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  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    La Gestione per Processi

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Due possibili modi (complementari) di leggere

    un

    Azienda

    Attraverso lesame della sua struttura organizzativa

    (organigramma, analisi delle posizioni e descrizione delle mansioni)

    si evidenziano le responsabilite i compiti

    si evidenzia come si realizzano iprodotti/servizi per gli utenti (clienti)

    Attraverso l

    analisi dei processi

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Necessit e limiti di una struttura organizzativagerarchico-funzionale

    Necessit:

    Definire le responsabilit

    Definire i compiti

    Assicurare la possibilit di rispettare le prescrizioni normative

    Limiti:

    Non orientata al cliente (destinatario dei servizi)

    Autoreferenziale/rigida

    Meccanismi di decisione e comunicazione lunghi ...

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Vantaggi di un approccio di gestione per processi

    Integrazione delle politiche e degli obiettivi con requisiti dei clienti esterni/

    interni

    Si pu capire se e dove si crea valore per i cittadini/clienti

    La gestione delle prestazioni orienta le decisioni direzionali (pianificazione,

    controllo, gestione varianze)

    ..

    Ma cosa sono i processi di un

    azienda?

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Definizione di processo (autori vari)

    PER PROCESSO INTENDIAMO LA SEQUENZA DI ATTIVITA NECESSARIE PER GESTIRE UNA

    RISORSA DURANTE IL SUO CICLO DI VITA DALLA PIANIFICAZIONE ALL

    ACQUISIZIONE ALLATRASFORMAZIONE, ALLA SPEDIZIONE

    UN PROCESSO E UNA SERIE SISTEMATICA DI ATTIVITA DIRETTE AL RAGGIUNGIMENTO DI

    UN OBIETTIVO, INCLUDENDO TUTTE LE FUNZIONI, DI FABBRICAZIONE E NON

    UNA CONCATENAZIONE DI COMPITI REALIZZATI PER MEZZO DI RISORSE; PERSONE,

    APPARECCHIATURE, INFORMAZIONI, PROCEDURE, IN UN DATO RISULTATO FINALE

    UNA SERIE DI ATTIVITA O FASI CHE PORTANO ALLA TRASFORMAZIONE DI UN INPUT IN UN

    OUTPUT. QUESTO OUTPUT DEVE POSSEDERE UN VALORE AGGIUNTO RISPETTO ALL

    INPUT

    INIZIALE

    INSIEME DI PUNTI DECISIONALI COLLEGATI DA CONOSCENZE COMUNI E DA INFORMAZIONI

    CHE SI SPOSTANO TRA DI ESSI

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Un Modello di processo

    PROCESSO

    metodi manodoperaaddestramentomotivazione

    mezzi obiettivi e

    rendimentiattesi

    ANALISI

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    La Catena Cliente/Fornitore

    PROCESSO

    ES

    IGENZE

    PROCESSO

    ES

    IGENZE

    AUTODIAGNOSI

    PROCESSO

    INGRESSI USCITE

    FORNITORE GESTORE CLIENTE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    8/217Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Esempi di entit in uscita:

    - fattura

    - software per calcoli

    - veicolo manutenuto- dispositivo medico

    - combustibili

    - ecc.

    Impossibile visualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riavviare il computer e aprire di nuovo il file. Se viene visualizzata di nuovo la x rossa,potrebbe essere necessario eliminare l'immagine e inserirla di nuovo.

    Insieme di attivitcorrelate o interagenti

    che trasformanoelementi in entrata in

    elementi in uscita

    Processo

    Elementi inentrata

    Elementi in uscita

    possibilit di

    misurazione

    Trasformazione che d valoreaggiunto e pu coinvolgere:

    - personale

    - disponibilit finanziaria

    - mezzi e apparecchiature

    - tecnologie

    - metodologie

    Schema di processo

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    9/217Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Ogni attivit consiste nella trasformazione di qualcosa (input) in qualcosa

    di maggior valore (output)

    INPUT OUTPUT

    Un insieme di tali attivit finalizzate ad ottenere un determinato risultato(o prodotto) pu essere definito processo

    Prodotto del

    processo

    I processi operativi

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    10/217Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Individuare un processo significa individuare un certo numero di attivit

    interconnesse finalizzate alla realizzazione di un certo servizio/prodotto

    output) che pu a sua volta essere input di altri processi

    Insieme di attivit operative

    input

    input

    input

    input

    output

    Raggruppamento delle attivit in processi

    PROCESSO A

    PROCESSO B

    PROCESSO CProcesso A

    Processo B

    Processo C

    input

    input

    input

    outputdi A

    outputdi B

    input di

    C

    input diC input

    output

    I processi operativi

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    11/217Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Scheda di identificazione di un processo

    PROCESSO:

    ALTRI INPUT:

    INPUT DI ATTIVAZIONE:

    DESCRIZIONE SINTETICA:

    OUTPUT PRINCIPALE:

    ALTRI OUTPUT:

    CHI GENERA LINPUT DI ATTIVAZIONE:(FORNITORE o PROCESSO FORNITORE)

    FINALITA:

    A CHI DESTINATO LOUTPUT PRINCIPALE:(CLIENTE O PROCESSO CLIENTE)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    12/217Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Diagramma di flusso: definizione

    IL DIAGRAMMA DI FLUSSO E UN SISTEMA ANALITICO CHE

    CONSENTE DI SEGUIRE, PASSO DOPO PASSO, TUTTI I COMPITINECESSARI PER SEGUIRE LATTIVITADELLA FASE OPERATIVA

    LO STRUMENTO CONSENTE DI ESAMINARE LINSIEME DICOMPITI RELATIVI AD UN PROCESSO ANCHE REALIZZATI INFUNZIONI E AMBITI DI RESPONSABILITADIVERSA

    ESSI INDICANO QUINDI LA SEQUENZA DEGLI EVENTI CHECOMPAIONO IN UN PROCESSO: INIZIANO CON GLI INPUT,MOSTRANO LA TRASFORMAZIONE CHE AVVIENE SU QUESTI EFINISCONO CON GLI OUTPUT

    SI REALIZZANO MEDIANTE INTERVISTE E CONSENTONO DIREALIZZARE SEMPLIFICAZIONE E OTTIMIZZAZIONE DELPROCESSO STESSO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    13/217Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Elementi di base di un diagramma di flusso

    ATTIVITA

    INIZIO/FINE PUNTIDI

    CONNESSIONE

    DECISIONI

    DOCUMENTO/INFORMAZIONE

    LINEE DI FLUSSO

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    14/217Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Analisi dei flussi

    Obiettivo: interrelazioni organizzative

    TASK A1

    TASK A2 TASK B1

    TASK B2

    TASK B3

    TASK C1

    ..

    DIVISIONEA

    DIVISIONEB

    DIVISIONEC

    DIVISIONED

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    15/217Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Validazione della descrizione del processo

    DIPARTIMENTO/

    FUNZIONE

    DIPARTIMENTO/

    FUNZIONE

    DIPARTIMENTO/

    FUNZIONE

    FORNITORE

    CLIENTE

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    16/217Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Descrizione di un processo

    Lintero processo e le sue interconnessioni di input e output verso

    lesterno

    LivelloPROCESSO X

    A

    B CINPUT

    OUTPUT

    Mediante un diagramma di f lusso generato perscomposizione gerarchica (per livelli)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    17/217Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Livello 1

    Macrofasi del processo ed eventuali elementi specifici interni al processo

    (ad es. archivi, magazzini, ecc.) si ritrovano le interconnessioni verso

    lesterno oltre a quelle interne

    FASE 1 FASE 2 FASE 3A D

    B

    E

    C

    ARCHIVIO

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Livelli successivi

    Ogni fase esplosa in sottofasicostituenti la fase stessa.Il procedimento prosegue sino allindividuazione di attivit che siconsiderano elementariConvenzione terminologica: denominiamo attivit un elemento delprocesso che non intendiamo scomporre ulteriormente

    Esempio

    A FG

    EARCHIVIO

    SOTTOFASE1.2

    ATTIVIT1.3

    DSOTTOFASE1.1

    Scomposizione della fase 1

    (livello 2)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    proce

    sso

    ciclo

    7Esigenze di modifica definitiva

    in corso d'orario?

    8Esigenze di integrazioni

    giornaliere?

    9 Interessa Infrastruttura

    10Formulazione ipotesi per

    Infrastruttura

    11 Richiesta accolta?

    12

    Stesura ordine di manovra

    giornaliero, con o senza

    integrazioni e condivisione

    13 Invio ordine manovra

    Segret.

    Tecnica

    Coord.

    Op. Imp.

    Capo

    Nucleo

    Formaz.

    Treni

    Capo

    Zona

    1Tecnico

    Condotta

    UMRCapo

    Treno

    Tempi di

    Infrastruttura

    Manut. e

    Trazione

    Ver

    ificatore

    Devia

    tore(Pax)

    Man

    ovratore

    14 Ricezione ordine di manovra

    7

    ATTIVITA'

    ENTI

    AB

    DC

    SI

    9

    8

    13

    NO

    14

    14

    14

    14

    14

    9

    14

    14

    14

    9

    10

    11

    SI NO

    SI

    SI

    12

    8

    NO

    12

    NO

    9

    11

    10

    SI NO

    SI

    NO

    Il diagramma di flusso a matrice : un esempio

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    MISURARE, QUINDI, EUN ATTIVITANECESSARIA PER REALIZZARE IL

    MIGLIORAMENTO CONTINUO

    MISURARE SIGNIFICA CONTROLLARELE PERFORMANCE PER MIGLIORARLE

    NEL TEMPO

    La misura e il controllo

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    DATAENTRY

    La misura e il controllo

    Tutto ci che ci serveper governare il processo e niente di pi:

    bisogna ricordare che misurare costain termini di dispendio

    di risorse umane, economiche e temporali.

    L i il t ll

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Quali misure

    La misura e il controllo

    Misure di efficacia: gli output di processo soddisfano i bisogni/attese dei clienti? Efficacia produrre i giusti output, al tempogiusto, al prezzo giusto, nel posto giusto (es. sicurezza,tempestivit, regolarit, puntualit, pulizia, ecc.).

    Misure di efficienza: limpiego delle risorse per perseguirelefficacia minimo? Gli sprechi sono evitati? Sono misure diproduttivit (es. tempo di compilazione di un modulo, addetti persingola prestazione, ecc.)

