3 LUX TERRAE
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Transcript of 3 LUX TERRAE
OMMAR ISEDITORIALE PAG. 3
LA VISIONE OLISTICA PAG. 4 di Domenico Scilipoti
NO AL NUCLEARE PAG. 10 di Vittorio Marinelli
L’ILLUSIONE DEL TEMPO PAG. 11di Valentina Chiarappa
ENERGIA O INFORMAZIONE PAG.14di Silvana Cascone
LA CRISTALLIZZAZIONE SENSIBILE PAG. 17di Federico Calviello
L’INTEGRAZIONE DELLE SCIENZE PAG. 20 di Ciro Aurigemma
DEDICATO AD EACO COGLIANI PAG. 22
SINCRONICITA’ PAG. 24di Eaco Cogliani
LA COSCIENZA DI VERITÀ PAG. 26di Paola de Paolis
POESIE aa.vv. PAG. 29
IL VANGELO DI GIOVANNI PAG. 30di Massimo Marinelli
EDUCAZIONE: ULTIMA FRONTIERA PAG. 32di Giovanna Cambi
I BAMBINI INDACO PAG. 36di Danilo Casertano
SALUTE E GUARIGIONE PAG. 39di Massimo Marinelli
VINCIAMO NOOOOOI PAG. 42 di Matteo Dall’Osso
COMUNICAZIONE CORPOREA PAG. 44di Daniela di Savino
ABBONAMENTI PAG. 47
LE COSTELLAZIONI FAMILIARI PAG. 48di Raffaele Cavaliere
VEGETARIANISMO PAG. 50di Franco Libero Manco
CONSUMO CRITICO PAG. 52di Adriano Zaccagnini
UN ESSENO CRUDISTA PAG. 54Rossella Sofi intervista TONINO BIANCONI
ENERGIA DEGLI ALIMENTI PAG. 57di Vally Hans
L’AGLIO PAG. 58di Gaetano Tessidan
RUBRICHEVIVERE CON CURA PAG. 62di Daniela Rosellini
PSICOLOGIA OGGI PAG. 64a cura di Massimo Marinelli
ESSERE ED APPARIRE PAG. 65di Pietro Volpe
LETTURE PAG. 66
Lux Terrae 2
O
Anno II Numero 3
Periodico Bimestrale
GENNAIO - FEBBRAIO 2011
Registrato presso il tribunale di Roma
n. 277 / 2010 del 22 Giugno 2010
Numero ROC: 19038
Direttore Responsabile
Valeria Masutti
Direttore Editoriale
Pietro Volpe
Coordinamento culturale
Dott. Massimo Marinelli
Dott. Pietro Volpe
Comitato scientifico
Dott.ssa Valentina Chiarappa
Dott. Massimo Corbucci
Pubbliche relazioni e marketing
Luisa Mei
Redazione
Via Pandino 60
00188 Roma RM
Pubblicità
Pietro Volpe
Grafica e impaginazione
Pietro Volpe
Distribuzione
REDS Distribuzione
Via Bastioni di Michelangelo 5/a
00192 Roma Tel. 06.397.45.482
Stampato da:
GRAFICHE SAN BENEDETTO SrL
Via Vicinale Latina- Località Case Diana
03030 CASTROCIELO ( FROSINONE)
La comunicazione olisticaLa democrazia ai giorni nostri ormai è una democrazia mediatica. I
media, in primis televisione, poi radio, giornali e quindi internet, deter-
minano il senso della comunicazione e quindi della conoscenza. Un tempo
si diceva ‘Conoscere per deliberare’, ora il fenomeno mediatico si impone
al di là della conoscenza, che diventa sempre meno cosciente e quindi sem-
pre meno partecipata. Il ‘conoscere’ di un tempo era la possibilità di avere
accesso alle informazioni per potere prenderne coscienza. Ai tempi nostri,
dove la televisione ha drogato, in tutti i sensi, ogni possibile comunica-
zione, la conoscenza è divenuta partecipazione, tra l’altro sempre più,
emotiva: la comunicazione, da mezzo di trasmissione, si è trasformata in
mezzo di consumazione, si è appiattita alla logica del pensiero occidentale,
nei quali meandri si disperde, annacqua e ingloba a sua volta ogni refe-
rente, disperdendo paradossalmente persino la distinzione tra mezzo, mes-
saggio, contenuto e contenente.
Se un tempo era lineare il passaggio di un contenuto da un emittente ad
un ricevente, mediato dal mezzo di comunicazione, oggigiorno è il mezzo
di comunicazione che è diventato il contenuto, perdendo il significato del
messaggio, che, il mezzo di comunicazione, da mediatore tra due oggetti,
diviene esso stesso oggetto che ‘spiega’ l’esistenza. Gli oggetti, che sono
tra loro in competizione, solamente per inglobare ‘di più e prima’, se-
condo la logica del consumo, il mezzo, che, a sua volta, ne spiega onto-
logicamente la loro esistenza , addivengono ‘all’orizzonte degli eventi’
al limitare del momento in cui esistono in quanto attraverso del mezzo,
si apra la scintilla della loro esistenza. In questa logica non ha spazio,
né tempo, un contenuto che non serve più a nulla. Il contenuto non spiega,
non porge, non mostra, non illumina, non asseconda, non manifesta. Non
serve più. L’unico dio, l’unico Ente, che assurge a demiurgo, plasmatore
di se stesso, è il mezzo. Ecco perché la comunicazione, ai nostri tempi,
tempi in cui non si ha più tempo per perdere tempo, e dove è giunto il
tempo della previsione dei tempi, è diventata, da espressione e spiega-
zione degli ‘oggetti’, a ‘Oggetto Unico’, ed in quanto tale non necessi-
tante di altri oltre Sé.
Il problema è che questo unico Sé non possiede gli attibuti tali da giusti-
ficarne un percorso escatologico, sulla salvezza, o soteriologico, sul bene
ed il male, o ermeneutico, in quanto tautologico: E’, senza porsi cosa. Ma
se l’Uno di altri percorsi, determina la creazione, questo Uno esistente ne
determina l’annichilimento. Quello che è fuori da lui, non è necessario.
Ma anche quello che è dentro lui non è necessario, perché lui è il vuoto,
l’assenza di ogni oggetto. Se uno credesse nell’esistenza del male, esso
potrebbe ‘incarnarlo’ ( ovviamente tra virgolette!).
Il tempo della comunicazione, paradossalmente è diventato il tempo della
assenza di ogni referente comunicativo, in cui la comunicazione soddisfa
se stessa e annichila l’oggetto. Ma ovviamente tale creazione non si è ap-
palesata come Nibiru ( se ne potrebbe forse studiarne la relazione: ve-
diamo se c’è tempo più avanti…), ovvero come un fenomeno improvviso e
fuori dalle orbite decisionali e previsionali terrestri. La tra virgolette evo-
luzione del bioma terrestre, è stata tale che ha generato un percorso esi-
stenziale quale quello che noi pensiamo di vedere.
Pietro Volpe
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Editoriale
L’invio di materiali ( testi, fotografie, disegnietc ) alla
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zazione alla loro libera utilizzazione da parte di R.e S.
