profes-sionali della cooperativa Alia1 ha attivato deiservizi residenziali e domiciliari che fannoriferimento al paradigma Narrativistico(Marhaba, S., 2004) avente come assuntofondamentale il discorso che, attraverso letrame narrative culturalmente e storicamenterese disponibili, genera una specifica confi-gurazione di realtà. Il lavoro svolto dall’équipe è indirizzato apromuovere e porre le condizioni per il gene-rarsi di nuovi discorsi sugli utenti nei diversicontesti, in modo da offrire immagini diverseagli occhi dei ragazzi stessi e dei loro intera-genti. I servizi della cooperativa intervengo-no sui processi che generano e mantengono ildiscorso di “Utente dei servizi socio-sanita-ri”. Si assume che tale discorso sia dialogica-mente co-costruito dalle voci narranti attra-verso le pratiche discorsive rese disponibilidalla specifica matrice culturale, quindi nonsolo dalle pratiche discorsive utilizzate dal-l’utente, ma anche da quelle utilizzate da chi,a vario titolo, partecipa allo stesso spazio dia-logico (operatori e professionisti dell’ambitodei servizi socio-sanitari, ma anche parenti,amici, gente comune, ecc …) (Turchi, 2000).L’operatore che interviene nei servizi agiscesull’intero contesto in cui i discorsi sono pra-ticati ponendosi l’obiettivo di incrinare i pro-cessi discorsivi “tipizzanti” che vengonomessi in atto e che mantengono il discorso“Utente dei servizi socio-sanitari” (SalviniA., 1998). In accordo con il modello sopracitato, modificando le voci narranti, ovvero imodi di descrivere gli utenti e i modi in cui si

descrivono le persone in quanto utenti, si avràuna nuova configurazione di realtà che offri-rà lo spazio dialogico per il possibile stabilir-si di una diversa coerenza narrativa.L’oggetto dell’intervento non è più la personao la sua personalità, bensì la persona oggettodel discorso, sia in prima (il resoconto) che interza persona (la narrazione): non si intervie-ne sull’individuo ma sui processi che costrui-scono l’identità dialogica, dunque sull’interocontesto discorsivo e su tutti i parlanti che lopopolano con differente potere di generazio-ne di realtà (Turchi, 2000). L’operatore agisce come esperto della gestio-ne strategica dell’interazione, utilizzando lemodalità discorsive adottate dagli interagentiper andare a generare nuove descrizioni degliutenti. L’obiettivo generale dei progetti sopra citati èl’indipendenza dai servizi, ossia far sì che gliutenti non siano più oggetto di presa in caricoda parte dei servizi tramite l’innesco di per-corsi di de-istituzionalizzazione. Per far que-sto l’operatore utilizza strategicamente lerisorse disponibili nella rete di relazioni degliutenti cioè degli attori che contribuiscono acostruire il loro percorso biografico.Un’esemplificazione di quanto sopra si puòritrovare in un recente articolo intitolato “Unmodello operativo di cambiamento nei servi-zi socio-sanitari” (Scala M., et all., 2006) acura della cooperativa “Alia” in cui si descri-ve un processo di cambiamento rispetto ad unutente descritto, nel momento della presa incarico, con il discorso della “ragazza incapa-ce con difficoltà di apprendimento tali darichiedere una possibile certificazione scola-stica”. Tale descrizione risultava essere con-divisa da tutti gli interlocutori significativi

23

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

Il narrativismo comemodello operativo dicambiamento nei servizisocio-sanitari

1 La cooperativa sociale “ALIA” è stata costituita nel marzo 1999 (allora con il nome di cooperativa “L’Arca diNoè”) da un gruppo di persone che avevano una lunga esperienza in una associazione di volontariato a serviziodei minori e delle loro famiglie.Scopo della cooperativa è quello di perseguire l’interesse generale della comunità e dei cittadini attraverso lagestione di servizi sociali orientati, alla risposta ai bisogni di persone in età evolutiva e/o svantaggiate.