    Misure di flessibilit: il processo sviluppa capacit diadattamento ai possibili cambiamenti circostanti? (domanda deiclienti, tendenze del mercato, necessit di innovazione, )

    L i il t ll

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    EFFICACIA EFFICIENZA ELASTICITA

    OTTIMIZZAZIONEDEI TEMPI DI

    RISPOSTA

    QUALITA

    DELPROCESSO

    QUALITA

    DEI RISULTATI

    QUALITA

    DELPRODOTTO

    TEMPI DI

    ESECUZIONE/PUNTUALITA

    TEMPI DIRISPOSTA

    ALLEESIGENZE

    DEL CLIENTE

    OTTIMIZZAZIONEDEI COSTI

    MINIMIZZAZIONEDEI TEMPI DIESECUZIONE

    La misura e il controllo

    L i il t ll

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Come misurare

    La misura e il controllo

    Adottando un sistemache tenga conto almeno di! perch misurare! che cosa misurare!

    dove misurare!

    quando misurare! chi deve essere misurato!

    chi misura! chi provvede a fornire il feed back dei risultati! chi realizza la verifica sul metodo adottato!

    chi determina gli standard! che cosa fare per risolvere eventuali problemi

    L i il t ll

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    La quantizzazione delle misure

    La misura e il controllo

    avviene attraverso

    ! Indicatori, che sono variabili quantitative o parametri qualitativi cheregistrano un certo fenomeno ritenuto indicativo di un fattore di

    qualit.

    ! Standard, che rappresenta un valore atteso per un certo indicatoresia dai clienti, sia dallazienda. Pu essere generale quandorappresenta obiettivi che si riferiscono al complesso delle prestazioni

    rese, specifico quando si riferisce a ciascuna delle singole prestazionirese.

    L i il t ll

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    IL VALORE DELLINDICATOREEOGGETTO DI CONFRONTO EVALUTAZIONE GESTIONALE RISPETTO A:

    ! UN VALORE OBIETTIVO! UN VALORE STANDARD! I VALORI DEL MEDESIMO OGGETTO IN UN PERIODO PRECEDENTE!

    I VALORI CONSEGUITI DA ALTRI PROCESSI O DA ALTRE UNITAORGANIZZATIVE COMPARABILI

    IL VALORE DI UN INDICATOREESEMPRE RIFERITO A:

    ! UN OGGETTO (PROCESSO O UNITAORGANIZZATIVA)! UN PERIODO DI TEMPO O UN DETERMINATO MOMENTOTEMPORALE

    La misura e il controllo

    L t t d t l

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Diagramma ad albero (disarticolazione per sotto-processi)

    Scheda anagrafica di ogni singolo processo

    L output documentale

    Diagramma di flusso geografico dei processi chiave

    Diagramma di flusso a matrice per ogni processo

    Le fondamentali prestazioni di un processo di una azienda

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Le fondamentali prestazioni di un processo di una azienda

    Pi in generale per tutti i processi si possono rilevare prestazioni afferenti alle

    categorie seguenti:

    sono riconducibili alle seguenti categorie:

    !

    Tempestivit

    !Correttezza

    !Soddisfazione del cliente (interno o esterno/utenti)

    !Efficienza/economicit

    !

    Efficacia specifica rispetto a obiettivi di prevenzione, vigilanza,sicurezza

    !

    Tempi! Qualit

    ! Produttivit/costi

    ! Volumi

    Le prestazioni devono essere misurate attraverso degli opportuni

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Ad. esempio:

    1.

    tempo medio impiegato dal processo per passare dallinput di attivazione

    alla generazione delloutput (tempo medio tra richiesta di autorizzazione e

    concessione o diniego)

    2.% di casi in cui il tempo di cui sopra risultato inferiore ad un determinato

    valore (ad esempio inferiore a 20 giorni)

    3.% di pratiche generate da una certo processo che non presentano errori

    4.n di richieste di chiarimento pervenute in merito ad un certo processo

    5.n di pratiche gestite da un determinato processo inevase dopo X giorni

    6.n di output generati dal processo nellunit di tempo

    7.n di output generati dal processo nel corso di un mese rapportato il

    numero di ore lavorative dedicate dal personale che opera sul processo nel

    corso dello stesso mese

    8.rilevazione sulla soddisfazione per le caratteristiche di un determinato

    servizio espresso da un campione di clienti attraverso una opportuna scala

    di valutazione

    Le prestazioni devono essere misurate attraverso degli opportuniINDICATORIriferiti a un determinato periodo di tempo

    P i l d tti it d fi it l it di i

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Per misurare la produttivit, definita lunit di misura

    delloutput, si determina il rapporto tra

    OUTPUT

    RISORSE IMPIEGATE

    Per un dato periodo di tempo onumero di cicli operativi

    Per misurare le prestazioni qualitative occorre determinare

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Per misurare le prestazioni qualitative occorre determinare

    Quindi individuare lunit di misura

    o un criterio di valutazione della caratteristica

    Si ottiene un indicatore di prestazione qualitativa rapportando la misurao la valutazione al numero di casi/attivit/cicli/unit di produzioneesaminati o verificatisi in un certo periodo di tempo

    LE CARATTERISTICHE QUALITATIVE

    DELL

    OUTPUT

    Il valore di un indicatore sempre riferito a:

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il valore di un indicatore sempre riferito a:

    ! Un oggetto (processo o unit organizzativa)

    !

    Un periodo di tempo o un determinato momento temporale

    E pu essere oggetto di confronto e valutazione gestionale rispetto a:

    ! Un valore obiettivo

    !

    Un valore standard

    ! I valori del medesimo oggetto in un periodo precedente

    ! I valori conseguiti da altri processi o altre unit organizzativacomparabili (benchmarking)

    Gestione del processo

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Gestione del processo

    "

    STABILIRE PUNTI DI CONTROLLO

    " REALIZZARE DELLE MISURAZIONI DI PARAMETRISPECIFICI

    "

    REALIZZARE AZIONI CORRETTIVE

    " ATTUARE AZIONI DI MIGLIORAMENTO

    Realizzare il controllo significa

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Realizzare il controllo significa

    CONOSCERE LANDAMENTO MEDIO DELPROCESSO

    DETERMINARE LA

    PROCESS CAPABILITY

    Controllo del processo

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    Controllo del processo

    Variabileda misurare

    tempo

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    Lindividuazione delle criticit dei processie limpostazione di progetti di

    miglioramento

    Identificazione delle criticit dei processi e impostazione di progetti di

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Identificazione delle criticit dei processi e impostazione di progetti di

    miglioramento

    Nella gestione per processi

    di particolare rilevanza

    lindividuazione di criticit

    come punto di partenza per interventi di

    miglioramento e/o riprogettazione

    L evidenza di tali criticit pu derivare da:

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    L

    evidenza di tali criticit pu derivare da:

    " il mancato conseguimento di obiettivi assegnati dalla Direzione

    " la rilevazione di prestazioni inadeguate rispetto a standard di

    riferimento o in peggioramento nel tempo (tale rilevazione sar basata su

    un opportuno insieme di indicatori di prestazione)

    "

    la manifestazione di insoddisfazione da parte di clienti interni e

    esterni (utenti)

    " lesistenza di segnaliche evidenziano delle criticit potenziali rilevanti

    (ad esempio di rischio in materia di sicurezza)

    Talvolta la criticit si associa allesistenza di un problema

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    p

    PROBLEMA = Scostamento tra valori attesi

    (o situazioni attese) e valori (o situazioni)effettivi

    Ogni problema dovrebbe essere

    ben identificato

    e

    dimensionato

    Analisi del Lead Time

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    LEAD TIME

    SPEDIZIONE

    PRODUZIONE

    LEAD TIME

    acquisti

    La riorganizzazione dei processi aziendali

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Progetta / riprogetta

    Le fasi

    P

    D

    Misura

    ValutaMigliora

    Standardizza

    QUALITA

    DEGLI OBIETTIVI# Fare le cose giuste

    #

    Realizzare gli obiettivi stabiliti# Riprodurre i buoni risultati nel

    tempo (capability)# Massimizzare il valore

    QUALITA

    DELLE REALIZZAZIONI# Fare le cose bene, la prima volta

    #

    Minimizzare luso delle risorse# Minimizzare i tempi di ciclo ed i

    costi della non-qualit# Sviluppare flessibilit

    La riorganizzazione dei processi aziendali

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Impostazione e Pianificazionedi un Progetto BPR

    Il di t f i

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il processo di trasformazione

    PROCESSORISORSE RISULTATI

    Come garantire che i risultati conseguiti sianoeffettivamente quelli attesi?

    Valutare con continuit gli scostamenti(prevedere)e intervenire con azioni correttive

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    PROCESSORISORSE RISULTATI

    ! Progetto

    (cio sul processo di lavoro)! Risultati

    (cio sul valore del risultato conseguito

    e rilasciato nell'ambiente)

    SISTEMA DI

    PIANIFICAZIONEE

    CONTROLLO

    Pi ifi i di

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    Pianificazione di un processo

    ! DEFINIZIONE DEL PIANO DI LAVORO

    !

    STRUTTURA DELLA SUDDIVISIONE DEL LAVORO (WBS)

    !

    MATRICE DELLE RESPONSABILITA

    ! DATA DI COMPLETAMENTO

    ! DISPONIBILITADEI FONDI

    !ANALISI DEI RISCHI

    SIGNIFICA:

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    Costi / Ricavi

    $ ...Voci

    Risultati

    Obiettivi

    Ob

    Ob3Ob1 Ob2

    DCBA

    Impegni/Tempi

    A1

    A2

    A3

    A4A5

    A6

    A7

    Attivit/Vincolie Condizioni

    Pianificare e controllare

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    PREVEDERE

    Attivit Durata Sforzo

    Costi

    Qualit$ Modelli previsionali$ Stime condivise

    PRESCRIVERE

    Piano dei lavori$ WBS$ PERT$ Gantt$

    ecc.

