4. Inesistenza dell'inferno eterno - Risorse Avventiste · 2016-12-09 · 5. Esistenza di un...

7
1 INTRODUZIONE Abbiamo visto che l'insegnamento biblico presenta l'anima come non essendo immortale per natura, ma CANDIDATA all'immortalità, alla vita eterna nel Regno di Dio. Abbiamo anche studiato che la morte è paragonata nelle SS. Scritture ad un sonno incosciente, dal quale ci si risveglierà solo nel Giorno del Giudizio. Ora, le conseguenze dell'aver accettato nel cristianesimo le concezioni pagane della filosofia greca (Platone) sono state gravissime. 1. Occultismo Prima di tutto si è aperta la porta all'occultismo nelle sue varie forme, il quale pretende di potersi mettere in contatto con i defunti (tramite medium, registrandone le voci, ecc.) per riceverne "saggi" consigli, informazioni e straordinarie rivelazioni. È così che molte persone disperate per la perdita di un proprio caro, vengono tragicamente ingannate ed entrano in contatto diretto con i demoni che - imitando i loro parenti - possono gettare la loro nefasta influenza nella vita di tali persone (vedi studio precedente). 2. Culto dei morti Secondariamente, il culto dei morti che, nella Bibbia, è definito "un'abominazione" e che ha sempre caratterizzato le religioni pagane, è entrato prepotentemente nel cristianesimo facendolo scadere nell'idolatria. Infatti, il pregare i santi o le Madonne, l'accendere candele davanti ai loro altari o alle loro immagini, il prostrarsi davanti alle loro statue, il rivolgersi a loro (invece che a Cristo, unico Mediatore: I Timoteo 2:5) come intermediari per arrivare a Dio, è condannato in modo preciso in tutta la Bibbia e particolarmente nel secondo comanda-mento che, con il tempo, è stato naturalmente tolto di mezzo dalla Chiesa, perché ne condannava apertamente le deviazioni. 3. Distorsione dell'Immagine di Dio In terzo luogo, tutto questo ha avuto come conseguenza una distorsione dell'immagine di Dio che viene visto dai fedeli come un Dio lontano, giudice severo, inflessibile e inaccessibile, che dev'essere supplicato da molti intercessori per concedere una grazia, una benedizione: proprio tutto il contrario di come viene presentato nelle Scritture: Giovanni 16:24,26,27 > "Fino ad ora non avete chiesto nulla nel nome mio; chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrezza sia completa... In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi; poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio." 4. La dottrina del Purgatorio Infine, naturalmente, si è giunti a pensare ad un Purgatorio, luogo di transizione verso il Paradiso, dal quale si può uscire prima se i parenti in vita faranno dire Messe in suffragio. La storia dimostra che la Chiesa si è arricchita largamente con questo turpe commercio. Ed ecco saltare ancora fuori un'immagine profondamente distorta di Dio, la cui giustizia sarebbe corruttibile con danaro e che farebbe dei favoritismi per i più ricchi,

Transcript of 4. Inesistenza dell'inferno eterno - Risorse Avventiste · 2016-12-09 · 5. Esistenza di un...

Page 1: 4. Inesistenza dell'inferno eterno - Risorse Avventiste · 2016-12-09 · 5. Esistenza di un Inferno eterno La credenza dell'immortalità dell'anima ha poi portato, come logica conseguenza,

1

INTRODUZIONE Abbiamo visto che l'insegnamento biblico presenta l'anima come non essendo immortale per natura, ma CANDIDATA all'immortalità, alla vita eterna nel Regno di Dio. Abbiamo anche studiato che la morte è paragonata nelle SS. Scritture ad un sonno incosciente, dal quale ci si risveglierà solo nel Giorno del Giudizio. Ora, le conseguenze dell'aver accettato nel cristianesimo le concezioni pagane della filosofia greca (Platone) sono state gravissime.

