9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai...

24

Transcript of 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai...

Page 1: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

RE(; ION E DEL VEN

9iurza regkona e [i::!;i"

DECRETON. 78 DEL6 SETTEMBRE 2017 viiilillili,iiliniliJlliililliill

OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma 2 de1 D. Lgs.n. 152/2006 e s.m.i, dell'Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata con decreto del Direttore del

Dipartimento Ambiente n. 10 del 31 gennaio 2014 all'impianto di incenerimento di rifiuti non pericolosie sanitari a rischio infettivo con recupero energetico ubicato in Viale della Navigazione interna, 34, loc.S. Lazzaro - 35129 - Padova.

Gestore: Ditta HestAmbiente s.r.1, con sede legale in Trieste (TS), Via del Teatro n. 5.

NOTE PER LA TRASPARENZA: Con il presente decreto si conclude il procedimento di riesame de11'AIArelativa all'impianto di incenerimento rifiuti di cui trattasi, gestito dalla Ditta HestAmbiente s.r.l., attivatod'ufficio in ottemperanza all'intervenuta normativa (D. Lgs. n. 46/2014).

IL DIRETTORE DI AREA TUTELA E SVILUPPO TERRITORIO

VISTO

VISTO

il Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante "Norme in materia ambientale".

il Decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 46, recante "Attuazione direttiva 2010/75/UE relativa

alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento)".VISTA

VISTO

VISTA

VISTA

VISTO

VISTA

DATO ATTO

l'autorizzazione integrata ambientale (AIA) rilasciata alla Ditta Acegas-Aps S.p.A. con sedelegale in via del Teatro, 4, 34123 - Trieste, per l'impianto di incenerimento di rifiuti nonpericolosi e sanitaria rischio infettivo ubicato in Viale della Navigazione intema, 34, loc. S.Lazzaro - 35129 - Padova.

il decreto Direttore del Dipartimento Ambiente (D.D.D.A.) n. 64 del 23/09/2015 con cuistata volturata a favore della Ditta HestAmbiente s.r.1, con sede legale in Trieste (TS), Via delTeatro n. 5, I'AIA concessa con D.D.D.A.n. 10 del 31.01.2014 alla Ditta AcegasApsAmgaS.p.A.

che con il D.D.D.A.n. 10/2014, il Gestore stato autorizzato ad effettuare, in aggiunta alle"Operazioni di smaltimento individuate come incenerimento di rifiuti (D 10)", anche1' "Operazione di reeupero energetieo (R1)".

la nora prot. n. 215922 del 22/05/2015 con cui la Regione de1 Veneto ha comunicato ai Gestoridegli impianti di incenerimento rifiuti le procedure per il riesame ai sensi dell'art. 29 - octies,comma 4, lett. d) ed art. 237 - duovieies, comma 2, del D. Lgs. n. 152 del 2006 delleAutorizzazioni Integrate Ambientali e, contestualmente, reso noto il calendario per lapresentazione della relativa documentazione tecnica.

la documentazione tecnica, trasmessi dalla societfi HestAmbiente s.r.1, con la nota prot. n. 113del 29/07/2015 ed acquisita al protocollo regionale con n. 321586 in data 05/08/2015.

la nota prot. n. 393969 de1 01/10/2015 con cui la Regione de1 Veneto ha comunicato allasocietfi HestAmbiente s.r.1, l'avvio del procedimento, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n.241, e successive modifiche e integrazioni, finalizzato al riesame dell'AIA rilasciata con il

D.D.D.A.n. 10 de1 31/01/2014 ai fini di adeguarne i contenuti all'intervenuta normativa disettore.

il D.D.D.A.n. 79 del 03/12/2015 con cui la Ditta HestAmbiente s.r.1. stata autorizzata ad

effettuare gli interventi al sistema di abbattimento dei fumi della Linea 1 dell'inceneritore di

rifiuti non pericolosi e sanitaria rischio infettivo di S. Lazzaro - Padova.

Mod. B - copia

Page 2: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

ATTESO

VIS TA

PRESO ATTO

VISTA

VISTI

DATO ATTO

VISTA

DATO ATTO

VISTA

VISTA

DATO ATTO

VISTO

PRESO ATTO

VISTI

che con la nota prot. n. 393969 del 01/10/2015 stato rammentato alia Ditta 1'o:verificare se era tenuta alla predisposizione della relazione di riferimento ex art. 5, c.v-bis) del D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i, in conformit& alle modalitit di cui al decMinistero dell'Ambiente n. 272/2014 e della circolare ministeriale n. 12422 del 17/06/.la nota prot. n. 710 del 23/12/2015, acquisita al prot. regionale con n. 52761928/12/2015, con cui il Gestore ha trasmesso le proprie valutazioni in ordine alia verifisussistenza dell'obbligo di presentare la relazione di riferimento in conformitil aprevisto dalle norme richiamate al precedente punto.

di quanto dichiarato dalla Ditta in ordine alia non sussistenza dell'obbligo di presendella relazione di riferimento di cui all'art. 5, comma 1, lettera v-bis) del D. Lgs. n. 152/s.m.i.

la nota prot. n. 187360 del 12/05/2016 con cui sono state chieste delle integrazioldocumentazione trasmessa con la nora prot. n. 113 del 29/07/2015, segnatamente adaspetti afferenti le caratteristiche dell'impianto e alla gestione effettuata.i chiarimenti forniti dalla Ditta con la nota prot. n. 892 del 29/06/2016 in ordincaratteristiche tecniche e strutturali dell'impianto, nonch , le precisazioni rese in merito aaspetti gestionali, segnatamente anche alle informazioni da inserire nell'autorizzazione aidel comma 2 dell'art. 237 -sexies del D. Lgs. 03/04/02006, n. 152 s.m.i.che le tipologie di rifiuti pericolosi

"r .... autorizzati ad essere trattati in impianto sono identificcome tJmtt samtari provenienti da particolari canali di raccolta de ....dicatl (CER 18010180202*) e the, ai sensi dell'art. 237 - septies, comma 5, lettb), detti rifiuti sanitari perle(a rischio infettivo rientrano tra le tipologie the la norma stessa esclude dall'obblig(campionamento preventivo al conferimento in quanto definito "inopportuno".la nota prot. n. 443252 del 14/11/2016 con cui d stata indetta ai sensi della legge n. 2411990 s.m.i, una conferenza dei servizi finalizzata a concludere il procedimento di riesadell'AIA rilasciata all'impianto con il DDDA n. 10 del 2014 ead acquisire un parereProgramma di Monitoraggio e Controllo (rev. 3 del 15/07/2015).chela citata nora prot. n. 443252/2016 stata inoltrata ai Soggetti deputati ai contrcambientali (Provincia ed ARPAV - Dip. Prov. di PD), noncM, al Comune sede dell'impian(comune di Padova).

la nota prot. n. 458203 del 23/11/2016 con cui stato comunicato il differimento alla data d14/12/2016 della Conferenza dei servizi richiamata ai precedenti punti in accoglimento al.motivata richiesta fatta dalla provincia di Padova.

la nora prot. n. 474643 del 05/12/2016 con cui, in considerazione del fatto che emersa mfrattempo l'opportunit di coinvolgere nella fase decisionale anche il Gestore del sistemfognario che serve l'installazione in parola, e che pertanto l'invito a partecipare allConferenza dei servizi in programma il 14/12/2016 stato esteso alla societfi AcegasApsAmgaSpa - Gestione Sistema Fognafio.

che in data 14/12/2016 presso la Sede regionale di Palazzo Linetti si tenuta la Conferenza deiservizi a cui hanno partecipato la Ditta, la provincia di Padova - Settore Ambiente, I'ARPAVDAP di Padova e il Comune di Padova.

l'esito della Conferenza dei servizi di cui al precedente punto, il cui verbale, condiviso da tuttii partecipanti conservato agli atti della Direzione Ambiente.di quanto contenuto nella relazione tecnica presentata dalla Ditta con riferimento aliarispondenza dell'impianto alle disposizioni di cui al nuovo Titolo III-bis, parte IV, del D. Lgs.n. 152 del 2006 s.m.i.

i pareri resi nell'ambito della Conferenza dei servizi del 14/12/2016 da ARPAV _ dip. diPadova e dalla Provincia di Padova sul Programma di Monitoraggio e Controllo nella versione3 del 15/07/2015.

Mod. B - copia Ddr n. 78del 6 settembre 2017

pag. 2 di 23

Page 3: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

DATO ATTO dell'esito positivo della Conferenza dei servizi del 14/12/2016, nonch6, di quanto espresso daparte di tutti i partecipanti sui contenuti dell'atto autorizzativo da emanare.

VISTA la nota prot. n. 103 del 17/01/2017 con cui la Ditta ha formalizzato la propria posizione circal'emanando prowedimento esposto nel corso della Conferenza dei servizi del 14/12/2016.