    PIANIFICARE

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    Impostazione del processo

    Risorse: UmaneEconomicheTemporaliTecnologiche / Knowhow

    Strumentazione(Programmazione eControllo)

    Interlocutori: - ClienteCommittente tecnico

    Committente economicoUtenti Finali- FornitoreResponsabile progetto (autoritprogetto, autorit contratto)

    AnalistiEsperti tecniciProgettisti- PartnerResponsabile progetto (autoritprogetto, autorit di contratto)ProgettistiConsulenti

    Possibilit

    d'azione: Obiettivi strategici(Programmi)Obiettivi OperativiImpegno all'azione

    Contesto:Tecnologico

    OrganizzativoEconomico

    Comportamento

    Valori

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    Principi e fasi del BPR

    Alcune definizioni di BPR

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    "

    la fondamentale ripianificazione e riprogettazione dei processi di business

    per rendere possibile la misurazione delle performance come costi, qualit,

    servizi e tempi

    . Hammer & Champy (1993)

    " la previsione di nuove strategie di lavoro, il processo di pianificazione

    corrente e l

    implementazione del cambiamento in tutti i suoi aspetti,

    tecnologici, umani e organizzativi

    .

    "

    Oggi le imprese devono raggiungere non un frazionale, ma un livello

    esponenziale di sviluppo - 10x, anzich 10% T.Davenport

    (1993)

    "

    consente un radicale, seppur continuo, sviluppo . Intensifica gli sforzi del

    JIT (Just-in-time) e del TQM per fare dell

    orientamento ai processi uno

    strumento strategico e una core competence per l

    organizzazione. BPR si

    concentra sulle competenze del core-business e usa le tecniche specifichepresenti nel JIT e nel TQM come attivatori, allargando la visione per

    processi

    Johannson et.al.

    ANALISI BPR: Un percorso tipo di analisi e riprogettazione

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    ANALISI BPR: Un percorso tipo di analisi e riprogettazione

    "Identificazione del servizio"

    Definizione dei requisiti di qualit /obiettivi diperformance

    "Mappatura del processo attuale"Identificazione criticit / cause che non consentono la

    soddisfazione dei requisiti qualitativi e degli obiettivi diperformance

    "Identificazione delle ipotesi di soluzione"Ridisegno del processo

    Attributi dei processi di business

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    p

    "

    Proprietdel processo

    " Focus sullutente

    "

    Valore aggiunto

    " Interfunzionalit

    Un modello di riferimento per ilBPR

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    p

    Incarico del

    management

    Identificazione delle

    opportunitdi business

    Identificaz.delle

    tecnologie

    Allineam.con le

    strategieaziendali

    Inizio

    Organizzaz.del gruppo

    di BPR

    Definizionedegli

    obiettivi diperformance

    Diagnosi

    Document.dei processi

    in atto

    Individuazione dellepatologie

    Monitoraggio

    Misura dellaperformance

    Rapportocon

    SviluppoQualit

    Ricostruzione

    InstallazioneIT

    Riorganizza-zione

    Ridisegno

    Esplorazione di

    pianificaz.alternative

    Pianificaz.della

    architetturadelle risorse

    umane

    Scoperta dipatologie Prototipo

    Disegno

    dei nuoviprocessi

    Un percorso semplificato al BPR

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    p p

    IMPLEMENTA-ZIONE

    COMPLETA

    APPLICAZIONEPILOTA

    SVILUPPODELLE OPZIONI

    DIAGNOSI/ANALISI

    4-8 MESI

    MACRO AUDIT

    6-8 SETTIMANE 1-2 MESI 3-6 MESI 6-24 MESI

    TIMING

    La soluzione

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    SOLUZIONE

    STRUTTURE E SISTEMI DI

    COORDINAMENTOE CONTROLLO

    FORMAZIONE ECOMPETENZE PROFESSIONALI

    TECNOLOGIEE STRUMENTI PROCESSIE RUOLI

    Le componenti della soluzione

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    STRUTTURE E SISTEMI DICOORDINAMENTO E CONTROLLO

    ORGANIGRAMMI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO CONTROLLI E AUTORIZZAZIONI SISTEMI DI GESTIONE DEI RICONOSCIMENTI ..........

    TECNOLOGIE E STRUMENTI

    METODOLOGIE DI LAVORO MODULISTICA APPLICAZIONI INFORMATICHE ..........

    PROCESSI E RUOLI

    FLUSSO DELLE ATTIVITA FLUSSO DELLE INFORMAZIONI FLUSSO DEI MATERIALI RESPONSABILITA, COMPITI E

    RELAZIONI DELLE PERSONE ..........

    FORMAZIONE E SVILUPPO DELLECOMPETENZE PROFESSIONALI

    KNOW-HOW SPECIFICO COMPORTAMENTI E CAPACITA UTILIZZO DELLE TECNOLOGIE

    COMUNICAZIONE LAVORO DI GRUPPO E GESTIONE DELLE

    RIUNIONI ..........

    p

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    PROJECT

    MANAGEMENT

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Caratterizzazione degli obiettivi progettuali

    Comprensione delle risorse esistenti e disponibili nel contesto

    aziendale (risorse umane, possibilit di investimenti, vincoli

    temporali, tecnologie, know-how, strumenti metodologici,

    comportamenti, ecc.)

    Analisi degli interlocutori interni ed esterni all'organizzazione, nellaveste di potenziali attori che hanno interesse al progetto: utenti,

    superiori, collaboratori, fornitori, consulenti, ecc.

    Esame dei punti di forza e di debolezza della propria organizzazione

    in riferimento al target progettuale

    Individuazione delle possibilit di azione in funzione di programmistrategici e obiettivi operativi.

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Obiettivo e responsabilit primaria

    di un Capo Progetto ovviamente

    IL SUCCESSO DEL PROGETTO

    Ma come pu definirsi il successo per un progetto?

    Ipotesi:

    Il successo rappresentato dal raggiungimento degli obiettivi prefissati.

    Ma di quali obiettivi si tratta?

    Gestionali, tecnici, . . .

    E di chi?

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    La definizione degli obiettivi

    Le caratteristiche

    La ricerca dell'area di comune interesse

    Area di successo e area di fattibilit

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Caratteristiche degli obiettivi

    Specificit...

    Misurabilit...

    Verificabilit...

    Condivisibilit...

    Concretezza...

    Classificabilit...

    Formalizzabilit...

    Suddivisibilit...

    Per identificare bene ed eliminare leambiguit

    Per assoggettarli a controlli

    Per consentire l'accettazione dei risultati

    parziali e finali

    Identificare degli attori che li condividono

    Per indicare il livello di potenziale

    raggiungimento

    Peso e priorit

    Su contratti e documenti

    Per determinare il livello di convergenza

    tra fornitore e cliente

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Ricerca dell'area di comune interesse

    Costi

    Sforzo intempo persona

    Allocazionerisorse

    Duratesolari

    Rischio delprogetto

    Che cosa fare

    Dimensioniprodotto/servizio

    Qualit

    Benefici

    Ricerca dell'area di comune interesse (continua)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Punti di vista

    Utente indiretto Utente finale

    Utente direzionale

    Committente economico

    Funzione sviluppo

    Funzione esercizio

    Funzione manutenzione Funzione metodologie

    Funzione organizzazione

    Funzione marketing

    Capo progetto

    Progettisti Funzione Approvvigionamento

    Partner

    Consulenti

    ..............

    Punto di vistadominante ocompromesso

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    ALCUNE STATISTICHE RECENTI

    49%28%

    23%

    PROGETTI IN RITARDO

    PROGETTI

    COMPLETATI

    NEI TEMPI

    PREVISTI

    PROGETTI

    ABBANDONATI

    Il ritardo medio

    Dei progetti pari al

    63%

    Lo sforamento suicosti pari circa al

    45%

    Definizione

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    iniziativa temporanea e non di routine,

    finalizzata al raggiungimento di un obiettivo esplicito, non ricorrente

    (sia esso

    lo sviluppo di un prodotto o di un servizio, comunque unici nel propriogenere), in un certo

    periodo di tempo, svolta mediante il coordinamento di un pool di risorse

    (economiche,

    fisico-tecniche, temporali, umane) che operano in modo congiunto per

    lo stesso risultato.

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    COMPONENTI CULTURALI delproject management

    ORGANIZZAZIONEMetodi organizzativi

    Relazioni umaneProcessi decisionali

    INFORMATICASistemi esperti

    Banche datiOffice automation

    Data base relazionale

    METODIContabilit

    WBSGANTTPERT

    Metodo per il supporto alle decisioni

    P. M.

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Le caratteristiche di un progetto sono, quindi:

    Finalizzazione al raggiungimento di precisi risultati operativi;

    Limiti di tempo, costo e qualit definiti;

    Coinvolgimento di pi unit/ruoli organizzativi di funzioni diverse,

    aggregati temporaneamente in un team interfunzionale; Esistenza di un inizio e di una fine e, quindi, di una durata

    determinata;

    Realizzazione ad opera di una specifica organizzazione;

    Esistenza di un responsabile chiaramente identificato: il projectleader;

    Unicit (non trattandosi di ripetizione di iniziative precedenti) pur inpresenza di progetti simili.

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Unprogettosi contraddistingue per la contemporanea presenza di alcuni deiseguenti elementi:

    attitudine alla multidisciplinariet;

    orientamento alla interfunzionalit (mediante coinvolgimento di capacit,unit/ruoli organizzativi scelti per loccasione ed appartenenti a funzioni

    differenti); temporaneit delliniziativa;

    unicit e scarsa ripetibilit delliniziativa, nonostante possano esistereprogetti tra loro simili;

    collegamento ad un arco di vita non ciclico;

    unitariet dell

    impegno; finalizzazione alla creazione di una o pi unitdi prodotti o servizi unici e

    al raggiungimento di obiettivi inusuali, espliciti e di risultati operativiprecisi.

    LOrganizzazione di Progetto

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    g g

    Perch un progetto venga pensato e poi realizzato necessario che ci sia un insieme

    organizzato di risorse ad esso dedicato, continuativamente o occasionalmente, atempo pieno o a tempo parziale.

    Questo insieme organizzato rappresenta una struttura temporanea

    costituita da una squadra di persone, aggregate per un determinato periodo ditempo, per raggiungere specifici risultati;

    i cui membri possono provenire da diverse unit organizzative aziendali e, se

    necessario, sono reclutati allesterno;

    destinata allo scioglimento, una volta terminato il progetto.

    Alcune fra le risorse coinvolte svolgono compiti gestionali finalizzati al buon esito

    del progetto stesso. La presente metodologia si rivolge soprattutto a tali risorse.