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 23

Page 24: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

(assistente sociale, neuropsichiatria, inse-gnanti, genitori) e fatta propria dall’utentestessa.L’équipe di lavoro ha quindi elaborato le stra-tegie d’intervento volte a interferire su taleprocesso discorsivo in modo da generareun’identità differente.L’efficacia dell’intervento si riassume nelcambiamento biografico dell’utente per cui siè passati da discorsi come “è scema”, “non ciarriva”, “è necessaria una certificazione perdisturbi di apprendimento” a discorsi come“è un faro per la classe”, “il prossimo annoprendo la borsa di studio”, “mi voglio iscrive-re all’Università” “ho otto di media in mate-matica” offrendo una prospettiva futura svin-colata dal percorso istituzionale ed aperta ascelte più autonome.Si può dire quindi che l’operatore è colui che,

facendo anticipazioni rispetto alla portatagenerativa dei discorsi, interviene come stru-mento per la costruzione di percorsi altri daquelli che hanno consentito l’attivazione deiservizi. Creando nuovi discorsi si fannoacquisire ai minori nuovi repertori narrativi,ossia nuove modalità di collocazione, descri-zione e di autodefinizione.Il fine ultimo della cooperativa Alia è quellodi evitare una presa in carico a lungo termineda parte dei Servizi, con sia grandi costisociali per la collettività da un lato e una col-laterale stabilizzazione della carriera di“diverso” dall’altro.

Dott. Michele ScalaReferente Alia Cooperativa sociale,

via Matteotti 83 - Villafranca Padovana;(cell. 349/7518934 email: [email protected])

24

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

AREA RISERVATA DEL SITO:IL LUOGO DI DISCUSSIONE PER LA

COMUNITA’ PROFESSIONALEL’area riservata del sito www.ordinepsicologiveneto.it è dedicata a servizi ed aggiorna-menti relativi alla professione di psicologo. Al suo interno, rivolto a tutti gli iscrittiall’Ordine del Veneto, vi è anche il FORUM degli iscritti, per rendere sempre più il nostrosito un luogo di discussione e di incontro per la nostra comunità, per condividere inizia-tive, opinioni e problematiche inerenti la professione dello psicologo e la psicologia.Potrete trovare informazioni e notizie utili sugli ultimi aggiornamenti in materia fiscaleo sulla privacy, ecc. Per accedere ai dati personali, alla posta elettronica [email protected] ed al Forum degli iscritti, è necessario inserire usernamee password nella sezione “Area Riservata”. Se non li possedete, potrete richiederli allaSegreteria dell’Ordine [email protected].

Bibliografia:

Marhaba, S., (2004). Fondamenti di psicologia. Padova: Logos Edizioni.Salvini,A., (1998). Pluralismo teorico e pragmatismo conoscitivo: assunti meta-teorici in psicologia dellapersonalità. In E. Fiora, I. Pedrabissi, A. Salvini, Pluralismo teorico e pragmatismo conoscitivo in psicologiadella personalità. Milano: Giuffrè.Scala M., Niro S.,Tesi A.,Volpato S., Perno A., Sabatini R., Nardini S., Rigato M., Romenghi M., Neglia V.,Galligani C., (2006).Alia cooperativa sociale. Un modello operativo di cambiamento nei servizi socio-sanitari Psicologia Psicoterapia e Salute,Vol. 12, No. 2, IFREP, Roma.Turchi, G. P., (2000). Identity as social and self narration: an approach to clinical psychology. InternationalJournal of Psychology, F. Dorè Ed., p. 255, abstracts presentati al XXVII Stockholm InternationalPsychology Congress organizzato dalla International Union of Psychological Science.Turchi, G. P., (2000). A critical appraisal of state- and traits personality labels theory: an empirical study.International Journal of Psychology, F. Dorè Ed., p. 285, abstracts presentati al XXVII StockholmInternational Psychology Congress organizzato dalla International Union of Psychological Science.

