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innoSkills – Innovation Skills for SME´s 6 Strategie di produzione innovative 6.2 Strategie di riciclaggio
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6. Strategie Innovative di produzione
6.2 Strategie di Riciclaggio
Parole Chiave:
Riciclaggio, riutilizzo, rifiuti
Lo scopo di questo modulo è quello di fornire una descrizione di base circa
l’importanza dell’impostazione di una strategia di riciclaggio in azienda,
specialmente quando si sviluppano nuovi prodotti/servizi. Dal punto di vista del
business la conoscenza di strategie di riciclaggio è necessaria per incoraggiare le aziende
ad adottare azioni appropriate per ridurre i costi di produzione, per preservare le risorse,
per avere un migliore profilo ambientale, ecc.
Dopo aver letto il capitolo conoscerai:
Le basi per implementare strategie di riciclaggio in azienda;
I fattori che dovrebbero essere presi in considerazione nell’analisi del flusso di rifiuti;
I passi da seguire;
I benefici del riciclaggio.
Il tempo stimato per terminare questo modulo è di circa 20 minuti.
Introduzione
Negli ultimi due secoli la crescita della popolazione ha fatto evolvere la domanda di beni e
di servizi. Questa enorme crescita e la concentrazione geografica delle persone fa
aumentare il bisogno di impiego di materie prime che, soprattutto nelle aree rurali affollate,
esercita una pressione diretta sulle risorse naturali e crea inoltre ingenti problemi di
smaltimento dei rifiuti. La crescita economica è un mezzo essenziale per abilitare lo
sviluppo, che è connesso con lo sfruttamento delle risorse per la conversione di queste in
prodotti. Questo causa la perdita di un’enorme quantità di risorse naturali. La crescente
scarsità di materie prime può, nel lungo periodo, portare ad una recessione economica.
Uno sviluppo di lungo periodo richiede d’altra parte una gestione attenta ed efficiente delle
risorse, che potrebbe essere raggiunta attraverso il loro riciclaggio ed il riutilizzo. Perciò, i
costi ambientali potrebbero essere ridotti e l’impoverimento delle risorse naturali
posticipato. Oggi il riciclaggio è quindi un tema di grande rilievo sia per il consumatore che
per le industrie.
Oggi molte aziende e individui stanno progressivamente migliorando le loro abitudini di
riciclaggio attraverso un maggiore utilizzo di metodi per la riduzione di ciò che essi stessi
usano, (come ad esempio la differenziazione dei rifiuti solidi urbani, ndt). Le aziende
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stanno anche riutilizzando molto le materie prime impiegate in prodotti destinati ai
consumatori.1
Quando si sviluppa un nuovo prodotto o servizio, è divenuto necessario pensare quindi
alle successive implicazioni di un riutilizzo dei materiali.
Per iniziare un programma di riciclaggio, un’azienda deve considerare tutti i relativi fattori
di costo e analizzare il proprio flusso di rifiuti, tenendo presente che il riciclaggio è
diventato la parte più onerosa del ciclo di vita di un prodotto.
Lo scopo di questo testo è fornire ai responsabili aziendali ed al loro personale una
conoscenza basilare di tutti i fattori cruciali che dovrebbero essere considerati, e i passi da
seguire per essere preparati ad implementare una strategia di riciclaggio.
6.2.1 Che cos’è il riciclaggio
Il "Riciclaggio" è il processo di separazione di un dato materiale di scarto
dall’intero flusso di rifiuti che derivano dalla lavorazione, affinché questo possa
essere riutilizzato come una materia prima-seconda per un nuovo prodotto, che
può essere simile o meno al prodotto originale2.
Il riutilizzo è il ritorno di un bene nel flusso economico per poter essere usato nella stessa
applicazione, senza mutare la sua identità3.
È da evidenziare che non solo le risorse che mantengono le loro caratteristiche chimiche e
fisiche durante l’uso possono essere riciclati o riutilizzati.
