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    Dossier Argentina

    N 20 OTTOBRE-DICEMBRE 2004 HORTUS MUSICUS 49

    Figure della sovversione. Due lettere di Rodolfo Walsh

    Rodolfo Jorge Walsh nacque nel 1927a Choele-Choel, in Patagonia, nella

    provincia di Ro Negro. Dagli anni40 a Buenos Aires, accreditato gior-nalista e noto scrittore di romanzi e raccontipolizieschi, nel solco di una tradizione argentinapromossa da Jorge Luis Borges e Adolfo BloyCasares (tra gli altri Diezcuentos policiales, 1953;Variaciones en rojo, 1953: Variazioni in rosso,Sellerio, Palermo 1998), di altra narrativa (Losoficios terrestres, 1965; Un kilo de oro, 1967; Unoscuro dade justicia, 1973) e di testi teatrali (Lagranada,1965; La batalla, 1965). Importanti isuoi libri-inchiesta, rivolti a restituire episodi intempi diversi del terrorismo di Stato (Operacinmasacre, 1957: Operazione massacro, Sellerio,Palermo 2002;Quin mat a Rosendo?,1969;

    El caso Satanowski, 1973). La prima inchiesta sulla fucilazione clandestina in una discaricada parte della polizia, nel giugno del 1956, di ungruppo di militanti peronisti accusati di sovver-sione contro il governo del generale Aramburu diede una forte accentuazione allimpegnopolitico di Walsh. Operacin Masacre scri-veva ha cambiato la mia vita. Ho compreso,mentre vi lavoravo, che al di l delle mie intimeperplessit esisteva un minaccioso mondoesterno. Alla fine degli anni 50, interessatoallesperimento castrista, insieme a GabrielGarca Mrquez lavor allAvana nellagenziadi stampa Prensa latina. Tornato a Buenos Airessi avvicin al movimento peronista. Alla morte

    di Pern entr tra i montoneros di cui fond ilquotidianoNoticias, che arriv a tirare 130.000copie. Espresse tuttavia pubblicamente il suodissenso e il suo pessimismo sulla deriva mili-

    tarista del movimento. Entrato in clandestinitdopo il colpo di Stato, si impegn nel lavoro dicontroinformazione, fondando lAgencia denoticias clandestina (ANCLA). Dalla clandesti-nit scrisse le due lettere che qui si pubblicano.La prima, agli amici, per ricordare la morte dellafiglia Mara Victoria, militante montonera, sui-cida il 29 settembre 1976 per non cadere viva

    in mano ai militari. Di questa lettera recente-mente ha dato pubblica lettura nellUniversitde la Plata Hebe de Bonafini, presidente delleMadres de Plaza de Mayo, in una manifesta-

    zione a ricordo dei giornalisti desaparecidos.Il secondo documento il bilancio politico e

    sociale di un anno di dittatura militare, in formadi lettera aperta alla giunta golpista. Fu ripro-dotto clandestinamente in moltissime copie dauna ventina di dattilografi e largamente diffuso.Il giorno dopo, 25 marzo 1977, per la con-fessione di un compagno torturato, Walsh fusorpreso in strada dai militari; rispose con unapistola al fuoco dei mitra. Ferito, fu portato inuno dei luoghi di tortura della marina militare,ma secondo testimonianze di detenuti soprav-vissuti vi giunse cadavere.

    Cfr. Carolina Belvis, Contar la verdad,in Observatoria, I, 6, 15 Agosto 1999, inwww.nativo.com/literarte/observatoria; Gabriel

    Marin, Pequea biografa de un Grande, inwww.eldescamisado.org/despe/biografiawalsh.htm; Horacio Verbitsky, Il volo. Le rivela-zioni di un militare pentito sulla fine dei desa-parecidos, Feltrinelli, Milano 2001, pp. 76 s.;Paul H. Lewis, Guerrillas and generales. TheDirty War in Argentina, Praeger, Westport,CT-London, 2002, pp. 20, 38 s., 42, 159 s.,175, 246; Angelo Morino, Sequestrato numero26.001, in Walsh, Operazione massacro, cit., pp.220-242; Jaime Riera Rehren, Argentina, Cile,Uruguay: le culture contemporanee, Carocci,Roma 2003, pp. 61 s., 82; Rolo Diez, Vencero morir. Lotta armata eterrorismo di Stato inArgentina, Mondadori, Milano 2004,passim. Laversione originale delle lettere disponibile in

    molti siti Internet, per esempio in www.ciudad.com.ar; Mara Seoane,Argentina, paese dei para-dossi, Laterza, Bari-Roma 2004, pp. 31, 88-90,92 s., 103 e 117.