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IL NOSTRO SITO :
lux terrae
Attualmente lo scenario che riguarda il mondo delleimprese e delle aziende appare sempre piùcompetitivo ed in via d’espansione. È grazie allaelevata professionalità dei manager e degli imprendi-tori odierni che molte aziende raggiungono in breveambiziosi indici di mercato ed eccezionali perfor-mance in fatto di produttività.Resta sempre di più un ricordo l’antico modello dellapiccola impresa, nel quale l’azienda si configuravacome una grande famiglia.Milioni di euro spesi in forme pubblicitarie spettaco-lari, stipendi faraonici per conquistare la collabora-zione di prestigiosi professionisti iper specializzati (echi più ne ha più ne metta) ma l’azienda, si sa, desi-
dera aumentare ogni anno il proprio fatturato, lapropria crescita e solidità; in altre parole, ambisce edè determinata ad ottenere il successo ad ogni costo.Ecco quindi che, di qualunque settore si parli, emergeuna nuova realtà: nonostante il fascino delle lussuoseprospettive incentivanti, economiche e tecnologicheinsieme, emerge la difficoltà, per chi muove le file diquesti scenari, di mantenere alta, viva ed esuberantela motivazione di coloro i quali-“esseri umani”- par-tecipano con il loro lavoro e la loro competenza allarealizzazione di successi e traguardi sempre più am-biziosi, minacciati da una crescente e agguerrita con-correnza.Da ciò deriva una considerazione, una dubitativa: non
sarebbe forse il caso di rimettere al centro del mi-
crocosmo aziendale “l’essere umano”, prima ancorache il manager, il tecnico e l’amministrativo; l’umano,con la sua coscienza, i suoi sogni, la sua creatività, lasua unicità e la sua voglia di offrirsi manifestando
il suo bene e determinando il benessere di altri?
“L’essere umano” non diventa obsoleto, nonpassa di moda e, se vuole, sa farsi ricordare ineterno; non si svaluta come un’auto usata,anzi: aumenta il suo valore con l’espe-
rienza; è in continuo divenire ed ha, seben motivata, la naturale propensionead evolvere adeguandosi ed assecon-dando i cambiamenti di una societàdove “l’unica cosa che non cambia
è il cambiamento”.
Puntare efficacemente sul-
l’umano, quindi, significa conso-
lidare, arricchire e garantire la
“storia di un’azienda” che dal
passato viaggia verso il futuro at-
traverso il presente, generato da
azioni intrise di umanità, intelli-
genza creativa e “cuore”.
Alla luce di queste semplici e pro-fonde considerazioni, dalla fine del se-colo scorso cominciano a nascere nelresto del mondo e in Italia nuove società
di Serenella Ballore
S P I R I T U A L I
“Quando anche l’aziendaha un’anima…”
“L’azienda vista come un essere vivente in evoluzione.Un’entità viva, grazie alla cooperazione di tante cellule,unite dall’intento di crescere e crescere bene” S.B.
di formazione, tendenti ad inquadrare l’essere umanocome principale protagonista del successo aziendale.Un nuovo metodo mirato a sviluppare il valore delsingolo che, unito a quello di altri, può realizzare unteam ed un’azienda veramente unica e speciale.In quest’opera sono coinvolti formatori specializzati
(in crescita professionale, nello sviluppo delle risorseinteriori e del potenziale umano), team building (la-voro di squadra), psicologia, counseling olistico,
coaching, filosofia delle relazioni, esperti della co-
municazione consapevole ed efficace, della cultura
delle relazioni, dell’arte- terapia e delle arti espres-
sive.
Il loro intervento mira a sviluppare il talento ed il
valore individuale per poi agevolare l’integrazione
del singolo nel team, con la consapevolezza delproprio ruolo e della propria unicità, unicità
che raggiunge la massima espressionemediante l’unione del singolo con altri
individui altrettanto consapevoli. Sviluppando il senso di apparte-
nenza all’azienda ed uno stimo-lante spirito di squadra,diviene più facile realizzaresfide apparentemente impos-sibili e garantire una crescitadella società per affrontaresfide future.Il compito iniziale dellanuova formazione oli-
stica è quello di indivi-duare, insieme all’azienda,il percorso di crescita.Vengono realizzati, infatti,modelli personalizzati, ori-
ginali, flessibili ed inter-
cambiabili nel rispetto dellaspecificità di ogni singola si-
tuazione.
Di norma i corsi si svolgono in aule -per quanto ri-guarda il lavoro teorico- ma preferibilmente si la-
vora in luoghi situati nel verde. È importanteoperare in luoghi ove è possibile trovare confortevolispazi interni, con la possibilità di lavorare all’esterno,a contato con gli elementi, immersi nella natura,
dove la quiete e la straordinaria bellezza permettonoquell’indispensabile intimità e concentrazione, epossono durare in media da uno a cinque giorni.Chi si rivolge a dette società di formazione, sono tuttequelle aziende che intendono rinnovare lo stile ed il
clima aziendale, favorire una rigenerazione di va-
lori innovativi, al passo con le nuove esigenze delmercato, il quale, sempre di più, risente dei cambia-menti generati da una rapida evoluzione umana, chechiede maggiore intuito e slancio, anche nei con-fronti delle esigenze celate. Sono aziende che deside-rano sviluppare un nuovo Know how, l’attitudine anon arrendersi mai e il desiderio di superare limiti ebarriere.Un’altra esigenza è quella di superare lo stress ge-
nerato da decisioni importanti e determinanti, ge-
stire efficacemente l’imprevisto e trasformare i
problemi in opportunità.
Il lavoro di queste nuove società non sostituisce l’at-tività di formazione e motivazione aziendale di tipotradizionale; vuole invece integrare e rinnovare talelavoro offrendo un’importante marcia in più. L’approccio “olistico” (holos tutto intero) deter-mina così un sostanziale cambiamento nel panoramadella formazione orientata allo sviluppo delle risorse
umane.
L’olismo, grazie alla sua armonica visione di inte-
grazione del corpo, della mente e dello spirito di
ogni essere umano, diviene un prezioso strumento
che permette di riconoscere e valorizzare l’”Essere
umano” in ogni sua parte al di là del ruolo svoltonell’ambito lavorativo, favorendo così non solo unaumento della prosperità aziendale (senza creare
L I T À
di foff rmazione, tendenti ad inquq adrare l’essere umanocome principale protagonista del successo aziendale
Di norma i corsi si svolgono in aule -per quanto ri-guarda il lavoro teorico ma prefeff ribilmente si la
NEL MONDO
S O C I O - E C O N OM I C O
Il denaro, da semplice “bene strumentale” originato
dal bisogno di facilitare l’atto dello scambio, assurge
nei tempi attuali a “bene sostanziale”, ovvero, il pos-
sesso e l’accumulazione dello stesso si sono trasfor-
mati nello scopo ultimo dell’attività umana, ponendo
non poche ed irrilevanti questioni relative all’aspetto
etico insito nella distribuzione della ricchezza e, dun-
que, nelle relazioni tra gli individui.
Nonostante il sistema odierno delle transazioni eco-
nomico-finanziarie ci ponga in una realtà in cui il de-
naro perde persino la sua stessa connotazione
tangibile subendo un sostanziale processo di smate-
rializzazione (come quando il solo pigiare un tasto è
in grado di trasferire enormi quantità di ricchezza vir-
tuale da un punto all’altro del globo), il denaro pos-
siede la capacità di condizionare straordinariamente
le nostre esistenze.
Interpretazioni del
concetto di “denaro”
In effetti, il concetto di libertà connesso alla positiva
condizione garantita dalla possibilità di usufruire di
denaro ha, nel tempo, subìto una deviazione interpre-
tativa ed attuativa che ha spinto l’essere umano verso
un paradigma gradualmente sempre più individuali-
stico e fortemente egocentrico nel quale perdono ri-
levanza le connaturate caratteristiche umane attinenti
al vivere sociale, quali l’altruismo e la solidarietà.
L’estremizzazione della portata delle teorie classiche
dell’economia elaborate da storici economisti come
Adam Smith, teorie che individuano esclusivamente
nella massimizzazione dell’utilità del singolo
agente l’unico fine dell’operare economico di que-
st’ultimo, sembrerebbe aver condotto all’attuale si-
stema capitalistico nel quale viene posta massima
rilevanza all’accumulazione del capitale, capitale
costituente in sé la rappresentazione dell’autonomia
dai rapporti sociali di scambio e non più metro di va-
lutazione e misurazione dell’impegno lavorativo oc-
corso al suo ottenimento.
