4-2-2011 AZZETTA FFICIALE EPUBBLICA TALIANA 4 1095.110.157.84/gazzettaufficiale.biz/... · D) Le...

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175 4-2-2011 — Supplemento straordinario n. 1 alla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA - 4 a Serie speciale n. 10 1552. L'art. 103 del codice di procedura penale (garanzie di libertà del difensore) dispone, tra l'altro, che.... A) Sono vietati il sequestro e ogni forma di controllo della corrispondenza tra l'imputato e il proprio difensore in quanto riconoscibile dalle prescritte indicazioni, salvo che l'autorità giudiziaria abbia fondato motivo di ritenere che si tratti di corpo del reato. B) Soltanto i risultati delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, eseguiti in violazione delle garanzie di libertà del difensore possono essere utilizzati se autorizzati dall'imputato. C) Nel solo caso in cui l'autorità giudiziaria abbia fondato motivo di ritenere che si tratti di corpo del reato è consentita l'intercettazione relativa a conversazioni o comunicazioni dei difensori, consulenti tecnici e loro ausiliari, ed a quelle tra i medesimi e le persone da loro assistite. D) Le ispezioni e le perquisizioni negli uffici dei difensori sono consentite soltanto per rilevare tracce o altri effetti materiali del reato o per ricercare cose o persone specificamente predeterminate. E) I risultati delle ispezioni, perquisizioni, sequestri, intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, eseguiti in violazione delle garanzie di libertà del difensore possono essere utilizzati solo se autorizzati dall'imputato. 1553. Il GIP, o il giudice che procede, possono adottare le misure cautelari senza la richiesta preventiva e motivata del P.M.? A) No. B) No, ad eccezione di alcune misure cautelari personali. C) Si, sempre in quanto il c.p.p. affida ad essi tale competenza senza nessuna preclusione. D) Si, ma solo nel caso in cui vi sia la presunzione della colpevolezza dell'imputato. E) Si, poiché legittimato ad avanzare domanda di misura cautelare non è il P.M. bensì il GUP. 1554. Dispone l'art. 165 del c.p.p. che la notificazione all'imputato latitante avviene.... A) Mediante consegna di copia al difensore. B) Mediante consegna di copia al direttore dell'istituto. C) Mediante consegna di copia al difensore e a persona convivente con l'imputato. D) Nella sua abitazione in mani di persona convivente. E) Mediante deposito presso la casa comunale. 1555. Vi sono ipotesi in cui è previsto obbligatoriamente il giudizio direttissimo? A) Si, tra l'altro, per i più gravi reati finalizzati alla discriminazione razziale, etnica e religiosa. B) No, è sempre in facoltà del pubblico ministero adottare o meno il giudizio direttissimo. C) Si, l'unica ipotesi prevista dalla legge è la malversazione. D) Si, l'unica ipotesi prevista dalla legge è per i reati commessi contro il patrimonio. E) No, è sempre in facoltà dell'indagato chiedere o meno il giudizio direttissimo. 1556. Il responsabile civile è una parte... A) Privata, secondaria ed eventuale. B) Privata e secondaria ma non eventuale. C) Pubblica e eventuale ma non secondaria. D) Pubblica, secondaria ed eventuale. E) Privata, primaria e necessaria. 1557. Nella sanzione del lavoro di pubblica utilità disposta dal giudice di pace nel procedimento penale, l'attività viene svolta nell'ambito della provincia in cui risiede il condannato e comporta la prestazione di non più di sei ore di lavoro settimanale. Se il condannato lo richiede il giudice può ammetterlo a svolgere il lavoro per un tempo superiore? A) Si, ma la durata giornaliera della prestazione non può comunque superare le otto ore. B) Si, ma la giornata lavorativa non può comunque superare le sette ore. C) No, in nessun caso. D) Si, ma le successive ore devono essere pagate. E) Si, ma la giornata lavorativa non può comunque superare le tre ore. 1558. Nel giudizio direttissimo le parti hanno l'onere di depositare le liste testimoniali? A) No, la procedura è incompatibile con la struttura del giudizio direttissimo. B) Si, l'onere del deposito delle liste testimoniali è sempre obbligatorio. C) Si, ma solo se richiesto da una delle parti. D) Si, ma solo se richiesto dal PM. E) No, la procedura di deposito delle liste testimoniali è sempre facoltativa. 1559. Da un esame della disciplina dettata nel codice di procedura penale sulle misure cautelari interdittive si rileva che.... A) La misura interdittiva va detratta dalla durata della pena accessoria di contenuto equivalente inflitta con la sentenza definitiva. B) In linea generale, salvo deroghe particolari, le misure interdittive sono applicabili in riferimento a delitti punibili in astratto con pena edittale superiore ad anni dieci nel massimo. C) Le misure interdittive non sono applicabili in riferimento a delitti punibili con la pena dell'ergastolo. D) Le misure in esame sono di quattro tipi. E) La loro durata massima è di sei mesi. 1560. Ai sensi del nuovo comma 5 dell'art. 449 del c.p.p., quando la persona nel corso dell'interrogatorio ha reso confessione il P.M. deve procedere al giudizio direttissimo? A) Si, salvo che pregiudichi gravemente le indagini. B) No, a seguito delle ultime modifiche apportate nel 2008. C) Si, senza alcuna discrezione da parte del P.M. che non può più procedere per le vie ordinarie. D) Si, il P.M. "può, anche procedere" con il giudizio direttissimo. E) Si, salvo che non pregiudichi gravemente le indagini o che l'imputato non sia cittadino straniero, nel qual caso si procederà per le vie ordinarie.

