53ª STAGIONE CONCERTISTICA 2018/2019 · Venerdì19ottobre TeatroMassimo ore21 Orchestre e...
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53ª STAGIONECONCERTISTICA
2018/2019
PROGRAMMA GENERALE
TEAT
ROM
ASSI
MO
condividereinnovandoMain
Supp
orter
REGIONE ABRUZZO
CALENDARIO CONCERTI (in abbonamento)
12 ottobre François-Joël Thiollier, pianoforte19 ottobre Kodály Philharmonic Orchestra Debrecen
Dániel Somogyi-Tóth, direttore - Erica Piccotti, violoncello26 ottobre Shlomo Mintz, violino - Sander Sitting, pianoforte2 novembre Enrico Dindo, violoncello - Andrea Dindo, pianoforte9 novembre Bustric e il Piccolo Principe
di e con Bustric (Sergio Bini)e il duo pianistico Paola Biondi - Debora Brunialti
14 novembre Antonio Sanchez & Migration15 novembre Emilia Zamuner Quartet
New Talents Jazz OrchestraMario Corvini, direttore - Vittorio Cuculo, sax solista
16 novembre Alessandro Lanzoni, pianoforteFabrizio Bosso Quartet & Estro String OrchestraPaola Crisigiovanni, musica e direzione
22 novembre Inferno da camera - Dante in “3D”di e con Luigi Maio “il Musicattore”®e Trio Violino-Fagotto-Pianoforte
30 novembre Quartetto Lyskamm7 dicembre Ars Trio di Roma17 dicembre Lorna Windsor, soprano - Antonio Ballista, pianoforte11 gennaio Krystian Zimerman, pianoforte - Teatro Circus25 gennaio Accademici Italiani1 febbraio Quintetto Elise7 febbraio Orchestra Sinfonica del Conservatorio “L. D’Annunzio”
Patrick De Ritis, direttore - Teatro Circus15 febbraio Ivan Krpan, pianoforte
Premio “F. Busoni” 20171 marzo Larry Willis - Tony Pancella, pianoforti8 marzo Alexander Kobrin, pianoforte15 marzo Anna Serova y Tango Sonos22 marzo Anja Lechner, violoncello - François Couturier, pianoforte29 marzo Francesca Dego, Martin Owen, Maria Perrotta
violino, corno, pianoforte
BALLETTI (fuori abbonamento)
11 dicembre Balletto di San Pietroburgo“La bella addormentata” - musiche di P.I. Ciaikovskij
19 febbraio Ballet Flamenco Espanolestratti dall’opera “Carmen” - “Flamenco Live”
CONCERTI PER LE SCUOLEin collaborazione con il Conservatorio “L. D’Annunzio” di Pescara
Auditorium del Conservatorioottobre/dicembre - date da definire
Venerdì 12 ottobreTeatro Massimoore 21
Claude Debussy Centennial(1918-2018)
FRANÇOIS-JOELTHIOLLIERpianoforte
«I QUATTRO TEMPERAMENTI»
Il Primo Debussy: Debussy “russo”RêverieDanse BohemienneBalladeMazurkaValse RomantiqueDanse
Debussy Esotico2 ArabesquesLa plus que lenteSoiree dans GrenadeLes collines d’Anacapri
Debussy NotturnoNocturneLa terrasse des audiences du Clair de LuneClair de Lune
Debussy AcquaticoReflets dans l’eauJardins sous la pluieOndinePoissons d’orL’Isle joyeuse
François-Joel Thiollier è unodei più completi pianisti emusicisti contemporanei.Franco-americano di nascita,ha assimilato il meglio didiverse culture; nato a Parigi,ha dato il suo primo concerto aNew York all'età di 5 anni. Haproseguito gli studi musicali inFrancia sotto la guida diRobert Casadesus.Successivamente si è perfezio-nato negli Stati Uniti conSascha Gorodnitzki allaJuilliard School of Music, laureandosicon il massimo dei voti in tutte lematerie sia accademiche che musicaliall'età di 18 anni. Thiollier ha vinto 8«Grands Prix», risultato senza prece-denti in concorsi internazionali, fra cui"Reine Elisabeth" del Belgio e"Tchaikowski" di Mosca. Il suo vastissi-mo repertorio, la sua eccezionale cul-tura musicale e la sua padronanzadella tastiera sono la chiave del suosuccesso internazionale. Thiolliersuona oggi in più di 40 Paesi con le piùprestigiose orchestre (Filarmonica diLeningrado e Mosca, Concertgebouwdi Amsterdam, Residentie Orkestdell'Aja, Orchestra della Rai di Torino,Santa Cecilia, Orchestre de Paris,Orchestre National de France, LondonSymphony Orchestra), e nelle sale piùimportanti (Théatre des ChampsElysées, Berliner Philharmonie eKonzerthaus, Bunka Kaikan e SuntoryHall Tokyo, Palais des Beaux Arts diBruxelles, Auditorium di Madrid, LaScala, La Fenice, la Sydney OperaHouse Concert Hall). La sua interpre-tazione del Concerto di Busoni allaPhilharmonie di Berlino è stata cosìrecensita: "Thiollier, un pianista al disopra di ogni paragone, ha stupefattoed affascinato il pubblico con una tec-nica pazzesca, una raffinata eleganza,un compiuto senso del suono e, infine,qualità non delle minori, con unamusicalità piena di generosità».Thiollier è stato promosso “CavaliereGrande Ufficiale” nell’ordine Francese“Arti e Lettere” nel 2003.
Venerdì 19 ottobreTeatro Massimoore 21
Orchestre e Complessi
KODÁLY PHILHARMONICORCHESTRA DEBRECENDániel Somogyi-Tóth, direttoreErica Piccotti, violoncello
Concerto realizzato nell'ambito delProgetto CircolazioneMusicale in Italia del
La Kodály Philharmonic èl’orchestra della città di Debrecen,seconda città ungherese, dopoBudapest. Il primo concerto risaleal 13 maggio 1923 con la denomi-nazione di Debrecen MAVPhilharmonic Orchestra ed inbreve tempo divenne una delleprincipali orchestre ungheresisotto la guida di Emil Abrányi. Nel
F. SchubertOuverture nello stile italiano in do magg.op. 17
R. SchumannConcerto in la min. op. 129per violoncello e orchestra
F. SchubertSinfonia n. 5 in si bem. magg. D. 485
1951 Vilmos Rubányi funominato direttore e, oltre aiconcerti organizzati in tuttal'Ungheria, partecipa alle rap-presentazioni del lirico TeatroCsokonai. Negli anni ‘90 ilComune di Debrecen ha rico-nosciuto l'alto valore e fonda-mentale ruolo nella vita cultu-rale della città e della regioneed ne ha assunto il sostegnoe patricinio. L'orchestra col-labora con frequenza con il
Coro Femminile Kodály, fonda-to da Gyorgy Gulyás. L'orchestra èstata guidata da direttori ungheresidi fama come János Ferencsik,Adam Medveczky, János Kovács,András Ligeti, Tamás Vásáry eZoltán Kocsis, e da diversi famosidirettori internazionali come CarloZecchi, Lamberto Gardelli, CarloDutoit, Karel Ancerl e KobayashiKen-Ichiro. Oltre che con solistiungheresi come Annie Fischer,Dezso Ránki, Zoltán Kocsis, MiklòsPerényi, Jeno Jandò e GergelyBogányi, l'orchestra ha effettuatoconcerti con la partecipazione diGidon Kremer, Martha Argerich,Gyorgy Sándor, Sándor Végh, LazarBerman ed Igor Oistrakh. Dal 2011l'orchestra si esibisce, con il per-messo della signora Kodály, SaroltaPéczely, con la denominazioneattuale di Kodály PhilharmonicDebrecen. Dallo stesso 2011 DánielSomogyi-Tòth è il Direttore genera-le ed artistico con l'obiettivo di dareall’orchestra maggiore reputazionee fama e sostenere la missione arti-stica del compositore ungheresecon l'esecuzione di tutte le sueopere. L'orchestra è stata invitatapiù volte in Francia, Italia,Germania, Svizzera, Austria,Polonia, Slovacchia, Bulgaria,Romania, Paesi Bassi, Belgio,Lussemburgo, Corea del Sud eMarocco. Recentemente ha colla-borato con Ravenna Festival allarealizzazione del trittico “Lungo ilDanubio”.
