A a · di plastica o di vetro, barattoli di acciaio e lattine di alluminio, ... “Nella nostra...

9
GITA a RICICLONIA ALBUM PER LA CLASSE RICICL CLASSE di PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA AMBIENTALE

Transcript of A a · di plastica o di vetro, barattoli di acciaio e lattine di alluminio, ... “Nella nostra...

GITA a

RICICLONIA

ALBUM PER LA CLASSE

RICICL CLASSEdi

PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA AMBIENTALE

Olga e Tito erano felicissimi! Erano arrivati a Riciclonia, la città dove i cittadini avevano un motto: niente deve andare perduto. Infatti, in ogni casa tenevano contenitori diversi per i rifiuti da raccogliere.Riciclonia non era una città come tutte le altre.Parchi e viali alberati, auto elettriche, biciclette, allegri contenitori per la raccolta differenziata dovunque e un’isola ecologica circondata di verde. Adulti e bambini che uscivano di casa per mettere al posto giusto bottiglie di plastica o di vetro, barattoli di acciaio e lattine di alluminio, sacchetti di carta e cassettine di legno.Li aveva invitati zio Ottavio. “Ho una grande sorpresa per voi” aveva detto per telefono.Certo, anche Ottavio non era uno zio come tutti gli altri. Era uno scienziato, responsabile della grande Centrale del Riciclo, vanto della città.Appena scesi dall’autobus, zio Ottavio li aveva subito presi per mano, Olga a sinistra e Tito a destra, e li aveva portati nel suo laboratorio di progettazione, un salone gigantesco, occupato da un plastico.“Che cos’è?” aveva subito chiesto Olga.Lo zio, orgoglioso, aveva spiegato: “Si tratta della nuova stazione dei treni! È un progettoal quale qui in città tutti stiamo lavorando da tanto tempo. Il nostro obiettivo è costruire la stazione solo con materiali ottenuti dal riciclo, senza consumare altre risorse. Un enorme vantaggio per il pianeta intero!”.

PARTE PRIMA • L’AMBIENTE • La città senza sprechi

3

Cari bambini e gentili insegnanti,

BUONGIORNO!Mi chiamo Ottavio e sono uno scienziato. Mi occupo di riciclo dei rifiuti di imballaggio insieme ai cittadini della fantastica città di Riciclonia. Venite anche voi in gita con i miei nipoti Olga e Tito, vi divertirete. Anche loro, come voi, stanno attenti a differenziare in casa gli scarti e gli imballaggi dei cibi o degli oggetti che acquistano. Tutti i bambini qui a Riciclonia sanno bene che questa è la prima operazione necessaria per avviare gli imballaggi a una nuova vita. Infatti, seguendo le indicazioni del nostro Comune, li prendono e li depositano negli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Lo fanno Olga e Tito nella città in cui abitano e lo fate di sicuro anche voi… Non ricordo i vostri nomi! Scriveteli qui per piacere.

Se venite qui a Riciclonia, scoprirete come tutto rinasce nella nostra grande, fantastica, Centrale del Riciclo: funziona proprio come le aziende che da voi riciclano ogni tipodi imballaggio: acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro. Già, qui a Riciclonia regna la fantasia, ma il risultato, lo vedrete, è del tutto reale: un’intera stazione ferroviaria fatta in materiale riciclato!

Certo, anche qui da noi ci sono i pasticcioni che non conoscono le regole per una raccolta differenziata di qualità! Ne è arrivato uno persino da un altro pianeta, chissà chi c’è sotto quel mantello nero! Vi svelo un segreto? Fa tutto alla rovescia! D’altra parte, come poteva essere diversamente con quel nome che ha… Basta, ho detto fin troppo! Scoprirete tutto leggendo.

Pronti… Via!

Ciao, volete conoscere il nostro VOCABOLARIO SOSTENIBILE?

Imballaggio: ciò che permette lo spostamento nel tempo e nello spazio di un bene di consumo.

Raccolta differenziata: il servizio comunale che preleva i rifiuti opportunamente separati per materiale dai cittadini.

Recupero energetico: è l’insieme dei processi che consentono di ricavare energia dai rifiuti per combustione, sotto forma di calore o elettricità.

