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5 Rete viaria 124

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5 Rete viaria 124

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Intervento di trasformazione: rete viaria

5.1 Contesto di riferimento: tessuti insediativi

Tessuti urbani compatti /consolidati

La rete viaria in un ambito urbano compatto è solitamente aderente ai tracciati fondativi, sia nell’armatura centrale sia nell’ordito della maglia di relazione territoriale. L’intervento di trasformazione di un’infrastruttura offre a volte l’opportunità, ripercorrendo la storia dei luoghi, di ricomporre l’assetto paesistico: correggere gli errori del recente passato come l’eccessiva cementificazione, l’interramento delle rogge, l’impoverimento dell’eauipaggiamento vegetale.

Interventi di trasformazione urbanistica della rete viaria principale all’interno di aree urbane compatte, in un contesto caratterizzato dal limite tra pianura e collina

Stralcio della Tavoletta IGMI prima levata 1889 Ortofoto CGR Programma IT2000 Stralcio della Tavola E2.2. Paesaggio e Ambiente del

PTCP

Cfr. Galleria di buone pratiche

5.1; 5.2

Cfr. IIl progetto di strade nel territorio

Cap. 2.2 Cap. 5b

Appendice Abaco progettuale

Cfr. IInterventi di valorizzazionedelle aree spondali e corsi d’acqua Schede tecniche di

intervento 7.17

125

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MATRICE DEGLI INDIRIZZI/RACCOMANDAZIONI

CRITERI DI VALUTAZIONE

ELEMENTI DI ATTENZIONE

INDIRIZZI DI RIFERIMENTO

INDICAZIONI PROGETTUALI

INC

IDEN

ZA

MO

RFO

LOG

ICA

E T

IPO

LOG

ICA

Morfologie naturali ed artificiali del sito Trame territoriali Tipologie costruttive Sistemi/aree di interesse naturalistico Sistema viabilistico

Adeguamento all’andamento naturale del terreno (curve di livello)ed alle significative trasformazioni antropiche (terrazzamenti, terrapieni...) Rispetto dei tratti di organizzazione territoriale dominanti Attenzione alle caratteristiche fondative del tratto di rete viaria interessato (strada commerciale, residenziale, turistica…) Valorizzazione di viali, parchi, canali... Miglioramento della sicurezza stradale

Relazione con le morfologie consolidate del sito per identificare il migliore inserimento ambientale dell’intervento evitando modifiche artificiose ai tracciati viari Coerenza con il disegno dei tessuti urbani, del reticolo idrografico, della maglia viaria storica per definire le caratteristiche dell’intervento Conferma delle peculiari relazioni tra strada, spazio pubblco, semipubblico, privato, tessuto urbano Verifica della possibilità di razionalizzare i sottoservizi tramite realizzazione di tunnel tecnologici Rispetto ed integrazione delle aree di valenza ambientale e delle reti ecologiche esistenti ed in progetto Verifica della possibilità di riapertura e valorizzazione delle rogge oggi interrate Verifica della possibilità di attivare strategie per la moderazione del traffico veicolare e per la salvaguardia dei pedoni (zona 30...)

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CRITERI DI VALUTAZIONE

ELEMENTI DI ATTENZIONE

INDIRIZZI DI RIFERIMENTO

INDICAZIONI PROGETTUALI

INC

IDEN

ZA

LI

NG

UIS

TIC

A:

STIL

I, M

ATE

RIA

LI,

CO

LORI

Caratterizzazioni congruenti alla dominanza dello stretto ed ampio contesto Compiutezza dell’ intero intervento

Utilizzo di forme, colori, in continuità con la tradizione locale Definizione e cura degli spazi di margine ed arredo urbano

Opportunità di utilizzo di manti drenanti, lapidei ed in conglomerato colorato Attenzione alla progettazione di percorsi pedonali, marciapiedi, aree a verde, pensiline d’autobus, spartitraffico...

