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3FHJPOF "VUPOPNB 7BMMF E"PTUB $PNVOF EJ 1S 4BJOU %JEJFS Piano Urbanistico di Dettaglio di iniziativa privata (art.49 legge regionale 11/98) ZONA "C7" PALLEUSIEUX proponenti: EDIL QUATTRO S.r.l. Proprietari delle aree inserite Via Stefanat, s/n nella zona C7 Venaria Reale (TO) V.A.S. data: Novembre 2017 progetto: Arch. Alder TONINO Arch. Stefano Debernardi - Arch. Igor TONINO collaborazioni specialistiche: Dott. Andrea Giorgi Geologo Dott. Emilio Gal Dottore Forestale relazione di sintesi A.2

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  • Piano Urbanistico di Dettaglio di iniziativa privata(art.49 legge regionale 11/98)

    ZONA "C7" PALLEUSIEUX

    proponenti: EDIL QUATTRO S.r.l. Proprietari delle aree inserite Via Stefanat, s/n nella zona C7 Venaria Reale (TO)

    V.A.S.

    data: Novembre 2017

    progetto: Arch. Alder TONINO Arch. Stefano Debernardi - Arch. Igor TONINOcollaborazioni specialistiche: Dott. Andrea Giorgi Geologo

    Dott. Emilio Gal Dottore Forestale

    relazione di sintesi A.2

  • RELAZIONE DI SINTESI

    FEBBRAIO 2018

    REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA

    COMUNE DI PRÉ SAINT DIDIER

    VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

    (art- 8 della L.R. 26 maggio 2009, n. 12

    P.U.D. – Piano Urbanistico di Dettaglio Della Zona “C7” – Palleusieux del PRGC

  • VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

    PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier – Relazione di sintesi 1

    SOMMARIO

    1. INTRODUZIONE ............................................................................................................................... 2 Verifica assoggettabilità alla V.A.S. ..................................................................................................... 2

    Applicazione della Valutazione Impatto Ambientale .......................................................................... 2

    2. FINALITÀ DEL RAPPORTO PRELIMINARE ......................................................................................... 3 3. CARATTERISTICHE DEL PIANO ......................................................................................................... 4

    Inquadramento territoriale e amministrativo .................................................................................... 4

    Inquadramento urbanistico ................................................................................................................ 4

    Pianificazione territoriale ed economia locale ................................................................................... 5

    Le scelte urbanistico-edilizie ............................................................................................................... 5

    4. CARATTERISTICHE AMBIENTALI DELL’AREA .................................................................................... 7 Inquadramento climatico .................................................................................................................... 7

    Ambiente geologico, geomorfologico, idrogeologico ......................................................................... 8

    Aspetti idrologici e idrogeologici ........................................................................................................ 9

    Il rischio valanghivo ........................................................................................................................... 10

    Quadro vincolistico vigente .............................................................................................................. 10

    Vincolo sismico.................................................................................................................................. 11

    Opere di mitigazione del rischio in progetto .................................................................................... 12

    Ambiente agro-silvo-pastorale ......................................................................................................... 12

    Ambiente faunistico .......................................................................................................................... 13

    Caratteristiche paesaggistiche .......................................................................................................... 14

    5. IL PROGETTO ................................................................................................................................. 14 Le motivazioni dell’intervento .......................................................................................................... 14

    Criteri progettuali.............................................................................................................................. 14

    Dimensionamento e servizi ............................................................................................................... 15

    Gli aspetti vegetazionali .................................................................................................................... 16

    Gli aspetti Paesaggistici ..................................................................................................................... 16

    La dimensione energetica del piano ................................................................................................. 16

    6. CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE .............. 17 Fattori di attenzione ambientale ...................................................................................................... 17

    Impatti di cantiere ............................................................................................................................. 18

    Potenziali effetti attesi ...................................................................................................................... 18

    7. CONCLUSIONI ................................................................................................................................ 21

  • VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

    PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier – Relazione di sintesi 2

    Relazione di sintesi

    1. INTRODUZIONE

    VERIFICA ASSOGGETTABILITÀ ALLA V.A.S. La presente relazione è redatta ai fini della Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano Urbanistico di Dettaglio d’iniziativa privata relativo alla zona “C7” del vigente PRG del Comune di Pré-Saint-Didier.

    Il Piano Urbanistico di Dettaglio di iniziativa privata della zona “C7” del vigente PRG del Comune di Pré-Saint-Didier è promosso dalla società EDILQUATTRO s.r.l. d’intesa con tutti i proprietari delle aree incluse all’interno della zona.

    Il progetto del P.U.D. è stato affidato ad un gruppo di professionisti coordinato dall’arch. Alder Tonino, mentre la presente relazione, ai fini della verifica di assoggettabilità normata all'art. 8 della L.R. 26 maggio 2009, n. 12, è redatta al seguente gruppo interdisciplinare di professionisti:

    Arch. Alder Tonino, iscritto all'Albo degli Architetti della Valle d’Aosta, per gli aspetti urbanistici, antropici e paesaggistici;

    Arch. Stefano Debernardi, per gli aspetti urbanistici; Dott. Geologo Andrea Giorgi, iscritto all'Albo dei Geologi della Valle d'Aosta, per gli aspetti

    geologici; Dott. Forestale Duilio GAL, iscritto all'Albo dei Dottori Agronomi e Forestali della Valle

    d'Aosta, per gli aspetti agro-silvo-pastorali.

    APPLICAZIONE DELLA VALUTAZIONE IMPATTO AMBIENTALE Nell’ambito dell’area soggetta a PUD sono previsti i seguenti interventi che, ai sensi della Legge regionale 26 maggio 2009, n. 12, rientrano negli elenchi delle opere soggette a Verifica di V.I.A.:

    1) La strada interna di attraversamento Compresa nell’elenco dell’allegato “B”, punto 7. Progetti di infrastrutture, lettera g) strade, piste poderali ed interpoderali, soggette a un allargamento della carreggiata carrabile, con lunghezza superiore ad 1 kilometro, strade, piste poderali ed interpoderali di nuova realizzazione, con lunghezza compresa fra 500 metri e 2 chilometri, nonché piste di cantiere, di natura temporanea, di lunghezza superiore a 500 metri.

    2) L’edificio alberghiero Compreso nell’elenco dell’allegato “B”, punto 8. Altri progetti, lettera b) alberghi e residenze turistico-alberghiere con capacità ricettiva oltre 50 posti letto o volume edificato superiore a 10.000 metri cubi.

    Per gli interventi di cui sopra gli elaborati allegati al PUD comprendono il progetto preliminare degli interventi da esaminare, mentre lo studio preliminare ambientale, redatto ai sensi dell'allegato “G” della L.R. n. 12/2009, è compreso nella presente relazione.

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    2. FINALITÀ DEL RAPPORTO PRELIMINARE

    Scopo del rapporto preliminare è quello di fornire all'autorità che deve esprimere il provvedimento di verifica tutte le informazioni necessarie per arrivare alla decisione di sottoporre o meno il piano attuativo a VAS.

    La verifica di assoggettabilità comporta una articolata successione di operazioni di analisi e di valutazione, che comprendono:

    l'analisi dei potenziali effetti del piano in relazione alle caratteristiche delle aree interessate;

    la consultazione di autorità con competenze ambientali, diverse dalla amministrazione responsabile del piano;

    la valutazione circa la rilevanza degli effetti ambientali;

    l'informazione al pubblico e alle autorità consultate circa gli esiti della verifica e le loro motivazioni.

    I contenuti del documento sono sviluppati in riferimento ai criteri per la verifica di assoggettabilità dei Piani e Programmi di cui all’allegato “C” della Legge Regionale 12/2009 e ss.mm.ii. (che riprende le indicazioni dell’Allegato II alla direttiva europea).

