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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Mario Totaro. L'ex esponente regionale social- democratico ha compiuto gli 80 anni in buona salute. E' stato uno degli artefici della politica molisana facendo parte anche di non pochi esecutivi monocolore democristiani. Scomparsi i partiti tradizio- nali ha raccolto le memorie della sua atti- vità in un libro che testimonia la bontà del suo operato e fotografato un lungo pe- riodo che ha caratterizzato la crescita economica della regione. Vedendo l'esi- stente, non lascia che tanta nostalgia. L’Oscar del giorno a Mario Totaro Il Tapiro del giorno a Mauro Natale Il Tapiro del giorno lo diamo a Mauro Na- tale. Il presidente di Assindustria Molise deve proprio voler bene al governatore Frattura visto e considerato che non parla su nessun atto adottato dalla Giunta regio- nale nè, tantomeno, sulle cose non fatte. Ricchi di fair play più che di commesse, al termine dell’Assemblea interna delle aziende associate,hanno rilasciato alcune considerazioni sul precario stato di salute dell’economia molisana, ponendo atten- zione a tenere lontano dalle critiche il go- verno regionale dal quale attendono grandi cose. Beati loro. GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 113 - MERCOLEDÌ 4 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

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L'Oscar del giorno lo assegniamo a MarioTotaro. L'ex esponente regionale social-democratico ha compiuto gli 80 anni inbuona salute. E' stato uno degli arteficidella politica molisana facendo parteanche di non pochi esecutivi monocoloredemocristiani. Scomparsi i partiti tradizio-nali ha raccolto le memorie della sua atti-vità in un libro che testimonia la bontà delsuo operato e fotografato un lungo pe-riodo che ha caratterizzato la crescitaeconomica della regione. Vedendo l'esi-stente, non lascia che tanta nostalgia.

L’Oscar del giornoa Mario Totaro

Il Tapiro del giornoa Mauro Natale

Il Tapiro del giorno lo diamo a Mauro Na-tale. Il presidente di Assindustria Molisedeve proprio voler bene al governatoreFrattura visto e considerato che non parlasu nessun atto adottato dalla Giunta regio-nale nè, tantomeno, sulle cose non fatte.Ricchi di fair play più che di commesse, altermine dell’Assemblea interna delleaziende associate,hanno rilasciato alcuneconsiderazioni sul precario stato di salutedell’economia molisana, ponendo atten-zione a tenere lontano dalle critiche il go-verno regionale dal quale attendono grandicose. Beati loro.

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 113 - MERCOLEDÌ 4 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

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Hanno pazienza, e tanta, quelli di Assindustria Molise nei confrontidel presidente della giunta regionale Frattura al quale sono politica-mente devoti. Ricchi di fair play più che di commesse, al terminedell’Assemblea interna delle aziende associate, hanno rilasciato al-cune considerazioni sul precario stato di salute dell’economia moli-sana, ponendo attenzione a tenere lontano dalle critiche il governoregionale dal quale, diciamolo, attendono grandi cose e rapporti co-struttivi in vista della programmazione 2014/2020. Non ne hanno fattocenno nel documento, preferendo altri argomenti da mettere in risaltotra cui l’indignazione “degli imprenditori titolari di piccole aziende,che stanno sul mercato da soli, senza aiuti pubblici, rischiandoin proprio”.

Indignati per il perdurare della Regione Molise nel capitale diaziende che giudicano decotte. Hanno fatto perfino i conti dei milionidi euro che dal loro punto di vista sarebbero stati dilapidati in questaavventura che vede da anni una pubblica amministrazione in vesteimprenditoriale: 140 milioni, “soldi provenienti dalla tassazione re-gionale di cittadini e imprese, riversati in queste aziende senzasperanza di futuro”. Che coi 140 milioni di euro si siano tenute in vita miglia di famiglie,

è fatto marginale. Molto probabilmente non lo è per Frattura, se an-cora traccheggia nel prendere una decisione in proposito. Comunque,se seguirà il diktat di Assindustria, non gli rimane altro da fare chemetterle sul lastrico. Salvo che, una volta utilizzate quelle risorse “perrendere il Molise una regione più competitiva e attrattiva di nuoviinvestimenti”, non saranno le industrie rifocillate di Assindustria adare lavoro e futuro a tutti. Sarebbe bello ed auspicabile. Probabil-mente lo faranno, avendo un partner istituzionale di grande prospet-tiva, che non appena avrà messo ordine ai conti in dissesto dellaRegione, secondo il parere di Assindustria Molise, “ sarà in grado dichiudere questo capitolo e aprirne altri, quelli cioè volti al rilan-cio delle imprese e dell’occupazione”. Tra industriali s’intendono.Frattura, non va dimenticato, è uno di loro, onusto di società, di pro-spettive economiche e di partecipazioni imprenditoriali. Mettersi nella sua in scia non sarebbe un’idea sbagliata per molte

industrie che arrancano. Se c’è da aspettare ancora un po’ per intra-

vedere una ripresa dell’economia, quelli di Assindustria di pazienzane hanno a sufficienza; a esserne deficitarii, e per questo incontenibilinella loro rabbia, sono i lavoratori in cassa integrazione e i senza la-voro. Chissà se il presidente della giunta regionale e il presidente degli

industriali ne terranno conto, una volta trovata insieme la chiave dellasoluzione dei problemi sociali e del rilancio economico, come hannoimmaginato e promesso. Dispongono dei milioni dei fondi europei(2014/2020) da lisciare e da incassare.A riflettere bene, forse, il rilancio economico ci sarebbe potuto es-

sere, almeno accennato, se, ad esempio, invece di far chiacchiereinutili e lanciare a vuoto proclami, il governo regionale di centro-sinistra avesse dato un senso concreto alla razionalizzazionedella spesa, la cosiddetta spendig review che gli industriali diAssindustria Molise ribadiscono essere la “necessità di por-tare a termine quanto prima la dismissione delle aziendepartecipate”. Guardandosi bene dal mettere in discussione icosti della politica, i faraonici emolumenti che percepisconoi consiglieri regionali, gli assessori, e i presidenti di giunta edi consiglio, i rimborsi elettorali, i vitalizi, e i finanziamentiai gruppi consiliari. Argomenti tabù in Via Cardarelli. Il po-tere amico non va nemmeno sfiorato. A Frattura si sono li-mitati a suggerire, avendo tempo, di dare un’occhiataall’edilizia che più degli altri settori risulta essere maggior-mente colpito dalla crisi e di conseguenza “è quello cheriflette la contrazione occupazionale più preoccu-pante”. Manco a dirlo, tempestivo e solerte come non mai,il presidente Frattura agli associati del settore edile in As-sindustria ha preparato un nuovo elargivo Piano casa, eha confermato la libertà di sfruttare il territorio a pia-cimento, non immaginando nemmeno lontana-mente di mettere in cantiere una leggeurbanistica. Il Molise è l’unica regioneitaliana a non averla, e gli speculatori,difatti, sentitamente ringraziano.

Dardo

24 giugno 2014

Il potere amico non va sfiorato dalle criticheperla sede regionale al campo sportivo Romagnoli

Gli industriali hanno ribadito la necessità di portare atermine quanto prima la dismissione delle aziendepartecipate, guardandosi bene dal mettere in discus-sione i costi della politica, i faraonici emolumenti chepercepiscono i consiglieri regionali, gli assessori, e ipresidenti di giunta e di consiglio, i rimborsi elettorali, i vitalizi, e i finanziamenti ai gruppi consiliari

TAagliolto

All’indomani della nomina a Commissarioad acta per la sanità nel Molise, il presidentedella giunta regionale Paolo di Laura Frat-tura ha solennemente dichiarato: “Con lanomina a commissario porteremo a terminegli adempimenti previsti dalla legge per il ri-

sanamento dei conti del servizio sanitarioregionale. Assieme al commissario Bassocondivideremo gli atti necessari a ribaltare ilgiudizio fortemente negativo che ancoraoggi il Governo esprime nei confronti dellaRegione Molise. Dimostreremo di non es-

sere contrari a processi di cambiamento, ri-qualificazione, riorganizzazione e razionaliz-zazione del servizio sanitario regionale,purché calibrati sull’interesse dei cittadini.Manterremo fede agli impegni presi per ilPiano di rientro, senza produrre più tutti

quegli “atti inidonei e insufficienti” che finoraci hanno sempre contestato i Ministeri del-l’Economia e della Salute, come si leggenella delibera di nomina del Governo. Il Mo-lise sarà capace non solo di risanare i conti,ma anche di offrire un servizio di qualità aisuoi abitanti, diventando un esempio dibuone pratiche per il Paese”. Siccome la memoria ogni tanto gli fa ci-

lecca, riteniamo fargli un piacere rammen-tandogli ciò che ha detto e non ha fatto.Naturalmente, per dargli il tempo, con co-modo, di farlo! Semmai ne sarà capace.

Uomini di parola!

