26 febbraio 2015

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Giovedì 26 Febbraio 2015 Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected] Aut. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014 Anno IV Numero 38 L L osservatore d osservatore d Italia Italia QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE QUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE WWW.OSSERVATOREITALIA.IT WWW.OSSERVATOREITALIA.IT L’editoriale di Chiara Rai Un altro macigno per il muratore di Mapello. I giudici della Suprema Corte, presieduti da Arturo Cortese, hanno dunque confermato l'ordinanza emessa dal Riesame di Brescia il 14 ot- tobre scorso. Bossetti si trova in cella dal giugno 2014: è indagato per l'omi- cidio di Yara la 13enne di Brembate che scomparve il 26 novembre del 2010, il cui cadavere fu ritrovato dopo tre mesi in un campo ... Continua a pagina 2 IGNAZIO MARINO ANNUNCIA: “PRONTI ALTRI 120 INDAGATI” Il sindaco Ignazio Marino ha detto: “Sbrigatevi ad ap- provare la delibera, perché stanno per arrivare altri 120 avvisi di garanzia per Mafia Capi- tale”, riferendosi all'approvazione del Piano di vendita degli immobili del co- mune di Roma. Parole molto dure, che hanno gettato fermento e preoccupa- zione all'interno dell'aula Giulio Cesare. Presente alla seduta anche il commissa- rio del Pd romano, Matteo Orfini, che è rimasto senza parole. UN PRESIDENTE IN DELIRIO DI ONNIPOTENZA di Emanuel Galea he il presidente Renzi soffre di onnipotenza ormai tutti se ne sono accorti. Forse non al punto, però, del- l’inverosimile, tanto da identificarsi, sfacciatamente con la figura biblica e rivolgendosi al cittadino, ordina con baldanza: “Va pure verso la terra, dove scorre latte e miele”. Renzi non è Mosè e quello che si pro- spetta davanti agli italiani non è la terra promessa. Anagrammando Collodi viene da ur- lare: ”è un anno che dura questa bella cuccagna di baloccarsi e di di- vertirsi le giornate intere, senza mai vedere in faccia una vera riforma”. Per festeggiare il primo anniversario del suo incoronamento quale presi- dente del Consiglio, scelta “last mi- nute” del Presidente della Repubblica, si affretta a lanciare una cosiddetta riforma “jobs act”, tanto discussa e osteggiata, e poi ancora quest’’ul- tima beffa della “responsabilità ci vile della magistratura”. Secondo il “one man party”, e “one man” lo dice anche la presidente della Camera, secondo “lui” l’Italia con queste “riforme fantocce” varca i confini della terra promessa. Dodici mesi di “urlato governo”, si doveva cambiare Italia e l’Europa. Un ambizioso progetto di una ... C NEMI (RM) Colpo grosso col bancomat a pagina 4 FABRICA DI ROMA Scoperta discarica di rifiuti speciali a pagina 5 ANGUILLARA (RM) Commercianti in ginocchio di Simonetta D’Onofrio a pagina 4 L'inchiesta, culminata nell'ope- razione di ieri, ha consentito agli investigatori di ricostruire la gerarchia all'interno dell'or- ganizzazione per ogni singolo indagato, oltre all'individuazione di depositi di armi e dei nascondigli prediletti dagli af filiati latitanti. Il 6 aprile 2012, gli agenti del commissa- riato di Gioia Tauro, relativamente alla medesima inchiesta, avevano arrestato il presunto autore di una rapina ai danni di un distributore di carburante. GIOIA TAURO: OPERAZIONE "SAFE ROADS” Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Roma di Maurizio Costa a pagina 3 di Matteo La Stella a pagina 3 Continua a pagina 2 A incastrare Bossetti sono principalmente quattro elementi. La polvere di calce trovata nei polmoni di Yara, l'analisi delle celle telefoniche, la testimonianza del fratello minore. MASSIMO BOSSETTI RESTA IN CARCERE PRESUNZIONE DI COLPEVOLEZZA TOTO' RIINA E LE SUE "GRAVI CONDIZIONI DI SALUTE" di Angelo Barraco a pagina 3

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Giovedì 26 Febbraio 2015

Direttore Responsabile: Maria Chiara Shanti Rai (Chiara Rai) - Editore: L’OSSERVATORE D’ITALIA Srls - Tel. 3457934445 / 3406878120 - Fax. 02700505039 - Email: [email protected]. Tribunale di Velletri (RM) 2/2012 del 16/01/2012 / Iscrizione Registro ROC 24189 DEL 07/02/2014

Anno IV Numero 38

LL ’’osservatore dosservatore d ’’ItaliaItaliaQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONEQUOTIDIANO INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE

WWW.OSSERVATOREITALIA.ITWWW.OSSERVATOREITALIA.IT

L’editoriale di Chiara Rai

Un altro macigno per il muratore diMapello. I giudici della Suprema Corte,presieduti da Arturo Cortese, hannodunque confermato l'ordinanzaemessa dal Riesame di Brescia il 14 ot-tobre scorso. Bossetti si trova in celladal giugno 2014: è indagato per l'omi-cidio di Yara la 13enne di Brembateche scomparve il 26 novembre del2010, il cui cadavere fu ritrovato dopo tre mesi in un campo ...Continua a pagina 2

IGNAZIO MARINO ANNUNCIA:

“PRONTI ALTRI 120 INDAGATI”Il sindaco Ignazio Marinoha detto: “Sbrigatevi ad ap-provare la delibera, perchéstanno per arrivare altri120 avvisi di garanzia per Mafia Capi-tale”, riferendosi all'approvazione delPiano di vendita degli immobili del co-mune di Roma. Parole molto dure, chehanno gettato fermento e preoccupa-zione all'interno dell'aula Giulio Cesare.Presente alla seduta anche il commissa-rio del Pd romano, Matteo Orfini, che è rimasto senza parole.

