3 settembre 2014

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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Gianfranca Testa. Ultimo giorno nel ruolo di direttore am- ministrativo dell'Azienda sanitaria, il dirigente ha tracciato il bilancio del suo operato in cinque anni. Del resto, tante le cose cambiate nel corso della sua gestione e con questo Oscar vogliamo ricordarle. E' stato anche un momento buio per la sanità molisana e proprio taluni ac- corgimenti tecnici hanno impedito il blocco di si- tuazioni spiacevoli per l'utenza. Non da ultimo, era una molisana e non vogliamo dimenticarlo visti i tanti 'stranieri' che bivaccano dalle nostre parti. Il Tapiro del giorno a Rosario De Matteis Il Tapiro del giorno lo diamo a Rosario De Matteis. Il presidente della Provincia di Cam- pobasso si è lanciato sulla questione dell'au- tonomia del Molise. Siamo tutti d'accordo. Ma cosa ha fatto il vertice di palazzo Magno nella sua attività prima di consigliere e assessore regionale per la rivisitazione dell'ossatura isti- tuzionale del Molise? Cosa ha fatto per cer- care di riequilibrare i costi? Al pari, nella sua qualità di presidente della Provincia ha mai provato a riformulare la macchina ammini- strativa per evitare di possibili tagli? GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 177 - MERCOLEDÌ 3 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] RESTA AGGIORNATO, SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO L’Oscar del giorno a Gianfranca Testa

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Editoria, l'informazione in Molise è finanziata (soldi pubblici) a piacere

Transcript of 3 settembre 2014

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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Gianfranca

Testa. Ultimo giorno nel ruolo di direttore am-

ministrativo dell'Azienda sanitaria, il dirigente

ha tracciato il bilancio del suo operato in cinque

anni. Del resto, tante le cose cambiate nel

corso della sua gestione e con questo Oscar

vogliamo ricordarle. E' stato anche un momento

buio per la sanità molisana e proprio taluni ac-

corgimenti tecnici hanno impedito il blocco di si-

tuazioni spiacevoli per l'utenza. Non da ultimo,

era una molisana e non vogliamo dimenticarlo

visti i tanti 'stranieri' che bivaccano dalle nostre

parti.

Il Tapiro del giorno

a Rosario De Matteis

Il Tapiro del giorno lo diamo a Rosario De

Matteis. Il presidente della Provincia di Cam-

pobasso si è lanciato sulla questione dell'au-

tonomia del Molise. Siamo tutti d'accordo. Ma

cosa ha fatto il vertice di palazzo Magno nella

sua attività prima di consigliere e assessore

regionale per la rivisitazione dell'ossatura isti-

tuzionale del Molise? Cosa ha fatto per cer-

care di riequilibrare i costi? Al pari, nella sua

qualità di presidente della Provincia ha mai

provato a riformulare la macchina ammini-

strativa per evitare di possibili tagli?

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

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Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 177 - MERCOLEDÌ 3 SETTEMBRE 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

L’Oscar del giorno

a Gianfranca Testa

Page 2: 3 settembre 2014

Laddove finora ha potuto, il presidente della Regione Molise

Paolo di Laura Frattura ha ridotto al minimo i meccanismi e gli or-

gani di controllo interni (quelli esterni - Corte dei Conti - sono di-

sciplinati dalle leggi delle Stato). L’esempio più eclatante lo

troviamo nella riduzione da tre membri ad uno del collegio dei re-

visori dei conti della FinMolise. Per arrivarci ha preteso che si

modificasse lo statuto. “Ordine” puntualmente eseguito. E c’è da

dire che, sempre in base allo Statuto, sarà la Regione, quindi Frat-

tura, socio maggioritario della FinMolise a nominare il revisore.

Un lavoro fatto in casa.

I cui risultatati si possono immaginare. A meno che il revisore

nominato non vesta i panni di Mandrake. Meno fastidi, più spedi-

tezza e libertà di spesa: pare essere questo il verbo fratturiano

dell’ultima ora nel tentativo di recuperare un po’ del tempo perduto

“in chiacchiere”.

C’è qualcuno che ricordi i circa due mesi di fermo della giunta

in bilico sulla voglia di portarla a cinque e l’impossibilità (tecnica)

di farlo?

Chiusa parentesi. Torniamo al revisore unico al posto dei tre re-

visori canonici. Stessa sorte della FinMolise per gli Istituti auto-

nomi delle case popolari e per tutti gli enti e le società in cui la

mano prevalente della Regione potrà avere campo libero nel ri-

durre ad arte il sistema dei controlli. Fin Molise e Iacp sono realtà

la cui dotazione finanziaria e i cui compiti istituzionali muovono

un sacco di soldi.

Realtà che tutto avrebbe dovuto suggerire, tranne ridurre il con-

trollo. Scelte controcorrente ma, come diciamo, finalizzate a ren-

dere le attività politico-amministrative meno rugose. Spesso i

revisori dei conti, quando prendono alla lettera il compito che gli

compete, diventano un ostacolo, un freno, un impedimento. Si

devono ai revisori dei conti recuperi di soldi indebitamente spesi,

addirittura la chiusura di società vistosamente deficitarie (c’è qual-

cuno che ricordi la … della Camera di Commercio di Campo-

basso?), e molti altri interventi correttivi delle porcherie del com-

binato disposto “politica clientelare e burocrazia asservita”.Se ne

parla poco o niente di questi episodi quando accadono eppure è

cronaca sostanziale, vale a dire riguarda e mette in luce compor-

tamenti scorretti di amministratori e di gestori della cosa pubblica.

Questo preambolo lo abbiamo scritto per attutire un poco la de-

lusione che avrà patito il presidente Frattura (fautore del revisore

unico) alla notizia della nomina del collegio dei revisori della Re-

gione Molise (presidente Giorgio De Franciscis, componenti En-

rico Severini e Nicola Campajola).

In questa occasione, pur trattandosi dell’Istituzione che egli go-

verna e di cui dispone, non ha potuto adattare alle sue esigenze

minimali di controllo un organismo che la legge dello Stato pre-

vede tassativamente composto di tre membri con funzioni di vigi-

lanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica

dell’ente, in stretto raccordo con la sezione regionale di controllo

della Corte dei Conti.

Dovrà farsene una ragione, ben sollevata, peraltro, dalla mappa

dei revisori unici che frattanto ha provveduto a distribuire dove ha

potuto.

Dardo

2

3 settembre 2014

La FinMolise ha dovuto modificare lo statuto per accontentare

il presidente Frattura sulla richiesta di un solo revisore al posto di tre

TAagliolto

CAMPOBASSO. "La recente nomina quale commissario pro

tempore dell'Istituto Autonomo case Popolari Campobasso ed

Isernia affidata al Dott. Nicola Gesualdo ci lascia non senza

sorpresa e smarrimento.

Con delibera n.301 del 1 agosto 2014 la Giunta Regionale

ha infatti inteso premiare, ancora una volta, seppur per presta-

zioni gratuite, un esponente del centrodestra molisano senza

nessuna discussione o coinvolgimento interno alla maggio-

ranza". Così il segretario di Sel, Gigino D'Angelo. "L'elettorato

di centrosinistra aveva votato per il cambiamento dei metodi e

delle persone affidando il proprio consenso all'attuale governo

ma ci rendiamo conto, ad un anno e mezzo dell'inizio del man-

dato, che i personaggi ed i metodi restano gli stessi in ogni set-

tore strategico della regione. Non ci piace quest'atteggiamento

che ci delegittima quale forza di cambiamento e che ci pone in

difficoltà, in termini di credibilità, con il nostro elettorato che

pure aveva puntato al cambiamento in modo compatto.

A tutto ciò occorre registrare la sostanziale staticità verso le

enormi problematiche che investono l'intero territorio, ogni

giorno messo sempre più a rischio da politiche nazionali che

non ci convincono (sia a Roma che in Molise) e che si tradu-

cono in nuova povertà, servizi pubblici sempre più scadenti,

emigrazione di intere famiglie verso altre aree.

E' il momento di cambiare registro, è il momento del cam-

biamento, è il momento di mettere in pratica quanto di buono

si era proposto in campagna elettorale. Altrimenti si abbia il co-

raggio di affermare il proprio fallimento."

L'ex assessore di centrodestra commissario dell'Iacp. Insorge Sinistra e libertà

"Gesualdo? Nomina sbagliata"

La priorità per il presidente è tessere una robusta tela di poteri che contano, per tenere

a bada ogni forma di ingerenza e/o di interferenza, di opposizione, e di controllo

Nella lotta ai collegi sindacali, non ce l’ha fattaa spuntarla in casa

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CAMPOBASSO. Ha fatto scalpore la lettera apertadelle sorelle Sabrina e Mirella Ricci, proprietarie delquotidiano Primo Piano Molise, in merito all'eroga-zione del contributo per il 2013 che la Giunta regio-nale ha ripartito a quattro testate. Al Quotidiano del Molise sono stati elargiti

128.462,34 euro, a Primo Piano Molise 64.243,12, alSettimanale del Molise 30.119 e al Bene Comune18.068. La disparità nelle cifre è evidente e, per questo,le titolari del quotidiano hanno ritenuto di volere gi-

rare la somma prevista in beneficenza. La questionedei finanziamenti pubblici all’editoria – che ritorna ci-clicamente nel dibattito pubblico, e torna fuori ognivolta che si parla della crisi dei giornali – è piuttostocomplicata: ci sono varie forme di contributi (diretti,indiretti o tutti e due insieme), qualcuno può riceverli,altri ne sono esclusi e in Molise c'è una sola legge diriferimento, quella regionale n.28 del 2009 che pre-vede contributi agli editori di quotidiani e periodici lo-cali. Gli argomenti di chi li pensa necessari si possono,

semplificando, riassumere nella difesa della pluralitàdelle informazioni e delle opinioni, nella conseguentetutela dei giornali più piccoli e nel riequilibrio di unadisparità che deriva dagli investimenti pubblicitari. Come al solito, però, in Molise tutto diventa un'opi-

nione nella perdurante e grave assenza di una vera epropria legge regionale sull'informazione. Questa con la quale annualmente si elargiscono dei

contributi è, infatti, parziale e diventa persino penaliz-zante per alcuni. Noi de La Gazzetta del Molise, poi, nesiamo stati da sempre fuori perchè ritenuti free presse, dunque, non considerevoli di intervento pubblico. Eppure, proprio il nostro giornale è nato come il

paladino della vera informazione, del giornalismo d’in-chiesta, delle notizie date solo ed esclusivamente perinformare, liberi da ogni freno, editori indipendenti. La forza de La Gazzetta del Molise è da sempre

quella dell’indipendenza, anche dai contributi pubbliciall’editoria. Fonte di sostentamento per tante testatelocali che altrimenti non potrebbero sopravvivere alcalo dei lettori e alla mancanza di investimenti pubbli-citari. Anzi, una parte politica, nel tentativo di tapparcidefinitivamente bocca e ali, ha spinto non poco su al-cune aziende perchè non ci facessero pubblicità. No-

nostante tutto, il successo della Gazzetta del Molise ènell’indipendenza che gli permette di fare ciò che glialtri non hanno il coraggio di fare. Ecco perchè, allora, ci pare giusta e doverosa la let-

tera che le sorelle Ricci hanno ritenuto esternare ailettori molisano sulla disparità insopportabile nell'ero-gazione dei fondi regionali. Se si rinuncia al finanzia-mento pubblico si rinuncia a una parte fondamentaledella libertà di informazione.

