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 1 FACOLTA' PARANORMALI CHIARAUDIENZA 4.22 "Tutta la Vita, tutto ciò che esiste, è elettricità e vibrazione. … non vi può essere elettricità senza vibrazione, senza movimento! E’ il movimento che genera l’elettricità, perciò le due cose sono intimamente collegate”. Notò la mia espressione perplessa e con il suo potere telepatico lesse nel mio pensiero. “No!” disse “Non una vibrazione qualsiasi! Lascia che te lo spieghi in questo modo; immagina un’enorme tastiera di musica che si estenda da qui all’infinito. La vibrazione che noi consideriamo solida sarà rappresentata da una nota su quella tastiera. La nota seguente potrebbe rappresentare il suono e l’altra rappresenterà la vista. I sentimenti, le sensazioni, gli scopi che non riusciamo a capire durante la permanenza su questa Terra saranno rappresentati da altre note. Un cane può udire delle note alte, che un essere umano non può udire, e un essere umano può udire delle note basse che un cane non  può udire. Si potrebbero dire delle parole in tonalità alte, che un cane riuscirebbe a captare senza che un essere umano ne sia a conoscenza. Nello stesso modo, delle personalità del cosiddetto mondo dello Spirito possono comunicare con persone ancora su questa Terra, quando possiedono il dono speciale della chiaraudienza”.  CHIAROVEGGENZA E CRISTALLOSCOPIA 1-146 Benché io mi occupi molto di astrologia, trovo che la psicometria e la "visione nel cristallo" sono assai più rapide e per nulla meno precise. Sono anche più semplici, allorché non si riesce  bene in matematica! La psicometria è l'a rte di trarre da un oggetto deboli impressioni di eventi trascorsi. Tutti possiedono, in certa misura, queste capacità. La gente entra in un'antica chiesa o in un tempio santificato dal trascorrere degli anni, e dice: “Che atmosfera serena e consolante!”. Ma le stesse persone visitano il luogo in cui è avvenuto un delitto raccapricciante ed esclamano: “Oh, non mi piace questo posto, è pauroso, andiamocene!”. La visione nel cristallo è una cosa alquanto diversa. Il "cristallo" - come ho accennato prima - serve semplicemente a mettere a fuoco ì raggi del Terzo Occhio, press'a poco come i raggi X divengono visibili su uno schermo e formano un'immagine fluorescente. In tutto ciò non vi è nulla di magico; si tratta soltanto di sfruttare leggi naturali. 2-96 Poi, rivoltosi a me, disse: "Scegli un cristallo che secondo te ti si adatta. Guardali e fai la tua scelta". Io avevo messo gli occhi su una sfera bellissima, di autentico cristallo di rocca, senza incrinature e di dimensioni tali che bisognava tenerla con due mani. La presi e dissi: "Questa è quella che voglio". La mia Guida si mise a ridere: "Hai scelto la più antica e la più preziosa. Se riesci a usarla, puoi tenerla". Questo cristallo speciale, che tuttora conservo, era stato trovato in u no dei più profondi tunnel sotto il Potala. In quelle epoch e oscure era stato chiamato la "Palla Magica" e donato ai Lama Medici della Montagna di Ferro, in quanto lo si riteneva collegato con la medicina. Un po' più oltre, nel presente capitolo parlerò delle sfere di vetro, degli specchi neri e dei globi d'acqua, ma adesso può essere interessante descrivere il modo in cui ci preparavamo a usare il cristallo, come ci addestravamo a diventare tutt'uno con esso. E' ovvio che, se si sta in buona salute, se si è in buone condizioni fisiche e mentali, la visione è perfetta. Altrettanto accade con la visione del Terzo Occhio. Si deve essere in forma e a tale scopo ci preparavamo, prima di provare a usare uno qualsiasi di quei dispositivi. Avevo scelto il mio cristallo e adesso lo stavo guardando. Mentre lo tenevo con due mani, esso sembrava una sfera pesante, che rifletteva un'immagine rovesciata della finestra, con un uccello appollaiato sulla cornice esterna. Guardando più da vicino potei vagamente vedere l'immagine riflessa del Lama Mingyar Dondup e anche la mia. "Tu la stai guardando, Lobsang, ma non è questo il modo in cui va usata. Coprila e aspetta finché non te l'avrò fatto

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    FACOLTA' PARANORMALI

    CHIARAUDIENZA

    4.22 "Tutta la Vita, tutto ci che esiste, elettricit e vibrazione. non vi pu essere elettricit

    senza vibrazione, senza movimento! E il movimento che genera lelettricit, perci le duecose sono intimamente collegate. Not la mia espressione perplessa e con il suo potere

    telepatico lesse nel mio pensiero. No! disse Non una vibrazione qualsiasi! Lascia che te lo

    spieghi in questo modo; immagina unenorme tastiera di musica che si estenda da qui

    allinfinito. La vibrazione che noi consideriamo solida sar rappresentata da una nota su

    quella tastiera. La nota seguente potrebbe rappresentare il suono e laltra rappresenter la

    vista. I sentimenti, le sensazioni, gli scopi che non riusciamo a capire durante la permanenza

    su questa Terra saranno rappresentati da altre note. Un cane pu udire delle note alte, che un

    essere umano non pu udire, e un essere umano pu udire delle note basse che un cane non

    pu udire. Si potrebbero dire delle parole in tonalit alte, che un cane riuscirebbe a captare

    senza che un essere umano ne sia a conoscenza. Nello stesso modo, delle personalit del

    cosiddetto mondo dello Spirito possono comunicare con persone ancora su questa Terra,

    quando possiedono il dono speciale della chiaraudienza.

    CHIAROVEGGENZA E CRISTALLOSCOPIA

    1-146 Bench io mi occupi molto di astrologia, trovo che la psicometria e la "visione nel cristallo"

    sono assai pi rapide e per nulla meno precise. Sono anche pi semplici, allorch non si riesce

    bene in matematica! La psicometria l'arte di trarre da un oggetto deboli impressioni di eventi

    trascorsi. Tutti possiedono, in certa misura, queste capacit. La gente entra in un'antica chiesa

    o in un tempio santificato dal trascorrere degli anni, e dice: Che atmosfera serena econsolante!. Ma le stesse persone visitano il luogo in cui avvenuto un delitto

    raccapricciante ed esclamano: Oh, non mi piace questo posto, pauroso, andiamocene!. La

    visione nel cristallo una cosa alquanto diversa. Il "cristallo" - come ho accennato prima -

    serve semplicemente a mettere a fuoco raggi del Terzo Occhio, press'a poco come i raggi X

    divengono visibili su uno schermo e formano un'immagine fluorescente. In tutto ci non vi

    nulla di magico; si tratta soltanto di sfruttare leggi naturali.

    2-96 Poi, rivoltosi a me, disse: "Scegli un cristallo che secondo te ti si adatta. Guardali e fai la tuascelta". Io avevo messo gli occhi su una sfera bellissima, di autentico cristallo di rocca, senza

    incrinature e di dimensioni tali che bisognava tenerla con due mani. La presi e dissi: "Questa

    quella che voglio". La mia Guida si mise a ridere: "Hai scelto la pi antica e la pi preziosa.

    Se riesci a usarla, puoi tenerla". Questo cristallo speciale, che tuttora conservo, era statotrovato in uno dei pi profondi tunnel sotto il Potala. In quelle epoche oscure era stato

    chiamato la "Palla Magica" e donato ai Lama Medici della Montagna di Ferro, in quanto lo si

    riteneva collegato con la medicina. Un po' pi oltre, nel presente capitolo parler delle sfere di

    vetro, degli specchi neri e dei globi d'acqua, ma adesso pu essere interessante descrivere il

    modo in cui ci preparavamo a usare il cristallo, come ci addestravamo a diventare tutt'uno con

    esso. E' ovvio che, se si sta in buona salute, se si in buone condizioni fisiche e mentali, la

    visione perfetta. Altrettanto accade con la visione del Terzo Occhio. Si deve essere in forma

    e a tale scopo ci preparavamo, prima di provare a usare uno qualsiasi di quei dispositivi.

    Avevo scelto il mio cristallo e adesso lo stavo guardando. Mentre lo tenevo con due mani,

    esso sembrava una sfera pesante, che rifletteva un'immagine rovesciata della finestra, con un

    uccello appollaiato sulla cornice esterna. Guardando pi da vicino potei vagamente vederel'immagine riflessa del Lama Mingyar Dondup e anche la mia. "Tu la stai guardando,

    Lobsang, ma non questo il modo in cui va usata. Coprila e aspetta finch non te l'avr fatto

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    vedere". Il mattino seguente dovetti prendere, insieme al mio primo pasto delle erbe per

    purificare il sangue e schiarire la testa, erbe che servono a ravvivare in senso generale il

    fisico. Dovetti prenderle al mattino e alla sera, per due settimane. Ogni pomeriggio dovevo

    riposare per un'ora e mezza, tenendo coperti gli occhi e la parte superiore della testa con un

    pesante panno nero. Durante questo periodo dovetti praticare la respirazione speciale, in base

    a un particolare modello ritmico. Durante lo stesso periodo dovetti curare con la massima

    attenzione la pulizia personale. Al termine delle due settimane mi recai di nuovo dal LamaMingyar Dondup. "Andiamo in quella stanzetta tranquilla sul tetto." disse. "Finch non

    prenderai pi confidenza con il cristallo, avrai bisogno di assoluta tranquillit." Una volta

    entrati, ci sedemmo sul pavimento, sui nostri cuscini. Dietro di noi c'era una finestra,

    attraverso la quale era possibile scorgere le montagne lontane, che si ergevano come le

    Sentinelle della nostra amena vallata. "Muoviti tutt'intorno in questo modo, Lobsang.

    Guarda il cristallo e dimmi quando tutte le immagini riflesse scompaiono. Dobbiamo

    eliminare tutti i punti superflui di luce. Non sono questi che ci interessano". Questa una

    delle cose pi importanti da ricordare. Eliminate qualsiasi luce che provochi immagini

    riflesse, in quanto queste ultime fanno soltanto distrarre l'attenzione. Il nostro sistema

    consisteva nel sedersi dando le spalle a una finestra rivolta a nord, nonch nel tirare, sulla

    finestra, una tenda non troppo pesante, in modo da ottenere una luce crepuscolare. Adesso,con le tende tirate, la sfera di cristallo che tenevo in mano appariva morta, inerte. Nessuna

    immagine riflessa ne guastava la superficie. La mia Guida si sedette accanto a me "Strofina il

    cristallo con questo panno umido, asciugalo, poi raccoglilo con questo panno nero. Non

    toccarlo ancora con le tue mani. Feci quanto mi era stato detto, pulii scrupolosamente la sfera,

    l'asciugai e la presi con il panno nero, che era stato piegato in forma quadrata. Incrociai le mie

    mani, con le palme in alto sotto il cristallo, che pertanto era appoggiato sulla mano sinistra.

    "Adesso guarda dentro la sfera. Non verso, bens dentro. Guarda esattamente verso il centro e

    poi lascia che la tua capacit visiva diventi vacua. Non cercare di vedere niente, lascia

    semplicemente che la tua mente si svuoti. Guardai il cristallo. I miei pensieri vagavano.

    Improvvisamente sembr che la sfera crescesse nelle mie mani ed ebbi la sensazione di essere

    sul punto di cadervi dentro. Ci mi fece trasalire e l'impressione svan. Tenevo di nuovo in

    mano soltanto una sfera di cristallo. "Lobsang! Perchhai dimenticato tutto quello che ti ho

    detto? Eri sul punto di vedere e il tuo sussulto di sorpresa ha spezzato il filo. Oggi non vedrai

    pi nulla". Bisogna guardare nel cristallo e mettere a fuoco la mente su una sua parte interna.

