5. La Pianificazione Della Revisione

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1 A A E E A A E E LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE 2 A A E E A A E E Obiettivo della revisione contabile Fonte di riferimento: Principio di revisione n. 200 Acquisire ogni elemento necessario per consentire al revisore di esprimere un giudizio, con ragionevole certezza, di conformità del bilancio, in tutti gli aspetti significativi, al quadro normativo di riferimento 3 A A E E A A E E Fonte di riferimento: Principio di revisione n. 200 Obiettivo della revisione contabile (3) Acquisire ogni elemento necessario per consentire al revisore di esprimere un giudizio, con ragionevole certezza, di conformità del bilancio, in tutti gli aspetti significativi, al quadro normativo di riferimento 4 A A E E A A E E Fonti di riferimento della revisione contabile Revisione legale D.Lgs. n. 39/2010 di recepimento della Direttiva 2006/43/CE Principi di revisione (ISA) Documenti emessi dalle Commissioni Nazionali degli Ordini Professionali Documenti di ricerca Assirevi Bilancio Redazione del bilancio Codice Civile – IAS/IFRS Principi contabili

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LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE

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Obiettivo della revisione contabile

Fonte di riferimento: Principio di revisione n. 200

Acquisire ogni elemento necessario per consentire al revisore diesprimere un giudizio, con ragionevole certezza, di conformitàdel bilancio, in tutti gli aspetti significativi, al quadro normativodi riferimento

3

AAEEAAEEFonte di riferimento: Principio di revisione n. 200

Obiettivo della revisione contabile (3)

Acquisire ogni elemento necessario per consentire al revisore diesprimere un giudizio, con ragionevole certezza, di conformitàdel bilancio, in tutti gli aspetti significativi, al quadro normativodi riferimento

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AAEEAAEE

Fonti di riferimento della revisione contabile

Revisione legale

D.Lgs. n. 39/2010 di recepimento della Direttiva 2006/43/CE

Principi di revisione (ISA) Documenti emessi dalle Commissioni Nazionali

degli Ordini Professionali Documenti di ricerca Assirevi

Bilancio

Redazione del bilancioCodice Civile – IAS/IFRS

Principi contabili

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Elementi probativi o evidenze

Elementi probativi: «informazioni utilizzate dal revisore per giungere alle conclusioni su cui egli basa il proprio giudizio» (ISA 200, par. 13, lett. b).

Il revisore deve acquisire elementi probativi sufficienti ed appropriati per ridurre al minimo l’eventualità di esprimere un giudizio non corretto sul bilancio. a) la sufficienza degli elementi probativi è la misura della loro quantità, che è influenzata dalla valutazione da parte del revisore dei rischi di errori significativi e dalla qualità degli elementi stessi;b) l’appropriatezza degli elementi probativi è la misura della loro qualità, la loro pertinenza e attendibilità nel supportare le conclusioni su cui si basa il giudizio del revisore.

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Ragionevole certezza

Il revisore deve acquisire ogni elemento probativo necessario a raggiungere un livello di affidabilità tale da essere qualificabile come «ragionevole sicurezza» che il bilancio non contenga errori significativi.

La sicurezza assoluta non può essere raggiunta a causa:

Verifiche a campione

Limitazioni intrinseche del sistema di controllo interno

Natura persuasiva piuttosto che conclusiva di molti elementi probativi

Presenza di elementi soggetti a valutazione

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Significatività

Attraverso il processo di revisione contabile il revisore deve accertarela conformità del bilancio al quadro di riferimento «in tutti gli aspettisignificativi».

Un’informazione è considerata significativa quando la sua mancanzao la sua imprecisa rappresentazione potrebbe influenzare le decisionieconomiche degli utilizzatori da prendere sulla base del bilancio.

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Scetticismo professionale

Il revisore deve pianificare e svolgere la revisione con un atteggiamento di«scetticismo professionale» (ISA 200, par. 15).

Il revisore deve effettuare una valutazione critica della validità degli elementiprobativi acquisiti e prestare particolare attenzione agli elementi probativiche contraddicono o, comunque, mettono in discussione, l’attendibilità delladocumentazione esaminata o delle attestazioni della direzione.

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Rischio di revisione

Il revisore affermare, con ragionevole certezza, che il bilancio nel suocomplesso non contiene errori significativi.

La sicurezza assoluta non è perseguibile a causa delle limitazioni intrinsechenel processo di revisione che influenzano la capacità del revisore diindividuare di errori significativi.

Permane sempre un livello di rischio residuale di esprimere un giudizio nonappropriato nel caso in cui il bilancio sia significativamente errato. Talerischio è definito «rischio di revisione».

