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Noi nonci fermiamo mai; vi è sempre cosacheincalza cosa . .. Dalmomentoche noici fermassimo, lanostraOpera comincerebbeadeperire DONBOSCO Spedizioneinabbonamentopostale - Gruppo2° - 2-quindicina A.XCI .N .8 15APRILE1967 .DIREZIONEGENERALE :TORINO712 .VIAMARIAAUSILIATRICE,32 .TELEF .48.29.24 DIALOGOALVERTICE DueimportantiConvegni Il Concilio e,nelnostroparticolareambiente, il CapitoloGenerale ultimo,hannodatolaspinta, hannotracciatoledirettricidimarcia . Nessunameravigliaalloraseogniorganizzazione diapostolatocerchidi—ripensaresestessa",diguar- darsiadunnuovo"specchio",equestoattraverso congressi,incontridistudio,assemblee . Ilverticevuoleincontrarsiconlabase,sentirnele istanze,utilizzarneleesperienze,insommadialogare . Questocercherannodifare idueConvegniNazio- nali programmatiperquestomesediaprile . Convegno NazionaleConsiglieriIspettoriali Da20zoned'Italiagiungerannoad ARICCIA (Roma)imembridialtrettantiConsigliIspetto- riali,perunConvegnoimpegnativoe - celoau- guriamo- fruttuoso,cheavràinizioil21aprile etermineràil23seguenteconunricevimentoal PontificioAteneoSalesiano,inRoma . Senesentivadatempolanecessità . Perquestosièdatalamassimaimportanzaad unapreparazioneremotachehavistoalcuniCon- siglirinnovarsiconelementipiúdisponibili,altri completarsineisettoricheeranoprividiqualche elementoattivizzante,tuttiinfineapprofondirela conoscenzadelladottrinaconciliareedeidocu- mentiepubblicazioniriguardantil'organizzazione deiCooperatorielospiritochel'anima,costituendo cosíunesempiochedovrannosenz'altroimitarei Consiglilocaliallorchésarannochiamatinelprossimo annosocialearinnovarsiearidimensionarsi . Maaqualimetetendequestoconvegno? DesideradarealleIspettoried'ItaliaConsiglipiù vivi,piústimolanti,piúcoscienti . 801ETTINO "TT SALISIANO ORGANODEICOOPERATORISALESIANI DesideraprovocareneiCooperatoridei650Cen- triunarispostapiúprontaepiúgenerosaall'in- vitocheilConcilioharivoltoailaiciperchéven- ganoaoccupareilpostoalquale hannodiritto eche debbono occupare . Desideraindirettamentesuscitarequell'aiutonel- l'avvioenelcoordinamentodellavoroapostolico, checonsentiràaisacerdotidelegatidirendersi finalmentepiúdisponibiliperillavoroindispensa- bilediformazionespiritualechesoloessipossono svolgereealqualeilaicinonpossonorinunciare . ConvegnoNazionaleDelegatiIspettoriali È ilsecondograndedialogodelnostrovertice . Siterràa FRASCATI (Roma)neigiorni25e26 aprile . Avràcometemidifondoquellidiunamaggiore qualificazionedegliiscritti,diun"rilancio"dei Cooperatori,nonchélostudiodellaCampagna 1967-68. Temidunquedigrandeimpegno,aiqualicorri- spondonomoltiproblemichel'esperienzanonco- munedeisolertiDelegatiIspettoriali,unitamente allaguidacheiSuperioriMaggiorinonmanche- rannodioffrirci,cifasperarepossanoessereav- viatiarisoluzione . Delegati,DirettoriDiocesanieDecurioni,Zela- torieConsiglierilocali,animadeiCentrieperno attornocuiruotaogniattivitàapostolicadeiCoo- peratori,siuniscanospiritualmenteconlapre- ghieraailavorideidueimportantiincontri,efin d'oravoglianodisporsiatradurreinpraticaquegli orientamentiequelledirettivechenesarannola praticaconseguenza . 25

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Noi non ci fermiamo mai;vi è sempre cosa che incalza cosa . . .Dal momento che noi ci fermassimo,la nostra Operacomincerebbe a deperireDON BOSCO

Spedizione in abbonamento postale - Gruppo 2° - 2- quindicina

A. XCI . N . 8 • 15 APRILE 1967. DIREZIONE GENERALE : TORINO 712 . VIA MARIA AUSILIATRICE, 32. TELEF . 48 .29.24

DIALOGO AL VERTICE

Due importanti ConvegniIl Concilio e, nel nostro particolare ambiente,

il Capitolo Generale ultimo, hanno dato la spinta,hanno tracciato le direttrici di marcia .

Nessuna meraviglia allora se ogni organizzazionedi apostolato cerchi di —ripensare se stessa", di guar-darsi ad un nuovo "specchio", e questo attraversocongressi, incontri di studio, assemblee .

Il vertice vuole incontrarsi con la base, sentirne leistanze, utilizzarne le esperienze, insomma dialogare .

Questo cercheranno di fare i due Convegni Nazio-nali programmati per questo mese di aprile .