    Oggi sono tre mesi da quando morta mia figlia, Mara Victo-

    ria, dopo un combattimentocon le forze dellEsercito. So

    che la maggior parte di quelli che lhannoconosciuta lhanno pianta. Altri, che sonostati miei amici o mi hanno conosciutoalla lontana, avrebbero voluto farmi arri-vare una parola di conforto. Mi rivolgo aloro per ringraziarli, ma anche per spiegarecome morta Vicki e perch morta.

    Il comunicato dellEsercito pubblicatodai giornali in questo caso non differiscetroppo dai fatti. Effettivamente Vicki eraufficiale in seconda della OrganizacinMontoneros, responsabile della stampa

    sindacale, e il suo nome di battaglia era

    Hilda. Effettivamente quel giorno erainsieme a quattro membri della Segrete-

    ria politica che hanno combattuto e sonomorti con lei.

    Non so nei particolari in che modoentr tra i Montoneros. Allet di venti-due anni, quando probabilmente lo fece,si distingueva per decisioni ferme e chiare.In questo periodo cominci a lavorare alquotidiano La Opinin e in breve tempodivenne giornalista. Il giornalismo non lainteressava. I suoi compagni la elesserodelegata sindacale. In questa veste dovetteaffrontare in una vertenza difficile il diret-tore del giornale, Jacobo Timerman, chedisprezzava profondamente.1 La vertenza

    si perse e, quando Timerman cominci a

    denunziare come guerriglieri i suoi stessigiornalisti, lei chiese licenza e non torn.

    And a militare in una villa miseria.2Era il suo primo contatto con la povertestrema, in nome della quale combatteva.Usc da questa esperienza convertita adun ascetismo impressionante. Suo marito,Emiliano Costa, fu arrestato al principiodel 1975 e non lo vide pi. La loro figlianacque poco dopo. Lultimo anno di miafiglia fu assai duro. Il senso del dovere laindusse a bandire ogni gratificazione per-sonale, ad impegnarsi molto al di l dellesue forze fisiche. Come tanti ragazzi cheimprovvisamente diventarono adulti, visseallo sbando, fuggendo di casa in casa. Non

    si lamentava, solo il suo sorriso era un po

    Lettera ai miei amici

    Rodolfo Walsh

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    pi spento. Nelle ultime settimane furonouccisi diversi suoi compagni: non pot fer-marsi a piangerli. Lassorbiva una terribileurgenza di creare mezzi di comunicazionesul fronte sindacale, che era la sua respon-sabilit.

    Ci vedevamo una volta alla settimanao ogni quindici giorni. Erano incontribrevi, camminando per la strada, forsedieci minuti sulla panchina di una piazza.Facevamo progetti per vivere insieme, peravere una casa dove parlare, ricordare,stare vicini in silenzio. Presentivamo perche non sarebbe successo, che uno di queifugaci incontri sarebbe stato lultimo e cicongedavamo simulando fermezza, conso-landoci della perdita anticipata.

    Mia figlia era decisa a non consegnarsiviva. Era una decisione maturata, ragionata.Sapeva per infinite testimonianze il tratta-mento che militari e marinai riservano aquelli che hanno la disgrazia di cadere pri-gionieri: scuoiati vivi, le membra mutilate,la tortura senza limite n di tempo n dimodalit, che allo stesso tempo procura ladegradazione morale, la delazione. Sapevaperfettamente che in una guerra con questecaratteristiche non peccato parlare, macadere. Portava sempre con s la pastigliadi cianuro la stessa con la quale si uccise ilnostro amico Paco Urondo , con la qualetanti altri hanno ottenuto unultima vitto-ria sulla barbarie.

    Il 28 settembre, quando entr nella casadella via Corro, compiva 26 anni. Portavain braccio sua figlia, perch allultimo

    momento non trov a chi lasciarla. And adormire con lei, in camicia da notte. Usavacerte assurde camicie lunghe che le stavanosempre grandi.

    Alle sette del 29 la svegliarono gli alto-parlanti dellesercito, i primi spari. Secondoil piano di difesa stabilito sal sulla terrazzacon il segretario politico Molina,3 mentreCoronel, Salame e Beltrn rispondevanoal fuoco dal pianterreno. Ho visto la scenacon i suoi occhi: la terrazza sulle case basse,

    il cielo alla prima luce e lassedio. Lassediodi 150 uomini, i FAP4 in posizione, lau-toblinda. Ho saputo della testimonianza diuno di questi uomini, un coscritto: Il com-battimento durato unora e mezza. Unuomo e una ragazza sparavano dallalto; laragazza richiam la nostra attenzione per-ch ogni volta che sparavano una raffica enoi ci gettavamo in terra lei rideva.