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Applicare procedure di controllo per acquisire evidenze adeguate e sufficientiAttività

Obiettivo

Livello di affidabilità da raggiungere

Atteggiamento

Approccio

Identificare gli errori significativi

Ragionevole certezza

Scetticismo professionale

Modello del rischio

Concetti fondamentali della revisione

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I nuovi “International Standard of Auditing” Clarified sono pubblicatiin bozza sul sito del CNDCEC

I principi di revisione in vigore sono quelli tradotti nel 2006 esuccessivi

Il CNDCEC ha pubblicato i seguenti documenti: l’applicazione dei principi di revisione internazionali alle

imprese di dimensioni minori (settembre 2011) linee guida per l’organizzazione del collegio sindacale

incaricato della revisione legale dei conti (settembre 2011) Guida all’utilizzo dei principi di revisione internazionali nella

revisione delle piccole e medie imprese (IFAC e CNDCEC)

IL QUADRO NORMATIVO

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LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE NELLE PMI

Principio di revisione n. 300: la pianificazione.

Principio di revisione n. 315: la conoscenza dell’impresa e del suo

contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi.

Principio di revisione n. 320: il concetto della significatività nella

revisione.

Principio di revisione n. 520: le procedure di analisi comparativa.

PRINCIPIO DI REVISIONE N. 1005

(ANCORA IN VIGORE)

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Un’adeguata pianificazione della revisione assume un’importanza fondamentale al fine di consentire al revisore di:

ridurre il rischio di revisione ad un livello accettabile;

svolgere procedure di revisione coerenti con il costo della revisione ;

consentire di completare il lavoro e, quindi, emettere il giudizio sul bilancio nei tempi previsti.

Cosa si controlla?

Come e perchè si controlla?

Chi controlla?

OBIETTIVI DELLA PIANIFICAZIONE

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RISCHIO DEL REVISORE

È il rischio che il revisore esprima un giudizio non appropriato nel caso in cui il bilancio sia significativamente errato

Esempio:esprimere un giudizio positivo su un bilancio significativamente errato.

LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE

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RISCHIO DI REVISIONE

I componenti del rischio di revisione sono:

Rischio intrinseco.

Rischio di controllo.

Rischio di individuazione.

LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE

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Rischio di revisione

I componenti del rischio di revisione sono:

Rischio intrinseco.

Rischio di controllo.

Rischio di individuazione.

Il rischio intrinseco è la suscettibilità di una affermazione di contenere un errore che può essere significativo, considerato singolarmente o in aggregato con altri errori, e ciò indipendentemente dalla presenza o meno di controlli interni ad essa riferiti.

LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE

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Rischio di revisione

I componenti del rischio di revisione sono:

Rischio intrinseco.

Rischio di controllo.

Rischio di individuazione.

Il rischio di controllo è il rischio che un errore significativo, considerato singolarmente o congiuntamente ad altri errori, non sia prevenuto o individuato e corretto tempestivamente dal sistema di controllo interno dell’impresa.

LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE

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Rischio di revisione

I componenti del rischio di revisione sono:

Rischio intrinseco.

Rischio di controllo.

Rischio di individuazione.

Il rischio di individuazione è il rischio che il revisore non individui un errore contenuto in un’asserzione, che potrebbe essere significativo, singolarmente o congiuntamente ad altri errori.

LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE

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Rischio di revisione

Fonte: Dossier Revisione Legale – Gruppo 24 Ore

LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE

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EFFICACIA DEL SCI ED ESTENSIONE DEI CONTROLLI DEL REVISORE

Maggiore è l’efficacia del sistema di controllo interno, minore è il

rischio di controllo e, conseguentemente, minore sarà l’ampiezza

delle verifiche che il revisore è chiamato ad effettuare.

Rischio di controlloRi

schio

intrin

seco

LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE

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RELAZIONI TRA LE COMPONENTI DEL RISCHIO DI REVISIONE

LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE

Alto

Molto alto

Bassa Alta

Bassa

Alta

Valutazione del revisore del

rischio intrinseco

Valutazione del revisore del rischio

di controllo

Medio

MediaMedio

Alto

Basso

Basso

Medio

Molto basso

Media

Livello al quale deve essere portato il rischio di individuazione

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Pianificazione della revisione

Strategia di

revisione

Piano di revisione operativo

Ampiezza, tempistica, natura ed entità delle risorse da impiegare

Piano operativo per svolgere quanto

definito nella strategia

Piano della revisione

Piano operativo o programma della revisione

I DOCUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE

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LE FASI DELLA PIANIFICAZIONE

