45 ragioni per affrontare i 45 anni (e oltre) con molto ... · West, e una economia globale che...

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45 ragioni per affrontare i 45 anni (e oltre) con molto ottimismo

1 eccezionali, a colpo SicuroCerto, nessuna è perfetta e nessuna «nasce imparata», ma finalmente vi sarete lasciate alle spalle i molteplici

disastri degli anni formativi. Anni di errori e tentativi alla ricerca dello stile che fa per voi, del taglio di capelli che davvero vi valorizza, di quei colori e quelle forme che meglio accendono il vostro fascino unico. Mai più gotiche in ufficio, sexy vamp al funerale o material girl alla cena con la suocera (anche perché sareste suscettibili di ricovero alla neuro). Adesso non avete più segreti per voi stesse, avete memorizzato alla perfezione il vostro database estetico, e soprattutto ve ne fregate bel-lamente di ogni «tendenza» che nasce e muore nello spazio di una copertina.

2 i contatti giuStiVero, la stagista ventenne e la vice trentenne potranno essere più magre, più toniche o più garrule, ma voi pos-

sedete qualcosa che loro non hanno, e dovranno sudarsi negli anni a venire: un’agendina (anche solo mentale) di contatti da fare invidia a qualunque social network. Sapete dove vestirvi a Tallinn, tagliarvi i capelli a Melbourne o pranzare a Oslo, o più semplicemente avete individuato il calzolaio capace di far tornare nuove le Manolo in ventiquattro ore, o la sartina che trasforma la federa in abito da sera. Posti e personaggi che sono ancora lì dopo vent’anni e passa, impermeabili all’attacco del gusto globa-lizzato e tritatutto, alleati preziosi come moderne fate madrine. Da non rivelare a nessuna.

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3 Sole, o meglio accompagnateAvete trascorso gli ultimi trent’anni alla ricerca dell’Uomo Perfetto? Avete baciato rospi sperando di trasformarli in

principi? Avete (giustamente) ceduto al richiamo dell’ormone, scivolando dentro letti senza futuro ma dal presente più che appetibile? E magari siete ancora sole? La buona notizia è che il gioco si fa serio, adesso! La vostra libido, lungi dall’esaurirsi, è ora più esigente, più consapevole e meno scatenata: l’equilibrio perfetto per vagliare, soppesare e scartare i pretendenti, senza colpi di testa, pentimenti della mattina dopo, e salti nel buio. Finalmente è l’ora della rivincita della qualità sulla quantità.

4 Vantaggi VintageAltro che eBay, mercatini dell’usato e swap party! La vera isola del tesoro vintage per una donna over 45 è il suo armadio/

ripostiglio/solaio: se, come brave formichine, avrete messo da parte il fior fiore dello shopping compulsivo degli ultimi vent’anni, oggi siete a cavallo. Tutto prima o poi ritorna, e voi sarete lì pronte con il modello originale, l’accessorio filologicamente corretto, la sprez-zatura inimitabile del pezzo autentico, magari un filo riadattato (vedi punto 2). E tutto gratis.

5 ricominciamo!Avete fatto una bella carriera (o semplicemente avete lavorato, e tanto), avete tirato su dei figli (o anche solo

una dinastia di gatti), siete state delle buone amiche/figlie/com-pagne (o semplicemente avete sopportato col sorriso amiche/genitori/fidanzati). La tentazione di mollare tutto per vedere l’effetto che fa l’avete sempre soffocata perché eravate troppo impegnate/spaventate/innamorate. Ma il richiamo della novità si fa sempre più insistente. Bene: salutate tutti, e buttatevi in un nuovo lavoro. Siete ormai abbastanza scafate, e ancora piene di energie: quando, se non ora?


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6 ripetizioni d’amorePoco desiderabili/invisibili dopo i 40? Ma in che secolo vivete? Accoppiamento da sepoltura in terra sconsacrata

fino a dieci anni fa, oggi la donna matura e il giovanotto acquistano visibilità, status e glamour. Il vantaggio? Lui ci mette l’energia della giovinezza, voi la forza dell’esperienza: mix ideale per forgiarvi, da vere Pigmalione, l’Uomo ideale. O diventare «utilizzatrici finali».