RITENUTO

CONSTATATO

DATO ATTO

ATTESO

DATO ATTO

VISTO

VISTI

ATTESO

VISTA

VISTA

TENUTO CONTO

PRESO ATTO

che quanto evidenziato nella succitata nota prot. n. 103/2017 possa essere accoltolimitatamente alle parti che non contrastano con l'esito della conferenza dei servizi del14/12/2016, owerossia, per le parti che attengono l'inserimento del parametro Hg tra quelli damisurare in continuo nell'effluente gassoso e, con riferimento al PMC, che riguardano laprescrizione che impone il blocco dell'alimentazione dei rifiuti in certe condizioni anomale difunzionamento.

di quanto sancito dal comma 4 dell'art. 237-septiesdecies del D. Lgs. n. 152/2006 s.m.i.relativamente agli obblighi di comunicazione, informazione, accesso e partecipazione, conparticolare riferimento alle domande di autorizzazione e di rinnovo per gli impianti diincenerimento.

chela procedura oggetto del presente provvedimento a un riesame dell'AutorizzazioneIntegrata Ambientale in essere, avviato in ottemperanza agli obblighi previsti dall'art. 29octies del D. Lgs. 152/2006; articolo inserito nel Titolo III-bis del T.U.A. dall'art. 2, c. 24, delD. Lgs. 29 giugno 2010, n. 128 e successivamente sostituito dall'art. 7, c. 7, del D. Lgs. 4marzo 2014, n. 46.

di quanto stabilito dal comma 4 dell'art. 237-septiesdecies del D. Lgs. n. 152/2006 s.m.i, e delfatto che, trattandosi di riesame, gli obblighi di pubblicazione sono riferibili alle disposizionidi cui all'art. 29-quater, comma 3, del D. Lgs. 152 2006 s.m.i.

che in data 26/08/2016 sono stati pubblicati sul sito web della Regione del Veneto, nellasezione riguardante l'autorizzazione integrata ambientale, i riferimenti per poter accedere alladocumentazione ed eventualmente presentare le osservazioni per un periodo di 30 giorni.

che entro la scadenza prevista dalla norma per la consultazione pubblica, avvenuta il25/09/2016, non risulta pervenuta alla competente Struttura regionale alcuna osservazione daparte di Soggetti interessati al procedimento.

che l'impianto di incenerimento di rifiuti non pericolosi e sanitari a rischio infettivo conrecupero energetico sito in Viale della Navigazione intema, 34, loc. S. Lazzaro - 35129 Padova non ricompreso nell'Inventario nazionale degli stabilimenti suseettibili di causareincidenti rilevanti ai sensi dell'art. 15, comma 4 del deereto legislativo 17 agosto 1999, n. 334 es.m.i.

il Piano regionale di gestione dei rifiuti urban e speciali approvato con D.C.R.n. 30 del29/04/2015 e, in particolare, l'art. 16, comma 4, della Normativa di Piano che prevede lasussistenza dei requisiti soggettivi per tutti i Soggetti impegnati, a vario titolo, nelle attivith digestione dei rifiuti.

i chiafimenti fomiti dalla Ditta con la nota prot. n. 216 del 04/09/2015 e la dichiarazione datata04/09/2015 sulla capacith economieo finanziaria sottoscritta da Unieredit Spa cos] comeintegrata in data 17/09/2015.

che la societfi HestAmbiente s.r.1, risulta regolarmente iscritta nella "white list" dellaPrefettura di Trieste conformemente all'art. 53 della Legge n. 190 del 2012.

la nota prot. n. 332177 in data 05/09/2016 con cui la Regione del Veneto ha chiesto adARPAV di attivare una verifica della sussistenza delle condizioni per riconoscere la qualificadi impianto R1 per i due inceneritori di rifiuti con recupero energetico attivi in Veneto.

la nota prot. n. 47275 in data 06/02/2017 con cui la Regione de1 Veneto ha chiesto diconoseere gli esiti della verifica della sussistenza delle condizioni per riconoscere la qualificadi impianto R1 condotta dall'Agenzia sui due inceneritori di rifiuti con recupero energeticoattivi in Veneto.

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 3 di 23

Page 4: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

VISTA

la nota prot. n. 17180/2017 del 21/02/2017 con cui ARPAV ha dato riscontro alle richieskformulate dalla Regione del Veneto evidenziando come fosse necessario prescrivere alla Dittadi:

- procedere con la definizione di un protocollo tecnico-analitico condiviso con ARPAV,per la verifica periodica del p.c.i, dei rifiuti, da inserire nel Piano di Monitoraggio eControllo (PMC) quale parte integrante del piano stesso;

- effettuare un aggiornamento della documentazione prevista per la determinazionedell'efficienza energetica considerando l'opportuno fattore climatico di cui al D.M.19/05/2016, n. 134.

VISTA

VISTA

VISTA

VISTO

DATO ATTO

DATO ATTO

DATO ATTO

DATO ATTO

RILEVATO

VISTA

VISTA

la nota prot. n. 95083 del 08/03/2017 con cui la Regione del Veneto ha chiesto al Gestore didar seguito, entro il termine di 30 giorni, a quanto comunicato dall'Agenzia con la nota prot. n.17180/2017.

la nota prot. n. 623 del 07/04/2017 con cui la Ditta ha chiesto di posticipare di 30 giorni la datadi presentazione del protocollo tecnico-analitico condiviso con ARPAV, per la verifieaperiodica del p.c.i, dei rifiuti, da inserire nel Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC).la nota prot. n. 163474 del 27/04/2017 con cui la Regione del Veneto ha accolto la riehiesta diproroga presentata dalla Ditta con la nora prot. n. 623 del 07/04/2017.

la nota prot. n. 746 del 04/05/2017 con cui la Ditta ha trasmesso un rotocotto tecnicoanalitico per la verifica periodica del P.C.L dei rifiuti" conferiti nell'impianto di cui trattasi,individuando, tra l'altro, la specifica modalit procedurale da seguire e in cinque anni ilperiodo intercorrente tra le due successive valutazioni.

la nota di ARPAV - Dip. provinciale di PD acquisita al protocollo regionale con n. 180129 indata 09/05/2017 con cui ha comunicato di condividere i contenuti del protocollo tecnicoanalitico trasmesso dalla Ditta ritenendolo rispondente a quanto comunicato con nora prot. n.17780 del 21/02/2017.

aggiornamento della documentazione sull'efficienza energetica dell'impianto trasmesso dallaDitta con nota prot. n. 751 del 05/05/2017 nel quale riportato un attestato di eonformitfi delcalcolo della "formula RI" a firma di un professionista incaricato.

che nel documento citato al precedente punto l'estensore, sotto la propria responsabilitfi,dichiara di aver verificato che l'impianto di termovalorizzazione di rifiuti non pericolosi diPadova, nell'anno solare 2016, ha conseguito n efficlenza energetica di 0,714 consentendo diU

poter considerare il termovalorizzatore stesso come un impianto di recupero anzichd comeimpianto di smaltimento.

che, sulla corta di quanto verificato e dichiarato, il parametro dell'"efficienza energeticarisulta essere superiore a 0,60 come richiesto dalla disciplina di riferimento per gli impiantifunzionanti e autorizzati in conformitit alla normativa comunitaria anteriormente al 1 gennaio2009.

che il gestore risulta in possesso di regolare certificazione UNI EN ISO 14001:2004 (n. diCertificato IQNET- IT-39920) e registrazione EMAS (n. IT 000089 del 2002).che ai sensi di quanto stabilito d '

all art. 36 della L. R. 3 del 2000 s.m.i, i rifiuti urban conferitinell'impianto di incenerimento di rifiuti con recupero energetico di Padova sono assoggettatial pagamento di una tariffa approvata dalla Regione del Veneto sulla base delle annualiproposte di aggiornamento presentate dal Gestore stesso.

che sulla base della documentazione depositata agli atti nel corso del riesamedell'autorizzazione integrata ambientale rilasciata con D.D.D.A.n. 10 del 31 gennaio 2014,non sono emersi elementi ostativi al rilascio di un nuovo provvedimento di AIA a favore dellasocietfi HestAmbiente s.r.l, che legittimi il proseguo ell attlvlta attualmente svolta ind • . •impianto.

Mod. B - copiaDdr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 4 di 23

Page 5: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

DATO ATTO che il presente provvedimento soggetto a pubblicazione ai sensi dell'articolo 23 del decretolegislativo 14 marzo 2013, n. 33.

DECRETA

Termini dell'autorizzazione

° Alla Ditta HestAmbiente s.r.l., (P. Ivan. 01266190329), con sede legale in Trieste (TS), Via del Teatro n. 5rilasciata l'Autorizzazione Integrata Ambientale relativa all'impianto di incenerimento di rifiuti nonpericolosi e sanitari a rischio infettivo con recupero energetico ubicato in Viale della Navigazione interna,34, loc. S. Lazzaro - 35129 -Padova, catastalmente censito al Foglio n. 95 del Comune di Padova, mappalin. 155, 80, 74, 75 e 158, per l'attivitfi individuata al Punto 5.2 dell'Allegato VIII alla Parte II del D. lgs. n.152/06 s.m.i.; la Ditta medesima, ai sensi dell'art. 5, comma 1, lettera r-bis) del D. Lgs. 152/2006 s.m.i., ilGestore dell'impianto.

