96 • FILIALE DI CA. UFF. PACCHI

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PERIODICO EDITO DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI SCAUTISMO RAIDER “ASSORAIDER” ANNO 8° N.1 MARZO 2002 • SPED. IN A.P. ART. 2 COMMA 20/C LEGGE 662/96 • FILIALE DI CA. UFF. PACCHI http://arcobaleno.assoraider.it

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Associazione Italianadi Scautismo Raider

“ASSORAIDER”

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Anno 8° - Numero 1 Marzo 2002Autorizzazione del Tribunale di Cagliari n. 24 del 23.06.1995. Spedizionein A. P. art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Cagliari - Ufficio pacchi

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Illustrazione copertina:Archivio Arcobaleno

Stampa:LITHOSgrafiche srl - 09122 Cagliari Via Garigliano, 11/13 Tel. 070 275132

Questo numero è stato consegnato alla stampa il 08.03.2002La tiratura di questo numero è di 2.100 copie

Arcobaleno è una rivista inviata gratuitamente agli iscritti dell’Assoraider.

Tesseramento annuale € 25,82. Il pagamento si può effettuare tramiteposta con versamento sul c/c postale n. 35246008 intestato adASSORAIDER. Impegnano la responsabilità della rivista solamente glieditoriali e gli articoli non firmati. Per gli articoli firmati la responsabilitàrimane all’autore. La riproduzione di articoli, foto e disegni pubblicati suquesta rivista è ammessa a condizione che ne venga citata la fonte. Ilmateriale inviato ad Arcobaleno non si restituisce.

ARCOBALENOè dedicata ai giovani

e a tutti coloroche intendono reagire

al dilagare di egoismi evogliono dimostrare la

possibilità di una fraternitàmondiale come quella scaut. La rivista contiene inserti

riservati ai lupetti,esploratori ed esploratrici,

rover e, nautici.ARCOBALENO

vuole assolvere allafunzione di collegamento

fra tutti gli iscrittiall’associazione nonché

con i genitoridei più giovani iscritti

perché seguanoquanto viene offerto

ai loro figli in fattodi formazione del carattere

del futuro cittadino.

http://arcobaleno.assoraider.it

La figura di San Giorgio ha ispirato pittori, scultori e poeti di ognitempo: la leggenda della lotta col drago è stata cantata e raffi-gurata in moltissimi modi. Numerose organizzazioni, corpora-

zioni, chiese e congregazioni religiose, ordini cavallereschi, eserci-ti militari e stati del mondo anglosassone e non hanno assunto “SanGiorgio” a loro protettore. Al tempo dei Persiani fu chiamata Geor-gia una regione del Caucaso oggi nazione indipendente euroasiati-ca, con lo stesso nome è stato chiamato lo stato sudista della Geor-gia appartenente agli Stati Uniti d’America, molti governi del mondohanno introdotto la sua bandiera nei loro vessilli varie città tra cuialcune italiane come Genova, Vigevano, Ferrara, portano nel lorogonfalone il suo emblema invocando in tal modo la sua protezioneed infine, sul pianeta Luna, un cratere è stato battezzato con il suonome dagli scienziati.Il culto di San Giorgio è diffusissimo nell’oriente come nel mondooccidentale. A molti il nome di San Giorgio evoca semplicemente ilricordo di un guerriero a cavallo che uccide con la lancia un dragosquamoso e terribile. Ma per i cattolici anglicani, copti, greco-orto-dossi, maroniti e alcune popolazioni musulmane del Medio Oriente,San Giorgio, è un santo molto reale e attivo. Secoli prima della nasci-ta di Maometto, gli arabi credevano (e ancora credono) che lo spiritodel profeta sceicco Kedir fosse entrato nel corpo di San Giorgio ispi-randogli le grandi gesta. Con la venuta di Maometto questa venera-zione fu estesa a tutti i seguaci della fede islamica. Ogni anno in Apri-le nella Cattedrale di Beirut (Libano), un Vescovo greco-ortodosso daglisplendidi paramenti celebra una messa speciale, fedeli si recano in pellegrinaggioa un monastero della Siria, donne egiziane si raccolgono sul delta del Nilo spe-rando di ricevere guarigioni miracolose, in Inghilterra le chiese espongono la ban-diera del santo: una croce rossa in campo bianco, mentre la Società Reale di SanGiorgio offre alla Regina Elisabetta II le tradizionali rose rosse.Che giorno è? Ma è il 23 aprile, festa di San Giorgio.Le statue, i dipinti e le icone dorate dedicate al santo martire, sono oggetto divenerazione incessante e testimonianza di riconoscenza per grazie ricevute.Eppure, anche per i suoi fedeli più devoti, la figura di San Giorgio rimane avvoltanel mistero. Da secoli gli studiosi cercano di stabilire chi egli fosse in realtà, quan-do e dove sia vissuto, perché il drago sia entrato nella sua vita, e come abbia fat-to il Santo ad arrivare in Inghilterra e diventarne il patrono. Vi sono narrazioni del-la sua vita e del suo martirio in greco, latino, armeno, siriaco, copto e arabo.Secondo un testo bizantino dell’inizio del VII secolo, egli avrebbe subito il martirionel 255 d.C.; altri testi fissano la data della sua morte intorno al 303 d.C., sotto ilregno dell’imperatore Diocleziano. San Giorgio, si narra, nacque in Cappadocianell’Asia Minore. Suo padre era un nobile dell’esercito romano, e Giorgio divenneun importante ufficiale della cavalleria romana. Quando l’imperatore Dioclezianopromulgò una legge in base alla quale tutti i cristiani dovevano essere persegui-tati ed uccisi, il giovane Giorgio si dimise dall’esercito convertendosi al cristiane-simo. Il gesto di ribellione fu clamoroso e l’imperatore ordinò la sua morte cheavvenne tra atroci sofferenze il 23 Aprile del 303 d.C.

EDITORIALE 3

San GiorgioSan GiorgioIl Santo Patrono degli ScautsIl Santo Patrono degli Scauts

Con questo 1o numerodel 2002 inizia a col-laborare con la nostraRivista Mauro Furia.Mauro e‘ Direttore delCentro Studi Scout“Carlo Colombo”, ede‘ Cavaliere dell’Ordi-ne Scout di San Gior-gio -OSSG- GNGEI. Nelringraziarlo gli rinno-viamo la nostra stimaed amicizia.

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In seguito al martirio fiorì la leggenda del cavaliere San Giorgio, in cui il giovane è sim-bolicamente rappresentato quale paladino della fede che ha il sopravvento sul dragodel male, ma è al tempo delle crociate che il culto di San Giorgio avrà il suo trionfonella terrà in cui ha avuto il martirio e la proliferazione dei racconti Ieggendari a luidedicati, quale simbolo del cristianesimo e della cavalleria a cui erano votati i libera-tori del Santo Sepolcro. Il codice d’onore cavalleresco a cui si ispiravano gli antichicrociati, di porre la loro spada al servizio della chiesa, dei deboli e degli oppressi, tro-vava nei valori della nobiltà di pensiero, coraggio, lealtà, onore, generosità, giustiziae fede che il santo professava, il loro naturale riferimento e nel suo nome i cavaliericristiani si gettavano nella mischia in battaglia.Mentre i crociati in Palestina adottavano il nome di San Giorgio come patrono, I’ecodelle gesta del santo cavaliere giunsero in tutta Europa portate dai pellegrini o da chiritornava dalla guerra; nobili e plebei erano ansiosi di conoscere quanto accadeva in“Terra Santa” perciò fu compito dei menestrelli erranti divulgare le notizie, cantandonelle piazze di mercato, nelle regge e castelli le leggende del santo cavaliere.La figura del cavaliere martire era divenuta talmente popolare che il re Edoardo IIId’Inghilterra, decise di proclamare San Giorgio patrono della più alta onorificenzacavalleresca inglese: I’Ordine della Giarrettiera e al grido di “San Giorgio per l’Inghil-terra!” sconfisse i francesi nella battaglia di Crécy, in seguito alla quale il santo fudichiarato patrono del regno.Il nostro fondatore Lord Robert Baden-Powell, che chiamava i suoi giovani esplorato-ri “piccoli moderni cavalieri” del mondo e simbolicamente si ispirava nel metodo scoutai valori della cavalleria (basta rileggere il libro “Scouting for Boy” per rendersene con-to), pensò di adottare la figura di San Giorgio quale protettore di tutti gli scouts.Certo nel nuovo millennio gli ideali cavallereschi di un tempo hanno perso il loro smal-to. È lecito chiedersi se questo tipo di ideali siano ancora educativamente proponibiliai ragazzi e alle ragazze di oggi.Lo stesso B.-P. nei suoi libri ci ricorda che molte storie legate agli antichi cavalieri nonsono vere, tuttavia, la storia, la letteratura ed in parte anche la leggenda, hanno attri-buito alla cavalleria e all’antico cavaliere San Giorgio una serie di qualità positive.Quindi spetta a noi capi educatori individuare le virtù pedagogiche valide e necessa-rie, ancor oggi, per i nostri giovani scout. Per alcune di esse sarà necessaria qualcheattenzione, la superiorità di pensiero che non si faccia superbia, il coraggio e la for-tezza d’animo che non restino fine a sé stessi.Per altre, quali la lealtà, generosità, senso della giustizia, protezione dei deboli, sononon solo valide, ma anche di straordinaria attualità quotidiana.La figura del cavaliere San Giorgio non deve quindi essere chiusa in un polverosomuseo insieme ai bei ricordi di uno scautismo dei tempi passati, occorre renderla