    Obiettivi

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Assicurare ilraggiungimento degliobiettivi

    Una procedura di sistemainformativo in esercizio

    Ottenendo i prodotti finalicon i requisiti di qualit

    definiti

    Nel rispetto dei tempiprogrammati

    0

    10

    20

    30

    40

    50

    60

    70

    80

    90

    100

    Fattibilit Realizzaz.

    AnalistaProgram.

    Utente

    Utilizzando le risorse umane efinanziarie assegnate

    IL CICLO DI VITA DI UN PROGETTO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    FATTIBILITA'E

    FORMALIZZAZIONESOLUZIONE

    REALIZZAZIONESOLUZIONE

    CONSEGNA

    Idea

    Bisognoutente

    Decisioni

    Bozza diprogetto

    Impegno utente/clienteOK! a procedereContratto

    AZIONI CORRETTIVE

    REPORTINGPRODOTTI INTERMEDI/RISULTATI PARZIALI

    Prodotto / Serviziofinale

    NASCITA VITA FINE

    ASPETTI GESTIONALI DELLE FASI DI UN PROGETTO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    IDEAZIONE SOLO ALTA DIREZIONE ENECESSARIAMENTE PM

    PIANIFICAZIONE IDENTIFICAZIONE DELLE RISORSE

    ESECUZIONE SAPER DELEGARE, RISOLVERE CONFLITTIPROTEGGERE IL GRUPPO

    CONCLUSIONE GESTIONE DELLOBIETTIVO

    GESTIONE DEL PERSONALE(ANSIA, DIMINUZIONEDEI COMPITI, SPOSTAMENTI DELPERSONALE)

    IL CICLO PROGETTUALE: LE FASI E LE MILESTONE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    ProgettoPreliminare

    Offerta / Proposta Progettuale

    ProgettoEsecutivo

    o Realizzazione

    Contratto /Bozza di Progetto

    Assistenza eMantenimento

    Contratto di Assistenza /Manuali di Gestione

    Impegno Cliente / Utente

    Rilascio Prodotto Finale

    CENTRALE

    INIZIALE

    FINALE

    PIANIFICAZIONE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    - DEFINIZIONE DEL PIANO DI LAVORO

    - STRUTTURA DELLA SUDDIVISIONE DEL LAVORO (WBS)

    - MATRICE DELLE RESPONSABILITA

    - DATA DI COMPLETAMENTO

    -DISPONIBILITA DEI FONDI

    -ANALISI DEI RISCHI

    SIGNIFICA:

    MONITORAGGIO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    VALUTARE LO STATO ATTUALE DELLE ATTIVITA

    TENERE SOTTO CONTROLLO LE VARIANZE TRA LA

    SITUAZIONE EFFETTIVA E I PIANI

    IDENTIFICARE LE CAUSE DELLE VARIANZE E VALUTARESOLUZIONI ALTERNATIVE AI PROBLEMI

    CONTROLLO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    DECIDERE I PIANI DI LAVORO CHE MINIMIZZANO LE VARIANZE

    SE NECESSARIO, RIDISTRIBUIRE LE RISORSE PER CORREGGERE LAVARIANZA

    SE NECESSARIO, MODIFICARE I PIANI ORIGINALI PER CORREGGERE

    LA VARIANZA

    Data base di progetto

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    DATABASE

    DIPROGETTO

    Dati di stima Piano originale Piani rivisti Dati consuntivi

    Verbali dicontrollo

    prodotti

    ManagementReports

    Modelli di stima

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    WORKBREAKDOWN

    STRUCTURE

    WORK BREAKDOWN STRUCTURE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Euno strumento che permette di scomporre un progetto complesso in

    attivitdi livello di dettaglio crescente, sino allindividuazione di compitielementari, Work Breakdown Elements (W.B.E.), che possono essere:

    Precisamente definiti

    preventivati (tempi e costi) con attendibilit

    assegnati ad una responsabilit individuata

    Edi fatto la distinta base del progetto.

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    #A verificare la fattibilit del progetto

    #Ad individuare le risorse specifiche necessarie

    #A definire le modalit organizzative e le responsabilit per la realizzazione

    integrata del progetto (teameleader)

    #

    Ad ottenere lintegrazione tra le persone coinvolte, i mezzi utilizzati ed il

    software di supporto (sistema di risorse)

    #Ad alimentare il processo di pianificazione e programmazione del progetto

    #Ad impostare il controllo integrato di costi, tempi ed avanzamento fisico del

    progetto (codice attivit)

    #

    A migliorare la gestione del rischio insito nel progetto

    Serve

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    W.B.S.work breakdown structure

    TECNICA PERSCOMPORRE E

    RAPPRESENTAREGERARCHICAMENTE INRAGGRUPPAMENTI DI

    LIVELLI DI DETTAGLIOVIA VIA CRESCENTI UNPROCESSO DI LAVORO

    COMPLESSO

    Progetto

    Fase 3Fase 2Fase 1

    Task 2.3

    Task

    2.2.Task 2.1

    Attivit

    2.2.3

    Attivit

    2.2.2.

    Attivit

    2.2.1.

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    CRITERI DI SUDDIVISIONE

    SEQUENZA TEMPORALE

    PER OBIETTIVO O OGGETTO DI CIASCUNCOMPONENTE DEL LAVORO STESSO

    IN LINEA CON L

    ORGANIZZAZ. AZIENDALE

    CON UNA COMBINAZIONE DEI SIST. PREC.

    WBS - a cosa serve

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Progetto

    Revisione di

    chiusura

    progetto

    Milestone di

    faseFase

    Revisioni

    controllo

    avanzamento

    Task

    (Task Pakage)

    Controllo

    prodotti

    intermedi

    Attivit (Work

    Unit)

    Per identificare tutte le attivitdel completo ciclo di vita delprocesso di gestione

    Per contribuire ad una corretta

    stima dei costi

    Per aggregare i dati di piano alfine di ottenere le situazioni disintesi per la direzione

    Per identificare i momenti dicontrollo del progetto

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Ogni gradino di scomposizione rappresenta un

    livello.

    Al primo livello si attua il progetto.

    Al secondo livello vengono posti gli elementiprincipali in cui viene scomposto il progetto stesso.

    Ognuno di questi elementi viene a sua voltasuddiviso in entit pi ridotte, alle quali possonoessere ricondotti gruppi di lavorazioni e di esecuzioneben definite.

    WORK BREAKDOWN STRUCTURE

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    LIV. 1

    LIV. 2

    LIV. 3

    LIV. 4

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    WORK BREAKDOWN STRUCTUREsi costruisce

    Individuando articolazione e contenutiWORK BREAKDOWN STRUCTURE

    LOGICA GERARCHICA

    La logica di costruzioneed articolazione del W.B.S.

    la

    LOGICA DI GESTIONEDEL PROGETTO

    Ad ogni livello della W.B.S. siritrova tutto il lavoro da svolgere

    con una

    SEGMENTAZIONECOERENTE CON I LIVELLI

    DI PIANIFICAZIONE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    WORK BREAKDOWN STRUCTUREsi costruisce

    DEFINENDO:

    TUTTI I RISULTATIDEL PROGETTO

    Gestione

    Impostazione

    Progettazione

    Realizzazione

    Prove

    TUTTE LE AZIONI CHECONCORRONO A DETERMINARE

    TALI RISULTATI

    Avviamento

    Integrazione

    Qualit

    Prodotti

    Servizi

    Funzioni

    Mezzi di sviluppo

    Mezzi di prova

    Attrezzature specifiche

    PRODUCTBREAKDOWN STRUCTURE

    ACTIVITYBREAKDOWN STRUCTURE

    WORK BREAKDOWN STRUCTURE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    si costruisce

    Attraverso le seguenti fasi:

    Elencare i sub-progetti o end-items(hardware, servizi, attrezzature, ecc..) nei qualisi articola il progetto

    Suddividere i sub-progetti o end-itemsindividuati nelle parti componenti o nelle fasiche ne costituiscono la realizzazione (strutture del progetto)

    Suddividere ulteriormente le parti componenti o fasi sino al livello di work-packagesda attribuire a singole unit organizzative o a singole persone

    Strutturare i work-packagesin attivit e compiti elementari che ne costituiscono larealizzazione (il compito rappresenta lunit fondamentale del processodi pianificazione)

    Attribuire i codici di riferimento ad ogni livello della Work Breakdown Structure

    Individuare le responsabilit organizzative per ogni work package(work-packagemanager)

    Fase 1

    Fase 2

    Fase 3

    Fase 4

    Fase 5Fase 6

    WORK BREAKDOWN STRUCTURE

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    Project Manager

    Progetto:

    responsabileResponsabileResponsabile

    Cod. Cod. Cod.

    Cod. Cod. Cod. Cod. Cod. Cod.

    Responsabile

    Cod.

    Responsabile

    Cod.

    Responsabile

    Cod.

    Cod.Cod.

    Cod.

    Compito:

    Compito:

    Compito:Attivit/compiti

    Workpackage

    Struttura delprogetto

    Sotto-progetti/end-items

    Il livello di dettaglio a cui spingere lanalisi dipende da:

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    1 la complessit del progetto (es. progetti che vedono

    impegnati un gran numero di enti diversi, in attivittecnicamente difficili e fortemente interconnesse, hanno ungrado di dettaglio elevatissimo);

    2 la natura del progetto (progetti su tecnologie mature

    non richiedono in genere una forte articolazione;

    3 la posizione contrattuale (join venture, maincoontractor, etc)

    4 limportanza del progetto (per limmagine, per iriflessi

    sul mercato, per la durata o il costo

    .5 etc (politica di approvvigionamento, appalti, ..)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Ogni singolo elemento in cui viene scomposto il progetto deve essere individuato in modo univococon un codice di identificazione:1 livello codice x

    2 livello codice xx3 livello codice xxx4 livello codice xxxx

    Nella slide successiva avremo:Livello Parte Codice

    1 Nuovo edificio 12 Strutture 11

    Murature 12Impianti 13Finiture 14

    3 Nellambito delle strutture:- scavi 111- . . .- solai 114

    Nell

    ambito delle finiture:- intonaci 141- . . .- pavimenti 143

    4 Nellambito dei pavimenti:- in legno 1431- in marmo 1432- in ceramica 1433

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    92/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    l

    integrazione WBS-OBS viene definita con

    il termine PBS (project break-down structure).