UN PRESIDENTE IN DELIRIO

DI ONNIPOTENZA

di Emanuel Galea

he il presidente Renzi soffre dionnipotenza ormai tutti se ne sonoaccorti. Forse non al punto, però, del-l’inverosimile, tanto da identificarsi,sfacciatamente con la figura biblicae rivolgendosi al cittadino, ordinacon baldanza: “Va pure verso laterra, dove scorre latte e miele”.Renzi non è Mosè e quello che si pro-spetta davanti agli italiani non è la terra promessa.Anagrammando Collodi viene da ur-lare: ”è un anno che dura questabella cuccagna di baloccarsi e di di-vertirsi le giornate intere, senza maivedere in faccia una vera riforma”.Per festeggiare il primo anniversariodel suo incoronamento quale presi-dente del Consiglio, scelta “last mi-nute” del Presidente della Repubblica,si affretta a lanciare una cosiddettariforma “jobs act”, tanto discussa eosteggiata, e poi ancora quest’’ul-tima beffa della “responsabilità civile della magistratura”.Secondo il “one man party”, e “oneman” lo dice anche la presidentedella Camera, secondo “lui” l’Italiacon queste “riforme fantocce” varca i confini della terra promessa.Dodici mesi di “urlato governo”, si doveva cambiare Italia e l’Europa. Un ambizioso progetto di una ...

C

NEMI (RM)Colpo grosso col bancomat

a pagina 4

FABRICA DI ROMAScoperta discarica di rifiuti speciali

a pagina 5

ANGUILLARA (RM)Commercianti in ginocchio

di Simonetta D’Onofrio a pagina 4

L'inchiesta, culminata nell'ope-razione di ieri, ha consentitoagli investigatori di ricostruirela gerarchia all'interno dell'or-ganizzazione per ogni singolo indagato,oltre all'individuazione di depositi diarmi e dei nascondigli prediletti dagli affiliati latitanti. Il 6 aprile 2012, gli agenti del commissa-riato di Gioia Tauro, relativamente allamedesima inchiesta, avevano arrestato ilpresunto autore di una rapina ai dannidi un distributore di carburante.

GIOIA TAURO: OPERAZIONE

"SAFE ROADS”

Eleganza e accoglienza al centro del mondoGrand Hotel Palace - Roma

Eleganza e accoglienza al centro del mondo Grand Hotel Palace - Romadi Maurizio Costa a pagina 3 di Matteo La Stella a pagina 3

Continua a pagina 2

A incastrare Bossetti sono principalmente quattro elementi. La polvere di calce trovata nei polmoni

di Yara, l'analisi delle celle telefoniche, la testimonianza del fratello minore.

MASSIMO BOSSETTI RESTA IN CARCERE

PRESUNZIONE DI COLPEVOLEZZA

TOTO' RIINA E LE SUE "GRAVI CONDIZIONI DI SALUTE"di Angelo Barraco a pagina 3

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pag. 2 www.osservatoreitalia.itwww.osservatoreitalia.itL’osservatore d’Italia edizione di Giovedì 26 Febbraio 2015 - Anno IV Numero 38

PRIMO PIANOPRIMO PIANO

di Chiara Rai

... abbandonato della zona. Anche il sostituto pg della Su-prema Corte, Oscar Cedrangolo durante l'udienza a portechiuse aveva sollecitato il rigetto del ricorso. Le motivazionidella sentenza emessa saranno depositate entro un mese.

A incastrare Bossetti sono principalmente quattro ele-menti. La polvere di calce trovata nei polmoni di Yara, l'ana-lisi delle celle telefoniche, la testimonianza del fratellominore. Il primo elemento non può essere considerato uni-voco della presenza del 44enne muratore, il secondo mo-stra che il giorno della scomparsa il cellulare di Yaraaggancia oltre un'ora prima la stessa cella di Bossetti, la de-scrizione fornita da Natan non corrisponde a quella del pre-sunto killer, sentenziano i giudici del Riesame che riduconosostanzialmente alla traccia biologica l'indizio che co-stringe in carcere l'indagato. E dall'architrave dell'indagine bisogna partire per capire tutti gli elementi dell'inchiesta.

Il Dna. La traccia mista (Yara - Ignoto 1) trovata sui leggingsdella 13enne dice che il Dna nucleare corrisponde conquello di Bossetti, ma non il Dna mitocondriale. Un "mani-festo, acclarato e determinante dubbio" che per l'avvocatoSalvagni è sufficiente per scarcerare Bossetti. Un dato a fa-vore dell'indagato da aggiungere "all'assenza di peli e ca-pelli dell'indagato sul corpo della 13enne, all'assenza dielementi della vittima sul furgone del 44enne muratore".Sotto la felpa della vittima ci sono due capelli sconosciutidi cui si conosce solo il Dna mitocondriale, un altro elemento su cui punta la difesa.

Il furgone. Il furgone di Bossetti sarebbe stato ripreso dalletelecamere della zona mentre si aggirava intorno alla pale-stra di Brembate - frequentata dalla giovane ginnasta - finoa un'ora prima della scomparsa di Yara e secondo l'ultimarelazione, consegnata dai Ris alla procura, sui leggings della13enne sarebbero stati ritrovati fili del sedile del camion-cino del suo presunto assassino. Secondo la difesa questotipo di materiale è presente su diverti tipi di mezzi, anchepullman, inoltre l'analisi degli esperti non è stata svolta davanti ai consulenti della difesa.

La testimonianza. Una donna riferisce di aver visto Bos-setti, tra agosto e settembre 2010, in auto in compagnia diuna ragazzina che assomigliava a Yara. Una testimonianzaresa agli inquirenti nel novembre scorso e che per la difesadell'indagato risulta essere tardiva e la cui veridicità resta da dimostrare.

Ricerche "porno" su tredicenni dal computer di Bossetti.Per l'accusa il movente del delitto viene svelato dalle ricer-che via web e per quell'ossessione per le ragazzine o le "tre-dicenne" digitate più volte nei motori di ricerca. Dallaconsulenza della procura "si evince - secondo gli esperti delpool difensivo - come sia una ricerca automatizzata più cheuna digitazione fatta da una persone, visto che le parolesono distanziate da un trattino". Per l'accusa è Bossetti afar le ricerche online lo scorso 29 maggio - non era a lavoroquel giorno - ma gli inquirenti non spiegano chi fa ricerchesimili il 7 maggio quando invece è al cantiere. "Ancora unavolta - per la difesa - nei documenti della procura viene pre-sentato un elemento come indiziario fingendo di non vederne uno identico tale da azzerare il primo".

