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DOCUMENTO DELLA SICUREZZA – DVR Stesura del DOCUMENTO DELLA SICUREZZA Secondo quanto previsto al comma 2 dell'articolo 3o6 del D. Lgs. 81/2oo8, Ie disposizioni sulla valutazione dei rischi contenute nel D. Lgs. 626/1994 non sono più valide. Riguardo alla stesura del documento della sicurezza, il D. Lgs. 81/2oo8 prevede che il datore di lavoro deve effettuare la valutazione ed elaborare iI documento di valutazione dei rischi in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Tutte queste figure, quindi, devono essere nominate prima della stesura del documento stesso. Con riferimento agli articoli 17 e 28 del D. Lgs. 81/2oo8, in questo modulo viene descritta la struttura e I'articolazione di un generico documento della sicurezza da custodire in azienda, i cui criteri di compilazione sono adattabili a qualunque tipologia di attività. Nella prima parte del documento della sicurezza si descrivono Ie generalità dell'azienda, I'organigramma aggiornato, Ie figure responsabili nominate e elette nei modi previsti dalla legge. In particolare si riportano in una prima tabella i dati relativi a: • ragione sociale della ditta o dell'ente; • sede legale e sedi operative; • settore economico e merceologico di attività. Si passa poi alla descrizione dell'organigramma, considerando I'organico aziendale al momento della valutazione, comprendente tutti i lavoratori regolarmente assunti e Ie figure che, a vario titolo, prestano la loro opera alle dipendenze dell'azienda, e sono quindi interessati dal sistema di prevenzione e protezione nei termini fissati dal D. Lgs. 81/2oo8 e sue successive modifiche e integrazioni. Per ciascun addetto in organico viene indicato I'inquadramento, la sede e la mansione (o Ie mansioni) che svolge. In una successiva tabella viene descritto iI servizio di prevenzione e protezione, indicando i nomi del responsabile e degli altri membri, precisando se è il titolare (o uno dei soci) che, ai sensi dell'art. 34 del D. Lgs. 81/2oo8, provvede alla svolgimento diretto dei compiti di responsabile del servizio. 1

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DOCUMENTO DELLA SICUREZZA – DVR

Stesura del DOCUMENTO DELLA SICUREZZASecondo quanto previsto al comma 2 dell'articolo 3o6 del D. Lgs. 81/2oo8, Ie disposizioni sulla valutazione dei rischi contenute nel D. Lgs. 626/1994 non sono più valide.Riguardo alla stesura del documento della sicurezza, il D. Lgs. 81/2oo8 prevede che il datore di lavoro deve effettuare la valutazione ed elaborare iI documento di valutazione dei rischi in collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Tutte queste figure, quindi, devono essere nominate prima della stesura del documento stesso.Con riferimento agli articoli 17 e 28 del D. Lgs. 81/2oo8, in questo modulo viene descritta la struttura e I'articolazione di un generico documento della sicurezza da custodire in azienda, i cuicriteri di compilazione sono adattabili a qualunque tipologia di attività. Nella prima parte del documento della sicurezza si descrivono Ie generalità dell'azienda, I'organigramma aggiornato, Ie figure responsabili nominate e elette nei modi previsti dalla legge. In particolare si riportano in una prima tabella i dati relativi a:• ragione sociale della ditta o dell'ente;• sede legale e sedi operative;• settore economico e merceologico di attività.Si passa poi alla descrizione dell'organigramma, considerando I'organico aziendale al momentodella valutazione, comprendente tutti i lavoratori regolarmente assunti e Ie figure che, a vario titolo, prestano la loro opera alle dipendenze dell'azienda, e sono quindi interessati dal sistema diprevenzione e protezione nei termini fissati dal D. Lgs. 81/2oo8 e sue successive modifiche e integrazioni.Per ciascun addetto in organico viene indicato I'inquadramento, la sede e la mansione (o Ie mansioni) che svolge. In una successiva tabella viene descritto iI servizio di prevenzione e protezione, indicando i nomi del responsabile e degli altri membri, precisando se è il titolare (ouno dei soci) che, ai sensi dell'art. 34 del D. Lgs. 81/2oo8, provvede alla svolgimento diretto dei compiti di responsabile del servizio.Analogamente si descrive la composizione del servizio di prevenzione incendi e di gestione delle emergenze, si indica il nome del medico competente e del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Se quest'ultimo non è ancora stato nominato, si precisa che I'azienda ha informato i lavoratori della possibilità di eleggere un loro rappresentante e che, nel caso che i lavoratori decidano di nominarlo, sarà cura del responsabile del servizio di prevenzione e protezione informarlo dei compiti a lui affidati dalla legge e aggiornare iI documento della sicurezza.Si descrivono poi I'oggetto e lo scopo della valutazione dei rischi nei termini già spiegati.Vengono descritti i criteri di valutazione basati sull'analisi dell'attività lavorativa e sull'impiego delle check list e della modulistica per la raccolta delle informazioni e per la determinazione della stato di applicazione della normativa riguardante Ie condizioni di sicurezza e la presenza di rischio residuo.Sempre nella parte introduttiva del documento si elencano Ie leggi e normative di riferimento, quelle di carattere generale e quelle specifiche per i rischi presenti nell'attività. La procedura metodologica di compilazione del documento della sicurezza segue quella di valutazione dei rischi: si procede alla descrizione dettagllata dei processi e dei cicli lavorativi mediante I'esame e la valutazione dell'organizzazione del lavoro, delle attrezzature di lavoro, dei materiali e delle sostanze impiegate, degli impianti, delle strutture, delle condizioni di igiene e di buona manutenzione dei luoghi di lavoro.