. L'Autorizzazione Integrata Ambientale di cui al presente provvedimento soggetta a riesame secondo lemodalitfi previste dall'art. 29 - octies del D. Lgs. n. 152/2006, come modificato dai successivi decretilegislativi n. 128/2010 e n. 46/2014; in ogni caso il Gestore tenuto a presentare la documentazione richiestaper il riesame dell'AIA entro 16 anni dalla data di rilascio del presente decreto, in quanto risulta essereregistrato EMAS.

- In caso di mancato rinnovo e/o di intervenuta revoca della registrazione EMAS e di certificazione ISO14001, i termini di presentazione per il riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale deveintendersi di 10 (dieei) anni, ovvero 12 (dodiei) anni nel caso di solo mancato rinnovo e/o revoca dellaRegistrazione EMAS, a partire della data di rilascio del presente provvedimento.I1 Gestore tenuto a comunicare alla Regione Veneto, alla Provincia ed all'ARPAV competenti perterritorio, l'avvenuto rinnovo della registrazione EMAS e/o di certificazione ISO 14001 attualmente inessere, entro e non oltre 3 mesi dalla scadenza della stessa.

I1 Gestore tenuto altresl a dare immediata comunieazione a Regione, Provincia e ARPAV di eventualisospensioni e/o revoche di detta registrazione EMAS e/o di certificazione ISO 14001, nonchadell'eventuale mancato rinnovo.

3. In sede di richiesta di rinnovo dell'autorizzazione la Ditta tenuta ad ottemperare a quanto stabilito dall'art.237 - septiesdecies del D. Lgs. n. 152/2006, in termini di comunicazione, informazione, accesso epartecipazione del pubblieo.

. Ai sensi dell'art. 29 - quater, comma 11 del D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., la presente AutorizzazioneIntegrata Ambientale risulta comprensiva delle seguenti autorizzazioni ambientali di settore:

- Autorizzazione all'esereizio delle operazioni di gestione dei rifiuti;- Autorizzazione alle emissioni in atmosfera;- Autorizzazione aUo scarieo in fognatura.

Ri[iuti awiabili a trattamento in impianto, operazioni autorizzate e stoccaggi

5. La Ditta HestAmbiente s.r.1. autorizzata a gestire presso l'impianto, le tipologie di rifiuto di cui all'allegatoA al presente decreto, ehe ne eostituisce parte integrante.

. Ai sensi dell'Allegato Calla parte IV del D. Lgs. n. 152/2006 s.m.i, la Ditta autorizzata ad effettuare, nellelinee 1, 2 e 3, l'operazione R1 (utilizzazione principale come combustibile o altro mezzo per produrreenergia). Qualora si verifiehino situazioni particolari opportunamente documentabili che non consentono diraggiungere, per brevi periodi, le prestazioni di effieienza energetica previste per il riconoscimentodell'operazione R1, la Ditta autorizzata, ai sensi dell'Allegato B alla parte IV del D. Lgs. n. 152/2006s.m.i., ad effettuare anche l'operazione D10 (incenerimento a terra) e questo, al fine di garantire lacontinuitit del servizio.

7. In aggiunta alle attivitfi di cui al punto preeedente, solamente in circostanze eecezionali e limitatamente aicasi di rinvenimento in fossa rifiuti di frazioni estranee e teenologicamente non avviabili a termodistruzione,

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 5 di 23

Page 6: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

consentita l'effettuazione di uno stoccaggio occasionale in apposite aree di dette frazioni. Inoltre, su questefrazioni, che continueranno ad essere classificate come rifiuti urbani, potranno essere effettuate operazioniR13: messa in riserva di rifiuti escluso il deposito temporaneo e D15: deposito preliminare inteso comestoccaggio di rifiuti connessi e funzionali all'impianto di incenerimento, a seconda del destino finale a cui glistessi saranno avviati.

. Le quantit massime di rifiuti stoccabili in impianto sono riportate nell'allegato B al presente decreto, che necostituisce parte integrante. In particolare, la gestione dei rifiuti in ingresso all'impianto dovr avveniresecondo le seguenti modalitit:

a) rifiuti urbani e rifiuti speciali: dopo l'accettazione devono essere avviati allo stoccaggio diretto infossa (come indicato in allegato C al presente decreto, posizioni 1 e 2); non consentito lo stoccaggioin altre aree dell'impianto.

b) rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (privi di altre caratteristiche di pericolo di cui all'allegato Ialla parte IV del D. Lgs. n. 152/2006, opportunamente conferiti in contenitori sigillati ed integri): dopol'accettazione, devono essere travasati dal mezzo di trasporto ai nastri trasportatori dedicati, conpossibilitit di essere stoccati, per un periodo di tempo strettamente necessario, sotto il profilo tecnico,al caricamento sui nastri e, comunque, non oltre 5 giorni, in un cassone scarrabile contraddistinto dallascritta "ROT 18.XX.XX". Tale cassone posto all'interno di un locale coperto in prossimit t delsistema di carieamento della linea 3 o delle linee 1 e 2 (come indicato in allegato C al presente

decreto, posizione 3). Le operazioni di travaso dai mezzi di trasporto al cassone dei rifiuti confezionatidevono, pertanto, awenire all'interno del locale che ospita i nastri trasportatori o, comunque, in areadotata di tettoia atta a garantire la protezione da acque meteoriche.

c) rifiuti costituiti da farmaci (opportunamente conferiti in contenitori sigillati ed integri): dopol'accettazione, devono essere travasati dal mezzo di trasporto ai nastri trasportatori dedicati, conpossibilit di essere stoccati, per un periodo di tempo strettamente necessario, sotto il profilo tecnico,al caricamento sui nastri e, comunque, non oltre 5 giorni, in un cassone scarrabile posto all'interno diun locale coperto in prossimit del sistema di caricamento della linea 3 o delle linee 1 e 2 (comeindicato in allegato C al presente decreto, posizione 3). Le operazioni di travaso dai mezzi ditrasporto al cassone dei rifiuti confezionati devono, pertanto, avvenire all'interno del locale che ospita inastri trasportatori o, comunque, in area dotata di tettoia atta a garantire la protezione da acquemeteoriche.

d) rifiuti "non conformi" per tipologia o dimensioni che risultino non processabili: devono essere stoccatiprovvisoriamente in apposita area dedicata (come indicato in allegato C al presente decreto, posizione13) e successivamente inviati ad opportune operazioni in impianti terzi autorizzati.

, t autorizzato il deposito preliminare (operazione D 15) dei rifiuti derivanti dall'incenerimento e dal processodi trattamento delle acque che dovranno essere stoccati nelle aree appositamente adibite in impianto (comeindicato in allegato C al presente decreto, posizioni 4, 5, 6, 7, 8 e 9). Nella gestione degli stoccaggi la Dittadeve rispettare i quantitativi indicati nel presente provvedimento e porre la massima attenzione al fine dicontenere ogni possibile trasporto eolico delle polveri delle scorie, anche mediante l'impiego di periodichebagnature dei cumuli.

Capacit nominale e carico termico impianto

10. I1 carico termico complessivo dell'impianto di 68,75 GCal/h e la capacitg nominale di trattamento laseguente:

- L 1: 6,25 t/h con un potere calorifico inferiore (p.c.i.) dei rifiuti di 2500 kcal/kg, pail a 150 t/g;- L 2:6,25 t/h con un potere calorifico inferiore (p.c.i.) dei rifiuti di 2500 kcal/kg, pari a 150 t/g;

L 3:12,50 t/h con un potere calorifico inferiore (p.c.i.) dei rifiuti di 3000 kcal/kg, pari a 300 t!g.La capacitit massima di trattamento annuale, eomprensiva di tutte e tre le linee, non potr comunque superare245.000 t/anno con periodo p.c.i, di riferimento pail a 2400 kcal/kg.

Valori limite per le emissioni in atmosfera

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 6 di 23

Page 7: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

11. I valori limite di enfissione in atmosfera chela Ditta dovr rispettarc, sono indicati nell'allegato D alpresente decreto, che ne costituisce parte integrante.

Valori limite per gli scarichi idrici

12. Le acque di processo, di lavaggio dei piazzali, di spegnimento scorie, di spurgo caldaie e le acque meteorichedi prima pioggia devono essere avviate a trattamento nel depuratore posto a servizio dell'impianto e, solosuccessivamente, scaricate nella fognatura pubblica attraverso lo scarico individuato con la sigla SF1 (puntoindicato nella planimetria posta nell'allegato C del presente atto). Tali acque dovranno rispettare i limitistabiliti dal D. Lgs. 152/06 s.m.i., a11egato 5 alla parte III, tab.3, colonna scarico in acque superficiali,nonch , le condizioni fissate dal Gestore della pubblica fognatura. I valori limite non potranno in alcun casoessere conseguiti mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo. Lo scarico dovr esseredotato di misuratore di portata con totalizzatore e di un sistema di campionamento automatico autosvuotante.

