2.7 GLI INDICATORI ENERGETICI...Rappresenta gli impieghi energetici per usi elettrici...

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Bilancio Energetico Provinciale 47 3° rapporto sull’energia 2.7 GLI INDICATORI ENERGETICI 2.7.1 INDICATORE 1: Consumo procapite di combustibili nel settore civile Settore: Usi civili. Indicatore: Consumo procapite di combustibili normalizzato sui gradi giorno nel settore civile. Descrizione dell’indicatore: Rappresenta gli impieghi energetici per usi termici (soprattutto riscaldamento ambienti) utilizzando il numero di abitanti e i gradi giorno come fattore di normalizzazione. Metodo di calcolo: I principali combustibili utilizzati nel settore civile sono il gas naturale, gasolio, G.P.L. e il fluido termovettore. Nel caso del gas naturale SNAM, fino al 1999 forniva i dati disaggregati per comparti produttivi nei diversi macrosettori finali; per gli anni successivi sono disponibili esclusivamnete i dati di SNAM Rete Gas che fornisce esclusivamente il quantitativo complessivamente consumato ma, limitatamente ai soli quantitativi erogati ai nodi provinciali della rete. Per determinare il quantitativo di gas naturale da attribuire al settore civile si è quindi proceduto applicando metodi di stima basati sul trend degli anni precedenti. I dati corrispondenti al gasolio, reperibili dai bollettini petroliferi, vengono completamente attribuiti al settore civile. I dati di consumo sono normalizzati rispetto ai gradi giorno per tenere in considerazione le variazioni climatiche annuali. I valori di gradi giorno fanno riferimento alla città di Torino, considerando il valore medio dei gradi giorno della città, negli anni compresi tra il 1990 ed il 2001. L’energia consumata è espressa in termini di energia finale. Unità di misura: chilogrammi equivalenti di petrolio per persona normalizzati rispetto ai gradi giorno. Fonte dati: Gas naturale : fino al 1999 le statistiche SNAM riportavano i dati di consumo a livello provinciale ripartendoli per settori produttivi. Attualmente sono in corso degli incontri con gli enti preposti (Ministero Att. prod. ed ISTAT) per la definizione di nuove modalità di elaborazione e raccolta dei dati statistici relativi alle erogazioni di gas naturale, a seguito delle modifiche del mercato del gas introdotte dal decreto di attuazione della “direttiva gas” europea. Da tali incontri dovrà scaturire il soggetto detentore delle informazioni (analogo al GRTN per quanto riguarda l’energia elettrica). Gasolio e GPL : MAP – bollettino petrolifero. Elementi di interpretazione: La variazione dell’indicatore si collega essenzialmente a: > incremento del volume riscaldato procapite (essenzialmente a causa della tendenza all’incremento delle volumetrie riscaldate complessive); > variazione di efficienza dei sistemi di riscaldamento. RAPPRESENAZIONE: 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 A 1.320.356 1.448.867 1.352.849 1.365.414 1.236.707 1.351.269 1.444.480 1.414.152 1.574.451 1.557.463 1.454.239 1498778 B 2.374 2.574 2.443 2.467 2.258 2.367 2.481 2.229 2.441 2.387 2.337 2.268 C 556,2 562,9 553,8 553,5 547,7 570,9 582,3 634,5 644,9 652,5 622,3 660,9 D 2.246 2.236 2.236 2.236 2.228 2.221 2.222 2.220 2.217 2.214 2.215 2.123 E 247,70 251,78 247,63 247,51 245,79 257,07 262,01 285,82 290,97 294,67 280,94 298,22 1990=1 1,00 1,02 1,00 1,00 0,99 1,04 1,06 1,15 1,17 1,19 1,13 1,20 A: Consumo combustibili settore civile [tep] - B: Gradi giorno (GG) - C: Consumo normalizzato (tep/GG) - D: Popolazione (x1.000) - E: kep/GG*1.000ab.