7 eVa accanto a eVaUn modo furbo e karmico per bruciare sul tempo ogni tentativo di golpe ai vostri danni: la venticinquenne ram-

pante potrebbe farvi le scarpe in ufficio o fregarvi il partner? Bene, anticipatela, spiazzatela: offritevi di farle da mentore, mettetele a disposizione il patrimonio di conoscenze accumulato sul lavoro e fuori. Insomma, diventate una sorta di sorella maggiore/maestra/patronessa. Probabilmente ne sarà così sorpresa da dimenticare ogni intento offensivo verso il vostro territorio. E voi vi sarete conquistata una devota, ammirata pupilla (e volete mettere il brivido di creare piccole vostre replicanti?)

8 potere d’acquiStoCon un mercato del lavoro sempre più vicino al Far West, e una economia globale che collassa al ritmo di una

Amy Winehouse in tour, è probabile che noi quarantacinquenni siamo l’ultima generazione a godere di stipendio fisso, benefit, ferie pagate, e persino – un giorno – della pensione. Aggiungete a questo energia, vitalità e un’aspettativa di vita mai così alta, e vi troverete nella invidiabile posizione di possedere i mezzi e la voglia per fare davvero tutto quello che vi gira.

9 carrieriSmo SelVaggio? già datoInutile stare qui a raccontarcela: a 45 anni, nella maggior parte delle professioni, il più è fatto. Comunque vi sia anda-

ta, potete finalmente tirare un sospiro di sollievo. Siete diventate


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megadirigenti globali? Bravissime, avete dimostrato a tutti quanto valete, ora mettete pure la carriera in secondo piano (almeno un po’) e rilassatevi. Siete rimaste a fare fotocopie e preparare il caffè? Poco male, si vede che non era destino, ora smettete di sognare la scrivania da megadirigente globale e rilassatevi. Si è capito che, insomma, siete più che autorizzate a rilassarvi un po’?

10 meno paranoie col partnerGiacché siamo in tema di relax dal logorio del mondo moderno, a 45 anni vi appartiene di diritto anche in

camera da letto. Non stiamo consigliando tisana, mela cotta e luci spente alle dieci, tranquille. Semplicemente, se siete felicemente accompagnate da tempo, è ora di un bel tagliando di coppia: è probabile che un partner coetaneo stia attraversando la temibile fase della «seconda giovinezza»: se passa il tempo tra videogiochi e la sua nuova moto, approfittatene per godervi la vostra neo-adolescenza, da sole o con qualche complice. O addirittura fate una pazzia, e seguitelo in tornei di Wii e raduni biker. Dopotutto si è (doppiamente) ventenni una volta sola…

11 madre? coraggio!Non avete voluto figli perché non vi sentivate pronte, perché non potevate permettervelo, perché preferi-

vate divertirvi, o lavorare, ma il retropensiero è rimasto sempre lì? Perché non provarci adesso? La vita si allunga, la medicina fa progressi (la legislazione italiana, come al solito, molto meno: ma avete praticamente tutta l’Europa per provarci) e, soprattutto, vi sentite finalmente pronte. Lo spettro delle «donne nonne» è lontano: avete i mezzi e l’energia per buttarvi, e probabilmente farete molto meno casini di tante ventenni a cui un bambino «è capitato». Sarà lui/lei a dirvi grazie per primo/a.


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12 una figlia per amicaAl contrario, avete scelto di fare figli da giovani e cercato di crescere con loro? Probabilmente avete

fatto rinunce in campo professionale, dimenticato per mesi di dedicarvi a voi stesse, perso per sempre la capacità di svegliarvi senza chiedervi immediatamente dove siano le creature. Però adesso potete contare su una persona adulta che, per quanto recrimini invadenze o carenze, rivendichi indipendenza e man-tenga quel pizzico di egoismo filiale, vi ama e vi segue come nessun altro mai. Se poi vi è toccata in sorte una figlia, è il non plus ultra: confidente leale, compagna di avventure entusiasta, personal shopper sincera, forse l’unica donna al mondo che non si sottrarrà mai a un vostro abbraccio.

13 Walk on the Wild SideSembrerà incredibile, ma anche una ragazza che ha vissuto l’adolescenza negli anni Ottanta può arrivare

a 45 anni senza averne fatte di ogni genere, in gioventù. Magari eravate timide, vi siete sposate giovanissime, non abitavate esat-tamente a New York o nella Milano-da-bere, o più semplicemente siete brave ragazze. Buon per voi, infatti adesso avete pelle e cervello in ottima forma. Ma perché non provare qualche nuo-vo brivido adesso? Nessuno può sgridarvi, ormai! Forse è tardi per scappare con una rockstar o andare in trip con gli acidi, ma una visita a uno dei tanti erotic shop creati da e per donne, un drink in quel lesbo bar supercool, una cena con un’altra coppia simpatica che non si concluda al dessert… Tutti piccoli passi per fare conoscenza col vostro lato «oscuro». Che spesso è molto più divertente e innocuo di quanto pensiate.