    Poi sopravviene una caratteristica sensazione, come se si fosse sul punto di mettere il piede in

    un altro mondo. Durante questa fase qualsiasi soprassalto o movimento di paura o di sorpresa

    guasterebbe tutto. Allora l'unica cosa da fare, beninteso quando si sta imparando, di mettere

    da parte il cristallo e di non sforzarsi di "vedere", se non dopo aver dormito per una notte. Il

    giorno dopo provammo di nuovo. Occorre sedersi assolutamente a proprio agio. E' meglio

    sedersi in un modo non convenzionale e vedere,piuttosto che mettersi seduti assumendo una

    delle posizioni formali e non vedere nulla. La nostra regola era di sederci come ci pareva,purch si fosse comodi, in quanto la scomodit avrebbe fatto distogliere l'attenzione. Guardai

    dentro il cristallo. Il cristallo appariva insensibile, inerte. "Non vedr mai niente in questa

    cosa" pensai. ... Niente ombre, niente punti di luce. Nella stanza vi era un chiarore incerto e,

    con il panno nero posto tra le mie mani e la sfera, non potevo vedere nessuna immagine

    riflessa sulla sua superficie. Ma io avrei dovuto guardare dentro. Improvvisamente il cristallo

    sembr acquistare vita. Nel suo interno apparve un corpuscolo bianco, nel centro, che si estese

    come un candido fumo vorticoso. Era come se, all'interno, si scatenasse un tifone, un uragano

    silenzioso. Il fumo si addens e si assottigli, si addens e si assottigli, poi si distese in uno

    strato uniforme su tutta la sfera. Era come una tenda, che servisse a impedirmi di vedere.

    Esplorai con la mente, cercando di spingerla oltre la barriera. Il globo parve dilatarsi ed ebbi

    l'orribile impressione di precipitare a capofitto in un vuoto senza fondo. Proprio in quelmomento squill una tromba e la candida tenda si frantum in una tempesta di neve, che si

    sciolse come al calore del sole di mezzogiorno. "Allora, Lobsang, ci sei andato vicino, molto

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    vicino". "S, avrei visto qualche cosa, se quella tromba non si fosse messa a suonare. Mi ha

    dato fastidio". "La tromba? Ma sei arrivato tanto lontano, eh? Quello era il tuo subconscio che

    cercava di avvertirti che la chiaroveggenza e la cristalloscopia sono riservate a pochissime

    persone. Domani andremo pi avanti". La terza sera la mia Guida e io ci mettemmo seduti

    insieme come avevamo gi fatto. Ancora una volta egli mi ricord le regole. Questa volta ebbi

    pi successo. Sedetti, tenendo la sfera con delicatezza, e mi concentrai su un punto invisibile

    nel suo interno indistinto. Quasi subito apparve il fumo vorticoso, che presto form unacortina. Andai a tentoni con la mente pensando: "Sto passando, adesso sto passando!".

    Sopravvenne di nuovo l'impressione orribile della caduta, ma stavolta ero preparato. Caddi a

    piombo da un'altezza immensa, precipitando diritto verso il mondo coperto di fumo che

    ingrandiva a velocit sbalorditiva. Soltanto il rigido addestramento mi imped di urlare mentre

    mi avvicinavo alla superficie bianca a velocit terrificante ... poi passai dall'altra parte,

    incolume. All'interno il sole splendeva. Mi guardai intorno, al colmo dello stupore pi

    autentico. Sicuramente ero morto, poich quel luogo mi era del tutto sconosciuto. Che strano

    posto! L'acqua, acqua scura, si estendeva davanti a me a perdita d'occhio, pi acqua di quanta

    avessi immaginato che esistesse. A una certa distanza un immenso mostro simile a un orrendo

    pesce si apr un varco attraverso la superficie dell'acqua. Aveva nel mezzo un tubo nero che

    mandava in alto qualcosa simile a fumo, che il vento spingeva indietro. Pieno di stupore vidicome delle piccole figure che se ne andavano a spasso sul "groppone del pesce"! Questo per

    me era troppo. Mi girai per scappare, ma mi fermai di botto, restando di sasso. Era troppo.

    Enormi case di pietra, alte parecchi piani, mi si pararono davanti. Un cinese si precipit

    proprio verso di me spingendo un aggeggio montato su due ruote. Sembrava una specie di

    facchino, dato che su quel coso a ruote era appollaiata una donna. "Dev'essere sciancata"

    pensai "e deve essere trasportata su una sedia a rotelle". Nella mia direzione stava

    camminando un uomo, un Lama tibetano. Trattenni il fiato: era la copia esatta del Lama

    Mingyar Dondup, di molti anni pi giovane. Cammin risolutamente su di me, attraverso me,

    tanto che feci un salto per la paura. "Oh!" gemetti "Sono cieco". Era buio, non riuscivo a

    vederci. "Va tutto bene, Lobsang, ti stai comportando bene. Aspetta che apro le tende". La

    mia Guida cos fece e la stanza fu inondata dalla tenue luce della sera. "Certamente tu

    possiedi dei grandissimi poteri di chiaroveggenza, Lobsang; occorre soltanto indirizzarli bene.

    Del tutto involontariamente ho toccato il cristallo e, dalle tue osservazioni, deduco che tu hai

    avuto la visione di quando andai a Shanghai molti anni fa e fui sul punto di svenire, la prima

    volta che vidi il piroscafo e il risci. Stai andando bene". Adesso devi immergere il

    cristallo nell'acqua, per cancellare la visione che hai avuto poco fa. Immergilo

    completamente, fa in modo che si posi su un panno nel fondo del vaso, poi tiralo fuori,

    sollevandolo con un altro panno. Bada di non toccarlo ancora con le tue mani". Quando si usa

    un cristallo, questo un particolare importante da ricordare. Dopo ciascuna lettura, va sempre

    smagnetizzato. Il cristallo viene magnetizzato dalla persona che lo regge, pi o meno come un

    pezzo di ferro si magnetizza se portato a contatto con un magnete. Nel caso del ferro, di solitobasta batterlo, affinch perda il suo magnetismo, invece un cristallo deve essere immerso

    nell'acqua. Se non lo si smagnetizza dopo ogni lettura i risultati si faranno sempre pi

    confusi, le "emanazioni auriche" delle persone che subentrano incominciano ad accumularsi e

    si finisce per ottenere una lettura del tutto inesatta. Nessun cristallo dovrebbe essere mai

    maneggiato da nessuno tranne che dal suo possessore, e a nessun altro scopo se non di

    "magnetizzarlo" per una lettura. La sfera, pi viene toccata da altre persone, meno risponde.

    Ci stato insegnato che, quando avevamo effettuato in un giorno un certo numero di letture,

    dovevamo portare il cristallo a letto con noi, affinch lo magnetizzassimo con il contatto

    personale, tenendocelo vicino. Si sarebbe ottenuto lo stesso risultato portando il cristallo in

    giro con noi, ma saremmo apparsi alquanto ridicoli, andando a zonzo e giocherellando con la

    sfera. Quando non viene usato, il cristallo deve essere coperto con un panno nero. Non vi sideve mai lasciar cadere la luce forte del sole, che ne compromette l'uso a scopi esoterici. Non

    si dovrebbe neanche consentire di far toccare il cristallo a chi va semplicemente alla ricerca

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    del brivido. C' uno scopo in questo. Un cacciatore di emozioni, il quale non ha uno schietto

    interesse, bens la voglia di divertirsi con poca spesa, danneggia l'aura del cristallo. Pi o

    meno come mettere una costosa macchina fotografica o un orologio in mano a un bambino,

    per appagarne l'inutile curiosit. Molte persone potrebbero usare un cristallo, nel caso che

    volessero prendersi la briga di scoprire qual il tipo adatto per loro. Noi ci accertiamo che i

    nostri occhiali ci vadano bene. I cristalli sono altrettanto importanti. Alcune persone riescono

    a vedere meglio con un cristallo di rocca, altre si servono del vetro. Il cristallo di roccaappartiene al tipo pi potente. Non da tutti adoperare un cristallo del genere. Pu darsi

    che sia troppo forte e abbia la tendenza a dominare. Si possono avere sfere di vetro, utili per

    farsi la necessaria esperienza iniziale. Una giusta dimensione oscilla dai tre ai quattro pollici;

    la dimensione non affatto importante. Alcuni monaci portano una minuscola scheggia di

    cristallo, montata su un anello. La cosa importante di accertare che non vi siano

    imperfezioni, o che ci sia soltanto un leggero difetto, che non sia assolutamente visibile con

    una illuminazione attenuata. I cristalli piccoli, di rocca o di vetro, hanno il vantaggio di pesare

    poco, cosa degna di considerazione qualora si abbia la tendenza a reggere la sfera. Una

    persona che desideri acquistare un cristallo di qualsiasi tipo deve fare un'inserzione in una

    rivista di "occultismo". Le cose offerte in vendita presso certe botteghe sono pi confacenti ai

    maghi o ai numeri teatrali. Di solito vi sono delle macchie, che non compaiono fino a quandonon si compra l'oggetto e lo si porta a casa! Fatevi spedire qualsiasi cristallo salvo

    approvazionee, appena lo togliete dal pacco, lavatelo sotto l'acqua corrente. Asciugatelo con

    cura e poi esaminatelo, tenendolo con un panno scuro. Il motivo? Lavatelo per togliere

    qualsiasiimpronta digitale, che potrebbe essere scambiata per una imperfezione, e tenetelo in

    modo che le vostre impronte digitali non vi traggano in inganno. Non potete pretendere di

    mettervi seduti, di scrutare nel cristallo e di "vedere immagini". Non neanche giusto

    prendersela con il cristallo per il vostro fallimento. Esso semplicemente uno strumento: voi

    non dareste la colpa a un telescopio, nel caso in cui guardaste dalla parte sbagliata e vedeste

    soltanto un'immagine rimpiccolita. Alcune persone non possono usare un cristallo. Prima di

    rinunciare, dovrebbero provare con uno "specchio nero". Lo si pu fare veramente con una

    spesa minima, procurandosi un vetro da faro presso un negozio di autoaccessori. Il vetro deve

    essere concavo, perfettamente liscio e semplice. Il tipo di vetro corrugato per proiettore

    d'automobile non adatto. Tenete la superficie curva esterna di un vetro adatto sopra la

    fiamma di una candela. Muovetelo affinch sulla superficie esterna del vetro si formi uno

    strato uniforme di fuliggine, che pu essere "fissato" con una lacca alla cellulosa, come quella

    usata per non far perdere il lucido all'ottone. Preparato lo specchio nero, procedete come

    fareste con un cristallo rotondo. Nel caso dello specchio nero si guarda verso la superficie

    interna, stando bene attenti ad eliminare ogni riverbero accidentale. Un altro tipo di specchio

    nero quello a noi noto come "inesistente". E' uguale allo specchio precedente, ma la

    fuliggine nella parte interna della curva. Un grosso inconveniente costituito dal fatto che

    non si pu "fissare" la fuliggine, in quanto farlo significherebbe fornire una superficie lucida.Questo specchio pu essere pi utile a coloro che si distraggono a causa dei riverberi. Alcuni

    si servono di un vaso d'acqua e vi guardano dentro. Il vaso deve essere trasparente e

    completamente privo di caratteristiche. Collocatevi sotto un panno scuro ed esso diventer

    effettivamente un cristallo di vetro. Nel Tibet vi un lago situato in maniera che l'acqua che

    contiene si vede e tuttavia quasi non si vede. E' un lago famoso, cui ricorrono gli Oracoli di

    Stato in occasione di alcune delle loro profezie pi importanti. Questo lago, che noi

    chiamiamo Ch-kor Gyal-ki Nam-tso (Lago Celeste della Ruota Trionfante della Religione)

    trova in una localit chiamata Tak-po, a un centinaio di miglia da Lhasa. Il distretto

    circostante montuoso e il lago chiuso da alte vette. Di regola l'acqua veramente molto

    azzurra, ma a volte, se si guarda da certe posizioni vantaggiose, l'azzurro si trasforma in un

    candore vorticoso, come se vi sia versata della calce. L'acqua si muove vorticosamente espumeggia, poi, nel centro del lago, compare improvvisamente una nera apertura, sopra la

    quale si formano, nel frattempo, nubi bianche e dense. Nello spazio tra l'apertura e le nubi

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    possibile vedere un'immagine degli avvenimenti futuri. Almeno una volta durante la sua

    esistenza, il Dalai Lama si reca in questo posto. Si trattiene in un padiglione nelle vicinanze e

    guarda verso il lago. Vede i fatti importanti per lui e, cosa non meno importante, il giorno e il

    modo in cui lascer questa vita. Non si mai dimostrato che il lago si sia sbagliato! Non

    possiamo andare tutti a vedere quel lago, ma la maggior parte di noi, con un po' di pazienza e

    di fiducia, pu servirsi di un cristallo. Ecco un metodo che si consiglia ai lettori occidentali.