Riciclo: è il vanto di Riciclonia. Comprende qualsiasi operazione di recupero che trasforma i rifiuti in “materia prima–seconda” per produrre nuovi beni fatti dello stesso materiale.

Rifiuto: indica i nostri “scarti”. Qualsiasi sostanza od oggetto di cui ci disfiamo o abbiamo l’intenzione o l’obbligo di disfarci.

Riuso: revisione delle funzioni di un oggetto alla luce di un suo nuovo e originale utilizzo, per esempio creativo.

Riutilizzo: quando un bene viene riusato con la stessa funzione originaria.

Olga e Tito erano estasiati. “Ci racconti come farai?”.“Come faremo, vorrete dire!”.Lo zio iniziò a spiegare. “Nella nostra Centrale del Riciclo, faremo rinascere la plastica per creare uno strepitoso parco giochi. Senza dimenticare il vetro e l’alluminio che si riciclano all’infinito e senza alcuna perdita! Di vetro saranno le bottiglie del bar e dall’alluminio otterremo delle biciclette che verranno prestate ai turisti per visitare la nostra città, senza dannose emissioni. Raccoglieremo acciaio in quantità sufficiente per ottenere i binari e i sostegni delle bici. In ogni casa, i cittadini stanno mettendo da parte l’acciaio delle scatolette. La carta riciclata ci sarà utile per gli avvisi, le locandine e tutte le altre informazioni per i viaggiatori. Il legno si trasformerà in scrivanie e arredi come un banco da bar. Vi pare che manchi qualcosa?”.Olga e Tito ci pensarono su un poco e poi scossero la testa. “Sembra proprio che ci sia tutto!”.Olga, che era la più curiosa, aveva in testa ancora un sacco di domande. Ne scelse una, quella che sentiva più urgente sulla punta della lingua. “Come farete a raccogliere tutto quello che serve?”.“Con la raccolta differenziata! - rispose lo zio - Non avete visto i contenitori? E il grande aiuto ce lo daranno gli imballaggi”. “Che c’entrano gli imballaggi?” e si capiva dal tono che Tito era un po’ scettico. “Seguitemi e vi spiego tutto!”.

Uscirono dal laboratorio per andare al supermercato. Presero un carrello e Ottavio cominciò a spiegare la funzione

degli imballaggi e l’importanza del loro riciclo.La prima cosa che prese in mano era una bottiglia di polpa

di pomodoro. “Vedete? Vetro e acciaio per il tappo. La bottiglia è perfettamente sigillata. Si può trasportare la polpa

dalla produzione fino alla tavola senza correre il rischio che si danneggi!”.Subito dopo lo zio prese la lattina di una bibita:

“Questo contenitore invece è in alluminio, un materiale molto prezioso. È importante che non ne venga sprecato nemmeno un pezzo piccolo piccolo!”.

Al reparto dei freschi trovarono scatole di cartone e cassette di legno con la frutta e la verdura. Zio Ottavio non mancò di sottolineare l’importanza

di tutte le azioni che servono a salvaguardare l’ambiente in cui viviamo, che poi è il nostro Pianeta. Per esempio l’utilizzo di carta e legno riciclati! Tito e Olga approvarono. Loro amavano la natura!“La plastica!” disse lo zio, indicando una confezione da sei bottiglie. “La plastica deriva dal petrolio, è un materiale versatile e quindi viene usato in tanti modi. Per questo noi stiamo attenti a studiare tutte le soluzioni per riciclarla!”. Di corsia in corsia lo zio fece osservare ai bambini di cosa erano composti gli imballaggi dei prodotti e finalmente li portò fuori.“Ecco la risposta alla tua domanda Olga – concluse lo zio indicando ai bambini la casa di fronte al supermercato con i contenitori della raccolta differenziata fuori dalla porta - Gli imballaggi separati dai cittadini, raccolti dai Comuni e avviati a riciclo nella nostra grande Centrale contribuiranno al nostro progetto di stazione!”.

