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5/16/2018 67316719-Ramtha-Dio-e-in-te-La-Divinita-Dimenticata-slidepdf.com http://slidepdf.com/reader/full/67316719-ramtha-dio-e-in-te-la-divinita-dimenticata 1 Introduzione Non c’è nessun’altra salvezza per l’umanità che quella di diventare consapevole della propria divinità. Voi siete i semi di questa consapevolezza. IO SONO RAMTHA, UN’ENTITA’ SOVRANA vissuta molto tempo fa su questo piano chiamato Terra. In quella vita non sono morto; sono asceso, poichè ho imparato a utilizzare la forza della mia mente e a portare con me il corpo in una dimensione invisibile della vita. Con ciò ho potuto penetrare in un’esistenza di illimitata libertà, di illimitata gioia, di illimitata vita. Altri, vissuti sulla terra dopo di me, come me, sono ascesi. Ora sono parte di una fraternità invisibile che ama molto l’umanità. Siamo vostri fratelli, sentiamo le vostre preghiere e meditazioni e osserviamo i vostri movimenti. Siamo coloro che in passato sono vissuti come esseri umani ed abbiamo conosciuto la disperazione, le preoccupazioni e la gioia che voi tutti conoscete. Tuttavia abbiamo imparato a dominare e a trascendere le limitazioni dell’esperienza umana per realizzare uno stato superiore dell’essere. Sono venuto per dirvi che per noi siete molto importanti e preziosi, poiché la vita che fluisce in voi ed il pensiero che arriva a ciascuno di voi - indipendentemente dal vostro modo di interpretarlo - sono l’intelligenza e la forza vitale che avete chiamato Dio; sono l’essenza che collega tutti noi, non solo con coloro che vivono sul vostro piano, ma anche con tutti gli altri esseri degli innumerevoli universi che non siete ancora in grado di vedere. Sono qui per ricordarvi un’eredità che la maggior parte di voi ha dimenticato da lunghissimo tempo. Sono venuto per darvi una prospettiva più elevata dalla quale potete cogliere e capire che in realtà siete esseri divini e immortali, e che da sempre siete stati amati e sostenuti dall’essenza chiamata Dio. Sono qui ad aiutarvi a capire che nella vostra vita avete creato ogni realtà solo grazie alla vostra sublime intelligenza; e che con la stessa forza avete anche la possibilità di creare e di vivere ogni altra realtà che desiderate. Molti altri sono venuti a voi nel corso della vostra storia e, per vie diverse hanno cercato di riportarvi alla memoria la vostra grandezza, la vostra forza e l’eternità della vostra vita. Siamo stati re, conquistatori, schiavi, eroi, Cristo crocifisso, maestri, guide, amici, filosofi – e qualunque altra forma che permetta conoscenza. Talvolta siamo intervenuti nelle vostre vicende per impedire che vi autodistruggeste e per permettere alla vita di continuare ad offrirvi il campo per le vostre esperienze e la vostra evoluzione verso la gioia. Ma voi avete perseguitato, uno dopo l’altro, tutti coloro che vi hanno teso la mano per aiutarvi. E quando non li avete perseguitati, lì avete trasformati in stame e avete stravolto le loro parole secondo i vostri disegni; molti di voi si sono limitati a venerare i maestri anziché applicare i loro insegnamenti. Sono venuto a voi senza il mio corpo per evitare che mi veneriate, ed ho scelto invece di parlarvi attraverso un essere che è stata la mia amata figlia al tempo della mia vita su questo piano. Mia figlia che generosamente mi permette di utilizzare il suo corpo, è ciò che si definisce puro ‘canale’ per l’essenza che io sono. Quando vi parlo, lei non è più nel suo corpo poiché la sua anima e il suo spirito lo abbandonano completamente. Ho portato con me, sul vostro piano, i venti del cambiamento. Io e coloro che mi affiancano prepariamo l’umanità a un grande evento che è già stato avviato. Uniremo tutti gli esseri umani e tutti i popoli di questo piano, permettendo loro di essere testimoni di qualcosa di grandioso e di splendido che li porterà ad aprirsi e a sprigionare conoscenza e amore.

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Introduzione

Non c’è nessun’altra salvezza per l’umanità che quella di diventareconsapevole della propria divinità. Voi siete i semi di questa consapevolezza.

IO SONO RAMTHA, UN’ENTITA’ SOVRANA vissuta molto tempo fa su questopiano chiamato Terra. In quella vita non sono morto; sono asceso, poichè hoimparato a utilizzare la forza della mia mente e a portare con me il corpo in unadimensione invisibile della vita. Con ciò ho potuto penetrare in un’esistenza diillimitata libertà, di illimitata gioia, di illimitata vita. Altri, vissuti sulla terra dopodi me, come me, sono ascesi.

Ora sono parte di una fraternità invisibile che ama molto l’umanità.Siamo vostri fratelli, sentiamo le vostre preghiere e meditazioni e

osserviamo i vostri movimenti. Siamo coloro che in passato sono vissuti comeesseri umani ed abbiamo conosciuto la disperazione, le preoccupazioni e la gioiache voi tutti conoscete. Tuttavia abbiamo imparato a dominare e a trascendere lelimitazioni dell’esperienza umana per realizzare uno stato superiore dell’essere.

Sono venuto per dirvi che per noi siete molto importanti e preziosi, poiché lavita che fluisce in voi ed il pensiero che arriva a ciascuno di voi -indipendentemente dal vostro modo di interpretarlo - sono l’intelligenza e la forzavitale che avete chiamato Dio; sono l’essenza che collega tutti noi, non solo concoloro che vivono sul vostro piano, ma anche con tutti gli altri esseri degliinnumerevoli universi che non siete ancora in grado di vedere.

Sono qui per ricordarvi un’eredità che la maggior parte di voi ha dimenticatoda lunghissimo tempo. Sono venuto per darvi una prospettiva più elevata dallaquale potete cogliere e capire che in realtà siete esseri divini e immortali, e cheda sempre siete stati amati e sostenuti dall’essenza chiamata Dio. Sono qui adaiutarvi a capire che nella vostra vita avete creato ogni realtà solo grazie alla

vostra sublime intelligenza; e che con la stessa forza avete anche la possibilità dicreare e di vivere ogni altra realtà che desiderate. Molti altri sono venuti a voi nelcorso della vostra storia e, per vie diverse hanno cercato di riportarvi allamemoria la vostra grandezza, la vostra forza e l’eternità della vostra vita. Siamostati re, conquistatori, schiavi, eroi, Cristo crocifisso, maestri, guide, amici,filosofi – e qualunque altra forma che permetta conoscenza. Talvolta siamointervenuti nelle vostre vicende per impedire che vi autodistruggeste e perpermettere alla vita di continuare ad offrirvi il campo per le vostre esperienze e lavostra evoluzione verso la gioia. Ma voi avete perseguitato, uno dopo l’altro, tutticoloro che vi hanno teso la mano per aiutarvi. E quando non li avete perseguitati,lì avete trasformati in stame e avete stravolto le loro parole secondo i vostri

disegni; molti di voi si sono limitati a venerare i maestri anziché applicare i loroinsegnamenti.Sono venuto a voi senza il mio corpo per evitare che mi veneriate, ed ho

scelto invece di parlarvi attraverso un essere che è stata la mia amata figlia altempo della mia vita su questo piano. Mia figlia che generosamente mi permettedi utilizzare il suo corpo, è ciò che si definisce puro ‘canale’ per l’essenza che iosono. Quando vi parlo, lei non è più nel suo corpo poiché la sua anima e il suospirito lo abbandonano completamente.

Ho portato con me, sul vostro piano, i venti del cambiamento. Io e coloroche mi affiancano prepariamo l’umanità a un grande evento che è già statoavviato. Uniremo tutti gli esseri umani e tutti i popoli di questo piano,

permettendo loro di essere testimoni di qualcosa di grandioso e di splendido cheli porterà ad aprirsi e a sprigionare conoscenza e amore.

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Perché facciamo questo? Perché siete amati - e lo siete moltissimo, moltopiù di quanto possiate immaginare si possa amare. Perché per gli esseri umani ètempo di vivere con una comprensione più ampia di quella che lì ha trascinati inepoche oscure, li ha privati della loro libertà, ha diviso i popoli, ha causato odiotra gli amanti e guerra tra le nazioni.

È tempo di porre fine a tutto ciò. E tempo per l’uomo di riconoscere lapropria divinità e l’immortalità del proprio essere e di cessare la defatigante lottaper la sopravvivenza su questo piano.

Verrà un giorno, molto presto, in cui meravigliosi esseri, vostri fratelli, chemolto vi amano, porteranno una grande conoscenza su questo piano. Allora losviluppo scientifico fiorirà più rigoglioso che mai. Sarà L’ Era di Dio. Quest’eranascerà grazie ad un cambiamento consapevolmente voluto del tempo e del suosignificato. Negli anni che verranno non ci saranno né malattia, né dolore. néodio, né guerra, su questo piano. Non ci saranno più invecchiamento e mortefisica, ma vita perenne. Ciò si realizzerà nella vita di ogni essere attraverso laconoscenza, la comprensione e l’amore profondo.

Non c’è nessun’altra salvezza per l’umanità che quella di diventareconsapevole della propria divinità. Voi siete i semi di questa consapevolezza, Seciascuno di voi riconosce il proprio valore e l’eternità della propria vita,contribuisce alla consapevolezza del pensiero illimitato, della libertà illimitata edell’amore illimitato. Tutto ciò che voi pensate, tutto ciò che voi comprendete,eleva ed espande ovunque la consapevolezza. Se voi vivete ciò che avete capito,tendendo unicamente alla pienezza della vostra vita, altri potranno osservare invoi un modo di pensare più ampio, una comprensione più profonda, un’esistenzapiù piena e più gioiosa di quella che normalmente essi vedono attorno a se.

Questi sono i tempi più grandi della vostra storia. Sono tempi difficili e pienidi sfide, ma voi avete scelto di vivere qui in quest’epoca proprio perl’appagamento che ne otterrete. Da lungo tempo vi è stato promesso che avreste

visto Dio durante la vostra vita. Eppure, vita dopo vita, non avete mai permessoa voi stessi di vederlo. Succederà in questa vita, per la maggioranza di voi.Vedrete sorgere un meraviglioso regno e civiltà di cui ora non siete in grado disupporre nemmeno l’esistenza. Soffierà un vento nuovo. Amore, pace e gioia diesistere glorificheranno questo luogo benedetto. Esso è lo smeraldo splendentedel vostro universo e la dimora di Dio.

Riflettete su ciò che è stato detto. Permettete a queste parole di penetrare ilvostro essere. Se lo fate ,pensiero per pensiero, sentimento per sentimento,momento per momento, tornerete a comprendere la vostra grandezza, il vostropotere ed il vostro splendore.

Capitolo 2

Io sono Ramtha

Io Sono Ram, il Conquistatore... che ora è Ram. il Dio. Ero un barbaro esono diventato Dio nel modo più semplice eppure più profondo. Vi insegnerò ciòche ho imparato.

IO SONO RAMTHA, “IL RAM”. Nell’antica lingua del mio tempo ciò significava

 “il Dio”. Io sono il grande Ram del popolo indù, perché sono stato il primo essereumano, nato da ventre di donna e da lombi di uomo, ad essere asceso da questo

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piano. Ho imparato ad ascendere non grazie agli insegnamenti di qualcuno, maattraverso la profonda comprensione che Dio vive in ogni cosa. Anch’io sono statoun uomo che ha odiato e disprezzato, che ha ucciso, conquistato e dominato -fino alla mia illuminazione.

Fui il primo conquistatore su questo piano. Iniziai una marcia che durò

sessantatre anni e conquistai tre quarti del mondo conosciuto; ma la mia piùgrande vittoria fu quella su me stesso. Quando imparai ad amare me stesso e adabbracciare la vita nella sua completezza, ascesi con il vento nell’eternità.

Ascesi davanti agli occhi del mio popolo sulle pendici nord-est del monteIndo. Il mio popolo, più di due milioni di uomini, era un insieme dì lemuri, di ionie di tribù scappate da Atlatia, il paese che voi chiamate Atlantide. Dal mio popolodiscesero gli antenati delle odierne popolazioni dell’india, del Tibet. del Nepal edella Mongolia meridionale.

HO VISSUTO SOLO UNA VITA su questo piano, 35.000 anni fa -secondo ilvostro modo di concepire il tempo. Nacqui da uno sfortunato popolo di pellegriniprovenienti da un paese chiamato Lemuria, che viveva nei quartieri poveri diOnai, Il più grande porto nel sud dell’Atlatia. Arrivai in Atlatia durante gli “ultimicentanni” prima che fosse sommersa dalle acque. Atlatìa allora era una civiltà diuomini dalle grandi capacità intellettuali e di straordinario talento scientifico. Laloro scienza era superiore a quella dei vostri scienziati, perché gli atlatianiavevano cominciato a comprendere e ad utilizzare i principi della luce. Essisapevano trasformare la luce in pura energia Avevano persino delle primitiveastronavi capaci di muoversi utilizzando la luce, grazie a una scienza che avevanoacquisito attraverso la comunicazione con esseri di altri sistemi stellari Essendogli atlatiani tanto intensamente interessati alla tecnologia, provavano una grandevenerazione per l’intelletto, ed esso diventò la loro religione

I Lemuri avevano caratteristiche diverse. Il loro sistema sociale era basato

sulla comunicazione attraverso il pensiero. Non avevano una tecnologia avanzata,ma una grande comprensione spirituale. I miei antenati si distinguevano per laloro conoscenza dei valori invisibili. Rispettavano profondamente ciò che era al dilà della luna e delle stelle. Amavano un’essenza che era difficile identificare, unaforza che chiamavano il Dio Sconosciuto. Poiché i lemuri veneravano solo questoDio, furono disprezzati dagli atlatiani che disdegnavano tutto quello che non eratecnologico.

QUANDO IO ERO BAMBINO, la vita era difficile e dura. A quel tempo Atlatiaaveva perso la sua tecnologia e i centri scientifici del nord erano già stati distruttida lungo tempo. Durante i loro esperimenti sugli spostamenti con la luce, gli

atlatiani avevano trapassato ti manto nuvoloso che allora avvolgevacompletamente il vostro pianeta come oggi è avvolto Venere. Quandoperforarono il manto di nuvole, caddero grandi quantità di acqua e calò sulla terrafreddo e gelo. In seguito a ciò scomparvero sotto profondi oceani gran parte dellaLemuria e la parte settentrionale dell’ Atlatia, e così quelle popolazioni fuggironoverso il sud dellAtlatia.

Scomparsa la tecnologia del nord, la vita al sud diventò sempre piùprimitiva. Durante i cent’anni prima del definitivo affondamento di Atlatia, laregione meridionale cadde sotto il dominio di tiranni che governarono con leggispietate. Sotto l’abominevole governo dei tiranni, i lemuri erano considerati lafeccia della terra e trattati peggio di cani randagi.

Immaginatevi per un momento degli esseri a cui viene sputato e urinatoaddosso senza che abbiano altro con cui lavarsi che le loro lacrime. immaginatevi

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cosa significa sapere che cani nelle strade dispongono di cibo migliore del vostroe cosa significa aver fame di qualsiasi cosa che possa lenire le sofferenze delvostro stomaco.

Nelle strade di Onai era normale vedere bambini brutalizzati e donnepicchiate e vioientate. Era normale vedere atlatiani passare accanto ad un lemure

affamato e turarsi il naso con fazzoletti di fine tessuto bagnati di acqua di rose edi gelsomino giacché per loro eravamo esseri ripugnanti e puzzolenti. Eravamoconsiderati dei “nulla”, eravamo “rifiuti umani senz’anima e senza mente”, perchéci mancava la conoscenza scientifica di cose come la luce e i gas. Poiché nonavevamo alcuna propensione intellettuale, ci resero schiavi e ci fecero lavorarenei campi.

Così era la vita quando io nacqui su questo piano. Così era il mio tempo. Inche sorta di sogno mi trovavo? Era l’inizio della resa dell’uomo all’arroganza e allastupidità dell’intelletto.

NON MOSSI RIMPROVERI A MIA MADRE perché non sapevo chi fosse miopadre. E non mossi rimproveri a mio fratello, perché non avevamo lo stessopadre. Non mossi rimproveri a mia madre per l’assoluta miseria in cui vivevamo.

Da bambino vidi mia madre trascinata per strada e derubata della suadolcezza. Vidi, dopo l’abuso che subì, un bambino crescere nel suo velitre. Vidimia madre piangere per un altro bambino condannato alla strada e allasofferenza che già noi avevamo conosciuto in questa “terra promessa”. Miamadre era troppo debole per partorire da sola ed allora io l’aiutai a mettere almondo mia sorella. Mendicai per strada il cibo per nutrirci, uccisi cani e uccelliselvatici, ed essendo molto agile di gambe, rubai grano di notte. Io nutrivo miamadre e lei allattava mia sorella.

Non mossi rimproveri alla mia sorellina per aver succhiato dal colpo dellamia amata madre tutte le forze e averne provocato la morte. Mia sorella fu

colpita da una grave dissenteria. Non riusciva a trattenere ciò che mangiava ecosì la vita abbandonò anche il suo corpo.

Accatastai della legna e vi deposi sopra mia madre e mia sorella poi, nellanotte, cercai ciò che mi serviva per fare fuoco. Dissi una preghiera per mia madree mia sorella che avevo tanto amato. Poi accesi il fuoco, cercando di fare infretta, in modo che l’odore dei corpi non disturbasse gli atlatiani - che leavrebbero gettate nel deserto dove le iene ne avrebbero fatto scempio. Quandovidi mia madre e mia sorella bruciare, l’odio per gli atlatìani crebbe dentro di mefino a diventare veleno di vipera - ed ero solo un bambino!

Mentre l’odore e il fumo del fuoco si diffondevano nella valle, io pensai al Diosconosciuto del mio popolo. Non riuscivo a capire l’ingiustizia di questo grande

Dio. Come aveva potuto creare i mostri che tanto odiavano il mio popolo? Checosa avevano mai fatto mia madre e mia sorella per meritarsi una morte tantomisera?

Non mossi rimproveri al Dio Sconosciuto di non amarmi. Non gli mossirimproveri di non amare il mio popolo. Non gli mossi rimproveri per la morte dimia madre e di mia sorella. Non gli mossi alcun rimprovero — lo odiai!

NON Ml RIMANEVA PIU’ NESSUNO, poiché mio fratello era stato rapito da unsatrapo e trascinato come schiavo nel paese che più tardi verrà chiamato Persia,dove subì violenze ed abusi per appagare i piaceri carnali del suo rapitore.

Ero un quattordicenne senza carne sulle ossa, ma con una grande amarezza

dentro di me. Ed allora decisi di dar battaglia al Dio Sconosciuto dei miei antenatiperché sentivo che era l’unica causa per cui aveva senso morire. Ero deciso a

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morire, ma con onore; morire per mano di un uomo non lo sarebbe stato.Vidi una grande montagna stagliarsi misteriosa e lontana all’orizzonte.

Pensai che se c’era un Dio, doveva abitare lì, sopra tutti noi, proprio come sopradì noi vivevano coloro che governavano il nostro paese. Pensai che, salendo sullamontagna, avrei potuto incontrare il Dio Sconosciuto e gridargli in faccia tutto il

mio odio per la sua ingiustizia verso il mio popolo.Lasciai la mia misera capanna, viaggiai per molti giorni per raggiungere lagrande montagna e lungo il cammino mi nutrii di cavallette. formiche e radici.Raggiunta la montagna, mi arrampicai fino alle nuvole che avvolgevano la suabianca cima. Gridai al Dio Sconosciuto:

 “Sono un uomo! Perché non posso vivere umanamente?” E volevo vedere ilsuo volto .... ma Lui mi ignorò.

Caddi a terra e piansi amaramente, fino a quando le mie lacrime sitrasformarono in ghiaccio. Quando infine alzai la testa. intravidi davanti a me unasplendida donna con una spada in mano. Mi disse: “O Ram, infranto nello spirito,le tue preghiere sono state ascoltate. Prendi questa spada e conquista te stesso.” E in un lampo scomparve.

Conquistare me stesso? Come potevo rivolgere la lama contro di me etagliarmi la testa - le mie braccia erano troppo corte per impugnare l’elsa dellaspada! Eppure con questa grande spada sentivo rinascere in me il sensodell’onore. Non tremavo più nel gelido freddo, ma cominciai ad avvertire calore.Quando ritornai con lo sguardo là dove erano cadute le mie lacrime, vidi crescereun fiore di tal profumo e di tal colore che improvvisamente seppi: era il fiore dellasperanza.

SCESI DALLA MONTAGNA con la grande spada in mano. Era il giorno chepassò alla storia del popolo indù come il terribile giorno del Ram. Era salito sullamontagna un ragazzo, ne era disceso un uomo.

Non avevo più un corpo fragile, ero un Ram nel senso più completo dellaparola. Ero un giovane uomo avvolto da una luce terribilmente radiosa e con unaspada più grande di me.

A volte penso di aver compreso solo molto lentamente il senso di ciò chevivevo nella mia esistenza di allora; non mi ero mai veramente chiesto come lameravigliosa spada potesse essere tanto leggera da poter essere sollevata, etuttavia tanto grande che sarebbero servite nove mani per afferrarla.

Dalla montagna tornai nella città di Onai. Nella campagna antistante la città,vidi una vecchia proteggersi gli occhi dal sole con una mano, per potermiguardare. Ben presto tutti sospesero il loro lavoro. I cani si fermarono. Gli asiniragliarono. E tutto si acquietò. Quando la gente vide il mio viso, dovette rimanere

profondamente colpita poiché ciascuno, senza esitazione, prese i! suo miseroattrezzo e mi seguì in città.

Distruggemmo Onai. poiché gli atlatiani mi sputarono in viso allorché iopretesi che aprissero i granai per sfamare il mio popolo. E fu facile sopraffarliperché non erano abili in battaglia.

lo aprii i granai per il mio povero popolo, poi uccidemmo gli atlatiani edemmo fuoco alla città. Non considerai affatto la possibilità di non potercela fare,perché in quel momento mi era indifferente vivere o morire; non avevo più nullaper cui valesse la pena vivere,

Finito il massacro e la distruzione della città, sentivo ancora una grandeferita dentro di me, perché il mio odio non era stato placato. Così scappai dalla

folla per nascondermi in montagna, ma la mia gente mi seguì - benché ioimprecassi e lanciassi contro di loro sassi e sputi.

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 ‘Ram. Ram, Ram. Ram’. gridavano, portando sulle spalle gli attrezzi agricolie sacchi di granaglie e sospingendo davanti a sé pecore e capre. Gridai loro dilasciarmi in pace e di tornarsene a casa, ma loro continuarono a seguirmi -perché non avevano più dove andare! Io ero la loro casa!

Poiché insistettero nel volermi seguire ovunque io andassi. raccolsi attorno a

me queste creature “senz’anima”, di diversa provenienza, ed esse divennero lamia armata, il mio popolo. Erano effettivamente un grande popolo. Ma non eranocerto soldati. Eppure fu allora che si formò la grande armata del Ram cheinizialmente contava quasi diecimila uomini.

Da quel momento avvertii la spinta a lottare per abbattere le tirannidi eottenere più rispetto per il colore della mia pelle. Dagli assedi e dalle battaglieche intraprendemmo, dai paesi che attraversammo e dalle genti che, stradafacendo, liberammo, il mio popolo divenne sempre più grande..., e grandediventò la fama del Ram e della sua armata.

NEI SEGUENTI DIECI ANNI fui un essere affannato, un barbaro che

disprezzava la tirannia degli uomini. Lottavo in costante attesa della morte. Adifferenza di molti del mio popolo non avevo paura della morte - io volevo morire,con onore. Non conoscevo la paura, conoscevo solo l’odio.

Solo un pazzo può guidare un attacco e stare davanti a tutti, senza averenessuno a destra e a sinistra, carico di una potente emozione. carico d’odio. Eroun buon obiettivo per i miei nemici, avrebbero potuto abbattermi facilmente (sesolo me ne avessero dato l’onore!). Scelsi i più forti avversari nella speranza dimorire. Ma quando manca la paura, è presente la vittoria. Così divenni un grandeconquistatore. Prima di me non erano mai esistiti conquistatori, ma solo tiranni.Io creai la guerra. Fui il primo conquistatore che questo piano abbia maiconosciuto. Nella mia rabbia e nel mio proposito di essere nobile e fedele ai mieisentimenti, divenni ciò che voi chiamate una grande entità. Sapete cos’è un eroe?Ebbene, io lo ero veramente. L’eroe salva la vita a molti e pone fine a tutto ciòche nella vita è ingiusto, ma non comprende che, facendo ciò, crea anche luiingiustizia. Io volevo combattere ogni forma di tirannide - e lo feci, ma diventaiproprio ciò che disprezzavo.

ERO UN IGNORANTE. uno sciocco, un buffone. E per dieci anni della miamarcia lottai contro innocenti, mi feci strada attraverso molti paesi distruggendoe saccheggiando - fin quando un giorno fui trafitto da una grande spada. Sel’avessero lasciata infilata, avrei potuto, forse, salvarmi; perciò la estrassero, perfarmi morire dissanguato.

Caddi per terra a faccia in giù. Mentre giacevo sul pavimento di marmo

bianco apparentemente immacolato, vidi che il fiume di sangue rosso scarlatto viaveva trovato un’incrinatura.

Giacevo lì steso e osservavo il sangue abbandonare il mio corpo. Quandosentii una voce. Mi parlò e disse: “Alzati”. E ripeté: “Alzati” 

Sollevai la testa e mi appoggiai sulle mani. Poi cominciai a spingere leginocchia sotto il corpo. Portai il corpo in posizione eretta, spinsi avanti il piedesinistro e lo appoggiai in modo stabile. Poi. raccogliendo tutte le mie forze, posi lamano sul ginocchio, il pugno nella ferita... e mi alzai. Vedendomi in piedi, con ilsangue che sgorgava dalla bocca e dalla ferita e mi scorreva lungo le gambe. imiei nemici fuggirono via, convinti, a quel punto, che fossi immortale. E così imiei soldati assediarono la città e la ridussero in cenere.

Non potrò mai dimenticare la voce che mi ordinò di alzarmi e mi salvò damorte sicura. Negli anni seguenti cercai di trovare un viso a questa voce.

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FUI PORTATO ALL’ACCAMPAMENTO DELLE DONNE del mio esercito, che sioccuparono di me. E fu, in verità, un’esperienza umiliante. Fui spogliato sotto iloro occhi e subii i loro continui comandi. E sotto i loro occhi dovevo persinourinare e defecare. Dovetti sopportare maleodoranti fasciature di grasso di

avvoltoio che avvolgevano il mio torace (sono convinto che il grasso di avvoltoionon servisse a curarmi, ma che fosse il suo puzzo. inspirato, a trattenere la vitadentro di me).

Nel corso della mia guarigione gran parte del mio orgoglio e del mio odiodovette far posto alla lotta per la sopravvivenza.

Mentre mi riprendevo dalla terribile ferita, non potendo fare altro, cominciaia contemplare ogni cosa attorno a me. Un giorno vidi una vecchia donnaabbandonare questo piano. Si aggrappava ad un lenzuolo di lino grezzo che leistessa in passato aveva tessuto per suo figlio, morto ormai da lungo tempo. Vidila donna raggrinzirsi lentamente nella luce del mezzogiorno, aprire la bocca inun’espressione di stupore, e i suoi occhi diventare vitrei, ormai insensibili allaluce. Nulla si muoveva tranne i suoi vecchi capelli ed il vento.

Riflettei sulla grande intelligenza della donna e di suo figlio, ora entrambimorti. Quindi alzai gli occhi al sole che non muore mai. Era lo stesso sole che ladonna aveva visto attraverso una fessura del tetto quando aveva aperto per laprima volta gli occhi dopo la sua nascita.... ed era lo stesso sole che come ultimacosa vide prima di morire.

Alzai nuovamente gli occhi al sole. Esso non aveva nemmeno notato quellamorte. Lo osservai mentre i miei uomini seppellivano la donna sotto un grandepioppo in riva al fiume.

Quella sera, quando tramontò, lo maledii. Lo vidi adagiato sulla cresta dellemontagne, come una grande gemma fiammante. Guardai le montagne rossoporpora e la valle già avvolta nella nebbia, e vidi i raggi del sole indorare tutte le

cose e avvolgerle in una bellezza irreale.Vidi le nuvole da blu farsi luminose in tutte le sfumature del rosso scarlatto,

del rosso fuoco e del rosa.Osservai la grande luce ritirarsi dietro le montagne che ora si stagliavano

come denti aguzzi all’orizzonte. Vidi gli ultimi raggi della sua bellezza far postoalla notte incipiente. Sopra di me sentii il grido di un uccello notturno, e alzai gliocchi al firmamento dove una pallida luna saliva nel cielo sempre più scuro. Sialzò una brezza che mi soffiò tra i capelli, asciugò le mie lacrime e mi fece starmale.

Dovete sapere che ero un grande guerriero. Con la spada potevo in unattimo tagliare in due un uomo. Avevo decapitato. squartato e macellato. Avevo

conosciuto l’odore del sangue e bruciato esseri umani. Ma perché facevo tuttociò? Il sole tramontava comunque nel suo splendore. L’uccello gridava comunquenella notte. Ed anche la luna continuava, nonostante tutto, ad alzarsi.

Fu questo il momento in cui cominciai a riflettere sul Dio Sconosciuto.L’unica cosa che veramente volevo era comprendere quell’invisibile essenza chesembrava incutere tanto rispetto, che sembrava così misteriosa e tanto lontanadagli esseri umani. E l’uomo. cos’era? Perché non era più importante del sole?Perché l’uomo - nonostante la sua numerosa presenza su questo piano e la suaforza creatrice - sembrava essere la più vulnerabile di tutte le creazioni? Sel’uomo era cosi importante, come il mio popolo proclamava, perché alla suamorte il sole non si fermava in segno di lutto? Perché la luna non diventava rosso

porpora? Perché l’uccello non fermava il suo volo? L’uomo sembrava essere moltopoco importante se tutto continuava il suo corso anche quando lui era in pericolo

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di morte.Tutto ciò che volevo, era sapere.

NON AVEVO NESSUN MAESTRO che mi potesse istruire sul Dio Sconosciuto,perché non avevo fiducia in nessuno. Molto avevo visto e molto avevo perduto a

causa della cattiveria degli uomini e del loro pensiero limitato ed alterato*.Avevo visto gli uomini disprezzarsi a vicenda e considerarsi senz’anima.Avevo visto uccidere e bruciare innocenti solo per paura. Avevo visto bambinilegati nudi ai pali degli schiavi, esaminati da anime perverse che strappavano loroi primi peli della pubertà perché apparissero ancora più bambini quando liviolentavano. Avevo visto preti e profeti inventare, nel loro odio per l’umanità,creature orride e mostruose per dominare e rendere schiavi gli esseri umani conl’aiuto di precetti religiosi.

Non avrei voluto come maestro nessun uomo vivente perché tutti gli esseriumani erano prigionieri del loro pensiero limitato cd alterato - ognuno avevapreso ciò che era puro ed innocente e lo aveva alterato con la propria limitatacapacità di comprendere. Non volevo aver nulla a che fare con un dio uscito dallamente umana, perché un dio creato dall’uomo non poteva che essere fallace.

Furono gli elementi delta vita che mi istruirono sul Dio Sconosciuto. Imparaidai giorni. Imparai dalle notti. Imparai da quella vita tenera ed apparentementeinsignificante che sa affermarsi prepotente anche in presenza di distruzione e diguerra. Contemplai il sole nel suo glorioso apparire all’orizzonte. Seguii il suoviaggio attraverso il cielo fino al suo tramonto ad ovest, dove si abbandona alsonno. Imparai che il sole, senza pronunciar parola, controlla sottilmente la vita;infatti anche chi sta lottando sul campo di battaglia, al tramonto del solesospende le ostilità.

Osservai la bellezza della luna nella sua pallida luce che danzandoattraversava la volta celeste e, nel suo meraviglioso mistero, rischiarava

l’oscurità. Vidi il fuoco del nostro accampamento illuminare il cielo vespertino.Ascoltai gli uccelli selvatici posarsi sull’acqua, ascoltai, di notte, il fruscio degliuccelli nel nido, ascoltai le risate dei bambini. Osservai le stelle cadenti. gliusignoli, la brina nel canneto, l’argenteo lago gelato ed avvertii che tutto creaval’illusione di un altro mondo. Osservai le donne in piedi nel fiume riempired’acqua le brocche, con i vestiti annodati a mostrare le ginocchia dì alabastro.Ascoltai il loro vocio, i loro pettegolezzi, le loro risate canzonatorie. Sentii l’odoredel fumo di fuochi lontani e l’odore dell’aglio e del vino nel respiro dei mieiuomini.

E fu allora, osservando la vita e riflettendo sul suo continuo fluire, chescoprii chi fosse veramente il Dio Sconosciuto. Arrivai a concludere che il Dio

Sconosciuto non erano gli dei creati dal pensiero limitato degli esseri umani.Compresi che gli dei nella mente degli uomini erano solo la personificazione dellecose che essi più temevano o rispettavano; compresi che il vero Dio era l’Essenzaperenne che permette all’uomo di crearsi delle illusioni e di viverle come megliogli pare, l’Essenza che ci sarà sempre, anche quando l’uomo ritornerà a un’ altraprimavera, a un’altra vita. Compresi che il Dio Sconosciuto abita veramente nellapotenza e nella perennità della Forza della Vita.

Chi era dunque il Dio Sconosciuto? Ero io… e gli uccelli nel loro nidonotturno, la brina nel canneto, il cielo all’alba e al tramonto. Lo erano il sole e laluna, i bambini e le loro risate, le ginocchia di alabastro ed il fluire dell’acqua,l’odore dell’aglio, del cuoio e dell’ottone. Impiegai molto tempo a comprendere

tutto ciò, sebbene tutto fosse davanti ai miei occhi già da sempre. Il DioSconosciuto non si nascondeva aldilà della luna o del sole - era tutto attorno a

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me!Grazie a questa mia nuova comprensione cominciai ad abbracciare la vita, a

considerarla cara e preziosa, a trovare un motivo per vivere. Avevo compreso chec’era molto più del sangue. della morte e del tanfo della guerra; c’era la Vita - piùsplendida di quanto noi avessimo mai immaginato. E grazie a questa

comprensione negli anni successivi realizzai che l’uomo è veramente la piùgrande di tutte le creazioni; che l’unico motivo per cui il sole continua il suo corsomentre l’uomo muore, è che il sole non ha mai concepito il benché minimopensiero di morte. Tutto ciò che conosce è... essere.

QUANDO COMPRESI attraverso la contemplazione. chi fosse il DioSconosciuto, non volevo più appassire e morire come la vecchia donna. Dovevaesserci una via, pensai, per essere perenni come il sole.

Mentre guarivo dalla mia terribile ferita, non avevo altro da fare chestarmene seduto su un altipiano e guardare il mio esercito che ingrassava edimipigriva. Un giorno, osservando all’orizzonte i contorni evanescenti di montagnespettrali e di valli inesplorate mi chiesi come sarebbe stato essere il DioSconosciuto, la forza della Vita. Come avrei potuto diventare questa essenzaperenne?

In quell’istante il vento mi giocò un brutto scherzo che mise a dura prova lamia pazienza. Mi sollevò il lungo mantello regale e melo fece ricaderepesantemente sulla testa. Non era certo una situazione degna di un conquistatoredel mio rango. Poi il vento sollevò una meravigliosa nube di polvere colorzafferano e ne fece, accanto a me, una colonna che toccava il cielo- Eimprovvisamente, durante un mio momento di distrazione, il vento cessòfacendomi precipitare addosso tutta la polvere.

Il vento quindi attraversò fischiando una stretta gola fino a raggiungere ilfiume e gli splendidi oliveti, dove trasformò il colore delle foglie da verde

smeraldo in argento. E fece sorridere divertita una bella fanciulla, sollevandole lagonna fino ai fianchi. Poi soffiò via il berretto dalla testa di un bambino che loinseguì ridendo gioiosamente. Pretesi dal vento che tornasse da me. ma essorise, continuando ad infuriare nella stretta gola. Più tardi, ormai blu in viso aforza di gridare ordini, mi lasciai cadere a terra ... ed allora venne e mi soffiò inviso, dolcemente. ‘Questa è libertà!’ 

Non avevo accettato nessun essere umano come mio ideale. Ma osservandoil vento, capii che esso era un magnifico ideale per me. Perché il vento non lo sipuò vedere, eppure quando nella sua furia investe qualcuno. lo travolge. E perquanto grande e potente uno sia, al vento non può dichiarare guerra. Che cosagli si può fare? Tagliarlo in due con una spada? Sputargli addosso? Ti

ritornerebbe lo sputo in faccia.Come avrebbe dovuto essere un uomo, pensai, per avere una tale libertà dimovimento ed una tale forza, per non essere mai più prigioniero dei limiti dellanatura umana, per essere contemporaneamente in ogni luogo e, a differenzadegli altri uomini, per non morire mai?

Il vento era per me un’essenza fondamentale perché è magico, amantedell’avventura e dell’esplorazione; é perenne, libero nei suoi movimenti, é senzalimiti e forma. E in questo è veramente del tutto simile all’essenza divina dellaVita. Il vento non giudica gli uomini. Non li abbandona mai. Se lo chiamate, verràa voi..., con amore.

Così dovrebbe essere un ideale. Perciò volevo diventare il vento. Per molti,

molti anni lo contemplai. A questo obiettivo orientai tutti i miei pensieri.Contemplai il vento e mi immedesimai nella sua sfuggevolezza, nella sua

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leggerezza e nei suoi contorni indefiniti. E contemplando il mio diventare vento,lo diventai.

LA PRIMA VOLTA accadde circa sei anni dopo che ero stato trafitto dallaspada. Durante quel periodo, ogni sera andavo a sedermi su un altipiano,

guardavo il cielo e contemplavo il vento. E arrivò il momento in cui, con miagrande sorpresa, mi ritrovai vento, in alto nel cielo.In un attimo compresi che ero molto lontano dalla piccola macchia del mio

corpo là sotto sull’altipiano. Guardando dall’alto il mio corpo, provai paura, per laprima volta dopo il mio ferimento. E questa paura mi riportò nuovamente nel miocorpo. Aprii gli occhi e sudando caldo e freddo, mi resi conto di essere stato in unaltro luogo, al di fuori della prigione del mio corpo. Mi sentivo come in paradiso,ero sicuro di essere diventato il vento. Mi gettai a terra e glorificai Dio - la Fonte,la Forza, la Causa prima, il Vento. Non dimenticherò mai quello splendidomomento in cui diventai la grazia, la bellezza e la spumeggiante vita del vento.Compresi che ciò che mi aveva permesso di diventare il mio ideale era la miatotale determinazione e la mia capacità a trattenere sempre chiara nel pensiero lavisione di ciò che volevo diventare.

La sera successiva mi sedetti di nuovo sulla mia roccia, esuberante di gioiacontemplai il vento e diventai…. nulla. Tentai e ritentai. Sapevo chequell’esperienza non era semplice immaginazione perché avevo veramenteguardato da un’altra prospettiva. Sapevo di essere stato nell’aria come unacolomba o un falco ed avevo visto il mio povero sé sotto di me.

Null’altro volevo. Null’altro desideravo, tranne che diventare di nuovo questalibertà. Ma nonostante i miei sforzi e le mie fatiche (e nonostante le mieimprecazioni), non mi mossi dal mio posto. Rimasi li dov’ero.

PASSARONO DUE ANNI, secondo il vostro calcolo del tempo, prima che

ritornassi vento. Questa volta non accadde mentre osservavo il vento, bensìmentre mi stavo abbandonando al sonno.

Prima di coricarmi. avevo glorificato la Fonte, il sole, la luna, le stelle, lapolvere color zafferano, il dolce profumo del gelsomino - tutto ciò avevoglorificato! Ed appena chiusi gli occhi, mi ritrovai ad essere di nuovo il vento sunel cielo.

Col tempo perfezionai la mia capacità di lasciare il corpo. Ma fu grazie a unpreciso fatto che capii come potevo anche raggiungere altri luoghi. Un giornoaccadde che uno dei miei uomini si trovò in una situazione estremamentepericolosa. Era caduto da cavallo ed era rimasto impigliato con un piede nellastaffa. Nel momento in cui rivolsi il mio pensiero a lui, io ero con lui, e gli liberai il

piede. Stavo sopra di lui e gli augurai ogni bene, ma egli pensò che io fossi unsogno.Dopo quell’episodio imparai a viaggiare nello spazio di un attimo, perché

avevo capito che ovunque fosse il pensiero, lì era anche il pensante. E comecambiai il mio modo di conquistare? Ero un avversario tremendo perchéconoscevo i pensieri dei miei nemici e potevo batterli in astuzia! Non mi servivapiù rovesciare i regni, aspettavo che cadessero da soli. Per molti anni feci viaggicol pensiero in altri regni e presso altri esseri Visitai civiltà nel momento del lorosorgere e forme di vita mai viste.

Lentamente, nel corso di molti anni, quando il pensiero di diventare il mioideale divenne la fondamentale forza di vita nel mio corpo, la mia anima cambiò

gradualmente la programmazione nella struttura delle cellule per elevarne lafrequenza di vibrazione. Così forte era il mio desiderio! Quanto più mi identificavo

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con il vento, tanto più questo stato d’animo penetrava in tutta la mia strutturafisica, fino a farmi diventare sempre più leggero. La gente, vedendomi, diceva: ‘Che bagliore attorno al nostro maestro!” Ed era vero! Il mio corpo vibrava aduna frequenza più alta - era passato dalla frequenza della materia a quella dellaluce.

Col tempo il mio corpo alla luce della luna, diventava sempre piùtrasparente. Poi, una notte, diventai ciò che era la luna! Non viaggiavo più solocol pensiero; avevo elevato le vibrazioni del mio corpo alla frequenza della luceed avevo portato con me tutto il mio corpo. Ero pieno di gioia e di felicità perchéavevo fatto una cosa inaudita! Eppure ritornai - ma solo per vedere se ero ingrado di rifarlo ancora. E lo rifeci - per altre sessantatre volte prima della miadefinitiva ascensione. E diventò per me una cosa così naturale, come per voirespirare.

QUANDO DIVENNI IL VENTO, compresi quanto ero stato limitato e quantoliberi invece fossero gli elementi, perché divenni un movimento selvaggio e libero- senza peso, senza limiti, senza tempo. Divenni una forza invisibile, senzaforma, una luce pulsante ed indivisibile. Potevo muovermi liberamente -attraverso valli, gole e burroni, attraverso montagne mari e cieli. E nessunopoteva vedermi. Come il vento avevo il potere di far diventare d’argento le foglieverde Smeraldo di scuotere alberi possenti di entrare nei polmoni di un neonato,per poi tornare a soffiare tra le nuvole.

Quando divenni il vento compresi quanto piccolo ed indifeso sia l’essereumano, quanto poco sappia di sé stesso ... e quanto grande sa diventare se siapre alla conoscenza.

Imparai che qualunque cosa l’uomo contempli di essere, lo dìventerà. Sel’uomo si ripete abbastanza a lungo, che è misero ed impotente diventerà miseroed impotente. Se si considera signore del vento, diventerà signore del vento,come io lo sono diventato. E se si considera Dio, diventerà Dio.

Dopo aver compreso tutto ciò, insegnai per molti anni al mio amato popolo aconoscere il Dio Sconosciuto. E poi venne il giorno, ed ero ormai vecchio, in cuitutto quello che avevo voluto realizzare era stato raggiunto Feci allora un viaggio.attraversai il fiume Indo e arrivai ai piedi del monte Indo; Lì parlai a tutto il miopopolo per centoventi giorni. Li spinsi a comprendere che ciò che avevo loroinsegnato era verità; che la loro guida divina non ero né io né nessun altro uomo,bensì il Dio che ci aveva creati. Perché si potessero convincere, mi alzai sopra diloro, suscitando grande sorpresa. Le donne gridarono atterrite. I soldatiesterrefatti lasciarono cadere le spade. Mi congedai da tutti loro e li esortai adimparare quello che io avevo imparato ed a diventare ciò che io ero diventato...seguendo ognuno la propria via.

CONTEMPLANDO GLI ELEMENTI DELLA VITA, che consideravo più forti e piùintelligenti degli esseri umani e che coesistevano pacificamente con e nonostantel’uomo, avevo scoperto il Dio Sconosciuto.

Se chiedete a qualcuno: “Che aspetto devo avere?” ‘A che cosa devocredete?” oppure “Come devo vivere?’ - morirete. Questa è una verità. Andate achiedere al vento: “Dammi la conoscenza, Fammi accedere al sapere”, ed esso daverdi vi trasformerà in argento, vi porterà nelle profondità delle gole e, rumorosoe libero, riderà con voi.

La mia più grande fortuna fu aver avuto come maestri gli elementi dellavita. Il sole non mi ha mai maledetto, la luna non mi ha mai detto di dover essere

questo e non quello. Ed essi possiedono un altra splendida qualità: nella lorosemplicità e nella loro fermezza non hanno mai preteso nulla da me. Il sole non

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mi guardava per dirmi “Ramtha, se mi vuoi conoscere, mi devi venerare.’ E laluna non mi diceva ‘Svegliati. Ramtha È ora dì ammirare la mia bellezza!” Essierano sempre li, ogni qual volta rivolgevo loro lo sguardo.

Conobbi il Dio Sconosciuto da ciò che è costante, da ciò che non giudica mai,da ciò che è facile da comprendere per l’uomo capace di aprire la propria mente.

Per questo non rimasi prigioniero del pensiero limitato e alterato degli esseriumani – dell’ipocrisia del dogma, delle credenze superstiziose. Ed è per questoche mi fu facile imparare in un’unica esistenza su questo piano ciò che la maggiorparte degli uomini deve ancora capire - perché cercano Dio nelle interpretazionidegli altri. Cercano Dio nell’autorità della Chiesa, nei testi ai quali dovrebberoinvece chiedere chi li ha scritti e perché. L’uomo ha basato le sue convinzioni, ilsuo modo di comprendere, la sua vita su qualcosa che, vita dopo vita, ha semprefallito. E, pur ostacolato dal suo pensiero limitato ed alterato, imprigionato nellasua stessa arroganza, egli continua imperterrito nella sua ipocrisia che conducesolamente alla morte.

DOPO ESSERE ASCESO, ho cominciato a conoscere tutto quello che volevoconoscere perché mi ero liberato dalla densità della carne ed ero entrato nelflusso dei pensieri dove niente mi poteva ostacolare. Allora ho compreso chel’uomo, nella sua essenza, è veramente Dio. Prima di ascendere non sapevo cheesistesse qualcosa come l’anima e tanto meno capivo come si potesse ascenderecon il corpo. Sapevo solo di essere in pace con la vita e con ciò che avevo fatto.Avevo abbracciato la vita e le meraviglie che vedevo in cielo giorno dopo giorno enotte dopo notte.

Ho imparato ad amare me stesso, identificandomi con la forza e lamaestosità del vento. Ho raggiunto la pienezza della mia vita quando sonoriuscito ad utilizzare ed a focalizzare la mia comprensione su me stesso. Ed èstato allora che ho conosciuto la pace. Ed è stato allora che ho cominciato a

sapere di più. È stato ciò che mi ha permesso di diventare uno con il DioSconosciuto.

Non sono diventato il vento, bensì l’ideale che esso rappresentava per me.Ora sono il signore del vento perché sono diventato il principio invisibile che èlibero, onnipresente ed uno con tutta la vita. Diventando questo principio, hocompreso il Dio Sconosciuto, tutto ciò che è - e tutto ciò che non è - perchéquesto era quanto volevo capire. In me ho trovato le risposte che mi hannopermesso di espandermi verso una comprensione più completa.

Io ero Ram, il conquistatore. Ora sono Ram, il Dio. Ero un barbaro e sonodiventato Dio nel modo più semplice eppure più profondo. Vi insegnerò ciò che hoimparato.

*Il termine inglese ‘altered’ (altered thinking, altered cgo) viene usato da Ramtha. come lui stessoha affermato, nel doppio significato di ‘alterato’ e “Limitato”.

Capitolo 3

Quando voi eravate il mio popolo

Chi tra di voi venera qualcuno o qualcosa di esterno a sé stesso, scegliedi perdersi per molte vite in identità altrui.

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MOLTO TEMPO FA, QUANDO MOLTI DI VOI appartenevano al mio popolo,attraversammo insieme grandi continenti e combattemmo contro famigeratitiranni. E grazie alle dure battaglie, alle lunghe marce, ai paesi sconosciuti, alleacque minacciose del mare ed alle torride tempeste vi guadagnaste il premio

della libertà.Una libertà che avete raggiunto alla fine della marcia solo perché, pertrovare una nuova patria, avevate oltrepassato i limiti delle vostre più grandipaure ed eravate tuttavia ancora in vita.

E cosa ne avete fatto del vostro ardimento, del vostro coraggio e dellavostra stanchezza, quando siete arrivati nella nuova patria?

Avete seminato i campi, avete raccolto i prodotti della terra, avete allevatobambini ed animali - perché quando si superano le più grandi paure, si trova lapace.

Ciò che avete ottenuto alla fine della vostra marcia, fu la giusta ncompensaper il lungo viaggio che vi aveva portato così lontano dalla vostra patria, in unanuova dimensione della comprensione.

Quando io ero pronto a ripartire, voi eravate troppo occupati a seminare, amettere al mondo bambini, a costruire capanne, ad arare i campi, a godervi ilbuon cibo, i dolci mattini e le tranquille notti.

Era il vostro destino, perché era la realizzazione dei vostri desideri.Era la vostra ricompensa.Avevate posto le basi delle vostre nuove vite, mentre per me era tempo di

proseguire verso la mia vita.Perché quello che voi avevate raggiunto ritenendolo pace, per me significava

solo accontentarsi. Quello a cui io tendevo, landa patria. se volete, era il grande esfuggente Dio Sconosciuto, il grande mistero. l’origine di tutte le cose,

Vi lasciai il mattino di uno splendido giorno, ed il mio addio fu grandioso, ma

breve. Voi dovevate accudire i vostri bambini, lavorare i campi e badare agliarmenti. lo invece raggiunsi il Padre che avevo cercato per tutta la vita e lo trovaiin un meraviglioso luogo di profonda comprensione. Questo era, in verità, il miodestino - poiché solo questo avevo desiderato.

Voi tutti siete nuovamente ritornati su questo piano, per vite e vite, E ognivita ha ampliato la vostra comprensione, vi ha fatto crescere

progredire. Ora molti di voi vogliono sapere. Ora voi cercate quellacomprensione che io ho tanto agognato e quindi trovato. Avete avuto le vostrecase. Avete consegnato al mondo i vostri preziosi semi. Tutto avete imparato esperimentato. Ora siete pronti ad apprendere ciò che finora non avete potutoimparare perché altre erano le vostre priorità. Così, per amore vostro e di tutta

[umanità, sono tornato per essere vostro maestro, come vi avevo promessomolto, molto tempo fa. E sarò veramente un grande maestro per voi, ma da voimi aspetto che facciate solo ciò che sentite essere giusto, nulla di più.

Non sono tornato per raccontarvi delle meraviglie che esistono oltre lavostra realtà, ma per aiutarvi a vederle voi stessi - non attraverso teoriefilosofiche, bensì attraverso insegnamenti che vi suoneranno cosìclamorosamente veri, che la vostra anima vi spingerà a diventare quel principiodivino che avete dimenticato da tanto tempo. Se volete continuare ad esisterecome genere umano, è estremamente importante che diventiate consapevolidella vostra divinità e della divinità in ogni uomo. Con la forza del mio essere el’amore per il vostro essere vi insegnerò, come ho insegnato a me stesso, a

tornare alla vostra grandezza e al vostro splendore. E parteciperò alla vostragioia e riderò con voi. E quando piangerete, manderò un soffio di vento ad

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asciugare le vostre lacrime.Attraverso questi insegnamenti imparerete a ridiventare gli esseri sovrani

che eravate quando, in tutto il vostro splendore, avete iniziato questostraordinario viaggio. Imparerete a dare ascolto solo alla vostra voce interiore eda seguire solo la via della gioia. Imparerete a sentire in profondità e troverete il

più grande tesoro di questo piano: l’emozione. Riuscirete ad amarvi in modo cosìtotale che, come Lo avete ritrovato in voi, ritroverete Dio anche in tutti coloro cheincontrerete. Ed amerete gli altri con la profondità con cui avete imparato adamare voi essi. Allora voi, buoni maestri di voi stessi, sarete una luce radiosa peril mondo - uno splendido esempio di amore per sé stessi.

Questo non è un insegnamento religioso, perché la religione è dogmatica,limitante e carica di giudizi. Non sono il maestro di una religione, perché lereligioni hanno portato grandi fratture e grandi sofferenze su questo piano. Il mioinsegnamento è semplicemente conoscenza. E apprendimento. è esperienza, èamore. Vi amerò a tal punto che conoscerete Dio, e come Dio diventereteillimitati.

Questo insegnamento non ha leggi, perché la legge è una limitazione cheostacola la libertà. Il mio insegnamento non riguarderà altro che Dio e la libertàdi scelta. Io sono qui per aprirvi le pone ad una maggio-te conoscenza, perchédiventiate consapevoli delle possibilità di scelta che avete vivendo su questopiano; e così capirete che la vostra vita non è limitata a questo piano, ma cheesiste vita anche su altri piani ed in molti altri luoghi.

Siete schiavi delle vostre paure, intrappolati nei vostri processi mentali.Voglio aiutarvi a vedere una prospettiva nuova che vi apra a pensieri illimitati, aillimitate mete, a illimitata vita. Questo voglio insegnarvi oggi - sarete voi adecidere quanto di ciò vorrete ricevere e quanto di ciò vorrete vivere. Vi faròuscire dal vostro sé limitato e vi ricondurre alla vostra vera grandezza. E la vostraluce interiore brillerà più radiosa.

A ciascuno di voi non chiedo altro che essere sé stesso. Ma la mag~oranzadi voi noti sa chi è questo sé. Vi insegnerò a ritrovarlo. E una volta ritrovato, nonlo lascerete mai più. Allora nessuno dovrà più insegnarvi nulla. Sarete sovraninella vostra verità e liberi di vivere secondo ‘vostri intendimenti.

Ho scelto di tornare tra di voi attraverso il corpo di una donna, che ai mieitempi era la mia amata figlia. Nella mia vita su questo piano non ho sposatonessuna donna, Ma durante la mia marcia molte persone mi hanno affidato i lorofigli come segno di grande apprezzamento. Chi produceva formaggio, mi davaformaggio; chi produceva vino, mi dava vino. Chi considerava i figli il benemaggiore dava i propri figli alla Casa del Ram. Per uno come me, che non avevamai conosciuto donna, erano veramente molti figli. Essi furono per me grandimaestri, perché nella loro innocenza e purezza di spirito, i bambini vivono unaverità motto semplice

Mia figlia era uno di questi bambini, Ed io l’ho molto amata. Non volevaessere una bambina, voleva essere un guerriero. La vita delle donne, la tessiturae tutte le altre occupazioni femminili non la interessavano. Ma solo molto piùtardi avrebbe veramente compreso cosa significasse “guerra”. Mi amava molto enon desiderava altro che imparare. Per questo la ammiravo.

Il giorno della mia ascensione promisi a mia figlia che sarei tornato, anchese lei non sapeva dove io andassi. Le dissi di andare nel paese chiamato Turk, e lìtrascorse il resto della sua vita aspettando il mio ritorno. Ma io non tornai.

Mia figlia ha vissuto molte vite. E stata messa al rogo, decapitata e lasciatamorire di fame per ciò che lei sapeva essere verità. Tutte queste vite ne hanno

fatto un essere nobile che vive con umiltà ciò che è. E grazie a questa umiltà cheho potuto tornare attraverso di lei per ricordarle il retaggio che lei e voi avete

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dimenticato da tanto tempo. Questo è il suo servizio al mondo. E così iomantengo, con lei e con voi, la parola data.

Sono tornato da mia figlia verso la metà della sua vita, in un periodo in cuisolitamente non accade nulla di inaspettato. Ho scelto lei per questo servizio e leho insegnato per lungo tempo ciò che ora insegno a voi, perché era riservata,

onesta, innocente e non attratta da strani pensieri. Cominciai con lei questolavoro, istruendola e trasmettendole conoscenza, ma non l’ho divulgato subitoper permettergli di svilupparsi lentamente.

Ho scelto di parlarvi in questo modo perché voi tutti tendete a venerarel’immagine di altri e a considerarli migliori di voi. Chi ascolta me non trova uncorpo da venerare e piedi da baciare. E mia figlia non Vi permetterà certo dibaciare i suoi, perché alla fin fine sono suoi. Quando ve ne andrete, dopo avermiascoltato, non avrete nessuna mia immagine da ricordare, nessun ritratto daportate al collo, da appendere al muro o da scolpire nella pietra. Qui imparatenon a venerare me, ma a venerare ed a amare totalmente ciò che voi siete,quell‘essenza meravigliosa celata dentro di Voii e chiamata Dio Onnipotente.

lo non sono diverso da voi. Non esiste nessuno, visibile o invisibile, chepossa essere più grande di voi. E nemmeno esiste qualcuno che possa esserviinferiore. Tutti sono uguali nel regno di Dio.