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 24

Page 25: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

Questo libricino, intitolato “IL SILENZIO: unponte tra la psicoanalisi, la filosofia e la reli-gione – Una ricerca sull’identità per il dialogointerreligioso e la non violenza), vorrebbe fareda ponte tra il pensiero psicoanalitico, filoso-fico e religioso.A questo scopo ho utilizzato una teoria psi-coanalitica non freudiana, quella di MassimoFagioli, medico psichiatra e psicoanalista, cheafferma l’esistenza di una originaria salutedell’uomo, salute che corrisponde ad una suaidentità specifica ed integrale (che si sviluppanei primi due anni di vita circa). Ho collegatopoi la “Teoria della nascita” di Fagioli ai con-cetti fondamentali sulla Meditazione Cristianaletti sui piccoli “grandi” libri scritti dai mona-ci benedettini John Main e Laurence Freemane sperimentati, assieme alla prassi meditativa,su di me, ad una personale ricerca sull’identi-tà, alle letture del Vangelo, dei mistici di varicredi religiosi e del pensiero filosofico deipre-socratici, di Rousseau e oggi di RobertoMancini, che riprende il pensiero di Levinas eBloch.Sono partita dal presupposto di una originariavolontà di vivere dell’uomo (legata ad una suaidentità sana e originaria), del suo bisogno dicomunicare con gli altri per avere consapevo-lezza di sé e di una sua connaturata ricercadentro se stesso (chi sono io?) e così ipotizzoche i due fondamentali ostacoli incontrati dal-l’uomo nella sua tensione interattiva infra einterpersonale, siano la pulsione psichica diannullamento, ostacolo sostanziale (v. teoriadella nascita di Massimo Fagioli) e il linguag-gio (ostacolo formale).Ambedue gli ostacoli possono essere rimossicon l’aiuto della prassi meditativa, grazie alpotente strumento del silenzio.Concludo dicendo che, tuttavia, la teoria diuna identità sana alla nascita di Fagioli (che lascienziata Rita Levi Montalcini, premioNobel, indirettamente conferma dicendo chel’aggressività non è un dato biologico e chenon c’è nulla, nel nostro patrimonio genetico,

che ci spinge all’aggressività, per cui assassi-ni non si nasce ma si diventa) non basta.Occorre fare un salto.Credere nell’invisibile.La Chiesa è stata fondata sulla Resurrezionedi Cristo.Avere fede significa allora credere nell’im-possibile (come la resurrezione di Cristomorto), nell’invisibile, perché solo se si credein quello che non si vede, che non c’è, proprioquello potrà avvenire; così, solo se si credenell’impossibile consentiamo a noi stessi unacosa che consideriamo razionalmente impos-sibile, cioè poter riuscire a trasformare noistessi per diventare migliori.Ci sono nel mondo persone assetate di cono-scenza; altre che soffrono; altre ancora chelamentano disturbi psichici di vario genere edi varia entità ma che tuttavia sono abbastan-za sane da rendersi conto che hanno bisognodi aiuto.A colui che desidera intraprendere l’affasci-nante quanto complesso viaggio della cono-scenza di sé si può proporre un percorso medi-tativo sia individuale che di gruppo.Per la persona che invece dolorosamente chie-de aiuto per dei sintomi che costituiscono perlui fonte di grande disturbo e che inficianoquotidianamente la qualità della sua vita, sipuò proporre un percorso psicoterapeuticoadeguato per poi, solo dopo attenta valutazio-ne, suggerire di avviare un cammino, inizial-mente condiviso tra psicoanalista/psicotera-peuta (ovviamente idoneo alla pratica medita-tiva) e paziente (altrettanto idoneo) di prassimeditativa.

Piccolo aneddoto:Chiedeva, una bambina di circa tre anni, allapropria mamma: “Mamma, che cosa è loSpilitolo Santo, quello che si mette sulle feli-te?”

Dott.ssa Laura Bono(cell. 3339136013 - email: [email protected])

25

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

Presentazione libro

“IL SILENZIO: un pontetra la psicoanalisi,la filosofia e la religione”Una ricerca sull’identità per il dialogointerreligioso e la non violenza

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 25

Page 26: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

Negli ultimi mesi, sia in virtù di una certaambiguità legislativa rispetto alla necessitàper noi liberi professionisti dell’accredita-mento, nel Sito della Sanità è sostenuta adesempio l’obbligatorietà per tutti i sanitari:privati e pubblici, sia par sbirciare il panora-ma culturale odierno rispetto alla professione,ho frequentato parecchi corsi di aggiorna-mento.Devo subito dire per prima cosa che bisogne-rà riformulare il più presto possibile unamodalità di ammortizzamento dei costi edinoltre che gli aggiornamenti per me più pro-ficui, si sono rivelati quelli riguardanti ladiscussione rispetto alla verifica sul campodel nostro lavoro.Spesso ho sentito il riproporsi di insegnamen-ti che in fondo erano noti più di vent’anni fa,quando ho cominciato ad esercitare.Se non è da scartare giustamente l’obbligato-rietà della formazione continua, è necessariofare il punto sull’attuale situazione dellanostra categoria.Vorrei inoltre citare la spinosa questione dellaliberalizzazione delle professioni e in partico-lar modo della pubblicità e del tariffario, perdire che è solo con una nostra reale e schietta