moderna e proponibile, recuperando quei con-tenuti delle sue virtù ideali che, in una societàglobalizzata dove frontiere e tabù sono crollaticon l’introduzione di internet e della televisio-ne, ancora oggi possono essere riferimentoper noi tutti, ma soprattutto possono toccarel’anima ed il cuore generoso dei giovani.Allora, nei nostri campi e raduni di SAN GlOR-GIO, il rinnovo annuale della nostra “Promes-

sa Scout” non diverrà più un vuo-to esercizio, ma una convinta

testimonianza di fede dei nostriideali di vita.

Mauro Furia

4 EDITORIALE

Lupi siete pronti per vivere nuove avventure???? L’inverno se n’èandato, aprile non c’è più, è ritornato maggio al canto del cucù .Come dice una ben nota canzone!! E allora sgranchitevi le zam-

pe nella giungla!! Uscite dalle vostre tane e state con le orecchie benritte ed il pelo folto, fieri delle vostre esperienze “in caccia col branco”.In questo numero vi daremo alcuni suggerimenti su come passarequeste primaverili serate, mentre i lupetti del branco Seeonee di Ca-2ci raccontano le loro avventure in un freddo campo invernale.Vi ripropongo le schede jaw per i cuccioli che ancora non le conosco-no, così saprete chi sono i vecchi lupi!!!I ricordi di un lupo dal pelo grigio ci accompagnano nella lettura.A me non resta che auguravi delle grandi e liete cacce con i vostri fra-tellini e che il favore della giungla vi accompagni sempre!!Buona Caccia

Zanzara Canterina

Cucu‘ Cucu‘Cucu‘ Cucu‘JAW 5

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Attorno allaAttorno alla

... hei lupo!! Dico aTe!!!! Vuoi essere scaltro e sve-glio come il nostro amicoKim??? Impara da lui!!! Kim è furbo, nella giungla ha lo sguardo più acu-

to di un’aquila, nessun particolare gli sfugge, se osserva un paesaggiosi ricorda esattamente tutto ciò che ha intorno!!!!

E nella giungla non solo le forme sono importanti, per diven-tare come lui drizzate le orecchie, ascoltate il suono della

waingunga, o il suono delle bandarlog che si avvicinano,i richiami di caccia, o lo scrosciare della pioggia. Mastate attenti anche ai più piccoli e lievi rumori, se impa-rerete a riconoscerli saprete sempre che cosa vi succe-de intorno!!!E se vi capita di partecipare ad un lauto banchetto non

abbuffatevi senza respirare, assaggiate ogni pietanzacon calma e con cura in modo da ricordarvi precisamente

ad ogni sapore il cibo giusto da abbinare, soprattutto seassaggiate per la prima volta dei piatti a voi sconosciuti.

Imparate anche ad apprezzarne gli odori, come i mille odori chesprigiona la giungla adesso in primavera, o nella stagione

delle pioggie. Ognuno ci indica qualcosa…Ma se volete essere dei bravi lupetti allora saprete

anche riconoscere al tatto degli oggetti, se provate abendarvi gli occhi e a maneggiare degli oggetti di

uso comune come le penne, i libri, lo zaino, il fou-lard, le scarpe, vi accorgerete che ad occhi chiu-si pare che assumano tutta un’altra dimensione.Allora per essere come Kim che cosa dovete

fare??? Tenete sempre ben allenati i vostri 5sensi!! Quali sono i 5 sensi??? Vista, udito,

gusto, odorato e tatto!!!

Buona cacciaBuona caccia6 JAW

Capacita‘Capacita‘

Cari Lupi, solo ora rie-sco a vincere l’emo-zione e scrivervi

questa lettera per dirvi quanto siete stati importanti in questi anni passati insieme.In mente ho un mare di bellissimi ricordi, esperienze meravigliose vissute con voicome il primo campo a Nurallao dove Enrico, Michela e Francesca erano il triopiù pazzo del branco. Poi il campo a Neoneli, che bel posto e che avventure! Edil campo a Sant’Andrea Frius, dove ogni giorno bisognava mandar fuori le muc-che!!Ricordo poi gli indiani a Jerzu, un bel posto anche quello, ed ancora Laconi; nondimenticheremo mai le vacanze di branco al Brownsea Park a Balsorano, quelbellissimo agriturismo immerso nel verde del Parco Nazionale d’Abruzzo.È stato bello andare a cavallo e fare il bagno nel fiume come dei veri indiani, ricor-date la visita al Parco Nazionale dove abbiamo visto l’orso bruno, i lupi … .Infine l’ultimo campo a Lei che ho vissuto giorno dopo giorno, ricordo la bellissi-ma giornata dei Vichinghi, a proposito fate ancora il dolce?Ed ora che vi vedo di sfuggita in sede sono veramente orgogliosa di voi, vedo conpiacere che alcuni hanno meritato la treccia gialla, altri sono diventati capi e vicecapi muta, insomma continuate a dare del vostro meglio! Qualcuno mi chiamaancora Akela e la cosa mi riempie il cuore di gioia, ma vi abituerete presto a chia-marmi Emanuela. Il nuovo Akela è giovane e forte e vi accompagnerà in tante bel-lissime cacce senza lasciarvi mai soli, quanto a me … vi aspetto in reparto!Ho trascorso con voi sette bellissimi anni e non ne cancellerei nemmeno uno per-ché ho imparato molto da voi come voi avete imparato da me.Bona caccia branco Ankus, Banner

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Al branco Ankus di Quartu S. Elena

Ricordi di un vecchio lupoRicordi di un vecchio lupo

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Quest’anno per il ponte dell’Immacolata, il 1°Branco Seeonee ed il 2° Reparto di Cagliari 2,aiutati dalla Compagnia dei Cavalieri della Spa-

da e dell’Anello e da alcuni Raider della sezione, han-no vissuto una bella (…e freddissima!!!) avventura adOrroli. Sicuramente sarà un campo che nessunodimenticherà ma ve lo facciamo raccontare meglio dainostri lupetti:L’indomani abbiamo giocato e io ho preso la Promes-sa abbiamo fatto tanti gioci e pranzo, infine siamo tor-nati a casa in pulman. (Alexander)In questo mini-campo invernale mi sono divertito unsacco abbiamo giocato a: Basebal, Boling; ma nonsono tutti, ma quelli che mi piacciono di più. Poi èvenuto Bagheera, e Kaa si è allontanato dal Branco[…] Alla maina io e Alex abbiamo preso la promessa

e Giammi la 1ª stella. (Giovanni)Il mini campo invernale è durato tre giorni e due notti. Il clima era molto fred-do e umido. La nostra postazione era in una chiesa nei dintorni di Orroli. Gliesploratori e i rover non sono stati fortunati come noi perché hanno dormitoin tenda. Io ho dormito molto bene, anche perché stavo morendo di sonno.Dopo la prima notte mi sono alzato con cal-ma, ma, dovevamo fare ginnastica conbaloo. Al posto di Kaa è venuta baghee-ra che faceva parte dei rover. (Renato)Ogni mattina presto si faceva ginnastica,una cosa inssopportata. Dopo il pranzo ela cena c’era il fuoco di bivacco dovemolte persone ridevano. (Ludovica)Questo campo è stato molto divertente:siamo andati ad “Orroli”. […] Di notte c’èstato un sacco di chiasso: Alex, Ludo e

Minicampo inveMinicampo inve

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1o Branco 1o Branco

La Promessa è sempre unmomento importante...

finalmente anche questo lupettoentra nella Grande Famiglia

degli Scaut!

Con la cartacrespa i lupetti creano tanti addobbi per il Natale che si avvicina.

