6 - 13 Luglio 2014 - Qumran Net€¦ · perché tu sei prezioso ai miei occhi vali più del più...

63
USSITA 6 - 13 Luglio 2014

Transcript of 6 - 13 Luglio 2014 - Qumran Net€¦ · perché tu sei prezioso ai miei occhi vali più del più...

  • USSITA 6 - 13 Luglio 2014

  • La NOSTRA GIORNATA TIPO:

    Ore 07.30 Sveglia

    08.00 Lodiamo Il Signore

    08.30 Colazione

    09.30 Inizio delle attività della mattina

    12.30 Preparazione Refettorio

    13.00 Pranzo

    14.00-15.00 Tempo libero,relax

    15.30 Inizio attività pomeridiana -giochi

    18.00-19.30 Pulizie - spazio libero x giochi-

    preparazione spettacolo della sera

    19.30 Preparazione Refettorio

    20.00 Cena

    21.00-22.00 tempo libero, telefoni

    22.00 attività serale

    23.30 buonanotte...

    Se veramente ti aspetti molto da questi giorni di campo, comincia a pensare come puoi dare il

    meglio di te.

    In un momento di silenzio, individua l’atteggiamento che pensi importante assumere

    durante questi giorni, scrivilo su un pezzo di carta che consegnerai durante la preghiera

    serale .

  • SIETE PRONTI...??????Eccoci qua.....anche quest’anno partiamo per il camposcuola!!!! Il campo 2014... è iniziato ed anche quest’anno accoglie un gruppo numerosissimoe misto ma che riuscirà sicuramente ad amalgamarsi bene e sarà l’inizio di unNUOVO CAMMINO per TUTTI!!Tanti di voi si staranno domandando: ma che si farà questa settimana? ciannoieremo? Cosa ci aspetta?

    Il campo scuola è un’occasione speciale per intensificare o riscoprire il dialogocon Dio, il quale ci chiede di essere nostro complice in questo viaggio che stiamoper intraprendere. “Da qui vedrai, passare i giorni tuoi magari ti applaudirai senon ti confonderai se metti a fuoco i pensieri tuoi se tutto questo succederà,adesso.”In particolare cercheremo di scoprire il di + che c’è nella nostra vita a frontedei tanti – che ogni giorno mettono in ombra la bellezza dell’avventura del sì, delsì a Dio, del sì al nostro futuro consapevoli che “persino il progetto più arditodiventa possibile, se c'è la tua firma e sei pronto a lottare fin là”. Ci accompagnerà un personaggio, molto caro ad ognuno di noi, il santo di Assisi:Francesco. Cerchiamo di imparare dall’esempio della sua vita e delle sue azioniche il nostro avvenire non è una minaccia ma una finestra aperta sulla speranza.

  • 1DOMENICA 6 LUGLIO

    ““ FFRÀRÀ ”” Lui e noiLui e noiFRÀ, stà per Francesco, per fratello, FRÀ,

    anche per chi vive in mezzo a

    noi. FRÀ, per colui che ha

    dato Luce a FRAncesco.

    Colui che ci ha amato fino alla

    fine.

    Gesù Cristo che appare

    FRA Francesco e te!

    Gesù gli disse: «Una cosa ancorati manca: vendi tutto quello chehai, distribuiscilo ai poveri eavrai un tesoro nei cieli; poivieni e seguimi». (Luca 18, 22)

    2

  • Tra noi e Francesco c’è una spontanea simpatia,lo sentiamo vivo, vicino a noi. La sua vita ci affa-scina perché in lui ammiriamo quello che an-chenoi vorremmo essere. Ammiriamo la gioia, la sem-plicità, l’armonia, la serenità, la concretezza…

    Ci può però capitare di non cogliere la sostanza vera della vita di Francesco, po-tremmo anche rimanere a livello superficiale. Noi vogliamo tentare di coglierequalcosa del segreto della sua vita riuscita. Vogliamo provare a scoprire un po’ ilmistero che l’ha reso quel che è.

    Questo mistero è il suo rapporto con Dio: qui c’è la radice di tutto e se non siparte da qui non si può capire nulla della sua vita.

    Francesco non fa delle teorie, ma vive. Vive un’esperienza semplice e forte cheprende tutto il suo essere, tutta la sua vita. Francesco non è una persona di pre-ghiera, ma, per la strada del Vangelo, diventa persona di preghiera e anche a noifa venire voglia di incamminarci per la stessa strada: lui ci può essere di aiutocon il suo stile di vita.

    In questi giorni di campo vogliamo chiederci: quali sono gli elementi fondamentalidi questo modo di camminare con il Signore, di questo stile di vita?È un cammino che coinvolge non un “settore”, ma tutta la persona. È un camminoche ci invita a superare i nostri orizzonti troppo bassi. È un cammino che va af-frontato con pazienza, fiducia, speranza, costanza... È un cammino che mi rivelache il centro della mia persona (la mia solidità, la mia identità) è al di fuori dime, non mi appartiene. È un cammino che manifesta la necessità di un concreto epermanente atteggiamento di spogliazione – testimonianza -fraternizzazione.

    È un cammino, infine, nel quale Francesco non si pone in cattedra, ma si proponecome compagno di viaggio.Allora che aspettiamo a vivere questi giorni lontano da tutto: cellulari, tv, fami-glia, amici, scuola e mettere davanti a noi Gesù che si farà uomo nelle vesti del-l’altro che ci sarà accanto!

    3

  • IL PERCORSO del CAMPO

    1. LUNEDì:

    ALLA RICERCA della GLORIA

    2. -MARTEDì:

    ORECCHIE ed OCCHI NUOVI: la SPOGLIAZIONE e la CONVERSIONE di FRANCESCO

    3. MERCOLEDì:

    DISPONIBILITA’ ALL’INCONTRO

    4. GIOVEDI’:

    La GRATUITA’ del SERVIZIO e l’ ESSENZIALITA’ accompagnanoSan FRANCESCO: GIORNO del DESERTO------TU e DIO uniti nella

    PREGHIERA

    5. VENERDI’:

    LO SPIRITO della FRATERNITA’

    6. SABATO:

    Seguendo le ORME di San FRANCESCO: TESTIMONI della GIOIA RICEVUTA

    4

  • Preghiera conclusivaIl canto dell’Amore

    Se dovrai attraversare il deserto

    non temere io sarò con te

    se dovrai camminare nel fuoco

    la sua fiamma non ti brucerà

    seguirai la mia luce nella notte

    sentirai la mia forza nel cammino io sono il tuo Dio, il Signore.

    Sono io che ti ho fatto e plasmato

    ti ho chiamato per nome

    io da sempre ti ho conosciuto

    e ti ho dato il mio amore

    perché tu sei prezioso ai miei occhi

    vali più del più grande dei tesori

    io sarò con te dovunque andrai.

    Io ti sarò accanto sarò con te

    per tutto il tuo viaggio sarò con te

    io ti sarò accanto sarò con te

    per tutto il tuo viaggio sarò con te.

    Non pensare alle cose di ieri

    cose nuove fioriscono già

    aprirò nel deserto sentieri

    darò acqua nell'aridità

    perché tu sei prezioso ai miei occhi

    vali più del più grande dei tesori

    io sarò con te dovunque andrai.

    Perché tu sei prezioso ai miei occhi

    vali più del più grande dei tesori

  • io sarò con te dovunque andrai..

    Io ti sarò accanto sarò con te

    per tutto il tuo viaggio sarò con te

    io ti sarò accanto sarò con te per tutto il tuo viaggio sarò con te

    5

  • LA TENDA (un momento per me con Dio)......

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    6

  • LUNEDI' 7 LUGLIO

    ALLA RICERCA dellaGLORIA

    7

  • LUNEDI’ 7 LUGLIO

    Francesco visse ad Assisi. Nacque durante un'assenza del padre, e la madre glimise nome Giovanni; ma, tornato il padre dal suo viaggio in Francia, cominciò achiamare Francesco il suo figlio.

    [1396] Arrivato alla giovinezza, vivido com'era di intelligenza, prese aesercitare la professione paterna, il commercio di stoffe, ma con stilecompletamente diverso. Francesco era tanto più allegro e generoso, gli piacevagodersela e cantare, andando a zonzo per Assisi giorno e notte con una brigatadi amici, spendendo in festini e divertimenti tutto il denaro che guadagnava o dicui poteva impossessarsi. A più riprese, i genitori lo rimbeccavano per il suoesagerato scialare. Non era spendaccione soltanto in pranzi e divertimenti, mapassava ogni limite anche nel vestirsi. Per indole, era gentile nel comportamentoe nel conversare. Così la fama di lui si era diffusa in quasi tutta la zona, e moltiche lo conoscevano, predicevano che avrebbe compiuto qualcosa di grande.[1397] Un giorno che stava nel suo negozio, tutto intento a vendere delle stoffe,si fece avanti un povero a chiedergli la elemosina per amore di Dio. Preso dallacupidigia del guadagno egli ricusò l'elemosina al mendicante, che se ne uscì.Subito però come folgorato dalla grazia divina, rinfacciò a se stesso quel gestovillano, pensando: "Se quel povero ti avesse domandato un aiuto a nome di ungrande conte o barone, lo avresti di sicuro accontentato. A maggior ragioneavresti dovuto farlo per riguardo al re dei re e al Signore di tutti". Dopo questaesperienza, prese risoluzione in cuor suo di non negare mai più nulla di quanto glivenisse domandato in nome di un Signore così grande. [1398] Tra Perugia e Assisi erano riaccese le ostilità, durante le quali Francesco fu catturato e condottoprigioniero a Perugia. Uno dei compagni di prigione gli disse che era matto a farel'allegrone in carcere. Francesco ribatté con voce vibrata: "Secondo voi, checosa diventerò io nella vita? Sappiate che sarò adorato in tutto il mondo".