Credito illimitato al presidenteFrattura dai colleghidi Assindustria Molise

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L’azienda Fai mangia altri 255mila euroLa Camera di Commercio nel 2013 ha dirottato altri soldi pubblici‘sull’azienda in liquidazione dal buco di mezzo milione’ e la magi-stratura molisana dormeCAMPOBASSO. Le aziende in liquidazione, in Molise, continuanoa mangiare soldi pubblici. Soldi che, stavolta, pesano esclusiva-mente sulle spalle delle imprese e dei contribuenti, quelli cioè chealimentano le entrate del bilancio della Camera di Commercio.Ricordate la vicenda dall’azienda camerale Fai? Quell’azienda speciale, di cui la Camera di commercio era sociaal 100%, nata per fare corsi di formazione professionale finanziatida fondi europei e statali. Tra i protagonisti ci sono personaggi dispicco quali Paolo Frattura (allora presidente della Camera di

Commercio, governatore del Molise da febbraio 2013), PaoloSpina (presidente di Confcommercio e oggi interessato a diven-tare presidente della Camera di Commercio). Tra i professionistiscelti dalla dirigenza dell’azienda vi è la compagna del governa-tore Frattura. L’azienda dopo un anno chiude con un passivo dimezzo milione di euro. Soldi pubblici spariti. La Fai viene messain liquidazione. La liquidatrice è la direttrice della Camera di Com-mercio del capoluogo, Lorella Palladino. Frattura (in qualità di pre-sidente della Camera di Commercio) si affretta a versare 174milaeuro alla banca Bnl per chiudere uno scoperto dell’azienda Fai.L’importo non è stato accreditato a copertura di una possibile per-dita, ma semplicemente come prestito temporaneo alla Fai. Prima domanda: con quali risorse una società in liquidazionee con uno sbilancio patrimoniale già accertato di ben 485.000euro potrà mai restituire il prestito alla Camera di Commer-cio?Ed oggi, come se non bastasse, si scopre che la stessa Cameraassegna altri 255mila euro alla stessa azienda. Soldi pubblici, soldi delle imprese molisane che sono al collasso.Soldi dei cittadini molisani. L’unità operativa Affari generali, Affari legali, Archivio e protocolloinformatico, servizi ausiliari della Camera di Commercio di Cam-pobasso ha elargito, infatti, a favore dell’azienda speciale Fai (inliquidazione) 255mila 467 euro. La firma in calce della responsa-bile dell’ufficio è quella, sempre, della dottoressa Lorella Palladino,in base alla decisione presa dal consiglio camerale in data 21maggio 2013. L’importo è sotto la voce “sovvenzioni, contributi esussidi”. Il tutto dopo aver già bruciato mezzo milione di euro.Sempre di soldi pubblici, ovviamente.

Questo è quanto si è riusciti a sapere dalle notizie presenti sulsito della Camera di Commercio dove qualcosa di strano è suc-cesso. Il sito infatti è stato blindato e non sono più disponibili i do-cumenti come era sino a qualche mese fa. Addirittura la Fai nonviene più citata tra le società di cui la Camera di Commercio hala partecipazione al 100%. E qui scatta la seconda domanda: perché la Fai è stata ri-mossa come azienda totalmente partecipata dalla Camera diCommercio, per proteggere qualcuno?Dando uno sguardo al passato e tornando ai 174mila euro, LaCamera di Commercio mette i soldi sul conto della Bnl per ripia-nare il buco della Fai non come spesa ma come “anticipazione”,cioè come se poi la Fai glieli potesse restituire. Si h ala sensa-zione che l’operazione ha preciso scopo (tecnico): evitare di por-tare il bilancio in perdita perché un prestito non è una spesa masoldi che si devono riavere. Terza domanda: la manovra anomala è legale? Perché guardandoci intorno, per molto meno, amministratori pub-blici, sono stati condannati. Per cose simili, ad esempio, Scopelliti(ex governatore della Calabria) si è beccato 6 anni di carcerequando era sindaco di Reggio Calabria. Per una firma su una de-libera di Giunta, restando in Molise, Michele Iorio è stato condan-nato dal tribunale di Campobasso. Infine, se la Fai non può restituire i soldi (delle imprese) allaCamera di Commercio perchè ha un buco, certificato dallastessa Camera di Commercio, di 485mila euro, come mai lastessa Camera di Commercio elargisce ancora 255 euro disoldi pubblici?

Antonio Careca

34 giugno 2014

La Camera di Commercio nel 2013 ha dirottato altri soldi pubblici sull’aziendain liquidazione dal buco di mezzo milione e la magistratura molisana dorme

Sul Vietri promesse fasulle di Frattura

TAagliolto

L’azienda Fai mangiaaltri 255mila euro

di Associazione “Comitato Civico Frentano”

Se per il “Vietri” Michele Iorio è stato unbrutto sogno, Paolo Di Laura Frattura èormai il suo incubo peggiore. E se lo èper un ospedale lo diventerà per un in-tero territorio e probabilmente per il Mo-lise tutto. L’uomo del cambiamento edelle belle promesse si è rivelato un floptotale. Dai dati che cominciano a filtraresul nuovo Programma Operativo inviatoa Roma, emerge un Frattura totalmenteappiattito sulle posizioni dei potentati chesi spartiscono le risorse destinate allaSanità di questa regione. Ci sono voluti solo pochi mesi per di-

smettere gli abiti del buon amministra-tore, disposto a far partecipi i cittadinidelle scelte di governo, affinché si po-tesse costruire quel Molise di tutti che, inmoltissimi, avevamo sognato e che an-cora una volta stiamo vedendo preda difameliche fauci. Nessuna democrazia,trasparenza zero, si delinea sempre piùforte l’ombra del “despota”: ma ad un piùattento esame si scorgono nitidamente ifili del puparo e ci si rende conto di assi-stere tristemente al solito teatrino dellapiù scadente politica. In poco più di un anno da che si è inse-

diato il nuovo Governatore, le strutturesanitarie pubbliche sono sempre più ago-nizzanti, in particolare quelle del Basso-Molise che ancora una volta sarà ilterritorio più penalizzato: il progetto pre-vede la chiusura del “Vietri” ed un forteridimensionamento del “San Timoteo”con una assegnazione di posti letto eservizi assolutamente risibili per farfronte al fabbisogno di una popolazionedi oltre 100.000 abitanti. Il tesserato delPartito Democratico, Paolo Di Laura Frat-tura si appresta a chiudere (ammessoche gli riesca) gli ospedali pubblici ed aprivatizzare la Sanità del Molise. E’ dun-que questa la posizione del Partito De-mocratico? Bisogna scendere nuovamente in trin-

cea per difendere il diritto alla tutela dellasalute dei cittadini del Basso-Molise el’Associazione “Comitato Civico Fren-tano” è pronta a “disseppellire l’ascia diguerra” ma questa volta per lottare alfianco delle Amministrazioni locali, per lequali è giunto il tempo di prendere co-scienza del rischio gravissimo di nonaver più garantita l’assistenza sanitariaper le popolazioni che esse rappresen-tano. Si spera, pertanto, che saranno nu-merosi i Sindaci chiamati a partecipareall’incontro sul tema Sanità che si terrà

oggi, 3 giugno alle ore 17,00, presso laSala Consiliare al Palazzo ducale di La-rino.Per concludere una considerazione

tutta rivolta ai Larinesi perché siano spintia fare un esame di coscienza e ad avereun maggiore rispetto gli uni per gli altri eper la propria Città.“Non chiederti cosa il tuo paese può

fare per te, chiediti cosa puoi fare tu peril tuo paese” (J. F. Kennedy) è il principiocui si è sempre ispirata l’azione dell’As-sociazione “Comitato Civico Frentano”così come il lavoro di tanti altri Larinesi,per nascita o per adozione, nella nostracittà: vi è chi cura, con somma perizia ededizione, l’Archivio Storico Diocesano diTermoli-Larino; chi si impegna nell’esal-tare le qualità del nostro olio di oliva;come non tributare elogi a chi ha reso esta rendendo la musica motivo di orgo-glio per tutta la comunità; una menzioneparticolare va a tutti quei giovani che la-vorano con passione la carta pesta perrendere il Carnevale una vera operad’arte; grazie a chi, con impagabile uma-nità, si prende cura dei malati terminali;un ringraziamento anche a chi, in condi-zioni quasi proibitive, continua la suaopera nell’ospedale cittadino; come nonencomiare tutti coloro che lavorano nel-

l’arco dell’intero anno per rendere sem-pre più meravigliosa la festa in onore diS. Pardo; chi mette in scena rappresen-tazioni del Presepe Vivente e della Pas-sione con sacrificio ed abnegazione; chicerca di coinvolgere tanti giovani e gio-vanissimi in attività sportive o ne cural’istruzione ottenendo brillanti risultati; chisi sforza di valorizzare il nostro patrimo-nio archeologico e culturale; chi difende ilterritorio dalla devastazione di eolico efotovoltaico selvaggio: insomma e perfortuna, sono in tanti quelli che lavoranoe si spendono per il bene di tutti. Ma nella nostra città, purtroppo, non

mancano neppure nefandi spargitori diimmondizia che deturpano l’ambienteinondandolo di rifiuti di ogni genere,come pure sono immancabili le solite “trecivette sul comò” che non concludonomai niente ma sono sempre pronte asputare sentenze sull’altrui operato. Sa-rebbe interessante approfondire comemai il loro ricorso al TAR, contro la chiu-sura del “Vietri”, non abbia avuto seguitoe capire a quale uso siano stati destinatii soldi chiesti ai cittadini per quello scopo. A costoro, dunque, un prezioso sugge-

rimento: stridire meno, lavorare di più!Preferibilmente per il bene di tutti e nonper un recondito tornaconto personale.