Nemmeno il freddo ferma l’alza bandiera... ma

mi raccomando tutti imbacuccati!

Fabio stavano lanciando calzini avolontà. […] La seconda notte èstata più calma e la mattina Balooci ha fatto fare la ginnastica, siamousciti esausti. P.S. Dimenticavouna cosa, le scenette erano diver-tentissime. In più due componentidel branco (Alex e Giovanni) hannopreso la “Promessa” (finalmenteAlex ha preso la “Promessa”) eGiammi ha preso la 1ª Stella.

(Edoardo)Questo mini campo l’abbiamo fatto a Orroli. In questo campo ci siamo statitre giorni. Il primo giorno ci siamo alzati congelati poi abbiamo fatto colazio-ne e ci siamo lavati. (Paolo)Quando siamo arrivati a Orroli ci siamo messi subito a fare dei giochi. […]Dopo siamo andati a cenare e io mi sono divorato la pasta ma i mandari mene sono dimenticato. Dopo abbiamo fatto il cerchio di famiglia Felice. Doposiamo andati a dormire. (Gianluca)Prima di ieri c’era tanto, tanto freddo, abbiamo fatto attività e siamo andati aletto. P.S. Non c’è più Kaa ma c’è… Bagheera! (Giammarco)A me questo campo mi è piaciuto moltissimo. Abbiamo fatto molte attività,quella che mi è piaciuta di più è il baseball. […] abbiamo giocato anche ascoppiare i palloncini e chi ne scoppiava di più vinceva. Alex era in vantag-gio di 5 a 0 ma io e Paolo abbiamo recuperato facendo 3 punti. Di notte Alexe Ludovica lanciavano calzini puzzolenti. (Fabio)Siamo arrivati alle 7:00, appena siamo arrivati la prima cosa che o notato sonostati i gradi sotto zero. […] Il giorno dopo abbiamo giocato e imparato nuovi gio-chi. Abbiamo mangiato bene e allegramente. […] Ciao. (Alessandro).

P.S. Grazie a Francesco per il beldisegno ed un caloroso buona cac-cia anche a Lorenzo!!!

1° Branco Seeonee Sez. Cagliari 2

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ernale ad Orroliernale ad Orroli

JAW 9 SeeoneeSeeoneeUn’esploratrice disegna nel cartellone

della sua pattuglia. Complimenti a tutti, siete stati veramente bravi!

La gara di torte: una vera delizia!

Per molti quella pietra sarebbe stata ben fredda, manon per lui. Forse perché il suo sangue lo era ancordi più o se vogliamo essere sinceri e meno romanti-

ci, perché ormai da parecchie ore il sole le aveva tra-smesso il suo tepore. Tante volte Mowgli era rimasto affascinato da quei dise-gni che gli percorrevano tutto il corpo, il gioco di luceriflessa sulle sue scaglie lo divertivano quanto quella sualunga lingua sempre guizzante per odorare la Giunglaattorno a lui. Ed ora il grande pitone sentiva la mancan-za del Cucciolo d’uomo. Le Leggi della Giungla li avevano uniti e resi amici ecomplici in tante cacce, ma la Legge dell’Uomo li avevaseparati perché non potevano avere valore agli occhi delcreatore del Fuoco Rosso i sibili di un serpente, tra lemura del Villaggio la parola maestra era sconosciutaquanto nelle Tane Fredde.

Era nuovamente periodo di muta, per questo il pitone era un po’ assopito ericordava quei momenti come se li rivedesse davanti ai suoi lucidi occhicome in sogno. Ma ad un tratto il suo sguardo fu attratto da un movimentovicino a lui, i suoi riflessi erano forse un po’ allentati ma nessuna predasarebbe comunque sfuggita al grande predatore. Pronto a stringere con la sua morsa l’ospite, Kaa finse di dormire e lasciòalla sua lingua il compito di scoprire chi si avvicinava. Ma prima ancora che

le foglie dei cespugli svelassero il muso dello sconosciuto, il suo odoregià gli diede un nome: il Ranocchio, ormai cresciuto e fattosi uomo

era lì ancora una volta al cospetto del suo amico e compagno. Ilsorriso sul viso di Mowgli valse mille saluti, pri-

ma ancora che risuonasse tutt’attorno la

Storia Storia Non sempre la scelta di lasciare i propri ragazzi e‘ semplice

ed indolore. Al contrario, spesso

e‘ solo frutto di fattori estranei

ai nostri reali sentimenti.Questa e‘ la storia

di un addio, con l’augurio che cio‘ che oggi ci ha divisi, domani restituisca

il giusto!Buona Caccia.

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parola maestra “siamo dello stesso sangue, fratellino, tu ed io”, per l’orgogliodi Baloo. Kaa sapeva bene che presto il ragazzo sarebbe dovuto ritornare allasua nuova vita nel Villaggio all’ombra delle colline di Seeonee perché ormaiera quella la sua casa, ma il tempo passato lì non gli aveva di certo fattodimenticare ciò che la Giungla gli aveva insegnato. Solo lui poteva trovare il nascondiglio del pitone che da settimane ormai sem-brava esser sparito, per gran gioia delle Bandar-log, ma il cambiamento dipelle era un momento assai più importante per un serpente che star dietro aquelle stupide chiacchierone! “È la tua pelle migliore, con gli anni acquistisempre più forza e bellezza” – “Mi rallegra che sia così visto che presto nonsarà più per me così fausto lo scorrere del tempo”. Mowgli ben sapeva che Kaa adorava quei complimenti e le sue risposte era-no solo la sua mossa in quel gioco tacito che tanto li aveva divertiti negli anni.Il tempo stringeva e anche quelle parole dovettero lasciare lo spazio a ciò chein realtà il Cucciolo d’uomo portava nel cuore. Nessuno dei due sapeva se le loro vie si sarebbero nuovamente incrociatema per questo era giusto che tra loro ci fosse un addio: “Io sono la preda cheBagheera offrì alla Rupe, le parole e i consigli di Baloo, il coraggio di Akela,la freschezza delle acque del Waingunga, l’amore di Raksha, la solidarietà diFratel Bigio, la dolcezza dei fiori di Mowha, la saggezza di Hathi… io sono ciòche la Giungla mi ha donato, io sono!” Mowgli dopo aver così parlato s’allon-tanò senza dir altro perché il destino voleva che i due amici fossero nuova-mente separati ma nell’animo del pitone nacque allora una consapevolezza:grazie alle loro vite la Natura aveva portato un Cucciolo solo in un Uomo libe-ro e buono. E mentre continuava a fissare le sue spalle allontanarsi dalla suavista offuscata, Kaa potédirsi soddisfatto di sésenza che fosse solo lasua vanità a parlare!

di un addio di un addio

JAW

Sono un vecchio lupo che ricorda con una certa emozione il momento del-la sua salita in Reparto. Dal momento in cui Akela mi ha bendato con ilmio Foulard e mi ha accompagnato al punto in cui da solo dovevo inizia-

re il percorso che mi portava al reparto tutto per me era un’e-mozione, sentivo il cuore che batteva a mille per l’emozio-ne e tutto intorno era un unico rumore.

Sapevo che oltre quel breve tratto avrei trovato deglialtri fratelli più grandi che mi avrebbero insegnato

cose nuove, ma soprattutto sapevo che in quelmomento ero solo con i miei pensieri e la miaemozione, e nessuno avrebbe disturbato quelmio momento così emozionante, da una parteAkela che con il suo sguardo vigile seguiva ilmio percorso e dall’altra il Capo reparto che mi

avrebbe accolto e tutto intorno la natura enient’altro.

Poi sono stato prelevato dal C.R. ed accompagna-to in Patt. Certo un piccolo rimpianto per aver lascia-to il Branco, lo ho avuto, ma ero consapevole checon il tempo avrei ritrovato gli altri Lupi che man

mano crescevano e avrebbero provato questa stessa emozione nelmomento di entrare anche loro in Reparto.

Dal Branco al RepartoDal Branco al Reparto

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gio

chi

gio

chi ...no, no, non sto parlando del calcio, oggi voglio suggerirvi un gio-

co nuovo … facciamo goal non col pallone, ma … col frisbee.Che cos’è il frisbee !!?? È quel piatto concavo di plastica, opportunamente sago-mato, che lanciato sapientemente veleggia in aria per vari metri.E allora potete sfruttarlo così: in un prato, una spiaggia o uno spazio abbastan-za ampio riunitevi con i vostri amici e formate due squadre da 5, 7 o 9 elementiciascuna. Un componente si metterà in porta, gli altri suoi compagni si passe-ranno il piatto volante di mano in mano per arrivare a infilarlo nella porta avver-saria. Le regole del gioco sono simili a quelle del calcio, vince naturalmente chifa più goal.