    INGEGNERIA

    FORNITURA

    MONTAGGI

    WBS

    OBS

    LIV. 1

    LIV. 2

    LIV. 3

    LIV. 4

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    un grafico a barre orizzontali che mette in evidenza le relazioni temporalifra le varie fase del progetto. (Taylor)

    Le varie fasi vengono individuate come linee che partono nel diagrammaalla data in cui devono essere iniziate e terminano alla data in cui devono

    essere finite.

    Le fasi vengono elencate lungo lasse verticale e le date lungo quelloorizzontale.

    Per ogni fase si individua una linea orizzontale che uniscelinizio con il completamento.

    Le fasi possono essere contemporanee, ma con lunghezze diverse.

    DIAGRAMMA DI GANTT

    (Diagramma di GANTT)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    (Diagramma di GANTT)

    A

    B

    C

    D

    E

    F

    G

    H

    I

    J

    K

    L

    M

    N

    OP

    Q

    R

    STU

    V

    W Tempo

    1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    IL DIAGRAMMA DI GANTTserve

    nella fase di pianificazione, per evidenziare:# la durata totale del progetto

    # le attivit in parallelo

    # il percorso critico delle attivit (senza slittamenti)

    #

    gli slittamenti disponibili

    nella fase di controllo, permette di:

    # evidenziare gli scostamenti dal piano previsto e valutarne le conseguenze

    sulla data di fine progetto e sullandamento delle Milestone

    # elaborare e valutare lefficacia di eventuali azioni correttive

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il Diagramma di Gantt

    viene utilizzato per

    1. fare i confronti, ad un dato istante, tra il consuntivo

    e le previsioni

    2. per analizzare quali attivit sono in ritardo o inanticipo

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il Gantt pu essere costruito direttamente (manualmente o con lutilizzo di supporti

    informatici) o indirettamente attraverso la definizione di un reticolo logico CPM;

    in questo caso il Gantt viene prodotto come output della elaborazione e del calcolo

    del reticolo.

    In entrambi i casi, prima di iniziare necessario ricordare che:

    costruita la WBS di progetto, diventano attivit nel piano reticolare

    i WBE, al livello di dettaglio che interessa pianificare, tali per cui:

    la loro somma rappresenti la totalit del progetto

    nessun elemento venga conteggiato due volte

    si identificano univocamente durata e responsabilit

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    98/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il livello di dettaglio da adottare deve essere scelto secondo i criteri pi utili perpianificare e controllare; ossia fino al dettaglio pi conveniente per esercitare

    un controllo efficace ed economico.

    Scendere di un livello significa conoscere meglio la situazione, quindi

    migliorare la pianificazione ed il controllo; ma significa anche un impegno

    di pianificazione e controllo maggiori

    Il livello di dettaglio e le logiche possono variare da tipo a tipo di progetto, e da fase

    a fase del progetto (stessa logica del WBS)

    i di

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    99/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    costruzione diretta

    Per costruire un Gantt direttamente si pu operare come segue:

    Stabilire la scala temporale idonea per descrivere la pianificazione delle singoleattivit (dalla WBS al livello di dettaglio desiderato). Analizzare la natura di ognisingola attivit ed individuatene i vincoli di sequenzialit (tecnica/operativa/logica).

    Costruire la tabella delle attivit, nelle cui colonne sono riportate le attivit e/o il

    codice relativo, la durata di stima e il precessore (cio lattivit la cui conclusionedeve necessariamente precedere linizio dellattivit in esame).

    Fase 1

    Fase 2

    Tabella delle attivit

    Attivit Durata Precessore (i)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Disegnare un diagramma sul cui asse verticale riportato lelenco delle attivit e sulcui asse orizzontale la scala temporale prescelta per la pianificazione.

    Riportare ogni singola attivit sul diagramma, disegnando barre orizzontali che nerappresentano la durata stimata e indicando i vincoli di sequenzialit.

    Per individuare ogni possibile slittamento ripercorrere il diagramma a ritroso, da

    destra verso sinistra, facendo avanzare tutte quelle attivit che dispongono di unintervallo di slittamento prima dellattivit successiva. Evidenziare con un diversocolore (o con una linea tratteggiata) la collocazione posticipata (massimo slittamento;in inglese float).

    Individuare ed evidenziare (con un tratto rosso) il percorso critico costituito dallasequenza delle attivit non slittabili, pena il ritardo dellintero progetto.

    Fase 3

    Fase 4

    Fase 5

    Fase 6

    BAR CHART (LIMITI)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    BAR CHART (LIMITI)

    NON MOSTRA INTERRELAZIONI ED INTERDIPENDENZE TRA LE

    NUMEROSE ATTIVITA DI UN GRANDE PROGETTO

    NON AMMETTE LA RAPPRESENTAZIONE GRAFICA SENZA SCALA

    NON E ADATTO A PREVEDERE CON FACILITA E CERTEZZA IL FUTUROSULLA BASE DI ATTUAZIONI E MODIFICHE PARZIALI DEL PROGETTO

    NON E

    ADATTO PER UNA PREVISIONE RELATIVAMENTE FACILE ESICURA DEL FUTURO CHE SI BASA SULL

    ATTUAZIONE DEL PIANO EDELLE SUE MODIFICHE

    NON SI ADATTA INFINE PER IL MIGLIORAMENTO DEL PIANO E DELLAUTILIZZAZIONE DELLE RISORSE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    102/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Nei progetti pi lunghi e pi complessicomplessi, in presenza di attivit chepresentano vincoli di varia natura e dove

    sono richiesti continui controlli, preferibile impiegare la programmazione ditipo reticolare, dove la tempistica dei lavori indicata secondo legami logici di priorit

    tecnica.

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    SCHEMA LOGICO PER LA COSTRUZIONE

    DI UN RETICOLO

    % DEFINIZIONE UNITAELEMENTARI COME PRECISATE DAL PIUALTOLIVELLO DELLA WBS

    % INDIVIDUAZIONE DEI LEGAMI DI SUCCESSIONE TRA LE ATTIVITADELPROGETTO

    %

    ASSEGNAZIONE DELLA DURATA AD OGNI ATTIVITAIN FUNZIONE DELCARICO DI RISORSE

    % ELABORAZIONE DEL RETICOLO

    % VALUTAZIONE DEI RISULTATI

    legami

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    legami

    Identificano il concatenamento e la sequenza logica delle

    attivit del reiticolo. Sono rappresentati con delle linee cheuniscono due attivit

    A B F.S. 0

    B pu iniziare solo dopo la fine di A

    A B F.S. 10

    B pu iniziare 10 giorni dopo la fine di A

    10

    FINISH TO START (F.S.)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    A B S.S. 0

    B pu iniziare solo se iniziata A

    A B S.S. 10

    B pu iniziare solo 10 giorni dopo linizio di A

    10

    LEGAMI - START TO START (S.S.)

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    A B F.F. 0

    B pu finire solo se finita

    A

    A B

    F.F. 10

    B pu finire 10 giorni dopo la fine di A

    10

    LEGAMI - FINISH TO FINISH (F.F.)

    Elementi temporali del reticolo

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Elementi temporali del reticolo

    % EARLY START (ES) : E

    il tempo al pi presto in cui un

    attivit pucominciare per convenzione: ES per la prima attivit pari a zero

    % EARLY FINISH (EF) : Eil tempo al pi presto in cui unattivit pu essere completata

    % LATE START (LS) : Eil tempo al pi tardi in cui unattivit pu iniziare senzaprovocare ritardi sullintero progetto.

    Per le attivit sul percorso critico: LS = ESPer le attivit non critiche: LS = ES + TF

    % LATE FINISH (LF) : Eil tempo al pi tardi in cui unattivit pu essere conclusa

    % TOTAL FLOAT (TF) : Differenza tra LS e ES (o tra LF e EF) di unattivit

    %

    FREE FLOAT (FF) : Margine temporale di un

    attivit all

    interno del quale pu subire un ritardo senza influenzare lES di unaltra attivit.

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    108/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il Total Float ed il Free Float

    % TOTAL FLOAT : Margine temporale allinterno del quale lattivit pusubire ritardi senza influenzare la data di completamento

    del progetto

    % FREE FLOAT : Margine di slittamento di unattivit nei confronti delle

    attivit successive.

    60

    25

    20 15

    A

    B

    C

    D E

    Cammino Critico TF = FF = 0

    F

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    109/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il Reticolo la rappresentazione grafica delle attivit costituenti ilprogetto e dei loro legami logici dove:

    le attivit sono rappresentate generalmente da nodi

    i legami sono rappresentati da frecce orientate

    non esistono cammini chiusi (cicli tra le attivit)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    110/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DI UN RETICOLO

    %

    ATTIVITA

    % EVENTI

    %

    TEMPO MINIMO E MASSIMODI REALIZZAZIONE

    % CAMMINO CRITICO

    1

    2 5

    6

    3 4

    A

    B

    B

    C

    H

    I

    G

    F

    D

    E2

    0

    2/13 16/173

    9

    5

    8

    7

    15/21

    4

    3

    5

    22/24

    Identificazione del percorso criticoDati di base per costruzione reticolo

    Operazioni Durata Seguita da . . Preceduta da . .

    ABCDEFGHI

    827539435

    C,D,FEHE

    G,IG,IH----

    ----AAB,DAE,FC,GE,F

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    111/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    TECNICHE RETICOLARI

    PERT

    PROGRAM EVALUATION AND REVIEW TECNIQUE(TECNICA PER VALUTARE E CONTROLLARE UN PROGETTO)

    C.P.M.

    CRITICAL PATH METHOD(METODO DEL CAMMINO CRITICO)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    112/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il PERT - tecnica probabilistica e di simulazione- viene utilizzato nella pro-grammazione deiprogetti di ricerca e sviluppo, di lancio di nuovi

    prodotti, di investimenti in generale, cherichiedono la capacit di simulare e stimare ilcomportamento di molteplici variabili di naturaprobabilistica.

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    113/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il CPM - tecnica deterministica - viene utilizzatoper progetti di varia natura (costruzioni civili,impianti, macchinari) per i quali non semprenecessario tener conto di elementi di aleatoriet.

