25 Corso TSSA - Il soccorritore volontario nelle maxi emergenze

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Conoscenza dellorganizzazione, gestione e del ruolo del volontario CRI nelle Maxiemergenze Ver 0.1

Transcript of 25 Corso TSSA - Il soccorritore volontario nelle maxi emergenze

Conoscenza

dell’organizzazione,

gestione e del ruolo

del volontario CRI nelle

Maxiemergenze

Ver 0.1

Obiettivi

• Fornire indicazioni di

Medicina delle catastrofi e

descrivere ruolo e

organizzazione CRI.

• Definire l’azione di soccorso

del primo mezzo CRI che

interviene in una situazione

complessa

• Fornire principi di intervento,

Triage, PMA

Obiettivo Strategico n °1Salvare vite, proteggere i mezzi di sostentamento e facilitare il recupero a seguito di disastri e crisi

Obiettivo Strategico n °1 della CRITuteliamo e proteggiamo la salute e la vita

Ordinarietà,

Eventi Maggiori

e

Catastrofi

CLASSIFICAZIONE:

- Naturali

- Tecnologiche o Antropiche

- Conflittuali e sociopolitiche

Potranno essere poi:

- Semplici o Complesse

Ovvero

- Compensati o Scompensati

1 � 10

10 � 50

> 50

INCIDENTE INDIVIDUALE

INCIDENTE MAGGIORE

CATASTROFE

Numero coninvolti

Incidenti Maggiori:

• Le strutture di soccorso territoriali rimangono integre

• C’è un ridotto coinvolgimento feriti >10 <50

• Limitata estensione territoriale

• Limitata estensione temporale < 24 ore

CATASTROFI:

Squilibrio (anche temporaneo)

tra risorse disponibili e necessità

Compromesse le strutture di emergenza

e/o

Compromesse le infrastrutture

e/o

Tempo di risoluzione > 24 h

CATASTROFI:

• Determina un ’inadeguatezza, anche se temporanea, tra i bisogni delle vittime e i soccorsi.

• Può interessare una vasta estensione territoriale e strutture di soccorso e di assistenza (ospedali).

• Coinvolge un grandissimo numero di persone e determina un numero elevato di vittime > 50

• estensione temporale > 24 ore.

Distinzione: Evento Maggiore

incidente con numero elevato di vittime in cui restapienamente efficiente sia il servizio sanitario che vie dicomunicazione (ad es. incendi di edifici, incidentistradali, ferroviari ed aerei, ecc…).

Intervento ad alto impatto ma limitato nel tempo con totale disponibilità delle risorse

si ha la compromissione delle strutture sanitarie e/o delle vie di comunicazione, tipico scenario nel caso di vera e propria calamità, il numero dei coinvolti può essere anche minore rispetto al primo caso ma il numero dei coinvolti potenziali è maggiore, la capacità di trattamento è diminuita, le condizioni di intervento sono più complesse e prolungate nel tempo

Distinzione: Catastrofe

L’obiettivo principale è salvare più vite possibile

La situazione straordinaria impone un comportamento

d’intervento diverso , che può apparire quasi disumano

NormativaDal punto di vista del soccorso sanitario, con riferimento allecompetenze dello stato ai sensi dell’art.107, comma 1, lett d delD. lgs 112/98 (definizione dei criteri di massima), le principalinorme sono:

– “Criteri di massima per l’organizzazione dei soccorsi sanitari nellecatastrofi” adottato con Decreto Ministeriale del 13 febbraio 2001“G.U. del 12 maggio 2001)

– “Criteri di massima sulla dotazione di farmaci e dispositivi medici di unPosto Medico avanzato di II livello utilizzabile in caso di catastrofe”adottato con Accordo Stato Regioni del 22 maggio 2003 (RepertorioAtti n. 650/C.U. del 22 maggio 2003 - G.U. n. 139 del 25 agosto 2003)

– “Criteri di massima sugli interventi psicosociali da attuare nellecatastrofi” adottato con Direttiva del Presidente del consiglio deiMinistri del 13 giugno 2006 ( G..U. 200 del 29/8/2006)

Per situazioni di catastrofe in generale si dovrà far riferimentoalla normativa di Protezione Civile che coordina ed integra tuttele competenze.

FASI DELL’EMERGENZA:

1. Pianificazione (si deve attuare costantemente)

2. Preallarme

3. Allarme

4. Attivazione

5. Ricognizione

6. Settorializzazione

7. Integrazione

8. Recupero e Raccolta Vittime

Noria di

evacuazione

Posto comando Avanzato

CME Centro medico di

Evacuazione

Centrale operativa Soccorsi

Posto comando Fisso Es. Prefettura

Circuito comunicazioni di comando

Circuito comunicazioni operative

Allarme

Invio soccorsi

PMA Posto Medico

Avanzato

Area dei

soccorsi

Noria di recupero

Deposito Salme

Alloggiamento superstiti Campo

Deceduti Deceduti Ospedali

Lo Scenario

Pianificazione

INDIVIDUARE

� Chi Fa

� Che Cosa Fa

�Quando Lo Fa

� In Sincronia Con

Chi Altro

Interna:SETTORE EMERGENZE

Esterna:Coordinamento con

altri enti

Formazione Addestramento

Attrezzature Esercitazione

Ricorda:Se non pianificato il

successo sarà solo dovuto al caso ed alla buona

volontà

Preallarme

Possibile in attività che

prevedano allertamento in

previsione di criticità

(allerta meteo, vigilanza

dei fiumi, valanghe, evento

a massiccio afflusso, evento

sociopolitico…) ed in

Organizzazioni preposte

all’emergenza.

Pronti , Partenza, Via!

Allarme

� ORDINARIO: Vittima o Coinvolto

� PRIVILEGIATO: Persona Fuori dall’Evento

� PROFESSIONALE: Responsabile di un’industria,

addetto emergenza, vigile del fuoco, servizi preposti

alla diramazione dell’allarme (es. Prefettura)

Pronti , Partenza , Via!

Attivazione

Equivale all’ordine di partenza

Servizi preposti:

• 115, 118, 112, 113

• Sale Operative Croce Rossa Italiana

• Altre strutture operative di Protezione

Civile preposte all’attivazione (Prefettura)

Pronti, Partenza , Via!

Ricognizione

PRIMA MACCHINA

� Istituisce il Posto di Comando Avanzato e tiene i contatti con la CO e coordina sul posto l’arrivo di ulteriori soccorsi

Ricognizione

PRIMA MACCHINA

� CSS coordinatore soccorsi sanitari dirige tutte le operazioni sul crash

� CT coordinatore trasporti coordina e gestisce i mezzi in arrivo

� TRIAGE

il coordinamento di una emergenza sanitaria spetta alla CO118

Ricognizione

� Area interessata e sicurezza

� Numero approssimativo persone coinvolte

� Accessibilità dei feriti

� Valutazione delle patologie prevalenti

� Individuazione aree per soccorsi

Report a C.O.

Ricognizione: Protocollo M.E.T.H.A.N.E.

M

My name and Major Incident declared/standby

Mio nominativo radio / nome / ruolo e

dichiarazione di incidente maggiore verificato o

atteso

Chi sono? Incidente maggiore

“Atteso” o “Dichiarato”(STANDBY - DECLARED)

E Exact Location (Esatta locazione)Es. Riferimento di griglia,

coordinate, indirizzo

T Type of incident (Tipo d’incidente)Stradale, ferroviario, conflitto a

fuoco, bomba, etc.

H Hazards (Pericoli) Effettivi e potenziali

A Assesment (Valutazione)

Valutazione della situazione e ogni

altra informazione rilevante

(es. da che direzione arrivare)

NNumber and type of casualties

(Numero e tipo di feriti)E la loro gravità/tipo

EEmergency Services present or requie (Servizi

d’Emergenza presenti o richiesti)

Presenti in loco e necessari per

gestire la situazione

L’errore più grave che si

può compiere è quello di

considerare solo gli

scenari sanitari di rischio

Ricognizione

� Allontanare dalla zona

dell’evento più persone possibili

ma senza perderli!

� Proteggere quelli che non è

possibile evacuare in questa fase

Ricognizione

Al termine della ricognizione il capo

equipaggio assolve al compito di

COORDINATORE DEI SOCCORRITORI

SANITARI (Casacca Rossa)

fino all’arrivo del medico delegato

dalla CO che lo rileverà con il ruolo di

DIRETTORE DEI SOCCORSI SANITARI

(Casacca Gialla)

Ricognizione

Gli altri soccorritori:• Posizionano il mezzo in un luogo facilmente

visibile ai successivi equipaggi lasciando accesi i lampeggianti.

• Identificano una possibile zona da adibire a “parcheggio mezzi”

• Identificano il luogo per l’installazione eventuale del “Posto Medico Avanzato (P.M.A.)”

• Identificano e delimitano con le Forze dell’Ordine l’Area di Sicurezza dell’evento.

SOLO AL TERMINE INIZIANO LA SETTORIALIZZAZIONE DELLA ZONA E

SUCCESSIVAMENTE IL TRIAGE SANITARIO

Settorializzazione

SETTORE

CANTIERE

La sicurezza delle aree di soccorso viene garantita dai Vigili del Fuoco che possono impedire

l’accesso

Settorializzazione

Definire il prima possibile:• via di afflusso e deflusso

separate con “Cancelli” che filtrano gli accessi, gestito dalle Forze dell’Ordine

• area parcheggio mezzi, suddiviso in settori per tipologia mezzo (UMR, Ambulanze da Soccorso, ambulanze da Trasporto, pulman e pulmini ecc.). Gli autisti devono rimanere sui mezzi

• Zona atterraggio velivoli

Settorializzazione

importanza dei cancelli

Settorializzazione

importanza dei cancelli

Integrazione

CO 118

VV.F

CRI

Altri

Enti differenti, con organizzazioni differenti che hanno strutture di comando differenti e

che applicano logiche differenti

Integrazione

CO 118

VV.F

112-113

CRI

Altri

Si fa quel che si deve e non quello che si

vorrebbe

Integrazione

E’ la condizione indispensabile, affinché, ognuna delle componenti del soccorso (sanitaria, tecnica, di polizia) possa svolgere il proprio lavoro senza intralci, ma in modo sinergico e coordinato.

1. La prima Ambulanza , la prima vettura delle Forze dell ’Ordine e il primo mezzo dei Vigili del Fuoco , costituiscono il primo Posto di Comando Avanzato –P.C.A., che dovrà operare congiuntamente, nell’esplicare l’azione di comando.

2. Si ottiene solo se preventivamente sono state concordate procedure e protocolli di collaborazione tra gli enti interessati (pianificazione)

Il coordinamento sanitario

Le seguenti figure di coordinamento “minime” devono essere identificate appena possibile nella zona dell’evento:

• Direttore dei Soccorsi Sanitari (DSS)• Direttore Squadre Recupero e Triage (DSR)• Direttore P.M.A. (DPMA)• Direttore Trasporti (DTR)• Coordinatore PSIC (Equipe Psicosociali per

le Emergenze – E.P.E.)

Tutti i Coordinatori devono essere dotati di pettorale di riconoscimento e radio portatile su canale dedicato.E’ opportuno inoltre prevedere l’utilizzo di megafoni

SCHEMA RUOLI

Autorità di Prot.Civile

Forze di Polizia

Vigili del Fuoco

C.O.118

Recupero e Raccolta Vittime

• Classificare (Triage)

• Recuperare (dal Cantiere ai Nidi)

• Raccolta in gruppi (Nidi)

Recupero e Raccolta Vittime

Schema soccorsi sul campo

CRASH PMA NORIA DIEVACUAZIONE H

NORIA DI RECUPERO

PICCOLA NORIA GRANDE NORIA

Medicina delle CatastrofiSTAZIONEAUTOMEZZI

EVACUAZIONE

NORIA DI RECUPERO

PMA

CRASH

Recupero e Raccolta Vittime: i nidi

Zone sicure di concentrazione dei feriti presidiate

da un solo operatore (volontario o no)

Raggruppamenti secondo:

�Colore (primo Triage)

�Distanza dal luogo dell’evento

Recupero e Raccolta Vittime

Piccola Noria: dal Crash al P.M.A.

Squadre a Piedi

Recupero e Raccolta Vittime

Grande Noria: dal P.M.A. al centro sanitario

Mezzi attrezzati

Recupero e Raccolta Vittime

osto edico vanzato

Avamposto sanitario in cui si stabilizzano le

vittime in vista della loro evacuazione

Recupero e Raccolta Vittime

Coordinamento

Ospedalizzazione

La catena dei soccorsi

Recupero vittime

Soccorso/Triage

Diffusione allarme

Invio dei soccorsi

Il Triage

Lo scopo fondamentale dell’intervento in caso di emergenza è quello di salvare il maggior numero possibile di vite umane . Le vittime da soccorrere sono superioni ai soccorritori e talvolta anche alle possibilità mediche è necessario operare una “scelta” delle vittime da soccorrere per prime in relazione alla loro gravità.

Il Triage (parola francese che significa selezione, scelta o smistamento) é nato per operare una selezione delle vittime da soccorrere intensificando gli sforzi su coloro i quali hanno maggiori possibilità di sopravvivenza se opportunamente trattati

Protocollo START

Simple Triage and Rapid Treatment

• Vengono adottati protocolli codificati di intervento e decisione

• Il maggiormente indicato per i soccorritori professionali è quello americano denominato S.T.A.R.T. (Simple Triage and Rapid Treatment – Selezione semplice e trattamento rapido)

• Prevede la classificazione dei feriti in quattro categorie, ciascuna delle quali contraddistinta da un codice colore

Protocollo START modificato

ROSSO

1° Priorità (Urgenti): Sono urgenze assolute e non differibili. Il

paziente deve essere trattato immediatamente in quanto si è in

presenza di imminente pericolo di vita

GIALLO

2° Priorità (Gravi): Urgenze Relative. La situazione è si grave ma

tale che consenta di essere trattati in un secondo momento. Il

paziente può attendere ulteriori soccorsi

VERDE

3° Priorità (Minori): Urgenze Minime. Sono le situazioni di feriti

lievi che possono allontanarsi con le loro forze dall’area del

sinistro. Questi possono essere dirottati verso un centro di

medicazione di primo soccorso

NERO4° Priorità (deceduti):. Sono classificati così i pazienti che non

respirano. In taluni casi il codice del paziente deceduto può

essere anche definito come blu o azzurro a seconda delle

convenzioni. Solo il medico può attribuire questo codice.

Altrimenti se non evidente ROSSOBLU

ATTENZIONE VERIFICARE I PROTOCOLLI LOCALI IN USO PRESSO LA CO 118

Protocollo START modificato

Simple Triage & Rapid Treatment

Risposte a 4 semplici domande in sequenza:

1. Cammina?

2. Respira autonomamente?

3. Ha circolo sufficiente?

4. Risponde agli stimoli?

Algoritmo Protocollo START modificato

CAMMINA? SI

NO

RESPIRA?

VERDE

Più di 30 Atti Respiratori / Minuto o evidente Dispnea

Meno di 30 AttiRespiratori / Minuto

POLSO RADIALEPRESENTE ?

ROSSO

GIALLO ROSSO

NO

SI

ROSSO

NEROsolo con medico

ROSSO

Pressione ArteriosaSistolica minore di 80Riempimento capillare

>2 sec

NO

RISPONDE A ORDINI SEMPLICI ?

SI NO

Trattare EmorragiePosizione Antishock

SI

Pressione ArteriosaSistolica maggiore di 80Riempimento capillare

< 2 sec

FREQUENZARespiratoria

ATTENZIONE VERIFICARE I PROTOCOLLI LOCALI IN USO PRESSO LA CO 118