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L’Altra Sesto PAG. 2

PARLIAMO DI...

IL CASO

ATTUALITA’

LARGO AI BIMBI

POLITICA

ATTUALITA’

SESTO DI IERI E DI OGGI

ATTUALITA’

ATTUALITA’

SVAGO

L’ANGOLO DELLA CULTURA

STRANEZZE SESTESI

SPORT

VITA DA CANI

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Di bestialità,se ne di-cono tante. Ma quandoa sproloquiare sono ipolitici, tutto diventapiù comico.

Così in una giornata uggiosa, cisiamo messi a spulciare tra atti, di-chiarazioni ed interviste di uominipolitici. Divertimento assicurato. Loabbiamo fatto consumando qualcheora del nostro tempo, ma ne è valsala pena.Una dichiarazione di un Sindacodell'hinterland, ci ha particolarmentedivertito.Illustrando una delibera modesta diintervento sociale, il primo cittadino,borioso e contento, ha affermato:questa è una delibera, che si rivolgealle donne,agli emarginati, e agli an-ziani cronici.Senza volere, questo benedettouomo, ha introdotto una nuova cate-goria sociale: GLI ANZIANI CRO-NICI. Come voler dire: cari signori,vista la vostra cronicità, liberate ilcampo. APOCALITTICO! Ma nonè finita qui. In un altro comune delcentro Italia, un assessore dopo una

lunghissima discussione sugli asilinido, ha affermato"questo èun risultato storico. Per raggiungere

l'obiettivo, abbiamo sudato le pro-verbiali sette camicie d'ERCOLE"Per questi piccoli si prevede un fu-

turo radioso, visto che sono nati conla camicia. Sempre che non sia unacamicia di forza. Ma anche all'esteronon si scherza. Durante una manife-stazione femminista, a Liverpool, leorganizzatrici per prevenire ingressisgraditi, hanno messo fuori un car-tello con su scritto: "ALL LADIES,WITHOUT DISTINCTION OFSEX,WILL BE ADMITTED". Tra-dotto: sono ammesse tutte le signoresenza distinzione di sesso.Ma il massimo l'ha raggiunto un de-putato nostrano, uno di quelli cheparla sempre.Durante l'ennesima tensione in Me-dioriente, ha pontificato in questomodo:Ma perchè, Arabi ed Ebreinon risolvono i loro problemi daCristiani? Eccezionale! Diceva unvecchio saggio"Non invidio i poli-tici. Deve essere terribilmente com-plicato parlare tanto senza direniente.

Chi vuole scrivere ad «Asterisco» ocommentare i suoi articoli lo può fareall’indirizzo di posta elettronica: [email protected] commenti più originali o significativisaranno pubblicati su L’Altra Sesto

QUELLO DEL POLITICO E’ UN DURO LAVORODI ASTERISCO

perle di saggezza

Il mondo è cambiato,ed io non me ne sonoaccorto! Per lavoro percorrospesso via Marzabottoe viale Rimembranze eproprio li mi imbatto

in una lunga coda “ecco sarà successoqualcosa! E invece no, è soltanto la codaper lavare la macchina. Costo? dagli 8 a 10euro. Per acqua e sapone Oggi la tecnologia è indispensabile per illavoro e lo svago (addio vecchie partite apallone) così mi reco, durante la pausalavoro, presso un paio di store del settore.Il primo è il negozio Apple e l’altro è Me-diaworld: perché se ti serve qualcosa dielettronico non trovi più un simpatico e sor-ridente negoziante, ma un asettico store mi-nimalista, ma questo è un altro discorso. Miaccorgo, all’Apple store, di code intermi-nabili, per l’appuntamento, per assistenza eper pagare l’acquisto, ma quello che stupi-sce è l’enorme quantità di prodotti Appleche le persone acquistano, come se stesserocomprando frutta dal fruttivendolo o panedal panettiere.Prezzo medio? 600 o 700€!Sarà l’effetto crisi ? All’altro megastorenoto code interminabili per contattare unaddetto della telefonia o del settore tv ecc.ecc. E mi rendo conto che sei tagliato fuoridal mondo senza l’ultimo tv Led in com-mercio!Rientro a casa e mi godo la partita: lo sta-dio è tutto esaurito, così come al concertorock che mi sarebbe piaciuto vedere ma ilbiglietto lo trovo solo da un “bagarino” chemi chiede il triplo del prezzo. Desisto e