    8

  • Dal Vangelo di Marco 10,17-27

    Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchiodavanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?".Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci icomandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsatestimonianza, non frodare, onora il padre e la madre". Egli allora gli disse: "Maestro, tuttequeste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza". Allora Gesù, fissatolo, lo amò e glidisse: "Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro incielo; poi vieni e seguimi". Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poichéaveva molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quantodifficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!". I discepoli rimaserostupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: "Figlioli, com`è difficile entrare nel regno diDio! E` più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regnodi Dio". Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: "E chi mai si può salvare?". Ma Gesù,guardandoli, disse: "Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto èpossibile presso Dio". Pietro allora gli disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamoseguito". Gesù gli rispose: "In verità vi dico: non c`è nessuno che abbia lasciato casa ofratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che nonriceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi,insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna.

    Preghiamo il Padre con la preghiera di Gesù,che è la preghiera di tutti i figli di Dioperché ci insegni a confidare nel suo AMORE PREMUROSO e a credere che lui è

    sempre dalla nostra parte e che ci guida nel nostro cammino.

    Padre nostro.

    9

    Signore, donami anche oggi la forza per credere, per sperare, per amare. Non lasciarmi a metà strada

    invischiato nelle mille cose che non mi bastano più.

    Lascia che mi fermi anch'io

  • ogni giorno ad ascoltarti per riprendere poi il cammino lungo le strade che mi dai dapercorrere.

    Liberami perciò da tutto ciò che mi appare indispensabile e non lo è,

    da ciò che credo necessario e invece è solo superfluo, da ciò che mi riempie e mi gonfia ma non mi sazia, mi bagna le labbra ma non mi disseta il cuore.

    Sì, lo so che tu vuoi farlo ma aiutami a lasciartelo fare sempre, subito!

    PER INIZIARE BENE LA GIORNATA....

    Sulla via principale della città c’era un negozio originale. Un’insegna luminosa diceva: “Doni diDio”. Un bambino vi entrò e vide un angelo dietro al banco. Sugli scaffali c’erano grandi contenitoridi tutti i colori.“ Cosa si vende?” chiese incuriosito.“ Ogni bene di Dio! Vedi, il contenitore giallo è pieno di sincerità, quello verde è pieno di speranza,in quello rosso c’è l’amore, in quello azzurro la fede, l’arancione contiene il perdono, il bianco lapace, il violetto il sacrificio e l’indaco la salvezza.“ E quanto costa questa merce?”“ Sono doni di Dio e i doni non costano niente.” “ Che bello! Allora dammi: dieci chili di fede, cinque di amo-re, uno di speranza, un barattolo di perdono e tutto il nego-zio di pace.”L’angelo si mise subito al lavoro. In un attimo confezionòun pacchetto piccolo come il suo cuore.“ Ecco, sei servito” disse l’angelo porgendo il pacchettino. “ Ma, così piccolo?”“ Certo, nella bottega di Dio non si vendono i frutti maturi ma soltanto i piccoli semi da coltivare.

    10

  • Francesco ha cercato la GLORIA e la GIOIA principalmente in 3 direzioni:

    - RICCHEZZA: faceva il mercante e più stoffe vendeva più soldi guadagnava;

    - LEADER con gli AMICI;

    - Cercando di DIVENTARE CAVALIERE

    Ma Francesco nell’immagine è rappresentato pensieroso perché??? Ha raggiuntola vera GIOIA seguendo queste 3 strade.......????? SCOPRIAMOLO INSIEME....

    11

  • La drogheria del ParadisoCamminavo lungo l'autostrada della vita, tanto tempo fa.Un giorno vidi un cartello che indicava: "Drogheria del Paradiso". Non appena mi avvicinai dipiù la porta si spalancò da sola e, appena mi ripresi dallo stupore, mi ritrovai dentro. Vidi unaschiera di Angeli: stavano dappertutto. Uno mi porse un cestino e mi disse: "Fai la spesa conattenzione, ragazzo mio! Tutto ciò che occorre a un buon Cristiano si può trovare in questadrogheria del Paradiso; tutto quello che tu non riuscissi a portar via oggi, puoi ritornare aprenderlo domani!"Per prima cosa presi un po' di pazienza: l'Amore si trovava nello stesso scaffale.Più in basso c'era il Discernimento, di cui si ha bisogno ovunque si vada.Poi presi una o due scatole di Saggezza e uno o due sacchetti di Fede.Non mi dimenticai di prendere lo Spirito Santo, dal momento che si trovava ovunque nelnegozio.Mi fermai ed acquistai un po' di Forza e un po' di Coraggio perché mi aiutasse nel cammino.Mi accorsi allora che il cestino era quasi pieno, ma avevo ancora bisogno di comperare un po'di Grazia.Non dimenticai di prendere la Salvezza che, per fortuna, era in offerta gratuita, e così cercaidi prenderne abbastanza da salvare te e me.Mi avviai poi alla cassa per pagare il conto della drogheria. Non appena arrivai al corridoio vidila Preghiera e la misi dentro perché sapevo che, una volta fuori, sarei incappato nel Peccato.Nell'ultimo scaffale c'era una gran quantità di Pace e di Gioia e lì vicino erano appesi canti elodi e così mi servii.Quindi chiesi all'Angelo quanto gli dovevo. Egli si limitò a sorridermi e mi disse: "Porta ognicosa con te, dovunque tu vada!"

    A mia volta gli sorrisi e gli chiesi: "Sul serio, quanto tidevo?"L'Angelo sorrise di nuovo e disse: "Gesù Bambino ha paga-to il tuo conto, tanto, tanto, tanto tempo fa!

    12

  • Al termine della giornata fermiamoci in po’ a pensarealle GIOIE, alle FATICHE che la giornata ci ha dato

    e ringraziamo DIO del DONO che ci ha fatto.

    Qualcosa che OGGI mi è statoutile e che mi è PIACIUTO!!

    Qualcosa che PORTO A CASA....

    Qualcosa che GETTEREI nelCESTINO,perché mi ha arrecatotristezza...NN mi è PIACIUTO!!!

    Che EMOZIONI ho provatoOGGI??? Come mi sono

    SENTITO?cosa ho provato???

    Preghiera conclusiva

    Signore tu mi scruti e mi conosci, liberami dalla confusione interiore, dalle insicurezze edalle delusioni. Liberami dal turbinio incessante dei pensieri che soffocano la tua Parola emi impediscono di pensare. Liberami da ogni paura, perché non diventi scusa per nonprovare ad amare ed a cercarti.Donami la fiducia nella vita, la capacità di guardare avanti, di partire con decisione, diseguire il tuo esempio e di aiutare gli altri.Signore mostrami la retta via e insegnami a distinguere il bene dal male, ad agire secondola tua volontà. Confortami nei momenti difficili e rinfrancami, rendimi puro e limpido comeun raggio di luce.Signore riempi il mio vuoto e colmalo del tuo immenso ed infinito amore.

    BUONA NOTTE!!!

    13

  • LA TENDA (un momento per me con Dio)......

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    14

  • MARTEDI' 8 LUGLIO

    ORECCHIE ed OCCHI NUOVI:

    la SPOGLIAZIONE e

    la CONVERSIONE di FRANCESCO

    15

  • MARTEDI' 8

    Il Signore gli parla......

    Messosi dunque in cammino, giunse fino a Spoleto e qui cominciò a non sentirsibene. Tuttavia, preoccupato del suo viaggio, mentre riposava, nel dormiveglia in-tese una voce interrogarlo dove fosse diretto Francesco gli espose il suo ambi-zioso progetto. E quello: "Chi può esserti più utile: il padrone o il servo?" Rispo-se: "Il padrone". Quello riprese: "Perché dunque abbandoni il padrone per segui-re il servo, e il principe per il suddito?". Allora Francesco interrogò: "Signore,che vuoi ch' io faccia?". Concluse la voce: "Ritorna nella tua città e là ti saràdetto cosa devi fare; poiché la visione che ti è apparsa devi interpretarla in tut-t'altro senso ". Destatosi, egli si mise a riflettere attentamente su questa rive-lazione. Mentre il sogno precedente, tutto proteso com'egli era verso il succes-so, lo aveva mandato quasi fuori di sé per la felicità, questa nuova visione lo ob-bligò a raccogliersi dentro di sé. Attonito, pensava e ripensava così intensamen-te al messaggio ricevuto, che quella notte non riuscì più a chiuder occhio. Spun-tato il mattino, in gran fretta dirottò il cavallo verso Assi si, lieto ed esultante.E aspettava che Dio, del quale aveva udito la voce, gli rivelasse la sua volontà,mostrandogli la via della salvezza. Ormai il suo cuore era cambiato. Tornatodunque ad Assisi, dopo alcuni giorni, i suoi amici lo elessero una sera loro signo-re, perché organizzasse il trattenimento a suo piacere. Egli fece allestire, cometante altre volte, una cena sontuosa. Terminato il banchetto, uscirono da casa.Gli amici gli camminavano innanzi; lui era assorto nelle sue riflessioni. D'improv-viso, il Signore lo visitò, e n'ebbe il cuore riboccante di tanta dolcezza, che nonpoteva muoversi né parlare. Gli amici, voltandosi e scorgendolo rimasto così lon-tano, lo interrogarono: "A cosa stavi pensando, che non ci hai seguiti? Almanac-cavi forse di prender moglie?". Rispose con slancio: "E' vero. Stavo sognando diprendermi in sposa la ragazza più nobile, ricca e bella che mai abbiate visto". Icompagni si misero a ridere. Francesco disse questo non di sua iniziativa ma ispi-rato da Dio. E in verità la sua sposa fu la vita religiosa, resa più nobile e ricca ebella dalla povertà. E da quell'ora smise di adorare se stesso, e persero via viadi fascino le cose che prima amava. Il mutamento però non era totale, perché ilsuo cuore restava ancora attaccato alle suggestioni mondane. Ma svincolandosiman mano dalla superficialità, si appassionava a custodire Cristo nell'intimo delcuore, e nascondendo allo sguardo degli illusi la perla evangelica,

