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RIACCERTAMENTO ORDINARIO – Versione 1.0 Pag. 1 di 17 Aggiornato il 15/01/2018 RIACCERTAMENTO ORDINARIO Vediamo qui di seguito come procedere col riaccertamento ordinario dei residui secondo la normative vigente. Il riaccertamento ordinario dei residui consiste nell’eliminazione per rettifica oppure nella reimputazione per competenza economica potenziata gli impegni e gli accertamenti. Occorre fare attenzione perché alcune di queste operazioni movimentano il fondo pluriennale vincolato sia nell’esercizio corrente che negli esercizi successivi. OPERAZIONI PRELIMINARI – STATO DELL’ESERCIZIO Prima di procedere, è FONDAMENTALE mettere lo stato dell’esercizio corretto sia nell’esercizio corrente che nell’esercizio successivo. Entrare nell’esercizio 2017. Al menu 4.1, è FONDAMENTALE indicare ESERCIZIO FINITO. Entrare nell’esercizio 2018. Al menu 4.1. Indicare ESERCIZIO DEFINITIVO se il bilancio di previsione 2018 è già stato approvato. Indicare ESERCIZIO PROVVISORIO se il bilancio di previsione 2018 non è ancora stato approvato. Indicare ESERCIZIO PROVVISORIO e Bilancio DEPOSITATO se il bilancio di previsione 2018 non ancora stato approvato ma è già depositato agli atti e quindi non più modificabile.

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RIACCERTAMENTO ORDINARIO – Versione 1.0

Pag. 1 di 17 Aggiornato il 15/01/2018

RIACCERTAMENTO ORDINARIO

Vediamo qui di seguito come procedere col riaccertamento ordinario dei residui secondo la normative vigente.

Il riaccertamento ordinario dei residui consiste nell’eliminazione per rettifica oppure nella reimputazione per competenza

economica potenziata gli impegni e gli accertamenti.

Occorre fare attenzione perché alcune di queste operazioni movimentano il fondo pluriennale vincolato sia nell’esercizio

corrente che negli esercizi successivi.

OPERAZIONI PRELIMINARI – STATO DELL’ESERCIZIO

Prima di procedere, è FONDAMENTALE mettere lo stato dell’esercizio corretto sia nell’esercizio corrente che nell’esercizio

successivo.

Entrare nell’esercizio 2017. Al menu 4.1, è FONDAMENTALE indicare ESERCIZIO FINITO.

Entrare nell’esercizio 2018. Al menu 4.1.

Indicare ESERCIZIO DEFINITIVO se il bilancio di previsione 2018 è già stato approvato.

Indicare ESERCIZIO PROVVISORIO se il bilancio di previsione 2018 non è ancora stato approvato.

Indicare ESERCIZIO PROVVISORIO e Bilancio DEPOSITATO se il bilancio di previsione 2018 non ancora stato approvato ma è

già depositato agli atti e quindi non più modificabile.

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PARTE PRIMA – ELIMINAZIONE DI IMPEGNI E ACCERTAMENTI

Caso A): Eliminazione di un impegno/accertamento di competenza o residuo.

Gli impegni e gli accertamenti residui o di competenza 2017 possono essere rettificati senza particolari accortezze. Anche

qualora fossero legati al fondo pluriennale vincolato, non è necessaria alcuna operazione particolare sul fondo pluriennale

vincolato o sulle variazioni di bilancio.

Rettifica di un residuo passivo:

Rettifica di un residuo attivo:

Richiamare l’impegno,

accedere nel dettaglio

poi nel bottone

[Variazioni] e

impostare i parametri

come in figura e

salvare tutte le

videate col tasto

funzione F10.

Richiamare

l’accertamento,

accedere nel dettaglio

poi nel bottone

[Variazioni] e

impostare i parametri

come in figura e

salvare tutte le

videate col tasto

funzione F10.

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E’ possibile velocizzare le operazioni accedendo ai menu “Eliminazione residui da riportare” 1.6.2.9 (passivi) e 1.5.3.7

(attivi). Queste procedure producono la rettifica completa degli impegni o degli accertamenti selezionati.

Applicare i filtri di selezione

desiderati. Possono essere

visualizzati i movimenti di

competenza o residui o

entrambi. Possono anche

essere filtrati gli impegni o gli

accertamenti relativi a un

atto in particolare oppure

tutti. Premere CONFERMA.