6.2.2 Perché il riciclaggio è importante?
L’aumento dei costi delle materie prime e lo smaltimento dei rifiuti ha aumentato l’interesse
per il riciclaggio. Con il riciclaggio si ha un’alternativa all’utilizzo di materie prime e allo
smaltimento dei rifiuti, andando ad esempio a recuperare e a reintrodurre i materiali di
scarto delle lavorazioni nel processo produttivo. I nuovi prodotti che sono solitamente
progettati esclusivamente con materie prime possono essere soggetti a costi maggiori di
quelli realizzati con materiali riciclati. Di conseguenza, i consumatori potrebbero cambiare
progressivamente mentalità acquistando prodotti realizzati con materie prime riciclate e
più economiche, restando invariata la qualità del prodotto finito.
In più l’industria manifatturiera è responsabile dello smaltimento dei propri rifiuti, e la
necessità dell’implementazione di strategie di riciclaggio sta diventando sempre più
1 Gerald S.: The Importance of Recycling, Ezine Articles
2 Loudoun County Government: Solid Waste Reduction and Recycling
3 Oregon Department of Environmental Quality: Glossary of Waste Reduction Terms
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importante per molti settori di produzione. La pressione sulle aziende per investire nel
riciclaggio è dovuta ad una serie di fattori, quali:
Progressivo depauperamento delle materie prime;
Grande quantità di rifiuti da smaltire;
Inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria;
Scarsità di terreni da adibire a discariche;
Bisogno di ridurre il consumo energetico ecc.
È quindi essenziale implementare strategie di riciclaggio non solo per ottenere vantaggi
tecnici ed economici, ma anche vantaggi sociali.
6.2.3 Dove può essere applicato il riciclaggio?
Il riciclaggio ha molti risvolti applicativi, incluse la progettazione e la produzione di un
nuovo prodotto. Quando un’azienda parte con un programma di riciclaggio dovrebbe saper
rispondere alle seguenti domande:
Qual è il nostro flusso di rifiuti e come diventerà quando il nuovo prodotto sarà
realizzato?
Possiamo applicare tecniche per la riduzione dei rifiuti?
Dove e da chi saranno raccolti i rifiuti?
Quale tecnologia dovremmo usare per riciclare i nostri rifiuti di produzione?
Questo processo sarà economicamente efficiente?
Saremo capaci di rispettare le leggi e le regole?
Ecc.
Per rispondere a tutte queste domande l’azienda deve prendere decisioni di gestione
opportune, specialmente in merito a nuovi prodotti/servizi.
Prova a riflettere, poi prendi in esame alcune domande:
Qual è la situazione nella tua azienda rispetto ai rifiuti derivanti dalla
produzione?
Quali tecnologie di riciclaggio sono utilizzate?
I responsabili aziendali implementano misure per il risparmio energetico?
La tua produzione genera emissioni dannose?
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6.2.4 Formazione di una strategia di riciclaggio nell’azienda
Durante un processo di innovazione l’organizzazione aziendale ha bisogno di una politica
chiara su come gestire il complesso problema relativo al riciclaggio e al riutilizzo degli
scarti di produzione.
Stanno emergendo molte nuove tecnologie per il riciclaggio; nuove regole e norme stanno
entrando in vigore, così i responsabili aziendali devono seguire uno schema specifico per
implementare strategie di riciclaggio che si adattino alla singola azienda.
Per valutare l’applicazione della strategia di riciclaggio, è necessario che l’azienda prenda
in considerazione le seguenti informazioni:
Informazioni sul processo (flusso di processo; materiale e bilanciamento termico;
processi di produzione; manuali operativi; specifiche sull’attrezzatura);
Informazioni ambientali (rifiuti nocivi; inventario delle emissioni: analisi dei rifiuti;
rapporto sulle verifiche ambientali; permessi);
Informazioni sulle materie prime (composizione del prodotto, applicazione dei
materiali ecc.);
Informazioni economiche (trattamento dei rifiuti e costi di smaltimento; costo dei
prodotti, degli strumenti e delle materie prime; costi operativi e di manutenzione);
Altre informazioni (politica ambientale dell’azienda; procedure standardizzate;
organizzazione di tabelle).