Goal Rete!!!Goal Rete!!!

Pensieri e immaginiPensieri e immaginidei Lupidei Lupi

JAW 13

Sestri Levante, cittadina del Levante Ligure, ha un appuntamento annua-le con Hans Christian Andersen. Esiste, infatti, un Concorso letterarioche vede ogni età concorrere per la “Sirefiaba Andersen” o per il Trofeo

“Baia delle Favole”, i premi assegnati dalla Giuria alle opere vincitrici. MaAndersen non è solo un concorso: in occasione della premiazione infatti,c’è una settimana di festeggiamenti con Artisti di strada, Convegni, Labora-tori, Cinema d’animazione, Burattini e la Narrazione, uno dei momenti piùmagici... “nella Baia del Silenzio persone sedute sulla spiaggia ad ascoltarequalcuno, qualcuno che racconta fiabe...”Con il 2002, il premio giunge alla sua 35ª edizione e ripropone a tutti voi l’in-vito a concorrere con una fiaba inedita frutto della vostra creatività.Quest’anno, in un momento tanto difficile per il Mondo intero, la fiaba con lasua semplicità e capacità di richiamare a valori universali, acquista un par-ticolare valore ed interesse. Il Concorso mantiene libero il tema delle fiabeper permettere alla fantasia di correre libera senza limitazioni.Agli autori delle opere vincitrici sarà consegnato, oltre al premio specificod’ogni categoria, la prestigiosa Sirenetta della Fiaba divenuta il simbolo delPremio Hans Christian Andersen. Le fiabe giudicate migliori saranno pub-blicate nel volume speciale della 35ª edizione. La premiazione è prevista il

1º giugno 2002 e sarà, anche quest’anno,inserita nella gran manifestazione “Dei

Bambini il Festival” che si svolgerà aSestri Levante nell’ultima settimanadi maggio. Durante questa gran festa SestriLevante sarà invasa da bambini eragazzi che diventeranno prota-gonisti trasformando la città in luo-go magico per suoni colori, viva-cità, allegria e stupore. SestriLevante si popolerà di narratori,artisti di strada, acrobati ed attori

di teatro urbano che porterannospettacoli non ancora visti in Italia in

una manifestazione unica nel suogenere che si è imposta all’attenzione

internazionale. Il termine ultimo per la presentazione delle

opere è fissato per il giorno 25 marzo 2002.Per informazioni: segreteria premio tel. e fax 0185

458490 - E-mail: [email protected]

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PremioPremio Hans CristianHans CristianAndersenAndersen

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NOME:Bagheera

ANIMALE:Pantera Nera

CARATTERISTICHE:Astuta, Audace,

Forte, Dolce e Cortese.Esperta della vita.

RAPPORTICON MOWGLI:

Riscatta il cucciolo d’uomo allarupe del consiglio con un grosso

toro. Guida Mowgli consaggi consigli.

NOME:Raksha

ANIMALE:Mamma Lupa

CARATTERISTICHE:Chiamata anche

la diavola, prese per prima le difese

di Mowgli.Tenace e fraterna.

RAPPORTICON MOWGLI:

Tenera e premurosa.

NOME:Kaa

ANIMALE:Pitone delle Rocce

CARATTERISTICHE:Forte e saggio,

disponibile e pieno d’amore

RAPPORTICON MOWGLI:Tra i più fedeli

compagni di cacciadi Mowgli. Accompagna

Mowgli in molte dellesue avventure.

NOME:Shere Khan

ANIMALE: TigreCARATTERISTICHE:Zoppo e per questodetto anche Lingri.

Vorrebbe tutti aisuoi piedi; superba

e prepotente.Malvagia

e imprevidente.RAPPORTI CON MOWGLI:Grande nemico di MowgliTrasgressore della legge.

Jaw CardsJaw Cards frontefronte

NOME:Bagheera

ANIMALE:Pantera Nera

CARATTERISTICHE:Astuta, Audace,

Forte, Dolce e Cortese.Esperta della vita.

RAPPORTICON MOWGLI:

Riscatta il cucciolo d’uomo allarupe del consiglio con un grosso

toro. Guida Mowgli consaggi consigli.

NOME:Raksha

ANIMALE:Mamma Lupa

CARATTERISTICHE:Chiamata anche

la diavola, prese per prima le difese

di Mowgli.Tenace e fraterna.

RAPPORTICON MOWGLI:

Tenera e premurosa.

NOME:Kaa

ANIMALE:Pitone delle Rocce

CARATTERISTICHE:Forte e saggio,

disponibile e pieno d’amore

RAPPORTICON MOWGLI:Tra i più fedeli

compagni di cacciadi Mowgli. Accompagna

Mowgli in molte dellesue avventure.

NOME:Shere Khan

ANIMALE: TigreCARATTERISTICHE:Zoppo e per questodetto anche Lingri.

Vorrebbe tutti aisuoi piedi; superba

e prepotente.Malvagia

e imprevidente.RAPPORTI CON MOWGLI:Grande nemico di MowgliTrasgressore della legge.

Jaw CardsJaw Cardsretroretro

Con grande entusiasmo e spirito di servizio torno,nella mia veste di Commissario Centrale, insiemealla Pattuglia Nazionale, organo consultivo della

Branca E/E, per ridare la carica e far riscoprire, se ce ne fossebisogno, quello spirito d’avventura che è indispensabile per tuttinoi. Prima di comunicarvi i componenti la Pattuglia Nazionale,voglio presentarmi a voi, per farmi meglio conoscere, principal-mente da coloro che solo quest’anno sono approdati alla Bran-ca Esploratori/ Esploratrici. Mi chiamo Eugenio Astore, sono in ASSORAIDER dal 1991,anche se la mia vita scaut è iniziata, proprio da Esploratore,nel 1962; ho ricoperto in ASSORAIDER vari incarichi, tra iquali quello di Commissario Centrale alla Branca E/E e quello diPresidente Capo Scaut. Ora torno a lavorare nella Branca che prediligoe spero che, con l’aiuto della Pattuglia Nazionale e l’impegno di tutti voi, riu-scirò a portare avanti al meglio l’incarico affidatomi.LA PATTUGLIA NAZIONALERaffaella Bianchi - Sezione di Como-Cantù; Enrico Cancelli Sezione di Soracurerà i rapporti con la Branca Raider; Orazio Cucinotta Sezione di Messina;Loredana De Cata - Sezione di San Severo, redattrice di Jedi; Antonio Faed-da - Sezione di Ittiri; Alessandro Frascella - Sezione di Taranto, segretario;Giorgio Meo - Sezione di Roma; Michele Renzulli - Sezione di Campobasso;Ivano Tangelo Sezione di Sora. La scelta è stata fatta in base ad alcuni pun-ti che lo stesso Capo Scaut aveva consigliato di considerare:inserimento di giovani nuovi, con indiscusse capacità e di sicura crescita;utilizzo di professionalità già conosciute, con indiscusso aspetto carismatico,per far crescere i giovani e guidarli ad una formazione più rapida e completa.Sono sicuro di aver fatto le scelte giuste. Con l’augurio più sincero di buoneattività, chiudo con il mio motto: PER ASPERA AD ASTRA.

Il Commissario Centrale Branca E/E Eugenio Astore

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La PattugliaNazionale

La PattugliaNazionale

Siamo la pattuglia Leoni del reparto Phoenix della delega-zione di Milano 2.

Il 2 e 3 Febbraio siamo andati a Como per un corso di formazioneCapi Pattuglia.Abbiamo pernottato in una casa del “CNGEI” insieme alla sezione diCantù e alla delegazione di Sestri Levante.Giunti a destinazione, abbiamo visitato la città di Como, accompa-gnati da due esploratrici di Cantù che ci hanno fatto da cicerone.Nel pomeriggio, con l’alza bandiera, sono iniziati i corsi, siamo statidivisi in due pattuglie miste tra i reparti partecipanti, il primo obiettivoda raggiungere era quello di capire il vero compito del Capo Pattuglia.Dopo essere stati informati sul programma della serata, ci siamopreparati per la cena e il fuoco di bivacco. La serata è passata in

modo allegro tra canzoni e scenette.Il giorno successivo dopo il secondo “round” disessioni si sono accesi i fuochi con i quali ogni

pattuglia doveva prepararsi il pranzo in una garadi cucina alla “TRAPPER”.Nel pomeriggio siamo stati in giro per la città di

Como dove abbiamo intervistato alcune per-sone sullo smog e sui rimedi che si potreb-

bero adottare per eliminar-lo. A, fine giornata, ter-

minate le varie atti-vità siamo salitisul treno per tor-

nare a Milano.Queste due giorna-te impegnative efaticose sono state

molto positive, anche sedurante le sessioni poteva-mo riposarci, la nostra pattu-glia è rimasta soddisfatta del-

l’evento.Salutiamo tutti quelli

che sono stati connoi durante que-st’attività!