INC

IDEN

ZA

VIS

IVA

Contestualizzazione

Articolazione della sezione stradale Salvaguardia delle emergenze architettoniche d’area

Differenziazione del calibro e delle caratteristiche del tracciato in relazione al contesto di riferimento (viale urbano, strada di distribuzione, piazza...) Minimizzazione delle infrastrutture di pura funzione viabilistica (guard-rail,paracarri, spartitraffico...) per conferire maggiore continuità visiva e fruitiva agli spazi Attenzione all’impatto di viadotti. percorsi pedonali aerei...(preferire ove possibile i sottopassi) Rispetto e valorizzazione dei coni visuali verso il centro e verso la valle

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CRITERI DI VALUTAZIONE

ELEMENTI DI ATTENZIONE

INDIRIZZI DI RIFERIMENTO

INDICAZIONI PROGETTUALI

INC

IDEN

ZA

AM

BIE

NTA

LE

Grado complessivo di “perturbazione ambientale” proposto nel contesto naturale ed antropico, stretto ed ampio

Controllo del livello di impermeabilizzazione dei suoli Appropriatezza dell’apparato arboreo ed arbustivo Rispetto e salvaguardia degli aspetti naturalistici e rafforzamento delle connessioni biologiche all’interno della città Risparmio energetico ed inquinamento luminoso

Minimizzazione delle superfici impermeabili e/o realizzazione di vasche di laminazione delle acque meteoriche Evitare le aree a parcheggio non trattate con appropriato apparato arboreo Valorizzazione ed integrazione dei percorsi di permeabilità urbana legati al reticolo idrografico minore o di connessione tra le aree a verde di interesse cittadino (parchi, giardini, aiuole...) Progettazione di ecotunnel per contribuire alla continuità delle reti ecologiche anche all’interno del tessuto urbano Salvaguardia del reticolo idrografico minore mediante interventi di ingegneria naturalistica evitando l’interramento in manufatti di calcestruzzo Verifica e controllo del grado di illuminamento notturno tramite regolatori di flusso

INC

IDEN

ZA

SIM

BO

LIC

A

Appartenenza a sistemi/distretti di carattere storico, turistico, commerciale...

Salvaguardia dei manufatti della cultura architettonica e/o materiale oggetto di celebrazione religiosa, storica, artistica, letteraria... Conservazione e rafforzamento del grado di permeabilità urbana

Salvaguardia e valorizzazione delle rimanenti testimonianze urbane di rapporto con l’acqua (passerelle, ponti, lavatoi, mulini...) Valorizzazione ed integrazione dei percorsi protettiesistenti ed in progetto (percorsi pedonali, tematici...) Attenzione progettuale all’abbattimento delle barriere architettoniche (pavimentazioni, marciapiedi, arredi fissi...)

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1. Una vista di Via Corridoni verso il centro città

2. Affacci di diversa natura in corrispondenza di via Leone XIII

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3. Un marciapiede verso la valle

4. Un fronte a due piani con significativi arretramenti dalla strada (sinistra). Un fronte a sette piani con attività commerciali a terra (destra)

5. Il cavalcavia della circonvallazione Plorzano

6. Spartitraffico e segnaletica stradale in corrispondenza del cavalcavia

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Intervento di trasformazione: rete viaria

5.2 Contesto di riferimento: tessuti insediativi

Aree periurbane di frangia/della porosità insediativa

La rete viaria, considerata nel suo articolato insieme (autostrade, strade extraurbane, secondarie e vicinali, maglia di appoderamento, piste ciclabili...), da una funzione prettamente ingegneristica-funzionalista (infrastruttura a servizio della circolazione), assurge oggi a significati più complessi: elemento di strutturazione dei caratteri paesaggistici dei luoghi attraversati, richiamando un’attenzione particolare ai caratteri del sito e alla necessità di una progettazione integrata e attenta al contesto di relazione.