33 settembre 2014

TAagliolto

CAMPOBASSO. Una presa di posizione senza precedenti quelladell’editore del quotidiano leader di vendite, Primo Piano Molise. Conun editoriale a firma delle sorelle Sabrina e Mirella Ricci si annuncia ladevoluzione in beneficenza del contributo stanziato dalla giunta regio-nale per il 2013 come sostegno (!) all’editoria, con una critica profondaal sistema di incentivazione per un settore delicato e importante comequello dell’informazione."L’avventura della nostra famiglia nel campo dell’informazione è ini-

ziata circa 10 anni fa. Per noi è una passione e una dimostrazione di at-taccamento alla nostra terra. Impegnati, oggi più che mai, nellarealizzazione di infrastrutture perlopiù all’estero, la pubblicazione diPrimo Piano Molise resta un punto fermo nella voglia che abbiamo dicontribuire alla crescita e allo sviluppo di questa regione.Non è maistato facile fare editoria in Molise. Il settore sconta più di altri i piccolinumeri e dunque l’assenza di mercato. Pochi lettori, pochissime inser-zioni commerciali. Se a queste condizioni di contesto si aggiungono leconseguenze laceranti della crisi, si comprende come l’attività editorialesia oggi considerata dai più una follia per un imprenditore e non un’av-ventura.Ebbene, è una follia a cui non rinunciamo e per questo la sosteniamo,

come abbiamo sempre fatto, con i nostri sacrifici anche perché PrimoPiano ha raggiunto traguardi importanti, il più prezioso è l’essere di-ventato autorevole punto di riferimento dei molisani.Per comprenderemeglio cosa significa pubblicare un quotidiano in Molise, si può attingereai bilanci di Cooperativa Editoriale Giornalisti Molisani: la stampa delgiornale, la diffusione, il personale, assunto in base ai contratti nazionalidi categoria, costano circa un milione di euro all’anno. A questa cifra siaggiungono le spese quali utenze, computer, acquisto e aggiornamentosistemi informatici, canoni, mezzi, carburante… Nel 2009 la Regioneapprovò la legge 28 che prevede misure urgenti a sostegno degli editorimolisani operanti nel settore della carta stampata. Cooperativa Editoriale Giornalisti Molisani – pur non avendo mai

chiesto specifici interventi – è beneficiaria, insieme ad altre imprese edi-toriali che operano in Molise, del contributo che la norma istituisce.Due i requisiti previsti per l’accesso ai fondi nel caso dei quotidiani: ladiffusione nel 95% delle edicole della regione da un periodo continua-

tivo non inferiore a tre anni e una quota della foliazione pari ad almenol’80% dedicata ad informare sui fatti e la realtà economica e sociale delMolise. Una sorta di elemosina, per come è inteso l’intervento. Con l’aggra-

vante che chi riceve il finanziamento è perfino additato come ‘amico’ delpotente di turno. Una beffa che si aggiunge al danno per imprenditoriche in questo progetto credono e lo stanno portando avanti con ri-sorse proprie e onestà.In base ai due criteri descritti, l’erogazione an-nuale a Cooperativa è stata in media del 9-10% del totale delle spesesostenute. Una delibera di giunta dell’11 agosto scorso ha ripartito le somme

per il 2013 che si sono rivelate – inaspettatamente e senza alcun pre-avviso – la metà di quelle degli anni passati. Perché? Perché la Regioneha utilizzato la metà dei fondi stanziati per pagare debiti che nulla, maproprio nulla, hanno a che fare con le “misure urgenti di sostegno aglieditori della carta stampata”. Allora accade che in virtù del bizzarromeccanismo previsto, un periodico – i cui costi sono 10 volte inferiori,o forse più, rispetto ai nostri – ha diritto alla metà dei contributi a noiassegnati. È antipatico entrare in casa d’altri e di questo ci scusiamo, maè intuibile che realizzare e portare in edicola quattro numeri al mesedi un periodico non può costare solo la metà di un quotidiano che tuttii giorni, domeniche e festivi inclusi, viene diffuso in regione. L’esempio vale a ribadire la critica di fondo alla legge in sé, non alle

cifre.Chi fa l’imprenditore sa che rischia in proprio; è un elemento fisio-

logico dell’attività. Il rischio e l’onere di questa avventura vogliamo con-tinuare ad assumercelo in prima persona e senza aiuti di nessuno. Ilperiodo di crisi che stiamo vivendo però ha messo in risalto oggi piùche mai anche le grandi difficoltà dell’editoria in Molise. Pertanto, se laRegione vuole davvero evitare il declino delle imprese che fanno infor-mazione e aiutare chi opera nel settore, l’unica strada è pianificare in-terventi seri, non provvedimenti o annunci ‘spot’, che si rivelano solofumo negli occhi. O vere e proprie prese per i fondelli, come nel caso del dimezza-

mento dei fondi assegnati alle testate per il 2013 (ci piace ribadire dinuovo che quelli assegnati per gli anni precedenti coprivano a malapena

il 9-10% dei costi sostenuti). Proprio perché si tratta di un settore de-licato, in cui l’intervento pubblico deve garantire imparzialità e plurali-smo, è necessario che le agevolazioni o i finanziamenti siano pianificatiin base a criteri oggettivi e rispondenti alla realtà. Diversamente, si trat-terebbe di elargizioni che oltre a non aiutare gli imprenditori li danneg-giano nell’immagine perché vengono visti come “privilegiati” o “amici dichi governa”. Un’ingiustizia che, onestamente, non vogliamo subire.Ecco perché in questo quadro rivendichiamo il diritto di dire: noi

l’elemosina non la vogliamo!Come accade nel resto del Paese e in Eu-ropa, c’è bisogno di un sostegno reale, che tenga conto dei dati di bi-lancio, a partire dai costi per il personale. Perché, seppure nel nostropiccolo, riusciamo a sostenere con puntualità il reddito di decine di fa-miglie. Famiglie che vivono dignitosamente. Nostro padre ci ha inse-gnato che chi lavora va retribuito, piuttosto un giorno prima e mai inritardo rispetto alla data stabilita, a costo di qualsiasi sacrificio.Bene!Considerando che l’importo stanziato dalla giunta per il 2013 noncopre nemmeno la metà di quanto spendiamo per un solo mese di at-tività, abbiamo pensato (semmai ci sarà l’accredito poiché i tempi sonomediamente biblici) di restituire i fondi alla Regione. Non perché disprezziamo la somma, ma quale forma di protesta con-

tro un sistema che va necessariamente rivisto.Il nostro ufficio legale cidice che tuttavia sarebbe “tecnicamente” complicato rinunciare al con-tributo. Allora divideremo la somma a noi assegnata, circa 64mila euro,in due tranche. Trentaquattromila li trasferiremo alla Caritas guidata da don Franco

D’Onofrio, affinché il messaggio e l’esempio di Papa Francesco – che hapranzato alla mensa dei poveri di Campobasso e ha lasciato una cospi-cua donazione per gli indigenti di questa regione – non sia smarrito edimenticato. Trentamila, invece, li destineremo alla ricerca sulla Sla. Ade-riamo all’Ice Bucket Challenge e invitiamo l’intera giunta regionale afare una ‘doccia gelata’ con noi (a telecamere spente e lontano dagliobiettivi dei fotoreporter). A volte l’acqua fredda aiuta a rinsavire e a ri-prendere contatto con la realtà. Quella realtà non fatta di poltrone, lauti compensi, prebende e privi-

legi, ma di aziende che chiudono e di famiglie sul lastrico.Ai nostri let-tori, che anche in questa circostanza ringraziamo per l’affetto e lapassione con cui ci seguono quotidianamente, chiediamo scusa per l’evi-dente invasione. Ma la misura è davvero colma.

Sabrina e Mirella Ricci

"I soldi li giriamo in beneficenza"Le sorelle Sabrina e Mirella Ricci di Primo Piano Molise intervengono sui contributi regionali

Ha fatto scalpore la lettera dei proprietari di Primo Piano Molise

La Gazzetta del Molise fuori da qualsiasi riparto regionale

Noi da sempre senzacontributi pubblici

La delibera di Giunta

regionale n.397

dell'11 agosto 2014

..di prendere atto della delibera-

zione n. 4 del 24 gennaio 2014 del

CO.RE.COM, con la quale è stato

approvato il riparto della somma

disponibile per l’anno 2013 pari a

€ 240.906,83, nella misura se-

guente:

1. Ai quotidiani €192.725,46, di

cui:

a. € 128.482,34 a “Il Quotidiano

del Molise”

b. € 64.243,12 a “Primo Piano Mo-

lise “

2. Ai periodici € 48.181,37, di cui:

a. € 30.113,20 a “Il Settimanale”

b. € 18.068,17 a “Il Bene Co-

mune”.

Page 4: 3 settembre 2014

CAMPOBASSO. "Se questa è la nuova

classe dirigente che dovrà gestire il Paese e

l’Europa c’è poco da stare allegri: le dichiara-

zioni del Ministro Orlando, così acide e antipa-

tiche nei confronti della nostra regione, sono il

segnale tangibile di una scarsa preparazione

geografica e di una conoscenza assai limitata

dei nostri territori".

Lo sostiene il consigliere regionale, Michele

Iorio. "Non si può affermare che occorrerebbe

avere lo standard demografico del comune di

Roma per poter godere di una Corte d’Appello:

una sciocchezza, a mio avviso, anche sul

piano giuridico.

La verità, amarissima, è che il governo Renzi

non ha alcuna considerazione della nostra re-

gione: la conferma? L’aver relegato nel dimen-

ticatoio l’Autostrada del Molise. Cosa aspetta il

presidente Frattura ad alzare la voce sui tavoli

romani e a pretendere rispetto per la nostra di-

gnità di territorio autonomo?

In un momento in cui lo spazio della demo-

crazia e della rappresentanza popolare è sem-

pre più ridotto, inseguendo stravaganti logiche

ragionieristiche che non producono alcun be-

neficio per il Paese, il centralismo democratico

insito nella cultura di sinistra - condito da una

sorta di culto della personalità del premier

Renzi - non ci porterà molto lontano: i molisani

devono alzare il livello della discussione e pre-

tendere di sapere – attraverso argomentazioni

serie - cosa ne sarà del nostro futuro".

CAMPOBASSO. Tutto da rifare per il vertice dell'Asrem dopo

che sono scaduti i contratti anche del direttore sanitario, Pa-

glione e di quello amministrativo, Testa. Al momento, così, in

piedi resta il solo commissario nominato temporaneamente al

posto di Angelo Percopo. Intanto, Gianfranca Testa ha ritenuto

tracciare il resoconto degli ultimi cinque anni.