In base al filtro impostato, viene

visualizzato uno zoom con tutti gli

impegni/accertamenti con ancora

disponibilità residua. Cliccare sui

movimenti che si desidera

rettificare integralmente e

rispondere SI alla domanda di

conferma.

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Caso B): Eliminazione di un impegno/accertamento pluriennale.

Occorre porre attenzione alla rettifica di impegni ed accertamenti pluriennali perché in certi casi potrebbero coinvolgere il

fondo pluriennale vincolato e richiedere rettifiche manuali al medesimo.

Di seguito vediamo alcuni esempi. Contattare l’assistenza per tutti i casi non illustrati di seguito.

B.1) Impegno preso direttamente sul pluriennale: Non deriva da reimputazione e non è finanziato da fondo pluriennale

vincolato. Procedere alle rettifiche come per gli impegni di competenza (Caso A) ) senza effettuare nessuna operazione

aggiuntiva.

B.2) Accertamento preso direttamente sul pluriennale: Non deriva da reimputazione e non finanzia il fondo pluriennale

vincolato. Procedere alle rettifiche come per gli accertamenti di competenza (Caso A) ) senza effettuare nessuna

operazione aggiuntiva.

B.3) Accertamento e impegno dello stesso importo derivanti entrambi da reimputazione: In questo caso non si è

costituito fondo pluriennale vincolato.

- Se l’importo rettificato è uguale sia per l’impegno che per l’accertamento, procedere alle rettifiche come per gli

accertamenti e gli impegni di competenza (Caso A) ) senza effettuare nessuna operazione aggiuntiva.

- Se invece la rettifica dell’entrata e dell’uscita avviene per importi diversi, si rientra nei casi B.4) e B.5) illustrati di seguito.

B.4) Accertamento che finanzia un impegno reimputato: Se si elimina solo l’accertamento, il fondo pluriennale vincolato

aumenta, per cui è necessario fare delle variazioni di bilancio manuali ed abbinare l’impegno ad un nuovo

cronoprogramma. Contattare l’assistenza.

B.5) Accertamento che finanzia un impegno reimputato: Se si elimina solo l’impegno, il fondo pluriennale vincolato

diminuisce, ma, poiché all’inizio era a zero, diventa negativo; è una situazione di disavanzo tecnico non ammessa.

Contattare l’assistenza.

B.6) Impegno finanziato da fondo pluriennale vincolato (sia che sia stato generato da reimputazione che manualmente):

In questo caso, il FPV diminuisce e la quota di FPV deve tornare disponibile in uscita, per cui è necessario fare anche delle

variazioni di bilancio manuali. Riportiamo di seguito un esempio di un impegno 2018 finanziato da FPV costituito nel 2017.

Per tutti gli altri casi, contattare l’assistenza.

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Esempio di rettifica di un impegno sul pluriennale 2018 finanziato da FPV generato nel 2017: dopo aver rettificato

l’impegno, è necessario diminuire il relativo FPV in modo che lo stanziamento torni disponibile sul 2017.

Sono necessarie quattro variazioni di bilancio:

1) Sulla competenza, si deve aumentare lo stanziamento disponibile in uscita.

2) Sulla competenza, si deve diminuire la quota di FPV vincolata in uscita. Al momento del salvataggio selezionare il

cronoprogramma da diminuire.

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3) Sul pluriennale, si deve diminuire la quota di fondo pluriennale vincolato. Al momento del salvataggio, se richiesto,

selezionare il cronoprogramma da diminuire.

4) Sul pluriennale, si deve diminuire lo stanziamento in uscita.

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PARTE SECONDA – REIMPUTAZIONE DI IMPEGNI E ACCERTAMENTI

La reimputazione di impegni e di accertamenti per competenza economica potenziata è un’operazione che movimenta

sempre il fondo pluriennale vincolato e, in quanto tale, produce delle variazioni di bilancio e genera dei cronoprogrammi.

Affinché la procedura generi tutto in automatico correttamente, è importante avere ben chiaro quali sono le entrate che

finanziano ogni singolo impegno reimputato, e se anche le stesse debbano essere reimputate a loro volta. Allo stesso modo,

ogni accertamento reimputato deve essere abbinato a un impegno reimputato di importo pari o superiore a quello

dell’accertamento, per evitare di generare situazioni di disavanzo tecnico sui singoli capitoli di uscita.