1. Occultismo Prima di tutto si è aperta la porta all'occultismo nelle sue varie forme, il quale pretende di potersi mettere in contatto con i defunti (tramite medium, registrandone le voci, ecc.) per riceverne "saggi" consigli, informazioni e straordinarie rivelazioni. È così che molte persone disperate per la perdita di un proprio caro, vengono tragicamente ingannate ed entrano in contatto diretto con i demoni che - imitando i loro parenti - possono gettare la loro nefasta influenza nella vita di tali persone (vedi studio precedente).

2. Culto dei morti Secondariamente, il culto dei morti che, nella Bibbia, è definito "un'abominazione" e che ha sempre caratterizzato le religioni pagane, è entrato prepotentemente nel cristianesimo facendolo scadere nell'idolatria. Infatti, il pregare i santi o le Madonne, l'accendere candele davanti ai loro altari o alle loro immagini, il prostrarsi davanti alle loro statue, il rivolgersi a loro (invece che a Cristo, unico Mediatore: I Timoteo 2:5) come intermediari per arrivare a Dio, è condannato in modo preciso in tutta la Bibbia e particolarmente nel secondo comanda-mento che, con il tempo, è stato naturalmente tolto di mezzo dalla Chiesa, perché ne condannava apertamente le deviazioni. 3. Distorsione dell'Immagine di Dio In terzo luogo, tutto questo ha avuto come conseguenza una

distorsione dell'immagine di Dio che viene visto dai fedeli come un Dio lontano, giudice severo, inflessibile e inaccessibile, che dev'essere supplicato da molti intercessori per concedere una grazia, una benedizione: proprio tutto il contrario di come viene presentato nelle Scritture: Giovanni 16:24,26,27 > "Fino ad ora non avete chiesto nulla nel nome mio; chiedete e riceverete, affinché la vostra allegrezza sia completa... In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io pregherò il Padre per voi; poiché il Padre stesso vi ama, perché mi avete amato e avete

creduto che sono proceduto da Dio."

4. La dottrina del Purgatorio Infine, naturalmente, si è giunti a pensare ad un Purgatorio, luogo di transizione verso il Paradiso, dal quale si può uscire prima se i parenti in vita faranno dire Messe in suffragio. La storia dimostra che la Chiesa si è arricchita largamente con questo turpe commercio. Ed ecco saltare ancora fuori un'immagine profondamente distorta di Dio, la cui giustizia sarebbe corruttibile con danaro e che farebbe dei favoritismi per i più ricchi,

Page 2: 4. Inesistenza dell'inferno eterno - Risorse Avventiste · 2016-12-09 · 5. Esistenza di un Inferno eterno La credenza dell'immortalità dell'anima ha poi portato, come logica conseguenza,

2

lasciando soffrire più a lungo i più sfortunati (aventi sulla Terra famiglie povere o semplicemente insensibili, oppure non credenti)! La Bibbia è estremamente chiara sul fatto che è durante la vita che ognuno decide del proprio destino eterno (cfr. Isaia 38:18/Giovanni 5:28-29/II Corinzi 5:10/Salmo 49:7-8/Romani 2:5-8) Deuteronomio 10:17b > "L'Iddio grande, forte e tremendo, che non ha riguardi personali e non accetta presenti." 5. Esistenza di un Inferno eterno La credenza dell'immortalità dell'anima ha poi portato, come logica conseguenza, al sorgere di una dottrina crudele e totalmente anti-biblica come quella delle sofferenze nell'Inferno ETERNO, per punire una vita di peccato della durata forse di alcune decine d'anni: un nulla rispetto all'eternità. Un Dio capace di tanto non può certo essere presentato come un Dio d'amore e di giustizia... Oltretutto che Paradiso sarebbe per i salvati, sapendo e vedendo un proprio parente, magari un figlio, che sta soffrendo in quel modo e per sempre?! LA DISTRUZIONE TOTALE DEGLI EMPI NELL'ANTICO TESTAMENTO Molto numerosi sono i passi dell'Antico Testamento che attestano la distruzione finale, totale, degli empi. Non sono possibili dubbie interpretazioni, perché tutte le espressioni usate sono chiare e inequivocabili. Lo stesso concetto è ripreso da vari autori, il paragone che sovente ricorre è quello della stoppa o paglia che brucia fino ad estinzione completa.