Asse viario di rilevanza sovracomunale (provinciale) tra l’alta e la bassa pianura, fortemente interessato dai flussi promiscui della rete viaria locale

Stralcio della Tavoletta IGMI prima levata 1889 Ortofoto CGR Programma IT2000 Stralcio della Tavola E2.2. Paesaggio e Ambiente del

PTCP

Cfr. Galleria di buone pratiche

5.3

Cfr. IIl progetto di strade nel territorio

Cap. 2.2 Cap. 5

Appendice Abaco progettuale

Cfr. IInterventi di valorizzazionedelle aree spondali e corsi d’acqua Schede tecniche di

intervento 7.16; 7.17

131

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MATRICE DEGLI INDIRIZZI/RACCOMANDAZIONI

CRITERI DI VALUTAZIONE

ELEMENTI DI ATTENZIONE

INDIRIZZI DI RIFERIMENTO

INDICAZIONI PROGETTUALI

INC

IDEN

ZA

MO

RFO

LOG

ICA

E T

IPO

LOG

ICA

Caratteri geo-morfologici del luogo Sistemi degli spazi aperti e delle aree di interesse ambientale e naturalistico Caratteri del tessuto urbano esistente Rete dei tracciati di comunicazione (stradali/poderali, piste ciclabili)

Gli interventi dovranno integrarsi armoniosamente con le morfologie naturali (versanti vallivi, sponde, scarpate, terrazzi fluviali) e le morfologie antropiche (terrazzamenti, ciglionature) del terreno La localizzazione e l’orientamento degli interventi dovranno rispettare i tratti di organizzazione territoriale dominanti al fine di instaurare un rapporto dialogico con il paesaggio circostante I manufatti dovranno rapportarsi al tessuto urbano preesistente ponendo attenzione al disegno urbano del limite I manufatti dovranno rapportarsi in maniera adeguata (distanze) alla rete viaria nella sua complessità, ponendo attenzione agli innesti sulla rete (locale/di attraversamento)

Rispetto e integrazione dei caratteri del sito, evitando artificiose modifiche alle morfologie consolidate del luogo oggetto di intervento, mantenendo un disegno attento e coerente rispetto ai tratti territoriali dominanti (reticolo idrografico, maglia viaria storica) Rispetto e valorizzazione delle aree a valenza ambientale di prossimità come elementi di interfaccia tra l’ambiente urbano e lo spazio aperto rurale/naturale; Da evitare artificiosi tombinamenti dei corsi d’acqua; Possibile utilizzo di piantumazioni come disegno del “bordo vivo” dell’intervento Evitare spazi di transizione residuale non trattati (es. ghiaioni di allargamento banchine a parcheggio mezzi abusivo....) e attenzione alla possibilità di realizzare e integrare la rete dei sottoservizi in tunnel tecnologici. Possibile funzione di nuovo margine disegnato del tessuto urbano Cura e attenzione della possibile funzione di “porta di accesso” all’abitato dell’infrastruttura Cura delle relazioni tra strada e tessuto urbano, con attenzione del rapporto tra spazio pubblico, semipubblico e privato. Attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche L’infrastruttura deve connettersi con la viabilità locale per garantirne la continuità territoriale Moderazione del traffico veicolare (tramite interventi di traffic calming) con attenzione alle utenze deboli (pedoni/ciclisti), possibilità di realizzazione della rete ciclo-pedonale in sede propria

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CRITERI DI VALUTAZIONE

ELEMENTI DI ATTENZIONE

INDIRIZZI DI RIFERIMENTO

INDICAZIONI PROGETTUALI

INC

IDEN

ZA

LI

NG

UIS

TIC

A:

STIL

I, M

ATE

RIA

LI,

CO

LORI

Caratteri “linguistici” prevalenti nel contesto di stretta prossimità in rapporto ai riferimenti storico-culturali dominanti nel paesaggio

Rispetto dei caratteri architettonici tipici del luogo per un inserimento armonioso del manufatto nel paesaggio

Cura del manto stradale e degli spazi di relazione con possibilità di utilizzo di materiali drenanti, lapidei, conglomerati colorati... Coerenza e cura della progettazione degli elementi di arredo urbano (forma e materiali) Il rapporto tra gli spazi aperti pubblici/collettivi e privati deve mantenere il tradizionale legame di continuità funzionale e visiva