    Ho cercato di capire quella risata. Ilmitra era un Halcn e mia figlia con essonon aveva mai sparato, sebbene fosse stataaddestrata ad usarlo. Le cose nuove, sor-prendenti, la facevano sempre ridere. Senzadubbio era nuovo e sorprendente per leiche ad una semplice pressione del ditozampillasse una raffica e che a questa raf-fica 150 uomini si tuffassero sul selciato, acominciare dal colonnello Roualdes, capodel reparto.

    Ai camion e allautoblinda si aggiunse unelicottero che girava intorno alla terrazza,tenuto a distanza dal fuoco.

    Improvvisamente dice il soldato sifece silenzio. La ragazza lasci il mitra, siaffacci in piedi sul parapetto e apr lebraccia. Smettemmo di sparare senza chenessuno lo ordinasse e potemmo vederlabene. Era magrolina, aveva i capelli cortie stava in camicia da notte. Cominci aparlarci a voce alta, ma molto tranquilla.Non ricordo tutto quello che disse. Perricordo lultima frase, in realt non milascia dormire: Non siete voi che ci ucci-dete disse , siamo noi che decidiamo dimorire. Quindi lei e luomo si portarono

    una pistola alla tempia e si uccisero davantia tutti noi.

    In basso non cera pi resistenza. Ilcolonnello apr la porta e tir una granata.Quindi entrarono gli ufficiali. Trovaronouna bambina di poco pi di un anno, siste-mata in un letto, e cinque cadaveri.

    Nel tempo trascorso ho riflettuto suquesta morte. Mi sono chiesto se per miafiglia, per tutti quelli che muoiono comelei, ci fosse unaltra strada. La risposta sca-

    turisce dal pi profondo del mio cuore evoglio che i miei amici la conoscano. Vickipoteva scegliere altre strade, diverse senzaessere disonorevoli, per quella che hascelto era la pi giusta, la pi generosa, lapi ragionata. La sua limpida morte unasintesi della sua vita breve e bella. Non ha

    vissuto per s, ha vissuto per gli altri e que-sti altri sono milioni. La sua morte s, la suamorte fu gloriosamente sua, e con questoorgoglio mi rafforzo e da lei rinasco.

    Questo ci che volevo dire ai miei amicie che vorrei che trasmettessero ad altri, neimodi che detter la loro bont.

    (trad. di Gaspare De Caro)

    *Note a cura del traduttore.1Timerman, che pure fu imprigionato e torturatodai militari e liberato privato della cittadinanzaed espulso solo per le pressioni dallestero,

    soprattutto nordamericane, prima della catturadiede pi di un segnale della sua disponibilita collaborare con la dittatura, sebbene sia veroche pubblicava anche notizie su persone scom-parse (Hugo Vezzetti, Pasado y presente.Guerra, dictadura y sociedad en la Argentina,Siglo XXI, Buenos Aires 2002, pp. 171 s.). Lebuone disposizioni di Timerman verso la ditta-tura militare non prevalsero sui sentimenti razzi-sti del capo della polizia di Buenos Aires, generaleRamn Camps, che ne ordin larresto, la pro-lungata detenzione e la tortura nella convinzionedi potergli estorcere confessioni su un complottosionista per il dominio dellArgentina (Uki Goi,Operazione Odessa. La fuga dei gerarchi nazi-

    sti verso lArgentina di Pern, Garzanti, Milano2003, pp. 32 s.).2Le villas miseria sono le borgate pi poveredel Gran Buenos Aires e delle altre periferieurbane.3Alberto Molina.4FAP era stata dapprima la sigla (Fuerzas Arma-das Peronista) di unorganizzazione della guerri-glia della quale aveva fatto parte lo stesso Walsh,assorbita nel 1973 dai montoneros; in seguito lasigla fu usata talvolta, come in questo caso, perindicare le forze di polizia.

    1. La censura sulla stampa, la persecu-zione degli intellettuali, la violazione dellamia casa nel Tigre,1 lassassinio di amicicari e la perdita di una figlia che mortacombattendovi sono alcuni dei fatti chemi obbligano a questa forma di espres-sione clandestina, dopo aver discusso

    liberamente come scrittore e giornalistadurante quasi trentanni.

    Il primo anniversario di codesta Giuntamilitare stato occasione di un bilan-cio dellattivit di governo in documentie discorsi ufficiali, nei quali ci che voichiamate successi sono errori, ci che

    riconoscete come errori sono delitti e ciche omettete sono calamit.

    Il 24 marzo 1976 avete rovesciatoun governo di cui facevate parte, al cuidiscredito avete contribuito come ese-cutori della sua politica repressiva, il cuitermine era segnato da elezioni convocate

    Buenos Aires, 24 marzo 1977

    Lettera aperta alla Giunta militare

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    entro nove mesi. In quella prospettiva ciche voi avete stroncato non stato il man-dato provvisorio di Isabel Martnez,2mala possibilit di un processo democraticoin cui il popolo rimediasse ai mali che voiavete continuato e aggravato.