Giobbe 20:7-8 > "L'empio perirà per sempre come lo sterco suo; quelli che lo vedevano diranno: - Dov'è? - Se ne volerà via come un sogno, e non si troverà più; dileguerà come una visione notturna." (L) Salmo 21:8-10 > "La tua mano troverà tutti i tuoi nemici; la tua destra raggiungerà quelli che t'odiano. Tu li metterai come in una fornace ardente, quando apparirai; l'Eterno, nel Suo cruccio, li inabisserà e il fuoco li divorerà. Tu farai sparire il loro frutto dalla terra e la loro progenie di tra i figli degli uomini." (L) Isaia 1:28 > "Ma i ribelli e i peccatori saranno distrutti assieme, e quelli che abbandonano l'Eterno saranno sterminati." (ND) Isaia 5:24 > "Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e come la fiamma consuma l'erba secca, così la loro radice sarà come marciume, e il loro fiore sarà portato via come polvere, perché hanno rigettata la legge dell'Eterno degli eserciti e hanno sprezzata la parola del Santo d'Israele." (L)

Isaia 26:14 > "Quelli sono morti, e non rivivranno più; sono ombre, e non risorgeranno più; Tu li hai così puniti, li hai distrutti, ne hai fatto perire ogni ricordo." (NR) Isaia 41:11-12 > "Tutti quelli che si scagliano contro di te saranno confusi e svergognati. Saranno distrutti e periranno tutti quelli che ti combattono. Cercherai quelli che ti facevano guerra ma non li troverai più. Saranno annientati e ridotti a zero quelli che ti combattevano." (TILC) Abdia 15-16 > "Poiché il giorno dell'Eterno1 è vicino per tutte le nazioni; come hai fatto, così ti sarà fatto; le tue azioni ti ricadranno sul capo. Poiché come voi avete bevuto sul mio monte santo, così

1 Espressione che indica sempre, nell'Antico e nel Nuovo Testamento, il giorno del giudizio finale e/o il ritorno di Cristo.

Page 3: 4. Inesistenza dell'inferno eterno - Risorse Avventiste · 2016-12-09 · 5. Esistenza di un Inferno eterno La credenza dell'immortalità dell'anima ha poi portato, come logica conseguenza,

3

berranno tutte le nazioni, del continuo; berranno, inghiottiranno e saranno come se non fossero mai state." (L) Malachia 4:1-3 > "Poiché ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; e tutti quelli che operano empiamente saranno come stoppia; il giorno che viene li brucerà, - dice l'Eterno degli eserciti - in modo da non lasciar loro né radice né ramo. Ma per voi che temete il mio nome, sorgerà il sole della giustizia con la guarigione nelle sue ali, e voi uscirete e salterete come vitelli di stalla. Calpesterete gli empi perché saranno cenere sotto la pianta dei vostri piedi nel giorno che io preparo - dice l'Eterno degli eserciti." (ND) LA DISTRUZIONE TOTALE DEGLI EMPI NEL NUOVO TESTAMENTO Anche il Nuovo Testamento abbonda di testi a tale riguardo. Gli autori ispirati hanno sempre parlato di morte degli empi, in contrapposizione alla vita eterna, e non solo nel senso spirituale, dato che questo concetto è sempre accompagnato da un'idea di distruzione, fuoco divorante, annientamento: Romani 1:32 > "I quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli che fanno codeste cose2 sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette." (L)

II Tessalonicesi 1:7-9 > "... Quando il Signore Gesù Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all'evangelo del Signor nostro Gesù Cristo. Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza." (ND) Ebrei 10:26-27 > "Perché, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non resta più alcun sacrificio per i peccati; rimangono una terribile attesa del giudizio e l'ardor d'un fuoco che divorerà gli avversari." (L)

II Pietro 2:12/3:7 > "Ma costoro, come bestie prive di ragione, destinate per natura a essere catturate e distrutte, dicono male di ciò che ignorano, e periranno nella propria corruzione… Mentre i cieli e la terra attuali sono conservati dalla medesima parola, riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della perdizione degli empi." (NR) Apocalisse 21:8 > "Ma quanto ai codardi, agli increduli, agli abominevoli, agli omicidi, ai fornicatori, agli stregoni, agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda." (L)