L'intervento

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CAMPOBASSO. Nei mesi scorsi la questione dei medicidelle guardie mediche e la necessità di una riorganizzazionedel servizio sul territorio, era tornata prepotentemente alla ri-balta. Poi, però, il silenzio è calato su questa vicenda. Al contrario, proprio alla luce della bozza del piano sanita-

rio, bisognerebbe tornare a riprendere l'argomento. L'ipotesi di rimodulazione delle Guardie mediche in Molise,

che prevede una razionalizzazione del servizio finalizzata alrisparmio con l’eliminazione di postazioni oggi esistenti in al-cuni comuni, pone l’attenzione sulla proposta organizzativache se venisse confermata - comprometterebbe la coperturaterritoriale della continuità assistenziale e determinerebbeun aumento dei ricoveri ospedalieri e del ricorso alle presta-zioni del servizio di emergenza – urgenza. In Molise, è purvero, così come per altre realtà territoriali, l'indice di pre-senza sul territorio di medici per pazienti è tra i più alti. Altrettanto vero, però, è che in molti comuni della regione,

soprattutto nelle aree interne e in quelle zone che presen-

tano maggiori difficoltà di collegamento, i presidi di guardiamedica costituiscono spesso l’unico riferimento sanitarionelle ore notturne e nei giorni festivi. Pertanto la riorganizzazione del servizio di guardia medica

dovrebbe avvenire sulla base di criteri che tengano conto delfabbisogno dell’utenza e della funzionalità territoriali. La questione torna, così, di stretta attualità proprio nel mo-

mento in cui erano stati proprio i medici di guardia medica asollecitare la Regione ad assumere provvedimenti in meritoad un migliore e diverso criterio di ripartizione sul territorioper garantire una migliore funzionalità del servizio. Troppo spesso operanti in strutture di fortuna, privi anche

dei più elementari servizi le guardie mediche hanno garan-tito, comunque, prestazioni efficacie e, soprattutto, imme-diate. Oggi, per una politica di ridisegno del sistema, sirischia di privare ancora di più il territorio di punti di guardiemediche a scapito di quanti abitano nei centri più piccoli tral'altro mal collegati tra di loro.

La soppressione di alcuni di loro, pertanto, porterebbe aun dilatamento delle zone da servire con grave nocumentoper la tempestività dell'intervento stesso. A questo punto,forse, l'apertura di un tavolo di confronto tra le parti non gua-sterebbe.

Guardie mediche, nessuna soluzione

Speciale44 giugno 2014 Elezioni

La riorganizzazione del sistema non trova ancora un tavolo di confronto

CAMPOBASSO. Quanto accaduto, di recente, a Riano inprovincia di Roma per la realizzazione della discarica dei ri-fiuti urbani, rischia di ripercuotersi in varie parti del territorioitaliano, Molise compreso. In regione, infatti, insistono settediscariche che raccolgono 122mila tonnellate di rifiuti. La ve-rità è che bisogna guardare alla previsione di un impianto dismaltimento capace di riciclare i rifiuti, produrre composti eottenere energia elettrica a impatto zero, facendo guada-gnare amministrazioni e cittadini. Diversamente non finirà mai la tarantella “discarica a te,

no discarica a me” che innesca solo una guerra tra poveri.Il più sfortunato otterrà in cambio una discarica sul proprioterritorio, il che equivale a una grossa buca piena zeppa dirifiuti indifferenziati o differenziati. È evidente che qualcosa

non funziona. Su questa problematica c’è bisogno che siapra un grosso dibattito, altrimenti si rischia come al solitodi fregarsene democraticamente dei cittadini e fargli calarequalsiasi decisione irresponsabile, con l’unico obiettivo diarricchire qualcuno a discapito dei comuni e dei territori.Così non si va da nessuna parte. Non si risolve nulla. I metodi per smaltire i materiali senza

dover presentare costi salatissimi ai cittadini ci sono. Cam-biamento culturale e certezze normative dovranno esseregli elementi per invertire in sistema. Passo importante e de-terminante è l’introduzione della raccolta spinta porta aporta, unico sistema in grado di raggiungere in breve tempo

e su larga scala quote percentuali superiori al 70% di rifiutodifferenziato che in Molise è ancora troppo basso. In con-temporanea si dovranno necessariamente inserire iniziativedi intervento pubblico di attività di compostaggio comunale(il compostaggio è un processo di trasformazione di scartiorganici, la cosiddetta frazione umida dei rifiuti solidi urbani,in una biomassa, detta “compost” che ha svariati usi biode-gradabili), realizzare piattaforme per il riciclaggio e il recu-pero dei materiali, in modo da reinserirli nella filieraproduttiva. Diversamente, si corre il rischio che a saltare sia l'intero

sistema di raccolta e smaltimento rifiuti.

Rifiuti urbani, mancano le direttiveI ritardi in Regione fanno rischiare i Comuni di brutto

CAMPOBASSO. Il rilancio dell'econo-mia parte dal credito. Un accesso agevo-lato al sostegno di spese improvvise, lostimolo a cercare nuovi canali di venditae condizioni chiare affinché anche il piùpiccolo esercizio possa modernizzarsi,sono elementi fondamentali per la ri-presa. Questi passaggi, però, non pos-sono aversi avendo dinanzi un sistemacreditizio chiuso e, ormai, ingessato. Così come la Regione deve pensare a

rivedere l'organizzazione della Finmolisesuperata, già, dal tempo e dalla crisi con-giunturale che 'morde' il sistema econo-mico regionale e che mostra unagestione assai conservatrice, che si tra-duce in scelte orientate ad una eccessivaprudenza. Debolezze che si riflettono in risultati

economici modesti, spesso contrasse-gnati dal segno negativo, che non ten-

gono però conto dello spazio che essepossono ricoprire sul mercato, dellecondizioni della domanda e dell'offerta,dei servizi sia finanziari sia reali.All' interno della Regione, invece, oggi

grava una fitta nebbia d' idee che impe-

disce di capire quale direzione prendere.Inoltre, se prima l' obiettivo era la pic-cola e media impresa locale da aiutarenella crescita - gestendo agevolazionipubbliche e collaborando con i consorzidi garanzia - ora in alcuni casi la priorità

diventa la remunerazione del capitale in-vestito. L'istituzione finanziaria deve re-munerare il capitale investito e spesso sicomporta, né più né meno, come queigruppi privati che si rifugiano per con-venienza nei settori protetti o negli exmonopoli. Così quei soldi rendono, ma non rie-

scono ad accrescere la robustezza com-plessiva del territorio, tradendo così lavocazione originaria della società, cheparadossalmente retrocede all' incapa-cità di essere motore di sviluppo. Eccoperchè c'è la necessità che la Finmolisecambi pelle e inizi a pensare alla funzione

delle finanziarie in termini di sviluppo enon più di sussidiarietà fine a se stessa.Abbandonare la logica del finanziamentoa fondo perduto, puntare a un abbatti-mento dei tassi per un'evoluzione versocontributi per l' innovazione, come par-tner nelle start-up di imprese innovativee come garante per l' abbattimento delrischio. Come sul fronte del project financing,

nel campo delle infrastrutture pubbliche,della mobilità, dei servizi e della sanità.Finanza innovativa in settori innovativi,per spostare provvedimenti dalle singoleimprese a progetti sistemici. La Regione, però, stenta a muoversi in

questa direzione, in alcuni casi ragionaancora per compartimenti stagni, se-condo vecchie logiche ministeriali. In-vece è chiamata a un balzo in avanti esoprattutto di scegliere.

Credito, nessuno ci pensaLa Regione è chiamata a rivedere l'organizzazione della Finmolise

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CAMPOBASSO. Qualcuno avrà anchedelle responsabilità politiche per non avereportato avanti un'organica politica di investi-menti per il settore industria nel suo com-plesso in tutti questi anni. Così come non si è riuscito nell'intento di

ridurre i Nuclei industriali da tre a uno. I casiZuccherificio e Gam, alla luce di quanto oggiin essere, devono, pure, dimostrare qual-cosa. Come l'assenza dell'Università delMolise dalle politiche per il territorio nono-stante i copiosi fondi dirottati alla stessadalla Regione. In verità, bisogna fare unpasso indietro per vedere che la questionesi pone diversamente, e per fare questo ènecessario porre un quesito fondamentale:gli incentivi sono stati effettivamente proget-tati come strumenti di politiche finalizzate adincidere e orientare le scelte delle impreseverso obiettivi economicamente e social-mente rilevanti?