13. Le acque di raffreddamento dell'impianto prelevate dal canale Piovego devono essere restituite allo stessocorpo idrico (punti individuati nella planimetria posta nell'allegato C del presente atto con la sigla SF2 eSF3) con caratteristiche qualitative non peggiori di quelle prelevate e senza maggiorazioni di portata, adeccezione del parametro temperatura che dovrit rispettare i limiti di accettabilitfi previsti nella tabella 3"scarico in acque superficiali" de11'allegato 5, alla parte III, del D. Lgs. n. 152/06.

14. Le acque meteoriche non di prima pioggia dell'impianto saranno recapitate in fognatura pubblica attraversolo scarico individuato con la sigla SF4 (punto indicato nella planimetria dell'allegato C de1 presente atto).Tali acque potranno essere scaricate in pubblica fognatura solo se rispettano i limiti stabiliti dal D. Lgs.152/06 s.m.i., a11egato 5, alla parte III, tab.3, colonna scarico in acque superficiali, nonch6, delle condizionifissate dal Gestore della pubblica fognatura.

15. La Ditta a tenuta a misurare, con idonei strumenti, le portate delle acque derivate. Sulle stesse linee diderivazione dovranno essere inseriti sensori per la temperatura, pHe conducibilit con misure in automaticoe continuo; in particolare, su ciascuna delle due linee di scarico dovrfi essere presente un sensore ditemperatura con misure in automatico e continuo. Inoltre sulle linee di scarico delle acque di raffreddamentodeve essere previsto un sistema di campionamento.

16. Tutte le acque di prima pioggia, individuate come tali ai sensi di quanto stabilito dal P.T.A., dovranno essereraccolte e depurate nel depuratore posto a servizio dell'impianto.

17. Tutti gli scarichi dovranno essere resi accessibili per il campionamento da parte dell'autoritfi competentemediante idonei pozzetti ubicati nei punti immediatamente a monte del punto di immissione in fognatura. Ipozzetti di ispezione devono essere segnalati in loco come da planimetria riportata in Allegato C al presenteprovvedimento.

Rumore

18. Per quanto concerne i valori limite in materia di inquinamento acustico, gli stessi dovranno rispettare quantoprevisto dal Piano di Classificazione Acustica del territorio adottato dal Comune di Padova.

Procedure e frequenza di campionamento e misurazione per il controllo delle emissioni in atmosfera

19. I metodi di campionamento, analisi e valutazione delle emission in atmosfera, nonchd, di taratura dellastrumentazione e le procedure di acquisizione, validazione, elaborazione ed archiviazione dei dati, sonoquelli previsti dal D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i, e dal Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC - Rev. 3 del15.07.2015) trasmesso con nota prot. n. 113 del 29.07.2015 ed acquisita al prot. regionale con n. 321586 indata 05.08.2015.

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 7 di 23

Page 8: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

20. Ai sensi del comma 3 dell'art. 237 - quattuordecies del D. Lgs. 152/2006 devono essere misurate e registrate

in contimlo nell'effluente gassoso le concentrazioni di: CO, NOx, SO2, polveri totali, TOC, HC1, HF, NH3,

Hg, tenore volumetrico di ossigeno, temperatura, pressione, tenore di vapore acqueo, portata volumetrica.Devono, altresi, essere misurate e registrate in continuo le temperature dei gas nel punto indicatonell'allegato E al presente decreto posto in prossimit& della parete intema della camera di combustione.

21. I1 Gestore 6 tenuto a misurare, inoltre, con cadenza almeno quadrimestrale i parametri delle emission inatmosfera elencati nella tabella dell'allegato D al presente decreto.

22.

23.

24.

I1 Gestore 6 tenuto a dare tempestiva comunicazione, e comunque entro le 8 ore successive all'evento, aRegione del Veneto, Provincia ed ARPAV-DAP di Padova, di eventuali inconvenienti o incidenti cheinfluiscano in modo significativo sull'ambiente, nonch6, di superamenti di uno o pi limiti dei parametrimisurati in continuo indicati nell'allegato D al presente decreto. Analoga comunicazione dovril essere fornita

non appena ripristinata la completa funzionalitfi dell'impianto.

Nei casi di cui al precedente punto, entro le 48 ore successive all'evento il Gestore 6 tenuto a fornire aRegione Veneto, Provincia ed ARPAV-DAP di Padova una relazione che in modo sintetico descriva l'eventoe quanto adottato per ripristinare le condizioni di normalitY.

Nei casi di cui alla precedente prescrizione 23 il Gestore 6 tenuto ad attuare urgenti misure precauzionali attea limitare le conseguenze ambientali e a prevenire ulteriori eventuali incidenti o inconvenienti.

Localizzazione punti campionamento e misurazione

25. L'emissione in atmosfera awiene attraverso il camino indicato con la sigla E2 che ospita le tre eanne delle

linee 1, 2 e 3 (vedi planimetria in allegato C). I1 camino ha le seguenti caratteristiche:

Camino - canna Altezza dal suolo Area Sezione di uscita Portata

(sigla) (m) (m2) (Nm3/h)E 2 - L1 80 1,77 50.000

E 2 - L2 80 1,77 50.000

E 2 - L3 80 3,14 120.000

26. Ciascun punto emissivo (canna) deve essere dotato di foil posizionati in modo idoneo a consentire lamisurazione ed i! prelievo degli inquinanti emessi. La piattaforma per il campionamento in quota deve avereun'area di lavoro adeguata che consenta un agevole accesso al camino in condizioni di sicurezza degli addettial controllo ed i punti di prelievo devono essere conformi alle norme UNI.

Periodi massimi di superamento dei limiti emissivi in situazioni di non conformitfi dei dispositivi di depurazione emisurazione

27.

28.

Ai sensi di quanto stabilito dall'art. 237 - octiesdecies del d. lgs. 152/2006 s.m.i, nei casi di superamento deivalori limite di emissione riportati nel presente atto, il Gestore 6 obbligato ad interrompere, per la singolalinea di incenerimento interessata dall'evento, l'alimentazione di rifiuti al fomo corrispondente. Nella linea

interessata dal superamento del valore limite di emissione, per nessun motivo, si potr continuare adincenerire rifiuti per pig di 4 ore consecutive al momento del superamento. Le operazioni di incenerimentopotranno riprendere solo dopo l'immediata attivazione delle misure volte a superare la problematiea e ilripristino delle normali eondizioni di esercizio.

Ai sensi di quanto stabilito dall'art. 237 - octiesdecies del d. lgs. 152/2006 s.m.i, la durata cumulativa delfunzionamento nelle condizioni di cui alla precedente prescrizione 27 in un anno solare dovr& essereinferiore a 60 ore. La durata di sessanta ore si applica alle linee dell'intero impianto che sono collegate allo

stesso dispositivo di abbattimento degli inquinanti dei gas di combustione.

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 8 di 23

Page 9: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

29. L'alimentazione dei rifiuti dovrfi essere bloccata, come previsto dal PMC, per la linea ove siano stativerificati valori semi orari:

a. superiori ai valori limite di emissione per pig di 4 volte/giorno;b. superiori al doppio dei limiti previsti con il presente decreto.

Con riferimento al parametro monossido di carbonio CO, il blocco dell'alimentazione sarh attuato comunquenei casi di superamento dei valori limite riportati nell'allegato D del presente atto.

30. In caso di superamento dei limiti di emissione riportati nell'allegato D al presente atto dei parametri misuratiin discontinuo, la Ditta dovrfi effettuare, in aggiunta a quelli previsti nel PMC, tre controlli nell'arco di 1mese. Gli esiti dovranno essere comunicati a Regione del Veneto, Provincia e ARPAV- Dip. provinciale diPadova, nonchd, ai Comuni di Padova e Noventa Padovana al fine di poter adottare i provvedimenti daattuare.

31. In situazioni di emergenza o di comprovate anomalie funzionali dei sistemi di abbattimento degli ossidi diazoto e loro miscele attestate dal responsabile tecnico e comunicate entro 8 ore a Regione del Veneto,Provincia di Padova ed ARPAV-DAP di Padova, consentito, al fine di mantenere i limiti emissivi di NOxentro i valori indicati nell'allegato D, l'utilizzo del sistema DeNOx - SNCR, come sistema di Backup nelletre linee di incenerimento. I1 tempo massimo di utilizzo del sistema SNCR comunque limitato a 15giorni/anno per linea.

32. In caso di guasto o di temporaneo disservizio dei sistemi di misurazione in continuo delle emissioni inatmosfera, al fine della verifica del rispetto dei relativi limiti elencati nell'allegato D del presente atto, laDitta tenuta a:

a. predisporre entro 48 ore lavorative dall'insorgere dell'anomalia, e per lo stretto periodo necessarioalla riparazione e/o sostituzione dello strumento, un campionamento in continuo per almeno 8 oredel parametro di norma rilevato con Io strumento interessato dal malfunzionamento;

b. ripetere il campionamento e la relativa analisi giornalmente per tutto il periodo del disservizio;c. proseguire nel consueto monitoraggio dei parametri di processo e sospendere l'alimentazione dei

rifiuti al forno in caso di allarme tecnico;

d. comunicare tempestivamente agli Enti di Controllo (Provincia ed ARPAV) il guasto occorso cd iltempo previsto per la riparazione e/o sostituzione dello strumento interessato da dettomalfunzionamento.