    La parola "cristallo" comprender cristallo di rocca, vetro, specchi neri e sfera di acqua. Peruna settimana bisogna stare molto attenti allo stato di salute. Durante questa settimana evitate

    in particolare (per quanto possibile in questo mondo agitato) preoccupazioni e arrabbiature.

    Mangiate frugalmente, evitando intingoli o cibi fritti. Maneggiate il cristallo quanto pi

    possibile, senza fare tentativi di "vedere". In seguito a ci si trasmetter a esso qualcosa del

    vostro magnetismo personale e vi consentir di familiarizzare con la sensazione che ne

    ricevete. Ricordatevi di coprire il cristallo tutte le volte che non lo maneggiate. Se vi

    possibile, conservatelo in una scatola che si possa chiudere a chiave. Questo impedir ad altre

    persone di mettersi a giocare con esso in vostra assenza. Come sapete, la luce diretta del sole

    deve essere evitata. Trascorsi sette giorni, portate il cristallo in una stanza tranquilla,

    possibilmente esposta a nord. Il momento migliore la sera, perch non c' la luce diretta del

    sole, che aumenta o si attenua a seconda del passaggio delle nuvole. Mettetevi a sedere, inqualsiasi posizione vi troviate comodi, con la schiena rivolta alla luce. Prendete in mano il

    cristallo e rilevate qualsiasi riverbero sulla sua superficie, che deve essere eliminato

    chiudendo le tende della finestra o cambiando la vostra posizione. Quando siete soddisfatti,

    tenete il cristallo a contatto con il centro della fronte per alcuni secondi, poi scostatelo

    lentamente. Adesso tenetelo nelle vostre mani a coppa, potendole appoggiare con il dorso sul

    vostro grembo. Gettate appena uno sguardo verso la superficie del cristallo, poi spostate il

    vostro campo visivo verso il centro interno, verso ci che dovete immaginare come una zona

    di inesistenza. Lasciate semplicemente che la vostra mente si svuoti. Non cercate di vedere

    niente. Tenetevi lontano da qualsiasi emozione, da qualsiasi sensazione forte. La prima notte

    dieci minuti sono sufficienti. Aumentate gradualmente il tempo, finch al termine della

    settimana non riuscite a protrarlo per mezz'ora. La settimana successiva lasciate che la vostra

    mente si svuoti appena potete. Fissate semplicemente il nulla all'interno del cristallo. Dovreste

    accorgervi che i suoi contorni oscillano. Forse vi sembrer che la sfera stia aumentando,

    oppure avrete la sensazione di cadere in avanti. Cos dovrebbe essere. Non trasalite per la

    meraviglia, in quanto cos facendo vi precludereste 1a possibilit di "vedere" per il resto della

    serata. L'individuo medio che "vede" per la prima volta sobbalza, pi o meno allo stesso modo

    in cui qualche volta sobbalziamo quando siamo sul punto di addormentarci. Con un po' pi di

    pratica scoprirete che il cristallo diventa apparentemente sempre pi grande. Una sera, mentre

    lo guardate dentro, scoprirete che luminoso e pieno di fumo bianco. Questo svanir - purch

    non trasaliate - e otterrete la vostra prima visione, che di solito riguarda il passato. Si tratter

    di qualcosa collegata con voi, in quanto soltanto voi avete toccato la sfera. Continuate cos,limitandovi a vedere ci che riguarda voi. Quando riuscirete a "vedere" a volont, ordinate

    alla sfera di farvi vedere ci che volete sapere. I1 metodo migliore consiste nel dire con

    decisione e a voce alta, a voi stessi: "Stanotte vedr cos e cos". Se ci credete, vedrete quanto

    desiderate. E' una cosa semplicissima. Per conoscere il futuro, dovete mettere in ordine i fatti

    che vi riguardano. Raccogliete tutti i dati disponibili e ripeteteli a voi stessi. Poi "chiedete" al

    cristallo e dite a voi stessi che siete in procinto di vedere ci che volete conoscere. A questo

    punto occorre dare un'avvertenza: non si pu usare il cristallo per il proprio tornaconto, per

    prevedere i risultati delle corse, o per recare danno a un'altra persona. Esiste una potente legge

    occulta, che far ritorcere tutto contro di voi, nel caso che tentiate di servirvi del cristallo. La

    legge inesorabile quanto il tempo. Ormai dovreste essere in grado di conseguire molta

    pratica in ci che vi riguarda. Vi piacerebbe provare su qualcun altro? Immergete il cristallonell'acqua e asciugatelo con cura, badando di non toccarne la superficie. Poi datelo all'altra

    persona, dicendo: "Prendilo nelle tue mani e pensa a quello che vuoi sapere. Poi

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    restituiscimelo". Naturalmente avrete avvertito il vostro interlocutore che non deve parlare n

    distrarvi. E' consigliabile provare prima con un amico che si conosca bene, in quanto gli

    estranei si dimostrano spesso imbarazzati quando si sta apprendendo. Quando il vostro

    interlocutore vi restituisce il cristallo, lo prenderete nelle vostre mani, non importa se a nudo o

    avvolto nel panno nero; ormai dovreste avere dato un carattere "personale" al cristallo.

    Sistematevi comodamente, sollevate il cristallo all'altezza della vostra fronte per un attimo,

    poi appoggiate le mani sul grembo, reggendo il cristallo in un modo qualsiasi che nonprovochi tensione. Guardatelo dentro e lasciate che la vostra mente si svuoti, possibilmente

    del tutto, ma pu darsi che questo primo tentativo presenti delle difficolt, se siete

    autocosciente. Mentre vi sistemate, nel caso in cui vi siate esercitati come stato consigliato,

    osserverete una di queste tre cose. Si tratta di vere immagini, di simboli e di impressioni. Le

    vere immagini dovrebbero costituire il vostro scopo. Ecco le nuvole del cristallo, poi le

    nuvole si dileguano per far vedere immagini reali, immagini di ci che volete conoscere. In un

    caso del genere non c' difficolt di interpretazione. Alcune persone non vedono immagini

    vere, vedono dei simboli. Pu darsi che, ad esempio, vedano una sequela di X, oppure una

    mano. Potrebbe trattarsi di un mulino a vento o di un pugnale. Qualunque cosa sia, imparerete

    a interpretarla nel modo giusto. La terza cosa sono le impressioni. In questo caso non si vede

    nulla, tranne che nubi vorticose e una scarsa luminescenza, ma mentre si regge il cristallo siavvertono o si odono impressioni ben definite. E' essenziale evitare prevenzioni personali,

    essenziale per non prevalere sul cristallo con sentimenti strettamente personali, in merito a

    una determinata questione. Il vero Veggente non riferisce mai a nessuno la data n la

    probabilit della morte. Voi lo saprete, ma non dovete mai dirlo. Non avvertirete una persona

    neppure di una malattia imminente. Direte invece: "Per quella certa data consigliabile stare

    un po' pi attenti del solito". E non direte mai a una persona: "S, tuo marito uscito con una

    ragazza, la quale, ecc., ecc.". Se usate il cristallo nel modo giustosaprete che uscito, ma

    uscito per affari? Ha una relazione con una ragazza? Non dite mai, mai niente che conduca

    alla separazione di una famiglia o sia causa di infelicit. Questo significa abusare del cristallo.

    Usatelo soltanto a fin di bene e ne riceverete del bene. Se non vedete niente, ditelo, e

    l'interlocutore. vi rispetter. Potete "inventare" quello che affermate di vedere, ma pu darsi

    che diciate qualcosa che l'interlocutoresa che sbagliata. Allora il vostro prestigio e la vostra

    reputazione saranno compromessi e creerete inoltre una cattiva fama alla scienza occulta.

    Dopo aver riferito l'esito della vostra lettura all'interlocutore, avvolgete il cristallo

    diligentemente e posatelo con delicatezza. Quando l'interlocutore se n' andato, vi

    raccomando di immergere il cristallo nell'acqua, di asciugarlo bene e poi di maneggiarlo per

    dargli di nuovo un carattere personale per mezzo del vostro magnetismo. Pi toccate il

    cristallo, meglio sar. Evitate di scalfirlo e, quando avete finito, mettetelo via in un panno

    nero. Se vi possibile, mettetelo in una scatola chiusa a chiave. I gatti sono dei grandi

    trasgressori, alcuni di essi si mettono seduti per un tempo lunghissimo a "guardare". E

    quando, la volta successiva, usate il cristallo, non volete vedere la storia della vita del gatto ele sue aspirazioni. Questo pu succedere. Nel Tibet, presso alcune lamaserie "occulte", si

    interroga un gatto, per mezzo del cristallo, quando smonta dal servizio dopo essere stato di

    guardia al tesoro. Allora i monaci sanno se vi stato qualche tentativo di furto. Si raccomanda

    vivamente che, prima di impegnarsi in qualsiasi forma di addestramento nel campo della

    cristalloscopia, voi indaghiate sotto tutti i punti di vista sulle vostre motivazioni segrete.

    L'occultismo un'arma a doppio taglio e coloro i quali vi si "trastullano" per vana curiosit

    vengono talvolta puniti con disturbi mentali o nervosi. Per mezzo di esso potete conoscere il

    piacere di aiutare gli altri, ma potete conoscere anche quanto sia orrendo e incancellabile. E'

    pi sicuro limitarsi a leggere questo capitolo, a meno che non siate pi che certi delle vostre

    motivazioni. Una volta scelto il cristallo, non cambiatelo. Abituatevi in modo definitivo a

    toccarlo ogni giorno, oppure a giorni alterni. Gli antichi non avrebbero mai sguainato unaspada, neanche di fronte a un amico, se non per attaccare. Se per un motivo qualsiasi

    dovevano mostrare l'arma, allora si pungevano un dito per "versare sangue". Altrettanto

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    avviene nel caso del cristallo: se lo fate vedere a qualcuno, leggetelo, anche se si tratta di una

    cosa che riguarda soltanto voi. Leggetelo, anche se non occorre che diciate a nessuno ci che

    state facendo, o ci che vedete. Non si tratta di superstizione, bens di un modo sicuro di

    addestrarvi, affinch, quando il cristallo scoperto, voi "vediate" automaticamente, senza

    preparazione, senza pensarci.