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Bilancio Energetico Provinciale

46 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico Provinciale

473° rapporto sull’energia

2.7 GLI INDICATORI ENERGETICI

2.7.1 INDICATORE 1: Consumo procapite di combustibili nel settore civile

Settore: Usi civili.

Indicatore: Consumo procapite di combustibili normalizzato sui gradi giorno nel settore civile.

Descrizione dell’indicatore:

Rappresenta gli impieghi energetici per usi termici (soprattutto riscaldamento ambienti) utilizzando il numero di abitanti e i gradi giorno come fattore di normalizzazione.

Metodo di calcolo:

I principali combustibili utilizzati nel settore civile sono il gas naturale, gasolio, G.P.L. e il fl uido termovettore.

Nel caso del gas naturale SNAM, fi no al 1999 forniva i dati disaggregati per comparti produttivi nei diversi macrosettori fi nali; per gli anni successivi sono disponibili esclusivamnete i dati di SNAM Rete Gas che fornisce esclusivamente il quantitativo complessivamente consumato ma, limitatamente ai soli quantitativi erogati ai nodi provinciali della rete.

Per determinare il quantitativo di gas naturale da attribuire al settore civile si è quindi proceduto applicando metodi di stima basati sul trend degli anni precedenti.

I dati corrispondenti al gasolio, reperibili dai bollettini petroliferi, vengono completamente attribuiti al settore civile.

I dati di consumo sono normalizzati rispetto ai gradi giorno per tenere in considerazione le variazioni climatiche annuali.

I valori di gradi giorno fanno riferimento alla città di Torino, considerando il valore medio dei gradi giorno della città, negli anni compresi tra il 1990 ed il 2001.

L’energia consumata è espressa in termini di energia fi nale.

Unità di misura: chilogrammi equivalenti di petrolio per persona normalizzati rispetto ai gradi giorno.

Fonte dati:

Gas naturale: fi no al 1999 le statistiche SNAM riportavano i dati di consumo a livello provinciale ripartendoli per settori produttivi. Attualmente sono in corso degli incontri con gli enti preposti (Ministero Att. prod. ed ISTAT) per la defi nizione di nuove modalità di elaborazione e raccolta dei dati statistici relativi alle erogazioni di gas naturale, a seguito delle modifi che del mercato del gas introdotte dal decreto di attuazione della “direttiva gas” europea. Da tali incontri dovrà scaturire il soggetto detentore delle informazioni (analogo al GRTN per quanto riguarda l’energia elettrica).

Gasolio e GPL: MAP – bollettino petrolifero.

Elementi di interpretazione:

La variazione dell’indicatore si collega essenzialmente a:

> incremento del volume riscaldato procapite (essenzialmente a causa della tendenza all’incremento delle volumetrie riscaldate complessive);

> variazione di effi cienza dei sistemi di riscaldamento.

RAPPRESENAZIONE:

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

A 1.320.356 1.448.867 1.352.849 1.365.414 1.236.707 1.351.269 1.444.480 1.414.152 1.574.451 1.557.463 1.454.239 1498778

B 2.374 2.574 2.443 2.467 2.258 2.367 2.481 2.229 2.441 2.387 2.337 2.268

C 556,2 562,9 553,8 553,5 547,7 570,9 582,3 634,5 644,9 652,5 622,3 660,9

D 2.246 2.236 2.236 2.236 2.228 2.221 2.222 2.220 2.217 2.214 2.215 2.123

E 247,70 251,78 247,63 247,51 245,79 257,07 262,01 285,82 290,97 294,67 280,94 298,22

1990=1 1,00 1,02 1,00 1,00 0,99 1,04 1,06 1,15 1,17 1,19 1,13 1,20

A: Consumo combustibili settore civile [tep] - B: Gradi giorno (GG) - C: Consumo normalizzato (tep/GG) - D: Popolazione (x1.000) - E: kep/GG*1.000ab.