Ogni reimputazione produce in automatico i seguenti effetti:

- L’impegno/accertamento originale viene rettificato;

- Viene creato un nuovo impegno/accertamento sull’anno di competenza potenziata;

- A competenza vengono create variazioni che movimentano il fondo pluriennale di uscita senza variare gli

stanziamenti complessivi;

- Sul pluriennale vengono movimentati il fondo pluriennale vincolato e gli stanziamenti di entrata/uscita;

- Viene generato/movimentato un cronoprogramma per gestire il fondo pluriennale vincolato.

Di seguito vengono illustrate le singole casistiche.

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Caso C): Reimputazione dell’impegno al 2017 o successivi con entrata da non

reimputare.

Viene illustrato il caso di reimputazione di un impegno finanziato da un’entrata che non deve essere reimputata. Definiremo

questa entrata come “riscossa”, intendendo:

- Accertamenti effettivamente già riscossi

- Accertamenti non completamente riscossi, ma che si intende lasciare a residuo

- Avanzo di amministrazione

(*) Se l’impegno è finanziato da avanzo, può essere indicato un qualsiasi capitolo di entrata, purché di parte corrente se

l’impegno è di parte corrente, e di parte capitale se l’impegno è di parte capitale. Se l’impegno deriva da una precedente

reimputazione, il capitolo di entrata verrà inserito in automatico dalla procedura.

(**) Questo tipo di variazione darà atto alla formazione di quattro variazioni di bilancio proposte:

1) Sulla competenza, uscita in + con spuntato il check box del FPV (trasferendo l’impegno dalla competenza al pluriennale,

devo aumentare lo stanziamento del FPV in uscita);

2) Sulla competenza, uscita in – (la quota vincolata a FPV non è spendibile); se è stato indicato il check box “imposta

variazione allo stanziamento di cassa”, viene diminuita anche la cassa;

3) Sul pluriennale, uscita in + (aumento lo stanziamento del 2018 per dare copertura al nuovo impegno);

4) Sul pluriennale, fondo pluriennale vincolato in + (per finanziare l’impegno).

Richiamare l’impegno,

accedere nel dettaglio poi

nel bottone [Variazioni] e

impostare i parametri come

in figura indicando come

Anno nel campo della Nuova

Competenza, l’anno della

scadenza dell’obbligazione

giuridica dell’impegno.

Spuntare il campo Riscosso,

e indicare il capitolo

dell’entrata dove è avvenuta

o avverrà la riscossione (*)

Indicare il numero della

proposta e se si vuole

movimentare anche la

cassa a competenza (**)

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Dopo il salvataggio

della variazione

dell’impegno, in

automatico verrà

creato l’impegno di

competenza 2018 e

verrà indicato in

questo campo. E’

visualizzabile

solamente

rientrando

nell’impegno in un

secondo momento.

E’ possibile

visualizzare le

variazioni generate

nel bottone

[Variazioni].

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Caso D): Reimputazione dell’impegno al 2018 con entrata da reimputare al 2018 con

importi uguali.

Se viene reimputato sia l’impegno che l’accertamento, è importante verificare che la quota reimputata dell’accertamento sia

di importo uguale o inferiore alla reimputazione dell’impegno. Se non è così, si genera una situazione di disavanzo tecnico non

ammessa.

Si consiglia sempre di partire dalla spesa e reimputare prima l’impegno e successivamente il relativo accertamento.

Segue l’esempio di una reimputazione impegno e accertamento di pari importo.

.

(**) Questo tipo di variazione darà atto alla formazione di quattro variazioni di bilancio proposte:

1) Sulla competenza, uscita in + con spuntato il check box del FPV (trasferendo l’impegno dalla competenza al pluriennale,

devo aumentare lo stanziamento del FPV in uscita);

2) Sulla competenza, uscita in – (la quota vincolata a FPV non è spendibile); se è stato indicato il check box “imposta

variazione allo stanziamento di cassa”, viene diminuita anche la cassa;

3) Sul pluriennale, uscita in + (aumento lo stanziamento del 2018 per dare copertura al Nuovo impegno);

4) Sul pluriennale, fondo pluriennale vincolato in + (per finanziare l’impegno).