2° Convegno Nazionale Consiglieri IspettorialiDa 20 zone d'Italia giungeranno ad ARICCIA

(Roma) i membri di altrettanti Consigli Ispetto-riali, per un Convegno impegnativo e - ce lo au-guriamo - fruttuoso, che avrà inizio il 21 aprilee terminerà il 23 seguente con un ricevimento alPontificio Ateneo Salesiano, in Roma .

Se ne sentiva da tempo la necessità .Per questo si è data la massima importanza ad

una preparazione remota che ha visto alcuni Con-sigli rinnovarsi con elementi piú disponibili, altricompletarsi nei settori che erano privi di qualcheelemento attivizzante, tutti infine approfondire laconoscenza della dottrina conciliare e dei docu-menti e pubblicazioni riguardanti l'organizzazionedei Cooperatori e lo spirito che l'anima, costituendocosí un esempio che dovranno senz'altro imitare iConsigli locali allorché saranno chiamati nel prossimoanno sociale a rinnovarsi e a ridimensionarsi .Ma a quali mete tende questo convegno?Desidera dare alle Ispettorie d'Italia Consigli più

vivi, piú stimolanti, piú coscienti .

801 ETTINO

"TTSALISIANOORGANO DEI COOPERATORI SALESIANI

Desidera provocare nei Cooperatori dei 650 Cen-tri una risposta piú pronta e piú generosa all'in-vito che il Concilio ha rivolto ai laici perché ven-gano a occupare il posto al quale hanno dirittoe che debbono occupare .

Desidera indirettamente suscitare quell'aiuto nel-l'avvio e nel coordinamento del lavoro apostolico,che consentirà ai sacerdoti delegati di rendersifinalmente piú disponibili per il lavoro indispensa-bile di formazione spirituale che solo essi possonosvolgere e al quale i laici non possono rinunciare .

Convegno Nazionale Delegati IspettorialiÈ il secondo grande dialogo del nostro vertice .Si terrà a FRASCATI (Roma) nei giorni 25 e 26

aprile .Avrà come temi di fondo quelli di una maggiore

qualificazione degli iscritti, di un "rilancio" deiCooperatori, nonché lo studio della Campagna1967-68.

Temi dunque di grande impegno, ai quali corri-spondono molti problemi che l'esperienza non co-mune dei solerti Delegati Ispettoriali, unitamentealla guida che i Superiori Maggiori non manche-ranno di offrirci, ci fa sperare possano essere av-viati a risoluzione .

Delegati, Direttori Diocesani e Decurioni, Zela-tori e Consiglieri locali, anima dei Centri e pernoattorno cui ruota ogni attività apostolica dei Coo-peratori, si uniscano spiritualmente con la pre-ghiera ai lavori dei due importanti incontri, e find'ora vogliano disporsi a tradurre in pratica quegliorientamenti e quelle direttive che ne saranno lapratica conseguenza .

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L'anno della FedePaolo VI ha indetto l'Anno della Fede, una solenne celebra-zione commemorativa del XIX Centenario del martirio deiSanti Pietro e Paolo, che avrà inizio il prossimo 29 giugno .

Dalla esortazione pontificia "Petrum et Paulum Apostolos"stralciamo alcuni pensieri di meditazione, utili a disporre ilnostro animo a vivere intensamente la centenaria ricorrenza .

& Riteniamo di fare cosa consona al Nostro mini-stero apostolico esortando voi tutti, Venerabili Fra-telli, a promuovere, spiritualmente a Noi uniti, cia-scuno nella propria diocesi, una devota celebrazionedella memoria, diciannove volte centenaria, del mar-tirio, consumato in Roma, tanto dell'Apostolo Pietroscelto da Cristo a fondamento della sua Chiesa, eprimo vescovo di quest'alma Città, quanto dell'Apo-stolo Paolo, dottore delle genti, maestro e amico dellaprima comunità cristiana in Roma.•

In che cosa consiste praticamente il Nostro invito?Come insieme celebreremo il significativo anni-

versario?E costume di questa Sede Apostolica, quando in-

tende rendere solenne e universale qualche singolarericorrenza, elargire qualche beneficio spirituale (e nonCi rifiutiamo dal farlo anche in questa occasione) ;ma questa volta, piú che donare, Ci piace domandare ;piú che offrire, vogliamo chiedere. E la Nostra do-manda è semplice e grande : Noi vi preghiamo tuttie singoli, Fratelli e Figli Nostri, di voler celebrarela memoria dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, testi-moni con la parola e col sangue della fede di Cristo,con una autentica e sincera professione della mede-sima fede, quale la Chiesa da loro fondata e illustrataha raccolto gelosamente e autorevolmente formulata .

Una professione di fede vogliamo a Dio offrire, alcospetto dei beati Apostoli, individuale e collettiva,libera e cosciente, interiore ed esteriore, umile e franca .