Le intercettazioni. Nei giorni scorsi diventa pubblica un'in-tercettazione: "Rischierò l’ergastolo, ma non confesso perla mia famiglia", il senso delle conversazioni tra Bossetti egli altri detenuti del carcere di Bergamo. Affermazioni ac-quisite dal pm Letizia Ruggeri perché ritenute interessanti."Non confessa, perché non ha fatto nulla. Non crolla, perchévuole dimostrare la sua innocenza", la replica dell'avvocato Salvagni.

Il parere dell'esperto. “l’assassino potrebbe essere un pa-rente”, ecco quanto dichiarato da Sarah Gino, genetista fo-rense a cui si è affidata la difesa di Massimo Bossetti, unicoindagato per l’omicidio di Yara Gambirasio. Il medico, con

alle spalle numerosi altri casi con il quale ha collaborato,sostiene che vi sono sette formazioni pilifere sul corpo diYara che appartengono a soggetti diversi da Bossetti, diceche codeste persone non sono state identificate al mo-mento, ma ciò che si sa è che due di questi hanno lo stessodna mitocondriale ovvero che potrebbero appartenere asoggetti imparentati per via materna. La genetista sostieneche il dna maggioritario trovato è quello di Yara rispetto aquello di Massimo Bossetti. Sostiene anche che Yara, avva-lorando questa tesi, potrebbe essere imparentata con il suo assassino.

La morte di Yara. E' il 26 novembre 2010 quando Yara escedalla palestra che dista poche centinaia di metri da casa edi lei si perdono le tracce. Tre mesi dopo, il suo corpo vienetrovato in un campo abbandonato a Chignolo d’Isola, di-stante solo una decina di chilometri da casa. L’autopsiasvela una ferita alla testa, le coltellate alla schiena, al colloe ai polsi. Nessun colpo mortale: era agonizzante, incapacedi chiedere aiuto, ma quando chi l’ha colpita le ha voltatole spalle lei era ancora viva. Il decesso è avvenuto in seguito,quando alle ferite si è aggiunto il freddo.Un delitto cheporta, in pochi giorni, all’arresto di Mohamed Fikri, rila-sciato per una traduzione sbagliata. Su di lui si riaccendonoi riflettori e cambia ancora la scena: per Fikri cade l’accusadi omicidio e si profila quella di favoreggiamento. Il giudicedelle indagini preliminari Ezia Maccora archivia il fascicolocon la prima ipotesi, ma rimanda gli atti al pm di Bergamo Letizia Ruggeri perchè indaghi sulla seconda.Una mezza vittoria per mamma Maura e papà Fulvio che,attraverso l’avvocato Enrico Pelillo, si erano opposti all’ar-chiviazione. Il gip ricorda che dalle analisi e dagli esami suivestiti e nei polmoni di Yara c’erano polveri riconducibili acalce, sostanze “simili ai materiali campionati nel cantieredi Mapello”, dove lavorava il tunisino. Inoltre, la zona in cuile celle telefoniche agganciano il cellulare della ragazza, nel-l’arco di tempo che va dalle 18.30 alle 19, “coprono anchel’area del cantiere, “rendendo plausibile in quel range tem-porale la presenza di Yara e di Fikri in un territorio circoscritto”. Ma l’operaio non l’ha uccisa. Due gli elementi che lo scagio-nano: il suo Dna non corrisponde con quello trovato suglislip e sui leggings della 13enne, l’analisi delle celle telefo-niche dimostrano che il tunisino non è andato nel campodi Chignolo d’Isola, dove la vittima è stata uccisa e abban-donata. Tuttavia secondo il giudice ci sono delle “incon-gruenze” nelle telefonate di Fikri e “in assenza di unaplausibile ricostruzione alternativa”, queste “incongruenze”potrebbero far ritenere che la sera del 26 novembre 2010,l’uomo “ha visto o è venuto a conoscenza di circostanze col-legate alla scomparsa e all’ omicidio di Yara “. Per il gip ap-pare verosimile che sia stato spinto a nascondere quello cheha visto, “per proteggere o favorire la persona che ritienein qualche modo coinvolta nel delitto”. Nei mesi scorsi lasua posizione è stata archiviata e il sospettato numero unoesce di scena. E le indagini proseguono ripartendo dalleanalisi genetiche sulle tracce trovate sugli abiti della vit-tima, circa 18mila i Dna prelevati e analizzati da carabinieri e polizia che lavorano fianco a fianco nell’inchiesta.

Chi è Massimo Bossetti. Originario di Clusone, MassimoGiuseppe Bossetti ha 44 anni, è sposato e ha tre figli.L’uomo, senza precedenti penali, lavora nel settore dell’edi-lizia ed ha una sorella gemella. Il Dna lasciato sul corpodella vittima sarebbe sovrapponibile a quello di GiuseppeGuerinoni, l’autista di Gorno morto nel 1999 e ritenuto inbase all’analisi scientifica il padre dello sconosciuto assas-sino al 99,9%. Il profilo genetico del presunto assassino èin parte noto. Per questo era stata riesumata la salma diGiuseppe Guerinoni, morto nel 1999, che secondo gli esamiscientifici risulta essere il padre del presunto assassino di Yara. Avere la certezza che l’autista è il padre dell’uomo che halasciato il proprio Dna sui vestiti di Yara non risolve il pro-blema: trovare il killer, un presunto figlio illegittimo di cuinon c’è traccia. L’ultima conferma sull’analisi scientifica ar-riva nell’aprile scorso contenuta nella relazione dell’anato-mopatologa Cristina Cattaneo, la stessa esperta che avevaeseguito l’esame sulla salma della giovane vittima.