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48 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico Provinciale

493° rapporto sull’energia

Settore civile

consumo di combustibili per migliaia di abitanti

0,00

50,00

100,00

150,00

200,00

250,00

300,00

350,00

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

[kep/GGprocapite]

Confronto tra le due variabili

2,0

102,0

202,0

302,0

402,0

502,0

602,0

702,0

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

2.195

2.200

2.205

2.210

2.215

2.220

2.225

2.230

2.235

2.240

2.245

2.250

tep/GG Popolazione

[tep/GG]

[Migliaiadiabitanti]

VALUTAZIONE

Nel periodo considerato si nota un notevole incremento dei consumi procapite (+20%).

L’incremento del consumo è il risultato dell’aumento delle volumetrie complessive adibite al grande terziario. La diffusione dei grossi centri commerciali, ad esempio, è sicuramente determinante nell’introduzione di sistemi particolarmente energivori per soddisfare il servizio di riscaldamento. Tale tendenza non sembra essere contrastata a suffi cienza dal progressivo aumento dell’effi cienza media dei sistemi di riscaldamento e dal crescente apporto di calore dissipato dal numero sempre più elevato di dispositivi elettronici presenti nel settore terziario (scuole, uffi ci, pubblica amministrazione, ecc.).

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48 3° rapporto sull’energia

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493° rapporto sull’energia

2.7.1 INDICATORE 2: Consumo procapite di energia elettrica nel settore residenziale

Settore: Usi civili.

Sottosettore: Residenziale.

Indicatore: Consumo procapite di energia elettrica nel settore residenziale.

Descrizione dell’indicatore:

Rappresenta gli impieghi energetici per usi elettrici (illuminazione, refrigerazione, lavaggio, raffrescamento estivo, ecc.) utilizzando il numero di abitanti come fattore di normalizzazione.

Metodo di calcolo:

I dati sono forniti evidenziando il settore residenziale. Se si specifi cano anche gli usi generali per le abitazioni, questi vanno aggiunti ai consumi complessivi del residenziale. L’energia consumata è espressa in termini di energia fi nale.

Unità di misura: chilogrammi equivalenti di petrolio pro capite.

Fonte dati:

Il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (URL: www.grtn.it) fornisce i dati complessivi a livello provinciale.

Elementi di interpretazione:

La variazione dell’indicatore si collega essenzialmente a:

> tasso di utilizzo delle apparecchiature elettriche/elettroniche procapite (in aumento essenzialmente a causa della tendenza alla diminuzione del numero di componenti delle unità abitative);

> incremento del numero di apparecchiature utilizzate;

> variazione di effi cienza delle apparecchiature.

RAPPRESENTAZIONE:

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

A 187,2 188,9 190,6 193,3 195,6 193,0 198,4 197,5 200,5 203,1 207,5 210,9

B 2.246 2.236 2.236 2.236 2.228 2.221 2.222 2.220 2.217 2.214 2.215 2.216

C=A/B 83,35 84,48 85,21 86,43 87,77 86,90 89,29 88,98 90,47 91,73 93,67 95,14

1990=1 1,00 1,01 1,02 1,04 1,05 1,04 1,07 1,07 1,09 1,10 1,12 1,14

A: Consumo en. el. res. (tep) - B: Popolazione (x1.000) - C: kep pro capite

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50 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico Provinciale

513° rapporto sull’energia

Settore residenziale

consumo procapite di energia elettrica

76,00

78,00

80,00

82,00

84,00

86,00

88,00

90,00

92,00

94,00

96,00

98,00

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

[kepprocapite]

Confronto tra le due variabili

175,0

180,0

185,0

190,0

195,0

200,0

205,0

210,0

215,0

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

2.195

2.200

2.205

2.210

2.215

2.220

2.225

2.230

2.235

2.240

2.245

2.250

Consumo en. e. res. Popolazione

[kep]

[Migliaiadiabitanti]

VALUTAZIONE

Nel periodo considerato si nota un costante incremento dei consumi procapite (+14%).