Determinazione della significatività

Conoscenza del cliente

Valutazione del sistema di

controllo interno

Pianificazione della revisione

Definizione procedure di

revisione

Valutazione delrischio di intrinseco

Verifiche di sostanza sul bilancio

Analisi comparativa

Fase preliminare - Interim Verifica del bilancio - Final

Valutazione del rischio di controllo

Valutazione degli eventuali errori

significativi

Valutazione del rischio di

individuazione

settembre / dicembre

Discussione con la direzione degli errori

significativi

Emissione del giudizio sul bilancio

Rischio di revisione 24

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LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE

Fonte: documento CNDCEC -L’applicazione dei principi di revisione internazionali alle imprese di dimensioni minori

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LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTRINSECO: COMPRENSIONE DELL’ATTIVITÀ DELL’IMPRESA E SETTORE IN CUI OPERA

Fonte: Guida all’utilizzo deiprincipi di revisioneinternazionali nella revisionedelle PMI (Volume 2 – GuidaPratica – Seconda Edizione,IFAC)

STRUMENTI OPERATIVI:IL QUESTIONARIO

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LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTRINSECO: COMPRENSIONE DELL’ATTIVITÀ DELL’IMPRESA E SETTORE IN CUI OPERA

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LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTRINSECO: COMPRENSIONE DELL’ATTIVITÀ DELL’IMPRESA E SETTORE IN CUI OPERA

Fonte: Guida all’utilizzo dei principi di revisione internazionali nella revisione delle PMI (Volume 2 – Guida Pratica – Seconda Edizione, IFAC) 28

AAEEAAEENELLE PMI IL SISTEMA DI CONTROLLO PUÒ ESSERE

ESTREMAMENTE SNELLO

LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO

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Principio di Revisione n° 315

È il principio di revisione che guida l’attività di pianificazione dellarevisione.Il principio introduce il sistema informativo quale componente delsistema di controllo interno, richiamando così il modello propostodal COSO report.Il sistema informativo è quindi indicato come un elementofondamentale nel processo di produzione delle informazionieconomiche e finanziarie e nelle correlate attività di controllo.Il principio trae ispirazione dal principio di revisione statunitenseAU section 319, di cui riprende il framework ed i contenuti.

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Principio di Revisione n° 315Par. 81:“Il revisore deve comprendere il sistema informativo, rilevante per l’informativaeconomico-finanziaria, inclusi i processi correlati all‘attività dell’impresa, checomprendono le seguenti aree:le classi di operazioni nell’attività dell’impresa che sono rilevanti per il bilancio;le procedure, nell’ambito dei sistemi sia IT che manuali, con le quali detteoperazioni vengono rilevate, registrate, elaborate e riportate in bilancio;le relative registrazioni contabili automatiche o manuali a supporto delleinformazioni e gli specifici conti del bilancio, con riferimento alla rilevazione, allaregistrazione, alla elaborazione ed alla informativa sulle operazioni;il modo in cui il sistema informativo recepisce eventi e condizioni, oltre a classidi operazioni, rilevanti ai fini del bilancio;il processo per l’informativa economico-finanziaria utilizzato dall’impresa per lapredisposizione del bilancio, incluse le stime contabili significative e l’informativa.”

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Principio di Revisione n° 315Par. 15 – Appendice 2 - Elaborazioni informaticheI controlli sui sistemi informativi si suddividono in: controlli specifici; controlli generali IT.

CONTROLLI SPECIFICI CONTROLLI GENERALI ITI controlli specifici riguardanol’elaborazione di singoleapplicazioni e servono ad assicurareche la corretta elaborazione eregistrazione delle operazioni.Esempi:verifica della correttezzadelle registrazioni, mantenimento edesame dei conti e dei bilanci diverifica, controlli automatizzati(es.:convalida dei dati).

I controlli generali IT sonocostituiti da direttive e procedurerelative a più applicazioni esupportano l’efficace funzionamentodei controlli specifici.Esempi: controlli sul centroelaborazione dati e sulle operazionidi rete, sull’acquisto, il cambio ela manutenzione del software, sullasicurezza di accesso, nonchésull’acquisto, sviluppo emanutenzione dei sistemiapplicativi. 32

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Il revisore deve analizzare le procedure (cicli) della società ed ilsistema dei controlli preventivi.

I principali processi di una società di interesse per il revisore sonoquelli che riguardano: l’acquisto, la gestione e la dismissione delle immobilizzazioni

materiali; il ciclo relativo alle vendite ed agli incassi; il ciclo relativo agli acquisti ed ai pagamenti; la gestione delle rimanenze; la gestione dei rapporti con gli istituti di credito; il ciclo del personale.

LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

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Limiti nelle PMI:i sistemi di controllo interno nelle PMI sono spesso molto semplici e la possibilità di istituire un’adeguata separazione delle funzioni è limitata.

Vantaggi nelle PMI: va però considerato che l’esercizio del controllo diretto da parte dell’amministratore-proprietario talvolta compensa le deboli procedure di controllo interno adottate.

LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

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PIANIFICAZIONE NELLE PMI

Dati del cliente e dati del settore.

Dati del cliente con dati analoghi del periodo precedente.

Dati del cliente con risultati previsti.

Indici e margini.

AREE DI RISCHIO

ANALISI COMPARATIVA

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ANALISI COMPARATIVA: ESEMPIO A LIVELLO DI VOCE DI BILANCIO

Dati di bilancio Esercizio n Esercizio n-1 Esercizio n-2

Vendite 9.800.000 12.000.000 12.900.000

Costo del venduto 5.500.000 9.000.000 9.300.000

Utile lordo 4.300.000 3.000.000 3.600.000

Incidenza % utilelordo 44% 25% 28%

Crediti verso clienti 5.900.000 6.200.000 6.450.000

Giacenza media 219,74 188,58 182,536

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Procedura comparativa Possibile errore

% M.O.L. su vendite Sopravvalutazione o sottovalutazione dei crediti e delle vendite

% Resi e sconti su vendite lorde Sopravvalutazione o sottovalutazione dei crediti e dei resi

% Perdite su crediti su vendite Crediti inesigibili di cui non si è tenuto conto

Costo spese legali recupero crediti Sopravvalutazione o sottovalutazione del fondo svalutazione crediti

Fondo svalutazione crediti

Vendite per mese nel tempo Sopravvalutazione o sottovalutazione dei crediti e delle vendite

ANALISI COMPARATIVA: ESEMPIO A LIVELLO DI VOCE DI BILANCIO

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Valore monetario che costituisce la soglia al di sopra della quale un eventuale errore sarebbe in grado di influenzare le decisioni che i terzi prendono sulla base del bilancio

LA SIGNIFICATIVITÀ

Nell’ambito del processo di revisione si utilizza:

Per la pianificazione

Per lo svolgimento delle procedure di revisione (coerenza con verifiche delle voci)

Per la fase di reporting

“La determinazione dei livelli di significatività operativa generale e specifica richiede l’utilizzo del giudizio professionale”

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Coordinare con artt. 2621 - 2622

LA SIGNIFICATIVITÀ

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Nella determinazione della significatività occorre tener conto:

Natura dell’impresa

Eventuali rettifiche ai dati contabili:

normalizzazione valori per plusvalenze

compensi amministratori

Volatilità dei dati di bilancio

Congiuntura economica

LA SIGNIFICATIVITÀ

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Determinazione della significatività:0,8% dei ricavi: 87.712 euro1% del patrimonio netto: 38.961 euro 5% del risultato ante imposte: 31.457 euro

PN 3.896.100

Tot. 9.984.156 Tot. 9.984.156

Stato patrimoniale Dati del conto economicoFatturato: 10.963.992

Risultato ante imposte: 629.148

LA DETERMINAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ: ESEMPIO

Significatività operativa = 60% – 85% della significatività preliminare= 18.874 EuroErrori trascurabili = 5% – 15% della significatività operativa = 944 Euro

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Pianificazione della revisione

Strategia di revisione

Piano di revisione operativo

Ampiezza, tempistica, natura ed entità delle risorse da impiegare

Piano operativo per svolgere quanto definito nella strategia

Piano della revisione

Piano operativo o programma della revisione

I DOCUMENTI DELLA PIANIFICAZIONE

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LA PIANIFICAZIONE DELLAREVISIONE CONTABILE

Caso operativo

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LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE: UN CASO OPERATIVO 1. LA CONOSCENZA DELL’IMPRESA

Elementi da analizzare

Documentazione della comprensione del soggetto da parte del revisore

Impatti sul lavoro della revisione

L’impresa L’impresa produce e vende mobili in Italia. Ha un unico stabilimento in Provincia di Torino e gode di una buona reputazione sul mercato. Svolge attività sia artigianale su misura sia di compravendita di mobili di marca.L’impresa vende su internet invece accessori per la casa, anche all’estero.Acquista il legno sia in Italia sia all’estero e pertanto gestisce operazioni in valuta estera per le quali effettua operazioni di forward.La domanda del settore è in calo visto la crisi economia.La società si è espansa nell’arco degli ultimi anni indebitandosi con leasing e finanziamenti a medio e lungo termine.La società vende a diversi clienti anche all’ingrosso. Le dilazioni di incasso per i clienti all’ingrosso sono aumentate negli ultimi anni.