Il denaro, dunque, svincolato dal correlativo valore
in termini di beni capaci di soddisfare i bisogni
umani, si è trasformato in bene in sé, per ottenere il
quale l’essere umano è potenzialmente (e non solo)
capace di commettere ogni sorta di azione, finanche
di scatenare vere e proprie guerre che la storia ci in-
segna essere, in ogni tempo, lo strumento impiegato
affinché l’economia di uno stato possa riprendere vi-
gore e vitalità.
Il denaro ha subìto, dal suo lontano esordio risalente
alla fine dell’VIII secolo a.C., rilevanti cambiamenti
che lo hanno, nel tempo, condotto ad assumere forme
tecniche evolute le quali hanno avuto l’effetto di se-
parare sempre più lo scambio dagli agenti economici
che lo pongono in atto. Si parla, a tal proposito, di
“spersonalizzazione” dello scambio il cui esempio
più evidente è l’abbandono, avvenuto nel 1971, del
sistema di conversione della moneta in oro, sistema
che aveva lo scopo di garantire gli individui del valore
intrinseco della moneta.
LE NUOVE ECONOMIEDalle teorie economiche classiche basate sull’esclusivo non monetari fondati sull’altruismo, sul dono, sulla reciprocità per
Denaro e tempo
Se consideriamo l’attuale distribuzione delle risorse
monetarie, che mostra una netta tendenza all’esaspe-
razione dei due fenomeni sociali della povertà e della
ricchezza, con un loro drastico allontanamento in ter-
mini di reddito procapite, ci rendiamo conto della
grande rilevanza che il denaro possiede per la mag-
gior parte degli individui, importanza causata e soste-
nuta da imperanti modelli educativi, informazione,
mass media e schemi di pensiero.
A ciò si deve l’incredibile forza propositiva e trai-
nante (che a volte può rasentare l’illegalità) posseduta
dal denaro il quale, però, a ben riflettere, non avendo
un valore d’uso (valore del bene connesso al suo uso)
caratteristico di ogni tipo di bene, si comporta come
un bene sui generis in quanto mostra una fortissima
desiderabilità ovvero, utilizzando la terminologia eco-
nomica, ad esso viene attribuita una elevatissima uti-
lità (unità di misura della soddisfazione ricevuta
dall’utilizzazione del bene).
Il maestro indiano Aurobindo afferma: “sempre di
più, le nazioni che si credono civilizzate definiscono
utile tutto quel che possa apportare, acquisire o pro-
durre denaro; tutto è giudicato e valutato dal punto
di vista monetario: è appunto quel che io definisco
utilitarismo”.
Il grande bisogno percepito di possedere denaro è
strettamente connesso al concetto di tempo e di di-
venire, in quanto tale necessità può essere appagata
solo dedicando una parte sostanziale della propria
vita ad attività economiche che, oltre a garantire
l’acquisizione dei basilari mezzi di sussistenza, pos-
sano permettere l’accumulazione di denaro. L’attuale
società post-industriale conduce, inevitabilmente, per
tale motivo, ad allontanarsi dal tempo presente ed
a proiettare la propria esistenza in un’epoca futura
(vedi art. “L’illusione del tempo psicologico” Lux
Terrae n.2). Dunque il denaro, così come il pen-
siero, è tempo.
L’economia dell’altruismo
Lo scambio effettuato per il tramite della moneta sot-
trae importanza alla relazione interpersonale che
sottende lo scambio stesso ed alle motivazioni atti-
Lux Terrae 9
E SENZA DENAROdi Valentina Ivana Chiarappa
usivo interesse personale, all’attuale riscoperta degli scambier il raggiungimento del bene comune
l Giardino di Pace Mondiale o Base Terrestre del
Nuovo Tempo é un progetto pilota come risposta
alla attuale situazione planetaria. Si tratta di un arche-
tipo sociale diverso da qualsiasi altra forma sino ad
ora esistita. Certamente nel Giardino si aderisce alla
filosofia degli ecosi-
stemi e si prefigge di
vivere comunque in
modo ecologico, per
un mondo total-
mente eco-sosteni-
bile e questo allo
stesso modo di molti
altri sistemi sempre
più numerosi in tutto
il mondo. Ma qual-
cosa di com-
pletamente nuovo
differenzia nella so-
stanza i Giardini
dalle altre strutture
organizzative simili:
al Giardino si vive
un Nuovo Tempo!
In modo totalmente
pacifico, ci si sottrae
dal sostenere e finan-
ziare il sistema della
g loba l i zzaz ione ,
delle multinazionali
e della monocultura
della mente; ci si pre-
pare per lo shift plane-
tario 2012/2013.
Il Giardino nasce come
momento evolutivo della specie umana. Il salto quan-
tico della coscienza pone l'uomo di fronte ad una
scelta definitiva: perseverare nell'errore e distruggere
l'intera biosfera o dar seguito ad una svolta epocale
per la salvaguardia del pianeta tutto.
Lo stallo della Loop Current, "motore" della Cor-
rente del Golfo, causato dalla fuoriuscita di petrolio
nel Golfo del Messico, ha determinato un cambia-
mento climatico in tutta Europa dove ci sono stati
eventi eccezionali come alluvioni e nevicate mas-
sicce. In Russia, a causa di grandi ondate di calore e
siccità, enormi incendi hanno causato la perdita di un
quinto della produzione di grano di tutto il paese. E'
in atto una carestia globale.
Anche in Italia, migliaia di uccelli sono improvvisa-
mente morti e la stessa cosa é successa inspiegabil-
mente a un gran numero di pesci. Gli ecosistemi si
stanno alterando e questo non possiamo più permet-
terlo. Quando si parla di possibili catastrofi, ci dicono
che Nostradamus ha esagerato nelle sue predizioni.
Questo perché spesso é occultato il vero stato plane-
tario in cui siamo. L'istituzione dei Giardini é ormai
un passo evolutivo essenziale.
Non basta spostare la spazzatura che produciamo,
occorre non produrne più. Non si può chiedere la
pace nel mondo se si autorizzano i business che fi-
Lux Terrae 12
di Fiorella Capuano
a l t oS
2013
Nu
ov
i Mo
de
ll
i So
cia
liPassaggio dalla biosfera alla Noosfera
I
nanziano le guerre. Non si può promuovere la Pace
senza diffondere la Cultura di Pace. Questi sono i
veri problemi alla base della regressione sociale e cul-
turale che stiamo vivendo: é da qui che dobbiamo co-
minciare.
I Giardini sono un'università per emancipare e colti-
vare un nuovo stato della mente, una nuova perce-
zione del corpo fisico, una nuova consapevolezza e
integrazione del nostro "Sé" evoluto o - come diciamo
- doppio dimensionale.
Questo nuovo livello della coscienza segna il passag-
gio dall'attuale era tecno-sferica alla successiva era
psicozoica.
Passaggiobiosfera-noosfera
La coscienza del singolo evolve e diventa planetaria
per la tutela dei diritti biosferici e noosferici
(noos = mente, sfera = pianeta).
Bisogna coltivare nuovi para-
digmi mentali, nuovi modelli so-
ciali, nuove forme di economia,
nuove fonti energetiche... tutto
per la tutela e la salvaguardia
della Terra.
Il percorso di conoscenza, con-
sapevolezza e evoluzione spiri-
tuale dell'uomo, inteso come
singolo individuo, é giunto al
suo termine, il passo successivo
é evolvere collettivamente.