addio concerto, non posso certo lavorareper mantenere l’illegalità! Comincio a noncapire, ma la famiglia mi reclama, così de-cido di portare mia figlia a vedere un film,ovviamente in un multisala, i cinema ormainon esistono più... Ma un posto non c’eraneanche comperando il biglietto da un «ba-garino» così vado in un altro multisala e lìriesco a trovare tre posti. Era davvero tantotempo che non andavo al cinema! L’amarascoperta? Andare al cinema con moglie e fi-glia costa 40 euro, compresa una bibita. Il giorno seguente, dopo aver metabolizzatola spesa cinematografica , decido di orga-nizzare le vacanze pasquali e faccio vistaall’agenzia viaggi. Esco dopo circa mez-z’ora con i brividi: una vacanza così detta“pacchetto” se non scegli le solite mete tipoSharm costa quasi 4mila euro ed ovvia-mente il prezzo lievita se non ti sbrighi aprenotare. Oggi c’è la fila e chi “primo ar-riva meglio alloggia”, fra due giorni au-mento del 20 % ( che bella la crisi!).E in questo mare di prezzi folli, che sem-brano ormai del tutto normali, provate inquesti giorni a fare il pieno di benzina... In ogni famiglia ci sono, grossomodo, 2 o 3auto e ogni componente della famiglia pos-siede 1 o 2 cellulari, 2 o 3 televisori (megliose hd) e ovviamente non possono non man-care gli abbonamenti alla pay tv, per poipassare a pc spesso portatili o a un nuovo,fiammante IPad.Allora, benedetta crisi, se siamo tutti cosìbenestanti ! Strano però, oggi la coda allamensa dei poveri era più lunga del solito.

[email protected]

Se lo dice il direttore...E MENO MALE CHE C’E’ LA CRISI

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L’Altra Sesto PAG. 3

IL CASO

SESTO FESTEGGIA L’ITALIAUn programma ricco d’iniziative tra cinema, musica e anche sportDI ELISA COLOMBO

“L’Unità d’Italia è un momentoimportante, non vorremmo di-ventasse solo celebrativo e reto-rico ma che fosse anche unrichiamo sia per noi sia per i no-stri rappresentanti politici aquelli che sono i nostri valori fon-danti”. Con queste parole, FeliceCagliani presidente del ConsiglioComunale apre la conferenzastampa dell’8 marzo convocataper presentare il programmadella celebrazione dei 150 annid’Italia. La prima iniziativa, avrà luogo 16marzo alle ore 18, si tratta delConsiglio Comunale aperto.L’apertura avverrà con l’Inno diMameli, seguirà la proiezione delvideo “Le Unità degli Italiani”della durata venti minuti circa.“La nostra iniziativa parte daun’amministrazione comunale”incalza il Sindaco Giorgio Ol-drini, “ciò ha un senso profondodato che Giorgio Lapira, un vec-chio sindaco di Firenze era solitodire che sono nati prima i comunidella nazione. Il nostro impegnodimostra quindi quanto sentiamocome valore profondo e condivisola nascita dell’Italia unita. Questonostro Paese è il frutto di più re-altà, ciascuna nella sua specificità,ma che hanno saputo unire le ric-chezze facendone il fondamento”.Prende poi la parola l’Assessorealla Cultura Monica Chittò:“Non volevamo fosse una testi-monianza sterile ma forte dalpunto di vista politico-ammini-strativo e coinvolgere la città èstato un atto naturale. O forse èstato al contrario: la città ha coin-volto l’amministrazione comu-nale. Ci siamo resi conto cheassociazioni di ogni tipo si stavanogià muovendo individualmente ecosì, ci siamo fatti in parte regia ein parte promotori”.Il 12 marzo i protagonisti sarannoi ragazzi di Sesto. Per festeggiare il carnevale, iltema della sarà “Medinitali”, siaper puntare l’attenzione sui 150anni dell’Unità ma soprattuttoper aiutare i ragazzi di oggi in ungrande impegno civico: essere so-lidali e apprezzare le differenze,un passo verso l’integrazione e lamulticulturalità.Lunedì 14 sarà la volta sia del-l’arte che del cinema. Alle 21, ilconduttore televisivo Philippe Da-verio, presenterà la conferenza“L’arte nel Risorgimento: daiMille all’Unità d’Italia” a Spazio-arte. Alle 21.15, invece al cinemaRondinella verrà proiettato il filmdi Mario Martone “Noi Crede-vamo” in cui vengono narrate le