Venerdì 26 ottobreTeatro Massimoore 21
Solisti
SHLOMO MINTZviolino
SANDER SITTINGpianoforte
W.A. MozartSonata in si bem. magg. K 454per violino e pianoforte
E. ChaussonPoème op.25
J. BrahmsSonata n. 3 in re min. op.108per violino e pianoforte
P. SarasateCapriccio basco op. 24per violino e pianoforte
Carmen Fantasy op. 25
Critici, colleghi e pubblicosono concordi nel conside-rare Shlomo Mintz uno deimaggiori violinisti delnostro tempo, stimato perla sua impeccabile musica-lità, versatilità stilistica epadronanza tecnica. Nato aMosca nel 1957, due annidopo è emigrato con lafamiglia in Israele dove hainiziato a studiare con IlonaFeher. A undici anni ha debuttato con laIsrael Philharmonic Orchestra e a sedi-ci anni ha debuttato alla Carnegie Halldi New York con la PittsburghSymphony Orchestra, suo mentore fuil grande violinista Isaac Stern. Ha poicontinuato gli studi con Dorothy DeLayalla Julliard School of Music di NewYork. Ha collaborato con direttori stori-ci come Sergiu Celibidache, PabloCasals, Eugene Ormandy, ClaudioAbbado, Lorin Maazel, MistislavRosptropovich, Carlo Maria Giulini econtinua a collaborare con le orchestrepiù celebri e i direttori più noti dellascena internazionale, esibendosi inrecital e concerti di musica da camerain tutto il mondo. E’ attivo anche comeviolista, esibendosi con i migliori quar-tetti d’archi ed ensemble da camera ein recital. Ha vinto numerosi premiquali il Premio Accademia MusicaleChigiana di Siena, il Diapason d’Or, ilGrand Prix du Disque, il GramophoneAward e l’Edison Award. Nel 2006 haricevuto la laurea honoris causadall’Università Ben-Gurion diBeersheba. Oltre ad essere violinista eviolista Shlomo Mintz ha aggiunto alsuo curriculum artistico il ruolo didirettore d’orchestra dirigendo le piùimportanti orchestre internazionali. E’patrono e uno dei fondatori del KeshetEilon International Violin Mastercoursein Israele (un programma estivo dilivello avanzato per giovani violinisti ditalento che da tutto il mondo conver-gono a Kibbutz Eilon). Dal 2013 tieneregolari masterclass a Crans Montanain Svizzera, dove è anche direttoreartistico del festival. Ha fatto parte
della giuria di importanti con-corsi internazionali di violino,come il Tchaikovsky di Mosca eil Queen Elisabeth InternationalMusic Competition di Bruxelles.
Venerdì 2 novembreTeatro Massimoore 21
Solisti
ENRICO DINDOvioloncello
ANDREA DINDOpianoforte
Concerto realizzato nell'ambito delProgetto CircolazioneMusicale in Italia del
Enrico Dindo nasce a Torino dauna famiglia di musicisti. Nel1997 conquista il Primo Premio alConcorso "Rostropovich" diParigi, da quel momento iniziaun’attività da solista che lo porta
L.V. Beethoven12 Variazioni in fa magg. op. 66 pervioloncello e pianoforte sul tema EinMadchen oder Weibchen dall'opera“Die Zauberflote” di Mozart
F. SchubertSonata in la min. D. 821per arpeggione e pianoforte
C. DebussySonata
S. ProkofievSonata op. 119
ad esibirsi in moltissimi paesi, conorchestre prestigiose, al fianco diimportanti direttori tra i qualiRiccardo Chailly, Aldo Ceccato,Gianandrea Noseda, Myung-WhunChung, Paavo Järvj, Valery Gergev,Riccardo Muti e lo stesso MstislavRostropovich. Nel 2010 e nel 2013 èstato in tournée con la LeipzigerGewandhaus Orchester, diretta daRiccardo Chailly con concerti aLipsia, Parigi, Londra e Vienna, otte-nendo un notevole successo perso-nale. E' ospite in numerosi festivalprestigiosi e sale da concerto ditutto il mondo; ha partecipato alloSpring Festival di Budapest, alleSettimane Musicali di Stresa, alFestival delle Notti Bianche di SanPietroburgo.E’ ospite regolaredell’Orchestra dell’Accademia diSanta Cecilia. Tra gli autori chehanno creato musiche a lui dedicate,Giulio Castagnoli, Carlo Boccadoro,Carlo Galante e Roberto Molinelli.Con la fondazione dell’Ensemble ISolisti di Pavia, Enrico Dindo inizianel 2001 un percorso di avvicina-mento alla direzione d’orchestra chelo ha portato a collaborare recente-mente con l’Orchestra GiovanileItaliana, l’Orchestra della SvizzeraItaliana e con la Filarmonica dellaScala. Nel 2014 è stato nominatodirettore musicale e principaledell’Orchestra Sinfonica della Radiodi Zagabria. Insegna presso ilConservatorio della Svizzera Italianadi Lugano e presso la Pavia CelloAcademy ed ai corsi estividell’Accademia T. Varga di Sion. Nel2012 è stato nominatoAccademico di Santa Cecilia. Nellostesso anno la Chandos ha pubblica-to i concerti di Shostakovich, incisicon la Danish National Orchestradiretta da Gianandrea Noseda,riscuotendo un immediato consensodella critica internazionale. EnricoDindo suona un violoncello PietroGiacomo Rogeri (ex Piatti) del 1717affidatogli dalla Fondazione ProCanale.
Venerdì 9 novembreTeatro Massimoore 21
Progetti speciali
BUSTRICE IL PICCOLO PRINCIPElibero adattamento dal raccontodi Antoine de Saint-Exupéry
uno spettacolo di e con
BUSTRIC (Sergio Bini)e con il Duo pianistico
PAOLA BIONDIDEBORA BRUNIALTIMusiche diClaude DebussyGeorge BizetMaurice RavelAurelio Canonici
La musica è come l’acqua, prende laforma del recipiente dove la si mettepure restando sempre acqua. Conquesto gioco di parole Bustric ciinforma che la musica rende liberigli spettatori e gli attori, perché pureessendo uguale per tutti, è diversaper ognuno. Ognuno la può inter-pretare come vuole. La musica è uncompagno di viaggio capace di dive-nire protagonista in ogni istantesenza mai essere prevaricatrice. Damolti anni Bustric compone e giocacon storie e personaggi che con lamusica dialogano. Il suo mondofatto di magia, giochi di prestigio,giocolerie, pantomima e parole, sisposa magnificamente bene conquesta antichissima arte che, certo,è nata con l’uomo. Questo PiccoloPrincipe liberamente ispirato all’o-pera di Antoine de Saint-Exupéry neè una prova. Il racconto che tutticonoscono diviene spunto di sceneche si dilatano e creano sorprese.Del Piccolo Principe si cerca qui lameraviglia nascosta dietro le parole.È una rappresentazione libera e leg-gera, dove la scena semplice perscelta e necessità si trasforma aseconda del momento, divenendoogni volta paesaggio e spazio magi-co, diverso. Il gioco stesso raccontae diviene storia.