Questo é il tempo dell'Unifica-
zione, usciamo dal 'tempo é de-
naro' ed entriamo nel 'Tempo
é Arte'. I Giardini offrono una
visione allargata dei nuovi oriz-
zonti evoluzionistici. Consoli-
dano un nuovo modello sociale che riflette il cambio
di coscienza dall'archetipo homo sapiens a quello
dell'homo noosfericus. L'applicazione pratica della
Legge del Tempo con il cambio del calendario delle
13 Lune, costituisce una prospettiva completamente
nuova.
Il cambio del calendario da quello gregoriano al Sin-
cronario Galattico delle 13 Lune di 28 giorni rap-
presenta il portale di accesso per la comprensione
della realtà cosmica,
cioé entrare nello
stato cosmico
della mente.
Questo é la base, il fondamento della nuova struttura
del mondo (vedi vol. 1 Cronache della Storia Co-
smica di José Arguelles - WIP Edizioni).
La Matrice Universale Tzolkin (13 x 20 = 260 unità)
I princìpi che governano la creazione hanno rapporti
matematici di assoluta armonia e bellezza. La Nuova
Legge del Tempo descrive i livelli di sincronicità ri-
spetto all'ordine ciclico naturale. Ci sono 13 Lune in
un anno e abbiamo 13 articolazioni principali nel
corpo; 20 dita di mani e piedi come 20 aminoacidi
del DNA. 13:20 é la frequenza dell'armonia co-
smica, della pulsazione del vero Tempo che é Arte,
13:20 é la frequenza sincronica della creazione di-
vina.
Mentre 12:60 é la frequenza entropica
del disordine e della confusione men-
tale: dodici irregolari mesi in un anno
per misurare gli interessi bancari e il de-
bito pubblico, sessanta minuti dell'oro-
logio meccanico per indicare che siamo
schiavi di un sistema che ci usa senza
restituirci ne certezze, ne gratificazioni.
Siamo asserviti al falso tempo che ci
strozza, induce al suicidio e porta i gio-
vani verso l'abuso di droghe, la violenza
e la prostituzione.
La Nuova Legge del Tempo suggeri-
sce una vita al servizio della Terra, in
sincronia con la natura, restituisce
ossigeno alle nostre menti, protegge i
nostri cuori, attiva la creatività e libera
il potenziale che é in ognuno.
Famiglie Terrestri
L'organizzazione sociale del Giardino si basa sulla
forza cooperativa delle 5 Famiglie Terrestri che si
alternano ogni 5 giorni per pulizia e gestione degli
spazi comuni interni ed esterni, dando la possibilità
a ciascuno di esprimere la propria arte nei rimanenti
4 giorni. Chiunque arriva conosce la propria Identità
Galattica quindi il proprio proposito di vita, il com-
pito, la missione personale
e può, sintonizzandosi
con i cicli naturali, at-
tingere alla verità co-
u a n t i c oQ
3
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à|vt wx| Z|tÜw|Ç|
Holon PlanetarioNave del Tempo Terra 2013
Matrice Universale Tzolkin
La visione antropocentrica della vita nel mondo
occidentale è un fatto abbastanza recente. Nelle
tradizioni antiche, quelle celtiche, sciamaniche, nella
cultura egizia, induista e della stessa area del Medi-
terraneo, vi era una visione unitaria delle cose: gli
animali erano visti come componenti la famiglia dei
viventi e spesso come messaggeri delle divinità; gli
alberi della foresta erano spiriti protettivi della co-
munità. Un tempo i boschi erano santuari, gli alberi
simboli viventi e l’uomo nella natura si sentiva
ospite e non padrone.
La demarcazione tra il regno minerale, vegetale e
animale avviene principalmente a causa di Aristo-
tele che per primo stabilisce una demarcazione attri-
buendo al mondo animale un’anima sensitiva e agli
umani quella razionale. Il mondo occidentale
eredita tale visione del mondo al punto da influenzare
molti filosofi e la stessa tradizione cristiana.
Gli animali sacri
Ma nell’America Latina, ragni, scorpioni e mille-
piedi erano considerati Divinità della Morte e i gufi
e i pipistrelli i loro messaggeri. Inoltre sono venerati
il giaguaro ed il serpente.
In Cina il leggendario imperatore Keng-Uong è rap-
presentato con la testa bovina, la tartaruga è consi-
derata sacra e la tigre, simbolo del principio femmi-
nile.
In quella Egiziana il Dio della Saggezza si manifesta
sotto l’aspetto dell’ibis (l’uccello sterminatore di ser-
penti) oppure del babbuino, dell’ippopotamo, del
toro, della leonessa. Scrive Erotodo nel IV sec. a.C.
che in Egitto tutti gli animali erano considerati
sacri. Osiride ed Iside (che presiedono alla fecondità
degli animali e delle piante) aborriscono il sacrificio
di animali. Per la più alta religiosità egiziana gli ani-
mali sono lo specchio della divinità. Scrive Porfirio:
“Gli egiziani riconoscono che il divino non è presente
solo nell’uomo ma è diffuso identicamente anche in
tutti gli animali.” Plutarco scrive che tutti gli egi-
ziani pagano una tassa per l’edificazione delle tombe
degli animali e che ad ogni bambino era assegnato
un animale affinché ne avesse cura per tutta la sua
esistenza.
In India tutti gli animali sono rispettati: la vacca è
considerata sacra, simbolo della luce spirituale e
dell’illuminazione interiore. Il serpente e l’elefante
sono considerati simboli di saggezza e di forza. Sono
venerati il pesce, la tartaruga e il cinghiale nei quali
s’incarna e si manifesta la divinità Visnù. Rispettati
sono il cigno, le scimmie, il pappagallo, l’avvoltoio.
di F
ran
co
Lib
ero
Man
co
La visione antropocentrica della vita nel mondo presentato con la testa bovina la tartaruga è consi
D U E R E A L T A ’
A C O N F R O N T O
ANTROPOCENTRISMO
Le leggi di
Manou, il co-
dice legislativo
indiano antico ,
più evoluto, vi-
gente dal IX a.
C. al V sec. d.C.
p r e s c r i v e v a :
“Chi consente
l’uccisione di un
essere vivente, chi colpisce, chi ammazza, chi compra
e chi vende, chi cucina e chi serve, chi mangia, sono
tutti uccisori”. E ancora: “La carne non può essere
ottenuta senza uccidere, questo impedisce di raggiun-
gere la pace celeste”.
Nelle culture sciamaniche riconoscevano negli ani-
mali una sacralità e la presenza dell’anima. L’ani-
male ha natura divina salvifica, protettrice. Si
ritiene che il Grande Spirito sia in ogni cosa che esi-
ste. Egli è uno ed è lo stesso per tutto e per tutti. Ogni
cosa esistente di materiale e di spirituale è emana-
zione e manifestazione del Grande Spirito. Ogni cosa
è interconnessa con tutto ciò che esiste. Tutto è vita,
tutto vibra, animali, alberi, piante, perfino le
rocce.
L’alimentazione vegetariana
nelle antiche culture
In Grecia, Orfeo, vegetariano, sacerdote di Apollo,
viene raffigurato attorniato di animali affascinati dal
suo amore. Tutta la letteratura greca manifesta senti-
menti nobili nei riguardi degli animali. Tutti coloro
che venivano iniziati ai misteri antichi dovevano
essere rigorosamente vegetariani essendo il regime
carnivoro nocivo allo sviluppo spirituale. Empedocle
diceva che se gli dei non mangiano la carne neppure
noi dobbiamo mangiarla. L’uomo, l’essere più simile
agli dei deve nutrirsi nel modo più simile a loro: la
carne ottenebra la psiche. Se il corpo è il tempio dello
spirito non possiamo riempirlo di animali. In paradiso
certo non si mangia la carne. C’è una relazione diretta
tra alimentazione e crescita spirituale: purezza di
cibo produce purezza di mente.