Vogliamo che questa professione salga dall'intimodi ogni cuore fedele e risuoni identica e amorosa intutta la Chiesa .

e Ci piacerà sapere che il "Credo" è stato recitateespressamente, ad onore dei Santi Pietro e Paolo, inogni Cattedrale, presenti il Vescovo, il Presbiterio,gli Alunni dei Seminari, i Laici cattolici militantiper il Regno di Cristo, i Religiosi e le Religiose, equanto piú numerosa possibile la santa assembleadei Fedeli. Analogamente faccia ogni Parrocchia perla propria comunità . E parimente ogni Casa reli-giosa. Casi suggeriamo che tale professione di fedesia, in un giorno stabilito, emessa in ogni singolacasa ove dimori una famiglia cristiana, in ogni asso-ciazione cattolica, in ogni scuola cattolica, in ogniospedale cattolico e in ogni luogo di culto, in ogniambiente e in ogni riunione, ove la voce della fedepossa esprimere e rinfrancare l'adesione sincera allacomune vocazione cristiana.

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ACQUA«aatità salesianaDOROTEA CHOPITEA ved. SERRACooperatrice Salesiana

La Serva di Dio Donna Dorotea Chopitea nacquea Santiago del Cile il 5 giugno 1816. Trasferitasipoco dopo con la famiglia nella Spagna e stabili-tasi a Barcellona, vi rimase fino alla morte . Es-sendo i genitori di agiata condizione e di sentimentiprofondamente cristiani, educarono i 18 figli comesi addiceva alla loro condizione . Fin dall'infanziaDorotea si mostrò docile, ubbidiente, pia, rispet-tosa, compassionevole verso i poveri .A 16 anni contrasse matrimonio con Giuseppe

Serra, ricco commerciante con cui trascorse 50 annidi vita cristiana fatta di pace, concordia e amore .Dal suo matrimonio ebbe sei figlie che amò tene-ramente e formò sul suo stampo . Ogni giorno ascol-tava la S. Messa e riceveva devotamente la S. Co-munione, visitava Gesú in Sacramento e recitavail S. Rosario in famiglia .

Ma dove piú si distinse la Serva di Dio fu nellacarità verso il prossimo: non badava a spese esacrifici pur di promuovere e fomentare in ogniforma le opere di misericordia, assecondata intutto dalla cristiana pietà del marito. Fondò operepie, collegi, asili, ospedali, laboratori, case di rifugioper fanciulle pericolanti. . . e contribuí al sostenimentodi molti altri istituti di carità .

Promise inoltre a Dio di dedicare al bene deipoveri tutto il suo tempo e il lavoro : essi dovevanoessere il primo pensiero, dopo i doveri della famigliae del suo stato . E tenne fede alla parola data :visitò e soccorse bambini, vedove, vecchi, disoc-cupati e ammalati, compiendo verso gl'infermi ebisognosi i piú umili servizi .Dopo la morte del marito avvenuta nel 1882,

intensificò ancora di piú la sua mirabile caritàverso i poveri, e favori in modo speciale, appenale conobbe, le opere salesiane maschili e femminili .S. Giovanni Bosco, volendone premiare la completadedizione e l'affetto veramente materno, la rice-vette personalmente fra le Cooperatrici salesianee la chiamò col dolce nome di "Mamma dei Sale-siani di Spagna" .Un ultimo dato . Nel 1886 Donna Dorotea aveva

consegnato alle figlie la parte di eredità che lorospettava, riservandosi 70 .000 pesetas per quantopotesse occorrerle negli ultimi anni . Ma un giorno,avendo saputo che mancavano proprio 70 .000 pe-setas per la fondazione di un collegio di Maria Ausi-liatrice, esclamò con viva commozione : "Dio mivuole veramente povera: lo sarò!" e consegnò im-mediatamente la somma senza alcun rimpianto .

La Serva di Dio mori a Barcellona il 10 aprile1891, a quasi 75 anni di età . La sua Causa di Beati-ficazione ha fatto rapidi progressi e si spera chepresto la Chiesa possa riconoscerne l'eroicità dellevirtù e proclamarla "Venerabile" .

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Date e iniziative da ricordare• Approfondiamo la spiritualità salesiana . I Dele-gati e i Consiglieri per la formazione spiritualefacciano in modo che gli Esercizi spirituali chiusiche avranno luogo dal prossimo giugno, siano unmezzo per approfondire di piú la conoscenza dellaspiritualità salesiana. Avvertano di ciò anche ipredicatori dei corsi affinché la loro predicazionesia intonata a questo tema ; facciano leggere labiografia di S . Francesco di Sales, e ne diffondanole opere. Sarà questo un omaggio al santo Patronoe Titolare nella ricorrenza centenaria .

• Pellegrinaggio Nazionale a Fatima . È giuntoai Delegati ispettoriali il materiale di propagandariguardante il Pellegrinaggio Nazionale a Fatima,e sono già aperte le iscrizioni . Occorrerà ora diffonderel'iniziativa . Tutte le regioni dovrebbero essere benrappresentate, perché l'omaggio alla Vergine sia inun certo senso completo . L'itinerario ben studiato, lenumerose mete religiose e salesiane che si tocche-ranno, la quota veramente modica, sono altrettantimotivi per una buona presenza dei Cooperatori allecelebrazioni per il Cinquantenario delle apparizioni . Sileggano bene le norme relative e si collabori allabuona riuscita del pellegrinaggio .