“Al termine dell’incarico di direttore amministrativo rivolgo a

tutto il personale e ai collaboratori della Azienda Sanitaria un

sentito e doveroso messaggio di commiato, nell’impossibilità di

poter salutare personalmente ciascuno di voi.

In questi cinque anni ho cercato di perseguire, per quanto pos-

sibile in relazione all’incarico affidatomi, il comune obiettivo, –

con l’avvio di azioni finalizzate al risanamento finanziario -, di

delineare una diversa identità dell’Azienda Sanitaria Unica Re-

gionale, quale Istituzione orientata alla qualità dei servizi al cit-

tadino ma rispettosa del valore e delle professionalità di chi vi

lavora, nella convinzione che l’Azienda sana non è solo quella

che ha i bilanci in pareggio, ma anche quella che riconosce e

attribuisce il giusto ruolo a ciascuno dei propri dipendenti e si

dota di sistemi di regole comuni, chiare e condivise da rispettare.

I risultati raggiunti, sebbene insufficienti, sebbene ancora fragili,

non vanno dispersi, ma consolidati per il ritorno a una crescita

equilibrata del sistema sanitario regionale.

Pur essendo decisivo il contributo della politica, resta essen-

ziale la risposta di tutte le risorse professionali aziendali, non po-

tendosi questa regione permettere cali di tensione, ridondanze,

sovrapposizioni, mediazioni tra interessi generali e interessi par-

ticolari, condizionamenti nell’impiego dei fattori produttivi.

E’ essenziale insistere nel processo di risanamento avviato,

restituire ai cittadini fiducia nel servizio sanitario pubblico : quella

fiducia che serve per decidere che ancora vale la pena di impe-

gnarsi, lavorare, con consapevolezza, solidarietà e lungimiranza.

Resto convinta che le principali difficoltà a uscire dal piano di

rientro non risiedano tanto nel contenuto degli atti quanto nella

loro concreta applicazione.

Ma ogni regola, ogni intervento, ogni misura disposti hanno

senso solo se associati alla capacità del coinvolgimento di tutti i

livelli organizzativi nel conseguimento del miglior risultato di ef-

ficienza garantibile: ciò è possibile solo attraverso la condivisione

delle responsabilità e lo sviluppo e il potenziamento delle intera-

zioni tra strutture aziendali nell’ottica di una corretta e traspa-

rente sinergia collaborativa a salvaguardia della centralità e della

priorità dei bisogni del cittadino e del paziente, ispirando la pro-

pria condotta alla personalizzazione ed umanizzazione della

cura, alla solidarietà, all’accoglienza, alla disponibilità e traspa-

renza.

Vorrei che l’impegno, il rispetto per la persona e il senso di re-

sponsabilità per il servizio pubblico svolto prevalessero sempre

sugli interessi di parte.

Ed è a questo principio che ho ispirato da sempre la mia atti-

vità professionale in questi quaranta anni di servizio per l’Istitu-

zione Sanitaria. Ringrazio tutti Voi per la collaborazione che mi

avete dato.Un grazie particolare a quanti hanno profuso, in mo-

menti difficili, delicati e particolari, un impegno straordinario per

competenza, passione e dedizione, apertura al cambiamento.

L’esperienza vissuta è stata per me occasione di crescita pro-

fessionale ed umana e ne porterò uno straordinario ricordo”.

4

3 settembre 2014TA

agliolto

Scaduto il contratto, il direttore amministrativo Asrem, Testa, traccia il bilancio

"Renzi se ne infischia del Molise"

"Sanità, insistere nel risanamento"

Per il consigliere regionale Michele Iorio si mette a rischio la regione

di Massimo Dalla Torre

Sono giorni che mi capita di leggere le recri-

minazioni anzi le esternazioni di molti politici re-

gionali su quello che è lo tsunami che sta per

cancellare l’identità Molise, qualora esista an-

cora un’identità. Sdegno e prese di posizione

verso le affermazioni di chi governa questa

barca senza nocchiero chiamata Italia. Strali e

interventi contro la volontà di azzerare il Molise

e di conseguenza cancellarlo dalla mappa geo-

politica . Una situazione che ogni giorno di più si

aggrava, tant’è che ha assunto i connotati di

una vera e propria crociata che, se non fermata,

porterà fra poco all’annientamento totale di una

comunità, di una realtà che bene o male è viva

e vegeta.

Molise Cenerentola d’Italia. Molise regione

che non dovrebbe esistere perché numerica-

mente non è paragonabile neanche a un quar-

tiere dell’Urbe o di altra città metropolitana come

Milano o Napoli, tanto per citare alcune città

chiave dell’ Italia che purtroppo produce solo

guasti. Una regione che invece merita rispetto e

considerazione perché capace di dare un con-

tributo fattivo alla Nazione che, ripeto è allo

sbando, dove si preferisce farsi immortalare

mentre si fa una doccia gelata o mentre si degu-

sta un gelato come se le priorità fossero queste.

Cose di una stupidità e un’assurdità inconce-

pibile che fa pensare seriamente che forse è

meglio trasferirsi all’estero, anche se in altri

Paesi le cose non sono migliori. Cose che, spe-

cialmente in queste ore, fanno da pendant con

i proclami su quello che è il piano dei prossimi

anni. Progetti imperniati sulla vacuità d’idee che

non servono a nulla “se non a mettere a cuore

sulla brace altra carne che rischia, anzi è una

certezza, di andare bruciata” e di conseguenza

immangiabile; ecco perché condivido in parte

del prese di posizione e la levatura di scudi di

chi molto probabilmente si è accorto, con molto

ritardo, che abbiamo “ il valore del due di

coppe”, ossia nulla. Un valore che, proprio per-

ché tale ha indotto, leggasi ministro della giusti-

zia Orlando, per giunta neanche laureato in

materia specifica, a dire che la corte di appello

a Campobasso non serve.

Un valore che solo ora viene fuori con tutta la

sua virulenza e dannosità, nonostante sono

anni che si invita a dare contezza all’operato

che, per quanto riguarda i palazzi del potere,

non porta a nessun operato, anzi uno: cancella-

zione, e di conseguenza smembramento di

quello che si è cercato di costruire con un duro

lavoro quasi certosino. Cancellazione e smem-

bramento che, se dovesse attuarsi, sarebbe,

una vera e propria catarsi per la collettività re-

gionale.

Una realtà che ancora una volta paga a caris-

simo prezzo la cecità di chi una volta eletto

cerca solo ed esclusivamente di pensare ai fatti

propri e non quelli dei molisani. Non è un ulte-

riore atto di accusa ma un “rimbrotto” che mi

sento di fare, all’indirizzo di quelli che oggi gri-

dano allo scandalo.

Un rimbrotto che sicuramente molti vorreb-

bero indirizzare ai Palazzi del potere, ma non

possono perché o non ne hanno la capacità e la

forza o perché sono legati a doppio filo a chi ci

ha condotto alla debacle. Un rimbrotto neces-

sario e quanto mai urgente e necessario affin-

ché si possa rinviare al mittente la volontà di

annientarci perché ci considera inutili. Inutili, pa-

rola che pesa come un macigno. Inutili che, as-

sume i connotati di una sentenza scritta da

tempo ma mai applicata visto che in questi anni

ci sono stati troppi avvicendamenti governativi

che hanno rimandato la “soluzione finale”. Una

soluzione che, nella fattispecie mi sento di riget-

tare, soprattutto perché non meritiamo assoluta-

mente un trattamento simile.

Una soluzione che solo ora ha svegliato chi

in passato ha inneggiato a chi neanche sapeva

e sa dell’esistenza del Molise: non serva

sciocca e tanto meno corridoio di passaggio per

raggiungere altri luoghi meno propostivi, ma

punto nevralgico di un sistema che, se le cose

non cambiano velocemente, rischia di crollare

su se stesso come un castello di carte che porta

impressi non fanti o re ma scartine e questo i

Molisani non lo meritano assolutamente.

Politici molisani: sveglia la ricreazione è finita

Page 5: 3 settembre 2014

Eccolo il Petraroia che non t’aspetti dopo averlo letto e ri-

letto più volte in versione mielosa a cercare unità, collabo-

razione, coesione. Citare Papa Bergoglio, riferirsi

accoratamente al Patto per il Lavoro, alla urgenza di soste-

nere il Molise che non s’arrende dinanzi ai morsi della crisi

globale.

Eccolo però anche in versione opposta, prevalentemente

rancorosa. Alla ricerca delle colpe degli altri per assolvere

se stesso e quanti con lui stanno gestendo il Molise nella più

assoluta anonima e inconcludente transizione politica e am-

ministrativa, alle prese (egli soprattutto) con la Cassa inte-

grazione ordinaria e in deroga, vessillo da sbandierare sulla

incombente miseria collettiva.

Eccolo dichiarare guerra a chi ha governato prima di lui e

di Frattura, con il fardello delle colpe, le più qualunquistiche,

che avrebbero ridotto il Molise a brandelli. Eccolo invocare

una commissione d’inchiesta (rigurgito del veterocomunista

che ancora alberga in lui) sulla Gam– Solagrital – Arena, e

fare chiarezza (altro lessico comunista) sulle “situazioni

esplosive riferite rispettivamente ai debiti della sanità, ai

conti pubblici bocciati da tre sentenze della Corte Costituzio-

nale, alle Società partecipate in gran parte al collasso, alla

mancata programmazione in quasi tutti gli ambiti settoriali e

a una diffusa situazione di caos estesa all’organizzazione in-

terna degli uffici, al dimensionamento scolastico, all’urbani-

stica, ai trasporti e alla formazione fino al fitto degli immobili”.

Peccato che a distanza di oltre un anno e mezzo di governo

di centrosinistra non ci sia uno, che uno, che possa dire e

dimostrare che qualcosa del disastro così bene illustrato sia

stata corretta, qualche errore riparato, un cambiamento ef-

fettuato.

Di quel passato, a dispetto di Petraroia, resta il rimpianto

delle migliaia di famiglie che con la Gam, la Solagrital e

l’Arena hanno vissuto e continuerebbero a vivere se non

fosse salita al governo della regione una classe politica che

non sa risolvere e non sa risolversi, persa nella propria in-

concludenza, immiserita dai rancori, e resa impotente dalle

difficoltà che non sa affrontare.

Petraroia di quel passato vuole farne una paccottiglia,

ignaro che gli compete, per essere maggioranza, l’onere

della soluzione, la migliore possibile. Ma non avendo forza e

capacità necessarie, preferisce rifugiarsi in una Commis-

sione d’inchiesta composta a sua immagine e somiglianza

(faziosa e rancorosa), perché decreti le malefatte altrui e as-

solva le inappropriatezze della maggioranza politica cui ap-

partiene.