4 5

Lo zio Ottavio aveva appena detto così e i nipoti stavano ammirando l’ordine e la pulizia della strada, che un lampo nero attraversò l’aria gettando lo scompiglio nell’area di raccolta davanti alla casa.I contenitori in cui i materiali erano statisapientemente suddivisi si ribaltarono e acciaio, legno, plasticae alluminio si mescolarono tragicamente con vetri rotti e sacchetti di carta che volavano dappertutto. Nella baraonda generale fecero appena in tempo a vedereuna strana figura avvolta da un mantello, con il cappuccio che copriva il viso: buttava alla rinfusa in un grande sacco imballaggi di tutti i tipi. In un lampo scomparve, con il sacco sulle spalle. A terra, in mezzo al disastro di bidoni rovesciati, era rimasto un solo indizio: dei ciuffi di pelo colorato.I bambini e lo zio si guardarono. Erano senza parole, ma le domande erano nei loro sguardi stupiti e preoccupati. Cosa è successo? Chi sarà quell’ombra nera e come fa a muoversi così veloce? E quei ciuffi di pelo?In quel momento delle grida arrivarono alle loro orecchie. Sembravano venire da qualche strada più in là. 6 7

Pronti… Via!Fate a casa un controllo in cucina: di quali materiali sono fatti gli imballaggi dei prodotti acquistati? Avete un posto dove riporli dividendoli come richiede il vostro Comune? Provate a creare a casa con i vostri genitori o in classe dei nuovi originali contenitori creativiper la raccolta differenziata!

Quante informazioni! Ora tocca a voi: trasformatele in disegni, grafici, e-book per comunicarle a tutti, a scuola e a casa.  

In 20 anni in Italia sono riciclate 5.300.000 tonnellate

di ACCIAIO. Una quantità impressionante, sufficiente per realizzare 53.300 km di binari

ferroviari o ben 48.000 vagoni, che messi in fila coprirebbero

la distanza tra Milano e Reggio Calabria.

Il riciclo dell’ ALLUMINIO fa risparmiare il 95% dell’energia

necessaria per produrlo dalla materia prima: la bauxite. Per ogni tonnellata di alluminio riciclato si risparmiano

12 tonnellate di CO2. Nell’ultimo anno in Italia – che è al primo posto

in Europa per il riciclo dell’alluminio - è stato riciclato il 73%

degli imballaggi in alluminio circolanti.

Con 13 bottiglie di PLASTICA si fa una maglia da calcio.

Le tonnellate di rifiuti di imballaggi in plastica raccolte in Italia sono equivalenti a 34 volte

il volume del Colosseo e a 95 volte il peso della Torre Eiffel.

53,1 kg è la quantità media di CARTA e cartone

che ogni italiano ha raccolto lo scorso anno. Una scatola avviata a riciclo torna in vita

in meno di 2 settimane. Un foglio di giornale dopo

una sola settimana.

Con 1 kg di rottame di VETRO si può produrre, all’infinito e senza alcuna perdita, 1 kg di nuovi contenitori: si risparmia così il 120% della sabbia e altri componenti minerali necessari

e il 30% circa dell’energia che serve per trasformarli in vetro. Ogni anno, a livello nazionale,

si risparmia l’equivalente dei consumi di gas a uso domestico di una città come Genova.

Grazie al riciclo del vetro, ogni anno si evitano le emissioni di 2 milioni di tonnellate di CO2

in atmosfera, equivalenti a quelle che assorbe una foresta più vasta del Veneto,

del Lazio o della Puglia.

Con tutto il LEGNO raccolto in Italia in un anno

si potrebbe riempire 27 volte tutto il Colosseo.

PARTE SECONDA • IL RICICLO • Differenziare per trasformare

Lo sapevate quanto fa bene all’ambiente il riciclo degli imballaggi?