INC

IDEN

ZA

VIS

IVA

Ingombro visivo e “skyline” Rapporto/contrasto cromatico

Favorire l’integrazione del manufatto nel paesaggio valorizzandone la percezione visiva dell’insieme

Rispetto dei “coni” visuali verso il nucleo urbano e verso lo spazio aperto

Verifica del rapporto di scala con l’intorno di stretta prossimità (es rapporti “pieni/vuoti” con il tessuto edilizio esistente e lo spazio aperto circostante) Attenzione alle quote dell’infrastruttura (es viadotti, sottopassi) che devono integrarsi armoniosamente con il contesto

INC

IDEN

ZA

A

MBIE

NTA

LE

Alterazione del livello di qualità ambientale del contesto

Rispetto e salvaguardia degli aspetti naturalistici/ecologici con valorizzazione e rafforzamento del sistema ambientale complessivo

Attenzione ala corretta gestione del grado di illuminamento notturno Attenzione alla progettazione di ecodotti per il passaggio della fauna terricola di piccolo taglio (continuità dei percorsi ecologici) Salvaguardia e potenziamento delle connessioni ecologiche Utilizzo di piantumazioni (filari, siepi...) di adeguata estensione lungo l’infrastruttura come filtro ambientale con funzione di mitigazione (assorbimento di suoni e inquinanti) tra le zona urbanizzata e gli spazi aperti

INC

IDEN

ZA

SIM

BO

LIC

A Valori simbolici e luoghi di

riferimento per la collettività Salvaguardia e valorizzazione dei luoghi (della celebrazione storica, sociale, artistica....) e dei manufatti appartenenti alla cultura tradizionale e alla memoria comune degli abitanti

Salvaguardia e valorizzazione dei percorsi e degli attraversamenti storici e di memoria collettiva (es guadi) Valorizzazione dei manufatti (filande, ponti, santelle...) legati alla cultura e al paesaggio del luogo (da assumersi come guida per la progettazione)

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1)

3)

2)

Nelle immagini, esempi di trattamento dei bordi nel caso in cui l’infrastruttura assurga a ruolo di “porta di accesso” all’abitato: 1) porta di accesso costituita da un filare di alberi, 2) porta di accesso segnalata con elementi di arredo urbano e vegetali, 3) porta di accesso realizzata attraverso una rotatoria con elementi naturali

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Intervento di trasformazione: Rete viaria 5.3 Contesto di riferimento: spazi aperti

spazi della produzione agricola

Il rapido sviluppo dei centri urbani determina la realizzazione di nuovi assi viari, che rispondono soprattutto alla necessità di migliorare il grado di connessione territoriale. La nuova viabilità non sempre dialoga e si inserisce nella trama territoriale esistente, causando la cesura della continuità paesistica presenti nelle aree agricole e la frammentazione della funzionalità ecosistemica.

Addizioni urbane, sorte nell’ambito della bassa pianura, orientate da un asse viario storico

Stralcio della Tavoletta IGMI prima levata 1889 Ortofoto CGR Programma IT2000 Stralcio della Tavola E2.2. Paesaggio e Ambiente del

PTCP

Cfr. Galleria di buone pratiche

5.4; 5.5

Cfr. IInterventi di valorizzazionedelle aree spondali e corsi d’acqua Schede tecniche di

intervento 7.18

Cfr. IIl progetto di strade nel territorio

Cap 2.2 Cap 5c

Appendice Abaco progettuale

135

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MATRICE DEGLI INDIRIZZI/RACCOMANDAZIONI

CRITERI DI VALUTAZIONE

ELEMENTI DI ATTENZIONE

INDIRIZZI DI RIFERIMENTO

INDICAZIONI PROGETTUALI

INC

IDEN

ZA

M

ORFO

LOG

ICA

E

TIPO

LOG

ICA

Morfologie naturali ( scarpate, terrazzi fluviali, forre, ecc.) Morfologie antropiche (terrazzamenti, ciglionature, scarpate di contenimento, centuriazione)