Per colmo di sfacciataggine (politica), come abbiamo avuto

modo di mettere in risalto in altra corrispondenza, non si fa

scrupolo di spostare in avanti nel deserto del nulla, nel vor-

tice delle chiacchiere, nel caos degli accadimenti l’idea che

il governo regionale sia pronto e determinato a riformare il

Molise. A renderlo cioè un esempio virtuoso della pubblica

amministrazione. Incredibile!

Un governo regionale che non è riuscito a modificare di

una virgola le storture, le distorsioni e le distonie che fanno

della Regione Molise un Ente mastodontico e improduttivo,

dalla dirigenza meglio pagata d’Italia, che parla di riforme, di

rilancio, di una nuova frontiera!

L’uomo è di quelli che la demagogia l’hanno incorporata,

per cui gli viene facile dopo aver invocato Commissioni d’in-

chiesta e la dannazione altrui, prefigurare il prossimo eldo-

rado molisano:

riforme, programmazione, diverso orientamento della

spesa pubblica eccetera eccetera.

L’autunno molisano, pertanto, a differenza degli altri au-

tunni italiani, non sarà caldo. Stando a Petraroia, infatti, sarà

denso di leggi regionali varate per rendere più snello ed ef-

ficiente il Sistema Molise, per razionalizzare la spesa, otti-

mizzare la gestione e recuperare risorse finanziarie da

destinare alle imprese private (amiche, s’intende) avendo

cura di mandare al macero le aziende e le società parteci-

pate dalla Regione, e di mantenere per sé e per la dirigenza

regionale e il novero degli incaricati alla gestione dei beni e

degli interessi privati del noto gruppetto di amministratori di

Palazzo Vitale e di Palazzo Moffa i privilegi, gli emolumenti,

le prebende e i vantaggi (quelli chiari e quelli occulti). Salvo

a vedere però quali saranno gli esiti delle iniziative dei moli-

sani indignati che si dicono decisi a tentare di sfrattarli da

Palazzo Moffa e metterli finalmente alla berlina.

Dardo

5

3 settembre 2014TA

agliolto

Commissione d’inchiestae dannazione degli avversari politici

Annunciato dal “comunista” Petraroia il nuovo corso politico a Palazzo Moffa e a Palazzo Vitale

di Pietro Maio

Il Consiglio Regionale del Molise nella seduta straordinaria

del 27 agosto scorso ha adottato all’unanimità un deliberato

in cui impegna il Presidente della Giunta, Paolo di Laura

Frattura, ed il Presidente del Consiglio Regionale, Vincenzo

Niro, ad adoperarsi in ogni sede a tutela della Corte d’Ap-

pello del Molise, onde evitare una immotivata penalizzazione

territoriale in un’area di confine con le Province di Caserta e

di Foggia in cui sono attive organizzazioni della criminalità

organizzata che hanno esteso i propri interessi anche al Mo-

lise come confermano diverse inchieste della Direzione An-

timafia e numerosi episodi inquietanti.

La nostra Regione segna una linea orizzontale che scorre

dal Fortore al Volturno che andrebbe potenziata per contra-

stare fenomeni di illegalità diffusa, smaltimento di rifiuti tos-

sici, investimenti impattanti sull’ambiente e controllo di

scatole societarie per riciclaggio di denaro sporco.

L’articolazione degli Organi Giudiziari e degli Apparati delle

Forze dell’Ordine sul territorio nazionale meritano una rifles-

sione meno superficiale di quella connessa solo con i numeri

dei fascicoli, dei procedimenti e degli abitanti di quella re-

gione.

Apprendere dalla stampa di dichiarazioni improvvide sulla

futura cancellazione della Corte d’Appello del Molise rila-

sciata nel corso di un evento di partito lascia esterrefatti.Una

popolazione quale quella molisana merita rispetto e anche

nell’eventualità che il Governo prima ed il Parlamento poi de-

liberi provvedimenti penalizzanti, non si deve utilizzare un

approccio frettoloso e sbrigativo che individua nel Molise un

riferimento da portare in negativo nel dibattito nazionale.

Un Ministro della Repubblica è tenuto ad agire con atten-

zione, rigore e rispetto nei confronti di tutti i territori italiani,

al di là dei propri convincimenti personali che nel caso della

Corte d’Appello del Molise non sono condivisi né condivisi-

bili.

Ministro Orlando, il Molise merita rispetto

Paradossale: il governo regionale che non è riuscito a modificare di una virgola le storture,

le distorsioni e le distonie che fanno della Regione Molise un Ente improduttivo, ma dalla

dirigenza meglio pagata d’Italia, parla di riforme, di rilancio, di una nuova frontiera!

Page 6: 3 settembre 2014

Semplificazione e digitalizza-

zione. Sono queste le parole chiave

per ridurre i costi dell’amministra-

zione e facilitare il lavoro dei consi-

glieri. Finalmente è approdata in

Consiglio comunale la mozione

sulla digitalizzazione delle comuni-

cazioni presentata dal Movimento

CinqueStelle e totalmente condivisa

dall’assemblea. I neo inquilini di

Palazzo San Giorgio si sono resi

conto che è arrivato il momento di

risparmiare sulla carta trasmet-

tendo i documenti per via telematica

attraverso la posta elettronica certi-

ficata. Una trasformazione che, se

messa in pratica rapidamente, con-

sentirà di risparmiare circa 60mila

euro di materiale di cancelleria di

cui 10mila solo per le comunicazioni

che riguardano il Consiglio. Con la

digitalizzazione si potranno i ridurre

i tempi di consegna dei documenti

ai consiglieri ora legato agli orari di

lavoro dei dipendenti comunali e si

potrà dire addio ai faldoni di carta

inutili che si vedono sugli scranni

del Consiglio. Per gli amministratori

, già quasi tutti muniti di smartphone

o tabelt, sarà più facile ricevere no-

tifiche, atti e bilanci.

63 settembre 2014 Campobasso

I consiglieri comunali di Democrazia Popo-

lare, Francesco Pilone e Marialaura Cancel-

lario, esprimono soddisfazione per

l’approvazione all’unanimità di due mozioni

a firma dei due consiglieri minoranza.

Nel corso del consiglio comunale di ieri, in-

fatti, l’aula di Palazzo San Giorgio ha votato

compatta a favore della necessità di predi-

sporre quanto necessario per assicurare

un’adeguata preparazione degli scrutatori,

chiamati a espletare le funzioni relative alle

operazioni di voto e dello spoglio nel giorno

delle elezioni che coinvolgono il Comune di

Campobasso, e in merito all’allestimento in

città dei ‘parcheggi rosa’.

In particolare, con la mozione in merito alla

preparazione degli scrutatori, con il voto fa-

vorevole si è impegnata la Commissione

Elettorale del Comune di Campobasso a

predisporre uno specifico corso di forma-

zione, pianificandone i costi e inserendo

quest’ultimi negli appositi capitoli di bilancio.

Per quel che concerne i ‘Parcheggi Rosa’,

invece, con il voto favorevole l’assemblea di

Palazzo San Giorgio ha impegnato la rela-

tiva Commissione a provvedere all’allesti-

mento delle apposite aree di sosta riservate

alle donne incinte e con figli nel primo anno

di età, da realizzare con apposita segnale-

tica orizzontale e verticale, istituire e predi-

sporre il contrassegno temporaneo rosa,

quale autorizzazione a parcheggiare nell’ap-

posita area, disciplinandone le procedure di

richiesta e rilascio.

“La nostra soddisfazione – hanno dichiarato

Pilone e Cancellario – arriva dal fatto che

l’aula ha votato all’unanimità a favore delle

due mozioni, i cui contenuti evidentemente

erano sentiti da tutti i consiglieri comunali,

sia di maggioranza che di opposizione.

Un’adeguata preparazione degli scrutatori è

il minimo che noi amministratori possiamo

garantire, al fine di assicurare la massima

trasparenza nelle operazioni di voto e di

scrutinio. Quanto avvenuto nel corso dell’ul-

tima tornata elettorale, infatti, tra ritardi ed

errori nei conteggi, non dovrà più accadere,

in nome della democrazia. I parcheggi rosa,

argomento del quale se ne è parlato tanto

nei giorni scorsi, rappresentano invece una

piccola conquista sociale delle donne incinte

e delle neomamme, che saranno agevolate

negli spostamenti nel capoluogo. Un modo

per rendere meno stressante una fase della

vita, che una società civile è tenuta a tute-

lare e proteggere”.

Preparazione scrutatori e parcheggi rosa,approvate le mozioni di Pilone e Cancellario

Lavori stazione, restaurodistruttivo dei marciapiedi

L’assise accogliela proposta del M5S per risparmiare tempoe ridurre i costi del materiale di cancelleria

Digitalizzazione atti e notifiche,Consiglio pronto ad “azzerarela carta” con la pec

Un cittadino segnala i lavori in ese-

cuzione antistanti alla stazione ferrovia-

ria di Campobasso e si chiede come

mai nessuno si curi di queste modifiche

che sembra passino inosservate per-

sino agli occhi dei media, ovvero al sin-

golo informatore anch’egli cittadino che

tiene a cuore la propria città. “E’ neces-

sario un pensare comune se si vogliono

mantenere quelle caratteristiche che

rendono particolare un punto della

città e la città stessa, fosse anche un

“tombino” a forma di semiluna incavato

magistralmente nella pietra (e in quale

qualità delle pietra!). Nel restauro del

"corso", mi sembra, siano state mante-

nute queste caratteristiche nel fronte

dei marciapiedi e nel filare di lastricato

adiacente e così anche per i bordi delle

aiuole e persino i passi carrabili sono

fatti della stessa pietra arrotondata.

Sicuramente il restauro può rendere

più bello e gradevole il luogo, ma non

va trascurato l’aspetto conservativo di

alcuni elementi, fino ad ora, caratteriz-

zanti e che, purtroppo, l’occhio fretto-

loso non coglie, con le conseguenze

che vediamo”.

Page 7: 3 settembre 2014

Dubbi fugati. Al comune di Campo-

basso la trasparenza degli atti ammini-

strativi è un optional. Anzi, è sconosciuta.