    16

  • che intendeva acquistare a prezzo di ogni suo avere, spesso e quasi ogni giornos'immergeva segretamente nell'orazione. Vi si sentiva attirato dall'irrompere di quella misteriosa dolcezza che, penetran-dogli sovente nell'anima, lo sospingeva alla preghiera perfino quando stava inpiazza o in altri luoghi pubblici. Aveva sempre beneficato i bisognosi, ma da quelmomento si propose fermamente di non rifiutare mai l'elemosina al povero che lachiedesse per amore di Dio, e anzi di fare largizioni spontanee e generose. Aogni misero che gli domandasse la carità, quando Francesco era fuori casa, prov-vedeva con denaro; se ne era sprovvisto, gli regalava il cappello o la cintura, purdi non rimandarlo a mani vuote. O essendo privo di questi, si ritirava in disparte,si toglieva la camicia e la faceva avere di nascosto all'indigente,. pregandolo diprenderla per amore di Dio. Comperava utensili di cui abbisognano le chiese e se-gretamente li donava ai sacerdotipoveri.

    Pensiamo alla scelta di France-sco; secondo te è stata una scelta faci-le? Cosa avresti fatto al suo posto?

    Ognuno di noi è chiamato da dioper un progetto, riusciamo a rintrac-ciarlo nella vita di tutti i giorni? Siamocapaci di riconoscere la chiamata diDio in tutte le piccole co-sequotidiane?

    17

  • Dal Vangelo di Marco 10,17-27Passando lungo il mare della Galilea, videSimone e And rea, fratello di Simone, mentregettavano le reti in mare; erano infatti pescatori.Gesù disse loro: "Seguitemi, vi farò diventarepescatori di uomini". E subito, lasciate le reti, loseguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca anche

    Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratellomentre riassettavano le reti. Li chiamò.

    Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono.

    Preghiamo insieme e diciamo: RENDICI CAPACI DI COSE GRANDI

    - Spesso nella nostra vita,nella nostra quotidianità vincono la pigrizia, la tentazionedella vita comoda, senza difficoltà, che non chiede nessuno sforzo ma che lasciaanche insoddisfatti. Donaci, Signore, un cuore grande, che ama le vette, con ilfascino del "più in là" e del "più il alto". Per questo ti preghiamo:

    - Insegnaci, Signore Gesù, a vincere la noia, a gioire in un giorno di festa, adapprezzare i colori della fantasia, a seminare entusiasmo in ogni occasione, ogniincontro e ogni piccolo gesto della nostra vita. Per questo ti preghiamo:

    - Ti preghiamo, Signore, perché nelle nostre comunità ognuno si senta responsabiledegli altri, soprattutto di quelli che tendiamo ad ignorare. Per questo ti preghiamo:

    - Signore Gesù, perché il campo che insieme in questi giorni viviamo, sia ricco discoperte importanti, di incontri veri, di grandi quantità di entusiasmo e di fantasia,di cambiamenti veri e duraturi che aiutino ad essere sempre più liberi e felici. Perquesto ti preghiamo:

    PADRE NOSTRO.

    18

  • DI CHE STOFFA SIAMO....???

    La CONVERSIONE e la CHIAMATA di SANFRANCESCO è un esempio della imprevedibilità diDio: adesso il suo sguardo, alla ricerca di una nuovaguida, è caduto su un giovanissimo mercante,riccoe spavaldo che pensava che con i soldi ci si potevacomperare tutto compresa la FELICITA’,la GIOIAdi VIVERE. Che cosa c’è di convincente inFrancesco?

    Apparentemente non ha nulla di speciale, ma Dio,che vede il cuore, sa che in lui c’è una bellezza, un’energia, un ritmo incredibile.

    Egli ha la stoffa della GUIDA......

    E noi… di che stoffa siamo fatti?

    Ciascuno di noi sente che la vita lo chiama a realizzare un progetto, che via via è sempre piùchiaro, eppure non ci fidiamo di noi stessi, dubitiamo delle nostre capacità, delle nostrequalità. OGGI è il giorno ideale per toglierci di dosso un po’ di polvere e lasciarci risplenderein tutta la nostra bellezza.

    Il PRIMO PASSO da fare è scegliere di allearmi con me stesso: MA per scegliermi devopiacermi MA per piacermi devo conoscermi MA per conoscermi devo lasciarmi scoprire.

    Questo… e non solo!!.. è il gioco di oggi:

    provo a mettermi dalla parte di Dio,

    cioè a guardarmi come mi guarda Lui,

    con onestà, con sincerità, con amore

    e cerco di darmi un giudizio (da 1 a 10) su questi aspetti fondamentali per la vita di ciascuno.

    19

  • TOTALE PUNTI ASSEGNATI ___________

    NON ASSEGNATI ___________

    Scopriamo insieme, brevemente, cosa significano questi aspetti:

    SPERANZA: La speranza è la capacità di guardare oltre il momento presente, non perfuggire, ma perché si ha talmente fiducia nella vita da essere certi che c’è sempre qualcosa dimigliore che ci aspetta. Speranza è un’attesa talmente carica di bellezza, che sa rendere lamia vita già da oggi più bella. Sperare è saper creare, inventare, immaginare, desiderare;sperare è saper investire nel futuro, darsi sempre un nuovo stimolo, un’altra chance.

    CORAGGIO: Il coraggio è affrontare la vita a testa alta, senza farsi schiacciare dallepaure, dalle frustrazioni. Coraggio è farsi carico della propria vita, e alcune volte anche diquella altrui, e difenderla. Coraggio è vivere fino in fondo e prendersene le proprieresponsabilità.

    20

  • UMILTA’: L’umiltà è conoscere le proprie “misure”: sapere di essere un tassello di unmosaico molto molto più grande e che tuttavia nessun’altro è uguale a noi. Ecco perché chi èumile sa chiedere scusa, ma non si fa mettere i piedi in testa, sa sbagliare, ma impara dai suoierrori, sa cadere e accetta di portare qualche ferita per queste cadute, ma non smette dicamminare per la paura di cadere ancora.

    RISPETTO: Il rispetto è una conseguenza dell’umiltà: chi riconosce di essere allostesso tempo “unico ma piccolo”, allora capisce che per essere felici bisogna custodire sestessi, la propria “unicità” (rispetto per se stessi), e accettare di stare nello spazio che lavita ci assegna, con le stesse regole che valgono per tutti (rispetto per gli altri).

    AMICIZIA: “L’amicizia raddoppia le gioie e divide le angosce a metà” (F. Bacone); è unadelle esperienze più grandi del cuore di ogni uomo. Eppure spesso si parla di amicizia conpersone e in situazioni che ne hanno davvero poco a che fare!

    GIOIA: La gioia è la capacità di accorgersi della bellezza della vita e stupirsene.Chi è gioioso sorride e fa sorridere, è positivo, ottimista, riconosce anche nei momenti più buiche il sole da un momento all’altro sorgerà. La gioia fa amare la vita in tutto e per tutto,mette le ali e apre prospettive che prima erano inimmaginabili.

    FIDUCIA: La fiducia è la capacità di credere in se stessi e sentirsi delle personeamabili per quello che si è e non per quello che si fa (fiducia in se stessi); la fiducia èl’accettare di camminare assieme agli altri e la capacità di allearmi con gli altri per unprogetto di vita (fiducia negli altri).

    INTIMITA’: L’intimità è la capacità di sintonizzarsi con gli altri in profondita, diincontrare gli altri per quello che sono realmente. Chi coltiva la propria intimità sa farentrare l’altro nel proprio mondo, rispettandosi, e sa entrare nel mondo dell'altrorispettandolo. Chi è capace di intimità è accogliente, ospitale, generoso, sincero, non deride,non ironizza sempre, non è superficiale.

    INTELLIGENZA: L’intelligenza è la voglia di fare domande, di scoprire, di nonrimanere in superficie; è il bisogno di afferrare il senso delle cose e della vita e nonaffrontarle in modo passivo. L’intelligenza, come virtù, non ha niente a che vedere con il“quoziente intellettivo”… è molto molto di più. Chi è intelligente è esploratore, fiducioso,curioso, interessato alla realtà, cerca risposte convincenti dalla vita.