I fatti mettono in luce come ciò non sia ac-caduto e come, piuttosto, l’orientamentodelle politiche che si sono andate affer-

mando sia stato di fatto quello di non inter-venire a modifica delle caratteristiche del si-stema produttivo a cui erano rivolte.L’attuale clamore che circonda il tema della“riconversione ambientale” dell’economia at-traverso la produzione di energia da fonti

rinnovabili, con prospettive quasi miracolisti-che di recupero della stagnazione econo-mica, ne è un ulteriore emblematicoesempio. Bisogna considerare come alla base di

quell’inefficacia a cui si è fatto appello per

screditare il ricorso alle politiche industrialistia proprio quell’abbandono di “visione”della politica industriale registrata fino adoggi. Un paradosso, questo, che sembranon trovare limiti nella sua capacità di accre-scimento. Guardando al Molise, le insufficienze del

sistema industriale e dell’intervento pubblicoper le imprese assumono, infatti, proporzioniancor più rilevanti. Il circolo vizioso si èormai però innescato: l’incapacità delle poli-tiche industriali di agire per quello che orasono, lascia gioco facile nel dimostrare cheogni euro in più speso dallo Stato è un eurosprecato e che, per questo, bisogna “lasciarfare” al mercato. In questi ultimi anni la poli-tica ha fallito, non perché non abbia messorisorse e buona volontà, ma perché è man-cata la capacità di analisi e di monitoraggiodel contesto e, quindi, di porvi rimedio. Sembra che il rilancio industriale non inte-

ressi il Molise: l’assessore Michele Petraroiafarebbe bene ad assumersi l’impegno nellaripresa effettiva di questo comparto perchéla situazione di oggi è veramente dramma-tica.

54 giugno 2014

CAMPOBASSO. Erano presenti una cinquantina di lavora-tori della filiera avicola di Bojano ieri mattina a PalazzoMoffa. Per la prima volta nella storia del governo guidato dalcentrosinistra, finalmente il Consiglio regionale ha potuto di-scutere di problemi reali, che riguardano il popolo. Non permerito o per volontà del centrosinistra. Grazie ad una richie-sta dell’opposizione. O meglio, grazie ad una pretesa del centrodestra. A dirla

tutta, si è avuta la sensazione che l’azione amministrativanon sia stata gradita dalla classe di governo. Con un Michele Petraroia che ha cercato di minimizzare la

responsabilità di quanto sta avvenendo in Molise. Non ècolpa del governo regionale è in sintesi il pensiero espresso. A replicare c’era Michele Iorio che non ha potuto fare a

meno di notare: possibile mai che quando ieri c’era qualcosache non andava, la colpa era del governo regionale. Oggi,che siamo ancora in attesa di conoscere il piano industrialedella Gam mentre il governo di centrosinistra ha letteral-mente chiuso l’azienda e sbattuto in mezzo ad una stradacentinaia di lavoratori, oggi in questa situazione, la regioneè immune da qualsiasi tipo di responsabilità? Al di là del dibattito politico, nel merito della questione si

scenderà solo martedì prossima con la continuazione del-l’argomento. Motivo? II governatore Frattura ha presentato il piano industriale ai

consiglieri regionali solo ieri mattina. E per discutere nel det-taglio del problema, per decidere se condividere o meno ilpiano, per valutare la situazione, è necessario per i consi-

glieri soprattutto di opposizione studiare gli atti. Si spera conuna celerità maggiore rispetto al periodo di studio impiegatodal governo Frattura che, dopo un anno e mezzo dall’ele-zione, non riesce ancora a prendere un provvedimento con-creto, che sia uno, a favore del territorio molisano. Proprioperché “Si sta ancora studiando” ha affermato Frattura unasettimana fa. Ad ascoltare c’erano madri e padri di famiglia che dal cen-

trosinistra hanno ricevuto solo chiacchiere. Vediamo se conl’incalzare dell’opposizione sulle questioni concrete, si riu-scirà ad arrivare a fatti che possano, in qualche modo, risol-levare le sorti del Molise. Alla fine del dibattito dal centrodestra di Iorio è arrivato un

avvertimento a Frattura: da questo momento in maniera pe-riodica l’opposizione chiederà che si renda conto in Consi-glio dell’operato amministrativo.

Che si tratti di Gam, Sanità o altro. E se si manterrà fedea quanto detto, allora forse in Consiglio se ne vedrannodelle belle.

Gam, finalmente sene parla in ConsiglioIl centrodestra mette a segno un colpo: discutere a Palazzo Moffa dei problemi reali del popolo

TAagliolto

Industria, qualcuno ha responsabilità?Troppi i casi di chiusura di aziende. E la Regione che fa?

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64 giugno 2014 Campobasso

Lo stato della sequoia di piazzaCesare Battisti è notevolmente com-promessa. Del grande albero che do-minava la piazza è rimasto solo iltronco, in pratica non si può far altroche espiantare la sequoia, o megliociò che ne è rimasto.

A questa conclusione è giunta il“vecchio” Esecutivo di palazzo SanGiorgio che ha deciso di sostituirel’attuale esemplare con una giovanesequoia.

La proposta, in realtà, è arrivata loscorso novembre al sindaco Gino DiBartolomeo dal comitato “L’albero dinatale” costituito spontaneamente daun gruppo di cittadini che si sono of-ferti di curare ogni dettaglio dellamessa a dimora della nuova piantasia sotto l’aspetto finanziario che ope-rativo.

Il comitato ha trasmesso al Co-mune il programma dettagliato del-l’intervento che è stato sottopostoall’attenzione del Servizio di manu-tenzione del Verde pubblico e del diri-gente per le valutazioni tecnicoscientifiche.

L’intervento ha ricevuto il parere fa-vorevole della struttura e quindi inpiazza Cesare Battisti sarà ricollocatoun giovane esemplare di Sequoiaden-dron giganteum .

Domani alle ore 17,30 pressol'aula magna della scuola primaria"E. D'Ovidio" di via Roma avràluogo uno mostra-spettacolo che

interviene o conclusione del pro-getto "Passo dopo posso....,....in-dietro nel tempo". Sarà,in pratica,uno sorta di parallelismo tra la sto-ria recente

della scuola con quello del pas-sato che, come è noto, essendo

stata a ragione definita “casa dellascuola” ha rappresentato per tuttii campobassani nati dal 1920 adoggi il riferimento dell'avanguardiaformativa di molteplici generazioni.I bambini e le loro maestre hannoraccolto documenti, interviste ecuriosità varie che daranno spes-sore ad uno serata che per certiversi, potrebbe risultare emozio-nante.

Piazza Cesare Battisti, un giovane esemplare prende il posto della vecchia sequoia

Primaria d’Ovidio, domani la mostra spettacolo dedicata alla “casa della scuola” Alessio Colasurdo, 19 anni di Campo-

basso, allievo iscritto al 10ecimo anno dellaScuola di Organo e Composizione Organi-stico del Conservatorio di Campobasso,classe del Maestro Alberto Pavoni, ha otte-nuto una Borsa di Studio nella Categoria Adel secondo concorso organistico nazio-nale dedicato alla memoria di "Rino Bene-det" , tenutosi a Bibione lo scorso primogiugno.

Successo dettato dal talento e dall'altis-sima preparazione riconosciuti ad Alessioda tutta la giuria del premio, composta daiMaestri Roberto Antonello, Giuseppe Rus-solo, Roberto Padoin, Michele Bravin.

Borsa di studio per Alessio Colasurdo

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Questa mattina dalle ore 11.30 alle ore13.00 presso l’aula magna dell’ITE “Pilla”,in Via V. Veneto – Campobasso - si terràl’incontro denominato “Intouract day ” chela Provincia di Campobasso ha organiz-zato in collaborazione con l’Istituto TecnicoEconomico “L. Pilla” di Campobasso. Taleazione rientra nell’ambito del progetto “In-TourAct- Integrated Tourism Action Plansfor SEE Excellence”, Programma EuropeoSEE, il cui obiettivo è quello promuovereuno sviluppo turistico sostenibile nelle de-stinazioni partner del progetto, stimolando,altresì, una maggiore partecipazione deglistakeholders alla definizione delle strategieturistiche e delle azioni concrete. Più inspecifico il Progetto Intouract mira a garan-tire un approccio integrato nella pianifica-zione dello sviluppo del turismo,promuovendo non solo le destinazioni turi-stiche principali, ma anche le aree circo-stanti, attraverso l'estensione dellastagione turistica, la conseguente riduzionedella concentrazione di turismo e favo-rendo in tal modo una migliorata sostenibi-lità ambientale ed economica.