    Nella tabella che segue è illustrata la corrispondenza tra quanto previsto dall'Allegato “C” e i contenuti di questo rapporto.

    Caratteristiche del Piano con riferimento ai seguenti aspetti:

    Contenuti del Rapporto

    In quale misura è un quadro di riferimento per progetti ed altre attività

    Il piano è attuativo di scelte pianificatorie determinate in sede di redazione di PRG.

    In quale misura influenza altri piani o programmi

    Il Piano non interferisce con il PTP e con il PTR

    La sua pertinenza per l’integrazione delle considerazioni ambientali, per promuovere lo sviluppo sostenibile

    Nel Piano le considerazioni ambientali possono essere integrate a scala progettuale

    Problemi ambientali pertinenti al piano o al programma

    Sono state fatte valutazioni sulle scelte di piano in base al quadro ambientale di riferimento (verificando criticità e pressioni)

    La sua rilevanza per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore dell’ambiente

    Esclusa

    Caratteristiche degli effetti e delle aree che possono essere interessate:

    Probabilità, durata, frequenza, e reversibilità degli effetti

    Sono stati identificati ed espressi qualitativamente le pressioni e gli impatti attesi dalla realizzazione del Piano

    Carattere cumulativo degli effetti

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    Natura transfrontaliera degli effetti Esclusa

    Rischi per la salute umana o per l’ambiente (ad esempio in caso di incidenti)

    Esclusa

    Entità ed estensione nello spazio degli effetti (area geografica e popolazioni interessate)

    È stata individuata l’area di influenza

    Effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello statale, comunitario o internazionale

    L’area si trova ad una elevata distanza dai SIC più vicini e non ha nessuna interferenza con l’ambito vincolato.

    3. CARATTERISTICHE DEL PIANO

    INQUADRAMENTO TERRITORIALE E AMMINISTRATIVO La zona C7 del PRG del comune di Pré-Saint-Didier, che comprende le aree interessate la presente P.U.D., è sita nella parte alta del comune di Pré-Saint-Didier, a monte della frazione di Palleusieux.

    L’area ha una estensione pari a 63.189 mq. e si presenta come un pendio di moderata pendenza in direzione Nord/Sud, attualmente destinato a prato irriguo e prato arborato.

    L’area è delimitata a est ed a ovest da due torrenti che fanno parte della rete idrografica, in sponda orografica sinistra, diretta sul fondovalle.

    Il comune Pré-Saint-Didier è inserito nella Comunità montana “Valdigne Mont Blanc”.

    La Comunità montana Valdigne Mont Blanc è costituita da cinque comuni: Courmayeur, Pré-Saint-Didier, La Thuile, Morgex e La Salle. Essi rappresentano i territori più ad ovest della regione Valle d’Aosta ai piedi del Monte Bianco.

    INQUADRAMENTO URBANISTICO Il vigente PRG del comune di Pré-Saint-Didier inserisce le aree interessate dal progetto all'interno della zona territoriale omogenea "C7".

    Le modalità di attuazione prevedono l’obbligo del P.U.D. – Piano Urbanistico di Dettaglio, esteso a tutta la zona.

    I volumi edificabili sono riportati nella seguente tabella:

    Tabella 1 – PUD C7 – Volumi edificabili

    INDICI DI EDIFICABILITA'

    SUPERFICIE INTERO P.U.D. m2 63.189,00 Volume totale (63,189x0,55) m3 34.753,95

    di cui: Residenze (60%) m3 20.852,37 m2 7.723,10

    Alberghiero (40%) m3 13.901,58 m2 5.148,73

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    Ai sensi dell'art. 39 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRG per le attività alberghiere previste nelle zone "C" di espansione è ammessa una maggiore volumetria rispetto a quella prevista dagli indici fondiari di zona pari al 50%, con un limite di densità fondiaria di m3/m2 1,50.

    PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ED ECONOMIA LOCALE Il Piano Regolatore assegna alla zona "C7" la funzione di completamento dell'insediamento turistico-ricettivo che, nella fascia in sinistra orografica della Dora Baltea, costituisce il naturale collegamento con la stazione di Courmayeur.

    Il comune di Pré-Saint-Didier è infatti inserito nel più ampio comprensorio turistico della Valdigne, imperniato sul ruolo trainante della località turistica più famosa: Courmayeur.

    Il reddito e l’occupazione locale nel settore turistico sono da tempo il fattore principale dell’economia locale, strettamente legato al prestigioso comprensorio sciistico di Courmayeur per la stagione invernale ed allo straordinario valore del Monte Bianco, con le sue montagne e valli, per il turismo estivo.

    A tutto ciò, a partire dal 2007, si è aggiunto l’importante contributo portato dal rilancio degli stabilimenti termali di Pré-Saint-Didier.

    Altro elemento trainante dell’offerta turistica è rappresentato dall’impianto di risalita dello Skyway del Monte Bianco, inaugurato nel 2015.

    L'infrastruttura ha contribuito a crescere il turismo internazionale, con una offerta che coinvolge sempre più tour operator che prenotano da varie zone del mondo, con un indotto che ha coinvolto in maniera importante il comune di Pré-Saint-Didier.

    In tale contesto si colloca la scelta di fondo del Piano Urbanistico di Dettaglio, volta a dare grande importanza alla quota di edificazione destinata all'albergo, con la previsione di una nuova struttura di qualità, che utilizza il premio di volumetria previsto dalle norme del PRCG, assegnando all'albergo la funzione di traino del nuovo complesso turistico - residenziale.

    LE SCELTE URBANISTICO-EDILIZIE Criteri progettuali

    La scelta progettuale di fondo è rappresentata dall'esigenza di mantenere una forte naturalità dell'area, ricercando un compromesso accettabile con l'esigenza del costruire.

    In tal senso il progetto si prefigge innanzitutto di ridurre, il più possibile, la presenza di strade e di parcheggi in superficie, mantenendo estese aree verdi naturali, a parco o a verde attrezzato. In altre parole salvaguardando ampi spazi ad ambiente naturale.

    Per tali ragioni la nuova strada di accesso e di attraversamento dell'area verrà realizzata quasi interamente in interrato, così come i parcheggi di pertinenza delle nuove unità abitative.

    A partire dallo svincolo sulla Strada Statale nei collegamenti ai diversi villaggi residenziali il progetto prevede una viabilità protetta, a velocità ridotta, lasciando spazio in superficie ad una viabilità pedonale per favorire una modalità “lenta” di spostamento.

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    Sul piano architettonico si prevede un intervento di costruzione non invasivo, che si adatta all’orografia del terreno e limita le emergenze dei volumi.

    Il volume più importante è ovviamente l’albergo, che si affaccia sulla grande via di comunicazione costituita dalla SS 26 DIR, mentre a monte si prevede una distribuzione dell’edificato in piccoli nuclei coerenti con la tipologia insediativa tradizionale.

    La composizione dei volumi è ispirata all’architettura tradizionale con elementi di innovazione, e l’orientamento degli edifici si svincola dai criteri di ortogonalità per esigenze di impatto e per migliorare le caratteristiche di esposizione

    La struttura alberghiera è concepita con un profilo medio-elevato, con diversificazione dell’attività a seconda del target di riferimento e la dotazione di servizi e attrezzature di qualità.

    Viabilità

    La strada principale al servizio dei nuovi insediamenti ha origine da un nuovo svincolo sulla Strada Statale 26 DIR, progettato per garantire situazioni di sicurezza e fluidità del traffico, ed attraversa in direzione sud-nord tutta l’area del PUD per raggiungere a monte la cosiddetta “strada della fontina”.