• Giornata mondiale dei mezzi di comunicazionesociale . È prossima la Giornata mondiale deimezzi di comunicazione sociale . I Centri colla-borino per la riuscita delle iniziative che le Dio-cesi stanno prendendo per il 7 maggio prossimo .

• Anche la stampa può offrire un buon sussidio .È bene far conoscere, attraverso la stampa, le inizia-tive attuate dai Centri . È un "canale" che va utilizzatoperché Diocesi, regioni, opere in genere conoscanoquanto viene operato dai laici della Terza FamigliaSalesiana . L' "Eco della Stampa", con la raccolta diarticoli della voce "Cooperatori", mostra che finoraLombardia, Veneto e Sicilia hanno discreta presenza,mentre sono quasi o del tutto assenti le altre regioni .

• Dono delle case di formazione al Rettor Mag-giore . I Delegati Ispettoriali ricordino di sollecitarel'invio all'Ufficio Nazionale, entro il 10 maggio, deldono delle case di formazione (salesiane e delleF.M.A .) al Rettor Maggiore, consistente nelle Re-lazioni documentate delle Giornate di Studio svoltedalle medesime sul tema Cooperatori .

• Copia di stampati all'Ufficio Nazionale . IConsiglieri Segretari dei Centri faranno bene ainviare sempre all'Ufficio Nazionale copia di stam-pati relativi a iniziative promosse dal loro centro,per conoscenza e perché vengano utilizzate per larubrica "Notiziario" di questo Bollettino .

• Rivendite della rivista "Duemila" . Ai Centriche desiderano iniziare una rivendita "Duemila"verrà concesso lo sconto del 25% (cioè ognicopia verrà addebitata a L. 90 anziché a L. 120),e il pagamento trimestrale posticipato . È una bellaoccasione questa per sostenere la bella rivista cheda poco è nata, e dare una sana lettura ai nostriragazzi, specialmente nella prossima stagione estiva .

1Zaw wi wiaceìeue

~a~e uk uiaggioa avo4Eaeica

Visitare sul posto dei loro lavoro quei Missionari di cuitante volte avete letto le eroiche gesta di carità cristiana?

A questa domanda alcuni cooperatori ci hanno rispostodi sí con vero entusiasmo .

E cosí è stata lanciata per il prossimo novembrel'iniziativa

VIAGGIO APOSTOLICONELLE MISSIONI SALESIANEDELL'INDIA

Non si andrà presso i Missionari per far del turismo,né per appagare una curiosità fuor di luogo .

Si andrà per "ricevere" da chi ha da darci nulla di ma-teriale, ma molto per le nostre anime.

Si andrà per gettare un ponte tra noi e alcune tra le piúautentiche Missioni Salesiane dell'India .

Mentre precisiamo che daremo prossimamente il pro-gramma dettagliato del viaggio, invitiamo i Cooperatori ei simpatizzanti ai quali l'iniziativa può interessare (parti-colarmente gli insegnanti, i medici, i giovani che deside-rano impegnarsi in apostolato . . .) a mettersi in contattocon gli organizzatori, scrivendo al seguente indirizzo :

Cooperatori Salesiani - Ufficio NazionaleViale dei Salesiani, 9 - ROMA

• • • • • • • • • •'• •

Dall'U al 28 luglio : Pellegrinaggio Nazionale alSantuario di Fatima (Portogallo) .

Sono aperte le iscrizioni presso i Delegati .

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Per una animazione cristiana della società seguiamolo spirito ed il metodo del dialogo voluto dal Concilio

Congresso mondialee inchiesta

Come già annunciammo, interrompiamo per que-sto mese la serie dei temi riguardanti la campagnaannuale, per dare alla conferenza mensile una im-postazione particolare, sempre però in linea con iltema generale .

Facendo come qui viene suggerito, la conferenzaavrà un tono di vero dialogo, utile al conferenzieree ai presenti, i quali dovranno essere attori e nonmuti spettatori .La conferenza potrà avere due parti.

Nella prima parte (la piú breve) il conferenziereparlerà del Terzo Congresso mondiale dei Laici,che si terrà a Roma nel prossimo ottobre, sultema "Il popolo di Dio nel cammino dell'umanità" .

Poiché l'avvenimento ci riguarda molto da vicino,sia perché saremo rappresentati anche noi Coo-peratori, e soprattutto perché interessa tutto illaicato impegnato nell'apostolato, è necessario cheogni Cooperatore ne sia bene informato, per cuipossiamo sperare che in nessun centro se ne omet-terà la trattazione .

Per alcuni spunti sull'argomento, si veda il Bol-lettino del mese di aprile.