Concerto realizzato nell'ambito delProgetto CircolazioneMusicale in Italia del
Mercoledì 14 novembreTeatro Massimoore 21
ANTONIO SANCHEZ& MIGRATIONAntonio Sanchez, batteriaChase Baird, sassofoniJohn Escreet, pianoforteOrlando le Fleming, contrabbassoThana Alexa, voce
20182018
Cinque concerti diversi tra loro: iltratto comune è l'attenzione al dia-logo tra la vicenda storica e il pre-sente del jazz. SicuramenteAntonio Sanchez, tra i batteristipiù ricercati ed acclamati delpanorama internazionale, porta nelsuo progetto Migration tuttal'esperienza personale costruita afianco dei musicisti più importantidella scena attuale - primo fra tuttiPat Metheny - e la forza espressi-va di un leader che sa cogliere ideee spunti da ogni direzione. Se ilbatterista è il personaggio che perprimo cattura l'attenzione di chilegge il programma, gli altriappuntamenti riescono ad aggiun-gere ulteriori elementi allo svilup-po del discorso che Jazz 'n Fall haripreso dallo scorso anno,mutuando il titolo da un celebredisco di Gil Evans: nuove formeper materiali già esistenti, abitieleganti e ricercati per sonoritàapparentemente lontane daglischemi precostituiti del jazz. Ecosì ogni concerto si ritrova a farei conti, in qualche modo, con que-sta duplice chiave. Il percorsomonkiano della New Talents JazzOrchestra diretta da Mario Corvinie il lavoro compiuto in questi annisu tantissimi repertori diversi uni-sce la pratica dell'ensemble ampioalla necessaria apertura a nuovimondi sonori e ad arti diverse
Giovedì 15 novembreTeatro Massimoore 21
EMILIA ZAMUNERQUARTETEmilia Zamuner, voceMino Lanzieri, chitarraAntonio Napolitano, contrabbassoMassimo Del Pezzo, batteria
20182018
NEW TALENTS JAZZ ORCHESTRAdiretta da Mario Corvini
“Our Monk”special guest Vittorio Cuculo
con il sostegno del MiBAC e di SIAE
nell'ambito dell'iniziativa"Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura"
dalla musica. La scrittura clas-sica di Paola Crisigiovanni siconfronta con il senso perl'improvvisazione e la profondaconoscenza del jazz di un soli-sta come Fabrizio Bosso.Alessandro Lanzoni porta nelsuo piano solo la competenzaconsolidata con cui ha superatolo status di talento emergenteper diventare ormai una certez-za del pianoforte jazz nazionale.Emilia Zamuner, infine, è tra le
promosso da
Venerdì 16 novembreTeatro Massimoore 21
ALESSANDRO LANZONIpianoforte
FABRIZIO BOSSOQUARTET&ESTRO STRINGORCHESTRA“Voce di terra”Musica e direzione Paola Crisigiovanni
20182018
novità più freschevenute alla ribaltanel panorama delcanto jazz italiano,capace di coniugarela dimensionecomunicativa dellamusica, il rispettoper la tradizione euno sguardo curio-so verso materiali dialtra provenienza. Enon è un caso chegli ultimi due musi-cisti abbiano vinto
entrambi il premio dedicato algrande sassofonista MassimoUrbani, un musicista in gradodi coniugare riletture nuove,personali e travolgenti con laconsiderazione più convinta eincrollabile delle vicende trac-ciate dai grandi maestri. Ecco,questo alla fine dei conti, è ilsenso del titolo ideato da GilEvans e scelto per la passataedizione ed è anche il senso dimolta della vicenda del jazz,soprattutto negli ultimi decen-ni, vale a dire un equilibrioinstabile ma sempre creativotra quanto è stato già suonatoe quanto si può ancora speri-mentare.
Fabio Ciminiera
Giovedì 22 novembreTeatro Massimoore 21
Progetti speciali
INFERNO DA CAMERADante in “3D”Fantasia dantesca/lisztianaper trio e terzine dantesche
di e con Luigi Maio“il Musicattore”®
ePiero Binchi, violinoAlfonso Patriarca, fagottoAnnamaria Piva, pianoforte
Inferno da Camera è unafantasia teatral cameristicache vede Luigi Maio, nellevesti di Musicattore®, dia-logare con un Trio compo-sto da Pianoforte, Violino eFagotto. Ad esso Maio affi-da una partitura dove, allarecitazione di alcuni sug-gestivi passi dell’Infernodantesco, alterna brani dalui composti in stile lisztia-no/paganiniano e citazionioriginali delle opere piùemblematiche di Franz Liszt,di cui Maio ha curato la riscrittura pertrio: alla “bufera infernal che mai nonresta”, farà eco il turbinio cromaticodella “Dante Symphonie”. Alle malizie diMalebranche e Barattieri risponderannogli sberleffi dell’Allegro scherzando del“Concerto n. 1” o della “MephistoPolka”. Ai sospiri di Ulisse si uniranno isinghiozzi dell’incipit del “Concerto n.2”. Le grida rabbiose del “mal semed’Adamo” cozzeranno contro la solenni-tà della “Totentanz”. Sarà concessaanche qualche ironica ‘intrusione’: unaBarcarola in minore à la Offenbachaccompagnerà la remata di Caronte,mentre quel ‘folletto’ di Gianni Schicchi,azzannando rabbioso i compagni dipena, addolcirà un po’ il suo mordentenelle pagine dell’omonima opera diPuccini, di cui il genoveseMusicattore® ne canterà l'aria unendola sua voce baritonale alla personaleriduzione strumentale del brano pucci-niano… L’intento, infine, è quello dioffrire nuovamente al pubblico più tra-sversale un gioco ludico e didattico, laprima mappa teatral-musicaledell'Inferno dantesco (o la prima mappadantesca della musica classica) in cuiLiszt fa quasi le veci di Virgilio e dove lapoesia dell’Alighieri si sposa alle note diun artista romantico in perpetua oscilla-zione tra Dante, Goethe e Paganini. ConInferno da Camera Luigi Maio è statoospite all'Ambasciata Italiana a Londra,ha ricevuto il Premio del CentroInternazionale di Studi Italiani, nonchéla definizione di «Dante in “3D”» daparte del noto medievista Prof. Mosetti-Casaretto, il quale afferma che: «è laprima volta che mi capita di assistere a
uno spettacolo, in cui non ci si limi-ta a leggere la Commedia, ma la sirecita come una partitura dramma-tica: ciò significa che a ciascun per-sonaggio viene data una singolaespressività, ogni personaggioviene rilevato per così dire in “3D”perché intagliato e definito “a tuttotondo”; scontornato espressiva-mente dalla parte narrativa deltesto, emerge quindi come vocesingola e, dunque, come personaindividuale e come anima».