L’incremento del consumo è il risultato dell’incremento delle unità abitative, oltre che dell’incremento del numero di dispositivi elettrici mediamente utilizzati. La diffusione, negli ultimi anni, di apparecchiature elettroniche, come pure l’incremento di dispositivi energivori quali i sistemi di raffrescamento estivo, sono tra le principali cause dell’aumento dei consumi elettrici nel residenziale. L’eventuale maggior effi cienza dei dispositivi elettrici messi sul mercato non è suffi ciente nel far invertire la tendenza di questo fenomeno.

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50 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico Provinciale

513° rapporto sull’energia

2.7.2 INDICATORE 3: Consumo procapite di energia elettrica nel settore terziario

Settore: Usi civili.

Sottosettore: Terziario.

Indicatore: Consumo procapite di energia elettrica nel settore terziario.

Descrizione dell’indicatore: Rappresenta gli impieghi energetici per usi elettrici (illuminazione, refrigerazione, lavaggio, raffrescamento estivo, ecc.) utilizzando il numero di abitanti come fattore di normalizzazione. L’utilizzo del numero di abitanti si giustifi ca in considerazione del fatto che il settore terziario ha in gran parte un ambito di utenza provinciale.

Metodo di calcolo: I dati sono forniti evidenziando il settore terziario. E’ anche possibile una ulteriore disaggregazione in sottosettori, nel qual caso si considera la somma dei singoli consumi.

L’energia consumata è espressa in termini di energia fi nale.

Unità di misura: chilogrammi equivalenti di petrolio per persona.

Fonte dati:

Il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (URL: www.grtn.it) fornisce i dati complessivi a livello provinciale suddivisi per sottosettori.

Elementi di interpretazione:

La variazione dell’indicatore si collega essenzialmente a:

> incremento dei volumi complessivo adibiti a terziario;

> incremento del numero di apparecchiature utilizzate;

> variazione di effi cienza dei sistemi di riscaldamento.

RAPPRESENTAZIONE:

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

A 126.738 131.632 138.899 142.777 151.300 158.825 168.130 173.617 179.035 188.435 196.845 201.621

B 2.246 2.236 2.236 2.236 2.228 2.221 2.222 2.220 2.217 2.214 2.215 2.216

C 56,44 58,87 62,11 63,84 67,90 71,52 75,66 78,21 80,77 85,10 88,87 90,97

1990=1 1,00 1,04 1,10 1,13 1,20 1,27 1,34 1,39 1,43 1,51 1,57 1,61

A: Consumo en. El. terziario [tep] - B: Popolazione (x1.000) - C: kep pro capite

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Bilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico Provinciale

52 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico Provinciale

533° rapporto sull’energia

Settore terziario

consumo procapite di energia elettrica

0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

80,00

90,00

100,00

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

[kepprocapite]

Confronto tra le due variabili

2.195

2.200

2.205

2.210

2.215

2.220

2.225

2.230

2.235

2.240

2.245

2.250

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

100.000

120.000

140.000

160.000

180.000

200.000

220.000

popolazione Consumi energia elettrica

[Migliaiadiabitanti]

[kep]

VALUTAZIONE

Nel periodo considerato si nota un notevole incremento dei consumi procapite (+60%).

L’incremento del consumo è il risultato dell’incremento delle volumetrie complessive adibite a terziario oltre che del maggior numero di dispositivi elettrici utilizzati. La diffusione dei grossi centri commerciali è sicuramente determinante nell’introduzione di sistemi particolarmente energivori (sistemi di illuminazione, di raffrescamento estivo, ecc.). Anche l’introduzione di un numero sempre più elevato di dispositivi elettronici in parecchi settori di attività del terziario (scuole, uffi ci, pubblica amministrazione, ecc.) è determinante per l’innalzamento dei valori dell’indicatore.

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52 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico Provinciale

533° rapporto sull’energia

2.7.4 INDICATORE 4: Consumo di energia elettrica per unità di valore aggiunto nei servizi vendibili

Settore: Terziario.