L'importante è che si possa ricavare almenoquesta idea pratica da quanto dirà il conferenziere :pur nello spirito particolare che ci anima, noiCooperatori facciamo parte di un grande popolo

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Un esempio da imitare

DA COLLABORATORIA COOPERATORI

SPUNTI PER LA CONFERENZA MENSILE

di battezzati, molti dei quali impegnati in un'operadi presenza e di testimonianza per evangelizzareil mondo nel quale siamo immersi . Dobbiamo avereun senso comunitario nell'apostolato, perché cosíci ha voluto il Fondatore (si legga bene il Regola-mento!), perché cosí ci vuole la Chiesa . Apostolatoad ampio respiro, sentendoci Chiesa .

Nella seconda parte inizia il vero dialogo . Sidovranno discutere (potrebbe dirigere la discus-sione un Consigliere ben preparato, assistito ma-gari dal sacerdote) i risultati dell'Inchiesta fattarecentemente dai Centri, sul tema : I laici in Italiae l'appello del Concilio .

Il Delegato prepari bene questa discussione, cheha non piccola importanza, perché anzitutto infor-merà il gruppo delle varie risposte date, e poi perchési creerà un'occasione per delucidare e completare- se occorre - le risposte stesse, cosicché ognunouscirà dalla riunione arricchito di idee . Per questoè evidente che il Delegato leggerà prima le risposte,ne sceglierà alcune piú interessanti e originali eda esse partirà per la discussione .

Nei Centri che non hanno partecipato all'Inchie-sta, sarà bene avviare la discussione ponendo, se-duta stante, alcune domande del noto questionarioe suscitare risposte corali .

È quello che ci viene da Bologna, ove il Direttore e il Parrocodella casa "Opere sociali Don Bosco" hanno avviato l'esperimentodi impostare l'apostolato parrocchiale sulla base della cooperazionesalesiana . Ai loro piú validi collaboratori (catechisti, assistenti,dirigenti di organizzazioni apostoliche e ricreative . . .) hanno fattopresentare l'ideale del Cooperatore salesiano dal Delegato ispet-toriale don Ceresa, invitandoli a inserirsi ufficialmente tra i Coope-ratori, dopo un'adeguata preparazione . Questo inizio sarà certamenteseguito da uno sviluppo ulteriore, fino alla costituzione di un Centrovero e proprio .

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"UN MODO PRATICO PER GIOVARE AL BUON COSTUME . . ." (DON BOSCO)

L'apostolato in difesa della moralitàPerfino i pagani che, capovolgendo l'ordine rive-

latoci dalla Scrittura, avevano fatto Dio a immaginee somiglianza dell'uomo, attribuendo alle loro divi-nità tutte le nostre miserie, sentivano l'urgenzadella difesa del costume morale .

Nessuno può pensare che oggi questo bisognosia meno sentito ; oggi che il male tenta di frodarela dogana del buon senso e di sottrarsi alle sanzionipreviste dalle leggi paludandosi con le spoglie tra-fugate a valori ideali indiscutibilmente rispettabili .

Oggi è la libertà nelle sue varie espressioni (dipensiero, di parola, di stampa, di informazione e . . .andate dicendo) che si vuole copra e giustifichi lepiú gravi offese alla legge morale . E, con la libertà,l'arte, la letteratura, la scienza sono chiamate incausa, anche quando i pornografi delle varie speciesono i primi ad essere convinti di non aver volutofare né dell'arte, né della scienza, ma semplicementedi aver fatto il turpe mestiere di insozzare le anime,perché è un mestiere . . . che rende .Ma . . . perché rende ? È un quesito per rispondere

al quale bisognerebbe scoprire troppe responsabilitàed incriminare troppa gente, che passa per onora-bilissima .Intanto ci sono quelli che fanno il doppio gioco :

che deplorano il male in astratto, per crearsi un"alibi" morale, ma ne assecondano le concretemanifestazioni ; che esaltano la legge, ma strillanose viene applicata ; che invocano provvedimenti dicui sono pronti a frustrare l'efficacia . Pensiamo acerti giornali ("indipendenti" si chiamano e lo sono,ma. . . dalla logica e dalla coerenza), i quali nell'arti-colo di fondo e nel corsivo polemico hanno parolefortissime e sacrosante contro l'erotismo dilagante,ma dedicano colonne di piombo alle cronache piúpiccanti e reclamizzano nella pubblicità proprio ciòche hanno deplorato .

E poi, e poi . . . c'è anche troppa gente - è questache ci interessa - che si dice cristiana, che si mera-viglierebbe fortemente di non essere consideratatale, che è forse in regola con tutti i crismi e tuttele tessere, che arriva a deplorare sottovoce e priva-tamente il disordine, ma non muove un dito pertoglierlo, lasciando credere che certe manifestazionidella piú sfacciata corruzione non offendono piú ilfamoso "comune sentimento", che è il criterio fis-sato dalla legge per giustificarne la repressione .

Ne segue che chi non fa nulla per combattere illisordine morale non è colpevole soltanto di inerzia- ciò che è già un assurdo per il cristiano - ma èorresponsabile del decadimento del costume.