Venendo meno alle leggi in vigore. E,

però, nessuno fa niente. Anche l’inerzia è

contro legge. Ma perché risulti che la

legge sia stata violata, occorre che qual-

cuno denunci. Lo abbiamo fatto (La Gaz-

zetta del Molise del 18 giugno 2014),

continuiamo a farlo. Indicando ancora

una volta numero e data delle determina-

zioni dirigenziali in cui il dettato di legge

sulla trasparenza risulta violato. In parti-

colare, risulta disatteso l‘articolo 1 del

decreto 33/2013 che recita

testualmente: “La trasparenza e' intesa

come accessibilità totale delle informa-

zioni concernenti l'organizzazione e

l'attività delle pubbliche amministra-

zioni, allo scopo di favorire forme dif-

fuse di controllo sul perseguimento

delle funzioni istituzionali e sull'uti-

lizzo delle risorse pubbliche”. La norma

è chiara. Difficile far finta di non averla

capita e ancora più difficile continuare ad

omettere i dati relativi alla persone sin-

gole o associate, alle imprese, alle asso-

ciazioni d’imprese e quant’altri che

avendo rapporti contrattuali con l’am-

ministrazione o forniscono servizi, ne

traggono benefico. Il legislatore vuole che

tutti i cittadini sappiano dell’utilizzo delle

risorse pubbliche e possano esercitare

“forme diffuse di controllo”. Per avva-

lersi della legge il cittadino deve essere

posto nella condizione di farlo. Nel caso

che stiamo trattando, il dirigente e il fun-

zionario del Lavori pubblici che tra il 6 e

l’8 agosto scorso hanno sottoscritto le

determinazioni 363, 364, 365 e 366 ri-

guardanti la liquidazione di ingenti

somme di denaro in favore, rispettiva-

mente, dell’impresa che ha eseguito i la-

vori di sistemazione delle aree verdi

comunali, specificatamente dell’area

verde di Via Carducci (36.048,67 euro);

dell’impresa che gestisce i servizi tecnici

specialistici per il controllo dell’acque-

dotto comunale (156.674,56 euro) e

dell’impresa capofila dell’Associazione

temporanea d’impresa (Ati) che gestisce

il riscaldamento degli edifici di perti-

nenza comunale (159,871,97 +

192.036,54 euro). Somme considerevoli

che noi per primi vorremmo sapere a chi

materialmente sono state liquidate. Cosa

resa impossibile a noi e a chiunque altro

legga le suddette determinazioni diri-

genziali là dove i soggetti beneficiari

sono sostituiti dalla locuzione “vedi alle-

gato”. Ma l’allegato non c’è, e sarebbe

dovuto esserci, reso accessibile dal colle-

gamento ipertestuale, anche questo

mancante. I soldi alle imprese sono i più

esposti al rischio di corruzione se in Italia

s’è dovuti ricorrere ad istituire il com-

missario governativo anti-corruzione per

i fatti dell’Expo 2015, e in tutte le ammi-

nistrazioni pubbliche, per legge, sono

stati previsti e nominati i responsabili

della trasparenza. Strano, pertanto, che al

Comune di Campobasso l’addetto alla

trasparenza degli atti amministrativi lasci

passare a decine le determinazioni non

conformi alle norme in vigore. L’omis-

sione è nei fatti, ancorché sanzionabile.

Ma come abbiamo detto, nessuno fa

niente. Prendiamo quindi atto della re-

altà: alla base delle piccole e delle grandi

questioni morali, degli scandali, delle cor-

ruttele e delle malversazioni concorrono

sempre la scarsa trasparenza degli atti e

il mancato controllo. E fintanto non verrà

risolto questo abbinamento non c’è

legge (190/2012) né decreto (33/2013)

che tengano. I latini hanno affermato “Re-

petita iuvant” (le cose ripetute aiutano).

Staremo a vedere. Ma in tanto, a quanto

pare, non aiutano i corsi all’università del

Molise incentrati sulla trasparenza ai

quali, incredibile ma vero, prendono

parte dirigenti, funzionari, tecnici e am-

ministrativi di Palazzo san Giorgio che

ardono dal desiderio di rendere gli atti

comunali trasparenti… come carta ve-

lina!

73 settembre 2014Campobasso

Tasi e Tari, sindacatiin difesa dei redditi di pensionati e anzianiNello scorso mese di luglio le

Organizzazioni Sindacali dei

Pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e

Uilp-Uil del Molise, in conside-

razione dell’imminente sca-

denza prevista per il 10

settembre – termine entro il

quale i comuni dovranno deli-

berare le aliquote TASI –

hanno chiesto un incontro ur-

gente alle Amministrazioni Co-

munali per discutere in merito

alla definizione delle aliquote

TASI e TARI al fine salvaguar-

dare i redditi dei pensionati e

degli anziani, che come quelli

dei lavoratori dipendenti, sono

da anni esposti all’erosione del

prelievo fiscale.

Lo scorso 26 agosto 2014 le

stesse sono state ricevute dal

Sindaco di Campobasso Anto-

nio Battista e dall’Assessore al

Bilancio e alle Finanze del Co-

mune Guido Massimo Sabu-

sco.

Le delegazioni delle OO.SS.

dei pensionati in merito alla

TASI, al fine di salvaguardare

le fasce più deboli della popo-

lazione – pensionati al minimo,

famiglie numerose, disoccupati

e lavoratori percettori di am-

mortizzatori sociali – hanno

chiesto all’Amministrazione di

valutare la possibilità concreta

di applicare una riduzione/de-

trazione per le suddette cate-

gorie attraverso l’utilizzo

dell’ISEE; nell’ipotesi di appli-

cazione dell’aliquota massima

prevista per il 2014 pari allo

0,33% di riconoscere una de-

trazione pari a 100,00/120,00

euro; di valutare la possibilità

di esentare i proprietari di

prima abitazione che con l’IMU

non versavano il tributo in

quanto avevano immobili con

valori catastali molto bassi e

che, quindi, attraverso il mec-

canismo della detrazione erano

esonerati dal versamento. In-

fine si è chiesto la non applica-

zione delle sanzioni per il primo

anno di applicazione dell’impo-

sta nei casi di errato versa-

mento dovuto ad errore di

calcolo.

Le parti hanno condiviso la

scelta di non applicare alcuna

aliquota TASI sugli altri immo-

bili in quanto questi sono già

soggetti alla aliquota IMU mas-

sima pari al 10,6%. Pertanto,

anche gli inquilini (per i quali si

prevede una % di comparteci-

pazione pari al 30%) saranno

di fatto esentati.

Il Sindaco e l’Assessore si

sono riservati di valutare la

concreta applicazione delle ri-

chiesta fatte e di comunicare

tempestivamente decisioni in

merito; si sono impegnati, in-

fine, ad incontrare nuovamente

le OO.SS a partire dal pros-

simo mese di ottobre per la de-

finizione del regolamento TARI

e la definizione dell’applica-

zione della TASI per l’anno

2015.

Alla base delle piccole e delle grandi questionimorali, degli scandali, delle corruttele e delle malversazioni ci sono sempre la scarsa trasparenza degli atti e il mancato controllo

A Palazzo san Giorgio delle leggi e dei decreti se ne fregano

Con la legge 190/2012 e il Decreto legislativo 33/2013 il legislatore ha voluto che i cittadini

sappiano dell’utilizzo delle risorse pubbliche e possano esercitare forme diffuse di controllo

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GIORNALE SATIRICO

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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO

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POZZILLI. Una vicenda che ha del-

l’incredibile, per la quale è già scattata

la querela. Vittima di questa assurda

storia è una donna di Pozzilli, “raggirata”

dal postamat dell’ufficio postale di Corso

Vittorio Emanuele.

Inserita la scheda e digitato il codice,

la casalinga ha prelevato quanto neces-

sario. Successivamente, ironia della

sorte, con lo stesso denaro si è recata

ad effettuare dei pagamenti presso l’uf-

ficio postale di Venafro, dove si è vista

“sequestrare” (in quanto falsa) una delle

banconote prelevate dal postamat di

Pozzilli.

Facile comprendere la sorpresa della

diretta interessata, la quale, superato

l’imbarazzo del momento, non ha poi

esitato a denunciare l’accaduto all’Arma

dei Carabinieri. Agli inquirenti il compito

di capire come possano essere finite

delle banconote false nel postamat di

Pozzilli. Non si escludono risvolti di na-

tura penale.

113 settembre 2014Isernia

FORNELLI. Il preoccupante episodio si è verificato ieri mattina, davanti all’ufficio po-

stale di Fornelli. Seduto in macchina, l’anziano uomo stava aspettando l’orario di aper-

tura, quando due giovani del posto, palesemente in preda ai fumi dell’alcol, hanno

iniziato ad infastidirlo. Sceso dalla vettura per chiedere ai balordi di allontanarsi, il

75enne ne ha ricevuto in risposta una scarica di pugni al volto. Avvedutisi di quanto

stava accadendo, alcuni compaesani sono accorsi ed hanno chiesto l’intervento delle

forze dell’ordine. In soccorso dell’anziano sono giunti medici e volontari del 118 della

postazione di Cerro al Volturno. Grazie al tempestivo intervento dell’ambulanza del

servizio “Croce Azzurra”, il 75enne è stato trasportato al “Ferdinando Veneziale” di

Isernia, dove gli sono state riscontrate gravi lesioni al volto. Ne avrà per trenta giorni.

Nei guai sono finiti i suoi aggressori, fermati dal carabinieri e denunciati per “lesioni per-

sonali”. Per uno dei due balordi si è reso necessario un tempo di osservazione presso

il nosocomio pentro, dato l’elevato tasso di alcol riscontrato nel suo sangue.

Ritira i soldi ma 50 euro sono false

Due giovani, per futili motivi,

hanno picchiato il 75enne a Fornelli

Anziano pestato da ubriachi

FILIGNANO – Esposte all’azione distruttrice dei vandali le bellissime cap-

pellette votive che caratterizzano l’intero territorio di Filignano. Da parte

dell’amministrazione comunale urgono interventi immediati. La stupidità

umana in taluni frangenti non ha limiti ! Si prendano le bellissime e storiche

edicole votive realizzate nel corso dei decenni da parte di privati di Filignano

e frazioni come testimonianza di fede, di cultura e di particolare devozione,

e purtroppo oggetto delle mire di balordi e stupidi. In effetti tali edicole a

decine impreziosiscono ai lati le strade di tale Comune capoluogo e delle sue

numerose frazioni, frutto dei sentimenti popolari in materia religiosa. Infatti

è facile imbattersi nell’edicola dedicata alla Madonna o a Gesù o a Santi ve-

nerati in loco, e sono tutte decisamente attraenti. C’è quella realizzata in

marmo, l’altra in pietra lavorata, l’altra ancora rivestita in mattoni e tutte

con altare al centro sormontato dall’immagine sacra oggetto di devozione.

A costruirle o commissionarle nel corso del passato sono stati privati citta-

dini di Filignano, Cerasuolo, Valle, Mennella, Mastrogiovanni, Collemacchia,

Valerio ect. ed oggi tali edicole sono presenti a decine sull’intero territorio

comunale, tanto da essere state definite a ragione tra “le eccellenze” di Fili-

gnano e dintorni. Ebbene, siccome la stupidità umana -come si diceva in aper-

tura- non ha limiti, ecco che qualcuno da un po’ di tempo si diverte a

distruggere e rovinare tali tempietti sacri ! Per verificare il fattaccio basta re-

carsi alla frazione Cerasuolo e sul lato sinistro della strada d’ingresso alla fra-

zione ci s’imbatte in una suggestiva edicola in onore della Madonna

purtroppo coi vetri protettivi rotti perché centrati da pietre o forse da colpi

di fucile ! Uno spettacolo nient’affatto bello, offensivo della fede popolare e

frutto certamente di qualche mente particolarissima ! Ovvio a questo punto

il da farsi : sostituire i vetri lesionati e restituire decoro all’edicola in que-

stione, e ad eventuali altre assaltate da siffatti vandali, in ossequio alla devo-

zione popolare. A chi spetta intervenire ? Al privato proprietario dell’edicola

se presente in loco e in vita, viceversa al Comune di Filignano. In ogni caso

lo scempio ed il vandalismo vanno rimossi a tempo di record sia per una

questione di fede e sia per rispondere coi fatti ai tizi che amano calpestare

il sentimento popolare.