Desidero far sapere a coloro che hanno bisogno di seguire o di venerarequalcuno e che preferiscono agire più all’esterno che all’interno di sé, che io nonsono ciò che essi cercano. Sono qui per aiutarvi ad essere sovrani della vostraverità, della vostra comprensione. En quando servirete o venererete unaqualunque cosa al di fuori di voi, o ad essa vi consacrerete non potrete maiesprimere la sublime bellezza che voi siete, né sarete mai veramente liberi.

Solo voi stessi potete essere il vostro più grande amante. Solo voi poteteessere il vostro più grande amico e maestro. Nessun altra voce potrà mai

insegnarvi qualcosa di più significativo della vostra. Nessuna parola scritta potràmai superare La vostra. Ciò che siete oggi è la risposta a tutto do che avetedesiderato. Ma se continuate a cercare al di fuori di voi stessi vie da seguire edesseri da venerare, non vedrete o conoscerete mai la gloria di Dio. Soloattraverso voi stessi, e attraverso l’amore dichiarato per il sé, potete realizzare lavostra divinità, la vostra illuminazione, la vostra evoluzione. L’unica via verso lapace. la felicità e la realizzazione nella vostra vita è venerare ed amare voi stessi- perché questo è amare Dio.

Amare voi stessi più di chiunque altro vi permetterà di trovare l’amore e laforza per abbracciare tutta l’umanità.

Io. Ramtha, non sono il modello a cui riferire il vostro ideale. Non potete

comprendere il mistero di voi stessi attraverso di me, ma solo attraverso laconoscenza. Lo scopo di questo insegnamento è di risvegliare in voi attraverso laconoscenza e l’esperienza una ferma consapevolezza capace di scoprire il DioSconosciuto ... e di riconoscere che lo siete voi stessi. E un viaggio che èesclusivamente vostro, perché si tratta esclusivamente della vostra vita. Sonouno splendido maestro, ma non sono il vostro ideale. Sono veramente felice cheabbiate trovato la via che vi ha portato a questi insegnamenti, ma non dovetefermarvi qui.

Tutto ciò che vi insegno, tutto ciò che imparale, si manifesterà nella vostravita. E allora saprete che questi insegnamenti non sono una filosofia, ma unagrandiosa realtà. E ad ogni manifestazione crescerete e diverrete più forti, piùleggeri, più calmi, più semplici. E nella semplicità troverete il vento, e questaforza, questa fonte vi eleverà.

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Voi tutti vi siete lasciati dominare, e ciò che vi ha dominato è stata la paura:da sempre. La conoscenza vi permette di superare la paura e di non essere piùschiavi dei desideri degli altri, ma di vivere i vostri in completa libertà.Possedendo la conoscenza, sarete sempre liberi, sempre. Quanto più rifletteretesu questi insegnamenti, quanto più li applicherete e ne farete esperienza, tanto

più diverrete liberi e felici,Un giorno. in questa vita o in una delle prossime, la piazza del mercato nonvi offrirà più nulla perché avrete già avuto tutto, ed allora avvertirete un grandevuoto, una grande spinta, un grande desiderio di diventare tutto. Allora anche voivorrete trascorrere ogni momento lassù sull’altipiano, dove il vento con le suepossenti dita vi accarezza i capelli, dove gli uccelli si alzano in volo perraggiungere i loro nidi lontani e il sole illumina il cielo coni suoi raggi d’oro. E sefate come io ho fatto e “diventate” - e non c’è nulla di più importante - vi darò ilbenvenuto nel luogo che Ram un giorno ha raggiunto. La porta verso la libertà sichiama conoscenza; potrete varcarla se aprirete la vostra mente ad unacomprensione più ampia e la saprete vivere - non fuori, ma dentro di voi. Quandoavrete vissuto ciò, il vostro tempo qui finirà e vi aspetterà una magnificaavventura. E le avventure oltre la vostra terra sono molto più grandi espettacolari di quanto voi possiate immaginare. Nella luce sarete mobili e potreteviaggiare in spazi esterni ed interiori, ovunque vorrete.

Vi amo profondamente. Se così non fosse, non sarei potuto venire a voi inquesto modo. Quando avrete imparato ad amare voi stessi come io vi amo,comprenderete queste verità - e riconoscerete la vostra vera grandezza. E saràuno splendido giorno di gloria.

Capitolo 4

Dio è

Dio vi ama di un amore più grande di quello che voi possiate mai comprendere. Perché Dio è la vita che voi siete, il terreno su cui camminate,l’aria che respirate.

MIEI AMATI FRATELLI, per secoli vi hanno insegnato che Dio è un giudicecupo e terribile. Ma in verità Dio non è nulla di tutto ciò. Il dio che giudica, cheintimorisce e punisce è sempre esistito solo nei cuori e nelle menti degli uomini.

L’uomo ha creato un dio che giudica gli uni ed esalta gli altri. Questo è il dio degliuomini, una creazione degli uomini e della loro volontà.Il Dio che io conosco, che io amo, che è la forza che emana da me e dal

regno che io sono, è un Dio dall’amore onnicomprensivo e libero da giudizi. Non èniente di più, e tuttavia molto di più. Dio vi ama di un amore più grande di quelloche voi abbiate mai saputo comprendere. Perché Dio è la vita che voi siete, ilterreno su cui camminate, l’aria che respirate. E il colore della vostra pelle, laluce dei vostri occhi, la dolcezza delle vostre carezze. Dio siete voi in ognimomento in cui siete, in ogni pensiero che pensate. in ogni azione che fate, edanche nelle ombre della vostra anima.

Dio è la forza onnipervadente che è tutto ciò che è. E il vento sull’acqua, il

cadere ed il rispuntar delle foglie, la semplicità di una rosa, il suo colore e le suesfumature. Dio è l’abbraccio degli amanti, il riso dei bambini, il riflesso dei capelli

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color miele. E il sole che sorge ai mattino, la stella che brilla nella notte, la lunanel suo viaggio attraverso il cielo di mezzanotte. Dio è la bellezza dell’insetto, ilvolo dell’umile uccello, la ripugnanza di un verme. Dio è movimento e colore,suono e luce. Dio è passione. Dio è amore. Dio è gioia. Dio è tristezza. Ciò che è,tutto ciò che è, è Dio, il Padre, la totalità della Vita, Colui che ama tutto ciò che è.

Dio non è una persona che, dal suo trono, giudica la vita. Dio è la totalità dellaVita - ogni attimo pulsante. È la perennità e l’eternità di tutto ciò che è.Pensate di essere mai stati giudicati dalla Vita? No, nel modo più assoluto!

Perché se Dio, che voi stessi siete, volesse giudicare voi o qualcun altro, sarebbelui stesso a doversi sottoporre a giudizio. E perché la Suprema Intelligenzadovrebbe fare ciò?

La Forza della Vita chiamata Padre non ha nemmeno la capacità digiudicare. Perché la Vita non possiede una personalità con un ego in grado dipercepire una parte di sé come buona o cattiva, giusta o sbagliata, perfetta oimperfetta. Dio non è né bene, né male. Non è né positivo, né negativo. Nonconosce perfezione perché la perfezione è una limitazione alla continuità dellaVita, alla sua mutevolezza ed alla sua esuberanza.

Dio semplicemente è. L’unica cosa che il vostro amato Padre sa fare, èessere, in modo che ogni cosa possa trovare espressione nella vita, che è Dio.

Il Padre non vede errori; vede solo sé stesso, Il Padre non vede fallimenti:vede solo il proprio “É”* che continua nell’eternità. Siete voi a creare la fiorituradella vita e persino i suoi aspetti ripugnanti. E il Padre diventerà la ripugnanza ela fioritura, e tuttavia non giudicherà mai né l’una, né l’altra e non considereràl’una migliore dell’altra. Dio semplicemente è. Ed è bene che Dio sia cosi, perchése fosse il Dio creato dagli uomini, nessuno di voi varcherebbe mai “le porte delcielo. Nessuno! Perché nessuno di voi potrebbe mai vivere secondo le aspettativedi un dio creato dagli uomini.

Il Dio che io conosco è illimitato, supremo essere, totalità indivisa dell’É. E

l’È, chiamato Padre, siete voi e il palcoscenico della Vita su cui esprimete il vostrosé divino ed il suo fine. Dio vi ha dato l’unicità del vostro io e la libera volontà didiventare tutto ciò che desiderate e di percepire la Vita, che è Dio, come sceglietedi percepirla. E tutto ciò che avete fatto e pensato, non importa se vergognoso,miserabile o meraviglioso ai vostri occhi, per Dio non è mai stato altro cheessere.

Con i vostri atteggiamenti interiori ed accettando le opinioni degli altri, sietesempre stati gli unici giudici della vostra vita. Voi soltanto avete deciso cosa èbene e cosa è male, cosa è giusto e cosa è sbagliato. Eppure per il Padre non ènulla di tutto ciò. Tutto semplicemente e... parte dell’È chiamato Dio Onnipotente.

Dio vi ama di un amore più grande e più profondo di quello che voi ahbiato

mai potuto immaginare, perché vi ha  permesso di creare la vostra vita comedesideravate, Il Padre vi ha sempre amato; Egli non conosce un altro modo dipercepirvi, perché voi siete Lui.

Che cosa è, allora, Dio nella sua forma più elevata? E Pensiero. Il Padre, inuna comprensione più ampia, è Pensiero, in quanto primo creatore di tutte lecose che esistono, che sono esistite, che esisteranno. li Pensiero è la sostanzadalla quale tutto viene creato. Perché tutto ciò che è, è stato creato dal Pensieroche rappresenta la suprema intelligenza, chiamata Mente di Dio.

Avete mai pensato che cosa tiene insieme tutte le cose nella loro forma enella loro unicità? È il Pensiero, che è il ‘collante cosmico chiamato amore. IlPensiero è ciò che tiene insieme tutta la materia. Questo è amore al livello più

alto. Perché ogni cosa è stata ideata per mezzo del Pensiero che è Dio; e l’amoredel Padre per il Pensiero che Egli è, tiene insieme tutto.

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Tutto, anche il vostro corpo, è tenuto insieme da Dio. Ciò che permette allemolecole ed alle cellule del vostro corpo di rimanere unite, è l’amore del grande esublime Pensiero che è Dio. Senza il Pensiero il vostro corpo non esisterebbe, lamateria non esisterebbe - nulla esisterebbe, perché il Pensiero è il creatore el’elemento portante di tutta la vita.

Pensate forse che Dio, il Pensiero che tiene insieme e collega tutte le cosepossa essere cupo e terribile? Non lo è. Il Padre è gioia totale, e non conoscealtro modo di essere. Dio è tutte le forme di vita che vibra no in armonia edemettono un suono simile ad una sonora risata. Se ascoltate attentamente,sentirete la musica del Padre, il riso del Padre, pieno di gioia. Non l’ho mai sentitopiangere.

Quindi cos’è Dio, l’origine del vostro prezioso essere, questa meravigliosaforza dì vita che scorre tra di voi, che vi collega e vi tiene insieme ed è promessadi vita eterna? È l’È, è il Pensiero. E l’E della vita perenne. È lÉ che ama tutto ciòche è. E l’É che permette alla vita di essere attraverso l’amore. E l’E che è sommagioia. Questo è il vostro retaggio... il vostro destino.

MAESTRO**: Tu ci hai insegnato che Dio è l’È di tutta la vita. Ed accanto altermine “Dio” ne usi molti altri per definire l’intelligenza della forza della vita. Maperché usi così spesso le parole “Egli” e “Padre”? Ciò sembra confermare l’ideache Dio sia esterno a noi ed oltretutto di genere maschile; per alcune donnequesto potrebbe essere quasi un affronto.

Ramtha: Per condurre tutta l’umanità alla verità, si devono utilizzaretutti i diversi termini fin qui usati per descrivere Dio. Si deve parlare dell’È inmodo che ognuno se ne possa fare un’idea. Anche se ho definito quest’È “ilPadre”, e quindi può essere inteso come maschile, il Padre non è un uomo. E

tuttavia l’uomo, nel genere umano, è il Padre. Ma lo è anche la donna, perché ilPadre è, in verità, sia maschile, sia femminile.

Il concetto di “Dio” non ha sesso. Il suo significato è “Suprema Intelligenza”.Chi non comprende l’espressione “l’ È’, ha bisogno del termine “Padre”. Chi noncomprende il termine “Suprema Intelligenza”, ha bisogno della parola “Dio”.

Maestro, se uno vuol vedere in Dio un Padre, è la sua verità. Se le donne siirritano quando si fa appartenere Dio al genere maschile, questa è la loro verità.Dio sarà sempre ciò che si percepisce come Dio - e per ciascuno sarà qualcosa didiverso.

Dio non è una parola. E un sentimento che vive in ciascuno di noi. E quantopiù illimitata sarà la vostra percezione di Dio, tanto più grandioso e gioioso

diventerà questo sentimento perché comprenderà seri,predi più l’emozionechiamata Dio Onnipotente.

RAMTHA (rivolta ad un’anziana donna in sedia a rotelle ): Cara signora, cheti muovi su ruote d’argento, tu cosa dici?

Donna. lo amo Dio, ma ho paura della morte.Ramtha: Perché?Donna. Non lo so. Non riesco ... a capirne il motivo. Ci ho pensato e

ripensato.Ramtha: Credi all’inferno?

Donna. Si.Ramtha: È per questo che non vuoi morire, perché hai paura di doverci

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andare.Donna: Veramente.., non penso che ci andrò. Non credo che Dio mi ci farà

andare, perché ho chiesto perdono per ogni errore che ho commesso.Ramtha: Mia cara! Mia cara! Ma credi che il Padre ti ami meno di

quanto tu ami i tuoi figli?

Donna:No... ma qualche volta non mi sembra proprio che mi ami. Può darsiche io pensi di. non essere stata perdonata. Eppure sodi esserlo stata.Ramtha: Che cosa hai fatto di così sbagliato?Donna:Be’... parecchie cose.Ramtha: Ma queste cose ti hanno impedito di vivere?Donna:No. I-lo cercato di vivere, voglio vivere, e voglio vivere in modo

giusto.Ramtha: E cosa significa questo?Donna:Significa che il Diavolo non mi avràRamtha: Davvero?Donna:Be’, dimmelo tu, per favore.Ramtha: E mi crederesti?Donna:Si.Ramtha: E se ti dicessi che l’inferno non c’è?

Donna. Ma mi hanno sempre insegnato che c’è un inferno.Ramtha: E io ti insegno che non c’è! Mi crederai con la stessa convinzione

con cui hai creduto che c’è?Donna: Bene, ti credo.Ramtha: Accettalo: l’inferno non c’è.Sai che cos’è l’inferno? “Inferno” è un termine che fu usato in Giudea per

indicare una fossa bassa ed aperta dove veniva sepolto chi non aveva le dracmeo i sicli per una vera tomba. Una sepoltura così bassa era una maledizione perchédi notte le iene ed i cani selvatici disseppellivano il corpo e lo divoravano. E la

gente credeva che un corpo divorato non potesse mai andare in paradiso. Questoè quanto il termine significava - fino a quando, più tardi, predicatori, preti e reli-gioni ne hanno fatto un luogo di tormento.

Donna: Bene, io leggo regolarmente la Bibbia, e lì si dà grande importanzaall’inferno.

Ramtha: Chi ha scritto la Bibbia?Donna:Diversi...Ramtha: Chi erano? Erano uomini?Donna:Non so.Ramtha: Si erano uomini.Ho guardato nelle profondità del vostro mondo, sono arrivato fin nel suo

centro ed ho cercato un lago di fuoco e fiamme. Non c’era. Ho esplorato gli angolipiù remoti del vostro universo alla ricerca di un luogo di tortura e di tormento, edanche lì non c’era. E negli stessi luoghi ho cercato un diavolo e non l’ho trovato.Ma l’ho trovato, quando sono tornato: nei cuori di chi crede a lui e all’inferno. Macome luogo non esiste.

Donna: Sono contenta che tu pensi questo.Ramtha: Io non lo penso - lo soDonna: Effettivamente non avrebbe senso che Dio ci amasse tanto e poi,

per piccolezze, ci mandasse nel fuoco dell’inferno.Ramtha: È proprio così. Il Padre non ha creato nessun luogo di tormento; e

non sei stata creata da Dio anche tu?

Donna:Si.Ramtha: E se sei stata creata da Dio, non hai allora Dio in te?

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Donna: lo ho Dio in me - Io amo Dio.Ramtha: Ma non sei una parte di Dio?Donna: Lo sono?Ramtha: Si, lo sei!Donna: Bene, questo significa molto per me.

Ramtha: Mia signora! Se Dio è tutto, di che cosa ti avrebbe fatta se non dasé stesso? Tu sei Dio. Perché mai dovrebbe gettare sé stesso in una voragine enon amarsi più per aver fatto qualcosa che è ritenuto “sbagliato”, ma che invecefa parte della vita che Egli è?

Vi dirò una grande verità: l’uomo ha creato delle immagini di Dio che gliservono a dominare i suoi fratelli. Le religioni sono state create per tenere sottocontrollo genti e nazioni, dopo che le armate avevano fallito; e la paura è stata lostrumento per metterle in fila. Se private l’uomo della sua divinità - se gli toglieteil Dio interiore -, potete facilmente dominarlo e controllarlo.

Dio non ha creato ne’ un inferno, né un diavolo. Essi sono creazioniterrificanti dell’uomo per tormentare i suoi fratelli. Sono stati creati dai dogmireligiosi allo scopo di intimorire le masse e tenerle sotto controllo. Questa è unagrande verità.

Dio, il Padre, è tutto - ogni granello di sabbia nel mare, ogni farfalla inprimavera, ogni stella, grande e piccola, nella vastità del vostro cielo. Tutte lecose sano Dio. Un luogo come l’inferno sarebbe come un cancro vorace nel suocorpo.

Non c’è nulla che vi potrà mai allontanare dal regno del cielo, perché non c’ènulla di più grande di Dio e della vita. Dio, il Padre. vi ama per sempre, perchéEgli è ogni direzione che prendete, ogni pensiero che pensate.

Donna: Dio ci ama tutti - lo so!Ramtha: In verità, perché è tutti noi! E che cosa ne è di tutti t tuoi errori?

Mia splendida signora, tu non hai fatto niente di sbagliato. Niente!

Donna: Ti ringrazio. Ma come puoi dire questo?Ramtha: Perché qualunque cosa tu abbia fatto, la vita non ha subito

limitazioni. Tutto quello che hai fatto, per quanto vergognoso e miserabile ti siasembrato, ha arricchito la vita della saggezza che tu hai acquistato, facendolo.

Desidero che voi comprendiate che la vostra religione e la vostra fede persecoli hanno provocato l’annientamento di altre culture, I Maya e gli aztechiscomparirono sterminati dal dominio della Chiesa, perché non credevano quelloche credeva la Chiesa.

Tutte le guerre di religione nei vostri secoli bui furono combattute peraffermare credenze religiose. In un paese chiamato Francia, i neonati furonostrappati dalle braccia delle loro madri perché esse non credevano ciò che la

Chiesa voleva. Le donne furono accecate con ferri roventi e furono marchiate sulpetto, le strade si copersero di sangue; e tutto ciò per motivi religiosi.Poi furono i protestanti ad usare il fuoco dell’inferno, lo zolfo ed il diavolo per

tenere unita la comunità religiosa, creando paura nei cuori dei bambini eraccontando loro che, se non avessero fatto certe cose e non fossero vissutisecondo le regole e le prescrizioni della Chiesa, sarebbero bruciati all’inferno perl’eternità.

Donna:Questo è stato il modo in cui sono stata educata.Ramtha: Mia signora, sei stata allevata nell’atrocità! Ti sei mai chiesta

cosa sia successo a tutti quelli che vissero prima della Bibbia?Donna:Ho semplicemente pensato che forse l’inferno li ha distrutti e mi

dispiace.Ramtha: Non dispiacertene. Ciò che pensi è solo un prodotto della fede.

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Ora sei qui, sei una vecchia signora. Non sei più giovane e spensierata ed haipaura della morte. E sei assillata da tutti gli insani insegnamenti con cui vi hannoprogrammato da secoli: “Esiste un inferno?”, ‘‘Ci andrò?”, “Ho fatto davvero tantierrori?” 

lo ti dico che non andrai all’inferno, perché non esiste. Appena ti sarai

staccata dal tuo corpo, continuerai a vivere. Ti ritroverai sopra il tuo corpo etornerai a vivere come essere di pura luce. E verranno grandi maestri che ticondurranno in un luogo dove continuerai ad imparare, dove tu stessa vedrai checiò che ti dico, sono grandi verità.

Ycshua ben Joseph, che voi chiamate Gesù di Nazaret, è un grande dio cosìcome anche tu sei un grande dio. Ma non è l’unico figlio di Dio; è un figlio di Dio.Era un uomo che è diventato Dio, proprio come anche tu lo diventerai.

Donna:Credi che Gesù fosse un figlio di Dio?Ramtha: Io non lo credo. lo so! Così come tu sei un figlio di Dio.Donna: Ma questo non mi è mai stato insegnato!Rami/io: Cara signora. che cosa ha insegnato Yeshua? Che è il figlio di Dio -

ed in verità, lo è. Ma ha altrettanto apertamente annunciato che anche ogni altrouomo è figlio di Dio. Nient’altro ha insegnato. Ognuno è Dio che esprime lapropria perfezione come essere umano. Che bene ne trarrebbe il Padre ad averetanti figli sciocchi ed uno solo perfetto? Ciò non getterebbe ceno una buona lucesul seme del Padre.

Yeshua è vostro fratello, non il vostro salvatore. Egli è stato un uomo cheaveva Dio dentro di sé - proprio come tu hai Dio in te.

Vorrei che comprendeste ciò: Yeshua è vissuto su questo piano in unperiodo in cui l’uomo non amava l’uomo, in cui l’uomo teneva in schiavitù i suoisimili, e l’amore non era tenuto in grande considerazione.

Ma Yeshua fu un esempio di amore - per tutti! E per questo amore venneglorificato come “salvatore del mondo”. Egli portò l’amore su questo piano, dove

pochi lo avevano realizzato, e lo offrì apertamente a tutti.Insegnò anche che il Padre non è un Dio giudice e vendicatore, bensì un Dio

clemente, misericordioso e compassionevole che tutto ama. Purtroppo questesaggezze sono state profondamente distorte nel corso della storia, dagli scritti dicoloro che non hanno saputo comprendere il semplice insegnamento diquest’anima immacolata.

Yeshua sapeva amare. Questo fu il suo grande e sublime dono all’umanità.Egli annunciò pubblicamente che la fonte di questo amore era il Padre che vivevain lui - lo stesso Padre che viveva in tutti gli esseri umani. Yeshua sapeva che ilPadre e lui erano la stessa cosa. Ciò gli diede la libertà e la forza di abbracciaretutta l’umanità. Egli si liberò da tutte le illusioni che lo avevano costretto

all’ipocrisia; e divenne la più completa espressione del Padre che viveva in lui,Con ciò Yeshua divenne un Cristo: un uomo che si esprime completamente comeDio; Dio che si esprime completamente come uomo. Questo significa la parola “Cristo”: uomo-Dio, Dio-uomo. Colui che comprende di essere Dio e vive questaverità, è un Cristo.

L’unica differenza tra Yeshua e te. amata donna, è che egli comprese ilprincipio di Dio nell’uomo, e seppe viverlo totalmente, Per questo è veramente ungrande essere. Ma anche tu lo sei e possiedi la stessa grandezza e lo stessoamore per diventare ciò che egli diventò.

Yeshua non è il responsabile della tua o dell’altrui salvezza. Riconoscendoche era Dio sulla terra, egli diventò il salvatore di sé stesso. E poi insegnò agli

altri come salvare sé stessi attraverso il Dio interiore. Insegnò: “Tutti possonofare quello che io ho fatto, perché il Padre e voi siete uno. Il regno del cielo è

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dentro di voi.” E non parlò dell’inferno; parlò unicamente della vita e della suabellezza.

Amata donna, ama l’essere meraviglioso che tu sei, ed il Dio che tu sei -ecessa di leggere il tuo Libro insidioso! Sappi che il Padre vive in te e che tu vivraieternamente, perché così sarà. E semplicemente così. Ed inoltre, che cosa se

farebbe di te il diavolo una volta che ti avesse presa?Donna. Non voglio assolutamente saperlo! Ma ti ringrazio.Ramtha: Mia cara, che Padre sarebbe Dio se avesse creato un tale essere,

un tale luogo ed una tale paura e ti avesse lasciata poi impotente di fronte a tuttociò? Questo non è il Dio del mio essere, né io lo riconosco. Io riconosco la Vita, l’Èdi tutto ciò che è. Dio è tutto; perché se esistesse anche solo una cosa che nonfosse Dio, vi dovreste chiedere chi  l’ha creata! Tutto è il Padre, perché tutto èvita. Ed il Padre conosce solo amore. Egli non ha mai giudicato te o chiunquealtro. Mai! Egli non può alterare sé stesso e trasformarsi in qualcosa che sia menodell’amore o della vita.

Donna. Si, Dio è amore. Lo sapevo!Ramtha: Ed è anche odio?Donna:Non credo.Ramtha: Chi è odio?Donna:Suppongo che sia uno cattivo, sempre che ci sia.Ram dia: Ma non ce.Donna:E come veniamo puniti, allora?Ramtha: Che bisogno c’è di punizione, cara signora? Tu ti sei punita da sola

per tutta la vita. E credendo di aver fatto errori per i quali saresti stata punita cheti sei condannata a vivere nel tuo proprio inferno - che tu stessa ti sei creata.

Non c’è nessun carceriere nel regno di Dio. Non c’è nessun carnefice nel suoregno. Non c’è torturatore, Se Dio è amore, lo è in modo assoluto, e nientedimeno.

Donna:Se ci è stato detto per tanto tempo che c’è un diavolo, come ci sipuò convincere che non ci sia?

Ramtha: Devo dirti come? Sapendo che non c’è - allo stesso modo incui ti sei convinta che c’è.

Mio splendido essere, ti amo intensamente. Rifletti su ciò che ti ho detto.Ama te stessa, e incontra il Padre che è in te. E sii in pace con te stessa, miacara, perché quando abbandonerai questo piano, ti risveglierai ad una nuovasplendente vita.

Donna:Amen.Ramtha: Così sia.

*“Isness” è una delle definizioni di Dio ed è un termine creato da Ramtha. Eformato da “js” (= è) e dal suffisso  “-ness”, solitamente usato per sostantivareUn verbo o un aggettivo (come l’italiano ‘-ità”; es, profondo - profondità). Nellibro il termine ‘isness” è molto frequente e in italiano è stato tradotto con “E”.

**Ramtha si rivolge di solito ai suoi ascoltatori chiamandoli “maestro”,perché ognuno è maestro del proprio destino. architetto della propria vita. Re nelproprio regno”.

Capitolo 5

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Riconoscete Dio in voi!

Volete vedere che aspetto ha Dio? Guardatevi in uno specchio.

Lo vedrete direttamente in viso.

PER SECOLI VI É STATO INSEGNATO che Dio abita fuori dal vostro regno, daqualche parte nelle profondità dello spazio. Molti di voi lo hanno creduto edaccettato come verità. Ma Dio, l’origine prima di tutta la vita, non è mai statofuori di voi - egli è voi. Egli è i meravigliosi percorsi dei vostri pensieri, lasuprema intelligenza che silenziosa abita costantemente nell’uomo.

Vi è stato insegnato che siete nati solo per vivere un attimo del tempo, perinvecchiare e poi morire. Ci avete creduto e ne avete fatto la realtà della vostra

vita su questo piano. Ma io sono qui per aiutarvi a comprendere che sieteveramente un essenza perenne ed immortale, che vive da miliardi di anni - dalmomento in cui Dio, vostro amato Padre, la totalità del pensiero, ha contemplatosé stesso e si è esteso alla radiosa luce che ognuno di voi è poi diventato. In quelmomento ognuno di voi è diventato unico e sovrano e una parte eterna dellaMente di Dio.

Vi è stato insegnato che Dio è una singola entità che con le sue mani hacreato il cielo, la terra e la creatura vivente chiamata uomo. Ma, in realtà sietevoi i grandi creatori di tutta la vita, voi che possedete la divina intelligenza elibera volontà. Siete voi che avete creato il sole del mattino, il cielo della sera e labellezza di tutte le cose che esistono.

Siete voi che, in realtà, avete creato la sorprendente creatura chiamatauomo, perché, voi luci brillanti nel vuoto dello spazio. poteste fare l’esperienzadelle meravigliose forme da voi create.

Miei amati fratelli, la percezione di ciò che siete è solo l’insieme delle illusioniaccumulate in migliaia di anni di vita.

Voi siete ben più che solo uomini. Siete molto molto più della vostra limitatanatura umana- Siete Dio. Lo siete sempre stati, lo sarete sempre. Siete i grandicreatori immorali che, vita dopo vita, sono tornati qui per realizzare questagrande comprensione che avete permesso che vi fosse rubata.

Tutti voi siete Dio, siete la Sua emanazione- Siete degli dei creati da Dio,siete la prima e l’unica diretta creazione della Fonte di tutta la vita. Durante la

vostra avventurosa esplorazione della vita, avete integrato la vostra supremaintelligenza nella materia cellulare diventando Dio-uomo: la Mente di Dio che siesprime nella forma chiamata umanità; dei che vivono nella meraviglia della lorostessa creazione. Uomini, donne, esseri umani - siete veramente Dio, maabilmente camuffati da esseri limitati e miserevoli,

CHi SIETE? PERCHÉ SIETE QUI? Qual è il vostro scopo e il vostro destino?Pensate di essere qui per puro caso, nati solo per vivere un attimo e poiscomparire? Davvero? Che cosa vi fa pensare di non essere vissuti prima? E

perché vivete ora? E perché proprio voi?Avete vissuto migliaia di vite su questo piano, e siete andati e venuti come

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un vento capriccioso. Avete vissuto ogni aspetto fisico, ogni razza, ogni credenza,ogni religione. Avete condotto e subito guerre. Siete stati ree servi. Siete statimarinai e capitani. Siete stati conquistatori e conquistati. Siete stati tutto ciò chec’è nella vostra storia- Perché? Per provare sentimenti, per diventare saggi, perconoscere il più grande mistero di tutti i tempi - voi stessi!

Da dove pensate di essere venuti? Pensate di essere semplicemente unmisero mucchio di cellule che si è sviluppato da un’unica cellula? Chi è allora coluiche tanto attentamente guarda da dietro i vostri occhi? Cos’è l’essenza dellavostra unicità e personalità, del vostro carattere e della vostra particolareattrattiva, della vostra capacità di amare, di abbracciare, di sperare, di sognare edella vostra tremenda forza creativa? E dove avete preso tutta quella intelligenza,quel sapere, quella saggezza che avete mostrato fin da bambini? Pensate diessere diventati ciò che siete solo in un’unica vita che, in rapporto all’eternità, èbreve come un respiro?

Tutto ciò che siete, lo siete diventati in un ampio spazio di tempo e in ungran numero di vite. E da ognuna di queste esperienze avete accumulato lasaggezza che vi ha permesso di dare forma alla vostra unicità e bellezza. Sietetroppo preziosi, troppo belli per essere stati creati per vivere solo un momentonell’eternità del tempo.

Pensate di essere stati creati dai vostri genitori? Vostra madre e vostropadre sono i vostri genitori genetici, ma non vi hanno creato. In unacomprensione più ampia, essi sono i vostri amati fratelli - e voi avete, in realtà, laloro stessa età, perché tutti gli esseri sono stati creati nello stesso momento.Tutti sono nati quando Dio, il grande e magnifico Pensiero, ha contemplato séstesso e si è esteso a]lo splendore della Luce.

Questo fu il momento in cui avete cominciato ad esistere, in cui siete nati. flvostro vero genitore è Dio, il Principio Madre-Padre di tutta ]a vita.

Pensate forse di essere il vostro corpo? Non lo siete. Il vostro corpo è solo il

mantello dell’essenza invisibile che è la vostra vera identità. l’insieme disentimenti ed atteggiamenti interiori che costituisce il vostro sé personale, che hasede nel vostro corpo.

Riflettete un attimo: cosa amate in un altro essere? Il corpo? No. Voi amatel’essenza dell’altro, l’invisibile sé personale che sta dietro i suoi occhi. Ciò cheamate in un altro, è l’essenza invisibile che fa funzionare il corpo - che dàluminosità agli occhi e melodia alla voce, che dà luce al capelli e tenerezza allemani.

Il vostro corpo è una macchina meravigliosa e raffinata, ma senza ciò che lotiene in vita, senza di voi, non sarebbe nulla. Voi non siete il vostro corpo. Ciòche veramente siete, è invisibile come il vento, perché ciò che siete nella vostra

essenza è un insieme di pensieri, di sentimenti e di atteggiamenti interiori che simanifestano come un unico se personale. Avete mai visto i vostri pensieri? Avetemai visto la vostra personalità? E le vostre emozioni? Avete mai visto le vostresperanze ed i vostri sogni, le vostre paure e le vostre aspirazioni, il vostro orgo-glio e le vostre passioni? Come per voi o sono un enigma, così lo siete voi per voistessi - il più grande enigma di tutti.

Sapete cosa siete senza le vostre finzioni? Senza le maschere che portate?Senza l’armatura della vostra indifferenza? Nel più profondo del vostro esseresiete Dio. Dio, il grande mistero per l’umanità, non è mai  stato fuori di voi.Perché ciò che sta dietro i vostri occhi, sotto la stoffa dei vostri vestiti, oltrel’illusione del vostro viso- è l’invisibile forza del pensiero chiamata Dio: il sé

personale che fa di voi, voi stessi.Il Dio in voi è la sublime intelligenza che vi dà sostanza e una

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tremenda forza creativa. E la meravigliosa forza che vi tiene in vita nell’eternità.Il corpo che abitate è una splendida creazione di dei - di voi e dei vostri

amati fratelli. Fu creato per permettere a voi, invisibili essenze di pensieri esentimenti, di interagire con la vita che avevate creato su questo piano. Lacreatura chiamata uomo è stata creata solo come mezzo di espressione - in modo

che, attraverso i sensi del corpo. gli dei potessero comprendere e vivere tutte lecreazioni di questo piano da loro create agli inizi dei tempi.Il corpo fu creato per ospitare il più complesso sistema elettrico di variabili

della luce che costituiscono il vero sé dell’essere. La vostra grandezza non èquella del corpo. Voi siete un piccolo punto di luce! Ma nella piccolezza del vostroessere è raccolto tutto ciò che siete stati da quando siete nati da Dio, il vostroamato Padre!

Voi, il principio-Dio, non siete esseri di carne. Siete un principio-luce, tondoe fiammante, di pura energia, che vive in un corpo per ricevere dalla vitacreatrice il premio dei sentimenti. Ciò che siete non è ciò che abitate; è ciò chesentite. Vi si riconosce per i vostri sentimenti, non per il vostro corpo.

Ciò che siete veramente, è spirito ed anima, siete esseri di luce e disentimento insieme- Il vostro spirito - questo piccolo punto di luce -avvolge ognistruttura molecolare del vostro corpo; grazie a ciò esso ospita e sostiene lamateria del vostro corpo.

La vostra anima sta all’interno della materia, in prossimità del cuore,protetta da una schermatura di ossa, in una cavità in cui non esiste altro cheenergia elettrica. La vostra anima registra e memorizza - in forma dì sentimenti -ogni pensiero che avete accolto. Questo particolare ed individuale insieme disentimenti memorizzati nella vostra anima vi attribuisce la vostra personale edunica identità. Il corpo che abitate è solo un mezzo di trasporto, un raffinatoveicolo che avete scelto e che vi permette di vivere e di fare esperienza sul pianodella materia. Ma il vostro veicolo vi ha fatto cadere nell’illusione di essere ilvostro corpo. Non lo siete. Così come di Dio non esiste un’immagine, tanto menoesiste di voi.

VOI CHE SIETE UN GRANDE DIO CREATORE. chi credete abbia creato lavostra vita? Credete che un essere supremo o una forza esterna a voi la controlli?La verità è che voi siete completamente responsabili di tutto ciò che avete fatto,di ciò che siete stati o che avete sperimentato. Voi, che avete il potere di crearela grandiosità delle stelle, avete creato ogni momento ed ogni circostanza dellavostra vita. Avete scelto di essere ciò che siete. Avete creato il vostro aspettoesteriore. Avete interamente progettato e determinato il modo in cui vivete.Questo è il modo di operare dell’essere uomo-Dio e, se così volete, anche il suo

privilegio.Voi create la vostra vita attraverso i vostri processi mentali - attraverso ciò

che pensate. Perché tutto ciò che pensate, diventerà sentimento. E ciò cheprovate si manifesta e crea le condizioni della vostra vita.

Riflettete: vi basta solo un attimo per creare un’immagine di felicità, e tuttoil vostro corpo si sentirà pieno di gioia. Vi basta solo un attimo per assumere ilruolo di povero disgraziato che non ha amici, e subito sentirete pena edautocompassìone. Vi basta un attimo! Così come vi basta un attimo per smetteredì piangere e per ridere allegramente; per smettere di giudicare e per sentire labellezza di tutte le cose. Chi fa tutto ciò? Voi! E mentre creavate fantasiosamentequesti sentimenti in voi, è cambiato qualcosa intorno a voi? No. Ma è cambiato

tutto ciò che siete.Voi siete esattamente quello che pensate. Perché tutto quello che pensate,

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lo diventerete in forma di sentimento dentro di voi - Se fantasticate su unrapporto sessuale, tutto il vostro essere si ecciterà. Se pensate alla tristezza,sarete tristi. Se pensate alla gioia, l’avrete. Se pensate al genio, lo diventerete.

Come si crea il vostro futuro? Attraverso il pensiero. Tutto il vostro futuroviene progettato dai vostri pensieri attuali.

Perché ogni pensiero che abbracciato, ogni fantasia che avete per provareuna qualche emozione, crea un sentimento nel vostro corpo che ‘iene registratonella vostra anima- Questo sentimento crea poi il presupposto per gliavvenimenti della vostra vita, perché attirerà a voi quelle circostanze checorrispondono al sentimento già registrato nella vostra anima ed esse lo ricreano.E sappiate che ogni parola che pronunciate crea i vostri giorni futuri, perché leparole sono solo suoni che esprimono i sentimenti della vostra anima i quali, aloro volta, sono nati dal pensiero.

Pensate che le cose vi accadano semplicemente per caso? Non esiste il casoo la coincidenza in questo regno - e nessuno è una “vittima” della volontà o deipiani altrui. Voi avete pensato e sentito tutto ciò che vi accade nella vostra vita.Lo avete prodotto fantasticando sul “come-sarebbe-se” o temendo qualcosa, oaccettando come verità ciò che qualcun altro vi ha detto. Tutto ciò che accade,accade come atto intenzionale del pensiero e delle emozioni- Tutto!

Ogni pensiero che avete abbracciato, ogni fantasia a cui avete permesso didiventare vostro sentimento, tutte le parole che avete pronunciato, o sono giàaccadute o attendono di accadere.

Perché il pensiero è il vero donatore di vita che non muore mai, che mai puòessere distrutto e che voi avete usato per creare ogni momento della vostra vita;è l’anello che vi collega con la Mente di Dio.

Per secoli, molti esseri hanno cercato di insegnarvi questa verità -conaneddoti, canzoni o scritti - ma la maggior parte di voi si è rifiutata di accettarla,perché pochi volevano assumersi la responsabilità della propria vita. In questo

regno tutto ciò che pensate, ogni atteggiamento interiore che assumete verso divoi, verso il Padre e la vita, diventerà realtà - dalle cose più ripugnanti ed odiosea quelle più nobili ed elevate- Perché per voi esiste questa differenza, ma il Padreconosce solo la vita.

Avrete ciò che le vostre parole dicono. Voi siete ciò che pensate. Siete laconseguenza dei vostri pensieri.

Quanto più pensate di essere inferiori, tanto più lo diventerete.Meno rispettate la vostra intelligenza, più ignoranti sarete.Meno vi considerate belli, più brutti apparirete. Quanto più vi ritenete

poveri, tanto più miserabili diventerete - perché voi avete deciso che sia cosi-Pensate quanto grande è l’amore di Dio che vi permette di essere e di

creare tutto quello che desiderate, senza giudicarvi.Pensate quale amore ha Egli per voi per permettere ad ogni pensiero cheabbracciate e ad ogni parola che dite di manifestarsi. Pensateci! Chi è quindi ilcreatore della vostra vita? Voi! Chi è l’architetto della vostra vita? Voi! Tutto ciòche siete e tutto ciò che avete vissuto, lo avete creato attraverso l’insieme deivostri ragionamenti - attraverso il pensiero che è Dio. Nella vostra vita aveteaccettato esattamente ciò che avete voluta accettare, ed avete vissuto secondo ivalori che avete accettato. Siete voi che decidete cosa è bene per voi, cosa voleteaccettare, che esperienze volete fare. Siete voi a deciderlo - attraverso il vostropensiero. Non siete schiavi, servi o marionette di qualche divinità che vi sorveglianelle vostre battaglie. Vivete nella maestosità della vita in splendida libertà.

Ognuno di voi ha la libera volontà di accettare ed abbracciare qualsiasi pensierodesideri; e grazie a questo tremendo potere voi stessi avete creato tutto per voi.

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Ogni vostro pensiero crea il destino che vi aspetta. Ogni vostro sentimentocrea la vostra via, la vostra vita. Ogni cosa che pensate e poi vivete comesentimento, accadrà nella vostra vita, perché, ad ogni emozione, il Padre dice: “Così sia,” 

Chi siete! Siete Dio che, nel silenzio dell’essere, possiede la capacità di

pensare, la capacità di creare e la capacità di diventare tutto ciò che vuolediventare. In questo momento siete esattamente ciò che avete scelto di essere enessuno velo ha impedito. Siete il legislatore, il supremo creatore della vostravita e delle condizioni in cui vivete. Siete, in realtà, i supremi governatori diun’intelligenza onnisciente che non siete stati in grado di realizzarecompletamente in questa o nelle altre vite.

UNA VOLTA ERAVATE CAPACI Dl CREARE UN FIORE. Ed oggi che cosa createper voi? Le vostre più grandi creazioni sono l’infelicità, l’ansia, la sventura, lamiseria, l’odio, la discordia, il discredito di sé, la vecchiaia, la malattia e la morte.Vi create una vita di limitazioni accettando idee limitate che poi diventano tenaciverità nel vostro essere e quindi realtà delle vostre vite- Vi separate dalla vita,giudicando tutte le cose, tutte le persone e persino voi stessi. Vivete secondo idettami della moda e della bellezza e vi circondate di cose che vi permettono diessere accettati dalla limitata consapevolezza degli uomini - che nulla accetta aldi fuori dei propri irraggiungibili ideali. Siete bambini nati solo per crescerefisicamente, per perdere la vitalità del corpo, per immaginarvi di diventare vecchiper poi diventarlo, ed infine morire.

Voi, i grandi dei creatori, che una volta eravate il vento della libertà, sietediventati animali da branco, esseri che si rinchiudono in grandi città e vivononella paura, dietro porte sbarrate. Invece di altissime montagne e di meravigliosiventi, possedete grandi ediFici cd una consapevolezza miserabile. Avete creatouna società che decreta come dovete pensare, cosa dovete credere, come dovete

agire e che aspetto dovete avere.Temete la guerra già solo a sentirne parlare. Temete la malattia.Temete di non venire apprezzati. Tremate al pensiero di guardare qualcuno

negli occhi, e tuttavia siete affamati di quell’affetto chiamato amore. Mettete indubbio ogni cosa buona che vi accade e dubitate che possa mai ripetersi. Nellapiazza del mercato strisciate nella polvere per ottenere successo e fama, perguadagnare oro, rupie. dracme e dollari. E, ahimè, tutto per un po’ di gioia.

Voi stessi vi siete pensati nella disperazione. Voi stessi vi siete pensatinell’indegnità. Voi stessi vi siete pensati nel fallimento. Vi siete pensati nellamalattia. Vi siete pensati nella morte. Tutte queste cose le avete create voi-Perché l’ardente creatore in voi, che ha il potere di prendere un pensiero e di

creare universi, odi far brillare le stelle nel cielo per l’eternità, si è fatto prenderein trappola da fedi e dogmi, da mode e tradizioni - da pensieri limitati, pensierilimitati, pensieri limitati .1 La vostra incredulità non vi ha permesso di vivere!

A che cosa non credete? A tutto ciò che non potete percepire con i sensi delvostro corpo - a tutto ciò che non potete sentire, vedere, toccare. gustare oodorare. Ma mostratemi una fede!

Mettetemela in mano. Mostratemi un’emozione! Fatemela toccare!Mostratemi un pensiero. Dov’è? Mostratemi i vostri atteggiamenti interiori.

Che aspetto hanno? Mostratemi un’immagine del vento. E mostratemi il ‘‘tempo”,che ha consumato i preziosi momenti della vostra vita,

Non avete creduto ai più grandi doni della vita; e per questo non è potuta

nascere in voi una più illimitata comprensione. Vita dopo vita, esistenza dopoesistenza siete talmente sprofondati nelle illusioni di questo piano che avete

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dimenticato il fuoco meraviglioso che scorre in voi. Dieci milioni e mezzo di annifa eravate esseri sovrani e onnipotenti, oggi siete totalmente perduti nellamateria; schiavi delle vostre stesse creazioni, schiavi del dogma, della legge,della moda e della tradizione; divisi in nazioni, religioni, sessi e razze; affondatinella gelosia, nell’amarezza, nella colpa e nella paura. Vi siete talmente identi-

ficati con il vostro corpo che siete caduti nella trappola della lotta per lasopravvivenza ed avete dimenticato l’invisibile essenza che in verità siete - il Dioin voi che vi permette di creare i sogni a vostro piacere. Avete apertamenterifiutato l’immortalità; e per questo morirete e ritornerete ancora, ancora edancora- Ed ora siete qui, dopo dieci milioni e mezzo di anni già passati qui..Eppure continuate a restare aggrappati alla vostra incredulità,

Dio, la totalità del pensiero, è in realtà come un grande palcoscenico. Egli vipermette di scrivere il vostro copione e di recitare ogni ruolo. E quando è calatol’ultimo sipario, è stata detta l’ultima parola, è stato fatto l’ultimo inchino, morire.

Per quale motivo? Perché voi, supremi legislatori, credete che debbasuccedere.

Questa vita è tutta un gioco; è un’illusione. Tutta! Eppure voi, gli attori,siete arrivati a credere che sia l’unica realtà. Ma l’unica realtà che sia mai esistitae che mai esisterà, è la Vita - la libera e perenne essenza dell’essere che vipermette di creare i vostri giochi in qualunque modo vogliate.

Se riconoscete di avere il potere di pensarvi nell’ignoranza, nella malattia enella morte, riconoscete anche di avere il potere di diventare stupendi -semplicemente aprendovi a un flusso di pensiero più illimitato che vi permettemaggior genialità, maggior creatività ed una vita eterna. Se riconoscete che il Dioche originariamente ha creato il corpo, è il potere che sta in voi allora il vostrocorpo non invecchierà, né si ammalerà, né morirà mai. Ma fin quando restereteaggrappati alle vostre convinzioni e limiterete i vostri pensieri, non farete mail’esperienza dell’illimitatezza che sì esprime nello splendore del sole del mattino enel mistero del cielo della sera.

COSA SUCCEDE SE AVETE DECRETATO PER VOI di abbandonate questoluogo con la morte? Il corpo muore, ma ciò che pensa nel silenzio dietro agliocchi, continua a vivere. Quando abbandonate questo piano, se scegliete dimorire, il vostro vero essere non viene sepolto nella terra, mangiato dai vermi eridotto in cenere, Voi siete perenni come il vento. Voi tornate là da dove sietevenuti, e là decidete ciò che volete vivere nella vostra prossima avventura -perché di questo si tratta e non di altro. E ritornerete qui, tante volte quanto lodesiderate, fino a quando ritroverete la vostra identità divina. Allora inizierà pervoi veramente un’avventura più grande, in un altro cielo, in un altro luogo.

Siete amati più di quanto possiate immaginare, perché, qualunque cosafacciate, vivrete. Perché allora vi siete preoccupati?

Perché avete combattuto? Perché vi siete ammalati? Perché vi sieteaddolorati? Perché vi siete limitati?  Perché non avete goduto lo splendore dellevar del sole, la libertà del vento ed il sorriso di un bambino? Perché non avetevissuto, invece di lottare continuamente?

Vivrete per sempre. Il vostro seme è perenne; è immortale.Nonostante tutta la vostra incredulità - non importa quanto voi limitiate il

vostro regno, non importano la vostra preoccupazione e la vostra disperazione- ,c’è una cosa che mai potrete eliminare: la vita! Non importa quanto siate ciechie refrattari, la vita non vi abbandonerà, perché essa è Dio - e voi siete Lui,

La vita che vivete ora è un sogno, un grandioso sogno, una facciata, sevolete. E il pensiero che gioca con la materia e crea profonde realtà che legano le

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vostre emozioni a questo piano, finché voi, i sognatori, vi risveglierete,

NON AVETE MAI CONOSCIUTO LA VOSTRA BELLEZZA, poiché non vi sietemai guardati veramente. Non avete mai guardato chi siete e che cosa siete-Volete vedere che aspetto ha Dio? Guardatevi in uno specchio - Lo vedrete

direttamente in viso! Sappiate che il vostro valore è incalcolabile, Non c’èimmagine che possa esprimere la vostra bellezza. E il vostro regno non avrà fine.Sulla cima di una montagna un grande maestro, un giorno, fece il più

importante discorso che mai fosse stato fatto. Guardando dall’alto la grande follavenuta per ascoltarlo, disse: “Riconoscete Dio in voi,” Era tutto ciò che aveva dadire: “Riconoscete Dio in voi”. Perché ognuno ha creato da sé le proprielimitazioni, i propri desideri e le proprie malattie, la propria ricchezza o la propriapovertà, la propria gioia e le proprie sofferenze, la propria vita… e la propriamorte.

Riconoscete Dio in voi. Ricordatevene. Perché voi siete ciò che vive in ognicosa. Verrà il giorno in cui… riconoscerete Dio.

Abbracciate il vostro Sé - è tutto ciò che dovete fare.

Capitolo 6

Vita dopo vita

La morte è una grande illusione, perché riguarda solo il corpo.Il sé personale, che vive dentro le mura della carne,è perenne.

PENSATE DI ESSERE INFERIORI AI FORI? In che cosa consiste la lorovita? Essi nascono da fertili germogli che ai raggi caldi del sole si aprono allafioritura. Il loro meraviglioso profumo riempie l’aria di un aroma che fagiubilare tutte le cose nella promessa di una nuova vita. Essi sostengono gliuccelli nel loro volo, le api nel loro lavoro e gli uomini nella loro dolce ricercad’amore.

Il meraviglioso fiore pianta un seme per poter ritornare. E quandoil fiore cade, nasce il frutto, ah! questa è saggezza; questo è il prodotto dellavita. Quando il frutto viene mangiato e l’aroma e il raccolto dell’autunno

riempiono il paese. L’albero inizia a tremare nel vento del nord e a perderele sue meravigliose foglie fino a restare completamente spoglio.E dov’è il fiore, quando giunge I grande bianco silenzio e si posa con il

suo compatto e lucente splendore sui rami degli alberi, e Lutto è freddo esecco? Esso è nella memoria. E nella saggezza. E nella crescita della scorsaprimavera, e ritornerà.

Perché quando la stagione cambia e l’inverno è passato, ritornano igermogli... ed ecco un nuovo fiore.

Se la perennità della vita può essere osservata in un singolo fiore,perché pensate di essergli inferiori? Pensate forse di fiorire solo Unaprimavera, di produrre il vostro frutto solo un’estate, di perdere le vostrefoglie in autunno e poi di morire in inverno? Ma voi non siete più grandi delfiore più grande? La vostra vita non è più importante? In verità lo è. E come

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i fiori continuano a sbocciare ogni primavera, anche Voi continuerete avivere, vita dopo vita.Quante storie potrebbero raccontare i vostri fiori su tutte le stagioni che voi 

avete visto!

MAESTRO: Mia madre è morta l’anno scorso, ed io vorrei sapere se viveancora. E se vive, è felice?Ramtha: Credi alla morte, maestro?Maestro.’  A volte si. Ma spesso ho la sensazione che forse continuiamo a

vivere. Ho tre bambini, e ciò che ho notato in loro, è che, fin dalla nascita,ognuno di loro aveva una ben distinta personalità, che non è molto cambiataquando sono cresciuti. Anche i nostri gatti e i nostri cani avevano fin da piccoliuna personalità ben precisa. A volte non riesco a credere che la loro personalità sisviluppi solo in questa vita. Ciò mi fa pensare che probabilmente abbiamo giàvissuto prima - e che continueremo a vivere.

Ramtha: E un’osservazione molto saggia, maestro. Ti dirò una grandeverità, e ti auguro di non dimenticarla mai: la vita non finisce mai. Certo, si puòmutilare il corpo. Si può tagliargli la testa, si può sventrarlo, fargli le cose pièatroci. Ma non si potrà mai distruggere il sé personale che vivo dentro il corpo.Rifletti un momento: come si può distruggere un pensiero, farlo saltare in aria,accoltellarlo o muovergli guerra? Non si può. La forza vitale di tutte le creatureabitate, umane o animali, è l’invisibile unità di pensiero ed emozione checostituisce il sé personale dietro la maschera del corpo.

Ciò che dà al corpo la sua particolare qualità, la sua vitalità e il suocarattere, è l’essenza invisibile del pensiero che è energia. E ciò che fa parlare labocca, fa vedere gli occhi e fa muovere le membra - la miracolosa energia che,per così dire, regge le fila di tutto. Nulla può distruggere l’energia. Nulla puòtogliere la forza della vita da qualcosa, qualunque essa sia.

La morte è una grande illusione, perché riguarda solo il corpo. L’essenza cheabita il corpo c lo mantiene in funzione, tornerà presto e si integrerà in un altrocorpo, se essa lo desidera, perché la forza vitale che abita dentro le mura dellacarne, è perenne. Ricordalo. Vorrei spiegarti cosa accade agli esseri cheabbandonano questo piano. Quando il corpo non funziona più, lo spiritodell’essere ritira da esso l’energia - l’anima. Ogni creatura ha un’anima. Anche glianimali possiedono uno spirito ed un’anima. Se non l’avessero, non avrebberonemmeno l’energia creatrice necessaria a sostenere la loro vita.

Quando lo spirito chiama l’anima e la libera dalla sua cavità, tutto diventacalmo e tranquillo. Nella vostra religione si legge: Guarda. nella dimora di Dionon c’è più pena, non c’è più pianto, non c’è più sofferenza.” E una verità, perché

quando lasciate questo piano, siete liberati dagli istinti e dalle sensazioni fisiche.Ciò significa che non sentite più la paura, o i dolori e le pene del corpo, o la fame,o l’illusione del “tempo” che sta all’origine della vostra ansia. Tutto ciò che ri-guarda il corpo fisico, non c’è più, e vi trovate nell’utopia; siete nella ‘dimora diDio”.

La morte del corpo è come un assopimento. Quando lo spirito chiama lavostra anima, essa sale attraverso l’ultimo dei centri energetici nel corpo, dettianche sigilli o chakra. La vostra anima, che è memoria, abbandona la massacellulare del corpo attraverso l’ultimo dei sette sigilli, l’ipofisi, che si trova nelcentro della testa. Questo passaggio viene vissuto spesso come un viaggioattraverso un tunnel, accompagnato dal suono del vento. La luce che si vede alla

fine del tunnel è la luce del vostro essere, lo spirito del vostro essere. Quando lavostra anima abbandona il corpo, esso spira e diventate di nuovo un libero sé-

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anima. Ciò accade nella frazione di un attimo, ed è completamente indolore.Nel momento della morte, le cose cominciano ad illuminarsi e diventano

maestosamente brillanti. Perché nel momento in coi abbandonate questo piano,uscite dalla densità della materia e ritornate in un’esistenza di luce. Lì sietesemplicemente una mente potente ed una potente emozione; il vostro corpo è un

corpo di luce che cambia, nella sua forma elettrica, secondo i pensieri chevengono accettati nella vostra forma di luce, Da questo punto raggiungete unodei sette cieli. E quale sarà, lo stabiliranno gli atteggiamenti emozionali che avetevissuto qui Su questo piano.

Ciò che chiamate “ciclo”, è semplicemente la vita con i suoi diversi piani olivelli. Yeshua ben Joseph parlò di sette cieli. In effetti, esistono sette cieli chesono reali luoghi o piani dell’esistenza, e questo vostro piano è uno dei sette. E innessuno di questi piani esiste un inferno che tormenta e punisce l’uomo; egli lo fagià abbastanza bene da solo. Quando abbandonate il corpo, andate sempre inquel cielo, a quel livello di vibrazione che corrisponde a ciò che avete sviluppatoin consapevolezza. in comprensione o in atteggiamenti emozionali, su questopiano. Ci sono sette realizzazioni, o livelli di consapevolezza e di comprensione. Isette livelli di consapevolezza sono: la riproduzione e la sopravvivenza, la pauraed il dolore, il potere, il sentimento dell’amore, l’espressione dell’amore, lapercezione di Dio in tutta la vita, e la percezione del Dio-che-io-sono.