    Illegittimo nella sua origine, il governo

    che voi gestite poteva legittimarsi nei fattirecuperando il programma sul quale con-flu nelle elezioni del 1973 l80% degliargentini e che sussiste come espressioneobiettiva della volont del popolo, unicosignificato possibile di quella essenzanazionale che voi tanto spesso invocate.

    Invertendo quel percorso voi aveterestaurato la corrente di idee e interessidi minoranze sconfitte che ostacolano losviluppo delle forze produttive, sfruttanoil popolo e disgregano la Nazione. Unatale politica si pu imporre solo tempo-raneamente, proibendo i partiti, com-missariando i sindacati, imbavagliando lastampa e instaurando il terrore pi pro-fondo che la societ argentina abbia cono-sciuto.

    2. Quindicimila scomparsi, diecimiladetenuti, quattromila morti, decine dimigliaia di esiliati sono la nuda cifra dicodesto terrore.

    Riempite le carceri ordinarie, avetecreato nelle principali guarnigioni delpaese virtuali campi di concentramentonei quali non sono ammessi giudici, avvo-cati, giornalisti, osservatori internazio-nali. Il segreto militare dei procedimenti,invocato come necessit dellindagine,trasforma la maggior parte delle deten-zioni in sequestri che consentono la tor-tura senza limiti e la fucilazione senzaprocesso.3

    Pi di settemila ricorsi di habeas corpushanno ricevuto risposta negativa que-stultimo anno. In altre migliaia di casi discomparsa il ricorso non stato neppurepresentato, poich si sa in anticipo la suainutilit o perch non trova avvocato cheosi presentarlo, dopo che i cinquanta osessanta che lo facevano sono stati a lorovolta sequestrati.

    In codesto modo voi avete liberato latortura da ogni limite di tempo. Se il dete-nuto non esiste, non c possibilit di pre-sentarlo al giudice entro dieci giorni, coscome impone la legge, rispettata persinonegli eccessi repressivi di precedenti dit-tature.

    A complemento dellassenza di limitidi tempo, lassenza di limite nei metodiretrocede a epoche nelle quali si ope-rava direttamente sulle articolazioni esulle viscere, adesso con sussidi chirur-gici e farmacologici di cui non dispone-vano gli antichi carnefici. Il cavalletto, laruota, i corpi scuoiati vivi, la sega degli

    inquisitori medievali ricompaiono nelletestimonianze insieme con la picana, ilsottomarino, la fiamma ossidrica dellapratica contemporanea.4

    Attraverso successive concessioni alpresupposto che il fine di sterminare laguerriglia giustifica tutti i mezzi che usate,

    siete arrivati alla tortura assoluta, atem-porale, metafisica, a mano a mano che ilfine originale di ottenere informazioni sismarrisce nella mente perturbata di chi laesercita per cedere allimpulso di calpe-stare la sostanza umana sino a frantumarlae farle perdere la dignit che il carnefice haperduto, che voi stessi avete perduto.

    3. Il rifiuto di codesta Giunta di pub-blicare i nomi dei prigionieri anche lacopertura di una sistematica esecuzionedi ostaggi in luoghi aperti e allalba, conil pretesto di combattimenti inventati eimmaginari tentativi di fuga.

    Estremisti che distribuiscono volan-tini in campagna, dipingono canali o siammucchiano a decine in veicoli che siincendiano sono gli sterotipi di un copioneche non fatto per essere creduto, ma perirridere la reazione internazionale ad ese-cuzioni in piena regola, mentre allinternosi sottolinea il carattere di rappresagliescatenate negli stessi luoghi e subito dopole azioni della guerriglia.

    Settanta fucilati dopo la bomba allaSeguridad Federal, cinquantacinque inrisposta allesplosione del dipartimento dipolizia di La Plata, trenta per lattentato alministero della Difesa, quaranta nel mas-sacro di capodanno, seguito alla morte delcolonnello Castellanos, diciannove dopolesplosione che ha distrutto il commis-sariato di Ciudadela fanno parte di mille-duecento esecuzioni in trecento presunticombattimenti, in cui lavversario nonebbe feriti e le forze al vostro comandonon ebbero morti.

    Depositari di una colpa collettiva abo-lita nelle norme giuridiche civilizzate,incapaci di influire sulla politica che dettai fatti per i quali subiscono la rappresa-glia, molti di questi ostaggi sono delegatisindacali, intellettuali, familiari di guer-riglieri, oppositori non armati, semplicisospetti uccisi per equilibrare il bilanciodelle perdite, secondo la dottrina esoticadella conta dei cadaveri di cui fecerouso le SS nei paesi occupati e gli invasoriin Vietnam.