    4-36 Lentamente lOracolo (di Stato) allung le mani e apr la scatola. Con un piccolo cucchiaiodoro misur una polvere fine che gett sulla brace ardente. La stanza si riemp di un leggerofumo azzurro. Sentii che stavo perdendo i sensi e che la vista mi si offuscava. Da una distanza

    infinitamente lontana sembrava che arrivassero i rintocchi di una grande campana. Il suono si

    avvicin e la sua intensit crebbe fino a quando credetti che la testa mi scoppiasse. La mia

    vista si rischiar e vidi una colonna di fumo alzarsi senza fine dalla coppa. Allinterno del

    fumo scorsi del movimento, un movimento che mi veniva incontro e mi avvilupp in modo

    che anchio ne facessi parte. Da un punto che era ormai al di l della mia comprensione, la

    voce dellOracolo di Stato mi giunse, confusa e monotona. Ma non avevo bisogno della sua

    voce, vedevo il futuro, lo vedevo con la stessa intensit sua. Da un punto fisso del Tempo,

    osservavo gli avvenimenti della mia vita che si svolgevano davanti a me, come se fossero

    proiettati in un film perpetuo. La mia prima infanzia, gli avvenimenti della mia vita, laseverit di mio padre - tutto passava davanti ai miei occhi. Ancora una volta ero seduto

    davanti al grande Monastero buddista di Chakpori. Ancora una volta sentii la pietra dura della

    Montagna di Ferro quando il vento mi strapp dal tetto del Monastero e mi butt con una

    forza da rompermi tutte le ossa gi per la montagna. Il fumo turbinava e le immagini (quello

    che chiamiamo il Documento dellAkasha) si spostarono. Vidi di nuovo la mia iniziazione,

    cerimonie segrete avvolte dal fumo, perch allora non ero ancora stato iniziato. Nelle

    immagini mi vidi partire sulla strada lunga e solitaria che conduce verso Chungking, in Cina.

    Un apparecchio strano vorticava nellaria che lo sballottava, alzandosi e poi ricadendo sopra

    le rupi di Chungking. E io - io - ero seduto ai comandi! Pi tardi vidi flottiglie di questi

    apparecchi che ostentavano il Sole Sorgente del Giappone sulle ali. Dagli apparecchi

    cadevano macchie nere che sprofondavano sulla terra e scoppiavano in fiamme e fumo. Dei

    corpi straziati venivano lanciati in alto e, per alcuni momenti, dal cielo piovevano sangue e

    frammenti umani. Mi sentii nauseato e stordito, man mano che le immagini si spostavano e mi

    mostravano in preda alle torture dei Giapponesi. Vidi la mia vita, le difficolt, ne provai

    lamarezza. Ma il dolore pi grande fu il tradimento e la cattiveria di certe persone del mondo

    Occidentale che, come potevo vedere, facevano di tutto per distruggere opere di bene, soltanto

    per gelosia. Le immagini continuavano a venire e vedevo il corso che probabilmente avrebbe

    seguito la mia vita, prima di viverla. Come sapevo bene, le probabilit possono essere

    previste con la massima accuratezza. Soltanto i pi piccoli dettagli sono a volte diversi. Le

    configurazioni astrologiche stabiliscono il limite di ci che si pu essere e sopportare, come il

    conduttore di un motore pu fissarne la velocit massima e minima.

    6-66 Non avevo mai visto prima di allora un servizio in quel tempio; noi ragazzi ne eravamo

    rigidamente esclusi. Per noi c'era il tempio maggiore o uno dei pi comuni dei templi minori;

    ma questo, scavato nella roccia molto al di sotto delle costruzioni fatte dall'uomo, mi chiedevo

    che cosa fosse e che cosa vi si facesse. Cautamente, stringendomi intorno l'abito per non

    inciampare, mi portai pi in avanti, per potere spiare nascosto dalla statua. Era interessante.

    Di fronte a me, in circolo, stavano nove lama, tutti con la loro tonaca color zafferano, tutti

    volti verso il centro del circolo e nel centro, sopra un piedistallo riccamente scolpito, c'era

    Qualche Cosa, Qualche Cosa che non riuscivo a distinguere chiaramente. Sembrava che ci

    fosse qualche cosa, e nello stesso tempo sembrava che non ci fosse niente. Sembrava un

    globo di qualche cosa o di niente; sembrava quasi senza forma, eppure quale forma c'eradentro! Vidi e mi colp subito - che si trattava di un enorme cristallo di rocca, senza

    venature, perfetto. Posava sulla sua base scolpita ed accentrava l'attenzione dei lama, che

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    sedevano quasi con devozione avanti ad esso. Lo fissavano intensamente, eppure con una

    intensit che non riguardava i loro occhi fisici, ma che sembrava impegnare l'uso del terzo

    occhio. Ebbene - pensai - anche io sono chiaroveggente. Cos non fissai pi con gli occhi, ma

    feci entrare in azione le mie facolt di chiaroveggenza. In tal modo vidi nel cristallo colori,

    movimenti rotatori, spirali e intorbidamento fumoso. Stupito, spaventato, mi sembr di

    precipitare da un'immensa altezza, di cadere dal tetto del mondo in un abisso. Ma no, non era

    un abisso: era invece un mondo che mi si spalancava dinnanzi, un mondo di tanti colori e diregole differenti. Vidi come da una piccola altura la gente piena di miseria e di tristezza;

    alcuni pieni di dolori fisici. Erano anime sperse, anime senza guida, anime alla ricerca del

    modo di liberarsi dalle loro ansie. Mentre stavo l in trance, mentre mi trovavo ancora sul

    piano luminoso di un altro mondo, risuonarono, con note profonde, i canti dei lama.

    6-69 Continuavo a guardare le persone che avevo intorno - ma c'erano veramente? O stavo in unaltro mondo? O stavo guardando in un cristallo? La mia viva impressione era di trovarmi in

    un altro mondo, dove l'erba era pi verde, il cielo pi turchino, dove ogni cosa si stagliava in

    netto, vivo contrasto. Sotto i miei piedi c'era terra erbosa, e la sentivo con le dita dei piedi

    nudi. Avvertivo l'umidit che penetrava attraverso il vestito, nei punti a contatto con le

    ginocchia. Anche con le mani, se le muovevo piano piano, mi sembrava di sentire l'erba e

    forse, qua e l, qualche sasso. Mi guardavo intorno con avido interesse. In primo pianoc'erano molti ciottoli di pietra verdastra, venata qua e l di bianco. Altri ciottoli erano di colori

    diversi; quello che mi attraeva maggiormente era il colore rossiccio, attraversato da striature

    bianche. Ma la cosa che pi mi impressionava era il modo con il quale ogni cosa spiccava con

    forte realt, il modo come ogni cosa sembrava pi normale del normale, con contorni pi netti

    e colori pi vivi. Spirava una leggera brezza, che mi sfiorava la guancia sinistra. Era

    stupefacente, perch portava con s strani odori, profumi esotici. Ad una certa distanza vidi

    qualche cosa che sembrava un'ape. Ronzava. Si ferm ed entr nella corolla di un fiorellino

    che cresceva tra l'erba. Vedevo tutto questo senza avere coscienza del passare del tempo, ma

    poi mi allarmai e diventai cauto, perch c'era un folto gruppo di persone che venivano verso

    di me. Le guardavo e non mi potevo muovere; venivano verso me, ed io ero pi o meno sul

    loro cammino. Guardai ancora, ed ebbi la sensazione di qualche cosa di molto stonato. Alcuni

    di essi erano vecchi, che poggiavano sui bastoni e camminavano zoppicando a piedi nudi,

    coperti di stracci. Altri erano evidentemente uomini in buona salute, ma non con quell'aria di

    benessere data generalmente dall'opulenza, perch una cosa era particolarmente evidente in

    quegli uomini e in quelle donne: che erano poveri, spaventati e il minimo movimento li

    faceva trasalire e gli faceva incrociare le mani sul petto. Si guardavano intorno nervosamente

    e nessuno di essi pareva accorgersi del vicino; sembrava che si sentissero soli, dimenticati,

    desolati e abbandonati in un mondo estraneo. Avanzavano, interessandosi ciascuno soltanto

    della propria esistenza, e tuttavia venivano in gruppo, nessuno a contatto dell'altro, nessuno

    consapevole della presenza di un altro. Avanzavano, richiamati dalle voci che sentivo anche

    io: "Oh! Ascoltate le Voci delle nostre Anime, tutti voi che vagate senza guida". Il canto e ilsuono basso avanzavano, ed avanzavano anche le persone; quando furono arrivati ad un certo

    punto, non potevo vedere che cosa stesse succedendo, ogni faccia si illumin di una specie di

    gioia celestiale, ciascuno divenne pi eretto, come se, uomo o donna, avesse ricevuto una

    rassicurazione e sentisse perci di stare meglio. La gente s'incammin ed usc dalla mia vista.

    Improvvisamente si ud un fracasso di campane in dissonanza, e sentii un colpo violento,

    dentro di me, come se qualcuno mi facesse barcollare internamente, quasi fossi un aquilone

    all'estremit di uno spago, investito da una folata di vento che tenti di trascinarlo pi lontano.

    Nel guardare quello strano paesaggio ebbi l'impressione che stesse cadendo la notte, perch il

    cielo si oscurava ed i colori diventavano meno distinti. Le cose sembravano ritirarsi. Ritirarsi?

    Come potevano ritirarsi? Ma indubbiamente si ritiravano, e non soltanto diventavano pi

    piccole, ma una nebbia, come le nuvole che stavano in alto, cominciava a coprire la vista diquel mondo, e mentre il mio sguardo terrorizzato vedeva la scena farsi sempre pi piccola, la

    nebbia si mut in tonanti nuvole nere percorse da lampi. Il mondo diventava sempre pi

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    piccolo, ed io salivo sempre di pi. Se guardavo in basso, potevo vederlo ruotare al di sotto di

    me, e allora mi resi conto che non poteva ruotare al di sotto di me, perch io stavo con i piedi

    e con le ginocchia posati sul pavimento del tempio. Altrimenti, dov'ero? Ero confuso e

    stordito, quando si ripet quel duro, spaventevole urto, un urto che quasi mi fece saltare il

    cervello fuori della testa. Completamente stordito alzai la mano per strofinarmi gli occhi.

    Guardai di nuovo, e vidi avanti a me che il cristallo era tornato cristallo e non era pi un

    mondo; soltanto un cristallo inerte e senza vita, con nessun punto di luce dentro di s. Stavasulla sua base scolpita come se fosse stato una pietra o un idolo o qualunque altra cosa, ma

    non come il pi meraviglioso strumento di meravigliose esperienze. Lentamente un lama si

    alz in piedi e prese dalla base un panno che sembrava velluto nero, lo spieg con riverenza,

    lo pose sul cristallo che spinse dentro. Fece tre inchini nella direzione del cristallo e torn

    indietro per riprendere il suo posto. Mentre faceva questo, il suo sguardo sbalordito si pos su

    me.