    Si realizza in tal modo una interazione e complementarietà con le proprietà confinanti in quanto la nuova viabilità interna crea un anello con la viabilità esistente e costituisce via di esodo per il complesso “Courmaison” situato a monte verso Courmayeur. Dimensionamento dell’intervento

    Tenuto conto delle norme dello strumento urbanistico in vigore, il dimensionamento degli interventi in progetto è il seguente.

    PRG DEL COMUNE DI PRE-SAINT-DIDIER - P.U.D. ZONA "C7"

    DIMENSIONAMENTO DEL P.U.D. DISTRIBUZIONE DEI VOLUMI

    Aree inserite nel PUD m2 63.189 Residenze in villaggi

    Indice volumetrico m3/ m2 0,55 Villaggio 1 m3 2.952

    Volume edificabile m3 34.754 Villaggio 2 m3 5.800

    di cui: Villaggio 3 m3 5.900

    - Residenziale m3 20.852 Villaggio 4 m3 6.200

    - Alberghiero m3 13.902 Totale residenze m3 20.852

    Edilizia ricettiva

    Albergo e RTA m3 13.902

    Per quanto riguarda la dotazione di servizi pubblici, a partire dagli standard previsti dal PRGC vigente, la proposta di progetto è quantificata nella seguente tabella.

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    VERIFICA STANDARD PER SPAZI PUBBLICI O DA RISERVARE ALLE ATTIVITA' COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO E A PARCHEGGI

    DESCRIZIONE STANDARD QUANTITA' IN PROGETTO

    Standard complessivi:

    - Attrezzature interesse comune m2/m3 6,50/80 m2 2.824 m2 2.850

    - Verde attrezzato m2/m3 5,00/80 m2 6.516 m2 6.600

    - Parcheggi m2/m3 2,50/80 m2 1.086 m2 1.200

    Totale m2 10.426 m2 10.650

    4. CARATTERISTICHE AMBIENTALI DELL’AREA

    INQUADRAMENTO CLIMATICO Caratteristiche climatiche

    L’analisi delle caratteristiche climatiche è stata svolta considerando le serie dei dati meteorologici delle stazioni di Pré-Saint-Didier, Pré-Saint-Didier Capoluogo e Courmayeur, per le quali sono disponibili serie di dati tali da rappresentare in modo preciso le caratteristiche climatiche dell’area di studio.

    Le due serie sono, in linea di massima, comparabili. Entrambe sono influenzate dalle perturbazioni atlantiche che riescono a scavalcare le Alpi riversando le rimanenti precipitazioni sui versanti orientali. L’effetto descritto diminuisce rapidamente seguendo la valle centrale. Questo è il motivo che concorre insieme alla quota alla divergenza quantitativa fra le due serie riportate. Le precipitazioni risultano nel complesso abbondanti soprattutto se confrontate con altre stazioni della regione in cui la scarsa piovosità tipica del clima endalpico non riesce a essere mitigata da altri fattori.

    In tutte le stagioni le precipitazioni sono discrete ed anche il minimo estivo arriva a un 20% del totale. In base a tale ripartizione il regime udometrico può essere definito di tipo APIE. Elaborazioni effettuate per decenni potrebbero portare all’inversione delle stagioni intermedie perché i due valori risultano piuttosto simili ottenendo un regime di tipo AIPE.

    Il numero dei giorni di pioggia oscilla mediamente intorno agli 80 per anno.

    Temperature

    Per ciò che riguarda le temperature, sulla base delle elaborazioni dei dati orari rilevati dalla stazione di Pré-Saint-Didier Capoluogo e Courmayeur, contrariamente a quanto ci si potesse attendere, le medie di Courmayeur appaiono nel complesso lievemente più alte rispetto a quanto rilevato a Pré-Saint-Didier; la differenza può essere giustificata dal fatto che sia il periodo di riferimento che i metodi di misura sono differenti per le 2 stazioni.

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    Le escursioni termiche sono in genere elevate e risentono soprattutto con l’aumentare della quota, dell’alternanza giorno notte.

    Come era prevedibile non si evidenzia la presenza di periodi siccitosi, la linea delle precipitazioni rimane infatti sempre al di sopra di quella relativa alle temperature.

    AMBIENTE GEOLOGICO, GEOMORFOLOGICO, IDROGEOLOGICO Aspetti geologici

    L'area di studio è interamente compresa all'interno del comune di Pré-Saint-Didier, in una morfologia composita: fondovalle in prevalenza stretto e con tipica sezione glaciale, fortemente inciso dai torrenti laterali.

    L'assetto strutturale delle diverse unità presenti risulta particolarmente complicato dalla sovrapposizione degli effetti di più fasi tettoniche, plicative le più antiche, a carattere fragile (grandi linee di frattura) quelle più recenti.

    Il modellamento dei versanti ha creato valli caratterizzate da versanti più o meno ripidi a seconda dell’evoluzione morfologica che hanno subìto: la fase erosiva dovuta agli agenti morfogenetici (ghiacciai e corsi d’acqua) si alterna all’azione di accumulo di materiali detritici trasportati dagli stessi.

    Topograficamente l’area oggetto d'intervento è identificabile in corrispondenza delle tavolette n°4371 in scala 1:5000, della cartografia tecnica della Regione Autonoma Valle d’Aosta.

    Altimetricamente l'area, in costante pendenza, si trova compresa tra i 1100 e i 1150 metri s.l.m.

    L’acclività del terreno è media.

    Aspetti geologici e litologici

    In generale il territorio in cui si inserisce l’area oggetto di studio presenta un modellamento glaciale ancora molto evidente ed attivo, in particolare alla testata delle valli laterali, e quindi con le forme ad esso collegate (terrazzi glaciali, soglie di confluenza, rocce montonate, cordoni e apparati morenici, conche lacustri e torbose, ecc.) ancora ben conservate quando non ancora in corso di formazione.

    Il sito oggetto d'intervento è ubicato entro un'ampia zona in fase di riqualificazione urbanistica ed ambientale facente parte della parte alta del comune di Pré-Saint-Didier, immediatamente ad E del settore abitato di Petit-Pallasieux. Si tratta di un'area non ancora intensamente urbanizzata, caratterizzata da sporadici fabbricati rurali e opere di urbanizzazione primaria.

    In particolare i limiti dell’area soggetta a PUD sono chiaramente definiti verso S-SW dalla strada statale Aosta-Courmayeur, verso N dal tratto terminale della strada comunale di recente costruzione che si snoda al margine di monte della frazione di Grand-Pallasieux e Saint-Roch e finisce poco oltre il limite orientale dell’area di interesse. I confine E e W della medesima sono infine definiti da due torrenti di ordine minore rappresentati rispettivamente dal Torrent de Pallesieux ed il Torrent de la Bouche, i quali solcano il versante SW del Mont Cormet.

    Si sottolinea infine che la zona si colloca in posizione nettamente rilevata rispetto al tracciato della Dora Baltea che scorre sul fondovalle in prossimità del capoluogo di Pré-Saint-Didier, ad una quota di circa 1015 m s.l.m.

    Geomorfologia

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    L’area in oggetto è posta lungo il basso versante sinistro orografico della Dora Baltea ad una quota di 1100 metri all’interno del territorio comunale di Pré-Saint-Didier, in un settore a modellamento prevalentemente glaciale marcatamente ripreso dalle dinamiche detritico-torrentizie che interessano il versante S del Mont-Cormet, e ripreso in minima parte dall’attività antropica.