Per farvi capire meglio: ogni pensiero che contemplate ed abbraccia-te perarrivare ad una comprensione, ha una frequenza vibratoria che è percepita comesentimento. Quindi, quando cercate di comprendere il dolore, vi concentrate suipensieri limitati che attengono al dolore: con ciò si formano le basse frequenzevibratorie che voi percepite emozionalmente come dolore. Quando vi occupatedella comprensione dell’amore e del modo di esprimerlo, provate l’euforia dellefrequenze più alte che contraddistinguono i pensieri riguardanti l’amore condivisoe manifestato. Là dove prevalentemente focalizzate la vostra consapevolezza per

ottenere la comprensione, quello è il cielo in cui andrete, perché lo spirito delvostro essere vi attirerà alla vibrazione di quel particolare piano.

Tua madre è passata da questo piano a uno stato di grande pace e digrande serenità, che tanto ha desiderato e di cui tanto aveva bisogno. Haraggiunto il cielo corrispondente al livello della sua consapevolezza e della suacomprensione. Si trova ora in uno stato che corrisponde al suo livello - così cometu ti trovi qui in uno stato che corrisponde al tuo, Il piano in cui ora si trova tuamadre, è il quarto, il piano dell’amore sentito, ma non espresso. Tua madre è unessere di grandi sentimenti, ma non sempre è riuscita ad esprimerli. Tu e suomarito spesso non avete capita perché lei non era in grado di parteciparvi moltidei suoi sentimenti.

Tua madre si trova ora ad un alto livello dell’essere, e resterà lì finché lodesidera. Quando contemplerà il pensiero dell’avanzamento, continueràl’espansione nel suo corpo di luce fino a raggiungere gli altri livelli del Pensiero.Oppure, se lo sceglie, può ritornare su questo piano in qualsiasi schema geneticoche lei ritenga adatto ad esprimere se stessa, e può continuare il suo sviluppo suquesto piano della densità della materia, fino al settimo livello dellacomprensione.

Questo piano, questo cielo, è chiamato il piano della dimostrazione”, perchéè qui che gli esseri possono dimostrare nella materia il loro potere creativo evivere tutti i possibili atteggiamenti emozionali. Questo è l’unico dei sette pianiche conosce l’oscurità e l’unico in cui non si può sentire la musica della luce. È un

piano sul quale nascono esseri di grande conoscenza, che passano poi, attraversola programmazione della consapevolezza sociale, all’ignoranza. Questo è quanto

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succede qui - e questo è il motivo per cui, su questo piano, spesso è tanto arduoavanzare.

Se tua madre decide di ritornare qui, potrà scegliere di diventare figlia diuno dei tuoi tigli o dei tuoi nipoti. Se ritorna durante la tua vita, tornerà comefiglia di tua figlia, se quest’ultima decide di avere un bambino, E riconoscerai tua

madre, se lo permetterai a te stesso, perché guardando il bambino proveraiun’emozione che andrà ben al di là di quanto l’aspetto fisico ed esteriore potràsuscitare in te, Così - attraverso i tuoi sentimenti - la riconoscerai.

E tua madre ti percepisce in modo consapevole? Sicuramente. Perchéquando si abbandona questo piano, si è molto più consapevoli di quando si eranel corpo. Si può sintonizzarsi con tutti i livelli di cui si è consapevoli, perché nonsi è più prigionieri della densità della materia. Ci si trova in una densità piùleggera, in una vibrazione più alta; per questo si ha la capacità di vedere altrilivelli di vibrazione che esistono parallelamente al vostro e che appaiono comeforme di pensiero, come forme di luce. Tua madre è perciò pienamenteconsapevole di te. se desidera esserlo - esattamente come tu, dopo aver lasciatoquesto piano, sarai consapevole di coloro che sono qui, se lo desideri.

Tua madre è felice? Se non si è felici qui, la propria infelicità si rafforzaquando si abbandona questo piano, perché senza corpo si è in uno stato di purosentimento e di pura emozione; quindi le vostre emozioni si amplificheranno e siintensificheranno. Ma grazie a questa intensificazione imparate velocemente amanifestare quel livello che vi seme per continuare a crescere nella comprensionedella gioia.

Ti voglio parlare di un piano alla cui vista ti sentiresti sopraffatto daprofonda tristezza. E un piano in cui vivono molti esseri che si esprimono al primoe secondo livello di consapevolezza. Esso è simile ad una pianura. ad un ampioluogo piatto. E cosa vi si trova? Non ci sono montagne e fiumi, erba, fiori e cielonelle loro forme di luce, Vi si trovano milioni di esseri nel loro corpo di luce, che

giacciono stesi in lunghissime file. Sono assopiti e vivono l’illusione di esseremorti, perché credono fermamente che non ci sia vita dopo la mode. Sebbene illoro pensiero sia ancora vivo, magnetico, prepotente e mutevole, esso concentrala sua energia sull’idea di essere morto, anche se, in realtà, vive ancora.Ricordati: se crediamo fermamente in qualcosa, riusciremo sempre a convincerciche è vera; e qualunque cosa riconosciamo come verità, si trasformerà in realtà.

Tanto potenti sono la nostra creatività e la nostra volontà.A molti degli esseri di questo luogo era stato insegnato che, dopo essere

morti, sarebbero rimasti tali fino all’arrivo di un messia. Per paura e per lasensazione di essersi alienati l’amore di Dio, avevano accettato come veritàquesto insegnamento.

Quindi poco prima di morire, avevano creduto che sarebbero andati in unluogo ad aspettare una resurrezione. Su questo piano ci sono file e file di esseriche aspettano di essere resuscitati da qualcuno che ritengono più grande di loro.Noi abbiamo cercato di svegliarli - ed alcuni si sono svegliati ed alzati -. ma allamaggior parte di loro era stato insegnato che sarebbe loro apparso un diavolo perindurli ad alzarsi. Ed avevano accettato anche questo come verità. Chiunque puòtentare di svegliarli. ma essi si rifiutano di farlo. Potrebbero passare ancora mi-gliaia di anni prima che comprendano che sono vivi e che possono uscire dal lorotorpore. E tutto per uno sventurato insegnamento!

Questo è l’unico luogo di dolore che esista - il piano degli esseri che hannoaccettato certi insegnamenti come vera conoscenza. Lì fin dove arriva l’occhio, sivedono vostri frateLli giacere in un sonno profondo. Su ogni altro piano invece c’èuna magnifica vita.

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Maestro: Ramtha, è possibile vedere o comunicare con imorti?

Ramtha: Desideri vedere tua madre?Maestro: Si, molto,

Ramtha: Così sia. Vedremo se lei è d’accordo: e se lo è, faremo in modo che

tu la possa vedere. Ma quel momento arriverà quando meno te lo aspetti. perchétu possa sapere che non è solo frutto della tua immaginazione.Sappi che vedrai tua madre come luce, ma ciò non significa che lei sia più

grande dite. La luce è la frequenza radiante in cui vibra la sua essenza; l’altafrequenza produce la luce. Anche tu possiedi questa proprietà. Tu vedi la luce diquesto essere, perché la sua vibrazione, più alta, entra in contatto con un pianoinferiore.

Qui, tra questo pubblico, è raccolto un gran numero di esseri del quintolivello, perché amano altri esseri che sono presenti qui. Essi sono le luci brillantiche potete vedere con la coda dell’occhio. Se le guardate direttamente, con laparte dell’occhio che è costituita prevalentemente da bastoncelli, non le vedrete;eppure ci sono. Hai imparato qualcosa di nuovo, da quanto ho detto?

Maestra: Si, molto. Grazie,Ramtha. Bene. L’importante è non credere a nulla. A nulla! Perché cm

significherebbe convincersi di qualcosa che non avete ancora potuto conoscere ecomprendere attraverso l‘esperienza. Credere è molto pericoloso, perché significafondare la vostra vita, i vostri atteggiamenti interiori e la vostra fiducia suqualcosa che non si è ancora rivelata come verità nel vostro essere - e ciò virende molto vulnerabili. In questo stato di vulnerabilità potete essere manipolati,maledetti, dannati e potete perdere la vita - e tutto solo per aver creduto.

Dovete sapere tutto ciò che desiderate sapere. Per ottenere questo. dovetesolo chiedere di capire e poi ascoltare ciò che sentite dentro di voi. Fidatevi dellasaggezza dei vostri sentimenti. Non mettetevi mai contro di essi e non cercate

mai di costringervi a credere a ciò che non avvertite come buono dentro di voi.Ancora: imparate ad avere compassione per coloro che ammazzano ed

uccidono, perché, compiuto il loro crimine, devono svolgere un terribile lavorosulle proprie emozioni che può durare anche millenni. La vittima già un attimodopo trova un nuovo corpo.

L’assassino non dimentica mai.MAESTRO: Quando qualcuno abbandona la vita terrena, dove va a riflettere

sulla vita passata ed a decidere cosa farà nella prossima?Ramtha: Raggiunge il piano o il cielo che corrisponde all’insieme degli

atteggiamenti interiori che sta imparando comprendere.Per esempio tu. caro essere, hai già dominato ciò che si definisce

 ‘sopravvivenza nella limitazione’ attraverso la via del dolore, del potere edell’amore non manifestato. Ora ti esprimi al quinto livello di consapevolezza, allivello dell’amore realizzato, espresso e condiviso. Se tu abbandonassi oggiquesto piano, raggiungeresti il quinto livello celeste, chiamato paradiso, perchéquesto è il livello più alto di comprensione di cui, al momento, sei consapevole.

in altre parole, maestro: hai raggiunto un’ampia conoscenza e comprensioneche ti permettono di cominciare a capire ed a realizzare il tuo valore e la tuadignità, la tua unicità, la sovranità della tua verità e il potere dei tuoi processimentali.

Cominci a riconoscere, nella vita intorno a te, la tua bellezza. Stai crescendonella tua compassione per gli altri e nel tuo rispetto per il valore di tutta la vita.

Sai dare espressione a tutte queste. verità perché, attraverso l’esperienza ed ilpensiero contemplativo, sei arrivato ad abbracciare questi valori come ideali del

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tuo essere, come verità da realizzare nel regno del sé. Questo dimostra quantosei progredito sulla strada della tua consapevolezza e comprensione. E tuttaviaesistono una comprensione ancora più ampia e stati più illimitati dell’essere chedevono ancora essere visti, vissuti e compresi. Ma tu potrai cominciare adaffrontare queste verità e ad assumerle come tuoi ideali, solo quando avrai

raggiunto una completa conoscenza e comprensione di ciò che esprimi adesso,perché la saggezza cresce, pietra su pietra, verso una comprensione sempre piùgrande.

Non puoi, ad esempio, vedere ed essere veramente consapevole dellabellezza della vita, o esprimere vero e profondo amore e compassione verso glialtri, se prima non hai visto la tua propria sublime bellezza e non hai primaespresso l’amore e la compassione per te stesso. Solo quando avrai veramentecompreso l’amore per il sé, avrai la base da cui partire per espandere la tuacomprensione e per abbracciare la vita al di fuori dite. E quando anche questacomprensione sarà raggiunta e realizzata, inizierai a riconoscere che tu sei tuttala vita che ora percepisci come esterna a te. Capisci?

Quindi se tu abbandonassi questo piano. giungeresti ad un livello diconsapevolezza e di comprensione che corrisponde ai tuoi processi mentali ed aituoi atteggiamenti emozionali. Non potresti raggiungere il livello di comprensionepiù illimitata, perché non hai ancora capito che essa esiste, non essendo ancoradiventata una realtà per il tuo se.

Maestro: Quindi la nostra vita corrisponderà sempre esattamente ai nostripensieri, sia su questo piano, sia su quello che raggiungeremo quando ceneandremo da qui?

Ramtha: È giusto. Per questo vi insegno come diventare sempre più illimitatinei vostri processi mentali. Perché più il vostro pensiero diventa illimitato, piùillimitata diventa anche la vostra vita - ovunque voi siate. Quanto più grande è ilcielo che create qui, nel vostro regno dei pensieri e dei sentimenti, tanto più

grande sarà il cielo in cui vivrete quando lascerete questo piano; oppure, sesceglierete di farlo, quando ritornerete qui. Coloro i cui pensieri sono impregnatidi sensi di colpa, di giudizi su di sé e sugli altri, di amarezza e odio nei confrontidei propri fratelli, lasceranno questo piano solo per continuare a fare le stesseesperienze fino a quando avranno imparato da esse, ne avranno abbastanza ericonosceranno che si possono sperimentare forme superiori dell’essere eraggiungere cieli più elevati.

Maestro: Tu dici che esistono sette livelli. Potresti descrivere anche gli altri,e soprattutto il settimo?

Ramtha: il piano sul quale voi siete, è il primo, il piano della percezionetridimensionale. Su questo piano gli esseri raggiungono la comprensione di Dio

nella forma chiamata materia. Occorre una grande maestria per vivere qui.perché a questo piano si deve accedere attraverso il processo della nascita eperché qui si devono superare le limitazioni e gli istinti della carne, Su questopiano esistono tutti i livelli della consapevolezza e della comprensione. perchéquesto è ciò che si definisce il piano di”Dio-che-si-manifesta”, il piano delladimostrazione. É il piano sul quale potete dimostrare e testimoniare la consape-volezza nella forma materiale, per espandere la vostra comprensione emozionale.Desidero che sappiate che questo luogo, chiamato Terra, è solo uno degliinnumerevoli luoghi in cui un essere può esprimerSi in un colpo e fare esperienzasul piano della dimostrazione.

Il secondo è il livello di coloro che, per comprenderli, fanno esperienza del

dolore, del rimorso e della colpa. Il terzo è il livello del potere, dove si cerca dicontrollare e rendere schiavi gli altri, non attraverso la copulazione o la violenza

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fisica - che lì non esiste -, ma attraverso i “pensieri della mente”, con i quali sicerca di impone agli altri il proprio punto di vista.

Il quarto è il livello dell’amore. Tutti, a questo livello, amano profon-damente, ma purtroppo non riescono ad esprimere questa profondità. Vivonoun’esistenza al livello della luce, in cui provano un grande amore, tuttavia senza

la capacità di esprimerlo.Il quinto livello è chiamato paradiso ed è il primo a possedere la magia della ‘luce dorata”, Immagina una luce, simile al vostro sole, ma d’oro. Al quinto livelloquesto colore avvolge tutte le cose, e tuttavia tutte le cose mantengono lavivacità dei loro particolari colori. E lì non c’è notte, c’è solo luce dorata.Dappertutto risuona una magnifica musica, perché la luce che avvolge tutte lecose vibra nel suono del suo colore in uno splendido movimento armonico. Lì, nonl’aria, ma questo movimento armonico è il “respiro della vita”. Sul piano delparadiso si respirano suono e musica e si vive nella luce.

Dovete sapere che sul vostro piano, il primo, c’è chi ha compreso edominato la riproduzione, il dolore e il potere ed ha manifestato l’amore nellarealtà; e ciò è stato possibile abbastanza facilmente. Ma il dominio del sesto e delsettimo livello della comprensione non è così facile da realizzare, sul piano delladimostrazione; perché questa comprensione è al di là della dimostrazione. Macoloro che vivono ed amano sul primo piano - che esprimono il loro amoreattraverso parole, atti ed azioni e che vogliono vivere la loro vita nell’amore -,quando lo lasciano, raggiungono il quinto livello. Al livello del paradiso ci sonoesseri vecchi di milioni di anni, per i quali il paradiso è un luogo talmentesplendido che non riescono ad immaginare che esista qualcosa di più.

Al quinto livello si ha il potere di esprimere e manifestare il proprio amore: eciò che si desidera in un certo momento, succederà. Se un pescatore. unappassionato di pesca, desidera un pesce, gli apparirà un lago ed egli potràavvicinarsi alla riva.

Attorno al lago ci saranno alti cipressi e pioppi e tutto quello che desidera.Se ama il lago come appare in autunno, i pioppi prenderanno il colore dellacannella ed i cipressi resteranno nel loro scuro verde-smeraldo. E quando egli sisiede per lanciare la sua lenza e desidera sentire una fresca brezza, verrà unafresca brezza che soffierà dolcemente sul lago. Quando poi il pescatore lancia ilpiccolo, umile venne al centro del meraviglioso lago ed immagina ciò chedesidera prendere, lo prenderà! Egli porta i pesci - che sono come i pesci sulvostro piano - nella casa dei suoi sogni e li mangia; e questo lo rende felice,perché egli ama ciò che ha fatto.

Gli esseri di quel piano non riescono ad immaginare che possa esistere unluogo migliore di quello. Per questo si chiama paradiso. Ed èun piano difficile da

raggiungere per coloro che non hanno ancora realizzato ed espresso l’amore.Chi si è espresso per un ceno periodo al quinto livello, si porrà infine ladomanda sull’ essenza della luce che tutto avvolge, e sul perché egli ha meritatodi essere lì. Molti non si chiedono perché hanno meritato il paradiso: lo accettanosemplicemente. Ma ad un certo momento qualcuno penserà: “Da dove vengonola luce e la musica?” Ed allora comincerà a vedere la splendida energia della forzadella vita che è nella luce, nelle piante, nei pesci, nel lago e nel color cannella deipioppi autunnali. Comincerà a contemplare ciò che accomuna tutte queste cose. Einizierà a vedere che nessuna cosa è separata dalle altre, che tutto fluiscenell’unità dell’essere. Quando vedrà ciò, quando - con tutto l’amore che hacompreso, manifestato e realizzato - inizierà a contemplare l’unità dì tutte le cose

e di tutti gli esseri, allora passerà al sesto livello della comprensione.Il sesto livello del cielo è al di là delle parole, perché le parole non possono

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descrivere come possiate, voi che credete di essere separati dalla pianta, dalvènto e da chi vi siede accanto, essere tutt’uno con qualcosa e tuttavia un’ci eseparati da ciò con cui siete uno. Il sesto livello - il sapere di essere tutt’uno conla vita - è la porta verso il settimo. Perché ognuno diverrà sempre ecompletamente ciò che percepisce e riconosce come realtà. Quindi se si vede solo

 “Dio nell’unità” e si vive nella sfera dell’unità, si diverrà ciò che si vede e ciò concui si vive la massima espressione e il grado supremo di questo processo è ilsettimo cielo. La porta verso questo cielo è il sesto livello della comprensione cioèla capacità di vedere ciò che si diventa: puro Dio, pura ragione, pura vita, puraluce - la sostanza e la base di tutto ciò che è.

Ed ora il settimo cielo: immaginatevi una luce, più grande della luce. Ilcentro di questa luce nella sua continua evoluzione è di una tonalità non haluminosità, ma che è emanazione di luce. Nel centro di questa luce ci sonobagliori di incredibile splendore. Ed il mare in cui si trova questo centro di luce, simuove, si espande e si protende verso l’alto. Mentre il centro si protende versol‘alto, dal suo splendore emana una strabiliante nuova “formazione di luce”.Questa nuova formazione si espande a tutto il campo della luce, mentre il centrocontinua ad evolversi, pur continuando ad essere.

Ciò che emana dal centro, siete voi. Ciò che si definisce “voi”, ciò che emanadal centro ed aumenta la spettacolarità della luce, è colui che ha contemplato ilpensiero del centro e si è trasformato in esso in forma unica e perenne.

Voi che avete contemplato il centro e lo siete diventati, siete ora lapiattaforma da cui scaturisce tutta la vita. Perché ciò che il centro emana edimmette nella luce, è pensiero. E dal pensiero che siete diventati, in forma unicae perenne, potrete nutrire, favorire ed espandere la consapevolezza di tutta lavita.

Le mie parole sono troppo povere per questa visione, che deve arrivare al dilà dei limiti di spazio, tempo e dimensione - al di là dei limiti della lingua fino a

raggiungere una comprensione emozionale. Ma ti assicuro, Maestro come tusviluppi ed espandi la tua comprensione, istante dopo istante, passo dopo passo,conoscenza dopo conoscenza, così il tuo orizzonte si espanderà sempre di più finoa quando il tuo sentimento comprenderà tutto ciò che è. E questo è il momento incui diverrai gioia.

Questo è il settimo livello. E Dio. E ciò a cui alla fine tutto approda.

MAESTRO: Vorrei sapere perché gli uomini tornano su questo piano.Ramtha: Ci sono tanti motivi, maestro, quanti sono gli esseri su questo

piano. La maggior parte comunque torna perché ha vissuto qui molte vite e

perché qui tutto è familiare. Questa è la loro casa, qui sono le loro “radici”. Equando se ne vanno da qui, lasciano dietro di sé molti esseri con cui hannoprofondi legami emozionali dovuti a sensi di colpa, a odio o ad amore, Cosìquando abbandonano questo piano, il loro attaccamento a questo luogo e ad altriesseri crea un legame emozionale che li riporta qui, vita dopo vita.

E ci sono avventurieri che vanno in molti altri luoghi a raccogliere le loroesperienze, per riportare poi la loro comprensione e le loro esperienze su questopiano. Altri esseri invece hanno già completato le esperienze su questo piano enon tornano più qui, ma proseguono verso altri luoghi.

Maestro: Tu hai detto che una persona, dopo la morte, raggiunge uno deitanti luoghi, o cieli, come tu li chiami, secondo i suoi atteggiamenti interiori, per

decidere se tornare qui.Ramtha: In verità è così.

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Maestro. Come viene presa questa decisione? Chi decide? Ognuno decideper sé stesso?

Ramtha: Non c’è nessuno, maestro, seduto su un trono al di sopra di tuttiche governa o che indica a qualcuno - comunque egli si sia comportato nella vitapassata - un particolare piano o luogo da scegliere.

Per rispondere alla tua domanda, permettimi di raccontarti di un essere che,secondo il vostro calcolo del tempo, è vissuto su questo piano molti anni fa,Quando egli ha abbandonato questo piano, aveva sperimentato e capito il potereed il dolore ed aveva espresso la dolcezza e la tenerezza dell’amore. La suacomprensione corrispondeva quindi al quinto livello celeste. Eh andò, quandolasciò questo piano. quasi per una vacanza, di cui decise egli stesso la durata,

Il quinto livello è un livello dove gli esseri, attraverso i loro pensieri- che sono la loro voce -, manifestano con grande facilità ciò che si

immaginano, ciò che desiderano - e in un solo attimo appare. Essi fannoesperienza col colore, con la forma, con l’illusione e con tutte le cose della vita. Econtinuano a sperimentare tutti i loro sogni per tutto il tempo che lo desiderano -fin quando arriva il momento in cui si chiedono se non ci sia qualcosa di più.

E c’è di più, perché al di là del loro livello esistono ancora due cieli che essinon possono vedere perché non hanno mai considerato queste conoscenze neiloro processi mentali e non le hanno espresse nella loro vita. Per sperimentarequei livelli, devono saper vedere Dio in tutte le cose ed essere come è Dio.Benché abbiano umilmente espresso l’amore, essi devono tuttavia ancoracomprendere la loro unità con Dio, che è tutta la vita.

Dopo aver trascorso un breve periodo sul piano del paradiso, questomaestro cominciò a pensare se non ci fosse qualcosa di più, e chiese aiuto - el’aiuto c’è sempre. Gli apparve allora un essere meraviglioso. avvolto in unamorbida luce e in vesti splendenti. Egli gli disse: Maestro, sono turbato. Qui, inquesto paradiso, ho tutto. Ho tutti i pesci del mare che avevo sempre sognato di

prendere e non avevo mai pescato. Ho la casa che avevo sempre sognato diavere e non avevo mai posseduto. E ho fiori che fioriscono senza giardiniere.Questo è veramente un luogo stupefacente! Guarda i miei vestiti. Non avevo malindossato indumenti come questi, ed ora li indosso. E tuttavia sono preoccupato.Benché qui io abbia molti amici, la donna che amo non è con me. E non è l’unicacosa che mi preoccupa. Dov’è Dio? Vedo tante cose meravigliose. E le possiedotutte. Ma Dio dov’è?” 

Il saggio essere gli risponde: “Sii benedetto tu che, pur essendo immerso intutto ciò che c’è, ti chiedi se non esista qualcosa di più; tu che ti chiedi dov’è ilPadre che ti ha arricchito così generosamente.” 

 “Si, è proprio questo che mi preoccupa di più. Vorrei ringraziare Dio per

avermi dato tutte queste cose meravigliose . E anche se ho sempre avuto un podi paura di Dio, ora, se fosse possibile. vorrei rendergli omaggio.” L’essere dice: “Maestro, vieni con me. Ti voglio mostrare un luogo.” Nello

spazio di un attimo, senza aver mosso un passo, si trovano sulle rive di unostagno. Il saggio essere dice: “Maestro, siediti accanto a me e guarda nell’acqua.” 

L’uomo guarda allora nell’acqua, e che cosa vi scorge? Sé stesso nella suaultima espressione su questo piano - quando era bambino al seno della madre..,quando cominciava a cambiare lineamenti… quando era un ragazzo dalleginocchia sbucciate e triste per le biglie perdute... un giovane che seducevariluttanti ragazze... l’uomo adulto, il matrimonio e l’eterno amore... cd infine lavita con i figli, le opportunità sfruttate e quelle perdute, il lavoro, gli amici e le

preoccupazioni economiche.É stupefatto! Può vedersi come non si era mai visto prima. Era stato un

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uomo buono in quella vita ed aveva sempre creduto che esistesse Dio. Era statopotente, senza aver mai utilizzato il suo potere per rendere schiavo qualcuno.Aveva amato sinceramente sua moglie ed i suoi figli, senza mai nascondere il suoamore. Per questo in quella vita era conosciuto come uno che sapeva insegnare,dominare sé stesso ed amare, edera diventato umile e puro di spirito.

Contemplando la sua vita che gli si rivela nello stagno, l’uomo si rivolgeall’essere: “Ho vissuto bene.” E l’essere aggiunge: “Hai vissuto bene. Molto bene, veramente ... ma una

cosa non hai fatto: non ti sei mai chiesto chi è tuo Padre, e lo hai sempre tenutoseparato da te e dalla tua vita.

E tua moglie! Gran pane del tuo amore per lei consisteva nel regalarle lecose che le piacevano. Ed hai fatto bene ... ma una cosa non hai fatto: non ti seiamato abbastanza da permettere a tua moglie di amarti al di là di tutti i doni chele hai fatto.

Non hai mai realmente apprezzato la tua vera grandezza - tu che hai saputodonare tanto.

Per sollevarti dalle tue preoccupazioni, ti do un consiglio: ritorna sulla terra.Lì hai saputo esprimerti, e li hai imparato molto. Questa volta imparerai ad amarete stesso, a dare espressione all’amore che è nel tuo essere, a vedere Dio nellabellezza di tutte le cose.

Se decidi di ritornare, vorrei consigliarti di scegliere accuratamente chi vuoiessere, di scegliere un ruolo che ti permetta di diventare ciò che sei e di capireciò che ancora devi capire.

Ora ti lascerò riflettere da solo per un po’. Prenditi tutto il tempo necessano.Se. decidi di tornare, fammelo sapere e ti mostrerò come meglio procedere.

L’uomo, un po’ provato, si siede e riflette. Egli ha tutto ciò che non ha maiavuto prima; se ritorna, lo perde. E tuttavia è preoccupato. perché desideratrovare quel Dio che lo ha benedetto con il paradiso. Cosi richiama l’essere e gli

dice: “Desidero tornare e vedere Dio. Ma non sono sicuro dì sapere cosa devofare.” 

L’essere dice: “Tutto quello che devi fare, maestro, è decidere quandoapparire di nuovo su quel piano. Ogni tempo ed ogni luogo sono adatti, perchéciò che metti in moto con il tuo desiderio creerà le esperienze di cui hai bisogno,e non avrà importanza il luogo e il tempo che scegli. Ma se provi un fortedesiderio di vivere di nuovo con la tua famiglia, ti consiglierei - ed è solo unconsiglio - di restare con loro, perché con loro finora hai imparato veramentemolto.” 

L’uomo riflette un attimo, e poi dice: “Vorrei farti ancora una domanda:come potrò riconoscere Dio quando lo vedrò?’ L’essere risponde:

 “Conosci te stesso e conoscerai Dio.” L’uomo sente il cuore alleggerirsi. Per la prima volta nella sua esistenza puòstabilire un contatto con un Dio che forse è egli stesso. Dice quindi: “Desiderotornare e vedere Dio. E desidero far parte di nuovo della mia famiglia.” 

E l’essere: “Guarda nello stagno. Che cosa vedi?” L’uomo guarda nellostagno e vede suo figlio. L’aveva lasciato ragazzo ed ora è un giovane checorteggia una dolce ragazza. Essi si amano, e sono già entrati nella fase dellacopulazione.

L’essere dice: “Hai una buona possibilità, maestro, di ritornare, puoi farlocome discendente di tuo figlio.” 

 “Di mio figlio? Sarò il figlio di mio figlio”? Io, il padre, devo diventare figlio di

mio figlio, ed egli mio padre?”  “Naturalmente! In un’altra vita egli è già stato tuo padre e tu suo figlio.

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Quindi questa è solo una ripetizione di ciò che è già avvenuto.” L’uomo riflette, guarda l’essere e dice: “Ma io amo mia moglie. Come posso

essere suo nipote?”  “Fin da bambino adorerai tua nonna. Quando sarai adulto, lei avrà già

lasciato questo piano. Perché lei, che ti ha aiutato ad esprimere l’amore d& tuo

cuore, avrà concluso il suo compito; arriverà allora il momento dì occuparti dellapercezione di Dio nella sua bellezza.” L’uomo riflette ancora e dice: “Oh essere che tanto mi hai aiutato, quando

sarà il momento, voglio diventare figlio di mio figlio.” L’essere gli annuncia: “Il momento della semina arriverà presto. Quando tu

lo vedrai, collegati con la luce di tuo figlio.”  “Come posso fare?” L’uomo si gira e, con sua grande meraviglia, l’essere è

scomparso. Al suo posto vede suo figlio davanti a sé, perché è diventato partedella sua luce. Senza sapere della sua presenza, il figlio, negli ultimi tempi, siricorda spesso del padre. ‘Se mio padre mi potesse vedere!’ pensa il figlio. Ed èproprio ciò che il padre fa!

Arriva il momento in cui il bambino viene concepito nel ventre della madre.L’uomo prende parte alla formazione di questo bambino - con i suoi pensieri econ tutto ciò che si augura per la propria vita. Egli può decidere di prenderepossesso del nuovo corpo al momento del concepimento o può aspettare fino adun anno dopo la nascita. L’uomo è molto ansioso, perché tutto gli èestremamente familiare. Ed allora decide di diventare il bambino. Si dà unaspinta, e in un attimo.., ha dimenticato chi è. La prima cosa che percepisce è latosse in gola e qualcuno che gli asciuga gli occhi e lo avvolge in piccoli panni...

La storia che ho raccontato è vera. Non è stato il sublime essere a decidereper il maestro quale dovesse essere la sua vita. Egli lo ha solo aiutato a vedere,accompagnandolo sulle rivedi un magico stagno, dove l’uomo poteva guardareapertamente la sua anima e rivedere la sua vita passata per stabilire le

esperienze che gli sarebbero state utili nella prossima. Fin dai primi momentidella nuova vita, il maestro sapeva già amare. Ciò che dovette invece apprenderefu la capacità di vedere Dio in sé stesso e di diventarlo. E così fece. Il nome diquesto maestro era... Buddha. Da sempre avete scelto. Sempre avete avuto lalibertà di scegliere. Nessuno lo fa per voi. Se l’uomo che viveva in paradiso nonavesse voluto diventare di più e vedere Dio attraverso la bellezza di questo piano,sarebbe ancora al quinto livello.., e il vostro mondo non sarebbe stato benedettodalla sua grande saggezza e dalla sua luce.

Capitolo 7

Morte o ascensione?

La morte non è legge assoluta. E’ molto più facile portare con sé il propriocorpo. Non è necessario nascere nuovamente per tornare qui, ma è possibileandare e venire ogni volta che si vuole.

MAESTRO: Recentemente ho saputo che aspetto un bambino. Vorrei sapereperché questo bambino ha scelto proprio me e, più in generale come si scelgono i

propri genitori.Ramtha:Come si scelgono propri genitori per esprimersi attraverso un nuovo

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corpo? Ci sono molte ragioni, molte risposte. Tutti coloro che hanno lasciatoquesto piano e vogliono ritornarvi, aspettano che qualcuno metta al mondo deibambini - Chi ha avuto discendenti in vite passate, ha tuttora lo schema genetico- che voi chiamate “genitori” - di cui può servirsi per ritornare.

Molti si scelgono genitori tra persone a loro familiari. - tra gli esseri

che in altre vile sono stati loro figli o loro genitori. Alcuni si scelgono Invecedei genitori che non conoscono, ma che tuttavia mettono loro o disposizione un ‘veicolo’ attraverso cui possono esprimersi su questo piano. Quando non c’ènessun veicolo a disposizione di chi in quel momento vuole tornare, può anchesuccedere che egli debba aspettare centinaia di anni prima di trovare un corpoadatto.

Nessuno è in realtà madre o padre di chiunque altro. Tutti sono figli e figliedel Principio Madre-Padre della vita chiamato Dio. Tutti qui Sono reciprocamentefratelli e sorelle, I tuoi figli e i tuoi genitori sono in realtà tuoi fratelli, parti ugualidella Mente di Dio.

Ogni essere sa, prima di tornare qui che non ritorna per essere una grande

bellezza, un uomo ricco o un povero mendicante. Torna perché vuole vivere qui evuole crearsi le condizioni per imparare a livello emozionale su questo piano - perottenere una comprensione emozionale e portarla a compimento nel suo essere.In questo consiste il vero valore delle esperienze della vita, sia qui, sia su altripiani dell’esistenza; perché questa è l’unica cosa che rimarrà con voi nell’eternità.

L’essere che ti ha scelto, maestro, è stato, in passato, tuo bisnonno. Oraritorna attraverso la discendenza che egli stesso ha generato più di un secolo fa.E il tuo desiderio di avere figli gli rende possibile il ritorno, perché gli metti adisposizione un veicolo attraverso Cui tornare. Questo essere è. per così dire, inattesa” del frutto del tuo grembo. Molti in questo pubblico sono attorniati, nel lorocampo di luce, da esseri che aspettano un concepimento.

Maestro: Ciò significa che sarà un maschio - se è stato mio bisnonno?Ramtha: Si. Sei d’accordo?Maestro: Oh si, certo! Ramtha, avrei un’altra domanda. Per ritornare

qui, dobbiamo passare sempre attraverso il processo della nascita?Ramtha: Prima di risponderti, maestro, voglio che tu capisca che questo

è il piano della percezione tridimensionale. É il piano in cui il pensiero diventavisibile nella forma tridimensionale chiamata materia. E il piano della densitàdella materia, perché il pensiero si è trasformato nella frequenza vibratoria dellaluce, la quale, rallentando la propria frequenza, diventa prima elettricità, poimateria informe, infine la materia solida dì questo piano. La materia di questopiano è quindi luce che ha rallentato la propria frequenza vibratoria cd ha assuntola sua forma più densa.

Perché tutto qui abbia la stessa densità, tutto deve vibrare alla stessafrequenza. Per questo il tuo corpo vibra alla stessa frequenza della sedia su cuisiedi. Questo livello esiste per te, perché i sensi del tuo corpo sono stati creati perpercepire la luce nelle sue frequenze più lente, quindi come materia.

Poiché, nella tua essenza, sei un’energia di luce che vibra ad una frequenzapiù alta della densità della materia, se tu non avessi un corpo materiale, lamateria di questo piano per te non avrebbe consistenza. Quindi è il tuo corpoche, attraverso la sua densità e gli organi dei sensi, ti permette di percepire, difare esperienza e di interagire con la materia di questo piano.

Se tu quindi vuoi essere parte di questa frequenza, devi abitare e diventareparte di un corpo manifestato. Un modo per avere un corpo, è venire al mondo

attraverso il processo della nascita. Unico altro modo per fare esperienze suquesto piano attraverso il corpo, è l’ascensione. Per ascendere devi passare

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attraverso il processo della nascita, mantenere inalterata l’integrità del sé eattivare completamente il tuo cervello- Una volta attivata completamente tutta lapotenzialità del cervello, puoi comandare al corpo, ogni volta che lo vorrai, dielevare la sua frequenza vibratoria fino a superare la frequenza della materia edentrare in quella della luce.

Ascendere significa semplicemente elevare la totalità del tuo essere al livellodella luce. La morte è sicuramente una via per arrivarci, ma significa anchepermettere alla struttura del corpo di invecchiare, di decadere ed infine discomparire; si abbandona questo piano, ma senza corpo. Ascendere invecesignifica portare con sé il proprio corpo.

Coloro che sono ascesi da questo piano, hanno saputo dominare la morte,loro ultimo limite. Con il potere del pensiero hanno imparato ad elevare lafrequenza della struttura molecolare del corpo fino al punto in cui il corpo passacon loro nella luce superando per sempre la morte.

Maestro: Non comprendo del tutto come si possa tornare su questo pianocon l’ascensione.

Ramtha: Se porti con te il tuo corpo, maestro, puoi elevarne ed abbassarnela frequenza a qualunque livello desideri. Se decidi di tornare alla frequenza diquesto piano, non hai più bisogno di cercarti un altro corpo per vivere un’altravita, con un’altra famiglia, in un altro paese. Non devi più tornare a nascere suquesto piano del pensiero limitato, non devi più passare attraverso laprogrammazione della consapevolezza sociale e non devi più lottare per dareespressione al sé al fine di riguadagnare la conoscenza del tuo vero essere. Nondevi più imparare di nuovo che il corpo può essere riportato alla pura forma dìluce da cui originariamente è nato. Non devi più imparare di nuovo che la vita suquesto piano della materia è solo illusione e gioco.

Una volta conquistata la capacità di ascendere, il corpo resta tuo per sempree puoi andare e venire con il corpo quando vorrai, Quando vuoi tornare ad essereparte di questo piano, tutto ciò che devi fare è abbassare le vibrazioni del tuocorpo fino alla frequenza di questo piano - e ci arrivi!

Tutti qui sono in grado di ascendere, perché dietro l’illusione della carne sinasconde il creatore di tutti gli universi; voi, per vostra scelta e attraverso ilpensiero illimitato, potete far diventare realtà questa potenzialità. Se vi aprite atutti i pensieri e imparate a non giudicarli, acquistate il potere e la capacità didiventare ogni ideale che vi prefiggete. Allora, attraverso il pensiero, potrete fareo diventare qualunque cosa. Potrete prendere il vostro pensiero, concentrato sulcorpo e comandare al corpo di vibrare più velocemente. Il corpo si eleverà alloraall’ideale su cui il pensiero si è fermato. Tutto il corpo comincerà a vibrare piùvelocemente. Nello stesso tempo la sua temperatura salirà ed esso inizierà a

splendere.Continuando a vibrare più velocemente, la materia del corpo si trasformerà

in pura luce e quindi in puro pensiero. E ciò che prima era visibile, diventeràinvisibile.

Maestro: Sembrerebbe che sia piuttosto difficile ascendere, perché nonsi sente parlare spesso di persone che ascendono.

Ramtha: Al contrario, maestro, è molto facile ascendere. In verità è piùsemplice che morire. Ciò che è difficile, è imparare a non giudicare più i propripensieri. Ciò che, in verità, è difficile, è dominare l’illusione del tempo epermettersi la  pazienza che serve per riuscire ad ascendere. Se riuscite a farequesto, l’ascensione diventa possibile; solo un pensiero vi separa da essa. Ed

allora manterrete con voi il vostro corpo per tutti i tempi e potrete trasferirvi suogni piano, ogni volta che lo vorrete.

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Maestro: E non si fa mai l’esperienza della morte?Ramtha: Mai. Come potresti, se sei al di là di essa?La morte è una grande illusione. La morte, su questo piano, è una realtà

accettata, perché tutti pensano che debba esserci; e così essa è diventata unarealtà. Caro essere, l’unica realtà è la vita; tutto il resto è illusione. Le illusioni

sono pensieri... sono giochi... che diventano realtà.La morte non è legge assoluta su questo piano. È molto più facile portare ilcorpo con sé. Ed allora non dovete più ritornare attraverso il processo dellanascita per vivere in una consapevolezza che, purtroppo, non vi permette diricordare.

Maestro: Quindi non è necessario morire?Ramtha: Nessuno deve morire. Tu morirai solo se credi che debba

accadere. Ma il corpo non avrebbe bisogno di morire. Gli dei che lo hannoprogettato non lo hanno progettato perché duri solo un breve attimo di tempo. Lohanno progettato perché viva attraverso le sue ghiandole, e non attraverso i suoiorgani; grazie al flusso degli ormoni delle ghiandole, esso potrebbe viverecentinaia di migliaia di anni e non invecchiare mai. Così originariamente era statoprogrammato il vostro corpo nella sua struttura cellulare. In un passato recentedella vostra storia c’erano esseri che vivevano migliaia di anni.

La morte significa la fine solo per il corpo, ma non per il sé personale che loabita. Attraverso gli atteggiamenti interiori del sé personale viene limitata la forzavitale del corpo e viene evocata ciò che si chiama morte.

Il vostro corpo reagisce solo a ciò che gli si dice. La vostra anima, che stavicino al cuore, governa l’intero corpo attraverso la sua struttura emozionale. El’anima che attiva la distribuzione degli ormoni in tutto il corpo allo scopo dimantenervi la vita. L’anima non fa questo da sola, bensì sotto la direzione deivostri atteggiamenti interiori e dei vostri processi mentali. A causa di questiatteggiamenti, certi ormoni, dopo la pubertà, cessano di essere prodotti. E da

quel momento viene attivato nel corpo un ormone della morte e il corpo cominciaa decadere, ad invecchiare e a morire. L’ormone della morte è attivato perchésiete pieni di sensi di colpa, di giudizi su voi stessi e di paura della morte. Per voila bellezza consiste solo nell’aspetto esteriore della giovinezza, e non nelcarattere della personalità. Anticipate la vostra morte assicurandovi sulla vita. Viassicurate per proteggere i vostri beni in caso di malattia o altri impedimenti.Fate tutto il possibile per accelerare l’invecchiamento e la morte del vostro corpo- perché aspettate la morte nella certezza che arriverà!

Il corpo è solo un servitore, uno strumento dei vostri pensieri. È unameravigliosa creazione, lo strumento più raffinato che esista. Ma non è statocreato per avere una propria mente. E stato creato per essere un servitore, e

vivrà solo il tempo che voi gli permettete di vivere. Se accettate pensierisull’invecchiamento” e vi aspettate che il corpo si indebolisca e muoia o vi negatel’amore, la felicità e la gioia, il vostro corpo imboccherà la via della distruzioneche porta alla morte.

Maestro, anche in questo preciso istante puoi porre completamente fine altempo e vivere nell’eternità del momento presente, se lo vuoi. Il tempo non èforse un’illusione? Chi lo ha visto? Tra di voi regna una grande ipocrisia, perchépur rifiutandovi di credere all’invisibile, siete tuttavia totalmente adoratori eschiavi del tempo.

Avete direttamente in voi, ora, in questo momento il potere di far tornare ilvostro corpo alla giovinezza e di continuare per sempre a vivere. Come?

Semplicemente attraverso il vostro atteggiamento interiore. Inducetelo adaffermare che il corpo vivrà eternamente, e così sarà. Allontanate dalla vostra

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vita tutto ciò che ne accetta la fine, ed essa non finirà mai. Eliminate la parola “vecchio” dal vostro vocabolario e dalla vostra comprensione. Introducete laparola “eterno”. Cessate di festeggiare i vostri compleanni, perché vi confermanonella convinzione che state invecchiando. Se vi fa piacere festeggiare la vostranascita, fatelo, ma contate gli anni al contrario e diventate più giovani. Se non vi

aspettate di morire, non conoscerete mai la morte.Vivete sempre nel presente. Non accettate nessun futuro che non sia ilmomento che state vivendo. Diventerà eterno, se glielo permettete. Non pensatemai quanto a lungo vivrete, perché vivrete sempre. Pensate al vostro corpo comeeterno, e lo diventerà. E semplicemente così.

Ama te stesso, maestro. Benedici il tuo corpo. Parla alla tua anima, che è ilsignore del tuo essere, e ordina/e di produrre gli enzimi della giovinezza, ed essalo farà. Sappi che il corpo può vivere eternamente. Come? Dicendogli di farlo!

L’immortalità si può raggiungere eliminando il concetto di morte. L’interaumanità potrebbe eliminare la farsa della morte se invece di vivere nel futuro onel passato, vivesse nell’eternità del momento presente e se l’aspettativa neiconfronti della vita fosse più forte di quella nei confronti della morte. L’attesadella morte sarà eliminata negli anni che verranno, perché il tempo non esisteràpiù e queste verità diverranno realtà viventi in ogni essere umano su questopiano. Ed allora la morte diverrà un nulla senza senso.

Maestro: Ho un’altra domanda sull’ascensione. Ascendere è ciò che feceGesù quando risorse e riapparve con il proprio corpo?

Ramtha: È proprio quello che fece Yeshua ben Joseph. È ciò che io feci. È ciòche fece Buddha. È ciò che Osiride, Omeka, Yukad e Rackabia fecero. Ed altremigliaia di esseri che voi non conoscete.

Maestro: Prevedi che molti di noi in questa vita ascenderanno?Ramtha: Pochissimi ascenderanno in questa vita, perché pochi

comprenderanno e apprezzeranno veramente ciò che io insegno, I più

moriranno perché accettano la vecchiaia ed il decadimento; e perché siprendono cura dello splendido veicolo che li ospita solo per migliorarsinell’aspetto esteriore. Di conseguenza invecchieranno e il corpo si corromperàe morirà. Ed allora lo spirito e l’anima si libereranno dal loro legame con ilcorpo. Ma per poter tornare sul piano della densità della materia, avrannobisogno di un corpo attraverso cui potersi esprimere... E così che nascono imaestri.

Molti di voi moriranno. Ma ciò non significa semplicemente che lamaschera del corpo verrà rimossa e che avrete bisogno di indossarne un’ altra. Ma se decidete di ritornare, tornerete ad un livello di consapevolezzache vi faciliterà l’ascensione, perché presto essa sarà una realtà

generalmente compresa ed accettata.Maestro: Posso fare qualcosa per il mio corpo che sia di aiuto almio bambino?

Ram tha: L’unica cosa che devi fare per il tuo corpo, maestro, e non preoccuparti del suo aspetto esteriore! Sappi che è bello in ogni momento, edallora anche il tuo bambino proverà la stessa sensazione quando verrà almondo. Non importa che aspetto avrai durante la gravidanza, il bambino saràun’anima felice. Hai imparato qualcosa di nuovo da quanto ho detto?

Maestro: Molto, grazie.Ramtha: Maestro, non dire mai al tuo bambino, mentre cresce, che

la vita diverrà più bella quando sarà grande. Con ciò porresti dei limiti ad un

altro essere. Rendilo consapevole che ogni momento della sua vita èimportante. Permetti al tuo bambino di crescere lentamente e di rimanere

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bambino fino a quando lo desidera. Ed allora sarai una meravigliosabenedizione per uno dei tuoi amati fratelli e potrai condividere con lui la suagioia su questo piano. Così sia.

Capitolo 8

Creazione ed evoluzione

Solo voi siete stati creati direttamente da Dio. Tutto il resto l’avete creato voi;l’avete fatto esistere voi con la vostra capacità di pensare e di sentire.

CHI HA CREATO TUTTE LE LUCI NEL CIELO? Chi ha pro gettato la bellezza deifiori e la maestosità degli alberi? Chi ha creato l’enigma e il miracolo chiamatouomo? Non è stato Dio, la totalità della vita. Siete stati voi, gli dei, i meravigliosifigli di un Padre che tutto ama, a creare tutto ciò che è. Tutto! Il Padre è lasostanza, la totalità del pensiero da cui tutto proviene. Ma voi, che possedete lacapacità di pensare e di sentire e la divina essenza della libera volontà, siete isupremi creatori nella vita.

Dio, in verità, è la totalità del pensiero – la fonte di tutto ciò che è. Ma voi sietecoloro che hanno creato, dal pensiero che è il Padre, lo splendore e la bellezzadella forma. Grazie al vostro potere creativo e alla vostra sovrana divinità avetela capacità di accogliere, di trattenere e di contemplare il pensiero; e per mezzodi questa intelligenza avete dato forma a tutto ciò che è.

Affidatevi per un momento alla vostra fantasia. Immaginatevi qualcosa digradevole, di eccitante, di appassionante. E quindi sentite tutta l’emozione diquesta fantasia. Nello stesso modo è stato creato il vostro universo. Così è stato

creato l’uomo. Così è stato creato tutto.Miei amati maestri, voi siete, in verità, i creatori di tutta la vita. Siete coloro che

hanno creato le spettacolari luci che vedete nel cielo. Siete coloro che hannocreato le realtà del colore, della forma, della struttura e dell’odore. Siete, inverità, le magnifiche creature di un magnifico Padre che è veramente tutto ciòche è. Non siete i bastardi dell’universo- ne siete i creatori! Siete la suprema intelligenza di Dio che si esprime attraversola propria creazione, chiamata uomo; e tutta la vita è in attesa della vostrapresenza, del vostro pensiero e del vostro sentimento.

Miei stimati fratelli, voi siete esseri sublimi, di divina grandezza. Nel vostroessere si nasconde l’intelligenza e il potere di creare tutte le cose... e tuttavia non

volete rendervene conto. Non siete solo creature di carne; siete esserisorprendenti e, attraverso la forma, manifestate continuamente la creatività cheè in voi.

Senza il vostro pensiero creativo, senza la vostra superba intelligenza e laprofonda emozione nelle vostre anime - senza l’aspetto invisibile in voi - saresteun nulla. Senza le vostre capacità creative anche la vita sarebbe un nulla, perchéil pensiero non potrebbe diffondersi e trasformarsi nei valori della vita onell’eternità non ancora vissuta.

Senza di voi nulla potrebbe essere riconosciuto per ciò che è. Che scopoavrebbe la vita e la bellezza di un fiore se non ci fosse nessuno ad apprezzarle?Senza di voi esse non avrebbero nessun senso.

Senza di voi questo vostro pianeta nuoterebbe informe nel seme dellacreatività. Senza di voi non ci sarebbero mai state le stagioni, non sarebbero mai

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sbocciati i fiori, non sarebbe mai sorto il sole e non avrebbero mai soffiato i venti.Perché voi avete creato questo regno secondo i vostri disegni e i vostri fini; etutte le cose ben volentieri si sono manifestate per glorificare il Dio che vive invoi.

Chi altro poteva progettare questo splendido luogo perché voi lo abitaste? Siete

stati voi. Perché, in verità, siete creature di suprema intelligenza. E non avetedovuto evolvervi per diventarlo - lo siete sempre stati!Sono qui per insegnarvi a diventare davvero illimitati; ma prima vi insegnerò a

riconoscere la vostra importanza ed il vostro valore. Per sapere che siete divini,per capire la suprema intelligenza e il sorprendente potere che possedete, èimportante che comprendiate il vostro retaggio. Che comprendiate come all’iniziosiete diventati piccole scintille di luce di incredibile potere e come vi siete evolutiper diventare l’enigma chiamato uomo. Da qui vorrei cominciare.

NEL VOSTRO LIBRO DEI LIBRI è scritto: “In principio era il Verbo, e tutto fu fattoper mezzo di lui.” È del tutto improprio! Il Verbo non sarebbe stato nulla senza ilPensiero, perché il Pensiero è la base e il creatore di tutto ciò che è.

In principio (ciò che voi chiamate “principio”) era l’infinitezza del Pensiero.Questa infinitezza del Pensiero la chiamerò Dio, il Padre. Ciò che chiamate Dio, inuna comprensione più illimitata è Pensiero -la causa e il fondamento di tutta lavita.

Tutto ciò che è, ciò che fu e ciò che sarà, proviene dal Pensiero, dall’intelligenzache è la Mente di Dio.

Quindi in principio era lo spazio infinito del Pensiero. E Dio sarebbe semprerimasto Pensiero senza forma se non avesse contemplato sé stesso - Egli rivolseed indirizzò su di sé il Pensiero che Egli era. Allorché il Padre contemplò ilPensiero che Egli era, si espanse in una forma unica di sé stesso.

Perché ogni volta che un pensiero viene contemplato, la sola azione del

contemplare espande il pensiero - il pensiero diventa qualcosa di  più, diventa piùgrande. Allo stesso modo il Padre, che mai prima di allora aveva esteso il proprioessere, contemplando sé stesso, aumentò la propria grandezza.

Cosa indusse il Padre a desiderare di espandere sé stesso in un’esistenza piùgrande? L’amore! La vera essenza, l’unico fine del pensiero contemplativo èl’amore. Fu l’amore di Dio verso di sé che lo indusse a contemplare sé stesso,dando vita ad una forma unica ed ampliata di sé.

Da questo movimento dell’amore siete nati tutti voi. Perché nel momento in cuiDio abbracciò ed amò sé stesso, espandendo la propria grandezza, voi sietediventati ciò a cui Dio si è esteso. Ognuno di voi è diventato, nello stessomeraviglioso momento, una sublime parte del primo pensiero contemplato ed

ampliato.Come prima parte manifestata di Dio, il Padre, ognuno di voi è diventato un diodi Dio, un figlio del Padre, ed una parte dell’intelligenza divina chiamata Mente diDio. Voi, gli dei, siete l’unica creazione che proviene direttamente da Dio. Sietel’unica creazione ad essere il vero duplicato di ciò che è il Padre; perché siete ilPadre in una forma ampliata di sé stesso. Tutto ciò che il Padre è, lo èinfinitamente nella molteplice pluralità dei suoi amati figli. Dio, il Padre, èPensiero contemplativo e potente, è Vita - è eterno fluire che, come i vostripensieri, non può fermarsi mai. Perché il Pensiero, ossia la Vita, si possaespandere continuamente nell’eternità, deve avere una ragione per farlo. Questaragione siete voi. Ognuno di voi è diventato una parte della Mente di Dio perché,

attraverso voi, la vita possa continuare ad espandersi nell’eternità - la quale, inverità, non conosce tempo, perché è in questo momento; è la perennità e

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l’eternità del momento presente.Allo scopo di continuare ad espandersi, il Padre ha dato a ciascuno di voi l’unica

cosa che è e sarà: la totalità del pensiero che è la totalità di Dio. Ad ognuno di voiil Padre, per il Padre, ha dato tutto ciò che siete:un’intelligenza divina ed una volontà sovrana e creatrice. Grazie a questa

intelligenza ed alla libera volontà avete ottenuto il potere di prendere dalPensiero, che è il Padre, e di espandervi secondo i processi del vostro pensierocontemplativo.

Dio, la Mente Divina, si espande continuamente e cresce attraverso ciascuno divoi. Tutto ciò che diventate nella vostra espansione, lo diventacontemporaneamente anche il Padre. E ciò che il Padre è diventato attraversol’espansione di tutti  i suoi amati figli, potete diventarlo immediatamente anchevoi, perché ogni figlio può sempre ricevere tutto ciò che è il Padre. Attraverso ivostri pensieri contemplativi potete sempre essere ciò che è Dio - un regnoeterno, straordinario, meraviglioso e in costante espansione.

QUANDO IL PENSIERO, AL MOMENTO DELLA VOSTRA ORIGINE, contemplò séstesso, si espanse e diventò il principio del Pensiero chiamato Luce. La luce fucreata per prima, perché ogni volta che il pensiero contempla sé stesso e siespande, la sua frequenza vibratoria si abbassa ed emette luce. La luce è quindila prima forma rallentata del pensiero che si è contemplato ed esteso.

Il vostro originario retaggio risale alla nascita della Luce; perché ogni particelladi luce, nata dal primo pensiero che ha contemplato sé stesso, è diventata unindividuo, un dio, un figlio. Quindi al momento della creazione tutti sono diventatiesseri di luce.

Ognuno è venuto alla luce nello stesso momento. Tutti gli esseri, che sonostati e che saranno, dal Pensiero sono diventati Luce nel momento in cui Diocontemplò sé stesso. La Luce emanata dallo spazio del Pensiero, rimase attigua

alla Mente di Dio e divenne parte del fluire di tuttii pensieri, che chiamerò “fiumedel pensiero”.

La luce che ognuno di voi è diventato, è stata ed è l’intelligenza che siete; è Dionella sua forma estesa, che è luce. Questa luce divina, che è il vostro corpooriginario e permanente, è lo spirito del vostro essere - oppure ciò che io chiamoil dio del vostro essere, perché il vostro spirito è Dio, la Mente di Dio, che haassunto forma individuale. Anche oggi possedete lo spirito originario, l’originarioSé divino, l’originario corpo di luce, che siete diventati in tutto il vostro splendorenel momento in cui il Pensiero, vostro amato Padre, contemplò ed espanse séstesso diventando Luce.

Al momento della vostra origine, quando il Pensiero, che è Dio, si estese allo

spirito del vostro essere, nacque un’emozione, breve e fuggevole. Così, graziealla vostra forza creatrice, fu creata la vostra anima affinché catturasse il fiume diamore che emanava da Dio, il Padre. Essa fu creata allo scopo di trarre deipensieri dal perenne flusso del “fiume del pensiero” e fermarli in forma disentimenti in uno stato di permanenza - che è la memoria.

La vostra anima, che abita nel vostro spirito, vi ha permesso di essere unprincipio creatore. Perché per creare, dovete essere in grado di trattenere, chiarae ferma nella memoria, l’immagine di un pensiero. Facendo ciò, potetecontemplare il pensiero ed espanderlo, creando ciò che chiamate realtà.