vicende che condussero all’Unitàattraverso tre storie individuali (ilfilm verrà riproposto mercoledì 16alle ore 15.30).Il 17 marzo i festeggiamenti inizie-ranno alle ore 10 in un Largo La-marmora vestito tricolore: aicittadini verranno offerti aperitivie cioccolata sulle note di canzonipopolari del ‘900. Dopo il tradi-zionale alzabandiera, le portedella villa Mylius e della Fonda-zione Isec si apriranno e sarà pos-sibile visitare l’archivio storicosestese dedicato alla storia dell’etàcontemporanea e una mostra sulRisorgimento. Contemporanea-mente allo Stadio Breda si svol-gerà il primo trofeo “Fratellid’Italia” in cui i pulcini sestesi siaffronteranno in un quadrango-lare di calcio.La sera di giovedì 17 alle 20.45presso la sala consiliare del co-mune e la mattina di venerdì 18alle ore 9 presso il Liceo “Casira-ghi” (incontro riservato agli stu-denti), si terranno dueappuntamenti importanti per ri-flettere su legalità e giustizia: “Li-bera-Mente per la legalità. Uniticontro le mafie e la violenza” que-sto il titolo dell’iniziativa.Dal 31 marzo al 3 aprile alle ore 21presso lo Spazio MIL di via Gra-nelli andrà in scena la “Trilogiad’Italia”: composta in realtà daquattro spettacoli teatrali di e conUlderico Pesce cantastorie lucanoche ha fatto dell’impegno civile ilfulcro della sua scrittura teatrale. Martedì 12 aprile, Ermanno Pa-leari terrà la conferenza “L’arte inItalia dal 1861 al 1900” alle ore21.45 presso la Civica scuolad’Arte; lunedì 18 aprile il palco-scenico del Teatro Manzoni sarà diGherardo Colombo che alle ore 21si esibirà in “Processo a Cavour.Autobiografia di una Nazione”. Ilgiorno seguente, martedì 19 aprileore 20.45, conferenza “1900-2011:Movimenti e correnti nell’arte del-l’Italia unita” a cura del ProfessorMatteo Galbiati, presso la VillaZorn.Da sabato 23 a lunedì 25 aprile“Sesto in fiore”, davanti a unaVilla Zorn verde bianca e rossa sa-ranno esposti manifesti e materialistorici messi a disposizione dai cit-tadini stessi che l’Anpi provvederàa raccogliere. Dal 17 marzo al 2giugno, Energie Locali, società delNord di Milano per l’energia l’il-luminazione pubblica, vestirà diluce, ovviamente “tricolore”, sia ilPalazzo Comunale sia la Torre deiModelli di via Venezia. “Queste sono le iniziative relativeal bimestre marzo-aprile ma neabbiamo in cantiere altre”, con-clude l’Assessore Chittò.

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L’Altra Sesto PAG. 4

ATTUALITA’

VIA FALCK, LA STRADA E’ A PEZZI

IL COMUNE VA SU FACEBOOK

L’assessore Amato: «In primavera via ai lavori di riqualificazione»DI ALESSANDRA SACCHELLI