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4-2-2011 — Supplemento straordinario n. 1 alla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA - 4a Serie speciale — n. 10

1552. L'art. 103 del codice di procedura penale (garanzie di libertà del difensore) dispone, tra l'altro, che....

A) Sono vietati il sequestro e ogni forma di controllo della corrispondenza tra l'imputato e il proprio difensore in quanto riconoscibile dalle prescritte indicazioni, salvo che l'autorità giudiziaria abbia fondato motivo di ritenere che si tratti di corpo del reato.

B) Soltanto i risultati delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, eseguiti in violazione delle garanzie di libertà del difensore possono essere utilizzati se autorizzati dall'imputato.

C) Nel solo caso in cui l'autorità giudiziaria abbia fondato motivo di ritenere che si tratti di corpo del reato è consentita l'intercettazione relativa a conversazioni o comunicazioni dei difensori, consulenti tecnici e loro ausiliari, ed a quelle tra i medesimi e le persone da loro assistite.

D) Le ispezioni e le perquisizioni negli uffici dei difensori sono consentite soltanto per rilevare tracce o altri effetti materiali del reato o per ricercare cose o persone specificamente predeterminate.

E) I risultati delle ispezioni, perquisizioni, sequestri, intercettazioni di conversazioni o comunicazioni, eseguiti in violazione delle garanzie di libertà del difensore possono essere utilizzati solo se autorizzati dall'imputato.

1553. Il GIP, o il giudice che procede, possono adottare le misure cautelari senza la richiesta preventiva e motivata del P.M.?

A) No. B) No, ad eccezione di alcune misure cautelari personali. C) Si, sempre in quanto il c.p.p. affida ad essi tale

competenza senza nessuna preclusione. D) Si, ma solo nel caso in cui vi sia la presunzione della

colpevolezza dell'imputato. E) Si, poiché legittimato ad avanzare domanda di misura

cautelare non è il P.M. bensì il GUP. 1554. Dispone l'art. 165 del c.p.p. che la notificazione

all'imputato latitante avviene.... A) Mediante consegna di copia al difensore. B) Mediante consegna di copia al direttore dell'istituto. C) Mediante consegna di copia al difensore e a persona

convivente con l'imputato. D) Nella sua abitazione in mani di persona convivente.E) Mediante deposito presso la casa comunale.

1555. Vi sono ipotesi in cui è previsto obbligatoriamente il giudizio direttissimo?

A) Si, tra l'altro, per i più gravi reati finalizzati alla discriminazione razziale, etnica e religiosa.

B) No, è sempre in facoltà del pubblico ministero adottare o meno il giudizio direttissimo.

C) Si, l'unica ipotesi prevista dalla legge è la malversazione.

D) Si, l'unica ipotesi prevista dalla legge è per i reati commessi contro il patrimonio.

E) No, è sempre in facoltà dell'indagato chiedere o meno il giudizio direttissimo.

1556. Il responsabile civile è una parte... A) Privata, secondaria ed eventuale. B) Privata e secondaria ma non eventuale. C) Pubblica e eventuale ma non secondaria. D) Pubblica, secondaria ed eventuale. E) Privata, primaria e necessaria.

1557. Nella sanzione del lavoro di pubblica utilità disposta dal giudice di pace nel procedimento penale, l'attività viene svolta nell'ambito della provincia in cui risiede il condannato e comporta la prestazione di non più di sei ore di lavoro settimanale. Se il condannato lo richiede il giudice può ammetterlo a svolgere il lavoro per un tempo superiore?

A) Si, ma la durata giornaliera della prestazione non può comunque superare le otto ore.

B) Si, ma la giornata lavorativa non può comunque superare le sette ore.

C) No, in nessun caso. D) Si, ma le successive ore devono essere pagate. E) Si, ma la giornata lavorativa non può comunque

superare le tre ore. 1558. Nel giudizio direttissimo le parti hanno l'onere di

depositare le liste testimoniali? A) No, la procedura è incompatibile con la struttura del

giudizio direttissimo. B) Si, l'onere del deposito delle liste testimoniali è sempre

obbligatorio. C) Si, ma solo se richiesto da una delle parti. D) Si, ma solo se richiesto dal PM. E) No, la procedura di deposito delle liste testimoniali è

sempre facoltativa. 1559. Da un esame della disciplina dettata nel codice di

procedura penale sulle misure cautelari interdittive si rileva che....

A) La misura interdittiva va detratta dalla durata della pena accessoria di contenuto equivalente inflitta con la sentenza definitiva.

B) In linea generale, salvo deroghe particolari, le misure interdittive sono applicabili in riferimento a delitti punibili in astratto con pena edittale superiore ad anni dieci nel massimo.

C) Le misure interdittive non sono applicabili in riferimento a delitti punibili con la pena dell'ergastolo.

D) Le misure in esame sono di quattro tipi. E) La loro durata massima è di sei mesi.

1560. Ai sensi del nuovo comma 5 dell'art. 449 del c.p.p., quando la persona nel corso dell'interrogatorio ha reso confessione il P.M. deve procedere al giudizio direttissimo?

A) Si, salvo che pregiudichi gravemente le indagini. B) No, a seguito delle ultime modifiche apportate nel 2008. C) Si, senza alcuna discrezione da parte del P.M. che non

può più procedere per le vie ordinarie. D) Si, il P.M. "può, anche procedere" con il giudizio

direttissimo. E) Si, salvo che non pregiudichi gravemente le indagini o

che l'imputato non sia cittadino straniero, nel qual caso si procederà per le vie ordinarie.