Ad esempio, per creare un nuovo fiore, unico nella sua bellezza, deve primanascere in voi il pensiero di un fiore. Il pensiero di un fiore è preso dal flusso

perenne del Pensiero, che è tutt’uno con il vostro spirito, la luce del vostroessere. Il pensiero viene quindi trattenuto, come chiara immagine, nell’anima,

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sotto forma di emozione. Attraverso il vostro desiderio potete ora richiamarel’immagine del pensiero “fiore”, contemplarla ed espanderla in qualsiasistraordinaria forma, colore o grandezza desideriate. Allora potete creare un fiore- come e quando volete, in un modo che non ha uguali. Trattenendo il pensieroperfettamente fermo nella memoria, potete delinearne con precisione l’immagine.

Senza l’anima non potreste espandere il Padre nella forma creata perché nonpotreste tener fermo il pensiero per contemplarlo ed espanderlo in creazione.Ciò che chiamate creazione in realtà è il valore della vita che sempre è stato.

Non c’è inizio della creazione e sicuramente non c’è fine. E tutti voi, gli esseri diluce, gli dei, siete i creatori che attingono alla sostanza del Pensiero. DalPensiero, che è il Padre, i figli hanno creato tutto. E qualunque cosa i figli creino,diventa il sé esteso del Padre.

Tutto ciò che vedete attorno a voi, si chiama materia. Il Padre è la materia,perché tutto è Dio. Ma i creatori e gli ideatori della materia sono quei supremiartigiani che voi siete, gli dei che voi siete; perché fin dal vostro inizio la vostraintelligenza vi ha permesso di manifestare nella materia ogni ideale che avevatedelineato nel pensiero.

Tutto deriva dal Pensiero. Tutto! Ogni parte della materia proviene da unpensiero abbracciato come emozione, per dare forma ad un ideale dellacreazione. Prima che qualunque cosa fosse creata, l’anima ne ha disegnato ilpensiero come ideale. Tutte le cose materiali prima sono state immaginate daglidei come ideale del pensiero, e poi da essi costruite con la materia, che è ilPadre.

Tutta la materia è avvolta nella luce. I vostri scienziati cominciano a sospettare(ed a ragione) che la luce, abbassando e rallentando la propria frequenzavibratoria, diventi materia informe. E da dove proviene la luce? Dal Pensiero, daDio.

Ogni volta che contemplate un pensiero e lo accogliete nelle vostre emozioni, il

pensiero si espande alla frequenza vibratoria della luce. Quando rallentate ilmovimento delle particelle di luce e lo condensate, create una carica elettrica - uncampo elettromagnetico con polo positivo e negativo, che voi chiamate elettricità.Se poi continuate a rallentare ed a condensare il pensiero oltre il campoelettromagnetico, la carica elettrica si coagula in materia informe. La materiainforme, a sua volta, si coagula in strutture molecolari e cellulari, che costituisco-no ciò che si chiama forma. E la forma è tenuta insieme dal pensiero che l’animaha disegnato come ideale della creazione.

Voi create tutto prendendo ciò che non ha velocità - il pensiero -, lo espandetetrasformandolo in ciò che ha velocità - la luce - e rallentate quindi la luce fino acreare tutto ciò che vi circonda.

Amati maestri, siete voi che, attraverso i vostri processi mentali, avete creato labellezza e lo splendore di tutto ciò che è. Siete voi che avetecreato tutte le cose - partendo dal pensiero fino alla luce, all’elettricità, allamateria, alla forma - e le avete poste in essere semplicemente con il pensiero e ilsentimento. Perché eravate pensiero che è stato rallentato nella luce, avetecontemplato la luce che siete diventati e l’avete amata; e con ciò aveteulteriormente rallentato la luce e creato l’elettricità. Quando poi avetecontemplato l’elettricità, che Dio era diventato grazie al processo dei vostripensieri, avete nuovamente rallentato l’elettricità trasformandola in materiainforme, o “pensiero coagulato”, la forma più bassa del pensiero e tuttavia unadelle dimensioni del “Padre dentro sé stesso”.

Ciò che avete appena appreso è un primo passo verso la scienza che possiamodefinire “dal-pensiero-alla-materia”. È una scienza che non è mai stata insegnata;

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è stata semplicemente compresa perché era un processo della vita in cui eravatecoinvolti. Da questa scienza e da questa comprensione hanno avuto origine leforme create.

Agli inizi della creazione della forma, gli dei contemplarono sé stessi (le luci cheessi erano) e crearono l’ideale della luce nella materia, creando i cosiddetti soli -

e ce n’erano miliardi di miliardi, erano innumerevoli! Tutti i soli furono creati dallaconcentrazione o fusione di materia gassosa che è il risultato del rallentamentodell’elettricità. Dai grandi soli - le scintille della vita - furono create delle sfererotanti chiamate pianeti e messe in orbita. Su queste sfere gli dei crearono forme- ed avete impiegato eoni per imparare a farlo.

Chi ha creato questo universo e tutti gli altri universi che ruotano attorno a solipersino più grandi? Siete stati voi! In verità! Siete stati semplicemente voi aprogettarli. Ogni cosa che avete creato attraverso il vostro pensierocontemplativo, ha ampliato la vostra esperienza e ciò ha permesso ai vostrisentimenti - il prezioso frutto del pensiero - di nascere nella vostra anima. Eattraverso i sentimenti è stato possibile creare il piano della materia.

La vostra divinità consiste nell’essere, in verità, le originarie scintille di luce;voi, i creatori, dal Padre avete creato tutto ciò che è, attraverso la vostra sovranavolontà. Tutto! Dio non ha creato gli universi - Dio ègli universi! Gli universi liavete creati voi, pensandoli, e sentendoli nelle vostre anime.

LA MAGGIOR PARTE DI VOI ERA TRA QUEGLI DEI che, coni fa, sono venuti suquesta terra e qui hanno creato e sviluppato tutta la vita. Per milioni di anni,secondo il vostro calcolo del tempo, avete preso dal Pensiero, che è il Padre, eattraverso la vostra suprema intelligenza e il vostro potere creativo avetemodellato i vostri ideali della creazione.

Voi, gli esseri di luce, avete formato organismi viventi da batteri che erano natidalla reazione della materia gassosa con l’acqua. Con questi elementi inizialiavete creato le diverse forme di vita. All’inizio le vostre creazioni erano solo un

grossolano insieme di materia, un “ammasso di qualcosa”. La vostra creativitàera molto semplice, perché stavate appena cominciando a capire la realtà dellamateria e come creare con essa. Ma nel corso di coni di tempo avete creato lepiante, gli animali ed ogni altro essere vivente su questo piano.

Avete ideato le creature come espressione delle vostre emozioni creatrici, comeespressione della creatività della vita; erano forme di vita in grado di muoversi edi esprimersi. Un gruppo di voi ha creato il fiore; è stato introdotto il colore, èstato aggiunto il profumo. Più tardi sono stati ideati aspetti diversi del fiore e nesono risultate nuove variazioni.

Dovete capire che per creare queste cose non avete lavorato fisicamente,perché come esseri di luce non avevate un corpo con cui lavorare. Diventavate

semplicemente tutto ciò che volevate creare. Per dare sostanza, personalità,intelligenza e forma alla materia, siete diventati parte di tutto ciò che avetecreato. Quando ogni creazione è diventata una parte vivente dell’intelligenza delsuo creatore, vi siete ritirati da essa - sempre alla ricerca di creazioni più grandi.

Tutto ciò che avete creato qui non sarebbe così bello, sublime e significativo, senon avesse dentro di sé il “respiro della vita” del suo creatore. Voi avete malatonelle vostre creazioni l’intelligenza, ossia gli schemi della memoria genetica, dettiistinto. Ciò ha dato alle vostre creazioni uno scopo di vita e, attraverso i processiriproduttivi e l’incrocio dei geni, ha creato i presupposti per lo sviluppo di nuovespecie. Ogni nuova specie ha continuato a portare in sé l’intelligenza dell’istinto -il respiro della vita degli dei creatori che avevano avviato gli sche88

mi dell’evoluzione. Per questo tutte le cose viventi hanno in sé l’essenza divina, lascintilla della vita che proviene da voi, gli dei, i creatori.

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SOLO QUANDO FU COMPLETATA UNA CATENA ALIMENTARE, gli dei decisero dicrearsi un veicolo di materia attraverso cui poter fare esperienza delle lorocreazioni e continuare ad esprimere la loro creatività - ma questa volta come séstessi e non attraverso le loro creazioni. A questo scopo crearono il corpo

dell’uomo.Il pensiero è una frequenza penetrante, un’essenza che attraversa la materia.Di conseguenza gli dei, che erano pensiero in forma di luce, pur potendodiventare il fiore, non potevano annusarne il profumo. Erano come la brezza chesoffia dolcemente tra gli alberi, ma che non può sentirli o abbracciarli. Essipotevano attraversare la pietra, e tuttavia non potevano sentirla - perché per ilpensiero la pietra non ha consistenza ed esso non ha la sensibilità per sentirel’essenza di una vibrazione più bassa. Per poter odorare, cogliere, tenere in manoil fiore, per poterne conoscere la bellezza e percepire la vividezza, gli dei dovette-ro creare un veicolo materiale che vibrasse alla stessa frequenza del fiore.

Così, dopo tutte le altre cose, fu creato il corpo dell’uomo per permettere aglidei di fare esperienza delle loro creazioni e di esprimere la loro capacità creatriceattraverso la materia, la “massa solida”, cioè attraverso il Pensiero portato allasua espressione più bassa.

L’uomo fu creato come veicolo da un ideale del pensiero, per permettere aglidei di muoversi. Quel corpo era ideale per un dio, perché poteva ospitare l’animae contemporaneamente essere avvolto dallo spirito del dio. Grazie all’involucrocorporeo gli dei ora potevano toccare il fiore ed annusarne il profumo; equell’esperienza fu registrata per sempre nelle loro anime sotto forma disentimento, il prezioso frutto della loro azione. Ora potevano veramente guardareun albero e contemplarlo, godere del suo profumo e toccare la sua bellezza. Oragli dei potevano vedersi, toccarsi, abbracciarsi e parlarsi l’un l’altro. Ora potevanonutrirsi e curarsi a vicenda, osservarsi e vivere piacevolmente assieme. Ed iniziò

per gli dei in forma di esseri umani un’avventura completamente nuova con lamateria, un nuovo gioco - e ciò che ne ricavarono fu l’invisibile essenza chechiamiamo sentimento.

Gli dei, esseri di luce che non conoscevano la densità della materia, crearonouna densità adatta alloro ideale. Attraverso la massa corporea potevanoesprimersi in una nuova realtà: potevano manifestare il pensiero nella formachiamata materia. Con ciò diventarono Dio - il Pensiero di Dio - che si manifestanell’intelligenza delle cellule dell’intera umanità. E diventarono Dio-uomo, uomo-Dio: Dio che si esprime nel miracolo della forma umana; uomo che esprime il Dioin sé per continuare l’espansione del Padre nell’eternità.

I PRIMI UOMINI COMPARVERO SOLO dopo lunghi esperimenti di un gruppo didei. Dapprima furono creati solo i maschi, senza gli organi genitali esterni. Gliorgani genitali erano interni e permettevano la riproduzione attraverso il processodella donazione.

Perciò all’inizio, tutti i corpi umani erano uguali. Erano creature piuttosto goffeche oggi vi sembrerebbero addirittura grottesche. Ma agli dei, allora, sembravanomolto belle. Purtroppo esse non erano molto agili sulle gambe; e cosìdiventavano spesso preda degli animali. Per questo gli dei continuarono per lungotempo i loro esperimenti, provarono e modificarono le loro creature finché essedivennero degne di essere completamente abitate. E quando il corpo fusufficientemente perfezionato, molti dei, con grande giubilo, presero possesso dei

corpi per affrontare una nuova avventura nell’esplorazione della Vita.I corpi abitati dagli dei possedevano un meccanismo che permetteva agli esseri

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di luce di migliorarli continuamente affinché potessero vivere e coesistere in unambiente molto pericoloso: ogni cellula del corpo fissava sotto forma di schema ilricordo di ogni pensiero che il dio aveva accolto come sentimento, e lotrasmetteva attraverso il processo di donazione.

Quando molto tempo dopo, la donna, “grembo dell’essere umano”, fu pensata e

creata come forma più perfetta dell’uomo, fu possibile rendere unico ed ancorapiù raffinato il corpo grazie all’incrocio dei geni. L’uomo portava nel suo seme e ladonna nel suo ovulo gli schemi della conoscenza che fino ad allora ognuno di loroaveva raggiunto. Attraverso la copulazione, i due schemi genetici si uniscono percreare un essere migliore, risultato delle esperienze e delle conoscenze deigenitori. Tuttavia questo processo ha migliorato solo il corpo, ma non lo spirito.

Poiché la comprensione degli dei che vivevano come esseri umani, cominciò acrescere - come richiedeva la lotta per la sopravvivenza -, il corpo si perfezionòcontinuamente, o, come voi dite, si “sviluppò” rispetto alla propria formaoriginaria; e questo processo continuò per dieci milioni e mezzo di anni, secondoil vostro calcolo del tempo. Tanto avete impiegato per diventare ciò che siete inquesto momento.

Il vostro corpo è giovane. L’essere umano, nella sua posizione eretta, ha solodieci milioni e mezzo di anni. Ma voi, come esseri di luce, esistete già da sempre.Perché, come si può stabilire nel tempo l’inizio del pensiero contemplativo, se iltempo non esisteva? Quindi siete vecchissimi. Per miliardi  di anni, secondo ilvostro modo di concepire e calcolare il tempo, avete agito sul pianodell’elettricità. Poi, abbassando la frequenza dell’elettricità alla materia informe,avete dato il via ad una nuova avventura. Così, attraverso miliardi di anni diricerca e di sperimentazione, l’uomo è diventato una creatura dotata di vita e direspiro, risultato di pensiero coagulato e di materia densa.

TUTTO CIO’ CHE ESISTE SU QUESTO PIANO L’AVETE CREATO VOI. Senza di voi

non ci sarebbe questa realtà. Gli animali sono creature dell’amore, perché voi, iloro creatori, avete malato in loro il respiro della vita. I fiori sono creazionidell’amore, perché portano in sé gli stessi schemi della vostra bellezza - cometutta la vita. E tutto grazie a voi.

Chi siete voi? Siete i grandi dei della luce, i grandi creatori di tutta la vita. Sieteil grande infinito Pensiero, esaltato e contemporaneamente abbassato nellamateria creatrice. Siete Dio, l’eterno Pensiero, che fa esperienza della formachiamata umanità. Siete Dio che si manifesta come essere umano per continuarel’espansione del Pensiero nell’eternità.

MAESTRO: Mi trovo nella situazione di dover decidere se continuare a seguire ituoi insegnamenti. Tutto ciò che dici mi piace, ma mi chiedo se ciò che insegni siavero. Puoi dirmi o mostrarmi qualcosa per convincermi che ciò che dici è vero?

Ramtha: No. Ma voglio chiederti: che cosa non è verità?Maestro: Che cosa non è verità? Ho sentito, ad esempio, poco tempo fa

la registrazione di un tuo intervento in cui davi una descrizione molto belladell’inizio della creazione. Era molto stimolante e molto dettagliata,soprattutto se confrontata con altre versioni. Mi piacerebbe credere chetutto sia successo esattamente come tu racconti. Ma non sono sicuro chequello che hai detto sia vero.

Ramtha: Ma allora, come è successo?

Maestro. Non ho una spiegazione. Sto solo cercando di capire.Ram ha: Hai sentito molte spiegazioni della creazione. Quale scegli?

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Maestro: Veramente ne conosco solo due o tre. Ma la tua è quella chemi piace di più.

Ramtha. Perché?Maestro: Perché è la più dettagliata.Ramtha. Come mai è così dettagliata? Come si può avere una cono-

scenza così dettagliata delle cose di cui si parla?Maestro: Per esperienza!Ramtha: È vero, questa è stata la mia esperienza di come è avvenuta e

di come avviene la creazione. Essa è parte del mio ricordo.Maestro: Ma tu capisci i miei dubbi?Ramtha: Certamente, ma li hai perché non hai  permesso a te stesso di

ricordare. Voglio dirti questo: riascolta la registrazione; mentre tutte lealtre versioni non sono assolutamente riuscite a dare una spiegazionesoddisfacente, in questa versione non ci sono lacune e tutto è coerente. Michiedi di con vincerti. Non lo farò, perché non potrei mai convincerti. Solotu puoi permettere a te stesso di essere convinto.

Maestro. Posso farti alcune domande di chiarimento?Ramtha: Certamente.Maestro: Hai detto che il Padre si espande attraverso di noi. Significa

che grazie a noi, grazie alle nostre creazioni, la Mente Divina cresceveramente?

Ramtha: Veramente. Il Padre, all’inizio, era il Vuoto senza forma, loSpazio senza luce. E lo sarebbe sempre rimasto se non avesse contem-plato sé stesso ed abbracciato il Pensiero che Egli era. Con ciò ha esteso séstesso diventando Luce - che è la prima espansione del Pensiero.

Da questa Luce siamo derivati tutti noi. Perché? Per continuare l’espansione delPadre nell’eternità. Come? Sempre attraverso il processo della contemplazioneche il Padre ha iniziato al momento della nascita delle nostre forme di luce.

Dallo splendido momento della nascita delle nostre anime, ognuno di noi hacominciato ad evolversi e ad espandersi. Le nostre anime ci hanno permesso dicaptare i pensieri e di trattenerli sotto forma di sentimenti. Con ciò abbiamopotuto rivolgerci verso l’interno, contemplare il pensiero ed espanderlo nellacreatività. Questo ha permesso al mondo di esistere, al seme del fiore disbocciare, agli animali di vivere e di spostarsi.

Il Pensiero, vostro amato Padre, in sé stesso è emozione non manifestata. Ipensieri non sono percepiti come esistenti se non sono manifestati comesentimenti nell’anima. Solo quando il pensiero è abbracciato e registratonell’anima, diventa reale; acquista forma, struttura e durata.

Chi ha creato tutto ciò che vedete qui? Non è stato Dio. Siete stati voi, gli dei,

le creature fatte di emozione che hanno preso il pensiero e, attraverso ilsentimento, l’hanno trasformato nelle forme più basse, cioè in materia. Ciò chechiamate realtà, lo diventa solo quando un pensiero entra come sentimentonell’anima per formare un ideale della creazione e ad esso viene data espressionecome forma creata. I sentimenti e le emozioni danno sostanza al pensiero ecreano la forma chiamata realtà. Questo è il modo in cui il Padre cresce in ogni momento.

La forma creata è quindi l’evoluzione del Pensiero in sentimento. Solo così puòessere creata la materia. Solo così potete creare, evolvervi, diventare, esprimervi- fare tutto ciò che volete. Non siete mai stati giudicati dalla Forza della Vita chevi permette di essere ciò che siete, perché, essendo ciò che siete, espandete e

manifestate la Mente di Dio.Il Padre non solo opera attraverso di voi, ma sente anche attraverso di voi, è

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attraverso di voi. Voi siete ciò che Egli è - e ciò che Egli è, viene creato ed estesoin ogni momento della vostra vita. Questo è il motivo per cui tutto ciò che fate eche avete fatto, è sempre stato accettato da Dio.

Tutto ciò che è nato dal pensiero e dalla luce l’avete creato voi. In questo modoè stato esteso il regno del cielo, il regno di Dio, attraverso di voi, i suoi amati

figli, che siete Lui. Amate quindi ciò che siete, perché siete esseri belli che hannocreato tutto per pura gioia.Maestro: Grazie, Ramtha. Ho un’altra domanda. Hai detto che l’uomo esiste qui

da dieci milioni e mezzo di anni. Ma per quello che so, gli scienziati hanno leprove che l’uomo esiste da appena uno, al massimo due milioni di anni.

Ramtha: Cerca di capire: i vostri archeologi stabiliscono le date basandosi sullaradioattività dei loro reperti. Ciò che dà radioattività alle cose è il principio-luceche chiamate sole. Tuttavia la luce del vostro sole non ha irradiato direttamentela terra così a lungo come i vostri scienziati credono, perché il vostro pianeta, perun lungo periodo, è stato circondato da acqua. Era l’acqua degli oceani che a queltempo era ancora nell’atmosfera. La luce del vostro sole colpiva quindi l’acquanella stratosfera, e l’acqua diffondeva la luce; quindi c’era luce diffusadappertutto e nulla era esposto alla radiazione come succede oggi. Nonostanteciò l’età dell’uomo è ancora stabilita in base alla radioattività dei repertiarcheologici perché si crede che i raggi del sole abbiano avuto accesso diretto aquesto pianeta più a lungo di quanto in realtà non fu.

Gli dei sono qui come esseri umani da dieci milioni e mezzo di anni- ed hanno assunto molte forme del corpo per perfezionano. Ciò che ti ho appenadetto, è un elemento di riflessione perché tu possa trarne le tue conclusioni.

Dimmi, maestro, perché preferisci questa storia della creazione alle altre? Lo saiperché?

Maestro: Semplicemente perché mi piace questa spiegazione.Ramtha: Ma perché ti piace?

Maestro: Perché dici che siamo tutti perfetti, che nessuno è inferiore a chiunquealtro, e che la vita.., è perenne.

Ramtha: In verità! E ciò significherebbe anche che tutto quello che vi hannoinsegnato le vostre religioni potrebbe essere sbagliato. Sai che cosa c’è di bello inquesto? Che forse non esiste veramente né diavolo, né inferno, né peccato, nédannazione, né un Dio terribile - che tutto ciò potrebbe essere sbagliato. E lo è.

Capitolo 9

Superiori agli angeli

Far parte dell’umanità è un’esperienza sacra, perché solo come esseri umani  potete fare completa esperienza di Dio.

SIETE REALMENTE SPLENDIDI, ognuno di voi lo è; perché siete vivi, creativi,unici e, in verità, divini. Vi è stato insegnato che siete creature miserabili, ma, inrealtà, ciò che conta è il valore che avete all’interno della vita. Siete gli amati figlidi Dio, il Padre, perché siete una parte eterna della Mente di Dio. Tuttavia doveteancora riconoscere quanto veramente valete; ma lo scoprirete presto.

Ognuno di voi è per me un amato fratello - e non solo per me, ma per tutti

gli esseri, visibili ed invisibili, di tutti gli universi e a tutti i livelli della vita. Perchétutti noi siamo collegati attraverso la grazia, l’intelligenza, e soprattutto

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attraverso l’amore di Dio - il meraviglioso Pensiero che vi sostiene e vi regge perl’eternità, incurante delle vostre deprecabili azioni.

Siete molto più preziosi di quanto sappiate. Perché in assenza anche di unosolo di voi, la vita, gli universi e le strutture molecolari non sarebbero mai esistiti.Per voi e grazie a voi, la Vita è diventata un’esuberante rappresentazione

dell’intelligenza, la messa in scena della continuazione dei percorsi del Pensieronei brillanti colori della realtà. Siete veramente preziosi, perché ognuno di voi, aldi là di quello che pensa di sé stesso, partecipa alla spettacolare rappresentazionedi Tutto-ciò-che-E.

Siete splendidi! Guardate tutti coloro che con voi formano l’umanità. Non c’èun viso uguale all’altro. Siete come i fiori di un magnifico giardino che sifecondano a vicenda e creano nuovi fiori sempre più belli e rigogliosi nelle lorotonalità di colore. Ognuno di voi è bello nella propria diversità, perché ognuno divoi è Dio che si esprime attraverso l’unicità dei vostri piani creatoriconsapevolmente progettati.

Tutti voi siete stati fasci di pensiero emananti luce e siete diventati lacontinuazione di Dio nella perenne eternità. Per ampliare il regno delle vostreesplorazioni, avete progettato, con grande attenzione e attraverso moltiesperimenti, un corpo materiale, che è pensiero coagulato. Grazie ai vostri corpisiete stati in grado di esprimere voi stessi anche su un altro piano dell’esistenza edi esplorare la totalità dei percorsi del Pensiero, che è Dio. Nell’avventura versol’infinita creatività, voi, che all’inizio eravate luce senza forma, vi siete trasformatinella materia cellulare dell’umanità. E ciascuno di voi è diventato Dio-uomo:l’intelligenza chiamata Mente di Dio che si esprime attraverso l’organismo viventedell’uomo.

Come umanità siete un’intelligenza sorprendente. Non solo avete ma-latonelle vostre cellule il respiro della vita e l’istinto della sopravvivenza, ma, secondoscopi divini, avete anche integrato la vostra suprema intelligenza con la materia

del corpo per perfezionarlo ed evolverlo. Seguendo un vostro piano scientifico dievoluzione, siete passati dal cosiddetto uomo di Neandertal all’Homo sapiens. Inquesto modo l’umanità su questo piano - attraverso eoni di tempo e moltiesperimenti, attraverso fasi evolutive e molti traumi - si è trasformata negliesseri eretti che ora siedono qui davanti a me.

Voi tutti vivete qui su questo piano della materia per dimostrare il poteredella vostra intelligenza creatrice. É un livello molto importante della vita, perchéospita il Pensiero, vostro amato Padre, in tutte le sue forme - dalla luce alladensità della materia.

L’intelligenza prospera ovunque. Ma qui, su questa vostra Terra, l’umanità,unione di pensiero e materia, è al culmine della propria evoluzione.

E voi che siete l’umanità, pensate di essere rimasti indietro? Pensate diessere inferiori a coloro che sono nell’invisibile? Non lo siete. Siete nel mezzo diuna grande avventura verso la comprensione della totalità dell’eterno processodei vostri pensieri. Senza diventare Dio nella forma di genere umano, nonpotreste mai comprendere l’onnicomprensività di Dio.

Nessuno lo potrebbe. Perché il regno di Dio si estende dalla luceall’elettricità, alla materia, alla forma. Dio non è solo la frequenza più alta delpensiero; è anche la frequenza più densa e più bassa del pensiero, la materia.

Solo diventando genere umano date espressione a ciò che il Padre è in tuttele forme del Pensiero. Perché se siete Dio-uomo e Dio-donna, non solo sietepensiero, emozione e volontà in evoluzione, ma siete luce, siete elettricità, siete

materia nella forma, siete “carne e ossa Nessuno fa esperienza ed esprimel’interezza del regno di Dio se prima non diventa Dio nella forma chiamata uomo.

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Per comprendere la totalità dei vostri processi mentali - per abbracciare latotalità del chi e del cosa siete, del Dio che siete -, dovete essere duttiliabbastanza ed amarvi abbastanza per affrontare tutti i piani dell’esistenza,compreso questo. Solo quando avete vissuto e vi siete espressi su questo piano,capirete ciò che significa “Dio nella forma chiamata materia”.

Coloro che devono ancora diventare Dio-uomo, non possiedono quellacompleta esperienza di Dio che permette di raggiungere la saggezza e lacomprensione di tutta la vita. Solo coloro che intraprendono il viaggio versoquesto piano per diventare una parte dello splendore di questo piano - perevolverlo, per spostare montagne, per creare colori, per creare monumenti didignità -, solo costoro comprendono quanto siano complessi l’amore, la gioia, lacreazione.

Solo chi come voi ha intrapreso questo viaggio ed ha creato l’eternità afavore di tutta la vita, ha raggiunto la comprensione dell’eternità ed il desiderio diperpetuarla. Perché finché c’è un piano della materia, è possibile alla Vitacontinuare ad espandersi in una creatività infinita. Essere uomo e donna, esserel’umanità è veramente un privilegio ed un onore, è, in verità, essere divini.

C’è un concetto che voi definite “angelo”. E molti di voi vorrebbero esserequella divina creatura. Eppure sarebbe un grande passo indietro perché, nonavendo ancora vissuto come esseri umani, gli angeli non possiedono una visioneequilibrata della vita.

Sono semplice energia, dei che un giorno diventeranno Dio-uomo. Ma nonsentono né simpatia, né compassione per l’umanità. Come potrebbe, del resto,un essere invisibile comprendervi completamente prima di essere stato come voi?L’umanità è molto più avanzata degli angeli, perché essi non comprendono il Dioche vive nella forma limitata, chiamata uomo; da ciò derivano i loro limiti nelcapire l’umanità, le sue gioie e i suoi dolori.

Credetemi, far parte dell’umanità è un’esperienza sacra perché solo come

esseri umani potete fare completa esperienza di Dio. Solo chi è diventato uomoha compiuto un viaggio fino agli estremi confini del regno del cielo.

Dovete capire che diventare uomini non significa essere degradati. Perchésenza esser diventati genere umano non si può far parte completamente delregno del cielo. Come potete ascendere al cielo senza essere prima discesi nellavita?

È cosa degna e saggia diventare uomo al fine di comprendere il fuoco chevive in voi, che è chiamato Dio Onnipotente. Tutta la vita è fatta di questo fuoco;e farne esperienza attraverso la suprema intelligenza della materia - come èdefinita l’umanità - vi permette una visione completa di ciò che è Dio. E quandoavrete completamente capito tutto ciò che è Dio - spazio interiore ed esterno,

materia, uomo in carne e ossa, amore, gioia e dolore - sarete ciò che è il Padre.Il motivo per cui siete qui su questo piano è continuare l’esplorazione di Dioattraverso la densità del corpo in cui vivete. Ciò che sostiene il vostro sviluppocreativo è la Vita, quella stessa forza che tiene insieme ogni atomo e chemantiene in orbita la terra. La forza della vita è guidata da un unico principiouniversale: la spinta ad evolversi, ad espandersi e a divenire continuamente. Loscopo della vostra vita è sempre stato quello di sperimentare la Vita, di imparareda essa, di migliorare e di ricondurre infine tutto ciò che avete imparato alprincipio della Vita.

Tutto ciò che state vivendo, è chiamato “creazione”. State giocando con ilpensiero creativo e lo esprimete attraverso la materia per ottenere saggezza e

comprensione e per sciogliere il grande mistero che voi siete. Tuttavia su questopiano tutto è una grande illusione. Tutti pensano che il piano tridimensionale sia

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realtà; non lo è. Tutti i giochi con cui si trastulla l’umanità sono illusioni, sonosogni, perché questa realtà, come un sogno, può essere fatta scomparire. Ilmondo reale è dentro di voi: è l’incontro con i sentimenti in ogni momento in cuipensate. Il mondo reale esiste solo dal punto di vista dell’emozione e non è domi-nato dalla logica, ma dall’azione dell’amore.

Questo mondo che chiamate “realtà” non sarebbe mai esistito, sarebbe unnulla, se non aveste avuto la capacità di farne esperienza nellavostra anima attraverso i sentimenti. Tutto questo paradiso di materia

èstato creato solo per evocare sentimenti nell’anima di chi partecipa al miracolodella forma creatrice. A quale fine? Per ottenere il più grande premio della vita, lasaggezza.

E la saggezza non è una comprensione intellettuale; è, in verità, unacomprensione emozionale, frutto dell’esperienza della vita.

La vita, il grande palcoscenico sul quale rappresentate le illusioni, le fantasiee i sogni che voi create, è il vostro regno. Questo meraviglioso palcoscenico vi dàl’opportunità di trasformare in realtà qualunque vostro sogno. Perché il Dio chesiete, possiede l’illimitata libertà di sognare ogni pensiero, di abbracciano comesentimento e di manifestare quel sogno nella realtà - mantenendo la possibilità,anche durante questo processo, di effettuare qualsiasi cambiamento.

È davvero meritevole essere Dio-uomo e Dio-donna. Perché solo se Diodiventa essere umano, la vita su questo piano può essere creata e può evolversi.Siete veramente splendidi. Siete più potenti di quanto sappiate. Ogni vostropensiero, ogni vostro sentimento crea vita. Sta a voi dare vita alla vita, aiutarla adivenire. Non è compito di coloro che stanno nell’invisibile, perché essi simuovono nell’ambito della loro comprensione. Chi ha quindi il compito disostenere questo regno della materia, lo smeraldo di tutti i regni? Voi - attraversoil vostro pensiero e il vostro modo di accoglierlo dentro di voi.

Siete voi a dare sostanza ad ogni cosa. Voi contribuite allo spettacolo della

Vita. Voi esaltate e glorificate il regno di Dio. Ma non lo sapete, perché avetesempre pensato di essere inferiori agli angeli. Non è vero! Presto capirete. Perchépresto la vita, gli arcobaleni, i colori e le luci vi ricorderanno chiaramente chi sietein realtà. Sarà l’Era dell’illuminazione. E che significato assumerà allora la vitaqui? Sarà vista come esperienza necessaria per raggiungere una completacomprensione di Dio.

E raggiunta questa comprensione, quali avventure vi aspetteranno? Avretedavanti a voi tutta l’eternità per continuare il vostro gioco. Avrete a disposizionetutta l’infinitezza del Pensiero per dare nuovo significato e nuova forma a tutti glielementi - alla materia, al tempo, allo spazio, alla distanza... a voi stessi.

Siete veramente splendidi, perché avete fatto un lungo viaggio per arrivare

su questo piano e per diventare ciò che ora siete. E questo viaggio l’aveteintrapreso per conoscere Dio in tutto ciò che è - dal pensiero alla luce,all’elettricità, alla materia informe, fino a questo piano. Questo viaggio, che tuttivoi avete fatto, non solo è stato una splendida impresa, ma ha richiesto ancheaudacia per certi rischi che comportava. Infatti quando il grande sé immortaleprende corpo sul piano materiale, corre il grosso pericolo di perdere la suaidentità e di rimanere completamente prigioniero della lotta per la sopravvivenza.E purtroppo questo è successo alla maggioranza degli uomini.

Perché avete trovato il coraggio di ascoltare l’enigma che io sono? Perchésapete che ciò che vi ho appena detto è verità e perché state cercando la stradache vi riconduca alla prima divina conoscenza che ha dato il via a tutta la

creazione. Nella profondità della vostra anima sapete di essere più di unagglomerato di materia, più di carne e ossa; sapete di essere, in realtà, divini - e

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lo siete. Siete qui per riconoscerlo, per abbracciare il principio divino che siete,per trovare dentro di voi la luce originaria, quel respiro del pensiero che vi hadonato la vita al momento del vostro inizio.

Questa vita è fatta per essere abbracciata, con le sue appassionantiavventure e con le sue avvincenti sfide. Essa vi propone ovunque porte aperte

per permettervi di essere coinvolti e di evolvervi per divenire. Divenire cosa? Dio- la totalità di tutte le esperienze.Miei splendidi maestri, voi avete dato vita al vento. Avete dato al sole uno

scopo per essere lì dov’è. Avete permesso alle nubi tempestose di raccogliere leloro forze per calmare la sete della terra. Ma non sapete di essere stati voi,perché vi siete sempre considerati inferiori all’amore per la vita che Dio, in verità,è. Vi amo molto, perché sono stato come voi. Ho vissuto le vostre illusioni e sonodiventato i vostri sogni. Arriverà il momento in cui anche voi andrete dove iosono andato. Ma non succederà finché non avrete abbracciato questa vita, finchénon avrete abbracciato Dio, abbracciando voi stessi.

Vi saluto dal profondo del mio essere. Siete veramente grandi e sieteveramente amati. C’è davvero bisogno di voi. A voi vanno tutti gli onori. Siete laragione dell’eternità. Siete, in verità, la ragione della vita.

Capitolo 10

Il Dio identificabile

Dio non può essere identificato al di fuori di voi. Il solo tentativo di farlo èingiusto nei vostri confronti, perché uscite al di fuori di quello che voi siete per 

descrivere ciò che emana dal vostro interno.

OGNUNO DI VOI É SU QUESTO PIANO per molte ragioni. Tuttavia la piùimportante, quella superiore a tutte per significato è capire e amare il più grandedi tutti i misteri - il punto chiamato “sé”. Io definisco questo punto conl’appropriato termine di “Dio”, il Padre in voi - ciò che vi ha costituito fin dalvostro inizio, ciò per mezzo del quale voi create e vi sviluppate e ciò che ungiorno tornerete ad essere.

Ma cosa significa diventare come Dio - per esprimere pienamente il Dio invoi? Qual è l’identità di Dio? A che cosa vi riferite per diventare come Lui?

Il Dio che io amo, che io servo, il Dio attraverso cui succedono tutti imiracoli, è il perenne fluire della totalità della vita. Nella perennità del regno dellavita, nel perenne fluire dell’eternità, il momento presente è tutto ciò che è. Inquesto momento Dio è tutte le cose che sono così come sono. Perciò, in questopresente, Dio è l’É di tutto ciò che è. E in ogni momento presente del tempo cheverrà, Dio è il pulsare di tutta la vita, quel pulsare che, come Lui, non ha fine - eche, nell’espressione del proprio essere, è pieno di vita vibrante, di sentimenti, diespansione, di evoluzione.

Dio è l’onnicomprensività di tutte le cose che esistono, e tuttavia non haconfini, non ha inizio e non ha fine. L’É del Padre è ogni realtà, ogni dimensione,

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ogni universo.

La vostra è una piccola galassia. E siete piuttosto arroganti, se pensate diessere l’unica vita che in essa esiste. Solo nella vostra Via Lattea esistono diecimiliardi di soli, ed ogni sole ha pianeti sui quali c’è vita.

Non esiste una cifra che possa indicare il numero dei sistemi solari. E tantomeno esiste una cifra che possa dare un’idea del numero degli infiniti piccoli egrandi pianeti e della vastità della vita. Non c’è cifra, perché Dio è infinito. E sevolete comprendere l’infinità di Dio, la vostra percezione deve andare al di là deltempo, della distanza, della misura; perché nulla di tutto ciò esiste nella più vastarealtà.

Dio è. Quando ha avuto inizio? Mai. Dio è sempre stato... Pensiero, Spazio -il vuoto che sostiene e dà vita alle telstars.

Sapete cos’è una telstar? Essa è ciò che trasforma la luce in materia e lalancia nell’universo per creare i sistemi stellari. Da dove viene la telstar? DalPensiero, da Dio, dallo Spazio - dal grande vuoto nel quale voi vedete le stelle e

l’eternità. Se volete immaginarvi Dio nel suo impeccabile ed infinito essere,pensate all’eternità senza fine che chiamiamo spazio; perché lo spazio è il fiumedel pensiero che avvolge tutto ciò che vedete, che regge e rende percepibile tuttociò che è.

Si parla dello spazio come di un nulla. Ma cos’è allora la forza che permettea tutte le cose di ruotare stabilmente in sistemi orbitali? Che cos’è che tiene alsuo posto la vostra terra nel vuoto? Che cosa sostiene la vostra Via Lattea con isuoi dieci miliardi di soli? Che cosa regge tutto ciò? Che cosa fa in modo che ilvostro sole resti al suo posto? Che cosa permette alla materia di muoversi? Qualè, in verità, la strada su cui viaggia la luce? Voi dite: “nulla”. Mostratemi un nullacapace di reggere dieci miliardi di soli e i loro pianeti.

Dio è, su un piano, la materia che costituisce la sostanza di tutte le cose. Suun altro piano è il flusso del tempo delle diverse dimensioni, èla piega del tempoche crea gli universi paralleli. Su un altro piano ancora è lo spettro della luce chetiene insieme la materia. E sul piano più alto è quel “nulla” che vi mantiene dovesiete: è il Pensiero, è l’eternità dello Spazio.

Dio è tutta la vita, che pulsa, si espande, si evolve, che continua dentrol’eternità del momento presente. Egli è l’È che permette il passato, che pervade ilpresente, che promette il futuro. E il movimento che conferisce vita, l’illimitatoprocesso del pensiero che non tende a mete o ideali, ma che crea continuamentevita - dal pensiero alla luce, alla materia. Dio è l’essenza di tutto ciò che è, una

forza motrice in continua trasformazione, in continua creazione, in continuaespansione, in continuo essere.

Come si può identificare qualcosa che è onnicomprensivo, onnipotente, incontinua evoluzione, in continuo movimento, che tutto permette e che sempre è?

Come si può dire: “Questo è ciò che Dio è”, se ciò che Dio ora è tra unmomento non sarà più lo stesso?

Come si può percepire un universo senza fine?

Con una mente che pensa entro i limiti del finito non si può identificarequalcosa che è al di là della materia - al di là del tempo, della distanza e dellamisura. Perché la descrizione di una mente finita non può arrivare così lontano.

Anche se vengono usati termini come “Dio” e “il Padre”, sono solo parole perriferirsi a tutto ciò che è, che è stato, che sarà - dall’É del passato, all’È del

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presente, all’illimitato É dell’eternità.

Dove trovare quindi il punto di riferimento per diventare Dio? In voi stessi!Perché ciò che siete è l’immagine di Dio, il duplicato di ciò che è il Padre.L’essenza che voi siete è ciò che è perenne, che costantemente si evolve, sitrasforma, crea ed è.

Voi siete pensiero, siete luce, siete elettricità, siete forma. Siete puraenergia, potere che incute rispetto, emozione pulsante, sublime pensiero. Ciò checoncepite come il livello più alto dell’intelligenza, del potere, della dignità, dellasantità e della grazia, è ciò che voi siete. Chi siete quindi? Siete il “Dioidentificabile”.

Il Padre non può mai essere identificato al di fuori del vostro meravigliosoessere. Il solo tentativo di farlo è ingiusto nei vostri confronti, perché uscite al difuori di quello che voi siete per descrivere ciò che emana dal vostro interno.L’unico modo per poter identificare Dio è osservare ciò che il Padre è in voi. Ebello, non vi pare? Ciò vi solleva dalla difficoltà di comprendere l’infinita creazione

e vi riporta nel qui-ed-ora della vostra vita, dei vostri processi mentali, del vostroE.

L’unica via per percepire, per capire e per conoscere emozionalmente ilPadre, è capire e conoscere emozionalmente chi siete voi; e allora conoscereteDio. Allora potrete dire: “Io so chi è il Padre, perché il Padre ed io siamo uno, edio so chi sono io

Essere come Dio significa essere come voi siete. Se siete semplicemente l’Edi voi stessi, siete anche infiniti, illimitati, creatori e liberi nella vostra volontà.Siete ciò che tutto permette, siete movimento, siete quiete, siete gioia. Sietepura energia, potente determinazione, totale sentimento, totale pensiero.

Essere ed amare voi stessi - con tutto il vostro essere, con tutto il vostrorespiro - e permettere alla vostra dignità di risvegliarsi alla vita, significa esserecome Dio è.

Permettete a voi stessi semplicemente di essere ... un E’. Essendo, sietetutto. Diventare Dio ... significa dire: “Io sono”.

Capitolo 11

Il dono dell’amore

L’espressione più pura dell’amore è la libera volontà che Dio ha dato a

ciascuno di voi perché possiate esplorare le dimensioni del pensiero ed espanderela Mente di Dio.

NON ESISTE CIO’ CHE VOI CHIAMATE “volontà di Dio”, esiste solo la vostradivina volontà. Se Dio avesse desiderato che la vita fosse espressione di un’unicavolontà su questa terra, non vi avrebbe mai creato. Né vi avrebbe dato la volontàper esprimere la vostra unicità nella scelta delle vostre mete.

Ciò che definite la “volontà di Dio”, è un’invenzione dell’uomo per potergovernare e controllare i suoi fratelli. Ma se credete a questo insegnamento e seconsiderate la volontà di Dio separata dalla vostra, vedrete “quella volontà

sempre in lotta contro la vostra”: vorrete fare certe cose, vi sentirete spinti afarle, ma la “volontà di Dio” dirà che non dovete!

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Dio non è separato da voi. Voi e Lui siete la stessa e medesima cosa! Lavostra volontà è la sua volontà. Tutto ciò che volete fare, è ciò che chiamate “divina provvidenza”, “divina volontà”. Quindi non siete mai in conflitto con ildestino, perché il destino non è prestabilito. Esso dipende completamente da voi.Tutto ciò che pensate, crea i vostri momenti futuri. Il vostro momento presente è

semplicemente il risultato dei pensieri che avete avuto qualche momento fa.Questa è la scienza di Dio.L’unica cosa che il Padre vuole per voi, è che, seguendo i sentimenti della

vostra anima, facciate esperienza della totalità della vita che Egli e. Perché?Perché possiate capire cos’è la gioia e l’amore incondizionato di Dio verso di voi everso tutta la vita.

Se vi sembra di non essere uno con Dio, dovete forse ricostruire l’im..magine che voi avete di Dio: perché non è possibile amarLo se dovete lottarecontro di Lui.

QUANDO IL PADRE, ALL’INIZIO, CONTEMPLO’ il suo splendido Sé, estese séstesso nello splendore della Luce. Da questa espansione e da questa Luce ognunodi voi è diventato Dio in forma di movimento unico e singolare, per potercontinuare l’espansione del Pensiero nell’eternità.

Perché Dio potesse essere un’unicità in continua espansione attraverso ilvostro pensiero contemplativo, era necessario attribuire a ciascuno di voi il poteredi creare in modo unico dal Pensiero. E per questo Dio vi diede quella forza chechiamiamo libera volontà. Il principio della volontà ha permesso a ciascuno di voidi essere unico e sovrano, creatore della propria verità e sovrano nella propriacomprensione.

La vostra divina essenza vi è data dalla libertà che avete di ricevere.abbracciare e fare esperienza di ogni pensiero che desiderate. E il fondamento diquesta essenza divina è, in verità, amore. Perché la libera volontà è il dono

dell’amore di Dio a ciascuno di voi.L’amore, nella sua espressione più elevata, è il desiderio del Padre di

permettere alla vita che Egli è, di continuare eternamente attraverso ciascuno divoi. L’espressione più pura dell’amore è la libera volontà che il Padre ha dato adognuno di voi, perché, attraverso l’esercizio di questa volontà, possiate esplorarela totalità del pensiero ed espandervi verso una maggiore grandezza, la qualeespande la Mente di Dio.

La libera volontà vi rende unici, ma insieme tutt’uno con il Padre; ciòpermette ai vostri processi mentali di seguire il loro particolare flusso creativo. Edin ogni momento in cui create, attraverso la contemplazione e l’espansione deivostri pensieri, imitate lo stesso amore che Dio ha avuto per sé quando vi ha

creati. Poiché la creazione è l’atto che prende l’amore dentro il vostro essere e glidà una forma unica, libera e creativa - che vivrà nell’eternità.Dal grande momento della vostra nascita, il Padre, nel suo amore puro ed

incondizionato, stabilì con ciascuno di voi un accordo: qualunque cosa pensiate,qualunque cosa desideriate, il Padre lo divententerà.

Attraverso questo patto - valido ancora oggi e per il futuro -, ognuno di voi èdiventato erede della totalità di ciò che è il Padre. Perché il Padre vi dà sempretutto ciò che Egli è diventato per permettervi di fare esperienza e di comprenderela totalità della vita che Egli è. Egli è la base per la realizzazione dei vostri sogni.Ma chi è il creatore dei sogni? Siete voi. E di cosa sono fatti i vostri sogni? DiPensiero, di Dio, di Vita.

Potete prendere dalla totalità del Pensiero che è Dio e creare ogni verità,ogni atteggiamento interiore, ogni desiderio che volete. Qualunque verità o

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atteggiamento interiore creiate nei vostri processi mentali il Padre, la Vita,prontamente, lo diventerà. E qualunque ideale di pensiero vi prefiggiate, il Padre,generosamente, lo manifesterà attraverso la materia che Egli è, perché voipossiate farne esperienza. Per darvi un esempio dell’amore di Dio verso di voi,pensate alla creatura che chiamiamo serpente, un ideale che fu creato da un dio.

Questa creatura ha un corpo lungo e sottile, con molti muscoli e molte ossa.Simuove agilmente ed ha una testa grande e denti velenosi con i quali, essendoessi la sua unica difesa, può mordervi. Il suo morso può far crollare un uomoforte in pochi istanti, ma ogni uomo può, d’altra parte facilmente colpire educcidere il serpente.

Prendiamo adesso due dei. Il primo, che ha una mente scientifica, vede ilserpente come una meravigliosa creazione, perché esso può muoversi moltovelocemente anche senza zampe, ha una pelle ben disegnata e colorata, ha unmeraviglioso e lungo scheletro.

Per il secondo dio invece il serpente è orrendo e ripugnante; è una creaturamalvagia perché il suo morso è pericoloso e può uccidere un uomo.

Per il Padre, che è l’É di tutta la vita, tutte le cose sono pure, comunqueesse siano; per Lui tutte le cose, che esprimono la vita che Egli è, sono innocenti.Ciò che rende una cosa bella o odiosa o malvagia, è l’atteggiamento interiore chesi ha verso quella cosa. Siamo solo noi, gli dei, - che abbiamo la capacità creativadi prendere dal Pensiero che è il Padre, di contemplarlo e di alterarlo -, a nonsaper giudicare ciò che, in realtà, è puro ed innocente, per quello che è.

Immenso è l’amore di Dio - sostanza della vita, e quindi anche del serpente- che concede a voi, alla sua più grande creazione, il diritto di imporre al serpenteil vostro atteggiamento interiore e la vostra volon

106 107Se vi sembra di non essere uno con Dio, dovete forse ricostruire l’immagine

che voi avete di Dio: perché non è possibile amarLo se dovete lottare contro diLui.

QUANDO IL PADRE, ALL’INIZIO, CONTEMPLO’ il suo splendido Sé, estese séstesso nello splendore della Luce. Da questa espansione e da questa Luce ognunodi voi è diventato Dio in forma di movimento unico e singolare, per potercontinuare l’espansione del Pensiero nell’eternità.

Perché Dio potesse essere un’unicità in continua espansione attraverso ilvostro pensiero contemplativo, era necessario attribuire a ciascuno di voi il potere

di creare in modo unico dal Pensiero. E per questo Dio vi diede quella forza chechiamiamo libera volontà. Il principio della volontà ha permesso a ciascuno di voidi essere unico e sovrano, creatore della propria verità e sovrano nella propriacomprensione.

La vostra divina essenza vi è data dalla libertà che avete di ricevere,abbracciare e fare esperienza di ogni pensiero che desiderate. E il fondamento diquesta essenza divina è, in verità, amore. Perché la libera volontà è il donodell’amore di Dio a ciascuno di voi.

L’amore, nella sua espressione più elevata, è il desiderio del Padre dipermettere alla vita che Egli è, di continuare eternamente attraverso ciascuno divoi. L’espressione più pura dell’amore è la libera volontà che il Padre ha dato ad

ognuno di voi, perché, attraverso l’esercizio di questa volontà, possiate esplorarela totalità del pensiero ed espandervi verso una maggiore grandezza, la quale

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espande la Mente di Dio.La libera volontà vi rende unici, ma insieme tutt’uno con il Padre; ciò

permette ai vostri processi mentali di seguire il loro particolare flusso creativo. Edin ogni momento in cui create, attraverso la contemplazione e l’espansione deivostri pensieri, imitate lo stesso amore che Dio ha avuto per sé quando vi ha

creati. Poichè la creazione è l’atto che prende l’amore dentro il vostro essere e glidà una forma unica, libera e creativa - che vivrà nell’eternità.Dal grande momento della vostra nascita, il Padre, nel suo amore puro ed

incondizionato, stabilì con ciascuno di voi un accordo: qualunque cosa pensiate,qualunque cosa desideriate, il Padre lo diventerà.

Attraverso questo patto - valido ancora oggi e per il futuro -, ognuno di voi èdiventato erede della totalità di ciò che è il Padre. Perché il Padre vi dà sempretutto ciò che Egli è diventato per permettervi di fare esperienza e di comprenderela totalità della vita che Egli è. Egli è la base per la realizzazione dei vostri sogni.Ma chi è il creatore dei sogni? Siete voi. E di cosa sono fatti i vostri sogni? DiPensiero, di Dio, di Vita.

Potete prendere dalla totalità del Pensiero che è Dio e creare ogni verità,ogni atteggiamento interiore, ogni desiderio che volete. Qualunque verità oatteggiamento interiore creiate nei vostri processi mentali, il Padre, la Vita,prontamente, lo diventerà. E qualunque ideale di pensiero vi prefiggiate, il Padre,generosamente, lo manifesterà attraverso la materia che Egli è, perché voipossiate farne esperienza.

Per darvi un esempio dell’amore di Dio verso di voi, pensate alla creaturache chiamiamo serpente, un ideale che fu creato da un dio. Questa creatura haun corpo lungo e sottile, con molti muscoli e molte ossa. Si muove agilmente edha una testa grande e denti velenosi con i quali, essendo essi la sua unica difesa,può mordervi. Il suo morso puo far crollare un uomo forte in pochi istanti, maogni uomo può, d’altra parte, facilmente colpire ed uccidere il serpente.

Prendiamo adesso due dei. Il primo, che ha una mente scientifica, vede ilserpente come una meravigliosa creazione, perché esso può muoversi moltovelocemente anche senza zampe, ha una pelle ben disegnata e colorata, ha unmeraviglioso e lungo scheletro.

Per il secondo dio invece il serpente è orrendo e ripugnante; è una creaturamalvagia perché il suo morso è pericoloso e può uccidere un uomo.

Per il Padre, che è l’È di tutta la vita, tutte le cose sono pure, comunqueesse siano; per Lui tutte le cose, che esprimono la vita che Egli è, sono innocenti.Ciò che rende una cosa bella o odiosa o malvagia, èl’atteggiamento interiore chesi ha verso quella cosa. Siamo solo noi, gli dei, - che abbiamo la capacità creativadi prendere dal Pensiero che è il Padre, di contemplarlo e di alterarlo -, a non

saper giudicare ciò che, in realtà, è puro ed innocente, per quello che è.Immenso è l’amore di Dio - sostanza della vita, e quindi anche del serpente- che concede a voi, alla sua più grande creazione, il diritto di imporre al serpenteil vostro atteggiamento interiore e la vostra volon

106 107tà! L’amore che la Fonte della Vita ha verso di voi, è così grande da

diventare qualsiasi cosa voi desideriate attraverso i vostri processi mentali. IlPadre diventerà qualunque cosa desideriate che diventi. Egli vi permetterà di

trasformarlo in ciò che volete. La vita che Egli è, diventerà ripugnante emalvagia, oppure grandemente bella e sommamente buona - a seconda di come

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desiderate vederla.Non è una cosa magnifica - che il Padre diventi come voi percepite e

desiderate che Egli sia, semplicemente secondo il capriccio dei vostri processimentali? In verità, lo è. È amore nella sua più alta espressione.

Con il Pensiero potete fare qualunque cosa vogliate, perché l’amore del

Padre per voi è costante. Non importa quanto riteniate brutta e odiosa la vita,che è il Padre, ai suoi occhi essa è pur sempre Lui. Essa è pur sempre Dio, è pursempre pura, è pur sempre amata. Ed il patto è indissolubile, perché il Padre, insé, è totalmente privo di atteggiamenti; Egli semplicemente è.

L’amore tra voi e Dio non conosce nessuna condizione. Se il Padre inqualunque modo censurasse i vostri pensieri o vi limitasse nel fare esperienzadella totalità della vita che Egli è, non avreste la libertà di continuare la Suaespansione nell’eternità.

Né acquistereste saggezza dalle vostre avventure nel Pensiero, quellasaggezza che vi permette di comprendere l’amore e la gioia che è il Padre nel suosupremo stato d’essere.

Dio vi ama e vi dà la completa libertà di agire come volete, perchè la vostravolontà è anche la sua. Questo è il patto tra Dio e i suoi figli, tra Dio e sé stesso.Egli vi ama sempre, qualunque cosa facciate, pensiate o sentiate. Egli vi permettedi fare tutto ciò che desiderate, perché sa che siete perenni, che nulla puòallontanarvi da Lui. Il Padre non ha creato nulla di superiore a sé che possatogliervi la forza della vita. Quindi sarete sempre. E quando la vostra vita qui saràconclusa, ce ne sarà un’altra... con la libertà di farne quello che volete.

Vivrete questa vita e tutte quelle che verranno secondo la vostra volontà. Echi vi ha dato questa libertà, è chi vi ama, vostro Padre, Dio Onnipotente, Coluiche tutto ama.

Siete esseri liberi. Come? Attraverso il potere chiamato volontà, e lacapacità chiamata amore.

Ramtha: Davvero? Cosa sono immaginazione e fantasia?Maestro: Pensieri che occupano la mente - cose che ci costruiamo nei nostri

pensieri.Ramtha: E questi pensieri che occupano la mente, non sono reali? Non sono

una realtà nella tua consapevolezza? Non sono una verità nel pensiero?Maestro. Sf, ma potrebbero essere vere solo nella mia mente, senza

necessariamente corrispondere alla verità delle cose nella realtà.Ramtha: Sai, maestro, tutti vorrebbero sapere che cos’è la verità. Ma se cè la

verità, che cos’è allora tutto il resto, che pure è reale nella consapevolezza?Sai che cos’è la verità? Non esiste la verità. E se la verità non esiste, tutto è

verità.Tutto è vero, maestro. Non esiste nulla di non vero, perché tutto deriva dalpensiero che è Dio. E Dio non è un pensiero; Egli è la realtà di tutti i pensieri.

Tutto è reale perché tutto trova fondamento nel pensiero e il suo scoponell’esistenza. Ciò che chiami immaginazione e fantasia è del tutto reale, perchési basa sul pensiero consapevolmente indirizzato.

Maestro: Anche se non corrisponde al mondo reale esterno?Ramtha: Il mondo “esterno’ che tu chiami “reale’, maestro, è solo un’illusione

creata dalla più grande di tutte le realtà - la realtà invisibile del pensiero edell’emozione. Come pensi sia stato posto in essere tutto il mondo “esterno’? Estato creato dall’immaginazione e dalla fantasia. E una volta diventato realtà

nella sua forma materiale, ha prodotto nuove immaginazioni e fantasie, perchéuna cosa produce l’altra, ed entrambe sono, in verità, reali.