Potenziali impatti a bilancio:- verifica della corretta valutazione delle operazioni di copertura- verifica della corretta valutazione delle poste in valuta e dell’eventuale trattamento dell’eccedenza di utili su cambi- verifica dell’andamento del fatturato e della soglia al di sotto della quale si determinano squilibri economici e finanziari

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Elementi da analizzare

Documentazione della comprensione del soggetto da parte del revisore

Impatti sul lavoro della revisione

Il mercato L’impresa opera nel settore dell’arredamento e degli accessori per la casa.Il settore del mobile sta avendo un periodo di crisi a causa della:- crisi economica- riduzione della compravendita di immobili- alla concorrenza dei negozi a basso costo

Verificare piani a supporto dei debitiVerificare incasso creditiVerificare rimanenze di magazzino

Le normative Normative tributarie: le problematiche fiscali vengono gestite con un consulente fiscale

Riconciliare a fine anno per potenziali passività

Normative gius-lavoristiche: ci si affida a consulente del lavoro

Riconciliare a fine anno per potenziali passività

Altre normative di settore Non risultano sanzioni comminate da Autorità Amministrative (es. Comune)

Sicurezza sul lavoro È stato nominato l’RSPP

LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE: UN CASO OPERATIVO 1. LA CONOSCENZA DELL’IMPRESA

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Elementi da analizzare

Documentazione della comprensione del soggetto da parte del revisore

Impatti sul lavoro della revisione

Governance La governance dell’impresa è costituita da un modello tradizionale in cui vi sono tre soci (parenti) di cui un amministratore delegato.Il collegio sindacale ha anche funzioni di revisione legale e non vi sono amministratori indipendenti.La società controlla un’altra società di piccole dimensioni

In virtù delle caratteristiche della società (fatturato, governance, dimensioni, ecc.) trova applicazione il principio di revisione n. 1005.Bilancio controllata e relazione sulla gestione

I soggetti coinvolti sono parti correlate

“Strategia dell’impresa”

La società sta cercando di mantenere il fatturato e incassi sui livelli dell’anno passato.Ha incrementato le attività di comunicazione e di marketing.

Monitoraggio della continuità aziendale --- >PR 570Verifica capitalizzazione di costi.

LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE: UN CASO OPERATIVO 1. LA CONOSCENZA DELL’IMPRESA

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LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE: UN CASO OPERATIVO 1. IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI

Rischi significativi Risposte della direzione Valutazione del rischio da parte del CS

Rischio di operazioni poste in essere in favore dei soci e non della società

La Direzione eroga compensi significativi ai membri del CDA tra cui famigliari e sostiene che il loro ruolo è di tipo consulenziale.

Medio/alto

Rischio di frodi L’AD ha poteri ordinari e straordinari che gli consentono di porre in essere operazioni significative senza convocazione preventiva CDA. L’AD afferma di avere le competenze necessarie.

Alto

Rischio di insolvenza dei crediti

La direzione monitora costantemente la liquidità Medio

Rischio di obsolescenza dei beni

La direzione afferma che nel settore il materiale in esposizione ha un deprezzamento e che la scarsa rotazione può rappresentare una perdita

Medio/alto

Rischio operazioni con parti correlate

Esiste un finanziamento soci che nella situazione al 30/06 era stato in parte restituito ai soci senza supporti documentali. La direzione afferma che re-inserirà le risorse finanziarie a breveLa direziona afferma che gli acquisti di beni della controllata derivano dall’approvvigionamento di MP e che le operazioni sono poste in essere a valori di mercato.

Alto

Rischio di cambio E’ mitigato con operazioni di copertura. Le operazioni in valuta si compensano tra di loro.

Basso

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2. ANALISI COMPARATIVA GLOBALESTATO PATRIMONIALE

Scost. Note ATTIVO €/000 dati % €/000 dati % %

A) CREDITI V/ SOCI PER VERS. ANCORA DOVUTIB) IMMOBILIZZAZIONII. Immobilizzazioni immateriali 2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 18 0,18% 5 0,03% 260% 3) Diritti brevetto ind.le e utilizz. opere dell'ing. 5 0,05% 5 0,03% 0% 4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 14 0,14% 0 0,00% 6) Immobilizzazioni in corso ed acconti - 0,00% 58 0,39% -100% 7) Altre 125 1,23% 25 0,17% 400% Totale 162 1 ,60% 93 0,62% 74%II. Immobilizzazioni materiali 1) Terreni e fabbricati 2.544 25,08% 8093 54,03% -69% 2) Impianti e macchinario 1.774 17,49% 4083 27,26% -57% 3) Attrezzature industriali e commerciali 31 0,31% 22 0,15% 41% 4) Altri beni 33 0,33% 49 0,33% -33% 5) Immobilizzazioni in corso ed acconti 272 2,68% 0 0,00% Totale 4.654 45,89% 12.247 81 ,76% -62%III. Immobilizzazioni finanziarie 1) Partecipazioni in: a. Imprese controllate 48 0,47% 48 0,32% 0% 2) Crediti: d. verso altri 36 0,35% 35 0,23% 3% 3) Altri titoli 4 0,04% 4 0,03% 0%Totale 88 0,87% 87 0,58% 1%Totale Immobilizzazioni (B) 4.904 48,35% 12.427 82,96% -61%