    Il vecchio lama raggrinzito, che sembrava essere il pi anziano e che aveva l'incarico del

    servizio, mi guard poi disse ai suoi compagni: "S, ricordo. Questo il ragazzo che deve

    ricevere un'istruzione speciale. Aspettavamo che tornasse Mingyar per farlo venire qui, ma

    poich gi venuto, proviamo la sua esperienza e le sue capacit, in modo che possiamo

    valutarlo senza l'influenza della sua potente Guida". Vi fu un mormorio di assenso, e furonodati sottovoce suggerimenti che io ero troppo confuso per poter seguire. Questi erano i lama

    pi telepatici, i grandi chiaroveggenti, quelli che aiutavano gli altri; e adesso io sedevo con

    loro tremante di paura, vero, ma comunque sempre con loro. " "Vorremmo condurti

    ad una passeggiata nell'astrale e nel mondo al di sotto dell'astrale; vorremmo condurti in

    spirito attraverso il nostro Potala. Lobsang, vogliamo che tu ti stenda supino, e lo vogliamo

    perch le tue gambe non ti consentono di stare nella posizione ortodossa". Il vecchio lama

    prese un cuscino e me lo pose con cura sotto la testa, poi mi mise le mani, con le dita

    intrecciate, tra la fine dello sterno e l'ombelico. I lama si misero a posto in cerchio; spinsero il

    cristallo da una parte, mettendolo con riverenza in un incavo che non avevo mai notato nella

    base della Sacra Immagine. Sedettero intorno a me, in modo che la mia testa si trov

    esattamente al centro del cerchio. Un lama usci dal gruppo e torn con dei bastoncini

    d'incenso e un piccolo braciere. Quasi mi squalificai, starnutendo quando una nuvola di fumo

    mi attravers la faccia e mi fece prudere le narici. Gli occhi mi stavano diventando

    stranamente pesanti. Provavo un senso di crescente stanchezza; per i lama non guardavano

    me, ma un punto molto al di sopra di me. Io mi sforzavo di aprire gli occhi e vedevo il sotto

    dei loro menti e su per le loro narici; avevano le teste cos inclinate all'indietro, che non

    potevo distinguerne gli occhi. No, non guardavano me, guardavano... Dove? L'incenso ardeva

    producendo un leggero crepitio, che non avevo mai notato prima. Ad un tratto intrecciai le

    mani anche pi strettamente, perch sembrava che l'intero edificio crollasse. Avevo sentito

    parlare di terremoti, e pensai che improvvisamente noi del Potala fossimo colpiti da un

    terremoto. Fui preso dal panico e cercai con tutte le forze di scacciarlo, pensando che sarebbestata una vergogna, per la mia Guida, se io mi fossi alzato in piedi e mi fossi precipitato fuori

    del tempio, mentre i lama restavano placidamente seduti. Il dondolio continuava e, per un

    momento, quasi mi sentii male. Ebbi la sensazione di essere trascinato in su e mi accorsi che

    uno dei travi del soffitto stava a pochi pollici dalla mia mano. La allungai per salvaguardarmi,

    e mi avvidi con spavento che attravers il trave senza disturbare la polvere che stava sulla

    superficie di esso. Terrorizzato da questa esperienza, mi tuffai in gi rapidamente e toccai

    terra con i piedi a lato della Sacra Immagine. Rapidamente sporsi la mano per tenermi saldo,

    sapendo che le gambe non mi avrebbero sostenuto. Ma, di nuovo, la mano pass attraverso la

    Sacra Immagine e mi sentii le gambe ferme e forti; non provavo n dolore n angoscia. Il

    gruppo dei lama era sempre l. Ma no, uno era assente. Percepii che stava accanto a me e che

    la sua mano mi stava toccando il gomito. Appariva luminoso, alquanto pi grande degli altrie, quando guardai la Sacra Immagine, mi accorsi che, in confronto, anche io ero un po' pi

    grande del normale. Mi sembr di nuovo di avere dentro di me un gran nodo di paura e lo

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    stomaco mi si agit per lo spavento. Ma il lama mi prese il gomito e mi rassicur: "Tutto

    bene, Lobsang, non hai niente da temere. Vieni con me". Mi indic la strada, tenendo la mano

    sul mio gomito sinistro. Evitammo accuratamente i lama ancora seduti in cerchio. Io

    guardavo, guardavo nel centro del circolo, ma il mio corpo non c'era, non c'era niente. Pieno

    di ansiet mi palpai, e mi sentii solido. Toccai nascostamente il lama che mi stava accanto, e

    anche lui era solido. Egli vide il mio gesto e rise a lungo. "Lobsang! Lobsang! Adesso sei, con

    il tuo corpo completo, in uno stato diverso. Soltanto quelli che hanno il pi grande potereocculto, una facolt innata, possono fare una cosa come questa. Ma vieni con me".

    Proseguimmo verso un lato del tempio, ed il muro si faceva sempre pi vicino. Io mi ritrassi

    dalla stretta del lama e provai a tornare indietro, esclamando: "No, se non ci fermiamo

    andiamo a battere: Questo muro solido!" Il lama riprese la stretta e ordin: "Vieni avanti!

    Quando avrai pi esperienza vedrai com' semplice!" Si mise dietro a me e pose le mani fra le

    mie scapole. Il muro ci stava davanti: un solido muro di pietra grigia. Egli spinse, e provai

    veramente la pi notevole sensazione della mia vita quando entrai nella pietra del muro.

    Sembrava che tutto il mio corpo tintinnasse, sembrava che milioni, bilioni di bolle di

    sapone, scoppiassero contro di me, non impedendomi, ma facendomi soltanto il solletico,

    facendomi star dritti i capelli, producendomi soltanto un piacevole pizzicorino. Mi

    sembrava di muovermi senza difficolt e avevo l'impressione di attraversare una tempesta dipolvere; la polvere, per, non mi urtava, non mi infastidiva affatto gli occhi e allungai le mani

    provando ad afferrarne un po'. Ma essa mi attravers, o io attraversai lei: non so qual la

    verit. Il lama, dietro a me, sorrise, mi spinse un po' pi forte, ed io presi dritto la strada

    attraverso il muro e nel corridoio al di l di esso. Un vecchio veniva avanti, portando una

    lampada al burro in ciascuna mano, e qualche cosa stretto fra il gomito sinistro ed il corpo.

    Tentai di evitare il contatto con lui, ma era troppo tardi. Mi disposi a chiedergli scusa per la

    mia sbadataggine, ma il vecchio aveva proseguito; mi era passato attraverso e nessuno dei due

    si era accorto del contatto, n avemmo l'impressione di aver camminato attraverso un altro

    essere umano. Con il lama che mi guidava attraversammo l'edificio, senza mai disturbare

    l'intimit di altri che stavano soli nelle loro camere, visitammo i magazzini e - con il gesto di

    commento piuttosto caustico del lama, che mi conosceva bene - entrammo nelle cucine. Il

    vecchio monaco cuoco riposava, poggiato ad un grande sacco di cuoio pieno d'orzo. Si

    grattava, e si puliva i denti con uno stecco, voltandosi via via a sputare nell'angolo.

    Finalmente, mentre lo stavamo osservando, si gir, emise un profondo sospiro e bofonchi:

    "Ahi, ahi! mi sembra che sia gi ora di preparare un'altra volta da mangiare. Che vita!

    Tsampa, tsampa e ancora tsampa, e tutta questa gente affamata da saziare". Andammo ancora

    avanti attraverso il fabbricato. Le gambe non mi davano nessuna noia e infatti, per dire la

    verit, non pensavo ad esse, perch non me ne davano motivo. Stavamo attenti, molto attenti a

    non violare l'intimit di nessuno. Giravamo il pi possibile per i corridoi, per non entrare negli

    alloggi individuali. Arrivammo gi in fondo, nei magazzini. Fuori c'era il mio vecchio amico,

    l'onorevole (gatto) Puss Puss, sdraiato su un fianco per tutta la sua lunghezza, che sistiracchiava pigramente. I baffi gli tremolavano e le orecchie erano appiattite contro la testa.

    Ci avvicinavamo silenziosamente, ma ad un tratto si mise in allarme e salt in piedi,

    arruffandosi e mostrando i denti. Ma quando guard sul piano astrale, come tutti i gatti sono

    in grado di fare, mi riconobbe, socchiuse gli occhi e cominci a fare le fusa. Provai ad

    accarezzarlo, ma naturalmente la mano gli pass attraverso; e fu un'esperienza importante,

    perch accarezzavo spesso l'onorevole Puss Puss, ma non era mai accaduto che la mia mano

    gli entrasse dentro. Egli sembr tanto divertito per quanto io ero turbato e mi dette un colpo

    con la testa. Questa volta fu lui ad essere sorpreso di avermi attraversato, ma si sgombr

    subito la mente dal problema, si sdrai e si rimise a dormire. Per parecchio tempo vagammo

    attraverso solidi muri, salendo attraverso i piani. Finalmente il lama disse, telepaticamente:

    "Gi, andiamo gi di nuovo, perch, per questa volta, abbiamo viaggiato abbastanza". Miprese per il braccio e ci tuffammo gi, attraverso i piani, da un solaio all'altro, finch

    arrivammo al corridoio oltre il quale sta il tempio. Ci ravvicinammo al muro dal quale

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    eravamo usciti, ma questa volta non esitai; camminai attraverso di esso, divertito dalla stessa

    sensazione di tutte quelle bollicine di sapone e di tutto quel piacevole solletico. Dentro, i lama

    stavano ancora in cerchio ed il mio lama, quello che mi teneva il braccio, mi disse che dovevo

    stendermi nella posizione di prima. Lo feci, ed istantaneamente mi prese il sonno. "Bene,

    Lobsang, stata un'esperienza positiva dell'uscita dal corpo fisico, disse il lama che mi aveva

    accompagnato. Dobbiamo ripeterla spesso, in modo che uscire ti diventi facile come toglierti

    il vestito". "Ma Onorevole Lama" risposi alquanto confuso "io il corpo non l'ho lasciato, l'hoportato con me!" La bocca del lama-guida si apr per lo sbalordimento. "Che cosa dici!"

    esclam "Hai viaggiato insieme a me in spirito". "Onorevole Lama" replicai "ho guardato

    apposta, e il mio corpo non stava sul pavimento; perci devo averlo portato con me". Il

    vecchio lama aggrinzito, il pi piccolo dei nove, sorrise e disse: "Commetti un errore comune,

    Lobsang, perch sei ancora ingannato dai sensi". "Ti dar la spiegazione, Lobsang," disse

    quest'altro lama "e stai molto attento, perch quello che sto per dirti elementare, ma nello

    stesso tempo confonde una quantit di gente. Tu stavi sul pavimento e, poich questa era la

    prima volta in cui eri conscio di un tuo viaggio in astrale, ti abbiamo aiutato, abbiamo aiutato

    il tuo corpo astrale ad uscire da quello fisico; e poich eravamo noi a farlo, noi che abbiamo

    l'esperienza di tutta una vita, non hai avvertito nessuna scossa, nessun disturbo. E' perci

    chiaro che non avevi la sensazione di stare fuori del tuo corpo. Ebbene: la gente vedequello che aspetta di vedere e spesso non vede quello che pi ovvio. Per esempio" e mi

    guard intensamente mentre parlava "quanti pulitori c'erano nel corridoio che hai percorso?

    Chi era l'uomo che spazzava nel magazzino dell'orzo? E, se il Signor Abate ti avesse mandato

    a chiamare e ti avesse chiesto se avevi visto qualcuno nel corridoio interno, che cosa gli

    avresti risposto?" Tacque per un momento, per vedere se avessi qualche osservazione da fare

    e, poich lo fissavo, temo a bocca aperta senza parlare, continu: "Avresti detto che nel

    corridoio interno non c'era nessuno, perch la persona che c'era aveva tutti i diritti di starci, ci

    sta sempre e cos correttamente che non lo avresti notato". Intervenne un altro lama, chinando

    con saggezza la testa mentre aggiungeva la sua parola: "I censori hanno spesso difficolt,

    quando devono compiere un'indagine. Possono domandare se c'era qualche estraneo, o se

    qualcuno era stato in un determinato edificio, e invariabilmente il custode dir di no, che non

    entrato nessuno. Eppure, pu esserci stata una processione di gente, possono essere passati

    censori, magari uno o due lama o il messaggero di un'altra lamaseria. Ma poich queste

    persone erano abitualmente presenti nell'ambiente, il loro passaggio era rimasto inosservato,

    come se fossero invisibili". Uno che non aveva ancora parlato annu con la testa: "S, cos.