Vandali hanno sfondato i vetri a Filignano

delle bellissime edicole votive

Distrutte le cappellette votiveAutovelox, struttura illegittima

ISERNIA. Nei locali della FIADEL,

in Isernia, si è svolta la conferenza

stampa sulla grande vittoria che ha ot-

tenuto l’Associazione Sindacale FIA-

DEL, il Comitato PRO TRIGNINA, il

PCL Molise, l’Associazione Capon-

netto, che sin dal mese di febbraio

2011 hanno rilevato le gravissime ille-

gittimità perpetrate dal Comune di

Cantalupo nel Sannio a carico dei cit-

tadini a mezzo un Autovelox illegit-

timo.

Come in tanti ricorderanno quel Co-

mune ha sempre operato illegittima-

mente, dapprima imboscando un

Autovelox all’interno di un’auto tipo

“Panda” di colore bianco parcheggiata

lungo la SS. 17, solitamente nei pressi

del bivio per Cantalupo e poi addirit-

tura con un Autovelox a postazione

fissa installato illegittimamente sem-

pre lungo la SS. 17, nei pressi del

bivio per Macchiagodena. Cantalupo

nel Sannio con quell’Autovelox, ben-

ché illegittimo (quello mobile e quello

fisso), ha incassato centinaia e centi-

naia di migliaia di Euro; era diventato

un incubo per gli automobilisti. Final-

mente l’incubo è finito!E questo grazie

alla FIADEL ed al Comitato PRO TRI-

GNINA che hanno segnalato le illegit-

timità, ma soprattutto grazie al Vice

Prefetto Vicario della Prefettura di

Isernia Dott.ssa Caterina Valente che

all’epoca verificò di persona le illegit-

timità ed immediatamente emanò il

provvedimento di spegnimento del-

l’Autovelox. Il Consiglio di Stato gli ha

dato e ci ha dato ragione. Il Consiglio

Stato ha detto, tra l’altro, che quell’Au-

tovelox non era necessario anche

perché in quel tratto di strada non si

era verificato alcun incidente stradale

tale da richiedere la presenza dell’Au-

tovelox; smentendo, quindi, il Co-

mune di Cantalupo nel Sannio che si

è sempre fatto forte che il suo Autove-

lox serviva a prevenire gli incidenti

stradali. Il Comitato PRO TRIGNINA

e l’Associazione FIADEL hanno an-

nunciato che a breve, previa informa-

zione alla popolazione,

intraprenderanno un’azione collettiva

al fine di far risarcire tutti quei cittadini

che all’epoca, confidando sulla bontà

degli atti posti in essere dalla Pubblica

Amministrazione, non si opposero ai

verbali ricevuti, ma preferirono pa-

gare. Ebbene quei cittadini ad avviso

delle associazioni hanno diritto ad es-

sere rimborsati.

La Fiadel è tornata sull'impianto di Cantalupo bocciato dal Consiglio di stato

Particolare disavventura capitata a una donna di Pozzilli che ha prelevato al Postamat

Page 12: 3 settembre 2014

CAMPOMARINO. Non c’è tregua

sulla gestione dell’ambiente e del-

l’igiene urbana a Campomarino Lido.

Da un residente ed attivista come

Salvatore Veneziano la denuncia di

un episodio singolare. “Un caso

strano si è verificato a Campomarino

Lido e precisamente nelle isole eco-

logiche di prossimità in via Fratelli

Cervi e via Amendola. Ormai da

circa 2 settimane sono spariti i cas-

sonetti per la raccolta della carta, del

vetro e dell’umido. Si potrebbe pen-

sare a un furto, danneggiamento op-

pure sono stati spostati in altra sede

dagli addetti al servizio. Tutto questo

a noi comuni mortali non è dato sa-

pere ma comunque dovrebbe essere

un nostro diritto poter conferire i rifiuti

negli appositi contenitori. Qualsiasi

cosa sia avvenuta credo che un

tempo di due settimane sia suffi-

ciente per risolvere il problema.

Certo tutto questo sarebbe stato

possibile in un altro posto ma noi qui

parliamo di Campomarino Lido.

Questa volta volutamente non ho se-

gnalato il problema perché volevo

proprio vedere se gli addetti alla rac-

colta, il responsabile del servizio

(penso che esista) oppure chi in Co-

mune si occupa dell’Ambiente

avrebbero risolto direttamente. Sem-

bra proprio che al Lido qualsiasi pro-

blema, seppur piccolo, diventa un

macigno. Forse qualcuno non si è

accorto neppure che durante questi

due mesi i cassonetti erano stra-

colmi e i sacchi venivano abbando-

nati a terra facendo la gioia di cani,

gatti e roditori. Una vera raccolta dif-

ferenziata al Lido ormai è pura uto-

pia. Sarebbe bello conoscere anche

i risultati ottenuti e il numero di san-

zioni fatte durante il controllo dell’ab-

bandono incontrollato di rifiuti

previsto nel Progetto Obbiettivo De-

libera n.95 del 03/07/2014”.

12

3 settembre 2014 Termoli

Ancora un litigio in spiaggia

CAMPOMARINO. Ancora una volta turisti e bagnanti provenienti

dalla vicina Puglia si sono resi protagonisti del solito far-west in spiag-

gia, ma stavolta si è davvero rischiato che la questione degenerasse.

Una coppia di trentenni provenienti dalla Daunia, probabilmente al-

ticci, hanno seminato il panico sull’arenile.

Prima un bisticcio con una famiglia; dopo aver dato fastidio a una

donna che stava sotto l’ombrellone, hanno avuto da ridire anche sul

successivo intervento del marito.

Dalle parole ai fatti, c’è passato davvero poco tempo e uno dei ra-

gazzi ha estratto un coltello con cui ha minacciato l’uomo. A cercare

di interrompere una contesa che poteva costare un’aggressione san-

guinolenta è stato uno dei bagnini di un noto lido balneare di Campo-

marino Lido, che si è intromesso nella vicenda, cercando di riportare

la calma.

La condizione ebbra del contendente più fumantino ha reso neces-

sario invece che arrivasse a sirene spiegate la gazzella dell’Arma dei

carabinieri, coi militari della locale stazione costretti per l’ennesima

volta a intervenire per litigi e zuffe in spiaggia. Infatti, la tensione era

salita alle stelle. Identificati i protagonisti della tenzone, ora toccherà

agli investigatori decidere eventuali responsabilità penali e provve-

dere alle relative denunce a piede libero

TERMOLI. Ha preso il via ieri

sera alla galleria civica d’arte

contemporanea di Termoli la set-

timana della città murata, la ma-

nifestazione culturale e

fotografica organizzata dal Lions

club Termoli Host.

Sette giorni scanditi dalla pre-

miazione del concorso, dalla mo-

stra degli scatti che vi hanno

partecipato e in conclusione, do-

menica prossima, il convegno in

cui si approfondiranno le temati-

che, le caratteristiche e le pro-

blematiche della cinta muraria

del borgo antico.

Ad aggiudicarsi dalle mani del

presidente Antonio Plescia il ri-

conoscimento è stata Viviana

Mucelli, con le foto dal titolo:

Mater Geometrica, lo schiaffo di

Nettuno e Sfumature crepusco-

lari.

La mostra è stata inaugurata

subito dopo e rimarrà allestita a

disposizione di chiunque volesse

visitarla dalle 18 alle 23 da oggi

a domenica prossima.

I lavori fotografici che hanno

partecipato all’ iniziativa del

Lions Club Termoli Host, sono

state valutate da una giuria qua-

lificata e rappresentano le Mura,

il Mare, le Dune.

Le fotografie intendono rappre-

sentare questi luoghi, i soggetti

caratteristici, significativi, origi-

nali o suggestivi, idonei a valoriz-

zare l’identità del nostro

territorio. Al primi tre classificati

sono state consegnate delle

opere letterarie, al vincitore del

concorso, inoltre, un buono ac-

quisto presso un’attività commer-

ciale. L’ iniziativa è patrocinata

anche dalla Regione Molise,

dalla Provincia di Campobasso,

dal Comune di Termoli e dall’

Unitre Università delle Tre Età.

TERMOLI. Dopo la tappa dello scorso

anno è tornata in Molise la seconda Caro-

vana della memoria e della diversità lingui-

stica, organizzata dall’Associazione

LEM-Italia in collaborazione con l’Univer-

sità degli Studi di Teramo e numerose isti-

tuzioni. Iniziativa itinerante che sta

attraversando l’Italia da Nord a Sud alla

scoperta di minoranze linguistiche storiche,

di nuovo insediamento e non territoriali, e

si aprirà anche alla dimensione dialettale.

Il filo conduttore di questa seconda edi-

zione sarà una riflessione su come infor-

mare la più ampia opinione pubblica circa

il valore (culturale, sociale, economico, am-

bientale) della diversità linguistica e cultu-

rale. Per sollecitare il dibattito, a ogni tappa

la Carovana perseguirà in particolare due

azioni: la presentazione in prima assoluta

dell’opera 99 domande su “Diversità lingui-

stica & diritti linguistici” (a cura di Associa-

zione LEM-Italia e Cooperativa sociale

Futura onlus, agosto 2014) e la presenta-

zione del portale web Parchi EtnoLinguistici

d’Italia®. Il dibattito che scaturirà da que-

ste presentazioni costituirà la materia

prima degli Atti del convegno itinerante Ot-

tave Giornate dei Diritti Linguistici (GDL

2014). Si tratterà quindi di un convegno as-

solutamente partecipativo, a evidenziare

l’incontro e la dialettica tra il mondo acca-

demico e il territorio.

La Carovana 2014 è un’occasione d’in-

contro tra operatori, studiosi, studenti e ap-

passionati della diversità linguistica e

culturale italiana, europea e mediterranea.

E come per la prima edizione, saranno rac-

colte lungo il percorso numerose testimo-

nianze, individuali e collettive, che

andranno a comporre un film documenta-

rio che sarà presentato nel maggio 2015 in

occasione del Primo Congresso Mondiale

dei Diritti Linguistici (www.associazionele-

mitalia.org), di cui questa Carovana rappre-

senta, anche, un’esperienza preparatoria.

Nella tarda mattinata di oggi i promotori

hanno fatto scalo a Termoli, in corso Um-

berto I, dove sono stati accolti dall’inse-

gnante Fernanda Pugliese, fulcro dei

progetti di minoranza linguistica in Molise.

Assieme a loro anche Giorgio Pagano, ar-

tefice dello sciopero della fame da 50 giorni

in difesa della lingua italiana, contro la de-

cisione assurda del Politecnico di Milano di

vietare l’uso di libri nella nostra lingua. Que-

sta seconda edizione è dedicata alla me-

moria di Laura Aga-Rossi, scomparsa nel

2011. Intellettuale poliedrica coinvolta sia

in un’importante esperienza di avanguar-

dia artistico-letteraria sia nel recupero e ri-

scoperta delle proprie radici

linguistico-culturali, l’opera di Aga-Rossi in-

carna una sintesi ideale di tradizione e con-

temporaneità.