Concerto realizzato nell'ambito delProgetto CircolazioneMusicale in Italia del
Venerdì 30 novembreTeatro Massimoore 21
Orchestre e Complessi
QUARTETTO LYSKAMMCecilia Ziano, violinoClara Franziska Schötensack, violinoFrancesca Piccioni, violaGiorgio Casati, violoncello
F.J. HaydnQuartetto n. 3 in do magg. op. 76
W.A. MozartQuartetto in re min. K 421
J. BrahmsQuartetto in si bem. magg. op..67
Il Quartetto Lyskamm (una dellevette del Monte Rosa) è stato fonda-to nel 2008 al Conservatorio diMilano ed è composto da quattromusicisti italiani under 35. In pochianni ha raccolto consensi unanimi ericonoscimenti internazionali; risaleal 2016 il prestigioso premio specia-le per la musica da camera intitolatoalla memoria di Claudio Abbado
Concerto realizzato nell'ambito delProgetto CircolazioneMusicale in Italia del
assegnato dal Borletti BuitoniTrust. Negli anni precedenti il quar-tetto ha ricevuto il secondo premioe il premio speciale Pro Quartet alconcorso internazionale FranzSchubert und die Musik derModerne di Graz, il premio VittorioRimbotti dell’Accademia Europeadel Quartetto, il premio dellaJeunesse Musicale Deutschland, laborsa di studio della Ad InfinitumFoundation ed il primo premio alconcorso della Possehl Stiftung diLubecca. Nel settembre 2017 ilquartetto ha vinto il primo premioal Gianni Bergamo Classic MusicAward di Lugano. Il Lyskamm sce-glie fin dalla nascita di affidarsi ainsegnanti di prestigio. Dal 2009 al2011 è stato allievo del QuartettoArtemis all’Università delle Arti diBerlino e in seguito ha partecipatoal circuito ECMA (EuropeanChamber Music Academy). Ha poiproseguito il proprio perfeziona-mento sotto la guida di HeimeMuller presso l’università diLubecca e con i componenti delCuarteto Casals. È stato ospite dinumerose società concertistiche inItalia e in Europa, tra le quali laSocietà del Quartetto di Milano,l’Unione Musicale e LingottoMusica a Torino, il Teatro Verdi diTrieste, il Ravenna Festival, ilTeatro Principal Ourense e il CondeDuque Cultural Center di Madrid(Spagna), il Festival internazionaleQuatuor a Bordeaux (Francia),l’Aldeburgh Music Festival (GranBretagna), il Brahms Festival diLubecca e il Rheingau MusikFestival (Germania). Ha collabora-to in quintetto con Mario Brunello,Alessandro Taverna, SimoneRubino, Gabriele Carcano e conl’attore Giuseppe Cederna in unospettacolo dedicato a FranzSchubert e Giacomo Leopardi. Dal2014 il Quartetto Lyskamm èimpegnato nei progetti di circuita-zione promossi in Italia e in Europadal Cidim.
Venerdì 7 dicembreTeatro Massimoore 21
Claude Debussy Centennial(1918-2018)
ARS TRIO DI ROMALaura Pietrocini, pianoforteMarco Fiorentini, violinoValeriano Taddeo, violoncello
Fin dal suo esordio nel2001, l’Ars Trio di Roma si èimposto come una delle gio-vani formazioni più interes-santi del panorama italiano.Perfezionatosi sotto la guidadel Trio di Trieste pressol’Accademia MusicaleChigiana di Siena, nellostesso anno l’Ars Trio con-segue il 1° Premio assolutonel prestigioso ConcorsoInternazionale “Premio Triodi Trieste” di Trieste, ultimoensemble italiano ad aver con-seguito tale riconoscimento. Daallora l’Ars Trio è stato ospite diimportanti e prestigiose associazio-ni concertistiche italiane. Per Radio3Rai si è esibito nella rassegna “IConcerti del Quirinale”, trasmessi indiretta radiofonica nazionale edeuropea. Intensa anche l’attivitàall’estero: nel 2002, su invito delCidim, il Trio è stato impegnato inuna lunga tournée in Sud America(Cile, Argentina, Uruguay e Brasile),dove si è esibito in grandi teatri, condiretta radiofonica nazionale aMontevideo e diretta televisiva per laRadio Televisione brasiliana TvGlobo di Rio de Janeiro. Negli annisuccessivi il Trio è stato invitato adesibirsi presso prestigiose sale e inimportanti festival europei. Forte diun repertorio completo che spaziadal classico al moderno (Mozart,Beethoven, Brahms, Schubert,Schumann, Dvorak, Ravel,Shostakovic) il Trio è da sempremolto attento anche alla musicacontemporanea, eseguendo regolar-mente autori come Copland,Shchedrin, Kagel e Henze; nel 2005ha eseguito in prima esecuzioneassoluta il Triplo Concerto per violi-no, violoncello, pianoforte e orche-stra di Michele Dall’Ongaro, compo-sizione espressamente dedicata alTrio. Nel 2007 ha eseguito in primaitaliana il Segundo Trio di Luis DePablo. Nel 2006 la rivista Amadeusgli ha dedicato la propria coper-
“Soirèe parisienne"
C. DebussySonata per violino e pianoforteTrio per pianoforte, violino, violoncello
M. RavelSonata per violino e violoncelloTrio per pianoforte, violino, violoncello
tina per l’incisione dell’integraledelle opere per trio diShostakovic pubblicata dal men-sile. Dal 2005 il Trio è coinvoltonella promozione e diffusionemusicale, anche come direzioneartistica, di “Musica in Ateneo -dal Barocco a oggi”, rassegnaespressamente rivolta al mondogiovanile per una fruizione gra-tuita e di qualità della musicaclassica e contemporanea neglispazi dell’Università.
Martedì 11 dicembreTeatro Massimoore 21
Balletto
BALLETTO DISAN PIETROBURGO
LA BELLA ADDORMENTATAMusiche di P.I. CiaikovskijCoreografie M. Petipa
Spettacolo fuori abbonamento
Tra i capolavori ballettisticidell’ottocento, La BellaAddormentata rappresenta ilmassimo dell’espressioneclassica, in un clima di astra-zione teatrale, con più risaltoalla danza pura rispetto allevicende narrative. Fiore all’oc-chiello per il Balletto di SanPietroburgo con le favolose eincantate scenografie e costu-mi e le stupende musiche diP.I. Ciaikovskij, con le coreo-grafie originali di MariusPetipa, La bella addormentataè considerato uno dei piùgrandi balletti della Russiaimperiale. Questa produzioneè entusiasmante, con il suofinale romantico con tutti ipersonaggi delle fiabe che sipossano immaginare. La BellaAddormentata è proiettata inun futuro meraviglioso, oracome prima, quando si addor-mentò, più di cento anni fa.