    21

  • AUTENTICITA’: Autenticità è la capacità di fare le cose con naturalezza, è sentire dentro disé energia, freschezza, immediatezza. Autenticità è sentire che il mio corpo basta per arri-vare in cima alla montagna, che il mio cuore basta per amare, che il mio spirito basta per gu-stare l’amore di Dio. Chi è autentico è spontaneo, allegro, vivace, operoso; chi non lo è, spesso è triste, preoccupato, imbarazzato di sé e della propria vita, invaso dalla presenza altrui e dalloro giudizio.

    Adesso che ci siamo “dati i voti” vediamo che qualcosa forse non quadra: una parte di noi ci èsfuggita! Infatti noi siamo un vaso che puO contenere 1OO… perché accontentarci dicontenere 50, 75, 90?

    Proviamo a distribuire i PUNTI NON ASSEGNATI all’interno dei soliti 10 ambiti. Su che cosavogliamo puntare? Che cosa non abbiamo visto, ma sentiamo di possedere?

    SPERANZA UMILTA FIDUCIA

    GIOIA RISPETTO AUTENTICITA’

    AMICIZIA CORAGGIO INTIMITA’

    INTELLIGENZA

    Fatto?? Allora adesso tutti A CACCIA DEL TESORO… tutti alla ricerca della parte di noi che

    ci è sfuggita.

  • 22

    C’è un tempo per lavorare e un tempo per riposare, un tempo per pregare e untempo per aiutare. Fa’ in modo, Signore, che il mio tempo non sia sprecato, cheio possa vivere questa vita nello spirito del pellegrino, che è sempre pronto aprendere la bisaccia e il bastone per partire. Fai che il mio tempo abbia spazioper i miei amici, i miei fratelli, le persone che mi sono care, perché a loro nonmanchi la mia presenza, e fai che nel mio tempo ci sia posto anche per aiutare,consolare, far sorridere chi ha bisogno di aiuto.Alla fine della giornata aiutami a contare il mio tempo e a rendermi conto didove l’ho sprecato perché sappia, domani, impiegare meglio la mia vita.

    Per riflettere E’ tutta una balla! Dio, non ti interessi a me! Non ti merito Signore, faccio schifo. Tanto la mia vita non cambia… Sono sfortunato: mi va sempre tutto storto. Sento che voglio vivere alla giornata, cos ì come viene. Non voglio farmi problemi...la vita è già abbastanza complicata. Ho paura di Te Signore e del tuo giudizio! No ho bisogno di essere religioso. Ho voglia di divertirmi e non mi va di pensare agli altri! Ho tanti amici su face book che tu Dio proprio non mi servi! Basta collegarmi a Internet ed ho centinaia di amici pronti ad ascoltarmi.

    Quante difese e muri poniamo per difenderci dagli altri e dal Signore. Non ci piacepienamente la nostra vita, ma non troviamo la forza e il co-raggio per cambiare e perfidarci. Per lasciarci guidare dal Signore. In realtà forse diffidiamo di Lui.

    23

    Gesù dice: “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelletenebre, ma avrà la luce della vita”. (Gv 8,12)

  • Diamo un nome ai muri che pensiamo ci proteggano dagli urti della vita ed in realtà ciallontanano dalla vita e dal Signore e dagli altri.

    Al termine della giornata fermiamoci in po’ a pensarealle GIOIE, alle FATICHE che la giornata ci ha dato

    e ringraziamo DIO del DONO che ci ha fatto.

    Qualcosa che OGGI mi è statoutile e che mi è PIACIUTO!!

    Qualcosa che PORTO A CASA....

    Qualcosa che GETTEREI nelCESTINO,perché mi ha arrecatotristezza...NN mi è PIACIUTO!!!

    Che EMOZIONI ho provatoOGGI??? Come mi sono

    SENTITO?cosa ho provato???

    24

    Preghiera conclusiva

    Signore, Dio della mia vita,

  • so che seguirti richiedecoraggio, impegno, perseveranza,

    ma voglio impegnarmi a rimanere fedele al tuo Amore.Voglio imparare ogni giorno a fare scelte responsabili,

    belle, vere, opportune, giuste,scelte che mi conducono a te,scelte che mi rendono felice,scelte che realizzano il bene,

    scelte che “riparino la tua casa”,e cioè i miei affetti, la mia gente, il mio futuro

    che da sempre tu hai pensato per me.Ti voglio bene, mio Dio,

    voglio stare con te, mio Signore,desidero imparare da te a ballare ma anche a piangere,

    ma soprattutto, mio Maestro,insegnami l’Amore che si dona senza riserve,

    l’Amore che tutto conserva.

    LA TENDA (un momento per me con Dio)......

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    25

  • MERCOLEDI' 9 LUGLIO

    La GRATUITA’ del SERVIZIO e l’ ESSENZIALITA’ di SAN FRANCESCO

    26

  • MERCOLEDI’ 9

    Dalle Fonti Francescane:

    [1407] Un giorno che stava pregando fervidamente il Signore, sentì dirsi:"Francesco, se vuoi conoscere la mia volontà, devi disprezzare e odiare tuttoquello che mondanamente amavi e bramavi possedere. Quando avrai cominciato a fare così, ti parrà insopportabile e amaro quanto perl'innanzi ti era attraente e dolce; e dalle cose che una volta aborrivi, attingeraidolcezza grande e immensa soavità". Felice di questa rivelazione e divenutoforte nel Signore, Francesco, mentre un giorno cavalcava nei paraggi di Assisi,incontrò sulla strada un lebbroso. Di questi infelici egli provava un invincibileribrezzo, ma stavolta, facendo violenza al proprio istinto, smontò da cavallo eoffrì al lebbroso un denaro, baciandogli la mano. E ricevendone un bacio di pace,risalì a cavallo e seguitò il suo cammino. Da quel giorno cominciò a svincolarsi dalproprio egoismo, fino al punto di sapersivincere perfettamente, con l'aiuto di Dio.[1408] Trascorsi pochi giorni, prese con sémolto denaro e si recò all'ospizio deilebbrosi; li riunì e distribuì a ciascunol'elemosina, baciandogli la mano.Nel ritorno, il contatto che dianzi gliriusciva repellente, quel vedere cioè etoccare dei lebbrosi, gli si trasformòveramente in dolcezza. Confidava luistesso che guardare i lebbrosi gli era talmente increscioso, che non solo sirifiutava di vederli, ma nemmeno sopportava di avvicinarsi alle loro abitazioni.Capitandogli di transitare presso le loro dimore o di vederne qualcuno, sebbenela compassione lo stimolasse a far l'elemosina per mezzo di qualche altrapersona. Lui voltava però sempre la faccia dall'altra parte e si turava le narici.Ma per grazia di Dio diventò compagno e amico dei lebbrosi così che, comeafferma nel suo Testamento, stava in mezzo a loro e li serviva umilmente.

    27

  • Dal vangelo secondo Matteo (6, 19-34)

    Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladriscassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggineconsumano, e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché là dov'è il tuo tesoro, saràanche il tuo cuore. La lucerna del corpo è l'occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto iltuo corpo sarà nella luce; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Sedunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra! Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno edisprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, eneanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e ilcorpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, néammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più diloro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? Eperché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavoranoe non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva comeuno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nelforno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Checosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose sipreoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate primail regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Nonaffannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascungiorno basta la sua pena.

    28

  • Preghiamo insieme con il SALMO 100

    Ragazzi: Acclamate al Signore, voi tutti della terra,servite il Signore nella gioia,presentatevi a lui con esultanza.

    Ragazze: Riconoscete che il Signore è Dio;egli ci ha fatti e noi siamo suoi,suo popolo e gregge del suo pascolo.

    Tutti: Varcate le sue porte con inni digrazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome; poiché buono è il Signore, eterna la sua misericordia, la sua fedeltà per ogni generazione.

    .....Lui sempre veglia sui nostri passi e non ci lascia mai con il “sedere” aterra,l’importante però che siamo svegli di cuore per accorgersi della suapresenza,del suo aiuto ed anche umili e sinceri per ringraziarlo:

    - PREGHIERA INSIEMEInsegnaci, Signore, a non amare solo noi stessi,

    a non amare soltanto i nostri cari,a non amare soltanto quelli che ci amano.

    Insegnaci a pensare agli altri,ad amare anzitutto quelli che nessuno ama.

    Concedici la grazia di capire che in ogni istante,mentre noi viviamo una vita troppo felice e protetta da te,

    ci sono milioni di esseri umani,che pure sono tuoi figli e nostri fratelli,

    che muoiono di famesenza aver meritato di morire di fame,

    che muoiono di freddo,senza aver meritato di morire di freddo.

    Signore abbi pietà di tutti i poveri del mondo;e non permettere più, o Signore,

    che viviamo felici da soli.Facci sentire l’angoscia della miseria universale

    e liberaci dal nostro egoismo

    .