Che un "Cooperatore salesiano", cioè uno che, purvivendo nel mondo senza voti e senza clausure, devecercare la pienezza della vita cristiana, possa intrup-parsi fra gli "ignavi" che per paura di assumereresponsabilità e per amor di quieto vivere lascianoche i propri simili s'imbraghino nel più volgare mate-rialismo, sarebbe inconcepibile .

Vi sono già molti Cooperatori che, in cordiale col-laborazione con i Segretariati Diocesani Moralità,hanno assunto specifici e concreti impegni nella difesadel costume morale . Ma vorremmo fossero moltissimi;vorremmo fossero "tutti", perché soltanto una reazione"corale" ha probabilità di raggiungere effetti positivi .

Recentemente il Segretariato Centrale Moralitàha rivolto un appello perché alla Magistratura im-pegnata nella lotta contro le pubblicazioni oscene(e ci riferiamo a recentissimi provvedimenti, chehanno avuto larga eco nel paese) venga concessada tutti gli onesti una pronta e cordiale collabo-razione, non solo provocando con opportune de-nunce gli ordini di sequestro, ma anche adoperan-dosi in tutti i modi perché questi ordini, una voltaemanati, abbiano ovunque esatta e rigorosa esecuzione .

Non è che un settore della difesa della moralitàma è di grande importanza, per la malefica sugge-stione che esercitano, specie sui giovani, le pubbli-cazioni pornografiche .

E, d'altronde, è una forma di apostolato che nonpresenta particolari difficoltà: basterebbe che inogni Parrocchia anche un solo Cooperatore salesiano(ma molto meglio se piú di uno) seguisse quotidia-namente la stampa cattolica, per informarsi degliordini di sequestro emanati dall'Autorità Giudiziariae facesse quotidianamente il giro delle edicole (edelle librerie, se oggetto di sequestro è un libro),per controllare se eventualmente la pubblicazionesequestrata è, invece, ancora in vendita .

Si tratta di una "eventualità" niente affatto im-probabile o per mancanza di sollecitudine (o di . . .personale disponibile) da parte di chi deve eseguireil sequestro o per sottrazione di copie da parte delrivenditore o del distributore per venderle clandesti-namente (delitto contemplato dall'art. 352 del Co-dice penale) o addirittura perché la pubblicazioneincriminata è stata dolosamente distribuita dopol'ordine di sequestro e la visita della polizia .

Il nemico delle anime è inesauribile nelle suetrovate ; bisogna non dargli quartiere. Le animehanno il prezzo infinito della Redenzione .

Mons. FERDINANDO PROSPERINI Cooperatore SalesianoConsulente Ecclesiastico del Segretariato Centrale Moralità

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Riforma delle indulgenzeAll'alba del corrente anno è comparso un impor-

tante documento sulle indulgenze, la costituzioneapostolica "Indu.lgentiarum doctri-na" del lo gennaio .

Per la parte dottrinale, il documento non contienenulla di nuovo . "Nulla muta nel modo di intenderee concepire le indulgenze in rapporto alle verità dellafede" (Paolo VI il 23 dicembre 1966) .

Per la parte disciplinare, sono state promulgateventi nuove norme, che riformano in parte quellevigenti finora, rendendole piú semplici e ragionevoli .Esse andranno in vigore dopo tre mesi dalla datache porta il fascicolo di "Acta Apostolicae Sedis"che le pubblica . Ciò è conforme alla legge generale(can. 9). Esse sono state pubblicate sul numero di"Acta" del 30 gennaio 1967; quindi andranno invigore il 30 aprile p .v .

Le principali norme sono quelle che regolano ilnuovo concetto di indulgenza parziale, la limita-zione delle indulgenze plenarie e le indulgenzeannesse agli oggetti religiosi .

L'indulgenza parziale d'ora in poi non avràpiú la determinazione di giorni e anni, della quale ifedeli non avevano idea chiara e sulla quale anchei teologi disputavano. A chi, almeno contrito,compie un'opera cui è annessa un'indulgenza par-ziale, viene dalla Chiesa concessa altrettanta remis-sione di pena temporale quanta egli già ne meritacon il suo impegno personale . Questa è forse lapiú grande novità stabilita dalla nuova Costitu-zione. Finora con la medesima indulgenza parzialeotteneva la stessa remissione di pena tanto coluiche possedeva un alto grado di carità e vi ponevail massimo fervore, come chi viveva nella tiepidezzae operava con negligenza. La nuova norma è piùgiusta e sapiente. La Chiesa vuole stimolare i suoifigli e "spingerli a un maggior fervore di carità"(Paolo VI, discorso citato) . Ogni opera buona chefacciamo, oltre che dare a Dio gloria e procurareun merito per la vita eterna, ha un valore soddi-sfattorio, cioè ha il potere di rimettere una dataquantità di pena temporanea meritata per i pec-cati. Orbene, se a quell'opera buona è annessa unaindulgenza parziale, la Chiesa concede al fedeleche compie quell'opera altrettanta remissione dipena . Quindi in pratica l'indulgenza parziale rad-doppia la remissione di pena che uno merita .