    Leliminazione dei guerriglieri feriti ocatturati in combattimenti effettivi risultaevidente anche dai comunicati militari chein un anno hanno attribuito alla guerriglia600 morti e solo 10 o 15 feriti, propor-zione sconosciuta ai pi sanguinosi con-flitti. Questa impressione confermatada un resoconto giornalistico a circola-

    zione clandestina, il quale rivela che tra il18 dicembre 1976 e il 3 febbraio 1977, inquaranta scontri effettivi, le forze legaliebbero 23 morti e 40 feriti e la guerriglia63 morti.5

    Pi di cento processati sono stati ancheabbattuti in tentativi di fuga; nemmeno il

    relativo rapporto ufficiale destinato adessere creduto da qualcuno, ma ad avver-tire la guerriglia e i partiti che persino idetenuti dichiarati sono riserva strategicaper le rappresaglie, a disposizione deicomandanti di Corpo secondo landa-mento dei combattimenti, lopportunitdidattica o lumore del momento.

    Cos ha guadagnato i suoi allori il gene-rale Benjamn Menndez, comandantedel Terzo Corpo dellesercito, primadel 24 marzo con lassassinio di MarcosOsatinsky, detenuto a Cordova, poi conla morte di Hugo Vaca Narvaja e altri cin-quanta prigionieri e con varie applicazionidella legge sulla fuga, eseguite senza piete raccontate senza pudore.6

    Lassassinio di Dardo Cabo, detenutodallaprile 1975, fucilato il 6 gennaio1977 con altri sette prigionieri nella giu-risdizione del Primo Corpo dellesercitocomandato dal generale Surez Mason,7rivela che questi episodi non sono eccessidi alcuni centurioni allucinati, ma propriola politica che voi pianificate nei vostri statimaggiori, discutete nelle vostre riunionidi gabinetto, imponete come comandantiin capo delle tre Armi e approvate comemembri della Giunta di governo.

    4. Tra millecinquecento e tremila per-sone sono state massacrate in segretodopo che voi avete vietato le informazionisul ritrovamento di cadaveri che tuttaviain alcuni casi sono trapelate perch hannointeressato altri paesi , per la loro portatadi genocidio e per lo spavento provocatotra le vostre stesse forze.8

    Venticinque corpi mutilati sono affio-rati tra marzo e ottobre 1976 sulle costeuruguaiane, piccola parte forse del caricodi torturati a morte nella Escuela deMecnica della Marina, gettati nel Ro dela Plata da imbarcazioni di questa Forzaarmata, tra i quali il ragazzo di quindicianni Floreal Avellaneda, legato mani epiedi, con ferite nella regione anale evisibili fratture, secondo lautopsia.

    Un autentico cimitero lacustre statoscoperto nellagosto 1976 da un residenteche si era immerso nel lago San Roque diCordova; la sua denuncia al commissa-riato non stata ricevuta; mandata ai gior-nali, non stata pubblicata.9

    Trentaquattro cadaveri a Buenos Airestra il 3 e il 9 aprile 1976, otto a San Telmoil 4 luglio, dieci in Ro Lujn il 9 ottobrefanno cornice ai massacri del 20 agosto

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    che hanno accumulato trenta morti a 15chilometri da Campo de Mayo e dicias-sette a Lomas de Zamora.

    Con questi enunciati si esaurisce la fin-zione di bande di destra, presunte eredidelle Tre A di Lpez Rega,10 in grado diattraversare la maggior guarnigione delpaese su camion militari, di coprire dimorti il Ro de la Plata o di gettare pri-gionieri in mare dai mezzi di trasportodella Prima Brigata Aerea,11senza che sene accorgano il generale Videla, lammira-

    glio Massera o il brigadiere Agosti. Le TreA sono oggi le Tre Armi e la Giunta chevoi presiedete non lago della bilanciatra violenze di diverso segno n larbi-tro equo tra due terrorismi, ma la fontestessa del terrore che ha perduto la rottae pu soltanto balbettare il discorso dellamorte.12

    La medesima continuit storica lega las-sassinio del generale Carlos Prats, duranteil precedente governo, al sequestro e allamorte del generale Juan Jos Torres, diZelmar Michelini, Hctor Gutirrez Ruze decine di esiliati nei quali si voluto

    assassinare la possibilit di processi demo-cratici in Cile, Bolivia e Uruguay.13

    La sicura partecipazione a codesti cri-mini del dipartimento di Affari esteridella Polizia Federale, diretto da ufficialiborsisti della CIA attraverso la AID,14

    come i commissari Juan Gattei e AntonioGettor, a loro volta soggetti allautorit diMr. Gardener Hathaway, Station Chiefdella CIA in Argentina, semenzaio difuture rivelazioni come quelle che oggiscuotono la comunit internazionale; talirivelazioni non sono destinate ad esaurirsifinch non si chiarir il ruolo di questaagenzia e degli alti gradi dellesercito, a

    cominciare dal generale Menndez, nellacreazione della loggia Libertadores deAmrica, che ha sostituito le Tre A finchil suo ruolo globale non stato assunto dacodesta Giunta in nome delle Tre Armi.