    29

  • Quando andiamo in passeggiata, sappiamo bene che uno zaino pesante rendepesante anche il cammino. Nello zaino ci deve essere l’essenziale!!L’essenziale dipende dalla meta che vogliamo raggiungere ma anche dalla duratadel viaggio, dalla stagione, ecc… Lo zaino è necessario; ci serve… ma dobbiamostare attenti a non mettere nulla di superfluo per non appesantire il cammino eper non ritardare la meta. Ciò si può applicare chiaramente anche al nostro“cammino” in questo mondo. La nostra meta, il nostro traguardo è la vita eterna.Noi siamo in viaggio, verso la vita eterna, o meglio, verso la pienezza della vitaeterna. Abbiamo a disposizione per questo viaggio un tempo che non conosciamoma che, in ogni caso, non è infinito. Non vale quindi la pena mettere nel nostrozaino tutto ciò che può appesantirci o può addirittura risultarci dannoso!La prima cosa da mettere nello zaino è l’essenzialità (o povertà), cioè il menopossibile, l’indispensabile e non di più. Sono assolutamente da scartare, perchépesanti come un macigno, i peccati in tutte le loro forme. Sono un ostacoloenorme per il nostro viaggio. Può sembrare che nonc’entri nulla con il tema proposto ma potremmoridurre la povertà-essenzialità a qualcosa di soloesteriore. Bisogna eliminare dal nostro zaino (dallavita), anche tutto ciò che può facilmente portare alpeccato.La seconda cosa da scartare è il superfluo. Non èfacile sapere cosa è superfluo; il Signore vuole da noiuno zaino dove ci sia solo l’indispensabile per ilviaggio della vita. “Cercate prima il Regno di Dio ela sua giustizia e tutto il resto vi sarà dato inaggiunta” (Mt 6,33).

    30

  • cosa è per te l’ Essenziale?

    Cosa appesantisce il mio zaino(cose concrete) ? e il mio cuore (peccati) ?cosa è superfluo?Mi saprei spogliare del superfluo ed assomigliare alla figura di S. Francesco? Cosa mi manca per avvicinarmi al suo esempio...Proviamo a completarle insieme...Essere ricchi per…Essere poveri per..

    31 Al termine della giornata fermiamoci in po’ a pensare

    alle GIOIE, alle FATICHE che la giornata ci ha datoe ringraziamo DIO

    del DONO che ci ha fatto.

    Qualcosa che OGGI mi è statoutile e che mi è PIACIUTO!!

    Qualcosa che PORTO A CASA....

    Qualcosa che GETTEREI nelCESTINO,perché mi ha arrecatotristezza...NN mi è PIACIUTO!!!

    Che EMOZIONI ho provatoOGGI??? Come mi sono

    SENTITO?cosa ho provato???

    PREGHIERA CONCLUSIVA

  • Dio onnipotente, eterno, giusto e misericordioso,concedi a noi, miseri, di fare, per la forza del tuo amore,tutto quello che sappiamo che tu vuoi e di volere sempre ciò che a te piace, affinché, interiormente purificati,illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo,possiamo seguire le orme del Figlio tuo,Signore nostro Gesù Cristo.E fa che, attratti unicamente dalla tua grazia,possiamo giungere a te, o Altissimo,che nella Trinità perfetta e nella Unità semplicevivi e regni glorioso,Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli. Amen.

    BUONA NOTTEEEEEE....!!!

    32

    LA TENDA (un momento per me con Dio)......

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

  • ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    33

  • GIOVEDI' 25 LUGLIO

    DISPONIBILITA’ ALL’INCONTRO

    DESERTO TU & DIO uniti nella PREGHIERA ....

    34

  • GIOVEDI’ 10Dalle Fonti Francescane:

    [1411] Mentre passava vicino alla chiesa di San Damiano, fu ispirato a entrarvi. Andatoci presea fare orazione fervidamente davanti all'immagine del Crocifisso, che gli parlò concommovente bontà: "Francesco, non vedi che la mia casa sta crollando? Va' dunque erestauramela". Tremante e stupefatto, il giovane rispose: "Lo farò volentieri, Signore". Egliaveva però frainteso: pensava si trattasse di quella chiesa che, per la sua antichità,minacciava prossima rovina.Per quelle parole del Cristo egli si fece immensamente lieto e raggiante; sentì nell'animach'era stato veramente il Crocifisso a rivolgergli il messaggio. Uscito dalla chiesa, trovò ilsacerdote seduto lì accanto, emettendo mano alla borsa, gli offrì del denaro dicendo: "Messere, ti prego di comprare l'olioper fare ardere una lampada dinanzi a quel Crocifisso, finiti questi soldi, te ne porterò deglialtri, secondo il bisogno”… [1415] Gioioso per la visione e le parole del Crocifisso, Francesco si alzò, si fece il segno dellacroce, poi, salito a cavallo, andò alla città di Foligno portando un pacco di stoffe di diversicolori. Qui vendette cavallo e merce e tornò subito a San Damiano. Ritrovò qui il prete, cheera molto povero, e dopo avergli baciato le mani con fede e devozione, gli consegnò il denaro.Cominciò poi a raccontargli per ordine la sua vita. Il prete stupefatto, meravigliandosi per unaconversione così improvvisa, ricusava di credervi. E, temendo di esser preso in giro, non volle

    ricevere quei soldi. Francesco insisteva, sforzandosi didare credibilità al proprio racconto e supplicando ilsacerdote di lasciarlo abitare insieme con lui…. [1420] Francesco, uomo di Dio,si consacrò al cultodivino, si confezionò un abito da eremita poi, rientrandoin città, incominciò ad attraversare piazze e strade,elevando lodi al Signore. Come finiva le lodi, si dava dafare per ottenere le pietre necessarie al restauro dellachiesa.[1421] Molti si facevano gioco di lui, persuasi che gliavesse dato di volta il cervello, altri invece eranoimpietositi fino alle lacrime, vedendo quel giovanepassato così rapidamente da una vita di piaceri e di

    capricci a una esistenza trasfigurata dall'ebbrezza dell'amore divino. Ma lui, non badando aglischerni, rendeva con fervore grazie a Dio.

    35

  • Dal vangelo secondo Luca (10, 25-37) Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: "Maestro, che devo fareper ereditare la vita eterna?". Gesù gli disse: "Che cosa sta scritto nella Legge?Che cosa vi leggi?". Costui rispose: "Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuocuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente e ilprossimo tuo come te stesso". E Gesù: "Hai risposto bene; fà questo e vivrai".Ma quegli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: "E chi è il mio prossimo?". Gesùriprese:"Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lospogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Percaso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passòoltre dall`altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n`ebbecompassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi,caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Ilgiorno seguente, estrasse due denari e li diede all`albergatore, dicendo: Abbicura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questitre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?". Queglirispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù gli disse: "Và e anche tu fà lostesso".

    Preghiamo Insieme:

    1.(educatore) Quale sarà il mio posto nella tua casa o Dio?Lo so. Non mi farai fare brutta figura, non mi farai sentire una creatura che non serve a niente.Perché tu sei fatto così:quando ti serve una pietra per la tua costruzioneprendi il primo ciottolo che incontri, lo guardi con infinita tenerezzae lo rendi quella pietra di cui hai bisogno;ora splendente come un diamante,ora opaca e ferma come una roccia,ma sempre adatta al tuo scopo.

    36

  • 2. (ragazzo/a)Cosa farai di questo ciottolo che sono io?Di questo piccolo sasso che tu hai creatoe che lavori ogni giorno con la potenza della tua pazienza,con la forza invincibile del tuo Amore trasfigurante?

    3. (Educatore)Tu fai cose gloriose, inaspettate!Getti le cianfrusaglie e ti metti a cesellare la mia vita.Se mi metti sotto un pavimento che nessuno vedema che sostiene lo splendore dello zaffiro,o in cima ad una cupola che tutti guardano e ne restano abbagliati,ha poca importanza.Importante è trovarmi ogni giorno là dove tu mi metti,senza ritardi.

    TUTTI: Ed io, per quanto pietra, sento di avere una voce:voglio gridarti, o Dio, la mia felicitàdi trovarmi nelle tue mani malleabile,per renderti servizio, per essere tempio della tua gloria.Amen!

    PADRE NOSTRO

    Poteva anche andare così......

    Lo vide... ma poi pensò: e se stando qui i briganti beccano anche me? E se ne andò in fretta quatto quatto!

    Gli si fece vicino... ma poi pensò:mamma mia quanto puzza! E poi che effetto quelle ferite! Ese ne andò in fretta quatto quatto!

    Gli fasciò le ferite...ma poi pensò: avrei anche dell’olio e del vino da versargli sopra, ma l’olio mi serve per stasera per condire l’insalata, e il vino...mi piace troppo!E rimettendo al suo posto il vino e l’olio, se ne andò in fretta quatto quatto!

    Lo caricò sul suo giumento...ma ad un certo punto vide che il suo giumento era affaticato e pensò: certo, se il mio giumento consuma tutte le sue forze per portare questo poveraccio poinon porterà me! E gettato il poveraccio giù dal giumento, ci montò lui, e se ne andò in fretta quatto quatto!

    37

  • Lo portò ad una locanda...vide i prezzi per una notte, che erano alle stelle, e disse: mamma mia quanto costa! Lasciò davanti alla locanda il poveraccio e se ne andò in fretta.Lo portò ad una locanda e si prese cura di lui...e si sentì la coscienza apposto, dicendo: ora ho fatto abbastanza per quest’uomo, ora mene posso andare senza rimorsi.

    Ma nel Vangelo è andata così....

    “Il giorno seguente estrasse due denari e gli diede all’albergatore, dicendo: abbi curadi lui, e quello che spenderai in più telo rifonderò al mio ritorno.”

    E’ la legge della gratuità dell’amore!!!