Sottosettore: Servizi Vendibili (Trasporti, Comunicazioni, Commercio, Alberghi, Ristoranti e Bar Credito ed assicurazioni Altri Servizi Vendibili).

Indicatore: Consumo di energia elettrica per unità di valore aggiunto nei servizi vendibili del settore terziario.

Descrizione dell’indicatore:

Rappresenta gli impieghi energetici per usi elettrici utilizzando il valore aggiunto come fattore di normalizzazione. Il valore aggiunto a prezzi costanti è un indice della quantità di beni prodotti (in mancanza delle quantità effettive). L’indicatore tende quindi a rappresentare l’energia impiegata per la produzione di una quantità determinata di beni.

Metodo di calcolo:

I dati di consumo di energia elettrica sono forniti con una suddivisione in settori di attività.

L’energia consumata è espressa in termini di energia fi nale.

Unità di misura: chilogrammi equivalenti di petrolio per milioni di Euro.

Fonte dati:

Energia elettrica: il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (URL: www.grtn.it) fornisce i dati complessivi a livello provinciale.

Valore aggiunto: Settore Statistica della Provincia di Torino.

Elementi di interpretazione:

La variazione dell’indicatore si collega essenzialmente a:

> variazione di effi cienza delle apparecchiature utilizzate;

> variazione di effi cienza del settore terziario;

> shift di fonti energetiche impiegate.

RAPPRESENTAZIONE:

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

A 128.407 136.121 140.842 145.495 153.914 160.932 163.926

B 14.502 14.061 14.580 14.558 14.394 14.475 13.890

C 8,85 9,68 9,66 9,99 10,69 11,12 11,80

1995=1 1,00 1,09 1,09 1,13 1,21 1,26 1,33

A: Consumo en. El. Nei servizi vendibili [ktep] - B: Valore Aggiunto [M 1990] - C: Consumo specifi co di energia elettrica [kep/M]

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54 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico Provinciale

553° rapporto sull’energia

Settore terziario

Consumo di energia elettrica per unità di valore aggiunto

0,00

2,00

4,00

6,00

8,00

10,00

12,00

14,00

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

[tep/MEuro]

Confronto tra le due variabili

100.000

110.000

120.000

130.000

140.000

150.000

160.000

170.000

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

13.400

13.600

13.800

14.000

14.200

14.400

14.600

14.800

Servizi vendibili del terziario [tep]

[MEuro]

[tep]

Valore aggiunto

VALUTAZIONE

Nel periodo considerato si nota un aumento superiore al 30% dell’indicatore.

L’andamento delle due variabili denota come l’aumento dei consumi di energia elettrica non siano minimamente infl enzati dall’andamento dell’economia provinciale. Tale dato mette in evidenza il continuo processo di informatizzazione dei servizi vendibili e l’aumento della potenza installata per mq o dipendente di tale settore.

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553° rapporto sull’energia

2.7.5 INDICATORE 5: Consumo di combustibili per unità di valore aggiunto nei settori produttivi

Settore: Attività produttive.

Sottosettore: Tutti.

Indicatore: Consumo di combustibili per unità di valore aggiunto nei settori produttivi.

Descrizione dell’indicatore:

Rappresenta gli impieghi energetici per usi termici utilizzando il valore aggiunto come fattore di normalizzazione. Il valore aggiunto a prezzi costanti è un indice della quantità di beni prodotti (in mancanza delle quantità effettive). L’indicatore tende quindi a rappresentare l’energia impiegata per la produzione di una quantità determinata di beni.

Metodo di calcolo:

Il gas metano è di gran lunga il principale combustibile impiegato nei vari settori produttivi. A questo si aggiunge l’olio combustibile ed il gasolio utilizzato in agricoltura.

Dalle quote di consumo di gas e/o olio combustibile si devono sottrarre gli eventuali quantitativi impiegati per la generazione di energia elettrica da parte delle industrie autoproduttrici.