In breve un’azienda necessita di una strategia su come procedere sul tema del riciclaggio.
6.2.5 Contenuto di una strategia di riciclaggio
La strategia aziendale deve includere le seguenti fasi4:
Progettare un profilo del “fine vita” del presente prodotto;
Analizzare le ragioni principali per cui i consumatori si liberano del prodotto;
Determinare quale legislazione regola il sistema del “fine vita” di uno specifico
prodotto;
Contattare i fornitori per condividere una strategia di riciclaggio;
Stabilire come il prodotto può essere raccolto (modi possibili);
Stabilire chi riciclerà o svilupperà il prodotto;
Selezionare il sistema di “fine vita” prodotto più efficiente.
4 InnoSupport: Supporting Innovations in SME. 6.4 Recycling strategies, 2005
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6.2.6 Riciclabilità e Valutazione
Per determinare la riciclabilità di un materiale possiamo utilizzare un approccio in fasi
come quello descritto da Oyasato e Kobayashi5 nella Figura 1:
Figura 1: Una procedura per la valutazione della riciclabilità
In dettaglio le fasi sono le seguenti6:
1. Immettere i dati del prodotto:
chi utilizza il prodotto?
che tipo di proprietà è coinvolta?
qual è il prezzo?
quanto è grande il prodotto?
qual è la vita media del prodotto?
qual è il peso del prodotto?
5 Oyasato N., Kobayahi H.: Recyclability evaluation method considering material combination and degradation
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2. Impostare le condizioni basilari rilevanti per la valutazione della riciclabilità
livello di disassemblabilità, i materiali vengono organizzati in una lista a scalare,
secondo le possibilità di smontaggio, il tempo necessario, cosa viene lasciato da
parte ecc.7;
costi del trasporto;
costi del processo di trasformazione.
3. Analisi della riciclabilità
definire la purezza del prodotto riciclato;
definire l’applicabilità dei metodi di riciclaggio8;
impostare metodi di valutazioni, basati sulla valutazione della riciclabilità e
separazione dei materiali9;
Per esempio per determinare il livello di riciclabilità può essere usata una speciale tabella
(Tabella 1), dove è fissata una scala di voti da 0 a 5, dove 0 è dato ai prodotti difficili da
riciclare e 5 a quelli facili da riciclare.
Classe Definizione
0 Materiale, o parte di esso, contenente sostanze nocive: è necessario un trattamento speciale
1 Materiale inorganico: non si conosce nessuna tecnologia che lo possa riciclare
2 Materiale organico: può essere utilizzato per il recupero energetico ma non riciclato
3 Materiale tecnicamente riciclabile, ma necessita di ulteriore sviluppo del processo o del materiale
4 Materiale tecnicamente riciclabile, ma non vi è disponibilità di infrastrutture atte al riciclaggio
5 Materiale in parte riciclabile, con tecnologie e infrastrutture già identificate
Tabella 1: Classificazione della riciclabilità dei materiali
Le linee guida del riciclaggio10 possono essere usate anche per la valutazione della
separazione dei materiali. Durante il processo di disassemblaggio sono usati vari indicatori
come:
Il nome dell’elemento;
Il numero di ripetizioni;
Il tipo di materiale/componente;
tempo richiesto per la differenziazione;
7 InnoSupport: Supporting Innovations in SME. 6.4 Recycling strategies, 2005
8 Eik, Arne: Indicators for Eco-efficiency in Recycling Systems
9 Pintaric A., Filetin T.: Assessment of recyclability for electrical equipment
10 Georgia Institute of Technology Systems Realization Laboratory: Recycling Guidelines
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la massa dell’elemento;
la riciclabilità di un particolare elemento.