    L’amicizia è accorgersi del bisogno dell’altro, eprendersi cura di lui,senza aver paura di

    rimetterci di persona, senza contare mai quelloche si è dato, continuando a dare senza misura.

    PREPARIAMOCI ALLA RICONCILIAZIONE....

    Vi fu poi una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. V’è aGerusalemme,

    presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraicoBetzaetà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grannumero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Un angelo infatti incerti momenti discendeva nella piscina e agitava l’acqua; il primoad entrarvi dopo l’agitazione dell’acqua guariva da qualsiasimalattia fosse affetto. Si trovava là un uomo che da trentottoanni era malato. Gesù vedendolo disteso e, sapendo che damolto tempo stava così, gli disse: “Vuoi guarire? ”. Gli rispose ilmalato: “Signore, io non ho nessuno che mi immerga nella piscina

    quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, qualche altro scende prima di me”.Gesù gli disse: “Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina”. E sull’istante quell’uomo guarì e,preso il suo lettuccio, cominciò a camminare. Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse:“Ecco che sei guarito; non peccare più, perché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio”.Quell’uomo se ne andò e disse ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. (Gv 5,1-14)

    38

  • PROPOSTA PER L’ESAME di COSCIENZAQuesta volta per fare l’esame di coscienza prendiamo come spunto di riferimento la preghierasemplice attribuita a San Francesco.

    Essa ha una grande richiesta iniziale:

    “SIGNORE, FA’ DI ME UNO STRUMENTO DELLA TUA PACE”.

    Subito chiediti che strumento di pace sei stato, che costruttore di pace sei.

    Ecco alcuni modi concreti attraverso i quali essere costruttori di pace:

    - “DOVE E’ ODIO HAI PORTATO AMORE?”:

    oppure sei giunto anche tu ad odiare altri o ad essere contento del fatto che due siodiassero?

    - “DOVE E’ OFFESA HAI PORTATO PERDONO?” :

    è vero, alcune volte non sei tu a “dichiarare guerra” ad altri, ma sono altri che la dichiarano ate; tu che fai? Reagisci a tua volta dichiarando guerra? Ecco la vendetta! Invece hai saputoperdonare, non rispondere all’offesa con l’offesa, ma..? Hai forse cercato in tutti i modi di“fargliela pagare” a chi ti aveva offeso?

    - “DOVE E’ DISCORDIA HAI PORTATO UNIONE?”:

    laddove c’era una disarmonia fra i cuori ti sei dato da fare per creare l’unione? Checostruttore sei stato di unione? Hai saputo valorizzare ciò che univa piuttosto che ciò chedivideva?

    - “DOVE E’ DUBBIO HAI PORTATO FEDE?”:

    oppure hai avuto vergogna del fatto che sei credente, un amico di Gesù? Hai chiuso la tuafede dentro i recinti della chiesa mentre davanti agli altri e negli altri ambienti niente ticontraddistingueva come cristiano?

    - “ DOVE E’ ERRORE HAI PORTATO VERITA’ ?”: Oppure hai avuto il coraggio di dire infaccia la verità, di dirla anche se dovevi pagare di persona? O hai aggiunto falsità afalsità? Sei sincero e dici la verità? Hai forse taciuto per comodo? Hai magari appoggiatola menzogna fino a diventare complice? Hai spinto o trascinato qualcuno nell’errore?

  • 39

    - “DOVE E’ DISORDINE HAI PORTATO SPERANZA? : oppure sei stato un pessimista, undisfattista, hai “tirato giù” al posto di “tirare su”, come uno che in fin dei conti non credein niente? Hai la sensibilità per capire quando uno è in difficoltà e ha bisogno di sostegno?

    - “DOVE E’ TRISTEZZA HAI PORTATO GIOIA?”:

    ppure hai ” piantato il muso “, eri sempre arrabbiato, nervoso, ti lamentavi sempre e di tutto?Là dove sei sprizzi fuori gioia e allegria?

    - “DOVE SONO TENEBRE HAI PORTATO LUCE?”:

    sei stato saggio?

    Là dove c’è oscurità hai dato una mano per capire oppure hai contribuito ad aumentare laconfusione?

    Il TauIl TAU, ultima lettera dell'alfabeto ebraico, venne adope-rato con valore simbolico sin dall'Antico Testamento, perindicare la salvezza e l'amore di Dio per gli uomini.

    Il TAU fu adottato prestissimo dai cristiani. Tale segno lotro-viamo già nelle Catacombe di Roma, perché la sua for-ma ricordava ad essi la Croce.

    Il TAU era segno carissimo a Francesco. Era il suo sigillo, il segno che solo nella Croce di Cristo è la salvezza di ogni uomo. Il TAU, segno concreto di una devozione cristiana, è soprattutto impegno di vitanella sequela di Cristo. Il TAU, perciò, deve ricordarci una grande verità cristiana: la nostra vita,salvata e redenta dall'amore di Cristo crocefisso, deve diventare, ogni giorno dipiù, vita nuova, vita donata per amore. Portando questo segno viviamone laspiritualità, rendiamo ragione della "speranza che é in noi", ricono-sciamociseguaci di San Francesco.

  • 40

    Preghiera conclusiva

    Signore, ti rendiamo grazieperché non solo ci hai donato la vita,

    ma ci dai in ogni istantela gioia di sentirci infinitamente amati da te!

    Donaci un cuore nuovo,un cuore capace di stupirsi per le meraviglie del tuo

    amore;un cuore grato,

    che sappia farsi dono per chi incontra.Tocca il nostro cuore

    e trasfigura tutto il nostro essere e il nostrooperare,

    perché ogni azione, parola e preghierasia espressione di stupore e bellezza,

    e attorno a noi e in noifiorisca l’Amore alla vita,a questo dono stupendo

    che porta in sé l’immagine del tuo volto.Amen!

  • BUONA NOTTE !!!!!! 41VENERDI' 11 LUGLIO

    LO SPIRITO della FRATERNITA’

  • 42

  • VENERDI’ 11Dalle Fonti Francescane:

    Un numero crescente di persone veniva attirato dalla schiettezza e veracitàdell'insegnamento e della vita di Francesco. Due anni dopo la sua conversione,alcuni uomini si sentirono stimolati dal suo esempio a fare penitenza ed a unirsi alui, rinunziando a tutto, indossando lo stesso saio e conducendo la stessa vita. Ilprimo fu Bernardo, di santa memoria Tra le altre cose, messer Bernardo glidisse: " Se qualcuno per lunghi anni tenesse con sé i beni, molti o pochi, del suopadrone e poi non avesse più voglia di possederli, quale sarebbe il miglior mododi comportarsi? ". Francesco rispose che dovrebbe restituire al padrone quelloche aveva ricevuto da lui. Messer Bernardo seguitò: " E perciò, fratello, io voglio

    distribuire, nel modo che parrà a te piùappropriato, tutti i miei beni temporali, peramore del mio Signore che me li ha dati ". IlSanto concluse: " Di buon mattino andremo inchiesa e consulteremo il libro dei Vangeli, persapere quello che il Signore insegnò ai suoidiscepoli ". Sul fare del giorno si alzarono,presero con sé un altro uomo di nome Pietro, cheegualmente desiderava diventare loro fratello, edentrarono nella chiesa di San Nicolò, vicina allapiazza della città di Assisi. Essendo dei semplici,non sapevano trovare le parole evangelicheriguardanti la rinuncia al mondo, e perciò

    pregavano devotamente il Signore affinché mostrasse la sua volontà alla primaapertura del libro. Finita la preghiera, Francesco prese il libro dei Vangeliancora chiuso e, inginocchiandosi davanti all'altare, lo aprì. E subito gli caddesott'occhio il consiglio del Signore: Se vuoi essere perfetto, va' e vendi tutti ituoi ben i e distribuiscili ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo. Francesco, dopoaver letto il passo, ne fu molto felice e rese grazie a Dio. Ma, vero adoratoredella Trinità, volle l'appoggio di tre testimoni; per cui aprì il libro una seconda euna terza volta. Nella seconda, incontrò quella raccomandazione: Non portatenulla nei vostri viaggi ecc.; e nella terza: Chi vuole seguirmi, rinunzi a se stessoecc. Ad ogni apertura del libro, Francesco rendeva grazie a Dio, che approvaval'ideale da lui lungamente vagheggiato. Alla terza conferma che gli fu mostrata,disse a Bernardo e Pietro: " Fratelli, ecco la vita e la regola nostra, e di tuttiquelli che vorranno unirsi a noi. Andate dunque e fate quanto avete udito”.

    43

  • Dal Vangelo secondo Giovanni (15,1-17) «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nelmio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscerea voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.

    Preghiamo con il SALMO 62 Ragazzi: O Dio, tu sei il mio Dio,all'aurora ti cerco,ha sete dite l'anima mia,desidera te la mia carne,in terra deserta, assetata, senz'acqua.

    Ragazze: Così nel santuario ti ho contem-plato, guardando la tua potenza e la tua gloria. Poiché il mio Amore vale più della vita,

    le mie labbra canteranno la tua lode.

    44

    Ragazzi: Così ti benedirà per tutta la vita, nel tuo nome alzerà le mie mani.

    Ragazze: Come saziato dai cibi migliori,con labbra gioiose ti loderà la mia bocca.