Nella Stoa si parla del soffio verde, pneùma, che per-
mea tutte le cose. Per Platone (per il quale una sola
anima passa attraverso una pluralità di corpi e di vita)
la carne deve essere consentita solo ai soldati in
guerra.
Per i Veda per ottenere il sapere spirituale
occorre essere vegetariani E’ necessario astenersi dal
mangiare qualunque tipo di carne perché tale cibo ìm-
plica sempre l’atto di uccidere.
La compassione e la liberazione del dolore
di ogni essere sono i punti principali della filosofia
buddista. La carne impedisce di raggiungere le vie
dell’illuminazione. Buddha: “Perché infliggere sof-
ferenza agli altri quando noi stessi cerchiamo di sfug-
girla? Si diventa degni della salvezza quando non si
uccide alcune essere vivente”.
Zoroastro, riformatore religioso dell’Iran
dell’8° a.C. dice:“Chi rinuncia a cibarsi delle carni
martoriate avrà lo spirito santo e la verità”.
In Egitto i sacerdoti si astenevano da carne
e pesce per elevarsi spiritualmente, per rendere più
limpida la mente e controllare le passioni.
Nella tradizione cristiana S. Girolamo dice:
“Meta del cammino spirituale dell’uomo è il ritorno
allo stadio originale prima del peccato, per questo è
necessario escludere la carne dalla propria dieta che
inchioda l’anima al corpo materiale”.
Nilo asceta scriveva: “L’alimentazione car-
nea caratterizza l’uomo decaduto, allontanatosi dalla
prima condizione paradisiaca. Il rifiuto di questo cibo
non può che contribuire a recuperare lo stato per-
duto”.
S. Clemente Alessandrino: “La carne otte-
nebra l’anima. Dobbiamo cibarci come Adamo prima
della caduta non come Noè dopo il peccato.”
Nel Monachesimo digiuno e astinenza assu-
mono carattere purificatorio.
Nel bacino mediterraneo del VI secolo a.C.
l’alimentazione vegetariana assume carattere non solo
catartico ma salvifico. La proibizione del cibo ani-
male e dei prodotti, comprese le uova, libera l’anima
dal vincolo del corpo.
Alberto Magno, maestro di Tommaso
d’Aquino, riteneva che l’astinenza dalla carne e deri-
vati animali fosse una preghiera più intensa ed il
mezzo per unire l’anima a Dio.
L’enciclopedia cattolica afferma che l’asti-
nenza potenzia le facoltà mentali e predispone al-
l’esperienza contemplativa. L’alimentazione carnea
turba la preghiera generando pensieri fuorvianti.
Nelle pergamene del Mar Morto, scoperte
nel 1947, l’Angelo dice a Maria: “Tu non mangerai
Lux Terrae 17
Le leg
Manou,
dice leg
indiano
più evol
gente da
C. al V s
p r e s c r
“ChCC i c
l’uccisi io
’
O
BIOCENTRISMO
l noto storico delle religioni Mircea Eliade ha più
volte impiegato, nel corso delle sue esposizioni,
l’espressione “energia del sacro”, alludendo alla ma-
nifestazione o, per meglio dire, alla “irruzione” di
una forza “altra” che si dispiega nella manifestazione
con quella modalità definita, dal citato studioso, con
il termine tecnico di “ierofania”.
Per offrire un riferimento concreto e universalmente
noto a ciò che può definirsi ierofania, rimandiamo
nella circostanza all’esempio del “roveto ardente”, il
noto episodio dell’Esodo in cui l’Altissimo si mani-
festò direttamente al successore di Abramo come
fiamma che non brucia. La discesa del “sacro” sulla
Terra può avvenire in maniera quindi “occasionale”,
come nel caso appena descritto, oppure periodica,
seguendo un ritmo calendariale (i cinque giorni epa-
gomeni egizi, l’Avvento cristiano, tempo appunto
“ b e n e d e t t o ”
per le “av-
venture” etc.),
oppure può in-
vestire perma-
nentemente un
settore della
realtà materiale come i “prodigi” che avvengono
nella grotta di Lourdes o in altre sorgenti sacre
sparse nel mondo. Qui la qualità terapeutica, di cui si
ritengono portatrici le acque, s’interseca inestri-
cabilmente all’esperienza di fede degli astanti la cui
partecipazione ai rituali appare vissuta in maniera
assai più profonda che altrove.
Proprio riguardo a quest’ultima considerazione è
lecito chiedersi se può ipotizzarsi una relazione
permanente tra un determinato luogo e la manife-
stazione ierofanica che avviene in esso o comunque,
formulando diversamente l’interrogativo, se può ipo-
tizzarsi un rapporto di causalità tra l’orografia
dell’ambiente e la manifestazione sacrale fino al
punto di renderla possibile, o almeno maggiormente
conseguibile, nelle circostanze specifiche offerte dal
luogo.
LUOGHI DI CULTO
Sappiamo che molti luoghi di culto cristiani, pur an-
tichissimi, si situano su preesistenze pagane o addi-
rittura preistoriche, al punto da potersi immaginare la
Le vene di Gaia: di Antonio Bonifacio
geobiologia ed edifici ecclesiali
“Ma il Tempio è ben altra cosa che una chiesa: è il luogo magico che trasporta
l ’essere umano al di là di se stesso. Nel Tempio, l’umano subisce ciò che
normalmente è incapace di comprendere; vi prende coscienza di uno stato d’es-
sere che il pensiero razionale non è più capace di formulare. Tutto il mondo già
subisce questa influenza nelle grandi cattedrali del nostro Medio Evo. Evidente-
mente, si cercherà invano questo ambiente magico in San Pietro a Roma, per
esempio, che è il prototipo stesso della chiesa e non del Tempio, pur pienamente
rispettando certi simboli della Conoscenza”
(R. A. Schwaller de Lubicz: La scienza sacra dei faraoni)
“Non esiste alcuna funzione nell’Universo che non possa essere compresa e riconosciuta dall’essereumano nella sua forma umana energetica, fisiologica, psichica e mentale.”
(R.A. Schwaller de Lubicz)
Blanche Merz,una delle prime studiosedella nuova disciplina, la geobiologia
I
vera e propria sostituzione di un culto sopravvenuto
e vincitore, rispetto a una pregressa e ancestrale ritua-
lità. Di fronte ai numerosi esempi che si potrebbero
addurre in proposito viene da domandarsi se si trattò
di un’appropriazione “politica” di un certo spazio,
sottraendolo al culto popolare e facendone scomparire
la memoria storica, o piuttosto si tentò di legittimare
la sacralità del luogo sostituendo con una nuova “cor-
retta” forma religiosa, la vecchia espressione del
sacro. Questo però non è l’argomento che qui c’inte-
ressa e su cui indubitabilmente si potrebbero portare
molte considerazioni, di opposta e confliggente na-
tura, piuttosto si vuole osservare che la ricerca di un
luogo idoneo all’edificazione non è mai stato ca-
suale nell’antichità o frutto di mere considerazioni
“profane”, quanto piuttosto il risultato di una valu-
tazione accurata, che comprendeva la lettura dei
segni divini (che indicavano un fa-
vore superno), uniti a una serie di
coincidenze astronomico-geometri-
che; esse tutte concorrevano al fine di
concretare nel sito prescelto uno
“specchio del cielo”. Un terzo ele-
mento sembra dover interessare ulteriormente la va-
lutazione dell’idoneità della località alla sua elezione
templare operata sempre attraverso una consacra-
zione, e, vale a dire, la presenza di determinate carat-
teristiche del suolo e ancor più del sottosuolo che,
naturalmente, dal punto di vista del mondo tradizio-
nale, costituiva parte integrante del sistema di rela-
zioni con il cosmo e in particolare con la sfera degli
“inferi”. Un aspetto quindi della realtà sacrale che
non poteva essere trascurato riguardo alla ricerca di
armonizzazione di tutto il complesso.