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Si effettua quindi la valutazione dei rischi intrinseci, cioè oggettivamente presenti nell'attività, rilevati dall'esame del registro infortuni aziendale e delle statistiche presenti in letteratura relative all'attività o al settore.E’ possibile così, come previsto dall'impostazione metodologica della valutazione dei rischi enunciata nel D. Lgs. 81/2oo8, prendere in esame i rischi prevedibili e oggettivamente connessi all'attività lavorativa, quelli derivanti dal corretto e normale uso degli apparecchi, impianti ed attrezzature, quelli prevedibili per Ie condizioni di eccezione e quelli dovuti a malfunzionamento o guasto.Dopo che queste premesse metodologiche sono state fissate e scritte nel documento, si passa al-I'esame del ciclo di lavorazione.Si considera I'insieme delle attività svolte dall'azienda, si indica se esse hanno luogo all'interno della sede o all'esterno presso i clienti.Si descrivono in modo sommario gli ambienti di lavoro, Ie postazioni di lavoro individuabili all'interno di essi, Ie apparecchiature che caratterizzano ciascuna postazione, di solito facendo riferimento a un estratto di planimetria che viene allegato al documento della sicurezza; qui vengono rappresentati dettagliatamente forma e dimensioni dei locali, collocazione di postazioni, le apparecchiature e il diagramma degli accessi, che rappresenta in forma schematica il numero e la collocazione delle uscite verso I'esterno e i passaggi di interconnessione tra Ie varie zone interne.Si procede quindi all'elencazione delle varie fasi che compongono il ciclo standard di lavoro riportando in apposite tabelle la descrizione delle attività che caratterizzano ciascuna fase, rischi generali e specifici associati a ogni singola mansione, i nomi degli addetti che vi operano.

Conclude la parte generale del documento della sicurezza la documentazione obbligatoria e la verifica di conformità e completezza effettuata in sede di valutazione dei rischi.E’ fondamentale, per quanto riguarda permessi e autorizzazioni riguardanti I'idoneità degli ambienti e delle strutture, che I'azienda sia in possesso di tutta la documentazione necessaria.

Schede tecniche delle attrezzatureLa seconda parte della relazione è destinata alla raccolta di tutte Ie schede tecnico descrittive delleattività e delle attrezzature da lavoro, che vengono utilizzate nello svolgimento di tutti i compitioperativi all'interno delle varie fasi produttive.Di tali attività e attrezzature devono essere evidenziati: il profilo dei possibili rischi per gli operatori, legati alla tipologia ed alla natura dell'operazione da compiere e dell'apparecchiatura usata, e Ie misure di prevenzione adottate dall'azienda al fine di tutelare gli operatori stessi da tali rischi.Dall'analisi delle mansioni relative ai cicli di lavoro e ai tipi di attività, si stabilisce una corrispondenza fra Ie schede e gli addetti esposti al rischio in esse descritto.Analogamente a quanto detto per gli ambienti si può affermare, che Ie tipologie di rischio, descritte in ogni scheda relativa a una macchina, si riferiscono alla generalità degli addetti che, in base all'organigramma, lavorano a contatto diretto o indiretto con quel macchinario (ad esempio se il macchinario è rumoroso, vengono esposti al rischio rumore anche i lavoratori che pur non utilizzando il macchinario, si trovano ad operare nelle vicinanze di esso). Oltre alle schede specifiche dei macchinari, in questa parte di documento si forniscono regole generali di sicurezza, valide per tutte Ie apparecchiature presenti nell'azienda in esame. Ad esempio, in caso di macchine elettriche di qualunque tipo si deve precisare nel documento della sicurezza:• che i dispositivi di comando delle macchine devono essere sempre facilmente identificabili e protetti in modo da evitare avviamenti accidentali;

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• che gli interventi per la pulizia e la manutenzione devono essere effettuati con la macchina e I'attrezzatura disattivata e sprovvista di alimentazione.Si deve poi richiamare I'attenzione sui fatto che qualsiasi anomalla di funzionamento dovesse verificarsi nel macchinario e nell'attrezzatura, deve essere comunicata al datore di lavoro o all'addetto del servizio di prevenzione e protezione incaricato della manutenzione del macchinario. Si deve anche sottolineare la disposizione di non effettuare interventi non autorizzati sui componenti delle macchine, sulle parti elettriche e di alimentazione; in particolare i dispositivi di sicurezza non devono essere assolutamente rimossi.