    Quante volte sei stato in questo tempio? Eppure, fino a poco fa non ti eri accorto, pur

    guardando, della base entro la quale abbiamo riposto il cristallo. La base sta l da circa due

    secoli, non mai uscita da questo tempio, eppure la guardavi come se la vedessi la prima

    volta. Stava qui anche prima, ma era consueta alla tua vista e perci non l'avevi rilevata". Il

    lama che era stato con me nel viaggio astrale attraverso il Potala sorrise quando continu:

    "Tu, Lobsang, non avevi idea di che cosa stesse accadendo, non sapevi che stavi per uscire dalcorpo e perci non eri preparato a vederlo. Cos, quando guardavi, osservavi i lama seduti in

    cerchio, ma la tua attenzione evitava accuratamente il tuo corpo. La stessa cosa avviene per

    l'ipnotismo; possiamo ipnotizzare una persona ed imporle di credere che sola in una camera,

    ed essa, in stato d'ipnosi, guarder tutto quello che la circonda, meno che la persona che sta

    nella camera con lei; e il soggetto ipnotizzato, al risveglio, sar disposto a giurare di essere

    stato solo. Ugualmente, tu hai evitato con cura di guardare nel punto dove il tuo corpo era in

    piena vista. Invece guardavi lungo il perimetro del cerchio, osservavi il tempio tutto intorno e

    tralasciavi il solo posto che avresti voluto vedere". Il vecchio lama aggrinzito mi sorrise,

    dicendomi: "Ti daremo presto pi specifiche istruzioni, in modo che tu possa facilmente

    lasciare il tuo corpo in qualunque momento. Come chiunque altro, hai viaggiato ogni notte in

    astrale, andando in luoghi lontani e poi dimenticando tutto. Vogliamo dimostrarti come invecesia facile, per te, uscire dal corpo fisico quando vuoi, compiere un viaggio in astrale e

    ritornare nel tuo corpo, conservando la piena conoscenza di quanto hai visto e di quello che

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    hai fatto. Se sei capace di questo, puoi recarti nelle grandi citt del mondo, invece di restare

    isolato qui nel Tibet, e puoi acquistare la conoscenza di tutte le culture".

    VIAGGIO ASTRALE

    3-26 Quasi tutti, a prescindere da come definiscano la loro religione, credono all'esistenza di uno'spirito' o di un 'corpo diverso'. In effetti esistono svariati 'corpi' o 'involucri', il cui numero

    esatto, tuttavia, per il momento non ci interessa. Noi crediamo - o meglio, losappiamo! - che

    possibile accantonare il normale corpo fisico (quello che serve a reggere gli indumenti!) e

    viaggiare ovunque, anche al di l della Terra, sotto forma astrale. Tutti effettuano viaggi

    astrali, perfino chi crede che siano 'tutte sciocchezze'! E' una cosa naturale come respirare. La

    maggior parte della gente lo fa quando dorme, sicch non ne sa nulla, a meno che non sia

    addestrata. Quanti, al mattino, esclamano: "Stanotte, che sogno fantastico ho fatto. Mi

    sembrava di essere con la tal dei tali. Eravamo molto felici insieme e lei ha detto che stava

    scrivendo. Beninteso, ora tutto molto vago!" Poi, di solito, di l a qualche giorno, arriva una

    lettera. La spiegazione sta nel fatto che una di quelle persone si recata in viaggio astrale

    dall'altra e, dato che non erano addestrate, la cosa si trasformata in un 'sogno'. Quasi tuttipossono fare viaggi astrali. Quanti casi autenticati esistono, relativi a persone morenti che

    fanno visita a chi amano, per salutarlo? Si tratta sempre di viaggio astrale. Al morente, i cui

    legami con il mondo si sono allentati, molto facile recarsi a far visita a un amico, al

    momento del trapasso. La persona allenata riesce a sdraiarsi e a rilassarsi, per poi sciogliere i

    nodi che incatenano l'Io, o corpo compagno, o spirito, chiamatelo come vi pare, lo stesso.

    Poi, quando l'unico collegamento la 'Corda d'Argento', il secondo corpo in grado di

    allontanarsi lentamente, come un pallone frenato all'estremit della sua fune. Quando siete

    addestrati, potete recarvi dovunque vogliate, pienamente coscienti, pienamente svegli. La

    condizione onirica si ha quando una persona effettua un viaggio astrale senza che lo sappia e

    ne riporta un'impressione confusa e disordinata. Qualora non si sia allenati, si ha un gran

    numero di impressioni, ricevute per mezzo della 'Corda d'Argento', che confondono sempre

    pi il 'sognatore'. Durante il viaggio astrale potete andare ovunque,perfino oltre i confini della

    Terra, in quanto il corpo astrale non respira e non mangia. A tutto ci che gli occorre,

    provvede la 'Corda d'Argento' che, durante la vita, lo collega ininterrottamente con il corpo

    fisico. La 'Corda d'Argento' menzionata nella Bibbia cristiana: "Affinch la 'Corda

    d'Argento' non si recida, affinch la 'Coppa d'Oro' non si infranga". La 'Coppa d'Oro' l'alone,

    o aureola, attorno al capo di una persona spiritualmente evoluta. Coloro che non lo sono,

    hanno un alone di colore assai diverso. Gli artisti del passato dipingevano un alone d'oro

    intorno alle figure dei santi, in quanto lo vedevano realmente, altrimenti non lo avrebbero

    dipinto. L'aureola solo una piccola parte dell'aura umana, ma la si vede pi facilmente,

    perch di solito molto pi luminosa. Se gli scienziati indagassero sul viaggio astrale e sulleaure, anzich impicciarsi di razzi, che cos spesso non riescono a entrare in orbita,

    otterrebbero la soluzione completa del viaggio spaziale. Per mezzo della proiezione astrale,

    essi potrebbero visitare un altro mondo e stabilire cos il tipo di nave adatto per compiere il

    viaggio con il corpo fisico, in quanto il viaggio astrale presenta un solo grande svantaggio:

    non possibile portare oggetti materiali n riportarne indietro, nessuno. Si possono riportare

    soltanto le informazioni. Perci gli scienziati avranno bisogno di una nave per poter tornare

    con esemplari viventi e fotografie, grazie alle quali persuadere un mondo scettico, dato che la

    gente non riesce a credere che una cosa esista se non riesce a farla a pezzi, allo scopo di

    dimostrare che alla fin fine essapotrebbe essere possibile.

    1-136 Il viaggio astrale pi facile e pi sicuro. Quasi tutti i lama se ne avvalgono, e chiunque sia

    disposto a dar prova d'una certa pazienza pu consentirsi questa utile e piacevole arte. Nelleore in cui siamo desti, sulla Terra, il nostro io limitato al corpo fisico e, a meno che non si

    sia particolarmente addestrati, non possibile separare le due entit. Quando dormiamo,

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    soltanto l'organismo ad aver bisogno di riposo; l'anima si libera e di solito si reca nel regno

    degli spiriti, pressappoco come un bambino fa ritorno a casa, al termine della giornata

    scolastica. L'io e i corpi fisici mantengono il contatto per mezzo della "corda d'argento",

    capace di una estensione illimitata. Il corpo rimane in vita fino a quando la corda d'argento

    intatta; al momento della morte la corda si stacca, mentre l'anima nasce a una nuova vita, nel

    mondo dello spirito, proprio come il cordone ombelicale del neonato viene reciso per

    separarlo dalla madre. La nascita del bambino significa la morte dell'esistenza protetta cheesso conduceva nel corpo materno. La morte, per l'anima, la rinascita nel pi libero mondo

    dello spirito. Fino a quando la corda d'argento intatta, l'io libero di vagare durante il sonno

    o anche, consciamente, nel caso di coloro che sono stati sottoposti a pratiche particolari. Il

    vagabondare dell'anima d luogo a sogni, che sono impressioni trasmesse lungo la corda

    d'argento. Di mano in mano che la mente fisica le capta, esse vengono "razionalizzate" e

    adattate alle credenze terrene dell'individuo. Nel mondo dello spirito il tempo non esiste - il

    "tempo" un concetto puramente fisico - e pertanto si hanno casi in cui sogni lunghi e

    complessi sembrano svolgersi in una frazione di secondo. Probabilmente, tutti hanno fatto un

    sogno, in cui si sono incontrati e hanno parlato con una persona molto lontana, forse anche al

    di l degli Oceani. Pu darsi che quella persona abbia comunicato un messaggio, e al risveglio

    si ha di solito la netta impressione di qualcosa che si dovrebbe ricordare. Non di rado siricorda di avere incontrato un amico o un parente lontani e non ci si stupisce ricevendo, dopo

    breve tempo, notizie di quella persona. Negli individui non particolarmente addestrati, il

    ricordo spesso deformato e il risultato un sogno illogico, o un incubo. Nel Tibet viaggiamo

    molto, mediante proiezione astrale - non mediante levitazione - e l'intero processo

    assoggettato alla volont. L'io abbandona il corpo, anche se rimane legato a esso dalla corda

    d'argento. Si pu viaggiare dove si vuole, con la massima rapidit consentita dal pensiero.

    Quasi tutti gli individui hanno la capacit di compiere viaggi astrali. Molti hanno

    effettivamente tentato, ma, non essendo addestrati, hanno subito uno choc. Tutti,

    probabilmente, hanno avuto la sensazione di scivolare nel sonno e poi, senza alcun motivo

    apparente, di essere destati all'improvviso da un violento sussulto. Esso causato

    dall'esteriorizzazione troppo rapida dell'io, da una brusca separazione dei corpi fisico e astrale.

    Questa brusca separazione fa s che la corda d'argento si contragga e il corpo astrale venga

    riassorbito improvvisamente nel veicolo fisico. La sensazione assai peggiore, allorch si

    viaggiato e si fa ritorno. Il corpo astrale fluttua a qualche metro d'altezza sopra il corpo, come

    un pallone all'estremit di un cavo. Qualcosa, forse un rumore esterno, fa s che il corpo

    astrale rientri nel veicolo fisico con eccessiva rapidit. L'organismo si desta di colpo e si ha la

    sensazione orribile di essere precipitati da un dirupo e di essersi ridestati appena in tempo. Il

    viaggio astrale completamente dominato dalla volont, e inpieno stato di veglia, effettuabile

    quasi da chiunque. Richiede pratica, ma, soprattutto, nei primi stadi, richiede solitudine:

    necessario poter essere soli e senza timore di interruzioni. Questo non un manuale di

    metafisica, e pertanto non avrebbe scopo dare norme sui viaggi astrali, ma bene sottolineareche essi possono costituire una esperienza sconvolgente, a meno che non si disponga di un

    abile maestro. Non vi alcun pericolo effettivo, ma si corre il rischio di choc e di disturbi

    emotivi, qualora l'allontanamento del corpo astrale o il suo ritorno nel corpo fisico avvengano

    fuori di fase o disarmonicamente. Le persone che soffrono di cuore non dovrebbero mai

    praticare la proiezione astrale. Mentre la proiezione stessa non implica alcun pericolo, esiste

    effettivamente un grave rischio, per gli individui dal cuore debole, se un'altra persona entra

    nella stanza e disturba il corpo o la corda d'argento. Lo choc che ne risulta pu dimostrarsi

    fatale e la cosa sarebbe invero assai spiacevole, in quanto l'Io dovrebbe rinascere per

    completare quel particolare ciclo di esistenza prima di poter progredire allo stadio successivo.

    1-66 Per affrontare viaggi astrali occorrono nervi che nulla possa spezzare e una volont dura comela roccia.

    1-219 Tutti i Paesi conoscevano in passato l'arte dei viaggi astrali. In Inghilterra, si sostiene che "le

    streghe possono volare". Le scope non sono necessarie, se non come mezzi per razionalizzare

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    ci che la gente non vuole credere! Negli Stati Uniti si dice che volino gli "spiriti degli

    uomini rossi". In tutti i Paesi, dovunque, la conoscenza di tale possibilit stata sepolta dal

    tempo. A me fu insegnato il segreto dei viaggi astrali. E pu essere insegnato a chiunque.

    2-70 E' una cosa naturale e salutare; nel passato tutti gli uomini potevano fare viaggi astrali, senza

    intralci o impedimenti. Gli Esperti del Tibet, e molti nell'India, effettuano viaggi, nel loro

    corpo astrale, da un luogo all'altro e non vi nulla di strano in questo. Nei libri religiosi di

    tutto il mondo, nelle bibbie di tutte le religioni, sono menzionate cose come la "cordad'argento" e come il "vaso d'oro". La cosiddetta corda d'argento semplicemente un raggio di

    energia, di energia radiante, capace di estendersi all'infinito. Non una corda in senso fisico,

    come un muscolo, o un'arteria, o un pezzo di spago, bens la vita stessa, l'energia che

    unisce il corpo fisico al corpo astrale. L'uomo possiede molti corpi. Per il momento siamo

    interessati soltanto al corpo fisico e alla sua fase immediatamente successiva, quello astrale.