14 perdonare: una pratica terapeuticaQuesto in effetti vale a tutte le età, ma la vostra è perfetta per i primi bilanci: soprattutto per chiuderli.

Sì, il vostro ex è stato davvero un bastardo. Vostra madre vi ha


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sempre dato addosso, è innegabile. Il capo ha promosso il vostro collega, ma voi lo meritavate di più. E i figli? Non parliamone neanche, tutti ingrati… Avete assolutamente ragione, è tutto così ingiusto! Bene, ora fate un bel respiro, cancellate e reset-tate. Non potete permettere a nessuno di avvelenarvi anche i prossimi quarantacinque, no? La miglior vendetta è vivere bene, lo sanno tutti.

15 ridefinire le regole (okay, non pro-prio tutte) Alcune, «giuste» ci nascono. È questione di attitudine,

carisma, gusto, persino metabolismo. Se siete tra queste fortunate, passate pure avanti: sarete cool anche a 80 anni, congratulazio-ni. Se invece appartenete al restante 95% della popolazione, è probabile che abbiate investito tempo e denaro per entrare – e restare – nella cerchia delle «ragazze popolari», dalle medie a oggi. Possedere sempre l’ultimo accessorio, tenersi al corrente dell’ultima tendenza, farsi vedere all’imperdibile spa/museo/disco-teca… Diciamolo una volta per tutte: che palle! Lasciate pure la fatica alla nuova generazione che deve ancora guadagnarsi i gradi sul campo, tanto ricicleranno esattamente quello che avete indossato/ascoltato/visto voi la prima volta. E fate quello che vi piace veramente: anche niente.

16 riValutare il concetto di «Vecchio»«La prima cosa che scopriamo è che ciò che più ci rende preziose le cose definite vecchie è appunto il

loro carattere senza morte e senza età. Il Ponte Vecchio, i vecchi manoscritti, i vecchi giardini, le vecchie mura non richiamano l’idea di morte, anzi, al contrario, di semprevivo… Che cosa se non il carattere delle vecchie parole, dei vecchi oggetti, dei vecchi luoghi arreca conforto e consolazione alla nostra vita quotidiana?… Oh sì, si assottiglia e si logora, e tuttavia il ‘vec-chio’ trattiene affettuosamente il tempo. Ama gli anni, i decenni,


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i secoli. Tiene lontano il cambiamento, avvicinando tutte le cose vecchie allo stato di permanenza. Il tempo non è soltanto distruttivo; esso tempra, oltre che indebolire. Il tempo dura; continua ad andare avanti, avanti, avanti; perciò non è nemico della vecchiaia e del vecchio. Il tempo è distruttivo, semmai, per la giovinezza, che corrode e alla fine cancella.» (James Hillman, La forza del carattere.)

17 fare le grandi pulizie (non Solo nell’armadio)Niente di meglio per cominciare la vostra seconda

giovinezza: ripulitevi, sbarazzatevi del bagaglio in eccesso (anche emotivo). Aprite l’armadio, sfoltite senza pietà, date in beneficenza o alle fiamme tutto quello che non vi somiglia più. I migliori viaggi sono quelli con il bagaglio leggero. Ma ricordatevi di conservare quei due o tre pezzi senza tempo… (vedi punto 4.)

18 ViVete la VoStra tecnoSaggezzaAggiornate lo status Facebook, postate l’ultimo pen-sierino su Twitter, scaricate i feed del blog preferito,

chiamate vostra sorella su Skype, e nel frattempo comprate la discografia di Madonna su iTunes e commentate l’ultimo libro letto su aNobii… E questo solo durante la pausa pranzo. È il Web 3.0, bellezza: la vera realtà virtuale. A 45 anni e oltre avete vissuto in pieno la prima rivoluzione digitale e ricordate ancora come si viveva prima, quando non vi sentivate costrette a comunicare con chiunque, ovunque, in qualunque istante. È ora di revival: il bello di non avere più 20 anni è che siete molto meno suscettibili alla logica tribale. Mentre loro sono tutti online a discutere su cosa fare, voi fatelo. Potete sempre aggiornarli dopo. O mai. Così imparano.