    Si specifica infine che la fascia di terreno oggetto del presente PUD si pone in prossimità e parziale continuità del margine orientale del grande accumulo di frana complessa costituente il caratteristico dosso pianeggiante su cui sorge la frazione di Verrand. Tale corpo, attualmente inciso al piede dalle acque della Dora Baltea e sul versante da varie incisioni, è il risultato di un esteso fenomeno gravitativo di crollo originatosi nel passato a partire dalla dorsale rocciosa Tête-de-la-Suche (2765,7 m) – Mont-Cormet (2475,7 m) che si spinge fino oltre ai villaggi del Villair, Plan Gorret e Verrand.

    I materiali interessati dalle opere potranno pertanto essere rappresentati, per i primi 100-150 cm, da uno strato di suolo di alterazione ricco di frazione fine ed organica (suolo vegetale). La coltre detritica uniformemente distribuita sull’area interessata dalle opere in progetto, è caratterizzata da una matrice sabbiosa limosa con intercalazioni di sabbie ghiaiose con prevalenti clasti di micascisti di grossa dimensione di provenienza locale, caratterizzati da blocchi spigolosi anche di dimensione metrica.

    L'area in esame può inoltre dirsi sostanzialmente protetta da acque divaganti superficiali sia per la presenza di arginature artificiali lungo i due corsi d'acqua presenti, sia per la differenza di quota esistente fra l'area stessa e quella del fondovalle inciso dalla Dora Baltea.

    Nelle aree attraversate non si segnalano dissesti significativi, anche in rapporto al tipo di opere previste.

    Caratteristiche litologiche

    Sulla base di quanto delineato sulla morfologia del luogo, si desume che i terreni naturali presenti nell’area sono di tipo detritico torrentizio, legati a episodi deposizionali in ambiente di conoide e successiva dinamica gravitativa. Si tratta di materiali di varia granulometria: sono presenti in prevalenza materiali grossolani, di tipo sabbioso-ghiaioso con ciottoli e trovanti e con ridotta frazione limosa. Localmente si rileva in tali depositi la presenza di materiali fini, prevalentemente limosi, di riempimento di vecchi canali o conche, forse anche di origine artificiale

    Per quanto concerne il substrato roccioso, In corrispondenza al sito in esame e alle profondità raggiunte dagli scavi si esclude l’incontro del substrato roccioso in posto. È inoltre probabile l’intercettazione di grossi trovanti lapidei delle litologie prima descritte nelle porzioni più profonde dello scavo.

    ASPETTI IDROLOGICI E IDROGEOLOGICI Acque sotterranee e sorgenti

    L’assetto idrologico del settore oggetto degli interventi è caratterizzato essenzialmente dalla presenza di tre corsi d’acqua: la Dora Baltea e i Torrenti Petit Pallesieux e de la Bouche, affluenti in sinistra idrografica della Dora.

    Il reticolo superficiale è costituito in zona essenzialmente dalla rete di raccolta e di scolo delle acque raccolte dalle sedi stradali, con cunette e tubazioni impermeabilizzate collegate alla fognatura.

    È da escludersi, alle profondità interessate dagli scavi, la presenza di falda idrica, la cui soggiacenza è posta a livelli decisamente inferiori (superiore a 6 – 8 m). A tale proposito, è stata effettuata una

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    PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier – Relazione di sintesi 10

    ricerca sui pozzi presenti nella zona in esame o nelle sue vicinanze, per verificare la profondità della falda idrica e i rischi di eventuali interferenze.

    IL RISCHIO VALANGHIVO L’area del presente P.U.D. è interessata dai fenomeni valanghivi che si esplicano sul versante meridionale del Mont Cormet. In particolare, rispetto alla cartografia degli ambiti in edificabili dei terreni soggetti a rischio di valanga e slavina ai sensi dell’art. 37 della L.R. 11/98 adottata dal comune di Pré-Saint-Didier, la zona ricade in aree a medio e basso rischio valanghivo in relazione a due distinti fenomeni valanghivi denominati “Palleusieux”, corrispondente alla numerazione progressiva comunale n°4, e “La Bouche”, n° 5.

    La zona di distacco principale della valanga n°4 “Palleusieux” è posta fra i 2340m s.1.m. del versante sud-orientale del Mont Cormet e l'imboccatura del canalone vero e proprio, posta intorno ai 1750 m s.1.m.

    La zona di arresto è dunque individuata tra lo sbocco del canalone e la zona prossima al cimitero di Pré-Saint-Didier a circa 1050m s.l.m., come segnalata nel 1918, e le masse nevose si attestano nella zona prativa della conoide prossima all’alveo del Torrent Palleusieux.

    Nel settore di distacco del bacino valanghivo “Palleusieux” si rilevano delle opere di difesa, rappresentate da gradoni in terra realizzati a mano su una superficie di circa 3 ha, che non risultano efficaci a prevenire un potenziale distacco delle masse nevose.

    Per quanto riguarda il fenomeno valanghivo denominato “La Bouche”, questo si sviluppa lungo il versante Sud-Ovest del Mont Cormet. La zona di distacco è caratterizzata da tre canaloni principali che si estendono all’incirca sino alle quote di 1700 e 2000m s.l.m. per poi confluire in un’unica zona di scorrimento coincidente con il tratto terminale dell’alveo del Torrent de La Bouche.

    La zona di arresto è localizzata a partire dallo sbocco del canalone La Bouche e si estende sulla conoide detritico – alluvionale sino all’area prativa compresa tra i due tratti della Strada Statale n.26.

    QUADRO VINCOLISTICO VIGENTE A partire dall’analisi della Cartografia Prescrittiva di Sintesi dello “Studio per la delimitazione degli ambiti inedificabili sensi della L.R. 11/98” per quanto concerne l’Art. 35 “individuazione dei terreni sede di frane”, l’Art. 36 “individuazione dei terreni a rischio di inondazione” redatte dal collega Dr. Mario Ravello e dalla Dott.ssa. For. Nicole Bionaz, sono state ricavate le seguenti informazioni:

    Art. 35- “Individuazione dei terreni a rischio di frana”. Il settore oggetto dello studio è soggetto in maniera preponderante al vincolo di fascia F3. In particolare ricadono in tale fascia tutte le nuove unità abitative e le strutture alberghiere in progetto. Rientrano invece ina fascia F2 e F1 alcuni tratti della strada che consentirà il collegamento tra le varie unità del complesso edilizio e alberghiero.

    In base alla Normativa vigente, Delibera di Giunta Regionale D.G.R. n°2939/2008, che cambia i criteri di valutazione delle prescrizioni delle Cartografie Prescrittive di Sintesi redatte ai sensi della L.R. 11/98, si evince che l’ipotesi progettuale in oggetto è AMMISSIBILE SENZA la necessità di ottenere la deroga da parte della Giunta Regionale, sulla scorta di quanto viene specificato al Capitolo II paragrafo C.3) della suddetta D.G.R.

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    PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier – Relazione di sintesi 11

    Art. 36- “Individuazione dei terreni a rischio di inondazioni”. Il settore oggetto dello studio è soggetto a vincolo di fascia C e solo alcuni brevi tratti di viabilità ed infrastrutture lineari e puntuali ricadono all’interno delle Fasce A e B.

    In relazione alla collocazione dell’area in fascia C (aree a bassa pericolosità) degli ambiti inedificabili relativi ai terreni a rischio di inondazione (L.R. 11/98. Art. 36) del comune di Pré-Saint-Didier, si specifica che, sulla base della D.G.R. n° 2939/2008, l’ipotesi progettuale in oggetto è AMMISSIBILE SENZA la necessità di ottenere la deroga da parte della Giunta Regionale. Infatti la D.G.R. 2939 al Capitolo IV “Individuazione dei terreni sedi di inondazione e relativa disciplina d’uso, al paragrafo C.3) Fascia C.