Lunedì 17 dicembreTeatro Massimoore 21
Claude Debussy Centennial(1918-2018)
LORNA WINDSORsoprano
ANTONIO BALLISTApianoforte
Nuit d’étoiles (1880)L’âme évaporée (1891)Chansons de Bilitis (1897)La Flûte de PanLa ChevelureLe tombeau des Naïades
Fêtes Galantes I (1882)En sourdineFantochesClair de lune
Ariettes oubliées (1903)C’est l’extase langoureuseIl pleure dans mon coeurL’ombre des arbresPaysages belges - Chevaux de bois
Trois poèmes de Stéphane Mallarmé(1913)SoupirPlacet futileL’éventail
Noël des enfants qui n’ont plus demaison(1915)
Le melodie - Debussy era poco più cheun ragazzo, studiava al Conservatorio diParigi senza troppo successo ma, quasiin segreto, scriveva delle liriche di rarabellezza destinate ad una dama dellabuona borghesia parigina fornita di unabellissima voce di soprano leggero e diuno charme un pò civettuolo che riuscìa incatenare il cuore e i sensi di quelmusicista in erba. Tra queste liriche, chepaiono spesso frementi dichiarazionid'amore, si trovano i primi capolavori diDebussy. Vi si riconosce qualcosa diinconfondibilmente fluido ed eleganteche irradia già un poco di quello splen-dore che avvolgerà parecchi anni dopo icapolavori di "Claude de France". Questeliriche , e naturalmente quelle che sareb-bero seguite negli anni, costituisconouna specie di diario intimo e profondoche vale la pena di narrare, rievocare edascoltare, poiché sorpresa e meravigliaci attendono ad ogni battuta.Lorna Windsor comincia i suoi studimusicali fin dall’infanzia con lo studio delpianoforte e della viola. Studia successi-vamente pianoforte e canto alla GuidhallSchool of Music and Drama di Londracon Ellis Keeler e Johanna Peters. InFrancia studia con Gérard Souzay e siperfeziona presso Graziella Sciutti per ilrepertorio mozartiano e italiano. LornaWindsor dedica una gran parte della suaattività concertistica alla musica dacamera, il Lied, la melodia francese e lecanzoni americane. È insegnate al con-servatorio “G. Verdi” di Milano.Antonio Ballista, pianista, clavicembali-sta e direttore d’orchestra, ha studiato alConservatorio “G. Verdi” di Milano nellaclasse di Antonio Beltrami. Si è esibito induo con Bruno Canino per oltre 50 anni.Per via della sua predilezione per ilrepertorio vocale da camera, AntonioBallista è uno degli accompagnatori piùapprezzati dai cantanti in Italia. Alla ricer-ca di un ensemble che gli permettesse diproporre la musica più significativa delXX° secolo, Ballista ha fondato il gruppoNovecentoeOltre, costituito da musicistieccellenti, per proporre delle esecuzionipiene di poesia e immaginazione.
Concerto realizzato nell'ambito delProgetto CircolazioneMusicale in Italia del
Venerdì 11 gennaioTeatro Circusore 21
Solisti
KRYSTIAN ZIMERMANpianoforte
La vittoria del Grand Prix al ConcorsoChopin del 1975 ha aperto a KrystianZimerman le porte di una brillantecarriera internazionale che lo vedeprotagonista con i più celebri diretto-ri e orchestre e sui palcoscenici dellepiù importanti sale da concerto.Importanti anche gli incontri con ipiù grandi musicisti di oggi in forma-zioni cameristiche. Nel 2013, inoccasione del 100° anniversario dellanascita di Lutoslavski, Zimerman hasuonato il Concerto per pianoforte, alui dedicato, con le più importantiorchestre internazionali, e lo ha inci-so con i Berliner Philharmoniker e SirSimon Rattle per la DGG. Da moltestagioni viaggia con il suo pianoforte:l’essere completamente tranquilloper ciò che riguarda lo strumento, gliha permesso di eliminare o di ridurreal minimo tutto ciò che potrebbe dis-trarlo da questioni puramente musi-cali. Ha sviluppato un analogo
approccio nei confronti dellaregistrazione discografica.Durante i 30 anni di collabora-zione con la DeutscheGrammophon, ha inciso nume-rosi dischi che hanno ricevutoimportanti premi. Nel 1999 haregistrato i Concerti di Chopincon un’orchestra costituitaappositamente per questo pro-getto. Tra le esecuzioni storicheche lo hanno posto per semprenell’olimpo della musica classi-ca, ci sono quella con i WienerPhilharmoniker il 10 febbraio1985, la sua interpretazione delConcerto per pianoforte diRobert Schumann sotto la dire-zione di Herbert von Karajan, e iConcerti n. 3, 4 e 5 di Beethovennel settembre 1989 sotto ladirezione di Leonard Bernstein.Ultimo CD pubblicato:Lutoslawski Concerto per pia-noforte - BerlinerPhilharmoniler/Sir SimonRattle. Nel corso degli anniZimerman ha ricevuto numerosipremi internazionali: la Legioned’Onore francese, il Premiodell’Accademia MusicaleChigiana di Siena e il Leonie-Sonning Prize. Gli è stato confe-rito il Dottorato Honoris Causadell’Università di Katowice e laprima e più alta onorificenza perpersonaggi non legati al Corpomilitare, la croce al merito constella. Zimerman divide il suotempo tra la famiglia, l’attivitàconcertistica e cameristica. Si èposto il limite di 50 concertiall’anno ed ha un’aderenza tota-le alla sua professione: organiz-za personalmente la gestionedella sua carriera, studial’acustica delle sale da concerti,le ultimissime tecnologie diregistrazione e della costruzionedegli strumenti. E’ inoltreappassionato di psicologia ecomputer.
Programma da definire
Venerdì 25 gennaioTeatro Massimoore 21
Orchestre e Complessi
ACCADEMICI ITALIANIFilippo Pantieri, pianoforteGabriele Betti, flautoLuciano Franca, oboeMassimo Mondaini, cornoAlfonso Patriarca, fagotto
W.A. MozartQuintetto per pianoforte, oboe,clarinetto, corno, fagotto
M. AgostiniSestetto per pianoforte, flauto,oboe, clarinetto, corno, fagotto
F. PoulencSestetto per pianoforte, flauto,oboe, clarinetto, corno, fagotto
L’Ensemble Accademici Italiani,diretta emanazione della omonimaAssociazione, è formato esclusiva-mente da strumentisti di chiara famae docenti di Conservatorio.
Come da statuto della Associazione,che si occupa prevalentemente dellariscoperta del patrimonio musicaleitaliano meno frequentato,l’ensemble accanto a brani di compo-sitori più noti inserisce nelle proprieprogrammazioni musiche di uno opiù autori italiani meno eseguiti.
Venerdì 1 febbraioTeatro Massimoore 21
Orchestre e Complessi
QUINTETTO ELISEJudith Hamza, violinoStefania Franchini, violinoSilvio Di Rocco, violaStefano Morgione, violaMassimo Magri, violoncello
G. DonizettiQuintetto in do magg.
L.V. BeethovenQuintetto per archi in do magg. op. 29“La Tempesta”
J. BrahmsQuintetto per archi in fa magg. op. 88
Il Quintetto Elise è formato damusicisti che hanno condivisoun tratto significativo del loropercorso professionale in duetra le più rappresentative com-pagini cameristiche del panora-ma nazionale e internazionalecome I Musici di Roma e I SolistiAquilani.Il programma prevede un'operagiovanile di Donizetti, e duecapisaldi del repertorio per que-
sta formazione come l'op. 29 diBeethoven e l'op. 88 di Brahms.Il quintetto per archi in do maggioredi Donizetti, che risente molto dellaformazione classica ricevuta dapadre Stanislao Mattei al LiceoMusicale di Bologna, è caratterizzatada temi cristallini e una scritturasobria ma agile e gioiosa.Composizione stranamente pocoeseguita ma vero capolavoro ricco ditematiche affascinanti e complesse, ilQuintetto in do maggiore op. 29 "LaTempesta" di L.V. Beethoven è l'unicodei quattro quintetti per archi chenasce espressamente per tale organi-co. Le altre opere sono infatti rifaci-menti di altre composizioni. Alcunicritici ritengono che Beethoven abbiaadottato questa tipologia a cinquenon tanto per esigenze compositive,quanto per ottenere col raddoppiodella viola, una colorazione strumen-tale più efficace ed una maggioresonorità. Il quintetto in do maggioreè soprannominato "La Tempesta" perl'impetuoso movimento finale e fudedicato dall'autore nel 1801 alConte Moritz von Fries.Il Quintetto n. 1 in fa maggiore op. 88fu scritto da Brahms quasi di gettonella primavera dell'estate del 1882ad Ischl. Già alla fine di giugno diquell'anno la musica di questo lavorofu data in lettura da Brahms all'amicoTheodor Billroth, che in una letterainviata il 24 ottobre 1882 a ClaraSchumann, dice «...ogni tempo èdatato "primavera 1882", e davverotutto ha suono e soffio di primavera...euforia, gioia, musica di bellezza raf-faellesca! Eppure, in tanta semplicità,tutto s'impronta di splendida mae-stria. Tre tempi concisi, e in ognunol'arte contrappuntistica conferiscealla bellezza del suono musicale;tutto fluisce con tanta naturalezza dasembrare necessario e inevitabile.Non si può dire che un tempo sia piùbello o più significativo, interessante,artistico dell'altro».