ENERGIE DI ORDINE
COSMICO E TELLURICO
Nella circostanza l’oggetto di queste nostre con-
siderazioni riguarda più esattamente quel tipo di
“energie” di ordine cosmico e altresì tellurico
che percorrono la Terra e che troverebbero la loro
espressione simbolica più aderente nel simbolo
fondamentale della loro manifestazione e cioè la
“vouivre” e, come si vedrà appena successiva-
mente, tale scelta rivela tutta la sua congruità. La
vouivre è una figura scultorea draghiforme che
enigmaticamente accompagna “certi” edifici
templari e specificamente “certi” punti degli
stessi edifici, non assumendo affatto il carattere
di mera ornamentazione, ma obbedendo la sua
presenza a un requisito quasi d’ordine tecnico.
Naturalmente non si tratta nella circostanza di
stabilire l’esistenza o l’inesistenza di tali energie
(il compito per fortuna non spetta a noi) ma piut-
tosto constatare se i nostri predecessori vi credet-
tero e se si adoperarono, e con quali modalità,
per gestirle secondo i propri fini: in sostanza se
i “tracciatori” della sagoma templare conside-
rarono la presenza di tali forze durante
l’opera basilare di armonizzazione degli edi-
fici appena invocata precedentemente.
IL DRAGO E LA TIGRE
Si potrebbe accostare il lavoro di questi opera-
tori del medioevo, alla ricerca di quelle linee
energetiche proprie della disciplina del
Walter Kunnen, il riscopritore
dell’”energia sacra”
Cattedrale
di Chartres
e vogliamo capire profondamente la vita extra-terrestre dobbiamo capire l'importanza degli stati dicoscienza. Lo studio della coscienza è la chiave diquesta comprensione. Per questo motivo il concettodi Exoconsciousness formulato da Rebecca
Hardcastle è estremamente importante e divinamenteispirato. Lei si spinge anche oltre, andando ad esplo-rare la dimensione extraterrestre della coscienza
umana: “Esseri Cosmici che noi siamo: il potere del corpofisico, muove la nostra coscienza in mondi inter-di-
mensionali dove la nostra eredità di coscienza extra-terrestre può essere sperimentata attraverso il viaggio
e la comunicazione con regni di coscienza che sono
uno con noi”.
La Dichiarazione ‘Mt. Adams’ di Alfred Webre fuanch’essa divinamente ispirata ed ebbe luogo nelcorso di un picco di esperienza di coscienza, un mo-mento di divina riunione con esseri ultra dimensio-
nali d'Amore che si manifestarono come una nave di
luce nel cielo.
Per questo motivo, la meditazione, il Kundalini
Yoga, il Tantra e le altre tecniche mistiche svolgonoun grande ruolo nel contatto con altre forme di vita
intelligenti nell'universo.
Le Scritture di tutte le religioni sono piene di testimo-nianze di UFO; alcuni contattati nella storia sono
stati profeti e maestri spirituali. Il profeta Elia è unesempio di questo. È scritto nell’Antico Testamentoche egli è stato portato via in un carro di fuoco nelcielo. Oggi abbiamo l'esempio di Sixto Paz Wells cheiniziò a fare meditazione e yoga quando era appenadiciassettenne e, a causa di queste pratiche, ha co-
minciato a ricevere messaggi telepatici ed, infine, haavuto un incontro ravvicinato con entità di Orione.
Inoltre abbiamo naturalmente l’esempio di Giorgio
Bongiovanni. Lui veramente connette la realtà mi-
stica con quella extraterrestre in modo indelebile efa capire all’umanità la vera connessione tra le duerealtà. In lui le due esperienze sono sempre state unitenella comprensione che tali entità extraterrestri sonoconnesse e servono la Coscienza Solare Cristica.
di Alberto Cogliani - Nityanand
M I S T I C I S M O(E VITA )
EXTRATERRESTRE
EXTRATERREST
EXTETREEEEEERXRAXXXXXXATTTTATTTTTTTRTERRERAARRRTTREEEES((SEESST
VVTRVVRIIRE
TTEAAE
IRRRCESISTTS M O
MMMIMM SII TSS ITT CII ICC SII MSS MMOMM
S
I quattro stati di coscienza
Alcuni contattati come Bongiovanni hanno le loro
esperienze di contatto in uno stato di supracoscienza.
In effetti, la verità è che vi sono esseri ultra dimen-
sionali che fanno permanentemente esperienza di
stati di coscienza molto elevati: questa è la chiave per
comprendere il loro sorprendente livello di evolu-
zione e la loro capacità di muoversi nello spazio e nel
tempo, passato e futuro.
Anche su questo pianeta ci sono stati esempi di tali
entità altamente evolute: Paramahansa Yogananda e
Baba Muktananda Paramahansa. Questi due grandi
maestri mistici del nostro tempo potevano visitare
altri pianeti e dimensioni a volontà, perché essi erano
stabiliti nel cosiddetto stato Turiya. Questo è chia-
mato in sanscrito lo stato di coscienza ‘Sahaja’, cioe’
lo stato spontaneo e naturale di meditazione
e veglia allo stesso tempo, in cui il mi-
stico è sveglio, ma anche in pro-
fonda meditazione e
supracoscienza.
Ci sono quattro stati di co-
scienza: lo stato di veglia,
lo stato di sogno, lo stato
di sonno profondo e lo
stato di Turiya (pro-
fonda trance, stato
raggiunto attraverso
la meditazione).
Baba Muktananda
praticò il Siddha
Yoga con un
grande Siddha
Guru chiamato
B h a g a w a n
Nityananda.
Muktananda infine
raggiunse lo Stato di
Realizzazione del Sé,
il che significa che ha
unito tutti e quattro gli
stati di coscienza. Egli
raggiunse e realizzò in
modo permanente in se stesso lo stato di coscienza
‘Turiya’ attraverso il Siddha Yoga. Per questo motivo
egli era onnisciente ed era in contatto con tutto il
Cosmo. Egli poteva visitare la luna, le stelle e anche
il Siddha Loka e altre sorprendenti dimensioni.
Egli affermò la realtà e la verità della vita extraterre-
stre nel cosmo.
Muktananda fece nove ore di meditazione e tecniche
di Siddha Yoga al giorno per nove anni consecutivi,
dopo avere praticato altri yoga per venticinque anni.
La Meditazione è la chiavedel primo contatto
La chiave per contattare altre forme di vita
intelligenti nell'universo è la meditazione. I grandi
maestri mistici di tutti i tempi hanno sempre detto
che, andando dentro al proprio Se’ pro-
fondo attraverso la meditazione, si
scoprono interi universi, a molti li-
velli.
Baba Muktananda ha com-
piuto la trasformazione
alchemica‘Siddha’.
Alla fine anche il suo
corpo si è trasformato
in Prana e lui effetti-
vamente poteva vo-
lare. Il grande
mistico buddista
Milarepa poteva
anch’egli volare,
alla fine del pro-
cesso alchemico di
trasformazione del
suo corpo fisico in
Prana.
La meditazione ci
porta in contatto con
la realtà sottile al di là
di spazio e tempo per-
ché influenza le nostre
energie corporee trasfor-
mandoci in Prana.