    Questo quadro di sterminio non escludeneppure il regolamento personale di conti,come lassassinio del capitano HoracioGndara, che da dieci giorni indagava suitraffici degli alti comandi della Marina, odel giornalista di Prensa Libre HoracioNovillo, pugnalato e calcinato, dopo le

    denunce in quel giornale sulle relazionidel ministro Martnez de Hoz con mono-poli internazionali.

    Alla luce di questi episodi assume ilsuo significato definitivo la definizionedella guerra formulata da uno dei vostricomandanti: La nostra lotta non ricono-sce limiti n morali n naturali, si attua aldi l del bene e del male.15

    5. Questi fatti, che scuotono la coscienzadel mondo civile, non sono per quelli chehanno arrecato le maggiori sofferenze alpopolo argentino n sono le peggiori vio-

    lazioni dei diritti umani in cui voi incor-rete. Nella politica economica di codestogoverno si deve ricercare non solo la spie-gazione dei vostri crimini, ma una mag-giore atrocit, la condanna di milioni diesseri umani alla miseria pianificata.

    In un anno avete ridotto il salario realedei lavoratori al 40%, diminuito al 30% laloro partecipazione al reddito nazionale,elevato da 6 a 18 ore la giornata lavorativadi cui un operaio ha bisogno per la spesadella sua famiglia,16 resuscitando cosforme di lavoro forzato che non riman-gono nemmeno negli ultimi insediamenticoloniali. Comprimendo i salari col calcio

    del fucile mentre i prezzi salgono sullapunta delle baionette, abolendo ogni formadi protesta collettiva, vietando assembleee commissioni interne, allungando orari,aumentando la disoccupazione al recorddel 9%,17promettendo di aumentarla con300mila nuovi lincenziamenti, avete retro-

    cesso i rapporti di produzione agli inizidellet industriale e quando i lavoratorihanno voluto protestare li avete chiamatisovversivi, sequestrando interi gruppi didelegati, che in alcuni casi sono riapparsimorti e in altri non sono riapparsi.18

    I risultati di tale politica sono stati ful-minanti. In questo primo anno di governoil consumo alimentare diminuito del40%, quello di vestiario del 50%, quello dimedicine praticamente scomparso neglistrati popolari. E ci sono zone nel GranBuenos Aires dove la mortalit infan-tile supera il 30%, cifra che ci eguagliaalla Rodesia, al Dahomey e alle Guaiane,infermit come la diarrea estiva, i parassitie persino la rabbia per le quali le cifre siaccostano a record mondiali o li superano.Come se queste fossero mete desiderate ecercate, voi avete ridotto il bilancio dellasanit pubblica a meno di un terzo dellespese militari, persino abolendo gli ospe-dali gratuiti, mentre centinaia di medici,di professionisti e di tecnici si aggiungonoallesodo provocato dal terrore, dai bassisalari o dalla razionalizzazione.

    Basta camminare per qualche ora nelGran Buenos Aires per verificare la rapi-dit con la quale una simile politica lhatrasformata in una citt-miseria di diecimilioni di abitanti. Municipi illuminati amet; interi quartieri senzacqua perch leindustrie monopolistiche saccheggiano lefalde sotterranee; migliaia di isolati ridottia una sola spianata, perch voi pavimen-tate soltanto i quartieri militari e adornatesoltanto la Plaza de Mayo; il pi grandefiume del mondo contaminato in tuttele sue spiagge, perch i soci del ministroMartnez de Hoz vi scaricano residuiindustriali e lunica misura di governo cheabbiate preso di proibire alla gente dibagnarsi.

    Non siete stati fortunati nemmeno negliobiettivi astratti delleconomia, quelli chesi usa chiamare il paese. Una cadutadel prodotto lordo che sfiora il 3%, undebito estero che arriva a 600 dollari perabitante, uninflazione annua del 400%,un aumento del circolante che a dicembre,soltanto in una settimana, arrivato al9%, un ribasso del 13% nellinvestimentoestero costituiscono anchessi primatimondiali, raro frutto della fredda delibe-razione e della grossolana inettitudine.