19 arriVate preparateMa considerate anche un altro, grosso vantaggio dell’entrare negli «anta» oggi: tanto tempo in più per


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prepararsi alla (comunque) inevitabile «crisi di mezza età». Non vogliamo guastarvi la festa, anzi: ma tra un impegno e l’altro della vostra eccitante vita da quarantenni, non sarà male rafforzare le difese mentali e fisiche in vista di un cambiamento che è solo naturale e fisiologico. Le donne che vi hanno preceduto non hanno goduto di un periodo sabbatico così lungo per farsene una ragione… Approfittatene per superarla e uscirne al meglio.

20 SentirSi come una Vera diVaMagari una non se ne accorge, impegnata a sfuggire ai tentacoli di filmoni adolescenziali tutti vampiri,

licantropi e ciarpame vario, ma Hollywood negli ultimi anni ha finalmente scoperto l’acqua calda: le attrici più popolari, più talentuose, più affascinanti e soprattutto più inarrestabili al bot-teghino non sono ex modelle ventenni, e nemmeno trentenni. Si chiamano, solo per fare pochi nomi, Meryl Streep (60), Julia Roberts (44), Sarah Jessica Parker (45), Sandra Bullock (46), che macinano premi e centinaia di milioni di dollari a ogni ciak. Non ultima, l’ultracinquantenne Madonna ha praticamente riscritto le regole per essere una (anzi, la) popstar.

21 re(a)d my lipS«Alla mia età posso mettermi il rossetto rosso, scarlatto, vermiglio, rubino, papavero, corallo… Pri-

ma non osavo perché fa troppo velina e non mi andava di essere scambiata per una che poteva essere molto generosa di sé. A 60 anni non potrò più permettermelo: non ho alcuna intenzione di somigliare all’assassina pazza di Profondo rosso, col rossetto che dilaga negli interstizi delle rughe intorno alle labbra» (da una conversazione rubata a un aperitivo in un posto molto glamorous di Milano). Scegliere il rossetto rosso per il proprio makeup è un modo per sottolineare in maniera decisa la bocca rispetto agli occhi privilegiando l’aspetto del parlare, del comunicare.


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22 la deciSione di andarePer quanto si sforzino di ritagliarsi weekend lunghi e prenotare voli low-cost, le giovani donne che vi

stanno intorno non potranno mai scoprire i luoghi con i vostri occhi. E non solo perché ognuna di voi è unica. L’opportunità grandiosa che vi si para davanti è quella di viaggiare con un nuo-vo spirito, per scoprire anche qualcosa di voi stesse. Ci sono persone che non tornano mai una seconda volta nello stesso posto, soprattutto se l’hanno amato molto, perché hanno paura di rompere la magia, di guastare il ricordo, di rimanere deluse. Ma quello che ci dà emozione non è proprio questo? Il cambiamento, con tutte le sue inaspettate sorprese. Quasi sicuramente il luogo che vi ricordate sarà diverso, ma lo siete anche voi.

23 la forza di laSciarlo andareAvete raggiunto l’età in cui all’amore si dà l’impor-tanza che ha: fondamentale. Quindi, dovreste essere

arrivate al punto. Se quello che il vostro partner pensa è veramente importante per voi, ma purtroppo non corrisponde a ciò che voi pensate, la domanda è: vale la pena tenere in piedi una relazione solo per provare all’altro che si è nel giusto? E, come corollario: a cosa dare la priorità, all’amare ed essere amati o all’avere ragione? Se l’amore è al primo posto, non c’è bisogno di dimostrare di avere sempre ragione (su questioni futili, si intende: se l’altro/a pensa che la guerra è cosa sana e giusta, meglio scappare e finirla lì). E se ha trovato un altro amore, è veramente indispensabile fare di tutto perché tutto resti come prima? Fate in modo che sia il futuro, a due o da single non è rilevante, ad avere potere su di voi. Non il passato. P.S. Se ami qualcuno, lascialo libero. Se torna da te, è tuo, se non torna, non è mai stato tuo.