Esercizio n-1Esercizio n

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2. ANALISI COMPARATIVA GLOBALE

C) ATTIVO CIRCOLANTEI. Rimanenze 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 931 9,18% 216 1,44% 331% 2) Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 187 1,84% 347 2,32% -46% 4) Prodotti finiti e merci 279 2,75% 187 1,25% 49% Totale 1 .397 13,77% 750 5,01% 86%II. Crediti 1) verso clienti 1.952 19,25% 1.399 9,34% 40% 4 bis) crediti tributari 214 2,11% 128 0,85% 67% 5) verso altri 68 0,67% 108 0,72% -37% Totale 2.234 22,03% 1.635 10,91% 37%III. Attività finanziarie che non costituisconoimmobilizzazioni 6) Altri titoli 1.551 15,29% 51 0,34% 2941% Totale 1 .551 15,29% 51 0,34% 2941%IV. Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali 39 0,38% 78 0,52% -50% 3) Denaro e valori in cassa 2 0,02% 0 0,00% Totale 41 0,40% 78 0,52% -47%Totale Attivo circolante (C) 5.223 51,50% 2.514 16,78% 108%D) RATEI E RISCONTI 15 0,15% 39 0,26% -62%TOTALE ATTIVO 10.142 100% 14.980 100%

Page 13: 5. La Pianificazione Della Revisione

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LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE CONTABILE

2. ANALISI COMPARATIVA GLOBALECONTO ECONOMICO Scost.

€/000 dati % €/000 dati % %A) VALORE DELLA PRODUZIONE1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 7.979 100,00% 7.447 100,00% 7%2) Variazioni rim. prodotti in corso di lav., sem. e finiti 68- 0,9% 27 -0,4% -352%4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni - 0,00% - 0,00%5) Altri ricavi e proventi, con separata indic. dei contributi in conto es. 20 0,25% 105 1,41% -81%Totale (A) 7.931 99,40% 7.579 101,77% 5%B) COSTI DELLA PRODUZIONE6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 5.356 67,13% 3.875 52,03% 38%7) Per servizi 1.208 15,14% 1.202 16,14% 0%8) Per godimento beni di terzi 30 0,38% 49 0,66% -39%9) Per il personale a) Salari e stipendi 1.107 13,87% 1.094 14,69% 1% b) Oneri sociali 409 5,13% 374 5,02% 9% c) Trattamento di fine rapporto 79 0,99% 78 1,05% 1% e) Altri costi - 0,00% - 0,00%10) Ammortamenti e svalutazioni a) Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 16 0,20% 30 0,40% -47% b) Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 227 2,84% 520 6,98% -56% d) Svalutazione dei crediti compresi nell'att. circ. - - - - - 11) Variazione rim. di mat. prime, sussid., di consumo e merci 715- -8,96% 113 1,52% -733%12) Accantonamenti per rischi - - - - - 13) Altri accantonamenti - - - - - 14) Oneri diversi di gestione 84 1,05% 177 2,38% -53%Totale (B) 7.801 97,77% 7.512 100,87% 4%DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) 130 1,63% 67 0,90% 94%

Esercizio n Esercizio n-1

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2. ANALISI COMPARATIVA GLOBALE

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A-B) 130 1,63% 67 0,90% 94%C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI15) Proventi da partecipazioni 10 0,13% 2 0,03% 400%16) Altri proventi finanziari 22 0,28% 12 0,16% 83%17) Interessi ed altri oneri finanziari 96 1,20% 454 6,10% -79%17 bis) Utili e perdite su cambi 49 0,61% 5- -0,07% -1080%Totale (15+16-17+ - 17 bis) 15- -0,19% 445- -5,98%D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATT. FINANZIARIEE) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI20) Proventi 7.410 92,87% 423 5,68% 1652%21) Oneri 3.400 42,61% 12 0,16% 28233%Totale delle partite straordinarie (20-21) 4.010 50,26% 411 5,52% 876%RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B±C±D±E) 4.125 51,70% 33 0,44% 12400%22) Imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, diff. e antic. - 0,00% 46 0,62% -100%UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 4.125 51,70% 13- -0,17% -31831%

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2. ANALISI COMPARATIVA GLOBALE

Elementi da analizzare

Documentazione della comprensione del soggetto da parte del revisore

Impatti sul lavoro della revisione

Attività La società presenta una struttura rigida.