Per raggiungere i suddetti obiettivi la Pro-vincia ha inteso coinvolgere nel progetto al-cune scuole ad indirizzo turistico dellaprovincia di Campobasso al fine di realiz-zare assieme azioni comuni volte a: • produrre materiale di promozione e va-

lorizzazione del turismo sostenibile mag-giormente rivolto ad un pubblico giovanile;• definire possibili percorsi turistici volti a

valorizzare turisticamente la Provincia diCampobasso;• ricercare nuovi ed innovativi sistemi di

comunicazione che vadano a migliorare lapercezione turistica della provincia di Cam-pobasso.Il tema dell'incontro di oggi o sarà “La

promozione del turismo scolastico nellaProvincia di Campobasso” . Verranno pro-iettati i video realizzati dagli studenti del-l’Istituto Tecnico Economico “L. Pilla” diCampobasso con il supporto del registaWilliam Mussini.Interverranno il Presidente e l’Assessore

al Turismo della Provincia di Campobasso,le autorità scolastiche regionali, esponentidelle aziende ed operatori del settore.

Lo stesso Assessore al Turismo dellaProvincia di Campobasso, Alberto Tramon-tano, ha sottolineato l’importanza di coin-volgere nel progetto le scuole ed inparticolare i ragazzi in quanto è necessariodare loro il giusto ascolto su temi importantiquali lo sviluppo del turismo sostenibilenella nostra provincia. Il loro coinvolgi-mento attivo è fondamentale per renderliconsapevoli e partecipi di scelte che riguar-dano anche il loro futuro. Intouract Day si inserisce tra le tante at-

tività del progetto tra i quali i Forum Localisul Turismo, da cui si parte per la realizza-zione del Piano di azione Locale sul turi-smo della Provincia di Campobasso, chesarà presentato alla Regione Molise affin-ché confluisce nei documenti di program-mazione 2014-2020.Da anni, infatti, la Provincia di Campo-

basso è impegnata per affermare un mo-dello di turismo più sostenibile, vale a direa minor impatto ambientale pur nel miglio-ramento dei benefici per tutti gli operatorieconomici, per i turisti e per la comunitàprovinciale in generale.

La città aspetta segnali apprez-zabili di cambiamento a Palazzosan Giorgio. E il sindaco Battista,in attesa che si compiano i con-teggi relativi alla composizione delconsiglio, ha due gatte immediata-mente da pelare: la formulazione diuna proposta della giunta a 6, e ilcompletamento dei quadri dirigen-ziali. Sono scoperti l’Urbanistica ela Polizia urbana, in procinto di re-stare scoperti sono inoltre l’Ufficiolegale e la Ragioneria. Da decidereinfine se istituire di nuovo la dire-zione generale. Materie delicate,aspetti decisivi per un’organizza-zione efficiente dei servizi munici-pali; materie sulle quali la manodella politica è stata finora pesantee determinante ma Battista, sevuole aprirsi da subito uno spaziodi sopravvivenza, deve quanto-meno alleggerirla. Parte con il mar-chio di essere l’espressioneamministrativa di Roberto Ruta econ questo fardello sulle spalledeve aspettarsi che anche gli altricapibastone del Pd cerchino dipiazzare paletti e puntelli nellasfera delle scelte e delle decisioniche dovrà prendere. Previstaquindi la solita fase estenuante dirichieste, diktat, minacce e sugge-rimenti. Dicono che abbia assag-giato la pietanza e ne sia rimasto(all’apparenza) disgustato. Havinto largo alle primarie e al-l’esame delle urbe elettorali, e ciò

dovrebbe suggerirgli di essere e disentirsi autonomo e libero quantobasti per darsi un profilo riconosci-bile agli occhi della gente e all’in-terno della coalizione.L’anonimato, la remissività, la ec-cessiva flessibilità della schiena locondannerebbero a cantare e aportare la croce: condizione disa-gevole oltre ogni dire per chi la pa-tisce e per la collettività cittadinache si troverebbe ad avere un’am-ministrazione pretenziosa nellaconnotazione politica e ancora unavolta sottomessa e irretita nella ra-gnatela degli interessi socio-eco-nomici, professionali, e affaristiciche sono alla base dello sfascio ur-banistico, del qualunquismo cultu-rale e del degrado morale generali,ancorché contraltare di un sistemadi potere e di una fascia socialeidentificabile dall’arroganza con cuisi muove e dalla ricchezza con cuisi ostenta. Saprà Battista distin-guere e distinguersi in questoguazzabuglio? Saprà governare una giunta e un

consiglio formati da delegati, unoad uno, del presidente della giunta,del presidente del consiglio e deiconsiglieri regionali? Mai comequesta volta gli eletti hanno co-scienza di essere dei mandatari eimpresso sulla pelle il nome deimandanti e, quindi, la missione dacompiere. Per contenerli, molto di-penderà dalla qualità politica e cul-

turale della mallevadoria rutianacui il capriccio della storia locale gliha voluto dare di nuovo una possi-bilità per qualificarsi, dopo la nonbrillante esperienza fatta con DiFabio. Di pretta marca rutiana, pe-raltro applicata già con Di Fabio, è

la proposta della giunta a 6 condentro i primi eletti di ogni lista(salva la proporzionalità della rap-presentanza). Criterio oggettivo sì,ma anodino, che premia il con-senso delle urne, e molti sannocon quali metodi a volte lo si ot-

tiene, e non la qualità, la versatilità,la professionalità, l’affidabilità dellepersone. Un criterio che nella fased’avvio gli toglierebbe il fastidio discegliere e il perché della scelta,ma alla lunga potrebbe riservarebrutte sorprese al sindaco e allacollettività. Chi non ricorda com’èfinita la sindacatura di Di fabio? Dicono che Battista abbia inten-

zione di tenere molto in considera-zione l’apporto dei piccoli partiti edelle piccole formazioni, cosa chegli darebbe forza e coesione ma diconverso obbligherebbe il Pd el’Idv ad essere meno arroganti,nonché un modo pratico per limi-tare l’invadenza ad esempio diFrattura, di Niro, dei Di Pietro,padre e figlio: gente che dagliscanni di Palazzo Moffa fa il bello ecattivo tempo nel Molise. Fratturatra l’altro ha notevoli interessi edi-lizi ed urbanistici e vuole che glisiano salvaguardati, con quale equanta trasparenza dipenderà dalnuovo sindaco metterlo in mostra.Un nodo, in particolare, Battistadovrà poi cercare di sciogliere e ri-guarda le procedure degli appalti,per fare in modo che non sia sem-pre una sola ditta a Campobasso afarne incetta. Di Bartolomeo ha do-vuto alzare le mani. Occhi puntatie orecchie drizzate delle associa-zioni edili e, si spera, della magi-stratura.

Dardo

Due uomini a volto coperto hanno fatto irruzione ieri nell'ufficio di Macchiavalfortore

74 giugno 2014Campobasso

Mai come questa volta i consiglieri eletti sanno di essere dei mandatari ehanno impresso sulla pelle il nome dei mandanti. Povera città in mani simili

Rapina alle Poste, bottino di 4mila euro

Due gatte immediatamente da pelare: la formulazione di una proposta della giunta a 6, e il completamento dei quadri dirigenziali

MACCHIAVALFORTORE. Due uomini a voltocoperto hanno fatto irruzione nell’ufficio postalearmati l’uno di una pistola e l’altro di un coltello,intimando il personale di farsi consegnare i soldi.E’ successo ieri mattina a Macchiavalfortore,poco dopo l’orario di apertura. I due malviventihanno minacciato i presenti e sono riusciti a por-tare via circa 4mila euro che erano nelle cassedell’ufficio, prima di fuggire a bordo di una motodi grossa cilindrata. Avvertiti immediatamente iCarabinieri che, di concerto con i colleghi dellestazioni vicine, hanno posizionato dei posti diblocco lungo la strada che porta a Foggia e quellain direzione di Bojano. In corso anche le verificheper tentare di risalire all’identità dei rapinatori, te-lecamera di sorveglianza e testimonianze sarannoal vaglio degli inquirenti

Intouract day all’istituto tecnico Pilla

Battista ha vinto largo alle primarie e alle urne elettorali, ciò dovrebbe suggerirgli di essere e di sentirsi libero quanto basti per darsi un profilo riconoscibile agli occhi della gente e all’interno della coalizione

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GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggioQuotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

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ANNO X - N° 113 - MERCOLEDÌ 4 GIUGNO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

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ISERNIA. Sono due i terreni sequestrati,per un totale di sei ettari. Uno a Venafro, l’al-tro a Sesto Campano. Al momento non cisono persone iscritte nel registro degli inda-gati, si procede contro ignoti, ma l’inchiestaè tutt’altro che conclusa. L’operazione Cover Weist, rifiuti interrati,

coordinata dalla procura della repubblica diIsernia, ha coinvolto i carabinieri del nucleooperativo ecologico di Campobasso, i mili-tari dell’Arma e i Vigili del fuoco del co-mando provinciale di Isernia. In campoanche alcuni geologi incaricati dalla magi-stratura e gli esperti dell’Arpa Molise del di-partimento isernino: a loro è stato affidato ilcompito di effettuare ulteriori esami tossico-logici su tutto il materiale recuperato. Sottoi terreni sequestati, a una profondità tra i 5 ei 7 metri, è stato trovato di tutto: fusti conte-

nenti rifiuti, strati di argilla di colore nero,scarti provenienti dai cantieri edili, plasticae buste contenenti materiali irritanti, strati diterreno impregnati di oli minerali, scarti dellefonderie, rottami provenienti da auto demo-lite, tubi contenenti amianto, addirittura bloc-chi di asfalto, mentre resta da accertare laprovenienza e la natura di una strana so-stanza di colore verde chiaro trovata sottoterra. L’indagine – precedente alle dichiarazione

del boss della camorra Carmine Schiavone– prosegue per accertare le eventuali re-sponsabilità, ha assicurato il procuratorecapo Paolo Albano. Al tempo stesso nonsono esclusi altri scavi. Per ora, comunque,non è il caso di allarmarsi, ha sottolineato:falde acquifere e terreni non sono stati com-promessi

104 giugno 2014 Isernia

La Casa Circondariale di Isernia è uno deitre istituti di pena presenti nella Regione Mo-lise oltre alla Casa di Reclusione Campo-basso e la Casa di Reclusione di Larino.In termini di capienza detenuti la C.C. di

Isernia è quella che ne può ospitare di menoma in ogni caso, pur facendo registrare unapresenza di 54 detenuti al 27 maggio 2014,la Direzione dell'Istituto deve garantire, ri-spetto alla gestione dei detenuti, tutte le pre-visioni della normativa di settore(ordinamento penitenziario) alla stessa stre-gua di un Istituto con capienza maggiore.