Via Falck. Una piccola vietta alberata in un tran-quillo quartiere residenziale, ben servita e conscuole adiacenti, vicina alla centralissima zona pe-donale, case recentemente ammodernate e altre an-cora in costruzione, ampi spazi adibiti a parcheggipubblici antistanti centro sportivo. Se siete interes-sati, passate a dare un’occhiata: a piedi però. Sem-brerebbe quasi fantastica così descritta la situazionedi questa Via, se non che, purtroppo, un “piccolo”dettaglio la rende poco sicura. L’asfalto che la percorre infatti, è ridotto in un pes-simo stato: buche qua e là, solchi profondi mai piùriparati da tempo, un dosso (per altro neanche in ot-time condizioni) posto per rallentare il traffico,come se già con questi presupposti invece si riu-scisse ad andare in auto a più di 30 km/h! Questa èvia Falck, una strada dove un ciclista rimarrebbe in-trappolato nelle buche passandoci, un percorso adostacoli per motorini, un incubo per gli automobili-sti. Per di più, essendoci delle scuole, quelle del-l’Istituto comprensivo Dante Alighieri, sarebbe piùche opportuno riedificare e mettere in sicurezza ilsuolo della via, ancora più giustificato dall’elevatonumero di mamme e papà che ogni giorno passanoa portare e riprendere i propri figli. E che dire poi diquei bambini che con la bella stagione potrebberovoler raggiungere da soli la sede scolastica con lapropria bicicletta, a loro non pensiamo? L’Assessoreai Lavori Pubblici Vincenzo Amato precisa però che“il piano di riqualificazione di Via Falck era giàstato previsto per la primavera 2010”, ma che poi“si è preferito proceder innanzitutto con il rifaci-mento dei marciapiedi antistanti le scuole”, certa-mente di fondamentale importanza, “per garantirein primis la sicurezza di alunni e parenti che usu-fruiscono del servizio scolastico”, facendo però cosìpassare in secondo piano la riqualifica del mantostradale della via, che rimane comunque il princi-pale mezzo d’accesso agli edifici scolastici, e nonsolo. La strada non è dunque importante tanto quanto imarciapiedi? Tuttavia lo stesso Amato assicura su-bito dopo, che presto, in primavera, incomincerannoi lavori per rimediare alla “situazione ben cono-sciuta” della strada, da troppo tempo in tale condi-zione, sperando davvero di restituire agli abitanti enon una strada degna di essere chiamata ‘via’.

Anche il Comune di Sesto San Giovanni ha la suapagina sul social network più famoso e utilizzato delmondo.La scelta dell’Amministrazione difar parte di questa estesa commu-nity nasce innanzitutto dalla neces-sità di promuovere iniziativeculturali e sociali e di diffondere in-formazioni utili in maniera rapida ea costo zero.Un altro obiettivo, non meno im-portante, è quello di creare una co-munità in cui chi ne fa parte nonfruisce solo di un servizio di infor-mazioni, ma partecipa con propri contributi a scambidi idee e alla circolazione delle notizie.

L’arrivo di Sesto San Giovanni su Facebook si inse-risce a pieno titolo nella politica di utilizzo dei nuovi

media che il Comune porta avanti dadiversi anni.Il primo passo è stato il Portale delCittadino, ritenuto dagli esperti dicomunicazione web uno dei migliorid’Italia, poi c’è stato l’ampliamentodella rete wi-fi, per consentire a chinon ha una connessione internet incasa propria di utilizzare i servizi diinternet e l’ultimo, decisivo passag-gio è stato il recente servizio dei cer-tificati on line, con cui i cittadini

possono stampare direttamente da casa il proprio cer-tificato anagrafico o di stato civile.

Soc. Editoriale L’Altra Sesto s.a.s. Sede legale via A. Costa 14 20099Sesto San Giovanni (MI)Anno di Fondazione 2009Ideatori: Paolo Vino e Massimiliano Mamprin Soci Fondatori: Paolo Vino, Giovanni Scognamiglio, Francesca Pilottoe Alessandro CatulliDirettore Responsabile: Paolo VinoResponsabile Progetto: Massimiliano Mamprin Grafica pubblicitaria: Linea Grafica Sesto San GiovanniHanno collaborato: Alessandra Sacchelli, Elisa Colombo, Davide Montanari, il cavaliere inesistente, Giorgio Valleris, “l’asterisco”, Valentina Gironi, Riccardo De Gaetano, Giulia Minghetti.chiuso in redazione il 10 marzo 2011

La collaborazione al giornale è gratuita. Articoli e fotografie, anche se nonpubblicati, non si restituiscono. Tutti i diritti sono riservati. Gli articoli pubbli-cati riflettono il pensiero dei singoli autori e non vincolano in alcun modo lalinea di condotta della società editrice e del direttore responsabile di questo pe-riodico. La direzione si riserva la facoltà di condensare e modificare, secondo leesigenze e senza alterarne la sostanza, gli scritti a sua disposizione. Senza ilconsenso dell’editore e vietato riprodurre, con qualsiasi mezzo, il giornale o sueparti. Alcune immagini sono tratte da internet, per informazioni contattare l’in-dirizzo mail: [email protected].