Rispetto delle forme naturali e collocazione dell’insediamento ad una distanza che ne salvaguardi la visibilità Rispetto della trama tradizionale creata dalla centuriazione e da altri macrointerventi di bonifica storica

La progettazione dell’asse viario si avvalga di studi storici e assecondi il più possibile la trama tradizionale creata dalla centuriazione

INC

IDEN

ZA

LI

NG

UIS

TIC

A:

STIL

I,

MA

TERIA

LI,

CO

LORI

Caratterizzazioni congruenti alla dominanza di ampio contesto

Utilizzo di materiali coerenti al contesto

L’installazione di barriere antirumore a difesa di cascine non si avvalga di essenze arboree e arbustive e materiale inerte

INC

IDEN

ZA

VIS

IVA

Ingombro visivo Alterazione della fruizione territoriale visiva del contesto paesistico se in srilevato

Mascheramento con siepi e alberature coerenti con il sistema verde tradizionale Privilegiare la realizzazione di strutture viarie a basso impatto visivo Mitigazione dell’ingombro visivo della cartellonistica stradale e pubblicitaria

Messa a dimora, ai bordi dell’asse viario, di siepi e alberature coerenti con il sistema verde tradizionale mediante l’utilizzo di essenze autoctone Privilegiare la realizzazione di strutture viarie a livello del piano di campagna o all’occorrenza in trincea Minimizzazione delle infrastrutture viabilistiche e divieto di istallazione di cartelli pubblicitari

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CRITERI DI VALUTAZIONE

ELEMENTI DI ATTENZIONE

INDIRIZZI DI RIFERIMENTO

INDICAZIONI PROGETTUALI

INC

IDEN

ZA

AM

BIE

NTA

LE

Continuità bio-ecologica dei corsi d’acqua naturali e artificiali e l’equipaggiamento paesistico-ambientale (con funzione di corridoi ecologici di I° livello) Nuovi ambiti ecotonali Alterazione della fruizione uditiva e olfattiva del contesto Macchie boscate e ambienti seminaturali ( con funzione di gangli e stepping stones) Siepi (con funzione di corridoi ecologici di II° livello) Impermeabilizzazione dei suoli

Salvaguardia e rafforzamento degli elementi paesistico-ambientali dei corsi d’acqua e rafforzamento della connessione biologica, anche mediante ecodotti Contenimento dei fenomeni di degrado dei nuovi ambienti ecotonali Contenimento dei fenomeni di degrado e di inquinamento acustico e olfattivo con strutture paesistiche-ambientali lineari Conservazione assoluta delle macchie boscate storiche Raccordo delle sistemazioni a verde con la trama delle siepi interpoderali e di equipaggiamento vegetale dei corsi d’acqua,

Rafforzamento della fascia boscata lungo i corsi d’acqua che l’asse viario interseca Costruzione di sottopassi e passerelle per il passaggio di piccoli vertebrati terrestri nell’intersezione con il reticolo idrografico (Fig.3) Impianto di una fascia boscata lungo i margini dell’asse viario che mitighi l’impatto strada-campagna, valorizzi il nuovo ambiente ecotonale e mitighi i fenomeni di degrado e di inquinamento acustico e olfattivo (Fig. 1) La progettazione dell’asse viario eviti l’eradicazione e il ridimensionamento di macchie boscate consolidate Messa a dimora di una fascia boscata lungo i margini dell’asse viario, tale da raccordarsi con la trama delle siepi interpoderali e di equipaggiamento vegetale dei corsi d’acqua, incrementando la densità della trama delle siepi locali, mediante impianti che intercorrono l’area a fianco della strada e le sue pertinenze, anche con accordi con gli operatori agricoli locali (Fig. 2)

INC

IDEN

ZA

SIM

BO

LIC

A Appartenenza a percorsi di fruizione

collettiva

Permettere la salvaguardia di continuità dei percorsi e suo rafforzamento visivo mediante interventi di risignificazione paesistico-ambientale

Salvaguardia di continuità dei percorsi che l’asse viario interseca e suo rafforzamento visivo mediante interventi di piantumazione con essenze autoctone