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Tutto ciò che è creato nel pensiero, tutto ciò che esiste nella consapevolezza -che si manifesti nella forma della realtà materiale oppure no

- è vero, maestro.Maestro: Non importa quanto bizzarro sia?Ranztha. No certo, maestro, perché è solo l’atteggiamento interiore che

attribuisce bizzarria a qualcosa. Ogni pensiero che occupa la tua mente è vero,perché esso è vivo nella consapevolezza; quindi è una parte della più granderealtà che è la Mente di Dio, la piattaforma dalla quale scaturisce tutta la vita.

Vediamo, maestro, se possiamo aiutarti un po’ ad uscire dalla tua confusione:Dio, il Padre, è Pensiero - la verità di tutti i pensieri. E la cosa splendida in Dio è

che Egli veramente non conosce alcuna legge. Perché se il Padre avesse delleleggi, sarebbe limitato. Ma essendo il Padre illimitato, Egli permette ogni  possibilità di scelta nella sua illimitata verità, nel suo illimitato pensiero. Il Padrevi ha dato la libera volontà di accettare e creare dal Pensiero qualunque veritàcontribuisca alla vostra individualità - perché possiate percepire quelle verità chesono in accordo con i vostri desideri e con il vostro personale avanzamento versola saggezza. E qualunque verità creiate nel vostro pensiero, il Padre, la Vita, lodiventerà per permettervi di fare esperienze e di capire quella verità, quelladimensione del Pensiero chiamata Dio.

La verità è solo ciò che un individuo  percepisce come verità. La verità èun’ opinione, un atteggiamento, una credenza che, nel pensiero creativo, èdiventataassoluta. Tuttavia ci sono differenze, anche molto rilevanti, tra le opinioni degliuomini, perché ognuno ha basato la sua opinione sulla propria personaleesperienza e sulla comprensione emozionale che ha raggiunto nella propriaanima, non solo in questa vita, ma in tutte le vite precedenti. Quindi, ciò che unessere ritiene vero, non lo sarà forse per un altro. I due esseri non possonocomprendersi perché l’uno non è l’altro e non hanno in sé lo stesso patrimonio diesperienze emozionali.

Quale delle due è la giusta verità? Entrambe. Entrambe sono vere e giuste.Perché ognuno esprime la verità come la sua esperienza e la sua comprensionegli permettono di percepirla. Ma se la tua verità consiste nel credere che la tuaverità sia l’unica giusta, sei limitato nella tua comprensione.

Ogni essere in questo sogno accetterà e creerà - secondo la propria esperienzae il proprio personale bisogno, e al fine di realizzare il sé -quelle verità di cuidesidera fare esperienza per la propria evoluzione verso la saggezza (e per farequesta esperienza ognuno sceglierà quelle fonti di verità che confermano ciò chevuole credere).

Tanti sono gli dei che abitano su questo piano ed altrettanto numerosa è lavarietà di verità, perché ogni essere ha il diritto, la volontà e il bisogno di creare

le proprie verità in modo differenziato.Di conseguenza tutto ciò che leggete o sentite da un maestro è la veritàcome lui la percepisce - come lui la vede, come l’ha imparata, come l’ha creata,come ne fa esperienza. Se tu quindi hai dieci diversi maestri, sicuramente saraipreso da grande confusione perché ognuno di loro avrà una verità diversa. Esicuramente scoprirai che l’una o l’altra percezione della verità corrisponde a ciòche ti serve in quel momento. Ma se vorrai capire chi di loro dice la verità, dovrairiconoscere, dopo averli sentiti tutti, che tutti dicono la verità. Ciò che devidecidere è fino a che grado vuoi diventare una particolare verità. Perchéqualunque verità tu accetti, diventerà realtà vissuta nella tua vita.

Ci sono grandi maestri sul vostro piano, che sono una specie di maghi,

perché sanno fare e manifestare cose meravigliose e miracolose. Ma essi credonoancora alla morte... e perciò moriranno. Anche se sono molto avanzati nel loro

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apprendimento, non hanno ancora superato, nella loro comprensione, lelimitazioni della morte, non hanno ancora compreso che la vita è realmente uncontinuum dell’essere. Quindi se accettate le loro verità come la verità, anche voidiventerete forse dei maghi. Ma morirete. E chiaro?

C’è verità in ogni forma di comprensione, maestro; ma con ogni com-

prensione la verità è più affinata, perché ogni momento affina la verità. E ciòperché Dio non è mai perfezione, ma è continuo divenire. Ogni essereprogredisce costantemente nella sua comprensione per raggiungere veritàsempre più illimitate. Ma qualunque sia la sua comprensione in un certomomento, essa sarà sempre la verità come quell’essere la vede.

Prendiamo ad esempio un fiore. E vero che il fiore è un bocciolo? Certo. Equando il fiore fiorisce, è forse un bugiardo perché non è più un bocciolo? No. È inuno stato di verità progressiva. Ed è forse bugiardo il fiore, quando i petalicadono ed esso non c’è più? No. Che cos’è allora? È in un altro, ulteriore stadiodella sua verità.

Ogni insegnamento che leggete o sentite da una fonte che parla di leggi, oche limita l’uomo, o che divide l’E in bene e male, o che afferma che Dio è unindividuo singolo e non l’È di tutto ciò che è - ogni insegnamento di questo tipoproviene da esseri che semplicemente hanno accettato questo come loro verità eche si sentono spinti a trasmetterlo al mondo. È la loro verità, maestro, e nonhanno torto. Tuttavia c’è una

verità più grande e più raffinata: chiunque insegni che la vita è in qualchemodo limitata, ha una comprensione meno avanzata di altri. È forse limitato Dio?Se lo fosse, maestro, la vita non sarebbe perenne e tu non avresti nemmeno lalibera scelta di essere confuso.

Ciò che io insegno è una meravigliosa verità. Perché chi mai oserebbe direche Dio non conosce legge? Se questo fosse accettato, Dio non potrebbe essereusato per controllare e rendere schiavi altri. In verità, il Padre, suprema

consapevolezza, non conosce limitazioni dovute a leggi, a giudizi, a finitezza.Quando, nella vostra verità, saprete progredire fino ad abbracciare questacomprensione illimitata, allora sperimenterete e capirete veramente l’amore, lagioia e la perennità che è il Padre.

Maestro, ognuno sa solo nella misura in cui lo desidera e permette a sestesso di sapere. La maggior parte della conoscenza su questo piano è fondatasulla paura, sulla lotta per la sopravvivenza e sulla polarità della comprensione. Èbasata sul giudizio e sulla separazione dei popoli. È basata sulla convinzione chel’uomo è una creatura ‘caduta”, che non ha in sé divinità. Ma l’uomo, maestro, èDio. Quindi giudicare l’uomo significa giudicare Dio. Limitare l’uomo è limitareDio. Separare l’uomo dalla sua divinità significa privare della sua divinità Dio.

Se ciò che leggete o sentite da un maestro limita i vostri processi mentali,ciò limita anche i processi mentali del Padre. Ascoltate attentamente ciò cheviene detto e come viene detto. Se è qualcosa che limita, separa e divide, allora èuna verità limitante di un essere che deve ancora progredire verso unacomprensione più illimitata.

Ciò che comunque impari da tutti questi maestri, è che tu sei il tuo solo epiù grande maestro, perché solo tu sai cos’è il meglio per te. Come potrebbesaperlo un altro, anche egli occupato a vivere la propria vita ed a stabilire qual èla verità dal suo punto di vista? Solo tu puoi sapere quale esperienza serve allatua anima per la tua realizzazione. Solo tu puoi darti la tua verità, perché laverità è costruita e costituita da sé stessi. Questa verità non la si può trovare

attraverso unacomprensione scientifica o intellettuale, ma attraverso una comprensione

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emozionale, perché la verità è un sentimento, una conoscenza; non èintellettuale. Sapere cos’è per te la verità significa sapere cosa senti  in te comeverità.

Maestro: Ma Ramtha, come si può sentire che qualcosa è vero se non èsostenuto da fatti, o se non corrisponde a ciò che la scienza ritiene essere vero?

Ramtha: Maestro, nulla può essere provato da ciò che tu chiami i fatti.Perché i fatti cambiano come cambia e si evolve la comprensione dell’umanità.Tutto è congettura, perché la realtà è continuamente creata e sviluppataattraverso il pensiero e l’emozione. I fatti sono solo le attuali manifestazionimateriali della consapevolezza collettiva - dei pensieri collettivi che tuttal’umanità ha abbracciato in sé come emozione.

La prova, maestro, sta nel sentimento, nell’emozione, perché ciò dà realtà aifatti.

Qual è la più grande realtà, la più grande verità? Non lo sono i fatti,maestro, bensì i sentimenti che tu provi nell’accettare i fatti come realtà, comeverità nel pensiero. Questo è il vero fatto. Il sentimento è la più grande realtà. Inesso sta tutta la verità.

Qualunque cosa tu scelga di credere, maestro, così sarà. Quindi scegli oraciò che è adatto a te, ciò che desideri credere.

Maestro: Ma Ramtha, non capisco come ciò sia possibile. Prendiamo i tempiin cui i più credevano che la terra fosse piatta: se ad esempio la metà dei marinaidi una nave pensava che la terra fosse tonda e l’altra metà che fosse piatta, efossero usciti in mare, cosa sarebbe successo della nave?

Ramtha: Chi pensava che la terra fosse piatta, maestro, si sarebbe gettatoin mare (pur di non scoprire il contrario!). Chi pensava che fosse tonda, avrebbecontinuato il viaggio. E chiaro?

Chi credeva fermamente che la terra fosse piatta, non osava mai av-venturarsi fino all’ultimo limite per scoprire che non lo era, perché era sicuro che

fosse piatta. Chi credeva che fosse tonda, continuava a veleggiarle attorno. Edera convinto che fosse tonda. Ma non sapeva che in realtà non lo è. Essa èpiuttosto schiacciata. Le sue giunture stanno scoppiando, i suoi poli sonocompressi, e al suo interno è cava. Ma chi crede che essa sia un corpo pieno, nonsaprà mai che è cava e non gli verrà mai in mente di entrarvi dentro per scoprirequalcosa di diverso da ciò che pensa. E ciò succede per la sua comprensionelimitata - ma non per questo meno vera.

Sii illimitato nella tua verità, maestro. Sappi che il tuo mondo è tondo. Ma sevuoi essere più illimitato nella tua verità, sappi che ai poli è schiacciato. E se vuoidiventare ancora più illimitato, sappi che è cavo. Per essere più illimitato ancora,maestro, sappi che il centro della tua terra è densamente abitato - ma non

provare a convincere di ciò i tuoi scienziati!Se ciò che credi è limitato, quella è la tua verità, ed è corretta e precisa. Seciò che credi è illimitato, quella sarà la tua verità, corretta e precisa. Ma se staicercando qualcosa in cui credere, non credere né all’una cosa, né all’altra - crediin te stesso! Non c’è essere, non c’è cosa, non c’è realtà più grande dite, perchétu sei l’artefice di ogni verità, il creatore di ogni realtà, l’ideatore di ogni legge neltuo regno.

Ciò che consiglierei a voi tutti, è di andare e di imparare dai vostri maestri odalle vostre religioni, finché vi sarete annoiati o fin quando non vi troverete piùalcun senso. Poi cercate le risposte che sentite più vere nel profondo della vostraanima.

La vostra anima sa qual è la verità per voi, e ve lo dirà attraverso i vostrisentimenti. Quando la verità sarà sentita come giusta, la vostra anima gioirà.

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La verità è una limitazione, maestro. Dire che qualcosa è vero sottintendeche c’è anche qualcosa di non vero. In una comprensione più ampia non esiste névero, né non vero; esiste solo l’È della Vita in perenne evoluzione. La Vita èl’unica realtà, e da essa nasce tutta la verità, perché la verità viene creata esviluppata in ogni momento da ogni vostro pensiero. Potete quindi, in ogni

momento, cambiare opinione e pensare diversamente, e sarà sempre vero; sial’una opinione che l’altra sono principi reali, perché entrambe sono frutto di unalibera scelta che vi permette di raggiungere una comprensione emozionale.

Non c’è altra realtà al di fuori della vita e della libera scelta. Se capite chetutto e nulla è vero, che esiste solo l’È, potete riconoscere come

verità ciò che voi stabilite essere la verità che vi permette di fare espe-rienza. Ed essa sarà assoluta fino a quando la riterrete tale. Nel momento in cuinon darete più credito a questa verità, essa non sarà più reale. È per questo cheil vostro piano è chiamato “il piano delle realtà creative”.

Sappiate che qualunque verità creiate nella vostra vita, la potete anchecambiare. Ciò che vi permette di diventare veramente sovrani è sapere chepotete pensare qualsiasi cosa e che, in ogni momento, avete la possibilità dicambiare opinione.

Quanto tempo vi serve per diventare felici? Tanto tempo quanto vi serve perpensare ‘gioia’, e subito comincerete ad essere raggianti. Quanto tempo vi serveper diventare disperati? Tanto quanto vi serve per pensare “disperazione”, e lodiventerete. Che verità si nasconde in ciò? Che in qualunque momento avete lapossibilità di scegliere di diventare felici o disperati, e che in ogni momentopotete cambiare la vostra scelta - semplicemente cambiando pensiero. Questa èla libertà il con cui Padre vi ama.

Se accettate questa verità nel vostro essere, trascenderete la limitatezza perraggiungere la vostra Divinità. E se altri hanno permesso a sé stessi di esseredominati dalle leggi, dalla morale e da altri ideali, voi sarete esseri liberi perché

non apparterrete a nessuna verità all’infuori della vostra.Ricordate semplicemente questo: ciò che pensate che sia, è. Ogni volta che

credete in qualcosa, essa diventa verità nella realtà emozionale del vostro essere.È per questo che ognuno è sempre all’apice della verità, qualunque sia il suopunto di vista. La vostra realtà creativa si distinguerà sempre da tutte le altre. Ese altri non riescono per nulla a comprendere la vostra realtà, è solo perché sonocompletamente assorti nelle illusioni della loro.

Se comprendete che la verità è e può essere tutto, significa che non vi sieteposti dei limiti nelle vostre esperienze. Significa che siete aperti ad ogniesperienza e sapete ricavarne conoscenza. Allora siete liberi, non più schiavi diconcetti o teorie intellettuali che affermano “questo è come è veramente”, perché

ciò che “è veramente” è tutto ciò che può essere prodotto dal pensiero. La veritàche ti propongo, maestro, ti apre ad una maggiore illimitatezza nel tuo essere,perché nel suo contenuto e nel suo significato contiene la verità di tutti gli altri epermette a tutte le verità di coesistere in armonia. Se comprendi a fondo ciò,puoi dire a te stesso: “La mia verità ha molte facce. Io non sono una verità, matutta la verità.” E non sarai più limitato nel tuo flusso creativo o racchiuso inun’unica forma della vita e dell’essere.

Sii colui che sei - ma non sotto la guida di Ramtha, o Buddha, o Yeshua, o diqualsiasi altro maestro, perché in fondo nessuno può insegnarti nulla sul tuo Sédivino; solo tu puoi farlo. Per realizzare il tuo destino, devi diventare chi e checosa solo tu, nella tua unicità, sei. Non lo diventerai mai, se cerchi di vivere

secondo il piano di vita di un altro. L’unica via per comprendere chi sei e percapire il fuoco che brucia dentro di te. passa attraverso la verità della tua

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personale comprensione emozionale.Ama intensamente ciò che sei. E dà ascolto al Dio che parla in te con la voce

soave dei sentimenti. I sentimenti, se li ascolti, ti mostreranno la verità e la viaverso l’illuminazione.

Vivi la verità che senti dentro dite. Vivila, manifestala e falla diventare una

testimonianza del tuo splendore. Se lo farai, avrai affrontato, vissuto e compresola vita dal tuo punto di vista - e comunque tu percepisca ciò che Stai facendo,tutto sarà sempre giusto. Sii il tuo insegnante, il tuo salvatore, il tuo maestro, iltuo dio.

Se contempli la semplicità di questo insegnamento, esso ti darà la libertàche ti permette di comprendere. Non sarai più prigioniero della fatica di stabilirecosa è vero e cosa non lo è, cosa è reale e cosa è illusorio. Se inizi ad allontanartidalle leggi dei dogmi religiosi e delle fedi e smetti di voler essere la verità di unaltro, diventi libero di esprimere te stesso e di fare esperienza delle cose versocui la tua anima ti chiama, per colmarti di quella conoscenza e di quellacomprensione che ancora ti mancano. Allora, attraverso l’esperienza e l’emozionee nel tuo particolare e personale modo di procedere, diventi Dio - momento dopomomento. E dove finirà la tua eternità? In nessun luogo, perché tu dureraieternamente.

Se comprendi che in ogni momento in cui vivi, affini il tuo sé condizionato, ese permetti a te stesso di farlo senza sensi di colpa e senza dare giudizi, ungiorno diventerai la verità di tutti i pensieri - la piattaforma dalla quale scaturiscetutta la vita. Ma nonio diventerai fin quando non ti allontanerai dallaconsapevolezza collettiva degli uomini - con le sue leggi, i suoi ideali e la suaidentità di massa - e fin quando non ti permetterai di essere l’È della tua verità,l’È del tuo sé consapevolmente indirizzato. Da molto tempo l’uomo si è separatodalla sua divinità, privandosi della possibilità di scelta e sostituendola con delleleggi. Ma i venti del cambiamento porteranno su questo piano qualcosa di nuovo,

un ripensamento in ogni uomo, un capovolgimento di tutto ciò che è consideratoassoluto. Sono contento che tu possa partecipare a questi eventi, perché la tuavita sarà molto più gioiosa. A chi dovrai infatti rispondere? A nessuno all’infuori dite stesso. E che cos’è la verità? Qualunque cosa il sé decida essere verità, perchéqualunque cosa tu creda, è; e qualunque cosa tu creda, lo diventerai. Secomprendi ciò, potrai essere maestro per molti, semplicemente attraverso il tuomodo di vivere. Non cercare mai la verità. Sii semplicemente. Essendo, diventiuno con gli infiniti universi.

Maestro: Ho molto su cui riflettere.Ramtha: Rifletti sull’È, maestro! Così sia.

MAESTRO: Pratico l’astrologia da alcuni anni e vorrei sapere se puoi dirmiqualcosa che mi possa essere d’aiuto a consigliare in modo più efficace i mieiclienti.

Ramtha: Prima di tutto, maestro, dimmi, che cosa ti piace in questaattività?

Maestro: Credo che le stelle e i pianeti abbiano un influsso sulla nostravita, e che studiandoli possiamo conoscere e comprendere meglio noi stessi e ilnostro destino.

Ramtha: Devi sapere, maestro, che l’uomo, alla ricerca della propria

origine, ha sempre guardato al silenzioso mistero delle stelle nel vostro cieloperché sa, istintivamente dentro di sé, di provenire da un luogo ben più

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importante della capanna in cui è nato. Quando l’uomo cominciò a studiare le lucidella notte nel cielo, si accorse con stupore che si muovevano; e che durante illoro movimento cambiavano anche le stagioni. E osservando in loro un potere chenon sapeva controllare, pensò che i loro movimenti dovessero essere responsabilianche della fortuna e della sfortuna nel regno degli uomini.

Molti uomini saggi, profeti e studiosi hanno utilizzato la potente fede nellestelle per governare e dominare interi regni. E quando le loro nefaste profezie siavveravano, chi ne era responsabile? Non certo chi le aveva formulate, bensìl’influsso di quelle “maledette stelle”. E le stelle nel loro silenzio non hanno maipotuto difendersi e proclamare la loro innocenza.

Voglio dirti quanto segue, maestro: ognuno qui è un dio dotato fin dalla suacreazione di libera volontà. Al vostro inizio, voi, gli esseri di luce, avete fatto uso,in modo sovrano, della vostra libera volontà per creare le stelle, i pianeti e tuttigli universi visibili ed invisibili. Siete gli dei che più tardi hanno creato, piùstupefacente di qualsiasi universo, il corpo che possedete. E in questo precisomomento siete ancora quegli dei con la stessa potente creatività che avevateall’inizio. In tutti questi eoni di tempo non avete mai creato nulla che vi potessecontrollare - a meno che non ci crediate. E anche in questo caso continuate adavere il controllo della vostra vita, perché avete accettato di credere che sietecontrollati da qualcosa di esterno a voi; quindi voi avete permesso che fosse così.

Molti credono all’astrologia. Ed essa possiede certo la sua verità -perché sicrede che sia una verità. Ma fate un passo avanti e chiedetevi chi ha creatoquesta verità, e come le stelle e i pianeti nel loro movimento possano essere piùimportanti degli dei che originariamente li hanno creati.

Chi tu sia, maestro, non si potrà certo scoprire attraverso i movimenticelesti. E non è certo il movimento dei pianeti e delle stelle a determinare ildestino di qualcuno. Perché se fosse vero, non avremmo i nostri sogni,l’immaginazione, la creatività, la vita.

In ciascuna delle tue vite su questo piano sei nato sotto molte stelle cheinsieme brillavano. Dire che il tuo destino è controllato o influenzato da alcuneparticolari stelle non solo è irragionevole, maestro, ma ti priva anchedell’innocenza e della libertà di esprimere la vita e il Dio che sei.

Gli dei hanno creato molti giochi, e l’astrologia è uno di questi. E qualchevolta è un gioco molto pericoloso perché incute nell’uomo la paura per il propriofuturo e predetermina le sue future emozioni. Chi pensa che gli astrologipossiedano saggezza e onniscienza, mette letteralmente la propria preziosa vitanelle mani di altri, e ciò non mi trova d’accordo.

Così come la vostra astrologia è un gioco, lo sono anche i vostri dogmireligiosi, la vostra politica, la vostra “piazza del mercato” - lo è anche tutto ciò a

cui permettete di rendervi schiavi per poter giocare il gioco della sopravvivenza.Chi pratica l’astrologia è veramente splendido nel suo sincero inte-ressamento per gli altri e nel suo desiderio di aiutarli. E studiare le stelle è unacosa meravigliosa perché sono belle nel loro movimento ed incantevoli nel loromistero. Ma se basi la tua vita su di esse, maestro, non sei più grande dei gas dicui sono composte.

L’astrologia è solo uno strumento, è solo un gioco. La reale verità provieneda chi dice: “Ho individuato cosa ti porterà il tuo futuro”, perché si è collegatocon il campo elettromagnetico dei sentimenti che circonda chi si è rivolto a lui. Setu rinunciassi al gioco e dicessi al cliente le stesse cose, lo stupiresti di sicuro. Manaturalmente non sarebbe così intrigante come dire che è colpa di una certa

stella e che il cliente è parte di un qualche piano divino e cosmico. Così facevanoanche i saggi che, nel passato, guardavano nella sfera di cristallo, accendevano

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fuochi, fissavano l’acqua, facevano esplosioni, bevevano vino, elisir o altro - tuttoper rendere più accettabile la verità.

L’uomo ha sempre cercato al di fuori di sé risposte e ragioni per la propriasorte e per il proprio destino. È sempre stato più comodo attribuire la colpa allestelle silenziose o al dominio dei re, o alla “volontà di Dio”, che ricercare dentro di

sé il creatore degli universi. È sempre stato più facile scegliersi come guida ipreti, i profeti, i veggenti, che ritenersi saggi abbastanza per essere la propriaguida.

Fin quando cercherai al di fuori dite le ragioni e le risposte, non sentirai maila voce dentro dite - che è l’ideatore di ogni verità e il creatore di tutto ciò che è.Sarai sempre vittima di credenze superstiziose e di argomentazioni strane chenon ti permettono di vedere il sorprendente potere e l’infinita comprensione chein realtà possiedi.

Maestro, sei un essere sovrano che può accettare e creare qualunque veritàtu voglia. Puoi diventare maestro del tuo regno o permetterti di diventare schiavo- a seconda dell’esperienza che vuoi fare. Se comprendi che ogni essere è il verocreatore e il vero responsabile della propria vita, il progettatore del propriodestino, forse utilizzerai questa

comprensione per crearti una vita più illimitata - e sarà una grandiosaesperienza per il tuo essere.

Quando giochi i tuoi giochi, ricordati di chi li ha creati. E ricorda che quelcreatore che può rendersi vulnerabile a ciò che vuole, può anche, in un solomomento, cambiare tutto ciò che non gli piace e riprendere in mano la propriavita.

Durante le tue consultazioni astrologiche, maestro, ti consiglio di com-portarti nel seguente modo: dopo aver fatto i tuoi disegni, espresso le tuevalutazioni e concluso la tua seduta, spiega ai tuoi clienti che gli universi nonsono nulla senza di voi; che senza di voi non ci sarebbero né stelle, né pianeti.

Non occorre dire di più. Non dimenticheranno mai, perché ciò che hai detto liinquieterà, li eleverà e li renderà fieri.

Sono contento che tu sia qui. Imparerai cose profonde. Molti dei presentinon accetteranno le verità illimitate che insegno, perché non tutti desiderano lalibertà. Ma anche questo va bene. Essi sono comunque amati, hanno comunqueragione e sono comunque Dio - il creatore di tutte le realtà.

Capitolo 13

La vita non ha leggi

Se l’uomo riesce a liberarsi da quella consapevolezza riduttiva che lo limitacon leggi, piani e regole, troverà la gioia e la pace dell’essere che gli  permetteranno di amare sé stesso e tutta l’umanità.

Maestro: Ramtha, qual è il tuo ruolo nel piano di Dio?Ramtha: Piano di Dio? Caro essere, cosa ti fa pensare che Dio abbia un

piano?Maestro. Penso che debba esserci un buon motivo per cui le cose sono così

come sono.

Ramtha: L’unico piano del Padre è... essere, perché tutto possa esprimere lavita che Egli è. Se il Padre avesse un piano, esso ti priverebbe della libertà di

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dare espressione al Dio dentro dite - e con ciò ti priverebbe anche della tuaunicità e della tua capacità di evolverti e di espandere il principio-vita chiamatoDio.

L’unico piano di Dio è essere. Egli è il tutto che vibra all’unisono con séstesso, in un tono che nasce dal pensiero e diventa massa ... e vibrando emana

ed acquista consapevolezza, esprimendo momenti sempre nuovi di vita. Ognicosa si esprime assieme ad ogni altra cosa che è, momento per momento,nell’eternità. Se Dio potesse pianificare, limiterebbe tutto ciò che deve ancoraaccadere.

Ad esempio, quel morbido tappeto sul quale siedi - per quale motivo esiste?Semplicemente perché è. Quindi rientra nel piano di Dio, perché, come ogni altracosa, è. E per quale motivo questo amato maestro è qui con noi? Perché è. Erientra nel piano di Dio? Si, semplicemente per il fatto che è, proprio come tu sei.Ed io che posto ho nel piano di Dio? Io sono, caro essere, io sono così come èquesto morbido tappeto.

Che ruolo ho io? Ti amerò nel modo più intenso in cui un essere sa amare.Sono capace di farlo, perché non mi chiedo se il mio amore o il mio modo diessere rientri in un qualche illusorio piano divino!

E qual è il mio contributo all’onnicomprensivo É della vita? Io vi aiuto acapire chi realmente è il Padre, e perché Egli vi ama qualunque sia il vostro mododi essere. E vi aiuto a vedere forse più chiaramente come ogni cosa nella vitacollima con tutto il resto, per farvi capire che il motivo per cui tutto e... esemplicemente esprimersi - non secondo qualche schema o qualche motivosuperiore, ma semplicemente perché ha in sé vita.

Perché questo è importante? Se comprendete che la vita semplicemente è,conquistate la libertà ed il potere di creare la vostra vita utilizzando al massimo lavostra creatività. E potete essere sicuri che qualunque cosa siate in procinto difare, vibrerete sempre al centro di tutta la vita e continuerete a farlo in tutti i

momenti che verranno.Non esiste nessun piano per la vita, maestro. Esiste solo l’É. Essere nello

stato dell’È significa dare la massima espressione alla vita. Essere l’È! Ciò checonta, maestro, è che tu sei. Solo questo conta.

Maestro: Sembra che tu dica che non esiste un modo giusto di vivere;che si può essere e fare tutto ciò che si desidera; e che “tutto va bene”.

Ramtha: E vero. Questo è l’amore del Padre verso dite.Maestro: Ma allora, qual è lo scopo della vita?Ramtha: Lo scopo della vita, maestro, è esprimere sulla piattaforma

della vita tutti i pensieri che attraversano il tuo essere. E in qualunque modo tuvoglia esprimerli, sappi che sarà sempre in armonia con l’E della vita perenne.

Lo scopo della vita è essere parte di essa, esserne creatore, illuminarla. Nonc’è altro destino, maestro, che quello di vivere e di permettersi di esserequalunque cosa si desideri essere, mentre la vita si dispiega in te, momento dopomomento. E nel realizzare questo obiettivo, sappi che hai l’illimitata libertà didiventare, di fare e di essere tutto ciò che desideri.

Maestro: Dici che si può fare tutto, eppure certe cose sono contrarie allaLegge di Dio di cui si parla nella Bibbia!

Ramtha: Mio splendido maestro, il vostro amato Padre non ha creatonessuna legge - tranne una. Quella che possiate esprimere la vostra vita secondola vostra sovrana volontà, perché solo attraverso l’esercizio della vostra volontàespanderete la consapevolezza di tutta la vita - che è ciò che è il Padre. Se Dio, il

Padre, fosse un creatore dileggi, negherebbe a voi - e a sé stesso - la libertà diesprimersi, quella libertà che permette alla vita di evolversi e di perpetuarsi. Egli

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diventerebbe una fonte limitata e avrebbe una fine! Ma l’eternità non ha fine,maestro.

Ciò che definisci la “Legge di Dio”, come è scritto nel vostro Libro dei Libri, èin realtà molte leggi, perché ogni profeta ha aggiunto qualcosa alla legge. Èsempre stata una affermazione potente dire che la “Legge di Dio” stabilisce o

limita questo o quello, o decide cosa si deve o non si deve fare. A causa di quellache tu chiami “Legge di Dio” i popoli hanno imparato a sottomettersi a Dio e atemerlo. Ma i figli non devono temere i genitori - devono essere come loro.

Secondo la Legge dell’Uno, che io insegno, Dio, la fonte di tutta la vita,permette a tutte le cose di esprimersi attraverso il loro essere come lorovogliono, come la loro libertà desidera. Perché solo attraverso la libertà si puòarrivare a conoscere il Padre e tornare ad essere uno con Lui. E quando torneretedal Padre, Egli contemplerà il Suo proprio ritorno a casa, e sara veramente ungrande giorno, una grande eternità, perché tornando a casa sarete arrivati adessere come è Dio; ed essere come è Dio significa vivere una vita di illimitatoamore, di illimitata gioia e di eternità dell’essere.

Dio, il Padre, non ha leggi! L’uomo è il creatore delle leggi, non Dio. Il Padreha dato all’uomo la libera volontà di essere il sovrano legislatore del suo regno -di creare dal pensiero qualsiasi fede, verità o atteggiamento interiore checorrisponda al suo regno e alla sua progressiva comprensione della vita. L’uomosi è servito di questa libertà per creare leggi che riteneva necessarie per vivere insocietà. Purtroppo molte leggi sono state im-pietosamente create per intimorire erendere schiavi gli uomini. Sono state create per limitare la libertà, e non peresaltarla. L’uomo non può permettersi di vivere senza leggi, perché per latremenda paura che ha del proprio essere, pensa di aver bisogno dileggi percontrollarlo. E ciò succede perché non comprende realmente la sua divinità el’immortalità del suo essere.

Maestro: Ma Ramtha, se non ci fossero leggi, come si potrebbe im-

pedire a qualcuno di esprimere il male che ha in sé - come si potrebbe impedirglidi fare del male?

Ramtha: Ti dirò, maestro: nella realtà cosmica di tutto ciò che è, non esisteil male. Anche se è stato scritto che il male è nell’anima dell’uomo, non è vero; lasua anima è divina. Perché la sua anima e tutto ciò che egli è, è Dio. Infatti, senon fosse Dio, da dove proverrebbe?

Non esiste nulla al di fuori della legge del Padre, al di fuori dell’essere. Nulla!Ogni pensiero o ogni azione, che qualcuno ha ritenuto cattiva o sbagliata, è vivanella consapevolezza. E se esiste nella consapevolezza, è sicuramente una partedella Mente di Dio. E poiché tutto è parte di Dio, affermare che qualcosa è “male”, significa dire che anche Dio è “male”, e non lo è. Ma Dio non è nemmeno

 “bene”, perché definire qualcosa come “bene” significa dovergli contrapporre un “male”.Dio non è né buono, né cattivo, Dio non è una cosa buona piuttosto che una

cosa cattiva. Dio non è nemmeno perfezione. Il Padre semplicemente è... l’E ditutta la vita, l’eterno momento che vive semplicemente per la gioia di otteneregioia al fine di conoscere sé stesso. Questa Forza della Vita non può alterare séstessa ed uscire dallo stato dell’È per giudicare buona o cattiva, negativa odivina, perfetta o imperfetta una parte di sé.

Sai cosa accadrebbe se Dio, guardando giù, dicesse: “Questo è male”?L’intera consapevolezza che sta esprimendo qualcosa che ha bisogno diesprimere, verrebbe cancellata dalla Vita. E se ciò accadesse, la Vita e la sua

perenne espansione cesserebbero di esistere, perché cesserebbe di esistere lalibera volontà che  permette la creazione. Ma Dio è totalmente illimitato, è

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l’indivisa totalità dell’È. Per questo Dio non può guardare sé stesso da un punto divista limitato e ristretto. Se lo potesse, tu  non saresti qui ad esprimere la tualibera scelta nel giudicare te stesso e i tuoi fratelli.

Non esiste né bene, né male, maestro; esiste solo l’È. Nell’È tutte le cosevengono valutate solo in relazione alloro compimento - cioè in relazione alle

esperienze emozionali che servono all’anima per raggiungere la propria compiutasaggezza. Tutto ciò che hai fatto, che tu lo abbia ritenuto apprezzabile o no, lohai fatto semplicemente per ampliare la tua conoscenza. Sei stato spinto a farlodalla tua anima e dalle tue passioni allo scopo di imparare. Solo così hai potutoriconoscere ed accertare il valore di quella azione e trarne profitto. Ciò non è nébene, né male; è ciò che serve per diventare Dio.

È l’uomo, non Dio, che giudica l’uomo. L’uomo, nella sua creatività, haescogitato la contrapposizione tra bene e male per sottrarre ai suoi fratelli lalibertà di espressione. La paura di essere puniti per non aver rispettato i dogmireligiosi o le leggi civili è stata l’arma che per secoli ha dominato e controllato lenazioni. Se ci fosse qualcosa che nel vostro linguaggio potreste definire come “male”, sarebbe ciò che priva un essere della libertà di esprimere il suo Diointeriore. Ed ogni volta che si fa ciò a qualcuno, lo si fa anche a sé stessi - e inmisura ancora maggiore. Perché qualunque giudizio o limitazione tu imponga adun altro, diventa legge nella tua consapevolezza; una legge che ti limiterà e che tiindurrà a giudicare anche te stesso.

L’uomo non ha il male nella sua anima. Anche se sembra vivere sottol’insegna del male, in una comprensione più ampia il male non esiste. Esiste soloil palcoscenico della vita che offre all’uomo la possibilità di creare dal suopensiero qualunque cosa egli decida. Questa è l’unica realtà che esiste. In questarealtà Dio permette che si crei l’illusione del male attraverso la superstizione, lefedi dogmatiche e gli atteggiamenti chiusi e limitati dell’umanità. E continuandoad osservare, a giudicare e ad aspettarsi  il male, esso prende veramente

consistenza nella realtà di un uomo -ma solo nella sua realtà, perché il suo regnoè ciò che egli crede.

Le uniche leggi che esistono sono quelle che tu crei affinché agiscano nellatua vita. Se scegli di credere che esiste il bene e il male, questa è la tua verità, enon hai per nulla torto. Ma ricorda: è la tua verità - non la mia o di chiunquealtro. E se è la tua verità, essa appartiene tutta a te, perché è stata formatasecondo la tua opinione. Fin quando tu sarai di questa opinione, essa saràcertamente reale. Quando non ci crederai più, non sarà più una realtà. Èsemplicemente cosi.

Maestro, dimmi, che cosa è per te il male? Che cosa intendi con “cattivo”?Maestro: Direi che il male è il contrario del bene. Ma penso che il male

sia soprattutto nuocere a qualcuno.Ramtha: Davvero? Perché ciò è male?Maestro: Ad esempio se qualcuno facesse del male a mia figlia, sarebbe

male perché ... potrebbe anche farla morire.Ramtha: Questa è la tua valutazione del male. Ma cosa c’è di male nel

morire?Maestro: Ma tu pensi che non sia male uccidere qualcuno?Ramtha: Esatto. Perché io non ho limitato me stesso credendo che

qualcosa abbia una fine, nulla può mai essere distrutto. Mai! Il Padre nel suo É enell’eternità della vita perenne non ha creato assolutamente nulla che fosse piùgrande di Lui, che potesse pregiudicare la sicurezza dell’esistenza. Ciò che il

Padre ha creato, maestro, non può essere distrutto da nulla; vivrà eternamente.Quindi tua figlia non sarebbe stata eliminata, perché nulla può eliminare la vita di

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Dio.Maestro: Quindi tu dici che nemmeno un assassinio è male.Ramtha: Esatto.La vita, maestro, è  perenne. Essa continuerà sempre. E momento dopo

momento ogni essere che si esprime sul palcoscenico della vita, ha illimitate

opportunità di appagare la propria sete di felicità. Ma in qualunque modo decidadi appagare la sete del momento, sarà sempre secondo la sua volontà, il suodesiderio e la valutazione di ciò che è bene per il suo essere. Si tratta della sualibera scelta, dell’unica vera forza decisionale che l’uomo ha - il regno delpensiero e dell’emozione nel profondo del suo essere.

I vostri governi e le vostre religioni tentano di controllare le masse conleggi, regole e prescrizioni, ma non potranno mai  dominare la volontà di unessere, quella volontà che lavora nel silenzio dei suoi processi mentali; solol’essere può farlo. E se in un certo momento la volontà di un essere lo spinge aduccidere qualcuno o a pensare di farlo nel profondo della propria anima (e l’unacosa non è meno grave dell’altra, in quanto è sufficiente che essa sia avvenutanel pensiero perché succeda realmente - non esiste un solo essere che non abbiagià “fatto a pezzi” qualcuno nei suoi pensieri), questo essere in entrambi i casi habisogno di questa esperienza per una maggior comprensione. Desidero farvicomprendere che l’essere che permette all’uccisore di portare a compimento lasua volontà, non è la sua vittima - egli ha forse contemplato la possibilità diessere bruciato, ucciso o molestato. E avendolo pensato e temuto, ha attirato sudi sé proprio quel fatto. Quindi chi ha bisogno di uccidere e chi ha bisogno diessere ucciso - perché gli serve per una maggior comprensione - si attraggono avicenda ... per fare esperienza.

Molti tra di voi saranno inorriditi, e molti condanneranno e maledirannol’assassino. Ma io amo l’essere che ha ucciso l’altro. Come potrei non farlo?Quest’essere è forse al di fuori della provvidenza, della vita e del miracolo che è

Dio? No, non lo è, maestro.L’ucciso tornerà, continuerà a tornare, perché la vita è perpetua ed eterna. È

l’unica cosa che è perenne, e nello stesso tempo è tutte le cose. Se ritengol’azione detestabile e giudico l’uccisore, ho giudicato me stesso, e questo giudizioavrà certamente delle ripercussioni sulla mia vita. Perché l’IO SONO che io sonoavrà separato una parte di sé stesso dal mio essere e non sarò più intero.Capisci?

L’uccisore ha già pronunciato da sé il suo giudizio, perché sarà in balia diquegli atteggiamenti interiori che lo hanno spinto all’azione; con essi dovràconfrontarsi in ogni momento, per l’eternità, nel regno dei suoi pensieri e dellesue emozioni.

Io non detesto l’azione. Ne conosco le ragioni. La capisco. Sono al di là diessa.Per la comprensione che è Dio, nulla è male. Tutto è esperienza che procura

saggezza. Questa è la mia risposta. Se l’uomo non sarà più condannato dai suoifratelli, se riconosce di non essere malvagio nel suo essere, ma di essere Dio, ese comprende che è completamente amato e sostenuto dalla Forza della Vita chechiamiamo Dio, non avrà più bisogno dell’esperienza della guerra, dello stupro,dell’assassinio o di altre azioni del genere per capire il valore, il potere el’immortalità del suo essere. Se l’uomo riesce a liberarsi da quella consapevolezzariduttiva che lo limita con leggi, piani e regole, troverà la gioia e la pacedell’essere che gli permetteranno di amare se stesso e tutta l’umanità e di

lasciare a tutti la libertà dei propri piani e delle proprie intenzioni.Allora amerà come ama Dio. Allora sarà come è Dio - la piattaforma che

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nutre e sostiene tutta la vita. Così sia.

MAESTRO: Poco tempo fa sono comparse due persone nella mia vita, evorrei sapere perché e se ci siamo già conosciuti in vite precedenti.

Ramtha: Sono nella tua vita, maestro, perché tu lo vuoi e perché loro lovogliono. Che scopo più grande potrebbe esserci?Maestro: Ma io non sono sicuro se veramente li voglio nella mia vita.

Pensavo che avessimo un qualche legame carmico e che ci fosse qualcosa chedobbiamo imparare l’uno dall’altro.

Ramtha: Caro maestro, quando in un rapporto manca qualcosa, l’idearomantica di avere forse trascorso insieme una vita passata, dà spesso a quelrapporto un importanza maggiore di quella che esso ha. Ma un cosiddetto “legame carmico” è soltanto una spiegazione religiosa di un termine moltosemplice, il “bisogno”. Avrai bisogno, gioirai e vorrai stare con molte persone nelcorso delle tue continue vite. Ma sarebbe molto monotono e noioso ritrovarsi glistessi amici in ogni vita. Se essi ora sono nella tua vita, maestro, è forse perchédovete comprendere che vi siete ritrovati.., solo per riconoscere che dovetenuovamente separarvi.

Maestro: Va bene. Credo di capire ciò che dici. Ma vorrei farti un’altradomanda sul carma. Mi è stato insegnato che certe cose - come uccisioni, rapineo incidenti - accadono agli uomini per motivi carmici, per bilanciare qualcosa chehanno fatto in una vita precedente. Vorrei sapere cosa pensi delle leggi delcarma.

Ramtha: Devi sapere, e tutti devono comprendere che ciò che chia-mate “carma” non è la legge di Dio. È la legge di chi ci crede. Purtroppo sonomolti a credere a questa dottrina e ad affannarsi strenuamente per ottenere

quell’illusoria comprensione che è la perfezione. Essi credono di dover tornare edi dover pagare per tutto quello che hanno fatto nella vita precedente. Tuttoquello che loro accade lo attribuiscono sempre al “compimento del carma”! Maquesta è una spiegazione ben misera della vita, maestro; la vita merita molto dipiù.

Le leggi del carma sono veramente una realtà, ma solo per chi vi crede. Leuniche leggi che esistono sono quelle a cui permettete di avere efficacia nelvostro regno. li vero legislatore è ogni essere sovrano, perché ognuno possiedeun ego che accetta qualcosa come propria verità; e qualunque cosa egli definiscaverità, qualsiasi legge egli crei nel suo essere, accadrà. È quindi a causa di unafede e di una comprensione alterata che molti si sono creati le leggi del

riequilibrio e l’ideale della perfezione.Se scegli di credere al carma, cadrai di sicuro nelle mani della tua stessacreazione perché hai dato potere a questa fede. E allora essa naturalmente agirànella tua vita e tu di sicuro continuerai a tornare per annullare o per glorificareciò che hai fatto nella vita precedente su questo piano.

Io non riconosco il carma e la perfezione. Perché li vedo come limitazione enon come compimento. Chi lotta per la perfezione attraverso le ristrettezze delcarma, non raggiungerà mai ciò per cui lotta. Perché mentre completa un carma,ne crea un altro; e per quante vite viva, non raggiungerà mai uno stato dell’È,uno stato divino, vivrà continuamente da debitore piuttosto che da creditore. Nonc’è nulla che si possa chiamare perfezione; c’è solo l’È. Nell’È della vita tuttocambia e si evolve in ogni momento; per questo non può esistere uno stato diperfezione.

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Io riconosco solo l’È, che non ha leggi e ideali che impediscono il divenire delsé, cioè di Dio. Nella comprensione dell’È non esiste nulla che tu debba fare nellavita all’infuori di ciò che tu vuoi. Accettare gli insegnamenti del carma è una tuascelta e una tua creazione, a favore della tua esperienza. Ma devi capire,maestro, che con ciò hai creato per te stesso l’illusione del potere limitato e della

punizione. Se accetti le leggi del carma, la tua sorte sarà quella di essereprigioniero del tuo stesso pensiero limitato.Sei un’anima e uno spirito libero. Sei libero di creare e di sperimentare in

ogni momento ogni verità, ogni realtà, ogni illusione che vuoi. E in ogni momentoin cui lo desideri puoi ricreare questo sogno, perché hai l’illimitato potere di farlo.

Il carma non esiste - esiste il volere. E il volere è molto incostante. In ognimomento può fare ed essere tutto ciò che desidera, e mentre lo fa, può anchecambiare idea.

Gli assassinii, gli incidenti e le rapine non sono punizioni; non sonoconseguenza di ciò che avete fatto in passato. Li avete creati voi e sono ilrisultato di pensieri e di esperienze che voi avete contemplato. Non sonosituazioni che durano eternamente. E in una comprensione più ampia non sononemmeno azioni terribili. Viste retrospettivamente, esse sono grandiosi maestri.

Di fronte al massacro di diecimila innocenti, si potrebbe dire: “Che pietosospettacolo. Perché gli angeli non piangono su tali atrocità? Perché cantano lagloria di Dio?” Perché non hanno limitato sé stessi credendo che la vita abbia unafine. Essi sanno che coloro che sono stati massacrati vanno immediatamente in “cielo”, come voi lo chiamate, per continuare ad imparare, per fare ulterioriesperienze e per vivere quelle che io chiamo “avventure”. E mentre voi seppellitee piangete diecimila corpi, Dio non piange. Questo è il motivo per cui c’è sempreun domani.

Chi pensi sia il creatore del vostro destino? Molti credono che sia un sovranoche manipola tutti e che fa accadere tutto - perché ciò li solleva dal peso di

essere responsabili della loro vita. Ma io ti dico che solo tu controlli il tuo destino.Tu sei il creatore di ogni momento della tua vita attraverso ciò che pensi e sentiin questo momento. Devi solo imparare che questo momento, questo presente, inverità è eterno e perenne. E nella perennità di questo momento, ogni attimo ènuovo di zecca. E nuovo di zecca, maestro! Non è prigioniero del passato; è ilmomento presente che tu hai creato per calare nella realtà quello che è stato ilsogno del tuo domani. Quindi sei libero di fare tutto ciò che desideri fare inquesto momento. Questo è l’amore del Padre per te - la libertà e il potere cheEgli ti ha dato perché tu possa creare ogni momento in modo nuovo.

Nessuno è dominato dal passato. Per qualunque cosa tu abbia fatto, unmomento o un millennio fa, non devi pagare - mai! Nel preciso momento in cui

hai agito ne hai ricavato comprensione ed hai riconosciuto il senso e il valoredella tua azione.Il passato è stato semplicemente un momento presente, di cui hai

fatto esperienza e che ora non esiste più. L’unico effetto che esso ha sul presenteè che tutto ciò che allora potevi imparare, l’hai imparato. Il passato ti ha dato lasaggezza che ti ha permesso di creare questo momento come massimaespressione delle tue capacità, in accordo con i tuoi processi mentali più profondie con i disegni delle tue intenzioni.

Il passato è concluso, non esiste più. Il passato vive in questo mo-mento in te unicamente come saggezza. Essa è ciò che tu ne hai ricavato. Perquesto motivo nel momento presente sei più grande che in tutte le tue vite.

Perché in questo presente sei molto più progredito nella conoscenza di quanto tunon lo sia stato nel presente di ieri. In questo momento sei l’intero accumulo

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della tua conoscenza - conoscenza che hai conquistato attraverso l’esperienza,esperienza che hai guadagnato attraverso il valore chiamato vita. E in ognimomento in cui ti esprimi. crei in modo nuovo - crei una nuova avventura dentrol’emozione, crei la perla dell’esperienza, ossia la saggezza.

C’è solo l’È del momento presente. Ciò che conta è il  presente. Tu sei il

prodotto del presente. La tua vita è vissuta nel presente. Il tuo futuro ècreato nelpresente. Vivere veramente l’È in questo momento significa vivere senza leggi,regole e prescrizioni che ostacolano l’espressione e l’espansione del sé. Se vivil’È, l’unica cosa importante è il presente. Non il passato, non il futuro, ma ilpresente - perché nel presente vive Dio.

Se riconosci che il presente è tutto ciò che c’è, sceglierai inevitabilmente divivere la tua vita in modo che in ogni momento tu possa creare l’avventura allaquale ti spingono i sentimenti della tua anima -perché tu possa fare l’esperienzanon ancora fatta per espanderti verso una maggiore saggezza.

Non sei tornato su questo piano per “risolvere” certe cose di cui nemmeno tiricordi, o per fare certe cose che si “suppone” tu debba fare, anche se nessuno sadirti quali siano. Eppure ti si racconta che devi ambire alla perfezione! Come puoiraggiungere qualcosa, qualunque essa sia, se vivi continuamente nellaconfusione?

Sei tornato qui solo per tua libera decisione, attraverso un corpo che tu haiscelto. Dall’ovulo di tua madre e dallo sperma di tuo padre hai creato il tuo corpoper poterti esprimere su questo piano dell’illusione creatrice. Non sei tornato quiper ribilanciare ciò che hai fatto in passato, ma piuttosto perché hai volutoevolverti attraverso la materia e completarti attraverso le emozioni che tiderivano dalle esperienze su questo piano.

Sei qui per imparare che, ovunque tu sia, ci sei per la sola ragione di averlovoluto; è volontà tua essere lì dove sei. Sei su questo piano per otteneresaggezza e per esercitarla sul palcoscenico della vita. Sei qui in questa vita - e in

tutte quelle che desideri vivere - per recitare fino in fondo la tua parte in questaillusione e per sperimentare tutto ciò che serve alla tua anima per colmarsi disaggezza. E quando, attraverso le esperienze su questo piano, avrai conquistatoil tesoro delle emozioni, non avrai più bisogno di tornare qui, né lo desidererai. Esolo tu stabilirai - nessun altro - quando quest’esperienza per te sarà conclusa.

Sei qui, maestro, per diventare Dio. E per diventarlo, devi eliminare dal tuoessere ogni legge, ogni fede dogmatica, ogni pratica rituale, e devi diventareillimitato nei tuoi processi mentali. Se desideri una illimitata libertà diespressione, un corpo che non morirà mai, la pace e la gioia dell’essere, sappi che la vita che stai vivendo è completamente illimitata. Sapendolo, succederà;perché qualunque cosa tu desideri e qualunque cosa tu riconosca come verità nel

tuo essere, accadrà. Questa è l’unica legge che devi accettare nel tuo regno.Sappi che non dovrai mai pagare per qualcosa che hai fatto o pensato, né inquesta, né in qualsiasi altra vita, se saprai perdonartelo. Perdonarsi è l’atto divinoche rimuove dalla tua anima il senso di colpa e i giudizi su di sé che limitanol’espressione del Dio che tu sei. E quando ti sarai perdonato, sappi che questavita e quelle che verranno, esistono solo per farti fare l’esperienza di essere unaparte del presente, che è il futuro di tutto ciò che è.

Sappi che sei eterno, che non hai mai fallito, che l’unica cosa che haisbagliato è aver creduto di aver fatto qualcosa di sbagliato.

Ama te stesso, maestro. Ascolta ciò che il sé dice, ciò che ha bisogno disentire, e poi realizzalo con tutto il cuore, fino a quando ne sarai annoiato. La

noia è il segnale che proviene dalla tua anima per avvisarti che hai imparato tuttociò che c’era da imparare da un’esperienza, e che è ora di proseguire verso una

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nuova avventura. Se dai ascolto unicamente ai sentimenti dentro dite, sei liberodi diventare qualsiasi cosa tu voglia diventare in questo momento. E sappi chenon devi mai render conto a nessuna legge, a nessun insegnamento, a nessunessere. Il presente e i sentimenti che ne ricavi, sono l’unica cosa che abbiavalore.

Abbandona ogni legge. Ciò non significa essere sconsiderati. Significasemplicemente togliersi il laccio dal collo e permettersi di respirare. Se ti liberidalle leggi, dai dogmi e dalle credenze limitate, ti permetti di essere la libertà el’illimitatezza che è Dio. Allora potrai semplicemente essere il potere che tu sei,capace di creare e rigenerare te stesso e la vita. E la ragione per cui sei qui, nonsarà più perché devi fare ammenda per qualcosa che hai fatto, ma perché vuoivivere.

E momento dopo momento questa avventura si dispiegherà.Vivi e sii felice. Questa è l’unica cosa che il Padre ti ha chiesto di fare.

Capitolo 14

Il senso della vita

L’unica cosa che Dio desidera per voi è che conosciate e diventiate lagioia, perché questa è l’unica via per arrivare a conoscere il Padre e per esserecome Egli è.

QUALE É IL SENSO DI OGNI VOSTRA VITA su questo pia no, qual è il sensodel vostro essere qui? Molti vengono educa ti a pensare di dover essere in uncerto modo o di dover esercitare una certa professione, e vengono attentamentesorvegliati dalla famiglia e dalla società perché sia sicuro che ciò succeda. Chetristezza! Poi c’è chi pensa di essere stato mandato qui per essere un grandemaestro, un salvatore o un guaritore dell’umanità. Che anime nobili! E molti altricredono di essere qui per percorrere faticosamente uno stretto e santo sentiero,accuratamente preparato, per raggiungere Dio. Che noia!

Nessuno ha uno scopo quando arriva su questo piano. Il Padre non ha datonessuna direttiva, né a voi, né a chiunque altro, di come debba svolgersi lavostra vita, salvo una: che viviate in piena gioia - comunque la intendiate!Questo Suo unico desiderio vi porta allo stato supremo dell’essere, perché piùsiete felici e gioiosi nel vostro prezioso e divino sé, più vi avvicinate ad esserel’immagine di Dio, in armonia con tutta la vita.

L’unica cosa che Dio desidera per voi è che siate felici e gioiosi. E questo è,in verità, il massimo valore emozionale che ci sia. È la più alta realizzazione nella

vita. Comprendere e diventare la gioia è l’unico destino che Dio ha stabilito perl’umanità, su qualunque piano essa sia, qualunque comprensione essa abbiaraggiunto. Perché tornare ad uno stato di gioia e di felicità, è tornare ad unostato divino - perché la gioia è ciò che è il Padre. Egli è l’È che vive nella gioiaattraverso i tempi.

Il Padre vi ha dato il potere di creare qualunque cosa, dalla più abbietta allapiù bella. Egli diventerà tutto ciò che desiderate nella vostra ricerca verso lacomprensione della gioia. Giudicherà Egli forse le vostre azioni o la realizzazionedei vostri desideri? No, non lo farà mai. Questo è l’amore del Padre per il figlio,l’amore della forza della vita per la forza della vita. Egli desidera unicamente chefacciate qualunque cosa per essere felici e gioiosi; perché questa è l’unica via per

arrivare a conoscere il Padre e ad essere come Egli è.Cos’è la gioia? La gioia è la libertà di muoversi senza interruzione. E la

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libertà di esprimersi senza essere giudicati. È la libertà senza paura e senzacolpa. La gioia è sapere che state creando la vita secondo le vostre condizioni. È ilsublime movimento del sé che è libero di esprimersi. Questa è la gioia.

Perché la gioia è il supremo stato dell’essere? Perché se siete in uno stato digioia, siete nel flusso di ciò che è Dio. E in questo flusso non c’è spazio per la

gelosia, per l’ira, per l’amarezza o per la guerra. E difficile odiare qualcuno, èdifficile assediarlo, è difficile ferirlo se si è in uno stato di gioia. Se si è felici egioiosi, si ama Dio e lo si vede in ogni cosa.

In uno stato di esuberante gioia siete in pace con voi e con tutti. Se vivetela vita nella gioia, non potete sentire rimorsi, insicurezza, paura, ira o privazione.In uno stato di gioia siete compiuti e completi; e la vita, la saggezza e lacreatività scorrono come potente fiume dal profondo del vostro essere. In unostato di gioia la vostra ispirazione tocca le vette della grandezza e le profonditàdel sentimento.

In uno stato di gioia la vita diventa il fervore e l’intensità dell’alba, quando ilcielo si rischiara nel più bel colore della rosa, quando le nuvole si tingono di rossofuoco e gli uccelli cantano sugli alberi. Nella gioia cessate di invecchiare e viveteeternamente perché la vita non è più un peso, ma una meravigliosa avventura dicui non sarete mai sazi. Quando la gioia si manifesta, siete tutt’uno con il regnodel vostro sé. E in questo stato avete trovato la terra dell’utopia.

Come si diventa gioiosi? Sapendo che ogni momento della vostra vita vi dàla libertà e l’opportunità di esprimere la gioia, se lo desiderate. E sapendo chenon esiste nulla per cui valga la pena separarvi dalla felicità, dalla gioia... e daDio. Nulla! E amando voi stessi completamente in ogni vostro aspetto - perchéfacendolo, amate Dio.