Microclima e caratteristiche strutturali dell'aziendaIn questa parte del documento della sicurezza si descrivono Ie condizioni di rischio dipendenti dalle caratteristiche strutturali; in pratica si riporta quanto emerso dalla valutazione del Iivello di sicurezza dei locali di cui si compone I'ambiente di lavoro e degli impianti in esso installati.Si analizza e si riporta in questa parte del documento non solo la conformità strutturale alla legge,ma anche il livello di comfort e di salubrità dell'ambiente, delle postazioni di lavoro, delle vie di transito interno; si indicano le situazioni di rischio o di disagio allo scopo di favorire interventi migliorativi sulle strutture o sull'organizzazione del lavoro.Microclima dei luoghi di lavoroSi valuta e si descrive il livello di aerazione e riscaldamento dei luoghi di lavoro. Se I'edificio possiede diverse settorializzazioni con destinazioni d'uso diverse, queste devono essere considerate separatamente.Per ciascun settore si deve procedere alla verifica del rispetto dei Iimiti, previsti per i parametri che definiscono il microclima: per quanto riguarda la ventilazione e il ricambio dell'aria, tutte Ie aree destinate alle lavorazioni devono essere disposte in porzioni di edificio finestrate, in modo da rispettare il rapporto delle superfici illuminanti e delle superfici apribili. L'aerazione naturale, fornita da tali superfici apribili sull'esterno, con manovre di apertura dei serramenti eseguibili in sicurezza, può essere integrata da sistemi di immissione e/o estrazione forzata dell'aria, riferendone il corretto dimensionamento.Devono essere citati (con tanto di descrizione tecnica della potenza, della portata, ecc.), se sonopresenti, tutti gli impianti per il funzionamento dell'aria che interessano I'ambiente di lavoro o parti di esso, tutti i sistemi di aspirazione localizzata o centralizzata per l’estrazione forzata di fumi, polveri, trucio. Per quanto riguarda l’impianto di riscaldamento si deve riportare la descrizione della centrale di produzione del calore e del sistema di distribuzione. Per il sistema di generazione (se non si hanno piccoli sistemi elettrici di riscaldamento non centralizzato) si deve indicare la potenza della caldaia a gas e, in base al valore di questa (inferiore alle 3o.ooo kcal/h, compresa fra 3o.ooo e 1oo.ooo kcal/h, superiore a 1oo.ooo kcal/h), riportare i dati relativi agli adempimenti previsti dalla legge e alla regolare manutenzione effettuata da una ditta specializzata. Per il sistema di diffusione si devono verificare e riportare i livelli di regolazione dei termostati ambiente, necessari per garantire buone condizioni di microclima, si deve anche verificare che diffusori e termostati siano stati dislocati in modo ottimale all'interno delle aree di lavoro (si cita la documentazione di progetto in possesso dell'azienda).Riassumendo, di ciascun impianto si deve verificare (e registrare in questa parte del documento della sicurezza) il corretto dimensionamento e la compatibilità con Ie esigenze peculiari dell'attività (si fa riferimento alla documentazione di progetto e di installazione in possesso dell'azienda).In assenza dei citati impianti di riscaldamento, ventilazione o condizionamento, Ie qualità di microclima sono quelle determinate dall'interazione tra il clima dei locali e I'ambiente esterno. In questa caso dovranno essere presenti ampie finestrature apribili, capaci però di evitare un

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eccessivo soleggiamento d'estate e di costituire un perfetto isolamento termico d'inverno, per garantire all'ambiente di lavoro i livelli di temperatura idonei in tutti i periodi dell'anno.In casi di particolare necessità, determinati da condizioni meteorologiche particolari, per la circolazione dell'aria può essere previsto I'impiego temporaneo ed eventuale di piccoli sistemi di ventilazione portatili o trasportabili. In ogni caso, in assenza di impianti, i locali di lavoro devono risultare comunque ben difesi contro gli agenti atmosferici: caldo, freddo e umidità.