4. Miglioramenti futuri
La strategia di riciclaggio di un’azienda, quando progetta un nuovo prodotto, deve
contenere i seguenti elementi:
Progettare per il riciclaggio può avere un effetto negativo sulle performance e sui
costi, ad esempio richiedere la sostituzione di materiali non è sempre possibile o
potrebbe costare di più;
Il trade-off tra progettare per il disassemblaggio o per l’assemblaggio è spesso citato
e studiato durante la progettazione del prodotto e la specificazione dei componenti
in vista del processo di riciclaggio (fine vita del prodotto, ndt).
1. Pensa a come applicare uno schema di riciclaggio nella tua azienda, seguendo
le linee guida precedenti, per esempio per fare una classificazione dei tuoi rifiuti;
2. Definisci come migliorare il livello di riciclabilità, offrendo misure appropriate.
Benefici del riciclaggio:
I benefici del riciclaggio possono essere raggruppati in diverse categorie:
A) Benefici economici:
Riduce la domanda di risorse;
Riduce i costi di produzione;
Riduce i costi di trasporto;
Fa risparmiare il costo dei materiali di ingresso al processo ecc.
B) Benefici ambientali:
Conservazione delle risorse naturali;
Riduzione al minimo dei rifiuti;
Riduzione delle emissioni di gas serra, riduzione delle emissioni di gas tossici;
Risparmio di energia;
Diminuzione dei materiali di rifiuto dalle discariche ecc.
C) Benefici di Produzione:
Riduzione del bisogno di materie prime;
Riduzione del consumo di acqua ed energia;
Favorisce la riduzione dei rifiuti;
Porta miglioramenti nella gestione dei materiali;
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Casi di studio
CASO STUDIO 1
Da più di 20 anni una nota azienda di Firenze è specializzata nel recupero di scarti di
lavorazione e sottoprodotti provenienti dalle aziende di trasformazione di materie plastiche
e dalle aziende produttrici di polimeri. I materiali ritirati dall’azienda vengono trasformati,
mediante specifiche lavorazioni, in materie prime secondarie. Del tutto simili tecnicamente
ai prodotti vergini, sono riutilizzabili nel settore dell’edilizia, dei casalinghi e degli imballaggi
non alimentari. Recuperare risorse ancora utilizzabili, come le materie plastiche altrimenti
destinate allo smaltimento, costituisce anche un importante contributo alla salvaguardia
ambientale. Utilizzare prodotti realizzati con materiali riciclati aiuta a ridurre i rifiuti da
smaltire e frena l’utilizzo e lo sfruttamento di nuove materie prime. L’azienda è competente
e competitive nel:
fornire un efficace servizio alle aziende che necessitano di disfarsi degli scarti di
lavorazione;
seguire puntualmente le aziende che decidono di utilizzare materiali riciclati nei loro
cicli produttivi;
contribuire a ridurre i rifiuti da smaltire in discarica recuperando alla fonte materiali
ancora riutilizzabili.
Le attività di recupero vengono svolte in due stabilimenti, su una superficie complessiva di
22.000 mq di cui 8.000 mq coperti. Le tecnologie disponibili rendono l’azienda autonoma
nella gestione e nel completamento dell’intera fase di recupero di un materiale: cesoie,
trituratori, vibrovagli e presse compattatrici permettono di effettuare delle pre-lavorazioni
per scarti o sottoprodotti di notevoli dimensioni; mulini granulatori ed estrusori effettuano la
lavorazione principale di macinazione e granulazione; metal detectors, silos miscelatori,
presse a iniezione, estrusori ed attrezzature da laboratorio sono a sostegno del controllo
qualità sui prodotti finiti. Oltre ai macchinari tecnici specifici, l’area comprende attrezzature
ausiliarie per la movimentazione dei carichi, un impianto di pesatura automezzi, rampe per
il carico container coperte o mobili ed ampie zone di transito autocarri e scarrabili.
L’azienda opera su scala nazionale. Per garantire un processo di lavorazione
qualitativamente e operativamente sicuro, Romei si rivolge ai migliori produttori di
macchinari e attrezzature specifici per la gestione ed il recupero delle materie plastiche.