    Possiamo pensare che, quando ci troviamo in una situazione diversa, riusciamo a camminare

    attraverso i muri o cadere attraverso i pavimenti. Noi per riusciamo a camminare o a cadere

    attraverso pavimenti di densit diversa. Nella fase astrale le cose di questo mondo ordinario

    non rappresentano una barriera al nostro passaggio. Le porte di una casa non tengono dentro

    l'uno o fuori l'altro. Anche nel mondo astrale, per, vi sono porte e muri che per il nostro

    corpo astrale si presentano solidi e costrittivi, altrettanto come le porte e i muri di questa Terralo sono per il corpo fisico. Avete visto un fantasma? In tal caso si trattava probabilmente di

    una entit astrale, forse della proiezione astrale di qualcuno che conoscete, o di qualcuno che

    vi fa visita da un'altra parte del mondo. Pu darsi che, a volte, abbiate avuto un sogno

    particolarmente realistico. Pu darsi che abbiate sognato di fluttuare come un pallone, in alto

    nel cielo, trattenuti da un filo, da una corda. Pu darsi che siate stati in grado di guardare in

    gi dal cielo, dall'altra estremit di questa corda, e che vi siate accorti che il vostro corpo era

    rigido, smorto, immobile. Se avete mantenuto la calma, di fronte a questa visione

    sconcertante, pu darsi che vi siate resi conto di galleggiare, di ondeggiare, di andare alla

    deriva come il polline trasportato dal vento. Pu darsi che di l a poco vi siate trovati in una

    lontana contrada, o in una regione remota, a voi nota. Se al mattino ne avete conservato

    qualche ricordo, possibile che l'abbiate considerato soltanto un sogno. Si trattava di un

    viaggio astrale. Provate a fare cos: quando, la sera, andate a dormire, pensate intensamente di

    andare a visitare qualcuno che conoscete bene. Pensate al modo in cui state per fare visita a

    quella persona. Forse qualcuno che vive nella stessa citt. Ebbene, mentre state sdraiati,

    mantenetevi completamente immobili, rilassati, a vostro agio. Chiudete gli occhi e

    immaginate di sollevarvi dal letto, di uscire dalla finestra e di fluttuare al di sopra della strada,

    sapendo che nulla vi pu danneggiare, sapendo che non potete precipitare. Nella vostra

    immaginazione seguite la traiettoria precisa che volete prendere, strada per strada, finch non

    giungete alla casa che desiderate. Immaginate, poi, il modo in cui entrereste nella casa.

    Ricordatevi che ormai le porte non vi danno fastidio e che non dovrete bussare. Sarete capaci

    di vedere il vostro amico, la persona che siete venuti a visitare. Vale a dire, sarete capaci difarlo se i vostri moventi sono puri. Non vi assolutamente nessuna difficolt, nulla di

    pericoloso, nulla di nocivo. Esiste un'unica legge: i vostri moventi devono essere puri. Eccoci

    di nuovo qui a ripeterci, se vi pare, ma molto meglio accostarci all'argomento da uno o due

    punti di vista, affinch possiate constatare quanto siaassolutamente semplice. Mentre giacete

    sul vostro letto, soli e senza nessuno che vi disturbi, con la porta della camera chiusa, in

    maniera che nessuno possa entrare, mantenetevi calmi. Immaginate che vi stiate districando

    con delicatezza dal vostro corpo. La cosa non arreca danno, niente vi pu far male.

    Immaginate di udire diversi piccoli scricchiolii e che vi siano molti sballottamenti, piccoli

    sobbalzi, mentre la vostra forza spirituale abbandona il corpo fisico e si solidifica al di sopra

    di esso. Figuratevi che state formando un corpo che la copia esatta del vostro corpo fisico,

    sopra il quale sta fluttuando senza peso. Proverete un leggero ondeggiamento, un attimo diascesa e di caduta. Non c' nulla da temere, nulla di cui preoccuparsi. E' una cosa naturale e

    innocua. Mentre vi mantenete calmi, vi renderete conto che il vostro spirito, appena liberato,

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    si sposter gradualmente, finch non fluttuate a pochi piedi di altezza. Allora potete guardare

    in gi verso voi stessi, verso il vostro corpo fisico. Vi accorgerete che il vostro corpo fisico e

    quello astrale sono collegati per mezzo di una splendente corda d'argento, una corda d'argento

    azzurrognola, che pulsa di vita, per via dei pensieri che vanno dal corpo fisico a quello astrale

    e viceversa. Nulla vi pu ferire, fintantoch i vostri pensieri sono puri. Quasi tutti hanno avuto

    un'esperienza di viaggio astrale. Tornate indietro con la vostra mente e, se vi riesce, pensate di

    ricordare quanto segue: vi siete mai addormentati e avete mai avuto l'impressione che stavateondeggiando, cadendo, precipitando, svegliandovi poi di soprassalto un attimo prima di

    schiantarvi al suolo? Si trattava di un viaggio astrale, compiuto nel modo sbagliato,

    sgradevole. Non c' bisogno che dobbiate soffrire per questa cosa spiacevole. Essa era causata

    dalla differenza di vibrazione tra il corpo fisico e quello astrale. Pu darsi che, quando stavate

    scendendo, fluttuando, per entrare nel corpo fisico dopo aver compiuto un viaggio, un rumore,

    una corrente d'aria, un'interruzione qualsiasi, abbia provocato una lieve discordanza nella

    posizione e che il corpo astrale non sia disceso nel corpo fisico esattamente nella posizione

    giusta, cos che vi stato un sobbalzo, una scossa. Potete fare il confronto scendendo da un

    autobus in corsa. Supponiamo che l'autobus sia il corpo astrale e che proceda a dieci miglia

    all'ora. Il suolo, che rappresenta il corpo fisico, non si muove. Nel breve attimo in cui lasciate

    la piattaforma del veicolo e toccate il suolo dovete rallentare, se non volete subire unostrattone. Perci, se avete avuto questa sensazione di caduta, allora avete effettuato un viaggio

    astrale, anche a vostra insaputa, in quanto lo strattone nell'atto di ritornare, che si potrebbe

    chiamare un "cattivo atterraggio", di solito cancella il ricordo di ci che avete fatto e di ci

    che avete veduto. In ogni caso, senza addestramento vi sareste addormentati mentre stavate

    compiendo il viaggio astrale. Perci avreste semplicemente pensato di avere avuto un sogno:

    "La notte scorsa ho sognato di aver visitato questo o quel posto e di aver visto il tal dei tali".

    Quante volte l'avete detto? E' tutto un sogno! Ma lo era? Con un po' di pratica potete fare

    viaggi astrali quando siete completamente svegli e potete conservare il ricordo di ci che

    avete visto e di ci che avete fatto. Senza dubbio il grosso svantaggio, in materia di viaggi

    astrali, proprio questo: quando viaggiate nella dimensione astrale non potete portare

    nulla con voi, n potete riportare niente indietro, quindi tempo sprecato presumere che vi

    recherete da qualche parte per mezzo del viaggio astrale, poich non potete neanche prendere

    denaro, neppure portarvi dietro un fazzoletto, ma soltanto il vostro spirito. I cardiopatici non

    dovrebbero praticare il viaggio astrale. Per essi potrebbe essere pericoloso. Ma non c' alcun

    pericolo di nessun genere per coloro che hanno il cuore a posto, in quanto, finch le loro

    motivazioni sono pure, finch essi non hanno in animo di fare del male n di guadagnare altri

    alla propria causa, non possibile danneggiare nessuno. Volete fare dei viaggi astrali? Ecco il

    modo pi facile per incominciare. Innanzi tutto ricordate questo: la prima legge della

    psicologia, che stabilisce che in ogni battaglia tra la volont e l'immaginazione, quest'ultima

    vincesempre. Perci immaginate sempre di poter fare una determinata cosa; se la immaginate

    abbastanza fortemente, potete farla. Potete fare qualsiasi cosa. Ecco un esempio, per renderechiaro quanto precede. Tutto ci che immaginate sul serio di poter fare, potete farlo, a

    prescindere da quanto sia difficile o impossibile per chi sta a guardare. Tutto ci che la vostra

    immaginazione vi dice che impossibile, allora per voi impossibile, a prescindere da quanto

    la vostra volont si sforzi per indurvi a farlo. Pensateci in questa maniera: vi sono due case

    alte 35 piedi e distanti 10 piedi l'una dall'altra. Le unisce una passerella, posata tra i due tetti,

    larga circa due piedi. Se volete attraversare quella passerella, la vostra immaginazione vi

    obbligher a prevedere tutti i rischi, il vento che vi far barcollare, oppure qualcosa nel legno

    che vi far inciampare. La vostra immaginazione vi dice che potreste avere le vertigini, ma, a

    parte la causa, la vostra immaginazione vi dice che il percorso sarebbe impossibile per voi, in

    quanto cadreste e rimarreste ucciso. Quindi, per quanto accanitamente ci proviate, se per una

    sola volta immaginate di non poterlo fare, e malgrado ci lo fate, quella semplicepasseggiatina attraverso la passerella sarebbe per voi un tragitto impossibile. Nessuna forza di

    volont, per quanto grande, vi consentirebbe di andare sani e salvi da una parte all'altra.

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    Tuttavia, se quella passerella si trovasse a terra, voi riuscireste a percorrerla quanto lunga

    senza la minima esitazione. In un caso del genere, che cosa che prevale? La forza di

    volont? O l'immaginazione? Al contrario, se immaginate di poter camminare sulla passerella

    appoggiata tra le due case, allora potete farlo con facilit, non importa assolutamente che il

    vento soffi o che addirittura la passerella traballi, finch voi immaginate di poterla

    attraversare senza pericolo. C' gente che cammina su corde tese, percorrendole anche su una

    bicicletta, ma nessuna forza di volont la costringerebbe a farlo. Si tratta soltanto diimmaginazione. E' una cosa incresciosa il fatto che dobbiamo chiamarla "immaginazione", in

    quanto essa, specie in Occidente, sta a indicare qualcosa di fantastico, di incredibile, mentre

    invece l'immaginazione la forza pi potente del mondo. L'immaginazione pu indurre una

    persona a pensare di essere innamorata, e cos l'amore diventa la seconda forza pi potente.

    Dovremmo chiamarla immaginazione controllata. In qualunque modo la chiamiamo,

    dobbiamo sempre ricordare quanto segue: in qualsiasi scontro tra la volont e

    l'immaginazione, l'immaginazione VINCE SEMPRE. In Oriente non cipreoccupiamo della

    forza di volont, poich la forza di volont un'insidia, una trappola, che incatena gli uomini

    alla terra. Noi facciamo affidamento sull'immaginazione controllata, con risultati positivi. Se

    dovete recarvi dal dentista per farvi cavare un dente, voi immaginate con orrore che cosa vi

    attende, il tormento in senso assoluto, immaginate tutte le fasi dell'estrazione. Forsel'inserimento dell'ago, il sobbalzo mentre l'anestetico viene fatto entrare a forza e poi

    l'esplorazione da parte del dentista. Immaginate voi stessi sul punto di svenire, oppure mentre

    urlate o sanguinate, o cose del genere. Naturalmente sono tutte sciocchezze, ma per voi pi

    che autentiche e, quando vi mettete seduti sulla poltrona del dentista, patite una quantit di

    sofferenze del tutto inutili. Questo un esempio di uso sbagliato dell'immaginazione. Questa

    non l'immaginazione controllata, immaginazione sfrenata, cui nessuno dovrebbe

    abbandonarsi. Alle donne saranno stati fatti racconti traumatizzanti sui dolori, sui pericoli del

    parto. Al momento della nascita la puerpera, pensando a. tutti i dolori che verranno, si fa

    ansiosa, si irrigidisce, in modo da ricevere una fitta dolorosa. Ci la persuade che quanto ha

    immaginato assolutamente vero, che partorire un'impresa molto dolorosa, sicch si carica

    ancora di pi di ansia, si busca un'altra fitta dolorosa e, alla fine,ha dei momenti veramente

    spaventosi. In Oriente questo non accade. La gente immagina che partorire sia facile e

    indolore, ed proprio cos. Le donne orientali danno alla luce i loro bambini e, forse a

    distanza di qualche ora, riprendono le loro faccende domestiche, in quanto sanno come

    controllare l'immaginazione. Avete sentito parlate "del lavaggio del cervello" messo in pratica

    dai Giapponesi e dai Russi? Si tratta di un processo riguardante l'immaginazione di un

    individuo, per indurre una persona a immaginare cose che il carceriere vuole che essa

    immagini. In ci consiste il metodo del carceriere per controllare l'immaginazione del

    prigioniero, affinch il prigioniero ammetta qualunque cosa, anche se tale ammissione gli

    coster la vita. L'immaginazione controllata fa evitare tutto questo, in quanto la vittima

    sottoposta al lavaggio del cervello, o addirittura alla tortura, pu immaginare qualche altracosa; allora il tormento forse non cos intenso e certamente la vittima non soccombe a esso.