    Mentre tutte le funzioni creative e pro-tettive dello Stato si atrofizzano sino adissolversi nella mera anemia, una sola

    I membri della Giunta militare: Agosti, Videla, Massera

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    cresce e diventa autonoma. Milleotto-cento milioni di dollari, equivalenti amet delle esportazioni argentine, nelbilancio preventivo del 1977 per Seguri-dad y Defensa; quattromila nuovi postidi agente nella Polizia federale, dodi-cimila nella provincia di Buenos Aires,

    con paghe che raddoppiano quella di unoperaio industriale e triplicano quella diun direttore di scuola, mentre in segretoa partire da febbraio si aumentano di un120% le stesse paghe dei militari: tutto ciprova che non ci sono n blocco salarialen disoccupazione nel regno della torturae della morte, unico campo dellattivitargentina dove il prodotto cresce e dovela quotazione per guerrigliero abbattutocresce pi veloce del dollaro.

    6. Dettata dal Fondo Monetario Inter-nazionale secondo una ricetta che siapplica indistintamente a Zaire o Cile, aUruguay o Indonesia, la politica econo-mica di codesta Giunta riconosce soltantocome beneficiari la vecchia oligarchia degliallevatori di bestiame, la nuova oligarchiadegli speculatori e un gruppo scelto dimonopoli internazionali, a cominciaredalla ITT, dalla Esso, dallindustria auto-mobilistica,dalla U.S.Steel, dalla Siemens,cui sono personalmente legati il ministroMartnez de Hoz e tutti i membri delvostro gabinetto.

    Un aumento del 722% dei prezzi dellaproduzione di bestiame nel 1976 definiscela portata della restaurazione oligarchicaintrapresa da Martnez de Hoz in conso-nanza con il credo della Societ Ruraleesposto dal suo presidente CeledonioPereda: Riempie di stupore che certigruppi piccoli per attivi continuino adinsistere che gli alimenti debbono essere abuon mercato.19

    Lo spettacolo della Borsa commerciale,dove in una settimana stato possibile adalcuni guadagnare senza lavorare il 100 eil 200%, dove ci sono imprese che dallasera alla mattina hanno raddoppiato illoro capitale senza produrre pi di prima,la pazza ruota della speculazione in dol-lari, lettere di cambio, valori negoziabili,lusura semplice, che ormai calcola linte-resse ad ore, sono fatti ben curiosi sotto ungoverno venuto a mettere fine al festinodei corrotti.

    Privatizzando le banche si mettonoil risparmio e il credito nazionale nellemani della banca straniera, indennizzandola ITT e la Siemens si premiano impreseche hanno truffato lo Stato, ripristinandoi punti di vendita si aumentano i pro-fitti della Shell e della Esso, ribassandole tariffe doganali si crea occupazione aHong Kong o a Singapore e disoccupa-zione in Argentina. Di fronte allinsieme

    di questi fatti ci si deve chiedere chi siano isenza patria dei comunicati ufficiali, dovestiano i mercenari al servizio di interessiestranei, quale sia lideologia che minaccialessenza nazionale.

    Se una propaganda opprimente, riflessodeforme di malvagit, non pretendesseche codesta giunta procura la pace, cheil generale Videla difende i diritti umanio che lammiraglio Massera ama la vita,bisognerebbe ancora chiedere ai signoricomandanti in capo delle Tre Armi dimeditare sullabisso al quale conduconoil paese, nellillusione di vincere unaguerra che, anche se ammazzassero lul-timo guerrigliero, non farebbe altro chericominciare sotto nuove forme, poichle cause che da pi di venti anni dnnoimpulso alla resistenza del popolo argen-tino non spariranno, ma si aggraverannoper il ricordo della strage avvenuta e larivelazione delle atrocit commesse. Que-ste sono le riflessioni che nel primo anni-versario del vostro infausto governo hovoluto far arrivare ai membri di codestaGiunta, senza speranza di essere ascol-tato, con la certezza di essere perseguitato,per fedele allimpegno che ho assunto damolto tempo di dare testimonianza neimomenti difficili.

    (trad. di Gaspare De Caro)