Lungo l’intero itinerario della Carovana

saranno presenti le principali pubblicazioni

di Laura Aga-Rossi per divulgare la sua at-

tività, la sua scrittura e promuovere un pro-

getto di borsa di studio a lei intitolata.

A Campomarino una vera e propria

zuffa originata da bagnanti pugliesi

Campomarino, Lido senza bidoni

La carovana della linguaHa preso il via alla galleria d'arte

civica la settimana della 'città murata'

Termoli, scatti d'autore

La difesa dell'italiano e delle minoranze

nell'iniziativa itinerante dell'università teramana

In alcune zone sono letteralmente spariti i cassonetti dell'immondizia

Page 13: 3 settembre 2014

TERMOLI. Un incontro con i

commercianti, diretti interessati dai

lavori di riqualificazione che riguar-

deranno l‘area del corso Nazionale

e Piazza Monumento. Il sindaco

Angelo Sbrocca ha accolto nella

sala consiliare del Comune di Ter-

moli tutti i titolari delle attività com-

merciali presenti sul corso

Nazionale per ascoltare le loro

idee e le loro proposte riguardo al

progetto avallato dalla precedente

amministrazione comunale.

I commercianti hanno espresso i

loro timori riguardo le modalità di

svolgimento dei lavori e i tempi di

consegna degli stessi. Alcuni

hanno riferito le loro idee riguardo

la dislocazione di alberi, piante, ar-

redi fissi e mobili ma, in linea di

massima, a preoccupare maggior-

mente gli esercenti del centro è la

paura di perdere parcheggi, e

quindi clienti, nelle aree limitrofe

alle loro attività commerciali.

Il sindaco Angelo Sbrocca, dopo

aver ascoltato le diverse istanze

ha spiegato ai presenti che ha

analizzato le immagini del corso

Nazionale, fin dalla sua costru-

zione nel 1800 e non erano previ-

ste nè panchine, nè piante o alberi,

ma nonostante ciò il progetto pre-

sentato al Comune verrà attuato

secondo quanto stabilito. “Stiamo

valutando la possibilità di appor-

tare alcune modifiche non rile-

vanti“, ha detto il primo cittadino.

I lavori, che dovevano avere ini-

zio oggi, primo settembre, ma che

sono stati posticipatiper poter ga-

rantire ordine in concomitanza con

la riapertura delle scuole il 10 set-

tembre, procederanno per step.

“Abbiamo chiesto al direttore dei

lavori di chiudere il corso per gradi

– ha spiegato il sindaco Sbrocca –

la prima tranche di lavori riguar-

derà la zona che va da via Roma a

via Sannitica, la seconda da via

Sannitica a via XX Settembre, la

terza da via XX Settembre a

piazza Monumento compresa”.

Saranno garantite corsie libere

per poter accedere alle attività

commerciali, mentre per il carico e

scarico si procederà dalle vie re-

trostanti.

Il sindaco Sbrocca ha spiegato

anche che è volontà dell’attuale

amministrazione comunale l’indivi-

duazione e la costruzione di un

parcheggio in una zona centrale

della città “Abbiamo già fatto una

riunione per la valutazione di

un’area – ha spiegato il primo citta-

dino – ma stiamo aspettando

l’esito di alcune verifiche per po-

terlo rendere noto. Nel frattempo ci

stiamo attivando per il recupero e

la riapertura del parcheggio di via

Campania dove sono disponibili

188 posti“. Alcuni esercenti hanno

espresso il desiderio di estendere i

lavori di riqualificazione fino al-

l’area della Madonnina e lungo l’in-

tero Corso Umberto I e il sindaco

Sbrocca ha spiegato che è anche

sua volontà ma questo verrà fatto

in seguito ad un’attenta valuta-

zione del piano del traffico e dopo

aver trovato una nuova tranche di

finanziamenti. Altro problema sol-

levato dai commercianti è stato

quello relativo alla presenza di

mendicanti in piazza Monumento,

il sindaco ha spiegato che si pro-

cederà per quanto nelle possibilità

del Comune, inoltre i nuovi lam-

pioni che saranno collocati in

piazza saranno i così detti ‘lam-

pioni intelligenti’ dotati quindi di un

sistema di videosorveglianza e fi-

lodiffusione.

“Si potrà chiedere di estendere

questo sistema anche lungo tutto

corso Nazionale – ha aggiunto il

primo cittadino – ma invito tutti voi

esercenti e tutti i cittadini di Termoli

a contribuire con il controllo so-

ciale, che è quanto di più civile ed

efficace in questi casi”. Infine la

proposta di dislocare lungo il corso

Nazionale opere d’arte dell’artista

Benito Jacovitti, nato a Termoli e

elemento di curiosità tra i turisti è

stata ben accolta dal sindaco

Sbrocca che ha spiegato di aver

già pensato a questa possibilità

ma che verrà valutata, anche in

base alla disponibilità economica,

in un secondo momento, quando

cioè si procederà alla scelta degli

arredi urbani.

TERMOLI. Sempre più florida

l’attività delinquenziale, catego-

ria furti in appartamenti, da

parte dei soliti ignoti. Ultima in

ordine di tempo quella portata a

termine, e anche con un buon

bottino, nel centralissimo Corso

fratelli Brigida nell’ultimo fine

settimana. A raccontarci il fatto

è la stessa vittima: “Sono tor-

nato a casa e mi sono diretto in

salotto per sedermi sul divano e

vedere la televisione – ci ha

detto – e non ho avuto nessun

sentore che qualcosa di strano

fosse successo, anche perché

in sala tutto era al posto suo. Il

furto lo abbiamo scoperto qual-

che ora più tardi, appena tornata

a casa mia moglie, la quale en-

trando in camera ha visto alcuni

oggetti fuori posto e avendo lei

tutto sotto controllo, ha notato

degli oggetti di valore per terra,

biancheria fuori posto e ha così

pensato di chiamarmi dicendomi

che ci avevano fatto visita i ladri.

Infatti, subito dopo abbiamo no-

tato che mancavano soldi, una

discreta cifra, e diversi oggetti in

oro di mia moglie, un bel bottino

di svariate migliaia di euro.

Io abito al primo piano e sono

entrati dal balcone sul retro

della cucina indisturbati perché

sicuramente hanno agito tra le

14 e le 17, un orario tranquillo

dove in generale, soprattutto

d’estate, le persone vanno a ri-

posare e quindi meno atten-

zione e lavoro indisturbato per i

malintenzionati.

Fatto sta che i topi di apparta-

mento non conoscono crisi eco-

nomica o periodi di ferie, la loro

industria è sempre fiorente e

sempre a spese del povero e

ignaro cittadino

13

3 settembre 2014Termoli

Furti, escalation senza sostaVigili fanno incetta di auto

Lavori al Corso, tutti d’accordoDopo l'incontro tra le parti si è sbloccata l'annosa vicenda

TERMOLI. Qualcuno s’è mosso

per far smettere il modo inurbano

di parcheggiare le proprie autovet-

ture in un angolo già angustio di

suo, quello tra via Diaz e via San-

nitica. Lì, infatti, ogni santissimo

giorno bisogna fare delle acroba-

zie per riuscire a fare la curva.

Non c’è nessuna giustificazione

che tenga in quel modo e sia su un

lato che sull’altro, in prossimità

della curva, non si parcheggia e

basta; ieri per via di due auto di

grossissima cilindrata una di que-

ste è stata anche strisciata e il

caos è stato totale perché sono

stati chiamati i vigili e con loro il

carro attrezzi sono stati costretti a

chiudere la strada per togliere le

autovetture, con deviazione e

quello che ne conseguiva del traf-

fico.

Quindi, multa salatissima e sa-

crosanta per chi questa volta ha

pagato per tutti: il fatto che non si

trovano parcheggi non autorizza

alcuno a fare di testa propria fre-

gandosene del prossimo.

Tra via Diaz e via Sannitica troppi parcheggi fuori dagli spazi

A Termoli i ladri visitano costantemente le case di ignari cittadini

Page 14: 3 settembre 2014
Page 15: 3 settembre 2014

Se ne è parlato nel corso di un con-

vegno sullo sport. A moderare il se-

minario il professor Giovanni de

Gaetano, responsabile del Diparti-

mento di Epidemiologia e Preven-

zione dell’IRCCS Neuromed.

“Studiare gli stili di vita ed in questo

caso la Dieta mediterranea – ha spie-

gato de Gaetano – presuppone un

approccio multidisciplinare. L’attuale

sistema sanitario nazionale è impo-

stato sulla malattia, impiegando solo

il 4% delle risorse in prevenzione, ma

non sul mantenimento dello stato di

salute. Il nostro programma di ricerca,

Moli-sani, è pensato per potenziare la

salute e prevenire le ricerche. Biso-

gna coinvolgere – ha poi detto de

Gaetano – l’individuo nella cura della

struttura e delle funzioni dell’organi-

smo umano e nella prevenzione delle

malattie; per questo è bene cono-

scere i fattori di rischio e le migliori

pratiche per preservare il nostro or-

ganismo dalle malattie. Ed è proprio

per questo – ha concluso de Gaetano

- che vogliamo discutere di questi

temi con dei ragazzi che domani sa-

ranno i gestori della nostra società;

proprio perché la salute non è un pro-

blema del Ministero dedicato bensì di

coloro che si occuperanno di gestire

la società”. L’essenzialità di predi-

sporre un costante monitoraggio

delle condizioni socio economiche di

un Paese al fine di realizzare ade-

guati programmi di salute è stato sot-

tolineato dalla sottoressa Licia

Iacoviello, Capo del Laboratorio di

Epidemiologia Molecolare e Nutrizio-

nale dell’IRCCS Neuromed, che ha il-

lustrato la relazione di dipendenza tra

l’alimentazione, l’attività fisica e la sa-

lute tramite i risultati prodotti dallo stu-

dio Moli-sani. “I determinanti socio

economici sono considerati indici di

progresso di un paese – ha detto Ia-

coviello che ha poi illustrato i fattori di

rischio e di protezione per la salute e

l’importanza della Dieta mediterranea

diventata patrimonio immateriale

dell’umanità. I fattori di protezione

quali l’attività fisica e la Dieta mediter-

ranea – ha spiegato Iacoviello - inci-

dono non solo sulla salute ma anche

sulla spesa sanitaria di una nazione

in quanto riducono il rischio di amma-

larsi e di morte; purtroppo solo il 30%

della popolazione segue un livello mi-

nimo di attività fisica che non è suffi-

ciente a garantire il mantenimento

dello stato di salute. Se poi all’attività

fisica, moderata o intensa, aggiun-

giamo la giusta alimentazione pos-

siamo davvero prevenire l’insorgenza

di numerose malattie cardiovascolari,

oncologiche.