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Fig. 1- Esempi di barriere fonoassorbenti utilizzando specie vegetali e materiale inerte

Fig. 3 b - Sottopassi per piccoli vertebrati

Fig. 3 a - Ecotunnel per vertebrati di piccola taglia

Fig. 2 - L’inserimento di fasce verdi concorre ad accrescere l’interesse per la fruizione visiva del paesaggio e del tracciato, favorisce la continuità bio-ecologica e svolge una funzione di corridoi ecologici di I° livello

Fig. 3 c - Schema grafico di ecodotto

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Intervento di trasformazione: rete viaria 5.4

Contesto di riferimento: spazi aperti Sistermi ambientali di relazione

L’area si caratterizza per la presenza di una ricca trama di siepi, connesse con gangli e con il corridoio eco-biologico primario del Brembo. La struttura ambientale dell’area compensa in termini di qualità ambientale l’esercizio di un’agricoltura intensiva e semplificante. L’inserimento di assi più o meno importanti nella rete viaria determina una interruzione della continuità ecologica di corridoi e costituisce un elemento di forte frammentazione territoriale.

Inserimento di assi viari primari in ambito di pianura su elementi lineari del sistema ambientale di relazione

Stralcio della Tavoletta IGMI prima levata 1889 Ortofoto CGR Programma IT2000 Stralcio della Tavola E2.2. Paesaggio e Ambiente del PTCP

Cfr. Galleria di buone pratiche

5.4; 5.5

Cfr. IIl progetto di strade nel territorio

Cap 2.2 Cap 5c

Appendice Abaco progettuale

Cfr. IInterventi di valorizzazionedelle aree spondali e corsi d’acqua Schede tecniche di

intervento 7.18

139

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MATRICE DEGLI INDIRIZZI/RACCOMANDAZIONI

CRITERI DI VALUTAZIONE

ELEMENTI DI ATTENZIONE

INDIRIZZI DI RIFERIMENTO

INDICAZIONI PROGETTUALI

INC

IDEN

ZA

M

ORFO

LOG

ICA

E

TIPO

LOG

ICA

Morfologie naturali (scarpate, terrazzi fluviali, forre, ecc.)

Morfologie antropiche (opere di bonifica storica, ciglionamenti) Presenza di sistemi/aree di interesse naturalistico

Coerenza alle regole organizzative degli insediamenti e del paesaggio rurale

Rispetto delle forme naturali e collocazione dell’insediamento ad una distanza che ne salvaguardi la conservazione

Rispetto della trama territoriale tradizionale creata dall’azione antropica

Coerenza con la rete verde locale

Inserimento di fasce di rispetto di larghezza adeguata alla salvaguardia degli elementi morfologici di valore naturalistico Ricucitura della trama territoriale alterata dall’insediamento Ricostruzione o ripristino di ecosistemi e reti verdi di elementi di valore paesistico- ambientale

INC

IDEN

ZA

LI

NG

UIS

TIC

A:

STIL

I, M

ATE

RIA

LI,

CO

LORI

Trattamento delle superfici a verde, alberature, pavimentazioni, muti e muretti di contenimento

Salvaguardia della permeabilità del suolo e della copertura arborea

Utilizzo di coperture permeabili per le aree di servizio dell’insediamento (parcheggi, aree di deposito, ecc.) Utilizzo di specie vegetali coerenti con forme e colori del manto vegetale originale per l’arredo di aree di pertinenza dell’insediamento

INC

IDEN

ZA

VIS

IVA

Ingombro visivo Alterazione della fruizione territoriale visiva

Privilegiare realizzazione di strutture viarie a livello di piano di campagna o in trincea Ricostruzione della continuità visiva

Mitigazione dell’infrastruttura mediante l’utilizzo di cortine vegetali con funzione paesaggistica

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CRITERI DI VALUTAZIONE

ELEMENTI DI ATTENZIONE

INDIRIZZI DI RIFERIMENTO

INDICAZIONI PROGETTUALI

INC

IDEN

ZA

AM

BIE

NTA

LE

Interruzione di continuità bio-ecologica di corridoi Formazione di ambiti ecotonali degradati Alterazione della fruizione uditiva e olfattiva del contesto