    Metodo del cammino critico - CPM

    RETICOLO P E R T

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    RETICOLO P E R T

    2

    4 5

    3

    6

    1

    ESEMPIO

    RETICOLO P E R T

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    115/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    2

    4 5

    3

    6

    17 8

    1-2

    2-3

    3-61-7

    1-4

    7-88-6

    4-5 5-6

    RETICOLO P E R T

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    116/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    2

    4 5

    3

    6

    17 8

    1-2

    2-3

    3-61-7

    1-4

    7-88-6

    4-5 5-6

    2-8

    7-5

    RETICOLO P E R T

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    117/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    2

    4 5

    3

    17 8

    15

    10

    155

    14

    96

    23 18

    12

    6

    COSTRUIRE UN RETICOLO PERT USANDO GLI EVENTI SOTTOELENCATICHE NON SONO IN ORDINE LOGICO DI SUCCESSIONE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    118/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    1. PROGETTATO LO STAND PER LA FIERA

    2. RICEVUTO LACCETTAZIONE DELLA DOMANDA

    3.

    MONTATO LO STAND E COLLOCATO I PRODOTTI

    4. SPEDITO I MATERIALI

    5. ACCOLTO I PRIMI VISITATORI

    6. SPEDITO GLI INVITI

    7. DECISO DI PARTECIPARE ALLA FIERA

    8. PREPARATO I PRODOTTI DA EVIDENZIARE

    9. DECISO I PRODOTTI DA EVIDENZIARE

    10. PREDISPOSTO LA SISTEMAZIONE LOGISTICA DEGLI INVITATI

    11. RACCOLTO LE ADESIONI AGLI INVITI

    12. REALIZZATO LE ATTREZZATURE PER LALLESTIMENTO DELLO STAND

    13. ACQUISTATO I BIGLIETTI INVITI

    14. DEFINIZIONE DELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA

    RETICOLO PERT-TIME

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    119/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    1. PROGETTATO LO STAND PER LA FIERA 21

    2.

    RICEVUTO LACCETTAZIONE DELLA DOMANDA 11

    3. MONTATO LO STAND E COLLOCATO I PRODOTTI 3

    4. SPEDITO I MATERIALI 1

    5. ACCOLTO I PRIMI VISITATORI 2

    6. SPEDITO GLI INVITI 1

    7.

    DECISO DI PARTECIPARE ALLA FIERA 58. PREPARATO I PRODOTTI DA EVIDENZIARE 4

    9. DECISO I PRODOTTI DA EVIDENZIARE 3

    10. PREDISPOSTO LA SISTEMAZIONE LOGISTICA DEGLI INVITATI 3

    11. RACCOLTO LE ADESIONI AGLI INVITI 2

    12. REALIZZATO LE ATTREZZATURE PER LALLESTIMENTO DELLO STAND5

    13.

    ACQUISTATO I BIGLIETTI INVITI 1

    14. DEFINIZIONE DELLA CAMPAGNA PUBBLICITARIA 8

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    120/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    esempio SCORRIMENTO

    5

    3

    1

    2

    4

    1 2

    3 3

    1 1

    TETL

    S=TL-TE

    RETICOLO P E R T

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    121/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    2

    3 4

    5

    1

    ANALISI DEI TEMPI

    12

    (0)

    4

    56

    RETICOLO P E R T

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    122/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    ANALISI DEI TEMPI

    2

    3 4

    5

    112

    (0=ATTIVITA FITTIZIA)

    4

    5

    6

    CAMMINO CRITICO

    RETICOLO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    123/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    2

    4 5

    31

    7 8

    3220

    2619

    41

    872

    54

    30

    28

    0

    9 1038

    7

    14

    11

    10

    0

    6

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    124/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    DEFINIZIONE DI PENDENZA DI COSTO

    Esprime il costo dellunit di tempo per ridurre ladurata di un

    attivit e si calcola dividendo ladifferenza tra costo crash e costo normale per la

    Differenza tra tempo normale e tempo crash

    Esempio

    Se un

    attivit ha un tempo normale di dieci settimane e un tempo crash di

    otto, la differenza di due settimane.

    Si possono comprare due settimane in meno su questa attivit.Se il costo normale di 10.000 e quello crash di 50.000, la differenza

    di 40.000 (prezzo di acquisto delle due settimane)

    PENDENZA DI COSTO= 40.000/ 2=20.000

    DEFINIZIONE DI PENDENZA DI COSTO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    125/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    ATTIVITA

    PRECESSORI NORMALE CRASH PEND.DI COSTOGIORNI !x1000 GIORNI !x1000 !x1000

    a 5 10 3 20 5

    b a 6 15 5 17 2c b 10 10 7 13 1d b 4 5 3 8 3e c 5 20 - - -f d 9 25 8 26 1g e,f 10 15 8 35 10h g 5 10 - - -i g 6 12 4 38 13

    j h,i 5 10 4 50 40

    DEFINIZIONE DI PENDENZA DI COSTOcalcolo

    ESEMPIO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    126/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    a5

    b6

    c10

    d4

    e

    5

    f9

    g10

    h5

    i6

    j5

    ESEMPIO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    127/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    a5

    b6

    c10

    d4

    e

    5

    f9

    g10

    h5

    i6

    j5

    ESEMPIO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    128/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    a5

    b6

    c9

    d4

    e

    5

    f9

    g10

    h5

    i6

    j5

    NON CAMBIA IL PERCORSO CRITICO

    .(riduciamo ancora di un giorno)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    129/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    .(riduciamo ancora di un giorno)

    a5

    b6

    c8

    d4

    e

    5

    f9

    g10

    h5

    i6

    j5

    reticolo definitivo

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    130/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    reticolo definitivo

    a3

    b5

    c7

    d4

    e

    5

    f8

    g8

    h5

    i5

    j4

    COSTO TOTALE=..

    DURATA TOTALE DEL PROGETTO= .

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    131/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    MODELLIORGANIZZATIVI

    DIPROGETTO

    DIREZIONE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    132/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    PM rispetto ad un'organizzazione di tipo CENTRALIZZATA

    PROGRAMMAZIONE RICERCA PRODUZIONE RISORSEUMANE

    PROJECT MANAGER

    PERSONALE COMPLETAMENTE DEDICATO AL PROGETTO

    DIREZIONE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    133/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    PM rispetto ad un'organizzazione di tipo FUNZIONALE

    PROJECT MANAGER

    PERSONALE

    DEDICATO ALPROGETTO

    SIST.INFORMATIVI RICERCA PRODUZIONE PERSONALE

    DIREZIONE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    134/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    PM rispetto ad un'organizzazione di tipo MATRICIALE

    PROJECT MANAGER

    PROJECT OFFICE

    RICERCA PRODUZIONE PERSONALE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    135/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    RISCHIODI

    PROGETTO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    136/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Gestione del Rischio

    & Ogni progetto comporta una serie di rischi...

    & Quant la probabilit del rischio?

    & Quanto grave (severit)?

    & Come possiamo ridurre la probabilit?

    & Che cos il contingency plan?

    I rischi sono condizioni ocircostanze che possonoavere un effetto negativo sulsuccesso del vostro progetto

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    137/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il Processo di Gestione del Rischio

    Rischi diProgetto

    Sviluppare ilPiano di

    Gestione Rischio

    Monitorare/Rivedere i

    Rischi

    Valutareil

    Rischiodi

    Progetto

    STRUTTURARE

    CONTROLLARE

    PIANIFICARE

    GESTIRE IL RISCHIO DI PROGETTO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    138/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Consiste nellidentificazione e valutazione preventiva dei

    fattori di incertezza del progetto, che possono essererelativi:

    all

    area aziendale diintervento

    alla gestione delgruppo di progetto

    alla tecnologia

    PREVENIRE E MEGLIO CHE CURARE

    LE ATTIVITA DI GESTIONE DEL RISCHIO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    LE ATTIVITA

    DI GESTIONE DEL RISCHIO

    CB

    A

    Gantt

    Controllo degli interventi

    Definizione interventi e azioni dicontenimento del rischio

    Stima del periodo entro cui possibileintervenire per mitigare il rischio

    Identificazione delle probabili cause

    Determinazione dell

    impatto in caso disopravvenienza

    Valutazione della probabilit che ilrischio si manifesti

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    RELAZIONI CONTRATTUALI

    REQUISITI

    DISEGNO

    TEST ED INTEGRAZIONE

    PROJECT MANAGEMENT

    COMPOSIZIONE STAFF

    PROCESSI DI PRODUZIONE QUALITARISORSE

    DIPENDENZE ESTERNE

    AREE PRIMARIE DI INVESTIGAZIONE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    VALUTAZIONE DEL RISCHIO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    R=PxECR= RISCHIO

    P= PROBABILITA, DI ACCADIMENTO

    EC= ENTITA DELLE CONSEGUENZE

    RG= R1+R2+R3+............Rn

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    CONTROLLODI

    PROGETTO

    IL CONTROLLO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    144/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    RILEVAZIONE DEI

    CONSUNTIVI DI ATTIVIT(DATE EFFETTIVE DI INIZIOE COMPLETAMENTO,TEMPO IMPIEGATO)

    CONTROLLO DEI PRODOTTI

    INTERMEDI E FINALI

    IDENTIFICAZIONE DEGLI SCOSTAMENTI

    PIANO DI

    AZIONE

    DEFINIZIONE DELLE AZIONIPER GESTIRE GLISCOSTAMENTI

    Piano originale

    Piano rivistoRIPIANIFICAZIONE

    SCHEMA GENERALE DEL CONTROLLO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    145/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    SCHEMA GENERALE DEL CONTROLLO

    Il controllo quellinsieme di attivit poste in essere per fars che il progetto rispetti landamento previsto (nelle diversevariabili: tempi, risorse impiegate, risultati, ecc.)

    SISTEMAPROGETTO

    Andamentorilevato

    Azionicorrettive

    confronto

    Andamentoatteso

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    146/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    IL CONTROLLO: GENERALIT

    Riprogrammazione Azioni sul G.d.L.

    Stima a finire Rinegoziazione contratto

    CONTROLLO

    Consuntivazione lavori stima a finire

    controllo di avanzamento reporting

    Analisi

    dell

    andamento

    Interventocorrettivo

    CICLO DI CONTROLLO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    DATE INIZIO E FINE STIMA A FINIRE RISORSE IMPIEGATE COSTI SOSTENUTI RISULTATI CONSEGUITI

    CONSUNTIVAZIONE(rilevazione dati

    TEMPI DI COMPLETAMEN COSTI E IMPIEGO RISORSE QUALIT

    ANALISI DEGLISCOSTAMENTI

    DEFINIZIONE INTERVENTICORRETTIVI

    RIPIANIFICAZIONERIPORTO ALLA DIREZIONE

    PIANIFICAZIONE ERIPREVISIONE

    Rilevazione dei consuntivi

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Lanalisi di andamento si basa sulla

    rilevazione a cadenza stabilita dei daticonsuntivi.