L’energia consumata è espressa in termini di energia fi nale.

Unità di misura: chilogrammi equivalenti di petrolio per milioni di Euro.

Fonte dati:

Fino al 1998 le statistiche SNAM riportavano i dati di consumo a livello provinciale ripartendoli per settori produttivi. Attualmente sono in corso degli incontri con gli enti preposti (Ministero delle Attività Produttive ed ISTAT) per la defi nizione di nuove modalità di elaborazione e raccolta dei dati statistici relativi alle erogazioni di gas naturale, a seguito delle modifi che del mercato del gas introdotte dal decreto di attuazione della “direttiva gas” europea. Da tali incontri dovrà scaturire il soggetto detentore delle informazioni (analogo al GRTN per quanto riguarda l’energia elettrica).

Olio combustibile: MAP – bollettino petrolifero.

Gasolio agricolo: MAP – bollettino petrolifero.

Valore aggiunto: Settore Statistica della Provincia di Torino.

Elementi di interpretazione:

La variazione dell’indicatore si collega essenzialmente a:

> variazione di effi cienza delle apparecchiature utilizzate;

> variazione di effi cienza della catena produttiva;

> shift di fonti energetiche impiegate;

> variazione delle tipologie di prodotti fabbricati all’interno dei vari settori produttivi.

RAPPRESENTAZIONE:

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

A 798.058 756.041 740.297 729.935 703.161 697.344 729.780

B 14.502 14.061 14.580 14.558 14.394 14.475 13.890

C 55,03 53,77 50,77 50,14 48,85 48,18 52,54

1995=1 1,00 0,98 0,92 0,91 0,89 0,88 0,95

A = Consumo di combustibili attività produttive [tep] - B = Valore aggiunto [M 1995]

C = Consumo specifi co per unità di valore aggiunto (tep/M)

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Bilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico Provinciale

56 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico Provinciale

573° rapporto sull’energia

Settore produttivo

consumo combustibili per valore aggiunto

44,00

46,00

48,00

50,00

52,00

54,00

56,00

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

[tep/MEuro]

Confronto tra le due variabili

640000

660000

680000

700000

720000

740000

760000

780000

800000

820000

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

13.400

13.600

13.800

14.000

14.200

14.400

14.600

14.800

[M€]

Consumo di combustibili Valore aggiunto

[tep]

[MEuro]

VALUTAZIONE

A parte il dato in controtendenza registrato nell’ultimo anno, l’indicatore presenta un trend decrescente.

I dati indicano pertanto un processo di effi cientizzazione e dematerializzazione del settore industriale (a parità di valore prodotto, si consuma meno energia). Entrambe le grandezze hanno comunque un andamento decrescente nel periodo considerato e ciò denota la diminuzione del peso relativo del settore industriale (ai danni del terziario) all’interno del sistema economico complessivo della provincia di Torino.

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Bilancio Energetico Provinciale

56 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico Provinciale

573° rapporto sull’energia

2.7.6 INDICATORE 6: Consumo di energia elettrica per unità di valore aggiunto nei settori produttivi

Settore: Attività produttive.

Sottosettore: Tutti.

Indicatore: Consumo di energia elettrica per unità di valore aggiunto nei settori produttivi.

Descrizione dell’indicatore:

Rappresenta gli impieghi energetici per usi elettrici utilizzando il valore aggiunto come fattore di normalizzazione. Il valore aggiunto a prezzi costanti è un indice della quantità di beni prodotti (in mancanza delle quantità effettive). L’indicatore tende quindi a rappresentare l’energia impiegata per la produzione di una quantità determinata di beni.

Metodo di calcolo:

I dati di consumo di energia elettrica sono forniti con una suddivisione in settori di attività.

L’energia consumata è espressa in termini di energia fi nale.

Unità di misura: chilogrammi equivalenti di petrolio per milioni di Euro.