Giovedì 7 febbraioTeatro Circusore 21
Progetti speciali
ORCHESTRA SINFONICADEL CONSERVATORIO“L. D’ANNUNZIO”DI PESCARAPatrick De Ritis, direttoreSandra Buongrazio, soprano
G. MahlerSinfonia n. 4 in sol magg.per orchestra e soprano solo
La ricorrenza dei 50 anni dalla statizza-zione del Conservatorio “LuisaD’Annunzio” di Pescara è l’occasioneper dare vita ad una iniziativa istituzio-nale di grande prestigio che coinvolgele Istituzioni cittadine e, più in genera-le, abruzzesi sia amministrative digoverno che musicali. In 50 anni diattività il Conservatorio “LuisaD’Annunzio” con la sua presenzacostante nel territorio della provinciadi Pescara, ha formato generazioni dimusicisti, sia professionisti che “sem-plici” amatori, contribuendo, in strettocontatto con le istituzioni cittadine, adarricchirne la scena culturale sempreponendosi al servizio della cittadinan-za fino a diventare un punto di riferi-mento artistico e identitario della Città.In questo contesto si inserisce conparticolare rilievo la duratura e profi-cua collaborazione con la Società delTeatro e della Musica “Luigi Barbara”,una sinergia che rappresenta l’idealemomento di sintesi della “missione”culturale dei due enti e che, in questaspecifica circostanza, si traduce insempre nuovi e interessanti eventi cheverranno realizzati durante tutto l’arcodell’anno.
L’Orchestra del Conservatorio “L.D’Annunzio” di Pescara nasce nel2008 con lo scopo di offrire agli stu-denti sia un approfondimento didatti-co, sia l’opportunità di un’esperienzaformativa a diretto contatto con ilmondo del lavoro. Composta da stu-denti, ex studenti e docenti delConservatorio, l’Orchestra con la suaregolare attività riempie oggi nel con-testo culturale cittadino uno spazioimportante, quello dei concerti sinfoni-co-corali, altrimenti vuoto ed offreanche la possibilità ai giovani talentidel Conservatorio di confrontarsi conun repertorio, quello del solista conl’orchestra, altrimenti di difficile espe-rienza. È stata ospite del Festival delleOrchestre Giovanili di Ischia e della“Settimana Mozartiana” di Chieti oltreche nelle stagioni delle principali asso-ciazioni concertistiche abruzzesi non-
chè di alcune delle Marche e delLazio. Nel suo repertorio - oltre aibrani sinfonici e sinfonico-coralitra cui spicca il “Requiem” di Verdieseguito per le celebrazioni delbicentenario verdiano e i “CarminaBurana” di Orff - è presente anchel’opera lirica: ha eseguito “DonPasquale” di Donizetti, “Il Barbieredi Siviglia”, “Il signor Bruschino” e“Cenerentola” di Rossini, “GianniSchicchi” e “Madama Butterfly” diPuccini, “Cavalleria rusticana” diMascagni e “Traviata” di Verdi.
Patrick De Ritis
Venerdì 15 febbraioTeatro Massimoore 21
Solisti
IVAN KRPANpianoforte
Premio “F. Busoni” 2017
A soli vent'anni, nel 2017, IvanKrpan si è aggiudicato il primopremio al Concorso PianisticoInternazionale Ferruccio Busoni,uno dei concorsi più prestigiosial mondo.“Krpan è un radicale pianista.Tutt’uno con lo strumento.Immerso in esso. Senza alcuncontatto col mondo esterno chenon sia musica. La sua interpre-tazione emana dallo strumento,non dalla persona. Quando conle lunghe mani cavalca sicuro la
L.V. BeethovenSonata in mi min. op. 90Sonata in mi magg. op. 109
F. BusoniSonatina seconda
F. LisztPensée des mortsAprès une lecture du Dante. Fantasiaquasi Sonata
tastiera, sembra far affiorare contranquillità qualcosa che è lì nasco-sto. Come farebbe un bambinosetacciando tra le dita la sabbia, pertrovare conchiglie” (Carla Moreni, Il Sole24 Ore)
“Di Krpan ha impressionato subitola maturità, la disinvoltura el’autorevolezza con cui ha propostoun programma interpretativamente- più ancora che tecnicamente - dif-ficile, interamente dedicato aSchumann e Chopin […] il solistaha regalato un’interpretazione cari-ca di ardore acceso, timbro control-lato con rigore, cantabilità sorrettada un colore fluente e scorrevole”(Bernardino Zappa, L’Eco di Bergamo)
“…le sue grandi mani sembranofatte apposta per accarezzare i tastidel pianoforte” (Arezzo Ora)Nato a Zagabria in una famiglia dimusicisti, Ivan Krpan inizia lo studiodel pianoforte all’età di sei annisotto la guida di Renata StrojinRichter. Attualmente si perfezionaall'Accademia di Musica della suacittà, nella classe di RubenDalibaltayan. Già in giovane età siaggiudica importanti premi in con-corsi nazionali ed internazionali aBruxelles, Zagabria, Mosca e inCina, nei Paesi Bassi e in Germania.Le Jeunesses Musicales in Croaziae la Zagreb Philharmonic Orchestralo hanno eletto Giovane Musicistadell’anno. Si è inoltre aggiudicatouna borsa di studio pressol'Accademia Internazionale diMusica in Liechtenstein. Ha parteci-pato a numerosi corsi di perfeziona-mento con docenti di fama interna-zionale. Il 2018 lo vedrà impegnatoin concerti in Italia, Croazia,Norvegia, Russia, Corea del Sud,Hong Kong, e nel 2019 si esibirà intournée che toccheranno varie cittàin Germania, Giappone, Italia eCorea del Sud per la seconda volta.Inoltre debutterà in grandi centrimusicali quali Monaco di Baviera,Vienna e Londra.
Martedì 19 febbraioTeatro Massimoore 21
Balletto
BALLET FLAMENCOESPAÑOLpresenta
CARMENDirezione, Regia & Light DesignerTito OsunaBalleriniNadia Pascual, Daniel Arencibia,Pedro Sanchez, Lisiane Sfair,Pablo Fraile, Benjamin Leiva,Marta Agüero, Alejandra RodriguezMusicistiPaco Soto, chitarraPedro Esparza, flauto e saxCantantiPaz De Manuel, Desire ParedesCostumiMarta Agüero
Spettacolo fuori abbonamento
Nel 2017 Tito Osunafonda il BalletFlamenco Español permostrare al mondo ladanza spagnola: clas-sica spagnola e fla-menco. Nasce cosìl'idea di creare un bal-letto che mostri tuttigli stili della danzaispanica rappresentatiin scena da solistiappartenenti allemigliori compagnie diflamenco del mondo.Ecco come viene creato lo spetta-colo di Flamenco Live. Fin dasubito nasce l’interesse da partedei produttori da diverse parti delmondo.