Per l'assolvimento dei compiti istituzio-nali è quindi previsto un reparto di poliziapenitenziaria e la presenza di personale ci-vile del comparto ministeri (assistenti ammi-nistrativi, contabili, educatori, funzionari diarea giuridico pedagogica ecc) sulla base diapposite piante organiche, per tutte le atti-vità amministrative connesse. Le piante organiche non sono comunque

attuali perché non rispondono ad una ade-guata rilevazione dei carichi di lavoro deglioperatori dei due comparti (sicurezza e mini-steri) che molto spesso non sono contestua-lizzati alla normativa sia nazionale checomunitaria.Ciò significa che il complesso dei diritti e

dei doveri del personale previsto nei con-tratti diventa poco compatibile con l'obbligodi garantire i compiti istituzionali (esecu-zione misure privative della libertà perso-nale, ordine e sicurezza degli istituti,osservazione e trattamento, traduzioni epiantonamenti dei detenuti).Affianco al suddetto personale troviamo

poi molti altri operatori (volontari, insegnantidella scuola carceraria, medici, infermieri di-pendenti e convenzionati con le ASL) chefrequentano l'istituto e che inevitabilmente“fruiscono” degli spazi della struttura anchese gli stessi sono caratterizzati dalla suffi-ciente manutenzione.Il sovraffollamento delle carceri è un argo-

mento molto attuale tanto più se si consi-dera che proprio in data 28 maggio u.s. è

scaduto il termine concesso dalla CEDU(Corte Europea dei Diritti dell'Uomo) all'Italiaper adeguare la situazione carceraria ri-spetto a quanto sancito nella sentenza del 3maggio 2013 nota come sentenza “Torreg-giani”, a seguito della quale è stato riscon-trato nei penitenziari italiani, a fronte delsovraffollamento, un trattamento disumanoe degradante del detenuto.Sono noti i vari interventi in merito da

parte del Presidente della Repubblica pertrovare una soluzione idonea al problema(provvedimento di amnistia, indulto)Comunque dal 2013 sono stati emanati

vari provvedimenti legislativi (c.d. svuotacar-ceri) che hanno determinato un effetto de-flattivo sulla presenza dei detenutimigliorando, di conseguenza, le condizionidetentive degli stessi.Da non trascurare, però, che negli am-

bienti in cui sono reclusi i detenuti caratte-rizzati dalla scarsa manutenzione, sonopresenti per i controlli, nell'arco delle 24h gliappartenenti alla polizia penitenziaria e, setali ambienti non sono salubri ed igienica-mente regolari per i detenuti, NON lo sononemmeno per il personale.Uno dei diritti fondamentali costituzional-

mente garantito è quello relativo alla saluteche come ben noto dal 2008, dopo il pas-saggio della Sanità Penitenziaria al ServizioSanitario Nazionale, grava, per effetto di-storto del principio di federalità, sul serviziosanitario regionale su cui insiste l'Istituto.Premesso che l'Amministrazione Peniten-

ziaria Dap (Dipartimento AmministrazionePenitenziaria) ha previsto per gli istituti del-l'Abruzzo e Molise il riferimento territorialedel Prap (Provveditorato Regionale dell'Am-ministrazione Penitenziaria) con sede di di-rigenza generale in Pescara, si assiste, pereffetto delle previsioni e degli stanziamentidiversificati dei due diversi servizi sanitariregionali (Abruzzo – Molise) ad una diffe-rente tutela del diritto alla salute dei detenutiche, come ben noto, trattasi di diritto costitu-zionalmente garantito. Questa doverosa

premessa era necessaria per af-frontare le problematiche chesono state rilevate nell'incontrotenutosi il 20 maggio u.s. pressol'assessorato alle politiche socialicon il Vice Presidente dellagiunta Regionale Dott. MichelePETRAROIA che, grazie alla suasensibilità personale ed istituzio-nale ha ritenuto, dopo una visitapresso le carceri di Isernia diconvocare le OO.SS. del perso-nale di Polizia Penitenziaria percondividere soluzioni adeguate,anche alla luce della prossima vi-sita del Pontefice presso l'Istitutodi Isernia programmata al 5 luglio p.v..E' chiara la necessità di interventi sulla

struttura per la manutenzione degli spazi co-muni, delle celle e delle docce, proprio peraumentare la vivibilità per tutti (detenuti eoperatori) del penitenziario e, nello stessotempo, rappresentare un adeguato “bigliettoda visita” del mondo penitenziario regionalein occasione della presenza del Papa. Per rilanciare l'Istituto di Isernia potrebbe

essere importante l'opportunità di utilizzo diun repartino composto di n. 4 celle che po-trebbe ospitare, anche secondo il progettodei circuiti regionali predisposto dal Prap diPescara, almeno n. 8 detenuti affetti da pa-tologie psichiatriche e ciò potrebbe costituireil polo regionale in tal senso, alla stessa ma-niera in cui gli istituti di Teramo e Pescaracostituiscono analogo riferimento per la Re-gione Abruzzo. E' chiaro che la gestione deidetenuti suddetti necessita, così come giàprevisto per gli Istituti Abruzzesi, della pre-senza continua e regolare dei medici delSIAS (Servizio Integrativo Assistenza Sani-taria) e di personale infermieristico, oltre aquella di uno specialista psichiatra per unconsiderevole numero di ore giornaliere,tanto più se si considera che l'OrdinamentoPenitenziario (Legge 354/75) all'art 11, pre-vede espressamente che in ogni istitutodebba essere assicurato il servizio psichia-

trico interno. Inoltre, non potrà procedersiall'apertura del repartino se prima non saràprevista l'assegnazione di personale di poli-zia penitenziaria da destinare alla sorve-glianza.In maniera analoga, cioè potenziando il

personale di polizia e provvedendo all'instal-lazione di impianti per la video sorveglianza,si potrà procedere all'attivazione dell'altrorepartino (reparto zero) indicato nel verbalecostituito da quattro camere (capienza 10detenuti) che potrà essere destinato alla ge-stione di situazioni particolari quali quelledell'isolamento giudiziario, isolamento sani-tario e per motivi di opportunità penitenzia-ria. Parallelamente dovrà essere previsto il

potenziamento del personale dell'area peda-gogica e l'aumento delle ore destinate agliesperti di cui all'art. 80 O.P. (Psicologo, Cri-minologo ecc).Insomma è necessario attribuire la giusta

attenzione alle problematiche sopra eviden-ziate per consentire un'adeguata gestionedelle complesse situazioni dell'istituto dipena di Isernia, tra l'altro riscontrabili in ognialtro carcere, sia relativamente ai detenutiche al personale.

N. Farina (FP CGIL), M. DellaVentura ( FP CISL ), M. Laudati (CISL

FNS), L. Di Michele (UIL PA)

Rifiuti interrati, sequestrati due terreni

Carceri, troppe disfunzioniL’intervento.

L'operazione è stata condotta dal Noe dei Carabinieri e i Vigili del fuocoInteressate aree tra Venafro e Sesto Campano. Ulteriori esami dall'Arpa

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ISERNIA. Ancora un nulla di fatto peril pagamento degli stipendi di maggio aidipendenti della Provincia di Isernia.La banca del lavoro e del piccolo ri-sparmio, infatti, deve riunire il suo con-siglio d'amministrazione per deliberaresulla nuova convenzione con via Berta.In sostanza, Mazzuto ha dovuto pie-gare la testa e accettare le nuove con-dizioni imposte dalla banca, perconcedere anticipazioni di cassa al-l'ente Provincia di Isernia. Si trattadello scoperto sul conto corrente ban-cario di via Berta. Solo con lo scopertodi conto, infatti, sarà possibile pagarele retribuzioni del personale. E per diresì allo scoperto, occorre il parere obbli-gatorio del consiglio d'amministrazionedella banca che dovrà approvare lenuove condizioni di gestione del contocorrente. Si passa dalla gestione gra-tuita al costo dell'uno per cento sulleanticipazioni e inoltre la Provincia ri-nuncia al bonus annuale per le sponso-rizzazioni di 21mila e cinquecento euroche la banca in precedenza concedevaa via Berta. Insomma, Mazzuto ha do-vuto mediare con l'stituto di credito chegestisce la tesoreria dell'ente per otte-nere una nuova linea di credito, o me-glio, un nuovo prestito per pagare glistipendi del personale. Intanto, i dipen-denti di via Berta stringono la cinghia esi augurano al più presto di lasciarequesto regime di morte annunciata perandare verso la nuova strutturazione fi-nanziaria dell'ente voluta dal governoRenzi in concomitanza con la riformadelle Province.