Non esiste nella vita amore più grande dell’amore per il sé. Non esisteamore più grande. Perché l’abbraccio del sé fa esistere la libertà. Da questalibertà nasce la gioia. E con ciò si vede, si conosce e si abbraccia Dio. L’amore più

grande, più profondo e più ricco di significato è l’amore per il sé puro edinnocente, per la magnifica creatura che dimora dentro le mura della carne, chesi muove e contempla, che crea, permette ed è. E se amate ciò che siete,comunque voi siate, conoscerete la splendida essenza che io amo, che sta dietrotutti i volti e dentro tutte le cose. Allora amerete come ama Dio. E sarà facileamare. Sarà facile perdonare. Sarà facile vedere Dio in tutta la vita.

Se amate ciò che siete, non c’è nulla di insuperabile, nulla di irraggiungibile.Se vi amate veramente, vivete esclusivamente nella luce del vostro sorriso eviaggiate esclusivamente sulla via della gioia. Se amate voi stessi, allora questaluce, questa forza concentrata, questa gaiezza, questo gioioso stato d’essere siestendono a tutta l’umanità. E se l’amore abbonda nel vostro meraviglioso

essere, il mondo con tutti i suoi problemi diventa bello, la vita si riempie disignificato e di gioia; e la gioia, attraverso l’esuberanza del vostro essere, eleva eglorifica tutta la vita e testimonia la vostra purezza.

Non c’è scopo più grande nella vita che vivere per l’amore e la pienezza delsé. E ciò si può raggiungere partecipando alla vita e facendo le cose che dannogioia - non importa quali! Perché, chi dovrebbe dire che sono sbagliate o nonsono buone per voi?

Dio non lo direbbe mai, perché Egli è ogni direzione che voi sceglie-te, è ilrisultato di tutto ciò che sperimentate. E non chiedete ad altri cosa pensano. Cosasanno loro della gioia, se la loro vita è oppressa dalle stesse limitazioni che hannoafflitto anche voi?

Il Padre dirige la gioia verso di voi. Egli aspetta sempre che vi apriate ariceverla. Questo è quel che si intende con “chiedete e vi sarà dato. È molto

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semplice vivere la gioia in ogni momento - chiedetela e sappiate che siete degni di riceverla!

La gioia genera gioia. Perché se accogliete la gioia che viene diretta verso divoi, essa aumenta la gioia del vostro domani e vi apre a riceverne sempre di più.Per questo motivo, è assolutamente necessario amare sé stessi in ogni momento.

Facendolo, stabilite, se lo volete, il tenore dei momenti futuri. Se viveteunicamente per l’amore e la gioia del sé - chiedendovi sempre che cosa vi rendefelici e poi facendo ciò vi dicono i vostri sentimenti, qualunque cosa sia - questimomenti di estasi e di esultanza verranno registrati nell’anima del vostro essere;e ciò creerà nel futuro altri momenti di gioia e di felicità.

Più tempo passate felici e gioiosi, amando voi stessi e permettendovi essere,più vi avvicinate ad essere la forza divina di tutta la vita. Se vivete la vostra vitaintraprendendo tutto ciò che fate solo per rendervi felici darete ad essa il suo piùalto significato. Compirete miracoli. Sarete un eccezionale esempio di amoreverso il sé e verso Dio. Sperimenterete e comprenderete la strabiliante bellezza eil meraviglioso enigma che voi siete. E, infine, avrete visto il volto di Dio... ericonosciuto che è il vostro. Allora vi avvierete verso un’altra eternità di espe-rienze di vita in una nuova e più ampia comprensione.

Ai miei tempi noi fummo definiti dagli atlatiani “senz’anima”. Sapete qualera lo scopo della nostra ricerca? Non c’era uno “scopo”, se non quello di trovareun’anima che, come ci era stato detto, non possedevamo. Ero un misero barbaroe odiavo l’umanità.

Ma quando scoprii cos’era la gioia - e che ero degno di possederla -divennil’essenza che regge, nutre ed è tutta la vita.

L’unica via che vi porta al Padre è costituita da tutto ciò che definite gioia. Èl’unica via. È ciò che vi porta a casa, che vi riporta a Dio.

MAESTRO: È vero che proprio io ho scelto di ritornare in un corpo?Ramtha: Chi altro avrebbe dovuto scegliere per te?Maestro: Ma allora, puoi dirmi perché ho scelto questo tempo e questo luogo

per tornare?Ramtha: Per fare esperienza della vita in questo tempo e in questo

Maestro: Ma non esiste un particolare fine, per raggiungere il quale hoscelto di tornare?

Ramtha: Il “particolare fine”, maestro, è il privilegio di sperimentare la vita.Maestro: Quindi potrebbe essere tutto.

Ramtha: Può essere tutto. Ma non è una cosa specifica. Sei tornatasemplicemente per sperimentare la vita. Tu hai scelto “te”. E perché no?  Haiscelto questo tempo - e perché no? È un tempo meraviglioso. La vita ora è inpiena fioritura - ed anche tu lo sei.

Vivere è diventata un’esperienza irrilevante e non apprezzata, tanto che,anziché vivere, si cerca di fare qualcos’altro. Eppure il primo e fondamentalemotivo per cui sei qui è semplicemente vivere! La cosa più gloriosa che puoicompiere in questa vita, maestro, è di viverla pienamente. Non è una verità?Cosa sarebbe un grande re se non avesse prima la vita per diventarlo? Essere renon è stato il suo fine. Lo è diventato solo perché ha deciso che poteva essereun’esperienza piacevole. La cosa più importante però è stata aver vissuto fino al

momento in cui è potuto diventare re!La tua più grande impresa nella vita sarà viverla pienamente. Forse questo

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non è proprio ciò che vuoi sentire, ma ti assicuro, maestro, che quando starai permorire, apprezzerai questa risposta.

Tutti pensano di dover avere una giustificazione per la loro esistenza. “Ah,maestro”, mi dicono, “qual è il mio destino qui, il senso di questa vita? So che c’èun motivo per cui sono qui.” E allora rispondo: “Vivere!” e loro sono perplessi e si

sentono infelici, perché si aspettano un piano minuziosamente elaborato in cuialeggiano sopra un grande monte come salvatori dell’umanità, avvolti in vestid’oro e attorniati da uccelli cinguettanti.

Il tuo fine, maestro, è semplicemente vivere. Tutto ciò che fai per questo,aumenterà la tua bellezza e contribuirà all’espansione globale della vita. Sericonosci che la cosa più importante è vivere - e che è vivendo che guadagni ituoi “punti” - che sei qui perché desideri essere qui, perché vuoi essere qui, chesei stata tu dal profondo del tuo essere a considerare questo un luogo piacevoleper tornare, allora avrai compreso anche tutto il resto.

Ognuno torna in questa esistenza perché vuole vivere ed esprimersi qui.Questa è la priorità di tutta l’umanità. Questa è la priorità del Padre che vive invoi. Non esiste quindi l’obbligo di diventare una cosa precisa, ma di essere, il piùpienamente possibile, in ogni momento della vita. E ciò che si chiama “creazione”. E a questo siete spinti, perché è il Dio in voi che vi spinge a creare.

Non siete qui per un qualche destino, ma per vivere e per fare in ogni momento della vita ciò che il vostro sé creatore, la vostra anima, vi spinge a fare.Per questo tutto è possibile nel regno della creazione. Potete creare inenarrabiliregni, inenarrabili vite. Potete raggiungere la vostra pienezza. Potete diventarequalunque cosa desideriate se solo vi siete permessi esplicitamente questalibertà. E appena avrete scoperto di essere degni di sperimentare tutto ciò,potrete far risplendere della vostra luce qualsiasi realizzazione, in qualsiasimomento vogliate.

Sapete perché alcuni esseri tra i  più illuminati sul vostro piano sono

vagabondi e vivono vagabondando? Perché vivono nel momento e fanno solo ciòche devono fare per vivere e per continuare il loro cammino. E così sono stati inmolti luoghi, hanno visto e fatto molte cose, hanno incontrato molti esseri. Perquesto hanno raccolto da diverse direzioni una grande conoscenza ecomprensione dello spirito umano. In questa situazione sono molto illuminati - emolto felici, perché hanno concesso a sé stessi la libertà di andare e venire comevogliono. Voi mi direte:

 “Ma, maestro, non hanno nessun fine nella vita!” Il loro fine è di vivere nelmomento e, quando ne hanno voglia, di fare qualcosa di nuovo e di avventuroso.

Questa vita, maestro, non è stata creata per essere una prigione. E stataconcepita come piattaforma per la creatività e l’espressione, come luogo dove

abbondano i colori e le sfide, dove sono possibili interludi ed avventure - sempretesi a darvi gioia.Maestro: Ma Ramtha, fin da piccola ho sempre avuto l’impressione di voler

andarmene, che questa non fosse la mia dimora, ma che ci fosse un qualche altroluogo.

Ramtha: Ma c’è un altro luogo. La vita si svolge continuatamente su moltidiversi livelli e in molti luoghi. Questa è una verità. Tuttavia ti dirò un’altra verità:se tu non avessi veramente voluto essere qui, non saresti tornata. La forza dellavita nel profondo del tuo essere vuole fare esperienza di questa vita allo scopo diimparare e di ricavarne felicità. Pensi forse di essere un’entità “superiore” venutaqui solo per constatare che questo posto è troppo miserabile per viverci? Un

essere “superiore” trova la felicità ovunque esso sia.Quando i tempi su questo piano si fanno difficili, forse è d’aiuto pensare di

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andare in altri luoghi, perché ciò rende la vita qui un po’ più sopportabile. Mainfine comprendiamo che, ovunque noi siamo, di quel luogo ne facciamo sempreciò che scegliamo di farne - un luogo buono o cattivo, felice o infelice, eccitante onoioso. Sono unicamente i nostri atteggiamenti interiori e i nostri giudizi chedeterminano le esperienze nella nostra vita.

È bello far parte di questo luogo meraviglioso. Il Padre prospera qui comeprospera in tutti i luoghi - perché Egli è tutti i luoghi! Se impari ciò, maestro,sarai una donna saggia. C’è una virtù maggiore che sapere che esiste un altroluogo: prendere questa vita e renderla il più grande possibile - facendoneesperienza in ogni sua parte ed amandola! Allora questa vita ti colmerà. E quandolascerai questo piano non ci sarà più nulla qui da sperimentare che ti costringa atornare.

Coloro che arrivano qui con un unico piccolo intendimento e gli restanofedeli perché esso è socialmente accettabile, al momento della morte soffrono esono pieni di rimpianti - pensando che avrebbero dovuto fare questo, avrebberodovuto fare quello, amare questo e sposare quello. Tutti questi “avrei-dovuto” liriporteranno qui per fare esperienza dell’ “ora-posso-avere”, fino ad esserne sazi;e allora non torneranno più.

Maestro: Ma allora io sono tornata perché avevo un “avrei-dovuto”, ma nonso cos’è!

Ram tha: Maestro, è vivere! Se questo è troppo semplice da capire, alloracreati uno scopo per vivere e perseguilo, con tutto il cuore. Ma quando l’avrairealizzato, per che cosa vivrai? ... Per un altro scopo - e a questo ne seguirà unaltro, e un altro ancora.

Maestro: Quindi non sono tornata per una cosa specifica, che in questa vitapotrei anche non riuscire a realizzare?

Ramtha: Mia cara, la saggezza è l’insieme delle emozioni accumulate. Perquesto ogni essere si distingue dagli altri su questo piano. Non farai esperienza di

cose che hai già sperimentato e capito, perché non ne senti il desiderio. Saraiattirata sempre da cose che devi ancora capire, da avventure che hanno in sé lapromessa di appagamento e di saggezza, perché esse ti ecciteranno, tisedurranno, ti renderanno curiosa e non ti lasceranno pace.

Se ti permetterai semplicemente di essere e darai ascolto a ciò che urgedentro dite, ai sentimenti in te, farai sempre l’esperienza che più ti serve perespandere il tuo meraviglioso sé verso una maggiore saggezza e una gioiaperpetua.

Maestro, lascia che ti aiuti a comprendere e a superare le tue perplessità: sehai bisogno di un motivo per vivere, fa che questo motivo sia l’unica cosa chesarà con te per tutta l’eternità - e cioè “l’amore per il sé”. Esso durerà per

sempre. L’amore per te stessa continuerà per l’eternità, mentre lo scopo diessere questo o quello verrà raggiunto in questa vita, per essere poi sostituito daun altro. Fai tutto quello che puoi per espanderti verso una maggiore saggezza eun amore più profondo per te stessa - fai cioè qualunque cosa che ti renda il piùgrande possibile ai tuoi occhi, che sono gli occhi più discriminanti che esistano.Tu, maestro, sei il senso della vita.

Se tutti superano la convinzione di dover fare questo o quello, o di esseredestinati a questo o a quello, e se si concentrano sull’essere, vivendodecisamente nel momento, troveranno una felicità e una libertà più grandi diquelle conosciute finora - e saranno restituiti alla vita come dovrebbe esserevissuta veramente.

Questo è il senso della tua vita: essere!

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Capitolo 15

La divinità dimenticata

Se l’uomo sente ripetere abbastanza spesso che non è divino, questadiventa una sua salda convinzione. Perché l’uomo, timido ricercatore di verità,nel disperato desiderio di essere accettato, darà ascolto ad ogni sciocchezza.

UNA VOLTA L’UOMO CONOSCEVA IL SUO RETAGGIO e la su a provenienza.Una volta l’uomo conosceva Dio, non come un’essenza separata dal suo essere,ma come lE sublime della vita e del pensiero perenne, la vera forza vitale del suodivino ed eterno sé. Una volta l’uomo conosceva tutto ciò. Egli innalzò grandiosepiramidi perché ricordassero all’umanità, attraverso i tempi, il “fuoco interiore”, ilDio nell’uomo. Nonostante tutti gli avvenimenti della vostra storia, le piramidisono ancora lì come simbolo della grandezza e della divinità dell’uomo.

Agli inizi, quando l’uomo cominciò la sua avventura su questo piano, quandoancora sapeva di essere Dio, egli viveva migliaia di anni nello stesso corpo,perché la forza che rendeva il corpo immortale era la purezza del pensieroillimitato che l’uomo esprimeva in un puro stato d’essere.

L’uomo, il Dio-uomo, cominciò a dimenticare di essere Dio già alla sua primaesperienza di vita su questo piano. Perché? Perché amava questo meravigliosocampo da gioco della materia e fare esperienze e creare diventò per lui l’unicacosa importante.

Assorbito dall’impegno di esprimere qui la sua creatività - e di mantenere il “veicolo” che gli permetteva di fare ciò - l’uomo, la magnifica creatura daipensieri illimitati, cominciò a fare esperienza di pensieri limitati come lasopravvivenza, la gelosia e la possessività.

L’essere dell’uomo - la sua anima e il suo spirito - è eterno! Nulla potràcambiare questa realtà. Ma il corpo che gli dei si crearono dall’argilla della Terra,è vulnerabile e sensibile ai pensieri di quell’essere immortale che ospita. Qualsiasipensiero che l’uomo accetta e permette a sé stesso di sentire, si manifesterà nelcorpo, perché il corpo è l’ultima parte del regno dell’uomo ed è sorretto daiprocessi mentali del dio che lo abita.

Quando il Dio-uomo cominciò a sperimentare i propri atteggiamenti interiori

nella lotta per la sopravvivenza, cominciò anche a ridurre il potere del suopensiero, lo stesso con cui prima aveva acceso all’interno del corpo una forzavitale eterna. Così il corpo cominciò a non farcela. E ciò diminuì le possibilitàdell’uomo di ragionare attraverso il suo cervello. Quando l’uomo cominciò aperdere la sua capacità di ragionare, la paura prese possesso della suaconsapevolezza. E quando l’elemento della paura divenne un atteggiamentoconsolidato nei processi mentali dell’uomo, il corpo cominciò a subire la forza e glieffetti della paura: la malattia, l’infermità.., la morte.

Benché le prime civiltà sul vostro piano fossero altamente illuminate,l’illimitatezza dei loro processi mentali cominciò ad offuscarsi e a ridursi a causadell’attesa della morte e della lotta per la sopravvivenza. Gli atteggiamenti

interiori verso la sopravvivenza, nati dalla paura della morte, furono trasmessialle generazioni successive come “istinti” per la sopravvivenza; perché qualsiasi

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cosa l’uomo pensi, si trasforma in schema nelle sue strutture cellulari egenetiche.

GLI DEI ENTRARONO NELLE LIMITAZIONI DELLA MATERIA spinti daldesiderio di sperimentare la loro creatività attraverso la forma corporea. Ma

quando gli dei, come uomini, fecero esperienza su questo piano degliatteggiamenti interiori caratterizzati dalla limitazione, senza accorgersi, rimaseroprigionieri dell’esperienza corporea. Facendo esperienza della morte del proprioprimo corpo, ogni dio entrò in ciò che si chiama “vuoto”. Questo vuoto era unluogo, una dimensione della luce, che non era né un ritorno alla comprensione ealla consapevolezza del “Dio onnisciente”, né un ritorno sul piano della materia. Ildio non poteva più tornare sul piano del pensiero illimitato, perché ora i suoiprocessi mentali erano alterati dagli atteggiamenti interiori caratterizzati dallalimitazione.

Per poter continuare ad avanzare nella vita - e trovando questo campo dagioco della materia una splendida esperienza - il dio era fortemente desideroso diritornare qui. Tornò quindi in un altro corpo - come figlio dei propri figli - percontinuare ad esprimersi nella materia e per riconciliarsi con tutti i pensierilimitati ai quali aveva permesso di alterare i suoi processi mentali nella vitapassata. Ma quando cominciò a fare esperienza di altri aspetti materiali di questopiano, sperimentò anche altre alterazioni e sprofondò ancor più nella limitazione.Cominciò così il ciclo della reincarnazione sul piano della dimostrazione.

Poiché gli dei tornavano sempre qui come uomini per continuare le loroavventure nella vita, questo piano diventò gradualmente il loro unico orizzonte edessi dimenticarono la loro discendenza e la loro divinità. Non concepirono più Diocome “il Tutto”, come l’insieme di tutti i pensieri. Dimenticarono che, se lodesideravano, potevano tornare sul piano del puro pensiero e dell’essere illimitato- il piano della consapevolezza sul quale fin dal loro principio si erano espressi.

Conclusero che era possibile sperimentare solo orizzonti e pensieri limitati. E cosìemersero altri piani della consapevolezza espressa, quelli che si definiscono “cielilimitati”, orizzonti limitati. Lì, gli esseri che avevano dimenticato il più grande e ilpiù semplice di tutti i piani, dopo la morte del corpo potevano sperimentare unavita corrispondente alla loro idea di felicità e ai pensieri a cui erano improntatitutti i loro atteggiamenti interiori.

Quando gli dei, come uomini, non seppero più di essere divini ed immortali edi possedere veramente in sé onnipotenza e onniscienza, cominciarono adiventare vulnerabili, esposti agli ego degli altri uomini. Ben presto comparverodegli esseri che cercarono di elevarsi sugli altri affermando che solo loro, per iloro poteri mistici e per il loro smisurato sapere, conoscevano Dio. In mezzo a

uomini trasformati in gregge impaurito, questi veggenti, profeti ed oracolicercarono di aumentare il loro potere annunciando profezie di pericoli e dicatastrofi. E se gli uomini non prestavano particolare attenzione a ciò che iveggenti dicevano, questi lanciavano maledizioni e minacciavano dannazione.

Così, per separare ancor più l’uomo dalla sua bellezza interiore e dalla suadivinità eterna, nacque su questo piano la religione. E la religione, moltoastutamente, non ebbe bisogno della spada per governare e dominare i popoli.Doveva solo perpetuare l’insegnamento che Dio era lontano e irraggiungibile eche gli uomini non possedevano in sé onniscienza ed onnipotenza.

L’anima è memoria eterna. Essa ricorda tutte le esperienze di tutte le vite.Qualsiasi cosa venga ripetuta abbastanza spesso all’uomo - per quanto limitata

ed alterata sia - diventerà pian piano una solida realtà. Perché l’uomo, questotimido ricercatore di verità, nel disperato desiderio di essere accettato, darà

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ascolto ad ogni sciocchezza. Quindi, se si ripete abbastanza spesso all’uomo cheDio è al di fuori di lui e che l’uomo è misero e cattivo nella sua anima, questipensieri diventano ferma convinzione nella memoria della sua anima. Unaconvinzione che sarà molto difficile cambiare. E questo è quello che, in verità, èaccaduto per migliaia di anni su questo piano. Questi esseri semplici, passando

da una vita all’altra, sono caduti continuamente sotto il dominio di questiinsegnamenti. E si sono talmente abituati all’idea di essere malvagi e di un Dio aldi fuori del loro essere, da credere con assoluta certezza di essere tutt’altro chedivini; e che l’unica via per conoscere e per tornare a Dio passi attraverso iprofeti, i preti e le organizzazioni religiose.

Quando l’uomo non accettò più la propria conoscenza come l’essenza dellaverità, si alienò con ciò la propria sovranità e il proprio potere e diventò partedella massa - e ciò permise alle religioni e ai governi attraverso i tempi didominare gli uomini come se fossero un solo essere. Ma non lo sono. Tutti sonodei unici, destinati a vivere avventure uniche, come è loro diritto.

Quando l’uomo accettò l’insegnamento che lo ritiene malvagio e peccatore eche vede il Padre al di fuori di lui, egli si separò completamente da Dio. El’accettazione di questa credenza e di questa comprensione della realtà è ciò cheha riportato continuamente l’uomo in un corpo. Perché, finché l’uomo pensa dinon essere divino e che il Padre non sia in lui, è in un certo senso condannato arinascere milioni di volte - fin quando riconosce la propria divinità e torna a viverein un puro stato d’essere.

L’INCARNAZIONE NON È STATA PENSATA COME UNA TRAPPOLA. Non èstata pensata eterna. Essa era semplicemente un gioco a cui poter partecipare,una nuova avventura nell’esplorazione della creatività e della vita. Ma voi vi sietepersi ben presto nelle percezioni sensoriali del corpo, ed il corpo è diventato tuttala vostra identità. Vi siete immersi a tal punto nella materia di questo piano chesiete diventati l’uomo insicuro, l’uomo pauroso, l’uomo vulnerabile, l’uomo mor-

tale - perché avete dimenticato la potente essenza dentro di voi. Per questoavete conosciuto la morte, ma avete dimenticato la vita. Avete conosciuto latristezza, ma avete dimenticato la gioia. Avete conosciuto l’uomo, ma avetedimenticato Dio - la vostra sublime intelligenza che vi permette di creare leillusioni che volete.

Tutti voi avete vissuto molte vite su questo piano; alcuni trentamila, altridiecimila, altri solo due. Tante volte siete vissuti e siete morti. E benché le vostrevite su questo piano fossero solo un sogno, un gioco, un’illusione nell’avventuradella vita, esse vi hanno profondamente corrotti. Avete vissuto così tante vite incui vi è stato ricordato - dalla famiglia, dalla società, dalla religione e daidetentori del potere - che siete cattivi e che Dio non è alla vostra portata, che

questa convinzione è diventata una ferma realtà nei vostri processi mentali.Fino ad oggi la maggior parte di voi non sa ancora di essere Dio; di avere insé il potere di sapere ed essere tutte le cose. É per questo che permettete aimaestri, alle religioni e a molti altri di governare la vostra vita e di interpretareper voi la verità. Voi permettete che la comprensione di altri complichi e stravolgaquella semplice verità che da millenni vi è stata rivelata: che il Padre e il regnodei cieli, in verità, sono dentro di voi. Quale più grande verità di questa? Ma moltidi voi che non lo sanno continuano a pensare di dover sottostare a dogmi e apratiche ben precise - rituali, preghiere, canti, digiuni, meditazioni -percomunicare con Dio ed essere illuminati. Ma più fate queste cose, più convincetela vostra anima che voi non siete quello che cercate di diventare - che siete

lontani dall’amore di Dio e dalla comprensione che state cercando, visto chedovete tanto faticare per raggiungerli.

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La religione non è sbagliata. Coloro che hanno fondato e promossoinsegnamenti religiosi, sono vostri amati fratelli che, cercando di comprendere lapropria divinità, il proprio valore e il proprio potere, hanno reso schiavi i lorofratelli e con ciò sé stessi. Ciò che hanno fatto, per quanto dannoso, era la loroverità che doveva permettere loro di fare esperienza e di capire. Io amo tutti gli

esseri umani, persino i preti e i veggenti, perché anche loro sono Dio.Praticare rituali e seguire dogmi non è sbagliato. Ma non lo sentirete maicome qualcosa di completamente giusto, perché la voce in voi -che è Dio - diceche voi siete già ciò che faticosamente cercate di raggiungere.

Sono tornato qui semplicemente per dirvi che esiste una via migliore. Edanche per dirvi che siete già Dio. Che non avete mai fallito. Che non avete maifatto nulla di sbagliato. Che non siete povere e miserabili creature. Che non sietepeccatori. E che non esiste quella meravigliosa sciocchezza chiamata diavolo. Sericonoscete queste cose, potete tornare ad essere felici - che è ciò che è Dio. IlPadre non è una creatura irosa, triste, meditabonda e pia. Egli è l’essenza che ècompleta ed infinita gioia.

Ve lo ripeto, Dio è in voi. Ed è stato in voi in tutte le vostre vite. Siete giàDio, perché Egli è l’intelligenza divina e creatrice che dimora all’interno del vostroessere - l’essenza che vi ha amati accompagnandovi nell’esperienza dellalimitazione e che vi amerà e vi accompagnerà anche nel vostro ritornoall’illimitatezza.

LA LIMITAZIONE È STATA UN’AVVENTURA; è stata un’esperienza, e lamaggior parte di voi la sta sperimentando a fondo su questo piano. Purtroppoavete dimenticato che esiste qualcosa di meglio e avete fatto della limitazioneuna scelta di vita! Se solo sapeste che attraverso il pensiero illimitato potrestetrascendere il corpo, tutti gli universi e tutti i piani, non scegliereste mai più diessere limitati. Se solo lo sapeste e vi permetteste di ricevere ed abbracciare tutti

i pensieri, la vostra vita si riempirebbe di gioia e di pace, al di là dei vostri piùgrandi sogni.

Il pensiero è il primo creatore. Tutto ciò che pensate e poi vi permettete disentire, diventa la realtà della vostra vita. Ogni pensiero che abbracciate e chesupera lo spettro del pensiero limitato, si manifesterà ed amplierà la vostra vita.Tutto ciò che occorre è aprirsi ed accettare

nei propri processi mentali pensieri ancora più illimitati per passaredall’uomo limitato al Dio illimitato.

Così come, “sapendo” di essere miserabili nel profondo del vostro essere losiete diventati, sapendo di essere Dio nel vostro essere lo diventerete totalmente.Per tornare a quello che chiamiamo il settimo livello della comprensione del

pensiero puro - quel supremo stato dell’essere in cui siete la forza che sta allabase di tutte le cose - l’unica cosa che vi serve è semplicemente sapere che ilPadre abita in voi. Perché il ricordo di essere Dio risiede nella vostra anima. Edorme, aspettando di essere riconosciuto, pronto a diventare un’esperienza reale.E lo diventa sapendolo.

Se sapete di essere Dio, questa certezza creerà le esperienze e la com-prensione da cui imparerete che questo vostro sapere è verità. Nessun altro puòdarvi questa conoscenza!

Solo voi potete raggiungere questa comprensione attraverso i vostri processimentali e il vostro essere emozionale.

Se sapete che Dio e voi siete uno, potete rimuovere dai vostri processi

mentali l’idea della separatezza e unirvi nuovamente alla vostra divinità. Sericonoscete che l’onnicomprensiva saggezza e l’onnisciente intelligenza del Padre

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è la totalità del pensiero, la base di tutte le cose che esistono, e se vi permettetedi essere tutti i pensieri, sarete tutto ciò che Dio è, cioè tutto. E allora ritorneretealla vostra libertà, alla vostra grandezza e alla vostra gloria. E non dovrete piùcontinuare a tornare a questo cielo, ma potrete proseguire verso cieli ancor piùsplendidi, verso avventure ancor più grandi che vi aspettano.

Non c’è nulla che dobbiate realizzare su questo piano tranne essere chi ecosa siete. Perché si può sapere che si è Dio solo in un puro stato d’essere- perché Dio è essere; è l’È di tutta la vita. Essere in un puro stato d’essere- uno stato in cui ci si permette semplicemente di essere chi si è, in qualun-

que modo ci si esprima - significa essere completamente come è il Padre.E questo potete realizzarlo in un momento! In un momento.Dio è questo presente. L’infinità è questo presente. Essere eternamente Dio

significa vivere completamente nell’eternità di questo momento, perché così viveDio. Siate, semplicemente. E allora sarete uno con l’È e con la perennità di tuttala vita, e il vostro corpo si eleverà per diventare quella perennità. E allora nondovrete più morire, ma potrete trascendere tutti i piani fino a raggiungere ilsettimo, che è la causa prima di tutte le cose: il Pensiero. Questa è una verità.

L’UOMO STA COMINCIANDO AD USCIRE DALLA LIMITAZIONE, perché moltisul vostro piano si pongono delle domande sulla loro vita e si chiedono perchémai sono schiavi dell’ipocrisia dei governi, dei dogmi e della società. Stannocominciando ad amare sé stessi e gli altri, abbastanza per poter vedere oltre ilvelo della consapevolezza limitata e per poter crescere al di là di essa. Stannosvegliandosi alla comprensione di quell’essenza dolce, amorevole e saggia che èin loro e in tutti gli uomini. Cominciano a riconoscere che tutte le profezie, tutti iracconti e tutte le paure che hanno dominato così a lungo l’umanità, non si sonomai avverate; loro sono sempre sopravvissuti ad esse. Si chiedono chi sono eperché dovrebbero temere un Dio che dovrebbe invece essere amato.

La consapevolezza su questo piano sta cambiando. Vengono rimosse lelimitazioni della comprensione umana che, attraverso generazioni e generazioni,avevano trasformato l’uomo in un animale, e l’uomo può tornare ad essere lasublime essenza divina che egli è.

È giunto il tempo di imparare qualcosa di nuovo, che in realtà non èper nullanuovo. Nel profondo della vostra anima saprete qual è la verità - perché la veritàvi permetterà di vedere, oltre la fede stagnante e la comprensione dogmatica, ilcielo del Pensiero che c’è sempre stato. E quando il laccio che vi stringe il collo siscioglierà e sentimenti di gioia inizieranno a sprigionarsi e a pervadere la vostraanima, comincerete ad essere quel magnifico Dio che siete. Questa vostra era stafinendo. È stata l’Era della Carne. La nuova era è già all’orizzonte, ed è chiamata

l’Era della Luce, l’Era del Puro Spirito, l’Era di Dio. È l’era in cui l’uomo sa che tuttisono uguali e che il regno del cielo è sempre stato in lui. L’Era della Luceriporterà l’uomo al pensiero illimitato - al sublime regno dell’amore, della gioia edella libertà dell’essere. Coloro che entreranno nel nuovo regno, non saranno isignori della guerra e i tiranni tra gli uomini, ma gli araldi della pace che sannosuperare la stagnante limitazione per dire: “Io sono Dio, ed amo tutti coloro chevedo, perché io sono tutto ciò che vedo, ed io amo ciò che sono.” Chi raggiungequesta comprensione, grazie alla sua luce solitaria, eleverà la consapevolezzadell’umanità. Uno dopo l’altro tornerete ad uno stato di illimitatezza, dovetroverete le perle della saggezza; questo vi permetterà, nell’eternità che vi stadavanti, di essere creatori più saggi.

Le vostre vite su questo piano sono state una grande illusione. Sono stateun grande sogno. Ma emergerete dal sogno come colui che ha imparato, che ha

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compreso... che è Dio. Tutti. Un giorno guarderete in alto, verso il cielo coperto dinuvole. E nel cielo vedrete balenare ovunque una fantasmagoria di luci epenserete che le stelle siano scese per cullarsi tra le nuvole. Ciò che vedrete, saràciò che vedrà tutta l’umanità. Vi aiuterà a risvegliarvi dal vostro torpore ed ariconoscere che tutto ciò che io vi insegno è veramente una grande verità e una

meravigliosa realtà.MAESTRO: Vorrei sapere come ci siamo separati da Dio e da ciò che all’inizio

ci univa. Come è successo?Ramtha: Al vostro primo inizio, quando ognuno di voi sapeva di essere uno

con il Padre, il vostro ego - la vostra identità - era “Dio in una sola unicità”, e lavita era l’avventura delle emozioni nell’esperienza di tutti i pensieri - perché Dio ètutti i pensieri. Il vostro ego era puro, inalterato ed illimitato, perché nel vostroessere non c’erano atteggiamenti interiori che potessero limitare l’accettazionedel pensiero, cioè di Dio. Sapevate di essere eternamente nel momento presentedell’essere. E di essere illimitati nella vostra capacità di ricevere pensieri dalPadre, di trasmutarli in emozione e di manifestare l’emozione in creatività.

Tutti voi eravate come bambini, perché in voi non c’erano atteggiamentiinteriori che potessero alterare la purezza del vostro essere o limitare la vostrapossibilità di espressione. Non conoscevate la paura. Non conoscevate giudizicome “superiore” o “inferiore”. Non conoscevate la competitività o la gelosia. Nonconoscevate la morte. Eravate come bambini, perché non avevate ancora creatoe sperimentato nessuno di questi atteggiamenti interiori.

Voi, gli dei, possedevate fin dal vostro inizio la potente spinta a creare, adare forma all’emozione del pensiero. E questo potere non era stato dato aqualcuno più e a qualcuno meno. Tutti erano uguali. Ma appena avete cominciatoa creare, è emerso in voi uno spirito competitivo - la spinta a prendere il pensierocreativo di un altro e ad ampliarlo in qualcosa di ancora più grande, a creare di

più... e da pensiero è nato pensiero e pensiero e pensiero. Perché pensateesistano tante specie di fiori sul vostro piano? Si potrebbe pensare che una rosadovrebbe bastare. E quante altre farfalle potrebbero ancora esserci?

Perché gli dei diventarono una razza competitiva? Perché nella loro fogacreatrice cominciarono a pensare che forse erano meno creativi di qualcun altro.Perciò cominciarono a vedersi sminuiti nel loro essere. E per compensare questosenso di inferiorità, gli dei, creando, cercarono di superarsi a vicenda. E quantopiù permettevano ai loro processi mentali di restare coinvolti nella competitività,tanto più si ritenevano inferiori alla perfezione dell’E’ - si ritenevano separati daDio che è l’uguaglianza di tutte le cose.

Come vedete, si arriva alla separazione dalla vita e al concetto di

 “imperfezione” solo se si ritiene qualcosa “superiore” a qualcos’altro. Tuttavianella realtà della vita nulla è superiore o inferiore a qualcos’altro. Tutte le cosesemplicemente sono, nell’uguaglianza dell’E. Quindi tutto è in uno stato diperfezione - o, più appropriatamente, in uno stato di È, di essere. Solo gliatteggiamenti interiori e i pensieri collettivi rendono una cosa inferiore allaperfezione dell’È, che è ciò che in realtà essa è.

La separazione più grande l’avete subita quando siete entrati nel corpoumano. Fino a quel momento, anche se avevate già cominciato a separarvi datutte le cose, eravate ancora consapevoli della vostra divinità e dell’immortalitàdel vostro essere. Ma quando vi siete calati in un corpo e avete cominciato asperimentare le realtà della materia cellulare, siete caduti nella trappola delle

 “funzioni della materia” chiamate fame, freddo e sopravvivenza - presi dalla lottaper mantenere ciò che eravate diventati. Vi siete uniti con la materia cellulare che

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fin dalla sua creazione era stata programmata per permettere la sopravvivenzadella materia. Questa unione di un grande essere immortale con un meccanismodella materia, che era stato predisposto per la sopravvivenza della sua stessastruttura, ha fortemente alterato e limitato lo stato d’essere del vostro ego. Fu aquesto punto che nacque “l’albero della conoscenza”, lego alterato e limitato.

Ed è stata l’esperienza dei sentimenti di paura, di competitività e di gelosiasu questo piano, registrati nella vostra anima e programmati nelle strutturecellulari del vostro corpo, che ha ulteriormente rafforzato il vostro ego limitato -ed ha ulteriormente alterato la consapevolezza di essere divini, immortali etutt’uno con la vita.

Maestro: Continuo a non capire perché gli dei, che avevano sempre saputodi essere eterni, a un certo punto hanno creduto di dover morire. E soprattutto,come sono arrivati ad accettare l’idea della morte?

Ramtha: Hanno accettato e capito i processi di cambiamento – ciòche chiamate morte - grazie alle cose che essi stessi avevano creato. Molte

cose che erano state create qui, erano progettate per nutrirsi a vicenda, perché lasostanza di cui ogni creazione aveva bisogno per mantenersi, doveva essere lastessa di cui essa era fatta. È ciò che chiamate “catena alimentare”. Così la floradivenne nutrimento per gli animali che un gruppo di dei aveva creato. E quandoquesti animali mangiarono le piante, gli dei che avevano creato le piante, viderocon orrore le loro creazioni scomparire ai loro occhi e trasmutarsi in un’altraenergia. Gli erbivori a loro volta servirono da nutrimento ad altri animali cheerano stati creati da un altro gruppo di dei; e così via. Questo fu uno dei modiche gli dei scelsero per competere tra di loro. Capirete come fosse umiliantevedere la propria creazione mangiata e digerita dalla creazione di un altro dio! Lamorte, maestro, è stata poi ulteriormente compresa attraverso il processo dellaformazione e dell’evoluzione del corpo umano. Per perfezionare la creaturachiamata “uomo”, gli dei ne diventarono parte - così come erano diventati parte

di tutte le cose che qui avevano creato.Poiché le loro prime versioni dell’uomo non erano creature molto agili, esse

cadevano continuamente in preda agli animali - i quali le trovaro no veramentesquisite! Grazie a ciò gli dei sperimentarono e capirono ciò che chiamate “morte”.Questa comprensione li mise in grado di migliora re il corpo umano per renderlopiù capace di difendersi di fronte al pericolo di morte costituito dagli animalicarnivori, anch’essi loro creazioni.

L’idillio dell’uomo con “un Dio al di fuori del proprio essere cominciò quandogli dei cominciarono l’idillio con questo piano – quando essi desideraronosperimentare ed interagire con tutte le cose che qui avevano creato. Gli dei eranostati le piante. Erano stati gli animali. Erano stati gli insetti. Erano stati tutto! Ma

ciò che più desideravano creare era una forma che permettesse loro di dominaretutte le altre cose.Quando infine gli dei si diedero la forma di uomo e donna e dovettero

utilizzare tutta la loro concentrazione per sfuggire alle loro stesse creazioni e perbatterle in astuzia, cominciarono a vivere in uno stato limitato ed alterato.L’ironia volle che, pur riuscendo a sfuggire agli animali che li insidiavano, nonseppero sfuggire ai propri atteggiamenti interiori volti alla sopravvivenza cheavevano cominciato a prendere possesso della loro consapevolezza. E furonoproprio questi atteggiamenti caratterizzati dalla lotta per la sopravvivenza e lapaura della morte che, alla fine, ebbero la meglio sui loro corpi. Perché ciò che siteme, lo si diventa.

Sappiate che, tra tutte le cose create dagli dei, nessuna ha effetti tantodevastanti come la creazione chiamata “paura”, perché alla sua ombra nessuna

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cosa può dare espressione alla vita.Quando gli dei, come uomini, fecero l’esperienza della morte, la loro unica

realtà e il loro unico desiderio furono quelli di continuare a sperimentare questoparadiso della materia e di creare ancora di più in questo regno, di fame un’operacompiuta, perché gli ego degli dei erano grandi. Perciò gli dei continuarono a

tornare pieni di zelo per migliorare ogni volta - per riconciliarsi con il senso diinferiorità che avevano percepito dentro di sé e per dare espressione al desideriodi essere “qualcosa di più” nella loro creatività. A causa degli atteggiamenti in-teriori caratterizzati dal desiderio di diventare “migliori di ...“, essi si immerserotalmente nella materia di questo piano che dimenticarono di essere divini edimmortali; e diventarono “oggetti” destinati a morire. Tuttavia la comprensione diessere uno con tutta la vita, gli dei l’avevano cominciata a perdere già quandoavevano progettato la creazione - ben prima della loro storia d’amore con questopiano - a causa della competizione e di pensieri come “essere più grande di...”, “essere di più”.

Vorrei dirti, maestro, che solo un attimo, solo un respiro ti separa dal tuoessere uno. Basta che nella profondità del tuo essere non desideri più essereseparato da qualcos’altro, e non lo sarai più. È semplicemente il tuoatteggiamento interiore, il tuo pensiero limitato, la tua identità alterata che ti haseparato dalla totalità del pensiero. Se ritorni alla totalità del pensiero -sostituendo il giudicare con il pensare - non sarai mai più perduto o separato.Sarai una luce per molti altri che troveranno la loro via di ritorno all’unità con ilPadre.

Maestro: Ramtha, posso capire che noi tutti in fondo siamo perfetti, chesiamo Dio, che viviamo eternamente. Ma con ciò non diminuisce la sensazioneche talvolta ho di dover essere prudente e di dovermi proteggere. Come possosuperare questa mia illusione - questa sensazione di dover essere cauto, che nonmi permette di esprimere liberamente ciò che io sono in realtà?

Ramtha: Devi sapere, maestro, che gli animali sono stati dotati dimeravigliosi meccanismi di autoconservazione: gli istinti primordiali disopravvivenza sono stati programmati nelle loro strutture cellulari per permetterloro di vivere, di fare esperienza e di evolversi. Anche l’umanità è stata dotata diistinti primordiali che sono stati trasmessi geneticamente di generazione ingenerazione. Gli istinti di sopravvivenza dell’uomo sono impressi nelle strutturecellulari del corpo in modo che egli possa proteggersi, giacché nasce nudo.L’uomo non possiede né le zanne, né le corna, né la velocità delle gambe, né lasinuosità degli arti; né è dotato di udito fine o di vista acuta. E un essere notevo-le, molto raffinato e chiuso in sé, il cui più grande istinto di autoconservazione èla cautela e la riservatezza.

L’umanità è dotata di questi istinti. Se non lo fosse, l’uomo non sarebbesopravvissuto per essere quella materia meravigliosa, pensante, creativa e incontinua evoluzione che egli in verità è.

Quando tu, come ogni altro qui, per sperimentare la densità della materiahai scelto di perdere la libertà del tuo spirito, hai dovuto misurarti con gli schemigenetici degli istinti del corpo - come una delle condizioni per poterti esprimeresu questo piano. Per questo, essere uomo significa aver paura, comportarsi dagregge, avere molti dubbi e muoversi con cautela. Questa è una grande verità.

La cautela non è un’illusione; è una condizione che permette di vivere quicome uomini. Essa non è qualcosa che ci si deve perdonare, ma che deve essereaccettata come un istinto necessario al mantenimento del vostro corpo. Ma fate

un ulteriore passo avanti in questa comprensione. Riconosciuto che il vostrocorpo vi ha protetti per permettere alla piccola, meravigliosa e creativa scintilla

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che voi siete di evolversi qui, è giunta l’ora per voi di andare oltre la carne perentrare negli aspetti immortali del vostro spirito e della vostra anima. Questo è ilmomento, se volete, in cui è lo spirito del vostro essere ad occuparsi del vostrocorpo ed a proteggerlo - attraverso un’illimitata comprensione del pensiero.

Ciò che dovete fare ora è diventare quel Dio che voi siete - convinto...

fermo... sovrano... IO SONO. L’unica illusione che dovete dominare è l’illusione dinon avere la capacità di diventarlo! E come rimuovere quest’illusione?Semplicemente rimuovendola dai vostri processi mentali. Tutto ciò che fate nelpensiero e nel sentimento, è realtà -anche se non si manifesta nella realtà diquesta dimensione. Una volta abbracciato il pensiero che siete Dio, che siete ilprincipio - IO - SONO, lo siete già diventati.

Ama ciò che sei, maestro. Amalo! Sappi che sei eterno, che sei Dio. Sappilo!Sentilo!  Abbraccia questo pensiero. Quando il retaggio degli istinti che ti hannoprotetto per secoli si confronterà con il sapere che, in verità, non sei mortale,bensì immortale, che, in verità, non sei un uomo limitato, bensì un Dio illimitato,allora la tua anima trasmetterà questo pensiero illimitato alla massa cellulare deltuo corpo, e la massa delle cellule giubilerà. Allora il tuo corpo si conformerà,felice, ai pensieri illimitati del grande dio che vive in lui. E così come il vostrocorpo quando basava la sua esistenza sugli istinti, aveva in sé insicurezza ecautela, ora avrà nelle sue cellule il Dio illimitato, e la materia del corpo potràallinearsi alla totalità del Dio-Io-Sono.

Essere di più te stesso, maestro, significa semplicemente superare i limitidella tua insicurezza. E quando tu, che finora sei stato protetto dal tuo corpo,rivendicherai il dominio su tutto ciò che rientra nella tua comprensione, il corpo,felice, ti seguirà.

Ama te stesso, maestro, pienamente. Ama la vita - e tutto ciò che essa è!Se lo farai, tornerai alla tua unità, te lo assicuro - semplicemente grazie ad unatteggiamento interiore e in meno di un momento. Non occorre di più. Basta

sapere.Capitolo 16

Reincarnazione

Siete tornati per fare esperienza di Dio dei principi dell’IO SONO. E i  principi dell’IO SONO comprendono ogni atteggiamento interiore, ogni 

emozione, ogni illusione nei reami del Pensiero chiamato Dio.

MAESTRO: Non sono venuto per farti qualche specifica do manda. Sentivoche ciò che avresti detto a chiunque di noi, avrebbe avuto un significato per tutti.Ramtha: Così è... e così è stato.Maestro: Ma vorrei farti due domande di carattere generale. Hai detto

che quando abbandoniamo questo piano, ci aspetta sempre qualcosa di meglio.Ramtha: E esatto. Anche quando lasci questo incontro ti aspetta un

momento più grande del tuo essere, perché la tua vita avanza ogni momento peressere più grande del momento precedente.

Maestro. Potresti dirci qualcosa sui meccanismi della reincarnazione? Perchédovremmo andarcene da qui per qualcosa di meglio per poi tornare di nuovo qui?Veniamo forse rimandati qui per imparare qualcosa?

Ramtha: Prima di tutto, maestro, come puoi affermare che non ci siaqualcosa di meglio per te anche qui in un futuro?

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Maestro: Perché la vita qui sembra una dura lotta, che ci costringe amisurarci con la sofferenza e la tristezza. Anche se forse personalmente non si fal’esperienza del dolore, tuttavia lo si vede ovunque attorno a noi. È certo che quic’è molto dolore, ed è difficile immaginarsi che possa andare meglio in unprossimo futuro.

Ramtha: L’ultima “sofferenza” qui è stata la fame, e tutti erano sempreaffamati. Bisognava lavorare duramente per guadagnarsi un pennyo una rupia oun siclo per comprarsi un pezzo di pane, del formaggio e del vino acido eriempirsi lo stomaco vuoto. Guardati attorno ora. Sono tutti impegnati acombattere la loro obesità! Ora che tutti sono ben nutriti e rotondetti, arriva unoe dice: “No, no, no! Non siete per nulla belli!” E allora tutti si sforzano a fare dinuovo la fame... Non è un’ avventura la vita?

La “sofferenza” qui, maestro, è lego.Maestro: Va bene, ma non sono sicuro di capire qual è il punto. Sembra che

tu dica che la vita procede in modo circolare. Ma questo cerchio avrà una fine?Ramtha: La vita non procede come un cerchio, maestro, e non si ripete.

Essa cambia sempre, si evolve ogni momento, ma ... per essere costante. La vitaè onnicomprensiva e crea il prossimo momento con la forza del suo stessoessere, del suo stesso E. E creata ogni momento da ogni essere secondo il suoatteggiamento interiore. È l’atteggiamento verso la vita che fa sembrare circolari icicli del suo cambiamento.

La reincarnazione è veramente una verità. È semplicemente smettere uncorpo - perché lo si fa morire con i propri atteggiamenti interiori - ed assumerneun altro, qui o in qualsiasi altro luogo sul piano dèlla materia.

Perché si ritorna qui? Perché lo si vuole. Pensi forse che ti si costringa atornare qui, che ti si spinga da qualche altro piano in cui ti trovi a tornare in uncorpo, solo per dover riaffrontare lottando il processo della nascita e perdipendere completamente dagli ego attorno a te?

Non c’è stato nessun decreto che ti abbia mandato qui, maestro, perché nonc’è nessuno che ti possa mai costringere a fare qualcosa contro la tua volontà.Sei tu colui che ha deciso di tornare qui. Sei tu che hai desiderato esprimerti dinuovo su questo piano. Quindi se cerchi qualcuno a cui attribuire la colpa delletue miserie, dovrai guardarti negli occhi. Sei completamente responsabile dellatua bellezza, del tuo essere, della tua vita, penosa o meravigliosa che sia - ed èora che ciò si sappia!

Nessuno è mai costretto a reincarnarsi su questo piano. Ma dopo esserevissuto qui per eoni, l’uomo comincia a pensare che questo piano sia tutto ciò cheesiste. E quando perde il suo corpo e si allontana dai suoi attaccamentiemozionali e dai giochi che faceva qui, ben presto sente il desiderio di affrettarsi

a tornare qui perché pensa che questo sia l’unico cielo che ci sia. E per lui è così.L’unica ragione per cui sei qui è che tu lo vuoi - perché nel tuo essere senti unbisogno che vuoi soddisfare qui. E il bisogno consiste nell’esprimere gioia, odispiacere, o compassione, o ira, o dolore, o qualsiasi altra cosa che desiderisperimentare su questo piano dell’illusione - perché tu possa averne quanto tibasta. Poi, quando ciò ti stanca o ti annoia, puoi cambiare il tuo atteggiamentointeriore e sperimentare qualche altra emozione. E così semplice.

Può l’utopia esistere accanto al dolore, al dispiacere e a situazioni infernali?Lo può, in verità. Perché è solo questione di atteggiamento interiore.

Sei tornato qui per fare esperienza di Dio, per comprendere il sé, per viverei principi dell’IO SONO. E i principi dell’IO SONO comprendono tutto ciò che uno è

- ogni atteggiamento interiore, ogni emozione, ogni carattere, ogni situazioneillusoria nei reami del Pensiero chiamato Dio.

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Sai perché hai assunto l’identità che ora sei? Perché hai già vissuto prima lamaggior parte degli altri ruoli, ed ora stai sperimentando questo. Come mai seidiventato un uomo benestante, invece di un bambino affamato? Perché sei statoil bambino affamato che ha voluto diventare un uomo benestante e così ora losei. E perché non sei il panettiere che fa il pane per mantenere la sua famiglia?

Perché, maestro, sei già stato il panettiere che ha fatto il pane per mantenere lasua famiglia. Ora sei colui che lo compra.La cosa splendida in questo regno è che esso è duraturo e mutabile. E che

tu puoi inscenare qualsiasi parte desideri. E mentre avanzi sulla piattaforma dellavita, avanzi anche verso piani che ti offrono un palcoscenico per recitare fino infondo le illusioni che permettono al tuo essere il massimo apprendimento. E suquesto palcoscenico sei libero di diventare re o mendicante, amante o amato,schiavo o uomo libero -secondo l’illusione che ti fornisce la comprensione di cui latua anima ha bisogno per la propria realizzazione.

Ci sono molte esperienze che non hai mai conosciuto, maestro, perché cisono cose che non hai mai fatto ed esseri che non sei mai stato.

Ci sono esseri in questo mondo che vivono in sublime pace e che hannobisogni molto semplici. E qualunque cosa loro serva, qualunque cosa vogliano,essi semplicemente la manifestano. Vivono nella gioia e nella felicità, maestro -atteggiamenti ed avventure del pensiero questi, che tu devi ancora scegliere perla tua esperienza.

Ci sono molte comprensioni che devi ancora vivere. E sai qual è la piùgrande di tutte? Semplicemente vivere per vivere. Vivere semplicemente pervivere è la più grande conquista nella comprensione della vita. Perché alloraconoscerai la pace. Allora conoscerai la gioia. Allora, maestro, diventerai di nuovototalmente Dio.

Devi ancora fare l’esperienza di questa comprensione della vita, perché haipermesso a te stesso di restare intimidito nel ruolo di chi mantiene, di chi lavora,

di chi è competitivo, di chi è idealista, di chi soffre, di chi è nevrotico. Haiaccettato questa come tua sorte, e così è. Ma riconosceresti che queste sono solola minima parte delle tue possibilità di scelta nella vita, se tu ti permettessi diprendere in considerazione anche il resto.

Questa vita, indipendentemente da tutto ciò che è successo nella storiadell’umanità, è veramente straordinaria. Purtroppo chi abita nelle città, immersonella stagnazione e nella pesantezza della consapevolezza sociale, pensa chequesto sia un luogo miserabile e disgustoso per viverci. Ma se nel profondo deltuo essere trovi il coraggio di staccarti dalle aspirazioni, dall’intimidazione e dallaconsapevolezza limitata degli uomini per andare a vivere in luoghi selvaggi,tutt’uno con il Dio in te, scoprirai che la vita è veramente splendida; che è

perenne, illimitata e meravigliosa.La ragione per cui sei tornato, maestro, è vivere. Ma non ti sei ancorastaccato dalle cose che ti legano a questo piano per poter sperimentare la maestàdi Dio e della vita. Non hai ancora camminato su un ghiacciaio, non ti sei ancorariparato sotto un ponte di pietra, non hai ancora spiato d’inverno dalla finestraper vedere un fringuello, luminoso sullo sfondo della neve. Né sei stato inprofonde caverne, né hai camminato nel deserto, né hai osservato un serpentealla ricerca del suo cibo. E non hai mai dormito completamente solo in unagrande piramide, né hai esplorato luoghi dove nessuno è mai stato - e ce ne sonomolti di questi luoghi. Non hai

mai veleggiato attraverso un grande oceano, non hai mai visto saltare i

pesci e non hai mai seguito un cervo in un folto bosco.Non hai fatto molte cose che sarebbero elettrizzanti, eccitanti e meravigliose

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per il tuo essere. E in nessuna di queste espenenze avrebbe il minimo peso il tuolavoro o il tuo grado d’istruzione, la tua posizione sociale o l’età della tuamacchina.

Queste esperienze sono aspetti della vita che devi ancora affrontare. Ma selo farai, esse abbatteranno le tue nevrosi, le tue paure, i tuoi imbrogli e i tuoi

dubbi. E ci saranno momenti in cui ti sentirai scoppiare dalla gioia - e sentirai ildesiderio che qualcuno assista a questa tua esplosione di gioia, anche se ciò timetterebbe in imbarazzo. Questa è la tua natura. Ma non c’è nulla di sbagliato.Semplicemente non ti sei ancora permesso di sperimentare tutte le possibilità discelta che hai qui, perché sei stato impietosamente spinto a diventare un idealeillusorio a cui la gioia e la libertà della vita sono del tutto estranee.

Quindi, se non vuoi  ritornare qui, non farlo! Non lo devi fare. Io non sonomai più ritornato, perché sono asceso con il vento ed ho portato con me tutto ciòche ero. E in questo modo sono diventato un essere libero. Un essere libero! E ciòperché ho trasceso tutto ciò che avevo fatto qui nella mia vita. Ho perdonato ame stesso, ho abbracciato questa vita e ho continuato ad occuparmi del mio “essere Dio”. E se l’ha potuto fare un povero barbaro ignorante, lo puoisicuramente fare anche tu.

La via per chiudere con la vita qui, è viverla, amarla e diventare una partedelle cose semplici. È liberarsi da ogni ideale che intimidisce, limita e restringe lalibertà della vita. È vivere nella propria libertà, amare sé stessi e cessare diconfrontarsi con gli altri.

Se smetti di vivere per piacere alla società, e vivi invece per il tuo ideale,per la tua verità, qualunque essa sia nel profondo del tuo essere, e ami il tuoessere eterno, allora diventerai uno con le piante, con i pesci e, in verità, contutta la vita.

Allora potrai dire: “Ho concluso questa esperienza. Ho amato tutta la vitaqui: e avendo fatto ciò, sono pronto per una nuova avventura. Sono pronto per

un lontano regno, per una nuova comprensione e per un modo completamentediverso di essere.” Quando avrai fatto ciò, maestro, splendente di gloria lasceraiquesto piano. Così come anch’io l’ho lasciato.

Amo intensamente questo piano. Attraverso spesso le sue valli. Soffio tra lefoglie degli alberi e divento parte del sorriso dei bambini. So cos’è questa vita,perché non ho evitato di sperimentarne i valori. Ma ciò che più conta è checonosco le sofferenze di coloro che più di tutto amo, i miei amati fratelli. Io ho lerisposte, ma non servono a molto se non vengono utilizzate.

La ragione per cui tu e chiunque altro vi esprimete qui, è che lo volete.Questa è la reincarnazione.

Maestro: Ti ringrazio. Dovrò riflettere su quanto hai detto.

Ramtha: Fallo. Perché se lo farai, forse sceglierai di essere più buono con iltuo essere e ti permetterai la libertà di respirare con maggior leggerezza.Maestro: Mi chiedo se puoi raccontarci qualcosa su ciò che fai quando non

sei calato in questo piano.Ramtha: Faccio quello che fate voi - mi esprimo. L’unica differenza è che voi

vi esprimete in modo limitato, io no. Il mio campo d’ azione sconfina nell’eternità,perché il mio pensiero non si sofferma mai sulla mia fine, che infatti non esiste.In verità mi muovo col vento perché questo è stato il mio più grande desiderio.