Illuminazione dei luoghi di lavoroNel documento della sicurezza si deve dimostrare, anche facendo ricorso a schemi planimetrici, che:• I'illuminazione naturale o artificiale in tutto I'ambiente di lavoro è soddisfacente (per quantità equalità);• il posizionamento delle finestre evita I'irraggiamento diretto delle postazioni di lavoro;• in tutti i locali I'illuminazione artificiale è ottenuta mediante apparecchi illuminanti, disposti in modo rispondente alle esigenze di illuminazione delle postazioni di lavoro;• tali apparecchi sono comunque equipaggiati in modo da ottenere una buona uniformità di illuminazione con un valore medio dell'illuminamento non inferiore ai Iimiti previsti dalla legge e dalla normativa vigente;• I'installazione dei corpi illuminanti ed il tipo di illuminazione devono evitare eventuali fenomeni di abbagllamento e consentire I'esecuzione in sicurezza delle varie lavorazioni svolte nell'azienda.Si deve poi descrivere il sistema di illuminazione di emergenza, atto a entrare automaticamente infunzione al mancare dell'energia sulla rete di distribuzione o nel caso di eventuali disfunzioni dell'impianto di illuminazione ordinario; e importante che il numero e la potenza delle plafoniereautoalimentate sia sufficiente per garantire la visibilità delle vie di fuga, in caso di esodo verso Ieuscite di sicurezza.Caratteristiche strutturali dei luoghi di lavoroIn questa parte del documento vengono sommariamente riassunti Ie caratteristiche strutturali edrischi ad esse associati.a) Porte e portoniCiascun ambiente deve possedere porte di dimensioni conformi alla normativa vigente, facilmenteapribili dall'interno. In particolare la porta di ingresso-uscita deve essere conforme alla concessione edilizia ed essere facilmente apribile dall'interno.b) Vie di circolazioneSono calcolate in rapporto all'utilizzazione e devono presentare dimensioni adeguate all'uso in condizioni di sicurezza.c) pavimenti e passaggidevono essere in ottimo stato di manutenzione, privi di buche o sporgenze e sgombri da materiale di lavorazioned) Pareti Le pareti devono essere tali da consentire un ottimo isolamento termico, dipinte prevalentemente con tinta chiara. I pavimenti non devono risultare scivolosi e devono risultare facili da pulire in modo da garantire condizioni adeguate di igiene.e) Vie e uscite di emergenzaLe vie e Ie uscite di sicurezza, indicate da apposita segnaletica durevole e collocata in modo opportuno, devono essere tenute costantemente sgombre da materiali.f) ScaffalatureSe sono state previste nei locali di lavoro e nel magazzino scaffalature per il deposito dei materiali, devono essere dimensionate in relazione all'uso e dotate di caratteristiche di carico idonee.

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Strutture accessorie interneNel documento della sicurezza si deve riportare la verifica dei servizi igienici a servizio dell'aziendache devono essere in numero adeguato e conforme alle normative, elencando il numero dei we,delle docce e dei lavabi, indicando se sono previsti locali separati per uomini e donne, se i lavabipresentano un numero sufficiente di rubinetti, dotati di acqua calda e fredda, se sono presenti mezzidetergenti e I'occorrente per asciugarsi.Si devono poi descrivere i locali spogliatoio (donne e uomini), a disposizione dei lavoratori per ilcambio di vestiario, che devono essere provvisti di appositi armadietti personali a doppio scomparto.Si deve poi indicare I'ubicazione della cassetta di pronto soccorso e dichiarare che questa è regolarmente equipaggiata e mantenuta.• 5 paia di guanti sterili monouso• 1 visiera paraschizzi• 1 flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 1o% di iodio da 1 Iitro• 3 flaconi di soluzione fisiologica (sodio c1oruro - o,9%) da 5oo ml• 1o compresse di garza sterile 1o x 1o in buste singole• 2 compresse di garza sterile 18 x 4o in buste singole• 2 teli sterili monouso• 2 pinzette da medicazione sterili monouso• 1 confezione di rete elastica di misura media• 1 confezione di cotone idrofilo• 2 confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso• 2 rotoli di cerotto alto cm 2,5• 1 paio di forbici• 3 lacci emostatici• 2 confezioni di ghiaccio pronto uso• 2 sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari• 1 termometro• 1 apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa

Programmazione degli interventi per la manutenzione del Sistema di SicurezzaIn questa parte del documento si procede alla definizione degli interventi da compiere per mantenere il Iivello di sicurezza raggiunto e, ultimata la valutazione dei rischi, per migliorare Ie condizioni di lavoro, riducendo I'entità del rischio residuo.Nel rispetto del nuovo approccio filosofico al problema della sicurezza dei lavoratori e della salubrità degli ambienti di lavoro introdotto dalle direttive europee, il D. Lgs. 81/2oo8 prevede che nel documento della sicurezza si indichi la pianificazione degli interventi relativi al controllo di ogni singola fonte di rischio e al mantenimento in efficienza di ciascun singolo dispositivo di protezione, sia esso collettivo o individuale.In pratica si può dire che il Sistema della sicurezza aziendale deve essere gestito dal servizio di prevenzione e protezione seguendo i criteri della programmazione migliorativa, della buona manutenzione e della revisione periodica.Nelle tabelle che seguono sono indicati i piani attuativi di manutenzione relativi a situazioni di rischio specifiche.La periodicità degli interventi, in certi casi, è fissata con precisione da leggi e norme, in altri casi èdettata dalla conoscenza e dall'esperienza: ad esempio il sapere i tempi di deterioramento di undeterminate dispositivo di protezione, ne determina la periodicità di sostituzione.