BUONA CACCIAdal reparto Phoenix

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18 JEDI

Il Campoper Capi Pattuglia a Como

Il Campoper Capi Pattuglia a Como

Ciao!Ciao!

.. essere corrispondente del proprio Reparto ad un giornale scaut; .. curare per almeno tre mesi un giornale di Pattuglia o di Reparto; .. saper fare una relazione scritta su di un argomento scelto dal-l’esaminatore; .. scegliere cinque notizie da un giornale, che interessino tutto ilReparto, ed illustrarle in una riunione; .. saper scrivere a macchina; .. impaginare e dare un titolo ad un articolo presentato; .. saper correggere le bozze; .. avere nozioni sul funzionamento delle macchine da stampa edell’organizzazione di un giornale; .. aver visitato la redazione di un giornale.

In questi ultimi mesi abbiamo più volte cercato di solleticare la vostra fantasiaper pubblicare su Jedi articoli sulle vostre attività sulle vostre uscite e quanto disimpatico e rilevante si svolgeva nei vostri reparti, mapurtroppo le risposte sono state alquanto scarse. Forse tra le tante, c’è una domanda che mi faccio eche giro a voi tutti, Esploratori ed Esploratrici; quantidi voi hanno la Specialità di giornalista? Avete maisentito parlare di: “articoli di fondo” “editoriale”“menabò”, sapete come si impostano? Forse ledomande sono più di una, ma se volete viaggiarecon noi in questo strano ma affascinante mondo del“giornalismo” non avete che da chiedere al vostroC.R. quali sono i le tappe per conseguire questa spe-cialità, e potrete trovare nella redazione di Arcoba-leno una valida collaborazione per gli eventuali dub-bi che dovessero sorgervi. Inviate, perciò, al capo redattore di jedi ogni tipodi richiesta in merito e vi assicuriamo che daqueste pagine daremo una risposta a tutti ivostri dubbi che potranno essere d’aiutoanche a quei potenziali “giornalisti” presenti intutti i Reparti, e che forse non credono di aver-ne le potenzialità. Perciò sotto con la pennae buon lavoro a tutti.

Il segretario di redazione

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Specialita‘Specialita‘

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Per ottenere la specialita‘ di giornalista bisogna:

Primo appuntamento ufficiale del nuovo anno scaut. È un’esperienza danon sottovalutare e bisogna viverla da protagonisti, unitamente allaPattuglia o al Reparto tutto.

L’organizzazione del campo invernale, comporta un impegno diversorispetto a quello primaverile o estivo. Infatti, sia il Capo Pattuglia sia il capoReparto avranno un “bel da fare” per rendere piacevole ed interessantequest’avventura. Sì, perché d’avventura si tratta. È un momento di distacco dalla routine quotidiana ma, nello stesso tempo,

è un momento di forte coesione. È l’occasione per dare le pri-me istruzioni pratiche ai “piedi teneri” unitamente al tra-passo delle nozioni. Serve per creare nuovi stimoli, equindi, non sarà come per il campo estivo il punto d’ar-

rivo (dopo un anno d’intenso lavoro) ma alternerà, inve-ce, momenti di formazione amomenti di mero svago. Quindi,la durata sarà di 4 o 5 giorni,

“sfruttando”, per i più, levacanze natalizie.

L’attrezzatura e l’equipaggiamentosarà completamente diverso da

quello estivo. Non ci sarannole tende, quindi occorrerà

trovare una località cheabbia una struttura alcoperto. Di conseguen-za non saranno neces-sari particolari tipi di

costruzioni. La cucina non èall’esterno.

Nel predisporre il programma,il capo potrà prevedere un’atti-vità dedicata alla cucina alla

trapper o qualcosa di simile. Lostare insieme alcuni giorni sulla

neve, in montagna o in località parti-colari, da soli o con altri fratelli scaut è,

forse, il momento più bello e coinvol-gente per un esploratore/trice.

Secondo la località prescelta, leattività programmate saranno

particolarmente complesse. Ad

Organizzazione deOrganizzazione de

20 JEDI Stare insiemStare insiem

esempio, in una località montana,nel periodo invernale, costruire unigloo, per la pattuglia tutta diverràun’attività che non potrà esseresvolta in tutti i mesi dell’anno ed intutte le località. Magari, al suo inter-no, si appronterà un pasto caldo. La realizzazione di quest’impresacostituirà per tutti un’esperienzaindelebile ed un tassello importan-te per la formazione individuale e digruppo. Restando sulla neve, le attività consigliate saranno: relazione natura - inparticolare la pattuglia dovrà evidenziare i colori, lo stato delle foglie, dellacorteccia degli alberi, la funzione biologica della neve, ecc… rilevamentotracce sulla neve – con eventuale calco di gesso per quelle che, normal-mente, non sarebbe facile trovare sul terreno asciutto (uccelli – grossi pre-datori) è consigliabile, in questo caso, una mescola diversa; Olimpiadi inver-nali – gare di slittino (costruito possibilmente dalla pattuglia – lancio più lon-tano della palla di neve, realizzazione del pupazzo di neve con particolaricaratteristiche – sculture di ghiaccio e chi più ne ha …. più ne metta. Come dicevo prima, particolare attenzione bisognerà prestare all’equipag-giamento personale ed alle attrezzature di pattuglia. È essenziale che vi siaun ricambio sempre pronto, asciutto, caldo. Quindi ricambi di maglie internee calzettoni, un paio di maglioni di lana esterni, pantaloni pesanti, possibil-mente impermeabili, guanti di lana, cappellino in lana, giacca a vento pesan-te ed impermeabile, scarponi ben ingrassati e scarpe di ricambio da tenere

in casa (dopo sci) ecc…Per l’attrezzatura di pattugliasarebbero consigliati almeno unpaio di racchette da neve, torcee fiammiferi antivento, pastic-che d’idrocarburo e fornellini agas, borse per l’acqua calda,ecc… oltre ad un bel paio di sci,se qualcuno sa usarli. In ognicaso è indispensabile tanta fan-tasia, ma anche tanto buonsenso. Buona caccia e… atten-ti ai “lupi”.

Aquila Randagia Solitaria

JEDI 21

el Campo invernaleel Campo invernale

me sulla neveme sulla neve

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Carissimi fratelli scaut, anche quest’anno l’avventura con JEDI continuatra rumoreggianti bivacchi, faticose hike e la presenza di Loredana DeCata, calma vi domanderete chi è costei?... Bhe arcano svelato sono il

nuovo caporedattore di JEDI nonché capo reparto del reparto “XAVANTES”della sezione di San Severo (FG) e come tale sono fiera di essere il vostro

cantastorie. Quindi vi esorto nel rendercipartecipi alle vostre avventure, spedendo-mi splendidi articoli. Nei vostri articoli ci racconterete ed illu-strerete: sensazioni, pensieri, umori, ami-cizie, paurose avventure, eclatanti! feste,progetti pionieristici, nuovi brevetti e chipiù ne ha... più ne metta!!!Sono sicura che la nostra audacia daràvita a numerosissime storie che ci faran-no sognare in sella ai nostri ideali e conun occhio alla stella di B.P. che da sempreci indica il sentiero. Dimenticavo da que-st’anno ci sarà l’angolo del “TAMTAMNEWS” spazi in cui di ogni vostro articoloverrà pubblicato un sunto, affinché tutti ungiorno possano dire… c’ero anch’io.Una calorosa ed energica stretta di sini-stra iI caporedattore, Loredana.

Avviso dal nuovoAvviso dal nuovoCaporedatore di JediCaporedatore di Jedi

22 JEDI

LOREDANA DE CATA, Via T. CAMPANELLA, 150 - 71016 SAN SEVERO -FG-oppure via email a [email protected].