Questa dottrina è molto consolante per chi èfervoroso, perché egli con l'acquisto di indulgenzeparziali può anche raggiungere la remissione ditutta la pena temporanea e con la soddisfazioneche sopravanza aumentare il tesoro della Chiesae suffragare le anime del purgatorio .

L'indulgenza plenaria si può lucrare una soli:volta al giorno ; però "in articulo mortis" nel me-desimo giorno si può lucrare una seconda indulgenzaplenaria. La restrizione sull'acquisto delle indulgenzeplenarie può a prima vista dispiacere . Attualmente sene potevano lucrare con facilità diverse ogni giorno .

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Ma la Chiesa ha creduto opportuno tornare unpo' alla prassi antica, limitando il loro acquisto,affinché i fedeli vi pongano piú attenzione e fervore .Inoltre, come dicemmo sopra, l'indulgenza parzialenella nuova forma può avere un valore molto ele-vato, e molte indulgenze parziali lucrate con moltofervore possono colmare l'apparente scompensoportato dalla limitazione delle indulgenze plenarie .

Chi compie un atto di venerazione verso uncrocefisso o una croce o una corona o uno scapolareo una medaglia, che siano stati benedetti da qualsiasisacerdote, lucra un'indulgenza parziale . Si osservi :

a) Possono servire per le indulgenze solo i sud-detti cinque oggetti; altri oggetti religiosi (per esem-pio, una statua, un quadro, un cerchietto per 1Rosario) non servono .

b) Se il Rituale contiene una formula speciale,il sacerdote che benedice quell'oggetto deve usarequella formula (con cotta, stola, acqua benedetta) ;diversamente basta un segno di croce, al quale èconsigliabile unire le parole "In nomine Patris etFilii et Spiritus Sancti" .

È prescritta una formula speciale per la bene-dizione e imposizione degli scapolari. Un solosegno di croce è sufficiente per benedire diversioggetti . Per la medaglia sostitutiva degli scapolarisono necessari tanti segni di croce quanti sono gliscapolari che sostituisce . Per benedire la coronadel Rosario il Rituale riporta due formule ; per laformula breve ("Ad laudem et gloriam Deiparae, etc .")non occorrono cotta, stola e acqua benedetta .

c) Un crocifisso benedetto da un sacerdote puòservire anche per acquistare le indulgenze della"Via Crucis" a chi fosse impedito di recarsi ove èlegittimamente eretta .

d) Per le corone sono soppresse le indulgenze deiDomenicani, dei Crocigeri e di S . Brigida.

e) Scade l'elenco delle indulgenze apostolicheche il Papa all'inizio del suo pontificato ha concessoa chi possiede un oggetto benedetto da lui o dachi ne ha la facoltà.

Aggiungiamo ancora che è stata soppressa l'indul-genza dell'altare privilegiato ; o meglio, la Chiesala estende a qualsiasi Messa, perché in ogni Messaintende implorare dal Padre delle misericordie ilmassimo suffragio per i suoi figli defunti .

Le indulgenze proprie delle chiese, delle famigliereligiose e delle pie associazioni continuano avalere anche dopo il 30 aprile ; esse però dovrannoessere rivedute dalla S . Penitenzieria quanto prima .Naturalmente nel frattempo a dette indulgenzedevono essere applicate le norme nuove . Quandol'elenco delle indulgenze proprie dei CooperatoriSalesiani sarà stato riveduto, sarà pubblicato suquesto Bollettino .

Don LUDOVICO TRIMELONI, salesiane

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NOTIZIARIONel centenariodi S. Francesco di Sales

L'Ufficio Ispettoriale Cooperatori del-l'Ispettoria Veneto-Est ha lanciato aiCentri l'iniziativa di commemorare ilnostro Santo titolare mediante l'organiz-zazione di pellegrinaggi e atti devozionalial Monastero della Visitazione di Tre-viso (contrada Corti), dove si conservala preziosa reliquia del cuore del nostroPatrono.

Giornate di studiosui Cooperatori

Nello studentato teologico di Monte-ortone (Padova) e in quello filosoficodi (ison di Valmarino (Treviso) siè svolta la prevista Giornata di studiosulla Terza Famiglia Salesiana, rispet-tivamente il 20 ed il 23 marzo scorso,presenti il Delegato Nazionale, don But-tarelli, e quello ispettoriale don AntonioDal Maso, nonché i consiglieri ispetto-riali Cav . Gressani e Avv. Casonato .Dopo una conferenza base che ha postoi principi fondamentali riguardanti ilCooperatore, i chierici si sono interes-sati a un vero approfondimento deltema, con numerosi e interessanti inter-venti. Divisi poi in quattro gruppi distudio, hanno tenuto i loro carrefours,dando così un contributo personale allabuona riuscita della giornata . Veramentecompetenti si sono mostrati i due Coo-peratori i quali hanno messo in evidenzala bellezza dell'ideale salesiano vissutoda chi, inserito nella vita sociale, sisente veramente membro della famigliadi Don Bosco .

Ramo giovanile

Allo scopo di sensibilizzare i Gruppigiovanili (Cooperatori ed Exallievi) l'Uf-ficio Ispettoriale della Campania halanciato una Inchiesta tra i giovani diambo i sessi (18-25 anni) sul tema "Ilmondo degli adulti e i giovani di oggi".