    Per quanto concerne i tratti di viabilità ed infrastrutture lineari e puntuali ricadenti all’interno delle Fasce A e B i relativi progetti richiederanno l’Autorizzazione da parte del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche. L’inserimento delle suddette infrastrutture all’interno di tali fasce di vincolo è legato alla vicinanza tra le stesse e l’asse dei due impluvi che delimitano ai lati il lotto di terreni oggetto di Studio.

    A partire dall’analisi della Cartografia Prescrittiva di Sintesi dello “Studio per la delimitazione degli ambiti inedificabili sensi della L.R. 11/98” per quanto concerne l’Art. 37 “individuazione dei terreni a rischio di valanghe o slavine”, redatte dal Dott. For. E. Ceriani, sono state ricavate le seguenti informazioni:

    Art. 37- “Individuazione dei terreni a rischio di valanghe e/o slavine”. Il settore oggetto dello studio è soggetto a vincolo di fascia a basso rischio di tipo V3 e medio rischio di tipo V2. In particolare ricade in fascia V3 gran parte del complesso edilizio in progetto localizzato nella fascia di pendio disposta centralmente. Rientrano invece in fascia V2 solo alcune parti di alcuni fabbricati e l’estremità NW della struttura alberghiera. In base alla Normativa vigente L.R. 11/98 art. 37 sia per gli interventi previsti all’interno della fascia V3 che all’interno della fascia V2 sarà necessario ottenere il parere da parte della Struttura Assetto idrogeologico dei bacini montani del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche.

    Occorre infine sottolineare che la parte W-NW dell’area oggetto del presente P.U.D. ricade all’interno della fascia DF3 delle Cartografie degli Ambiti inedificabili relative ai terreni sede di fenomeni di trasporto di massa ai sensi dell’Art. 35/2 della L.R. 11/98 (al momento non ancora approvate da parte della R.A.V.A.). In relazione alla collocazione dell’area in fascia DF3 (aree a bassa intensità) degli ambiti inedificabili relativi ai terreni sede di fenomeni di trasporto di massa (L.R. 11/98. Art. 35/2) del comune di Pré-Saint-Didier, si specifica che sulla base della D.G.R. n° 2939/2008 l’ipotesi progettuale in oggetto è AMMISSIBILE SENZA la necessità di ottenere la deroga da parte della Giunta Regionale.

    Per quanto concerne la COMPATIBILITA’ DEGLI INTERVENTI IN PROGETTO CON LO STATO DI DISSESTO ESISTENTE, si sottolinea che nel Cap. 3.8 vengono descritte le misure di mitigazione del rischio che si intende porre in atto, al fine di proteggere il nuovo complesso edilizio in oggetto dalle potenziali dinamiche di dissesto attese.

    VINCOLO SISMICO La D.G.R. n. 1603 del 04.10.2013 - Approvazione delle prime disposizioni attuative di cui all’art. 3 comma 3, della Legge Regionale 31 luglio 2012, n. 23 “Disciplina delle attività di vigilanza su opere e costruzioni in zone sismiche”. Revoca della D.G.R. N. 1271, ha stabilito che tutti i comuni della Regione autonoma della Valle d’Aosta sono classificati in zona sismica 3 ai fini e per gli effetti di quanto stabilito dalla norma regionale 23/2012.

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    Alla luce della suddetta delibera per le strutture in progetto è necessario fare riferimento a quanto previsto dalle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008) che stabiliscono che per ogni costruzione ci si deve riferire ad una accelerazione di riferimento “propria” individuata sulla base delle coordinate geografiche dell’area di progetto e in funzione della vita nominale dell’opera, partendo dal grigliato di riferimento, ricoprente tutto il territorio nazionale, indicante, per ciascun punto della maglia quadrata di 5 km di lato, il valore di pericolosità sismica espresso in termini di accelerazione massima del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni riferita a suoli rigidi (suoli in cat. A, punto 3.02.1 del DM 14.09.2005).

    Si sottolinea che le strutture in progetto previste dal P.U.D., trattandosi di fabbricati di civile abitazione e edificio alberghiero privato, non rientrano nella categoria “Edifici e opere di interesse strategico” e nemmeno in quella relativa agli “Edifici e opere che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso” (Allegato 2 - D.G.R. 1603/2013).

    Alla luce di quanto sopra descritto si sottolinea che è stata già eseguita, da parte della Ditta CIS GEOFISICA s.r.l. nel mese di ottobre 2011, un’indagine sismica di tipo MASW (Multichannel Analysis Surfces Waves) all’interno dell’area di intervento al fine di definire l’esatta classificazione del terreno su cui insisteranno le nuove unità del complesso abitativo-alberghiero in progetto, ai sensi del p.to 3.2.2 delle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M. 14/01/2008, Allegato 03 – AZIONI SULLE COSTRUZIONI). In particolare la prova ha fornito un valore di Vs30 pari a 575 m/s, considerando come piano di riferimento il piano campagna attuale: rispetto le norme tecniche per le costruzioni (DM 14 gennaio 2008, ex DM 14 settembre 2005), il sito in esame rientra quindi nella categoria B “Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fine molto consistenti, con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e valori del VS30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero NSPT30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu30> 250 kPa nei terreni a grana fina)”.

    OPERE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO IN PROGETTO Tenuto conto delle potenziali dinamiche di dissesto a carattere idrogeologico che potrebbero interessare l’area di edificazione, rappresentate essenzialmente, dall’arrivo da monte di flussi a componente prevalentemente liquida e bassa energia, così come evidenziato nello Studio di Bacino dei torrenti Petit Pallesieux e del Torrente de la Bouche, e considerata la morfologia del settore di versante in esame, che presenta un andamento convesso (displuvio), si è deciso in accordo con i progettisti, di realizzare a monte dell’apice del lotto di edificazione, n. 2 rilevati in terra armata di altezza stimata in circa 5 m, divergenti verso valle in direzione rispettivamente SW e S-SE, a partire dalla quota pari a 1.180 m, che svolgeranno una funzione di deviatori nei confronti delle possibili lame d’acqua provenienti da monte.

    La posizione dei suddetti rilevati è stata studiata in modo tale che essi svolgano una funzione di allontamento di flussi idrici dall’area, indirizzando i medesimi all’interno degli impluvi naturali esistenti ai lati del settore di versante in oggetto, senza arrecare danni alle proprietà limitrofe ed in particolare ai settori abitati più prossimi.

    AMBIENTE AGRO-SILVO-PASTORALE Uso del suolo

    La metodologia seguita per l’analisi dell’uso del suolo e la predisposizione della relativa carta ha comportato una prima analisi delle foto aeree alla quale sono seguiti successivi sopralluoghi sul terreno che hanno permesso l'aggiornamento e il perfezionamento di tali informazioni.

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    PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier – Relazione di sintesi 13

    Per quanto riguarda la fascia di territorio sulla quale insistono le opere sono stati individuati i seguenti usi.

    Corsi d’acqua

    L’area di intervento è delimitata a ovest dal torrente di Pallesieux e a est dal torrente la Bouche. Si tratta di due corsi d’acqua a carattere stagionale sulle cui sponde si è diffusa una vegetazione di tipo ripariale a prevalenza di latifoglie, quali il Frassino, l’Acero montano, la Betulla, l’Ontano verde e il Salicone.

    Prati pascolo

    Si tratta di terreni stabilmente dedicati alla produzione foraggera e al pascolo, con tracce evidenti di sistemazioni e soggetti a una gestione mista con sfalcio e pascolamento primaverile e/o autunnale.

    I prati presentano una rilevante valenza agronomica e svolgono un'importante prevenzione delle forme di degrado ambientale (idrogeologico, paesaggistico e naturalistico) che si potrebbero verificare in caso di abbandono delle attività antropiche.