La Dieta mediterranea – ha conti-

nuato Iacoviello risulta essere la mi-

gliore con le sue cinque porzioni di

frutta e verdura a giorno, il consumo

di pesce e la riduzione di grassi e

carne”.

Purtroppo però la crisi economica,

che ha allontanato i cittadini dai cibi

freschi e sani verso i cibi supercalorici

perché meno costosi, ha condizio-

nato fortemente le abitudini alimentari

e di vita. La dottoressa Marialaura

Bonaccio, ricercatrice presso il Labo-

ratorio di Epidemiologia Molecolare e

Nutrizionale, ha illustrato il rapporto

costo-benefici dell’adesione alla

Dieta mediterranea. “La salute si

muove oggi per fasce di reddito – ha

detto Bonaccio – in questo contesto

le abitudini di vita risultano essere mi-

gliori nelle fasce alte della società

vale a dire nei ceti più agiati econo-

micamente. Questo è il profondo di-

vario che ha tracciato la crisi

economica a causa della quale oggi il

costo del cibo fresco, della frutta,

della verdura e delle sane abitudini di

vita hanno lasciato il posto a quelle

più economiche e meno salutari. No-

nostante la Dieta mediterranea sia

nata dalle fasce più povere della so-

cietà, ed in particolare dal Sud Italia,

oggi viene seguita prevalentemente

dalla fasce più ricche indipendente-

mente dal grado di istruzione. Dai dati

raccolti - ha continuato Bonaccio – si

evince che nel 2005 solo 34% della

popolazione seguiva una dieta ali-

mentare equilibrata per arrivare nel

2007 ad un picco negativo del 19%.

Questo porta non solo ad avere una

popolazione più a rischio ma anche a

costi sanitari sempre più alti per il

Paese. Oggi il livello di ricchezza in-

fluisce sull’alimentazione e, lo ab-

biamo visto anche in Molise,

l’aumento della povertà può produrre

seri rischi per la salute”.

15

3 settembre 2014Opinioni

Il messaggio per la IX giornata del Creato dal tema “Educare alla cu-

stodia del creato,per la salute dei nostri paesi e delle nostre città” nasce

dalla redazione delle due Commissioni Episcopali della CEI: quella per il La-

voro, Giustizia, Pace e Creato, guidata dall’arcivescovo di Campobasso –Bo-

jano S.E. mons. GianCarlo Bregantini e quella per l’Ecumenismo e il Dialogo,

guidata da S.E. mons. Mansueto Bianchi. In Molise la giornata sarà Cele-

brata sabato 13 Settembre in unione con la Giornata Mondiale per il Tu-

rismo. Citando nell’incipit Osea, i vescovi italiani intendono richiamare

l’attenzione su un problema grave e gravoso per l’umanità. La nostra terra

non ha armonia, vessata e distrutta dai consumismi imperanti che ne

hanno distrutto il delicato e osmotico equilibrio. Il cerchio della vita è spez-

zato e il giardino affidato da Dio all’uomo, affinché ne fosse custode respon-

sabile è devastato dagli egoismi umani. Il messaggio per la nona giornata

per la custodia del creato che si celebra il 1° settembre recepisce le esor-

tazioni di papa Francesco e le estende a tutti i cristiani. Il giardino è stato

violato da un degrado esterno che “manifesta la corruzione interiore e dei

valori fondativi della vita”. A voler significare che la corsa sfrenata verso la

bellezza e il benessere ci hanno fatto dimenticare il senso dell’armonia e

della misura, della cultura e della sapienza antica , dirottando tutti gli inte-

ressi dell’essere umano verso un appagamento solo epidermico e superfi-

ciale dei propri piaceri bestiali. Eppure religioni e filosofie, da sempre, hanno

ammonito il genere umano invitandolo ed esortandolo a perseguire vie di

perfezione interiore, in cui la parola comunità sostituisse il termine egoismo.

I vescovi denunciano apertamente la sete del profitto che spinge l’uomo

ad azioni di violenza contro il territorio in cui abitiamo. I nuovi messaggeri

di morti, astuti e subdoli mafiosi, agiscono su terreni dell’ecomafia che fanno,

almeno in apparenza, poco rumore, ma che di certo condannano a morte

migliaia di persone. Ecco allora il richiamo al senso di responsabilità che

deve penetrare nel cittadino, giungendo a formare, soprattutto nelle nuove

generazioni, “una adeguata coscienza della gravità del problema”. In questa

estate, ribadiscono i presuli, anche se storditi dai frastuoni di discoteche o

di luoghi di divertimento, abbiamo assistito, inermi, a manifestazioni spa-

ventosi di questo disastro ecosistemico: bombe d’acqua, escursioni termiche

spaventose, interi territori messi in ginocchio. Pur prestando i primi soccorsi,

la comunità nazionale ed internazionale non si interroga debitamente sulle

cause di tali fenomeni, di sicuro ascrivibili ed imputabili ad un comporta-

mento inquinante da parte della razza umana, l’unica sul pianeta terra che

in una manciata di anni, sta riuscendo a distruggere un’opera creativa di

milioni di anni. Ecco dunque l’esortazione alla fondazione di una ” vera

cultura preventiva”, che potrebbe almeno iniziare, anche se con grave ri-

tardo, a proporre elementi di discussione critica su questa violazione ab-

norme del giardino di Dio. Anche se cresce la coscienza ecologica,

ammettono i vescovi, bisogna scegliere tra una industrializzazione selvaggia

e la garanzia di un ambiente sostenibile, in un dissidio che coinvolge i po-

tenti della terra. I vescovi esortano la chiesa locale ad un impegno concreto

verso questi tre impegni: “la coscienza di un impegno culturale; la denuncia

davanti ai disastri; la rete di speranza nel futuro.” L’educazione ad essere

custodi del creato passa attraverso una “conversione ecologica” che, deve

condurre ad apprezzare la vera bellezza e lo stupore dinanzi alle sue me-

raviglie. E’ la sfida nei confronti di una società epidermica ed anestetizzata

che non confida e non si affida ai veri valori ma che è diventata sempre

più vittima di stereotipi dettati dagli organismi di controllo sociale e media-

tico: Internet e i nuovi media. Contro una economia dello sfruttamento è il

tempo di costruire una capacità lavorativa che non violi e sfrutti la terra

ma che ne valorizzi le potenzialità: chiaro è il riferimento alla rete che si

deve creare tra il rispetto dell’ambiente, l’agricoltura, il turismo e il benessere

sociale. Il monito è all’unità che oggi è sinergia, capacità di fare rete. Il male,

si legge tra le righe del messaggio, si serve della divisione per colpire e

ferire a morte i figli di Dio e il luogo creato per loro dal Dio dell’Amore. Avere

il coraggio di prendere posizione, di denunciare il male provocato da chi

senza coscienza ed egoisticamente tende a violare l’armonia del creato. La

coscienza del cristiano impone un nuovo e sempre più fervente impegno

nel sociale, avendo il coraggio di essere “sentinella” in ogni momento, se-

gnalando le piccole grandi violazioni a cui sottoponiamo l’ambiente. In-

somma i vescovi esortano a far leva sulla responsabilità sociale della

persona umana che deve essere “rete”. Sintomatico è l’invito a cambiare

stile di vita, cambiamento testimoniato costantemente dall’operato di Fran-

cesco che riafferma con forza la dignità di un cristianesimo vissuto nell’im-

pegno. I vescovi concludono il messaggio affidandolo ai giovani, sentinelle

vigili ed efficaci. Esortazioni di scottante attualità: fondare la propria vita

sulla semplicità, ritornando alla sobrietà dei nostri anziani significa ripensare

ad un futuro che, proiettato verso nuovi spazi, custodisca e conservi il creato.

Un messaggio importante da diffondere e discutere, prima che sia troppo

tardi, per avere il coraggio di iniziare un cammino di conversione verso la

vera bellezza che è armonia tra gli uomini nel giardino creato dal Padre.

Si è svolta domenica 31 agosto l’edizione 2014 della Coppa d’Oro Matese,

manifestazione libera di regolarità ed abilità per auto d’epoca giunta al suo 5°

anno ed organizzata dal Club Gli Amici delle Auto d’Epoca presieduto da

Antonio Aufiero. Le vetture hanno sostato sin dalla mattina lungo le strade di San

Massimo dove la comunità locale ha potuto apprezzare i vari modelli d’epoca

e sportivi giunti anche da regioni limitrofe. Sono stati oltre 20 gli equipaggi al

via che si sono impegnati dapprima su una serie continua di brevi percorsi da

superare in tempi prestabiliti e quindi si sono diretti sul pianoro di Campitello

Matese dove era stato posto il traguardo; a seguire prova di abilità con il Minigolf

per i navigatori e quindi momento conviviale presso un agriturismo del posto

dove oltre 40 persone con mogli, fidanzate e figli al seguito, hanno trascorso

una splendida giornata accomunati dalla stessa passione. Gli equipaggi giunti

da fuori regione hanno sottolineato le bellezze naturali della zona, gradendo

l’aspetto di sana competizione che è alla base della Coppa e pertanto obiettivo

centrato dal Presidente del Club Tonino Aufiero che insieme ai suoi figli Alberto

e Francesca e ai tanti collaboratori ogni anno intende unire l’aspetto sportivo a

quello turistico in una zona bellissima della nostra regione che meriterebbe

maggior riguardo ed un adeguato rilancio in termini di valorizzazione del ter-

ritorio. Sono state apprezzate tante autovetture: Fiat X19 Dallara di Carmine

Mancini - Fiat Barchetta di Rignanese Mario – Alfetta GTV 2000 Modello

Strada di Margiotta Christopher – Alfa Romeo 146 TS di Santelia Valentino –

Fiat 600 di Di Tota Guido – Alfa Romeo Duetto 1750 di Catolino Antonio – In-

nocenti Mini Minor MK3 di Nucciarone Vittorino – Lancia Fulvia di Di Rito Maria

Loreta – Alfa Romeo Duetto di Palladino Antonio – Alfa Romeo Spyder di Libe-

rato Cameli solo per citarne alcune. La premiazione finale ha visto come sem-

pre dei riconoscimenti per tante autovetture, mentre la classifica finale ha sorriso

all’auto nr. 27 di Bruno La Guardia di Trivento su Fiat 600 del 1958, seguito

dall’Alfa Romeo Giulietta del 1963 di Di Nardo Giovanni, mentre terzo si è po-

sizionata la Volkswagen Maggiolino Cabrio del 1972 di Riccardi Enrico.

Appuntamento alla prossima edizione del 2015 per una manifestazione che

riesce sempre a raccogliere nuove adesioni e che, nelle intenzioni degli organiz-

zatori, potrà essere ulteriormente incrementata con l’inserimento in un calen-

dario di eventi a livello nazionale.

Auto d’epoca, Bruno La Guardiadomina la 5^ edizione della Coppa d’Oro Matese

Il messaggio per la Giornata del Creato

Giovanni

de Gaetano

“Dieta Mediterranea e sport: quando la crisieconomica minaccia uno stile di vita”

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