4 pier lez_capacità_coordinative_ge11
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- 1. SPORT INDIVIDUALI LE CAPACITA MOTORIE Emanuela Pierantozzi
2. CAPACITA O QUALITA MOTORIE? Le QUALITA sono i modi di essere delle strutture corporee Le CAPACITA possono essere le peculiari quantizzazioni delle qualit, cio le capacit possono quantificare le qualit. Differenzia Il concetto di capacit da quello di qualit il signmificato implicito di MISURAZIONE e di CONTROLLO della variazione e della evoluzione nel tempo di ciascun fenomeno motorio E per questo riferimento concreto e quantificabile che il termine capacit pi corretto di qualit per esprimere linfinita gamma di valori riscontrabili nelle prestazioni motorie 3. LE CAPACITA MOTORIE DEFINIZIONI Le capacit motorie sono i presupposti motori di tipo endogeno (interno), che permettono la formazione di abilit motorie (Manno 1989). Le capacit motorie sono i prerequisiti su cui l uomo e latleta costruiscono e sviluppano le proprie abilita tecnico-motorie (Zaciorskij) 4. DIFFERENZA TRA CAPACITA MOTORIE e ABILITA MOTORIE CAPACITA MOTORIE: le capacit motorie sono i PRESUPPOSTI del movimento (i mattoni necessari per ogni costruzione), determinate anche geneticamente. ABILITA MOTORIE (skills): le abilit motorie sono SEQUENZE DI MOVIMENTI APPRESI (la casa costruita con i mattoni); esse si creano sulle capacit motorie e si automatizzano con la ripetizione. Pi scarse sono le capacit motorie pi difficile apprendere nuove abilit (pochi mattoni=case modeste). 5. CLASSIFICAZIONE delle CAPACITA MOTORIE Le capacit motorie sono molteplici e diverse tra loro In genere vengono raggruppate e classificate in sottoinsiemi Una delle classificazione maggiormente in uso, ma non definitiva per via della complessit estrema di questo ambito, vede le capacit motorie suddivise in 2 grandi categorie (Gundlach 1968): Capacit condizionali, (o fisiche oppure organico-muscolari; Bellotti 1999) Capacit coordinative 6. FORZA CAPACITA COORDINATIVE GENERALI VELOCITA 1. equilibrio 2. orientamento 3. differenziazione 4. ritmo 5. reazione 6. trasformazione 7. coordinazione segmentaria RESISTENZA CAPACITA COORDINATIVE SPECIALI Capacit di Apprendimento Controllo Adattamento MOBILITA ARTICOLARE 7. COMPONENTI della CAPACITA di PRESTAZIONE SPORTIVA ( Weineck 2010) Fattori di predisposizione, costituzionali, di salute TECNICA: Capacit coordinative e abilit CONDIZIONE: Capacit condizionali Capacit tecnico- cognitive Capacit psichiche-tattiche Capacit sociali Capacit di Prestazione dellAtleta Le Capacit Motorie fanno parte delle componenti della prestazione dellatleta e si manifestano in modo unitario, influenzandosi reciprocamente 8. LE CAPACITA COORDINATIVE 9. DEFINIZIONE di CAPACITA COORDINATIVE Per capacit coordinative si deve intendere quel complesso di funzioni deputate prevalentemente al controllo e alla regolazione del movimento e perci condizionate soprattutto dalla funzionalit del sistema nervoso centrale (Bellotti 1999). Le Capacit Coordinative sono capacit che mettono latleta in grado di controllare, con sicurezza ed economia, le sue azioni motorie sia in situazioni prevedibili (stereotipate) che imprevedibili (variabili) e di apprendere i movimenti sportivi in modo relativamente rapito (Weineck 2010); Queste capacit rappresentano, assieme alle capacit condizionali, il presupposto per lapprendimento delle abilit tecniche sportive. Le capacit coordinative in sintesi rappresentano la destrezza dellindividuo. 10. PRINCIPI delle CAPACITA COORDINATIVE Le capacit coordinative sono controllate prevalentemente dal: Sistema Nervoso, quello Centrale (il cervello) maggiormente. Si basano sul funzionamento e la loro perfetta integrazione di: SNC (comandi centrali) Fattori fisici della prestazione Analizzatori motori (funzione sensopercettiva di analisi e verifica) Effettori motori (funzione esecutiva) Patrimonio motorio (esperienza) 11. GLI ANALIZZATORI MOTORI Gli analizzatori motori (organi senso-percettivi utili alla motricit) servono alla: ricezione decodificazione elaborazione trasmissione memorizzazione delle informazioni sensoriali. I pi importanti per il movimento sono: Analizzatore ottico Analizzatore acustico Analizzatore