Io sono felice. E osservo la tua vita, e osservo la vita di questa donna, equella di quest’uomo. Vedo le vostre illusioni e, mentre voi le prendetetremendamente sul serio e le dipingete di nero, io rido. Perché so che tutto ciò

che dovreste fare è solo riuscire a vedere di più; perché c’è di più.Io mi esprimo, maestro, e sono felice di ciò che sono. E quando non sono

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l’identità che ora vedete qui, sono il CIO’-CHE-E, la piattaforma da cuiscaturiscono tutte le cose. Perché il settimo livello è la totalità del pensiero, ilgrande vuoto che mantiene in orbita i vostri pianeti, tiene insieme le vostrecellule e comprende tutte le cose fino ai più lontani territori dell’eternità. Equando si è un essere del settimo livello, i livelli non esistono più; esiste solo l’È.

Nell’È si diventa tutto il sentimento di tutte le cose, di tutto il sapere, di tutto ilpensiero.Riflettete su ciò che significa essere Pensiero. Quanto lontano può viaggiare

un pensiero? Potete posare un pensiero sulla superficie del sole? Oppure sullaparte in ombra della luna? O sulle grandi e piccole stelle del vostro cielo? Potetemandare un pensiero a un altro essere di un altro piano? Lo potete fare in menodi un attimo. Avete direttamente in voi la capacità di farlo. Ma siete voi che nonlo volete. Voi volete esprimervi come state facendo, e così è.

 Maestro: C’è un certo punto in cui comprendiamo perché continuiamo aritornare?

 Ramtha: Sì, c’è. È chiamato felicità. E questo punto lo si raggiunge quando nonc’è più nessun altro che vorresti essere al posto dite stesso, e nessun altro luogoin cui vorresti essere al posto di quello in cui sei. È il punto della conoscenza. Edinoltre, maestro: ciò che per te è sofferenza, miseria e dolore, spesso è felicitàper un altro essere. Tutti qui sono felici delle loro vite. Ma non ne sonoconsapevoli perché il loro ideale di felicità è come un pagliaccio che corre qua e làe trasforma le cose dipingendole di blu, viola e rosa. Tutti qui sono felici perchéfanno esattamente ciò che vogliono fare, secondo la loro volontà. Se voglionoammalarsi, si ammalano. Se vogliono essere infelici, lo sono - perché voglionoesserlo, perché questo è ciò che li rende felici. Tutti qui godono pienamente laloro vita. Se non lo facessero, morirebbero in un attimo. E quando arriva il loromomento, muoiono effettivamente, perché pensano di doverlo fare. Un giorno,maestro, quando sarai in uno stato d’essere di gioia e di pace, semplicemente

guardandoti attorno comprenderai che tutti sono infinitamente felici, qualunquesia il modo in cui si esprimono.

 Maestro.’ Posso farti ancora una domanda? Hai detto che sono stato diversepersone in altre vite. Puoi dirmi chi sono stato nelle mie vite passate?

 Ramtha: Maestro, se dovessimo trovarci per parlare in modo dettagliato ditutte le tue vite passate, saremmo ancora qui nella tua prossima vita. Il numerodelle tue vite è di ventimilatrecentoquarantasei ... e mezzo. Quindi se vuoi che tiracconti qualcosa sul tuo passato, devi decidere su che periodo, che paese, cheillusione; e poi potremmo parlarne.

Sai, maestro, ho scoperto che molti di coloro che considerano squallida edesolante questa vita, spesso amano rivangare il passato perché pensano di

trovarvi quella carica di vita e quel prestigio che sentono mancar loro nelpresente. E fantasticano sul loro passato in un modo fortemente romantico ederoico. Perché quando la vita qui è squallida e noiosa, essi possono semprevantarsi di essere stati molto eroici in battaglia, di aver dovuto abbandonaremolte donne che piangevano per loro e di essere stati festeggiati all’infinitodall’intera città, quando tornavano. Oppure in un certo periodo essi erano la piùbella di tutte le donne del mondo e ogni giorno potevano avere ogni uomo comeamante.

Per permettervi di capire meglio, vi dirò quanto segue: tutti voi avetevissuto molte vite. E queste vite sono state illustri e romantiche, misere ebarbare, famose e famigerate. Ma tutto ciò che siete stati nel vostro passato non

è così grande come ciò che siete ora. Nel momento presente, maestro, sei grandecome non lo sei mai stato, perché sei il sapere e l’esperienza accumulati in tutte

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le vite che hai vissuto. Il presente, maestro, è lo scopo di tutto ciò che è stato.Non sei mai stato migliore di quello che sei ora, e non importa quale sia il

tuo travestimento, la tua illusione o la tua esperienza; perché la saggezza, laconoscenza e l’amore che possiedi ora, sono grandi come mai prima. Se ti facessitornare indietro di cinque vite, non ti riconosceresti più, perché hai raffinato il sé

a tal punto che ora non sapresti più riconoscerlo. Se coloro che sei stato nelle vitepassate potessero vederti oggi, ti considererebbero un gentiluomo, un genio, uneretico; ti vedrebbero come “un posseduto” perché la tua comprensione è moltopiù grande di allora.

Non è saggio guardare indietro per vedere chi sei stato nel passato. Seguardi indietro in cerca di risposte, non potrai mai fare esperienza di questomomento della vita e delle risposte che esso riserva per il tuo futuro, perchésaresti troppo occupato a guardare indietro, per vedere il presente. Sei curioso disapere chi sei stato in passato, maestro, e non sai nemmeno chi sei ora.

È bene sapere che abbiamo già vissuto prima, perché ciò ci permette disperare nel domani. Ma la fondamentale bellezza che ha attraversato tutte questeesperienze è ancora lì che, in silenzio, riflette ed aspetta di essere risvegliata perriconoscere che essa è un grande dio che possiede il potere e la libera scelta dicreare la sua vita e di trovare il suo compimento, qualunque esso sia.

Impara a vivere in questo momento presente. Tutti i momenti presenti sonovergini ed aperti ad ogni possibilità. È il tuo atteggiamento interiore chetrasforma il momento vergine in ciò che tu decidi. Puoi essere scontento,preoccupato, lamentoso - in un momento. Oppure, un attimo dopo, cambiando iltuo atteggiamento interiore, puoi diventare amabile, libero, attraente, felice,gioioso ed esuberante - in quel momento. E un momento dopo ancora, senza chequesto momento sia influenzato da quelli precedenti, puoi diventare malinconico,brillante, disponibile o pieno di rimorsi - come tu desideri.

Ciò che importa, maestro, è sapere chi sei ora e fare qualcosa per essere

felice in questa vita. Se desideri avere la capacità in una vita futura di ricordarequella attuale, rendi ogni attimo memorabile in modo che resti vivo per semprenella tua anima.

Se desideri vivere dentro l’eternità, devi prima imparare a vivere pie-namente ogni momento.

Maestro.’ Potresti forse dirmi cosa vedi nel mio futuro?Ramtha: Chi sarai nel tuo futuro? Sarai sempre tu. Anche se cambieranno

gli occhi, il colore della pelle e la maschera, sarai sempre tu. Avrai sempre lastessa anima e lo stesso spirito divino del tuo essere. Nella tua prossima vitareciterai il ruolo illusorio che vorrai. E se sarà su questo piano, dovraiattraversare il processo della nascita e creare il frutto del grembo secondo il tuo

particolare progetto, facendo in modo che corrisponda al gioco e all’illusione chehai scelto per quella tua esistenza. Oppure puoi semplicemente vivere senzal’illusione e proseguire verso un piano di maggior comprensione.

Impara a vivere nel momento presente, maestro. Sii grande in questa vita efa esperienza dite. Cavalca il vento. Fai veleggiare un pensiero verso la luna.Posa uno splendido pensiero sul sole e fagli conoscere chi sei. Siediti su unastella. Parla all’acqua. Tutto questo sei tu, tutto questo è Dio, tutto questo è vita.

Maestro.’ Ti ringrazio. Un’ultima domanda. Potresti dirmi verso quale livellomi sto sviluppando?

Ramtha: Verso Dio, maestro. Ti stai sviluppando verso il tuo “essere Dio” -stai affinando la tua divinità. Sei venuto qui come un dio, ti sei imprigionato nella

carne - nella fame, nel caldo e nel freddo, nei limiti spaziali - ed hai dimenticatociò che sei, la tua divinità, il potere, l’intelligenza che di tutto si appropria, che

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tutto sa. E ciò ha causato il tuo legame con questo piano - il quale si sta a suavolta evolvendo verso il settimo livello.

Ti stai sviluppando verso il settimo livello della comprensione, cioè verso lacapacità di riconoscere Dio in tutte le cose. E all’apice di quella conoscenza c’è chi la crea, che sei tu.

Maestro: Così sia.Ramtha: E così sarà.

Capitolo 17

La scienza della conoscenza

Voi avete la capacità di conoscere tutto ciò che è, perché tutto ciò che c’è daconoscere è nella Grande Consapevolezza di Dio, e la Mente di Dio, come uncuore pulsante, lo fa fluire verso di voi.

MOLTI SUL VOSTRO PIANO BENEDETTO stanno faticosamente lottando peressere “illuminati”, e questa è vera mente una grande meta. Tuttavia sono inpochi a comprendere cosa ciò in realtà significhi. Essere illuminati significasemplicemente essere “nella luce”, avere la conoscenza, avere a disposizione laconoscenza per poterla utilizzare come meglio si desidera.

Come si diventa illuminati? Non certo attraverso un’unzione! L’unica via perraggiungere l’illuminazione è permettere al pensiero di entrare nei vostri processimentali per diventare esperienza nel vostro essere ed aumentare la vostrasaggezza.

Perché è importante la conoscenza? Essa è il vostro più grande tesoro.Perché quando vi sarà stato tolto tutto, ciò che non vi potrà mai essere tolto, saràla conoscenza, ed essa vi darà la capacità di creare di nuovo. Se avete laconoscenza, avete la libertà, avete la possibilità di scelta. Se avete laconoscenza, potete costruire regni senza fine. Se avete la conoscenza, non avetenulla da temere; perché non ci sarà cosa, elemento, dominio o pensiero che vipossa minacciare o rendere schiavi o intimidire. Se alla paura si sostituisce laconoscenza, si ha “l’illuminazione”.

La conoscenza permette alla vostra mente di pensare e di contemplare al dilà di ciò che già sapete. Vi permette di penetrare ulteriormente nella conoscenzadi tutto ciò che è e di aumentare la vostra capacità di acquisire una conoscenzaancor più grande.

La conoscenza vi spinge ad espandervi, a cercare un’identità sempre più

ampia, a “divenire”. Con ciò essa vi libera dalla prigione di una vitalimitata e vi introduce in spazi più illimitati. La conoscenza e l’avventura

dell’apprendimento accrescono la vostra semplicità. E in questa semplicitàtroverete la pace dell’essere e la gioia di vivere. Desidero avvicinarvi allacomprensione della scienza della conoscenza, alla vostra capacità di conosceretutto. Perché ciò è importante? Perché potete diventare tutto ciò che sapete. E seimparate a conoscere tutto ciò che esiste, diventate totalmente tutto-ciò-che-É.cioè Dio: conoscenza illimitata, vita illimitata, totalità del pensiero. E con ciò sietenuovamente la libertà e la gioia illimitata dell’essere.

Per capire come si possa conoscere tutto ciò che è, dovete prima di tuttocapire che ogni cosa non solo emerge dal Pensiero, che è la Mente di Dio, ma che

ogni cosa emana il pensiero del suo essere nuovamente verso la Mente di Dio.Tutto ciò che esiste possiede un campo di luce che lo circonda. Non c’è nulla

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che non sia circondato da una corona di luce, perché la luce porta in sél’immagine del pensiero e manifesta l’ideale nella materia. Attraverso questocampo di luce ogni cosa emana il pensiero del suo essere nuovamente verso ciòche si chiama “flusso della consapevolezza”, “il fiume del pensiero” che è laMente di Dio.

Guardate il tappeto, la pianta, la luce, il cuoio delle vostre scarpe. Guardatela vostra mano o quella di un altro essere. Che cosa hanno in comune? Esistono.E solo per il fatto di esistere, ognuna di queste cose emana non solo il pensierodel suo essere, ma anche la consapevolezza di tutte le altre cose che lacircondano; è ciò che chiamiamo “percezione collettiva”. Il tappeto è consapevoledei suoi colori e percepisce chi vi è seduto sopra; la pianta è consapevole dellastanza in cui sta. E attraverso la luce del loro essere, entrambi rimandano questaconsapevolezza nel “flusso della consapevolezza”. E in ogni momento questaconsapevolezza cambierà, perché Dio, il fiume del pensiero in cui tutto esiste, èin continua espansione e in continuo movimento.

Ogni sistema stellare, ogni granello di polvere, ogni essere - visibile einvisibile, di questo e di ogni altro universo - emana il pensiero del suo essereverso la Mente di Dio, perché da essa tutto è provenutO. Ogni cosa emana unaconsapevolezza che torna al Pensiero; per questo tutto è conosciuto.

A cosa si deve la vostra capacità di conoscere tutto ciò che c’è daconoscere? Il vostro corpo fisico è circondato da uno splendido campo di lucechiamato aura. L’aura è il campo di luce che circonda e tiene  insieme la materiadel vostro corpo. Grazie al metodo fotografico Kirlian i vostri scienziati hanno giàfotografato la prima fascia di luce dell’aura Tuttavia l’aura che circonda il vostrocorpo ha dimensioni più grandi. perché si estende dalla densità dell’elettricità (lacorona blu che circonda il corpo) fino all’infinità del Pensiero.

Una parte dell’aura è un potente campo elettromagnetico con carica elettricapositiva e negativa. Oltre il campo elettromagnetico non ci sono più le divisioni

della carica elettrica; c’è quindi una sfera di luce indivisa, che è pura energia.Questa sfera di luce indivisa è lo spirito del vostro essere. Lo spirito del vostroessere - che io chiamo il dio del vostro essere - è direttamente collegato allaMente di Dio, il flusso della consapevolezza in cui tutto è conosciuto. Il vostrospirito è ciò che permette ad ogni pensiero del “fiume del pensiero”, il fiume dellaconoscenza, di fluire attraverso questo grande e potente campo. E sono i vostriprocessi mentali a determinare quali pensieri vi si rivelano, perché la parteelettromagnetica della vostra aura attira verso di voi i pensieri che corrispondonoal vostro modo di pensare.

Il vostro spirito è come un setaccio sulla sponda del fiume del pensieroin continuo movimento, in continuo cambiamento. Attraverso quella luce siete a

contatto con la Mente di Dio, il flusso del pensiero in cui è tutta la conoscenza. Èper questo che potete conoscere tutto ciò che c’è da conoscere, perché siete nelflusso continuo di tutta la consapevolezza, nel fiume di tutta la conoscenza.

LA CONSAPEVOLEZZA É COME UN FIUME e tutto il vostro se- compresa ogni cellula del vostro corpo - è costantemente nutrito da essa,

perché il pensiero regge e dà sostanza alla vostra vita. Voi vivete dei pensieriprovenienti dal flusso della consapevolezza. Così come il vostro corpo vive grazieal flusso del sangue che porta le sostanze nutritive ad ogni cellula, il vostro interosé è sonetto dalla sostanza del pensiero emanata dal flusso della consapevolezza

Voi create ogni momento della vostra esistenza grazie ai pensieri chenascono dal flusso della consapevolezza. Attingete continuamente

pensieri dal fiume della consapevolezza, li sentite nella vostra anima, nutriteed espandete, con questo sentimento, il vostro intero essere, rimandate il

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pensiero del vostro sé ampliato al fiume, e con questo espandete laconsapevolezza di tutta la vita.

Oggi potete, ad esempio, contemplare un pensiero creativo, e mentre fateciò, questo pensiero viene “sentito” e registrato nella vostra anima comefrequenza elettrica, e questa frequenza abbandona il vostro corpo e torna nella

consapevolezza per essere ripresa da qualcun altro che la può utilizzare percreare. Tutti possono accedere a ciò che pensate e sentite. Tutti si nutrono deivostri pensieri, come voi vi nutrite dei loro.

La consapevolezza è l’insieme di tutti i pensieri che provengono da tutti gliesseri e da tutte le cose. I pensieri che formano la consapevolezza hannofrequenze elettriche diverse. Alcuni hanno frequenze molto basse o lente - e sonoquelli che predominano qui nella consapevolezza sociale. Altri hanno frequenzepiù alte - e sono i pensieri più illimitati della superconsapevolezza. Laconsapevolezza è la somma di tutte le diverse frequenze del pensiero, e ognipensiero di una certa frequenza attira, da ogni direzione, pensieri della stessafrequenza.

La consapevolezza sociale ha una certa densità di frequenza elettrica, chetuttavia è più leggera dell’aria. La densità della consapevolezza sociale è formatada pensieri espressi - pensieri che sono stati espressi da ogni essere attraversol’emozione.

Essa è cioè composta da pensieri realizzati - pensieri che ogni essere ha giàaccolto in sé, ha già sentito nella propria anima e rimandato, attraverso l’aura,nel fiume del pensiero dal quale ognuno può attingere.

I pensieri su cui prospera il vostro piano sono i pensieri limitati e a bassafrequenza della consapevolezza sociale. Sono pensieri molto rigidi, assai limitanti,che sempre giudicano; perché la vostra vita è dominata da atteggiamenti interioricondizionati dalla lotta per la sopravvivenza e dalla paura della morte - quella delcorpo o quella dell’ego. Per questo la vostra consapevolezza è dominata da

pensieri che riguardano l’alimentazione, la casa, il lavoro, il denaro; da giudizicome opportuno e inopportuno, buono e cattivo; da moda, bellezza, grado diaccettazione, confronto, età, malattia e morte. Questi pensieri di bassa frequenzaattraversano facilmente il campo della vostra aura perché sono predominanti neipensieri di coloro che vi circondano. E così siete costantemente alimentati dapensieri limitati provenienti da una consapevolezza molto ristretta e stagnante.Permettendo a questi pensieri di nutrirvi, li rimandate all’esterno in forma disentimento e così rigenerate e perpetuate il pensiero limitato dell’umanità.

La consapevolezza nelle vostre grandi città è particolarmente limitata,perché spesso coloro che ci vivono sono molto competitivi, molto condizionati daltempo e dalla moda, si temono l’un l’altro e non sanno accettarsi reciprocamente.

Per questo tutte le vostre grandi città sono avvolte da una densa nube diconsapevolezza limitata. Chi guarda le vostre città, arrivando qui da altri universi,vede una nube densa di luci colorate - sono pensieri a bassa frequenza di unaconsapevolezza molto limitata che formano un campo di luce. I pensieri dellasuperconsapevolezza vibrano a una frequenza più alta e sono i pensieri dell’È,dell’essere, della vita, dell’armonia, dell’unità, della perennità. Sono i pensieridell’amore. Sono i pensieri della gioia. Sono i pensieri della genialità.

Sono i pensieri illimitati che, in realtà, non si possono esprimere a parole,perché i sentimenti che da essi nascono sono indescrivibili.

I pensieri di frequenza più alta si possono più facilmente sperimentare nellaconsapevolezza della natura selvaggia, lontano dal pensiero stagnante

dell’umanità. Dove la vita è semplice, fuori dal tempo, perenne e in pienaarmonia con sé stessa. Dove, lontano dal giudizio dell’uomo, si può sentire il

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palpito della propria conoscenza.

A COSA DOVETE LA VOSTRA CAPACITA’ di attingere pensieri dal flusso dellaconsapevolezza? La parte elettromagnetica della vostra aura attira a voi i pensieriche corrispondono ai vostri processi mentali e allo stato emozionale del vostro

essere. Perché un pensiero possa nutrirvi - perché possa essere sentito erealizzato nel vostro essere - deve prima essere abbassato alla forma della luce.Quando il pensiero incontra lo spirito del vostro essere, la sfera di luce indivisache circonda il vostro corpo, esplode come un lampo. Il pensiero cioè si accendeappena incontra la luce, perché la luce abbassa la sostanza del pensiero; così laluce attira a sé ciò che le è uguale. Il pensiero che prima è invisibile, diventavisibile con il lampo di luce. Il pensiero, nella forma della luce, entra nel vostrocervello ed è trasmutato in un impulso elettrico di luce di una certa frequenza checorrisponde alla frequenza del pensiero che è appena stato accolto.

Nel momento in cui diventate consapevoli di una certa cosa, ne ricevete ilpensiero. Nel momento in cui ricevete il pensiero, la luce di quel pensiero vieneaccolta dal vostro cervello. Ci sono esseri che, di solito con la coda dell’occhio,vedono talvolta lampi di luce. È il momento in cui il loro spirito accoglie ilpensiero. Il momento in cui vedono apparire il bagliore, è il momento in cui unpensiero è entrato nel campo della loro aura e si è rivelato all’interno del lorocervello. Se chiudete gli occhi e vedete un movimento di colori o un’espansione diforme, state percependo il modo in cui un pensiero entra nel vostro cervello.

Il vostro cervello è un grande ricevitore delle frequenze elettriche delpensiero; possiede diverse parti che hanno il compito di ricevere, ospitare eamplificare le diverse frequenze del pensiero. Queste parti si differenziano per laloro diversa capacità di ospitare e trasformare in elettricità i pensieri, capacitàche dipende dalla densità dell’acqua nelle pareti cellulari. Alcune parti sono ingrado di ospitare ed amplificare solo le frequenze più alte del pensiero; altre solo

le frequenze più basse.Contrariamente all’opinione corrente, il vostro cervello non crea il pensiero;

 permette semplicemente al pensiero, che proviene dal flusso dellaconsapevolezza, di entrare. Il cervello è un organo che è stato progettato daglidei specificamente allo scopo di ricevere ed ospitare il pensiero che haattraversato lo spirito del vostro essere, di trasformarlo in corrente elettrica, diamplificarlo e di mandarlo attraverso il sistema nervoso centrale a ogni parte delcorpo in modo che possa essere colto e compreso.

Nella vostra tecnologia avete dei radioricevitori dotati di dispositivi perregolare il volume e per scegliere i megahertz o il livello di frequenza. Anche ilcervello è un ricevitore con i suoi dispositivi, e può ricevere una determinata

frequenza solo se è stata attivata la parte del cervello destinata ad ospitarequella frequenza.La capacità del vostro cervello di ricevere diverse frequenze del pensiero è

controllata da quel potente dispositivo che è l’ipofisi, la ghiandola situata tral’emisfero destro e l’emisfero sinistro del cervello. L’ipofisi, che si chiama anchesettimo sigillo, governa il vostro cervello. E responsabile dell’attivazione dellediverse parti del cervello, in modo che esse possano ricevere ed ospitare lediverse frequenze del pensiero. L’ipofisi è la porta attraverso cui attivate la vostracapacità di contemplare e di operare logicamente con il pensiero, di realizzarloattraverso il corpo e di manifestarlo in un’esperienza per trarne una com-prensione più ampia.

L’ipofisi è una piccola, ma meravigliosa ghiandola che molti chiamano “ilterzo occhio”. In realtà non esiste un terzo occhio; non avrebbe posto nella

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vostra testa. L’ipofisi non ha nemmeno l’aspetto di un occhio; assomiglia a unapera con una piccola bocca sulla parte più stretta o, se volete, a un petalo difiore. Il vostro cervello è governato e controllato dalle funzioni di questa potenteghiandola attraverso un complesso sistema di secrezioni ormonali. L’ipofisi, che èuna ghiandola endocrina, produce un ormone che fluisce attraverso il cervello in

un’altra ghiandola endocrina, la ghiandola pineale, che sta vicino all’ipofisi allabase del cervello posteriore, sopra la spina dorsale. La ghiandola pineale, o sestosigillo, è il dispositivo responsabile dell’amplificazione delle frequenze del pensieroin modo che possano essere mandate a tutto il corpo. Il flusso ormonaledall’ipofisi alla pineale attiva le diverse parti del vostro cervello perché possanoricevere ed ospitare le diverse frequenze del pensiero.

Le funzioni del corpo sono mantenute in armonia grazie al flusso degliormoni prodotti dalle ghiandole endocrine e immessi nel circolo sanguigno. Lapineale è responsabile del mantenimento di questa armonia. Il flusso ormonaledella pineale attiva tutte le altre ghiandole in modo che secernano i loro ormoni inarmonia tra di loro, creando così ciò che si chiama “equilibrio ormonale”. Il gradodi questo equilibrio è determinato dall’insieme delle frequenze del pensiero che laghiandola pineale riceve. Più le frequenze del pensiero sono alte, più è grande ilflusso ormonale attraverso il corpo. Inoltre, più sono alte le frequenze, più laghiandola pineale attiva la secrezione ormonale dell’ipofisi, la quale a sua voltaattiva il cervello perché possa ricevere frequenze del pensiero ancor più alte.

COME PUO’ UN PENSIERO DAL FLUSSO DELLA CONSAPEVOLEZZAraggiungere il vostro essere? Quando un pensiero attraversa la vostra aura, essanon lo definisce: non lo giudica e non lo altera; lo lascia illimitato. Quando gliimpulsi del pensiero raggiungono il cervello, arrivano prima alla parte superioredell’emisfero sinistro del cervello, dove risiedono le funzioni dell’intelletto o delpensiero logico, e dove trova espressione lego limitato ed alterato.

Che cos’è lego limitato? È la comprensione ottenuta dall’esperienza umana

che viene raccolta nell’anima e articolata per mezzo di quelle parti del cervelloche sovrintendono al pensiero logico. L’ego limitato è costituito dall’insieme degliatteggiamenti interiori del Dio-uomo che vive preoccupato esclusivamente dellasua sopravvivenza e all’ombra della consapevolezza sociale. E questa visionedella vita si rifiuta di accettare qualsiasi frequenza di pensiero che metta inpericolo la sua sicurezza - che non contribuisca cioè ad assicurare lasopravvivenza dell’uomo. Lego limitato rifiuta di accettare e di sperimentare tuttii pensieri che tendono a una maggior realizzazione in questo corpo.

Ogni frequenza del pensiero alla quale lego limitato  permette di entrare nelcervello viene trasformata in una corrente elettrica e mandata a quella parte delcervello che è stata attivata dall’ipofisi per ospitare questa frequenza. Questa

parte del cervello poi potenzia la corrente elettrica e la manda alla ghiandolapineale.La ghiandola pineale governa il vostro sistema nervoso centrale. Raccoglie

ogni frequenza del pensiero che ha ricevuto, l’amplifica ulteriormente e la mettein circolazione attraverso il sistema nervoso centrale, lungo la spina dorsale cheper l’elettricità del pensiero è come un’autostrada. La corrente elettricaproveniente dalla pineale scorre attraverso il liquido acquoso del sistema nervosocentrale lungo la spina dorsale e poi attraverso i nervi fino ad ogni cellula delcorpo.

Ogni cellula del vostro corpo è alimentata, attraverso la circolazione delsangue, dai gas che derivano dall’azione degli enzimi sui cibi. La corrente elettrica

del pensiero entra nelle strutture cellulari come una scintilla di luce. La scintillainfiamma la cellula e con ciò il gas si espande, permettendo alla cellula di

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duplicarsi in un processo di donazione - permettendole cioè di creare un’altracellula e di rigenerarsi. In questo modo tutto il corpo è nutrito da un unicopensiero. E così che la vita diventa sostanza nelle strutture molecolari del corpo-attraverso gli effetti di tutti i pensieri che vi permettete di ricevere in ognimomento della vostra esistenza.

Mentre i pensieri nutrono ininterrottamente ogni cellula del vostro corpo,tutto il vostro corpo reagisce ai loro impulsi elettrici - tutto il vostro corpo! Inquesto modo l’effetto del pensiero viene sperimentato in ogni cellula e crea unsentimento, una sensazione nel corpo. Questo sentimento viene poi mandato allavostra anima per esservi registrato.

La vostra anima è un grande registratore, un computer imparziale cheregistra con precisione scientifica ogni sentimento che sperimenta-te nel corpo.Quando sentite un’emozione, sentite un pensiero che ha colpito la struttura diluce del vostro essere, che è stato accettato dal vostro cervello e mandatoattraverso il sistema nervoso centrale ad ogni cellula del vostro corpo, doveproduce una sensazione. L’anima quindi registra questa sensazione comesentimento, come emozione, per poterla poi ritrovare - è ciò che chiamiamo “memoria

La memoria non si può misurare; è un’essenza. Essa non è uno strumento diconsultazione visivo, ma emozionale. È l’emozione che crea l’immagine visiva.L’anima non registra immagini o parole per ricordarle; registra le emozioni relative a queste immagini e parole.

L’anima prende il sentimento che è stato creato dal pensiero e sperimentatoin tutto il corpo e cerca qualcosa di simile nella banca dati della propria memoria- cerca qualcosa che le parti del cervello che presiedono al pensiero logico, cioè “l’intelletto”, possano riconoscere per selezionare una parola capace di descrivereil sentimento.

Tutto ciò che potete descrivere è collegato a sentimenti che provengono

dalle vostre esperienze emozionali. Conoscete i fiori come fiori perché avetevisto, toccato, annusato e portato all’occhiello le forme chiamate fiori. Proprio perquesto il fiore, per voi, è collegato a un determinato sentimento. Conoscete laseta come seta perché la associate a certe sensazioni e a certe esperienzeemozionali che evocano in voi il concetto che chiamate “seta”.

L’anima ha registrato tutte le informazioni provenienti dalle vostreesperienze. Quindi quando il sentimento di un pensiero viene sperimentato nelcorpo, l’anima lo registra e cerca nella banca dati della sua memoria sentimentisimili, nati da pensieri già sperimentati prima. Ri-manda poi questa informazioneal vostro cervello per mostrargli che il pensiero è stato realizzato - che è statocompreso nella sua totalità in tutto il corpo. Un pensiero non viene realizzato solo

nel cervello; viene realizzato nella totalità del vostro corpo. La parte del cervelloche presiede al pensiero logico vi permette poi di formulare una parola perdescrivere il sentimento.

Come viene realizzato e conosciuto un pensiero? Attraverso il sentimento.La conoscenza è totalmente sentimento. Non si può conoscere il pensiero diqualcosa prima che sia stato “sentito”; solo allora esso avrà un’identità.Conoscere un pensiero significa accettarlo nel vostro cervello e poi permettervi disentirlo - di farne esperienza in tutto il vostro corpo. Conoscere non significadimostrare qualcosa; significa sentirla. Solo se conoscete il sentimento di unacosa, potete dire: “Io so. Ne possiedo il sentimento. Conosco.” 

La porta che apre a tutta la conoscenza è, in verità, dentro di voi, miei amati

maestri. Il fuoco che brucia dentro di voi è lo stesso che brucia in ogni più piccoloatomo, in ogni grande stella, in ogni forma cellulare - in tutto ciò che è. È lo

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stesso identico fuoco. La vostra unità con tutta la vita è dovuta al principio dellaluce. Perché la luce che rende possibili i sentimenti nella vostra anima è la stessache dà vita anche ai fiori, alle stelle e a tutto ciò che è. Per questo possedetedentro di voi la capacità di conoscere tutto. Conoscere qualcosa non significasaperla spiegare con retorica intellettuale e con parole ricercate che non hanno

nessun significato. La conoscenza del fiore si raggiunge all’interno del vostroessere attraverso i sentimenti. Potete conoscere sempre l’essenza di ogni cosaattraverso la frequenza che essa emette, che è ciò che chiamiamo sentimento. Sedesiderate conoscere qualcosa, tutto ciò che dovete fare è permettervi di sentirla;e ciò che sentirete, sarà sempre assolutamente giusto.

IN CHE MODO I PENSIERI CREANO LE ESPERIENZE della vostra vita? Laghiandola pineale è il sigillo della “conoscenza che si manifesta”. Qualsiasiconoscenza vi permettiate di ricevere, diventerà realtà - prima di tutto nel vostrocorpo, perché la ghiandola pineale ha il compito di mandare questo pensiero informa di corrente elettrica a tutto il vostro corpo in modo che esso possa essereregistrato come sentimento. Quanto più il pensiero è illimitato, tanto più alta eveloce sarà la frequenza che attraversa il vostro corpo; e tanto più grande saràl’euforia e l’ebbrezza nel corpo. Questo sentimento viene poi registrato earchiviato nella vostra anima come vibrazione di una certa frequenza. Ilsentimento di ogni pensiero che è stato registrato nella vostra anima viene quindimandato alla vostra aura sotto forma di aspettativa; e questa aspettativa attivala parte elettromagnetica del vostro campo di luce e attira a voi, proprio come unmagnete, ciò che è simile all’insieme dei vostri atteggiamenti mentali. Essa attiraa voi situazioni, cose, oggetti o esseri che evocheranno gli stessi sentimenti cheavete già sperimentato nel corpo grazie ai vostri pensieri. Perché? Perché pos-siate fare esperienza dei vostri pensieri nella realtà tridimensionale e possiatequindi raccogliere il frutto dell’esperienza: la saggezza.

Come si manifestano i vostri desideri? Un desiderio non è nient’altro che unpensiero di appagamento che si individua in un oggetto, in un essere o inun’esperienza. Ogni pensiero di appagamento che vi permettete di sentire,qualunque esso sia, abbandona il vostro corpo attraverso il campoelettromagnetico ed entra nel flusso della consapevolezza per attirare a voi ciòche produce lo stesso sentimento che ha creato il desiderio sperimentato nelcorpo. Quanto più intensamente e pienamente questo desiderio viene sentito nelvostro corpo, tanto più completo sarà il suo appagamento. E quanto più sapetecon assoluta certezza che il vostro desiderio verrà appagato, tanto più velocesarà la sua manifestazione; perché la conoscenza assoluta è una frequenza dipensiero molto alta che rafforza l’aspettativa emessa attraverso l’aura e perciò

amplifica il vostro potere di manifestare i vostri desideri.

VOI AVETE LA CAPACITA’ DI CONOSCERE tutto ciò che c’è da conoscere. E aquesto scopo è stato progettato il vostro cervello - per permettere a un dio chevive su un piano fisico in un corpo fisico di fare esperienza e di comprenderequalunque dimensione di Dio in forma tridimensionale. Qualsiasi pensiero vipermettiate di conoscere attraverso il vostro meraviglioso ricevitore, diventeràuna realtà sperimentata, visibile prima di tutto nel vostro corpo e poi nelle vostrecondizioni di vita. Qualsiasi cosa desideriate, avete la capacità - attraverso laconoscenza - di manifestarla nella vostra vita nello spazio di un attimo. È così checreate il regno dei cieli in terra.

È una scienza semplice. Ricordate: il Pensiero è; poi diventa visibile la luce;quindi la luce è abbassata a impulso elettrico. Gli impulsi elettrici vengono

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rallentati, rallentati, rallentati fino a diventare massa, e dalla massa vengonoulteriormente rallentati fino a rappresentare l’ideale del pensiero. La stessa veritàvale per il corpo: la parte ricevente del cervello riceve il pensiero in forma di luce;quindi prende la carica elettrica e la fa scorrere attraverso la massa perpermettere alla massa di comprendere attraverso il sentimento. Per manifestare i

vostri desideri, la sola cosa che dovete fare è sentire ciò che desiderate, e ilsentimento viene rimandato al Padre perché i vostri desideri vengano appagati.Questo è tutto. È troppo semplice? Lo preferite più complicato?

Capitolo 18

La mente chiusa

La capacità del vostro cervello è immensa; tuttavia, pensando in modolimitato, ne utilizzate solo un terzo. A che cosa pensate serva il resto? A riempire

la testa? 

SEBBENE IL VOSTRO CERVELLO SIA STATO PROGETTATO per ricevere ognifrequenza di pensiero della Mente di Dio -la totalità della conoscenza - esso siattiverà solo per captare quelle frequenze che voi vi  permettete di ricevere. E ditutti i meravigliosi pensieri che affluiscono al Dio “che vi tiene insieme”, l’unicaconoscenza che la maggior parte di voi si permette, sono i pensieri a bassafrequenza della consapevolezza sociale - pensieri molto limitati, molto chiusi,come già ben sapete. E se vivete secondo la consapevolezza sociale e pensatesolo utilizzando le frequenze che predominano a quel livello limitato del pensiero,le uniche parti del cervello ad essere attivate sono quelle superiori dell’emisferosinistro e destro e alcune parti del cervelletto, che sta alla sommità della spinadorsale. La maggior parte del vostro cervello è in profondo letargo; non fa nulla!Ciò succede perché ogni pensiero che non si accorda con il pensare limitato dellavostra famiglia, dei vostri conoscenti, della vostra società o dei vostri dogmi, lorifiutate; lo respingete, perché vi permettete di pensare e di contemplare solo ipensieri che vengono accettati dagli altri.

Voi parlate di “mente chiusa”. É un’espressione che descrive bene la realtà.Se rifiutate di avventurarvi nel pensiero al di là dei confini della consapevolezzasociale, molte parti del vostro cervello restano veramente chiuse alle frequenzepiù alte del pensiero. Perché la vostra ipofisi è stata indotta ad aprirsi solo un po’;e di conseguenza essa ha attivato solo quelle parti del cervello che ricevono lefrequenze più basse della consapevolezza sociale.

L’unica ragione per cui uno è un genio e sa cose che voi non sapete, è cheha aperto la sua mente a contemplare i pensieri del “cosa-succederebbe-se”, cioèi pensieri fuori dall’ordinario, quei pensieri strabilianti che vanno al di là delpensiero limitato dell’umanità. Ha permesso a sé stesso di operare e di ragionarecon quei pensieri, mentre voi li avete respinti. Voi non potete riceverli perchéprima dovete attivare quelle parti del cervello che vi permettono di utilizzarli.Cosa succede allora con i grandi pensieri della comprensione illimitata checontinuamente bombardano la vostra struttura di luce? Vengono respinti dalvostro “ricevitore” e rimandati attraverso lo spirito del vostro essere nel “fiumedel pensiero

Essere mentalmente chiusi significa essere chiusi all’idea che esistano cose

al di fuori di ciò che può essere conosciuto attraverso i sensi del corpo. Eppurenel regno che chiamiamo Dio, nulla è impossibile. Se una cosa può essere

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considerata o immaginata, esiste; perché qualsiasi cosa venga sognata oimmaginata, si trova già nel regno dell’esistenza. Così è nata la creazione. Ognivolta che raccontate a qualcuno che qualcosa esiste “solo nella suaimmaginazione”, lo programmate per la stupidità e per la creatività limitata. Ed èciò che, in verità, succede ai bambini su questo piano - e a tutti voi!

Ricordate: tutto ciò a cui permettete di essere pensato, è. E qualunquecosa vi permettiate di pensare, diventerà vostra esperienza, perché il vostrocampo elettromagnetico l’attirerà a voi.

Sappiate che essere mentalmente chiusi è atroce perché ciò vi impedisce diconoscere la gioia. Vi mantiene schiavi delle illusioni dell’uomo. Vi impedisce diconoscere il vero splendore del Dio che siete. Fin quando avrete una mentechiusa e vivrete e penserete secondo la consapevolezza sociale, non viavventurerete mai nello sconosciuto e non contemplerete mai la possibilità direaltà più grandi, per paura che ciò possa significare cambiamento. E losignificherà sicuramente, perché ci sarà molto più di prima da vedere, molto piùda comprendere e molto più di cui far parte - molto più che nel vostro mondoordinato che vive e muore. Fin quando accetterete solo i pensieri limitati a cuisiete stati educati, non attiverete mai le parti del vostro cervello che vi per-metterebbero di ricevere e di sperimentare altri pensieri che non quelli che aveteaffrontato ogni giorno della vostra esistenza.

Ogni volta che accettate un pensiero più grande del solito, esso attiva. perutilizzarla consapevolmente, un’altra parte del cervello. Ogni volta che lo fate,questo pensiero più grande diventa lo strumento attraverso cui espandeteulteriormente la vostra capacità di pensare. E ciò attiverà altre parti del vostrocervello capaci di accogliere più pensiero e più conoscenza. Se desiderate fareesperienza della superconsapevolezza e del pensiero illimitato, la vostra ipofisicomincia ad aprirsi e a sbocciare come uno splendido fiore. Quanto più essa siapre, tanto più grande diventa il flusso ormonale e tanto più vengono attivate le

parti “dormienti” del vostro cervello perché possano ricevere le frequenze più altedel pensiero.

È molto semplice essere un genio. Tutto ciò che dovete fare è pensare perconto vostro.

IL CERVELLO É SEMPRE STATO UN GRANDE MISTERO che ha disorientatomolti. Lo hanno estratto per osservarlo e hanno potuto stabilire solo che contieneliquidi acquosi. L’acqua è un conduttore di elettricità. Quanto più densa è l’acqua,tanto più grande è l’amplificazione della corrente elettrica che l’attraversa. Nelleparti “dormienti” del vostro cervello il liquido è più denso perché possaamplificare le frequenze più alte del pensiero, trasformarle in corrente elettricapiù potente e mandarle attraverso il corpo a una velocità superiore. Se per-

mettete quindi a più pensieri di essere accolti nelle parti “dormienti” del cervello,nel vostro corpo verranno attivate reazioni più veloci e più profonde. Quandouserete tutto il vostro cervello, potrete fare tutto con il vostro corpo. Attraversol’anima, che registra e fissa l’emozione di ogni pensiero che ricevete, il cervello,con i suoi impulsi al corpo, può trasformare il vostro corpo come decidono i vostripensieri.

Sapete che potreste trasformare in un solo momento il vostro corpo in unascintilla di luce e che esso potrebbe vivere eternamente, se il vostro cervellofosse utilizzato in tutta la sua potenzialità? Sapete che il vostro cervello ha lacapacità di farvi ricrescere un arto? Se tutto il cervello lavorasse, avrebbe lacapacità di guarire completamente il corpo in uno splendido attimo, o di

trasformarlo in qualsiasi ideale vi prefiggiate.La capacità del vostro cervello è immensa; tuttavia, pensando in modo

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limitato, avete saputo utilizzarne solo un terzo. A che cosa pensate serva il resto?A riempire la testa?

Il vostro corpo rispecchia il vostro cervello e il vostro complessivo modo dipensare, perché ogni pensiero a cui permettete di entrare nel cervello, caricaelettricamente e nutre ogni cellula del corpo. Ma da quando eravate bambini e

avete cominciato a pensare secondo la consapevolezza sociale, avete accettato ilprogramma che dovete crescere, invecchiare e poi morire. Accettando questopensiero, avete cominciato ad umiliare la forza della vita nel vostro corpo -perché il pensiero di “invecchiamento” manda una scintilla elettrica di bassa elenta frequenza ad ogni singola cellula. Quanto più lenta è la velocità, tanto piùgrande è la perdita di agilità nel corpo, perché il corpo viene limitato nella suacapacità di ringiovanire e di rigenerarsi. In questo modo permettete la vecchiaia ela morte del corpo. Se invece vi permetteste di ricevere costantemente frequenzepiù alte di pensiero, mandereste correnti elettriche più veloci e più potentiattraverso il corpo, ed esso rimarrebbe eternamente nel momento e nonconoscerebbe vecchiaia o morte. Eppure ognuno qui “sa” che invecchierà emorirà; e così la corrente elettrica diventerà sempre più debole.

Le parti del vostro cervello che non sono state finora attivate, hanno lacapacità di ricostruire ogni parte danneggiata del corpo, ovunque essa sia -semplicemente attraverso la conoscenza. Infatti nel momento in cui sapete che ilvostro corpo può guarirsi da solo, questo pensiero manda una scintilla più forteattraverso il sistema nervoso centrale alla parte danneggiata, e ciò induce il DNAin ogni cellula a donare e a ricostruire perfettamente la cellula. Perfettamente!Pensate che ciò sia miracoloso? No, è solo come dovrebbe essere - e come è!

Voi pensate che il vostro corpo possa essere guarito solo dai medici e dallemedicine. E succede perché credete che essi vi guariscano. Vi è stato detto - e nesiete convinti - che non siete in grado di guarirvi da soli; e infatti non lo sieteperché avete questa convinzione. Ma c’è chi è andato da guaritori sapendo che

avrebbe sentito una verità assoluta; e sapendolo, ciò è diventato verità assolutanel corpo; per questo sono stati guariti - in un momento! Ecco cosa sa fare laconoscenza, può trasformare il corpo come volete. Avete la capacità di essereillimitati, persino nei meccanismi del vostro corpo, perché a questo scopo esso èstato progettato.

In ogni momento della vostra esistenza, addormentati o svegli, consapevolio inconsapevoli, ricevete continuamente pensieri dalla Mente di Dio. E qualunquesia la frequenza di pensiero a cui permettete di attraversare il meraviglioso Dioche vi tiene insieme, di essa farete esperienza per ottenere come ricompensa ilsentimento, l’unica realtà della vita. Voi che vi sentite infelici, tristi, cupi, paurosi,amareggiati, arrabbiati, gelosi, assillati, non amati, non desiderati - che

frequenze di pensiero vi  permettete di sentire? Quelle della consapevolezzasociale.Dov’è la gioia, vi chiedete? Dov’è l’amore? Dov’è l’eternità? Dov’è Dio?  È

distante solo un pensiero.Perché non sapete nulla di tutti quei meravigliosi pensieri che attraversano

ogni momento il vostro spirito? Non avete voluto conoscerli. Avete scelto divivere all’ombra della consapevolezza sociale - di vestirvi, di agire e di pensarecome un gregge.

Avete scelto di adeguarvi, di essere accettati, per sopravvivere. Non avetevoluto sapere, perché occuparvi di pensieri che vi vogliono sovrani, divini, eterni,onniscienti, avrebbe significato andare contro la vostra famiglia, i vostri amici, la

vostra religione, il vostro paese. Così vi siete privati del vostro potere. Vi sieteprivati della vostra sovranità. Avete dimenticato la vostra identità. Avete chiuso il

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vostro cervello. È per insegnarvi a riaprirlo che sono qui.COS’É IL CONCETTO RELIGIOSO chiamato “Dio”, questo infinito mistero che

l’uomo da eoni cerca disperatamente di svelare? È Pensiero che ha la capacità diricevere sé stesso, e ricevendo sé stesso si espande e diventa sé stesso. Questo èciò che è Dio: la totalità del Pensiero. E voi, dentro il vostro essere, avete il

potere di diventare completamente Dio. Completamente! Perché se usastel’intero spettro del vostro cervello, sareste il momento presente fino alla finedell’eternità; sapreste tutto ciò che c’è da sapere; sareste il bagliore del sole, laprofondità del mare, la forza del vento e la stella all’orizzonte.

Cosa vi impedisce di conoscere e di diventare la totalità di Dio? L’egolimitato ed alterato. Perché, rifiutandosi di accettare tutte le frequenze dipensiero che Dio è, lego limitato esclude Dio per poter vivere tranquillo e sicuro,lontano da ogni pericolo. Per questo motivo lego limitato è, in verità, ciò cheviene chiamato “anticristo” - perché si rifiuta di considerar

vi figli di Dio. Esso non vi permette di accettare e di comprendere che voi eil Padre siete uno; che siete il principio divino e immortale che ha il potere dicreare l’eternità... e il potere di creare la morte.

L’anticristo è lego limitato e il suo regno è la consapevolezza sociale. È ciòche non permette il pensiero illimitato, e i suoi dogmi sono la paura, il giudizio ela sopravvivenza. Il Cristo è l’uomo che esprime pienamente il potere, la bellezza,l’amore e la vita illimitata del Padre che vive in lui. È l’uomo che riconosce diessere divino e lo diventa - che va al di là dei dogmi, della profezia e della pauraperché sa che al di là della consapevolezza sociale c’è la forza illimitata chiamataDio.

L’anticristo e il Cristo condividono lo stesso tempio - e quel tempio siete voi.Tutto è in voi, perché il Dio che siete permette ad entrambi, l’anticristo e il Cristo,di essere. Permette la vita e la morte. Permette la limitazione e l’illimitatezza.

Avete sentito parlare della profezia dell’”Armageddon”?* Tutta la vostra vita

è un Armageddon: è la battaglia tra la realizzazione di Dio e l’accettazionedell’anticristo, lego limitato che non permette al pensiero illimitato di entrare nelvostro cervello per trovarvi espressione. È la guerra tra la consapevolezza socialee la conoscenza illimitata. Questo è l’Armageddon - non una battaglia fuori di voi,ma in voi: il conflitto in voi tra il Cristo che si afferma e l’ego limitato che vuolemantenere il controllo. Così si realizza, in quest’epoca, la profezia.

Essere Dio significa essere conoscenza illimitata, essere illimitato. Essereuomo significa essere la creatura limitata che non apre la sua mente ad unaconoscenza più ampia - che accetta le teorie invece di praticare la vita; chepreferisce essere allievo piuttosto che maestro, che preferisce vivere protettopiuttosto che avventurarsi nell’esplorazione.

Sappiate che avete la capacità di conoscere tutto ciò che c’è da conoscere.Che possedete la capacità di manifestare tutto ciò che desiderate. E la capacità divivere eternamente nel vostro corpo, se lo volete. Ma a tutte queste cose legolimitato dice “no!”. E così saprete chi è l’uomo, mentre Dio continuerà a rimaneresempre un mistero.

* Armageddon è l’espressione che nell’Apocalisse indica la battaglia finaletra le forze del bene e le forze del male.

Capitolo 19

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Aprire la mente

Quanto più amate voi stessi, tanto più il vostro cervello si apre. E alloradiventate più del vostro corpo. Diventate ciò che vi tiene insieme.

TUTTI VOI, NEL VOSTRO PROCESSO DI APPRENDIMENTO, siete cresciutisecondo la vostra capacità di conoscere Dio nella forma limitata della materia.Attraverso tutte le vostre vite su questo piano avete sperimentato tutti glielementi di questo paradiso creato dalla vostra mirabile creatività. E attraversoquesta esperienza avete imparato tutto ciò che c’è da sapere sul pensiero limitatodell’uomo-Dio che vive come in un gregge nella realtà della consapevolezzasociale. Avete già conosciuto la paura e l’insicurezza, il dolore, l’ira, l’avidità.Avete già conosciuto la gelosia, l’odio, la guerra. Avete già conosciuto la morte.Avete, in verità, già conosciuto l’estraniazione dalla vostra fonte divina, che vi haamati e sorretti in tutte le vostre avventure per darvi la possibilità di fareesperienza di Dio sull’ultimo piano della sua spettacolare manifestazione dell’È.

Per ritornare ad uno stato di illimitatezza, per sperimentare la gioia e la libertàdell’essere, dovete diventare di nuovo ciò che vi tiene insieme. E poiché sieteprigionieri del vostro corpo, l’unica via per arrivarci è attivare pienamente ilvostro settimo sigillo, l’ipofisi, in modo che il vostro cervello possa ricevere ipensieri illimitati che stanno al di là della consapevolezza sociale. É così cheespandete la vostra conoscenza a una comprensione illimitata di Dio: il Dio chepermette, ama ed èla totalità di sé stesso, cioè la totalità del pensiero.

Come potete far sì che questa piccola meravigliosa ghiandola, attraverso la suasecrezione ormonale, risvegli le parti “dormienti” del vostro cervello?Semplicemente desiderandolo. Diventare un Cristo significa desiderare di

conoscere il Padre e di diventare l’immagine di Dio. Significa desiderare di permettere a tutti i pensieri di diventare realtà per il sé. Significa desiderare diamare in ogni momento tutto ciò che siete diventati. Significa desiderare diessere l’È di tutto ciò che siete.

Perché è importante amare la totalità di ciò che siete? Perché se lo fate,trascendete immediatamente la consapevolezza sociale e vi elevate sopra il “voler-essere-accettati”. Trascendete il giudizio. Siete oltre l’illusione del tempo.Vivete esclusivamente per la realizzazione del sé. Ascoltate solo la vostra voceinteriore. Seguite unicamente il sentiero della gioia; e su questo sentiero trovatela conoscenza di Tutto-ciò-che-E.

Ora voi mi direte: “Ma Ramtha, ciò significa pensare solo a sé stessi.” Certo! Ma

essere centrati su di sé significa essere centrati su Dio. Ogni momento in cuivivete per l’amore verso questo Dio in voi, ogni illusione che abbracciate e poilasciate andare, tutto ciò che fate per conoscere la gioia e la luce, fluisce dalvostro essere nel fiume della consapevolezza per nutrire l’intera umanità. Sevivete totalmente per l’amore verso il sé - che è l’amore verso Dio -, irradiate Diofin dentro la densità della consapevolezza sociale. E illuminate la via ai vostriamati fratelli in cammino sulla strada per tornare al sé - l’unica strada che liricondurrà a casa dal loro amato Padre.

Se vi amate abbastanza per sentirvi degni di ricevere tutto ciò che èDio e sedesiderate sapere cosa significa essere uno con il Padre, la vostra ipofisi cominciaad aprirsi come uno splendido fiore. E così espandete la capacità del vostro

cervello di ricevere tutti i pensieri che sono nella Mente di Dio - dovete solo voler sapere e desiderare di sentire tutte le emozioni legate a questa conoscenza.

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Qual è il modo più sicuro per manifestare qualsiasi desiderio? Farlo esprimere alsignore-dio del vostro essere. Il signore del vostro essere, che è l’anima, governail vostro corpo attraverso la sua struttura emozionale. È l’anima che dàindicazioni all’ipofisi perché secerna i suoi ormoni. Il dio del vostro essere è ilvostro spirito, la luce che avvolge tutto ciò che siete e che permette a tutti i

pensieri di raggiungere il vostro essere. Il vostro essere è l’ego che sperimenta lerealtà della materia attraverso la forma fisica - e ciò induce al giudizio, altera elimita l’È e la purezza del pensiero; per questo parliamo di “ego alterato elimitato”. Se fate parlare il signore-dio del vostro essere, create l’allineamentodella totalità di ciò che siete e ciò vi dà il più alto potere di manifestare e dicreare qualunque cosa vogliate.

Se, a partire dal signore-dio del vostro essere, desiderate ricevere pensieriillimitati, questo desiderio - questo pensiero di appagamento -sentito nella vostraanima, si manifesta nel corpo, attivando l’ipofisi che quindi comincia ad aprirsi.Ciò provoca un maggior flusso ormonale che attraversa la ghiandola pineale erisveglia la mente “dormiente” - apre cioè un’ulteriore parte del vostro cervelloper permettere all’intero corpo di sperimentare frequenze di pensiero più alte epiù sottili.

Quando arrivano pensieri di frequenza più alta, essi vengono accolti dalla parte “risvegliata” del cervello. La ghiandola pineale, situata nella parte posteriore dellatesta, riceve questa frequenza più alta e comincia a gonfiarsi; ciò provoca mal ditesta o capogiro o stordimento. Questa frequenza viene poi trasformata in unapotente corrente elettrica e lanciata attraverso il sistema nervoso centrale adogni cellula del corpo. Allora sentirete un brivido, un fremito, una sensazione dielevazione, perché un’energia maggiore di prima attraversa fulminea tutto ilvostro corpo. Questa frequenza infiamma ogni cellula, che di conseguenza elevala propria frequenza vibratoria. Quanto più ricevete pensieri illimitati, tanto piùfortemente vibra il corpo - e cominciate a irradiare, perché cominciate a

ricondurre il corpo dalla densità alla luce.Come descrivereste il sentimento che nasce dai pensieri illimitati? Non è

possibile descriverlo. La conoscenza di un pensiero illimitato non può essereespressa da nessuna parola, perché state sperimentando un pensiero nuovo,un’emozione nuova, un sentimento infinito che vi prende in modo profondo mapacato. La conoscenza verrà a voi come puro sentimento - come un’emozioneche non ha nome, che non si annuncia, che non è possibile confrontare con nulla.

Molti di coloro che cercano l’illuminazione pensano che arrivi sotto forma diparole. Ma se ciò che comprendete è possibile descriverlo a parole, significa chelo avete già provato. Se invece non è possibile descriverlo e semplicemente losentite, significa che ciò che sentite è genialità, è acutezza; è, in verità, pensiero

illimitato. Tutte le cose che da sempre avete voluto comprendere non hannoparole, ma hanno emozione e visione. E quando arriverà la conoscenza, rimarretesenza parole di fronte al sentimento.

L’arte di limitare un pensiero consiste nel trasformarlo in parole. Un maestronon spiega nulla; semplicemente sa. Spiegare significa doversi limitare. Searrivate al punto in cui semplicemente sapete, senza dover giustificare o spiegareil vostro sapere, allora sarete, in verità, il maestro del vostro regno; sarete nellaconoscenza assoluta.

Cosa succede del sentimento di elevazione che si prova grazie ai pensieri difrequenza più alta? Esso viene captato dalla vostra anima che lo fissa nellamemoria per l’eternità. La vostra anima permette così che la memoria di pensieri

illimitati possa riemergere attraverso l’emozione, attraverso il sentimento. Inquesto modo l’anima conserva la conoscenza attraverso i tempi e ciò che vi siete

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permessi di ricevere, lo potete sempre ritrovare.L’altra meravigliosa cosa che succede a questo sentimento di elevazione è che

esso viene emanato dall’anima attraverso l’aura nel flusso della consapevolezza,e ciò non soltanto dissolve la densità della consapevolezza, ma attira anche nellavostra vita una situazione che produrrà di nuovo lo stesso sentimento. Perché?