    Prati alberati

    Si tratta delle stesse cotiche prative appena descritte sulle quali una gestione meno estensiva ha fatto sì che si siano diffusi numerosi esemplari arborei, prevalentemente Frassini e Aceri.

    Bosco

    In questo uso sono state comprese tutte le formazioni arboree presenti nell'area di indagine. Si tratta di formazioni prevalentemente diffuse lungo i due corsi d’acqua e nella parte sommitale.

    Questi popolamenti forestali svolgono un'importante funzione di protezione del versante ed hanno un discreto valore naturalistico e paesaggistico.

    Orti e aree pertinenziali

    Sono terreni utilizzati a scopo agricolo, costituiti principalmente da seminativi, da orti familiari e da frutteti. Si tratta generalmente di appezzamenti di modeste dimensioni situati nei pressi degli edifici esistenti.

    Aree urbanizzate

    Si tratta della delimitazione delle zone sulle quali insistono tutti i nuclei abitativi presenti nell’area di esame.

    Sono aree che non presentano più nessuna valenza agronomica e vegetazionale, infatti le essenze vegetali presenti sono state tutte introdotte artificialmente e sono per lo più estranee alla flora locale.

    AMBIENTE FAUNISTICO L’area in esame presenta un discreto grado di antropizzazione dovuto principalmente alla presenza della strada statale n°26 per il Monte Bianco, che ne costituisce il limite inferiore, e della prossimità con altri insediamenti residenziali, tanto da essere frequentata per lo più da specie antropofile, per lo più comuni, che ben si adattano agli ambienti urbanizzati.

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    Si tratta di esemplari di avifauna quali la Passera d'Italia, la Ballerina bianca, il Merlo, il Codirosso spazzacamino, il Codirosso, il Verdone e il Cardellino.

    Nell’area in esame i biotopi più interessanti e con maggiore valenza ecologica sono rappresentati dalle fasce di vegetazione ripariale situata lungo il corso dei torrenti Pallesieux e la Bouche e nelle fasce boscate presenti immediatamente a monte.

    Nel complesso l’area ha una discreta valenza faunistica.

    CARATTERISTICHE PAESAGGISTICHE Il paesaggio della zona in esame, così delimitata nelle carte tematiche, è di discreto pregio, in quanto si tratta di una porzione di territorio non antropizzata e dove i valori paesaggistici legati agli aspetti di naturalità sono ancora presenti.

    In effetti l'area oggetto del presente intervento corrisponde a un settore per lo più occupato da prati pascolo e alberati e da alcune fasce di vegetazione ripariale che costeggiano il corso dei torrenti Pallesieux e la Bouche, che ne costituiscono i limiti a ovest ed est.

    Nel complesso dunque il paesaggio della zona si configura come molto contrastato per il pregio insito nello stesso e per il pregio legato alla natura complessiva della zona per la presenza dei fondali con il massiccio del Bianco.

    Tutta l’area, infine, risulta vincolata ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 (codice dei beni culturali e del paesaggio ai sensi dell’art. 10 della L. 6 luglio 2002, n. 137).

    5. IL PROGETTO

    LE MOTIVAZIONI DELL’INTERVENTO Il progetto privilegia l’investimento alberghiero, in linea con i Programmi di Sviluppo Turistico (PST) del comune di Pré-Saint-Didier, il quale fa riferimento all’area vasta del comprensorio di Courmayeur.

    Per quanto riguarda la quota di residenziale turistico queste possono contribuire alla diffusione di alloggi turistici, alternativi alle tradizionali forme di ricettività, che rispondono ad una esigenza di autonomia e di un più intenso rapporto con il territorio.

    Tutto ciò in un’area di forte naturalità, collocata in un contesto che garantisce una organizzazione più completa ed integrata dei servizi, può contribuire a rafforzare l’offerta turistica con importanti ricadute sull’economia locale.

    CRITERI PROGETTUALI La scelta progettuale di fondo è rappresentata dall'esigenza di mantenere una forte naturalità dell'area, ricercando un compromesso accettabile con l'esigenza del costruire.

    I volumi edilizi sono distribuiti nel modo seguente:

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    un polo alberghiero, collocato a sud ovest dell'area, che propone un albergo importante (85 camere, con piscina coperta e scoperta, centro benessere, sala per congressi, autorimessa interrata) e di elevata classificazione alberghiera;

    quattro "villaggi" residenziali, immersi nel verde, che ripropongono le forme ed i materiali dell'architettura di montagna.

    Al fine di favorire la naturalità dell'ambiente e il mantenimento delle importanti superfici alberate esistenti il progetto si prefigge innanzitutto di ridurre, il più possibile, la presenza di strade e di parcheggi in superficie.

    In tal senso la nuova strada di accesso e di attraversamento dell'area verrà realizzata quasi interamente in interrato. La strada parte da un nuovo svincolo sulla Strada Statale 26/dir e, sotto passando la struttura alberghiera, arriva ad una rotatoria che serve da un lato lo spazio degli arrivi all'albergo e, d'altro lato, il collegamento con i diversi villaggi residenziali.

    Nella composizione architettonica degli edifici residenziali la scelta di aggregare le unità immobiliari in nuclei “villaggio” risponde all’esigenza di una stazione turistica che vuole mantenere una buona qualità dell’ambiente e del paesaggio, con un limite alla densità dell’edificato e all’occupazione delle aree ancora libere.

    DIMENSIONAMENTO E SERVIZI Sulla base delle tabelle prescrittive del PRG vigente, il dimensionamento dei volumi realizzabili è il seguente:

    PRG DEL COMUNE DI PRE-SAINT-DIDIER - P.U.D. ZONA "C7"

    DIMENSIONAMENTO DEL P.U.D. DISTRIBUZIONE DEI VOLUMI

    Aree inserite nel PUD m2 63.189 Residenze in villaggi

    Indice volumetrico m3/m2 0,55 Villaggio 1 m3 2.952

    Volume edificabile m3 34.754 Villaggio 2 m3 5.800

    Villaggio 3 m3 5.900

    di cui: Villaggio 4 m3 6.200

    - Residenziale m3 20.852 Totale residenze m3 20.852

    - Alberghiero m3 13.902

    Edilizia ricettiva

    Albergo (*) m3 19.400

    (*) Il volume dell'albergo usufruisce del premio di volumetria

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    Il Piano destina le aree riservate a servizi di interesse pubblico sulla base della verifica riportata nella seguente tabella.

    VERIFICA STANDARD PER SPAZI PUBBLICI O DA RISERVARE ALLE ATTIVITA' COLLETTIVE, A VERDE PUBBLICO E A PARCHEGGI

    DESCRIZIONE STANDARD QUANTITA' IN PROGETTO

    Standard complessivi:

    - Attrezzature interesse comune m2/m3 6,50/80 m2 2.824 m2 2.850

    - Verde attrezzato m2/m3 15,00/80 m2 6.516 m2 6.600

    - Parcheggi m2/m3 2,50/80 m2 1.086 m2 1.200

    Totale m2 10.426 m2 10.650

    GLI ASPETTI VEGETAZIONALI In considerazione dell’ampiezza dell’area e dell’ampia superficie sulla quale non si prevedono interventi infrastrutturali sarà di fondamentale importanza curare la progettazione del recupero di tali superfici.

    GLI ASPETTI PAESAGGISTICI Il corretto inserimento ambientale degli interventi edilizi previsti dal PUD è affidato ad un’accurata scelta delle tipologie costruttive e dei materiali edilizi utilizzati, che costituiscono la naturale evoluzione di quelli tradizionali dell'architettura alpina.

    In considerazione dell’ampiezza della zona C7 è inoltre di fondamentale importanza curare la progettazione di tutte le aree non interessate dalla realizzazione degli edifici e delle infrastrutture, così come indicato al paragrafo precedente.