partecipazione ad incontri soprattutto pro-mossi dall’Ordine su un confronto e arricchi-mento culturale reciproco, che sarà possibiledare statuto, valore e corpo alla nostra profes-sione.Il problema non è tanto di controllo e di dife-sa dall’abuso, quanto di consapevolezza criti-ca e aperta sull’eticità e la garanzia, nonchél’onesta ricerca intellettuale, che la nostraprofessione imprescindibilmente comporta. Sempre infatti, degli astratti ordinamenti pos-sono essere trasgrediti.Non siamo più dei pionieri e quindi è senzadubbio nostro compito, dimostrare l’impegnoe il coraggio, dopo vari anni, di dire comestiamo lavorando e soprattutto è necessarioche le diverse Scuole si confrontino, perché sipossano avere gli adeguati strumenti da usareper dare voce e significato alla sofferenza,condizione in fondo di grande privilegio siaper noi che per il cosiddetto paziente, solo inuna visione olistica della persona e solo se sicerca in continuazione di conoscere noi stes-si. In questo modo si evita l’abuso professionaleche attualmente si pone molto drammatica-mente come problema, in un panorama socia-

26

A proposito diformazione continua

Ordinedegli Psicologi

ConsiglioRegionale Veneto

INVIO SOLLECITO SCHEDA DIRILEVAZIONE E AGGIORNAMENTODATI PERSONALI E PROFESSIONALI

Gentili colleghi,nelle scorse settimane, abbiamo re-inviato a circa 2800 colleghi il sollecito per la com-pilazione della scheda di rilevazione dati.VI RICORDIAMO CHE I DATI FORNITI CON LA COMPILAZIONE DELLASCHEDA DI AGGIORNAMENTO DEI DATI PERSONALI E PROFESSIO-NALI (FOGLIO 1), RAPPRESENTANO PER L’ORDINE UN OBBLIGOLEGISLATIVO,AI SENSI DELLA LEGGE 56/89 ART. 12 CO. 2 E).Le altre due schede allegate, relative alle aree di competenza ed interesse e al questiona-rio informativo (Foglio 2 e 3), ci permetteranno di avere informazioni utili come ad esem-pio, inserire nell’albo on line informazioni relative alle aree professionali deisingoli iscritti, per informare adeguatamente l’utenza, o per suggerirne di nuove.

Vi ringraziamo sin d’ora per la Vostra collaborazione.

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:16 Pagina 26

Page 27: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

le e culturale degradato, che sempre più tendea considerare la persona come il consumato-re e il nostro lavoro come una merce.Salvo restando il mio orientamento psicoana-litico, penso non sia proficuo accontentarsi disentirsi troppo per così dire a proprio agio inuna corrente o in un’altra della disciplina oscartare a priori altri tipi di approccio che nonsiano la psicologia dinamica, né cercare didarsi a tutti i costi una legittimazione scienti-fica, come avveniva all’Università.Sono passati molti anni dalla sua fondazionee da quando questa legittimazione di scienti-ficità, per altro dubbia o comunque rivedibilenella sua formulazione perfino per le scienzeesatte, era una necessità che il corso di laureain psicologia esigeva, per darsi un’identitàdistinta dagli studi umanistici, tra i quali lapsicologia si trovava.La stessa intolleranza tra le varie correnti,dalla psicologia cognitiva alla dinamica, pas-sando per gli studi di neurologia, ad esempio,e le divisioni che comportano, mi sembrasuggerire quanto sia difficile parlare di scien-tificità per quanto riguarda l’essere umanopreso nei suoi aspetti più unitari di corpo eanima.Mi sembra dunque che non si possa almomento attuale, non tenere conto delle tra-sformazioni sociali e direi politiche, nonché

di un dialogo con l’utenza che sostanzialmen-te è da realizzare.Così la pubblicità dovrebbe almeno in parteesplicitare il metodo che si usa; il tariffario,importante per darci uno strumento referen-ziale di unificazione, pur tenendo conto dellediverse prestazioni, dovrebbe essere riscrittocon criteri di minore discrepanza tra parcelleminime e massime.La necessità dell’aggiornamento infine, sutemi nuovi e reali, garantirà un vero dibattitotra noi, con la conseguenza che la nostra cate-goria avrà una sua effettiva esistenza sulcampo.Sembrerebbe a mio avviso e probabilmenteper ragioni storiche e culturali, ma anche per-sonali, perchè nella nostra attività è in giocoil lavorare con noi stessi, che fatichiamo adarci un giusto valore e perché no, prestigio,proprio per l’intimità e profondità dell’impe-gno, per lo più squalificandoci a vari livelli;squalifica che si traduce nell’abuso camuffa-to dal volere spesso essere benefattori e sal-vatori del mondo, rimanendo disuniti e debo-li, confacenti ad un sistema esautorante emercificato.