verificare la politica degli ammortamenti. rischio di capitalizzazioni errate: non presente (la voce A4) non viene movimentata. verificare la corretta gestione degli oneri di diretta imputazione (rischio elevato in considerazione della scarsa redditività). verificare la presenza di perdite durevoli di valore (rischio di eccesso di capacità produttiva)

Partecipazioni

Rimanenze di magazzino

Crediti Rischio intrinseco elevato. Il peso è significativo, verifica della valutazione dello scaduto

Fondi rischi ed oneri Circolarizzare consulenti legali e fiscali (rischio individuato: accertamento fiscale in corso)

Verificare valutazione

Verifica della correttezza della valutazione e delle operazioni con parti correlate

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LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE: UN CASO OPERATIVO SINTESI CONCLUSIVA

Qual è la valutazione del rischio intrinseco e le implicazioni sulla revisione?

Il Collegio sindacale incaricato della revisione legale ha valutato il rischio intrinseco: MEDIO/ALTO

Note Elementi di rischio da considerare:

– Attuazione del piano e reperimento risorse finanziarie per rimborso debito --- > Richiesta del Business Plan

– Analisi e verifica della contabilizzazione delle operazioni di copertura– Riscontro dell’ammontare delle disponibilità liquide in bilancio– Riscontro di magazzino e crediti– Verifica partecipazioni

Page 14: 5. La Pianificazione Della Revisione

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LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE: UN CASO OPERATIVO 3. LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

Elementi da analizzare

Documentazione della comprensione del soggetto da parte del revisore

Impatti sul lavoro della revisione

Ambiente di controllo

La società è gestita da un amministratore delegato che ricopre tale carica da 15 anni. All’AD riferiscono direttamente la responsabile della produzione (parente) e gli amministrativi. La società è certificata qualità. L’AD conosce molto bene il business ma non ha competenze economico/finanziarieL’AD monitora e verifica su base settimanale/mensile andamento della cassa, ecc.

Il sistema di controllo viene valutato nel corso della verifica trimestrale.

Rischio di business adeguato in considerazione competenze AD.Rischi significativi dall’amministrazione

La società è dotata di un sistema informativo integrato che si sta implementando per la gestione della liquidità. Sono emersi malfunzionamenti nella gestione del magazzino

La società non ha un sistema di controllo di gestione periodico e di calcolo costi. E’ presente reportistica extra-contabile periodica

L’AD autorizza e verifica pagamenti eseguiti da un amministrativo

Rischio di appropriazioni illecite del personale basso

Una terza persona si occupa degli ordini (attivi e passivi) italiani ed esteri

Rischio medio di errori contabili

Rischio di piani inaffidabili e rischio di errori valutazioni

Separazione dei compiti adeguata 54

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Elementi da analizzare

Documentazione della comprensione del soggetto da parte del revisore

Impatti sul lavoro della revisione

Ambiente di controllo

Composizione ufficio amministrativo:•Addetto ragioniere con decennale esperienza. Si occupa di tesoreria e esecuzione pagamenti ai fornitori, forward su valute, ecc.• La gestione della contabilità è stata negli ultimi anni affidata a due persone diverse. La proprietà non è in grado di valutare le competenze tecniche e, a causa della carenza di personale in prossimità della sede dell’impresa, assume “chi trova”

Tutte le operazioni di incassi e pagamenti sono verificate dall’AD.L’AD si lamenta per dati gestionali non sempre coerenti. Dalle verifiche periodiche sono emerse operazioni non di routine non correttamente rilevate nel bilancio di verifica

La contabilità viene periodicamente verificata dallo studio professionale (su base trimestrale)

Rischio di operazioni contabilizzate non correttamente medio/alto

Non ci sono back up periodici a date fisse. L’integrità dei dati può essere compromessa

LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE: UN CASO OPERATIVO 3. LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

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Rischi significativi Identificazione del processo

Operazioni in valuta Verificare processo di contabilizzazione forward. Verificare se di copertura o speculativi.

Crediti commerciali -Ricavi di vendita

Verificare processo di vendita, crediti, incassi, scadenziario

Rimanenze- Debiti commerciali- Costi di acquisto

Verificare processo relativo ad acquisti, debiti e pagamenti, gestione delle scorte, rilevazioni di inventario, valutazione di rimanenze obsolete.

Immobili, impianti e macchinari -ammortamenti

Processo relativo ad acquisti, debiti e pagamenti, calcolo dell’ammortamento, capitalizzazione di beni e attività, vendita di beni e attività.

Partecipazioni Processo di redazione del bilancio nella società controllata

CHECK LIST

LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE: UN CASO OPERATIVO 3. LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

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LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE: UN CASO OPERATIVO SINTESI CONCLUSIVA

Qual è la valutazione del rischio di controllo e le implicazioni sulla revisione?