Ricostruzione della continuità ecologica interrotta dall’infrastruttura Contenimento dei fenomeni di degrado e di inquinamento acustico e olfattivo con barriere vegetali

Realizzazione di fasce vegetali ai margini dell’infrastruttura con essenze tipiche dell’ambito planiziale (farnia, carpino bianco, olmo campestre) di larghezza adeguata alla creazione di un corridoio seminaturale con funzione di connessione, di assorbimento di suoni e inquinanti) (fig. 1) Connessione del corridoio verde con il sistema di siepi interpoderali in modo da ricreare una trama verde Creazione di ecodotti e sottopassi che ristabiliscano la connessione ecologica tra i due ambiti di elevata qualità ambientale separati dall’infrastruttura (fig. 2)

INC

IDEN

ZA

SIM

BO

LIC

A Appartenenza a percorsi di fruizione

collettiva Appartenenze ad ambito oggetto di celebrazione letterarie, artistiche, storiche, religiose

Salvaguardia ed integrazione di percorsi della viabilità minore esistenti e in progetto Salvaguardia dei valori naturalistici del luogo, accentuati dalla presenza di un parco

Valorizzazione di percorsi ciclopedonali di collegamento tra aree di pregio naturalistico Valorizzazione delle emergenze naturalistiche presenti nelle aree prossime all’impianto

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Gli interventi di inserimento di un asse viario devono essere finalizzati a mitigarnel’effetto barriera rispetto alla circolazione di organismi animali e a superare laframmentazione della continuità paesaggistica e ecologica prodotta nel contestoattraversato. A tale scopo possono essere realizzate fasce vegetali in grado dicontenere gli effetti inquinanti del traffico e di rigenerare la continuità ecologica epaesaggistica del contesto. La costruzione di ecodotti garantirebbe alla faunaterricola la possibilità di superare il forte elemento di frammentazione costituitodalla infrastruttura viaria

Fig. 1 – Esempio diattraversamento conponte verde di arterie agrande scorrimento

Fig. 2 – le fasce vegetaliutilizzate per mitigarel’impatto visivo einquinante del trafficoconnesse con siepipossono rinforzare latrama verde esistenteelementi

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Intervento di trasformazione: rete viaria

5.5 Contesto di riferimento: spazi aperti

Sistemi ambientali strutturanti

L’alveo del fiume Serio è interessato dal tracciato della nuova arteria di fondovalle realizzata in parte su rilevato e in parte su alti piloni in cemento. L infrastruttura interessa sle aree perifluviali e, a tratti, il letto del fiume. Il manufatto rappresenta un segno forte nel nuovo paesaggio locale. Il corso della strada, parallelo all’asta fluviale, maschera da terra l’osservazione dello sbocco delle valli laterali e altera sensibilmente l’assetto paesistico compositivo dell’alveo e delle aree spondali. La sua presenza costituisce un ulteriore elemento di discontinuità e frammentazione visiva ed ecologica accentuando il disordine insediativi del fondovalle.

Inserimento di assi viari in ambito vallivo su elementi lineari del sistema strutturante

Stralcio della Tavoletta IGMI 1934 Ortofoto CGR Programma IT2000 Stralcio della Tavola E2.2 Paesaggio e Ambiente del PTCP

Cfr. Galleria di buone pratiche

5.4; 5.5

Cfr. IIl progetto di strade nel territorio

Cap 2.2 Cap 5c

Appendice Abaco progettuale

Cfr. IInterventi di valorizzazionedelle aree spondali e corsi d’acqua Schede tecniche di

intervento 7.18

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MATRICE DEGLI INDIRIZZI/RACCOMANDAZIONI

CRITERI DI VALUTAZIONE

ELEMENTI DI ATTENZIONE

INDIRIZZI DI RIFERIMENTO

INDICAZIONI PROGETTUALI

INC

IDEN

ZA

M

ORFO

LOG

ICA

E

TIPO

LOG

ICA

Forme naturali del suolo Morfologie antropiche (canali, manufatti, interventi di bonifica, ciglionature, ecc.) Presenza di aree di rilevanza naturalistica Coerenza rispetto alle regole compositive degli insediamenti e delle aree spondali