I materiali ricicliati sono sia sottoprodotti che scarti di lavorazione provenienti da attività
produttive artigianali ed industriali. Tutti i materiali che arrivano presso l’area di lavoro
sono puliti, qualitativamente omogenei e privi di “agenti contaminanti” come nastri adesivi,
carta, ferro o qualsiasi altro materiale non compatibile con la tipologia di materiale plastico
in questione. Gli scarti plastici provengono dalle attività di termoformatura, soffiaggio,
laminazione, estrusione e stampaggio. A fine processo di recupero si ottiengono materiali
macinati e granulati idonei per la lavorazione tramite soffiaggio, stampaggio ed estrusione
per la produzione di oggetti e manufatti nel settore casalinghi, edilizia, imballaggi non
alimentari.
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CASO STUDIO 2
Un’azienda tessile di Prato produce ovatte e feltri agugliati, termofusi, resinati e spalmati.
Si tratta di semilavorati con caratteristiche tecniche tali da poter essere utilizzati per
un'ampia varietà di applicazioni. Nel settore dell'arredamento, ed in particolare per i
materassi, l’azienda ha raggiunto e consolidato da anni il ruolo di fornitore leader in Italia.
Anche nell'industria calzaturiera l’azienda produce feltri tecnici. Altri settori sono:
automobilistico, edilizio, geotessile ed agrotessile.
L’azienda ha sviluppato un interessante prodotto da materiali riciclati: un isolante
realizzato riciclando manufatti tessili al termine del ciclo d’impiego. Vestiti, tessuti, filati,
ecc... vengono sterilizzati a 180°c e trasformati in pannelli isolanti senza alcun additivo
chimico. Una vera e propria rinascita nel pieno rispetto della natura. È adatto per
l’Isolamento termico ed acustico di intercapedini, le partizioni interne, facciate, pavimenti,
coperture, cabine insonorizzanti, ecc... . È adatto sia per nuove costruzioni che per
correzioni acustiche degli ambienti esistenti. Il processo messo a punto nel tempo ha
consentito all’azienda di collocarsi fra le prime del distretto tessile pratese a esser capace
di utilizzare materiali di scarto, conferendo in questo un nuovo valore, non solo economico
ma anche ambientale, a testimonianza del fatto di come uno studio attento di come si
possano valorizzare materiali e prodotti al loro fine vita per creare una politica di impresa
basata sul rispetto dell’ambiente, delle persone e attenta agli aspetti economici. In una
parola un esempio di “sostenibilità”.
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CASO STUDIO 3
Un’azienda alle porte di Pisa nasce a fine anni ’80 con una particolare attenzione per
l’ambiente che è sempre stata una sua grande passione. Ha creato una collezione
dedicata a prodotti ecocompatibili con tutti i parametri di qualità, di sostenibilità e di
tracciabilità che fanno la differenza. Si tratta di prodotti che sono l’esempio di come si
possa ottenere un ottimo risultato riutilizzando materiali da tutti considerati poco più che
spazzatura.
I prodotti riciclati messi a punto sono oggetti che usiamo tutti i giorni, penne, matite,
righelli, astucci, segnalibro, blocchi e quaderni, cartelle, raccoglitori, sottobicchieri,
portachiavi, etichette, magneti da frigorifero, tappetini da mouse, porta appunti, tazze e
sono fabbricati usando materiali recuperati e riciclati.
La possibilità di produrre oggetti nuovi da materiali di scarto è una grossa opportunità, che
presenta le maggiori difficoltà non nei processi di lavorazione, quanto nella capacità di
organizzare il corretto conferimento dei vari materiali che dovranno subire una ri-
lavorazione. In questo l’azienda ha progettato attentamente la rete delle relazioni per
ottenere la massima efficienza rispetto alla gestione della supply-chain.
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Riepilogo dei punti chiave
In questo modulo sono contenute le informazioni di base sull’importanza del riciclaggio, su
come impostare una strategia di riciclaggio nei processi di innovazione, sugli approcci al
riciclaggio e sui suoi benefici. Sono stati riportati tre casi di studio quali esempi di
applicazione di strategie di riciclaggio in settori merceologici specifici.