33. Nell'ipotesi che il guasto ai sistemi di monitoraggio in continuo delle emission dovesse protrarsi per pifi di 15giorni, obbligatorio sospendere l'alimentazione dei rifiuti alla camera di combustione.

34.La Ditta tenuta a garantire che, dopo l'ultima immissione di aria di combustione, i gas prodotti dal processodi incenerimento siano portati, in modo controllato ed omogeneo, anche nelle condizioni pig sfavorevoli, aduna temperatura di almeno 850° C per almeno due secondi. Tale temperatura deve essere misurata nel puntoindicato nell'allegato E al presente decreto, posto in prossimit della parete interna della camera dicombustione.

Periodi massimi di tempo per l'awio e 1 'arresto

35.Ai sensi di quanto stabilito dall'art. 237 - sexies i periodi di tempo per l'avviamento e l'arresto durante i qualinon vengono alimentati rifiuti al forno sono quelli fissati nella DGR n. 4139 del 29/12/2009 e contenuti nelparere della Commissione VIA n. 271 del 16/12/2009. In particolare, il tempo di fermata per interventi"estemi" alla camera di combustione di 4 ore, mentre, per gli interventi "interni" alla camera di combustione

di 36 ore. II tempo, invece, per l'avviamento di 18 ore e mezza. Ogni avvio ed arresto dovrg essereannotato nell'apposito registro di manutenzione.

36. I bruciatori ausiliari in dotazione in ciascuna delle linee di incenerimento devono garantire, nelle fasi diavviamento e di arresto, nonchd, nelle condizioni sfavorevoli di esercizio, il mantenimento di una temperaturaminima nella camera di combustione di 850° C. Tale condizione deve essere assicurata fino a quando vicombustione di rifiuto.

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 9 di 23

Page 10: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

37. I bruciatori ausiliari non devono essere alimentati con combustibili che possano causare emission superiori aquelle derivanti dalla combustione di gasolio, gas liquefatto e gas naturale.

Modalitfi e.frequenza dei controlli programmati

38. Ai sensi di quanto previsto dall'art. 29-decies, del D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., fatte salve diverse disposizioniche potranno essere impartite ai sensi della vigente normativa in tema d'ispezione ambientale, I'ARPAVeffettuerh, nell'ambito di validitit del presente provvedimento e con oneri a carico del Gestore, almeno duecontrolli integrati (amministrativo, tecnico, gestionale) ogni 6 anni, di cui uno completo delle verificheanalitiche individuate nel PMC. In aggiunta sono previsti due controlli analitici a camino da effettuarsinell'arco dei sei anni, in annualitfi diverse da quelle del controllo integrato.

39. I1 Gestore dovr comunicare a Regione del Veneto, Provincia e ARPAV DAP di Padova, ogni eventualerichiesta di variazione del PMC; pertanto, ogni variazione al PMC dovr essere assentita da parte di questaAmministrazione, sentito il parere della Provincia e del Dipartimento ARPAV competenti per territorio.

40. Ai sensi dell'art. 29-nonies de1 D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i., il gestore 6 tenuto a comunicare a Regione delVeneto, Provincia ed ARPAV DAP di Padova le eventuali variazioni nella titolaritfi della gestionedell'impianto, ovvero, modifiche progettate dell'impianto, cosi come definite dall'articolo 5, comma 1, lettera 1)del medesimo decreto. Analogamente dovrfi essere comunicata ogni variazione dei nominativi del/i soggetto/iresponsabile/i dell'esecuzione del PMC e del tecnico responsabile dell'impianto, accompagnata da esplicitadichiarazione di accettazione dell'incarico da parte dell'interessato.

41. Gli esiti delle analisi previste nel PMC devono essere tenuti a disposizione degli Enti responsabili del controlloe comunque comunicati a Regione del Veneto, Provincia e ARPAV - DAP di Padova, nonch6, ai Comuni diPadova e di Noventa Padovana, eontestualmente alle Relazioni periodiche trimestrali.

42. I1 Gestore 6 tenuto a trasmettere la relazione periodica trimestrale prevista dall'art 29-decies del D. Lgs. n.152/2006 s.m.i, a Regione Veneto, Provineia di Padova, ARPAV - DAP di Padova e Comuni di Padova e diNoventa Padovana entro 60 giomi dalla data di chiusura del trimestre interessato. In ogni relazione dovrannoessere riportati i dati relativi al controllo delle emissioni autorizzate, indicanti i quantitativi di rifiuti trattati,dando evidenza del rispetto dei valori limite e delle prescrizioni autorizzative, nonchd, delle eondizioni dinormalitit sulla gestione dell'impianto.

Disposizioni generali

43. Le periodiche verifiche sulla sussistenza dell'efficienza energetica dell'impianto dovranno essere effettuatedalla Ditta in conformith al protoeollo tecnico analitico trasmesso con nota prot. n. 746 del 04/05/2017 e su cuiARPAV - DAP di Padova ha espresso un giudizio favorevole. La Ditta 6 tenuta altres] ad integrare il PMC coni contenuti del suddetto protocollo tecnico analitico.

44. In particolare, la determinazione del p.c.i, da attribuire ai rifiuti per il calcolo dell'efficienza energeticadell'impianto dovr essere effettuata mediante bilaneio energetico su base annuale, in funzione della quantitfidei rifiuti alimentati, della produzione di energia nelle varie forme, delle perdite termiche a camino edell'impianto. In base al protocollo tecnico analitico richiamato alla preeedente prescrizione 43, ladeterminazione del p.c.i, sar supportata da almeno due verifiehe di tipo analitico condotte da ARPAV-DAP diPadova nei periodi estivi e invernali su campioni di rifiuto ritenuti rappresentativi.

45. Nelle apposite aree di stoccaggio diverse dalla fossa, deve essere presente un'idonea cartellonistica checonsenta l'identifieazione chiara e univoca della tipologia di rifiuto stoecata e la natura pericolosa o non

perieolosa della stessa. Inoltre, lo stoccaggio di rifiuti allo stato liquido pu6 avvenire solo mediante l'impiegodi serbatoi e/o contenitori e in aree munite di idoneo bacino di contenimento.

Mod. B-copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 10di23

Page 11: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

46.Ai sensi di quanto stabilito dall'art. 237 - sexiesdecies del D. Lgs. 152/2006 i residui prodotti durante ilfunzionamento dell'impianto, intesi come tali qualsiasi materiale liquido o solido, comprese le scorie e leceneri pesanti, le ceneri volanti e la polvere di caldaia, i prodotti solidi di reazione derivanti dal trattamento delgas, i fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue, i catalizzatori esauriti e il carbone attivo esaurito,dovranno essere ridotti in quantitil e pericolosit al minimo e, laddove tecnicamente possibile, awiati a formeappropriate di riciclaggio e o recupero.

47.Nella gestione dell'impianto la Ditta tenuta a rispettare quanto previsto dal D. lgs. 152 del 2006, conparticolare riferimento alla parte IV, Titolo III- bis, anche se non espressamente richiamato nel presenteprovvedimento e ad osservare le seguenti ulteriori prescrizioni:

a. Sui rifiuti non provenienti da utenze civili, codificati con il cosiddetto "codice a specchio", deve essereaccertato il carattere di non pericolositfi. Da tale verifica sono esclusi i rifiuti sanitaria rischio infettivo;

b. i rifiuti speciali in ingresso potranno essere ricevuti esclusivamente a seguito di specifica OMOLOGAdel rifiuto, che, ove necessario, deve essere accompagnata anche da certificazione analitica, la qualedeve consentire di individuare con precisione le caratteristiche chimiche e merceologiche del rifiuto e leeventuali caratteristiche di pericolositfi in relazione al processo produttivo che lo ha generato. Taleomologa dovr essere riferita ad ogni singolo conferimento di rifiuti ad eccezione di quelli conferitidirettamente da produttore originario e provenienti continuativamente da un'attivitfi produttiva bendefmita e conosciuta, nel qual caso l'omologa potr essere effettuata ogni dodici mesi e, comunque,ogniqualvolta il ciclo produttivo di origine subisca variazioni significative. Qualora i rifiuti provenganoda impianti di stoccaggio ove sono detenuti a seguito di conferimento in modo continuativo da singoliproduttori, l'omologa del rifiuto potrfi essere effettuata ogni dodici mesi e, comunque, ogniqualvolta ilciclo produttivo di origine subisca variazioni significative, a condizione che sia sempre possibile risalireal produttore originario. L'omologa del rifiuto dovr essere inoltre effettuata ogniqualvolta, a seguito diverifiche all'atto di conferimento in impianto, si manifestino delle discrepanze o non conformitfi, dicarattere non meramente formale, tra quanto oggetto dell'omologazione e l'effettivo contenuto delcarico, a seguito dei controlli effettuati dalla Ditta;

c. i rifiuti pericolosi costituiti da rifiuti sanitaria rischio infettivo potranno essere inceneriti se privi di altrecaratteristiche di pericolo (riferimento: Allegato 3 della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo edel Consiglio come sostituito dal regolamento Commissione Ue n. 1357/2014). Detti rifiuti nonnecessitano di un preventivo campionamento prima del loro trattamento in impianto e pertanto delleconseguenti analisi ma, in ogni caso, devono essere accompagnati da una dichiarazione del produttoreche attesti l'assenza, tra i costituenti dei rifiuti stessi, di sostanze pericolose elencate nell'allegato I al D.Lgs. n. 152/2006, parte IV;