Tam TamTam Tam

Ancora oggi spesso ripen-so alle chiacchierateintorno al fuoco col mio

capo reparto, alle veglie dicompagnia, alle attività delCNE ’95 svolte a fianco a fian-

co con esploratori provenientida tutta Italia, ripenso alle camminate del rovermoot ’97, al servi-zio nelle unità e a tanti innumerevoli episodi che mi hanno datotanto e che hanno lasciato un segno indelebile nella mia memoria. Ma pochi mesi fa, ad ottobre, un avvenimento particolare hacambiato il mio modo d’essere scaut. Eh già, ad ottobre, infatti,sono stato chiamato a guidare il Reparto Excalibur. “Tutto qui?”direte voi. In effetti, ad alcuni potrebbe sembrare la cosa piùnaturale di questo mondo, ma credetemi non è così, soprattuttose si hanno 19 anni e se s’inizia ora ad affacciarsi su quella cheè la vita da adulto. Certo la responsabilità, i rischi e i doveri che comporta la guida diun’unità non sono cosa da poco, ma non è solo questo che rendediversa la mia vita scaut. È soprattutto l’accorgersi che s’inizia oraad imparare. Si! Proprio ora che sono io a dover dare ai mieiragazzi ciò che ho ricevuto in passato dai miei capi. Proprio adesso che sono un educatore mi accorgo che sto impa-rando tantissimo. E forse è questo il più gran dono e il più gran mira-colo che lo scautismo potesse fare, ed è questo il regalo più grandeche i miei ragazzi mi potessero fare. Perciò, dopo che ho riempitoqueste pagine, voglio dire un’ultima cosa: GRAZIE, un grazie gran-dissimo ai miei ragazzi, e viprego di regalarmi ancora deiricordi magnifici!

Pierao

JEDI 23

P.S. Un saluto grandissimo alcorso tecnico del XXXIV CFQ, inparticolare al mitico tecnicoesploratori. P.P.S. Un grandissimo grazie al miocapo reparto e amico MarcoMarino, per tutto quello che rie-sci ancora a darmi.

Nuove responsabilita‘Nuove responsabilita‘

ExcaliburExcalibur

Ma sono un vostro ammiratore, consulente, amico, e facto-tum che da questo numero in poi (se non mi eliminerannoprima!!) vi darà un po’ di notizie inerenti questa spettacola-

re superfantastica Branca ESPLORATORIIIIIII!!!!! Devo propriodirlo, siamo i migliori, non so se capita anche a voi, ma a me acca-de che quando vado a letto e penso a quelle foreste sconfinate,intrigate e piene di serpentacci che fanno psss psss psss (non stòfacendo la pipì!!!) immagino il mio Reparto che tutto tosto egagliardo va in esplorazione. Bussola, cartina, zaino con tantaavventura all’interno e via!! Guadiamo fiumi, scaliamo pareti,costruiamo ponti e rifugi ah…. Che vita emozionante!! Comunquebando alle ciance, vi avviso… voglio ricevere una valanga di lette-re o e-mail, il mio indirizzo è Ivano Tatangelo, via Salita dei Pini,2/c - 03039 Sora (FR) oppure all’indirizzo [email protected] prossimo numero parleremo dell’isola di Brownsea, ma lo fare-mo in un modo tutto nuovo, infatti a tutti coloro che ce la richiede-ranno, la Pattuglia Nazionale E/E invierà (su richiesta vi forniremo

il costo) a casa una cassetta audiocompleta di supporti che rac-

conta la nascita di questogrande Movimento: LOSCOUTISMO. Beneragazzi, è arrivato il

momento di salutarci,ma non disperate saròdi nuovo su questepagine.

Buona Caccia Ivano Tatangelo

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Esploratoriii!!!!Esploratoriii!!!!Ciao ragazzi, come va?Chi sono?!?Chi e‘ Tatiana?? Ops…scusate mi sono sbagliato!!

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Domenica 18 Novembre 2001con il Reparto siamo andati avisitare un nuovo parco: Monte

Claro. Ci siamo incontrati alle dieciall’ingresso. Tutti bellini, bellini, sia-mo entrati a visitare il parco. Era bel-lissimo, all’entrata c’era una grandefontana. Nella parte più alta del par-co abbiamo trovato un percorso ginni-co formato da quattordici prove, noi siamo riusciti a superarle tutte.Dopo i nostri capi, ci hanno detto di fare volantinaggio, per farci conosceree per trovare nuovi compagni d’avventura per il Reparto, in più abbiamovenduto un bel po’ di calendari. A mezzogiorno i nostri genitori sono venutia prenderci. I capi ci hanno promesso che saremmo tornati al parco per fareattività, perché ci siamo divertiti un sacco. Ah, ci siamo dimenticati di dirviche siamo diventati famosi, perché siamo stati ripresi, e siamo andati inonda sul telegiornale regionale.

Buona caccia dal Reparto RivendellSezione Cagliari 4

La Pattuglia FalchiLa Pattuglia FalchiP

resso il teatro Apollo di Crotone, il 13 dicembre scorso, si è svolto il Galà diBeneficenza per Telethon. La nostra sezione di Cirò ha dato inizio allamanifestazione con il nostro tradizionale rito dell’alzabandiera.

La serata è stata all’insegna della musica e del-la danza con l’esibizione di alcuni elementi dellanostra Sezione. Intanto la raccolta dei fondi ècontinuata con entusiasmo. Alla fine della sera-ta tutti noi eravamo molto soddisfati e consape-voli che “dare e bello”, ma farlo indossando l’u-niforme scaut è ancora più bello e grande.

Marco Russano - C.P. della Pattuglia Falchi Reparto Ypsicron Sezione di Cirò.

Visita a Monte ClaroVisita a Monte Claro

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Il 2 gennaio le due compagnie di Barletta, la Blowind e la Midway, sonopartite alla volta di Perticaro, frazione di Umbriatico (KR), dove adattenderle c’era la compagnia Excalibur di Cirò Marina.

Il viaggio è stato lungo, ma sapevamo che appena arrivati avremmodimenticato tutte le stanchezze e ci saremmo immersi in una di quelleavventure che rimangono indimenticabili.Raggiunto, finalmente, il campo, abbiamo potuto riabbracciare i carissimiamici conosciuti anni addietro in altre attività scaut. La casa era particolarmente accogliente: letti, riscaldamento al massimo,acqua bollente dai rubinetti. Nonostante molti di noi ci conoscessimo, si sentiva nell’aria il bisogno chequalcuno accendesse il motore di questo meraviglioso trio di compagnie.Ed ecco allora i nostri fantastici Capi - Antonio, Pierluigi, Annalisa, Nico-demo e Nicola – suonare la nota giusta per dare inizio alle danze.Tra una canzone natalizia, un materasso spostato da destra a sinistra e un

turno di cucina e/o di pulizia, è giuntala sera, idonea per un bel gioco not-turno sulla neve.La mattina seguente, nonostante siastato un po’ tragico per tutti alzarsi, cisiamo cimentanti nelle prove di quel-lo che sarebbe stato il più grandegospel natalizio della storia diUmbriatico. E così è stato! Dopo unalunga passeggiata per raggiungere ilcomune abbiamo dato sfogo allenostre (pessime) doti canore, di fron-te ad un numerosissimo pubblico (9pseudo adulti, 7 bambini pestiferi e 2cani). Alla fine di questa esibizione adir poco … fantastica, ormai privi diogni senso del pudore, la beffa: il pul-lman che avrebbe dovuto riaccompa-gnarci al campo, in maniera alquantosimpatica, ha saltato la fermata e ciha lasciato a piedi! Olé!!!

Ma nulla poteva abbattere l’umore di questo meraviglioso Trio. La mattinaseguente ci aspettava una incantevole escursione sulla neve in Sila,anche per vedere l’esibizione del nostro grande Tony Coltello sul suoimmaginario snowbord.

Campo invernale...Campo invernale...

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2002

. trio inseparabile! trio inseparabile!

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Tanto per modificare il programma delle attività, però, alle6 di mattina ci siamo resi conto che si stava materializ-zando il famoso detto: “Se la Compagnia non va sullaneve, la neve va dalla compagnia”. Ed ecco che ai nostriocchi si presentava un incantevole manto di neve di circa20 cm e dal cielo fioccava una ricca nevicata come in unacartolina. Lascio a voi immaginare, quanto sia stato facile divertirsiin questo fiabesco ambiente natalizio. Pupazzi di neve,battaglie di neve, scivolate per più di 70 metri su buste diplastica, ecc. ecc. È stato veramente fantastico!Per concludere, non si poteva andare a letto senza unaconclusione degna di questa giornata. Ecco allora chedalla mente geniale dei CC scaturisce l’idea di una sera-ta dance in maschera. Ad ogni coppia è stato assegnatoun tema per realizzare l’abito da sera e alle 22 in punto,dopo tutte le pulizie, la “sala” da ballo si è riempita di cop-pie … strane: Scoiattolina e il suo albero, i gay, Marcan-tonio e Cleopatra, Heidi e le sue caprette, il giocatore ela play-station, i Simpson, …Dopo la votazione finale, si sono elevati, tra un balloe uno sketch, i cori di protesta contro la fine del cam-po. Purtroppo, infatti, eravamo arrivati all’ultima seraed era triste separare questa unica grande compagniache si era creata in quei giorni. Ma come si sa, le cosebelle finiscono presto e la mattina seguente avremmodovuto richiudere gli zaini e prepararci alla partenza. Ma siccome in cielo qualche angioletto (o diavoletto) ciascolta, e la speranza è l’ultima a morire, la neve scesacopiosa di nuovo nella notte stava per materializzare ilnostro sogno di rimanere un giorno in più. Ma … “grazie”all’intervento della Forestale (come cita la Gazzetta delSud del 6.01.2002), che gentilmente ci ha accompagnatial pullman fermatosi a metà strada, siamo stati costretti ariporre il nostro sogno nello zaino e partire, anche secon la certezza che presto questo meraviglioso grupposi riunirà di nuovo.