Perché il pensiero possa essere compreso completamente - attraversol’esperienza. Quando il pensiero di frequenza più alta è stato compreso a fondo,viene registrato nella vostra anima come saggezza. Questa saggezza significa chela conoscenza si è consolidata in voi come qualcosa di assoluto. La saggezza nonsolo eleva il livello vibratorio dell’anima - che conformerà la vostra vita al suoattuale stato emozionale - ma attiva anche ulteriormente l’ipofisi per permettereal cervello di ricevere pensieri di frequenza ancor più alta e di utilizzarli; e cosìvia, in un processo continuo.

Quando la vostra ipofisi comincia a fiorire, le cose nella vostra vita cambiano inun modo che non avreste mai pensato possibile. Tutto ciò che penserete, losentirete con grande emozione. Quando la conoscenza che sentite dentro di voipian piano assume una forma creativa, cominciate a vedere come i vostri pensierisi manifestano sempre più velocemente. Aumentano il vostro amore, la vostracomprensione, la vostra compassione. Alcuni esseri scompaiono dalla vostra vita,perché avete raggiunto una diversa comprensione. Ed altri, che hanno lo stessovostro modo di pensare, prenderanno il loro posto.

Ben presto in voi aumentano l’acutezza, la creatività e la conoscenza ecominciate a sentire e a sapere cose che prima non avete mai sentito o

saputo. Potete guardare un altro essere e immediatamente sentirlo in voistessi. E attraverso i vostri pensieri siete in grado di conoscere il vostro futuro.

Pensate che un medium sia un essere raro? E solo la consapevolezza sociale afarvelo pensare. E la consapevolezza sociale non pensa che simili grandi capacitàpossano essere in realtà del tutto normali. Ogni essere umano è un medium. Se

vi permettete di sapere, potete sapere tutto. Perché la conoscenza, non inibitadalle illusioni della consapevolezza sociale, rimuove il velo dai vostri occhi e vipermette di vedere altre dimensioni. Rimuove dalle vostre orecchie ciò che viimpedisce di sentire la musica di tutta la vita che vibra in armonia con sé stessa.E come potete farlo succedere? Desiderandolo fermamente.

Quanto più desiderate l’illimitatezza e quanto più abbracciate e sentite i pensieriche si presentano, tanto più aumenta la secrezione ormonale dell’ipofisi e tantopiù si allarga la sua “bocca”. Quanto più desiderate amare ciò che siete e viverenella conoscenza, tanto più il Dio che circonda il vostro essere apre il vostrocervello - sempre di più, sempre di più. Allora diventate più del vostro corpo;diventate ciò che vi tiene insieme.

L’ipofisi è, in verità, la porta verso Dio. Quanto più permettete ai pensieriillimitati di entrare nel vostro cervello, tanto più esso si apre. Quanto più esso siapre, tanto più sapete. E tutto ciò che sapete, potete diventarlo.

Il fiore emana una frequenza di pensiero. E anche il tappeto emana unafrequenza di pensiero. Se avete la capacità di captare tutte le frequenze delpensiero, potete diventare ogni frequenza che volete. Allora avete l’assolutalibertà di diventare il vento o qualsiasi altra cosa.

Ben presto tutta l’ipofisi fiorisce completamente ed attiva il vostro cervello.Tutto ciò che l’ipofisi ha ricevuto nel suo corpo spirituale viene trasmessoall’intera mente, e la mente non potrà mai più tornare a uno stato limitato. Unavolta che il fiore comincia ad aprirsi, non sì chiuderà mai più; resterà aperto per

sempre.Quando il vostro cervello è completamente attivato, il vostro posto nella realtà

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oscillerà. Ciò significa che pur essendo qui, potete essere anche al settimo livello;pur essendo al settimo livello, potete essere sulle Pleiadi; e pur essendo sullePleiadi, potete essere al fianco di un amico.

Quando la vostra ipofisi fiorisce pienamente, cessate di morire; cessate diinvecchiare. Qualunque cosa vogliate far fare al vostro corpo, esso lo farà. Potete

dire al corpo di accelerare la sua frequenza vibratoria, ed esso si eleverà inun’altra dimensione. Tale è la potenza del vostro cervello! Potete persinorisuscitare il vostro corpo dalla morte. Se possedete questo potere, portate lacorona divina di Dio. E se siete puro Dio, che è pura vita, allora siete eterni;allora siete tutto. Questo è il cielo supremo.

Il grande settimo sigillo ha così incoronato sé stesso, l’intera mente si èrisvegliata e la totalità della conoscenza è a vostra disposizione grazie al vostromeraviglioso “ricevitore”. E un giorno, quando avrete amato ed abbracciato tuttala vita e l’anima avrà completato le sue esperienze qui, questa stessa conoscenzavi permetterà di portare con voi il vostro corpo nell’invisibile, lontano da questoluogo. Allora sarete usciti dalla ruota della “vita dopo vita sul piano dellamateria”.

Voi siete una creatura tridimensionale - spirito, anima ed ego - che si esprimesu un piano della densità. E solo attraverso le tre dimensioni si può realizzarel’eternità. Fate parlare il signore-dio del vostro essere. Se lo fate, è un signore,un dio, un maestro che parla. Se fate parlare il signore-dio del vostro essere edite a voi stessi di ricordare, ricorderete. Se dite a voi stessi di essere più grandi,diventerete più grandi. E se dal profondo del signore-dio del vostro esseredesiderate possedere illimitata comprensione, la vostra mente si aprirà epermetterà al corpo di sentire frequenze di pensiero più grandi perché possiateottenere conoscenza. Questo è tutto ciò che dovete fare. Dovete cioè comandareall’ipofisi di agire così, e la ghiandola endocrina obbedirà. E quando nasceranno isentimenti che, elettrizzando il vostro essere, vi permetteranno una

comprensione più ampia, ringraziate il Dio in voi perché è così semplice.COME POTETE AVERE UNA COMPRENSIONE PIU’ PROFONDA di tutto ciò che

esiste? Semplicemente sapendo di averla. Perché il modo in cui pensate e parlatestabilisce quanto vi permettete di sapere. Non dite: “Spero di conoscere di più”,perché allora non succederà mai. E non dite: “Tenterò di sapere di più”, perchétentare non porta a nulla. E nemmeno: “Cerco di sapere di più”, perché cercarenon significa trovare. Dite: “Dal signore-dio del mio essere, ora so tutto ciò chec’è da sapere in questo momento. Così sia!” e aspettate i risultati. Non importase in quel momento capite cosa desiderate sapere oppure no, solo il fatto di dire “Io so” apre la porta a quella conoscenza. Questo è tutto ciò che dovete dire, e laconoscenza che desiderate, arriverà.

Limitate la vostra creatività e la vostra vita se dite di non sapere - o se dubitatedi poter raggiungere la conoscenza. Peggio di tutto è dire “Io non so”. Ricordate:voi siete il legislatore, e ciò che pensate e dite èlegge. Se dite: “Io non so”, nonsaprete. Se dite: “Non ci riesco mai non ci riuscirete. Se dite: “Non sono degnodell’amore del Padre”, non lo riceverete mai. Se parlate in questo modo significache in questo modo  pensate; e se pensate così, il sentimento che nasce daquesto vostro pensiero viene registrato nell’anima e l’anima manifesterà la realtàche permette ai vostri processi mentali di realizzarsi.

Siete come un computer. Ogni giorno inserite dei “dubbi” nella vostraconoscenza. Inserite delle “carenze”. Inserite, in verità, la “non conoscenza” nellavostra conoscenza. Voi stessi siete i predatori del vostro regno, perché,

conoscendo solo dubbi e limitazioni, con il vostro modo di pensare e di parlareavete depredato voi stessi dell’originaria forza della vita.

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Credetemi, avete la capacità di conoscere tutto ciò che è e che sarà.Semplicemente dire “Io so” è la porta che vi apre a questa conoscenza, e prestola vedrete realizzata. Può essere questione di momenti o di giorni, ma succederà.Succede sempre. Perché la parola “sapere” è assoluta e trasforma il vostrodesiderio in assolutezza. Il pensiero della conoscenza, sentito nella vostra anima,

si manifesta nel vostro essere aprendo l’ipofisi e permettendovi di riceverepensieri più grandi. “Sapere” è la porta che permette al fiume del pensiero discorrere in voi in un flusso illimitato.

Sapere non è credere. Credere implica supposizione; sapere implicaassolutezza. Solo sapendo si arriva al sapere. Se credete a qualcosa. per lavostra anima la parola “credere” significa in realtà che qualcuno, o forseaddirittura il vostro stesso sé, fa di tutto per convincervi di una verità di cui nonsiete consapevoli, né sicuri, perché è una verità che non è reale esperienza nelvostro essere.

Io non voglio che crediate a qualcosa. Voglio che sappiate! Essere illuminatisignifica sapere - senza dubitare, senza credere, senza dare fiducia a qualcuno,senza sperare in qualcosa. Tutte queste cose sono solo supposizioni. Saperequalcosa rende quella cosa assoluta e fa in modo che ciò che si sa, si manifesti. Eil pensiero che si manifesta nell’esperienza vi permette di raggiungere lacomprensione; comprensione che sarà parte del vostro essere e non qualcosa dicui vi dovete convincere.

Per raggiungere l’onniscienza, dite semplicemente “Io so”. Non dubitate mai enon siate mai esitanti. Sappiate. con assoluta certezza. Ogni volta che dite “Ioso” sentite un pensiero di certezza nel vostro essere che prepara il terreno allaconoscenza.

Potete diventare un genio se aprite la porta alla conoscenza in modo chepensieri più grandi possano manifestarsi in forma creativa.

Se affermate con fermezza: “Dal signore-dio del mio essere ora so la risposta e

sono pronto a riceverla. Così sia!” - questa affermazione susciterà la conoscenzanecessaria alla risposta. E anche se in quel momento essa non fosse chiara,sarebbe comunque aperta la porta che permetterà di realizzare, in un pensiero oattraverso un’esperienza, quella conoscenza. Il vostro essere si adegueràprontamente a diventare ciò che corrisponde al vostro nuovo sapere. Non dovetefare nulla perché ciò succeda. Non dovete sforzarvi, cercare o lottare. Non dovetecelebrare rituali o innalzare canti. Semplicemente sappiate! Sapendo, sarete inuno stato ricettivo che vi permetterà di diventare consapevoli di quellaconoscenza.

Come accelerare la manifestazione dei vostri desideri? Sapendo. “Sapere” è laporta che permette al regno del cielo di dispiegare la sua abbondanza nel regno

del sé. Sapere che un desiderio, qualunque esso sia, è già realizzato, rafforza ilpensiero del desiderio stesso, lo emana attraverso l’aura nel flusso dellaconsapevolezza e lo manifesta rendendovi ricettivi alla sua realizzazione.

La verità è che tutte le cose sono già vostre. Se lo sapete, esse sono a vostradisposizione. Dovete capire che chi vi dà tutto ciò che vi serve siete voi, voi e lavostra capacità di ricevere ciò che volete. La via per ricevere ciò che desiderate èsemplicemente sapere ciò che volete - e sapere che siete degni di riceverlo!

La conoscenza è la verità; è ciò che tutto dà; è il vostro futuro. Quando parlate,sappiate che ciò che dite, è! Qualunque cosa vogliate, la potete avere -semplicemente sapendo che siete voi il legislatore e che tutto ciò che sapete edite, deve essere.

Questa è la Legge dell’Uno.Voi sapete tutto ciò che c’è da sapere e potete avere tutto ciò che desiderate.

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In questo momento della vostra conoscenza, non avete semplicemente ancorariconosciuto questa verità. “Sapere” apre la porta a questa consapevolezza edattiva un’altra parte del vostro cervello permettendo al pensiero di diventarerealtà manifestata. Quando poi avrete veramente fatto l’esperienza del vostropensiero illimitato, si consoliderà, nella parteego del vostro cervello, la

consapevolezza che “sapere” produce veramente effetti - e ciò vi darà la forza diprocedere ulteriormente verso un pensiero ancora più illimitato. Se potessiprivarvi di tutte le vostre parole e lasciarvene solo alcune, esse sarebbero: “Oraio so. Io sono assoluto. Sono completo. Sono Dio. Io sono.  “Se non ci fosseroaltre parole oltre a queste, non sareste più limitati su questo piano.

Non è più grandioso per voi sapere, che non supporre o credere? Non è piùgrandioso sapere, che non limitarsi al “forse”? Non è più grandioso sapere, chenon “non sapere”? Serve lo stesso processo mentale, la stessa energia, la stessaespressione del viso e lo stesso movimento del corpo per sapere, così come pernon sapere.

Sappiate! Semplicemente sappiate: “Io so che succederà.” “Io so che sonoDio.” “So che sono felice.” “So che sono.” Io so, so, so!

È tutto ciò che serve. Sappiate sempre. Se dite che non sapete o non potete,non potrete mai. Dite che ora sapete. Allora saprete tutto!

Sapete qual è la differenza tra voi e me? Io so di essere un dio illimitato, e voinon lo sapete! Questa è l’unica differenza: io so che lo sono,e voi dovete ancora riconoscere che lo siete. La vostra società dice che non losiete, ma che cosa ne può sapere chi sa solo scavarsi la fossa?

PERCHÉ AVETE OSTRUITO LA STRADA ALLA VOSTRA CONOSCENZA? Perché nelvostro tentativo di comprendere il pensiero nella forma della materia, i vostriprocessi mentali sono rimasti talmente prigionieri delle realtà della materia cheavete alterato la vostra intera percezione della vita. La materia è un livello di

pensiero che viene creato limitando e alterando il pensiero fino al massimo grado.E un livello che è creato abbassando il pensiero a luce, a carica elettrica edividendo quindi la carica elettrica in campi di valore positivo e negativo. Ognivolta che stabilite un contatto con Dio attraverso la forma della materia,percepite e comprendete il pensiero nella divisione e polarità piuttosto che nellapurezza e nell’É indiviso che è Dio. Quanto più siete focalizzati sulla materia eorientati alla sopravvivenza, tanto più vedete la vita come polarità: sopra/sotto,vicino/lontano, veloce/lento, chiaro/scuro, grande/piccolo, caldo/freddo,buono/cattivo, positivo/negativo.

Per tornare all’È del puro pensiero, dovete dominare lego limitato e alterato - laparte logica del vostro cervello orientata al vivere e al sopravvivere nella materia.

È lego limitato e alterato che percepisce la realtà attraverso le illusioni di tempo,spazio e separazione. E ciò che percepisce la vita come lotta per sopravvivere eper essere accettati. E ciò che divide e giudica il puro pensiero.

Il puro pensiero può giungere a ciascuno di voi, ma voi prontamente stabilite seper voi è giusto o sbagliato; se dovete utilizzarlo oppure no; se è possibile oimpossibile, reale o immaginario, ragionevole o irragionevole. Ogni volta chegiudicate il vostro pensiero, separandolo in positivo e negativo, lo limitate e loalterate trasformandolo in una frequenza più bassa. La conoscenza non giudicanulla. Se sapete, non pensate se un pensiero è vero e corretto - tutti  i pensierisono veri e corretti! La conoscenza non soppesa e non valuta il pensiero. Essapermette al pensiero di essere un E. La conoscenza permette ai vostri processi

mentali di svolgersi senza interruzioni e senza intercettazioni.Per vedere un altro piano, per sentire un suono più soave, per diventare più

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leggeri del vostro peso, tutto ciò che dovete fare è sapere che si tratta di realtà e permettere a questo sapere di diventare esperienza nel vostro corpo. Questo ètutto ciò che dovete fare. Se non credete che queste cose siano reali, il “noncredere” è un giudizio che impedisce al vostro cervello di diventare più capiente.E allora tutta la conoscenza che ogni momento attraversa il vostro spirito,

respinta dal vostro cervello, è rimandata nella Mente di Dio. Quindi riceveretesolo ciò che vi mantiene saldi e sicuri su questo piano, e solo su questo.Se dal signore-dio del vostro essere desiderate possedere una conoscenza

illimitata, dovete permettere a tutti i pensieri di entrare nella consapevolezza delvostro cervello, senza limitarli e alterarli con giudizi, perché possano esserepienamente sperimentati nel vostro corpo. Attraverso questo  permessoconsapevole da parte dell’ego limitato e alterato - che dà credito al vostrodesiderio - l’ipofisi attiva un’altra parte del vostro cervello perché esso possaaprirsi ad una comprensione illimitata.

Cosa vi ha “improvvisamente” resi capaci di ricevere un pensiero di creativitàproprio quando lo avete desiderato? Gli avete semplicemente permesso di entrarenella vostra conoscenza. Questo è tutto ciò che avete fatto. Esso aspettava dasempre di essere richiesto e di avere il permesso di entrare nel vostro “ricevitore”. Era tutto quanto gli serviva. E quanto meno i vostri processi mentalisono prigionieri dei giudizi e del pensiero limitato, tanto più facilmente i pensieridella superconsapevolezza possono entrare nel vostro “ricevitore” che è ilcervello.

Imparate a vedere voi stessi e la vita con gli occhi dell’É. Se guardate un fiore,non dite che è brutto o bello. Questo è un giudizio che limita il pensiero del fiore.Ciò che è puro è il pensiero “fiore”. Se guardate il fiore e lo vedete come “fiore,luce, vita, È”, permettete a voi stessi di ricevere la purezza e l’É del pensiero, eciò attiva una carica elettrica di frequenza più alta che è sentita in tutto il corpo.E allora pensate come un Cristo, perché vedete tutte le cose nella loro

uguaglianza e nel loro E. Ogni volta che non limitate e non giudicate le vostreesperienze, permettete al vostro cervello di essere attivato e di ricevere i pensieriillimitati che vanno oltre la vostra esistenza quotidiana.

Non giudicate mai i pensieri che ricevete. Non considerate qualcosapositivamente, perché come potrebbe esistere il positivo senza checontemporaneamente ci sia anche il negativo? Se dite: “Questo è buono”,significa che qualcos’altro è cattivo. Se volete essere affettuosi con voi stessi, sevolete amarvi, non dite che siete belli o amabili; dite che siete Dio. Se affrontateun attività con il vostro prossimo, non dite che è buona; dite che è Dio. Con ciòintendete che è; che è semplicemente una pura e preziosa esperienza di vita.

Quando guardate come altri esseri si esprimono nella loro vita, vede-teli

sempre e solo come un È. Se giudicate il loro comportamento come buono ocattivo, positivo o negativo, allora create in voi stessi una percezione limitata; evoi  diventerete tutto quello che percepite, perché questo pensiero vieneregistrato come sentimento nel vostro essere. In questo modo rendete vittima ilvostro stesso sé, perché siete voi, non gli altri, a fare esperienza delleconseguenze del vostro giudizio. E il sentimento registrato nella vostra animacostituirà un precedente in base al quale continuerete a giudicare le vostre stesseazioni e il vostro stesso essere.

Quando condannate qualcuno per qualcosa, condannate solo gli aspetti di voistessi che vedete in lui. Per questo è facile riconoscerli; per questo la vostraattenzione si fissa su quegli aspetti. L’altro essere è servito solo come specchio

dei giudizi che allignano dentro di voi, è servito come strumento per comprenderei giudizi su voi stessi che mutuate dagli altri.

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Quando guardate gli altri, vedeteli come un E, con imparzialità e serenitàinteriore. Se essi si comportano in modo crudele o con odio verso altri, è giustodire che sono crudeli o pieni di odio, perché questo è veramente il modo in cui siesprimono; questa è la loro esperienza dell’È. Ma dire che sono cattivi, che hannotorto o che sono malvagi perché si esprimono così, è un giudizio - un giudizio che

diventa totalmente vostra esperienza: è alterazione e limitazione.Non c’è nessuno che valga la pena giudicare. Non c’è colore della pelle, non c’èazione, non c’è nulla per cui valga la pena abbandonare lo stato divino dell’È elimitarsi. Chiunque gli altri siano, comunque si esprimano, amateli per il Dio che èin loro e che permette loro di essere così. Solo per il fatto che sono, devonoessere amati. Il fatto che esistano è più importante di qualunque cosa possanofare. Amateli perchésono, perché finché essi sono, è sicuro che anche voi sarete. Se li amate,chiunque essi siano, e se permettete a questo amore semplicemente di essere,sarete sempre puri nel vostro essere.

Qual è il modo più facile per liberare dai giudizi i vostri processi mentali?Diventando consapevoli dei sentimenti e dei pensieri da cui i giudizi sono nati.Semplicemente attraverso questa consapevolezza imparerete ad affinaremaggiormente il vostro pensiero.

Quando vi sentite infelici, tristi, arrabbiati, timorosi, costretti, separati - oprovate qualsiasi altro sentimento sgradevole - esaminate il vostro pensiero. Eben presto vedrete la connessione tra il vostro pensiero limitato - cioè tra i giudizisu voi stessi e sugli altri, tra la percezione della vita frammentata nei suoi diversiaspetti - e le vostre emozioni sgradevoli. E ben presto, quando vi sarete stancatidi queste emozioni, comincerete ad affinare il vostro pensiero e a rimuovere igiudizi che vi separano dalla vita. Facendo ciò e permettendo a pensieri semprepiù illimitati di essere sperimentati nel vostro essere, comincerete anche a vederela connessione tra il vostro pensiero illimitato e i sentimenti di pace, di gioia, di

armonia e di leggerezza nei movimenti. E non giudicatevi mai per aver espressodei giudizi! Trattatevi con bontà e permettetevi semplicemente di imparare dallaconsapevolezza dei vostri pensieri e sentimenti, e vi assicuro che essi sarannobuoni maestri.

TRA TUTTE LE PAROLE CHE SONO STATE CREATE ce n’è una che più di tuttecorrisponde a questo insegnamento - e questa parola è“essere”. Essere! E checosa significa? Significa permettere a voi stessi di essere comunque voi siate, e diamarvi  perché siete così. Significa sentire qualunque cosa sentiate e viverequesta emozione. Essere significa vivere interamente nel momento presente,perché sapete che è tutto quanto è. Significa fare qualsiasi cosa vogliate fare - e

vivere l’avventura a cui la vostra anima vi spinge.Per quale motivo dovete semplicemente “essere”? Se vivete in questo modo,non giudicate mai né voi stessi, né gli altri, né i pensieri che si affacciano allavostra mente. Allora non c’è né giusto né sbagliato, né possibile né impossibile,né perfezione né imperfezione, né positivo né negativo. Non c’è l’illusione deltempo che non vi permette di sentire ed assaporare la bellezza del momento. lnuno stato dell’essere, esiste solo l’È della vita e la perennità del momentopresente.

In uno stato dell’essere i vostri pensieri non indugiano più nel passato o nelfuturo, schiavi della colpa e del rimorso, del “devo” e del “dovrei”.

Essere significa non limitarsi ad una particolare verità, ma saper cogliere tutte

le verità. Saper vedere tutte le verità come un È e permettere a ciascuna diessere analizzata perché possiate stabilire se è operante nel vostro attuale stato

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d’essere. Se vivete in questo modo, riflettete a fondo su tutti  i pensieri che vigiungono e, attraverso il cervello, li comprendete come sentimenti nel vostrocorpo - e ciò permette maggior conoscenza, maggior pensiero, maggiore E’.

Quando semplicemente siete, siete allineati con l’È di tutte le cose; e attraversoquesto allineamento potete avere tutto ciò che desiderate - e non dovete fare

nulla se non essere! Il dio del vostro essere attirerà a voi qualunque cosapensiate o desideriate - ed essa verrà. Chi è completamente assorbito dai principimateriali della vita esteriore, irride al principio interiore. “Essere” infatti significache avete e siete gia tutto.

Quando semplicemente siete e permettete a voi stessi di ricevere tutti ipensieri, potete sentire la voce di Dio. E in un attimo potete sapere tutto ciò cheavete sempre voluto sapere. Se non giudicate i vostri pensieri, ma permetteteloro di manifestarsi come emozione nella vostra anima, vivete come un dioillimitato - semplicemente perché siete aperti all’È e a tutto ciò che è. Diventatepuro canale per il vostro stesso sé divino e vi avvicinate ancor più alla purasemplicità della Mente di Dio.

Imparate a vivere sapendo e permettendo. E allora avrete dominato legolimitato e alterato. Avrete dominato il settimo livello, il settimo sigillo, il settimocielo. Perché al settimo livello non c’è giudizio; c’è unicamente l’È perenne dellavita.

Quando avrete superato i giudizi, avrete dominato tutto ciò che è su questopiano e potrete abbandonarlo quando vorrete.

A MENO CHE NON ABBIATE LA CAPACITA’, ora in questo momento, di donareper voi un altro corpo - e lo potrete fare solo se tutto il vostro cervello èpienamente in funzione - non dovete avere troppa fretta di distruggerlo.

Amate il vostro corpo. Siate buoni con lui; nutritelo; trattatelo con dolcezza. E ilpuro strumento di espressione che vi permette di fare esperienza della vita su

questo piano. Diventate illimitati nei vostri processi mentali, ma prendetevi anchecura del “veicolo” che vi permette di farlo. Se siete una donna, siate una donna;se siete un uomo, siate un uomo. Amate ciò che siete. Non maltrattate mai ilvostro corpo. Non deturpatelo e non danneggiatelo mai. Non costringetelo a farecose per le quali non è stato creato.

Osservate la vostra bellezza. Trattatevi come esseri divini. Scegliete vestiti chesiano gradevoli alla vostra pelle. Usate creme e profumi. Nutritevi solo di ciò cheil vostro corpo desidera. Se gli date ascolto, vi dirà cosa gli serve per essere bennutrito.

Non ingerite mai ciò che è dannoso al vostro corpo - ciò che sapete esseredannoso. Tutto ciò che provoca mancanza di ossigeno nel vostro cervello,

provoca la morte di un grande numero di cellule cerebrali- ed esse non potranno mai più riprodursi perché il cervello non ha la capacità dirigenerare le proprie cellule. Se le cellule del cervello sono distrutte, diminuisce lavostra capacità di trasformare un pensiero in emozione percepita dal corpo.Anche se poi potete contemplare un pensiero, esso resta un nulla per voi. E aquel punto cessa la gioia, perché come gioire di un pensiero se non potetesentirlo e con ciò diventarlo? 

Se non si è in grado di sentire, non si è in grado di accumulare e di fissareconoscenza su questo piano. Questo è il danno che fate al vostro cervello seprendete “erba” o altre droghe che creano illusioni. Ogni volta che prendetequeste cose, esse riducono l’ossigeno nel vostro cervello. È questa morte del

cervello a causare l’ebbrezza che sentite, a farvi provare forti sensazioni. Ognivolta che lo fate, limitate la vostra capacità di sapere. E verrà un giorno in cui

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non potrete più né piangere né ridere perché non ci sarà più nulla di abbastanzaforte che possa creare un’emozione nel vostro essere. Fare esperienzadell’onniscienza - nella quale poter piangere per un fiore che sboccia o aspettarsorgere il sole per poterne conoscere tutto lo splendore - significa avere lacapacità di conoscere, la capacità di trasformare i pensieri in sentimenti.

Questa è l’estasi. Questo è veramente un buon “trip”, come voi dite.CHI VI HA AMATO DA SEMPRE, già prima dell’inizio dei tempi, chi è stato convoi in ogni vita che avete vissuto, e sarà l’unico ad essere con voi quando ilvostro corpo morirà o ascenderà... siete voi stessi. Siete voi gli unici ad amarviabbastanza per esser riusciti a passare attraverso tutto ciò che avete già passato.Se abbracciate e amate voi stessi e se permettete a questo amore di essere lamisura di tutto, trascenderete la consapevolezza sociale dell’uomo fino adarrivare alla consapevolezza totale di Dio. Perché ciò che siete va oltre il campod’azione delle leggi, dei dogmi e delle norme sociali. Va oltre la bellezza. Va oltrela perfezione. Va verso il destino, verso la realizzazione del sé, cioè verso larealizzazione di Dio. E questa è l’unica cosa che ha importanza agli occhi dell’Èdella Vita.

Siete tutto ciò che pensate di essere e tutto ciò che vi permettete di sapere.Sappiate che il Padre, che è tutto, è ciò che voi  siete. E attraverso questaconoscenza saprete e diventerete Tutto-ciò-che-E.

Sappiate che nulla finisce e che nulla è assoluto. Tutto è nel momento presente- e sempre seguirà di più. Liberare il vostro pensiero dai limiti significasemplicemente sapere che c’è una verità più grande - e che ad essa segue unaverità ancora più grande! Sappiatelo e vi accadrà, secondo il vostro grado diricettività.

Non permettetevi mai di essere resi schiavi o di venire intimiditi. C’è sempreuna strada, e ce n’è sempre anche una migliore. Sappiatelo e permettete aipensieri di venire a voi, ed essi illumineranno il vostro sentiero verso la gioia.

Affrontate le vostre limitazioni. Abbracciatele. Dominatele! Allontanate dallavostra vita tutto ciò che vi impedisce di conoscere la totalità di Dio. Lasciateperdere i vostri sensi di colpa ed i vostri giudizi e così verranno a voi laconoscenza, le risposte e la gioia.

Affrontate le vostre paure e permettetevi di smascherarne le illusioni. Sappiateche siete eterni, e che nello sconosciuto nulla può privarvi della felicità e dellagioia. Allontanate la paura che vi impedisce di conoscere qualcosa di più grandedi ciò che state sperimentando su questo piano. Voi avete persino paura di coloroche vengono qui da molto lontano! In realtà i vostri fratelli nelle loro grandiastronavi sono di incredibile bellezza. Allontanate la paura se volete avere lacapacità

di diventare amici di un altro tempo, di un altro spazio, di un altro essereproveniente da un’altra dimensione.Se, cercando di diventare più grandi, rivolgete il vostro sguardo solo a questo

piano per trovare qui quello che desiderate diventare, tutto ciò che diventeretesarà solo ciò che potete trovare su questo piano. Andare oltre il pensiero limitatodell’uomo, significa permettersi di pensare che forse esiste qualcosa, finora nonvisibile, che fa parte di una comprensione più ampia.

Siate aperti alla verità - da qualsiasi fonte provenga - e lasciatevi guidare daivostri sentimenti. Il saggio sa sentire nella sua anima cosa è giusto. La verità ènel filo d’erba che calpestate. È nel sorriso di un bambino. E negli occhi di unmendicante. È in tutti i luoghi e in tutte le cose, in tutti gli esseri umani e in tutti

gli attimi. Chi non lo sa, non conosce Dio; perché Dio è ogni cosa che è, e nessunfilo d’erba, nessun attimo di tempo può mai separare sé stesso dalla fonte di

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tutto ciò che è. Imparate ad essere saggi. Date ascolto alla verità, in qualunqueforma si presenti, e sappiate che siete degni di riceverla.

Colui che sa di possedere in sé il regno dei cieli, è un essere saggio. Con lavostra capacità di pensare ogni pensiero e di sentirlo nella vostra anima,possedete la chiave del regno dei cieli: cioè il tesoro che è l’emozione. Imparate a

sentire.Conoscere Dio completamente è sentire ogni pensiero, che è Dio,completamente - fino a sentirlo nel profondo del vostro essere, nella vostraanima.

Non chiedete troppo a voi stessi pretendendo che tutto il vostro cervello si aprain una sola volta. Lasciate che si apra pensiero dopo pensiero, esperienza dopoesperienza, in modo che ogni pensiero diventi realtà in voi.

Permettetevi soprattutto di essere, perché essendo, siete tutto. Quando sietesemplicemente l’È di voi stessi, il principio IO-SONO, Siete allineati con la totalitàdella vita. Allora avete trasformato la vostra alienazione di uomini nell’unità conDio.

Capitolo 20

Il valore dell’esperienza

Siete amati, molto più di quanto possiate immaginare si  possa amare, perché ognuno di voi è sempre stato visto come un dio che cerca di comprenderechi e che cosa è.

AVVENTURANDOVI NELL’ESPLORAZIONE DEL PENSIERO,  avete scelto diesprimervi attraverso la forma cellulare umana per poter imparare tutto ciò chec’è da imparare dall’esperienza umana - cioè dal Dio che vive nella forma limitatachi amata materia. Questa esperienza è necessaria per la completa comprensionedi Dio. Perché, come potete comprendere l’il-limitatezza se prima non avetesperimentato e compreso la limitatezza? Come potete comprendere la totalità divoi stessi, del Dio che siete, se prima non avete sperimentato ed abbracciato latotalità di ciò che Dio è - dalla libertà selvaggia del puro pensiero, alla cattivitàdella materia? Come potete comprendere la gioia, la libertà e l’eternità se nonavete sperimentato il dolore, la limitazione e l’illusione della morte?

Anche se giocate i vostri giochi e le vostre illusioni con terribile serietà, essiin realtà servono solo ad insegnarvi, ad espandervi, ad illuminarvi - ad aiutarvi acomprendervi.

Questa vita è semplicemente un palcoscenico sul quale potete recitare levostre parti e sperimentare le vostre illusioni per la più grande ricompensa dellavita: la saggezza.

Cos’è la saggezza? É un meraviglioso tesoro che l’essere umano raccoglienella sua anima. La saggezza è l’insieme dei sentimenti raccolti da tutte le vostreavventure nei reami del Pensiero, chiamato Dio - ed è l’unica cosa che portate convoi quando abbandonate questo luogo. Pensate forse di portare con voi i vostrisplendidi vestiti o i vostri sontuosi palazzi o le vostre veloci automobili? Che cosapensate di portare

con voi? Porterete con voi solo ciò che siete - tutti i sentimenti che aveteraccolto nel vostro viaggio dentro il principio chiamato Vita. I sentimenti, e

nient’altro, sono ciò che conta nella vita.Tutto ciò che l’umanità ha imparato attraverso la tirannia e la limitatezza del

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dominio religioso e civile, attraverso la separazione e 1’ avvilimento delle razze,attraverso la separazione tra uomini e donne, tra fratello e fratello, è statoimparato attraverso quella che è stata forse la più grande umiliazione di Dio.Eppure non avreste mai saputo che cosa si prova a sopraffare un altro inbattaglia, a negare a qualcuno la libertà, a degradare le donne e a renderle

inferiori all’uomo, se non ne aveste fatto esperienza.Non avreste mai conosciuto emozionalmente tutte queste cose se prima nonfoste diventati il creatore che le ha sognate, le ha manifestate in una realtà e hadeciso di viverle. E tuttavia vivendo il suo sogno vita dopo vita, momento dopomomento, l’uomo lo ha trasformato in una realtà così consolidata che lamaggioranza di voi è diventata nevrotica e insicura e si è completamente persa inesso.

Dov’è questo Dio, vi chiederete, che permette all’umanità di essere tantobestiale verso sé stessa? E dov’è l’amore di Dio se è stato capace di permetteretutte queste atrocità? Ebbene, Dio era sempre presente, perché Egli era tutte levostre illusioni e tutti i vostri giochi. E certamente Dio vi ha amati per tutto iltempo, perché vi ha permesso di fare esperienza dei vostri sogni così come liavete voluti.

Avete semplicemente dimenticato che siete stati voi a creare originaria-mente il sogno - e che avete la possibilità di cambiarlo quando lo volete.

Dalle vostre illusioni tessete storie di grandi sofferenze e di grande tristezza.Trattate i vostri corpi in modo distruttivo. Ignorate la vostra mente. Veneratedegli idoli. Criticate gli altri. Siete pieni di giudizi e di odio, possessivi, paurosi e,in verità, arroganti. E tutto questo a che scopo? Per comprendere cosa significaessere tutte queste cose! E quale sarà il risultato finale? Non morire mai, mavivere eternamente; comprendere ed abbracciare il regno dei cieli; guardare ilproprio viso e riconoscervi il volto di Dio.

Tutti voi, splendidi esseri, prigionieri delle vostre stesse insicurezze e dei

vostri miserevoli pensieri, siete molto più grandi dei giochi cheavete giocato e che hanno sepolto sotto le vostre illusioni la sublime bellezza

che siete. Se solo sapeste quanto potenti e splendidi siete, non vi maledireste ogiudichereste o limitereste, come ora fate.

Io - che sono tutto ciò che siete stati e tutto ciò che diventerete - sono quiper aiutarvi a riaccendere in voi la conoscenza che già possedete, perché non viperdiate mai più e non sprofondiate nei sensi di colpa, nella paura e nell’auto-denigrazione.

Siete, in verità, esseri molto più grandi.Perché vi amo così profondamente? Perché siete ciò che anch’io sono. Tutto

ciò che siete, nello spettro del vostro essere, io lo sono, perché sono lo spettro

dal quale contemplate e create le vostre illusioni, L’IO SONO che io sono è amoreche trascende ciò che voi riuscite ad esprimere come amore su questo piano,perché il mio amore non conosce condizioni o costrizioni. Vi amo semplicementeper ciò che siete; perché ciò che siete, in qualunque modo lo esprimiate, è ilPadre che io amo più di ogni cosa.

Desidero parlarvi di quelli che ritenete vostri errori e fallimenti.Creando il giusto e lo sbagliato, il perfetto e l’imperfetto, l’uomo ha creato

anche la trappola della colpa e del rimorso che tanto gli ha reso difficile avanzarenella vita. Ma io vi dico, qualsiasi cosa abbiate fatto in tutte le vostre vite suquesto piano, non è mai  stato male... e non è mai stato bene. È statasemplicemente un’esperienza della vita che vi ha aiutato a farvi diventare ciò che

siete ora - che, in verità, è qualcosa di molto prezioso e di meraviglioso. Perchénel momento presente siete il massimo di quanto siate mai stati da quando avete

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cominciato questo notevole viaggio - infatti la vostra saggezza è più grande diquanto mai prima.

Tutto ciò che voi avete fatto, l’ho fatto anch’io. E per quanto riguarda i vostrierrori, io ne ho fatti altrettanti. E tutto ciò che in voi giudicate senza forza esenza particolare virtù, l’ho provato anch’io. Ma non avrei mai conosciuto la forza

del mio essere, se prima non ne avessi conosciuto la debolezza. Non avrei maiamato la vita, se non l’avessi vista ritirarsi da me. E non sarei mai stato capace diabbracciarvi tutti, se prima non avessi disprezzato la crudeltà dell’uomo.

Qualsiasi cosa abbiate fatto, per quanto ripugnante e miserabile vi siasembrata, l’avete fatta semplicemente per crearvi la possibilità di

imparare. E durante questo apprendimento vi siete feriti, vi siete procuratidolori e sofferenze, vi siete degradati, eppure vi siete di nuovo sollevati - e infattisiete qui ora, pronti a conoscere e ad abbracciare la bellezza che siete. Vorrei checoloro tra di voi che sentono di aver fallito o di aver fatto qualcosa di sbagliato,riflettessero su quanto segue.

Dal momento della vostra nascita, voi e i vostri amati fratelli aveteintrapreso una grande avventura nella comprensione emozionale del Pensiero...di tutti  i pensieri... pensiero dopo pensiero. La vostra anima è stata creata perregistrare il sentimento di ogni pensiero - di ogni dimensione di Dio - che voiaccogliete attraverso il dio o lo spirito del vostro essere. Essa vi spingerà a fareesperienza di ogni pensiero che avete accolto e sentito, ma non ancoracompletamente compreso nella vostra anima. Perché? Perché otteniate lacompleta comprensione emozionale di tutti gli aspetti di un pensiero, aspetti chepotete conoscere solo attraverso l’esperienza, che è la vita.

Attraverso tutta l’eternità siete stati spinti ad evolvere e ad espanderecreativamente la vita e a fare esperienza di ogni  manifestazione di questacreatività - dal pensiero alla luce, alla materia, alla forma e quindi di nuovo alpensiero; dall’amore e dalla gioia all’invidia, all’odio e al dolore e quindi di nuovo

alla gioia. La vostra anima vi ha spinti di esperienza in esperienza, di avventurain avventura, per potersi realizzare nella completa comprensione di ogni forma dipensiero, di ogni atteggiamento interiore, di ogni emozione - affinché possiateconoscere e comprendere la totalità del Pensiero, che è la totalità di Dio, che èlatotalità del sé.

La vostra anima ha fame di tutto ciò che non avete mai sperimentato. Seessa vi spinge ad un’esperienza significa che ha bisogno degli aspetti emozionalidi quell’esperienza. Creerà quindi un sentimento - chiamato bisogno - che prendetutto il vostro essere e vi lancia in un’avventura, in un’esperienza. Quando poil’esperienza si è conclusa ed i sentimenti legati ad essa si sono sedimentati,questa esperienza vi avrà procurato un tesoro più grande di tutto l’oro su questo

piano. Vi avrà fatto crescere in saggezza; e infatti la vostra anima vi dirà: “Nonavrai mai più bisogno di fare quest’esperienza, perché ora la conosci.” E allora 1’ anima sentirà un’altra fame e sarete spinti a fare altre cose - perché ne

avete bisogno, perché Io volete, perché il fuoco dentro di voi vi spinge asperimentare e a conoscere tutta la vita.

Pensate forse di avere mai iniziato un’esperienza sapendo che era sbagliataper voi e che avreste fallito? No! Vi siete sempre imbarcati in ogni avventura congrande curiosità, con grande interesse e grande piacere. E anche se all’iniziol’esito non era proprio chiaro, avete intrapreso un’esperienza semplicementeperché non l’avevate mai fatta. Era nuova ed eccitante e volevate imparare daessa. Anche quando l’avventura ha comportato dolore, vi ha aiutato a

comprendere l’emozione chiamata “dolore” e ciò ha reso più grande la vostracomprensione della vita. Questa esperienza aveva perciò il suo scopo nella vostra

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vita. Spinti dalla vostra anima, vi siete poi imbarcati in un’altra avventura, inun’avventura dell’emozione e della comprensione. E ne avete ricavato felicità epienezza nell’anima.

Qualsiasi cosa facciate, nel momento in cui la fate, sentite nella vostraanima che quell’esperienza è giusta per voi. Solo dopo aver sperimentato un

avventura e dopo aver tratto saggezza dai sentimenti da essa suscitati, potetestabilire che forse avreste potuto fare meglio o fare diversamente. Non avrestemai potuto sapere che c’era qualcosa di meglio da fare, se prima non avesteaffrontato l’esperienza e non ne aveste tratto il gioiello della saggezza. Pensateche si debba giudicare qualcuno per questo? No, perché questa è ciò che sichiama innocenza - ed è ciò che si chiama anche educazione.

Il fallimento è realtà solo per coloro che ci credono. In verità nessunofallisce nella vita. Mai! Nonostante tutto ciò che avete fatto - nonostante tutte lecose disgustose, vergognose e perfide (che in realtà non lo sono) - siete ancoravivi; non è un miracolo? Fallire significherebbe fermarsi, ma nulla può maisottrarsi al movimento della vita, perché la vita è  perenne; essa avanza in ogni momento. Per questo non potete mai fermarvi o arretrare nella vita, perché ognimomento dell’espansione perenne della vita porta con sé una comprensionesempre più grande.

Non avete mai fallito; avete sempre imparato. Come potete sapere cos’è lafelicità se non siete prima stati infelici? Come potete conoscere la vostra meta seprima non l’avete vista da vicino e non avete scoperto che ha un “colore” diversoda quello che vi eravate immaginati?

Non avete mai fatto nessun errore. Mai! Non avete mai sbagliato niente.Non c’è nulla che vi debba far sentire in colpa. Tutti i vostri cosiddetti sbagli,fallimenti ed errori sono ciò che appropriatamente vengono chiamati “passi versoDio”. E solo facendo questi passi, avete potuto raggiungere la conoscenza chepossedete ora.

Non sentitevi mai in colpa per aver imparato qualcosa. Non sentitevi mai incolpa per aver acquisito saggezza. Tutto ciò si chiama illuminazione. Dovetecomprendere che avete fatto ciò che avevate bisogno di fare; tutto eranecessario. Avete sempre fatto la scelta giusta - sempre! Vivrete anche domanie, in verità, vivrete anche il giorno benedetto che seguirà, e il giorno successivo,e quello successivo ancora. E in quei giorni scoprirete di sapere più di quello chesapete oggi. Tuttavia anche l’oggi non è sbagliato... vi porta verso l’eternità.

POTETE SCEGLIERE DI CREARE IL VOSTRO SOGNO COME VOLETE. Locreate comunque sempre per ampliare la vostra comprensione, e con ciòaggiungete qualcosa alla totalità della consapevolezza; aggiungete, non togliete -

non lo potreste mai fare. Ogni avventura che intraprendete con gioia contribuisceal fervore e all’intensità della vita. Ogni pensiero che abbracciate, ogni illusioneche sperimentate, ogni scoperta che fate, amplia la vostra comprensione, laquale a sua volta nutre ed amplia la consapevolezza di tutta l’umanità edespande la Mente di Dio.

Se pensate di aver fallito nella vita o di aver sbagliato qualcosa, diminuite lavostra capacità di percepire la vostra grandezza interiore ed esterna e la vostraimportanza per la totalità della vita. Non cercate mai di rimuovere nulla dalvostro passato - nulla! Perché le tensioni dovute alle vostre sublimi o miserabiliesperienze hanno prodotto nella vostra anima le grandi e splendide perle dellasaggezza. Ciò significa che non dovete mai più sognare quei sogni, sperimentare

quelle esperienze o creare quei giochi, giacché li avete già sperimentati e sapeteche emozioni provocano; e li avete registrati nella vostra anima come sentimenti,

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che sono l’unico vero tesoro della vita.Sono qui per dirvi che siete amati, molto più di quanto possiate immaginare

si possa amare, perché ognuno di voi è sempre stato vistocome un dio che cerca di comprendere sé stesso. E in tutte le vostre vite da

ogni esperienza avete ottenuto conoscenza e saggezza; avete dato qualcosa al

mondo; avete contribuito al dispiegarsi della vita.La vostra vita è stata una spettacolosa manifestazione del fuoco che vive invoi. Dovreste parlarne in termini di riverenza, santità e divinità. Perché,indipendentemente da ciò che fate, siete sempre Dio. Non importa che mascheraportate. Non importa che relazioni avete. Siete sempre Dio.

Siete degni delle avventure di questa vita, di ogni avventura. E siete degni,cosa ben più grande, delle splendide avventure che ancora vi aspettano. Ma nondiventerete mai l’IO SONO e non varcherete mai le porte dell’eternità se primanon riconoscete che tutto ciò che avete fatto, l’avete fatto semplicemente perottenere la comprensione del Dio che voi siete - come tutte le vostre esperienzesul palcoscenico chiamato vita qui ed ora dimostrano.

E se vi rende felici portare i vostri pesi sulle spalle, fatelo. Ma se aveteimparato tutto ciò che c’era da imparare da essi e se ne siete stanchi -liberatevene! Come?  Amandoli, abbracciandoli e  permettendone la presenza nelvostro essere. Fatto ciò, non ne sarete mai più prigionieri. E da quel momentopotrete vedere più chiaramente il miracolo della vita, potrete vivere l’amoresenza giudicare, e la gioia d’essere potrà trasformarsi nel potere della conoscenzaillimitata.

 Abbracciate la vostra vita. Sappiate che siete divini, e che dovete la forzadel vostro essere proprio a ciò che avete fatto. Smettete di sentirvi in colpa.Smettetela con la farsa della tristezza. Smettetela di gravare di pesi la vostravita. Smettetela di attribuire ad altri la responsabilità della vostra vita. Prendetelain mano voi! Vi appartiene.

Cosa succede quando avete abbracciato tutto ciò che avete giudicato,quando avete amato tutto ciò che avete disprezzato, quando avete vissuto tuttele vostre illusioni e realizzato tutti i vostri sogni? Potete guardare gli altri chesperimentano queste cose per imparare, e potete capirli e avere compassione diloro. Potete amarli come il Padre vi ama, e potete permetter loro di fare le loroesperienze di vita. Allora diventate ciò che si chiama santo.

Come pensate di poter diventare santi? Certamente non astenendovi dalvivere - non nascondendovi in una grotta o in un tempio a bruciar

incensi o sedendo sulla cima di una montagna a contemplare Dio-sa-che!Santi lo diventate vivendo la vita, che è il Padre, e sperimentandola fino in fondo,fin quando la virtù della saggezza troverà il suo culmine in un essere che saprà

abbracciare ed amare tutta l’umanità.L’unica via per conoscere e diventare Dio è vivere ed abbracciarecompletamente la vita - è fare esperienza di tutte le situazioni ed è sentire tuttele emozioni, per raccogliere nella vostra anima la saggezza di tutta la vita.

Non potrete mai sapere per che cosa soffre un re prima di essere stati re. Eil re non conoscerà l’umiltà del suo servitore prima di esserlo stato egli stesso. Lapia donna non conoscerà le difficoltà di una concubina prima di esserlo stata. E laconcubina non capirà mai il giudizio della pia donna prima di esserlo stata. Perquesto il sentiero verso una vita virtuosa è onnicomprensivo. Comprende laprostituta e il sacerdote, il guru e il contadino, l’assassino e la vittima, ilconquistatore e il conquistato, il bambino e il genitore - ogni molo, ogni

situazione illusoria che le avventure umane hanno creato.Voi condannate negli altri solo ciò che non sapete accettare in voi stessi. Se

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avete vissuto tutte le situazioni e vi siete riconciliati con esse, sarà facile capiretutti e permettere loro di essere, senza giudicarli -perché siete stati loro e sapeteche giudicandoli, giudicate voi stessi. Allora avrete raggiunto la virtù della veracompassione e sentirete la profondità dell’amore nella vostra anima. E sarete, inverità, un Cristo, perché capirete, amerete e perdonerete i vostri amati fratelli

nelle loro limitazioni.Amare il Padre nella sua totalità, essere la sua totalità, significa amare tuttociò che Egli è. E i vostri amati fratelli attorno a voi sono tutto ciò che Egli è.Qualunque sia il loro aspetto, sono Dio nella loro realtà, come voi siete Dio nellavostra.

E quando avete vissuto tutta la loro felicità, tutte le loro lotte, il loro dolore ela loro gioia, potete abbracciare Dio in tutti gli esseri umani. Allora potete amarli.Ciò non significa darsi da fare per insegnare loro qualcosa e per aiutarli.

Lasciateli semplicemente in pace e permettete loro di evolversi secondo iloro bisogni e i loro piani. Ci sono uomini il cui destino è essere guerrieri osacerdoti o imbonitori - perché questo è ciò che vogliono e hanno bisogno di fare.Chi siete voi per impedirglielo?

Ognuno in questo mondo - che sia affamato o storpio, contadino o re - hascelto la sua esperienza per ricavarne qualcosa. Solo quando ne avrà tratto uninsegnamento e ne sarà soddisfatto, proseguirà verso un’altra esperienza che gliprocurerà una comprensione ancora più grande del suo sé più profondo.

Se diventate un Cristo, potete muovervi nelle tenebre e nel fango dellaconsapevolezza limitata e tuttavia conservare la vostra totalità, perchécomprendete la brulicante massa degli uomini e capite perché sono come sono -giacché in passato eravate anche voi così. Permette-rete loro la libertà di esserelimitati, e ciò è vero amore, perché sapete che solo attraverso la loro limitatezzapossono imparare ad avere una comprensione illimitata e ad amarsireciprocamente. E quando vedrete un viso nella folla, incuranti dei suoi

lineamenti, del suo colore, della sua pulizia guarderete quell’essere e vedrete Dioin lui - perché se guarderete attentamente, scoprirete Dio in ognuno. Alloraamerete come ama il Padre. Allora vedrete ciò che Egli vede, e non solo in voi,ma anche in ogni altro. Se sapete guardare qualcuno e vedere la bellezza che egliè, siete sulla strada per ascendere da questo piano in uno spazio più grande,dove ci sono molte “dimore”. Ma le porte saranno chiuse per coloro che nonsanno abbracciare interamente sé stessi e il Dio che vive nella vita tutt’attorno aloro.

Se restituite agli esseri umani il loro rango, se riconoscete cioè la lorodivinità, e se sapete che, qualsiasi cosa facciano, stanno vivendo per il Dio in loro- proprio come anche voi vivete per il Dio in voi -potete imparare ad amare tutti

gli uomini.Qualunque sia il loro modo di esprimersi, potete amarli veramente, perché ilvostro amore non è condizionato o limitato dai giudizi. Così vive un Cristo - unuomo che vive come Dio - nel profondo del proprio essere.

QUAL È LA VOSTRA VIA NELLA VITA? Seguire sempre i vostri sentimenti -ascoltare i sentimenti nella vostra anima e intraprendere le avventure a cuil’anima vi spinge. Se ascoltate la vostra anima, essa vi dirà di quale esperienzaavete bisogno. Se vi annoiate, o non sentite il desiderio di fare una certa cosa,significa che avete già fatto quell’esperienza e che da quell’avventura avete giàacquisito saggezza. Ma se invece volete fare qualcosa, questa spinta nella vostra

anima significa che dovete fare quell’esperienza per trarne un insegnamento. Nonfarla, significa semplicemente spostarla ad un momento successivo o ad un’altra

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vita.Vivete la verità di ciò che sentite dentro, ed amate colui che la sente.

Dovete capire che il sentimento deve essere espresso e realizzato. Se desideratefare qualcosa, non importa cosa, non sarebbe saggio agire contro questosentimento; perché c’è un’esperienza che vi aspetta e una grande avventura che

vi renderà più dolce la vita. Se ascoltate i vostri sentimenti, farete sempre la cosagiusta per l’evoluzione del vostro splendido sé verso una profonda saggezza. Seagite contro i vostri sentimenti, sperimenterete la malattia del corpo, la nevrosi ela disperazione.

Seguite il vostro cuore, i vostri sogni, i vostri desideri. Fate ciò a cui lavostra anima vi chiama, qualunque cosa sia, e permettete all’esperienza dicompiersi; allora passerete ad un’altra avventura. Non verrete mai giudicati - ameno che per voi non abbia valore il giudizio degli altri. E se accettate il lorogiudizio, sarà perché lo volete - perché vorrete fare quella esperienza.

Verrà un giorno, in questa o in un’altra vita, in cui non avrete più nessundesiderio di fare questo o quello, ma solo di “essere”. Non avrete più nessunbisogno di maledire o di giudicare la prostituta, il ladro, l’assassino o un paesebelligerante per le sue imprese. Sarete già stati tutte quelle cose e saprete comeci si sente ad esserlo. Le vostre esperienze su questo piano saranno complete enon ci sarà più nulla da sperimentare che vi attirerà qui. Sarete allora sulla viaverso nuove avventure su altri più grandi piani dell’essere.

Se riflettete su quanto vi ho appena detto, percepirete e capirete in voi unvalore che vi dimostrerà chiaramente quale potente Dio, quale fuoco, quale vitadimorino in voi. Capirete anche che qualunque via scegliate nella vostra vita, è lavia verso la vostra illuminazione. E da ogni avventura su questa via acquisireteuna più profonda visione del mistero che siete. Imparerete ad amare e ad averegrande stima di ciò che siete, a prendervi cura di voi, fin quando la luce delvostro essere potrà sostenere il confronto con il grande Ra* nel cielo e la pace del

vostro essere potrà misurarsi con la mezzanotte in cui tutto tace. Nonrinnegherete mai più voi stessi. Non limiterete mai più ciò che siete. Non vigiudicherete più. Vi permetterete di essere ciò che siete.

Se amate ciò che siete, potrete dire con grazia, dignità ed umile forza: “Amoil Padre sopra ogni cosa, perché il Padre ed io siamo uno. Ed amo ciò che sonopiù di ogni cosa, perché l’IO SONO che io sono èl’essenza di Tutto-ciò-che-È.” Allora sarete in armonia con il flusso della vita. Sarete maestri che camminano suquesto piano. Sarete il Cristo risorto - il Cristo risvegliato. Sarete una luce per ilmondo. Ma non potrete diventarlo finché non avrete amato ed abbracciato tuttociò che avete fatto e non avrete riconosciuto che tutto nella vostra vita era tesoal meglio, giacché ha fatto di voi i magnifici esseri che oggi siete.

Vi ho trasmesso in modo grande un grande insegnamento, perché esso vilibera dal “cappio” del carma, del peccato, del giudizio e della punizione. Il Padreè amore. E il Padre non conosce giudizio. Il Padre non conosce bene e male. Nonconosce positivo e negativo. Il Padre èsemplicemente l’È-Che-È. E questo Ècomprende tutti gli esseri umani, tutte le azioni, tutti i pensieri, tutte le emozioni- tutto! Se il Padre vi giudicasse, giudicherebbe sé stesso, perché voi e Lui sieteuno, siete la stessa cosa.

Per questo avete sempre goduto dell’amore di Dio, chiamato Vita. Incurantedi tutte le vostre misere esperienze, il sole è sempre sorto per attraversaredanzando i cieli, le stagioni si sono sempre susseguite, gli uccelli selvaticicontinuano il loro volo verso i cieli del nord e, mentre voi chiudete le imposte

della vostra stanza, la civetta continua ad emettere il suo rauco grido. Vedete, ènella perennità di queste cose che, se guardate bene, riconoscerete la clemenza e

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l’eternità che la Vita vi ha sempre donato.Lasciate questo incontro a cuor leggero, pieni d’amore, perché siete stati

sollevati dai vostri pesi; la vostra redenzione è certa. Sappiate che Dio vi ama evi ha sempre amato. Sappiate che non siete cattivi e non siete nemmeno buoni.Sappiate che non siete né perfetti né imperfetti, ma che semplicemente siete.

Accettate il fatto che il Padre è nella vostra vita, perché lo è sempre stato. E ognivolta che contemplate l’amore, pensate a me... e dal nulla soffierà il vento.

*Il Dio Sole nell’antico Egitto.