    LA DIMENSIONE ENERGETICA DEL PIANO Il piano tiene conto della necessità di ridurre le emissioni di CO2, sulla base di quanto stabilito dal Piano dell’UE, con scelte costruttive e infrastrutturali che permettano il conseguimento di tale obiettivo.

    In primo luogo, al fine di limitare l’immissione di CO2 nelle zone abitate, è necessario concentrare la produzione di energia con impianti centralizzati e reti di teleriscaldamento.

    In secondo luogo, le costruzioni saranno realizzate sulla base delle componenti fondamentali della bioedilizia, quali:

    corretto orientamento planimetrico rispetto al sole e conseguentemente degli spazi interni agli alloggi (orientamento prevalente rispetto all’andamento del sole);

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    essere realizzato con materiali naturali (biocompatibili) a minimo impatto ambientale;

    sistemi di ventilazione naturale per un adeguato ricambio d'aria nei locali;

    impianti elettrici progettati affinché non si creino ulteriori sorgenti di inquinamento elettromagnetico;

    impianti meccanici (termici e sanitari) progettati per favorire nel tempo il risparmio energetico;

    disporre di un sistema di recupero delle acque meteoriche e delle acque grigie.

    6. CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE CHE POSSONO ESSERE INTERESSATE

    FATTORI DI ATTENZIONE AMBIENTALE Idrogeomorfologia

    L’area è interessata da due torrenti, il Torrent de Pallesieux e il Torrent de la Bouche, che delimitano la zona “C7” rispettivamente a est ed a ovest.

    Nel capitolo 4 sono svolte analisi approfondite sulle problematiche connesse ai due torrenti, con l’indicazione delle misure di salvaguardia adottate dal progetto.

    Elementi del paesaggio e vegetazione

    L’area è inserita nel contesto urbano a nord della frazione di Palleusieux.

    L’area è prevalentemente destinata a prato e pascolo. E successivamente alla realizzazione della viabilità risulterà compresa tra aree agricole e la zona residenziale ad ovest.

    Clima acustico e qualità dell’aria

    Sull’area interessata dal P.U.D. non esiste, ad oggi, uno studio relativo alla zonizzazione acustica comunale, così come non sono reperibili rilievi in loco sulla qualità dell’aria.

    Per entrambe le questioni è il caso di rilevare che l’area in oggetto, ancorché non antropizzata (se si esclude un piccolo fabbricato residenziale collocato nel margine a sud-ovest) deve fare i conti con la strada di collegamento internazionale “Statale 26 DIR”, che corre lungo tutto il fronte sud.

    Inquinamento luminoso

    Il comune non è dotato di un Piano di Illuminazione approvato dal Consiglio Comunale.

    Nella progettazione deli impianti si dovranno rispettare le norme vigenti per contenere l’inquinamento luminoso.

    Accessibilità dell’area

    L’area è accessibile dalla strada statale e, come accesso secondario, dalla viabilità a nord.

    Reti tecnologiche

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    PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier – Relazione di sintesi 18

    Tutte le reti tecnologiche passano sotto la viabilità di progetto che attraversa in direzione nord-sud l’area del PUD.

    Teleriscaldamento

    E’ prevista una rete di teleriscaldamento, progettata per il fabbisogno dell’intero complesso edilizio.

    Acquedotto:

    La rete, collegata all’acquedotto comunale, è dimensionata con una portata oraria di punta = 8,15 mc/h, compatibile con la portata della rete principale,

    Il materiale utilizzato per le tubazioni dell’acquedotto è l’acciaio, che permette l’utilizzo di sistemi elettrici per la necessità legate al gelo della condotta.

    Gas

    La rete gas prevista sotto la viabilità in realizzazione è progettata per la distribuzione all’albergo ed ai villaggi residenziali. È stata effettua la verifica calcolando le sezioni necessarie per il gas metano, che rispetto al GPL richiede sezioni maggiori.

    Rete fognaria

    Nell’ambito in oggetto è presente la rete fognaria, dotata di impianto di depurazione.

    IMPATTI DI CANTIERE Il maggior impatto ambientale, durante la fase di cantierizzazione, sarà dovuto presumibilmente alla dispersione delle polveri in seguito a lavori di movimentazione di terra, di trasporto di materiale, nonché al funzionamento dei macchinari di cantiere e alla circolazione dei veicoli pesanti usati per il trasporto dei materiali di risulta.

    Una efficace misura di mitigazione può essere la periodica bagnatura delle piste di cantiere e dei tratti di viabilità maggiormente interessati dal passaggio dei mezzi pesanti e dalla conseguente dispersione del terreno e polveri.

    Incremento della rumorosità durante le attività edilizie, qualora se ne rilevasse effettivamente la necessità, potrà essere mitigato con la messa in posto di provvisorie barriere antirumore verso l’edificio residenziale a sud-ovest e, a sud, verso la strada statale.

    In ogni caso gli impatti indotti dal cantiere edile risulteranno del tutto transitori e limitati al tempo necessario per il completamento delle opere edilizie.

    POTENZIALI EFFETTI ATTESI Nel quadro sinottico seguente sono individuate e riportate, in riferimento alle categorie, le pressioni specifiche attese dalla attuazione del PUD.

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    Categorie di pressione

    Pressioni stimate in fase di cantiere

    Pressioni stimate in fase di gestione

    Componente ambientale interessata

    CONSUMI

    • Consumi della risorsa idrica

    • Asportazione del suolo

    • Sbancamenti ed escavazioni

    • Consumi energetici.

    • Consumi della risorsa idrica

    • Impermeabilizzazione della parte abitata

    • Consumi energetici

    • Perdita di elementi “verdi”

    • Acqua

    • Suolo

    • Risorse energetiche

    • Ambiente biotico (vegetazione, biomassa)

    EMISSIONI

    • Emissioni in atmosfera da traffico indotto da mezzi di cantiere

    • Rumore da apparecchiature di lavoro

    • Rumore da traffico

    • indotto

    • Vibrazioni da traffico indotto

    • Scarichi temporanei

    Emissioni in atmosfera

    • da riscaldamento

    • da aumento del traffico Locale

    • Produzione di acque reflue

    • Inquinamento luminoso

    • Rumore e vibrazione da aumento del traffico locale

    • Aria

    • Acqua

    • Ambiente fisico (rumore, vibrazione, inq. luminoso)

    • Salute umana

    • Ambiente biotico (ecosistemi urbani, fauna urbana

    INGOMBRI

    • Accumuli di materiali

    • Depositi di materiali di scavo

    • Volumi fuori terra delle opere edili • Paesaggio

    INTERFERENZE

    • Rifiuti solidi urbani / rifiuti speciali

    • Aumento e abbandono di rifiuti nelle aree di cantiere

    • Aumento rifiuti solidi urbani

    • Incremento del traffico locale

    • Ecosistema urbano

    • Salute umana (per incremento rischio incidenti)

  • VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

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    Nel quadro seguente sono indicati gli impatti relativi alle pressioni, e le mitigazioni previste dal piano e proposte in questa sede. Data la posizione e le caratteristiche, relativamente a consumi, emissioni e alle interferenze sono attesi impatti non rilevanti; anche per la fase di cantiere non si evidenziano in via preliminare particolari problematiche.