24 la deciSione di non laSciarlo andareAvete presente quei momenti che sembrano non


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finire mai ma che rischiano di precipitare in tragedia in pochi istanti? Quegli attimi di lucidità o di follia in cui si decide di confessare un tradimento o si è messi alle strette e si tende a negarlo? Oppure si capisce che la persona che amiamo ha avuto uno o vari «momenti di debolezza» e, nonostante tutto questo, si realizza anche che senza di lui/lei la vita non avrebbe senso? Ecco, a patto di fare pace con la parola «tradimento», a noi e solo a noi vecchi è concesso un jolly salvifico. Basta restare cal-mi e provare a intonare La chanson des vieux amants di Jacques Brel, soprattutto nel punto in cui dice: «So che hai avuto degli amanti, bisogna pur passare il tempo, bisogna pur che il corpo esulti. Ma c’è voluto del talento per riuscire a invecchiare senza diventare adulti».

25 l’indulgenza del laSciarSi andareSuperati i 45, si è perfezionata quella simpatica co-razzetta che, come una tensostruttura emotiva, vi

fa sentire protette da tutte le batoste e dalle delusioni che avete subìto. Ma, pensateci bene: non è che, per non farvi fare del male, avete ottuso la sensibilità alle cose belle che la vita ha in serbo per tutti noi? Non è che quei lividi sull’anima sono in fondo solo lussazioni dell’ego? Assumersi il rischio di lasciarsi andare, con la buona notizia che lo state facendo adesso e non a 20 anni, può essere molto più stimolante e pieno di ricchezze per la vostra interiorità. Ora potete accogliere l’imprevedibile avendo però gli strumenti per non essere travolte in caso di mareggiate sentimen-tali e sapendo che ospitate dentro di voi un porto sicuro. Saper accettare l’ignoto significa essere pienamente coscienti di se stessi, ovvero avere la capacità di «un’attenzione che si libra imparziale», come diceva Sigmund Freud.

26 l’importanza di ViziarSiLa notizia viene dal Plastic and Reconstructive Journal e mette le quarantenni davanti a un bivio: smettere


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di fare la dieta, dimostrare 40 anni con qualche chilo in più o continuare la dieta e invecchiare precocemente? Sembrerebbe che assieme a una taglia in meno, perdiamo anche quattro anni di vita, e al diminuire dei chili aumentano i tratti tipici dell’invecchia-mento quali rughe, pelle raggrinzita, priva di elasticità e luminosità.

27 fare daVVero paura (non allo Spec-chio)Un uomo con le occhiaie è uno che ha lavorato

molto, una donna affaticata è semplicemente sfatta. Un uomo pubblico ha diritto al rispetto, una donna pubblica è stata per molto tempo una prostituta. Ma forse qualcosa è cambiato, forse il motivo di tanta misoginia non è lo stesso di qualche anno fa. Un tempo era senso di superiorità con punte di disprezzo. Era un modo di ricordare alle donne che non ce l’avrebbero mai fatta in quanto «inferiori». Oggi viene il dubbio che non sia solo questo, che dietro a queste battaglie senza esclusione di colpi ci sia la paura.

28 aVere l’età che Vi SentiteQuanti anni ci si sente addosso ha profonde implica-zioni nel processo di invecchiamento, ha dichiarato

Markus H. Schafer, studente di dottorato in Sociologia e geron-tologia, che ha condotto lo studio. Quindi, se vi sentite più anni di quelli che avete, probabilmente è perché sperimentate molti degli aspetti negativi che associamo all’invecchiamento. Ma se siete anziani e mantenete un senso di gioventù, questo vi dà un vantaggio nel mantenere anche un sacco di abilità.

29 imperfette? perfetto!C’è da ammirare la saggezza dei giapponesi che, in un loro tempio, hanno eretto otto colonne con

motivi simmetrici, solo che l’ottava è a testa in giù. Un errore grossolano degli architetti? Tutt’altro. Il matematico Marcus Du


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Sautoy cita un testo giapponese del quattordicesimo secolo: «In ogni cosa l’uniformità non è desiderabile. Lasciare una cosa incompleta la rende interessante, e dà la sensazione che ci sia posto per crescere». Nell’imperfetto si apre una dimensione di ricerca che può tracciare percorsi nuovi. Un potenziale non ancora espresso. Sarebbe troppo facile citare le opere più belle di Michelangelo, che sono proprio quelle non finite. Che guarda caso ha scolpito negli ultimi anni di vita.