novità

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Libri e bambini: questi i protagonisti delconcorso “Piccoli Superlettori di Sesto sanGiovanni”. Non un cartone animato, non le famosissimee richiestissime “card” ma libri.Quegli oggetti che un po’ di anni fa eranostati dati erroneamente per spacciati adessosono stati i co-protagonisti di un concorso.Il 19 febbraio scorso infatti, nella sala con-sigliare del Comune della nostra città, sonostati premiati sia gli 89 piccoli partecipantisia Arianna, Sofia e Stefano, i tre “superlet-tori”sestesi.L’iniziativa era rivolta agli alunni dalla terzaalla quinta elementare, i quali potevano sce-gliere i libri che più li interessavano all’in-terno del catalogo “Un, due, tre… libro!”

proposto dal Consorzio Bibliotecario Nord-Ovest (oppure potevano proporre nuovi ti-toli) e dopo averli letti, dovevano dar loroun voto scegliendo tra mitico, bello o da eli-minare. Per ogni libro letto i bambini hannoricevuto un timbro sul loro fascicolo perso-nale “Un libro è.. dalla biblioteca per te” esolo con almeno quattro timbri sarebberopotuti diventare dei superlettori!L’obiettivo era quello ovviamente di stimo-lare alla lettura in maniera ludica : “non vo-levamo indire una gara” ha dichiaratol’Assessore alla Cultura Monica Chittò “ mafar appassionare i più piccoli ai libri, aiutarlia comprendere che anche leggere è diver-tente ed è un’ottima alternativa alla televi-sione”.

Non solo cemento e mattoni nella nostraSesto san Giovanni ma anche terriccio e filid’erba.E’ per questo che l’Amministrazione Co-munale ha promosso a pieni voti il progetto“Microgiardini Urbani”. Si tratta di unpiano di riqualificazione di alcuni piccolispazi verdi della nostra città mal curati, in-colti o senza caratteristiche di spicco il cuiobiettivo è restituire alla comunità sesteseluoghi di aggregazione, in cui è piacevoleritrovarsi e anche belli da vedere. Via Manzoni, Via Gorizia, Via Marsala, ViaVobarno,Via Salvo D’Acquisto, Via Salve-mini, Via Picardi, Piazza della Resistenza eVia Fermi queste le prime aree “da ope-rare”.L’iniziativa è stata realizzata da CS&LConsorzio Sociale in collaborazione conGreen Design e si è avvalsa sia di euro149.250,25 finanziati dall’AmministrazioneComunale sia del contributo economicodella Fondazione Banca del Monte di Lom-bardia che ha stanziato 100.000 euro per lacostruzione dei primi otto Microgiardini(impresa che dovrebbe concludersi entroquest’estate). Per concludere l’intero progetto è previstoil coinvolgimento sia di imprese private chedei cittadini stessi. L’indagine iniziale si è

articolata in tre fasi distinte: sono stateprima effettuate ricognizioni storiche (sto-ria del quartiere, patrimonio urbano, edi-fici storici presenti, monumenti, lapidi,edifici pubblici), in seguito sono stati inter-pellati i cittadini (raccolta di suggerimentio desideri, informazioni su fatti significa-tivi legati all’area in questione) e infinesono stati considerati i precedenti interventieffettuati sulle aree di interesse. Il risultatoè stata la compilazione di un dossier perognuna delle aree contenente tutte le infor-mazioni raccolte e necessarie per la pro-gettazione preliminare.Progettazione che è stata oggetto di un con-corso: per l’ideazione delle aree si richie-deva la formazione di un gruppo di lavoro,costituto da un architetto, un agronomo eun designer tutti rigorosamente under 32.Dei trentotto gruppi che si sono proposti nesono stati scelti otto che hanno presentato i22 progetti preliminari esposti allo SpazioMIL di via Granelli fino al 7 marzo. Lastessa commissione ha scelto tra questi iquattro progetti che verranno realizzati.A fine progetto il Comune intraprenderàuna campagna di sensibilizzazione per in-vogliare i cittadini ad “adottare” i Micro-giardini: Sesto è un bene comune e cometale va trattata, protetta e preservata.