Lux Terrae 37
La chiave per comprendere la vita extraterrestre è lo stato di Supracoscienzachiamato Turiya e la chiave per vivere il primo contatto è la meditazione
Paramahansa Yogananda
_x xÇxÜz|x ä|àtÄ|espressione completa e controllata delle nostre
facoltà interiori non può prescindere dalla reintegra-
zione della nostra identità, dal risveglio armonico dei
nostri chakra e dall'uso corretto e consapevole delle
nostre energie vitali.
La quasi totalità delle nostre energie vitali e spirituali
si originano dalla sfera sessuale (concetto ben più
esteso rispetto al “fare sesso”).
L’energia sessuale di cui sto parlando può esprimersi
in forma più o meno controllata e armonica, diretta-
mente o indirettamente. L'espressione indiretta del-
l'energia sessuale comprende tutte le nostre
espressioni creative, soprattutto artistiche, ma anche
relazionali, che attingono forza dall'energia sessuale
intesa come fonte. L’espressione diretta della sessua-
lità, dal punto di vista esoterico, in linea di massima
si distingue in una via umida attiva ed in una via
secca contenitiva .
Ci sono tradizioni spirituali e operatività magiche dif-
ferenti, che prescindono da valutazioni di stampo mo-
ralistico, per sperimentare in piena libertà e coscienza
- sempre nell’ambito di una tradizione e di una disci-
plina magico-mistica - diverse forme di sessualità in-
dividuale, di coppia etero/omosessuale o in contesti
di rapporti plurimi, che a loro volta possono seguire
diverse formule.
Nel contesto di tali tradizioni, l’individuo maturo e
consapevole viene ritenuto libero di relazionarsi o
meno a qualunque livello con chiunque altro, così
come di trascendere completamente la sessualità sia
vivendola pienamente sia sublimandola.
La Magia Sessuale è l’aspetto più importante e com-
plesso dell’Alchimia delle Forze Vive. L’energia può
essere indirizzata dentro di sé (per esempio per il ri-
sveglio dei chakra, o di kundalini, ovvero per la rea-
lizzazione androginica) e al di fuori di sé, per creare
e nutrire forme-pensiero o entità, oppure per agire
sulla sincronicità, secondo formule molto complesse.
L'orientamento delle energie sessuali è una possibilità
magica e spirituale di grande importanza perché cor-
risponde all’impiego consapevole del più grande po-
tenziale energetico contenuto dentro di noi.
E’ importante comunque ricordare che si tratta di una
disciplina alchemica che esige serietà, maturità ed
elevazione del proprio modo di vivere non solo il rap-
porto sessuale, ma anche le emozioni e i sentimenti
coinvolti. Solo in questo modo la nostra sessualità,
espressa o contenuta, può essere consapevolmente fi-
nalizzata al risveglio spirituale, al completamento di
sé, all'operatività alchemica, magica e teurgica e ge-
nerare o risvegliare energie e facoltà sottili e spirituali.
Queste forze, che comunque esprimiamo anche nella
nostra vita ordinaria (seppure in forma inconsapevole
e casuale), possono essere impiegate in modo costrut-
tivo, oppure subire il condizionamento dei nostri li-
miti e dei nostri istinti più bassi ed egoistici e, di
conseguenza, trasformarsi in deformazioni, ossessioni
ed entità parassite.
Nel Tantra la realizzazione dell’androgino avviene
Lux Terrae 42
g t Ç à Ü tETÄv{|Å|t
Tratto dal libro “Anima e Realtà” di Carlo Dorofatti,di prossima pubblicazione, con Nexus Edizioni, inanteprima per gentile concessione dell’Autore
L’
attraverso la relazione con un partner, nel contesto di
un rapporto che assurge a dignità sacerdotale (iero-
gamìa): nella donna, l'uomo trova un riflesso della
propria parte femminile, così come la donna trova
nell’uomo un punto di riferimento per risvegliare la
propria parte maschile.
Nella cultura europea la figura dell'androgino
entra con la descrizione che ne fa Platonenel Simposio: è Aristofane, nel dialogo,
che narra di questo terzo genere, non
figlio del Sole come gli uomini,
non figlio della Terra come le
donne, ma figlio della
Luna, che della natura di
entrambi partecipa. Il
mito racconta che
la completezza
autosufficiente
rese gli umani
a n d r o g i n i
così arro-
ganti da
immagi-
nare di
dare la
scalata
a l -
l'Olimpo,
e Zeus (non
volendo distruggerli per non
privare l'Olimpo dei loro sacrifici),
separò ciascuno di loro in due metà, ridu-
cendoli a solo maschio e solo femmina.
Quella che Elémire Zolla chiama
"l'umana nostalgia dell'interezza", mai pla-
cata, è la radice e in qualche modo la costrizione al-l'amore («alla brama e all'inseguimento
dell'interezza, ebbene, tocca il nome di amore»).
Nella metafisica induista, la polarità maschile rappre-
sentata da Śhiva, e quella femminile rappresentata da
Shakti, hanno bisogno, per fondersi, di Ardhanari-shvara, ovvero l'androgino.
In occidente il racconto platonico, la sua persistenza
e il suo uso in culture successive, come l'alchimia, se-
gnalano nell'androgino l'archetipo della coincidentia
oppositorum. Nutriti di neoplatonismo e di studi al-
chemici, gli uomini dell'Umanesimo e del Rinasci-
mento fecero gran conto della figura
dell'androgino. L'immaginario moderno le-
gato all'androginia mira alla completezza e
all'integrazione, non solo sul piano re-
ligioso o mistico, ma anche su
quello psicolo-gico e del-
l'immagine.Tale comple-
tezza implica,
oltre che un’inte-
grazione delle es-
senze sul piano
alchemico e metafisico,
anche l’integrazione della
percezione del mondo, grazie
al contemporaneo e completoimpiego dell’emisfero destro e
dell’emisfero sinistro del cervello,
quindi dell’elaborazione razionale-maschile
così come di quella intuitiva-femminile. Ma non solo:
si celebra anche una presa di coscienza delle proprie
dimensioni profonde e l’integrazione di quelle che,
nel capitolo successivo, indagheremo come persona-
lità individuali della struttura d’anima. L’androginia
sarebbe prodromo alle cosiddette Nozze Alchemi-
che: l’unione della nostra parte umana con la nostra
Lux Terrae 43
e discipline antropologiche hanno da sempre
sottolineato la necessità dell'uomo di avere dei punti
di riferimento esterni alla sua realtà, che gli permet-
tano di guardare all'Universo come ad una struttura
periodicamente “scandita” che garantisca la costante
armonia tra uomo e divinità. Derivato dalla tradu-
zione italiana -"contattista" - del neologismo ame-
ricano contactee, il termine contattismo, indica, in
ufologia, i soggetti che si dicono in contatto con le
intelligenze che piloterebbero gli UFO. Occorre pre-
cisare subito che è necessario distinguere quanti so-
stengono di avere avuto contatti fisici, e quanti, al
contrario, si dicono in rapporto continuato con “ in-
telligenze extraterrestri” da cui sarebbero stati scelti
quali loro emissari: i "contattisti", sovente caratteriz-
zati dal fatto che alla loro prima esperienza fisica ne
avrebbero, in breve, fatte seguito altre attraverso
varie percezioni extra-sensoriali. Gli UFO sarebbero,
secondo tale visione, i "segni dei tempi" che prece-
dono il ristabilimento del Regno di Dio in Terra. I
piloti delle astronavi sono visti in un’ottica angelica,
come divini strumenti di punizione e salvezza che en-
trano in contatto con l' "eletto" terrestre. Pertanto,
questi, caratterizzati invariabilmente da una dimen-
sione carismatica, sono indicati come il tramite fra
l’umanità ed una superiore realtà cosmica. L’astro-
nomo Carl Sagan ha tracciato delle analogie tra il
mondo antico e quello moderno affermando che "le
moderne sette ufologiche che si creano attorno al
contattista rappresentano il tentativo di surrogare le
antiche divinità abbattute dalla scienza con entità su-
periori di origine interplanetaria". A livello non più
settario, ma come fenomeno di massa, il discorso po-
trebbe ricollegarsi in chiave psicosociologica al-
l’odierno successo delle teorie "paleoastronautiche"
della cosiddetta archeologia spaziale, secondo cui
la Terra sarebbe stata visitata, in un lontano pas-
sato, da astronauti extraterrestri successivamente
divinizzati dai nostri primitivi genitori.