Buona strada!Fabiana – Compagnia BLOWIND

Nel prossimo numero

pubblicheremo l’articolo

della Compagnia Excalibur

di Ciro‘ Marina.Se avete delle

fotografie, mandatele,l’articolo sara‘

piu‘ accativante.

Scriviamo quest’articolo per raccon-tare le avventure della nostra com-pagnia durante il campo invernale,

trascorso in una scuola della piccolaPietracamela, paesello posto alle pen-dici del Gran Sasso d’Italia.

Nei giorni 2-3-4-5 gennaio 2002, al sor-gere di un nuovo anno, arrivati sul posto, ci siamo eccitati per la quan-tità di bianco che ci circondava. Ci siamo subito gettati su quei cumulibianchi che lasciavano pensare alla tanto sognata neve!!! I più teme-rari si lanciavano su quell’incantevole bianco, ma si rialzarono subitodoloranti… Infatti non avevano fatto i conti con la temperatura che si

aggirava da quelle parti e che sfio-rava i –18°C ! La neve era duracome il marmo!! Tirarsi le palle dineve passò subito da gioco diver-tente a una vera e propria torturafisica in grado di provocare lividiovunque! Cambiammo subitogioco, anche perché siamo rima-sti in due a giocare! Che cosapossiamo fare?!? Ma la neve

Compagnia Compagnia

M a chi siamo? Ancora non ci conoscete? Ma siamo la compagnia McMillan,

la grande Compagnia di B. P. -non fraintendete, Bruno Paolini-.

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28 VOGLIA DI STRADA

Campo Campo

ghiacciata si può taglia-re perfettamente perfare i mattoncini percostruire uno splendidoIGLOO! Siamo riusciti afare solo tre file di mat-toni, e anche qui siamorimasti in due a giocaregli altri avevano lemani… anzi non le ave-vano più! Il freddo e latemperatura abbondantementesotto lo zero non ci permisero diterminare questa grande impresa!Ma il tempo libero non è statoimpegnato solo nella strabilianteimpresa, poiché ci siamo dilettati ascivolare, quasi per un’intera gior-nata, sugli slittini a Prati di Tivo.C’era chi faceva le gare di velo-cità, chi quelle d’acrobazie e chifaceva scontri terribili con roccepiù grandi di Bruno, vero Sara?Ma tra tanto divertimento ci vuoleanche un po’ di serietà!Diciamo, che un po’ di serietà c’èstata, non molta, ma c’è stata, durante le nostre riflessiveveglie sull’impegno e la legge scaut! Ci vuole sempre!Logicamente... finite le veglie e con loro i momenti di serietà,non mancavano gli scherzi al nostro caro B. P. che si diverti-va a picchiarci, senza contare la strepitosa alza bandieradedicata a Sara!Vedere il Gran Sasso da così vicino è molto emozionante evale veramente la pena sfidare le temperature polari perpoter godere di questo spettacolo! Non ci credete? Bhè allo-ra venite con noi il prossimo anno!?!AH! Dimenticavamo di ringraziare MEDIOMAN, ilnostro supereroe, senza il quale i problemi quotidiani sem-bravano vere e proprie tragedie, ma con il suo aiuto…

Buona Caccia a tutti!!Compagnia “McMillan”

McMillan McMillan

Gran SassoGran Sasso

VOGLIA DI STRADA 29

invernale invernale

Anche quest’anno siamodi nuovo qui a salutarci,augurarci buona caccia

ad inizio stagione, cercarevecchie facce conosciutenegli anni passati o sbirciare i“nuovi acquisti” dell’associa-zione! Si preannunciava il soli-to tempaccio, ma forse perfortuna o per ironia del destinoci ha accompagnati solo un

gran vento… È stato per alcuni un vento di novità, la Compagnia dei Cavalieri ha accoltocon piacere una nuova scolta che veniva dal mare, d’ora in poi le nostre stra-de saranno vicine, l’impresa la stessa e lo spirito sempre più forte perchésolidale. Ma l’attività che ha visto protagonisti tutti i rover e le scolte è stato ilRoverFolk. Non senza difficoltà siamo arrivati all’uscita d’apertura col nostroprogetto: far conoscere le tradizioni di Cagliari non era semplice, la cittàsembra volersi dimenticare del suo passato e così non sono in tanti a ricor-dare le vecchie abitudini di una volta! Per sopperire a questa mancanza con i ragazzi abbiamo deciso di adegua-re l’attività alle nostre attività prevalenti… da qui l’idea di una mini galleria

fotografica che presentasse imonumenti e le strade della cittàcome sono oggi e come eranoqualche decennio fa. Speriamo di aver incuriosito ilpubblico!!! Noi di certo ci siamodivertiti ad andare per la città,macchina fotografica al collo,come fossimo turisti venuti da lon-tano per scoprire le bellezze checi circondano!

Buona Strada Giorgia Topino Rampante

Vice Capo Compagnia dei Cavalieri della Spada e dell’Anello - Sez. Cagliari 2

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30 VOGLIA DI STRADA

Alba di lunedì 22 Ottobre 2001, lo Joti è appenaconcluso, si smontano le reti lan, si portano a casai pc e poi tutti a scuola o al lavoro. Dallo Joti portia-

mo a casa un’esperienza istruttiva, divertente e fantastica.Ospiti della SezioneAssoraider di SanSevero, siamo riuscitia fare videoconferen-za con le girl scoutCanadesi della BritishColumbia, con gli ami-ci dell’Assiscout diAbano, con l’Agesci diBelpasso con gliscout Giapponesi edAustraliani. Abbiamochattato con la Com-pagnia North Dragondi Como Cantù e con leSezione di Cagliari e Flumini di Quartu. Senzaparlare dei tanti amici dell’Agesci e del Cngei. Con tutti questi amici scout abbiamo scherzato,scambiato opinioni e indirizzi. I nostri lupetti edesploratori sono stati impegnati nei quiz scout.Mentre rover, raider e capi sono stati impegna-ti nelle aree di discussione. Le pattuglie hannopartecipato al QuizScout (i risultati che verran-no comunicati sul canale italiano di scoutlink).Lo Joti ci ha offerto la possibilità di capire comela tecnologia moderna possa fondersi con loscautismo senza privarlo, anzi migliorandolo,nelle sue radici e nei suoi usi tradizionali. La nostra stazione radio ha fatto diversi colle-gamenti con Malta, la Spagna, l’Agesci di Mon-tecassino, e le nostre Sezioni di Cagliari, Cam-pobasso e Como. Salti di gioia hanno accom-pagnato il collegamento con il mitico campo diGilwell. Le nostre cartoline qsl sono state molto apprez-zate ed abbiamo ricevuto i complimenti da tan-ti amici scaut.Un grazie di cuore a Giuliano Campopiano -Giulyasso - raider della Sezione di San Severo,che si è adoperato in maniera encomiabile perl’organizzazione associativa di questo indimen-ticabile Joti.Arrivederci al prossimo Joti ed al prossimoJota.

Ecco una cartolina dello JOTI daparte degli scaut “Les 3 Sapins -St. Paul” (i 3 Abeti - San Paolo) di

Le Locle. Les 3 Sapins - St. Paul sonoun gruppo scout non-confessionalecostituito da circa una trentina di mem-bri. Le Locle è una piccola città di10.000 abitanti al confine con la Fran-cia, nella parte occidentale della Sviz-zera. Il gruppo augura a tutti un buonJOTI pieno di contatti! Che possa por-tare la fraternità scout ovunque nelmondo ricordandoci che facciamo tuttiparte della stessa famiglia!

Fraterni saluti scout!