Lucia MezzalanaPsicoterapeuta

Libera Professionista a Piove di Sacco

27

Ordinedegli Psicologi ConsiglioRegionale Veneto

INCONTRO SULLETEMATICHE PREVIDENZIALI

La tematica previdenziale rappresenta per l’intera comunità professionale un argomen-to di ampia discussione e dibattito; a tal fine l’ENPAP, in collaborazione con il nostroOrdine, ha avviato una serie di incontri rivolti a tutti gli psicologi iscritti con la finalità dievidenziare le numerose criticità presenti nel sistema generale, ma anche per delinearepossibili soluzioni.I colleghi iscritti all’Ordine del Veneto sono invitati a partecipare all’incontro che si terrà

Sabato 10 Novembre 2007 alle ore 10.00presso l’HOLIDAY INN in Via Pò, 197 a PADOVA

saranno presenti oltre al Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Veneto, Dr. MarcoNicolussi, anche il Presidente dell’ENPAP, Dr. Demetrio Houlis, alcuni componenti delConsiglio di amministrazione, del Consiglio di indirizzo generale dell’ENPAP e alcuniConsiglieri degli Ordini territoriali.

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:17 Pagina 27

Page 28: “a Cesare ciò che è di Cesare!” · ciò che è di Cesare! ... stato quello di avere finalmente fatto defini-re cosa si debba realmente intendere per

Ordine degli PsicologiConsiglio Regionale del VenetoVia Daniele Manin, 69 – 30174 Mestre (Ve)Tel. 041 981799 – Fax 041 983947E-mail: [email protected]

ORARI DI APERTURA DELLASEGRETERIA DELL’ORDINE

Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì VenerdìDalle 14.00 Dalle 9.00 Dalle 9.00 Dalle 14.00 Dalle 10.00Alle 18.00 Alle 12.00 Alle 13.00 Alle 18.00 Alle 13.00

TESSERINO DI RICONOSCIMENTOE TIMBRO PERSONALIZZATO

Continua la raccolta delle adesioni al tesserino professionale di riconoscimento personale di tutti gliiscritti all’Ordine del veneto, da poter esibire in occasione eventi e/o situazioni riconducibili all’eser-cizio della professione di psicologo,Il tesserino, in materiale plastico, avrà la grandezza di una normale carta di credito, sarà provvisto, oltreche dei dati personali e del codice fiscale, anche della foto in formato tessera, come riportato nel fac-simile. Sarà pertanto necessario fornire una fotografia tipo tessera in formato digitale.Il formato digitale della foto dovrà seguire le seguenti specifiche:• Formato JPEG (.jpg) o TIFF (.tif) della foto a colori;• Qualità massima;• Dimensioni: NON inferiore a larghezza 400 pixel, altezza 500 pixel (oppure larghezza cm 3, altez-

za cm 4, risoluzione 300 dpi).La foto dovrà ritrarre il volto in vista frontale o leggero tre quarti (no busto intero).La foto dovrà essere fornita unitamente al proprio codice fiscale.

CONSULENZA FISCALEGRATUITA AGLI ISCRITTI

041 981799 per appuntamenti presso la sede o telefoniciOTTOBRE

Martedì 2, 16 e 30 dalle ore 9.00 alle ore 12.00 - Giovedì 11 e 25 dalle ore 14.30 alle ore 17.30NOVEMBRE

Giovedì 8 e 22 dalle ore 14.30 alle ore 17.30 - Martedì 13 e 27 dalle ore 9.00 alle ore 12.00DICEMBRE

Giovedì 6 e 20 dalle ore 14.30 alle ore 17.30 - Martedì 11 dalle ore 9.00 alle ore 12.00

TUTTE LE POSSIBILITÀ DICOMUNICARE CON L’ORDINE

Telefonare all’Ordine (041-981799) negli orari di apertura:Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì

Dalle 14.00 Dalle 9.00 Dalle 9.00 Dalle 14.00 Dalle 10.00Alle 18.00 Alle 12.00 Alle 13.00 Alle 18.00 Alle 13.00

• Lasciare messaggio in segreteria telefonica al numero 041-981799• Mandare fax al numero 041-983947• Spedire lettera a via D. Manin, 69 - 30174 MESTRE (VE)• Inviare email a [email protected]

PSICOLOGI 04_07 28-09-2007 10:17 Pagina 28