d. i rifiuti provenienti da attivitfi ospedaliere costituiti da farmaci e da rifiuti sanitari pericolosi a rischioinfettivo dovranno essere opportunamente confezionati e caricati in tramoggia senza manipolazionediretta. Per manipolazione diretta si intende un'operazione che generi un rischio infettivo per glioperatori;

e. I rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo devono essere introdotti direttamente nel forno, senzaessere mescolati con altre tipologie di rifiuti prima del riversamento in tramoggia. 1 ammesso ilcaricamento contemporaneo alia bocca del forno di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo con altrecategorie di rifiuti;

f. la Ditta tenuta ad assicurare che tutti i contenitori di rifiuti pericolosi di natura sanitaria sianocontrassegnati con etichette o targhe ben visibili per dimension e collocazione, apposte sui recipientistessi. Le aree di stoccaggio devono essere dotate di opportuna cartellonistica indicante la tipologia e lapericolositfi dei rifiuti contenuti; in ogni caso il deposito preliminare dei medesirni non deve, di norma,superare i 5 giomi dal ricevimento;

g. Lo smaltimento dei rifiuti prodotti nelle tre linee di incenerimento costituiti da ceneri pesanti (scorie),ceneri leggere e altri rifiuti derivanti dai processi di incenerimento, nonchd, di abbattimento delleernissioni in atmosfera dovrg awenire con modalitit tali da evitare spandimenti e dispersioninell'ambiente. In caso di incidenti o spandimenti fortuiti, che nel corso dell'attivit possono verificarsi,

fatto obbligo alla Ditta di procedere all'immediato recupero dei rifiuti dispersi ed al ripristinoambientale;

h. I contenitori utilizzati per la movimentazione e lo stoccaggio dei rifiuti (es. big-bag) dovranno avere

Mod. B -copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 11 di23

Page 12: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

caratteristiche tali da garantire la tenuta delle polveri;Durante l'esercizio dell'impianto le seorie, le ceneri ed i fanghi derivanti dall'abbattimento delleemission dovranno essere stoccati, in attesa dello smaltimento, in piazzole impermeabilizzate o incassoni scarrabili a tenuta; le eventuali acque di dilavamento dovranno essere collettate ed inviate altrattamento presso adeguato impianto di depurazione.

48. Sui residui prodotti dall'impianto, preliminarmente al loro avvio a riciclaggio o smaltimento, dev'essereeffettuata un'opportuna analisi tesa a stabilire le caratteristiche fisiche e chimiche, nonch5, il potenzialeinquinante dei vari residui. L'analisi deve riguardare l'intera frazione solubile e la frazione solubile dei metallipesanti. In particolare, le scorie e le ceneri pesanti prodotte dal processo di incenerimento non possonopresentare un tenore di incombusti totali, misurato come carbonio organico totale (TOC), superiore al 3 percento in peso, o una perdita per ignizione superiore al 5 per cento in peso sul secco.

49. In conformith all'art. 237 - octies, co. 11, del D. Lgs. 152/2006, deve essere garantita la piena funzionalitit delsistema automatico al fine di impedire l'alimentazione di rifiuti nei seguenti casi:

a. all'awiamento, finch5 non sia raggiunta in camera di combustione la temperatura minima prevista(85O °C);

b. qualora la temperatura nella camera di combustione scenda al di sotto di quella minima prevista(850 °C);

e. qualora le misurazioni continue degli inquinanti negli effiuenti indiehino il superamento di unoqualsiasi dei valofi limite di emissione, a causa del cattivo funzionamento o di un guasto deidispositivi di depurazione dei fumi.

50. Dovranno essere tenuti appositi quaderni per la registrazione dei controlli di esercizio eseguiti e degliinterventi di manutenzione programmata e straordinaria degli impianti ai sensi di quanto previsto dall'art. 28della L. R. n. 3/2000; in particolare la Ditta tenuta a dotarsi di:

a. un registro relativo ai casi di interruzione del normale funzionamento degli impianti diabbattimento, manutenzione ordinaria e straordinaria, guasti, malfunzionamenti, interruzionedell'impianto produttivo secondo il modello previsto dall'appendice 2, Allegato 6, parte V, D. Lgs.n. 152/06;

b. un registro relativo ai dati dei controlli discontinui delle emissioni secondo il modello previstodall'appendice 1, Allegato 6, parte V, D. Lgs. 152/06;

c. un registro relativo alle manutenzioni periodiche e straordinarie degli strumenti di misura deicontrolli in continuo secondo il modello previsto dall'appendice 3, Allegato 6, parte V, D. Lgs.152/06;

d. un registro relativo agli sversamenti accidentali di sostanze inquinanti nell'ambiente,eventualmente occorsi nell'esercizio dell'impianto e dei relativi interventi di ripristino.

Tali quademi dovranno essere costituiti da fogli fascicolati inamovibili.

51. I1 Gestore 5 tenuto a verificare entro 90 giorni dalla notifica del presente provvedimento se il PMC approvato(Rev. 3 del 15/07/2015) 5 adeguato ai contenuti della presente autorizzazione, proponendo, se del caso, unaggiornamento del documento stesso.

52. La Ditta 5 tenuta a predisporre e trasmettere, entro il 30 aprile di ogni anno, a Regione del Veneto, Provineia,ARPAV-DAP di Padova e al Comune di Padova una relazione sul funzionamento e la sorveglianzadell'impianto. La relazione deve contenere le informazioni sull'andamento del processo, dei monitoraggiambientali (emissioni nell'atmosfera e nell'acqua), sul rispetto dei limiti di emissione previsti dal presenteprowedimento, in conformit al PMC approvato. Inoltre, suddetta relazione dovr t riportare nelle conclusioniun giudizio sintetieo ed esplicito sul rispetto o meno delle condizioni di legge e di autorizzazione.

53. A1 fine di garantire la diffusione delle Relazioni non tecniche, con particolare fiferimento agli abitanti dellezone limitrofe all'impianto, la Ditta come concordato con il Comune di Padova ed il Comune di NoventaPadovana, dovrh rendere disponibili presso l'impianto e presso i Comuni medesimi, sia su supporto cartaceoche informatico, le relazioni su citate, aggiornate annualmente entro il 30 aprile.

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 12 di 23

Page 13: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

54. Dovranno essere comunicate preventivamente e, comunque, con un anticipo di almeno 7 giorni lavorativi adARPAV - DAP di Padova le date fissate per le verit]che e tarature dei sistemi di monitoraggio in continuo eper il campionamento e le analisi periodiche delle emissioN.

55. ARPAV potr richiedere alla Ditta di sigillare e consegnare all'Agenzia stessa, uno o pifi campion prelevaticon il sistema di campionamento in continuo di PCDD/PCDF; l'Agenzia concorder con la Ditta la durata delcampionamento e la data di prelievo e consegna del campione; in tali occasioni la Ditta non sarfi tenuta ad unulteriore campionamento in continuo per il mese di riferimento.

56.

58.

60.

61.

62.

63.

59.

57.

In caso di chiusura dell'attivit in vigenza della presente autorizzazione il titolare del presente titoloautorizzativo tenuto ad inviare tutti i rifiuti presenti in impianto a idonei impianti di smaltimento e/orecupero e ai sensi del comma 10 dell'art. 237 - octies del D. Lgs. n. 152/2006 procedere con la dismissionedell'impianto in condizioni di massima sicurezza, ripristinando infme l'area in conformitfi alle previsioni dellostrumento urbanistico del Comune di Padova.

Per quanto attiene gli aspetti della sicurezza e salute sul lavoro la Ditta dovdt rispettare quanto approvato conla DGR n. 4139 del 29/12/2009 e presentare una nuova versione aggiornata del piano di sicurezza di cuiall'art. 22 della L. R. n. 3/2000 entro il termine di 45 giorni dalla data di rilaseio della presente autorizzazione.

La Ditta tenuta a verificare con la Provincia di Padova la necessitfi di regolarizzare le garanzie finanziarie inessere estendendole ai contenuti del presente provvedimento. In caso affermativo, il termine entro cuiprocedere con la regolarizzazione e la contestuale trasmissione alla Provineia di Padova della documentazioneattestante l'awenuta estensione di 45 giorni dalla data di rilascio della presente autorizzazione. Va da s6 che,trascorso inutilmente il termine su indieato, l'autorizzazione integrata ambientale deve intendersi sospesa finoall'awenuta regolarizzazione.

Ai sensi di quanto stabilito dalla DGR n. 2721 del 29/12/2014, le garanzie finanziarie devono avere una duratanon inferiore a 3 anni. Nel caso di polizze con durata inferiore a quella di validitfi del presente atto la Dittatenuta a procedere con il rinnovo delle stesse almeno 6 (sei) mesi prima della naturale scadenza delle garanzieprestate. Anche in questo caso, trascorso inutilmente il termine indieato alla precedente prescrizione,l'autorizzazione integrata ambientale deve intendersi sospesa, senza ulteriore preventiva comunicazione daparte della Regione del Veneto.