VITA ETERNA E MORTE ETERNA La vita (eterna) è contrapposta alla morte di chi non ha voluto credere nella salvezza offerta alla croce. Ora, le pene eterne dell'Inferno presuppongono comunque che vi sia immortalità, sia dei condannati, sia (cosa ancora più grave) di chi è stato all'origine della ribellione che fece entrare il peccato nell'universo, con tutte le sue atroci conseguenze, cioè Satana (con i suoi demoni): Giovanni 3:16,36/8:51 > "Poiché Iddio ha tanto

2 Vedi contesto nei versetti precedenti.

Page 4: 4. Inesistenza dell'inferno eterno - Risorse Avventiste · 2016-12-09 · 5. Esistenza di un Inferno eterno La credenza dell'immortalità dell'anima ha poi portato, come logica conseguenza,

4

amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna... Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l'ira di Dio resta sopra lui... In verità, in verità vi dico che se uno osserva la mia parola, non vedrà mai la morte." (L). Dal che si deduce che chi non crede vedrà la morte!

I Giovanni 5:12 > "Chi ha il Figliuolo ha la vita; chi non ha il Figliuolo di Dio non ha la vita." (L) Romani 6:23 > "Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore." (ND) PROPORZIONALITÀ DEL CASTIGO RISPETTO ALLA COLPA Cristo ha insegnato chiaramente che la giustizia di Dio, che è perfetta, esigerà una proporzionalità della pena. Anche il senso della giustizia dell'uomo, che pure è tanto imperfetto, comprende che Satana e i suoi angeli decaduti, e certi mostri umani di malvagità devono essere castigati maggiormente dei semplici indifferenti, di coloro che hanno trascinato la loro esistenza soddisfacendo semplicemente il loro egoismo.

Allo stesso modo, quelli che sono stati al corrente della volontà di Dio o hanno avuto occasione di informarsi nella Sua Parola e l'hanno trascurata volontariamente sono più colpevoli di quelli che, non conoscendo affatto le esigenze della legge di Dio, non hanno seguito la propria coscienza: Luca 12:47-48 > "Or quel servitore che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non ha preparato né fatto nulla per compiere la volontà di Lui, sarà battuto di molti colpi; ma colui che non l'ha conosciuta e ha fatto cose degne di castigo, sarà battuto di pochi colpi, E a chi molto è stato dato, molto sarà ridomandato; e a chi molto è stato affidato, tanto più si richiederà." (L) LA MORTE NON ESISTERÀ PIÙ La morte stessa sarà distrutta e annientata. Diversamente l'opera di Cristo non sarebbe mai compiuta ed Egli mancherebbe di riportare la perfetta armonia del creato, nell' universo turbato dalla rivolta di Satana. L'eternità non basterebbe a soddisfare la giustizia di Dio oltraggiata da tanti millenni d'infamia: I Corinzi 15:26,54,55 > "L'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte... E quando questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità, e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata sommersa nella vittoria. O morte, dov'è il tuo dardo?." (L) Apocalisse 20:14 > "Poi la morte e l'ades3 furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda." (ND)

3 Espressione che indica, in greco, il simbolico soggiorno dei morti.

Page 5: 4. Inesistenza dell'inferno eterno - Risorse Avventiste · 2016-12-09 · 5. Esistenza di un Inferno eterno La credenza dell'immortalità dell'anima ha poi portato, come logica conseguenza,