Richiamare l’impegno, accedere

nel dettaglio poi nel bottone

[Variazioni] e impostare i

parametri come in figura

indicando come Anno nel campo

della Nuova Competenza, l’anno

della scadenza dell’obbligazione

giuridica dell’impegno.

Indicare il capitolo dell’entrata

dove avverrà la riscossione e

l’anno di competenza

dell’entrata. Richiamare

l’accertamento tramite il

bottone [Ricerca].

Indicare il numero della proposta

e se si vuole movimentare anche

lo stanziamento di cassa (**)

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Pag. 11 di 17 Aggiornato il 15/01/2018

(**) Questo tipo di variazione darà atto alla formazione di quattro variazioni di bilancio proposte:

1) Sulla competenza, uscita in – con spuntato il check box del FPV (ogni volta che si reimputa un accertamento, il FPV in

uscita si abbassa);

2) Sulla competenza, uscita in + (la quota che prima era vincolata a FPV, ora è di nuovo spendibile); se è stato indicato il

check box “imposta variazione allo stanziamento di cassa”, viene aumentata anche la cassa;

3) Sul pluriennale Fondo pluriennale vincolato –;

4) Entrata in + (trasferisco l’accertamento sul 2018, devo aumentare lo stanziamento del 2018).

Si noti come queste quattro variazioni siano speculari alle quattro variazioni generate dall’impegno: le variazioni di

competenza e le variazioni di Fondo pluriennale vincolato si annullano tra di loro, generando come risultato finale

semplicemente l’aumento dello stanziamento di uscita e di entrata nel pluriennale.

Richiamare l’accertamento,

accedere nel dettaglio poi nel

bottone [Variazioni] e impostare i

parametri come in figura

indicando come Anno nel campo

della Nuova Competenza, l’anno

della scadenza dell’obbligazione

giuridica dell’accertamento.

Indicare il capitolo dell’uscita dove

avverrà il pagamento e l’anno di

scadenza della dell’obbligazione

dell’uscita (nel nostro esempio

2018). Se la reimputazione

dell’impegno è avvenuta

correttamente, questi dati

verranno proposti in automatico

Indicare il numero della

proposta e se si vuole che la

variazione modifichi anche lo

stanziamento di cassa (**)

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Pag. 12 di 17 Aggiornato il 15/01/2018

Caso E): Reimputazione dell’impegno al 2018 con entrata da reimputare al 2018, con

importi non uguali.

Se l’importo dell’accertamento e dell’impegno da reimputare non sono uguali, durante la reimputazione occorre ricondurre la

casistica ai casi C) e D) facendo varie reimputazioni per ogni singolo movimento. Esempi:

E.1) Impegno di 1500 euro finanziato da un accertamento di 1000 euro, entrambi da reimputare. La differenza di 500 euro è

già stata incassata.

- si procederà a una prima reimputazione dell’impegno per 500 euro come illustrato nel caso C).

- si procederà poi a una seconda reimputazione dell’impegno e dell’accertamento per 1000 euro come illustrato nel caso D).

E.2) Impegno di 2000 euro finanziato da un accertamento di 1200 euro e da un secondo da 800 euro, entrambi da reimputare.

- si procederà a una prima reimputazione dell’impegno e dell’accertamento per 1200 euro come illustrato nel caso D)

- si procederà poi a una seconda reimputazione dell’impegno e dell’accertamento per 800 euro come illustrato nel caso D)

E.3) Accertamento di 3000 euro che finanzia un primo impegno di 1700 euro e un secondo impegno di 1300 euro, tutti da

reimputare.

- si procederà alla reimputazione dell’impegno di 1700 euro e a una prima reimputazione dell’accertamento per 1700 euro,

come illustrato nel caso D)

- si procederà alla reimputazione dell’impegno di 1300 euro e a una seconda reimputazione dell’accertamento per 1300 euro,

come illustrato nel caso D)

E.4) Accertamento di 4000 euro che finanzia un impegno di 4000 euro, di cui 500 sono già stati spesi nel 2017. Si vogliono

reimputare l’accertamento per 4000 euro e l’impegno per 3500 euro.