tattile Analizzatore cinestesico , detto anche cinestetico (propriocettivit). Analizzatore vestibolare (equilibrio statico-dinamico) Le capacit coordinative si fondano sullassunzione di informazioni da questi organi 12. CAPACITA COORDINATIVE e loro SVILUPPO Lo sviluppo delle capacit coordinative dalla nascita fino al periodo puberale parallelo, anzi completamente sovrapponibile, alla maturazione funzionale del sistema nervoso dellindividuo. Le fasi ottimali di sviluppo delle diverse capacit coordinative si manifesta in momenti diversi. In generale, per, la loro maggiore spinta si manifesta dal settimo anno det fino allentrata nella pubert (picchi di crescita del SNC e degli analizzatori seso percettivi e miglior apprendimento). 13. CAPACITA COORDINATIVE e SCHEMI di BASE Lo sviluppo delle capacit coordinative dalla nascita fino al periodo puberale parallelo e conseguente allo sviluppo dello SCHEMA CORPOREO e degli SCHEMI MOTORI di BASE dellindividuo. 14. FATTORI DELLA MOTRICITA DEL BAMBINO RUOLO e POSIZIONE Sistema senso-motorio Schema corporeo Schemi posturali Schemi motori Capacit condizionali Abilit Motorie ATTIVITA MOTORIA del BAMBINO Capacit coordinative 15. SCHEMA CORPOREO (Le Boulche) Lo schema corporeo la rappresentazione che si ha del proprio corpo in una situazione statica o dinamica, in rapporto: alle diverse parti fra loro con lo spazio con gli oggetti che lo circondano 16. SCHEMI MOTORI di BASE Camminare Correre Lanciare Saltare Rotolare Strisciare Arrampicare 17. EVOLUZIONE degli SCHEMI MOTORI di BASE (Roth 1982) 18. FASI SENSIBILI per lALLENABILITA delle CAPACITA COORDINATIVE: (Martin 1982) 19. SVILUPPO AUXOLOGICO (STRATZ) 20. SVILUPPO AUXOLOGICO dai 8 ai 11 21. ACCRESCIMENTO Dai 7 anni fino alla pubert vi una stabilizzazione della crescita dei segmenti corporei di tutto il corpo 22. MATURAZIONE SNC ed ANALIZZATORI Nello stesso periodo si osserva una rapida maturazione del Sistema Nervoso Centrale Parallelamente si incrementa la funzionalit degli analizzatori acustici, ottici, vestibolari (statico-dinamico), tattili e propriocettivi (cinestetico). Contemporaneamente si ha un miglioramento dellelaborazione dellinformazione 23. Dinamica dello sviluppo delle capacita coordinative 24. ALLENAMENTO delle CAPACITA COORDINATIVE e FASE SENSIBILE Lallenamento delle capacit coordinative, in generale, deve essere condotto principalmente dal settimo anno det fino allentrata nella pubert, quando si hanno i picchi di crescita del SNC e degli analizzatori senso-motori e miglior apprendimento. Lallenamento di queste capacit durante la fase sensibile decisivo per quanto riguarda il livello di sviluppo che potr essere raggiunto successivamente. 25. ALLENAMENTO delle CAPACITA COORDINATIVE dalla pubert in poi Da adulti, durante la vita, le capacit coordinative diminuiscono pi o meno rapidamente in relazione e parallelamente alla diminuzione del livello dei fattori fisici della prestazione. Latleta terr allenate le capacit coordinative automaticamente attraverso la pratica di sport (soprattutto attraverso lo studio della tecnica). Il livello di allenamento di queste sar determinato dalla tipologia dello sport praticato, dalla frequenza e dalla qualit degli allenamenti. Gli sport pi allenanti le capacit coordinative sono gli sport di situazione e i tecnico-compositori. 26. CAPACITA COORDINATIVE ed APPRENDIMENTO Il miglioramento delle Capacit coordinative dipende anche da come le informazioni arrivano allallievo Il ritmo di apprendimento pu essere diverso 27. INSEGNAMENTO e APPRENDIMENTO 28. CLASSIFICAZIONE delle CAPACITA COORDINATIVE Alcuni autori (Meinel, Blume, Weineck) suddividono le capacit coordinative in GENERALI (o di base) e SPECIALI; altri parlano solo delle speciali (Bellotti). Eimportante comunque sottolineare che le capacit coordinative generali e quelle speciali sono fra loro strettamente correlate. Infatti le capacit coordinative generali sono quelle di apprendimento motorio, controllo motorio e adattamento motorio, tutte capacit necessarie per lapprendimento, lo sviluppo e il consolidamento delle capacit coordinative speciali. Le capacit coordinative speciali sono le componenti elementari delle capacit coordinative generali. Le capacit coordinative speciali vengono dosate a seconda del compito motorio richiesto. 