30 peccare è un po’ migliorare«Creare una cultura positiva del corpo»: mi ronza nelle orecchie questa frase che ora viene troppo

usata. Ma cosa significa? Si può fare lo sforzo di tradurre questo concetto sterile in atti concreti? Minimi, ma concreti. E allora da dove si inizia? Prima di tutto smettendo di mortificarlo, questo corpo. Cominciando a considerare la valorizzazione della pro-pria bellezza come qualcosa di costruttivo e non demoniaco. Separandolo, una volta per tutte, dall’idea di peccato. O di frivola superficialità.

31 un futuro politicamente radioSo«Il rovesciamento che ci conduce da una società di conquistatori del mondo a una incentrata sulla

costruzione di sé ha portato alla sostituzione della società degli uomini con una società delle donne. Non c’è ragione di pensare che la precedente riduzione delle donne in uno stato di inferiorità lasci ora il posto all’uguaglianza. Le donne, oggi, hanno, rispetto agli uomini, una capacità maggiore di comportarsi come soggetti. Sia perché sono loro a farsi carico dell’ideale storico della ricomposi-zione del mondo e del superamento dei vecchi dualismi, sia perché mettono più direttamente al centro il proprio corpo, il proprio ruolo di creatrici di vita e la propria sessualità.» (Alain Touraine, Il mondo è delle donne.)


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32 BenVenute cinefileLa vostra gita ideale sarebbe ne Il posto delle fragole, poi una rinfrescatina alla Fontana della vergine e una

chiacchierata rilassante con Fanny e Alexander, lontano da tutti, senza Sussurri e grida. Insomma, conoscete a memoria tutti i film di Bergman ma l’avete tenuto nascosto per anni, per non macchiare di intellettualismo nerd la vostra immagine da trendsetter all’avanguar-dia. Questo è il momento giusto per fare coming out e prendervi il diritto di spostare la conversazione sui vostri veri interessi. Tra l’altro, mai come adesso riuscirete a immedesimarvi nei dialoghi di Scene da un matrimonio e capire che a voi in fondo non è andata male.

33 Bentornate cinofileAvreste sempre voluto riempirvi la casa di bassotti, ma col lavoro, i peli sul tappeto, le poltrone rosic-

chiate, le levatacce sotto la pioggia come si fa? E poi una donna giovane, magari single, con quattro cani e tre gatti suona tanto zitella in cerca di surrogati. Compiuti gli anta invece diventa im-provvisamente una benefattrice dell’umanità, che ritaglia attimi della sua frenetica vita per promuovere un sereno rapporto con la natura. Guardate Brigitte Bardot! Finalmente potete circondarvi di amorevoli amici a quattro zampe, accudirli e coccolarli senza perdere un briciolo della vostra grazia. Tanto per portarli a sguaz-zare nel fango ci sono schiere di entusiaste dogsitter ventenni.

34 donne con le (mini)gonneL’ha detto monsieur Valentino Garavani, quindi mi fiderei: una donna può portare la minigonna

con eleganza fino ai 60. Se decollété, braccia e collo rivelano con precisione botanica l’età di una signora, le gambe invece rimangono toniche e seducenti molto più a lungo. Con la differenza che a 20 anni è scontato indossare la minigonna (e a volte si rischia anche di passare facilmente per aspiranti veline), mentre adesso con la vostra falcata sicura e un buon


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galateo su sedute e scavallamenti, farete girare più di una testa. Se, obiettivamente, pensavate di potervi permettere solo la longuette già vent’anni fa, figurarsi adesso, c’è sempre il metodo del punto seguente.

35 michelle, ma Belle No, non sto dicendo che qualche anno in più vi farà assomigliare tutte a lei. Mi spiace. Però magari

vi darà quel tocco di spregiudicatezza e autostima che rende i suoi personaggi così affascinanti e lungimiranti. Disinvoltura che deve appartenere alla donna, prima che all’attrice, se nei suoi ultimi due ruoli da stupenda donna matura anticonformista, la Pfeiffer ripete con convinzione, a proposito di una donna adulta che si innamora (ricambiata) di un ragazzo: «Va bene, forse sarò ridicola. Ma quando cominciamo a essere in tante, allora la cosa diventa normale» (I Could Never Be Your Woman, 2007). Prendere appunti, prego.