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Manutenzione dei localiDi seguito si riporta lo schema del piano attuativo relativo all'ordinaria manutenzione dei locali, la cui gestione e cura e demandata dal datore di lavoro al responsabile del servizio prevenzione e protezione,dopo che i lavoratori o iI loro rappresentante per la sicurezza ne abbiano presa visione.

Servizi igieniciDi seguito si riporta lo schema del piano attuativo relativo all'ordinaria manutenzione dei servizi igienici; anche in questo caso la gestione è demandata dal datore di lavoro al responsabile del servizio prevenzione e protezione.

Impianto-Attrezzatura Provvedimento Frequenza

impianti igienico-sanitari

Dotazioni igieniche

Impianti di riscaldamento dei servizi igienici

pulizia e manutenzione

controllo e sostituzione

revisione e manutenzione

Giornaliera

giornaliera

annuale

Fattori di rischio infortunisticoIn relazione al tipo di attività svolto dall'azienda, i fattori di rischio infortunistico presi in esame sono quelli tipici del settore. Per quanta riguarda I'elencazione dei possibili rischi specifici e delle relative misure di sicurezza associate all'utilizzo di macchinari e attrezzature.In questa parte del documento si riporta una tabella riepilogativa dei rischi tipici presi in esamedelle corrispondenti valutazioni di incidenza sui numero di infortuni e malattie professionali. A titolo di esempio viene mostrata la tabella di un'azienda del settore manifatturiero.

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Dispositivi di Protezione Individuali (DPI)Anche la fornitura dei dispositivi di protezione individuale (personali e specifici dei singoli rischi) segue i criteri della buona manutenzione e revisione periodica; dopo la preliminare verifica della conformità del dispositivo ai requisiti di sicurezza stabiliti dalla normativa vigente per I'uso delle attrezzature da lavoro, si procede alla programmazione della periodicità di fornitura e di sostituzione dei dispositivi.Nel documento della sicurezza si riporta una tabella contenente per ciascun lavoratore o gruppo dilavoratori che svolgono una stessa mansione la descrizione dell'equipaggiamento base e Ie scadenze per la sostituzione dei DPI. A titolo di esempio viene mostrata la tabella di un'azienda del settore alimentare.Spetta al responsabile del servizio tenere aggiornata questa parte del documento, indicando Ie date di consegna e la prevista periodicità di sostituzione di ciascun dispositivo.

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Dispositivi di sicurezzaI dispositivi di sicurezza di ambienti, impianti e macchinari, compresi quelli di emergenza, devonogodere di particolare attenzione. II documento della sicurezza riporta un piano attuativo sistematico per il controllo ottimale delle condizioni di sicurezza sul lavoro, garantite dall'efficienza di questi dispositivi. Di seguito si riporta lo schema del piano attuativo relativo ai sistemi di sicurezza presenti in un'azienda generica.

Il RSPP e il responsabile del servizio delle emergenze (che possono essere la stessa persona) curano la manutenzione , l’efficienza e la periodica sostituzione dei presidi sanitari presenti nella cassetta di medicazione, sono addestrati ad effettuare i primi soccorsi di urgenza e sono responsabili delle specifiche azioni di prevenzione e di comunicazioni previste dalle procedure di emergenza. In pratica il Sistema Sicurezza prevede che all’interno dell’azienda sia sempre presente una o più persone preparate riguardo alle manovre corrette da effettuare in caso di incendio ed evacuazione dei locali.Nel documento della sicurezza devono essere indicati con precisione il numero e il tipo dei presidi di sicurezza (estintori, interruttori differenziali, lampade di emergenza) se ne deve indicare l’ubicazione (in posizione segnalata e facilmente accessibile), e la data dell'ultima revisione semestrale effettuata da una ditta specializzata.

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Anche i mezzi di trasporto e spostamento di proprietà dell'azienda, utilizzati ad esempio per Ie consegne, devono essere regolarmente manutenuti, con periodicità semestrale, indicando sui documento della sicurezza quali parti devono essere controllate ed eventualmente sostituite. Ad uso di tutti i lavoratori viene poi apposto un apposito cartello, ben visibile, con I'indicazione dei numeri di telefono per Ie chiamate di emergenza.