dalla prima “PRESUNZIONE DI COLPEVOLEZZA”dalla prima l’editoriale di

Emanuel Galea

... riforma al mese è risultata un flop eclatante.I grandi progetti dell’ambizioso sindacosi stanno rivelando essere un’enormemontatura di marzapane, agroalimen-tare tradizionale, i cui dolcetti, detti qua-resimali, tradizionalmente preparati perla commemorazione dei defunti. Non èper niente una bella prospettiva per gli italiani. Una politica agrodolce, urlata e riformesotto vuoto spinto esposti giornalmentenelle vetrine ciarliere delle tv pubblichee private con la complicità dei mediache invitano la gente “di baloccarsi e di divertirsi le giornate intere”.Intanto è in corso lo sconvolgimentodella “costituzione più bella del mondo”;è stato smantellato il Senato pregiudi-cando il bilanciamento dei poteri ri-spetto agli equilibri costituzionali;è stato fatto delle Province una leggendametropolitana, una riforma che ha avutol’effetto perverso di essere tutto al difuori che in odore di “spending review;una riforma della PA che è diventata unmantra che Renzi non mostra alcuna voglia di recitare;Una legge elettorale che drena quel resi-duo di rappresentanza che era rimasto a disposizione dei cittadini e infine unamagistratura che guadagna sempre ter-reno e legifera là, dove la Camera non osa. Intanto Renzi annuncia un giorno el’altro pure che l’Italia sta cambiando.E’ sempre preso dal delirio di onnipo-tenza e vive la sua legislatura, viag-giando verso un miraggio, sognando unbenessere virtuale, cantando mentrecrede convinto che sta trainando ilpaese “verso la terra dove scorre latte e miele”. Forte è la somiglianza con Nerone. Que-st’ultimo con la lira in mano canta asquarcia gola mentre Roma brucia.Quando aprirà gli occhi per scorgere ladisoccupazione che sale, la povertà che cresce, la delinquenza che dilaga.Dopo un anno di vana attesa di una ri-forma al mese, gl’ italiani ancora chie-dono: quando arriva la riforma che lì fa allentare un po’ la cinta?

Il ministero dell'Economia e' pronto amettere sul mercato una quota del 5,7% diEnel, scendendo quindi dal 31,2% al 25,5%nel capitale della societa'. "Il Ministerodell'Economia e delle Finanze - si legge inuna nota - comunica di aver lanciato unaprocedura accelerata di raccolta ordiniper la cessione di n.540.116.400 azioniordinarie di Enel corrispondenti a circa il5,74% del capitale sociale della Societa' at-traverso un consorzio di banche costi-tuito da Bofa Merrill Lynch, GoldmanSachs International, Mediobanca e Unicre-dit Corporate & Investment Banking inqualita' di Joint Bookrunners, e conl'obiettivo di promuovere il collocamentodelle suddette azioni presso investitoriqualificati in Italia, come definiti all'art.34-ter, comma 1, lett. b, del regolamentoConsob n.11971/1999, e investitori istitu-zionali esteri". "I termini finali dell'opera-zione saranno comunicati dal Mef altermine del collocamento", conclude lanota,

ENEL SUL MERCATO IL 5,7%

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di Angelo Barraco

Le condizioni di salute di Totò Riina sarebberoprecipitate, è quanto afferma l’avvocato del bossche dichiara: “Salvatore Riina versa in gravis-sime condizioni di salute. La situazione è preci-pitata nell'ultimo periodo. I medici disperano disalvarlo e dovrà subire presto un difficilissimointervento chirurgico, non ha avuto alcunaischemia, ma soffre di gravi patologie. È co-stretto in sedia a rotelle e si muove a fatica.Caso unico in Italia, Riina è degente in ospedale,viene prelevato per fare udienza e poi riportatoin ospedale”. Il legale del boss ha dichiaratoanche che Riina sarà presente alle prossimeudienze, la prima sarà il 3 marzo. Si attendonodettagli in merito, nel frattempo non possiamofare altro che ricordare le indirette esternazionidel boss in carcere durante l’ora d’aria e riflet-tere su quanto il boss, malgrado l’età e gli ac-ciacchi, sembrerebbe ancora intenzionato amobilitarsi e ad attaccare il potere costituente.Negli anni Riina, dal momento in cui è stato ar-restato, ha sempre mostrato reticenza nel par-lare e infatti non ha mai parlato, adesso invece

la situazione è cambiata, adesso Riina parla,dice cose, indirettamente ma le dice, e questo èun elemento importante ai fini investigativi poi-ché ha fatto capire a noi che stiamo dall’altraparte dello schermo che il boss è ancora attivo.Riina le sue esternazioni, le sue confidenze, isuoi pensieri, li dava ad un altro boss durante l’ora d’aria che avevano in comune.E non può non ritornarci in mente l'ultima pun-tata della prima serie di Gomorra dove il boss"Pietro Savastano", in carcere da oltre un anno,aveva finto di essere in gravi condizioni di sa-lute tanto da non rispondere più all'ambienteesterno, con difficoltà deambulatorie e di com-prensione tanto da non interloquire neppurecon il figlio e la moglie. Savastano non mostròle sue emozioni neanche quando gli comunicarono che la moglie era stata ammazzata. Quando le istituzioni programmarono il suo tra-sferimento in una struttura psichiatrica, il bossdella camorra riuscì ad evadere durante il tra-gitto. Naturalmente questo è solo un film. La re-altà sarà senz'altro diversa nel caso di Riina. Macome si dice, a pensar male si fa peccato maquasi sempre s'indovina.

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CRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIACRONACA, POLITICA E ATTUALITA’ - ITALIA

MAFIA CAPITALE, IGNAZIO MARINO ANNUNCIA:

“PRONTI ALTRI 120 INDAGATI”

TOTO' RIINA E LE SUE "GRAVI CONDIZIONI

DI SALUTE"

E' quanto afferma l’avvocato del boss che dichiara: “Salvatore Riina

versa in gravissime condizioni di salute. La situazione è precipitata

nell'ultimo periodo”