L’Altra Sesto PAG. 5

Tanti libri per Arianna, Sofia e Stefano, i vincitori dell’originale concorso

PICCOLI SUPER LETTORI SESTESI

I MICROGIARDINI URBANI

LARGO AI BAMBINI

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DI GIULIA MINGHETTI

La grande macchina dei lavori per Expo2015 è ormai partita: entro quattro anni ilterritorio di Milano e hinterland, quindianche Sesto, subirà un importante cam-biamento, sotto molteplici punti di vista.Cosa cambierà? Quali le opportunità perSesto? E quali le criticità? Lo abbiamochiesto a Massimo Milos, presidente del-l’Associazione Imprenditori Nord Mi-lano.

Sappiamo che la grande macchina orga-nizzatrice dell’EXPO è ormai partita edopera prevalentemente nella città di Mi-lano, ma vorremmo sapere più specifica-tamente quali opportunità avrebbe lacittà di Sesto San Giovanni, sia in campolavorativo in termini di posti di lavoro,sia in campo urbanistico.Ho sempre, personalmente e come Asso-ciazione, ritenuto che si debbaconsiderare EXPO 2015 come un puntodi partenza e non un punto di arrivo. Daquesta convinzione ne consegue che tuttele iniziative, i progetti e le infrastrutturedebbano essere ragionate come un’op-portunità per lasciare al territorio ed altessuto imprenditoriale qualcosa che vadaoltre il 2015. In una visione globale e nontemporale dell'evento, il territorio diSesto San Giovanni può e deve giocareun ruolo importante. Si ragiona spessodella Grande Milano ed è difficile pen-sare che Sesto non ne sia una parte im-portante, sia dal punto di vista delleinfrastrutture, sia per la forte presenza diimprese. Se sapremo lavorare bene e con-giuntamente, intendo Istituzioni e stake-holders del territorio, ritengo che si possaaprire uno scenario estremamente posi-tivo per la crescita e lo sviluppo della no-stra città.

Come Associazione Imprenditori NordMilano avete qualche proposta a ri-guardo?

Ovviamente stiamo seguendo con parti-colare attenzione l'evoluzione dei lavorie già nel recente passato abbiamo orga-nizzato momenti di aggiornamento e con-fronto con i principali referenti di EXPO2015.Anche al nostro interno, grazie ad unacommissione dedicata, stiamo lavorandoper predisporre una serie di progetti le-gati alle infrastrutture, al settore ricettivoalberghiero e turistico in generale, ma so-prattutto alle attività di matching e net-working per le aziende di questa area, conparticolare attenzione ai temi in que-stione. È in agenda l'organizzazione di unconvegno finalizzato proprio alla discus-sione di questi temi.

Per i giovani quali e quante opportunitàdi lavoro e di scambio con lagenerazione giovane estera?La globalizzazione dei mercati è ormaiun dato di fatto incontestabile. Eventicome Expo devono essere letti, e conse-guentemente guidati, come un'occasioneper dare ai nostri giovani la possibilità diconfrontarsi con il resto del mondo, ca-pirne i meccanismi, le logiche e poternecogliere gli spunti per nuove iniziativeimprenditoriali o opportunità di lavoro.

Quali le criticità dietro l’EXPO?L'errore più grande che possiamo com-mettere, come dicevo prima, è quello dipensare ad EXPO come una sempliceesposizione fieristica e non una grandeoccasione di rilancio del sistema Italia.

Si legge in questi giorni di appalti lom-bardi che rischierebbero di finire in manoalla mafia, può essere un terreno fertilel’EXPO per la criminalità organizzata?Ovunque vi siano importanti interessi ingioco ed importanti opere daeseguire c'è questo rischio. Ritengo,senza però abbassare la guardia, chesi stia lavorando correttamente per met-tere in sicurezza tutte le attività.

Riuso temporaneo, condivisione dispazi e saperi, rigenerazione ur-bana: questi i pilastri del progetto“Made in Mage” i cui obiettivi prin-cipali sono sia promuovere e soste-nere la creatività locale siaincentivare il riuso di edifici vuotio sottoutilizzati. Il 19 marzo scade il termine per ilsecondo “Invito alla creativitàMade in Mage” rivolto a stilisti, de-signers, artigiani, associazioni cul-turali e cooperative attive nelsettore della moda e del design so-stenibile che intendono avviare ate-lier o laboratori di moda criticaall’interno degli ex Magazzini Ge-nerali Falck (Ma.Ge) in Viale Italia548.Essi sono invitati a presentare unprogetto che “riattivi” edifici ab-bandonati e spazi pubblici/privatisottoutilizzati, in modo tale da sot-trarli al degrado e a utilizzazioniimproprie. I candidati, oltre a spe-cificare il settore di impiego, do-vranno quindi spiegare in che modointendono sfruttare lo spazio tramite