Tito Osuna appartiene alla quartagenerazione di una famiglia deditaal teatro e alle arti. Fin dalla tene-ra età, segue un percorso di pre-parazione e studio in diversi ambi-ti artistici: studia pianoforte consuo nonno Julio Osuna, professo-re e allievo preferito di EnriqueFernández Arbos, arpa con suopadre José Osuna, balletto classi-co con Angela Santos. Ha collabo-rato con numerose Compagniequali, fra l’altro, Russian Ballet ofMaya Plisetskaya, Balletto argen-tino di Julio Bocca, BallettoNacional de Cuba, Balletto diFernando Bujones, Ballet deBoston, Luisillo, AntonioMarquez, Paco de Lucia.
La Carmen, l’opera più suggestivadel compositore e pianista france-se Georges Bizet incontra la musi-ca popolare flamenca. Le notesensuali e armoniose sono rap-presentate in scena con l’eleganzadella danza classica spagnola e laforza pura del flamenco. Il sogget-to della Carmen, tratto da unanovella di Prosper Mérimée, vienequi interpretato mescolandodiversi stili della danza ispanicaesaltando il volto di una
Spagna antica di toreri e di passio-nali gitani. Il colore, potente, fruttodi una continua ricerca stilistica,impera ovunque sulla scena inter-pretando con audacia la maestositàdell’opera di Bizet.
Venerdì 1 marzoTeatro Massimoore 21
Jazz
LARRY WILLISTONY PANCELLAPiano Duet
HAPPY 120, DUKE!Duke EllingtonBilly Strayhorn songbook
“Se il jazz è sinonimo di libertàcreativa, il duetto ne è la manife-stazione più intima e seducente.E due pianoforti - nelle mani didue artisti sensibili - diventanol’iperbole della bellezza sonora”.
Stefano Zenni
Questo concerto rappresentauna occasione unica, il duo LarryWillis-Tony Pancella infattirende omaggio a Duke Ellington(1899-1974), uno dei più grandiprotagonisti del jazz, in occasio-
ne del 120° anniversario della suanascita, eseguendo un programmainteramente dedicato alle sue com-posizioni e a quelle del suo alter egoBilly Strayhorn. La scelta di riper-correre il repertorio ellingtonianonasce naturale e non è affatto nuovoper Willis e Pancella: oltre ad averloda sempre proposto nei concerti,entrambi condividono un profondorispetto ed amore per la tradizionedel jazz, e il songbook diEllington/Strayhorn è un veicoloesaltante ed ideale anche per gli ele-menti di modernità ed innovazioneche i due pianisti amano esprimere.
Larry Willis e Tony Pancella inizianoa collaborare nel 2002 con una seriedi concerti in Italia e all'estero esuccessivamente registrando undisco pubblicato dalla prestigiosaetichetta americana MapleshadeRecords accolto con grande favoredalla critica internazionale:JazzTimes definisce il disco "inten-samente swingante", All About Jazzscrive "un disco di crescente bellez-za di invenzioni e suoni", AudiophileAudition "disco di gran classe",Musica Jazz "Pancella e Willisriescono brillantemente nell’impre-sa grazie alla capacità di ascoltarsil’un l’altro, capaci di raggiungere unrespiro musicale comune".
Venerdì 8 marzoTeatro Massimoore 21
Solisti
ALEXANDER KOBRINpianoforte
L.V. BeethovenSonata n. 4 in mi bem. magg. op. 7
R. SchumannWaldszenen (Scene della foresta) op. 82
J. BrahmsSonata n. 3 in fa min. op.5
Definito dalla BBC il “Van Cliburn deinostri tempi”, il pianista AlexanderKobrin si colloca fra gli interpreti diprimissimo piano oggi nel mondo. IlNew York Times lo ritiene una prezio-sissima guida alle visioni ultraterrenee spirituali della musica diSchumann, in grado di esplorarne gliangoli più ombrosi così come le infio-rescenze, il tutto riprodotto in lussuo-si ritratti. L'esperienza di ascoltareAlexander Kobrin dal vivo è statadescritta al meglio da Nick Rogers:"L'abbagliante destrezza di Kobrin èsicuramente supernaturale da vede-re, ma il suo talento e la sua esecu-zione sono assolutamente umani".Kobrin è nato a Mosca nel 1980 e hainiziato lo studio del pianoforte all’e-tà di cinque anni alla celebre ScuolaSpeciale di Musica Gnessin, perfezio-nandosi successivamente alConservatorio Tchaikovsky con emi-nenti docenti quali Tatiana Zelikman eLev Naumov. Nel 2005 ha vinto ilprimo premio al Concorso VanCliburn, dopo aver ottenuto lo stessoriconoscimento ai Concorsi Busoni diBolzano, a Glasgow e all’Hamamatsu.Pochissimi pianisti al mondo posso-no vantare un Palmarès di questanatura. Da allora è ospite della NewYork Philarmonic, della TokyoPhilarmonic, della Russian NationalOrchestra, della Berliner Symphony,della BBC Symphony, collaborandocon direttori quali Michail Pletnev,Vassily Petrenko, Yuri Bashmet, MarkElder, Mikhail Jurowsky, JamesConlon, Claus Peter Flor, AlexanderLazarev. Ha tenuto recital nelle piùprestigiose sale del mondo ed è statoospite dei più importanti Festival inEuropa e in America. Kobrin amadedicare una parte del proprio tempoanche all’attività didattica, svolta ini-zialmente all’Accademia Gnessin diMosca, alla Columbus StateUniversity negli USA e attualmentealla Steinhardt School dell’Universitàdi New York. Kobrin è stato invitatoanche come membro di giuria neiConcorsi Busoni di Bolzano, al
Prix Animato a Parigi, al NeuhausInternational Piano Festival diMosca. Ha inciso vari Cd per le eti-chette Harmonia Mundi, Quartz eCentaur. Il Gramophone Magazine,recensendo un suo Cd perHarmonia Mundi dedicato allaSeconda Sonata di Rachmaninov,proposta nella revisione del 1931,ne elogia, al di là del virtuosismotempestoso, la capacità di coglierele più nascoste profondità ipnoti-che della partitura.
Venerdì 15 marzoTeatro Massimoore 21
Orchestre e Complessi
ANNA SEROVA& TANGO SONOSAnna Serova, violaAntonio Ippolito, bandoneonNicola Ippolito, pianoforteGerardo Scaglione, contrabbasso
La passionalità dell'opera italianaincontra gli appassionati ritmi deltango argentino. Le immortali arie,duetti e sinfonie dei grandi operistiitaliani, come Rossini, Verdi ePuccini, assumono un colorenuovo, vibrante ed originale, nellerivisitazioni di Roberto Molinelli,affidate alla virtuosità della violasolista di Anna Serova, accompa-gnata da Tango Sonos Trio.
Anna Serova, figura unica nelpanorama internazionale, ha rice-vuto negli ultimi anni dediche daalcuni dei più importanti composi-tori contemporanei. Musicistaeclettica, è anche straordinaria edappassionata interprete e ballerinadi Tango argentino.