Ancora sulloAncora sulloJoti

ASSONOTIZIE 31

Il dirittoIl diritto

32 ASSONOTIZIE

Nella settimana dedicata ai bambini, anche aCagliari si è tenuta il 24/25 novembre 2001 unamanifestazione cittadina organizzata dalle

associazioni di volontariato no profit dedicata allaConvenzione internazionale dei diritti all’infanzia.

Obiettivo: portare l’attenzione dell’opinione pubblica alla difficile realtàvissuta in molti paesi del mondo dai minori come fanno da tempo asso-ciazioni come “Emergency”, “Unicef”, “Amnesty International” tra i piùconosciuti a livello nazionale, o la ”Onlus”, “Terre des Hommes” e “Sen-za Confini” più affermate nel nostro territorio. In primis l’associazione“Los Quinchos” organizzatrice della manifestazione stessa. Già da qualche anno il Branco della nostra sezione di Cagliari 2 ha par-tecipato ad altre iniziative proposte da questa associazione, come lafesta di Carnevale (vedi i numeri scorsi di questa rivista), per questomotivo siamo stati contattati anche in questa occasione e abbiamoquindi volentieri rappresentato l’associazione. Tutta la sezione quindi si è attivata per allestire uno stand di presenta-zione in perfetto stile scaut, con tavolo e tende connessi!!! Per questeorganizzazioni di volontariato è stata un’ottima vetrina, il pubblico hagradito e si è avvicinato a queste realtà spesso sconosciute ai più:insomma spesso si vorrebbe fare del bene ma non si conosce nem-meno un possibile destinatario! Tante le iniziative per rendere questa occasione una vera festa per ibambini: animatori, giocolieri, palloncini, fiabe e logicamente il nostro

Branco e il nostro Repartoche hanno accolto tuttiragazzi e bambini chevolevano avvicinarsi perdivertirsi con noi. Un occhio di riguardoper la mostra dedicataalla Palestina, del famo-so fotografo Tano D’A-mico, impeccabile croni-sta di questa atrocevicenda.

Titty & Topino RampanteSezione Cagliari 2

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di essere bambinidi essere bambini

Fondato in Nicaragua nel 1991 dall’i-taliana Zelinda Roccia, il progetto“Los Quinchos” opera per il recupe-

ro e il reinserimento sociale dei bambi-ni e bambine maltrattati e abbandonatiin strada in Nicaragua, Paese tra i piùpoveri del Sud del Mondo. Varie le sedi in tutta Italia, tra cui quellamolto attiva di Cagliari. Il lavoro appas-sionato di volontari e internazionalisti dimolti paesi contribuisce al progressodel progetto e alla sua idea di libertà. L’associazione lavora direttamente nelterritorio con circa quaranta tra educa-tori, psicologi, maestri artigiani, assi-stenti, amministrativi, tutti nicaraguensi. Si può sostenere l’associazione concontributi di qualsiasi entità ai ComitatiItaliani, impegnati con i propri volontaria diffondere la conoscenza del progettoe nella diffusione della cultura dellapace e della solidarietà fra i popoli. Perulteriori informazioni visitate il sito uffi-ciale all’indirizzo http://www.losquin-chos.org dove potrete vedere le varieiniziative organizzate e reperire gli indi-rizzi delle sedi più vicine a voi.

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ASSONOTIZIE 33

La nostra delegazione di Milano 2 ha collaborato con il Comune di Milano

Consiglio di Zona 7 San Siro, Baggio, Trenno; alla buona riuscita dell’ottava

edizione di “VIVERE I PARCHI” Autunno - Inverno 2001

Los QuinchosLos Quinchos

Nell’ultimo week-end di Gennaio, l’Assorai-der è stata presente all’Assemblea Gene-rale della WFIS (World Federation Indi-

pendent Scout) che si è tenuta nella SvizzeraTedesca. Sorta nel 1986 la WFIS è un’organiz-zazione scaut presente in tutto il mondo e fortedi ben 16.000 soci. L’incontro è stato possibile

grazie all’ospitalità della Feurkreis Niclaus VonFlue - associazione svizzera aderente alla WFIS. Per l’Assoraider erano presenti Salvatore Zappardino - Commissario Inter-nazionale e Raffaella Bianchi della Pattuglia Internazionale. Non eravamo gliunici italiani erano presenti gli amici dell’Assiscout e dell’Asci. Presenti 14nazioni in rappresentanza di 18 associazioni del vecchio continente. Al tavo-lo della presidenza: Elena (Italia), Klaus (Germania), Ivan (G.B.) e Jan (Dani-marca). Molteplici le chiacchierate informali e le strette di mano. Nei momenti ufficiali ed in quelli informali offriamo la nostra disponibilità perconoscerci meglio e per realizzare attività congiunte. Tale disponibilità è

apprezzata da tutti i presenti. Molteplici,sono, le possibilità di collaborazione:realizzazione di campi o gemellaggi,scambi d’ospitalità, il pen-pal o amicodi penna, cooperazione nel settoredell’ecologia. In questo momento laWFIS è impegnata nella realizzazio-ne del proprio Jamboree che si terràdal 20/30 luglio in Danimarca. La serapartecipiamo ad un fuoco di bivaccoorganizzato dagli scaut svizzeri. A conclusione della serata è statodato il benvenuto all’Associazione

Scaut Serba di minoranza Unghereseed agli italiani dell’Asci. Queste due reltà sono accettate all’interno dellaWFIS. Il Presidente dell’Associazione Serba è un vecchio scaut che ha cono-sciuto personalmente B.P. allo Jamboree di Godollo nel 1937. Dai suoi rac-conti apprendiamo quante sofferenze ha patito lo scautismo nei Balcani siain periodo di guerra sia con le successive ditatture. Conclusi i lavori, dopo laclassica foto ricordo ed i saluti, ripartiamo verso casa. L’esperienza appena trascorsa, rafforza in noi, la consapevolezza che: lo scautismo è un Movimento Internazionale. Vale la pena far conoscere ilnostro raiderismo all’estero, saremo così in gamba da esportarlo? Si parlatanto d’Europa ma è necessario aprirsi all’Europa ed anche allo ScautismoEuropeo. Possiamo cooperare solo se ci si conosce. Lo Scautismo Internazionale non è solo distintivi, uniformi diverse, o stret-te di mano ma…qualcosa di più. A conclusione una piccola nota personale,riteniamo che prendere parte a quest’incontro sia stato importante e bello.Importante per i motivi già detti in precedenza, bello per il clima positivo e perlo spirito scaut che abbiamo trovato grazie agli amici e fratelli della WFIS.

Salvo Zappardino & Raffaella Bianchi - Commissariato Internazionale 34 INTERNAZIONALE

Incontri internazionaliIncontri internazionaliWo

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TAVOLA DEI TEMPI DI PUBBLICAZIONE DELLA RIVISTA “ARCOBALENO”ARCOBALENO Jaw+Jedi+Voglia di Strada+Buon Vento

Articoli concernenti le attività delle varie branche, in base a quanto concordato tra i capi redattori ed iCentrali. Resoconti di attività di una certa importanza, presentazione delle unità (se non già pubblicati inpassato), riflessioni, poesie, e quant’altro ritenete possa essere interessante, possibilmente con il supportodi foto disegni e vignette (B/N. massimo formato foglio A4). I testi digitati su “Word” possono essere mandatianche su dischetto (DOS o MAC); avendo premura di salvare il “FILE DOS” come tipo Word per Windows2. Per i “FILE MAC”, accettiamo di tutto: Tiff ed Eps compresi. N.B.: per articoli, disegni o foto estrapolatida libri o altre pubblicazioni, citare: l’autore, la casa editrice e l’anno di pubblicazione; non avendoa disposizione tali dati, non verranno pubblicati. Il mancato invio nei “tempi stabiliti” del materiale attoalla pubblicazione della rivista, comporterà la pubblicazione di materiale d’archivio, ed in mancanza di tale,la rivista uscirà con pagine bianche.

CARATTERISTICHE DEL MATERIALE DA FORNIRE ALLA REDAZIONE DI ARCOBALENO

Salvatore Roggero o Antonello Simonettic/o S&D sas Tel. Fax 070.281802 / e-mail: [email protected]

09127 Cagliari Via Liguria, 82

INDIRIZZO A CUI EFFETTUARE LA SPEDIZIONE DEL MATERIALE(ANCHE VIA FAX O E-MAIl)

*3°2002

ASSORAIDERCOMMISSARIATO NAZIONALE

ALLE PUBBLICAZIONI

Termine ultimo,per l’invio del materiale da pubblicare

al Commissariato Nazionale.

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01 FEBBRAIO 2002*1°2002

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Dicembre