    Ragazzi: Quando nel mio letto di te mi ri-cordo e penso a te nelle veglie notturne, a te che sei stato il mio aiuto,esulto di gioia all'ombra delle tue ali.

    Ragazze: A te si stringe l'anima mia: la tua destra mi sostiene.

  • Ragazzi: Ma quelli che cercano di rovinarmi sprofondino sotto terra,siano consegnati in mano alla spada, divengano preda di sciacalli.

    Tutti: Il re troverà in Dio la sua gioia,si glorierà chi giura per lui,perché ai mentitori verrà chiusa la bocca.

    Preghiamo ricordandoci che la parola del Signore è sempre un sostegno, un nutrimento, un aiuto per la nostra vita e ci accompagna sempre, sia nei momenti di indecisione e sia nei mo-menti di gioia:

    La tua parola, o Dio, è un grande dono, non inganna, non dice cose false, ma guida sicuri inostri passi.

    La Tua parola è vera non cambia mai, rimane per sempre.

    Saggi sono i tuoi consigli, preziosi come l’oro e più importanti di qualsiasi altra cosa.

    Ti voglio seguire, Signore; quando ci riesco sono contento, se sbaglio: perdonami.

    Ascolta la mia preghiera, ho fiducia in Te e nelle tue parole, perché sei mio Amico e mio

    Salvatore.

    Padre nostro.

    45

  • VEGLIA ALLE STELLE

    C'è una notte molto speciale ad ogni Campo Estivo,una notte fatta per stare svegli, per pensare e pregare, o guardare le stelle e perprendere coscienza, ancora una volta, della propria piccolezza davanti all’immensità delcielo.

    La natura è con te quella notte, ovunque il tuo sguardo si perda, ovunque la tua mentepossa immaginare, ovunque le tue gambe ti possano portare;allora, guardati intorno almeno quella notte, quando le stelle torneranno a sorvegliare laTerra e le voci e i rumori si affievoliranno, per poi scomparire.

    Respira l’aria fresca, osserva il cielo e la terra e ascolta ogni impercettibilevoce della notte.

    Sarai solo tu quella sera, tu e nessun altro ad assistere a questo prodigio, e finalmentetroverai il tempo di parlare a te stesso, di capire cosa cerchi nel mondo e negli altri, eil Signore ascolterà le tue preghiere e guiderà i tuoi pensieri.Ogni veglia è un’occasione speciale per conoscere se stessi e per riflettere.

    Soli, seduti davanti al fuoco, si ha finalmente il tempo di apprezzare il silenzio e lasolitudine e quella strana sensazione di gioia e libertà.Libertà di perdersi nei propri pensieri e di parlare con il Signore senza alcuna fretta.Non c’è silenzio più profondo di una notte stellata in montagna, quando il Campo tace edel fuoco non rimane più che la brace che va già coprendosi di cenere.

    Eppure, se ti metti ad ascoltare, quante cose ti dice il silenzio!La veglia alle stelle è proprio questo ascolto silenzioso.

    46

  • Al termine della giornata fermiamoci in po’ a pensarealle GIOIE, alle FATICHE che la giornata ci ha dato

    e ringraziamo DIO del DONO che ci ha fatto.

    Qualcosa che OGGI mi è statoutile e che mi è PIACIUTO!!

    Qualcosa che PORTO A CASA....

    Qualcosa che GETTEREI nelCESTINO,perché mi ha arrecatotristezza...NN mi è PIACIUTO!!!

    Che EMOZIONI ho provatoOGGI??? Come mi sono

    SENTITO?cosa ho provato???

    Preghiera conclusiva

    Ti ringrazio, Signore, per la giornata che mi hai dato. Per i compagni e gli incontri che ho fatto. Grazie per tutti coloro che ti conoscono, ma sono pigri nel rivolgere a Te un pensiero, una parola. Ti ringrazio a nome di quelli che non Ti conoscono, ma che Tu mai dimentichi. Ti prego per coloro che sono stati bene e per coloro che soffrono. Donaci domani una giornata profonda nel tuo nome Gesù, grazie non per i giochi o roba del genere, ma per l’intelligenza che fa capire la tua grandezza, per gli occhi, l’udito. Perdona, ora le nostre mancanze e metti nel cuore tanta gioia. Gesù, conta anche sul nostro gruppo. Noi desideriamo riformare il mondo; con il tuo aiuto, vedrai, che ce la faremo. Però sii paziente per tutte quelle volte che sbagliamo, ma tu già lo sai e ci perdoni

    BUONA NOTTE !!!!

    47

  • SABATO 12 LUGLIO

    TESTIMONI della GIOIA RICEVUTA

    ....seguendo le ORME di

    San FRANCESCO48

  • SABATO 12

    Dalle Fonti Francescane:

    A tredici anni dalla sua conversione, partì verso le regioni della Siria,per potersi presentareal cospetto del Sultano di Babilonia. Fra i cristiani e i saraceni era in corso una guerraimplacabile: i due eserciti si trovavano accampati vicinissimi, I'uno di fronte all'altro,separati da una striscia di terra, che non si poteva attraversare senza pericolo di morte. IlSultano aveva emanato un editto crudele: chiunque portasse la testa di un cristiano, avrebbericevuto il compenso di un bisante d'oro. Ma Francesco, decise di tentare l'impresa.Confortandosi nel Signore, pregava fiducioso e ripeteva cantando quella parola del profeta:Infatti anche se dovessi camminare in mezzo all'ombra di morte, non temerò alcun male,perché tu sei con me. Partì, dunque, prendendo con sé un compagno, che si chiamavaIlluminato ed era davvero illuminato e virtuoso.

    Appena si furono avviati, incontrarono due pecorelle, il Santo si rallegrò e disse al compagno:“ Abbi fiducia nel Signore, fratello, perché si sta realizzando in noi quella parola del Vangelo:-- Ecco, vi mando come agnelli in mezzo ai lupi--”. Avanzarono ancora e si imbatterono nellesentinelle saracene, che catturarono i servi di Dio e, minacciandoli di morte, crudelmente esprezzantemente li maltrattarono, li coprirono d'ingiurie e di percosse e li incatenarono.Finalmente, dopo averli malmenati in mille modi e calpestati, li portarono dal Sultano, comel'uomo di Dio voleva. Quel principe incominciò a indagare da chi, e a quale scopo e a qualetitolo erano stati inviati e in che modo erano giunti fin là. Francesco,rispose che egli erastato inviato non da uomini, ma da Dio altissimo, per mostrare a lui e al suo popolo la via dellasalvezza e annunciare il Vangelo della verità.

    E predicò al Sultano il Dio uno e trino e il Salvatore di tutti, Gesù Cristo, con tanto coraggio,con tanta forza e tanto fervore di spirito, da far vedere che si stava realizzando con pienaverità la promessa del Vangelo: Io vi darò un linguaggio e una sapienza a cui nessuno dei vostriavversari potrà resistere o contraddire.

    Anche il Sultano, infatti, vedendo l'ammirevole fervore di spirito e la virtù dell'uomo di Dio,lo ascoltò volentieri e lo pregava vivamente di restare presso di lui. Ma Francesco gli disse: “Se, tu col tuo popolo,.vuoi convertirti a Cristo, io resterò molto volentieri con voi. Se, invece,esiti ad abbandonare la legge di Maometto per la fede di Cristo, dà ordine di accendere unfuoco il più grande possibile: Io, con i tuoi sacerdoti, entrerò nel fuoco e così, almeno, potraiconoscere quale fede, a ragion veduta, si deve ritenere più certa e più santa ”. Ma il Sultano,a lui: “ Non credo che qualcuno dei miei sacerdoti abbia voglia di esporsi al fuoco o diaffrontare la tortura per difendere la sua fede ”. (Egli si era visto, infatti, scomparireimmediatamente sotto gli occhi, uno dei suoi sacerdoti, famoso e d'età avanzata, appena uditele parole della sfida). E il Santo a lui: “ Se mi vuoi promettere, a nome tuo e a nome del tuopopolo, che passerete alla religione di Cristo, qualora io esca illeso dal fuoco, entrerò nelfuoco da solo. Se verrò bruciato, ciò venga imputato ai miei peccati; se, invece, la potenzadivina mi farà uscire sano e salvo, riconoscerete Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio,come il vero Dio e signore, salvatore di tutti.

    49

  • Ma il Sultano gli rispose che non osava accettare questa sfida. Tuttavia gli offrì molti doni preziosi; ma l'uomo di Dio li disprezzò tutti come fango. Vedendo quanto perfettamente il Santo disprezzasse le cose del mondo, il Sultano ne fuammirato e concepì verso di lui devozione ancora maggiore. E, benché non volesse passare allafede cristiana, o forse non osasse, pure pregò devotamente il servo di Cristo di accettarequei doni per distribuirli ai cristiani poveri e alle chiese, a salvezza delI'anima sua. Ma ilSanto, poiché voleva restare libero dal peso del denaro e poiché non vedeva nell'animo delSultano la radice della vera pietà, non volle assolutamente accondiscendere.

    Vedendo, inoltre, che non faceva progressi nella conversione di quella gente e che non potevarealizzare il suo sogno, preammonito da una rivelazione divina, ritornò nei paesi cristiani.

    Dal Vangelo secondo Luca 10, 1-11

    Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti asé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: "La messe è molta, ma gli operaisono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe.Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; [non portate borsa, né bisaccia, nésandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace aquesta casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimentiritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perchél'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Quando entrerete in unacittà e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi sitrovano, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno diDio. Ma quando entrerete in una città e non viaccoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche lapolvere della vostra città che si è attaccata ainostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiateperò che il regno di Dio è vicino.