In caso di mancato rinnovo e/o revoca della registrazione EMAS e/o certificazione ISO 14001, la Dittatenuta - entro il termine di 90 giorni dalla decadenza della registrazione e/o certitScazione stessa, salvomotivata deroga eoncessa dall'Ente garantito - ad adeguare l'importo delle garanzie finanziarie, ricalcolatosenza la prevista riduzione. Rimane sottinteso ehe trascorso inutilmente il termine indicato l'autorizzazioneintegrata ambientale deve intendersi sospesa.

La Ditta autorizzata ad esercire l'impianto solo se in possesso di una regolare polizza RC inquinamentostipulata in conformitfi alla vigente normativa regionale in materia. L'attestazione dell'awenuto rinnovo dellapolizza RC inquinamento da parte della Ditta deve essere presentata alla Provincia di Padova entro e non oltre3 mesi dalla scadenza della stessa. La mancata regolaritfi della polizza RC inquinamento e/o la carenza delrirmovo comportano la sospensione dell'autorizzazione integrata ambientale.

I1 sistema di rilevazione della radioattivitit posto nella zona di ingresso dei rifiuti deve garantire la verifica sututti i rifiuti conferiti in impianto e deve essere mantenuto sempre in piena efficienza e funzionalith. Nei casi incui detto sistema risultasse irrimediabilmente fuori servizio, a causa di guasti accidentali, per i rifiuti iningresso la Ditta tenuta a dotarsi di strumenti portatili di rilevamento e ad adottare gli opportuni protocolligestionali, definiti nel PMC, atti ad annullare, o comunque ridurre al minimo, il rischio.

La Ditta tenuta ad osservare le disposizioni di cui alla L. R. 17 del 7 agosto 2009 recante: "Nuove norme peril contenimento dell'inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell'illuminazione per esterni e per latutela dell'ambiente e dell'attivit svolta dagli osservatori astronomici" ed in particolare dell'art. 8, comma 10

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 13 di 23

Page 14: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

e dell'art. 9, commi 21 9e 10, nonch le prescrizioni fornite da ARPAV con parere del maggio 2010(NIR/10/79) relativamente all'illuminazione della torre dell'impianto.

64. Entro un anno dal rilasci0 del presente atto, la Ditta dovri presentare una relazione sullo stato di attuazione diquanto raccomandato dalla Commissione VIA nel parere n. 271 del 16/12/2009 allegato alla DGR. n.4139/2009 relativamente all'attivazione di accordi di programma con i Comuni di Padova e di NoventaPadovana ed altri enti interessati (Ospedale/universitit, provincia .... ) per il possibile sviluppo di una fete ditelerisealdamento, che utilizzi una quota significativa del calore prodotto dalla cogenerazione dell'impianto.

65. I1 presente provvedimento revoca e sostituisce il decreto del Direttore del Dipartimento Ambiente n. 10 del 31gennaio 2014, nonchd, i successivi decreti n. 64 del 23 settembre 2015 e n. 79 del 03 dicembre 2015 efa salveeventuali prescrizioni contenute nella DGR. n. 4139/2009 ancora attuali e non espressamente riportate nelpresente atto.

66. I1 presente provvedimento eomunicato alla Ditta HestAmbiente s.r.1, con sede legale in Trieste (TS), Via de1Teatro n. 5, al Comune di Padova, alla Provincia di Padova, ad ARPAV-DAP di Padova, all'OsservatorioRegionale sui Rifiuti, e al B.U.R.V. per la sua pubblicazione.

67. Di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto.

68. In generale, l'inosservanza delle disposizioni contenute nel presente prowedimento comporta le conseguenzepreviste dal D. lgs. n. 152/06 s.m.i, e l'applicazione delle sanzioni previste dalla vigente normativa.

69. Di informare che avverso il presente provvedimento pu6 essere proposto ricorso giurisdizionale avanti ilTribunale Amministrativo Regionale (TAR) entro 60 giorni dall'avvenuta conoscenza ovvero,altemativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giomi.

fto dott. Alessandro Benassi

Attesto chela pres{ lte copia, con t. c,! t,:

\lP i?9: idt t" , , ; :II

7 g, bA +.St,

'J.A._

0, ,. ",4. Aqn '

t

b. r, s,c ..

Mod. B - eopia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 14 di 23

Page 15: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

REGpNE " 2VEN E£O giunta regionale

Allegato A al Decreto n. 78 del 6.09.2017

Tipologie di rifiuti ammesse all'impianto:

. ;: J,i { E J 'c -]l:l'.h', '+ieYi}jm, . .'-...' ... ,

= ,,"t92- 2 12 2 ; -,L, : ;:,; 2", :2; "" •'I]!!OZ 111":":, : lIlOIilA : .:7 lO7ilOi1

lllilliliNilililfillfl<ililiillCER DESCRIZIONE

02 01 02 Scarti di tessuti animali

02 01 03 Scarti di tessuti vegetali

02 01 04 Rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi)02 02 02 Scarti di tessuti animali

02 02 03 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasforrnazione02 03 04 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione02 03 99 Rifiuti non specificati altrimenti

02 05 01 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione02 06 01 Scarti inutilizzabili per il consumo o la trasformazione02 07 99 Rifiuti non specificati altrimenti

03 01 01 Scarti di corteccia e sughero

03 01 05 Segatura trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di.cui allavoce 03 01 04

03 03 07 Scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone04 01 09 Rifiuti delle operazioni di confezionamento e finitura

04 02 09 Rifiuti da materiali compositi (fbre impregnate, elastomeri, elastomeri)04 02 10 Materiale organico proveniente da prodotti naturali (ad es. grasso, cera)04 02 15 Rifiuti da operazioni di finitura, diversi da quelli di cui alla voce 04 02 1404 02 21 Rifiuti da fibre tessili grezze04 02 22 Rifiuti da fibre tessili lavorate

07 02 99 Rifiuti non specificati altrimenti

07 05 14 Rifiuti solidi diversi da quelli di cui alla voce 07 05 1307 05 99 Rifiuti non specificati altrimenti

07 06 99 Rifiuti non specificati altrimenti

08 01 99 Rifiuti non specificati altrimenti

08 03 18 Toner per stampa esauriti, diversi da quelli di cui alla voce 18 03 1708 04 10 Adesivi e sigillanti di scarto diversi da quelli di cui alla voce 08 04 09

09 01 07 Carte e pellicole per fotografia contenenti argento o composti dell'argento15 01 01 Imballaggi in carta e cartone

15 01 02 Imballaggi in plastica

15 01 03 Imballaggi in legno

15 01 05 Imballaggi in materiali compositi15 01 06 Imballaggi in materiali misti

15 01 09 Imballaggi in materia tessile

15 02 03 Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02*16 01 22 Componenti non specificati altrimenti

16 03 06 Rifiuti organici diversi da quelli di cui alla voce 16 03 05*17 02 01 Legno17 02 03 Plastica

18 01 02 Parti anatomiche ed organ incluse le sacche per il plasma e le riserve di sangue (tranne 18 01 03")18 01 03" Rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni18 01 04 Rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando preeauzioni particolari per evitare infezioni

(es. bende, ingessature, lenzuola, indumenti monouso, assorbenti igienici)18 01 07 Sostanze chimiche diverse da quelle di cui alla voce 18 01 06*18 01 09 Medicinali diversi da quelli di cui alla voee 18 01 08

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 15 di 23

Page 16: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

18

18

18

18

18

19

19

19

19

19

19

19

02 O1

02 02*

02 03

02 06

02 08

05 01

05 02

05 03

05 99

08 O1

08 02

08 05

19 08 09

19 08 12

19 08 14

19 08 99

19 09 04

19 09 99

19 10 04

19 12 01

19 12 04

19 12 07

19 12 08

19 12 10

19 12 12

19 13 02

19 13 04

20 01 01

20 01 08

20 01 10

2001 11

20 01 25

20 01 28

20 01 30

20 01 32

20 01 38

20 01 39

20 01 41

20 01 99

20 02 01

20 02 03

20 03 01

20 03 02

20 03 03

20 03 04

20 03 06

20 03 07

20 03 99

Oggetti da taglio (eccetto 18 02 02 )Rifiuti che devon0 essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni

Rifiuti che non devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni

Sostanze chimiche diverse da quelli di cui alla voce 18 02 05*

Medicinali diversi da quelli di cui alla voce 18 02 07*Parte di rifiuti urbani e simili non compostata

Parte di rifiuti animali e vegetali non compostata

Compost fuori speeificaRifiuti non specifieati altrimenti

VaglioRifiuti dell'eliminazione della sabbia

Fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbaneMiseele di oli e grassi prodotte dalla separazione olio/acqua, contenenti esclusivamente oli e grassicommestibili

Fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali diversi da quelli di cui alla voce 19 0811

Fanghi prodotti da altri trattamenti delle acque reflue industriali diversi da quelli di cui alla voce19 08 13