114 giugno 2014Isernia

Caro Direttore, ieri mattina nelfare l’abbonamento mensile Cas-sino Isernia – Isernia Cassino hoappreso che la regione Molise nonfarà fare più alcuna fermata dei suoitreni nella regione Lazio, impe-dendo così lo spostamento di lavo-ratori, Studenti, professionisti equant’altro di categorie di cittadiniche hanno la necessità di spostarsitra questi due territori.E’ una decisione miope, dannosa

e considerato i tempi di crisi econo-mica ed il costo di un trasporto indi-viduale con la macchina ancheprovocatoria.Qualsiasi sia la motivazione di

questa decisione è senza ombra didubbio a danno dei cittadini sia mo-

lisani che laziali privati di un dirittoessenziale quale è il trasporto pub-blico.Questa mattina ho constatato

che vi sono frontiere all’interno delterritorio nazionale, per venire nelMolise bisogna recarsi nella capitale“Roma” e poi accedere al serviziopubblico di trasporto della regioneMolise, è questa la sostanza diquanto stanno attuando. Molise eLazio sono regioni confinanti, la fer-mata di Cassino è la prima oltre ilconfine del Molise e secondo questigrandi pensatori in meno di 50 Kmnon vi sono persone che hanno ne-cessità di spostarsi per recarsi ascuola, nei posti di lavoro, pressoesercizi commerciali o presso strut-

ture pubbliche, si può continuareancora per molto se si pensa a tuttele attività ed interessi che le personepongono in essere.Pertanto chiedo che la vicenda

abbia un’attenzione ed un coinvol-gimento di quelle parti sociali cheabbiano a cuore il benessere diquesto paese , decisioni del generedanneggiano i cittadini di questi ter-ritori ed il territorio stesso con l’ im-poverimento di servizi che nefavoriscono lo sviluppo economico.Resto in attesa di una vostra co-

municazione in merito, i passeggerisono disposti ad essere testimonidel loro disagio.Cordiali saluti

Una passeggera

Stipendi, nulla di fatto in Provincia

Ma i treni fermano ancora a Cassino?Lettera al direttore

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TERMOLI – Continua la campagna elet-torale da parte del candidato sindaco delcentrodestra Michele Marone in vista delballottaggio di domenica prossima. L’aspi-tante primo cittadino, nella propria sedeelettorale, ha illustrato le sue intenzione perriunire due aree strategiche con il centrocittadino: baipassare la ferrovia che taglia indue Termoli e pensare ad ubn nuovo in-gresso a nord della città dove una volta esi-steva il ponte Foce dell’Angelo. “Per questointervento – ha detto Marone - si pensa auna passeggiata, e comunque ad un per-corso che ricongiunga viale Cristoforo Co-lombo con la zona del viadotto abbattuto eviale Trieste costeggiando lo stadio comu-nale Cannarsa. Un nuovo itinerario per i cit-tadini per fruire al meglio della città e per gli

appassionati del tempo libero che possono,in questo modo, godere appieno di unaparte di Termoli relegata ad automobili e in-golfata da ferrovia e palazzi”. Per quanto ri-guarda i binari della ferrovia, Marone hadetto che: “E’ necessario ricucire viale Trie-ste con il centro urbano attraverso una co-pertura della ferrovia che permetterà diricongiungere tutta la città con il centro mu-rattiano.

La copertura permetterà di realizzarenella parte superiore un’area vasta di par-cheggi a raso, verde attrezzato con panchinee chioschi.

L’intervento determinerà nuovi spazi peri cittadini e, nel contempo, risolverà i disagidei residenti legati alla presenza della sta-zione, i problemi dell’inquinamento acustico

e non solo che da anni affligge la popola-zione residente nei quartieri e vie circo-stanti.

La città deve essere ricucita, deve essere,per così dire, guarita da quella che è una fe-rita profonda rappresentata dai binari chetagliano Termoli proprio nel cuore centrale.Con questa idea progettuale – ha conclusoMarone - si possono ottenere più risultati,risolvere il problema annoso dell’inquina-mento di viale Trieste, lasciare la stazione incentro che rappresenta una comodità unicae, nel contempo, ricavare nuovi spazi a ser-vizio dei cittadini e non solo delle automo-bili, liberando questa zona e riorganizzandoal meglio il centro della città anche perquanto riguarda la regolamentazione deltraffico”.

134 giugno 2014Termoli

TERMOLI – Tutto secondo previsioni: per il ballottaggiodell’8 giugno per scegliere il sindaco non c’è stato nessun ap-parentamento ufficiale. I due candidati Angelo Sbrocca e Mi-chele Marone vanno avanti che le forze che li hanno sostenutial primo turno. Ma se Marone da subito aveva annunciato chenon avrebbe fatto alcun apparentamento, Sbrocca ha avutoalcuni abboccamenti specialmente con Paolo Marinucci,giunto in terza posizione in prima battuta. Ma le richieste diquest’ultimo, che ha rifiutato la carica di vice sindaco in casodi vittoria di Sbrocca, non hanno convinto il candidato sindaco.Marinucci aveva chiesto che in caso di vittoria che Sbroccanon avrebbe dovuto dare incarichi a consiglieri appartenutiall’ex giunta di centrodestra guidata dall’ex sindaco Di Brinoed ora confluiti nel centrosinistra. Secca la risposta di Angelo Sbrocca che ha ritenuto la pro-

posta irricevibile. Dunque ufficialmente nessun accordo anchese Marinucci ha lanciato egualmente un segnale ai suoi: “La-sceremo a quanti ci hanno scelto al primo turno libertà di co-scienza”, frase che per un raggruppamento di centrosinistraè abbastanza chiaro. E un appoggio a Sbrocca dovrebbe es-

sere assicurato dai civatiani che già durante la trat-tativa per l’apparentamento si erano schierati per ilsi: “E’ un’occasione da non perdere – era stato detto- per ricostruire un tessuto unitario a sinistra. A Termoli, quest’obiettivo assume un significato di

particolare importanza per le vicende della storia po-litica recente”. Remo Di Giandomenico, altro candi-dato sindaco al primo turno, non si nascondefacendo sapere che la sua coalizione (ha preso il18% dei consensi) preferisce Angelo Sbrocca inquanto “male minore e maggiore garanzia di cambiamento ri-spetto a un’amministrazione che abbiamo mandato a casa eora si ripresenta con le stesse persone”. Dunque, escluso ilMovimento 5 Stelle che ha fatto corsa a se e non voterà altricandidati (disertare le urne o votare scheda bianca) i giochisembrano fatti. Intanto, mentre i due contendenti continuanonella campagna elettorale, in Municipio la commissione elet-torale ha sorteggiato i nomi che appariranno in successionesulle schede elettorali: al promo posto Michele Marone, al se-condo Angelo Sbrocca.

Amministrative, Marone: riunire i punti nevralgici della città

TERMOLI - Mentre è stato approvato il bilancio e sono ini-ziate le prime assunzioni del personale stagionale, restanoalcune perplessità sul futuro produttivo dello Zuccherificio. Atal proposito le rappresentanze sindacali della Fai - Cisl, Flai- Cgil e Uila Uil chiedono un incontro nella sede della presi-denza del Consiglio regionale per discutere del futuro delloZuccherificio del Molise. Le Rsu metteranno in discussione leproblematiche dell’azienda e le possibili soluzioni per garan-tire le prospettive future.