www.riciclodiclasse.it

Corsero in direzione del suono e trovarono una signora disperata, che urlava davanti al cancello del condominio. Tutti i sacchi della raccolta porta a porta, differenziati con premura dagli abitanti, erano sparsi per terra. Ottavio si avvicinò. “Che sta succedendo?” domandò, sforzandosi di calmare la signora, anche se in realtà aveva già capito.La donna indicò un punto all’orizzonte: “Non so… non sono sicura… ho visto qualcosa, come un lampo nero che ha buttato tutto all’aria…”.Poi indicò un punto poco lontano: “A terra è rimasto solo quello strano ciuffo di pelo”.Era un indizio! Si trattava dello stesso personaggio che aveva fatto il disastro nella strada di fronte al supermercato!Intanto, alte grida arrivarono da altri punti della città. Ovunque andassero, Ottavio, Olga e Tito trovavano la stessa situazione e gli stessi ciuffi colorati.Persino un camion della raccolta era stato ribaltato e tutt’attorno volavano peli variopinti.Tutti i testimoni parlavano del lampo nero e indicavano gli stessi ciuffi di peli che pareva avessero invaso la città.Mentre seguivano le tracce, il cellulare di zio Ottavio squillò e lui scambiò poche battute preoccupate.Dalla Centrale del Riciclo gli stavano facendo sapere che quella pessima situazione stava allargandosi a macchia d’olio su tutto il territorio della città. Addetti e camion non bastavano più per rimediareai guai combinati dal lampo nero e i materialidifferenziati non riuscivano più ad arrivare a destinazione. I lavori, di fatto, erano bloccati. Zio Ottavio non aveva scelta: doveva tornare alla Centrale e i bambini sarebbero andati con lui.

Quello che i bambini videro li lasciò a bocca aperta.La Centrale del Riciclo era davvero grande. Era il cuore pulsante

della trasformazione degli imballaggi. La carta veniva sminuzzata, macerata e trasformata in altra carta.

L’alluminio e l’acciaio, separati, venivano fusi e trasferiti in altri stampi per prendere nuove forme: binari, biciclette, tubi e chi più ne ha più ne metta. Il legno si trasformava in porzioni piccolissime e poi veniva pressato. La plastica ridotta in scaglie e poi rilavorata. Il vetro fuso per essere trasformato. Tutto quel lavoro consentiva un tale risparmio di materie prime e di energia che a ogni passaggio si sarebbe sentito il sospiro di gratitudine del Pianeta intero.Purtroppo, tutto il lavoro per il completamento della stazione ferroviaria rischiava di fermarsi se non fossero arrivati i materiali da riciclare.Appena entrato nel piazzale, Ottavio fu subito circondato dai tecnici.Le domande si accavallavano. Chi era stato? Chi poteva permettersi un atteggiamento del genere in una città tanto virtuosa? Era sicuramente un sabotaggio! Qualcuno stava intralciando il progetto della stazione! “Saremo noi a fermare questa catastrofe!” assicurò lo zio. Prese per mano Olga e Tito e tutti e tre insieme si avviarono per la loro missione. Non fu difficile seguire le tracce pelose: erano sparpagliate in ogni dove, ma conducevano chiaramente in una sola direzione, il bosco vicino alla città. Si addentrarono tra gli alberi, dove i peli colorati erano attaccati ai rami. Tito si fece la domanda che era anche nel cuore di Olga: “Possibile che un essere così colorato sia malvagio e faccia tanti danni?!”.

8 9

Erano sudati e affannati quando arrivarono a un antro che si apriva dentro una parete rocciosa.Prima di partire per Riciclonia, Olga e Tito non si sarebbero mai aspettati una tale avventura. Si affacciarono per spiare e notarono un caos catastrofico: rifiuti mescolati e ammonticchiati alla rinfusa in una specie di torre.Guardando meglio, si accorsero che in fondo c’era uno strano mucchio di peli colorati di tutti i colori dell’arcobaleno, con grandi occhi: piangeva e sussultava.Il mantello nero era abbandonato a terra. Ottavio si avvicinò, facendo un gesto della mano ai bambini perché restasseroindietro. Si era accorto che il povero essere soffriva per una scheggiadi vetro infilata in un piede.“Ci penso io, voi correte a chiamare qualcuno dalla Centrale per dividere e recuperare tutti questi materiali! Vi ricordate la strada?”“La strada la sappiamo” disse Olga, “ma tu non puoi restare qui da solo!”.“Non preoccupatevi. Io so cosa fare. Voi correte!”.E non ebbe bisogno di ripetersi, perché i bambini stavano già sfrecciando via.

10 11

Pronti… Via!Guardate i video sui processi di riciclo degli imballaggi sul sito www.riciclodiclasse.it!Ora che sapete cosa si può ottenere dai diversi materiali, provate a rappresentare la trasformazione con un disegno, un fumetto o un’animazione video!