    Vengono fornite indicazioni di mitigazione da adottare in fase di attuazione del PUD, relativamente a:

    • adozione di tecniche progettuali (architettoniche e strutturali) rispondenti a criteri ecologici;

    • adozione di scelte finalizzate al risparmio di suolo e al contenimento della impermeabilizzazione;

    • al risparmio e riuso delle risorse idriche e al contenimento delle emissioni (con particolare attenzione agli aspetti energetici con preferenza per l’uso di fonti alternative)

    Categorie di pressione

    Impatti potenziali Risposte previste

    dal Piano Mitigazioni suggerite

    Indicatori di monitoraggio

    eventuali

    CONSUMI

    Consumi di suolo a prato

    Aree standard a verde per mq. 7.920 + le aree verdi pertinenziali ai fabbricati

    Contenimento delle aree impermeabilizzate

    Rapporto tra superficie impermeabile e superficie totale del lotto di 1/3

    Incremento dei consumi idrici

    Separazione di acque bianche dalle acque nere

    Recupero delle acque piovane

    Incremento dei consumi energetici

    Modalità costruttive che massimizzino il risparmio energetico

    Valutazione dell’impiego di fonti energetiche alternative

    % energia alternativa utilizzata/energia totale utilizzata

    EMISSIONI

    Incremento emissioni da Riscaldamento

    Tecniche costruttive isolanti

    Aumento inquinamento luminoso

    Soluzioni progettuali conformi al regolamento del piano di illuminazione

  • VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

    PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier – Relazione di sintesi 21

    Aumento impatti da traffico

    (numero veicoli, emissioni, rumore)

    Realizzazione di nuovi parcheggi pubblici di mq.1.355.

    Servizio di navetta per fruitori

    INGOMBRI

    Volumi fuori terra degli edifici

    Distribuzione degli edifici in relazione all’intorno esistente.

    Scelte architettoniche contestualizzate con l’intorno

    INTERFERENZE

    Ampliamento della superficie edificata.

    Aumento rifiuti urbani.

    Incremento del traffico locale.

    L’intervento previsto dal PRG è un ambito di espansione, analogo a quello confinante a est

    Organizzazione dei sistemi di viabilità di connessione per ridurre la velocità dei veicoli e migliorare l’innesto dalla strada interna alla strada statale 26DIR.

    7. CONCLUSIONI

    Dalla sintesi degli studi di pianificazione territoriale consultati e dagli approfondimenti effettuati per la redazione del P.U.D., è possibile affermare che l’intervento edilizio non sarà fonte di impatto ambientale sull’area circostante, nella quale si inserisce in continuità con quanto previsto dal PRG comunale omogeneamente agli ambiti adiacenti.

    A conclusione di quanto fin qui esposto si ritiene necessario sottolineare che il Piano proposto, a fronte di un contributo importante all’economia della zona, non comporterà impatti particolarmente negativi per l’ambiente circostante.

    Gli interventi a maggior impatto negativo sono limitati al periodo di cantierizzazione con carattere transitorio e temporaneo. L’uso di normali accorgimenti in fase esecutiva consentirà una ulteriore mitigazione di tali impatti.

    Infine, a conclusione del presente documento, si riporta una sintesi schematica dei possibili impatti ambientali indotti dalla realizzazione del Piano sulle matrici ambientali. Si ritiene corretto sottolineare che con “impatto” non si intende unicamente una interferenza negativa con l’ambiente circostante, ma nel caso specifico in oggetto, alla luce di quanto precedentemente esposto, modifiche minime, per lo più trascurabili e perfettamente mitigabili tramite la corretta progettazione

  • VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

    PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier – Relazione di sintesi 22

    ed esecuzione delle opere nel rispetto dei vincoli e delle prescrizioni già presenti negli strumenti urbanistici locali.

    COM

    PON

    ENTI

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    TALI

    IMPATTO PREVISTO

    INTERVENTI DI MITIGAZIONE

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    Emissioni dovute al riscaldamento degli edifici

    Emissioni dovute all’incremento del traffico

    In fase di progettazione esecutiva saranno valutate le soluzioni tecniche più idonee per abbattere le emissioni atmosferiche e, al contempo, per aumentare l’efficienza energetiche delle opere.

    La nuova viabilità interna garantisce percorsi più brevi e conseguente contenimento delle emissioni atmosferiche.

    Mitigabile

    ACQUA

    Modifica della superficie drenante naturale

    Gli interventi in progetto non costituiscono elementi di rischio per la risorsa idrica intesa come falda sotterranea. Si prevede, comunque, che ogni singolo intervento edilizio predisponga opportune superfici / o strumenti idonei per il corretto drenaggio delle acque piovane provenienti dai tetti e dalle parti pavimentate che verranno recapitate, previo eventuale trattamento, in corso d’acqua superficiale. La vulnerabilità intrinseca nell’acquifero resterà comunque invariata.

    Mitigabile

    NATURA E BIODIVERSITA’

    Mantenimento di aree verdi naturali e risistemazione delle sponde dei Torrent de Pallesieux e del Torrent de la Bouche

    Il Piano prevede ampie aree verdi e boscate che si ripropongono per una estensione che copre il circa il 70 % della superficie totale. Inoltre la risistemazione dei torrenti che scorrono ad est e ovest dell’area a PUD garantirà la riqualificazione e la tutela degli stessi tramite la stabilizzazione e modellazione delle sponde e la salvaguardia dell’ambiente naturale, favorendo la conservazione della biodiversità delle specie erbacee autoctone. La valorizzazione naturale di tali aree verrà inoltre integrata tramite la piantumazione di nuove specie arboree autoctone.

    Mitigabile

    SUOLO Riduzione della copertura naturale

    La riduzione della copertura naturale, tenuto conto della dimensione in pianta degli edifici e degli spazi (limitati) occupati dalla viabilità in superficie, è limitata ad una percentuale di circa il 30%. L’area in oggetto è attualmente a prato e pascolo, con alcune presenze debolmente boscate. Pur diminuendo, in piccola parte, l’estensione areale della copertura naturale, verrà mantenuto e potenziato il ruolo di protezione naturale del suolo per gli orizzonti sottostanti.

    Mitigabile

  • VERIFICA DI ASSOGGETABILITÀ ALLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

    PUD- Zona C7 – PRGC di Pré Saint Didier – Relazione di sintesi 23

    RUMORE

    Incremento dovuto all’aumento del traffico veicolare e dei nuclei abitativi

    Gli interventi previsti e la natura dell’impatto indotto non modificheranno sostanzialmente l’attuale clima acustico dell’area.

    Mitigabile

    ENERGIA Consumo energetico

    Al fine di conseguire agli obblighi normativi di risparmio energetico, da progetto è prevista la realizzazione di edifici in classe energetica di tipo “A”.

    Mitigabile

    LUMINOSITA’

    Aumento dell’inquinamento luminoso legato ai centri urbani

    Le aree esterne da illuminare sono ridotte in modo significativo dal fatto che i 2/3 della viabilità interna si sviluppa in interrato. Da progetto, le aree oggetto di illuminazione verranno dotate di apparecchi con ottime caratteristiche costruttive ad alta efficienza, lampade a ridotto consumo ed elevate prestazioni illuminotecniche e dove necessario, l’introduzione di accorgimenti anti abbagliamento.

    Mitigabile

    VIABILITA’ Aumento del traffico veicolare

    La bretella che collega la Strada Statale con i nuovi insediamenti, con la possibilità di collegamento con il vicino agglomerato di Courmaison, costituisce un miglioramento del sistema trasportistico comunale.

    L’impatto del Piano risulta quindi trascurabile.

    Mitigabile

    In base all’analisi dell’intervento per l’individuazione dei possibili impatti sull’ambiente si propone pertanto di non sottoporre alla Valutazione Ambientale Strategica il PUD della zona “C7” Palleusieux in comune di Pré-Saint-Didier, poiché alla luce dei documenti disponibili non si ritiene che le sue previsioni possano generare effetti negativi rilevanti.

    2PUD C7_RELAZIONE DI SINTESI