    In particolare, per ogni attivit, si dovrannorilevare:

    !

    data di inizio effettiva

    ! data di fine (per le attivit completate)

    ! durata effettiva

    !

    impegno consuntivo della data!percentuale di prodotto completato.

    ! stima a finire

    LA DETERMINAZIONE DELLE STIMA A

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    149/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    LA DETERMINAZIONE DELLE STIMA A

    FINIRELa stima a finire non la differenza aritmeticafra limpegno pianificato e limpegno consuntivato

    sullattivit!!

    La stima a finiresi determina: Valutando la quantit di lavoro prodotto rapportata

    al lavoro totale richiesto per completare il risultato di

    una specifica attivit

    Effettuando una nuova stima dellimpegno richiestoper il completamento dell

    attivit

    LA DETERMINAZIONE DELLESTIMA A FINIRE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    150/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Nel caso che la stima a finirepossa essere determinata comeproiezione basata sullavalutazione del grado dicompletamento rapportata alconsuntivo, la stima a finire SF

    pu essere determinata con laFormula:

    SF= C*100/LP - C

    dove:

    SF = Previsione a Finire LP = Lavoro prodotto (%)

    C = Impegno consuntivo

    100

    PC

    LP(%)

    NP

    P= Previsione iniziale

    NP=Nuova Previsione

    Previsione a Finire

    STIMA A FINIRE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    CURVE AD S

    IMPIEGATE PER FORNIRE DELLE STIME A FINIRE

    CONFRONTABILI CON CURVE IDEALI O STANDARD AZIENDALI

    UTILIZZABILI COME RIFERIMENTI PER PROGETTI FUTURI

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    152/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il calcolo dellavanzamento globale del progetto

    rappresentato dalla sommatoria degli avanzamentidelle singole attivit (di ingegneria, acquisti, costru-zioni, etc.) moltiplicati per i relativi pesi dincidenza

    sul progetto.

    Per costruire una curva ad Soccorremonitorare costantemente lavanzamento dei

    lavori, il che avviene partendo da unistogramma dove sono registrati i carichi di

    lavoro programmati e realizzati.

    PREV. PERIODO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    153/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    75000

    70000

    65000

    60000

    55000

    50000

    45000

    40000

    35000

    30000

    25000

    20000

    15000

    10000

    5000

    0 0

    200

    400

    600

    800

    1000

    1200

    1400

    1600

    1800

    20002200

    2400

    2600

    2800

    3000

    3200

    3400

    3600

    3800

    4000

    VALORE

    ORE

    PR

    OGR.

    VALOR

    EORE

    PERIODICO

    PREV. PROG.

    OBIETTIVI GENERALI DI UNA GESTIONE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    MULTIPROGETTOMultiproject management

    LO SVOLGIMENTO REGOLAREDELLE

    ATTIVITA

    DI TUTTI

    I PROGETTI

    OBIETTIVI GENERALI DI UNA GESTIONE

    PECULIARIT DI UN AMBIENTE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Priorit da assegnare ai singoliprogetti

    Concorrenza tra i progetti

    Acquisizione delle risorse

    Attenzione della direzione

    PECULIARIT DI UN AMBIENTE

    MULTIPROGETTO

    PIANO OPERATIVO DI GESTIONE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    156/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    PIANO OPERATIVO DI GESTIONE

    MULTIPROGETTO

    OBIETTIVI GENERALI

    RAGGIUNGERE TUTTI GLI OBIETTIVI DELLAZIENDA

    DETERMINAZIONE DELLE PRIORITA

    ACQUISIZIONE E MANTENIMENTO DELLE RISORSE

    INTEGRAZIONE CON ALTRE ATTIVITA IN CORSO

    SVILUPPO DI SCHEMI ORGANIZZATIVI CHE SODDISFINO LE MUTEVOLI ESIGENZE DEI PROGETTI

    PRIORITA

    DEI PROGETTI

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    157/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    DIVERSI PROGETTI CHE SI COMPETONO PER LE RISORSE

    necessit METODO PER STABILIRE E COMUNICARE LE PRIORITARELATIVE

    come UNATTENTA PIANIFICAZIONE DI OGNI PROGETTO

    conseguenzaDECIDERE LACCELERAZIONE O IL RITARDODEL PROGETTO

    previsione CONFLITTI POTENZIALI

    PRIORITA

    DI LIVELLO INFERIORE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    158/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    SOLO IL 15% DELLE ATTIVITADECIDONO LA DATA DICOMPLETAMENTO DI UN PROGETTO

    CIONECESSITA LA PUNTUALE RICERCA DELLE

    ATTIVITA CRITICHE

    ATTRAVERSO LE

    TECNICHE RETICOLARI

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    159/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    CONFLITTI TRA ATTIVITA PRIORITA ATTRIBUITE A

    CRITICHE Progetto con la massima prioritgenerale

    CRITICHE/NON CRITICHE Attivit critica a prescindere dallapriorit del progetto

    NON CRITICHE/NON Priorit del progetto

    CRITICHE Attivit che comporta il maggiorritardoattivit con maggiori risorse critiche

    VANTAGGI DELL

    UTILIZZO DEI SISTEMIRETICOLARI

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    RETICOLARINELLE SITUAZIONI MULTIPROGETTO

    MIGLIORE PIANIFICAZIONE E SCHEDULAZIONE DELLE ATTIVITAE PREVISIONE DI NECESSITADI RISORSE

    IDENTIFICAZIONE DI SCHEMI RIPETITIVI DI PIANIFICAZIONEVALIDI PER DIVERSI PROGETTI, IN MODO DA SEMPLIFICARE ILPROCESSO DI PIANIFICAZIONE

    POSSIBILITADI IMPIEGARE COMPUTER PER OTTENEREINFORMAZIONI TEMPESTIVE SULLANDAMENTO DEI PROGETTI

    INTERDIPENDENZE TRA I PROGETTI

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    161/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    pu essere

    A-CONSEQUENZIALEI risultati derivanti dal completamentodi unattivit o compito in un progetto devono essere disponibiliprima che possa cominciare unattivit(evento di interfaccia)

    B-COMUNANZA DI RISORSEUna risorsa deve completareunattivit in un progetto o in un compito prima di poter iniziareunaltra attivit in un altro progetto o compito (evento di interfaccia)

    C-TASSO DI UTILIZZO DI RISORSE COMUNI Due o piprogetti stanno utilizzando le stesse risorse; se essi impiegano larisorsa in un ritmo che ne ecceda la disponibilit, diventanointerdipendenti a causa delle limitatezza della risorsa stessa.

    METODI E STRUMENTI PER LA GESTIONE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    METODI E STRUMENTI PER LA GESTIONEMULTIPROGETTI

    7 2

    9

    8 4

    1 12 3

    13 6 1 10

    5

    7 2

    9

    8 4

    1 12 3

    13 6 1 10

    5

    7 2

    9

    8 4

    1 12 3

    13 6 1 10

    5

    DIFFERENZE TRA GRANDI E PICCOLIPROGETTI MULTIPLI

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    163/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    PROGETTI MULTIPLI

    RUOLO DELPM Pi progetti ad unproject manager o

    ad un projectcoordinator

    Attribuito ad unmanager

    che non haresponsabilit

    funzionali

    DIFFERENZE TRA GRANDI E PICCOLIPROGETTI MULTIPLI

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    164/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    PROGETTI MULTIPLI

    TEAM DIPROGETTO

    Il lavoro viene

    attribuito allefunzioni.Durantela fase in campoun team a tempo

    pieno vieneassegnato aciascun progetto

    Le dimensioni del team

    diprogetto variano asecondadella situazione.

    Se si prevede lavoro sulcampo, vi vieneassegnatoun team a tempo pieno

    DIFFERENZE TRA GRANDI E PICCOLIPROGETTI MULTIPLI

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    165/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    PIANIFICAZIONEE

    CONTROLLOINTEGRATI

    Pianificazione e controllosu base integrataI conflitti tra pi progettivengono risolti a livellisuperiori al project managerIl controllo delle scadenzeper i singoli progetti

    ha la massima importanza.Il controllo delle risorseha minore importanza

    Tutti i progetti devonoessere controllati subase integratanellambito di unsistema dipianificazione econtrollo.

    Limpiego ottimaledelle risorse ha lamassima importanza

    REPORTING DIPROGETTO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    166/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    CARATTERISTICHE

    TIPOLOGIE

    STRUMENTI DI SUPPORTO AL PROCESSO

    REPORTING VERSO IL CLIENTE

    CARATTERISTICHEIL SISTEMA DI REPORTING DEVE ESSERE:

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    167/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    S S O G SS

    TEMPESTIVOESAUSTIVO

    CHIARO ED EFFICACESNELLO IN TERMINI DI DOCUMENTAZIONE

    ECONOMICO

    INTERNO ESTERNO

    Verso DIREZIONI e FUNZIONI aziendali

    Verso il CLIENTENel rispetto degli accordi

    contrattuali

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    168/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    REPORTING INTERNO

    Vs FUNZIONI AZIENDALI(operativo)

    VS DIREZIONE E ALTO MANAGEMENT

    (completo)

    VARIANCE ANALYSIS REPORT

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    169/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    AGGIORNAMENTO DELLA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA CON

    EVIDENZA DEGLI SCOSTAMENTI TEMPORALI RISPETTO ALLE

    MILESTONE CONTRATTUALI E NUOVA DATA DI COMPLETAMENTO

    AREE CRITICHE

    PIANO DI AZIONI CORRETTIVE E CONTROMISURE

    SITUAZIONE DELLE MODIFICHE

    ANDAMENTO DEI COSTI INTERNI ED ESTERNI

    INDICI DI PERFORMANCE DI TREND

    Vs FUNZIONI AZIENDALI(operativo)

    Vs FUNZIONI AZIENDALI(operativo)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    170/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    VARIANCE ANALYSIS REPORT

    Programma: Situazione al:

    AREE CRITICHE INDICATORI DI PERFORMANCE

    AZIONI CORRETTIVE

    MODIFICHE

    TABLEAU DE BOARD(Visione integrata di tutti i progetti)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    INTEGRAZIONE DEI DATI DI VISIBILITADELLE VARIE FUNZIONI AZIENDALI PERLA VERIFICA DI COERENZA DEI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI

    IL CONTINUO MIGLIORAMENTO DEI PARAMETRI FONDAMENTALI DI EFFICIENZAED EFFICACIA RELATIVI ALLE ATTIVITARIPETITIVE E NON NELLAMBITO DELLA

    PROGETTAZIONEE PRODUZIONE DI PRODOTTI AD ELEVATA TECNOLOGIACOERENZA TEMPORALE E DEI RIFERIMENTI ADOTTATI PER LANALISI DEICONSUNTIVIE SCOSTAMENTI

    LE PERFORMANCE DI ALCUNE FUNZIONI AZIENDALI

    MIGLIORAMENTO DELLE CAPACITAPREVISIONALI MAKE OR BUY

    STANDARDIZZAZIONE REPORTISTICA

    UNIVOCITADEL DATO/INFORMAZIONE E DELLE RESPONSABILITA

    Vs FUNZIONI AZIENDALI(operativo)

    TABLEAU DE BOARD(obiettivi)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    ( )

    STRUMENTO DI GUIDA INTEGRATO

    MIGLIORARE LA VISIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

    STRUTTURARE UN SISTEMA DI PREVISIONI PER IL FUTURO

    STRUMENTO PROPOSITIVO DI CORREZIONE

    TEMPESTIVO E REGOLARE

    .