Salvaguardia delle forme naturali Rispetto della trama tradizionale creata e di altri

macrointerventi di bonifica storica

Riqualificazione e valorizzazione dei terrazzi fluviali Conservazione dei segni di interventi storici di trasformazione del territorio

INC

IDEN

ZA

LI

NG

UIS

TIC

A:

STIL

I, M

ATE

RIA

LI,

CO

LORI

Trattamento delle superfici a verde, alberature, pavimentazioni, muri e muretti di contenimento

Salvaguardia della permeabilità del suolo e della copertura arborea Salvaguardia dell’assetto territoriale tradizionale

Utilizzo di specie vegetali coerenti con forme e colori del manto vegetale originale

INC

IDEN

ZA

VIS

IVA

Ingombro visivo Alterazione della fruizione territoriale visiva

Privilegiare realizzazione di strutture viarie a livello di piano di campagna o in trincea Ricostruzione della continuità visiva

Mitigazione dell’infrastruttura mediante l’utilizzo di cortine vegetali con funzione paesaggistica (Fig. 1)

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CRITERI DI VALUTAZIONE

ELEMENTI DI ATTENZIONE

INDIRIZZI DI RIFERIMENTO

INDICAZIONI PROGETTUALI

INC

IDEN

ZA

AM

BIE

NTA

LE

Interruzione di continuità bio-ecologica di corridoi Formazione di ambiti ecotonali degradati Alterazione della fruizione uditiva e olfattiva del contesto

Ricostruzione della continuità paesistica ed ecologica interrotta dall’infrastruttura Contenimento dei fenomeni di degrado e di inquinamento acustico e olfattivo con barriere vegetali

Realizzazione di fasce vegetali ai margini dell’infrastruttura con essenze tipiche dell’ambito vallivo (farnia, frassino maggiore, acero montano, carpino bianco, olmo campestre) di larghezza adeguata alla creazione di un corridoio seminaturale con funzione di connessione, di assorbimento di suoni e inquinanti) Connessione della struttura vegetale lineare con il sistema strutturante dei versanti vallivi (Fig. 2) Creazione di ecodotti e sottopassi che ristabiliscano la connessione ecologica tra i due ambiti di elevata qualità ambientale separati dall’infrastruttura

INC

IDEN

ZA

SIM

BO

LIC

A Appartenenza a percorsi di fruizione

collettiva Appartenenze ad ambito oggetto di celebrazione letterarie, artistiche, storiche, religiose

Salvaguardia ed integrazione di percorsi della viabilità minore esistenti e in progetto Salvaguardia dei valori naturalistici del luogo, accentuati dalla presenza di un parco

Realizzazione e valorizzazione di percorsi ciclopedonali all’interno delle strutture verdi con funzione di mitigazione e connessione Valorizzazione delle emergenze di significato storico-culturale

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La realizzazione di una strada su viadotto o su rilevato può essere occasione divalorizzazione delle aree residue e di recupero di spazi di naturalità interclusi fra leinfrastrutture viarie. Interventi di mitigazione dell’impatto visivo dell’opera attraverso l’utilizzo di quinte verdi e larinaturalizzazione spontanea delle aree prossime all’infrastruttura contribuirebbe a riattribuireal fiume una funzione ecologica di corridoio primario. La strada può inoltre favorire laricomposizione degli affacci dei paesi e delle aree urbanizzate che dalla strada potrannoemergere sotto un angolo visuale nuovo.

Fig. 2 - Le aree intercluse degradate oabbandonate, mediante opportuniinterventi di ricucitura paesistica eambientale, possono diventare elementi diconnessione tra l’asse fluviale e il contestoterritoriale

Fig. 1 – Esempio di possibile intervento di mitigazione di infrastrutture lineari ( viadotto) mediante l’uso di fasce vegetali

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