immagini di opere e attività già rea-lizzate e la stesura di un testo connon più di 5.000 caratteri.Una giuria di esperti selezionerà i 3progetti migliori e per i rispettiviautori è previsto un contratto d’usotemporaneo gratuito della durata ditre anni (da fine marzo 2011 a finedicembre 2013). I vincitori dovranno sostenere lespese di mantenimento dello stabile(costi vivi e manutenzione ordina-ria) proporzionali allo spazio ateliere laboratorio utilizzato (190 euro almese per spazi da 25mq, 270 euroal mese per spazi da 50 mq e 390euro al mese per spazi da 75mq), icosti relativi allo start-up dell’im-presa da parte di esperti e quelli peril coinvolgimento in attività semi-nariali, fiere ed eventi. Valorizzare esfruttare il patrimonio storico se-stese attraverso nuove attività eco-sostenibili, ecco la sintesi perfettadella proposta “Made in Mage”. Per partecipare, iscriversi e inviareil progetto: [email protected] /www.temporiuso.org

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ATTUALITA’

EXPO 2015, L’OCCASIONE SESTESEIntervista con il Presidente degli imprenditori del NordMilano Massimo Milos

MADE IN MAGE, IL RIUSO

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A CURA DIELISA COLOMBO

“La nostra famiglia era la suaisola felice e nonostante i nu-merosi impegni, Loris era sem-pre presente, non ci ha mai toltonulla. Contrariamente a quantopotesse sembrare, mio marito ciproteggeva dal suo lavoro, nonci escludeva: la politica a voltepuò essere “cattiva” e lui nonvoleva che si riversasse anchesu di noi. Il nostro era un matri-monio felice, due caratteri di-versi che alla fine ci hanno resocompatibili: io più riservata eschiva, lui il trascinatore eufo-rico che non faceva in tempo aterminare un progetto che giàaveva in mente una nuova idea.Lui stesso mi spronava a but-tarmi in un nuovo progetto o adaccettare un nuovo incarico; eracontento della mia vita profes-sionale, mai contrario. Dalcanto mio ho sempre rispettatoil suo lavoro, non ero gelosa enon mi sentivo affatto messa insecondo piano.Il suo orgoglio più grande peròera nostra figlia Francesca, conla quale è riuscito ad instaurareun legame profondo: un rap-

porto straordinario, stretto. Bel-lissimo. Loris era una persona allegra,disponibile e aveva una grancapacità di ascoltare. Era di-ventato così un punto di riferi-mento per molti: “Se percorriViale Casiraghi con lui ci mettimezza giornata!” mi diceva miasuocera, ed era vero. Ad ognimetro Loris si fermava a chiac-chierare con qualcuno, a scam-biare qualche battuta al volo:era una forma di partecipazioneattiva alla vita cittadina, tutti loconoscevano e lui conoscevatutti, era sempre pronto ad aiu-tare chi ne avesse bisogno.Amava il suo lavoro, gli pia-ceva proprio, forse per questoera così propositivo, così ca-pace. Un altro pezzo del puzzle dellasua vita è sicuramente rappre-sentato dagli amici, da quellepersone con cui ogni venerdìsera giocava a carte, con lequali si confidava e divertiva.Era un uomo pieno di energie;altre sue grandi passioni eranola pesca, la moto e il milan…riusciva a trovare tempo pertutto e per tutti senza mai tra-scurare niente e nessuno”.

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SESTO DI IERI E DI OGGI

TUTTO CASA, POLITICA E MOTOLa vita e le tante passioni di Loris Fantini nel ricordo della moglie

“Loris era un grande amico dellacittà, era innamorato di Sesto, allaquale si è dedicato per quarant’anni.Diceva sempre che aveva avuto lafortuna di fare un lavoro che gli pia-ceva, era riuscito a far coincidere ipropri interessi con la vita professio-nale. Il suo percorso è iniziato all’età divent’anni con il volontariato in sosed è terminato con la carica di presi-dente della Proloco, passando per lapolitica. Era l’anima della sezione Fantini el’orgoglio di Mario Magni: un gio-vane con molte qualità che è riuscitoa farsi strada da solo, grazie alla suaumanità. Divenne segretario della sezione perpoi passare alla segreteria cittadina:lo slancio verso la candidatura co-munale. A metà degli anni Novantadopo la caduta del Partito Socialista