29. SCHEMA delle CAPACITA COORDINATIVE GENERALI e SPECIALI secondo Blume 30. COMPONENTI delle CAPACITA COORDINATIVE CAPACITA COORDINATIVE SPECIALI (Weineck 2010) 1. Capacit dEQUILIBRIO 2. Capacit di ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE 3. Capacit di DIFFERENZIAZIONE 4. Capacit di RITMO 5. Capacit di REAZIONE 6. Capacit di TRASFORMAZIONE 7. Capacit di COORDINAZIONE SEGMENTARIA 31. Capacit dEQUILIBRIO La capacit che permette di tenere in stato di equilibrio tutto il corpo , di mantenerlo o recuperarlo durante o dopo ampi spostamenti del corpo stesso TIPOLOGIE di EQUILIBRIO: a) Statico b) Dinamico (moto traslatorio e moto rotatorio) c) In volo (moto traslatorio e moto rotatorio) d) equilibrio statico-dinamico in riferimento agli attrezzi trasportati dallatleta 32. Esercitare le diverse Tipologie dEQUILIBRIO 33. Capacit dORIENTAMENTO: La capacit di determinare, e cambiare nello spazio e nel tempo, la posizione e i movimenti del corpo riferiti ad un campo di azione definito. Si suddivide in capacit di orientamento spaziale e capacit di orientamento temporale. 34. ESERCITARE LORIENTAMENTO SPAZIO TEMPORALE Per prima cosa eseguire spostamenti e movimenti in spazi e direzioni conosciuti e prefissati Poi riduzione e variazione degli spazi a disposizione con giochi e situazioni variabili e inconsuete (numero dei giocatori, forma del campo, diversi punti di riferimento e mete o attrezzi E importante osservare se stessi (specchio o videotape) ma anche rapportarsi allo spazio a disposizione utilizzando recettori propriocettivi Osservazione e conoscenza dello spazio degli altri da fermi ed in movimento 35. La Capacit di esprimere un gesto in modo preciso ed economico, coordinando le varie fasi del movimento tra loro e in rapporto ai segmenti coorporei interessati allesecuzione. E la capacit di discriminare in modo fine tutti gli elementi importanti di un movimento Dipende da: Informazioni cinestesiche Percezione spazio-temporale Confronto tra movimento eseguito e la sua rappresentazione mentale Capacit di DIFFERENZIAZIONE 36. Tipologie di Capacit di DIFFERENZIAZIONE La Capacit di differenziazione si pu suddividere a secondo dei recettori coinvolti: Differenziazione CINESTESICA (es.: velocit del movimento e della tensione muscolare) Differenziazione SPAZIALE (ampiezza dei movimenti segmentali del corpo e in toto) Differenziazione TEMPORALE Le capacit di differenziazione sono da sviluppare per prime perch dipendono molto dallinput percettivo 37. LALLENAMENTO delle CAPACITA di DIFFERENZIAZIONE Prendere in considerazione il ruolo dei vari recettori tenendo presente che durante lapprendimento ci possono essere scambi di informazioni tra i sistemi Molti sistemi recettoriali diminuiscono la loro sensibilit con stimoli uniformi, stereotipati, che durano a lungo E possibile escludere momentaneamente o parzialmente alcuni recettori per esaltare lattivit di altri (es.: esercizi bendati) importante fra prendere coscienza specialmente delle sensazioni propriocetttive (rilassamento-tensione, gioco dei contrari) Autovalutazione dei risultati raggiunti 38. Capacit di RITMO La capacit di: comprendere un ritmo proveniente dallesterno e di riuscire a riprodurlo dal punto di vista motorio, realizzare nella propria attivit motoria un ritmo interiorizzato, cio esistente nella propria immaginazione. 39. Utilizzare dei modelli ritmici come modelli guida del movimento Individuare il ritmo di movimenti semplici Ritmare i movimenti con le parole alto-basso, veloce-lento, destro-sinistro, flettere- distendere, contrarre-rilasciare ecc. Collegare i ritmi motori con quelli acustici: fischietto, tamburello, battuta mani, accompagnamento musicale Eseguire esercitazioni dove si ricerca un ritmo interno istintivo (rtmo personale) Esercizi per la Capacit di RITMO 40. Capacit di REAZIONE La capacit di avvio tempestivo dellesecuzione di un movimento, in relazione ad un segnale (tempo di reazione alla percezione di un segnale). Il segnale pu essere acustico, visivo o tattile. Lo stimolo pu essere prevedibile (partenza 100 metri) o non prevedibile (rubabandiera) e la risposta ad esso pu essere stereotipata (prestabilita) o non stereotipata (variabile) . La capacit di reazione connessa alla rapidit di movimento, ma non sono la stessa cosa! La rapidit di movimento non identificata con la prontezza della percezione del segnale e del successivo invio di impulsi per lattivazione motoria vera e propria. 