Rifiuti non specificati altrimentiCarbone attivo esaurito

Rifiuti non specifieati altrimentiFluff- frazione leggera e polveri, diversi da quelli di cui alla voce 19 10 03*Carta e cartone

Plastica e gomma

Legno, diverso da quello di eui alla voee 19 12 06*Prodotti tessili

Rifiuti combustibili (CDR combustibile derivato da rifiuti)

Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meeeanico dei rifiuti, diversi da quelli dicui alla voce 19 12 11 *

Rifiuti solidi prodotti dalle operazioni di bonifica dei terreni diversi da quelli di cui alla voce 19 13 01 *Fanghi prodotti dalle operazioni di bortifica dei terreni, diversi da quelli di cui alla voee 19 13 03*Carta e cartone

Rifiuti biodegradabili di cucine e mense

AbbigliamentoProdotti tessili

Oli e grassi commestibili

Vernici, inchiostri, adesivi e resine diversi da quelli di cui alla voce 20 01 27*

Detergenti diversi da quelli di cui alla voce 20 01 29*Medicinali diversi da quelli di cui alla voce 20 01 31 *

Legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37*Plastica

Rifiuti prodotti dalla pulizia di eamini e ciminiereAltre frazioni non specificate altrimenti

Rifiuti biodegradabili

Altri rifiuti non biodegradabiliRifiuti urban non differenziati

Rifiuti da mercati

Residui della pulizia stradale

Fanghi delle fosse settieheRifiuti della pulizia delle fognature

Rifiuti ingombranti

Rifiuti urban non speeificati altrimenti

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 16 di 23

Page 17: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

RE ,oNE oEL VENETO

giunta regionale

Allegato B al Decreto n. del I l: T, ? 017

Quantitativi di rifiuti complessivamente stoccabili in impianto.

Ji ' ' i "'4'!!TUbOi] ] ':::2# 'O' g20I ':lji:'41L'41," < -.-: ::: I, ', Z -": - :.<": :: I..'I ]Z[1438993 0013

• [! : 0''<' "' :I ', : 'j 1 16 Ot58t 6tl '

IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINIIIIIIJll

Riferimento in

planimetria Rifiuto in ingresso(allegato C)

1 Fossa L1 + L2

2 Fossa L3

3 Rifiuti Sanitari

1.000

20.000

200

tonnellate

10.000

20

Riferimento in

planimetria

(allegato C)Rifiuto prodotti CER

4

5

6

7

10

11

12

13

14

15

16

17

18

Note."

Scorie LI + L2

Scorie L3

Ceneri (L1, L2 e L3) in sili

Ceneri (L1, L2 e L3) in big bags

Sabbie da pulizia caldaie

Fanghi da depurazione

Refrattari da demolizione

Materiale isolante da

coibentazione

Rottame ferroso

Rifiuto non conforme

Legno da imballaggiOli esausti

Batterie usate

Neon

Assorbenti e stracci

9

190112

190112

190113

190113

120117

120116*

190813*

161106

161105 *

170404

170603 *

170407

190102

da

assegnare

150203

130205*

160601*

200121

150202*

llIC

60

900

620

200

50

20

20

30

3O

20

10

2

1

1

5

tonnellate

1.900

380

120

30

40

40

10

60

30

da stimare

0,7Circa 1

0,21

3 - Sanitari: non esiste un vero e proprio stoccaggio: possono rimanere depositati all'interno diopportuni cassoni chiusi (o casse mobili) scatoloni per le fasi operative (2-5 gg); i cassonivengono alloggiati in vani chiusi o comunque coperti.

8 - Sabbie da pulizia caldaie: big bags 25 + 25 big bags (stoccaggio L1 - L 2 + stoccaggio L3)pari a circa 30 t

9 - Fanghi da depuratore: 2 cassoni scarrabilipari a circa 40 t10 - Refrattari da demolizione: 2 cassoni scarrabili pari a circa 40 t11 - Materiale da scoibentazione: circa 30 big bags pari a circa 10 t12 - Rottame ferroso: 2 cassoni searrabili pari a circa 60 t13 - Rifiuto non conforme: 2 cassoni scarrabili pari a circa 30 t14 - Legno da imballaggi: 1 cassone scarrabile15 - Oli esausti in opportuno deposito18 - Assorbenti e stracci da attivith manutentive: circa 5 Big Bag

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 17 di 23

Page 18: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

I'<I\

\\\\

0?® 0

iI

I

• I

:i

-1

i

Page 19: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

o,oNE VENET

giunta regio,qale

Allegato D al Decreto n. 78 del 6 settembre 2017.,.':

Valori limit¢ di emissione in atmosfera da rispettare.

ParametroUdM

11

o

o

o

12

13

I0

Polvere totale

Sostanze organiche sotto forma di gas e vapori espresse come carbomoorganico totale (TOC)Acido cloridrico (HC1)Acido fluoridrico (HF)Biossido di zolfo (SO2)

Monossido di azoto (NO) e biossido di azoto (NO2) espressi come NO2

Monossidi e biossidi di azoto (NO,) in caso di DeNOx SNCR

Ammoniaca (NH3)

Monossido di carbonio (CO)

Mercurio e suoi composti, espressi come mercurio (Hg)

Cadmio e suoi composti, espressi come cadmio (Cd)

Tallio e suoi composti, espressi come tallio (T1

Antimonio e suoi composti espressi come antimonio (Sb)Arsenico e suoi composti espressi come arsenico (As)Piombo e suoi composti espressi come piombo (Pb)Cromo e suoi composti espressi come cromo (Cr)Cobalto e suoi composti espressi come cobalto (Co)Rame e suoi composti espressi come rame (Cu)Manganese e suoi composti espressi come manganese (Mn)Nickel e suoi composti espressi come nickel (Ni)Vanadio e suoi composti espressi come vanadio (V)

Diossine e Furani (PCDD + PCDF)

14 Idrocarburi policiclici aromatici (IPA)

15 Policlorobifenili (PCB-D1)

Note: I limiti sono riferiti a gas secchi, 11% 02, a condizioni nonnali (1 atm, 0 °C).

1

2

3

4

= 5m

6

.=

7

9

mg/Nm3

mg/Nm3

mg m3mg/Nm3mg/Nm3

mg/Nm3

mg/Nm3

mg/Nm3

mg/Nm3

mg/Nm3

mg/Nm3

mg/Nm3

ng/Nm3

mg/Nm3

ng/Nm3

LIMITI

LI+L2+L3

medic semiorarie

(100%) A20

20

50

1,5100

250

250

10

(97%) B10

10

10

< 1,550

200

200

<10

100 (su 30 min)150 (su I0 rain)

0,03

0,05 in totale

media

giornaliera

5

I0

8

0,7540

80

180

10

30

0,02

(valore limite emissione medio ottenuto conperiodo di eampionamento minimo di 30 mitt e

massimo di 8 ore)

0,5 in totale

(valore limite emissione medio ottenuto coneriodo di eampionamento minimo di 30 rain e

massimo di 8 ore)

0,05

(valore limite di emissione medio ottenuto conperiodo di eampionamento minimo di 6 ore e

massimo di 8 ore)0,01

"valore limite di emissione medio ottenuto conpetqodo di eampionamento minimo di 6 ore e

massimo di 8 ore)0,1

¢valore limite di emissione medio ottenuto converiodo di eampionamento minimo di 6 ore e

massimo di 8 ore)

Mod. B - cop&pag. 19 di 23

Page 20: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

[ REGIONE D L VENETO"]giunta regionale ' '

Allegato E al Decreto n. 78 del 6 settembre 2017

Punti per la misurazione e registrazione in continuo delle temperature dei gas. 0 i 16 0/58/3 668 ?////11/I///I//11/I/I/////11/11//I//I/I/

TEMPERATURA POST COMBUSTIONE LINEA 1-2

L EA1

V I TA I1 PlAI TA

€ ..-- --v --.

.... i +,, -- .......

I I ,:l // " [ .iL ; /hI ,

i / 15e 7: tl rt / .' i ," , !

---- / 7 ; : ! .

L_L, .__tL .... /,, / / / , I " I/

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 20 di 23

Page 21: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

LINEA 2

- ! ..... : --- - __:

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 22 di 23

Page 22: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

5EZtOHE A-A/

JL

I

I

I

®

I

i

TT4043

A/I

'rTA(IA'I

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 21 di 23

Page 23: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma

TEMPERATURA POST COMBUSTIONE LINEA 3 (T2sec)

r

v(]porlzzdore 13C.BZ-1006

surrlscdddore BT sur

3C.BU-1003

31,HA-O

brucie[ori ousiliet]

+0.50

F [[ramocjgia di carico

1001 !--F--F,

ventilotore brucidor,

31,CD-O82X

cidore forr, o

31.HL-OSOX

Mod. B - copia Ddr n. 78 del 6 settembre 2017 pag. 23 di 23

Page 24: 9iurza regkona e [i::!;i - Heraha.gruppohera.it/binary/hera_herambiente_r15/...OGGETTO: Riesame, ai sensi dell'art. 29 - octies, comma 4, lett. d) e dell'art. 237 - duovicies, comma