Il progetto “Tango Sonos” è unarealtà consolidata nel panoramatanguero internazionale. Benconosciuti nelle stagioni concerti-stiche di tutta Europa, i TangoSonos collaborano da anni con ipiù grandi ballerini (Miguel AngelZotto & Daiana Guspero,Sebastian Arce & Mariana Montes,Neri Piliu & Yanina Quiñones,Pablo Moyano & RobertaBeccarini, Ruben Celiberti), musi-cisti (Anna Serova, RobertoMolinelli, Orchestra “RomaSinfonietta”, Adrian Fioramonti,Ruben Peloni, HyperionEnsemble) e con attori e registi difama internazionale (LindsayKemp, Sebastiano Lomonaco,Arnoldo Foà, Nestor Saied). Dal2015 fanno parte della celebrecompagnia “Tango x 2” di MiguelAngel Zotto, con cui calcano i pal-chi dei più importanti teatri euro-pei.
“TANGO ALL’OPERA”
El Tanguero de Sevilla(da “Il Barbiere di Siviglia”di G. Rossini)
Intermezzo(da “Cavalleria Rusticana” di P. Mascagni)
Coro a bocca chiusa(da “Madama Butterfly” di G. Puccini)
“Non più mesta”(da “La Cenerentola” di G. Rossini)
“Una furtiva lagrima”(da “L’Elisir d’Amore” di G. Donizetti)
“Brindisi”(da “Traviata” di G. Verdi)
“Una voce poco fa”(da “Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini)
“O mio babbino caro”(da “Gianni Scicchi” di G. Puccini)
Venerdì 22 marzoTeatro Massimoore 21
Orchestre e Complessi
ANJA LECHNERvioloncello
FRANÇOIS COUTURIERpianoforte
Dopo un decennio di lavorocondiviso nel TarkovskyQuartet e il recente lavorosu Pergolesi (con la cantan-te Maria Pia de Vito e il per-cussionista MicheleRabbia), la violoncellistatedesca Anja Lechner e ilpianista francese FrançoisCouturier presentano il loroduo. I percorsi che hannoavvicinato i due musicisti aquesto progetto sono diffe-renti. La Lechner è una musi-cista classica con un forte interesseper l’improvvisazione e Couturier èun musicista jazz che viaggia sem-pre più al di fuori di questi confini.Su "Moderato cantabile" presenta-no i loro arrangiamenti di tre affa-scinanti compositori tenuti forse unpò al margine della “grande” storiadella musica: G.I. Gurdjieff, Komitase Federico Mompou. Per molti versila loro musica rivela influenza dal-l’est, sia in termini di relazione conil folk tradizionale e la musica reli-giosa, sia da un punto di vista filo-sofico. Un’aria contemplativa perva-de la musica. Il programma ha deipunti in comune con il lavoro cheAnja Lechner aveva svolto sullamusica di Gurdjieff nel precedenteChants, Hymns and Dances (conVassilis Tsabropoulos), ma questoduo ha una sua identità propria. Iltempo trascorso in Armenia dallaLechner le ha fatto interiorizzare ilcontesto dal quale la musica emer-ge, facendo assumere al violoncelloil ruolo di voce solista. Le composi-zioni di Couturier, che tra l’altro hauna lunga esperienza sulla musicadi Mompou, donano al contempocontrasto e complementarietà. Ilpianista è stato inoltre influenzatodalle sonorità del medio oriente pervia della sua collaborazione conAnouar Brahem. "Moderato cantabi-le" è un album sorprendente e inso-lito, registrato nello studio diLugano nel 2013 e prodotto daManfred Eicher.
“MODERATO CANTABILE”
Musiche diKomitas VardapetGeorges Ivanovic GurdjieffFederico MompouFrançois Couturier
Sayyid Chant and Dance n. 3VoyageChinar EsCanciòn y danza ViMusica Callada XXVIII - Impresiones intimas ISoleil rougePapillonsHymn n. 8 - Night ProcessionN.11Fétes lontaines n. 3Impresiones intimas VIII "Secreto"
Via Liguria, 6 - Pescara - Tel. / Fax 085 4221463
QUOTE SOCIALI(comprensive di tessera riduzione soci)
Sostenitori ................................................................ L 76,00Ordinari .................................................................... L 8,00Circoli Aziendali ........................................................ L 7,00Giovani ..................................................................... L 6,00
La quota sociale “Giovani” è riservata ai nati nel 1995 e anni successivi
ABBONAMENTI(riservati ai soci - comprensivi di quota sociale)
Ordinario .................................................................. L 90,00Circoli Aziendali e over 65 ........................................ L 70,00Ridotto ...................................................................... L 50,00
L’abbonamento “Ridotto” è riservato ai giovani fino a 23 anni,allievi e docenti del Conservatorio di Pescara e Accademia Musicale, Cori
BIGLIETTIIngresso ................................................................... L 20,00
La Società è accreditata per l’utilizzo del Bonus Culturariservato ai diciottenni e per la Carta del Docente riser-vata agli insegnanti
Gli abbonati sono tenuti ad informarsi sulle date delle manifesta-zioni in quanto potrebbero verificarsi variazioni di calendario.
La Società si riserva di effettuare tutte quelle eventuali modifiche alprogramma che si rendessero necessarie per cause imprevedibili edi forza maggiore.
Gli abbonamenti si acquistano esclusivamente presso la sede dellaSocietà aperta dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19,30 (sabato pome-riggio chiuso).
Non sarà consentito l’ingresso in sala durante le esecuzioni
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PREVENDITE BIGLIETTIdal 24 settembre per tutti i concerti e i balletti
presso la sede della Società in via Liguria, 6dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19,30 (sabatopomeriggio chiuso). Tel/Fax 085 4221463
www.socteatromusica.it - facebook.com/[email protected]
online
Venerdì 29 marzoTeatro Massimoore 21
Orchestre e Complessi
FRANCESCA DEGOviolino
MARTIN OWENcorno
MARIA PERROTTApianoforte
La violinistaFrancesca Dego èconsiderata fra lemigliori interpretiitaliane di oggi.Artista DeutscheGrammophon dal2012, fin dal suodebutto discograficocon i 24 Capricci diPaganini suonati sul
Guarneri del Gesùappartenuto a Ruggiero Ricci si èimposta nel panorama musicale con-temporaneo. Dal 2013 al 2015 si èdedicata all’incisione delle sonate perviolino e pianoforte di Beethoven. Inautunno 2017 è uscito il suo discocon concerti di Paganini e Wolf-Ferrari.
L’inglese Martin Owen è consideratouno dei maggiori suonatori di cornod’Europa. Si è esibito come solista emusicista da camera in tutto ilmondo. Al momento è primo cornoalla Bbc Symphony Orchestra; èstato per dieci anni primo corno allaRoyal Philharmonic Orchestra e dal2012 è stato nominato primo cornodella Berliner Philharmoniker. Èanche primo corno dell’ensemble dimusica da camera californianoCamerata Pacifica e dei britanniciBritten Sinfonia e Haffner Ensemble.Owen ha lavorato a oltre 300 colonnesonore di film, inclusi film di JamesBond, Star Wars, Harry Potter, IlGladiatore e Pirati dei Caraibi.
Maria Perrotta è applaudita dal pub-blico e dalla critica come pianistaparticolarmente comunicativa e sen-sibile. Si afferma in importanti con-corsi internazionali e presto si impo-ne sulla scena internazionale comeuna significativa interprete bachiana.La sua incisione dal vivo delleVariazioni Goldberg di Bach ottienel’entusiastico favore della critica spe-cializzata (Amadeus, Musica,Suonare News, premio della critica2012 promosso dalla rivista Musica& Dischi).
R. SchumannSonata n. 1 in la min. op. 105per violino e pianoforte
G. LigetiTrio per violino, corno e pianoforte “Homage to Brahms”
O. MessiaenAppel Interstellaire per corno solo
J. BrahmsTrio in mi bem. magg. op. 40per violino, corno e pianoforte