41. Tempo di reazione 42. ALLENAMENTO REAZIONE MOTORIA La capacit di reazione proprio perch essenzialmente legata alla sfera della rapidit dei processi nervosi di attivazione e conduzione degli impulsi non una qualit fortemente allenabile . Le esercitazioni da utilizzare dovrebbero accorciare il tempo di reazione motoria attraverso: 1) Risposte motorie dal semplici al complesso, a segnali (acustici, visivi, tattili) attesi e cadenti in tempi definiti e perci prevedibili (esempio sport di combattimento: risposta con parata e contrattacco ad una tipologia di attacco conosciuta che avviene al via cadenzato dellallenatore) 2) Risposte motorie a segnali imprevedibili, cadenti in tempi indefiniti (esempio sport di combattimento o giochi sportivi: risposta variabile ma adeguata ad azione dattacco eseguita con tecnica non conosciuta in momento non prevedibile) Altre regole per migliorare la capacit di reazione sono: Aumentare i fattori di disturbo, es.:falsi segnali, difficolt recettoriale, fatica Richiedere risposte sempre pi precise Richiedere risposte sempre pi complesse Aumentare la variet dei segnali Diminuire il tempo di preparazione prima del segnale 43. Capacit di TRASFORMAZIONE La capacit che, sulla base dei cambiamenti della situazione che sono stati percepiti o previsti, permette di: adattare il programma di unazione motoria che si sta eseguendo alle nuove circostanze, oppure di proseguire lazione in modo completamente diverso, cio adottando un programma nuovo. 44. ESERCITAZIONI PER LO SVILUPPO DELLE CAPACITA di TRASFORMAZIONE adeguamento motorio (adattamento o cambiamento del programma dazione) ad imprevisti elementi di disturbo alla normale sequenza motoria in corso di attuazione effettuazione dellesecuzione tecnica specifica in stato di esaurimento neuromuscolare, cio di affaticamento (solo per atleti di alto livello) 45. Capacit di COORDINAZIONE SEGMENTARIA La capacit di coordinazione segmentaria (o capacit di combinazione e abbinamento) la capacit di coordinare adeguatamente tra loro: i movimenti dei segmenti del corpo tra di loro (esempio: arto superiore destro con arto superiore sinistro, tronco con testa, arti inferiori con arti superiori) i movementi segmentari del corpo con i movimenti globali del corpo diretto a raggiungere un determinato obiettivo di azione motoria (esempio: coordinazione braccia-gambe nella corsa) 46. PRINCIPI FONDAMENTALI dellALLENAMENTO CAPACITA COORDINATIVE 1. PRINCIPIO della SPECIFICITA: gli esercizi da eseguire devono essere strettamente correlati alle qualit che si vogliono allenare; 2. PRINCIPIO della DIFFICOLTA CRESCENTE: stimoli nel tempo dal semplice al complesso; 3. PRINCIPIO della CORRETTA EFFETTUAZIONE: precisione massima possibile; 4. PRINCIPIO della VARIAZIONE : per riuscire a stimolare in maniera efficace necessario variare: 1. la tipologia di esercizi (analitici e globali, statici e dinamici), 2. le condizioni ambientali (luoghi chiusi-aperti, terreni, attrezzi, spazi..) 3. la velocit esecutiva 4. Lo stato di affaticamento del soggetto 5. Lesecuzione simmetrica ( lato dominante e lato non dominante) 6. Lorganizzazione esecutiva (da soli, a coppie, in gruppo) 47. IN SINTESI: METODI dellALLENAMENTO CAPACITA COORDINATIVE Stesso esercizio: Dal semplice al complesso Dallo statico al dinamico Dal lento al veloce, dal veloce al lento Da esecuzione da soli ad esecuzione in coppia o in gruppo, con partner nuovi Ridurre o ingrandire lo spazio desecuzione Cambiare ambiente desecuzione (al chiuso, allaperto) Variare le modalit dacquisizioni delle informazioni Eseguire gli esercizi sotto il controllo temporale Eseguire gli esercizi in stato di affaticamento Eseguire gli esercizi simmetricamente Variare gli esercizi Combinare pi esercizi gi automatizzati 48. Esempio di esercizi per le Capacit Coordinative by Stelvio Beraldo http://www.sportmedicina.com/rapidita _e_coordinazione.htm