L’obbiettivo principale di questo capitolo è stato non solo di introdurre i concetti relativi
all’uso sostenibile delle risorse materiali in azienda attraverso il riciclaggio, alla
conversione dei rifiuti ecc., ma anche quello di fornire le linee guida basilari per
implementare una strategia di riciclaggio adatta per l’azienda durante le attività di sviluppo
di nuovi prodotti/servizi.
Le conoscenze sul riciclaggio aiuteranno le PMI a prendere decisioni appropriate
sulle attività di riciclaggio nell’azienda durante il processo di innovazione. Dopo
aver letto questo modulo si avranno le conoscenze di base su come applicare
una strategia di riciclaggio nel processo di innovazione dell’azienda.
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BIBLIOGRAFIA
Gerald S.: L’importanza del riciclaggio, Ezine Articles,
http://ezinearticles.com/?The-Importance-of-Recycling&id=1216700, consultato il
25/03/2010
Contea di Loudoun: Riduzione e riciclaggio dei RSU,
http://www.loudoun.gov/controls/speerio/resources/RenderContent.aspx?data=b88c8ad07
c8e4ad3999eb3128b5e7db8&t, consultato il 25/03/2010
Dipartimento della Qualità Ambientale dell’Oregon: Glossario dei termini della riduzione
dei rifiuti, http://www.deq.state.or.us/lq/sw/cwrc/educate/glossary.htm, consultato il
25/03/2010
InnoSupport: supportare l’innovazione nelle PMI. 6.4 Strategie di riciclaggio, 2005,
http://archive.innosupport.net, consultato il 25/03/2010
Oyasato N., Kobayahi H.: Metodo di valutazione della riciclabilità, considerando la
combinazione e la degradazione dei materiali,
http://www.jstage.jst.go.jp/article/jsmec/49/4/1232/_pdf, consultato il 25/03/2010
Pintaric A., Filetin T.: Valutazione della riciclabilità di apparecchiature elettriche ed
elettroniche, Osijek, Croatia, http://titan.fsb.hr/~tfiletin/pdf/strasbourg_pintaricfiletin.pdf,
consultato il 25/03/2010
Istituto di tecnologia della Georgia, Laboratorio di realizzazione dei sistemi: Linee guida
per il riciclaggio, http://www.srl.gatech.edu/education/ME4171/DFR-Improve.ppt,
consultato il 25/03/2010
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consultato il 25/03/2010
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http://europa.eu/legislation_summaries/internal_market/single_market_for_goods/motor_v
ehicles/interactions_industry_policies/l21225_en.htm, consultato il 25/03/2010
DENSO Corp.: Report ambientale 2001. Riciclaggio,
http://www.globaldenso.com/en/csr/report/2001/pdf/14.pdf, viewed consultato il 25/03/2010
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Per approfondire
Starkey R. (1999), Strumenti per le PMI per la Gestione ambientale – il manuale, Centro
per la gestione ambientale nelle organizzazioni
Salvato J. et al., Ingegneria Ambientale, Wiley & Sons, Fifth ed., ISBN 0-471-41813-7
Siti Internet
http://www.wrap.org.uk/businesses/index.html - A questo link si trovano informazioni e
support per responsabili delle politiche ambientali delle imprese, consultato il 25/03/2010
GLOSSARIO
Rifiuto
Il rifiuto è un materiale o una sostanza indesiderata (Tratto da:
http://en.wikipedia.org/wiki/Waste. visto il 2 Agosto, 2008)
Riciclabilità
La riciclabilità è una caratteristica che contraddistingue l’idoneità di un prodotto o di un
materiale ad essere separato dai rifiuti e riutilizzato come parte funzionalmente sana o
come materia prima-seconda in prodotti nuovi. (Tratto da:
http://titan.fsb.hr/~tfiletin/pdf/strasbourg_pintaricfiletin.pdf, consultato il 25/03/2010)