Fattori di rischio chimico, biologico, cancerogenoFermo restando che Ie condizioni ambientali dell'azienda devono essere tali da ridurre al minimo irischi di natura chimica per i lavoratori, può accadere che questi si trovino a maneggiare o comunque a venire a contatto con prodotti e sostanze capaci di generare livelli di rischio chimico. In questa caso si devono prendere tutte Ie precauzioni del caso e in particolare quelle indicate nelle schede di sicurezza dei prodotti impiegati.Nel documento della sicurezza, si riporta un estratto delle suddette schede, indicando per ciascunagente chimico, il nome del prodotto, la fase di lavorazione in cui viene impiegato e i provvedimenti (collettivi e individuali) per la limitazione del rischio.II responsabile del servizio di prevenzione e protezione tiene costantemente aggiornate Ie schede di sicurezza di tutti, richiedendole ai fornitori e verificando ad ogni fornitura I'eventuale necessità di sostituire la scheda archiviata con una versione più recente. L'insieme delle schede di sicurezza dei prodotti chimici, al pari della documentazione di conformità dei locali e degli impianti, rappresenta un allegato obbligatorio del documento della sicurezza. Si procede in modo simile anche per i fattori di rischio biologico e cancerogeno.Nelle aziende dove non sono utilizzati prodotti chimici può essere comunque individuata una fonte di esposizione nei prodotti usati dagli addetti alle pulizie. Anche in questo caso è necessaria compilare la scheda riassuntiva.

Fattori di rischio per i lavoratori ai videoterminaliSe parte del lavoro di ufficio viene eseguito con I'ausilio di postazioni al videoterminale di PC, si devono riportare nel documento della sicurezza i provvedimenti adottati per il contenimento dei rischi, stando alle conoscenze e alle disposizioni legislative attuali.Si deve dimostrare che il lavoro, per natura o per scelta dell'azienda, viene assegnato ed eseguito in modo da evitare il più possibile la monotonia e la ripetitività.Devono essere indicati i nomi dei lavoratori che trascorrono più di 4 ore lavorative consecutive al terminale e far presente che essi sono informati del loro diritto ad effettuare pausa e interruzioni del lavoro, mediante cambiamento di attività.Dal punta di vista tecnico si deve riportare nel documento quanto risultante dall'esame delle postazioni di lavoro, al fine di valutarne I'ergonomia e la conformità alla legge, secondo lo schema di valutazione; in pratica si deve verificare che siano soddisfatte Ie seguenti condizioni:• ciascuno schermo utilizzato deve consentire una agevole regolazione dei contrasti, una buona definizione dei caratteri, deve essere facilmente orientabile e posizionabile, non avere riflessi riverberi ambientali, a bassa radiazione o protetto con opportuni schermi;

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Ciascuna tastiera deve essere inclinata e dissociata dallo schermo in modo tale da consentire al lavoratore di assumere una posizione confortevole e non affaticante per Ie braccia e per Ie mani. Tra la tastiera ed il piano di lavoro deve esistere lo spazio sufficiente per consentire I'appoggio delle braccia e delle mani dell'operatore. La tastiera deve avere una superficie opaca per evitare i riflessi;

• il tavolo da lavoro deve avere una superficie poco riflettente e dimensioni sufficienti a permettere una buona distribuzione degli elementi hardware del sistema (tastiera, unita centrale, video),dei documenti e del materiale accessorio. II supporto per i documenti deve essere collocato in modo da evitare movimenti fastidiosi degli occhi e della testa;• il sedile fornito ha schienale regolabile in altezza ed inclinazione, è stabile, fornito di appoggio a cinque razze;• l'ambiente di lavoro (ufficio), che ospita la postazione, deve essere dimensionato ed allestito in modo tale da garantire spazio sufficiente da permettere cambiamenti di posizione ed i normali movimenti operativi;• I'illuminazione deve garantire un contrasto appropriato ed una efficienza ottima in relazione alle condizioni di utilizzo, in particolare i corpi illuminanti utilizzati sono progettati per evitare una diminuzione del contrasto sullo schermo e permettere una facile lettura del testo da digitare;• I'ubicazione dei posti di lavoro deve essere allestita in modo tale che Ie fonti luminose, Ie finestre, Ie altre aperture e Ie attrezzature traslucide non producano effetti fastidiosi sullo schermo;• Ie finestre devono essere dotate di tende per I'attenuazione della luce diurna.