    * Se non altrimenti specificato, le note sono diWalsh.1Distretto a nord di Buenos Aires, alla fine del

    delta del Paran (n.d.t.).2Mara Estela Martnez, detta Isabelita, secondamoglie di Juan Domingo Pern, eletta vicepre-sidente della Repubblica nelle elezioni del set-tembre 1973 che riportarono Pern al potere,alla morte di lui, nel 1974, assunse la presidenzaprovvisoria (n.d.t.).3 Dal gennaio 1977 la Giunta ha cominciato apubblicare elenchi incompleti di nuovi dete-nuti e di liberati, i quali per la maggior partenon sono tali, ma imputati che non stanno pi avostra disposizione e per non cessano di esseredetenuti. I nomi di migliaia di prigionieri sonoancora segreto militare e le condizioni dellaloro tortura e poi della fucilazione rimangonointatte.4Il dirigente peronista Jorge Lizaso statoscuoiato vivo, lex deputato radicale MarioAmaya ucciso a bastonate; lex deputato MuizBarreto con un colpo alla nuca. Testimonianzadi una sopravvissuta: Picanasulle braccia, sullemani, sulle cosce, vicino alla bocca ogni voltache piangevo o pregavo Ogni venti minutiaprivano la porta e dicevano che mi avrebberofatto a pezzi con la sega elettrica di cui si sen-tiva il rumore. [La picana un pungolo elet-trico usato nei mattatoi per dirigere il bestiame.Il sottomarino limmersione della testasottacqua n.d.t.]5Cadena informativa, messaggio n. 4, febbraio1977.6Una versione esatta appare in questa lettera deidetenuti nel carcere di Encausados al vescovo

    di Cordova monsignor Primatesta: Il 17 mag-gio sono richiamati col pretesto di trasferirli ininfermeria sei compagni, poi fucilati. Si tratta diMiguel Angel Mosse, Jos Svagusa, Diana Fidel-man, Luis Vern, Ricardo Yung e Eduardo Her-ndez; della cui morte in un tentativo di fuga hadato comunicato il Terzo Corpo dellesercito. Il29 maggio sono richiamati Jos Pucheta e Car-

    los Sgadurra. Questultimo era stato torturatoal punto che non poteva stare in piedi, avendovarie fratture degli arti. Anche loro risultano poifucilati in un tentativo di fuga.7Carlos Guillermo Surez Mason, principaleimputato nel processo di Roma per la scomparsadi cittadini italiani ad opera del regime militareargentino, condannato in contumacia allerga-stolo il 6 dicembre 2000. Cfr. Desaparecidos. Lasentenza italiana contro i militari argentini, acura di Giovanni Miglioli, manifestolibri, Roma2001, pp. 135 ss. epassim(n.d.t.).8Secondo i giornali, nei primi quindici giorni delgoverno militare sono apparsi sessantatr cada-veri. Una proiezione annua d la cifra di mille-cinquecento. La congettura che possa trattarsi

    del doppio si fonda sul fatto che dal gennaio1976 linformazione giornalistica incompletae sullaumento globale della repressione dopo ilgolpe. Una stima globale verosimile delle mortiprodotte dalla Giunta la seguente. Morti incombattimento: 600. Fucilati: 1300. Giustiziatiin segreto: 2.000. Vari: 100. Totale: 4.000.9Lettera di Isaas Zanotti, diffusa dallANCLA,agenzia clandestina di controinformazione.10Jos Lpez Rega, nel governo di IsabelitaPern ministro del Bienestar Social, promotoredella Alianza Anticomunista Argentina, siglache mascherava le iniziative terroristiche dellapolizia di Stato (n.d.t.).11 Programma diretto tra luglio e settembre1976 dal brigadiere Mariani, comandante della

    Prima Brigada Area del Palomar. Sono statiusati aerei da carico Fokker F-27.12 Il cancelliere viceammiraglio Guzzeti in unservizio pubblicato da LaOpinin il 3 ottobre1976 ammise che il terrorismo di destra non tale, un anticorpo.13Il generale Prats, ultimo ministro del Ejrcitodel presidente Allende, ucciso da una bomba nelsettembre 1974. Gli ex parlamentari uruguaianiMichelini e Gutirrez Ruiz sono riapparsi cri-vellati di colpi il 2 maggio 1976. Il cadavere delgenerale Torres, ex presidente della Bolivia, riapparso il 1 giugno 1976, dopo che il ministrodellInterno, generale Harguindeguy, ex capodella Polizia di Isabel Martnez, lo aveva accu-sato di simulare il sequestro.14Agencia Interamericana de Desarrollo(n.d.t.).15Il tenente colonnello Hugo Ildebrando Pasca-relli, secondo La Razn del 12 giugno 1976.Pascarelli il presunto responsabile di trentatrfucilazioni tra il 5 gennaio e il 3 febbraio 1977.16 Unione delle Banche Svizzere. Dato relativoal giugno 1976. Dopo la situazione si ancoraaggravata.17Dal quotidiano Clarin.18Tra i dirigenti nazionali sequestrati MarioAguirre di ATE [Asociacin de Trabajadores delEstado, n.d.t.], Jorge Di Pasquale di Farmaca,Oscar Smith di Luz y Fuerza. I sequestri e gliomicidi di delegati sono stati particolarmentegravi tra metallurgici e navali.19Prensa libre, 16 dicembre 1976.