    50

  • Preghiamo con il SALMO 15 :

    Ragazze: Signore, chi abiterà nella tuatenda?Chi dimorerà sulla tua santa montagna?

    Ragazzi: Colui che cammina senza colpa,pratica la giustizia e dice la verità che hanel cuore,

    Ragazze: non sparge calunnie con la sualingua, non fa danno al suo prossimoe non lancia insulti al suo vicino.

    Ragazzi: Ai suoi occhi è spregevole ilmalvagio, ma onora chi teme il Signore.Anche se ha giurato a proprio danno, mantiene la parola;

    Ragazze: non presta il suo denaro a usurae non accetta doni contro l'innocente.

    Tutti: Colui che agisce in questo modo resterò saldo per sempre.

    PREGHIAMO INSIEME:

    O Signore, desideriamo impegnarci,come giovani della comunità cristiana,a servizio del Vangelonegli ambienti che viviamo quotidianamentee con le persone che incontreremo durante le nostre esperienze. Non ci vergogneremo della tua Parola,ma cercheremo di annunziarla con la vita e con l'esempio, nell'umiltà, nella verità e con il servizio verso i più deboli. La Vergine Maria, San Francesco d’Assisi e il beato Bartolo Longo ci aiutino e ci guidino inquesto impegno.Amen

    Padre nostro.

    51

  • Il CANTICO DELLE CREATURE “Il Cantico delle Creature”, conosciuto anche come “Il cantico di Frate sole e Sorella Luna”.Sa Francesco l’ha composta nel 1226.La poesia è una lode a Dio, alla vita e alla natura che viene vista in tutta la sua bellezza e com-plessità. Oltre al testo originale abbiamo aggiunto una versione in italiano moderno.

    IN LINGUA ORIGINALE:

    Altissimu, onnipo-tente, bon Signore,tue so’ le laude, lagloria e l’honore etonne benedictione.Ad te solo, Altissimo,se konfano,et nullu homo ène di-gnu te mentovare.Laudato sie, mi’ Si-gnore, cum tucte le tue creature,spetialmente messor lo frate sole,lo qual è iorno, et allumini noi per lui.Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:de te, Altissimo, porta significatione.Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.Laudato si’, mi’ Signore, per frate ventoet per aere et nubilo et sereno et onne tempo,per lo quale a le tue creature dài sustentamento.Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,per lo quale ennallumini la nocte:ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,la quale ne sustenta et governa,et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amoreet sostengo infirmitate et tribulatione.Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace,ka da te, Altissimo, sirano incoronati.Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale,

    52

  • da la quale nullu homo vivente pò skappare:guai a·cquelli ke morrano ne le peccata mortali;beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,ka la morte secunda no ‘l farrà male.Laudate e benedicete mi’ Signore et rengratiatee serviateli cum grande humilitate.

    Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono la lode, la gloria, l’onore ed ogni benedizione.A te solo Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di pronunciare il tuo nome.Tu sia lodato, mio Signore, insieme a tutte le creature specialmente il fratello sole, il quale è la luce del giorno, e tu attraverso di lui ci illumini.Ed esso è bello e raggiante con un grande splendore: simboleggia te, Altissimo.Tu sia lodato, o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai formate, chiarepreziose e belle.Tu sia lodato, mio Signore, per fratello vento,e per l’aria e per il cielo; quello nuvoloso e quello sereno e ogni tempo tramite il quale dai sostentamento allecreature.Tu sia lodato, mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura.Tu sia lodato, mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. E’ bello, giocondo, robusto e forte.Tu sia lodato, mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento, ci mantiene e produce diversi frutti con fiori colorati ed erba.Tu sia lodato, mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore e sop-portano malattie e sofferenze.Beati quelli che le sopporteranno in pace, perchè saranno incoronati.Tu sia lodato, mio Signore, per la nostra morte corporale, dalla quale nessun uomo vivente può scappare:guai a quelli che moriranno mentre sono in situazione di peccato mortale.Beati quelli che la troveranno mentre stanno rispettando le tue volontà,perché la seconda morte, non farà loro male.Lodate e benedicete il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà.

    53

  • Al termine della giornata fermiamoci in po’ a pensarealle GIOIE, alle FATICHE che la giornata ci ha dato

    e ringraziamo DIO del DONO che ci ha fatto.

    Qualcosa che OGGI mi è statoutile e che mi è PIACIUTO!!

    Qualcosa che PORTO A CASA....

    Qualcosa che GETTEREI nelCESTINO,perché mi ha arrecatotristezza...NN mi è PIACIUTO!!!

    Che EMOZIONI ho provatoOGGI??? Come mi sono

    SENTITO?cosa ho provato???

    LA TENDA (un momento per me con Dio)......

    __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

    ___________________________________________________________________________________

    54

  • DOMENICA 13 LUGLIO

    Dal Vangelo secondo Matteo 28,19-20

    «Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e delFiglio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco,io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo»

    Preghiamo Insieme:

    Caro Gesù, vogliamo seguirti ogni giornoe sulla tua Parola tracciare il nostro cammino.Donaci occhi capaci di incrociare, nei momenti della nostra vita,il tuo immenso sguardo di Amore. E di fronte al mondo,senza aver timore di essere tuoi fratelli, insegnaci a contrastarecon la tua stessa forza il male,e ad amare proprio come ami tu, per provare la vera libertà. Amen.

    55

  • RINGRAZIAMO GESU’ PER L’ESPERIENZA FATTA INSIEME durante QUESTASETTIMANA DI CAMPO SCUOLA:

    Gesù, spesso mi ricordo di parlare con te solo quando mi serve qualcosa,

    invece oggi è l’ultimo giorno del camposcuola e se ripenso a questa settimana..

    mi viene proprio voglia di dirti Grazie!!

    Grazie per avermi fatto vivere questa esperienza!

    È stato proprio un mix:

    C’è stata soddisfazione,

    quando non mi sono lasciato affondare dalla frase “non ho voglia di fare questo”.

    Ci sono stati successi,

    quando ho trovato il coraggio di mettermi in gioco e superare la timidezza.

    Ci sono state anche le arrabbiature,

    perché perdendo la pazienza mi chiudevo in me invece di confrontarmi con i miei amici.

    Ci sono stati tanti sentimenti e sensazioni che non mi aspettavo

    e tutto ciò ha reso questa esperienza unica!

    Grazie per tutti gli amici, che conoscevo già e nuovi,

    con cui ho vissuto questa settimana;

    ma altri sono rimasti a casa, aiutami a portare un po’ di camposcuola anche a loro.

    Spero di non dimenticare ogni momento, bello o brutto, perché tutti sono stati utili

    e spero di ricordarmi i “suggerimenti per vivere meglio” che ci hanno dato gli animatori; manella mia testolina non c’entra tutto, quindi..

    questo camposcuola lo affido a Te!

    Ridammelo un poco alla volta, nella vita di tutti i giorni, quando ne avrò più bisogno! Grazie!

    Padre Nostro.

    56

  • “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'im-provviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.”

    San Francesco

    Una domanda insistente e la risposta: Va’ e ripara la mia casa! Nel frattempo aveva incominciato ad apprezzare i momenti di silen-zio; si reca-va, ogni tanto, nelle campagne intorno ad Assisi per trovare la pace che il suo spirito cercava, si rivolgeva a Dio chieden-dogli: "Signore, cosa vuoi che io fac-cia?". Un giorno Francesco, mentre passava vicino alla piccola chiesa diroc-cata di San

    Damiano, fu ispirato ad entrarvi. Andatoci, prese a pre-gare fervidamentedavanti all'immagine del Crocifisso, ed anche quella volta ripeté la sua

    invocazione, con intensità e attenzione; ed ecco che il Signore gli parlò: "Va’,Francesco, e ripara la mia casa, che cade in rovina!". Tremante e stupefatto, il

    giovane rispose: “Lo farò volentieri, Signore”. Egli aveva però frainteso: pensavasi trattasse di quella sola chiesetta fatta di vecchie mura. Per quelle parole del

    Cris-to egli si fece immensamente lieto e raggiante; sentì nell'anima che erastato veramente il Crocifisso a rivolgergli il messaggio. Uscito dalla chiesa, non

    aspettò oltre, e mise a servizio di quel compito tutto se stesso, le propriebraccia, il proprio cuore, i propri averi.

  • BUONA ......

    GRAZIE A TUTTI!!!

  • Ti ringrazio, Signore, per la giornata che mi hai dato.Per i compagni e gli incontri che ho fatto.Grazie per tutti coloro che ti conoscono, ma sono pigri nel rivolgere a Te unpensiero, una parola.Ti ringrazio a nome di quelli che non Ti conoscono, ma che Tu mai dimentichi.Ti prego per coloro che sono stati bene e per coloro che soffrono.Donaci domani una giornata profonda nel tuo nomeGesù, grazie non per i giochi o roba del genere, ma per l’intelligenzache fa capire la tua grandezza, per gli occhi, l’udito.Perdona, ora le nostre mancanze e metti nel cuore tanta gioia.Gesù, conta anche sul nostro gruppo. Noi desideriamo riformare il mondo;con il tuo aiuto, vedrai, che ce la faremo.