di Maurizio Costa

Roma - La capitale d'Italia è pronta afronteggiare una nuova ondata di inda-gati nell'inchiesta di Mafia Capitale, chegià da qualche mese ha messo in sub-buglio l'amministrazione comunale ca-pitolina. Il sindaco Ignazio Marino hadetto: “Sbrigatevi ad approvare la deli-bera, perché stanno per arrivare altri120 avvisi di garanzia per Mafia Capitale”, riferendosi all'ap-provazione del Piano di vendita degli immobili del comune diRoma. Parole molto dure, che hanno gettato fermento e preoc-cupazione all'interno dell'aula Giulio Cesare. Presente alla se-duta anche il commissario del Pd romano, Matteo Orfini, che è rimasto senza parole.Gli emendamenti che caratterizzano la vendita immobiliaresono stati bloccati, quindi nessun altro lotto può essere inse-rito all'interno della delibera comunale. Neanche la sede del-l'associazione 'Imagine', fondata da Marino, sarà toccata dalprovvedimento. Questa onlus, infatti, paga solamente 162 euroal mese per occupare un immobile a San Lorenzo, in via deiVolsci. Sebbene il sindaco non sia più all'interno dell'associa-zione, questo fatto fa storcere il naso ai cittadini romani.Riguardo all'annuncio di Ignazio Marino sui nuovi provvedi-menti di Mafia Capitale, Francesco Storace ha scritto su Twitterche “Ignazio Marino spara: «In arrivo 120 provvedimenti giu-diziari per mafia capitale». Ora siediti e spiega per bene a chimandi il pizzino”, una frase che ha gettato forti polemiche sull'operato del sindaco della capitale.Intanto, la Direzione Nazionale Antimafia (Dna) ha stilato ilrapporto per il 2014 e ha rilevato la potenza di Massimo Car-minati all'interno della politica e dell'amministrazione romana.Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Anti-mafia, ha presentato questo rapporto della Dna: “avvalendosidel legame con alcuni personaggi dell'estrema destra romanadivenuti negli anni importanti personaggi politici o managerpubblici, e attraverso alcuni esponenti del mondo imprendito-riale, l'organizzazione di Carminati ha potuto condizionare pe-santemente il contesto politico ed amministrativo romano,determinando la nomina di personaggi graditi in posizionistrategiche quali quelle di presidente e di capo segreteria del-l'assemblea capitolina, di presidente della Commissione per laTrasparenza del consiglio capitolino, di direttore generale, con-sigliere di amministrazione, dirigente dell'azienda municipa-lizzata Ama; ottenendo l'allontanamento e la sostituzione deldirettore del dipartimento per i servizi sociali del Comune diRoma in quanto non sensibile alle esigenze del sodalizio; in-tervenendo nelle elezioni comunali di Sacrofano, paese alle porte di Roma”. Un rapporto molto forte che getta nuoveombre sull'operato delle precedenti giunte capitoline.

GIOIA TAURO: OPERAZIONE "SAFE ROADS”

di Matteo La Stella

Gioia Tauro (RC) - La Polizia di Stato di Reggio Calabria ha ese-guito ieri mattina 10 arresti, ai domiciliari e in carcere, nell'am-bito dell'operazione denominata “Safe Roads”. Gli arresti sonostati eseguiti su ordine della Procura di Palmi, già coordinatricedelle indagini durate diversi anni, condotte dagli agenti dellasquadra Mobile reggina, capeggiata dal primo dirigente Rattàe dal suo vice Catalano . I fermati sarebbero i componenti diun'organizzazione con base a Gioia Tauro, ritenuti autori di di-verse rapine a mano armata ai danni di autotrasportatori dimezzi pesanti e furgoni, farmacie, uffici postali, cacciatori e pompe di benzina.L'inchiesta, culminata nell'operazione di ieri, ha consentito agliinvestigatori di ricostruire la gerarchia all'interno dell'organiz-zazione per ogni singolo indagato, oltre all'individuazione didepositi di armi e dei nascondigli prediletti dagli affiliati lati-tanti. Il 6 aprile 2012, gli agenti del commissariato di GioiaTauro, relativamente alla medesima inchiesta, avevano arre-stato il presunto autore di una rapina ai danni di un distribu-tore di carburante. Durante l'arresto sono stati sequestrati unapistola calibro 9, un caricatore pieno ed un passamontagnache, secondo gli agenti l'uomo avrebbe gettato dall'auto in corsa durante la fuga.

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REDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIAREDAZIONE LAZIO - ROMA E PROVINCIANOTIZIE IN TEMPO REALE SU NOTIZIE IN TEMPO REALE SU WWW.OSSERVATORELAZIALE.ITWWW.OSSERVATORELAZIALE.IT

ANGUILLARA VIGNA DI VALLE: COMMERCIANTI IN GINOCCHIO PER STRADA CHIUSA

Iniziato il rimpallo tra gli Enti interessati: Città Metropolitana, ente Parco e Comune

di Simonetta D'Onofrio

Anguillara / Vigna di Valle - Ad Anguillara si sonoincontrati i residenti e i commercianti del quartieredi Vigna di Valle con l’amministrazione comunale,per avere risposte in merito al problema dovuto allachiusura della strada provinciale in località “Curva del Pizzo”.L’interruzione determina la necessità, per i cittadinidel luogo che volessero raggiungere il centro citta-dino di effettuare un percorso alternativo su via deiMonti, strada che presenta per suo conto una seriedi problematiche, in particolare per l’asfalto partico-larmente scivoloso in occasione delle piogge, che inquesta stagione non si fanno certo desiderare.Più grave è la situazione dei commercianti, prevalen-temente nel settore della ristorazione. La chiusuradella strada scoraggia i clienti a raggiungere i loroesercizi, preferendo recarsi in altre località più co-mode. Da quando si è verificata la frana, il 5 febbraio, il calo dell’attività è stata preoccupante.I cittadini chiedono di avere certezze sui tempi di ri-pristino della viabilità. Quando due anni or sono cifu un analogo problema, ci vollero oltre due mesi perriaprire il tratto al transito, un nuovo lungo stop po-

trebbe avere effetti deleteri sulle attività presenti illoco, oltre a creare comunque un problema non in-differente ai cittadini che abitano il quartiere.Uno dei partecipanti all’incontro riferisce che il sin-daco di Anguillara Francesco Pizzorno e l’assessorealle attività produttive Matteo Flenghi, hanno dimo-strato di comprendere i loro problemi, che si sonomessi a disposizione per cercare di risolverli, anchedovendo intraprendere azioni nei confronti degli enti che hanno la responsabilità dei lavori.A Margine dell'incontro, l'assessore Matteo Flenghiha confermato che: “il Comune sta cercando di faretutto il possibile. Lo stesso giorno della frana il sin-

daco ha emesso un’ordinanza, indirizzata a Città Me-tropolitana, Ente Parco e Regione Lazio, per il ripri-stino e la messa in sicurezza della strada. Risultatodi questo primo passo è stato l’inserimento di An-guillara ai primi posti degli interventi che vengono realizzati per le urgenze ambientali"."Per tutelare Comune e cittadini, che in questo casosono insieme le parti lese - ha inoltre dichiarato Flen-ghi - abbiamo deliberato di dare mandato a un pro-fessionista per un’azione legale di tutela nel caso nonvengano effettuati rapidamente i lavori di ripristino,con la speranza di non doverne dare applicazione,affinchè la strada venga riaperta presto, anche magari a senso unico alternato”.La complessità della vicenda, dovuta ai numerosi entiinteressati, con la Città Metropolitana proprietariadel tratto di strada, l’ente Parco, che dipende dallaRegione, che è il proprietario del costone che è fra-nato, e il Comune che ha in ogni caso il controllodella viabilità e della sicurezza pubblica, rischia difar allungare i tempi per l’inizio dei lavori, ma dal-l’amministrazione comunale di Anguillara rassicu-rano che stanno facendo tutto il possibile perstimolare e sollecitare gli enti preposti per limitare idanni.

ANGUILLARA, MENSA: IL CASO HA VOLUTO CHE UN GENITORE SI INFURIASSE

Dopo la denuncia sulla mensa scolastica, a Massimiliano De Rosa arriva dall’ufficio scuola un sollecito di pagamento per bollettini già pagati

di Silvio Rossi

Anguillara - "Hanno mandato questalettera per ritorsione contro la denunciache ho fatto come commissione mensa.Questo è stato il commento lasciato acaldo da un genitore che si è visto reca-pitare a casa la richiesta di pagamentodi quasi seicento euro per i bollettini dainizio anno scolastico a tutto febbraio".Ricapitoliamo la vicenda. Il 17 febbraio,due genitori appartenenti alla commis-sione mensa della scuola di Scalo hannopresentato una denuncia per la pre-senza di muffe nel locale, scrivendo “lasituazione della dispensa e della cucinasono risultate gravissime, tali da convin-cerci a inviare immediatamente un espo-sto all’ASL, per richiedere un’ispezioneimmediata” (cosa che abbiamo docu-mentato nell’articolo pubblicato loscorso 20 febbraio a pagina 4 titolato“Anguillara: e' allarme mensa scolastica”. Lo stesso giorno, a Massimiliano

De Rosa, uno dei due relatori della de-nuncia è stato spedito dall’ufficio scuolaun sollecito di pagamento dei bollettinigià pagati nei mesi precedenti. Quandolo abbiamo sentito ci ha dichiarato: “De-lusione, sconforto e amarezza sono leuniche parole che mi vengono in mentedopo l'ultima vicissitudine avuta con ilComune di Anguillara Sabazia. Per uncittadino che si è sempre dimostrato ri-spettoso delle regole, che ha cercato dicontribuire in ogni modo con idee e par-tecipazione in ambito scuola, vedersi re-capitare un sollecito di pagamentosenza alcun controllo preventivo e per

giunta lo stesso giorno in cui, in veste digenitore della Commissione Mensa, pre-sentava esposto/denuncia all’ASL perdenunciare l'indegna situazione in cui sitrovano tutti i giorni i bambini dellascuola di Scalo a consumare il loropasto perché cucinato fra i muri pieni dimuffa nera di cucina e dispensa, mi lascia attonito”.Abbiamo effettuato alcuni controlli.Sembra che le richieste di pagamentodei bollettini precedenti siano giunti adalcuni genitori, perché questi, una voltaeffettuato il pagamento con bollettinopostale o bonifico, non hanno poi fattotimbrare il cartellino, e per questo mo-tivo l’ufficio scuola, che forse è rimastofermo al concetto di burocrazia webe-riana, li hanno considerati come non iscritti e quindi morosi.Anche se, come crediamo, la lettera disollecito non è giunta per ripicca controla denuncia dei genitori (troppo veloceper i lenti processi amministrativi degli

uffici comunali), non è giustificabile nel2015 un ufficio che, in barba a tutte leindicazioni governative sull’identità di-gitale, le smart cities, l’efficienza ammi-nistrativa, si basa ancora sulla vidimazione dei pizzini istituzionali.Come ci dice sempre De Rosa, “Questoavviene a pochi giorni dall'incontro fragli Amministratori dell’Ente Locale e ilConsiglio Direttivo del PD da cui è sca-turito un comunicato che fra le altrecose citava «…il Partito Democratico diAnguillara è pronto a stimolare la citta-dinanza tutta, sia in forma singola cheassociata, poiché riteniamo che la cre-scita di una comunità passa soprattuttoattraverso la discussione e il con-fronto…». Se questa è la collaborazioneche il Comune decide di instaurare coni cittadini significa che abbiamo già toc-cato il fondo prima di iniziare!!!! Bisognafare qualcosa affinché le incompetenzenon continuino a opprimere i cittadini onesti”.

NEMI: COLPO GROSSO COL BANCOMAT UNICREDIT

I banditi hanno asportato l'intero bancomat

Nemi - Paura a Nemi per un furtodel bancomat alla banca Unicreditin piazza Roma intorno alle 2:30di ierinotte. Alcuni malviventi, al-meno tre, a bordo di due furgonihanno dapprima sfondato la ve-trina dell’istituto bancario e poiasportato l’intero bancomat con-tenente circa 60mila euro. Nellafuga hanno lasciato a Nemi unodei due mezzi utilizzati in mezzoalla strada. Si presume che ab-biano utilizzato la via Nemorensecome via di fuga. Gli operai sono

già al lavoro per riparare i danniprovocati alla banca Unicredit di Nemi. A chiamare il 112 i residenti delcircondario. Le indagini sonotutt’ora in corso. Sono interve-nuti sul posto i carabinieri diVelletri diretti dal capitano Da-vide Occhiogrosso, nello speci-fico i militari della stazione diNemi, una pattuglia di Ariccia euna di Lanuvio. Le modalitàsono simili ai furti accaduti direcente ad Aprilia e Lariano.

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Rieti - “Dopo 8 anni di attesa è stato approvato e fir-mato ieri mattina dal commissario ad acta Nicola Zin-garetti il decreto per l'indizione del primo concorso pubblico destinato all'assunzione di 132 unità. Una firma, questa, che autorizza il concorso per re-perire il personale necessario al funzionamento dellesedi provvisorie e definitive delle strutture residen-ziali socio assistenziali Rems (residenze per l’esecu-zione della misura di sicurezza sanitaria), chenascono per superare gli Opg (ospedale psichiatricogiudiziario), e che è destinato a medici, psicologi, in-

fermieri, tecnici della riabilita-zione psichiatrica, ammini-strativi, assistenti sociali e operatori socio sanitari. Delle 132 unità che sarannoselezionate 24 andranno aRieti, mentre le altre alla AslRoma G e alla Asl di Frosi-none. Per quanto riguarda leRems provvisorie queste sa-ranno a Palombara Sabina e Pontecorvo, mentre

quelle definitive a Subiaco a Ceccano con il reparto che ospiterà le donne a Rieti. Con questo atto il Lazio ottempera ad una legge delloStato e ad una norma in linea con il definitivo ac-cordo nella Conferenza unificata Stato-Regione che si terrà oggi. E’ stato inoltre approvato il decreto che assegna atutte le aziende sanitarie fondi per il potenziamentodei servizi dei Dipartimenti di salute mentale e delpersonale per il potenziamento dell'articolazione sa-nitaria”.

RIETI: 24 POSTI AL CAPOLUOGO CON IL PRIMO CONCORSO PUBBLICO DESTINATO

ALL'ASSUNZIONE DI 132 UNITÀ REMS

Viterbo - 73 mila euro circa per I sapori delrito - Il Trasporto della Macchina di SantaRosa: tradizioni e patrimonio – Viterbo perExpo 2015. A tanto ammonta l'importo delfinanziamento approvato dalla RegioneLazio, a seguito di avviso pubblico, per ilprogetto a sostegno di azioni coerenti con iltema di Expo “Nutrire il Pianeta, Energia perla vita”, presentato nei mesi scorsi dal Co-mune di Viterbo (capofila), con la partecipa-zione della Provincia di Viterbo, dellaCamera di Commercio e della Coldiretti.“Puntiamo molto sulla nostra tradizione esulla nostra identità territoriale – ha sottoli-neato il sindaco Leonardo Michelini non appena ricevuta la comunicazione dell'appro-vazione del finanziamento -. Grazie a questaopportunità, fornita dalla Regione Lazio,l'intera Tuscia potrà trarre benefici, in ter-mini economici, ma anche turistici. 280 milaeuro di finanziamento per la Tuscia: di que-sti 73 mila al Comune di Viterbo. Un granderisultato, anche per la prestigiosa vetrinache ci offre una manifestazione internazionale come Expo”.Il sindaco Michelini proprio nei giorni scorsi,in occasione della visita del presidente della

Regione Lazio Zingaretti a Viterbo e a Pa-lazzo dei Priori, aveva avuto modo di ad-dentrarsi all'interno dei principali progettiche la città ha in cantiere in occasione diExpo 2015 e sui quali sta concretamentelavorando. Progetti che vanno dall'esposi-zione della Macchina di Santa Rosa nel pa-diglione di Eataly a Expo a Milano, allerealizzazione del PalaExpo a Valle Faul, aViterbo, all'interno del quale dar vita, perl'intera durata dell'esposizione universalemilanese, a una serie di incontri, wor-kshop, presentazioni di prodotti tipici delsettore agroalimentare. Una struttura dianimazione multifunzionale a disposi-zione di delegazioni produttive e com-merciali delle nazioni interessate aconoscere più da vicino le risorse cultu-rali, termali, scientifiche, artigianali e ar-tistiche della Tuscia e soprattutto unluogo privilegiato anche per la promo-zione del progetto Lazio Expo nella città di Viterbo. Il finanziamento regionale concesso al Co-mune di Viterbo contribuirà fortemente adare forma e vita a questi due ambiziosiprogetti.

VITERBO: 73MILA EURO REGIONALI AL CAPOLUOGO PER EXPO 2015

Il sindaco Michelini: “Puntiamo sulla nostra tradizione e sulla nostra identità territoriale”

FABRICA DI ROMA: SCOPERTA DISCARICA DI RIFIUTI SPECIALI

Con questo atto il Lazio ottempera ad una legge dello Stato e ad una norma in linea con il definitivo accordo nella Conferenza

unificata Stato-Regione che si terrà oggi.

Fabrica di Roma (VT) - Stavano per creare un dannoambientale incommensurabile. I Carabinieri della Sta-zione di Fabrica di Roma in collaborazione con i colle-ghi del Nucleo Operativo Ecologico di Roma,nell'ambito di servizi predisposti sull'illecito smalti-mento di rifiuti speciali, hanno denunciato due personedel luogo. I militari, che da tempo monitoravano l'atti-vità di un piccolo imprenditore, sono intervenuti su diun terreno posto nelle immediate vicinanze dell'im-presa e a mezzo carotaggio del terreno hanno scopertoun'area dove erano stati seppelliti circa 5 metri cubi dipneumatici fuori uso e vari frammenti di risulta di eter-nit. In virtù di ciò sono stati denunciati sia l'imprendi-tore, un 57nne del luogo già gravato da precedentipenali che la proprietaria del terreno, una 53nne an-ch'essa di Fabrica di Roma. Il terreno è stato posto sottosequestro unitamente al materiale rinvenuto. Ora si at-tendono le decisioni dell'Autorità Giudiziaria e proba-bilmente l'ordine di bonifica dei terreni.

Il sindaco Michelini: “Puntiamo sulla nostra tradizione e sulla nostra identità territoriale”

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REDAZIONE LAZIO - FROSINONE E LATINAREDAZIONE LAZIO - FROSINONE E LATINA

L’osservatore d’Italia edizione di Giovedì 26 Febbraio 2015 - Anno IV Numero 38

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Cori (LT) - E' iniziato un importante pro-getto congiunto tra Associazione Cultu-rale Arcadia e Sbandieratori dei Rioni diCori a favore della promozione territo-riale. Lo startup lunedì 23 Febbraio,presso il Museo della Città e del Territo-rio di Cori in occasione dell’arrivo diuna Delegazione di alunni under 10 edocenti dell'Istituto Comprensivo Pari-tario 'Preziosissimo Sangue' di Latina,della Congregazione delle Suore Adora-trici del Sangue di Cristo. “L’idea èquella di connotare le visite guidate de-stinate alle scuole della provincia conun piccolo workshop sulla bandiera, me-

diante un approccio che sia vicino allasensibilità dei bambini e che abbia unvalore didattico, oltreché culturale” -spiega Eleonora Morza, Presidentedell’Associazione Culturale Arcadia.“Abbiamo deciso di unire le forze, so-

prattutto per continuare il nostro lavorocon i bambini e le bambine, per far co-noscere in maniera diversa e più espe-rienziale la bandiera, oltreché per darevalore aggiunto allo straordinario lavoroculturale in cui Arcadia è leader corese”- aggiunge il Presidente degli Sbandiera-tori dei Rioni di Cori Angelo Pianelli. Gliinsegnanti, il preside e gli studenti ve-nuti sono rimasti entusiasti dell’espe-rienza: ciò lascia ben sperare rispettoalle prospettive progettuali di que-st’anno, concordano i partner.“Il turismo ha bisogno di progetti con-giunti e di visioni d’insieme - precisa

Eleonora Morza - Il museo e i monu-menti sono i protagonisti di una storia,così come oggi lo è la bandiera, che nonè solo un gioco, ma qualcosa che faparte della storia del nostro territorio e,come i monumenti, lo racconta, mo-strando quell'unicità che poi questi par-tenariati non fanno altro che palesare”.Dal Presidente Angelo Pianelli infinel'auspicio che tale format workshop-vi-sita guidata possa essere generalizzatoper diversi target, anche in lingue di-verse dall’italiano, donando nuove ideeal territorio - “perché è questo di cui si ha bisogno”.

CORI (LT): PROMOZIONE DEL TERRITORIO TRA ARCADIA E SBANDIERATORI DEI RIONI

FROSINONE: SPOPOLA NEL BASSO LAZIO LA STAGIONE DI MUSICA CLASSICA

Frosinone - Nuovo appuntamento, giovedì26 febbraio, con la stagione di musica clas-sica “Città di Frosinone”, fortemente volutaed organizzata dall’amministrazione Otta-viani. Partito con un esordio di successo loscorso 19 febbraio (quando il Teatro Munici-pale Nestor, gremito, ha abbracciato il piani-sta argentino Luis Bacalov che ha deliziato ipresenti con “Tango e dintorni”), l’evento,che inizierà a partire dalle ore 21:00, avràcome tema “Da Vivaldi a Rolla – Violad’Amore e Viola”, sarà diretto da Sesto Qua-trini (dell’orchestra da camera ARTeM) edavrà come protagonista Simonide Braconi (I°Viola del Teatro alla Scala). Ricco il pro-gramma della serata, che prevede la “Sinfo-nia X in Si monore” di Felix Mendelsshon, il“Concerto per Viola d’amore ed archi in ReMaggiore RV392” di Antonio Vivaldi, la “Mu-sica per archi 2014” (prima esecuzione asso-

luta) di Simonide Braconi, il “Concerto perviola ed orchestra in Mi bemolle Maggiore op.3” di Alessandro Rolla e la “Sinfonia n. 44 inMi minore” di Joseph Haydn. Realizzata gra-zie alla collaborazione tra il Comune di Fro-sinone, il Conservatorio “Licinio Refice” el’Atcl, la stagione concertistica intende valo-rizzare il capoluogo da un punto di vista cul-turale, dal momento che il Teatro Municipaleè diventato, sempre più, riferimento per i cit-tadini non soltanto di Frosinone ma di tuttoil basso Lazio. «Si tratta di un’iniziativa ac-cessibile a tutti, visti i costi davvero conte-nuti di biglietti ed abbonamenti; - hacommentato il sindaco Nicola Ottaviani – tral’altro, il ricco programma proposto attra-versa tutte le epoche e gli stili, e può, quindi,incontrare il favore di un pubblico vastis-simo, grazie anche all’esibizione di artisti difama internazionale».

Cisterna di Latina (LT) - E’ stata unamattinata speciale, quella di ieri, per ibambini della scuola elementare DanteMonda di Cisterna. Accompagnati dailoro insegnanti, dagli operatori delloSportello turistico e dal presidentedella Pro Loco, i piccoli studenti alle9:00 hanno visitato le Grotte di Pa-lazzo Caetani, dove 71 anni fa, la po-polazione cisternese si rifugiò persfuggire alle bombe aeree della Se-conda guerra mondiale. Con loroanche un testimone diretto di quei tra-gici giorni, il signor Osvaldo Prima-vera. Residente a Roma, in seguito albombardamento del 19 luglio 1943che martoriò la Capitale, con i genitorie le due sorelle maggiori, Primaveratrovo riparo a Cisterna nella dimora dialcuni parenti. Dopo qualche mese,però, la guerra investì anche Cisternae l’allora 13enne Primavera visse all’in-terno delle Grotte Caetani fino all’or-dine di sfollamento, avvenuto il 19marzo 1944. Per lui, oggi, il primoemozionante ritorno in quei luoghi. Agarantire la sicurezza dei piccoli visi-tatori ci hanno pensato i volontaridella Protezione civile di Cisterna.La scolaresca ha poi raggiunto l’Aula

consiliare del Comune dove, insiemeal sindaco Eleonora Della Penna eall’assessore alla Pubblica IstruzioneTeseo Cera, hanno assistito alla pro-iezione de “Le grotte della memoria”,un docu-film che attraverso le inter-viste di numerosi testimoni diretti,racconta a fa rivivere i tragici eventidei bombardamenti e dello sfolla-mento di Cisterna. Al termine dellavisione, le classi del plesso DanteMonda hanno seguito il sindaco nelsuo ufficio dove hanno potuto sod-disfare qualche curiosità sullastanza più importante dell’ammini-strazione comunale. “Quella di oggiè stato un esperimento ben riuscitoche vogliamo estendere e riproporre– ha commentato il sindaco –. Rin-graziamo per questo gli operatoridello Sportello turistico, la Pro Loco,il signor Primavera che si è offerto diaccompagnare gli alunni raccon-tando la sua testimonianza e la Pro-tezione Civile. Invitiamo gliinsegnanti di tutti gli istituti di Ci-sterna ad organizzare una visita peri propri alunni affinché non si perdala memoria di quel tragico pezzo di storia cisternese”.

CISTERNA DI LATINA (LT): GLI ALUNNI DELLA “MONDA” RIVIVONO LA STORIA

Visita alle grotte, intervista a un rifugiato, docufilm

Realizzata grazie alla collaborazione tra il Comune di Frosinone, il Conservatorio “Licinio Refice” e l’Atcl, la stagione concertistica

intende valorizzare il capoluogo da un punto di vista culturale

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6) LA TRACCIA AUDIO DI “PRELUDIO DA TRAVIATA” A PAGINA 7 DELLE EDIZIONI DAL 16 AL 21 FEBBRAIO 2015