5

LA PUNIZIONE ETERNA Matteo 25:46 > "E questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna." (L) – "E questi andranno nelle pene eterne e i giusti nella vita eterna" (ND) Questo testo, citato a volte a sostegno dell'Inferno eterno, contiene la parola greca calai, spesso tradotta con "supplizio, castigo". Questa però non è un'interpretazione corretta della parola originale. Ecco in proposito un'interessante dichiarazione di un eminente teologo: «I cinque dizionari di Passow, Planche, Wahl, Alexandre e Grimm sono unanimi nel far derivare il sostantivo greco kalais ("punizione"), da una radice che significa: "spezzare colpendo, amputare, squartare, smembrare, mutilare", da cui la nostra parola "iconoclasta": "distruttore di immagini". Kalais significherà dunque una punizione per soppressione.» (Petavel-Olliff) Mentre gli eletti godranno della vita eterna (e quindi di una ricompensa eterna), i malvagi saranno colpiti da una punizione eterna (e non da un "eterno supplizio"), e cioè la soppressione, la distruzione il cui effetto è "eterno". D'altra parte, la sofferenza eterna - come abbiamo già detto - presuppone la vita inestinguibile del punito, il che è in contrasto con tutto quanto abbiamo finora letto nella Parola di Dio. UN FUOCO "INESTINGUIBILE"? Vi sono nella Bibbia alcune espressioni che vanno interpretate correttamente per evitare confusioni. Ecco tre testi che vengono solitamente citati a sostegno dell'inferno eterno:

Matteo 25:46 > "Allora dirà anche a coloro alla sinistra: Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli." (L) Apocalisse 20:10b > "E saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli." (L) – "Lì saranno tormentati giorno e notte, per sempre." (TILC) Marco 9:47-48 > "E se l'occhio tuo ti fa intoppare, cavalo; meglio è per te entrar con un occhio solo nel regno di Dio che aver due occhi ed esser gettato nella geenna, dove il verme loro non muore ed il fuoco non si spegne." (L) a) La "geenna" «La parola geenna, usata dodici volte nel Nuovo Testamento, significa letteralmente "valle di Hinnon" (II Cronache 33:6). Questa valle si trova a sud-est di Gerusalemme. In una parte di questa valle chiamata "Tofeth" o "Valle del forno", gli Israeliti, istigati da alcuni loro re, avevano reso un culto a Moloch e bruciati i loro figli in suo onore.

Foto: Safan legge la legge di Dio al re Giosia Il re Giosia votò questo posto all'infamia: ne fece la fogna della città, un immondezzaio in cui si gettavano i rifiuti della capitale, le carogne delle bestie da soma ed i cadaveri dei giustiziati. Un fuoco, perennemente acceso, divorava quei cadaveri, da cui l'espressione "geenna di fuoco"... Il fumo ne usciva giorno e notte, indice di un fuoco che, costantemente alimentato, non si spegneva mai. Il profeta Isaia vi fa allusione, e pensando alla sua dichiarazione, anche Cristo ne parla.» (Charles Gerber, "Dal tempo all'eternità" - pag. 248) Appare chiaro da questa nota storica come il senso dell'espressione si riferisca ad un fuoco che divampa quel tanto che viene alimentato da materiale infiammabile, fino alla consumazione completa.

Page 6: 4. Inesistenza dell'inferno eterno - Risorse Avventiste · 2016-12-09 · 5. Esistenza di un Inferno eterno La credenza dell'immortalità dell'anima ha poi portato, come logica conseguenza,

6

b) L'iperbole del fuoco "inestinguibile" Dalla spiegazione precedente relativa all'origine della parola "geenna", comprendiamo che i termini dei testi suddetti, tradotti in italiano con "eterno" o "secoli dei secoli", non vanno compresi in senso assoluto, ma in senso relativo (per esempio: Esodo 21:5-6 parla dello schiavo che rifiuta la libertà per amore del suo padrone e della propria famiglia. Il testo conclude: "egli lo servirà per sempre" che in ebraico è appunto "in eterno", ma ha chiaramente il senso relativo: "finché vivrà"). L'espressione "nei secoli dei secoli" è tradotta dal greco ton aionon - equivalente all'ebraico al yolam - che sono espressioni spesso usate anche in senso iperbolico; nel linguaggio biblico, tali espressioni abbondano. Eccone alcuni esempi:

1. La foresta che brucia in eterno Ezechiele 21:3 > "E di' alla foresta del mezzodì: Ascolta la parola dell'Eterno!... Ecco, io accendo in te un fuoco che divorerà in te ogni albero verde e ogni albero secco, la fiamma dell'incendio non si estinguerà..." (L) Quella foresta non sta certo ancora bruciando adesso! 2. Sodoma e gomorra Giuda 7 > "Nello stesso modo Sodoma e Gomorra e le città circonvicine, essendosi abbandonate alla fornicazione nella stessa maniera di costoro ed essendo andate dietro a vizi contro natura, sono poste come un esempio, portando la pena d'un fuoco eterno." (L) Questo passo è molto chiaro a proposito dell'uso comune dell'iperbole presso gli scrittori ebraici, infatti delle città di Sodoma e Gomorra è detto che portano "la pena di un fuoco eterno". Ora, è chiaro che esse non stanno bruciando attualmente, perché quel fuoco è divampato fino a che c'era qualcosa da bruciare, fino alla distruzione completa (e poi si è estinto), come dice Pietro: "riducendo in cenere le città di Sodoma e Gomorra, le condannò alla distruzione perché servissero d'esempio..." (II Pietro 2:6 - L).

Foto: Distruzione di Sodoma e Gomma, Lot e le figlie in fuga Quest'uso dell'iperbole non è soltanto ebraico: Ovidio parla della "pianura eterna" che consumò Telefe; Omero parla del "fuoco inestinguibile" che faceva consumare la flotta dei Greci. Sedici secoli più tardi Eusebio impiegava lo stesso termine in occasione del martirio di due cristiani condannati al rogo. 3. I cadaveri degli empi Isaia 66:23-24 > "Avverrà che, di novilunio in novilunio e di sabato in

sabato, ogni carne verrà a prostrarsi davanti a me, dice il Signore. Quando gli adoratori usciranno, vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati a me; poiché il loro verme non morirà, e il loro fuoco non si estinguerà; e saranno in orrore a ogni carne." (NR) Ecco l'espressione di Isaia (che sta parlando dell'instaurazione del Regno di Dio sulla Terra), ripresa da Cristo in Marco cap. 9. Che si tratti di nuovo di un'iperbole, qui è ancora più palese, dato che il profeta parla di CADAVERI. Il passo si riferisce evidentemente al momento in cui avverrà la purificazione della Terra dal peccato e dai peccatori; essi saranno sotto gli occhi dei giusti che Giovanni, nell'Apocalisse, vede scendere sulla Terra dentro la Santa Città, la Gerusalemme Celeste.

Page 7: 4. Inesistenza dell'inferno eterno - Risorse Avventiste · 2016-12-09 · 5. Esistenza di un Inferno eterno La credenza dell'immortalità dell'anima ha poi portato, come logica conseguenza,

7

Ma Gesù parla anche di "nuova creazione" (Matteo 19:28); Pietro dice che aspettiamo "nuovi cieli e nuova terra nei quali abiti la giustizia" (II Pietro 3:13) e Paolo dice che la creazione aspetta di essere liberata anch'essa dalle conseguenze del peccato che l'hanno rovinata (Romani 8:19-22).

Ora, tutto questo è incompatibile con l'idea che i cadaveri degli empi contamineranno per sempre il nostro pianeta che aspetta una "ri-creazione" che lo renderà ancora più bello di quanto non fosse quando uscì dalle mani del suo Creatore. Al di fuori della comprensione dell'iperbole usata da Isaia, tanto comune nella letteratura dei suoi tempi, lo scenario si presenterebbe, al contrario, per l'eternità deturpato dallo spettacolo di milioni di cadaveri che bruciano in modo inestinguibile... rosi da vermi "immortali"!! Grazie a Dio, una promessa migliore ci è stata fatta, come dice l'apostolo Paolo, citando appunto il profeta Isaia:

"Ma, come si legge nella Bibbia: Quel che nessuno ha mai visto e udito, quel che nessuno ha mai immaginato, Dio lo ha preparato per quelli che lo amano."

(I Corinzi 2:9 - TILC) Abbreviazioni delle varie traduzioni della Bibbia: L = Riveduta Luzzi ND = La Nuova Diodati NR = La Nuova Riveduta TILC = Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente