231. Allegato B - Camera...tuali, proveranno il test«SSM» nel 2021. Ci si può quindi immaginare...

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231. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni: Novelli ......................................... 1-00247 8433 Formentini ................................. 1-00248 8437 Annibali ...................................... 1-00249 8438 Risoluzione in Commissione: VI e IX Commissione: Fragomeli ................................... 7-00327 8444 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interpellanza: Fiorini ......................................... 2-00510 8446 Interrogazione a risposta orale: Ascari .......................................... 3-01002 8447 Interrogazioni a risposta scritta: Ferro ........................................... 4-03715 8448 Torto ........................................... 4-03718 8448 Gagliardi ..................................... 4-03729 8448 Di Muro ...................................... 4-03731 8449 Legnaioli ..................................... 4-03734 8450 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazione a risposta scritta: Tripodi Elisa .............................. 4-03716 8450 Difesa. Interrogazioni a risposta immediata in Commissione: IV Commissione: Deidda ........................................ 5-02799 8451 Tondo .......................................... 5-02800 8451 Tripodi Maria ............................. 5-02801 8452 Economia e finanze. Interrogazioni a risposta immediata in Commissione: VI Commissione: Pastorino .................................... 5-02806 8452 Fragomeli ................................... 5-02807 8453 Giacomoni .................................. 5-02808 8454 Currò .......................................... 5-02809 8454 Interrogazioni a risposta in Commissione: Gagliardi ..................................... 5-02793 8455 Vitiello ........................................ 5-02813 8456 Interrogazione a risposta scritta: Ribolla ........................................ 4-03733 8456 Giustizia. Interrogazione a risposta in Commissione: Bucalo ......................................... 5-02789 8457 Atti Parlamentari 8431 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. PAG. PAG.

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231. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozioni:

Novelli ......................................... 1-00247 8433

Formentini ................................. 1-00248 8437

Annibali ...................................... 1-00249 8438

Risoluzione in Commissione:

VI e IX Commissione:

Fragomeli ................................... 7-00327 8444

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interpellanza:

Fiorini ......................................... 2-00510 8446

Interrogazione a risposta orale:

Ascari .......................................... 3-01002 8447

Interrogazioni a risposta scritta:

Ferro ........................................... 4-03715 8448

Torto ........................................... 4-03718 8448

Gagliardi ..................................... 4-03729 8448

Di Muro ...................................... 4-03731 8449

Legnaioli ..................................... 4-03734 8450

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazione a risposta scritta:

Tripodi Elisa .............................. 4-03716 8450

Difesa.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

IV Commissione:

Deidda ........................................ 5-02799 8451

Tondo .......................................... 5-02800 8451

Tripodi Maria ............................. 5-02801 8452

Economia e finanze.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

VI Commissione:

Pastorino .................................... 5-02806 8452

Fragomeli ................................... 5-02807 8453

Giacomoni .................................. 5-02808 8454

Currò .......................................... 5-02809 8454

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Gagliardi ..................................... 5-02793 8455

Vitiello ........................................ 5-02813 8456

Interrogazione a risposta scritta:

Ribolla ........................................ 4-03733 8456

Giustizia.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Bucalo ......................................... 5-02789 8457

Atti Parlamentari — 8431 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.PAG.

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Mulè ............................................ 5-02791 8458

Silli .............................................. 5-02792 8459

Interrogazione a risposta scritta:

Ferro ........................................... 4-03717 8460

Interno.

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

I Commissione:

Brescia ........................................ 5-02802 8460

Calabria ...................................... 5-02803 8461

Fornaro ...................................... 5-02804 8462

Tonelli ......................................... 5-02805 8462

Interrogazioni a risposta scritta:

Siragusa ...................................... 4-03719 8463

Minardo ...................................... 4-03721 8464

Pagani ......................................... 4-03725 8464

Ferro ........................................... 4-03727 8465

Angiola ........................................ 4-03728 8466

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazioni a risposta scritta:

Minardo ...................................... 4-03720 8467

Minardo ...................................... 4-03722 8468

Minardo ...................................... 4-03723 8468

Cattoi Vanessa ........................... 4-03732 8469

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazione a risposta orale:

Ascari .......................................... 3-01003 8469

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Romano Andrea ........................ 5-02790 8470

Masi ............................................ 5-02814 8471

Salute.

Interrogazione a risposta orale:

Sutto ........................................... 3-01000 8472

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

XII Commissione:

Bagnasco .................................... 5-02794 8473

Cecconi ....................................... 5-02795 8474

Siani ............................................ 5-02796 8474

Bellucci ....................................... 5-02797 8475

Bologna ....................................... 5-02798 8476

Interrogazioni a risposta scritta:

Siani ............................................ 4-03726 8476

Gemmato .................................... 4-03730 8477

Sviluppo economico.

Interrogazione a risposta orale:

Covolo ......................................... 3-01001 8478

Interrogazioni a risposta immediata in Commissione:

X Commissione:

Nardi ........................................... 5-02810 8478

Piastra ......................................... 5-02811 8479

Barelli ......................................... 5-02812 8480

Interrogazione a risposta scritta:

Cecchetti ..................................... 4-03724 8481

Apposizione di una firma ad una mozione . 8481

Apposizione di firme ad interrogazioni ..... 8481

Pubblicazione di un testo riformulato ....... 8481

Interrogazione a risposta scritta:

Delmastro Delle Vedove ........... 4-03711 8482

Ritiro di documenti del sindacato ispettivo . 8483

ERRATA CORRIGE ............................................ 8483

Atti Parlamentari — 8432 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

PAG.PAG.

ATTI DI INDIRIZZO

Mozioni:

La Camera,

premesso che:

sempre maggiori sono le difficoltàper il Servizio sanitario nazionale (Ssn) agarantire il fondamentale diritto alla salutee quell’universalità ed equità che hannosempre caratterizzato il servizio sanitariopubblico fin dalla sua istituzione (leggen. 833 del 1978);

in totale i dipendenti del Serviziosanitario nazionale, rappresentano il 20per cento della forza lavoro della pubblicaamministrazione, che fanno del compartoil secondo della pubblica amministrazionepreceduto solo dalla scuola con il 35 percento della forza lavoro. Le perdite mag-giori in valori assoluti sono quelle del per-sonale infermieristico: -7.055 unità che rap-presentano il 27 per cento di tutte le per-dite dell’Ssn;

le risorse ad esso assegnate sonoinsufficienti e in questi anni la spesa sani-taria, se confrontata in rapporto al pro-dotto interno lordo, è in costante diminu-zione. In termini reali la fetta di risorsespettante alla sanità pubblica continuerà aridursi nei prossimi anni. Il def 2019 mo-stra che nel triennio 2020-2022, la spesasanitaria è prevista crescere ad un tassomedio annuo dell’1,4 per cento, mentre ilprodotto interno lordo nominale dovrebbecrescere in media del 2,5 per cento. Nederiva che il rapporto fra la spesa sanitariae prodotto interno lordo decresce;

a questo perdurante sottofinanzia-mento si somma il grave e costante invec-chiamento della popolazione, l’aumento dellemalattie croniche e l’aumento dei costi,soprattutto dei farmaci e delle tecnologiebiomediche. Ma quello che da tempo stacon forza emergendo è la scarsità del per-sonale medico e di quello sanitario. Questasta diventando sempre di più una delleprincipali emergenze;

il blocco del turnover (per fortunarecentemente in parte ridimensionato) voltoal riassestamento delle regioni con squilibridi bilancio, da anni ha impedito la sosti-tuzione degli specialisti in uscita da partedi medici giovani, causando un progressivoinvecchiamento del personale;

la carenza di personale incide pe-santemente sulle stesse condizioni lavora-tive, con turni di guardia massacranti, ferienon godute, milioni di ore di straordinarionon pagate. La normativa europea sull’or-ganizzazione dell’orario di lavoro, recepitadalla legge n. 161 del 2014 imporrebbe nonpiù di 48 ore di lavoro in una settimanaanche per il personale medico, con turniche dovrebbero durare al massimo 13 ore,e tra un turno e l’altro sarebbe obbligatorioun riposo di almeno 11 ore. La realtà nelnostro Paese è invece quella dove semprepiù medici sono « costretti » a turni straor-dinari pur di coprire le esigenze degli ospe-dali; durante il periodo estivo, con le ferie,le difficoltà si acuiscono enormemente. Gliospedali riducono i letti e tagliano gli in-terventi chirurgici programmati per la-sciare posto solo a quelli urgenti. Il prontosoccorso continua a lavorare a pieno re-gime pur essendo uno dei reparti con piùdifficoltà, insieme a pediatria, medicina in-terna, anestesia, radiologia, ginecologia echirurgia generale. Peraltro, nei pronto soc-corso lavorano troppo spesso medici nonspecialisti e spesso con contratti libero pro-fessionali;

il recente studio di Anaao Assomed,stima in oltre 1 miliardo di euro, la cifrache solo nel 2017 le regioni e le aziendesanitarie hanno risparmiato tagliando laspesa per il personale sanitario, cui si ag-giungono gli straordinari non retribuiti cherappresentano un « regalo » di 500 milionidi euro « elargito » ogni anno dai medici edirigenti sanitari. Mediamente dal 2010 al2017 la spesa globale per il personale me-dico si è ridotta di circa il 10 per cento;

in questi anni le regioni hanno cer-cato di affrontare, ognuna a modo suo econ una sorta di fai da te, il problema dellacarenza di personale, iniziando a chiamaremedici pensionati, medici stranieri e qual-

Atti Parlamentari — 8433 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

cuno ha ipotizzato di chiamare i medicimilitari;

nell’estate scorsa, per cercare unasoluzione al buco di organico ormai gra-vissimo degli ospedali molisani, l’allora Mi-nistra della difesa, Elisabetta Trenta, con-fermava che stava cercando una soluzionenelle Forze armate: « Stiamo esaminandola possibilità di inviare in Molise medicimilitari per far fronte alla carenza di per-sonale sanitario negli ospedali, ma al mo-mento non abbiamo ancora trovato unasoluzione, stiamo continuando a cercarla ».L’emergenza molisana nasceva dal rischiodi chiusura di due ospedali per la man-canza di ortopedici, chirurghi, ginecologi eanestesisti;

già nel 2018, in Piemonte sono ar-rivati i medici a gettone e in affitto, reclu-tati per fare anche solo un paio di notti;

il Veneto prima ha proposto di ri-chiamare chi era stato pensionato nei dueanni precedenti, poi ha cercato di stringereaccordi con università della Romania perreclutare i neospecializzati;

anche i Servizi di emergenza 118sono al collasso. Il presidente Sis 118, Ma-rio Balzanelli, ha denunciato più volte comein alcuni casi si siano dovute sospendere leferie per garantire l’assistenza. La situa-zione dei servizi di emergenza è conse-guente a una grave carenza in tutte leregioni di medici e infermieri del 118. Sem-pre il presidente Sis ha ricordato come aMilano, ad esempio, vi siano solo 5 mezzi disoccorso con medico a bordo, tra ambu-lanze e auto mediche, mentre a Bolognasono solo 2 i mezzi di soccorso con medico.Ma la situazione è emergenziale un po’ intutta Italia. A Taranto, per due anni, si èdovuto sospendere le ferie dei medici del118 proprio per garantire il servizio; tuttoquesto mentre la Commissione europea in-dica una necessità di 230 mila medici entroil 2023, ed esiste una decennale, cronica epatologica carenza di infermieri;

ad oggi, dopo ben 7 anni di studi (6+ 1 anno per l’esame di Stato) solo 1medico su 3 ha la possibilità di continuarela carriera post-laurea. In particolare, que-

st’anno sono state disposte 8.000 borse dispecializzazione (a fronte delle 6.200 del-l’anno precedente) statali più 734 borsefinanziate dalle regioni, ed altre 308 borsefinanziate da enti pubblici o privati. Il tuttoper 17.596 candidati. In questo modo sistima che circa 10.000 medici non hanno lapossibilità di proseguire nel proprio per-corso. Di questi, 1.500 ogni anno emigranoad un costo per il nostro Paese di oltre 225milioni di euro;

la realtà è che si assiste al falli-mento, in questi anni, della programma-zione del numero di specialisti per regionee disciplina. Nei prossimi anni mediamentesi laureeranno circa 10.000 medici ognianno, ma il numero di contratti di forma-zione post lauream, è insufficiente a co-prire la richiesta di specialisti e di percorsiformativi rispetto al numero di laureati.Questo ha prodotto un « imbuto forma-tivo », che nel tempo ha ingabbiato in unlimbo migliaia di giovani medici, che au-menteranno nei prossimi 5 anni fino adoltre 20.000 senza un forte incremento deicontratti di formazione;

nei prossimi 15 anni vi sarà carenzadi circa 14 mila medici specialisti all’in-terno del Servizio sanitario nazionale. Comesottolinea la Fnomceo, c’è però un ele-mento che deve essere ben valutato ai finidi una corretta programmazione: già oggi sihanno più di diecimila medici laureati,abilitati, in attesa di accedere alle specia-lizzazioni e al corso per la medicina gene-rale. E questi medici raddoppieranno nel2020-2021, quando cominceranno a laure-arsi i quasi diecimila studenti immatrico-lati in sovrannumero nell’anno 2014/2015,dopo aver fatto ricorso al Tar per presunteirregolarità nei test d’accesso. A leggi at-tuali, proveranno il test « SSM » nel 2021.Ci si può quindi immaginare che al test del2021 ci saranno 25 mila candidati;

per Anaao, per quanto riguarda laformazione post-laurea, oltre ad incremen-tare ad almeno 9.500-10.000 i contrattipost-laurea annuali, sarebbe necessario giun-gere ad una riforma globale passando adun contratto di formazione-lavoro da svol-gere fin dal primo anno in una rete diospedali;

Atti Parlamentari — 8434 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

l’asimmetria del numero dei con-tratti di formazione messi a bando, siarispetto ai fabbisogni di personale indivi-duati dalle regioni che al numero dei con-correnti, alimenta quello che oggi vienecomunemente definito imbuto formativo:più di 10.000 medici laureati senza sboccolavorativo;

l’imbuto formativo obbliga annual-mente giovani medici neolaureati a conge-lare il loro percorso formativo, non avendoa disposizione contratti di formazione spe-cialistica. Ad invarianza di programma-zione, quindi, il numero di esclusi dallescuole di specializzazione è destinato adaumentare annualmente sia per il progres-sivo incremento del numero programmato,sia per il sommarsi annuale degli esclusistessi;

secondo le proiezioni (Osservatorionazionale sulla salute nelle regioni italianebasate sui dati del Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca e del Mini-stero della salute), dei 56 mila medici cheil Servizio sanitario nazionale perderà neiprossimi 15 anni saranno rimpiazzati soloil 75 per cento, cioè circa 42 mila;

i dati dell’Anaao dicono che nel2025 mancheranno all’appello 16.500 me-dici. Entro il 2025 è attesa un’uscita mas-siccia di medici dipendenti dell’Ssn, inquanto almeno il 50 per cento raggiungerài requisiti per la pensione. Un fenomeno,accelerato solo in parte da « quota 100 ». Aciò si aggiunga che l’asimmetria del nu-mero dei contratti di formazione messi abando, rispetto ai possibili partecipanti,alimenta l’imbuto formativo, e quindi lacondizione di precarietà dei laureati con-seguente all’esclusione dal percorso forma-tivo necessario per lavorare nel Serviziosanitario nazionale;

si è di fronte ad una vera emer-genza nazionale a cui vanno posti correttivirapidi per evitare il collasso del sistemastesso;

riguardo all’impatto che l’esodo dimedici ospedalieri, legato non solo al pen-sionamento ma anche ad uscite precociverso il privato, avrà sulle diverse specia-

lità, rapporto Annao Assomed ha incro-ciato la proiezione del numero di specialistiche, a programmazione invariata, potreb-bero uscire dalle scuole universitarie neiprossimi otto anni, con una previsione deipossibili pensionamenti di specialisti attivinell’Ssn al 2025. Il risultato è, come giàindicato, una carenza di circa 16.500 spe-cialisti;

ad oggi ci sono circa 25.000 medicinon specialisti attivabili, e le borse statalisono solamente 8.000. Assieme alle borseregionali sono 8.734. Dunque solo 1 medicosu 3 ha la possibilità di proseguire il pro-prio percorso;

gran parte delle discipline medicheandranno in deficit di specialisti, rischiandodi impoverire la qualità dei servizi offertidall’Ssn, ma per alcune di esse la carenzarispetto al numero di specialisti formati,sarà maggiore, andando a costituire un’e-mergenza già nel breve termine;

nelle scorse settimane il segretariodella Fp Cgil, Andrea Filippi, ha chiesto alMinistro della salute, Roberto Speranza, diconvocare quanto prima un tavolo di con-fronto con i sindacati, per affrontare l’e-mergenza legata alla carenza dei medici.La carenza di medici specialisti che si re-gistra ormai in tutte le aziende sanitarie,« sta costringendo le Regioni a mettere incampo le soluzioni più disparate. Soluzioniche presentano inevitabili criticità, spessoanche pericolose in termini contrattuali eformativi, con gravi ricadute sulla qualitàdelle prestazioni: il Veneto con la propostadi far lavorare i pensionati e ora i nonspecialisti, il Molise che voleva richiamarei medici dell’esercito nei pronto soccorso,mentre più accettabili le soluzioni di Siciliae Toscana che creano canali formativi pa-ralleli in assenza di specialisti qualificati »;

il precedente Ministro dell’istru-zione dell’università e della ricerca Bus-setti, con un decreto, ha aumentato il nu-mero degli accessi alle facoltà di medicinae odontoiatria, allargando la platea deifuturi laureati. È però questa una strategiache, in conseguenza dell’imbuto formativo,non può avere gli effetti sperati, e finisce

Atti Parlamentari — 8435 — Camera dei Deputati

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con l’illudere una generazione di aspirantimedici che non riusciranno a specializzarsiper l’esiguità dei posti. Inoltre si va a so-vraccaricare un sistema già saturo: in molteuniversità non ci sono neanche le aulenecessarie a far lezione. Per non parlaredei laboratori, del numero di tutor e do-centi e altro;

la situazione è tale che ogni anno1.500 medici vanno a specializzarsi all’e-stero, e non tornano, in quanto trovano unimpiego a condizioni retributive, e non solo,sensibilmente migliori di quelle offerte dalnostro Paese. Costano all’Italia oltre 225milioni di euro;

inoltre, le condizioni retributive e dilavoro, con aumento dei carichi individuali,associato al mancato rispetto della norma-tiva europea sui riposi, ha portato moltimedici a lasciare gli ospedali pubblici infavore del privato alla ricerca di soddisfa-zioni professionali ed economiche mag-giori;

come ricorda il rapporto del sinda-cato Anaao Assomed, una delle regioni piùcolpite è il Veneto, dove la carenza dipersonale e di specialisti disponibili a la-vorare negli ospedali è tale da produrre unulteriore problema: a fronte della carenzaufficialmente riconosciuta di 1.295 medicispecialisti, nei concorsi indetti per la sele-zione a tempo indeterminato si sta presen-tando un numero di candidati inferiore aquello richiesto. La stessa regione denun-cia, infatti, che 357 posizioni vacanti nonsono state coperte. I numeri più elevatiriguardano ancora una volta le specialitàdell’emergenza, anestesia e rianimazione emedicina d’urgenza;

va inoltre considerato che attual-mente il test di ammissione alle scuolespecialistiche permette di indicare sede edisciplina di preferenza. Nel caso si fosseselezionati per una sede, ma non fosse laprima scelta, si può rinunciare e ritentarel’esame l’anno successivo, di fatto spre-cando una borsa di specializzazione. L’As-sociazione liberi specializzandi quantificalo spreco per il 2016, quando il 12,2 percento di studenti iscritti a specializzazioni

ha scelto di ritentare l’anno successivo, inun totale di 510 borse perse. Nel 2017 iltotale di borse abbandonate è stato di 654,pari al 9,54 per cento;

dunque, del totale dei contratti dispecializzazione, solo una parte consenteeffettivamente di avere medici specialistiper la sanità pubblica italiana. Infatti, an-che escludendo coloro che non termine-ranno il percorso, si stima che il 25 percento dei neo-specializzati non sceglierà dientrare nel Servizio sanitario nazionale,ma opterà per il settore privato o peraziende ospedaliere di altri Paesi;

non è affatto chiaro peraltro, sedette risorse stanziate ma non utilizzate egià messe a bilancio, vengano poi recupe-rate e con esse vengano rifinanziati nuovicontratti. Peraltro, sono risorse che non èchiaro se rimangano al Ministero dell’eco-nomia e delle finanze o al Ministero del-l’istruzione dell’università e della ricerca;

il Ministero dell’istruzione dell’uni-versità e della ricerca ha aumentato ilnumero dei contratti di formazione specia-listica per l’anno 2019/2020 di più di 1.800unità rispetto all’edizione del 2018, portan-doli da 6.197 a 8.000. Un aumento positivoma insufficiente. Così come insufficienteseppur rappresenti un primo parziale ri-sultato, è la previsione contenuta nella leggedi bilancio 2019 della partecipazione deglispecializzandi dell’ultimo anno a concorsiper dirigenti medici dell’Ssn. Ciò permet-terebbe, come sottolineato anche dall’A-naao, di anticipare l’entrata nel mondo dellavoro rendendo più rapido il già macchi-noso sistema concorsuale previsto per ga-rantire il turnover nei reparti ospedalieri;

appena insediato, il Ministro dell’i-struzione, dell’università e della ricerca Lo-renzo Fioramonti, ha affermato di volerandare verso un’abolizione graduale delnumero chiuso a medicina. Purtroppo, comeha ben sottolineato anche la Federazionenazionale degli Ordini dei medici chirurghie degli odontoiatri (Fnomceo), aprire l’ac-cesso, senza aver prima smaltito l’imbutoformativo e senza una riforma strutturaledel sistema formativo, farebbe collassare il

Atti Parlamentari — 8436 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

sistema, senza risolvere peraltro nei tempinecessari la carenza di specialisti, che riu-scirebbero a formarsi quando già l’emer-genza dovuta alla « gobba pensionistica »sarebbe superata;

in questi giorni la Conferenza delleregioni ha predisposto un documento conle loro proposte volte a superare l’emer-genza, e la richiesta al Governo per stan-ziare risorse aggiuntive,

impegna il Governo:

1) a stanziare già nel prossimo disegno dilegge di bilancio le opportune risorseper incrementare il Fondo sanitarionazionale, quantificabili in 10 miliardidi euro in tre anni, quale livello mi-nimo di finanziamento per cominciaread affrontare le principali criticità;

2) a varare un piano straordinario di as-sunzioni del personale sanitario e per-sonale medico specializzato, una partedel quale oggi lavora a partita Iva;

3) ad adottare tutte le iniziative volte arendere la formazione medica maggior-mente legata al fabbisogno e alla pro-grammazione del Servizio sanitario na-zionale, dove comunque l’universitàsvolga un ruolo di coordinamento delleattività didattiche e di ricerca e dicollaborazione con le strutture ospeda-liere diffuse sul territorio;

4) a finanziare con il prossimo disegno dilegge di bilancio almeno 2.000 ulterioriborse, così da arrivare ad almeno 10mila borse statali, a cui aggiungere leborse regionali, minimizzando il piùpossibile il rapporto neo laureati/borsee, quindi, l’imbuto formativo;

5) ad avviare una efficace programma-zione pluriennale che tenga conto delleesigenze future del sistema, nonché unacomplessiva riorganizzazione delle spe-cializzazioni, che neutralizzi il feno-meno degli abbandoni, pari a circa 500l’anno;

6) ad adottare iniziative normative volte arecuperare i fondi delle borse abban-

donate, che oggi vanno persi, per rias-segnarli in gran parte per il finanzia-mento dei contratti di formazione spe-cialistica dei medici.

(1-00247) « Novelli, Bagnasco, Bond, Bram-billa, Mugnai, Versace, Oc-chiuto ».

La Camera,

premesso che:

nel territorio autonomo di HongKong sono da tempo in atto pacifiche di-mostrazioni popolari, il cui iniziale obiet-tivo era quello di ottenere la revoca di unprovvedimento che avrebbe permesso diprocessare presso i tribunali della Repub-blica Popolare i residenti nella ex coloniaaccusati di reati gravi punibili con la re-clusione superiore a sette anni;

per quanto il controverso provvedi-mento sia stato successivamente revocato,le manifestazioni proseguono e ne è possi-bile la loro futura finalizzazione ad un piùcomplesso novero di obiettivi ulteriori. Al-cuni dimostranti hanno iniziato a sfilareindossando bandiere degli Stati Uniti d’A-merica ed invocando l’intervento dell’Am-ministrazione statunitense nella crisi;

le autorità della Repubblica Popo-lare hanno esercitato pressioni di naturaanche militare, disponendo che attorno aiterritori autonomi di Hong Kong si radu-nasse un cospicuo numero di unità dell’E-sercito Popolare, minaccia che grava tut-tora sui dimostranti della ex colonia bri-tannica;

esiste il fondato motivo di ritenereche le autorità della Repubblica PopolareCinese possano ricorrere alle maniere forti,qualora lo stato di agitazione in cui versaHong Kong persista invece di attenuarsiprogressivamente, anche per prevenire ilpossibile allargamento delle manifestazionialtle maggiori città delle province costiere;

il pieno controllo di Hong Kong è ineffetti essenziale alle autorità della Repub-blica Popolare non solo per ragioni atti-nenti al prestigio nazionale, ma anche per

Atti Parlamentari — 8437 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

motivi d’ordine pubblico interno connessial mantenimento del carattere monoparti-tico del sistema politico cinese;

il carattere strategico di Hong Kongè destinato ad aumentare ulteriormente,come prova la circostanza che la societàgerente la borsa della ex colonia britannicaabbia offerto 36,6 miliardi di dollari peracquisire il controllo dello Stock ExchangeGroup Plc di Londra. Qualora l’operazioneriuscisse, infatti, la Repubblica PopolareCinese potrebbe esercitare una significativainfluenza su una piazza finanziaria di ri-levanza mondiale che controlla a sua voltala borsa di Milano;

gli accordi bilaterali intercorsi tra ilRegno Unito e la Repubblica Popolare Ci-nese sottoscritti il 19 dicembre 1984, tut-tora in vigore, prevedono la sottoposizionedella ex colonia ad un’ampia forma diautonomia destinata a durare fino allo spi-rare del termine di 50 anni dal ritorno diHong Kong alla Cina, avvenuto nel 1997;

l’autonomia concessa ad Hong Kongprevede anche la circolazione di una divisadifferente rispetto al renmimbi;

è di straordinaria importanza che leprevisioni della Dichiarazione sino-britan-nica del 19 dicembre 1984 vengano rispet-tate dalle autorità della Repubblica Popo-lare Cinese nella loro interezza fino allospirare del termine previsto, anche qualorale manifestazioni in corso proseguissero ediniziassero a perseguire finalità politichepiù ambiziose,

impegna il Governo:

1) ad assumere in tutte le sedi interna-zionali competenti ogni iniziativa rite-nuta utile a prevenire il ricorso allaforza da parte delle autorità della Re-pubblica Popolare Cinese nei confrontidei territori autonomi di Hong Kong;

2) a sostenere in tutti i fori internazionalicompetenti il pieno rispetto dello sta-tuto di autonomia concesso ad HongKong con la Dichiarazione sino-britan-nica del 19 dicembre 1984.

(1-00248) « Formentini, Molinari, Zoffili,Billi, Comencini, Grimoldi, Pic-chi, Ribolla ».

La Camera,

premesso che:

la Giornata internazionale per l’eli-minazione della violenza contro le donne èstata istituita dall’Assemblea generale delleNazioni Unite con la risoluzione n. 54/134del 17 dicembre 1999, che ha scelto la datadel 25 novembre e che ha invitato i Go-verni, le organizzazioni internazionali e leorganizzazioni non governative a organiz-zare attività volte a sensibilizzare l’opi-nione pubblica;

in data 14 novembre 2018, sonostate approvate, ad amplissima maggio-ranza, le mozioni parlamentari Annibali,Boldrini, Gebhard ed altri n. 1-00070, D’Ar-cando, Panizzut ed altri n. 1-00074 e Car-fagna ed altri n. 1-00075, in forza dellequali il Governo pro tempore ha assuntoimpegni precisi di contrasto alla violenza ealla discriminazione nei confronti delledonne;

il fenomeno della violenza contro ledonne viene definito dall’articolo 3 dellaConvenzione del Consiglio d’Europa sullaprevenzione e la lotta contro la violenza neiconfronti delle donne e la violenza dome-stica (cosiddetta « Convenzione di Istan-bul »), ratificata dall’Italia con la legge 27giugno 2013, n. 77, come « una violazionedei diritti umani e una forma di discrimi-nazione contro le donne, comprendentetutti gli atti di violenza fondati sul genereche provocano o sono suscettibili di pro-vocare danni o sofferenze di natura fisica,sessuale, psicologica o economica, com-prese le minacce di compiere tali atti, lacoercizione o la privazione arbitraria dellalibertà, sia nella sfera pubblica che nellasfera privata »;

essa affonda le sue radici in unaprofonda, e persistente, disparità di poteretra uomini e donne e in un’organizzazionepatriarcale della società che ancora oggipermea le pratiche e la vita quotidiana dimilioni di uomini e donne in Italia;

tutti i dati e le ricerche pubblicatenegli ultimi anni, dicono che la violenzacontro le donne nel nostro Paese è un

Atti Parlamentari — 8438 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

fenomeno ampio, diffuso e strutturale. Nellagran parte dei casi gli autori della violenzasono il partner, i parenti o gli amici. Neicasi più estremi la violenza contro le donnepuò portare al femminicidio;

il 28 giugno 2019 Eures ha pubbli-cato un rapporto sugli « Omicidi in fami-glia » da cui emerge che nel 2018 il 49,5 percento delle vittime degli omicidi volontaricommessi in Italia è stato ucciso all’internodella sfera familiare o affettiva (163 su 329vittime di omicidio totali): la percentualepiù alta mai registrata in Italia. Di queste,il 67 per cento è costituito da donne (109vittime) a fronte di 54 vittime di sessomaschile (33 per cento). L’ambito familiarearriva ormai a costituire il contesto omici-diario quasi esclusivo per le vittime fem-minili, visto che ben l’83,4 per cento delle130 donne uccise in Italia nel 2018 hatrovato la morte per mano di un familiareo di un partner/ex partner;

i costi sociali ed economici dellaviolenza dimostrano che le risorse stan-ziate per la prevenzione comportano nettirisparmi rispetto a quanto il sistema pub-blico è costretto a spendere una volta chela violenza viene realizzata. Anche le con-seguenze sulla salute delle donne sono pe-santissime;

questa fotografia così nitida è resapossibile anche grazie al lavoro, spessovolontario, di tante donne dei centri anti-violenza non istituzionali, che da sempreaffiancano le donne maltrattate ascoltan-dole e accompagnandole nella costruzionedi percorsi personali di fuoriuscita dall’e-sperienza di violenza;

il ruolo delle associazioni di donneva riconosciuto, valorizzato e potenziatoquale strumento fondamentale per la lottacontro la violenza maschile sulle donne. Intal senso, va garantita su tutto il territoriola presenza di case rifugio in linea con iparametri internazionali, privilegiandoquelle che possono garantire la qualità deiservizi e la competenza di genere e profes-sionale;

una forma di violenza molto diffusae difficile da riconoscere, esplicitamente

citata dalla Convenzione di Istanbul, è laviolenza economica;

come si legge nella guida sulla vio-lenza economica curata dalla casa di ac-coglienza delle donne maltrattate di Milano(Cadmi), con il contributo della Globla Thin-king Foundation, « la definizione condivisa,anche a livello internazionale, di violenzaeconomica può essere così espressa: la vio-lenza economica si riferisce a atti di con-trollo e monitoraggio del comportamentodi una donna in termini di uso e distribu-zione del denaro, con la costante minacciadi negare risorse economiche, ovvero attra-verso un’esposizione debitoria, o ancoraimpedendole di avere un lavoro e un’en-trata finanziaria personale e di utilizzare leproprie risorse secondo la sua volontà ».Essa spesso si cela dietro a comportamentiancora culturalmente giustificati e accet-tati. È diffusa trasversalmente ed indipen-dentemente dalle fasce di reddito delledonne;

le difficoltà che le donne incontranonella fuoriuscita dalla violenza sono spessolegate a scarsi strumenti di welfare a so-stegno dei loro percorsi di libertà e auto-nomia. Questo fa sì che sovente esse tor-nino dal partner violento per le difficoltàeconomiche che si trovano ad affrontare;

in questo senso occorre salutare po-sitivamente le buone pratiche e gli stru-menti adottati a livello regionale, come ilcosiddetto « reddito di libertà » o il « con-tributo di libertà ». Misure di sostegno eco-nomico, specifiche per le donne vittime diviolenza domestica, al fine di sostenernel’autonomia e lo sviluppo di un progetto divita indipendente. Strumenti che aiutano ledonne a scardinare il ricatto della dipen-denza economica dall’uomo violento;

questo tipo di misure sono ancoradistribuite a macchia di leopardo. Occor-rerebbe invece introdurre una misura uni-versale e omogenea su tutto il territorionazionale;

per aiutare l’inserimento nel mondodel lavoro delle donne vittime di violenza,occorre prorogare ed estendere gli sgravicontributivi per l’assunzione di donne vit-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

time di violenza di genere a tutte le cate-gorie di datori di lavoro. Sarebbe altresìimportante estendere alle donne vittime diviolenza una quota di riserva sul numero didipendenti dei datori di lavoro pubblici eprivati, prevedendo per loro l’estensionedell’articolo 18 della legge 12 marzo 1999,n. 68;

come pubblicato dal quotidiano LaStampa in data 4 giugno 2019, « da unaricerca Episteme sulle donne e la gestioneeconomica delle famiglie, emerge che oltretre donne su 10 non hanno un conto cor-rente personale ». Tale ricerca fotografauna diffusa dipendenza economica delledonne che spesso è uno dei motivi cheporta ad accettare abusi e violenze fisiche.In tal senso, si rende necessario promuo-vere iniziative al fine di informare le donnesui loro diritti in ambito economico e sucome riconoscere la violenza economica edeliminarla dalla propria vita. Molto si po-trebbe fare anche sul fronte bancario;

al fine di contrastare forme di vio-lenza volte a rendere la donna economica-mente dipendente, anche attraverso l’oc-cultamento doloso delle risorse patrimo-niali al fine di non corrispondere quantodovuto a titolo di mantenimento al coniugeo ai figli, occorre introdurre specifici ededicati interventi anche di carattere nor-mativo;

un numero enorme di donne ha poisubito una qualche forma di molestia ses-suale: l’Astati dice che nel 2018, 8 milioni816 mila donne (il 43,6 per cento) fra i 14e i 65 anni, ha subito molestie sessuali nelcorso della vita. Per quel che riguarda lemolestie sul lavoro, dove esiste un som-merso importante, del 7,5 per cento didonne che ha subito ricatti sessuali sullavoro, solo il 20 per cento ne ha parlato equasi nessuna ha denunciato;

un fenomeno ampio a cui occorredare una risposta anche attraverso un in-tervento normativo che dia applicazioneall’articolo 40 della Convenzione di Istan-bul;

occorre poi ricordare che il 21 giu-gno 2019, la Conferenza internazionale del

lavoro ha approvato a Ginevra la Conven-tion concerning the elimination of violenceand harassment in the world of work con439 voti a favore, sette contrari e 30 asten-sioni dai delegati della Conferenza che ri-unisce i delegati dei Governi, sindacati erappresentanti degli imprenditori dei 186Paesi membri dell’Ilo (Organizzazione in-ternazionale del lavoro). La Convenzione,accompagnata da una relativa « Raccoman-dazione », afferma che la violenza e lemolestie nel mondo del lavoro « sono inac-cettabili e incompatibili con un lavoro di-gnitoso ». Gli Stati che ratificano la Con-venzione si impegnano ad adottare dispo-sizioni contro violenze e molestie e a for-nire un facile accesso a mezzi di ricorso ea rimedi;

nella mozione n. 1-00243, a primafirma dell’On. Lisa Noja, si evidenzia come« le donne con disabilità abbiano una pro-babilità di essere vittime di violenza da duea cinque volte superiore rispetto alle donnenon disabili, frequentemente nell’ambitodelle relazioni domestiche, a causa dellaposizione di maggiore fragilità e vulnera-bilità sofferta »;

il « Piano strategico nazionale sullaviolenza maschile contro le donne » per iltriennio 2017-2020, approvato nel novem-bre 2017 in Consiglio dei ministri dal Go-verno prò tempore, è uno strumento impor-tante volto a dare piena attuazione allaConvenzione di Istanbul. Esso ripropone itre assi strategici della Convenzione di Istan-bul: prevenire, proteggere e sostenere, per-seguire e punire, oltre ad un asse trasver-sale di supporto all’attuazione relativo allepolitiche integrate. Il piano, dovrà essererinnovato nel 2020;

in attuazione dell’articolo 1, commi790 e 791, della legge 28 dicembre 2015,n. 208, e per il compimento degli obiettiviposti al paragrafo 5.4 « Soccorso » del pianod’azione straordinario contro la violenzasessuale e di genere, con decreto del Pre-sidente del Consiglio dei ministri del 24novembre 2017, sono state adottate le lineeguida nazionali per l’assistenza socio-sani-taria alle donne che subiscono violenza eche si rivolgono al pronto soccorso, pub-

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blicate in Gazzetta Ufficiale il 30 gennaio2018;

le regioni, in virtù della loro com-petenza di tipo concorrente in materia diprogrammazione, coordinamento e indi-rizzo degli interventi socio-sanitari ai sensidell’articolo 117 della Costituzione, devonoadoperarsi affinché le aziende sanitarie e leaziende ospedaliere diano puntuale attua-zione alle linee guida nazionali. Ad ogginon si sa quante regioni lo stiano facendo;

la Dichiarazione sull’eliminazionedella violenza contro le donne (NazioniUnite, 20 dicembre 1993) include esplicita-mente la tratta e la prostituzione forzatatra le forme di violenza di genere. Il 26febbraio 2016 il Consiglio dei ministri delGoverno pro tempore ha adottato il primopiano d’azione nazionale contro la tratta eil grave sfruttamento degli esseri umani pergli anni 2016-2018. Il piano deve essereancora rinnovato;

negli ultimi anni il legislatore è in-tervenuto più volte a livello normativo, per-seguendo tre obiettivi: prevenire i reati,punire i colpevoli e proteggere le vittime. Intal senso, sono state introdotte misure, so-stanziali e processuali, volte a garantirealla vittima di reati di violenza domestica edi genere, una tutela più incisiva ed efficacee ad imprimere tempestività alla rispostagiudiziaria;

si può dire che la disciplina di set-tore ha raggiunto un livello avanzato ditutela per le vittime dei reati in argomento:dalla legge n. 119 del 2013, la cosiddettalegge sul femminicidio, alla legge n. 4 del2018, volta a rafforzare le tutele per i figlirimasti orfani a seguito di un crimine do-mestico e da ultimo con l’approvazionedella legge 19 luglio 2019, n. 69, Modificheal codice penale, al codice di procedurapenale e altre disposizioni in materia ditutela delle vittime di violenza domestica edi genere, cosiddetto codice rosso. Un prov-vedimento dalla portata molto ampia cheha colmato alcuni vuoti normativi ed èintervenuto sulla necessità condivisa di ve-locizzare l’instaurazione del procedimentopenale e, conseguentemente, accelerare l’e-

ventuale adozione di provvedimenti di pro-tezione delle vittime. Una legge tuttaviaperfettibile, nel solco delle indicazioniemerse nel corso delle audizioni in com-missione giustizia, del parere espresso delConsiglio superiore della magistratura edelle proposte di coordinamento e buoneprassi tra gli uffici della Scuola superioredella magistratura;

in merito alla sicurezza delle donne,i dati dicono che la diffusione di armicomporta un pericolo maggiore di omicidie di vittime nei settori più indifesi, inparticolare le donne. Nel merito, GiorgioBeretta, analista dell’Opal (Osservatorio per-manente sulle armi leggere) in una inter-vista a Linkiesta del 15 gennaio 2019, di-chiarava che « dei 92 tra omicidi di donnee femminicidi che sono stati commessi nel2018, ben 28, cioè quasi uno su tre, sonostati compiuti da persone con regolare li-cenza per armi. In sintesi, oggi l’ambito dimaggior pericolosità per gli italiani, soprat-tutto per le donne, è quello familiare erelazionale e se c’è un’arma in casa è piùprobabile che venga utilizzata per ammaz-zare un familiare, spesso una donna, cheper respingere eventuali ladri »;

il Rapporto ombra delle associa-zioni di donne per il Grevio, il gruppo diesperte sulla violenza contro le donne delConsiglio d’Europa (ottobre 2018), incari-cato di monitorare l’attuazione della Con-venzione di Istanbul in Italia, raccomandacome « urgentissimo e fondamentale men-zionare espressamente nel codice civile laviolenza intra-familiare come causa di esclu-sione di affidamento condiviso e la violenzaassistita come causa di decadenza o limi-tazione della responsabilità genitoriale »;

al fine di garantire una tutela pre-ventiva della persona offesa, la legge 19luglio 2019, n. 69, ha rafforzato l’interlo-cuzione tra la magistratura penale e quellacivile, in caso di contemporanea pendenzadi procedimenti relativi alle stesse parti, alfine di ridurre il rischio di decisioni con-fliggenti in tema di tutela delle vittime o, alcontrario, di strumentalizzazione, nel giu-dizio civile della vicenda penale;

Atti Parlamentari — 8441 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

occorre tuttavia segnalare come cheancora in troppi casi accade che un pro-cedimento penale scaturito da una denun-cia per violenza domestica proceda com-pletamente staccato dal procedimento ci-vile di separazione e si disponga l’affidocondiviso dei figli e/o si impongano dirittidi visita che mettono a repentaglio i dirittie la sicurezza della vittima o dei minori;

accade altresì che si colpevolizzinole madri che denunciano la violenza, di cuiviene messa in discussione la competenzagenitoriale con meccanismi quali la Pas(sindrome dell’alienazione parentale, chenon ha basi scientifiche come ribadito an-che dalla Corte di cassazione) e la vittimiz-zazione secondaria a tutti i livelli, che de-terminano una prosecuzione dell’eserciziodi potere e di controllo nei confronti delladonna. La Pas passa sovente attraverso leconsulenze tecniche d’ufficio (Ctu), redatteda psicologi, psicoterapeuti o psichiatri no-minati dal giudice;

questa problematica sarà indagata eapprofondita dal lavoro della nuova Com-missione parlamentare di inchiesta sul fem-minicidio, nonché su ogni forma di vio-lenza di genere, come dichiarato, secondoquanto consta ai firmatari del presenteatto, dalla sua Presidente, senatrice ValeriaValente;

occorre ricordare poi che l’articolo31 della Convenzione di Istanbul impone diprendere in dovuta considerazione gli epi-sodi di violenza vissuti dai figli minori « almomento di determinare i diritti di custo-dia e di visita dei figli »;

in tal senso, va salutata positiva-mente la presa di posizione della Ministraper le pari opportunità e la famiglia, ElenaBonetti, che in merito al disegno di leggecosiddetto Pillon, che proponeva una ri-forma in materia di affido condiviso, il cuicontenuto ad avviso dei firmatari del pre-sente atto viola la Costituzione e le con-venzioni internazionali, ha annunciato lavolontà di non sostenere il provvedimento;

la prevenzione resta centrale nellalotta alla violenza di genere. Essa passainevitabilmente da una profonda opera di

promozione di una cultura ispirata allaparità di genere, al superamento degli ste-reotipi, del sessismo e della misoginia. Uncambiamento che deve investire in manieradecisa e forte tutti gli istituti e i soggettidella formazione e della cultura;

le politiche annunciate dall’attualeGoverno in tema di conciliazione, parità digenere e welfare, vanno nella giusta dire-zione e segnano un’importante inversionedi tendenza;

centrale è il ruolo della scuola diogni ordine e grado al fine di educare alrispetto di genere, contrastare ogni formadi violenza e discriminazione e favorire ilsuperamento di pregiudizi e disuguaglianze;

purtroppo, ancora oggi, nei mondiche vengono a contatto con la violenza sulledonne, sono presenti molti pregiudizi. Perquesto la specializzazione e la formazionedi tutti i soggetti che vengono a contattocon la violenza sulle donne, sono cruciali.Anche su questo si è intervenuti con lalegge 19 luglio 2019, n. 69, ma occorreinvestire di più in termini di risorse umaneed economiche;

sul piano della comunicazione vieneancora riservata poca attenzione al ruoloche i media possono avere per consolidareuna coscienza sociale diffusa di condannadel fenomeno. Troppe volte, soprattutto neicasi di femminicidio, i media tendono a farpassare un messaggio fuorviante e disedu-cativo, sia sul piano del linguaggio, che suquello della rappresentazione della notizia.Espressioni come « Amore malato », « ec-cesso di amore », « raptus », « gigante buono »,richiamano ad una sorta di giustificazioni-smo dell’azione violenta. Anche su questopunto la Convenzione di Istanbul inter-viene in maniera puntuale con l’articolo 17,prevedendo la sensibilizzazione degli ope-ratori dei settori dei media per la realiz-zazione di una comunicazione e di un’in-formazione, anche commerciale, rispettosadella rappresentazione di genere;

in tal senso, il Manifesto di Venezia,promosso dalla Commissione pari oppor-tunità della Federazione nazionale dellastampa italiana con altri sindacati e l’as-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

sociazione Giulia giornaliste, ha messo l’in-formazione al centro della rivoluzione cul-turale che può contrastare la violenza sulledonne;

nell’era del web, la violenza, come ènoto, corre anche in rete e le donne sono leprincipali vittime del discorso d’odio online, il cosiddetto hate speech. L’odio in retesi sta diffondendo come un fiume in pienaed è in costante crescita nel nostro Paese.È ormai evidente che si tratta di un pro-blema da affrontare con urgenza, tanto alivello nazionale che mondiale;

sul fronte della tutela delle donnevittime di violenza e in funzione preventiva,è fondamentale il trattamento degli uominiviolenti anche nella fase di esecuzione dellapena. I dati dicono che, espiata la pena, gliuomini violenti tendono a commettere altrireati della stessa natura. Su questo puntocosì rilevante è intervenuta la legge 19luglio 2019, n. 69, ma occorre tuttavia con-tinuare a lavorare al fine di rimuovere lecondizioni all’origine dei fatti violenti ecausa di una probabile recidiva. Tale im-pegno va supportato dalle necessarie ri-sorse umane ed economiche;

la lotta alla violenza contro le donnenecessita di ulteriori risorse umane ed eco-nomiche. Esse devono essere destinate concriteri trasparenti ed attenti ai principisanciti dalla Convenzione di Istanbul;

un obiettivo importante e condivi-sibile della Commissione parlamentare diinchiesta sul femminicidio è quello di ar-rivare ad una legge quadro sulla violenzacontro le donne al fine di sistematizzare edare omogeneità alla normativa esistente,

impegna il Governo:

1) a mettere in campo tutte le iniziativenecessarie a raggiungere la piena ap-plicazione della Convenzione di Istan-bul;

2) ad adottare iniziative volte alla preven-zione e al contrasto della violenza eco-nomica;

3) ad adottare iniziative per introdurrestrumenti di welfare volti a sostenere

economicamente le donne nel loro per-corso di fuoriuscita dalla violenza e afavorirne l’inserimento nel mondo dellavoro e l’autonomia abitativa;

4) a mettere in campo strategie efficaciper prevenire e perseguire ogni formadi violenza fisica, psicologica e ses-suale, che può affliggere le donne nelcontesto di un rapporto di lavoro e adadottare le iniziative di competenzaper ratificare quanto prima la Conven-tion concerning the elimination of vio-lence and harassment in the world ofwork;

5) ad assumere le iniziative necessarie adapprovare un nuovo piano nazionaleantiviolenza per il triennio 2020-2023;

6) a monitorare l’attuale a livello regio-nale delle linee guida nazionali perl’assistenza sociosanitaria alle donneche subiscono violenza e che si rivol-gono al pronto soccorso;

7) a definire il nuovo piano d’azione na-zionale contro la tratta e il grave sfrut-tamento degli esseri umani;

8) ad adottare ogni iniziativa utile a mo-nitorare e controllare la diffusione dellearmi per uso di difesa personale, non-ché ad assicurare che alla detenzionelegittima di un’arma corrisponda unatempestiva ed efficace comunicazioneai familiari, ai conviventi maggiorenni,anche diversi dai familiari, compreso ilconvivente more uxorio;

9) ad adottare iniziative per introdurremodifiche al codice civile al fine diprevedere la violenza intra-familiarecome causa di esclusione di affida-mento condiviso e la violenza assistitacome causa di decadenza o limitazionedella responsabilità genitoriale;

10) a promuovere la parità tra i sessi e laprevenzione della violenza di genereattraverso l’educazione scolastica, as-sumendo iniziative per destinare atale scopo nuove risorse finanziarie;

11) ad assumere iniziative per investirerisorse adeguate per la formazione

Atti Parlamentari — 8443 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

specifica e per il necessario aggiorna-mento del personale chiamato ad in-teragire con la vittima, polizia e ca-rabinieri, magistrati, personale dellagiustizia, polizia municipale e perso-nale sanitario, anche nell’ambito dispecifici capitoli di spesa destinati allaviolenza di genere;

12) ad adottare politiche volte a garantirela parità di genere e ad incrementarel’occupazione femminile, elemento que-st’ultimo fondamentale per la libera-zione delle donne dalla violenza;

13) ad assumere iniziative per dare attua-zione all’articolo 17 della Conven-zione di Istanbul, anche attraversol’adozione di misure per la promo-zione da parte dei media, della sog-gettività femminile e l’introduzione diefficaci meccanismi di monitoraggio edi intervento sanzionatorio su com-portamenti mediatici e comunicatividi ogni tipo che esprimano sessismo evisione stereotipata dei ruoli tra uomoe donna;

14) ad adottare iniziative volte a preve-nire e contrastare il fenomeno del-l’hate speech;

15) ad assumere le iniziative necessarie alfine di destinare le risorse umane edeconomiche necessarie per i pro-grammi di trattamento per gli uominiautori di violenza contro le donne;

16) ad adottare iniziative volte ad incre-mentare le risorse destinate al Fondoper le pari opportunità, al Fondo perle vittime di reati intenzionali violenti,al Fondo antitratta e, in generale, atutte le politiche per la promozionedella parità di genere e per la preven-zione ed il contrasto di ogni forma diviolenza contro le donne;

17) ad adottare le iniziative normative edorganizzative necessarie all’attuazionedella legge n. 4 del 2018, volta a raf-forzare le tutele per i figli rimastiorfani a seguito di un crimine dome-stico, al fine di renderla finalmentepienamente operativa;

18) ad adottare iniziative per pervenire auna legge quadro sulla violenza con-tro le donne al fine di sistematizzaree dare omogeneità alla normativaesistente.

(1-00249) « Annibali, Boschi, Marattin, An-zaldi, Carè, Colaninno, D’A-lessandro, De Filippo, DelBarba, Marco Di Maio, Ferri,Fregolent, Gadda, Giachetti,Librandi, Migliore, Mor, Mo-retto, Nobili, Noja, Paita, Por-tas, Rosato, Toccafondi, Un-garo ».

Risoluzione in Commissione:

La VI e IX Commissione,

premesso che:

la Corte di giustizia dell’Unione eu-ropea, con sentenza C-449/17, esprimen-dosi su un rinvio pregiudiziale relativo al-l’interpretazione data ad una direttiva eu-ropea dall’ordinamento giuridico tedesco,ha stabilito che per quanto concerne l’in-segnamento della guida automobilistica im-partito da una scuola guida per il conse-guimento della patente per veicoli di cate-goria B e C1, non si applica l’esenzione dalpagamento dell’Iva perché non rientranell’« insegnamento scolastico o universita-rio », ai sensi dell’articolo 132, paragrafo 1,lettere i) e j), della direttiva 2006/112;

con risoluzione 79/E del 2 settem-bre 2019 l’Agenzia delle entrate, rispon-dendo all’interpello di un utente, ha rece-pito quanto stabilito dalla citata sentenzadella Corte di giustizia dell’Unione europeae quindi ha stabilito che per l’insegna-mento impartito da una scuola guida perl’ottenimento delle patenti di guida per iveicoli delle categorie B e C1 non puòritenersi applicabile l’esenzione dal paga-mento dell’Iva;

di conseguenza, in base alla richia-mata sentenza le suddette prestazioni de-vono considerarsi imponibili, ad aliquotaordinaria, per tutti i periodi d’imposta an-cora accertabili con il correlato obbligo pergli operatori di emettere nota di variazione

Atti Parlamentari — 8444 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

in aumento, ai sensi dell’articolo 26, comma1, del decreto del Presidente della Repub-blica 26 ottobre 1972, n. 633;

è evidente che suddetta sentenza hadestato molta preoccupazione tra gli ope-ratori del settore in quanto l’interpreta-zione resa dall’Agenzia delle entrate impor-rebbe alle scuole guida il versamento del-l’Iva precedentemente non dovuta per tuttele prestazioni rese a decorrere dal 1° gen-naio 2014, ed implica l’introduzione del-l’Iva del 22 per cento sulle lezioni impartiteper il conseguimento delle patenti di guida;

si tratta di importi di centinaia dimilioni di euro a carico delle autoscuole edi un conseguente aumento dei costi perchi frequenterà le scuole guida per conse-guire la patente;

il gruppo parlamentare del PD indata 25 settembre 2019 ha presentato unainterrogazione a risposta immediata in com-missione trasporti, presso la Camera deideputati, la n. 5-02762 chiedendo al Go-verno quali iniziative intendesse assumerein merito alle conseguenze della citata sen-tenza e della relativa risoluzione dell’Agen-zia delle entrate per scongiurare ripercus-sioni negative per i cittadini e per il com-parto delle autoscuole, fondamentale per lepolitiche di sicurezza stradale;

in risposta al citato atto di sinda-cato ispettivo il 26 settembre il Governo hatestualmente affermato che « si sta valu-tando l’opportunità di un intervento nor-mativo che, in coerenza con l’ordinamentoeuropeo, escluda l’applicazione retroattivadella sentenza C-449/2017, evitando che lastessa operi in danno dei contribuenti che,sulla base del legittimo affidamento gene-rato dalla disciplina nazionale, come inter-pretata dalla prassi dell’amministrazionefinanziaria, hanno reso prestazioni in esen-zione da IVA e l’intervento normativo sirende necessario anche al fine di megliodefinire l’ambito applicativo dell’esenzioneIva prevista per le prestazioni didattiche »;

suddetta risposta testimonia la con-sapevolezza dell’esecutivo sulla delicatezzadella questione che investe un segmentoimportantissimo anche per quanto con-cerne le politiche di sicurezza stradale;

non a caso l’articolo 230 del codicedella strada prevede l’educazione stradalequale materia di insegnamento scolasticoper espressa previsione di legge;

l’articolo 123 del codice della stradaattribuisce alle autoscuole la definizione di« scuole per l’educazione stradale, l’istru-zione e la formazione dei conducenti » nonlasciando alcun dubbio sulla funzione edu-cativa delle stesse;

come affermato dallo stesso Go-verno nell’ambito della risposta alla inter-rogazione il 26 settembre 2019 secondo lagiurisprudenza europea, il principio dellegittimo affidamento e la portata « inno-vativa » della pronuncia consentono di mi-tigare l’efficacia ex tunc delle sentenze pre-giudiziali (a tale riguardo, si ricordano lesentenze della Corte di Giustizia del 21settembre 2017, nelle cause C 326/15 e C605/15) e di non applicare per il passato ilprincipio in esse affermato,

impegnano il Governo:

ad assumere iniziative normative perridefinire, nel primo provvedimento utileall’esame del Parlamento, l’ambito applica-tivo dell’esenzione attualmente prevista pergli insegnamenti specifici quali quelli im-partiti dalle scuole guida, attribuendo effi-cacia ex nunc alla sentenza C-449/2017 alfine di evitare che la stessa operi in dannodei contribuenti i quali, sulla base del le-gittimo affidamento generato dalla vigentenorma interna, come interpretata dalla pre-cedente prassi dell’amministrazione finan-ziaria, hanno reso prestazioni in esenzioneda Iva;

ad assumere iniziative per tutelare evalorizzare la funzione educativa delle au-toscuole soprattutto in relazione al raffor-zamento delle politiche di sicurezza stradale.

(7-00327) « Fragomeli, Gariglio, Bruno Bos-sio, Buratti, Cantini, Carne-vali, Mancini, Mura, Pizzetti,Rotta, Topo ».

* * *

Atti Parlamentari — 8445 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interpellanza:

Il sottoscritto chiede di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri, il Mi-nistro dello sviluppo economico, il Ministrodegli affari esteri e della cooperazione in-ternazionale, il Ministro delle politiche agri-cole alimentari e forestali, per sapere –premesso che:

la guerra dei dazi tra Unione europeae Usa sta arrivando ad un punto di nonritorno, con il pronunciamento della WorldTrade Organization (Wto) sull’entità dei daziche gli Usa potranno applicare all’Unioneeuropea quale ritorsione per gli incentiviconsiderati illegittimi, pari a 11,2 miliardidi dollari (usd.), che Gran Bretagna, Fran-cia, Germania e Spagna hanno concesso alConsorzio aeronautico Airbus;

già il 13 di settembre 2019 la Wto haaccettato la tesi avanzata dagli Usa e vociinterne all’Organizzazione affermano chel’entità dei dazi ritenuti applicabili si aggiraattorno ai 7 miliardi usd. Washington hagià compilato una lista del valore di 25miliardi usd di beni che potrebbero esserecolpiti con dazi ad aliquote differenziate;

l’ufficio del commercio (Ustr) del Go-verno Usa ha presentato il 3 luglio 2019una nuova lista di prodotti su cui apporredazi per 4 miliardi usd. Questa si è ag-giunta a quella già stilata ad aprile 2019per un valore di 11,2 miliardi usd. In que-sta prima lista si distingueva tra dazi daapplicare ai soli Paesi del Consorzio Airbuse dazi relativi ai prodotti di tutti Paesidell’Unione, nella quale erano già presentiil vino, il prosecco, l’olio d’oliva e il peco-rino;

nella lista indistinta del 3 luglio cisono, tra l’altro, i prodotti lattiero caseari,(« italian-type cheese »), dai formaggi fre-schi al Parmigiano Reggiano, al Grana Pa-

dano al Provolone. C’è il caffè tostato, cisono le carni e gli insaccati;

al momento l’export dell’agroalimen-tare italiano negli Usa, cresciuto dell’8,9per cento, nei primi otto mesi del 2019, èfiorente e in piena espansione;

i calcoli elaborati dal Ministero dellosviluppo economico, sulla base di dati delledogane Usa, indicano per l’Italia un im-patto di 5,07 miliardi usd su esportazioni,in quel Paese, pari a 54,7 miliardi. Per laFrancia l’impatto è di 8,1 miliardi (su 52,4),per la Germania quasi 4,5 (su 125,9), per ilRegno Unito 3 (su 60,7), per la Spagna 1,8(su 17,2);

l’Italia ha già sottolineato agli Usa cheritiene la ripartizione dei dazi in discus-sione estremamente squilibrata, al puntoche l’export italiano sarebbe – dopo laFrancia e prima degli altri tre Paesi – il piùdanneggiato. Ci si trova al centro di unaguerra commerciale rispetto alla quale si ètotalmente estranei, trattandosi di una di-sputa che dovrebbe coinvolgere solo i Paesiparte del consorzio Airbus;

particolarmente grave è la situazioneper i produttori di Parmigiano Reggiano eGrana Padano minacciati da dazi fino al100 per cento del valore. Il dazio oggiapplicato dagli Stati Uniti su questi pro-dotti, che è di 2,5 dollari al chilo, potrebbesalire a 20 dollari. Il che significa che sugliscaffali il costo di questi formaggi salirebbedagli attuali 40 a 60 dollari al chilo-grammo, facendoli diventare un prodottodi nicchia e favorendo i formaggi italiansounding prodotti localmente;

solo per quanto riguarda il Parmi-giano, negli Usa sono stati esportati oltre 10mila tonnellate nel 2018 (+15 per centorispetto al 2017, +26 per cento nei primi seimesi del 2019). Nei magazzini sono in sta-gionatura circa 700 mila forme destinateagli Usa che, se bloccate dai dazi, dovreb-bero essere collocate su altri mercati. Èquindi facile prevedere un crollo dei prezzinon solo del formaggio ma anche nell’in-tera filiera;

il Grana Padano negli Usa realizza 60milioni di euro, esportando, assieme al Par-

Atti Parlamentari — 8446 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

migiano, 400 mila forme l’anno. Secondo icalcoli del Consorzio del Grana i dazi por-terebbero a un calo degli affari di 50 mi-lioni di euro: l’80 per cento del valoredell’export. Tra tutte le Dop, il Grana Pa-dano è il prodotto più consumato del mondo,con circa 5 milioni di forme vendute ognianno. Assieme al Parmigiano ha visto cre-scere l’export del 16 per cento nel primosemestre del 2019;

Coldiretti ha dimostrato, elaborando idati del dipartimento per l’agricoltura sta-tunitense (Usda), che negli Usa il mercatodelle imitazioni dei formaggi italiani haregistrato una crescita esponenziale negliultimi 30 anni. Il risultato è che « sul mer-cato a stelle e strisce appena l’1 per centodei formaggi di tipo italiano consumati, haun legame con l’Italia ». Su questo frontel’amministrazione americana appare total-mente insensibile e, addirittura, grazie aidazi « mirati », favorevole ai falsificatori;

le azioni poste in essere dallo Statoitaliano nei confronti dell’amministrazionee del Governo Usa appaiono insufficienti. Ènecessario innalzare il livello di pressione,è necessario dare piena voce alle legittimerimostranze del comparto agroalimentarenazionale, che vale oggi 205 miliardi dieuro e ha esportato (2018) per 41,8 mi-liardi –:

quali urgentissime iniziative, anche dinatura diplomatica, il Governo intenda adot-tare a fronte alla situazione esposta inpremessa, sia per quel che riguarda lariaffermazione dell’estraneità dell’Italia allaconcessione degli incentivi considerati ille-gittimi al consorzio Airbus, sia con riferi-mento al contrasto dell’italian sounding di-lagante degli Stati Uniti.

(2-00510) « Fiorini, Mazzetti ».

Interrogazione a risposta orale:

ASCARI. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro della giustizia, alMinistro per le pari opportunità e la fami-glia. — Per sapere – premesso che:

nel luglio 2019 è stato approvato invia definitiva dal Senato il cosiddetto co-

dice rosso di cui alla legge 19 luglio 2019,n. 69, contenente Modifiche al codice pe-nale, al codice di procedura penale e altredisposizioni in materia di tutela delle vit-time di violenza domestica e di genere;

la legge, nonostante le innumerevoliproposte di modifica, in buona parte accoltenel corso dell’iter legislativo, contiene an-cora delle criticità, a suo tempo evidenziate;

la legge è entrata in vigore il 9 agosto2019 e le istituzioni coinvolte, nonché as-sociazioni ed esperti, avrebbero già notatole prime falle normative;

una delle principali critiche riguardal’articolo 2 in cui si prevede che « il pubblicoministero assume informazioni dalla per-sona offesa e da chi ha presentato denuncia,querela o istanza, entro il termine di tregiorni dall’iscrizione della notizia di reato »;

visto il gran numero di denunce riguar-dante i reati previsti nel « codice rosso », poi-ché tutte le notizie di reato in materia dovreb-bero essere trattate urgentemente nella stessastringente misura, molti magistrati hannopaventato il rischio di un abbassamento dellivello di tutela per i fatti più gravi, soprat-tutto in quegli uffici ove non vi siano ade-guate risorse umane ed organizzative per se-guire questi procedimenti;

secondo l’interrogante, si rende quindinecessario un monitoraggio dell’applica-zione delle norme contenute all’interno del« codice rosso » al fine di verificarne l’effi-cacia ed eventualmente intervenire succes-sivamente per correggere eventuali impre-viste distorsioni –:

se non intenda, per quanto di compe-tenza, adottare iniziative al fine di iniziareun monitoraggio dell’applicazione dellenorme contenute all’interno del « codicerosso », per la durata di 6 mesi, e presen-tare, decorso tale termine, una relazione alParlamento, al fine di valutare eventualiproposte di revisione normativa;

se non si intendano adottare inizia-tive, per quanto di competenza, volte adacquisire elementi su quali siano i criteri ditrattazione nelle varie procure italiane deiprocedimenti di cui al « codice rosso » e a

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

elaborare delle linee guida a livellonazionale. (3-01002)

Interrogazioni a risposta scritta:

FERRO, TRANCASSINI, BUTTI, FOTI eMANTOVANI. — Al Presidente del Consigliodei ministri, al Ministro degli affari esteri edella cooperazione internazionale, al Mini-stro dell’ambiente e della tutela del territorioe del mare, al Ministro dell’economia e dellefinanze. — Per sapere – premesso che:

il 16 luglio 2015 la Corte di giustiziadell’Unione europea nella causa C653/13ha condannato l’Italia per non aver adot-tato tutte le misure necessarie per l’esecu-zione della sentenza C297/08;

la Repubblica italiana ha quindi vio-lato gli obblighi che le incombono in virtùdell’articolo 260, paragrafo 1, del Trattatosul funzionamento dell’Unione europea;

la Repubblica italiana è stata condan-nata a pagare alla Commissione europea, unapenalità di 120.000 euro per ciascun giornodi ritardo nell’attuazione delle misure neces-sarie per conformarsi alla sentenza C297/08,a partire dalla data della pronuncia dellacitata sentenza e fino alla completa esecu-zione della sentenza medesima;

la Repubblica italiana è stata condan-nata a pagare alla Commissione europea an-che una somma forfettaria di 20 milioni dieuro –:

a quanto ammonti la sanzione corrispo-sta sino ad oggi alla Commissione europea;

quali iniziative siano state poste inessere per conformarsi alla sentenza dicondanna del 16 luglio 2015. (4-03715)

TORTO. — Al Presidente del Consiglio deiministri, al Ministro della giustizia. — Persapere – premesso che:

la sicurezza del luogo di lavoro èelemento imprescindibile per il correttosvolgimento della propria funzione, ancoradi più per coloro che sono al servizio delloStato, come la polizia penitenziaria;

è assolutamente necessario un adeguatoe congruo numero di personale in servizio,sia per garantire la sicurezza degli operatoristessi dalle aggressioni da parte dei reclusi,sia per il rispetto di orari lavorativi coerenticon la tipologia di lavoro svolto;

in data 1° ottobre 2019, come ripor-tato dalla testata giornalistica de Il Centro,la relazione della segreteria provinciale diPescara del Sappe (Sindacato autonomo dipolizia penitenziaria) conferma il sovraf-follamento dei reclusi nella casa circonda-riale di Pescara contestualmente anche adun sottodimensionamento del personale dipolizia penitenziaria, e il consigliere regio-nale abruzzese, Domenico Pettinari, eviden-zia anche altre criticità come quella dell’e-lettrificazione dei cancelli;

è possibile evincere dall’articolo sucitato che il sottosegretario Ferraresi sisarebbe impegnato a risolvere la questionedelle strumentazioni usurate per le porteelettriche e, in merito al sovraffollamento,lo stesso ha confermato l’emissione di prov-vedimenti deflativi che dovrebbero muo-vere circa 280 unità, garantendo una piùequa distribuzione dei reclusi su tutto ilterritorio nazionale, riportando così il car-cere di San Donato di Pescara nel limiteprevisto di 270 detenuti;

come riportato dalla notizia di stamparichiamata, l’organico del personale peni-tenziario ammonterebbe a 160 unità, di cuiin servizio 126, e delle 34 unità mancanti17 risulterebbero non assegnate e 17 di-staccate in altri uffici –:

se il Governo abbia intrapreso o in-tenda intraprendere, in tempi brevi, inizia-tive che permettano di restituire al carcerepescarese le unità minime di personalenecessarie a garantire la sicurezza dei de-tenuti e degli operatori. (4-03718)

GAGLIARDI. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri, al Ministro per gli affariregionali e le autonomie, al Ministro dellavoro e delle politiche sociali. — Per sapere– premesso che:

la legge di bilancio 2019, articolo 1,comma 455, ha reintegrato il « Fondo dopo

Atti Parlamentari — 8448 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

di Noi » di cui alla legge 22 giugno 2016,n. 112, riportandolo a 56,1 milioni di euro;

la legge n. 112 del 2016 dà attuazioneai principi stabiliti dalla Costituzione, dallaCarta dei diritti fondamentali dell’Unioneeuropea e dalla Convenzione delle NazioniUnite sui diritti delle persone con disabi-lità, che, all’articolo 19, sancisce il diritto ditutte le persone con disabilità a vivere nellasocietà con le stesse libertà di scelta dellealtre persone;

pertanto, con l’espressione « Dopo diNoi » si intende il periodo di vita dei disa-bili successivo alla scomparsa dei genitori/familiari;

la legge riveste particolare impor-tanza, perché prevede, tra l’altro, interventidi residenzialità a finanziamento misto voltia favorire percorsi di destituzionalizza-zione e di supporto alla domiciliarità dellepersone con disabilità grave, stabilendo an-che detrazioni sulle spese sostenute persottoscrivere polizze assicurative e con-tratti a tutela dei disabili gravi ed esenzionie sgravi su trasferimenti di beni dopo lamorte dei familiari e costituzione di trust ealtri strumenti di protezione legale;

il 4 gennaio 2019 sulla Gazzetta Uffi-ciale n. 4, è stato pubblicato il decreto del15 novembre 2018 con la ripartizione alleregioni delle risorse del fondo per l’assi-stenza alle persone con disabilità graveprive del sostegno familiare affinché le sin-gole regioni promuovano percorsi program-mati di accompagnamento verso l’uscitadal nucleo familiare, in alternativa allaistituzionalizzazione delle citate persone congrave disabilità prive del sostegno fami-liare;

si registrano ancora oggi gravi ritardie inadempienze nei trasferimenti alle re-gioni e agli enti locali del fondo nazionale« Dopo di noi » –:

se il Governo sia a conoscenza deifatti esposti in premessa e quali iniziativeurgenti, per quanto di competenza, intendaadottare al fine di assicurare alle personeaffette da gravi disabilità, prive del soste-gno familiare, tutti i loro diritti così come

sanciti dalla Costituzione e dalle conven-zioni internazionali. (4-03729)

DI MURO, VIVIANI, ZOFFILI, FORMEN-TINI, BILLI, COMENCINI, GRIMOLDI, PIC-CHI e RIBOLLA. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri, al Ministro degli affariesteri e della cooperazione internazionale. —Per sapere – premesso che:

l’Accordo sulla delimitazione delle areemarittime di rispettiva giurisdizione tra laFrancia e l’Italia, firmato il 21 marzo 2015a Caen, non è in vigore in quanto nonratificato dall’Italia;

l’Accordo di Caen, sottoscritto dall’al-lora Ministro degli affari esteri e dellacooperazione internazionale, Paolo Genti-loni, è stato osteggiato sin dall’inizio inmodo particolare dai pescatori liguri, sardie toscani che si vedrebbero scippate lerisorse ittiche che cadrebbero sotto la giu-risdizione francese;

su tale Accordo e sulle sue conse-guenze sono stati presentati numerosi attidi sindacato ispettivo, sia alla Camera cheal Senato, soprattutto nella scorsa legisla-tura;

in data 4 febbraio 2016 il Governoall’epoca in carica rispondeva, alla Camera,ad una interrogazione riguardante le cir-costanze che avevano portato al sequestrodi un peschereccio italiano da parte dellaFrancia, riportando come i francesi aves-sero chiesto scusa perché la dogana fran-cese aveva contestato per errore il mancatorispetto del trattato del 21 marzo 2015, cheappunto non era ancora in vigore; nellarisposta a tale interrogazione si ricordavainoltre che, da parte italiana, al negoziatoavevano partecipato, ognuno per la propriaparte di competenza specifica, i Ministeridell’ambiente per gli aspetti di protezioneambientale, della difesa per gli aspetti disicurezza, dello sviluppo economico per lapiattaforma continentale, delle infrastrut-ture e trasporti per gli aspetti di naviga-zione marittima, delle politiche agricoleper le questioni legate alla pesca e dei beniculturali per gli aspetti di protezione di talibeni;

Atti Parlamentari — 8449 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

il Governo pro tempore, in quella sede,segnalava inoltre come fossero in corso« approfondimenti da parte delle Ammini-strazioni competenti al termine dei qualisarà effettuata una valutazione globale sul-l’accordo del 2015, anche ai fini dell’even-tuale avvio della procedura di ratifica par-lamentare »;

le forze politiche presenti in Parla-mento e i Governi che si sono succeduti dal2015, non hanno proceduto alla presenta-zione di un provvedimento di ratifica inquanto l’Accordo è profondamente osteg-giato dai cittadini italiani che vedono nellasua implementazione un ulteriore cedi-mento alle pressioni francesi –:

se il Governo sia al corrente dell’esitodegli approfondimenti citati in premessa equali siano le intenzioni al riguardo, non-ché gli eventuali nuovi accordi che intendesottoscrivere con la Francia a proposito delconfine marittimo con il nostro Paese, an-che alla luce dei nuovi assetti creatisi con lanomina del componente italiano alla Com-missione europea. (4-03731)

LEGNAIOLI. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri. — Per sapere – premessoche:

organi di stampa nazionale riportanola notizia secondo la quale alcuni esponentidel Governo avrebbero richiesto di sugge-rire di togliere l’esposizione del Crocifissodalle aule scolastiche, preferendo ad essouna cartina del mondo con dei richiamialla Costituzione;

la Corte europea dei diritti dell’uomo,con una sentenza definitiva della GrandeCamera del 18 marzo 2011, ha dichiaratoche la presenza del crocifisso nelle aulescolastiche è pienamente legittima, non violaalcun diritto umano e non lede il diritto deigenitori a educare i figli secondo le proprieconvinzioni;

sempre con la stessa sentenza, la Corteha precisato che l’esposizione del Crocifissonon lede neppure il diritto degli alunni allalibertà di pensiero, di coscienza o di reli-gione;

la proposta di rimuovere il Crocifissodalle aule scolastiche appare all’interro-gante assurda e fuori luogo, sia per quantogià stabilito dalla Corte europea, sia al finesalvaguardare le radici e le tradizioni ita-liane –:

se il Presidente del Consiglio dei mi-nistri sia a conoscenza dei fatti sopra espo-sti, se non ritenga opportuno effettuare unapprofondimento urgente sulla vicenda so-pra riportata e assumere le più opportuneiniziative al fine di precisare che, nelle aulescolastiche, l’esposizione del crocifisso siada considerare consentita. (4-03734)

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AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta scritta:

ELISA TRIPODI. — Al Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e del mare.— Per sapere – premesso che:

le strutture tecniche del Cnr dellaregione Valle d’Aosta e della FondazioneMontagna Sicura, in data 24 settembre2019, hanno lanciato l’allarme sul rischiodi crollo di una parte del ghiacciaio Planpin-cieux, sulle Grandes Jorasses, lungo il ver-sante italiano del massiccio del MonteBianco;

gli esperti glaciologici che da diversianni effettuano studi sperimentali e moni-toraggi costanti sul ghiacciaio Planpincieuxhanno evidenziato che, dagli ultimi rileva-menti effettuati, vi è stato un aumento divelocità di tutta la porzione inferiore delghiacciaio che a cavallo tra la fine agosto eil mese di settembre 2019 ha registrato unavelocità media di picco tra i 50 e 60 cm algiorno;

la massa a rischio di collasso sarebbedi circa 250 mila metri cubi e potrebbecrollare all’improvviso e finire a valle, rag-giungendo case, ville, alberghi e ristoranti;

a seguito di questa situazione di po-tenziale pericolo, il sindaco di Courmayeur

Atti Parlamentari — 8450 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

ha emesso ordinanza indicando una seriedi divieti tra i quali gli sgomberi delle casepiù vicine alle zone a rischio e la chiusa dialcuni tratti di strada;

tale evento non rappresenta, pur-troppo, una situazione isolata, con ri-guardo agli effetti del cambiamento suighiacciai; studi e ricerche hanno indicato,infatti, che il cambiamento climatico siinasprisce con il salire della quota, coninnalzamenti di temperature superiori inmontagna rispetto alle pianure –:

se e quali iniziative di competenzaintenda adottare con urgenza al fine diarginare l’avanzata del suddetto ghiacciaioe prevenire il crollo della massa a rischio dicollasso e le sue gravissime conseguenze.

(4-03716)

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DIFESA

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

IV Commissione:

DEIDDA, FOTI e FERRO. — Al Ministrodella difesa. — Per sapere – premesso che:

l’ipotesi avanzata da un consiglierecomunale di Piacenza di una dismissionedell’operatività del Polo di mantenimentopesante nord di Piacenza entro il 2025,secondo quanto ufficialmente comunicatodal caposezione segreteria e sicurezza delPolo di mantenimento, non trova alcunfondamento;

in tal senso si sarebbe espresso ancheil 9 luglio 2019, il comandante logisticodell’Esercito, nel corso dell’audizione da-vanti alla 4a Commissione Permanente (Di-fesa) del Senato della Repubblica, confer-mando che l’assetto strategico del polo èindicato quale obiettivo funzionale e vitalenel sistema logistico di Forza armata;

tuttavia, secondo fonti sindacali: « nonsi sono più fatte assunzioni dagli anni ’80 esenza ricambio generazionale è impossibile

non chiudere per l’ex Arsenale (Cisl) »; ilpolo di mantenimento pesante è soggetto auna forte riduzione di personale e l’ultimalegge di bilancio ha bloccato il turn overalmeno fino a novembre, similmente aquanto avviene in tanti comparti della pub-blica amministrazione. Una misura come« quota 100 » ha inoltre accelerato l’esodopensionistico. È chiaro che se non cam-biano le cose, lo stabilimento piacentinonon avrà una vita molto lunga (Cgil) –:

se il Ministro interrogato intenda de-finitivamente chiarire quale sarà il futurodel polo di mantenimento pesante nord diPiacenza, tenuto conto che la prosecuzionedell’attività attualmente svolta è all’evi-denza legata alla necessità di dare corsoalle improcrastinabili assunzioni di perso-nale idoneo. (5-02799)

TONDO. — Al Ministro della difesa. —Per sapere – premesso che:

è stato raggiunto un accordo tra Fran-cia e Germania per la realizzazione di uncarrarmato di nuova generazione. L’Italiarisulta esclusa da questa partecipazione.Pertanto, Francia e Germania lavorerannoper una convergenza delle proprie politicheindustriali in tema di difesa ed oriente-ranno lo sviluppo delle capacità militarieuropee;

si tratta di un accordo fondamentale emolto ambizioso per i due Paesi, che isolal’Italia a livello europeo e mondiale. Quindi,il nostro Paese si trova in una situazionedelicata sia dal punto di vista politico-strategico che industriale. Infatti, le prio-rità italiane in termini di sviluppo di ca-pacità militari saranno molto ridotte. Tral’altro, l’Italia va avanti con un programmache costa 35 milioni di euro per la costru-zione di un carro da battaglia C 1 Arieteche risulta ormai obsoleto;

pertanto, questa marginalizzazione delPaese nel comparto della difesa per l’ac-cordo Francia-Germania è indubbiamentenegativa sotto vari profili ed esclude l’Italiada una futura partecipazione interna dicooperazione nella difesa con i due Paesi.Tra l’altro, da notizie riportate dalla stampa,

Atti Parlamentari — 8451 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

sembra che Francia e Germania lavore-ranno « su priorità comuni da finanziaretramite il futuro Programma Europeo perla Ricerca in materia di Difesa », cioè conl’utilizzo di fondi comunitari per ottimiz-zare i finanziamenti comuni. Ci saranno,inoltre, anche una strategia ed un pianoindustriale comuni per l’innovazione in va-rie materie quali l’intelligenza artificiale ela robotica –:

se non ritenga necessario chiarire leragioni della prosecuzione nella costru-zione del carrarmato C 1 Ariete ormaiobsoleto (che, tra l’altro, ha una spesaconsiderevole), invece di prendere in con-siderazione la partecipazione del nostroPaese al programma dell’accordo nel set-tore della difesa tra Francia e Germania,anche per una futura collaborazione ita-liana con i suddetti Paesi europei per ra-gioni non solo politico-strategiche, ma an-che industriali. (5-02800)

MARIA TRIPODI. — Al Ministro delladifesa. — Per sapere – premesso che:

l’articolo 5 del decreto legislativo 29maggio 2017, n. 94, prevede che « per ilsolo anno 2018 è bandito un concorsostraordinario per titoli ed esami per ilreclutamento nei ruoli dei Marescialli del-l’Esercito italiano, della Marina militare edell’Aeronautica militare »;

nel concorso citato è stabilito che siammette alla partecipazione al concorso dequo esclusivamente il personale, arruolatoai sensi della legge 24 dicembre 1986, n. 958,e transitato in servizio permanente nei primidue concorsi utili per l’immissione nel ruolosergenti dell’Esercito, della Marina militaree dell’Aeronautica militare, nonché nei primitre concorsi utili per l’immissione in ruolodei volontari in servizio permanente del-l’Esercito, della Marina militare e dell’Ae-ronautica militare, rispettivamente ai sensidell’articolo 35, comma 2, e dell’articolo 36del decreto legislativo 12 maggio 1995,n. 196;

nello specifico, gli articoli 35, comma2, e 36 del decreto legislativo 12 maggio1995, n. 196, stabiliscono che ai primi due

concorsi utili per l’immissione nel ruolo deisergenti, possono, inoltre, partecipare a do-manda i sergenti di complemento in servi-zio da almeno 24 mesi, alla data di entratain vigore del presente decreto, con fermatriennale o quinquennale, nonché i sergentisia di complemento sia in ferma volontariao rafferma che abbiano terminato la fermabiennale, triennale o quinquennale da nonpiù di un anno dalla data di entrata invigore del presente decreto;

il decreto legislativo 12 maggio 1995,n. 196, all’articolo 11, ha previsto altresìper il reclutamento del ruolo dei mare-scialli dell’Esercito il rispetto di determi-nati requisiti;

per partecipare al concorso previstoai sensi dell’articolo 5 del decreto legisla-tivo 29 maggio 2017, n. 94, è necessario, daparte del personale indicato, il rispetto dideterminati requisiti che risultano esseredel tutto disomogenei rispetto a quantoprevisto dal decreto legislativo n. 169 del1995, generando, dunque una evidente spe-requazione tra il personale arruolato aisensi della legge n. 958 del 1986 –:

se il Ministro interrogato non intendaadottare le iniziative di competenza al finedi consentire a tutto il personale militare inservizio, arruolato ai sensi della legge n. 958del 1986, identiche progressioni di carrieragià oggetto di molteplici contenziosi giudi-ziari in atto. (5-02801)

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ECONOMIA E FINANZE

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

VI Commissione:

PASTORINO. — Al Ministro dell’econo-mia e delle finanze. — Per sapere – pre-messo che:

la riforma attuata dalla legge 27 di-cembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007) hafatto lievitare esponenzialmente il canonedemaniale dei porti turistici, stabilendo l’a-

Atti Parlamentari — 8452 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

brogazione della specifica normativa perloro prevista e l’applicazione di quella ri-guardante le concessioni turistiche ricrea-tive, inclusi gli aumenti tariffari applicati aqueste ultime per adeguarle ai valori eco-nomici correnti;

fino al 2006 era previsto un meccani-smo di canoni e adeguamenti che tenesseconto degli investimenti attuati dal conces-sionario, in una delicata calibratura deipiani d’impresa, ciò anche al fine di incen-tivare la realizzazione di strutture portualituristiche che, al termine della concessione,sarebbero state incamerate dallo Stato;

il quadro tariffario è stato dunquesovvertito rispetto al passato con il risul-tato di « premiare » chi ha fatto investi-menti minori o addirittura non li ha fatti.Dette tariffe, infatti, sono state applicatecon riferimento allo stato di fatto realiz-zato dai concessionari successivamente alrilascio della concessione;

chiamata a giudicare in merito, laCorte costituzionale con sentenza n. 29 del2017 ha ritenuto di per sé legittima l’ap-plicazione della nuova normativa, ma haspecificato che risulta doverosa un’inter-pretazione della disposizione dell’articolo1, comma 252, della legge n. 296 del 2006che escluda l’applicabilità generale e indif-ferenziata dei canoni commisurati ai valoridi mercato a tutte le concessioni di strut-ture dedicate alla nautica da diporto, rila-sciate prima dell’entrata in vigore delladisposizione in esame, specificando che perla determinazione del canone demanialeoccorre considerare la natura e le caratte-ristiche dei beni oggetto di concessionequali erano all’avvio del rapporto, esclu-dendo l’applicabilità dei nuovi criteri com-misurati al valore di mercato alle conces-sioni non ancora scadute che prevedano larealizzazione di impianti ed infrastruttureda parte del concessionario;

tuttavia, l’Agenzia delle entrate ha co-munque avanzato la richiesta di paga-mento delle cartelle esattoriali compren-sive degli aumenti determinati dalla leggen. 296 del 2006, mettendo in ginocchioventicinque porti turistici e condannando

alla perdita del lavoro 2.200 addetti dellestrutture portuali interessate (alla MarinaBlu di Rimini sono stati riscossi 1,1 milionidi euro e bloccati i conti correnti) –:

quali soluzioni intenda adottare, perquanto di competenza, affinché si possadare piena attuazione alla sentenza dellaCorte costituzionale n. 29 del 2017 e icanoni, indicati in premessa e previsti dallalegge n. 296 del 2006, non siano applicatiin modo indifferenziato e non incidanosulle concessioni avviate precedentementealla entrata in vigore della legge finanziaria2007. (5-02806)

FRAGOMELI, BURATTI, MANCINI,MURA, ROTTA e TOPO. — Al Ministrodell’economia e delle finanze. — Per sapere– premesso che:

l’articolo 25-undecies del decreto-leggen. 119 del 2018 è intervenuto, con unanovella all’articolo 31 della legge n. 448 del1998, sulla disciplina relativa alla determi-nazione del prezzo massimo per la cessionedel diritto di proprietà o del diritto disuperficie delle singole unità abitative edi-ficate in regime di edilizia residenziale con-venzionata;

la disposizione prevede che il vincolodel prezzo massimo di cessione possa es-sere rimosso con atto pubblico o scritturaprivata autenticata, a richiesta delle per-sone fisiche che vi abbiano interesse, anchese non più titolari di diritti reali sul beneimmobile (e non più, come attualmenteprevisto, mediante convenzione in formapubblica stipulabile con il comune solo daparte del singolo proprietario), dietro ilpagamento del corrispettivo di affranca-zione del vincolo;

dalla lettura della norma si evince chela determinazione di tale corrispettivo debbaessere stabilita, anche con l’applicazione dieventuali riduzioni in relazione alla durataresidua del vincolo, con decreto del Mini-stro dell’economia e delle finanze, previaintesa in sede di Conferenza unificata aisensi dell’articolo 9 del decreto legislativo28 agosto 1997, n. 281. Il medesimo de-creto individua, altresì, i criteri e le moda-

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lità per la concessione da parte dei comunidi dilazioni di pagamento del corrispettivodi affrancazione dal vincolo;

si ricorda che, prima delle modificheapportate dal decreto-legge n. 119 del 2018,con l’articolo 29, comma 16-undecies, deldecreto-legge n. 216 del 2011 era stato sta-bilito che, a decorrere dal 1° gennaio 2012,la percentuale relativa alla determinazionedel prezzo massimo di cessione delle sin-gole unità abitative di edilizia residenzialepubblica (Erp), nonché del canone mas-simo di locazione fosse stabilita dai co-muni;

allo stato attuale non è stato ancoraemanato alcun decreto dal Ministero del-l’economia e delle finanze e non risultachiaro quale sia l’oggetto che detto decretodovrebbe disciplinare;

questa situazione sta determinandoun rallentamento delle attività di compra-vendita nel settore immobiliare –:

quale sia la ragione del ritardo nel-l’emanazione del decreto citato in pre-messa, anche chiarendo quale sia l’ambitooggettivo che il suddetto decreto dovràdisciplinare. (5-02807)

GIACOMONI, SPENA, MARTINO, BA-RATTO, CATTANEO, ANGELUCCI, POR-CHIETTO e GIACOMETTO. — Al Ministrodell’economia e delle finanze. — Per sapere– premesso che:

nell’ambito dei bilanci delle banche dicredito cooperativo (Bcc) è presente all’in-terno del patrimonio netto una voce gene-ralmente denominata « riserve indivisi-bili »;

tale voce corrisponde a una posta dibilancio che si è andata formando neglianni ed è costituita da accantonamenti diutili di esercizi non distribuiti;

ad avviso degli interroganti, con un’ap-posita disposizione normativa, si potrebbeconsentire di trasferire a capitale sociale laconsistenza della suddetta riserva, ponendocome condizione che i soci cooperatorisottoscrivano e versino aumenti di capitale

per almeno il 50 per cento della riservastessa. L’importo trasferito, inoltre, po-trebbe essere sottoposto a imposta sostitu-tiva pari al 10 per cento. In buona so-stanza, ad esempio, qualora nel bilanciodella banca di credito cooperativo conside-rata vi fosse una riserva indivisibile pari a1.000.000 euro, la sottoscrizione di au-mento del capitale sociale e il relativo ver-samento (in denaro) di 500.000 euro fareb-bero scattare l’aumento di capitale socialeper 1.400.000 euro e un introito erarialeper 100.000;

in questo modo si realizzerebbe untriplice effetto positivo dovuto alla conse-guente capitalizzazione delle banche di cre-dito cooperativo, alla creazione di valoreper il socio cooperatore ed infine al gettitorinveniente per l’erario –:

quali elementi il Governo intenda for-nire alla luce di quanto descritto in pre-messa, anche in relazione alla consistenzadel gettito per la finanza pubblica, e se nonintenda intervenire sul punto con appositeiniziative di carattere normativo.

(5-02808)

CURRÒ, GRIMALDI, MARTINCIGLIO,RUGGIERO, CANCELLERI, RADUZZI, GIU-LIODORI, TRANO, APRILE e ZANICHELLI.— Al Ministro dell’economia e delle finanze.— Per sapere – premesso che:

la manifestazione di protesta di al-cune associazioni di commercialisti edesperti contabili, avvenuta il 1° ottobre 2019davanti alla sede del Ministero dell’econo-mia e delle finanze, finalizzata a chiederela disapplicazione degli indici sintetici diaffidabilità per l’anno d’imposta 2018, acausa di una serie di difficoltà legate almalfunzionamento di tale nuovo misura-tore fiscale, richiede al legislatore, una par-ticolare attenzione ed interventi mirati ingrado di garantire agli operatori del settoree soprattutto ai contribuenti, un contesto dicertezza del diritto più ordinato, indispen-sabile per la programmazione e la pianifi-cazione di attività, investimenti e crescitadel Paese;

al riguardo, gli interroganti eviden-ziano come le risposte del Governo, all’atto

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

di sindacato ispettivo presentato in Com-missione finanze di recente, se da un latohanno rassicurato le categorie dei profes-sionisti interessati, relativamente all’appli-cazione degli Isa, in quanto essa sembre-rebbe non implicare un rigido automati-smo nello svolgimento di attività e di con-trollo, dall’altro in ragione delle accertateanomalie dello strumento non sembranogarantire una corretta rilevazione della si-tuazione patrimoniale di diverse categoriee potrebbero, quindi, confliggere con i prìn-cipi sanciti dallo Statuto del contribuente;

le richieste avanzate dalle suesposteassociazioni, a giudizio degli interroganti,appaiono condivisibili, anche in relazionealle aspettative legittime della stragrandemaggioranza dei cittadini-contribuenti one-sti, in termini di reciproco rispetto con ilsistema tributario, che deve essere impo-stato pertanto sull’effettiva applicazione dellostatuto del contribuente, spesso trascuratotanto dal legislatore, quanto dall’ammini-strazione come si evince proprio dal casodegli Isa;

la necessità d’introdurre misure ur-genti, volte a rivedere il quadro-applicativodegli Isa, al fine di rendere più efficiente eaffidabile l’indicatore in questione, risultapertanto a parere degli interroganti oppor-tuno in relazione alle evidenti inadegua-tezze del sistema di calcolo manifestatesinel corso dell’elaborazione dei mesi scorsi,anche stabilendo l’apertura di un tavolo diconfronto con gli operatori del settore –:

quali iniziative intenda assumere, nel-l’ambito delle proprie competenze, al finedi risolvere le problematiche descritte inpremessa e, in particolar modo, se ritengaopportuno porre in essere un interventocorrettivo sulle modalità di calcolo dei sud-detti indici anticipatamente rispetto ai tempidi revisione previsti, considerate le criticitàriscontrate ed emerse dall’incrocio dei dati,nonché un confronto con le categorie disettore valutando la praticabilità di una

potenziale proroga dei versamenti correlaticon maggiorazione minima. (5-02809)

Interrogazioni a risposta in Commissione:

GAGLIARDI. — Al Ministro dell’econo-mia e delle finanze. — Per sapere – pre-messo che:

il decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34,cosiddetto « decreto crescita », convertito,dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, ha intro-dotto all’articolo 10 modifiche alla disci-plina degli incentivi per interventi di effi-cienza energetica e rischio sismico;

si prevede la possibilità per il soggettoche sostiene le spese – articoli 14 e 16 deldecreto-legge 4 giugno 2013, n. 63 di rice-vere, in luogo dell’utilizzo della detrazione,un contributo anticipato dal fornitore, sottoforma di sconto sul corrispettivo spettante:contributo recuperato dal fornitore sottoforma di credito d’imposta, di pari ammon-tare, da utilizzare in compensazione, incinque quote annuali di pari importo, senzal’applicazione dei limiti di compensabilità,con la possibilità a loro volta di cedere ilcredito d’imposta ai propri fornitori;

in sede di conversione del decreto-legge n. 34 del 2019 sono state denunciatele storture e i rischi di questo impiantonormativo senza successo;

la norma introdotta, ad avviso dell’in-terrogante, di fatto agevola gli oligopoli,danneggia le piccole e medie imprese eostacola la concorrenza;

lo sconto in fattura, se da un latofavorisce la diffusione degli interventi strut-turali, dall’altro crea una forte e pericolosadistorsione del mercato penalizzando so-prattutto le micro e piccole imprese ope-ranti nel campo delle costruzioni e dellainstallazione di impianti e infissi, favo-rendo i grandi gruppi e le multiutility:moltissime micro e piccole imprese do-vranno rinunciare ai lavori;

anche per l’Autorità garante della con-correnza e del mercato (Agcm) la norma« appare suscettibile di creare restrizionidella concorrenza nell’offerta di servizi di

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

riqualificazione energetica a danno dellepiccole e medie imprese, favorendo i solioperatori economici di più grandi dimen-sioni » (bollettino Agcm n. 26 del 1° luglio2019);

non è sostenibile l’onere finanziario diconcedere subito lo sconto in fattura e direcuperare il medesimo nei 5 anni succes-sivi. La scarsa liquidità finanziaria – ag-gravata da calo del 2,3 per cento del creditoalle piccole imprese a marzo 2019 – nonpermetterà loro di praticare lo sconto, poi-ché non posseggono capacità finanziarieper sostenere l’onere derivante dal costodell’intervento. Considerando anche la ri-tenuta d’acconto pari all’8 per cento, que-ste imprese vedrebbero diminuire le pro-prie entrate del 58 per cento –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza di detti meccanismi e se non ritengadi dover adottare tutte le iniziative neces-sarie al fine di consentire al consumatorela facoltà di cedere il corrispondente cre-dito di imposta a banche e intermediarifinanziari. (5-02793)

VITIELLO. — Al Ministro dell’economiae delle finanze, al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti, al Ministro dello svi-luppo economico. — Per sapere – premessoche:

in data 25 maggio 2019 la nuova naveammiraglia della Marina mercantile è statavarata alla presenza del Presidente dellaRepubblica Mattarella e dell’ex Ministrodel lavoro e delle politiche sociali Di Maionello stabilimento di Fincantieri di Castel-lammare di Stabia;

con un ordine di servizio del 23 set-tembre 2019 di Fincantieri, a quanto con-sta all’interrogante, sarebbe stata comuni-cata la volontà di organizzare e coordinaretutte le attività relative all’anticipato tra-sferimento della commessa a Muggiano.Pertanto la nave lascerà a dicembre lostabilimento per approdare a Muggiano, inprovincia di La Spezia, con sei mesi dianticipo rispetto alla programmazione ori-ginaria;

sebbene sia stato assicurato che unaquota dei 1.800 lavoratori attualmente im-

piegati nel cantiere verrà spostata in Ligu-ria, mentre un’altra sarà destinata a nuoviprogetti, tale trasferimento rappresenta untotale azzeramento delle ore di lavoro stra-ordinarie già previste e un arresto forzatodegli accordi presi sia da Fincantieri, chedal precedente Governo;

tra le motivazioni che giustificano ladecisione figurerebbero « le note carenzeinfrastrutturali dello stabilimento ». Vi èpertanto da precisare come gli adegua-menti previsti non siano stati realizzati, inquanto dei 70 milioni di euro che il pre-cedente Governo « giallo-verde » s’impegnòa mettere sul tavolo per l’adattamento in-frastrutturale dello stabilimento di Castel-lammare di Stabia, non vi è alcuna traccia,così come per il piano di investimenti da110 milioni di euro (di cui 40 avrebbedovuto metterli Fincantieri) sbandierato dal-l’azienda fino a qualche mese fa;

tale trasferimento rappresenterebbe unarresto forzoso dell’attività produttiva eavrebbe un impatto fortemente negativosull’immagine dell’operatività, in quanto talecantiere vanta nel suo portafoglio circa 100ordini da soddisfare nei prossimi anni, men-tre annovera, tra i conclusi, con il rispettodei tempi di consegna, dei tronconi per laricostruzione dell’ex ponte Morandi –:

se il Governo sia a conoscenza diquanto riportato in premessa e non ritengadi attivare, in tempi rapidissimi, iniziative estrumenti ad ogni livello per sbloccare lerisorse precedentemente stanziate per ilcantiere di Castellammare, scongiurandol’annunciato dislocamento della commessadella nave Trieste nel cantiere di Muggiano,cosa che rappresenterebbe un gravissimodanno per il territorio stabiese e per tuttala regione Campania. (5-02813)

Interrogazione a risposta scritta:

RIBOLLA. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

le fondazioni Onlus, in quanto tali,svolgono la loro attività per finalità esclu-sive di solidarietà sociale e senza fini dilucro in un settore ritenuto di interessesociale dell’ordinamento;

Atti Parlamentari — 8456 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

trattandosi di attività svolte senza finedi lucro, dovrebbe essere loro attribuita lacategoria catastale (B1) « Collegi e convitti,educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi; con-venti; seminari; caserme », secondo quantoriportato nel quadro generale delle catego-rie, in uso da oltre settantanni, così comeprevisto dal Ministero delle finanze concircolare n. 134 del 6 luglio 1941, aventeper oggetto la formulazione del nuovo ca-tasto edilizio urbano, e ripreso nell’integra-zione disposta con decreto del Presidentedella Repubblica 23 marzo 1998, n. 138,che tiene espressamente conto del fine dilucro;

infatti, tale disposizione condizionaall’esistenza del fine di lucro l’assegnazionedella categoria (D4) alle unità immobiliaridestinate a case di cura e ospedali, mentreinserisce espressamente nella categoria (B2)le « Case di cura e ospedali compresi quellicostruiti o adattati per tali speciali scopi enon suscettibili di destinazione diversa senzaradicali trasformazioni, se non hanno finedi lucro », e nella categoria (B1) i « Collegie convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi;ospizi; conventi; seminari; caserme »;

da alcuni anni, l’Agenzia delle entrate(e prima l’Agenzia del territorio in essaconfluita), promuove accertamenti catastalinei confronti delle fondazioni Onlus pro-prietarie degli immobili utilizzati per svol-gere l’attività istituzionale di casa di riposo;

queste ultime hanno da sempre clas-sificato gli immobili nella categoria (B1),mentre, con l’accertamento, l’Agenzia im-pone la categoria (D4), causando un im-patto significativo sulla rendita catastale,che aumenta da 6 a 7 volte, con effettodirettamente proporzionale sulle impostedovute da tali fondazioni;

all’interrogante risulta che la contro-versia in questione stia interessando moltefondazioni Onlus della provincia di Ber-gamo e della Lombardia, ma non si escludeche questo atteggiamento sia posto in es-sere nelle restanti agenzie territoriali delPaese;

ne è un esempio la Fondazione San-t’Andrea Onlus, una residenza sanitaria

assistenziale per anziani e un centro diurnointegrato per anziani non autosufficienti, lacui precedente rendita era di euro38.690,364, in categoria (B1), e su cui l’A-genzia delle entrate, a quanto consta all’in-terrogante, avrebbe invece imposto una ca-tegoria (D4) in seguito a lavori di amplia-mento e ridistribuzione degli spazi interni,con aumento della rendita fino a 138.000euro;

a fronte dell’avviso di accertamento,la Fondazione Sant’Andrea Onlus, si è ri-volta alla commissione tributaria provin-ciale Lombardia Bergamo, che con sen-tenza del 13 novembre 2017, n. 555, haaccolto il ricorso dichiarando infondatol’accertamento. Non sempre però le fonda-zioni in questione possono accollarsi i costidi ricorsi che, anche se favorevoli in sede dicommissione tributaria, potrebbero verosi-milmente proseguire fino in Cassazione,con il rischio che tale organo esprima unorientamento contrario –:

alla luce di quanto evidenziato in pre-messa e della sentenza della citata com-missione tributaria, se il Ministro non ri-tenga speciosa la modalità di accertamentodell’Agenzia delle entrate, tenuto conto chela normativa vigente risulta chiara circal’attribuzione della categoria catastale (B1)agli immobili in questione e quali iniziativedi competenza intenda adottare al riguardo.

(4-03733)

* * *

GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta in Commissione:

BUCALO e VARCHI. — Al Ministro dellagiustizia, al Ministro della salute. — Persapere – premesso che:

la casa circondariale di BarcellonaPozzo di Gotto, nata nel 1925 come mani-comio criminale, trasformata poi in ospe-dale psichiatrico giudiziario, con la nascitadelle residenze per l’esecuzione delle mi-sure di sicurezza (Rems), destinate ai con-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

dannati con problemi psichiatrici, dal 2018è una casa circondariale con annessa se-zione di reclusione, ma anche casa di la-voro aperta e sezione articolazione per latutela della salute mentale (Atsm), ma-schile e femminile. Proprio la gestione del-l’articolazione per la salute mentale è laprincipale problematica dell’istituto;

il reparto « psichiatrico » (seppur mo-dificato il nome in Atsm) è rimasto tale equale, con le sue criticità e la peculiarità direparto « ospedaliero » inefficiente ed inef-ficace come struttura sanitaria; tale sezioneè stata istituita senza una vera o correttaorganizzazione sanitaria, a causa della man-canza di un protocollo tra amministrazionepenitenziaria, Asp e assessorato alla salutedella regione siciliana (come già avvenutoin altre regioni);

la mancanza di interventi edilizi diristrutturazione e di ampliamento fa sì chela sezione risulti essere inadeguata; man-cano spazi adeguati, il più possibile acco-glienti, in modo da favorire la comunica-zione tra operatori e paziente;

non esistono attività riabilitative, cosìcome percorsi terapeutici personalizzati perfavorire l’integrazione dei malati mentali edei portatori di disagio sociale nell’am-biente intramurario. Proprio questi avreb-bero bisogno di un’assistenza diversa, nonsolo di un’osservazione sterile. Per loro èfondamentale favorire la socializzazione eil reinserimento, poiché, troppo spesso, laconvivenza nello stesso reparto non fa cheesasperare le singole patologie, ed in questecondizioni, il loro stato di salute mentale,anziché migliorare, regredisce;

la gestione dell’Atsm, a causa dell’esi-guo numero di personale sanitario pre-sente, è quasi totalmente affidata al giàinsufficiente personale di polizia peniten-ziaria, che quindi si trova costretto adoperare in ambienti inidonei e con detenutio internati pericolosi. I rischi per la loroincolumità sono quindi diventati altissimi:a questi servitori dello Stato, pertanto nonsi può più chiedere di svolgere un compitoche non è proprio;

le condizioni ambientali descrittehanno portato e continuano a portare a

innumerevoli e quasi sistematici eventi cri-tici che spesso si tramutano in tentativi disuicidio, aggressioni tra detenuti, atti diautolesionismo. Violenze che, purtroppohanno interessato anche gli agenti presenti,costretti a ricorrere alle cure del vicinoospedale. Ancora più grave è comunquel’ultimo episodio di cronaca: il suicidio diun ragazzo ventenne che si trovava daqualche settimana in osservazione proprionella nota VIII sezione Atsm. È il sestosuicidio dal gennaio 2015 ad oggi;

dopo la chiusura degli ospedali psi-chiatrici giudiziari nel 2015, ai sensi deldecreto-legge n. 211 del 2011, convertitodalla legge n. 9 del 2012, questi sono statisostituiti dalle residenze per l’esecuzionedelle misure di sicurezza (Rems) idonee adassicurare adeguate cure dell’infermo dimente e a far fronte alla sua pericolositàsociale –:

se e quali iniziative intenda adottareper superare le gravi criticità presenti nellaVIII Sezione Atsm della casa circondarialedi Barcellona Pozzo di Gotto che allo statoattuale non è nelle condizioni di potergarantire le finalità riabilitative e la sicu-rezza ai detenuti e al personale di poliziapenitenziaria;

se si intenda, in un quadro riorganiz-zativo nazionale, adottare le iniziative dicompetenza per provvedere alla chiusuradell’Atsm e alla conversione in repartoordinario. (5-02789)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta in Commissione:

MULÈ, SOZZANI, BERGAMINI, GER-MANÀ, PENTANGELO, ROSSO e ZANELLA.— Al Ministro delle infrastrutture e dei tra-sporti. — Per sapere – premesso che:

l’articolo 12 del decreto-legge n. 109del 2018, comunemente conosciuto come« decreto Genova », ha disposto, a decor-rere dal 1° gennaio 2019 l’istituzione del-

Atti Parlamentari — 8458 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

l’Agenzia nazionale per la sicurezza delleferrovie e delle infrastrutture stradali eautostradali (Ansfisa). La nascita della nuovaagenzia ha previsto l’inglobamento della giàesistente Agenzia nazionale per la sicu-rezza delle ferrovie (Ansf);

tra le funzioni di controllo più rile-vanti attribuite all’Ansfisa figura un ampiopotere ispettivo nei confronti dei gestoridelle infrastrutture autostradali, declinatoin varie attività di ispezione, controllo esollecitazione nei confronti di tali soggetti.Politicamente l’Ansfisa era stata presentatadal Governo Conte 1 e dall’allora Ministrodelle infrastrutture e dei trasporti come unprimo atto concreto nella dura polemicaaperta con Autostrade per l’Italia;

ad oggi la costituzione dell’Ansfisa nonsi è ancora realizzata. Come riportato daun articolo de Il Sole24 ore del 1° ottobre2019, il Consiglio di Stato, al quale il Go-verno ha inviato le bozze di statuto e diregolamento della nuova agenzia solo indata 17 luglio 2019, ha sollevato dei rilievisui testi inviati al suo esame con altrettantipareri: il parere 2370/2019 inerente allostatuto e il parere 2369 inerente al regola-mento. Rilievi che dovranno essere sanatidal Ministero delle infrastrutture e dei tra-sporti tramite l’invio di nuove bozze diregolamento e statuto;

oltre ai rilievi di natura tecnica for-mulati dal Consiglio di Stato, che pure nonintervengono su profili secondari comequello che riguarda la necessità di evitaresperequazioni tra dipendenti che svolgonoi medesimi compiti ma provengono da uf-fici diversi, nell’articolo di stampa già citatosi riferisce che uno dei principali ostacolialla realizzazione della nuova agenzia sa-rebbe da individuare in uno scontro in-terno al Ministero delle infrastrutture e deitrasporti, scontro che avrebbe coinvoltoanche l’Avvocatura dello Stato con la pro-duzione di due pareri tra loro discordantisullo scioglimento di Ansf all’interno dellanuova agenzia;

ad avviso degli interroganti lo stallo incui versa la nascita di Ansfisa che, almenonei piani del precedente Governo, doveva

svolgere un ruolo centrale nell’attività dellarevisione delle concessioni autostradali, ol-tre a confermare l’approssimazione con ilquale il medesimo Governo ha dimostratodi affrontare le principali questioni nazio-nali, non può non destare sconcerto inordine alla necessità di assicurare la mas-sima sicurezza e controllo sulle infrastrut-ture stradali e ferroviarie –:

quali iniziative urgenti intenda assu-mere il Ministro interrogato al fine di ri-muovere la situazione di stallo descritta inpremessa e dare piena attuazione alla co-stituzione dell’Ansfisa. (5-02791)

SILLI, GAGLIARDI, BENIGNI, PEDRAZ-ZINI e SORTE. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

la E45, comunemente identificata conla strada statale 3-bis « Tiberina », chia-mata anche Orte-Cesena, costituisce il prin-cipale corridoio stradale fra la Valle delTevere e la Romagna;

le interdizioni e le limitazioni allapercorrenza di tale arteria hanno, neglianni, colpito una moltitudine di cittadini,automobilisti e imprese di autotrasporto,costretti a subire incrementi di tempi ecosti di viaggio. In particolare, in questiultimi mesi, le ripercussioni sul trasportomerci e sulle attività delle aziende locali,tagliate fuori dal cuore dell’Italia, si sonoaggravate giorno dopo giorno;

secondo Uniontrasporti, il danno eco-nomico causato nel 2019, per il solo settoredell’autotrasporto, può essere stimato incirca 27 milioni di euro, calcolati conside-rando l’incremento dei costi di trasporto,mentre si stima un danno economico pergli automobilisti di circa 13 milioni di euro;

negli ultimi anni il comparto manifat-turiero, le attività artigianali, le aziendeagricole e turistiche, a causa della scarsamanutenzione del manto stradale e deinumerosi cantieri sparsi lungo il tracciatosenza criteri, non riescono a garantirsi unreddito stabile: molte aziende sono fallite orischiano il fallimento;

Atti Parlamentari — 8459 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

la situazione è degenerata a tal puntoche il cosiddetto decreto crescita ha previ-sto uno stanziamento specifico di 10 mi-lioni di euro a favore dei lavoratori delsettore privato che si sono trovati impos-sibilitati ad esercitare o hanno dovuto so-spendere la propria attività a causa dellachiusura della E45, a seguito del sequestrodel ponte Puleto;

l’asse viario di importanza strategicadeve essere costantemente monitorato, ma-nutenuto e riammodernato, anche in con-siderazione della conformazione orograficadel territorio, dato che anche un solo pi-lone – viadotto Puleto – può mettere arischio buona parte del tracciato;

da tempo i cittadini e gli amministra-tori locali chiedono al Governo un inter-vento risolutivo, ovvero la trasformazionedella E45 in superstrada o in autostrada:tale soluzione consentirebbe di avere final-mente un asse viario con caratteristicheomogenee da Orte a Venezia, connesso allarete autostradale del Nord Italia –:

quali iniziative urgenti il Ministro in-terrogato intenda adottare al fine di garan-tire la sicurezza sull’intero asse viario dellaE45 e se non ritenga di valutare, insiemeagli enti locali interessati, l’ipotesi di tra-sformare questo asse viario, strategico peri residenti e le attività economiche dell’I-talia centrale, in superstrada o in auto-strada, in modo da realizzare una efficienteconnessione anche alla rete autostradaledel Nord Italia. (5-02792)

Interrogazione a risposta scritta:

FERRO. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

il 6 luglio 2019 si è tenuta una mani-festazione di sensibilizzazione della citta-dinanza e delle istituzioni riguardo allanecessità di realizzare, dopo anni di im-mobilismo, la stazione delle Ferrovie delloStato Pizzo Marinella;

ancora oggi, numerosi centri della co-sta calabrese, seppure attraversati dalla li-nea ferroviaria, sono privi di stazioni o con

queste collocate in posizione molto decen-trata. Tra questi risulta particolarmenteurgente la situazione di Pizzo, che ha unasola stazione ben al di là del centro inprossimità di Vibo Marina;

le poche stazioni ad oggi presenti sonostate realizzate all’inizio del secolo scorsoquando le esigenze trasportistiche eranoessenzialmente centrate sul trasporto dimerci di tipo agroalimentare, piuttosto cheturistico;

ancora più impellente è la situazionedi Pizzo Marinella dotata di numerosi eser-cizi turistici su di un mare incantevole e undiscreto bacino di utenze che naturalmentesi moltiplica nel periodo estivo, percorsaper tutta la sua lunghezza dal treno, senzache esso svolga fermate;

come è facile intuire, la realizzazionedi una stazione ferroviaria nel citato co-mune, rappresenterebbe un’ovvia opportu-nità di sviluppo commerciale e turisticodella zona, oltre che la soluzione agli ata-vici problemi di traffico e di mobilità che laaffliggono da sempre;

un pervasivo servizio ferroviario sa-rebbe in grado di far cambiare volto a tuttala regione Calabria dal punto di vista tu-ristico, commerciale e occupazionale –:

quali urgenti iniziative di competenzail Ministro interrogato intenda adottare pergarantire l’apertura di una stazione ferro-viaria nel comune di Pizzo Marinella, an-che attraverso l’immediata convocazione diun tavolo tecnico con le parti socialiinteressate. (4-03717)

* * *

INTERNO

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

I Commissione:

BRESCIA, MACINA, DIENI, ALAIMO,BALDINO, BERTI, BILOTTI, MAURIZIOCATTOI, CORNELI, D’AMBROSIO, SA-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

BRINA DE CARLO, FORCINITI, PARISSE,FRANCESCO SILVESTRI, SURIANO eELISA TRIPODI. — Al Ministro dell’interno.— Per sapere – premesso che:

secondo l’ultimo report a cura delladirezione generale per l’immigrazione edelle politiche di integrazione del Ministerodel lavoro e delle politiche sociali, alla datadel 31 agosto 2019 sono 6.775 i minoristranieri non accompagnati (Msna) censitinel nostro Paese;

il sistema informativo minori (Sim)sviluppato dal Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali consente di censire i Msnairreperibili, vale a dire quei minori per iquali è stato segnalato dalle autorità com-petenti alla direzione generale un allonta-namento; l’allontanamento viene censito nelSim fino al compimento della maggiore etào ad un nuovo eventuale rintraccio delminore;

al 31 agosto 2019 il numero di taliminori irreperibili ammonta a 4.788; i gruppipiù numerosi sono rappresentati dai mi-nori tunisini (15,2 per cento), afghani (12,4per cento) ed eritrei (11,5 per cento);

l’azione di contrasto al fenomeno de-gli irreperibili dovrebbe essere enorme-mente agevolata dal drastico calo del nu-mero dei Msna sbarcati in Italia, passatidai 15.779 del 2017 ai 3.536 del 2018 finoai 905 del 2019;

l’allontanamento espone i minori alrischio di sfruttamento, criminalità e mar-ginalità; tale intervento rappresenta un pre-supposto essenziale per il rispetto dellaConvenzione dell’Onu sui diritti dell’infan-zia e dell’adolescenza oltre che una politicadi prevenzione per la sicurezza;

si segnalano al riguardo le raccoman-dazioni del Garante per l’infanzia all’in-terno del volume dedicato ai movimenti deiMsna alle frontiere settentrionali e le rac-comandazioni della deliberazione 13 giu-gno 2019, n. 10/2019/G della Corte dei conti;

in queste ultime si evidenzia che « avutoriguardo al numero di minori resisi irre-peribili nel triennio, ben 18.524, in consi-derazione delle caratteristiche duali del si-

stema, che fa capo agli enti locali e alMinistero dell’interno, si sottolinea la ne-cessità che quest’ultimo eserciti una attentaattività di coordinamento e di indirizzo,oltre all’inserimento di tale dato, da partedelle forze di polizia, in apposite banchedati nazionali ed europee al fine di realiz-zare scambi di informazioni e azioni co-muni »;

gli interroganti sollecitano infine larapida emanazione dei decreti attuativi pre-visti dalla legge n. 47 del 2017, anche perdare un doveroso segnale di attenzione aglioltre 5 mila tutori volontari e sostengonol’apertura di corridoi umanitari specifica-mente dedicati ai minori stranieri non ac-compagnati –:

quali iniziative di competenza il Mi-nistro interrogato intenda assumere, anchedi concerto con le associazioni del Tavolominori migranti, per ridurre sensibilmenteil numero dei minori stranieri non accom-pagnati irreperibili. (5-02802)

CALABRIA e SISTO. — Al Ministro del-l’interno. — Per sapere – premesso che:

lo stadio Flaminio, come tutta la zonacircostante, versa in uno stato avanzato didegrado e incuria;

in riferimento allo stadio non è statoportato a termine alcun progetto di riqua-lificazione e il Flaminio è in stato di ab-bandono da quasi otto anni;

le strutture all’interno dello stadio sonofatiscenti e gli interni sono stati devastatida infiltrazioni e altri danneggiamenti, men-tre il prato e le aree verdi circostanti sonodiventate boscaglia;

lo stadio Flaminio si è trasformato inun vero e proprio dormitorio a cui possonoaccedere liberamente dei senza tetto e, ad-dirittura, nel 2018 è stato rinvenuto uncadavere proprio all’interno dello stadio;

il 20 marzo 2019, un servizio realiz-zato dalla trasmissione Striscia la Notiziaha evidenziato la nascita di una vera epropria bisca clandestina a cielo aperto inpiazzale Manila, proprio nei pressi dello

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

stadio Flaminio, centro di Roma e luogo diritrovo per molti turisti;

si tratta di persone che si assembranoper giocare d’azzardo fino a tarda notte,scommettono ingenti somme di denaro, uti-lizzano vecchie rovine romane come tavoli;

molto spesso piazzale Manila diventateatro di spiacevoli episodi di violenza;

a ciò si aggiunge che l’area sotto alPonte della Musica, sul lato del lungotevereFlaminio, è abbandonata al più totale de-grado: cumuli di rifiuti, bottiglie di birraaccatastate, cespugli senza manutenzioneche crescono incontrollati dove i senzatettodormono su giacigli improvvisati –:

se e quali iniziative di competenza ilMinistro interrogato intenda intraprendereper porre fine allo stato di degrado e in-curia che imperversa nel quartiere Flami-nio e ai conseguenti episodi di violenza chesi sono verificati in tale area, e nello spe-cifico nei pressi dell’omonimo stadio, ripri-stinando la legalità e la sicurezza in uno deiquartieri centrali di Roma Capitale.

(5-02803)

FORNARO. — Al Ministro dell’interno.— Per sapere – premesso che:

secondo la legge n. 94 del 15 luglio2009, in caso di nascita di un bambino dagenitori stranieri, essi devono fare la di-chiarazione di nascita davanti all’ufficialedell’anagrafe del comune e il neonato saràcosì aggiunto al loro permesso di soggiorno;

pure essendo garantita a ogni bam-bino l’iscrizione all’anagrafe, anche in pre-senza di genitori sprovvisti del permesso disoggiorno, la necessità di presentare i do-cumenti attestanti la regolarità della pre-senza in Italia dei genitori crea una discri-minazione e possibili difficoltà per i bam-bini, in quanto i genitori che all’atto delladichiarazione di nascita non avessero unregolare permesso di soggiorno incorrereb-bero in possibili sanzioni, fino all’espul-sione stessa;

tale situazione è stata ben evidenziatanel Terzo rapporto supplementare alle Na-

zioni Unite sul monitoraggio della Conven-zione sui diritti dell’infanzia e dell’adole-scenza in Italia, del novembre 2017 (cap.3.1): « Rispetto al diritto di registrazionealla nascita si fa presente che l’introdu-zione del reato di ingresso e soggiornoillegale nel territorio dello Stato, avvenutacon legge 15 luglio 2009 n. 94 in combinatodisposto con gli artt. 316-326 c.p., obbligaalla denuncia i pubblici ufficiali o incari-cati di pubblico servizio che vengano aconoscenza delle irregolarità di un mi-grante. Tale prescrizione condiziona i ge-nitori stranieri che, trovandosi in situa-zione irregolare, spesso non si presentanoagli uffici anagrafici, proprio per il timoredi essere eventualmente espulsi »;

il Ministero dell’interno ha emanatouna circolare (n. 19 del 7 agosto 2009) cheafferma: « Per lo svolgimento delle attivitàriguardanti le dichiarazioni di nascita e diriconoscimento di filiazione (registro di na-scita – dello stato civile) non devono essereesibiti documenti inerenti al soggiorno trat-tandosi di dichiarazioni rese, anche a tuteladel minore, nell’interesse pubblico dellacertezza delle situazioni di fatto », tuttavia,trattandosi di una circolare essa non ha lavalenza di legge e non sempre viene presain considerazione nell’applicazione dellanorma –:

se il Ministro interrogato, per quantodi competenza, intenda adottare tutte leiniziative necessarie, affinché venga garan-tita ai figli degli stranieri la dichiarazionedi nascita all’anagrafe, nel rispetto dellaCostituzione e della Convenzione dell’Onusui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza,eliminando la presentazione del docu-mento di soggiorno dei genitori ed evitandoin questo modo che i bambini possano nonvenire iscritti all’anagrafe. (5-02804)

TONELLI, IEZZI, BORDONALI, DE AN-GELIS, INVERNIZZI, MATURI, MOLTENI,STEFANI e VINCI. — Al Ministro dell’in-terno. — Per sapere – premesso che:

notizie di stampa del 26 settembre2019 riportavano l’arresto di tre immigratiaccusati di essere trafficanti di esseri umani

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approdati in Italia il 29 giugno scorso, abordo della Sea Watch III, ossia il natantefinito alla ribalta delle cronache perchécomandato dalla signora Carola Rackete;

successivamente, alcuni immigrati,sbarcati con la nave Mediterranea, hannoriconosciuto Mohammed Condè, dettoSuàrez, di 27 anni, originario della Guinea,Hameda Ahmed, di 26 anni, egiziano, eMahmoud Ashuia, egiziano di 24 anni, qualisoggetti che nel campo Zawya, in Libia, liavevano torturati, sottoposti a violenze diogni genere ed anche ad abusi sessuali oltrea riservare loro condizioni di vita disu-mane;

le indagini condotte dalla direzionedistrettuale antimafia e dalla squadra mo-bile di Agrigento hanno portato quindi al-l’arresto di queste persone con l’accusa ditratta di persone, violenza sessuale, tor-tura, omicidio, sequestro di persona a scopodi estorsione e favoreggiamento dell’immi-grazione clandestina;

nell’articolo de Il Giornale si eviden-zia, secondo fonti attendibili, che il Mini-stro interrogato avrebbe imposto il silenziosulla notizia;

a parere degli interroganti è fondato ildubbio che tale riservatezza sia stata im-posta non già per motivi di carattere inve-stigativo, bensì per ragioni di opportunitàpolitica, visto che, a seguito della vicendadella Sea Watch III, l’ex Ministro dell’in-terno, Matteo Salvini, è stato querelato daCarola Rackete, anch’essa a sua volta sot-toposta ad indagine per vari reati;

se ciò fosse confermato a parere degliinterroganti Carola Rackete non sarebbeuna caritatevole soccorritrice che ha rispet-tato solo gli obblighi derivanti dalle Con-venzioni sul diritto internazionale del marecome descritta da diversi esponenti politicisaliti a bordo della nave, ma piuttosto unatraghettatrice di torturatori e scafisti;

il rischio che le organizzazioni nongovernative (Ong) nelle loro attività di sal-vataggio in mare finiscano di fatto perdiventare complici del traghettamento inEuropa di delinquenti e trafficanti di esseri

umani suscita grande preoccupazione, datol’esponenziale aumento del numero degliarrivi nell’ultimo mese a seguito delle navidi diverse Ong;

alla nave Sea Watch 3 – si ricorda –venne intimato il divieto di ingresso nelleacque territoriali italiane dall’allora Mini-stro dell’interno Matteo Salvini, ai sensidell’articolo 1 del decreto-legge n. 53 del2019, il quale ha disposto la possibilità diadottare tale misura proprio per motivi diordine e sicurezza pubblica e in caso diviolazione delle leggi sull’immigrazione –:

se i fatti riportati in premessa corri-spondano al vero e, con particolare ri-guardo al silenzio sulla notizia, quali sianole ragioni sottese, nonché quali iniziativeintenda adottare al fine di scongiurare ri-schi come quelli sopra esposti alla luce deinuovi intendimenti del Governo suglisbarchi. (5-02805)

Interrogazioni a risposta scritta:

SIRAGUSA. — Al Ministro dell’interno.— Per sapere – premesso che:

nel periodo compreso tra il 23 e il 26maggio 2019 si sono svolte in tutti i Paesimembri dell’Unione europea le elezioni peril rinnovo del Parlamento europeo;

dal portale internet open-data del Mi-nistero dell’interno si evince che il numerototale di elettori residenti all’estero era paria 1.673.837, mentre il numero di votanti èstato pari a 127.926 con una conseguentepartecipazione al voto pari al 7,7 per cento;

i cittadini italiani residenti nei Paesidell’Unione europea avevano la possibilitàdi scegliere se votare per i candidati alParlamento europeo del Paese di residenzaovvero per i candidati nella circoscrizioneitaliana presso le sezioni elettorali istituitedalle ambasciate e dai consolati oppure inItalia;

le persone temporaneamente resi-denti in un Paese membro dell’Unione eu-ropea, nonché i familiari conviventi, hannopotuto invece votare per i candidati nellacircoscrizione italiana, presentando appo-

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sita domanda tramite l’ufficio consolare diriferimento –:

quanti siano i cittadini residenti all’e-stero che abbiano esercitato l’opzione divoto per i candidati dei Paesi di residenzaovvero quanti abbiano esercitato l’opzionedi voto in Italia;

se il numero dei votanti indicato nelportale open-data del Ministero dell’internocomprenda sia coloro che abbiano votatoper i candidati al Parlamento europeo delPaese di residenza sia coloro che abbianovotato per i candidati nella circoscrizioneitaliana. (4-03719)

MINARDO. — Al Ministro dell’interno, alMinistro del lavoro e delle politiche sociali,al Ministro delle politiche agricole alimen-tari e forestali. — Per sapere – premessoche:

le campagne del Mezzogiorno d’Italiacontinuano ad essere regno di lavoro sfrut-tato e fenomeni di illegalità che compro-mettono anche la concorrenza fra le im-prese. Eppure c’è una legge per combatteretutto ciò. A quasi tre anni dalla sua entratain vigore, la legge n. 199 del 2016 contro ilcaporalato è un testo che non ha trovatocompleta attuazione;

pensata per riscrivere il reato di ca-poralato e introdurre quello di sfrutta-mento del lavoro con inasprimento dellesanzioni penali e delle misure cautelari, lalegge è stata applicata finora solo nella suaparte repressiva. Sono previsti l’arresto inflagranza, la reclusione da 1 a 6 anni, ilcontrollo giudiziario dell’azienda e la con-fisca dei beni anche per equivalente. Èstata estesa, inoltre, la punibilità anche aldatore di lavoro, a prescindere dall’inter-vento del caporale, in presenza di indici disfruttamento (violazioni in materia di ora-rio e in materia di salute e sicurezza;retribuzione palesemente difforme dai con-tratti collettivi; condizioni alloggiative e dilavoro degradanti);

la legge contiene però anche misureche si propongono di migliorare le condi-zioni di lavoro e tutelare l’azienda e l’oc-

cupazione. L’80 per cento delle norme con-tenute nella legge n. 199 del 2016 non sonostate ancora attuate; non basta l’applica-zione delle norme che riguardano il profilodella repressione, ma bisogna attuare an-che la parte preventiva, che parla di misuresu collocamento e trasporti o quella rela-tiva al controllo giudiziario sull’azienda cheha l’obiettivo di non interrompere l’attivitàagricola –:

se i Ministri interrogati intendano ve-rificare i motivi per cui la legge non è stataapplicata nella sua totalità e se intendanoassumere iniziative, per quanto di compe-tenza, per attuare le norme inapplicate inmodo da contrastare seriamente questapiaga sociale. (4-03721)

PAGANI. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

con riferimento agli Ispettori della po-lizia di Stato ex legge 121 del 1981 cosid-detti ante riordino decreto legislativo n. 197del 1995, per l’accesso al ruolo direttivospeciale della polizia di Stato: il diparti-mento della pubblica sicurezza non ha maibandito detti concorsi danneggiando questopersonale della polizia di Stato, già forte-mente penalizzato dalla retrocessione conil riodino del 1995 (decreto legislativo n. 197del 1995), nonostante il ruolo svolga fun-zioni delicatissime come quelle di coman-danti di reparto, responsabili delle sezionidi polizia giudiziaria presso le procure,responsabili di sezioni delle squadre mobilio delle digos nelle varie questure, sezioni dipolizia scientifica, polfer, polizia postale ealtre strutture simili;

dopo la sentenza per una class actiondegli interessati innanzi al TAR del Laziodel 2 febbraio 2016 n. 01439/2016, l’Am-ministrazione della polizia di Stato, ha con-corso a redigere il decreto legislativo n. 126del 2018 che ha previsto nelle norme tran-sitorie del decreto legislativo n. 95 del 2017un concorso per coprire i posti del ruolodirettivo speciale per le annualità 2001,2002, 2003, 2004 e 2005 in un nuovo ediverso ruolo, denominato ad esaurimento,con sviluppo inferiore a quello previsto per

Atti Parlamentari — 8464 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

il ruolo direttivo speciale contemporanea-mente abrogato;

con tale operazione, l’amministra-zione dell’interno – concorrendo alla ste-sura delle norme transitorie del decretolegislativo n. 95 del 2017 li ha danneggiatiuna seconda volta poiché la promozione avice commissario ha comportato l’inqua-dramento nel « parametro 136 » facendoliretrocedere di ben 12 punti stipendiali ri-spetto al parametro rivestito nella qualificaapicale degli ispettori (parametro 148) ri-vestita prima del concorso;

li si è privati dello sviluppo di carrieragià previsto per ruolo direttivo speciale checon il decreto legislativo n. 334 del 2000arrivava alla duplice qualifica di vice que-store (V.Quest. Agg. - V.Quest.) prevedendoinvece, nel nuovo ruolo direttivo ad esau-rimento, solo la qualifica apicale di com-missario capo, che è il gradino iniziale delruolo dei funzionari fin dal primo giorno diservizio);

si è previsto il loro inquadramentogiuridico a vice commissario non già con ledecorrenze previste a concorso per le an-nualità dal 2001 al 2005 ma con decor-renza 26 febbraio 2018 senza tenere inconto dell’irreversibile danno arrecato loroper di 17 anni;

le commissioni riunite 1a e 4a delSenato – nella XVII legislatura - colserotali criticità e le formalizzarono al Governopro tempore « raccomandando » l’inquadra-mento « ... alla qualifica di commissariocapo del ruolo direttivo ad esaurimento,con decorrenza giuridica dal 1° gennaio2017 e decorrenza economica dal 1° gen-naio 2018... »;

in forza del decreto-legge del 4 otto-bre 2018, n. 113, convertito dalla leggen. 132 del 1° dicembre 2018 è previstal’adozione di provvedimenti normativi inmateria di revisione dei ruoli del personaledelle forze di polizia nonché volti a cor-reggere e integrare il decreto legislativon. 95 del 29 maggio 2017;

va considerato che si tratta di perso-nale a ridosso dei raggiunti limiti di età per

la collocazione in pensione e con un’anzia-nità di servizio effettivo ricompresa tra i 35e i 40 anni, tenuto anche conto dei profilidi rilevante e non manifestamente infon-data questione di legittimità costituzionaledel citato articolo 2 del decreto legislativon. 95 del 2017, sollevati innanzi alla CorteCostituzionale dal Tar Abruzzo con l’ordi-nanza 19 dicembre 2018 n. 104 del 2019 –:

se si intendano adottare iniziative nor-mative volte a modificare l’articolo 2 deldecreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, alfine di:

a) attribuire la qualifica di Commis-sario capo all’esito di ciascuno dei cinquecicli (annualità 2001/2005) per i vincitoridel 1o concorso per commissari del ruolodirettivo ad esaurimento;

b) riconoscere ed attribuire agli stessila qualifica di vice questore con decorrenzadal giorno precedente alla collocazione inquiescenza. (4-03725)

FERRO, DEIDDA e PRISCO. — Al Mi-nistro dell’interno, al Ministro per la pub-blica amministrazione, al Ministro dell’eco-nomia e delle finanze. — Per sapere –premesso che:

l’articolo 24 del decreto legislativo 5ottobre 2000, n. 334, prevedeva concorsistraordinari per gli anni 2001, 2002, 2003,2004 e 2005, in favore degli ispettori dellapolizia di Stato ex legge 121/81, cosiddettiante riordino di cui al decreto legislativon. 197 del 1995, per l’accesso al ruolo di-rettivo speciale della polizia di Stato;

il dipartimento della pubblica sicu-rezza, contrariamente a quanto fatto dal-l’Arma dei carabinieri, dalla Guardia difinanza, dalla Polizia penitenziaria, dall’E-sercito e dalla Marina militare, non ha maibandito detti concorsi;

tale omissione ha determinato un in-gente danno al personale della polizia diStato anche nei confronti dei rispettivi omo-loghi delle altre Forze armate e Forze dipolizia che, in virtù della predetta disci-plina e delle successive modifiche norma-tive, sono diventati ufficiali superiori;

Atti Parlamentari — 8465 — Camera dei Deputati

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a seguito della pronuncia del Tar delLazio 2 febbraio 2016, n. 01439/2016, ildipartimento della pubblica sicurezza haconcorso a redigere il decreto legislativon. 126 del 2018 che ha previsto nelle normetransitorie del decreto legislativo n. 95 del2017 il bando di un concorso per coprire iposti del ruolo direttivo speciale per leannualità 2001, 2002, 2003, 2004 e 2005 inun nuovo e diverso ruolo, denominato adesaurimento, con sviluppo inferiore a quelloprevisto per il ruolo direttivo speciale con-temporaneamente abrogato;

il personale interessato è stato enor-memente danneggiato, a ridosso dei rag-giunti limiti di età per la collocazione inpensione e con un’anzianità di servizio ef-fettivo ricompresa tra i 35 e i 40 anni –:

se corrisponda al vero che i vincitoridel concorso per il ruolo direttivo ed esau-rimento siano stati retrocessi ulterior-mente, poiché la promozione a vice com-missario ha comportato l’inquadramentonel « parametro 136 », facendoli così retro-cedere di ben 12 punti stipendiali rispettoal parametro rivestito nella qualifica api-cale degli ispettori (parametro 148) rive-stita prima del concorso;

se sia vero che gli ispettori del ruolodirettivo ad esaurimento siano stati privatidello sviluppo di carriera già previsto per ilruolo direttivo speciale che con il decretolegislativo 334 del 2000 arrivava alla du-plice qualifica di vice questore (V. Quest.Agg. - V. Quest.) prevedendo invece, nelnuovo ruolo direttivo ad esaurimento, solola qualifica apicale di commissario capo;

quali siano le motivazioni che hannodeterminato il loro inquadramento giuri-dico a vice commissario non già con ledecorrenze espressamente previste a con-corso per le annualità 2001, 2002, 2003,2004 e 2005 ma con decorrenza 26 febbraio2018;

quali urgenti iniziative di competenzaintenda adottare il Governo per attribuirela qualifica di commissario capo all’esito diciascuno dei cinque cicli (annualità 2001/2005) per i vincitori del 1° concorso percommissari del ruolo direttivo ad esauri-

mento e per riconoscere agli stessi la qua-lifica di vice questore con decorrenza dalgiorno precedente alla collocazione inquiescenza. (4-03727)

ANGIOLA. — Al Ministro dell’interno. —Per sapere – premesso che:

il decreto legislativo n. 334 del 2000precedeva concorsi straordinari per gli anni2001, 2002, 2003, 2004 e 2005, in favoredegli ispettori della polizia di Stato ex leggen. 121 del 1981 cosiddetti ante riordinodecreto legislativo n. 197 del 1995, per l’ac-cesso al ruolo direttivo speciale della poli-zia di Stato;

il dipartimento della pubblica sicu-rezza non ha mai bandito detti concorsi etale omissione ha arrecato nocumento atale personale della polizia di Stato, nono-stante il ruolo rappresenti una componenteimportante della polizia;

viceversa, tutte le altre amministra-zioni, come carabinieri, Guardia di finanzae altre, diedero sistematicamente luogo adetti concorsi;

solo grazie alla vittoriosa sentenza pergli interessati del Tar del Lazio 2 febbraio2016, n. 01439/2016, dopo 17 anni di man-cata applicazione della legge, l’amministra-zione della Polizia di Stato, ha concorso aredigere il decreto legislativo n. 126 del2018 che ha previsto nelle norme transito-rie del decreto legislativo n. 95 del 2017 ilbando di un concorso per coprire i postidel ruolo direttivo spaciale per le annualità2001, 2002, 2003, 2004 e 2005 in un nuovoe diverso ruolo, denominato ad esauri-mento, con sviluppo inferiore a quello pre-visto per il contemporaneamente abrogato;

con tale operazione, l’amministra-zione dell’interno, concorrendo alla stesuradelle norme transitorie del decreto legisla-tivo n. 95 del 2017 non ha tenuto nelladebita considerazione tali soggetti, trascu-rando i vincitori del concorso. Infatti:

a) li si è retrocessi – per così dire –una seconda volta poiché la promozione avice commissario ha comportato l’inqua-dramento nel parametro 136, facendoli così