Fonte dati:

Energia elettrica: il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (URL: www.grtn.it) fornisce i dati complessivi a livello provinciale.

Valore aggiunto: Settore Statistica della Provincia di Torino

Elementi di interpretazione:

La variazione dell’indicatore si collega essenzialmente a:

> variazione di effi cienza delle apparecchiature utilizzate;

> variazione di effi cienza della catena produttiva;

> shift di fonti energetiche impiegate;

> variazione delle tipologie di prodotti fabbricati all’interno dello stesso settore produttivo.

RAPPRESENTAZIONE:

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

A 542 516 552 566 542 567 572

B 14.502 14.061 14.580 14.558 14.394 14.475 13.890

C 37,40 36,71 37,88 38,88 37,63 39,18 41,17

1995=1 1,00 0,98 1,01 1,04 1,01 1,05 1,10

A: Consumo en. El. attività produttive [ktep] - B: Valore Aggiunto [M 1990] - C: Consumo specifi co di energia elettrica [kep/M]

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Bilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico Provinciale

58 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico Provinciale

593° rapporto sull’energia

Settore produttivo

consumo energia elettrica per valore aggiunto

34,00

35,00

36,00

37,00

38,00

39,00

40,00

41,00

42,00

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

[kep/MEuro]

Confronto tra le due variabili

480

490

500

510

520

530

540

550

560

570

580

1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

13400

13600

13800

14000

14200

14400

14600

14800

Consumo energia elettrica Valore Aggiunto

[MEuro]

[ktep]

VALUTAZIONE

Nel periodo considerato si nota un trend in aumento dell’indicatore.

L’andamento delle due variabili (a parte il dato anomalo dell’ultimo anno) sono molto simili. L’indicatore presenta un andamento diverso rispetto a quello dedicato ai combustibili, le motivazioni che sottendono tali differenza dovrebbero essere maggiormente indagate con analisi per comparti produttivi che non sono state possibili attuare per mancanza dati.

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Bilancio Energetico Provinciale

58 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico Provinciale

593° rapporto sull’energia

INDICATORE 7: Quota di energia elettrica da fonte rinnovabile sul consumo provinciale

Settore: Offerta di energia.

Sottosettore: Energia rinnovabile.

Indicatore: Quota di energia elettrica da fonte rinnovabile.

Descrizione dell’indicatore: Rappresenta la produzione locale di energia elettrica da fonte rinnovabile rispetto al totale consumato.

Metodo di calcolo: In provincia esistono vari impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, quasi esclusivamente da energia idraulica.

I dati di produzione non sono forniti per i singoli impianti.

Unità di misura: Percentuale

Fonte dati:

Energia elettrica rinnovabile prodotta: Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale.

Energia elettrica consumata: Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (URL: www.grtn.it).

Elementi di interpretazione:

La variazione dell’indicatore si collega essenzialmente a:

> diminuzione o incremento dell’energia rinnovabile;

> diminuzione o aumento dell’energia elettrica consumata.

RAPPRESENTAZIONE:

1997 1998 1999 2000 2001

A 208,70 193,16 199,03 192,3 188,5

B 939,94 962,7 950,5 989,6 1004

C 22,20 20,06 20,94 19,43 18,78

1990 = 1 1,00 0,90 0,94 0,88 0,85

A: Produzione en. El. rinnovabile [ktep] - B: Consumo en. elettrica totale [ktep]

C: Percentuale di energia rinnovabile sul consumo complessivo di energia elettrica

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Bilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico Provinciale

60 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico Provinciale

613° rapporto sull’energia

Quota di energia elettrica da fonte rinnovabile sul consumo provinciale

17,00

18,00

19,00

20,00

21,00

22,00

23,00

1997 1998 1999 2000 2001

[%]

Confronto fra le due grandezze

0

200

400

600

800

1000

1200

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

Produzione di energia elettrica da rinnovabile Consumo di energia elettrica totale

[ktep]

VALUTAZIONE

La tendenza dell’indicatore è in leggera diminuzione.