Il “culto del cargo”
Sotto il profilo antropologico-culturale non è impro-
prio fare un parallelo tra questo moderno fenomeno
sorto ai limiti dell’enigma degli UFO e l’australiano
"culto del cargo". Questi sono parte integrante della
tradizione culturale-religiosa di buona parte della po-
polazione indigena dell'Oceania, dove, le navi dei
primi colonizzatori europei venivano considerate og-
getti carichi di doni loro inviati dagli Dei. Una ulte-
riore rivisitazione di questi culti si ebbe durante la
Seconda Guerra Mondiale, quando gli aerei da tra-
sporto militari, furono interpretati come “uccelli ce-
lesti” che trasportavano doni divini. Di particolare
interesse è la genesi di tali culti ed il meccanismo so-
cioculturale alla base del fenomeno, tendente a divi-
nizzare realtà tecnologiche estranee, aventi tutt'altro
ruolo e finalità, in nome di aspettative completa-
mente gratuite, ma insite e radicate nella cultura
locale.
Nell'operazione di evocazione magica dei "culti
del cargo" i nativi realizzavano dettagliati simula-
cri degli aerei da trasporto americani, al fine di in-
durre gli “uccelli celesti” a scendere e consegnare
il carico di doni loro destinato dagli Dei.
Lux Terrae 33
Antropologia
di Vincenzo Pinelli
L
Ufologia e
Contattismo
ono nella piazza del paese dove abito, nel Nord, ed
esco dal un palazzo adornato e lussuoso. E’ mattino
presto, forse l’alba, e sto andando da una signora,
forse una venditrice di case, che aveva il viso, addolo-
rato, della mia precedente fidanzata. La incontro e
parlo calorosamente con lei, però poi vado via ama-
reggiato, come sentissi un dolore, un distacco, la voglia
di fuggire via il più lontano possibile. Credo avessimo
parlato di vendite, ma era molto confuso, forse ero il
compratore, o il venditore, ma comunque se avessi
fatto quel passo avrei commesso una scorrettezza nei
confronti dell’altro, non sò però perchè. Mi sveglio di
soprassalto, con una grande sete e mi viene da pian-
gere...
La casa dalla quale esci è adornata e lussuosa, un palazzoche rappresenta il luogo del tuo tempo presente e dei tuoipensieri adornati. Da quella calda ed accogliente dimorane esci di mattino presto addirittura l’alba ( i primi pen-sieri, più urgenti, ma anche quelli che affiorano alla mentedell’Io, che bilancia e programma, il sole nascente) perincontrare questa misteriosa signora, la tua, dolorosa,compagna. E’ un destino diverso, una casa, zodiacale, di-stante. Si gioca di case e si gira sul sole: è l’alba, il sole simuove. Le case si spostano, si vendono, facce nuove sispalancano da balconi ridenti. E’ il gioco del destino chesi mostra e ti soffia tra i capelli dolci suggerimentid’amore. Il nuovo-vecchio incontro t’illumina da dentro,ti scalda, ti accalora, ti emoziona. Ma le labbra rilascianopensieri acuminati, ferite riaperte e sorrisi distorti. Non tipiace questo nuovo edificio che si sta progettando, questacasa non s’ha da vendere, nè edificare. Il commercio svelail tradimento, ma non di qualcun altro se non di te stesso!L’altro a cui non vuoi piegare il labbro dal dispiacere seiproprio tu, quello che abita nel lusso adornato (contestua-lizzato, ovvero circondato da una rete di attenzioni e diaffetti) e che in una fredda giornata invernale ripensa connostalgia, ma soprattutto con sollievo, ad una vecchia, edolorosa, storia finita. Fai attenzione a non dilapidare talitesori, almeno fintantochè rimangono tali...
XááxÜx
xw TÑÑtÜ|Üxdi Pietro Volpe
Lux Terrae 65
f I
Per i vostri sogni
scrivete a: [email protected]
n casa, con mia figlia, guardiamo la televisione, poi
siccome ci annoiamo, iniziamo a fare dei piccoli lavoretti,
puliamo la casa e laviamo i vetri. Facendo ciò però ci ac-
corgiamo che la porta d’ingresso cigola e vorremmo fare
qualcosa. Ci servirebbe l’aiuto di mio marito, ma non è
in casa, è sempre fuori, e chissà quando potremo allora
ripararla. Decidiamo di smontarla, vediamo che non è
difficile, la sistemiamo e la rimettiamo a posto. Quando
tornerà vedrà una casa nuova e sarà molto contento. Mia
figlia esce a giocare con le amiche, io vorrei uscire per
trovare mio marito, ma non me la sento di lasciare la casa
e con grande rammarico aspetto triste.
Anche questo secondo testo vede il tema della casa in primo
piano, una casa che rappresenta la personalità del sognatore.
Qui però ha un’ulteriore valenza, quella di essere il porta-
voce delle istanze interiori. La casa, attraverso le tante at-
tenzioni che richiede, richiede a sua volta, è l’istanza che si
propone, le attenzioni che la personalità del sognatore non
riceve. Il rapporto è problematico con il tuo compagno, men-
tre con tua figlia è molto buono. Oltre a “vedere” ( guardare
insieme significa progettare insieme, e difatti poi operate)
riuscite anche a “ toccare”, cioè a lavorare operativamente
insieme su una progettualità ( “pulire casa” significa riposi-
zionarsi reciprocamente nei rapporti interpersonali) al punto
che smontate e rimontate una porta. Il “cigolio”, infatti, è
il logoramento, che viene elaborato; tanto quanto il succes-
sivo, il concetto di porta, che equivale al concetto di “rico-
noscimento”: ogni porta permette, o meno il passaggio,
ovvero è il mezzo attraverso il quale si viene riconosciuti,
accolti, accettati. Ed è infatti il tema del sogno, il riconosci-
mento, ricercato e apparentemente non accolto, nei confronti
di tuo marito. Lavorare, sognando - ricordiamoci che il
sogno è un vero, gioiosissimo, lavoro - su questo concetto
equivale ad elaborare problematiche sul riconoscimento e
l’accettazione. La parte difficile ovviamente si mostra nel fi-
nale, dove tua figlia si contestualizza (va a giocare con le
amiche) ed a te non rimane che la presenza dell’assenza del
compagno.
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del nostro Trimestrale, per un intero anno solare.
Il prezzo dell’abbonamentoè di 25,00 euro
(Gli associati al circuito SCEC potranno abbonarsi al costo di 20 Euro e 5 Scec. Per l’adesione al circuito SCEC: arcipelagoscec.net)
AGLI UFFIICI POSTATAALI
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Anche su Facebook, digitando “ lux terrae ”,
o come Pagine,“ luxterrae.com ”
Gli abbonati A DUE ANNUALITA’( 50 e.), riceveranno in OMAGGIO il libro di MICHAEL MURPHY
“Il futuro del Corpo”, del costo originario di 30 euro!
Ogni abbonato riceverà in OMAGGIO, il libro di CAROL ADRIENNE (già autrice della Guida alla Profezia di Celestino)
“La Voce Femminile della Profezia di Celestino”, (9 e.)