36 let’S partyQualcuna di voi avrà vissuto il periodo delle feste-tutte-le-sere con ansia crescente. A parte i tremolii

da mancanza di sonno del giorno dopo, quello che vi metteva in agitazione era il parterre degli invitati: ragazze più belle di voi, case più chic della vostra, uomini, ovviamente già accaparrati, capaci di intrattenere piacevoli conversazioni anche se brilli. E poi allora c’era il rischio di trovarsi nella stessa stanza con un imprecisato numero di amanti ed ex. Ecco, ora ce n’è la cer-tezza. Per quanto possano essere vaste le vostre conoscenze, finirete sempre per sgranocchiare l’oliva del Martini di fronte a vecchie fiamme. Ma il bello è che avete imparato a cogliere il lato ludico della situazione. Per voi sono tutte storie chiuse e strachiuse, quindi siete nella condizione ideale per concedervi del gossip spintissimo e per divertirvi a presentare l’uno all’altro, con qualche piccola allusione.


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37 il tempo delle perleGenitori e parenti si ostinano a regalare Barbie al massimo del coattismo, catenine della nonna, cion-

doli con i santi, importabili anelli d’oro giallo a ragazzine pazze per le Bratz. Quante di voi hanno accumulato per decenni, dal battesimo in su, cimeli affettivi destinati a non vedere mai la luce? Ogni tanto però, scavando tra le scatoline di velluto impolverate, le più fortunate ritrovano un vero tesoro. Quello che sembrava destinato al macero (o meglio al banco dei pegni) si rivela im-provvisamente il must di tutte le future stagioni.

38 cenare fuoriSiete state a cena in così tanti posti, per lavoro, per piacere o giusto per non sbeccare i piatti Fornasetti,

che ormai sapete riconoscere al primo sguardo il tavolo migliore, l’angolo più intimo, il piatto da non perdere e quello che proprio non è il caso di assaggiare. Sapete ordinare in un minuto e non provate alcun imbarazzo a chiedere con gentilezza un arzigogo-lato condimento a parte o la lista dei pesci freschi davvero, senza asterischi di sorta. Se poi è una cena a due, rispetto alle ragazze più giovani avete un vantaggio determinante: non dovete sprecare neanche un centimetro del vostro spazio emotivo-cerebrale per chiedervi cosa succederà al momento del conto. L’ultima volta che vi è capitato di sentirvi dire: «Facciamo a metà?» esisteva ancora Burghy e facevate la babysitter per arrotondare. E chi vi è seduto di fronte lo sa molto bene.

39 cenare a caSaAnche qui vi muovete come regine. Volenti o nolenti, le persone che avete incontrato (e nutrito) nel

corso della vita hanno aggiunto tasselli al vostro personale Libro della Cucina Interiore. Non importa che abbiate l’indole di Maria Scicolone mentre scrive ricette partenopee o di Eva Herzigova ai tempi di «Non so cucinare. E allora?» ed esponeva due tette


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così. Che sia la velocissima crêpe allo zenzero della vostra amica nippo-parigina o la faraona reale alle prugne selvatiche, lascito dell’amante-chef, nel vostro carnet c’è di sicuro qualche buon trucco per organizzare cene a effetto. Compreso il numero di telefono di almeno cinque, fidatissimi e discreti, cuochi a domicilio.

40 l’arte di cadere Senza far rumorePotrebbe sembrare un haiku sull’importanza di mantenere dignità in ogni momento di difficoltà

interiore. Invece mi riferisco proprio alle cadute fisiche, ai ca-pitomboli dai gradini del treno, agli scivoloni lungo il corridoio buio del cinema o peggio dell’illuminatissimo ufficio del direttore. Nel corso degli anni accumuliamo, chi più chi meno, talmente tante gaffe e piccoli incidenti di percorso, che questo bagaglio di esperienza ci insegna a gestire i piccoli momenti imbarazzanti nel modo migliore. Senza contare che dalla vostra parte avete anche trent’anni di training sui tacchi, che equivalgono almeno a un brevetto di pilota di aeroplano acrobatico.

41 «il cluB delle prime mogli»Non è vero che le mogli di mezza età siano tutte fedeli, affascinanti, ingiustamente messe da parte e

che i loro mariti, playboy freschi di tintura, scelgono sempre ninfette arriviste con evidenti problemi logopedistici. Questa è la versione cinematografica (con il trio Goldie Hawn, Diane Keaton, Bette Mi-dler). Ma ha in comune con la realtà il fatto che, comunque accada e chiunque siano i protagonisti, la separazione in età matura può essere veramente un’occasione per lei di (ri)trovare la solidarietà e la complicità di altre donne. Dopo anni di concentrazione su un’unica persona e di diffidenza verso chi ha cercato di entrare nel rapporto esclusivo, condividere i problemi e progettare soluzioni con un gruppo presente e combattivo può essere davvero la svolta. Così facendo, a qualche fortunata potrà persino capitare di seguire il consiglio di Ivana Trump: «Ragazze, non prendetevela. Prendetevi tutto!»