Fattori di rischio fisicoGli agenti fisici, capaci di costituire fattori di rischio per i lavoratori, sono: il rumore, Ie vibrazioni meccaniche, i campi elettromagnetici, Ie radiazioni ottiche di origine artificiale, il microclima e Ie atmosfere iperbariche. Per quanto riguarda la valutazione dei fattori di rischio fisici si seguono gli indirizzi valutativi descritti nel dlgs 81/2oo8 e si riportano i risultati in forma sintetica nel documento della sicurezza. Per quanto riguarda i rischi rumore, vibrazioni e campi elettromagnetici, la valutazione, basata su individuazione delle postazioni di lavoro e delle sorgenti di rumore, misure fonometriche e calcolo dei livelli di esposizione dei singoli addetti, deve essere effettuata in ottemperanza a quanto previsto dal titolo VIII del D. Lgs. 81/2oo8.Per Ie considerazioni circa il livello di esposizione giornaliera ai rischi fisici dei lavoratori e gli adempimenti previsti per la riduzione del rischio, il documento della sicurezza riporta in forma sintetica quanto descritto nella relazione tecnica, contenente i risultati della suddetta valutazione.Ricordiamo infatti, che la valutazione eseguita, assegna a tutti i lavoratori un livello di esposizione giornaliera, e per ciascuna delle fasce di rischio prevede una serie di interventi e adempimenti a carico dell'azienda. Nel documento della sicurezza si riportano i nomi degli addetti e Ie relative fasce di esposizione al rischio rumore. Si procede analogamente, riportando nel documento della sicurezza I'esito della valutazione dell'esposizione dei lavoratori al rischio piombo e agli altri agenti fisici quali, ad esempio, Ie vibrazioni meccaniche, i campi elettromagnetici e Ie radiazioni ottiche.

II Rischio elettricoNel documento della sicurezza deve essere sancito che I'impianto elettrico in tutte Ie sue componenti risulta correttamente dimensionato e compatibile con Ie esigenze pecullari dell'attività (con riferimento esplicito alla documentazione di progetto, di installazione e di collaudo in possesso dell'azienda).

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si deve citare la ditta installatrice che ha eseguito I'impianto e che ha rilasciato al termine dei lavori la dichiarazione di conformità alla regola dell'arte (ai sensi del D.M. 37/2oo8). Questa dichiarazione, unitamente al progetto, all'eventuale collaudo, alla documentazione relativa ali'impianto di messa a terra diventa, al pari delle schede di sicurezza dei prodotti chimici e dei rapporti di valutazione dell'esposizione agli agenti fisici, un allegato obbligatorio del documento della sicurezza e parte integrante dell'insieme di documenti in possesso dell'azienda, che attestano la conformità e la sicurezza degli impianti.L'attuazione degli interventi di manutenzione della sicurezza elettrica nei luoghi di lavoro, parte infatti dall'assumere che I'impianto presente sia in possesso di tutti i requisiti di rispondenza previsti dalla legislazione e dalla normativa vigente, nonché della relativa documentazione di progetto e di conformità comprendente: relazioni tecniche e schemi grafici-circuitali relativi alla disposizione delle apparecchiature, alla distribuzione delle Iinee e delle protezioni installate, alla tipologia dei materiali utilizzati. Di seguito si riporta lo schema del piano attuativo relativo all'ordinaria manutenzione degli impianti, la cui gestione e cura è demandata dal datore di lavoro al responsabile del servizio prevenzione e protezione, dopo che i lavoratori e/o il loro rappresentante per la sicurezza ne abbiano presa visione.

Nell'utilizzo dell'impianto elettrico si dovranno tener presenti, inoltre, Ie raccomandazioni che elenchiamo di seguito.

Non manomettere mai e per nessun motivo i coperchi e Ie barriere che proteggono dal contatto con parti sotto tensione.

Se vengono effettuate operazioni di manutenzione non elettrica su macchine o apparecchiature si deve assolutamente esigere che prima delle operazioni venga tolta la tensione.

Si deve sempre verificare che dopo Ie eventuali operazioni di riparazione o manutenzione su macchine e/o apparecchiature, gli allacciamenti elettrici vengano ripristinati e/o lasciati esattamente come sono stati trovati. In particolare il conduttore di messa a terra deve sempre essere ricollegato.

In caso di scatti intempestivi delle protezioni sui quadri prima di riarmare i dispositivi si devono ricercare e rimuovere Ie cause della disfunzione, chiamando I'installatore se necessario.

Le portelle dei quadri devono sempre essere chiuse dopo aver effettuato eventuali manovre.

Se si devono effettuare modifiche sull'impianto elettrico di deve sempre chiamare I'installatore.

Si deve evitare di lasciare i cavi di collegamento delle macchine o le prolunghe per terra, sottoponendole al calpestio accidentale.