    Conoscete il processo della sensazione del dolore? Ci ficchiamo una spilla in un dito.

    Appoggiamo la punta della spilla contro la carne, poi aspettiamo con viva apprensione il

    momento in cui la punta della spilla penetrer nella pelle e ne sgorgher il sangue.

    Concentriamo tutte le nostre energie nell'esaminare il punto. Se avessimo un dolore al piede,

    ce ne dimenticheremmo completamente, durante il processo di conficcarci una spilla in un

    dito. Concentriamo tutta intera la nostra immaginazione su quel dito, sulla punta di quella

    spilla. Immaginiamo il dolore che essa provoca, escludendo tutti gli altri. Non cos si

    comporta l'Orientale che stato addestrato. Egli non si sofferma sul dito o sulla conseguente

    perforazione, bens egli diffonde la sua immaginazione - immaginazione controllata - su tutto

    il corpo, affinch il doloreche viene effettivamente provocato nel dito si distribuisca per tuttoil corpo e cos una cosa tanto insignificante come la puntura di una spilla non viene

    assolutamente avvertita. Questa immaginazione controllata. Ho veduto gente colpita da una

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    baionettata. Non svenuta n ha urlato, perch sapeva che il colpo di baionetta stava

    arrivando e immaginava qualche altra cosa - ecco di nuovo l'immaginazione controllata - e il

    dolore si espandeva per tutta l'area del corpo, invece di localizzarsi, sicch la vittima era in

    grado di sopravvivere al dolore della ferita.

    5-49 Chiudete gli occhi, concentratevi, pensate con tutta la forza della vostra volont che voi - ilvostro io reale, il vostro corpo astrale - vi contemplate da una distanza di due metri. All'inizio

    dovrete fare considerevoli sforzi. Avrete forse l'impressione di trovarvi all'interno di ungrande pallone di gomma, dal quale cercate di fuggire. Spingerete, spingerete, e non accadr

    nulla, finch, improvvisamente, ne scaturirete fuori. Proverete allora un leggero choc, una

    sensazione di schianto, come quando si fora un pallone da ragazzi. Non allarmatevi, non

    abbiate paura, perch, se riuscite a liberarvi dal timore, viaggerete senza fine, andrete sempre

    pi lontano, mentre, se vi abbandonate alla paura, tornerete precipitosamente nel vostro corpo

    fisico e dovrete ricominciare daccapo. In questo caso sar del tutto inutile continuare

    l'esperimento, perch quel giorno non riuscireste a far niente. Bisogner che prima dormiate.

    Lasciatevi galleggiare nella stanza, come una bolla di sapone, perch ora non pesate certo

    di pi. Non potete cadere, n ferirvi. Lasciate che il vostro corpo fisico si riposi

    tranquillamente. Prima di lasciarlo, prendete cura di installare molto comodamente il vostro

    involucro di carne, perch, se non prendete questa precauzione, rischiate di avere dolorosicrampi al vostro ritorno, oppure delle 'formiche' in un braccio, se l'avete lasciato pendere

    dall'orlo del letto in modo che un nervo ne fosse toccato. Adesso, lasciate il vostro corpo

    astrale galleggiare liberamente. Esplorate il soffitto, tutti i luoghi che non potete vedere

    normalmente. Abituatevi a questa forma elementare di spostamento astrale perch, finch non

    sarete abituato ad errare in modo immateriale per la stanza, non potrete avventurarvi fuori.

    Accade spesso che, nel momento in cui uno sta per addormentarsi, si abbia un sussulto, e

    l'impressione di 'saltare uno scalino' e questo sussulto spesso cos brutale da svegliarvi

    completamente. Questa impressione provocata da una separazione troppo violenta del corpo

    astrale dal corpo fisico, o da un ritorno troppo brusco in seguito a uno spavento. Ma torniamo

    al vostro corpo astrale, che si staccato lentamente dall'involucro fisico e si solleva

    galleggiando a un metro sopra la vostra persona. Nell'addormentarvi avete avuto la sensazione

    di galleggiare, ed era appunto il vostro corpo astrale che si sollevava. Esso ora allungato

    nell'aria sopra di voi, congiunto a voi dalla corda d'argento, che sale dal vostro ombelico al

    suo. il corpo astrale gallegger allora per un momento sopra di voi; non dovrete far niente,

    neppure pensare, ma respirare tranquillamente, regolarmente, perch si tratta della vostra

    prima uscita e dovete esser molto prudenti, durante questo primo viaggio cosciente. Se non

    avete paura, se non vi muovete, il corpo astrale si allontaner lentamente, gallegger

    dolcemente verso il piede o il capezzale del letto e, senza il minimo urto, scender fino a

    sfiorare coi piedi il pavimento. E' durante questo 'atterraggio dolce' che l'astrale potr

    contemplare il fisico e ritrasmettere ci che ha visto. Proverete una sensazione di malessere,

    nel vedere il vostro corpo fisico, e preferiamo dirvi subito che talvolta questo umiliante. Immaginate il vostro stupore quando vedrete per la prima volta il vostro corpo! Vi drizzerete

    nel vostro corpo astrale, con la vostra coscienza del tutto trasferita nell'astrale, e

    contemplerete il corpo fisico disteso. Ne sarete inorridito; non vi piacer n la sua forma n il

    suo colorito, sarete desolato nel vederne le rughe o i tratti e, se poi progredirete abbastanza da

    vedere i pensieri, vedrete idee e fobie che vi terrorizzeranno al punto da voler forse rientrare

    subito nel corpo. Supponiamo, invece, che non siate n sorpreso n sconvolto, o che superiate

    il vostro terrore al vostro primo incontro con voi stesso; cosa farete allora? Dovete sapere

    dove volete andare, ci che volete fare, vedere e ascoltare. E' pi facile andare a far visita a

    una persona che conoscete bene, a un caro amico o a un parente prossimo, che abiti in una

    citt vicina. Non dimenticate che si tratta della vostra prima uscita e che non dovete

    avventurarvi nell'ignoto, ma scegliere un luogo ben noto e sapere come recarvici; dovreteseguire la stessa strada che seguite fisicamente. Lasciate la vostra stanza, scendete nella strada

    (non temete, il vostro corpo astrale invisibile), prendete la strada alla quale siete abituato,

  • 5/24/2018 4) FACOLTA PARANORMALI

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    tenendo presente l'immagine della persona che desiderate andare a trovare, e raffiguratevi il

    modo di andarci. Allora, molto rapidamente, in un istante, vi troverete dal vostro amico o

    parente. Con la pratica, si pu andare dovunque, perch i mari, gli oceani e i monti non

    presentano alcun ostacolo al viaggio. Potrete visitare tutti i paesi del mondo. Non temete,

    non potrete assolutamente perdervi. E' impossibile che vi perdiate, o vi feriate, o vi accorgiate

    che il vostro corpo stato occupato durante la vostra assenza. Se qualcuno si avvicina al

    vostro corpo mentre fate un viaggio astrale, riceverete un avvertimento e sarete riportatiindietro alla velocit del pensiero. Non rischierete assolutamente niente: il solo male la

    paura. Allorch vi troverete coscientemente nell'astrale, vedrete i colori molto pi belli che

    coi vostri occhi fisici. Tutto sar scintillante di vita, arriverete anche a vedere particelle di

    'vita' come punti luminosi intorno a voi. E' la vitalit della Terra e, quando la traverserete, ne

    ricaverete forza e coraggio. Sfortunatamente, non possibile riportare niente con s. E'

    certamente possibile, in determinate condizioni - e unicamente con una grande esperienza - di

    materializzarsi davanti a un chiaroveggente, ma non facile avvicinarsi a una persona per

    fare una diagnosi del suo stato di salute, poich bisogna poter parlare di queste cose. Potete

    andare in un negozio, esaminare la mercanzia e scegliere ci che vorrete comprare il giorno

    dopo; questo consentito. Spesso, nel visitare un negozio col vostro corpo astrale, vi

    accorgerete dei difetti o della cattiva qualit di un oggetto. Quando vi troverete nel corpoastrale e vorrete tornare nel fisico, dovrete rimanere calmo, pensare al corpo di carne, pensare

    che vi ritornerete e che desiderate reintegrarlo. Non appena lo avrete pensato, si produrr

    come un vortice di velocit, o anche uno spostamento istantaneo, dal luogo dove siete al

    punto situato un metro circa al di sopra del vostro corpo disteso. Vi troverete a fluttuare

    leggermente nell'atmosfera, come nel momento in cui avete lasciato il corpo. Lasciatevi allora

    cadere molto lentamente; non abbiate fretta, perch i due corpi devono essere assolutamente

    sincronizzati. Se sarete abile, rientrerete nel corpo senza contraccolpo, senza choc, senza altra

    sensazione che quella di penetrare in una massa fredda e pesante. Se siete maldestro e non

    allineate esattamente i due corpi, o se qualcuno entra improvvisamente e vi fa bruscamente

    cadere, avrete una forte emicrania e dolori in qualche parte del corpo. In questo caso, cercate

    di addormentarvi, o di raggiungere un'altra volta l'astrale, perch, finch i due corpi non

    saranno perfettamente allineati, l'emicrania non scomparir. Non per cosa preoccupante,

    perch il rimedio semplice: basta dormire, non fosse che per qualche minuto, o ritornare

    nell'astrale. Scoprirete forse, una volta tornato nel vostro corpo di carne, che siete indolenzito,

    rigido, un po' come quando si rimette un vestito che stato bagnato il giorno prima e non

    del tutto asciutto. Finch non vi sarete abituati, il ritorno nel corpo non sar certo piacevole e

    vi accorgerete anche che i colori meravigliosi che avete visti nell'astrale son divenuti opachi.

    Alcuni saranno impossibili a vedere con gli occhi fisici e molti dei suoni che avrete udito

    nell'astrale diventeranno impossibili a udire per le vostre orecchie di carne. Ma poco importa,

    siete sulla Terra per imparare e, allorch saprete perch siamo su questa Terra, sarete libero da

    ogni legame, libero dai legami della Terra e, quando lascerete definitivamente il corpocarnale, e la corda d'argento sar tagliata, andrete verso le regioni pi alte dell'universo

    astrale. Allenatevi al viaggio astrale e perseverate. Cacciate ogni timore, perch, se non avrete

    paura, non avrete nulla da temere, nessun male pu colpirvi e non conoscerete che gioie.

    5-59 E' indispensabile prepararsi, decidere anticipatamente quel che si far. Gli Antichi si

    servivano di 'incantesimi'; in altre parole, essi recitavano un mantra (che una forma di

    preghiera), il cui scopo era di sottomettere il subconscio. Ripetendo questo mantra, il

    cosci