Atti Parlamentari — 8466 — Camera dei Deputati

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retrocedere di ben 12 punti stipendiali ri-spetto al parametro rivestito nella qualificaapicale degli Ispettori (« parametro 148 »)rivestita prima del concorso;

b) li si è privati dello sviluppo dicarriera già previsto per il ruolo direttivospeciale che con il decreto legislativo n. 334del 2000 arrivava alla duplice qualifica divice questore (V. Quest. Agg. - V. Quest.),prevedendo invece, nel nuovo ruolo diret-tivo ad esaurimento, solo la qualifica api-cale di commissario capo (id est il gradinoiniziale del ruolo dei funzionari, rivestitoda costoro il primo giorno di servizio);

c) si è previsto il loro inquadra-mento giuridico a vice commissario non giàcon le decorrenze espressamente previste aconcorso per le annualità 2001, 2002, 2003,2004 e 2005, ma con decorrenza 26 feb-braio 2018 senza tenere conto del nocu-mento arrecato loro per causa di 17 anni dimancata applicazione della legge;

le Commissioni riunite 1a e 4a delSenato – nella XVII legislatura – colsero exante tali criticità e le formalizzarono alGoverno pro tempore in data 11 maggio2017 nel parere allo schema di decretolegislativo n. 395, « raccomandando » l’in-quadramento « ... alla qualifica di commis-sario capo del ruolo direttivo ad esauri-mento, con decorrenza giuridica dal 1°gennaio 2017 e decorrenza economica dal1° gennaio 2018 ... »;

va considerato che si tratta di perso-nale a ridosso dei raggiunti limiti di età perla collocazione in pensione e con un’anzia-nità di servizio effettivo ricompresa tra i 35e i 40 anni –:

se non ritenga di adottare le iniziativedi competenza per modificare l’articolo 2del decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95,prevedendo:

1) l’attribuzione della qualifica dicommissario capo all’esito di ciascuno deicinque cicli (annualità 2001/2005) per ivincitori del 1° concorso per commissaridel ruolo direttivo ad esaurimento;

2) il riconoscimento agli stessi dellaqualifica di vice questore con decorrenza

almeno dal giorno precedente alla colloca-zione in quiescenza. (4-03728)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazioni a risposta scritta:

MINARDO. — Al Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca, al Ministro dellavoro e delle politiche sociali. — Per sapere– premesso che:

la tragedia delle scorse settimane av-venuta a Catania relativa alla morte delbimbo di due anni per mano « inconsape-vole » del suo papà che recandosi a lavoroha dimenticato di accompagnarlo all’asilo,lasciandolo per 5 ore in macchina sotto ilsole cocente, mette in evidenza quanto que-ste disgrazie siano diventate una triste ri-correnza della nostra quotidianità per lafrequenza con la quale questi casi si sonopresentati negli ultimi vent’anni. Da ciòemerge la necessità di provvedimenti sem-plici per prevenire questi drammi. È il casodi valutare se sussistano i presupposti perintervenire sulla questione anche attra-verso una circolare ministeriale che stabi-lisca l’obbligo per gli asili nido e le scuolematerne sia pubblici che privati di inserirenei propri regolamenti alla voce « assenze »l’obbligo della scuola di avvisare entro un’oradall’inizio dell’attività scolastica entrambi igenitori dell’assenza del proprio figlio. È ilmodo più semplice per evitare simili tra-gedie; basta una telefonata, un sms, unmessaggio whatsApp per prevenire drammiche mai dovrebbero accadere. Ad avvisodell’interrogante non occorre una legge perfare ciò, anche perché i tempi di attuazionesarebbero lunghi, ma una circolare mini-steriale che prevede l’obbligo per le segre-terie scolastiche di avvisare i genitori conun semplice click –:

se il Governo non intenda adottareogni iniziativa di competenza per preve-dere che gli asili nido e le scuole materne,entro un’ora dall’inizio delle attività scola-stiche, avvisino i genitori dell’assenza delproprio figlio. (4-03720)

Atti Parlamentari — 8467 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

MINARDO. — Al Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca, al Ministro dellavoro e delle politiche sociali. — Per sapere– premesso che:

c’è una porzione della scuola italianache funziona piuttosto bene: l’istruzionetecnica e professionale. Secondo un rap-porto dell’Ocse il 68 per cento dei 25-34enni con una qualifica tecnico-professio-nale ha un impiego. Eppure, al momentodella scelta della scuola secondaria, questidati non vengono pubblicizzati: il nuovoanno è appena iniziato e la percentuale diiscritti agli istituti tecnici si conferma al 31per cento del totale nei neo-ingressi; siscende al 14,4 per cento tra i professionali.Tra i motivi alla base del mancato decollodell’istruzione tecnica ci sono nodi di si-stema, come il poco orientamento in uscitadalle scuole medie, la scarsa pratica labo-ratoriale, e di recente, l’alternanza scuola-lavoro dimezzata. A ciò si aggiungano duequestioni che riguardano direttamente ilmondo delle imprese: gli apprendistati dualisono pressoché impossibili, e mancano part-nership strutturate tra scuole e imprese.Nell’ordinamento italiano vi sono le reti discuole da un lato, le reti di impresa dal-l’altro. Eppure, nonostante questi « freni »,l’istruzione tecnico-professionale si con-ferma una formazione di livello, e, sempresecondo l’Ocse, rappresenta « un percorsoefficace per l’ingresso nel mondo del la-voro ». È necessario implementare i pro-getti di orientamento scolastico per gli stu-denti indirizzandoli verso questa tipologiadi scuola che offre maggiori possibilità diinserimento nel mondo del lavoro;

l’obiettivo finale è favorire negli stu-denti l’acquisizione di competenze sia tec-niche che trasversali, facilitare il loro suc-cessivo inserimento nel mondo del lavoro,oltre a promuove un ampio utilizzo delladidattica laboratoriale quale metodologiadi apprendimento efficace anche sotto ilprofilo del contrasto alla dispersione sco-lastica, ancora molto elevata negli istitutiscolastici –:

se il Governo intenda avviare inizia-tive per finanziare progetti per qualificarel’offerta formativa degli istituti tecnici e

professionali, allo scopo di migliorarne l’a-derenza alle necessità del mercato del la-voro, potenziare le ore di alternanza scuola-lavoro e avviare iniziative di confronto conle aziende del territorio per capire qualisiano le possibilità che offre il mercato dellavoro e per quali profili professionali;

se il Governo intenda promuovere in-terventi organici e incisivi che puntino aqualificare l’offerta di istruzione e forma-zione tecnica e professionale, migliorandonon solo l’aderenza al mercato ma anchel’acquisizione di competenze trasversali, siain ambito gestionale che relazionale.

(4-03722)

MINARDO. — Al Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca, al Ministrodella salute, al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

si rileva un’emergenza sanitaria na-zionale molto sentita soprattutto nelle re-gioni del Mezzogiorno causata da due fat-tori molto importanti: da un lato mancanogli specialisti negli ospedali, dall’altro cisono troppi medici senza specializzazione.Da ciò nasce l’esigenza di incrementare ilnumero dei medici da formare, dando una« importante accelerazione per il finanzia-mento delle borse di studio ». Questa è lastrada su cui si può lavorare per un rilan-cio dell’apporto dei medici specialisti nel-l’ambito del Servizio sanitario nazionale.La logica soluzione è quindi quella di in-vestire soldi per far specializzare i già tantimedici presenti sul territorio, invece di farli« fuggire » all’estero. Attualmente sono 8mila le borse di specializzazione, un nu-mero insufficiente per colmare la carenzadi specialistici peraltro più volte lamentatadai sindacati e dalle diverse federazioni eassociazioni dei medici –:

se i Ministri interrogati intendano as-sumere iniziative volte ad incrementare di5.000 borse di studio, le borse statali dispecializzazione finanziate per l’anno 2020,per arrivare ad almeno 13.000 borse;

essendo il costo medio di una borsa distudio di 128.000 euro, se i Ministri inter-

Atti Parlamentari — 8468 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

rogati intendano assumere iniziative, perquanto di competenza, per prevedere oltreai fondi già stanziati, un ulteriore investi-mento per 640.000.000 di euro per l’anno2020, al fine di alleggerire e smaltire l’im-buto formativo creatosi e arginare l’emer-genza sanitaria negli ospedali italiani.

(4-03723)

VANESSA CATTOI, BINELLI, LOSS eSUTTO. — Al Ministro dell’istruzione, del-l’università e della ricerca. — Per sapere –premesso che:

a tre settimane dall’inizio dell’annoscolastico le scuole italiane restano in si-tuazione di emergenza;

su 66 mila cattedre scoperte ne sonostate assegnate 33 mila, che diventano inrealtà 32 mila se si tolgono quelle accan-tonate in precedenza;

l’emergenza maggiore riguarda le re-gioni del Nord: in Piemonte, Veneto e Lom-bardia sono state coperte in media solo il43 per cento delle cattedre, per ognunadelle quali ora servirà un supplente;

se poi a queste cifre si aggiungono iquasi 10 mila pensionamenti che l’Inps nonha gestito in tempo e i 48 mila docenti inderoga sul sostegno e i 12 mila dell’orga-nico di fatto, il totale delle supplenze sfioraquota 108 mila;

l’Associazione nazionale presidi de-nuncia una situazione disastrosa in cuimancano tantissimi insegnanti, direttori am-ministrativi, assistenti di segreteria, e in cuii dirigenti sono nell’impossibilità materialedi garantire il servizio dovuto;

il sistema di reclutamento è infattianacronistico, inadeguato e inefficace inquanto si basa su graduatorie esaurite e susanatorie che non garantiscono la qualitàdel servizio, mettendo a serio rischio ildiritto allo studio degli studenti sui quali,purtroppo, ricadono le conseguenze di que-sto caos –:

quali iniziative il Ministro interrogatoritenga opportuno assumere al fine di sa-nare una situazione che sta creando note-

voli disagi al personale docente, ma soprat-tutto ai nostri studenti, e se il Governointenda rivedere il testo del decreto-leggesull’emergenza scolastica promosso dal Mi-nistro pro tempore dell’istruzione, dell’uni-versità e della ricerca Bussetti, già appro-vato dal Consiglio dei ministri, nell’agosto2019 e non pubblicato. (4-03732)

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta orale:

ASCARI. — Al Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali, al Ministro dello sviluppoeconomico. — Per sapere – premesso che:

il Governo pro tempore ha risposto indata 5 giugno 2019 all’interrogazione arisposta in Commissione n. 5-00718 rela-tiva alla situazione in cui versavano alcunidipendenti delle industrie G.M. Cataforesi,Carrozzeria Nuova G.M. e Work ServiceSocietà Cooperativa nell’appalto G.M. Ca-taforesi;

nell’interrogazione erano stati eviden-ziati presunti abusi e licenziamenti illegit-timi da parte delle aziende sopra menzio-nate;

il Governo pro tempore rispose evi-denziando che erano state avviate attivitàispettive, prospettando inoltre la possibilitàdi « avviare un tavolo istituzionale di con-fronto con l’obiettivo di tutelare i posti dilavoro a rischio e l’intera produzione »;

successivamente al deposito della in-terrogazione, si sono registrati ulteriori pre-sunti atti illegittimi e abusi;

in particolare, un comunicato stampadel sindacato Si.Cobas riporta che un suodelegato sindacale sarebbe stato messo damesi sotto una gogna che si caratterizzacome un « vero e proprio stalking occupa-zionale » caratterizzato da « un demansio-namento », « un suo collega di lavoro èstato incaricato di minacciarlo più voltefisicamente »; si riferisce anche di « letteredisciplinari senza fondamento », « tentate

Atti Parlamentari — 8469 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

multe, poi annullate » e che « è stato inca-ricato di svolgere mansioni da apprendi-sta »;

questo comportamento, secondoquanto scritto nel comunicato, avrebbe cau-sato al lavoratore un periodo di assenza dallavoro per malattia per 4 mesi, causato dasbalzi di pressioni ed emicranie;

al termine dei 4 mesi di malattia cer-tificate da un medico, il lavoratore sarebbestato sospeso dal servizio per 6 mesi, poi-ché, secondo la società, non vi sarebberostate per lui mansioni idonee alla ripresadel lavoro, in quanto al termine del periododi malattia il medico aveva prescritto unalimitazione temporanea rispetto ai pesi deipezzi da movimentare;

secondo il sindacato, tale sospensionesarebbe pretestuosa, in quanto altri colle-ghi avrebbero limitazioni ben più onerose esarebbero regolarmente impiegati nella ditta;Si.Cobas denuncia che il reale motivo delcomportamento aziendale sarebbe il solofatto che il soggetto appartiene alla propriaorganizzazione sindacale;

qualora i fatti sopra descritti fosseroconfermati, nell’atteggiamento delle societàverso il delegato sindacale, prima e dopo ilperiodo di malattia, potrebbero configu-rare palesi violazioni di legge;

secondo l’interrogante, se tutto ciò nonfosse censurato e non fossero adottati tuttii rimedi previsti dalla legislazione, si ri-schierebbe di accettare il principio per cuianche una semplice malattia di medio pe-riodo, potrebbe essere utilizzata per allon-tanare lavoratori sindacalizzati o comun-que considerati « scomodi » dall’azienda, chesi trovino in condizione di debolezza oparziale inabilità temporanea –:

quali iniziative di competenza il Go-verno intenda intraprendere al fine di ve-rificare quanto descritto in premessa;

quali siano le risultanze delle oppor-tune verifiche annunciate nella risposta al-l’interrogazione sopra citata, con riferi-mento all’ispettorato del lavoro, al Mini-stero dello sviluppo economico e degli altriistituti coinvolti, e quali conseguenti inizia-

tive di competenza il Governo intenda in-traprendere;

se non si intenda, come annunciatodal Governo pro tempore in sede di rispostaalla sopra menzionata interrogazione, « av-viare un tavolo istituzionale di confrontocon l’obiettivo di tutelare i posti di lavoro arischio e l’intera produzione ». (3-01003)

Interrogazioni a risposta in Commissione:

ANDREA ROMANO, SERRACCHIANI,CECCANTI e GRIBAUDO. — Al Ministrodel lavoro e delle politiche sociali, al Mini-stro dello sviluppo economico. — Per sapere– premesso che:

Continental è una multinazionale te-desca con circa 244.000 dipendenti e sta-bilimenti in tutto il mondo, che sviluppa eproduce pneumatici e componentistica au-tomotive. Nell’ambito del settore automo-tive si trova la divisione Powertrain allaquale appartiene lo stabilimento di Pisa,che è composto dalle due sedi di San Pieroa Grado e Fauglia. La divisione Powertrainha appena cambiato nome in Vitesco Tech-nology per possibile cessione o messa sulmercato del ramo di azienda;

nello stabilimento di Pisa, che operadal 1987 prima come Siemens e poi comeContinental lavorano attualmente 950 di-pendenti e circa 200 interinali, di cui ap-prossimativamente la metà residenti nelterritorio livornese;

nello stabilimento di Pisa si fa ricercae sviluppo, industrializzazione e produ-zione di serie di iniettori per motori abenzina. Si tratta dello stabilimento leaderdi Continental per questo prodotto, all’a-vanguardia in termini di industria 4.0; letecnologie sviluppate presso San Piero aGrado e Fauglia permettono di produrreiniettori che già rispettano le normativeEuro6 e ci sono le competenze per progre-dire ancora. Gli iniettori prodotti a Pisaequipaggiano auto di quasi tutte le marche;circa un terzo delle auto a benzina imma-tricolate in Europa sono equipaggiate coniniettori prodotti a Pisa;

il 25 settembre 2019 la multinazionaletedesca ha diffuso alla stampa il docu-

Atti Parlamentari — 8470 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

mento « Continental Strategy 2030: FuturePath Clearly Defined », con il quale ha il-lustrato la propria strategia per il futuro,alla luce della crisi che sta emergendo nelmercato globale dell’auto e all’accelera-zione del cambiamento nella tecnologia dipropulsione dovuto a regole sempre piùstringenti che si prospettano per il futuro;

Continental ha così annunciato di ac-celerare il passaggio alla propulsione elet-trica e il contestuale e graduale abbandonodella propulsione tradizionale, con effettisull’occupazione globale del gruppo pari a20.000 posti di lavoro in meno;

nello stabilimento di Pisa si prevedeuna diminuzione degli occupati pari a circa500 posti di lavoro tra il 2023 e il 2028;

la dirigenza locale della Continentalha già preso contatti con la regione To-scana e con gli altri enti locali al fine diriorientare lo stabilimento verso soluzionialternative, come sviluppo e produzione dicomponentistica meccanica per la propul-sione elettrica, riconoscendone l’alta poten-zialità in termini di ricerca e lo sviluppodei prodotti; la preoccupazione che si èdiffusa tra i lavoratori e le amministrazionilocali per la continuità produttiva e lavo-rativa nonché per le ricadute economichesul territorio che deriverebbero da un pianoche prevede una così drastica riduzioneoccupazionale necessita di un tempestivoconfronto a livello centrale;

il caso in questione anticipa una di-namica industriale e occupazionale, piùgenerale che non può essere sottovalutata,perché la componentistica di cui il motoreelettrico necessita è profondamente diversae di minore quantità rispetto al motoretradizionale e l’impatto occupazionale sulcomparto industriale automotive non può enon deve essere ignorato –:

quali iniziative di competenza riten-gano di adottare al fine di favorire il raf-forzamento delle potenzialità tecnologicheed innovative degli impianti pisani, salva-guardando i livelli occupazionali ed il pa-trimonio di competenze professionali ma-turato negli anni;

quali urgenti iniziative intendano adot-tare al fine di monitorare, d’intesa con le

amministrazioni locali interessate e con laregione Toscana, le prospettive occupazio-nali e produttive degli stabilimenti pisanidel gruppo Continental;

quali iniziative il Ministro dello svi-luppo economico intenda mettere in attoper accompagnare la transizione di tutto ilcomparto italiano automotive verso diverseforme di propulsione, quali l’elettrico.

(5-02790)

MASI. — Al Ministro del lavoro e dellepolitiche sociali, al Ministro dello sviluppoeconomico. — Per sapere – premesso che:

il Tribunale civile di Brindisi, il 13gennaio 2017, ha dichiarato il fallimento diGse Industria Aeronautica s.r.l. e nominatoi curatori fallimentari per l’esercizio prov-visorio di impresa;

il 27 dicembre 2017, il giudice dele-gato del Tribunale di Brindisi ha ordinatola vendita dell’intero compendio aziendaledella Gse Industria Aeronautica S.r.l allasocietà Distressed Companies ManagementS.r.l. (di seguito Dcm);

nel gennaio 2018, negli incontri traDCM e Rsu (Rappresentanza sindacale uni-taria), Oo.ss (organizzazioni sindacali), leparti concordavano strumenti idonei adadeguare la capacità produttiva al mercatoe all’esecuzione di 7 contratti di fornituraalle società Strata Manifacturing PJSC, Le-onardo S.p.A e The Boeing Company al finedi salvaguardare occupazioni e nuovi inve-stimenti;

il 15 gennaio 2018, in un incontro allapresenza della task force della regione Pu-glia Dcm presentava alle organizzazionisindacali la proposta di piano industrialeDRaGO (Dar Raising GSE Operation) men-tre il 16 gennaio 2018 – dopo il referendumtra i lavoratori GSE, in merito al citatoPiano industriale – le Rsu e le organizza-zioni sindacali comunicavano a Dcm e aGse la volontà di raggiungere un accordosindacale ex articolo 47, comma 4-bis, dellalegge n. 428 del 1990 per il passaggio ditutta la forza lavoro (225 unità) in un’unicaentità societaria. Il 17 gennaio 2018 presso

Atti Parlamentari — 8471 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

la regione Puglia è stato sottoscritto unaccordo che indicava i termini generali e lericadute economico-giuridiche del ProgettoDRaGO nonché il subentro e la prosecu-zione, in capo a Dcm, dei 218 contratti dilavoro a tempo indeterminato con i dipen-denti di Gse;

il 31 gennaio 2018 la Dcm ha acqui-sito la Gse e i suoi 225 lavoratori, ma il 5febbraio ha avviato licenziamento collettivodi 118 persone;

le parti come da accordo del 6 feb-braio 2018, e a seguito dell’impegno di Dcmdi proseguire nella riorganizzazione azien-dale, concordavano di avviare la proceduraal riconoscimento della Cigs (Cassa inte-grazione guadagni straordinaria), quale stru-mento alternativo al licenziamento – dalmese di febbraio 2018 fino a un massimo di24 mesi – anche per non disperdere lefigure professionali del comparto aeronau-tico, limitando la cessazione del rapportodi lavoro sulla base del solo criterio discelta della non opposizione al provvedi-mento di recesso;

si ricorda che il 7 febbraio 2017, leparti, preso atto della impossibilità di pro-cedere al contratto di solidarietà, a causadella incompatibilità organizzativa dell’isti-tuto e per esigenze aziendali, hanno con-cordato di presentare istanza di ricorsoalla Cigs a decorrere dal 7 febbraio 2018 eper la durata massima di 24 mesi nonché lacassa integrazione a zero ore e/o a orarioridotto per un numero massimo di 112lavoratori costituenti l’intero organico dellasede di Brindisi;

i curatori fallimentari nominati hannoattivato, ad ottobre 2017, la procedura dilicenziamento collettivo, dato il mancatoaccordo e in assenza di proroga dell’eser-cizio provvisorio, confermavano la neces-sità di procedere alla riduzione del perso-nale;

nel 2017, tutti i creditori e dipendentisi sono insinuati al passivo, incluso il Mi-nistero dello sviluppo economico che, dalprimo riparto e nel primo « Progetto SP:analitico per categoria credito – GSE In-dustria Aeronautica srl », vanterebbe uncredito di circa 24 milioni di euro;

nonostante gli incontri svolti presso latask-force della regione Puglia ad oggi nonsi è arrivati ad alcun risultato certo per ilfuturo occupazionale dei lavoratori della exGse –:

quali tempestive iniziative ritenga diassumere, per quanto di competenza ancheattraverso l’istituzione di un tavolo tecnicocon le parti interessate, per trovare unasoluzione al mancato inserimento occupa-zionale dei lavoratori della ex Gse.