    Vs FUNZIONI AZIENDALI(operativo)

    # VS DIREZIONE E ALTO MANAGEMENT(completo)

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    173/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    DEFINIZIONE SULLA BASE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI AZIENDALIE DEI FATTORI CRITICI DI SUCCESSO PER FUNZIONE

    IDENTIFICAZIONE DEI PARAMETRI CHIAVE MISURABILI E CONFRONTABILIPER LA MISURAZIONE DELLE PERFORMANCE

    ANALISI DELLE CRITICITANEI PROCESSI PRIMARI

    IDENTIFICAZIONE DEI MACROBIETTIVI

    STATO DI ATTUALITADI CIASCUN INDICATORE

    IMPOSTAZIONE E DEFINIZIONE DELLE TABELLE DI MONITORAGGIO

    IMPOSTAZIONE DEL REPORTING

    REPORTING VERSO IL CLIENTE

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    174/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    IN FUNZIONE DELL SOW CONCORDATO CON IL CLIENTE OCCORREFORNIRE MENSILMENTE:

    ELENCO DELLE ATTIVIT COMPLETATE

    SITUAZIONE DELLAVANZAMENTO FISICO DELLE ATTIVIT

    DESCRIZIONE DELLE ATTIVIT FUTURE

    LA PIANIFICAZIONE AGGIORNATA

    LELENCO DELLE AZIONI APERTE

    LE E VENTUALI AREE CRITICHE

    LELENCO DELLE MODIFICHE APPROVATE

    LA SITUAZIONE FINANZIARIA

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    175/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    ASPETTI ECONOMICI FINANZIARI

    di un progetto

    GESTIONE ECONOMICA-FINANZIARIADEL PROGETTO

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    176/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    GESTIONEECONOMICA

    % COSTI% RISULTATI

    GESTIONEFINANZIARIA

    %

    CASH-FLOW%

    RISULTATIFINANZIARI

    % BUDGET COME MOMENTO DIASSUNZIONE DI RESPONSABILITA

    % ENFASI SU TUTTE LE DISCIPLINE

    ECONOMICHE-FINANZIARIE DELPROGETTO

    % TEMPORIZZAZIONE DEGLI EVENTIANCHE IN FUNZIONE DEI LOROIMPATTI FINANZIARI

    % GESTIONE DEL CIRCOLANTE DELPROGETTO

    Lanalisi economica del progettoi li

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    177/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    si realizza,

    da un lato, con l

    analisi ed il controllo dei costi che sisostengono

    e dallaltro con lesame dei risultati economici perstabilire se il progetto genera utili o perdite.

    Lanalisi finanziariaevidenzia

    le disponibilit ed i fabbisogni monetari che occorrono alprogetto,

    gli oneri e proventi finanziari derivanti dal piano degliincassi e degli esborsi.

    OBIETTIVI DEL

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    178/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    CONTROLLO DEI COSTI

    % PERIODICA VALUTAZIONE DEL COSTO FINALEPREVISTO DEL PROGETTO

    % PERIODICA DETERMINAZIONE DELLO STATO DIAVANZAMENTO DEI COSTI

    Il controllo costi un momento fondamentale della vita

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    179/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il controllo costi un momento fondamentale della vita

    del progetto, consente la verifica dei risultati, in terminieconomici, delle attivit programmate.

    si confrontano sistematicamente le performancefisiche e temporali con il rapporto percentuale deicosti sostenuti sui costi totali (cost to cost);

    tutti i costi sostenuti vengono costantemente verificaticon gli obiettivi programmati,

    si individuano gli scostamenti a livello dei singolielementi base di controllo.

    Lo stesso vale per il controllo dei costi ancora dasostenere.

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    180/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    Il costo rappresentalaspetto economico dellimpiego del fattore produttivoconsiderato (il personale, i materiali, i servizi, lutilizzo

    dei beni strumentali),

    CONFIGURAZIONE DEI COSTI

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    181/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    OPERATIVI DEL PROGETTO

    COSTI

    ESTERNI

    INTERNI

    ACQUISTATI SPECIFICATA-

    MENTE PER UN PROGETTO

    % DIRETTI

    % INDIRETTI

    COSTI ESTERNI

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    % TRATTASI DEI COSTI SOSTENUTI A FRONTE DIFATTORI PRODUTTIVI NON PRESENTI NELLASTRUTTURA INTERNA AZIENDALE

    % I FATTORI VENGONO ACQUISTATI ED IMPIEGATI PERLA REALIZZAZIONE DI UNO SPECIFICO PROGETTO

    Sono anche denominati costi sorgenti

    per evidenziare chenascono solo in presenza di un progetto.

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    183/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    nascono solo in presenza di un progetto.Comprendono costi:

    di natura tecnica:- fornitura materiali,- appalti a terzi,- consulenze tecniche, etc

    di natura commerciale:

    - provvigioni passive, spese di rappresentanza;

    del personale:

    - spese viaggio e di trasferta,- assunzioni con contratto a termine

    assicurativi:

    - assicurazioni specifiche, fideiussioni.

    COSTI INTERNI DIRETTI

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    184/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    COSTI INTERNI DIRETTI

    % TRATTASI DEI COSTI RELATIVI AI FATTORI

    PRODUTTIVI PRESENTI IN MODO STABILE NELLA

    STRUTTURA AZIENDALE CHE OPERANO

    DIRETTAMENTE SUI PROGETTI.

    I costi interni diretti sono

  • 7/21/2019 3 - Processi Project Management

    185/217

    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    I costi interni diretti sono

    costo del personale- mano dopera diretta, stipendi per la

    progettazione, produzione, montaggio, assistenzatecnica;

    costo utilizzo beni strumentali

    - ammortamento beni strumentali impiegati,utilizzo hardware e software dei sistemi informatici;

    costi di funzionamento

    - energia, gas, combustibile, materiale diconsumo, spese varie, etc.

    COSTI INTERNI INDIRETTI

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    Prof.Ing. Leopoldo Lama

    % TRATTASI DEI COSTI RELATIVI AI FATTORIPRODUTTIVI CHE NON INTERVENGONO DIRETTA-

    MENTE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO

    % POSSONO ESSERE O MENO IMPUTATI AI PROGETTI,TALVOLTA VIENE IMPUTATA SOLO LA PARTE PIU

    ATTINENTE ALLA SUA REALIZZAZIONE

    (Esempio: mano dopera indiretta, progettazione indiretta,ammortamenti indiretti).

    Costi interni indiretti sono

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    Costi interni indiretti sono

    costi di personale:

    - mano d

    opera indiretta, stipendi personale tecniconon operanti su progetto, stipendi personale degli enti generali(esempio: amministrazione); costo utilizzo beni strumentali:

    - ammortamento beni strumentali non impiegatispecificamente sui progetti; costi di funzionamento:

    - spese aziendali generali.

    Questi costi possono - e non necessariamente devono - essereattribuiti ai progetti.

    CONFIGURAZIONI REDDITUALI DI PROGETTO

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    VALOREAGGIUNTO

    RICAVI-

    COSTI ESTERNI=

    MARGINE DICONTRIBUZIONE

    RICAVI

    -COSTI DIRETTI(ESTERNI + INTERNI DIRETTI)

    =

    RISULTATO

    OPERATIVO

    RICAVI

    -COSTI OPERATIVI(ESTERNI + INTERNI)

    =

    CONFIGURAZIONI REDDITUALI DI PROGETTO

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    VALORE

    AGGIUNTO

    % RAPPRESENTA IL RISULTATO DI PROGETTO DOPO

    AVER DEDOTTO DAL PREZZO DI VENDITA (RICAVO) I

    COSTI ESTERNI.

    CONFIGURAZIONI REDDITUALI DI PROGETTO

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    MARGINE DI

    CONTRIBUZIONE

    % RAPPRESENTA IL RISULTATO DEL PROGETTO DOPO

    AVER DEDOTTO DAL PREZZO DI VENDITA (RICAVI) SIA I

    COSTI ESTERNI CHE I COSTI INTERNI DIRETTI.

    CONFIGURAZIONI REDDITUALI DI PROGETTO

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    RISULTATO

    OPERATIVO

    % RAPPRESENTA IL RISULTATO DI PROGETTO DOPOAVER DEDOTTO DAL PREZZO DI VENDITA TUTTI I

    COSTI OPERATIVI SIA QUELLI SPECIFICI DI PROGETTO

    CHE QUELLI INDIRETTI.

    ELABORAZIONE E CONTROLLO DEIPREVENTIVI DI COSTO

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    PREVENTIVI DI COSTO

    IN SEDE

    DI :

    % PREPARAZIONE DELLOFFERTA

    % STIPULAZIONE DELCONTRATTO ED INIZIO LAVORI

    % REALIZZAZIONE DELLOPERA

    PREVENTIVO DI OFFERTA

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    % ELA FASE IN CUI LE INDICAZIONI SCATURITE DAI