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42 il dono di donarSi Prima non avevate tempo, non avevate i dispositivi giusti, sentivate di non avere raggiunto l’equilibrio

necessario. Adesso in molti casi avete la mente (e la settimana) più libera e la forza di mettervi in gioco. Se è una spinta che sentite dentro da un po’, questo è il momento giusto per mettersi a dispo-sizione degli altri. Avrete tutte le porte aperte perché si sa che le associazioni di volontariato prediligono le donne, meglio se formate: forse voi non ve ne rendete conto, ma tutti gli altri sanno che avete per natura una marcia in più. Qualcuna potrà insegnare agli anziani a dipingere, un’altra farà la spesa per una persona disabile, altre aiu-teranno ragazzini abbandonati a credere negli adulti. E non perché avete la sindrome da Madre Teresa o volete fare a gara con i vicini: è solo che adesso vedete chiaramente la realtà e anche voi stesse.

43 l’amico immaginarioChi ha detto che solo i bambini hanno il diritto di avere amici immaginari? Sempre più studi di-

mostrano che le cellule del cervello rimangono attive e giovani più a lungo se stimolate con della ginnastica mentale. Questo comprende, secondo gli esperti, la lettura tout court, dai classici ai manga, i tornei di sudoku, partite a scacchi e parole crociate, per non parlare dei giochini elettronici (di cui non possiamo fare il nome) volti appunto al braintraining. Ma volete mettere il body building cerebrale che potreste fare inventandovi un confidente segreto? Del resto non è tanto diverso da un diario segreto, con in più la certezza che nessuno potrà sbirciarci dentro.

44 godere di (in)utili BenefitNon so quante di voi abbiano viaggiato su un tran-satlantico, ma sono quasi certo che almeno otto su

dieci abbiano visto e versato lacrime su Titanic. Quindi (sospiro di sollievo) anche voi siete a conoscenza della priorità di salvataggio concessa alle donne, in caso di affondamento o naufragio. Allo


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stesso modo, in caso di rapimento degli alieni, potete giocarvi la carta della precedenza nella eventuale liberazione. Per fortuna, accanto a questi notabili privilegi ci sono piccoli benefit più quotidiani che spesso le ragazze si dimenticano o si rifiutano di rivendicare. Hanno così da faticare per dimostrare di valere quanto i loro coetanei uomini, che alla fine perdono il piacere di sedersi in prima fila nei palchi del teatro, di posteggiare più vicino all’ascensore nei parcheggi sotterranei o di saltare qualunque fila al primo cenno di gravidanza. Voi invece avete già sgomitato abbastanza. Adesso potete gustarvi senza remore qualche piccola comodità. E continuare a sognare (molto a lungo, temo) l’uomo che getti il suo Burberry su una pozzanghera, per farvi attraversare.

45 SoStituire la Bellezza con il fa-Scino (o proVarci, almeno) «Rimanda all’idea di incantesimo, sortilegio, malia.

In inglese è spell. Essere under someone spell vuol dire subirne la magia, esserne rapito. Più gentile l’espressione francese. Lo charme è la grazia, l’innata delicatezza, il je ne sais quoi di ciò che attrae. In tedesco Zauber, Reiz, indicano la seduzione magica. Ma c’è anche la parola Ausstrahlung, radiosità, che indica qualcosa che irraggia da dentro e avvolge in un alone fascinoso: espressione perfetta per la fisiognomica perché nomina ciò che va oltre la mera apparenza ma affiora bene in superficie. Questo è il fascino: la qualità legata a una dimensione di verità, che traluce nell’aspetto di una persona.» Parola di Giovanni Gurisatti, che insegna Storia dell’estetica contemporanea alla facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova. «Una fisionomia resta sempre la stessa. Sembra mutare, ma con gli anni va inscrivendosi sempre meglio nel volto. In tal senso un volto è davvero una biografia, una scrittura vitale. Un vecchio porta sempre inciso nitidamente in volto quel che sulla faccia del bambino era pallido e incerto. E un volto così profondamente ‘scritto’ è molto affascinante.» E ancora non siete felici di invecchiare?


45 ragioni per affrontare i 45 anni (e oltre) con molto ... · West, e una economia globale che...

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