Il Collegio sindacale incaricato della revisione legale ha valutato il rischio di controllo: MEDIO

Note L’AD controlla periodicamente gli incassi, i pagamenti, gli ordini,

l’andamento del fatturato e la marginalità. È quindi presente un tempestivo controllo su eventuali criticità ma persistono alcune perplessità sulla solidità del sistema amministrativo contabile.

Le verifiche trimestrali permetteranno di meglio approfondire la robustezza del sistema amministrativo contabile

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LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE: UN CASO OPERATIVO IL CALCOLO DELLA SIGNIFICATIVITÀ

CALCOLO SIGNIFICATIVITA' EuroRISULTATO ANTE IMPOSTE 4.125,00 ANNULLAMENTO POSTE STRAORDINARIE 4.010,00- COMPENSI AMMINISTRATORI 150,00 BASE PER CALCOLO SIGNIFICATIVITA' 265,00

5% UTILE RIDETERMINATO 13,25 5% UTILE NETTO 206,25 1% PN 73,19 1% RICAVI 79,79

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LA PIANIFICAZIONE DELLA REVISIONE: UN CASO OPERATIVO IL CALCOLO DELLA SIGNIFICATIVITÀ –L’ALLOCAZIONE AI GRUPPI DI CONTI

Il CS determina quale valore di significatività: 73.190 Euro

ERRORE TOLLERABILE(65-80% DELLA SIGNIFICATIVITA’) = 47.570 Euro

Euro Errore tollerabileImmobilizzazioni Materiali ….

Rimanenze …..

Liquidità differite (Ld) 1.565 68,8?

Liquidità immediate (Li) ….. 0?Totale ???

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RISCHIO DI INDIVIDUAZIONE?

Alto

Molto alto

Bassa Alta

Bassa

AltaValutazione del revisore del rischio intrinseco

Valutazione del revisore del rischio di controllo

Medio

MediaMedio

Alto

Basso

Basso

Medio

oMolto basso

Media

Livello al quale deve essere portato il rischio di individuazione

(BASSO-MOLTO BASSO)

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DOPO LA PIANIFICAZIONE….

Nell’ambito della pianificazione sono state individuate, tra le altre, le seguenti aree di rischio del bilancio:– Immobilizzazioni materiali– Crediti verso clienti– Liquidità– Passività potenziali

È IMPORTANTE LA COERENZA TRA PIANIFICAZIONE E VERIFICHE DI DETTAGLIO

PROGRAMMA DELLA REVISIONE

Page 16: 5. La Pianificazione Della Revisione

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IL CONTROLLO AL BILANCIO: UN CASO OPERATIVO IL PROGRAMMA OPERATIVO

Dimensione del campione Test di dettaglio

Immobilizzazioni materiali Tutto Esistenza ---- > libro cespiti e ispezione direttaValutazione ---> ricalcolo fondo ammortamentoCompetenza --- > analisi oneri accessoriClassificazione --- > posizione in bilancio

Crediti verso clienti Clienti superiori all’errore tollerabile e alcuni tra quelli di dimensioni ridotte (classificare)

Esistenza --- > circolarizzazioneValutazione - -- > ricalcolo fondoCompeteza --- > cut off

Liquidità Tutto Esistenza --- > circolarizzazionebanche Se non pervenute risposte procedure alternative

Passività potenziali Cartella fiscale Lettera ad avvocati/commercialista

Sintesi delle verifiche complessive da applicareL’estensione dipende dall’esito della pianificazione e dai controlli interni (valutazione del rischio)

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DALLA PIANIFICAZIONE AL CAMPIONAMENTO

Quante voci si deve controllare?Tutti gli elementi:- Pochi elementi da valutare- Rischi significativi su voce dibilancio

Elementi specifici:- Elementi di elevato valore- Qualunque elemento inusuale

Campione rappresentativo:- Statistico- Non statistico o soggettivo

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IL CONTROLLO AL BILANCIO: UN CASO OPERATIVO IL PROGRAMMA OPERATIVO

La dimensione del campione dipende dal risultato dell’attività di revisione

e dal livello di rischio di individuazione. Se il rischio di individuazione deve

essere basso/molto basso la riduzione del rischio deve essere media/alta.

Fonte: Guida all’utilizzo dei principi di revisione internazionali nella revisione delle PMI (Volume 2 – Guida Pratica – Seconda Edizione, IFAC)

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IL CONTROLLO AL BILANCIO: UN CASO OPERATIVO IL PROGRAMMA OPERATIVO

ESEMPIO

Valore dei crediti da sottoporre a revisione:177.023 Euro

Significatività operativa15.000 Euro

Valore di confidenza:2,3

Intervallo di campionamento:15.000/2,3=6.521

Dimensione del campione:(177.203 – 38.430) / 6.521 = 21