Loris, come tanti, si è sentito spae-sato. E’ stato un momento di disim-pegno politico e di riflessione: ilnuovo non lo entusiasmava e il vec-chio aveva cambiato volto. Decisecosì di dedicarsi al lavoro in Regionesenza perdere di vista la “sua” Sestosan Giovanni. Fu così che scovò unaProloco priva di identità, alla deriva. Loris ne divenne il presidente, coin-volse numerose associazioni e con-vinse a molte persone a lavoraregratuitamente. Iniziò a dar voce aibisogni della città, a organizzare ini-ziative per il tempo libero a cercaredi creare una comunità unità e occa-sioni di aggregazione, raggiungendorisultati insperati. Si è dedicato allasia città fino all’ultimo, non l’ha maitrascurata: dalla stanza dell’ospe-dale mandava mail ai suoi collabo-ratori per spiegare il da farsi o averenotizie in tempo reale.

«ERA INNAMORATO DI SESTO»L’amico Bruno Salvatore, ex presidente Farmacie comunali

Loris Fantini (scomparso il 3 marzo dello scorso anno all’età di60 anni) è stato consigliere comunale del Psi, assessore e vicesindaco e per anni anche il Presidente della Pro Loco cittadina.

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Il negozio “Non solotende” di Via Picardi107 è stato aperto nel2005 da Daniele Maio-rano, ma non è il primotappezziere di famiglia,il padre, Cosimo, infatti,ha dedicato la sua vita aquesto mestiere: «Hocominciato a lavorare inuna piccola azienda deifratelli Ravasi a PortaVenezia, loro erano i si-gnori tappezzieri di Mi-lano, io avevoquattordici anni ed eroun piccolo apprendista.A ventotto anni sonoanche andato in Libia alavorare per conto mio equando sono tornato, hoaperto a Settembre del1978 il mio primo nego-zio in Via Marconi». Nel2000 è stato aperto il se-condo negozio della fa-miglia Maiorano in ViaRovani di cui si occu-pava principalmente lamoglie, che è stato in se-guito chiuso nel 2008. Eda quando è stato chiuso

nel 2005 anche il primonegozio, è Daniele chemanda avanti l’attività.«Sono dieci anni che la-voro con mio padre,adesso è andato in pen-sione, anche se mi dasempre una mano! Luiha una grande espe-rienza e mi aiuta molto.Il lavoro manuale non èfacile, soprattutto suglioggetti antichi. Dopodieci anni per certi lavoriancora è dura essere au-tonomi e così su alcuniincarichi mi controlla.Mio padre si occupa piùdel lavoro manuale, iosono addetto al montag-gio, istallazione di tendeper appartamenti, tendeda sole e gestisco più ilreparto vendita».Daniele e Cosimo Maio-rano sono un altro deipochi esempi di com-mercianti che a Sestoriescono ancora ad avereun’attività commercialefiorente. Segno che laqualità paga.

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IL COMMERCIANTE DEL MESE

UNA VERA PASSIONE TRAMANDATADal padre Cosimo al figlio Daniele. Il caso di «Non solo tende» di via Picardi

Daniele Maiorano insieme al padre Cosimo

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STRANEZZE SESTESI

Passeggiando per la città abbiamo notato alcune stranezze e le abbiamo documentatecon alcuni scatti fotografico. Obiettivo de «L’Altra Sesto» è quello di coinvolgere gli amministratori sestesi, a loro il compito di far chiarezza (sul prossimo numero) circa dubbi e anomalie «made in Sesto»

I CITTADINI CHIEDONO,L’AMMINISTRAZIONE RISPONDE

QUELLE STRANE MONTAGNETTE....In via Pisa, all’ingresso del Parco della Media Valle del Lambro ci sono «collinette» dalla forma strana. Cosa sono?

IL RILEVATORE RUMOROSOFunziona o non funziona? L’apparecchio in via Cesare da Sesto ha il monitor spento ma emette strani rumori. Cosa rileva?

OPERA INCOMPIUTO O NO?La scorsa estate via ai i lavori per dare un nuovo look ai giardini storici. questo è il risultato. Lavori terminati o no?

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