Tale dato è in controtendenza con gli obiettivi di incremento della percentuale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabile di energia. E’ comunque da segnalare che la percentuale della produzione di energia rinovabile è abbastanza elevata e la diminuzione dell’indicatore è da ascrivere più all’aumento dei consumi di energia elettrica che alla riduzione della produzione da fonti rinnovabili. La prossima entrata in funzione dell’impianto di Pont Ventoux dell’AEM potrebbe far comunque incrementare la percentuale nei prossimi anni.

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Bilancio Energetico Provinciale

60 3° rapporto sull’energia

Bilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico Provinciale

613° rapporto sull’energia

2.7.8 INDICATORE 8: Emissioni di gas serra per unità di energia consumata

Settore: Tutti.

Sottosettore: Tutti.

Indicatore: Emissioni di gas di serra per unità di energia consumata .

Descrizione dell’indicatore:

Rappresenta la quantità di emissioni di gas di serra, espressa in termini di CO2 equivalente, associata ad ogni unità di energia

consumata. Tale quantità viene costruita considerando l’intero ciclo di vita dei diversi vettori energetici utilizzato sul territorio provinciale.

Metodo di calcolo: Dopo aver costruito il bilancio energetico della provincia, ad ogni vettore energetico vengono associati i corrispondenti coeffi cienti di emissione specifi ca. Si considerano sia le emissioni dirette, cioè quelle determinate sul territorio da parte dell’utente fi nale, sia quelle indirette, cioè quelle determinate al di fuori del territorio provinciale ma riconducibili ad attività operanti sul territorio stesso.

Unità di misura: tonnellate di CO2 equivalente per tonnellata equivalente di petrolio.

Fonte dati:

Fonti diverse (vedi indicatori da 1 a 7).

Elementi di interpretazione:

La variazione dell’indicatore si collega essenzialmente a:

> shift verso combustibili a minor contenuto di carbonio;incremento;

> variazione della quota di impiego di energie rinnovabili.

RAPPRESENTAZIONE:

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

A 16.129 16.260 16.191 16.313 15.978 16.521 16.738 17.157 17.794 17.613 17.559 17.559

B 4.042 4.174 4.158 4.216 4.097 4.266 4.369 4.428 4.678 4.663 4.599 4.743

C 3,99 3,90 3,89 3,87 3,90 3,87 3,83 3,87 3,80 3,78 3,82 3,70

1990=1 1,00 0,98 0,98 0,97 0,98 0,97 0,96 0,97 0,95 0,95 0,96 0,93

A: Emissioni di CO2 eq. [kton] - B: Consumo di energia [ktep] - C: Unità di gas serra per energia consumata [ton/tep]

Page 16: 2.7 GLI INDICATORI ENERGETICI...Rappresenta gli impieghi energetici per usi elettrici (illuminazione, refrigerazione, lavaggio, raffrescamento estivo, ecc.) utilizzando il numero di

Bilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico ProvincialeBilancio Energetico Provinciale

62 3° rapporto sull’energia

Analisi dell’offerta di energia elettrica

633° rapporto sull’energia

Emissioni di gas di serra per unità di energia consumata

3,50

3,60

3,70

3,80

3,90

4,00

4,10

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

[ton/tep]

Confronto tra le due variabili

15.000

15.500

16.000

16.500

17.000

17.500

18.000

1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001

3.500

3.700

3.900

4.100

4.300

4.500

4.700

4.900

Emissioni di CO2 eq. (kton) Consumo di energia (ktep)

[kton]

[ktep]

VALUTAZIONE

Nel periodo si riscontra una riduzione dell’indicatore di circa il 7% grazie all’effetto garantito dal passaggio a vettori energetici a minor contenuto di carbonio.

Tale miglioramento non è comunque in grado di contrastare l’aumento dei valori assoluti. La riduzione delle emissioni va pertanto perseguita principalmente attraverso la riduzione dei consumi energetici.