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II Controllo sanitarioIl controllo sanitario dei lavoratori è svolto dal medico competente, al quale è affidato il compito dell'attuazione dei relativi controlli. E’ comunque impegno dell'azienda verificare in caso di modifiche al ciclo produttivo o nell'uso di sostanze, se queste introducano situazioni inevitabili di rischio tali da richiedere uno specifico controllo sanitario. Nel caso di assunzione di minore, il controllo sanitario è eseguito, preventivamente e periodicamente, presso la ASL competente. Sarà cura del responsabile del servizio di prevenzione e protezione richiedere al medico competente di apportare Ie integrazioni al documento della sicurezza relative al controllo sanitario, indicando in una opportuna tabella: Ie tipologie di rischio e le mansioni che prevedono il controllo sanitario, iI tipo e la periodicità delle visite mediche e degli accertamenti clinici programmati, la relativa frequenza di effettuazione.Addestramento formazione e informazione dei lavoratoriL'azienda deve dimostrare, attraverso Ie annotazioni sul documento della sicurezza, o su appositi registri ad esso allegati:• che ha sempre posto particolare attenzione e cura alla formazione dei lavoratori, attuando permanentemente, sotto il controllo della direzione, il training individuale, con Ie tipiche fasi di apprendimento del praticantato guidato;• che i lavoratori sono tempestivamente informati dei procedimenti e del funzionamento delle attrezzature a loro affidate, della loro normale manutenzione e del modo di revenire ed intervenire nelle normali condizioni di lavoro,• che a ciascun lavoratore, oltre alla formazione obbligatoria prevista dall’accordo Stato-regioni del 2o11, in modo collettivo o individuale, vengono fornite informazioni sull’ efficacia e nell’addestramento all’uso dei DPI, previsti dal Sistema Sicurezza per le mansioni svolte.

Prevenzione incendi

Con riferimento al D. Lgs. 81/2oo8 e nel rispetto dei criteri attuativi stabiliti dal Decreto del Ministero dell'Interno del 1o/o3/1998 "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestionedell'emergenza nei luoghi di lavoro", si redige un paragrafo del documento della sicurezza, che riporta il risultato della valutazione dei livelli di rischio di incendio, rilevati dal datore di lavoro relativamente all'intero ambiente di lavoro e alle diverse parti della stesso.Seguendo la procedura di valutazione in conformità ai criteri stabiliti dall'allegato I del citato D.M. 1o marzo 1998, classifica il livello di rischio di incendio di ciascuna zona dell'ambiente di lavoro secondo Ie tre categorie (Iivello alto, medio, basso) previste dal decreto stesso. Si crea una tabella che deve contenere per ciascuna zona dell'ambiente di lavoro, il livello di rischio, Ie informazioni relative alle fonti di pericolo in essa rilevate, i nominativi delle persone esposte e Ie misure preventive, protettive e precauzionali adottate dall'azienda.

Fattori di rischio da atmosfere esplosiveII titolo XI del D. Lgs. 81/2oo8 prescrive Ie misure per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive, definite dallo stesso decreto come "una miscelacon I'aria, a condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili alla stato di gas, vapori, nebbie o polveri in cui, dopo I'accensione, la combustione si propaga alla miscela incombusta.Fra gli obblighi generali prescritti dal D. Lgs. 81/2oo8 per il datore di lavoro, compaiono quindi anche quelli di prevenire la formazione di atmosfere esplosive: se questo non è possibile (a causa della natura dell'attività), egli ha I'obbligo di evitare I'accensione di atmosfere esplosive e di

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attenuare gli effetti pregiudizievoli di un'eventuale esplosione, in modo da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.II datore di lavoro ha inoltre I'obbligo, all'interno del processo di valutazione dei rischi stabilito dal D.Lgs. 81/2oo8, di valutare i rischi specifici derivanti dalle atmosfere esplosive, tenendo conto di una serie di parametri fra i quali la probabilità e la durata della presenza di atmosfere esplosive, Ieprobabilità che siano presenti ed efficaci Ie fonti di accensione, Ie caratteristiche delle sostanze utilizzate, degli impianti e dei processi lavorativi, l'entità degli effetti prevedibili.L'esito della valutazione deve essere documentato tramite la redazione di un "documento sulla protezione contro Ie esplosioni", all'interno del quale in particolare devono essere riportate quali sono le aree in cui possono formarsi atmosfere esplosive, come sono state classificate e quali prescrizioni minime sono state ad esse applicate (Ie regole per la classificazione e Ie prescrizioni minime sono riportate all'interno della legge stessa).AII'interno del documento, inoltre, deve essere precisato che i rischi di esplosione sono stati individuati e valutati, che saranno prese Ie misure adeguate per proteggere i lavoratori da tali rischi, che saranno adottati gli accorgimenti per I'impiego sicuro delle attrezzature di lavoro. La valutazione del rischio di esplosione deve essere effettuata anche in tutti quei luoghi che sono o che possono trovarsi in collegamento con quelli nei quali possono formarsi atmosfere esplosive.Infine, per quanto riguarda gli obblighi generali, il datore di lavoro ha I'obbligo di strutturare in modo adeguato gli ambienti di lavoro dove possono svilupparsi atmosfere esplosive in quantità tali da mettere in pericolo la salute e la sicurezza dei lavoratori o di altri e di garantire, all'interno di tali ambienti, un adeguato controllo durante la presenza dei lavoratori, mediante I'utilizzo di mezzi tecnici adeguati.

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