- Situazione sconsigliata perché pone l’ente in una situazione di disavanzo tecnico non ammessa.

- Si consiglia di reimputare l’impegno e l’accertamento per 3500 euro come illustrato nel caso D), e di lasciare 500 euro di

accertamento a residuo.

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PARTE TERZA – IMPEGNI A COPERTURA DEL FPV E VARIAZIONI MANUALI DI FONDO PLURIENNALE

VINCOLATO

E’ possibile che in fase di bilancio di previsione sia stato previsto del fondo pluriennale vincolato di uscita anche in assenza di

impegni pluriennali. Salvo pochi capitoli previsti dalla norma, entro la chiusura del consuntivo è obbligatorio impegnare tutto

il fondo pluriennale vincolato di uscita, oppure eliminare il fondo pluriennale vincolato previsto in fase di previsione.

Caso F): Nuovi impegni da associare al fondo pluriennale vincolato

Caricare un impegno pluriennale sul capitolo interessato e associarlo al cronoprogramma, sul quale sono indicati capitolo e e

anno dell’entrata e importo.

Cliccare sul bottone

[finanziamento] e indicare il

cronoprogramma di

riferimento. Ogni

cronoprogramma rappresenta

una quota di FPV. L’importo

dell’impegno deve essere

minore o uguale al valore

visualizzato nel campo

“disponibilità”

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Pag. 14 di 17 Aggiornato il 15/01/2018

Caso G): Eliminare fondo non impegnato.

Qualora si debba rettificare del fondo pluriennale vincolato non impegnato, occorre fare delle variazioni di bilancio manuali.

Segue a titolo di esempio il caso di rettifica di un fondo costituito da una spesa prevista nel 2018 finanziata con un’entrata del

2017. Per tutti gli altri casi, contattare l’assistenza.

Sono necessarie quattro variazioni di bilancio

1) Sulla competenza, si deve aumentare lo stanziamento disponibile in uscita.

2) Sulla competenza, si deve diminuire la quota di FPV vincolata in uscita. Al momento del salvataggio, selezionare il

cronoprogramma da diminuire.

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Pag. 15 di 17 Aggiornato il 15/01/2018

3) Sul pluriennale, si deve diminuire la quota di FPV. Al momento del salvataggio, selezionare il cronoprogramma da

diminuire.

4) Sul pluriennale, si deve diminuire lo stanziamento in uscita.

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OPERAZIONI CONCLUSIVE - VERIFICA E CONTROLLO

Alla fine di tutto il riaccertamento è necessario verificare che le variazioni generate automaticamente siano in equilibrio.

Entrare nel menù 1.4.5 Equilibri variazioni e premere [Elabora].

Al termine dell’elaborazione il campo Differenza deve essere 0.

Nel caso non lo fosse, contattare l’assistenza.

Ripetere l’operazione anche per il pluriennale 2018 e 2019.

Verificare ora che il bilancio sia in equilibrio.

Accedere al menu 1.4.6 Controllo equilibri di bilancio e premere [Elabora].

Lasciare selezionata la Competenza e

spuntare Calcola anche variazioni

proposte. Da questo menù

verifichiamo che sia in pareggio il

bilancio assestato 2017 con le

variazioni di bilancio generate dal

riaccertamento.

**

Ripetere l’operazione anche per il

pluriennale 2018 e 2019

RIACCERTAMENTO ORDINARIO – Versione 1.0

Pag. 17 di 17 Aggiornato il 15/01/2018

Una volta verificato che il bilancio sia in equilibrio (pluriennale compreso), è possibile procedure con l’ufficializzazione delle

variazioni proposte col menù 1.4.4 Ufficializzazione.

Una volta effettuata l’ufficializzazione, è possibile verificare la composizione del fondo pluriennale vincolato tramite la stampa

dello stesso al menu 2.2.2.2.

In particolare, si consiglia di verificare che non siano presenti importi negativi.

Ove si riscontrassero delle anomalie, si consiglia di individuare i capitoli interessati tramite la stampa di servizio 2.2.2.3.5

Composizione del FPV dettagliato per capitoli e contattare l’assistenza.

Per riportare le risultanze del riaccertamento sull’esercizio 2018, si vedano le “NOTE POST RIACCERTAMENTO”.