Futuro Zuccherificio, sindacatichiedono un incontro

TERMOLI - Fatto il quadro della situazione sul prossimoballottaggio Paolo Marinucci ha diramato un comunicato conil quale spiega che la sua decisione sul mancato apparenta-mento “non si è trattato né di personalismi, né di veti, madella volontà di dare un segnale forte di discontinuità con ilpassato. Avevamo subordinato il nostro ingresso in maggio-ranza all’esclusione dalla futura giunta di quanti avevano ri-coperto incarichi esecutivi nella ex-giunta Di Brino. Nulla di più di quanto chiesto sin dalla fase organizzativa

delle primarie. Del resto non crediamo che ci si possa muo-vere l’accusa di porre veti, quando lo stesso entourage haimpedito inspiegabilmente, al dottor Pino Marino, la candida-tura nella lista del Pd. Non abbiamo chiesto nulla in cambio,per nessuno, né incarichi né poltrone. Ciononostante la no-stra proposta è stata rifiutata e si è scelto la compagnia di exassessori che non hanno esitato a cambiare nottetempo ca-sacca. Noi a questa politica non ci stiamo”. Marinunci ha una nota di rammarico ricordando che se si

fosse raggiunto l’apparentamento si sarebbe dato a Termoliun buon governo relegando Marone, Di Brino e la sua ex-giunta all’opposizione. “Noi abbiamo fatto il nostro passoavanti – scrive Marinucci -, qualcun altro è stato irremovibile. Questo dimostra, prima di tutto, la mancanza di lungimi-

ranza e di coraggio. Siamo orgogliosi del lavoro svolto. Ab-biamo usato un metodo collegiale per prendere le decisioniascoltando i punti di vista di ciascuno, ma soprattutto ab-biamo mantenuto una linea estremamente coerente conquanto abbiamo affermato fin dall’inizio. E siamo convinti chela coerenza paghi. L’idea era la formalizzazione di un appa-rentamento con il quale ripristinare condizioni di omogeneitàdella coalizione. Tutto ciò non è accaduto: qualcuno ha deciso di sposare

un vecchio e superato modo di fare politica perdendo l’occa-sione di proiettare Termoli verso il futuro. Peccato. Per com-pletezza di informazione va detto che, abbiamo declinato,l’offerta del Candidato Sindaco Sbrocca di realizzare un ac-cordo politico, non in grado a nostro avviso di garantire di-scontinuità e incisività dell’azione amministrativa”. Infinel’appello al suo elettorato: “Scegliere il candidato che megliopotrà governare la nostra città e la cui proposta programma-tica più si avvicina alla nostra. Invitiamo pertanto gli elettoritermolesi ad esercitare il diritto-dovere di voto sancito dallaCostituzione, esprimendo il proprio consenso a quel candi-dato che assumerà impegni seri e concreti, depurati da ogniintento propagandistico”.

No all’apparentamento,le spiegazioni di Paolo Marinucci

Ballottaggio, nessun apparentamento dei due candidati sindaci con altri schieramenti

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GUGLIONESI – Grande parteci-pazione ai tre giorni di festività perla 921esima rievocazione dellaprima traslazione delle reliquie di S.Adamo Abate, Patrono di Guglio-nesi.

Lunedi si è svolta la solenne pro-cessione e la Santa Messa e la be-nedizione del paese. Nei tre giornitanti gli appuntamenti musicali: na-poletana, jazz e musica per bande.Proprio a quest’ultimo genere è

stata riservata la serata del 2 giu-gno con la banda di Braciglianomentre nella serata conclusiva si èesibita la banda “Città di FrancavillaFontana” diretta dal maestro ErmirKrantja.

COSTA MOLISANA – Ci sono novenidi con uova e piccoli di Fratino già natilungo il litorale tra la foce del Saccionee quella del Trigno. Lo testimoniano icomponenti del Gruppo Molisano StudiOrnitologici per la salvaguardia del Fra-tino. Dalle ispezioni eseguite, la pre-

senza maggiore è stata registrata nellazona sud del litorale e, specialmente,nei pressi del porto turistico di Campo-marino e della foce del Saccione, dovemaggiormente si creano le dune chesono l’habitat naturale di questo uccello. E’ vero – si legge in un documento di-

vulgato dall’ornitologo Nicola Norante -che il “tronco spiaggiato in inverno” epoi coperto dalla sabbia trasportata daiventi favorisce la formazione delle dunee la conseguente colonizzazione daparte delle piante pioniere. Questo con-cetto va trasmesso alle ditte che ope-rano la rimozione che dovrannolasciare in loco quelli depositati più in-ternamente. In qualità di ornitologo diprofessione e presidente del GmsoOnlus, desidero elogiare e ringraziare iSindaci delle Amministrazioni dei Co-muni costieri che ormai sono entratinell’ottica di gestire la pulizia dellespiagge in sintonia con l’attività biolo-gica della specie. Alcuni bagnanti cihanno chiesto l’identikit delle uova uni-camente per riconoscerle, quindi ri-spettarle e segnalarle contribuendo allaricerca”.

154 giugno 2014Termoli

PETACCIATO – Nel centro del litorale sonoarrivati una ottantina di profughi provenienti daLampedusa dove sono sbarcati nei giorniscorsi. Uomini, donne e bambini sono ospitatinella struttura residenziale “Al Colle” gestitadalla cooperativa sociale “Cosmo”. Ma non tutticoncordano sull’accoglienza. Di questa tendenza è il vice sindaco Alberto

Di Vito. “Non condivido né il metodo né il me-rito. Non il metodo perché si tratta di una deci-sione imposta dall’alto, senza che il Comunesia stato minimamente coinvolto. Non ne sap-piamo nulla – continua Di Vito - né siamo alcorrente se sono state prese tutte le iniziativeatte ad assicurare la sicurezza e l’incolumitàpubblica sotto il profilo igienico sanitario. Il Co-mune non ha mai dato la sua disponibilità ad

accogliere profughi sul nostro territorio. E noncondivido nemmeno nel merito. Non si tratta nédi discriminazione né di mancanza di spirito disolidarietà, ma Petacciato ha altre priorità le-gate soprattutto al turismo. La struttura dove sono stati accolti è nata ed

è stata autorizzata per fare turismo. Non pos-siamo accogliere profughi proprio mentre partela stagione turistica. È sempre la solita storia, le decisioni sono

imposte dall’alto ad onta delle reali necessitàdelle comunità locali. Mi rendo conto che siamocostretti a obbedire – termina il vice sindaco -,ma non ci possono impedire né di dissentire,né di farci risentire al primo episodio chesfugga al controllo di chi ha assunto questainopportuna decisione!”.

Accoglienza profughi,contrario il vicesindaco

LITORALE - "Si passa la prima metà dellavita a ricordare senza capire, e l'altra metà acapire senza ricordare". Ho ancora buona me-moria, nonostante l'avanzare degli anni. Tutta-via, devo confessare che in giovinezza la miamente riusciva a conservare un bagaglioenorme di informazioni, anche non necessarie.Forse non le capivo con la profondità che loscorrere del tempo mi ha dato. E' un po’ quelloche accade alle menti giovani, che possono immagazzinare dati, come avvienenei computer, senza però elaborarli più di tanto. E' una delle osservazione che lo scrittore francese A. de Rivarol riusciì ad in-

castonare nei suoi "almanacchi" di ritratti di personaggi. La situazione della gio-vane generazione attuale, con l'avvento dell'informatica, è appunto quella di averea disposizione una valanga di dati, di "memorie", come si usa dire nel linguaggio"virtuale". una massa che, però, non è ordinata in un progetto sensato ed è, quindi,arduo elaborarla, comprenderla, trasformarla in uno strumento di conoscenza.Ma all'antipodo, ecco la vecchiaia che incarna un altro modello antitetico, quellodi capire, sì, ma senza ricordare, disperdendo in tal modo la capacità di sintesi edi conservazione. Memoria e intelligenza, allora, non procedono necessariamente insieme e, così,

ci troviamo sempre un pò monchi e incompleti. Eppure ricordare e comprendereè, senz'altro, una meta ardua, ma non impossibile, e questo avviene attraverso laselezione dei dati, il rigore del metodo. Purtroppo pare che di questo la scuolae la stessa cultura contemporanea non si preoccupino. La vera conoscenza, infatti,unisce al dato appreso lo scavo per comprenderlo, a differenza di quanto oggi ac-cade: "un'infarinatura di tutto, una conoscenza di niente" per dirla con lo scrittoreC. Dickens. Repubblica: forma di governo caratterizzata dall'elezione del Capodello Stato da parte dei cittadini, e dalla temporaneità di tale carica. Si distinguela Repubblica Parlamentare, Italiana, in cui il potere è espresso dal Parlamentoeletto dai cittadini. Cognome: Repubblica, nome: italiana, età: 68.

Rocco Cappella Detto Tommaso

Termoli... Ricordare e Capire il 2 Giugno...

Conclusa la festa del patronoSs. Adamo

TERMOLI – Gli alunni delle elementari dell’Istituto comprensivo “Marconi” di Petacciato sono stati ospiti del comando dellaCapitaneria di porto, dove hanno preso conoscenza delle varie attività del Corpo della Marina e, in special modo, della GuardiaCostiera. Iniziativa che rientra nelle finalità del progetto di diffusione della “cultura del mare”, compresi il rispetto r la sua sal-vaguardia e all’osservanza di regole importanti per la loro ed altrui sicurezza in mare. Il personale della Capitaneria hannofatto visitare agli ospiti la Sala Operativa dove ci sono le varie apparecchiature per i controlli a distanza del mare e delle im-barcazioni in navigazione e da dove partono tutti i comandi. Una giornata di scuola diversa per i 40 alunni che hanno ricevutoun aiuto ad acquisire le competenze di base necessarie per la vita e ai fini dello sviluppo personale e della cittadinanza attiva.

Ornitologia, Fratino: ci sononove nidi lungo il litorale

Alunni di Petacciato in visitaalla Capitaneria di porto

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