Che confusione in città! La raccolta differenziata è rovinata.Ma da voi non è così, nessuno rovina il vostro lavoro: raccontatelo. Come avviene la raccolta nel vostro comune? Porta a porta? Con contenitori in strada? Dov’è l’isola ecologica? In casa, come vi organizzate per differenziare? E voi bambini, che incarico avete? Per la vostra narrazione potete usare le parole, ma anche i disegni, le foto, le riprese video… Potreste anche intervistare genitori e nonni!

LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DI QUALITÀ PREPARA LA TRASFORMAZIONEI processi di trasformazione degli imballaggi provenienti dalla raccolta differenziata effettuata dai cittadini porta a porta, o con campane o cassonetti per strada, o presso l’isola ecologica,seguono tutti un percorso che ha dei punti in comune. Una volta raccolti, vengono inviati a impianti specializzati che si occupano di ripulirli da materiali estranei e ridurli di volume, in modo da facilitarne il trasporto alle aziende specializzate: cartiere, fonderie per acciaio e alluminio, vetrerie e impianti di riciclo per il legno e la plastica.

La CARTA e il cartone vengono compressi in balle che poi vengono trasportate alla cartiera per il macero, diluite con acqua e trasformate in nuovi quaderni, rotoli di carta per la stampa e in nuovi imballaggi.I rottami di ACCIAIO, di ALLUMINIO e di VETRO vengono fusi ad altissime temperature e trasferiti in stampi per prendere nuove forme.Il LEGNO, ricavato principalmente dalle cassette o dai pallet, viene ridotto in scaglie, quindi pressato insieme a colle a bassissimo contenuto di formaldeide per realizzare prevalentemente pannelli truciolari impiegati nella produzione di mobili. Le diverse tipologie di PLASTICA sono compresse in balle omogenee e trasferite al vero e proprio impianto di riciclo: qui vengono ridotte in scaglie o in granuli e poi rilavorate a temperature adeguate per consentirne la trasformazione in nuovi oggetti e imballaggi.

PARTE TERZA • LA CITTADINANZA • Seguiamo le regole!

La bottigliadi VETRO che

avete sulla tavola si ottiene da una bottiglia di vetro correttamente

riciclata.

Lo sapevate che…

Con 1.500 barattoli

di ACCIAIO si ottiene

un tombino. Con 20 bottiglie di PLASTICA (PET)

si fa una coperta in pile e con 2 flaconi

di plastica (HDPE) un frisbee.

Con la CARTA riciclata si ottengono

tutti i quadernie le scatole

che vi servono!

Dal riciclo di 800 lattine di ALLUMINIO

si ottiene una bicicletta.

Con il riciclo di 6 pallet di LEGNO

si fa un armadio e con il riciclo di 30 cassette per la frutta

una scrivania.

www.riciclodiclasse.it

Mentre Olga e Tito raggiungevano la Centrale del Riciclo, lo zio Ottavio aveva avvicinato l’essere misterioso con cautela, parlandogli con delicatezza per non spaventarlo. “Ho le migliori intenzioni… posso aiutarti!”.Ottavio, come quando toglieva i cerotti dalle ginocchia dei nipoti, con un unico abile gesto e una mossa fluida e repentina del polso tolse la scheggia di vetro. Il povero infortunato non ebbe nemmeno il tempo di dire “Ahi!” che già lo zio gli stava tamponando il piede con un fazzoletto pulito. “Io sono Ottavio. Tu come ti chiami?”.La risposta arrivò con un filo di voce: “Mi chiamo Olcicir”.“Da dove vieni?”.“Dal pianeta Arret”.“Stai mettendo sottosopra la nostra città. Ma perché lo fai?”.Olcicir spiegò con voce incerta: “Ho visto Riciclonia e mi è piaciuta. Volevo prendere quello che c’è qui per fare anche sul mio pianeta una stazione riciclata. Però… sto cercando di fare una prova di costruzione, ma vedete che non sta in piedi… non capisco perché non mi riesca…”.Ottavio rise. “Certo che non puoi ottenere niente con questa confusione. I materiali vanno divisi e trasformati. Hai bisogno di contenitori differenziati e di impianti di riciclo come la nostra Centrale”.

Mentre Ottavio e Olcicir parlavano, erano rientrati i bambini accompagnati da un esercito di tecnici che, dopo il racconto

e le presentazioni dello zio, si misero all’opera per sistemare la caverna e recuperare gli imballaggi.

Tutti lavoravano a raccogliere e differenziare. Gli occhi di Olcicir si facevano sempre più luminosi.Fu allo zio che venne l’idea: “Olcicir, adesso che sai cosa fare, con la tua velocità magica potresti aiutarci a rimediare al danno che hai creato. Con il tuo aiuto faremmo tutto in un attimo!”. Olcicir indossò di nuovo il mantello nero e riordinò Riciclonia con una rapidità insperata, sotto gli occhi increduli dei cittadini che si erano radunati a guardare.Dopo solo una settimana da quell’episodio, finalmente la stazione ferroviaria venne inaugurata. Era proprio la più bella ed ecologica delle stazioni mai viste ed era stata completata con l’aiuto di tutti. Olcicir fu l’ospite d’onore della festa di inaugurazione e quando partirono i primi fuochi d’artificio scomparve portandosi dietro le nuove conoscenze sul riciclo e lasciando una coloratissima striscia di arcobaleno.12 13

R I C I C L O N I A

14 15

Pronti… Via!Leggete il Decalogo CONAI della raccolta differenziata di qualità! In ogni situazione di vita comune, per star bene insieme si devono condividere regole e comportamenti, come avete imparato a fare per la raccolta differenziata degli imballaggi. Riflettete sulle occasioni che avete avuto di sperimentare questa importante e indispensabile “regola di cittadinanza”.Trasformate il Decalogo in un piccolo poster illustrato da appendere in cucina, aggiungendo altre “regole”: le vostre raccomandazioni per la qualità della vita, in classe e a casa.

FACCIAMO TUTTI LA NOSTRA PARTE, ORA TOCCA A NOI!Primo passo: la raccolta differenziata

È fondamentale che ciascuno di noi faccia la propria parte. Ogni materiale di imballaggio correttamente separato diventa risorsa nuovamente utilizzabile, grazie ai processi di riciclo che avvengono nelle cartiere, nelle fonderie, nelle vetrerie...Ogni volta che mettiamo una bottiglia di vetro nel corretto contenitore per la raccolta differenziata ne rendiamo possibile il recupero per realizzare nuove bottiglie.È un processo di rinascita! E questo vale anche per gli altri materiali di imballaggio: acciaio, alluminio, carta, legno e plastica. Se li separiamo correttamente, riduciamo l’impatto ambientale dei rifiuti, recuperiamo risorse preziose e risparmiamo materie prime.A questo serve seguire le regole del Decalogo CONAI per una raccolta differenziata di qualità: rispettarle vuol dire saper essere cittadini responsabili e attenti alla salute del nostro Pianeta. Perché il suo benessere dipende da noi, dalle nostre azioni quotidiane.

RISULTATO FINALE: CREARE NUOVO VALORELa forza di CONAI sta nel suo sistema: 6 Consorzi dei materiali, acciaio (Ricrea), alluminio (Cial), carta e cartone (Comieco), legno (Rilegno), plastica (Corepla), vetro (Coreve), che si occupano ciascuno del riciclo di un materiale di imballaggio e operano sul territorio attraverso convenzioni con i Comuni e con le Società di gestione dei servizi di raccolta differenziata per il ritiro e la valorizzazione degli imballaggi usati. CONAI indirizza l’attività dei Consorzi e garantisce i risultati finali di recupero. In 20 anni di attività CONAI e i Consorzi di filiera sono riusciti a ridurre notevolmente il volume dei rifiuti di imballaggio destinati alla discarica, recuperando più di 9 milioni di tonnellate su oltre 12 milioni di tonnellate di imballaggi immessi al consumo. In altre parole, vengono recuperati 3 imballaggi su 4 (erano 1 su 3 nel 1998).

Separa correttamente gli imballaggi in base al materiale

di cui sono fatti e mettili nell’apposito contenitore

per la raccolta differenziata. Grazie a te che separi

gli imballaggi e al Comune che li raccoglie, CONAI

e i Consorzi di filiera fanno rinascere l’acciaio, l’alluminio, la carta, il legno, la plastica

e il vetro.

Introduci nel contenitore per la raccolta differenziata

della plastica tutte le tipologie di imballaggi. Fai attenzione a non introdurre altri oggetti,

anche se di plastica, come giocattoli, vasi, piccoli elettrodomestici, articoli

di cancelleria e da ufficio.

Fai attenzione a non mettere nel contenitore del vetro bicchieri e oggetti

di cristallo, stoviglie in ceramica, porcellana, pyrex e lampadine.

Inserire tali materiali può vanificare i tuoi sforzi perché rovina

la raccolta del vetro.

Riduci sempre, se possibile, il volume

degli imballaggi: schiaccia le lattine e le bottiglie di plastica richiudendole poi con il tappo,

appiattisci carta e cartone. Se fai questo, renderai più efficace il servizio

di raccolta differenziata.

Dividi, quando è possibile, gli imballaggi composti

da più materiali, ad esempio i contenitori di plastica

delle merendine dalla vaschetta di cartone oppure i barattoli di vetro dal tappo di metallo.

Se fai questo, limiterai le impurità e permetterai di riciclare

più materiale.

Togli gli scarti e i residui di cibo dagli imballaggi

prima di metterli nei contenitori per la raccolta differenziata.

Se fai questo, ridurrai le quantità di materiali che vengono

scartati.

1.

2.

6. Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi

in alluminio. Oltre alle più note lattine per bevande, separa anche vaschette e scatolette per il cibo,

tubetti, bombolette spray e il foglio sottile per alimenti.

7.

Riconosci e conferisci correttamente gli imballaggi

in acciaio, solitamente riportano le sigle FE o ACC. Le trovi su barattoli

per conserve, scatolette del tonno, lattine e bombolette, fustini

e secchielli, tappi corona e chiusure di vario tipo per bottiglie

e vasetti.

8.

9.Ricorda che se hai imballaggi

in legno li puoi portare alle isole ecologiche comunali attrezzate.

Cassette per la frutta e per il vino, piccole cassette per i formaggi,

contenitori di legno, sono tutti imballaggi che possono

essere riciclati.

10.

3.4.

5.

Sappi che la carta sporca (di cibo, di terra, di sostanze velenose

come solventi o vernici), i fazzoletti usati e gli scontrini

non vanno nel contenitore della carta; inoltre il loro conferimento peggiora la qualità della raccolta differenziata

di carta e cartone.

DECALOGOCONAI DELLA

DI QUALITÀ

RACCOLTA DIFFERENZIATAwww.riciclodiclasse.it

CONAI per le SCUOLECONAI è il Consorzio Nazionale Imballaggi.Il suo compito è promuovere e garantire a livello nazionale il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio, secondo gli obiettivi di legge.La missione di CONAI prevede di svolgere anche attività di sensibilizzazione e infor-mazione verso i cittadini, i primi attori in grado di innescare un ciclo virtuoso con il semplice gesto quotidiano della corretta separazione dei rifiuti.

Coerentemente con questa parte della sua missione, e dal momento che la Scuola svol-ge un ruolo fondamentale nel preparare i cittadini del futuro, CONAI ha ideato e avviato insieme al Corriere della Sera il progetto Riciclo di classe dedicato al tema dell’educa-zione ambientale, con particolare riferimento alla raccolta differenziata e al riciclo dei materiali di imballaggio, all’interno di un contesto di cittadinanza responsabile.

Per approfondire il tema del riciclo degli imballaggi, le classi hanno a disposizione questo album illustrato con il racconto di Riciclonia e il sito ww.riciclodiclasse.it, rea-lizzato da CONAI e Corriere della Sera come supporto al progetto. • L’album suggerisce al termine di ognuna delle tre parti del racconto (AMBIENTE,

RICICLO, CITTADINANZA) attività da fare in classe e a casa. • Sul sito, l’insegnante e i bambini trovano informazioni, video e altre proposte ludi-

co-operative relative alle tre aree, suddivise su due livelli secondo gli obiettivi di competenze contenuti nelle Indicazioni Nazionali 2012.

La fase di approfondimento trova la sua conclusione premiante nel concorso edu-cativo a cui è dedicato il pieghevole. Una sfida ludico-creativa che invita i bambini a immaginarsi, come i cittadini di Riciclonia, protagonisti del percorso di riciclo, dalla raccolta differenziata fino all’impiego dei 6 materiali, per realizzare un originale pro-getto: un oggetto, la palestra della scuola, la cucina nella casa di uno dei suoi abitanti, il parco giochi…