Il Delegato Ispettoriale della Liguriadon Giovanni Bocchi sta puntando allacostituzione di un Centro GiovanileCooperatori, per ora a carattere zonale,con prospettive di ramificazione in centrigiovanili locali, servendosi di elementiqualificati, segnalati da confratelli sale-siani ai quali ha chiesto collaborazione .

Una ben riuscita "Tribuna dei giovani"si è svolta a Roma il 14 marzo scorso .Vi hanno partecipato elementi dei Centrigiovanili della capitale i quali hannopresentato e discusso esperienze di apo-stolato giovanile .

Exallievi Cooperatori

Ai membri delle presidenze delle UnioniExallievi della Campania è giuntoun invito del delegato ispettoriale don An-tonio Broggiato, a voler esaminare l'op-portunità di entrare a far parte della

Terza Famiglia, per arricchirsi spiritual-mente e così meglio guidare le Unioni.Perché le iscrizioni avvengano dopo unacosciente preparazione all'importante pas-so, la lettera-invito precisa bene cosasignifica essere Cooperatore e quali im-pegni ne derivano.

Sacerdoti Cooperatori

Due importanti e graditissimi con-vegni di Sacerdoti Cooperatori si sonosvolti a Roma (presso il P .A.S .) il9 marzo e a Gaeta (Latina) il 16 se-guente, all'insegna del centenario diS. Francesco di Sales . Al convegno diGaeta ha presenziato l'Arcivescovo mon-signor Lorenzo Gargiulo, nostro Coope-ratore e Exallievo . Presenti, tra i dueconvegni, oltre cento Sacerdoti .

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i ci sco asticii cifiIntitolazione degli edIDare un nome ad una scuola, può essere un mezzo utile per far conoscere personaggi che

si sono distinti per meriti e virtú, e porre dinanzi alla mente degli alunni esempi da imitare .Ci è stato chiesto quale sia la prassi da seguire in caso che si volesse far intitolare un edificioal nome dei nostri santi (Don Bosco, Domenico Savio, ecc .) . Il prof . Vincenzo StabileDirettore didattico e zelante Cooperatore salesiano, cosi risponde :

Per procedere alla intitolazione degli edifici scolastici bisogna osservarele norme contenute nella circolare ministeriale n . 4452/48 del 25 giugno 1947 .

Le proposte d'intitolazione degli edifici scolastici devono essere formulateper nomi di persone illustri nella storia dei pensiero, della letteratura, dellascienza, nel campo sociale, educativo e patriottico o anche per date memora-bili nella storia nazionale .

Le intitolazioni devono essere deliberate dagli insegnanti in servizio nellascuola elementare o media che si vuole intitolare, sotto la presidenza del Di-rettore didattico o del Preside .

Si procede alla formulazione e alla presentazione di una terna di nomi dipersonalità illustri, alle quali si vuoi intitolare la scuola .

Il Direttore o il Preside invita, dopo aver costituito regolare seggio elet-torale (Presidente il Direttore didattico, due scrutatori scelti tra gli insegnantie una segretaria), i signori Insegnanti a votare in perfetta libertà, garantendoil segreto del voto . Si redige regolare verbale dello scrutinio che viene tra-smesso al Provveditorato agli Studi con tutto il materiale dell'avvenuta votazione .

La deliberazione con i risultati della votazione deve essere trasmessa alProvveditorato agli Studi, in duplice copia, all'ufficio competente (ediliziascolastica) .

Il Provveditorato agli Studi trasmette la deliberazione al Ministero dellaPubblica Istruzione, corredandola del parere del Sindaco, del Prefetto e, suc-cessivamente, del Consiglio Scolastico, aggiungendovi le proprie osservazioni .Il Ministero della P . I ., esaminata la pratica, formula il nulla osta alla emissione,da parte del Provveditorato agli Studi, del decreto definitivo di intitolazionedell'edificio scolastico .

In linea di massima il Ministero non ha mai negato il nulla osta a deli-berazioni d'intitolazione d'edifici scolastici, specie quando si siano tenute benpresenti le note contenute nella succitata circolare ministeriale .

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NICOLAS DUNAS

CONOSCERE LA FEDETraduzione di Gennaro Auletta

Pagine 223 - L . 1300

Collana SAGGI n. 3

La fede è mistero e virtù, volere e conoscenza,conversione e contemplazione, obbedienza e invitoalla felicità, esperienza e vocazione, giustificazione esalvezza . . . Su ognuno di questi aspetti si sono scrittivolumi ; e la Chiesa, nel suo patrimonio spirituale,conserva per noi su ognuno di essi mirabili formuleoppure amorevoli norme vergate col sangue dei Santi .

Il merito di questo libro non sta nell'aggiungeretrattati a quelli esistenti, ma nel riesaminare la pietrapreziosa della fede nella sua unità e nel riscoprirela compattezza interna del suo mistero .

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I BOLLETTINO SALESIANO

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