(5-02814)

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SALUTE

Interrogazione a risposta orale:

SUTTO, BOLDI, DE MARTINI, FO-SCOLO, LAZZARINI, LOCATELLI, PANIZ-ZUT, TIRAMANI e ZIELLO. — Al Ministrodella salute. — Per sapere – premesso che:

la malattia di Alzheimer è una pato-logia neurodegenerativa che determina unprogressivo deterioramento delle funzionicognitive (memoria, ragionamento e lin-guaggio) e, nelle fasi più avanzate, arriva acompromettere l’autonomia e la capacità dicompiere le normali attività giornaliere.Essa rappresenta la più comune causa didemenza;

in Italia, i malati di Alzheimer sonopiù di seicentomila, le persone affette dademenza sono complessivamente un mi-lione e duecento mila e i familiari diretta-mente o indirettamente coinvolti nella loroassistenza hanno superato quota tre mi-lioni;

il 21 settembre 2019, in occasionedella XXVI Giornata mondiale Alzheimer, èstato presentato un rapporto internazio-nale in merito alle principali convinzioniradicate presso l’opinione pubblica nei con-fronti della demenza;

l’indagine, intitolata « L’atteggiamentoverso la demenza », ha coinvolto più di70.000 persone, suddivise tra personale sa-nitario, pazienti e pubblico in generale;

Atti Parlamentari — 8472 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

i risultati della ricerca, elaborati dallaLondon School of Economics and PoliticalScience, hanno certificato l’altissimo livellodi disinformazione che, ancora oggi, si ri-scontra in relazione alla malattia di Alzhei-mer e a tutti gli altri gruppi di patologie checausano la demenza;

addirittura il 62 per cento del perso-nale sanitario ritiene, a torto, che la de-menza sia conseguenza normale dell’invec-chiamento. Una persona su quattro è con-vinta che non si possa fare nulla per pre-venirla. Il 48 per cento, degli intervistati èconvinto che la memoria di una personacon demenza non migliorerà mai, neppurecon interventi medici. Si ha, poi, una quotarilevante del campione degli intervistati cheancora attribuisce la demenza a sfortuna,alla volontà di Dio o a stregoneria;

secondo gli esperti, i risultati dell’in-dagine confermano la presenza di un veroe proprio stigma nei confronti della malat-tia di Alzheimer e, in generale, verso lademenza a fronte del quale le personeomettono di chiedere informazioni, sup-porto e assistenza medica, a costo di peg-giorare la durata e la qualità della loro vita;

si ritiene inaccettabile che le molte,gravi, malattie che possono causare la de-menza, tra cui l’Alzheimer, siano ancoraoggi avvolte da un alone di falsi miti ecredenze, scambiate dall’opinione pubblicaper una conseguenza normale dell’invec-chiamento –:

se e quali iniziative di competenza ilMinistro interrogato intenda adottare alfine di migliorare la quantità e la qualitàdell’informazione in materia, combatterelo stigma che tuttora si riscontra verso lademenza e garantire il necessario sostegnoassistenziale ai malati e alle loro famiglie.

(3-01000)

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

XII Commissione:

BAGNASCO, NOVELLI, BOND, BRAM-BILLA, MUGNAI e VERSACE. — Al Mini-

stro della salute. — Per sapere – premessoche:

il tumore al seno rappresenta circa unterzo dei tumori femminili; le donne viventiin Italia nel 2018 che hanno avuto in pas-sato una diagnosi di tumore della mam-mella sono poco meno di 800.000;

il miglioramento delle prospettive divita per diverse tipologie di tumore, è an-che conseguente alle novità in termini ditecnologie diagnostiche, e alle campagne diprevenzione messe in atto dal servizio sa-nitario nazionale;

nel 50 per cento dei casi il tumore alseno, quando è di dimensioni sotto al cen-timetro, viene individuato dal mammo-grafo;

nell’inchiesta di Milena Gabanelli, sulCorriere della Sera, si sottolinea come se-condo lo stesso Ministero della salute, l’ob-solescenza delle attrezzature è un elementopreoccupante. Nel 2017, il 29,3 per centodel totale dei mammografi censiti supera i10 anni. Sempre il Ministero sottolinea chel’utilizzo delle apparecchiature più vecchie,oltre a comportare un’indebita esposizionedi radiazioni ionizzanti, rischia di aumen-tare notevolmente, per la ridotta capacitàdiagnostica, il numero di false negatività equindi di ritardare il momento diagnostico;

riguardo agli interventi per tumore alseno, l’eventuale operazione chirurgica puòessere demolitiva o conservativa. Succede,però, che su oltre 37.200 donne operatecon interventi conservativi l’anno, in media2.800 devono ritornare in sala operatoriaentro 4 mesi, perché il tumore non è statoasportato radicalmente. Il successo dell’o-perazione è legato alla presenza di un’équipemultidisciplinare che integra le diverse com-petenze: radiologo chirurgo, patologo, ra-dioterapista, oncologo e altri;

il rischio di re-intervento è misuratostatisticamente dal piano nazionale esiti,elaborato annualmente dall’Agenas. Emergeche la media a livello nazionale è del 7,5per cento. In 45 strutture il rischio è signi-ficativamente superiore: fino a 5 volte ri-spetto alla media;

Atti Parlamentari — 8473 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

l’ospedale San Paolo di Savona risul-terebbe uno di quelli dove maggiore è ilrischio di re-intervento. Peraltro, diversiospedali (in Friuli Venezia Giulia e in altreregioni) hanno già provveduto a contestarequei dati, sia riguardo ai macchinari vec-chi, sia riguardo alle percentuali di re-intervento, perché dati spesso superati equindi non più veritieri –:

se non si ritenga indispensabile adot-tare iniziative per aggiornare i dati di cui inpremessa al fine di garantirne l’attendibi-lità ed evitare evidenti e ingiustificati allarmi.

(5-02794)

CECCONI e CUNIAL. — Al Ministro dellasalute. — Per sapere – premesso che:

il decreto-legge n. 73 del 2017 vieneapprovato definitivamente nella XVII legi-slatura il 28 luglio 2017;

nella stessa giornata in fase di discus-sione degli ordini del giorno si è discussoanche l’ordine del giorno 9/04595/002 del-l’Onorevole Ivan Catalano, che è stato re-spinto;

in sede di esame del Doc. XXII, n. 80,veniva rilevato che vi erano delle criticitàrelative alle modalità di somministrazionedei vaccini relative al rischio intrinsecodegli effetti autoimmuni, immunosoppres-sivi, di iperimmunizzazione e di ipersensi-bilità causati dai vaccini e dichiarati dallestesse case farmaceutiche nei foglietti illu-strativi;

in data 7 febbraio 2018 è stata pub-blicata la relazione conclusiva dei lavoridella Commissione parlamentare di inchie-sta sui casi di morte e di gravi malattie chehanno colpito il personale italiano impie-gato in missioni militari all’estero a causadell’uranio impoverito e della dispersionenell’ambiente di nanoparticelle di mineralipesanti prodotte dalle esplosioni di mate-riale bellico e a eventuali interazioni, dellapassata legislatura, Doc. XII-bis n. 23;

a pagina 144 si legge: « La Commis-sione prende atto che, in data 14 gennaio2018, sono pervenute dal vicepresidente

Ivan Catalano osservazioni “in merito al-l’analisi dei componenti dei vaccini auto-rizzati per la profilassi vaccinale militareobbligatoria [...]”. Data la rilevanza deitemi affrontati in queste osservazioni, aifini di un’adeguata tutela della salute deimilitari, la Commissione invita l’intera co-munità scientifica, di cui l’ISS è parte, aprenderne conoscenza. La Commissioneprovvederà a trasmettere il predetto docu-mento all’Istituto superiore di sanità peruna indispensabile valutazione scientificadei relativi contenuti. [...] »;

la comunità scientifica si è mossa me-diante le ricerche portate avanti dall’asso-ciazione Corvelva, i cui esiti sono statipresentati alla Camera dei deputati in dueconferenze stampa, una del 24 gennaio2019 e una del 27 giugno 2019 –:

quali iniziative il Governo abbia messoin campo, anche per il tramite dell’Istitutosuperiore di sanità, al fine di tutelare lasalute dei militari, ma anche dei civili, datele analisi documentali effettuate dalla sud-detta Commissione di inchiesta e pubbli-cate nella relazione di cui in premessa, alfine di ridurre il rischio di reazione avversacausata dalla somministrazione di farmacicontenenti componenti potenzialmentepericolosi. (5-02795)

SIANI, CARNEVALI, PINI, RIZZONERVO, SCHIRÒ e CAMPANA. — Al Mi-nistro della salute. — Per sapere – pre-messo che:

in data 20 settembre 2019 l’aziendaospedaliera di rilievo nazionale AntonioCardarelli di Napoli ha notificato con lacircolare n. 554 la comunicazione dell’Aifavolta al ritiro dalle farmacie e dalla catenadistributiva di tutti i lotti di medicinalicontenenti il principio attivo ranitidina pro-dotto presso l’officina farmaceutica SaracaLaboratories Ltd – India, poiché in alcunidi questi si è rinvenuta la N-nitrosodime-tilammina (Ndma) appartenente alla classedelle nitrosammine, notizia poi ripresa daiprincipali organi di stampa nazionali;

la Ndma è classificata come sostanzaprobabilmente cancerogena per l’uomo dal-

Atti Parlamentari — 8474 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

l’Agenzia internazionale per la ricerca sulcancro (Iarc) dell’Organizzazione mondialedella sanità (Oms);

l’Aifa ha anche disposto il divieto diutilizzo di tutti i lotti commercializzati inItalia di medicinali contenenti ranitidinaprodotta da altre officine farmaceutichediverse da Saraca Laboratories Ltd, in at-tesa che vengano analizzati;

provvedimenti analoghi sono stati as-sunti o sono in corso di adozione negli altriPaesi dell’Unione europea e in diversi Paesiextraeuropei;

a seguito di tale vicenda, il Comitatoper i medicinali per uso umano dell’Ema(Chmp) ha richiesto, a titolo di precau-zione, che i titolari di autorizzazioni all’im-missione in commercio (Aic) dei medicinaliper uso umano a base di princìpi attiviprodotti per sintesi chimica revisionino ipropri medicinali per la possibile presenzadi nitrosammine e testino tutti i prodotti arischio;

l’impurezza dell’Ndma è la stessa im-purezza che a luglio 2018 ha portato l’Aifaed altre agenzie regolatorie europee edextraeuropee a ritirare le specialità medi-cinali contenenti il principio attivo Valsar-tan (appartenente alla famiglia dei sartani,antipertensivo), da solo o in associazionecon altri princìpi attivi, prodotto dal labo-ratorio cinese Zhejiang Huahai Pharmaceu-ticals –:

quali iniziative urgenti il Ministro in-terrogato intenda adottare affinché sia cer-tificata in ogni lotto di produzione l’as-senza di sostanze appartenenti alla classedelle nitrosammine (come Ndma, Ndea,Eipna e altre) prima della loro immissionein commercio, dando così maggiore sicu-rezza ai pazienti e agli operatori sanitariche utilizzano questi princìpi attivi, evi-tando atteggiamenti antiscientifici perico-losi per la salute di ciascun individuo.

(5-02796)

BELLUCCI e GEMMATO. — Al Ministrodella salute. — Per sapere – premesso che:

con la legge 25 febbraio 1992, n. 210,è stata riconosciuta ai soggetti danneggiati

da complicanze di tipo irreversibile a causadi vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni disangue e somministrazioni di emoderivati,la possibilità di domandare e ottenere unindennizzo da parte dello Stato;

l’indennizzo consiste in un assegnobimestrale vitalizio, il cui importo è rad-doppiato per i soggetti che hanno entrambele patologie, Aids ed epatite, reversibile perquindici anni e cumulabile con ogni altroemolumento a qualsiasi titolo percepito;

se la persona danneggiata, dopo averpresentato domanda, muore prima di per-cepire l’indennizzo, agli eredi compete laquota delle rate di rimborso maturate dalladata di presentazione della domanda sinoal giorno della morte del danneggiato;

secondo la Corte di cassazione, l’in-dennizzo è riconducibile agli articoli 2 e 32della Costituzione, in quanto si configuracome misura economica di sostegno colle-gata ad una situazione obiettiva di meno-mazione dello stato di salute derivante dauna prestazione sanitaria volta alla salva-guardia della salute stessa;

con il decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri 26 maggio 2000 le fun-zioni e le risorse in materia di indennizzisono state trasferite alle regioni, ma ilMinistero è rimasto legittimato passivo neigiudizi derivanti dall’applicazione della leggen. 210 del 1992;

dopo la pronuncia del 2009 con laquale aveva riconosciuto il diritto agli in-dennizzi, la Corte europea dei diritti umaninel 2016 ha condannato l’Italia a corrispon-dere più di dieci milioni di euro ai ricor-renti per danno materiale e morale dovutoai numerosi ostacoli incontrati nell’otteni-mento degli indennizzi;

anche i soggetti cui oltre cinquemilasentenze definitive, risalenti all’anno 2013e successivi, hanno riconosciuto i loro di-ritti in materia di rivalutazione e ricono-scimento degli indennizzi e di risarcimento,non hanno ancora ricevuto le somme do-vute, come anche molte persone contagiate,che hanno, invece, sospeso i procedimentigiudiziari e scelto la strada della trattativa

Atti Parlamentari — 8475 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

con il Ministero della salute, introdotta dadue leggi del 2007 allo scopo di estinguerei contenziosi pendenti;

nel luglio del 2016 il Ministero habloccato il pagamento che spettava aglieredi che hanno agito iure proprio, nono-stante sia previsto per legge un assegno unatantum di 150 milioni di euro, sembra acausa della contrazione delle risorse dispo-nibili per la sanità –:

quali urgenti iniziative intenda assu-mere per garantire l’erogazione dei risar-cimenti dovuti ai soggetti lesi, ottempe-rando ai propri doveri nei confronti deisoggetti danneggiati, se ancora in vita, odelle loro famiglie. (5-02797)

BOLOGNA, PROVENZA, SAPIA, SARLI,SPORTIELLO, TROIANO, MASSIMO EN-RICO BARONI, D’ARRANDO, IANARO, LA-PIA, MAMMÌ, MENGA, NAPPI e NESCI. —Al Ministro della salute. — Per sapere –premesso che:

dagli organi d’informazione emergeche l’Ufficio federale della Sanità pubblicaelvetico (Ufsp) ha denunciato la Cryo-Saveper violazione della legge sui trapianti einadempimento degli obblighi di notifica edi cooperazione; la Cryo-Save è un’aziendaprivata che si occupa della conservazionedi sangue da cordone ombelicale con sedein Svizzera. La società ha trasferito inPolonia le cellule staminali conservate, se-condo le sue stesse indicazioni, e i referentinon risultano più raggiungibili dalle auto-rità e dalle numerose famiglie coinvolte.Nella vicenda sembra che siano coinvoltealmeno 15 mila famiglie italiane che, apagamento, vi hanno depositato il sanguecordonale e non ne hanno più notizia;

in Italia non è consentita la conser-vazione per uso personale del sangue delcordone ombelicale, tranne quando, tra iconsanguinei del nascituro, vi sia una pa-tologia per la quale è riconosciuto clinica-mente valido ed appropriato l’utilizzo te-rapeutico delle cellule staminali;

« In assenza di patologie, la raccoltaautologa di sangue cordonale per un futuro

utilizzo non ben specificato in Italia non èprevista, ecco perché le famiglie decidonodi fare la conservazione all’estero », spiegail direttore del Centro nazionale SangueGiancarlo Liumbruno. « Ma – sottolinea –al momento non c’è alcuna evidenza scien-tifica sull’utilità di mettere da parte il san-gue cordonale per possibili future patolo-gie, cioè per un utilizzo profilattico »;

nonostante l’attività di conservazionead uso autologo presenti rilevanti incer-tezze scientifiche, un Accordo Stato Re-gioni del 29 aprile 2010 consente invece diesportare, presso una struttura estera aproprie spese, il sangue di cordone ombe-licale prelevato al momento della nascitadel proprio figlio e conservarlo ad usopersonale;

il decreto del Presidente del Consigliodei ministri 12 gennaio 2017 sui livelliessenziali di assistenza, all’articolo 47, pre-vede che il servizio sanitario nazionale ga-rantisce altresì la ricerca ed il reperimentodi cellule staminali emopoietiche pressoregistri e banche nazionali ed estere; inriferimento a tale previsione il gruppo M5Sha più volte sottolineato come fosse oppor-tuno assicurare che l’anzidetto reperi-mento avvenga in « banche pubbliche » ocomunque che rispettino le norme o i prin-cipi che sostengono la donazione di cellulestaminali a fini solidaristici e non la dona-zione autologa –:

quali iniziative di competenza intendaadottare per affrontare l’enorme criticitàlegata alle banche estere che raccolgono lecellule staminali del cordone ombelicale e,con rilevanti introiti, aggirano di fatto lanorma che in Italia vieta la cosiddetta con-servazione « autologa », a uso e consumopersonale del neonato. (5-02798)

Interrogazioni a risposta scritta:

SIANI. — Al Ministro della salute, alMinistro della difesa. — Per sapere – pre-messo che:

la diffusione dei batteri multi-resi-stenti, specialmente gram negativi (Kleb-siella, E. coli, Pseudomonas, Acinetobacter)

Atti Parlamentari — 8476 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

ha riportato il rischio di infezioni all’erapre-antibiotica con pochissime opzioni te-rapeutiche specialmente con molecole nuovee/o innovative;

sono numerose le molecole come aztre-onam, ampicillina, di cui ormai c’è carenzacon la conseguenza che, da circa 10 anni inmezzo, vi è una epidemia di infezioni no-socomiali da germi Mdr;

la diffusione di Klebsiella Ndmha ul-teriormente evidenziato questa situazionedi mancanza di scelte terapeutiche e, inalcuni casi i trapianti, le chemioterapie e lachirurgia difficile vengono inficiati dalleinfezioni, spesso mortali perché non cura-bili, che si acquisiscono in ambiente noso-comiale;

d’altro canto, la ricerca sugli antibio-tici è stata depotenziata dalle industriefarmaceutiche, gli antibiotici sono poco re-munerativi e vengono dati per un periododi tempo troppo breve e il loro prezzo èrelativamente basso rispetto ai farmaci mo-noclonali o ai chemioterapici;

questo comporta che ci siano pochiinvestimenti in ricerca e sviluppo degli an-tibiotici e le vecchie molecole non vengonopiù prodotte se non da produttori di gene-rici che si trovano in Paesi del terzo mondocon standard qualitativi discutibili. A ciò siaggiunge che molto frequentemente gli an-tibiotici non sono disponibili per mancanzadi scorte da parte di questi produttorispesso improvvisati;

la recente epidemia da Ndm (NewDelhi Matallo-enzyme) ha evidenziato lanecessità di utilizzare un vecchio farmaco,aztreonam, che può avere, in associazionecon altri antibiotici, una certa attività, spe-cie se protetto da inibitori che bloccanol’azione di enzimi differenti dalla Ndm;

attualmente l’aztreonam non è piùprodotto in Italia e alcuni ospedali lo com-prano in India, con relative istruzioni inlingua straniera oppure lo chiedono diret-tamente alle singole farmacie –:

se il Governo sia a conoscenza di talesituazione e se non ritenga opportuno in-vestire lo stabilimento chimico farmaceu-

tico militare per la produzione di questivecchi antibiotici che possono essere unaparte importante dell’armamentario tera-peutico, poiché, oltre alle misure di con-trollo delle infezioni e all’adeguatezza deglistrumenti diagnostici, vi è anche la neces-sità di antibiotici adeguati. (4-03726)

GEMMATO. — Al Ministro della salute,al Ministro del lavoro e delle politiche so-ciali. — Per sapere – premesso che:

in data 8 dicembre 2018, nell’ambitodell’esame del disegno di legge « Bilancio diprevisione dello Stato per l’anno finanzia-rio 2019 e bilancio pluriennale per il trien-nio 2019-2021 » il Governo pro temporeaccolse come raccomandazione l’ordine delgiorno 9/01334-AR/222;

il dispositivo dell’atto di indirizzo im-pegnava il Governo, nel rispetto dei vincolidi finanza pubblica, a valutare l’opportu-nità di stanziare le risorse necessarie per ilmiglioramento delle condizioni di vita e perl’inserimento scolastico, sociale e lavorativodelle persone con disturbi dello spettroautistico, nonché per la ricerca di settore eper la sperimentazione presso strutture ter-ritoriali di adeguate terapie che possanofavorire l’adozione di tutti gli interventipsicopedagogici basati sulla analisi del com-portamento applicata (Applied behaviourAnalysis, ABA) espressamente raccoman-data dall’Istituto superiore di sanità nellesue linee guida, in particolar modo incre-mentando il fondo per la cura dei soggetticon disturbo dello spettro autistico, di cuiall’articolo 1, comma 401, della legge 28dicembre 2015, n. 208, istituito nello statodi previsione del Ministero della salute –:

se e quali iniziative siano state adot-tate o si intendano adottare al fine di darseguito agli indirizzi politici contenuti nel-l’atto citato in premessa. (4-03730)

* * *

Atti Parlamentari — 8477 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazione a risposta orale:

COVOLO. — Al Ministro dello sviluppoeconomico. — Per sapere – premesso che:

la vendita delle reti gas di proprietàpubblica rappresenta un tema di primariaimportanza nell’attuale panorama delle gared’ambito per l’affidamento del servizio didistribuzione del gas. Tali reti rientranoinfatti nel cosiddetto patrimonio indispo-nibile di cui all’articolo 826 del codice civilee, per questo, tali beni « non possono esseresottratti alla loro destinazione, se non neimodi stabiliti dalle leggi che li riguardano ».Questa previsione normativa non impedi-sce quindi che le reti possano essere og-getto di negozi giuridici (tra i quali lacompravendita), ma vieta solo di sottrarlialla funzione pubblica a cui sono destinati;

ad oggi però i soggetti preposti nonriconoscono la possibilità di cessioni dellereti pubbliche al valore industriale residuo(Vir) nella gara d’ambito, anzi in rispostaad una Frequently Asked Questions (FAQ)posta da Anci Lombardia, il Ministero dellosviluppo economico confermava l’interpre-tazione secondo cui la cessione da partedell’ente locale dovesse avvenire a valori diRegolatory Asset Base (RAB). Tale posizioneè stata ampiamente contestata in quanto adetta dei comuni determina una disparitàdi trattamento non giustificata dal carat-tere pubblico del soggetto alienante;

nella maggior parte dei casi lo scosta-mento tra valore di rimborso (Vir) e valoredei cespiti ai fini regolatori (Rab) supera dimolto la percentuale fissata dall’articolo 16del decreto-legge n. 145 del 2013 conver-tito, con modificazioni, dalla legge n. 9 del2014, quale soglia oltre la quale scatta laverifica della documentazione sul rimborsoal gestore uscente da parte dell’Arera (10per cento). Ciò provoca diversi ritardi acausa della copiosa documentazione tec-nica da visionare e delle richieste integra-tive da parte dell’Autorità. Inoltre, molteRab comunali, sono « depresse » o stabilited’ufficio e si crea quindi il problema del-

l’incertezza del valore che dà luogo al ri-conoscimento tariffario dell’Autorità;

di fatto, il Ministero ha scelto di com-parare due grandezze disomogenee difficil-mente confrontabili che, evidentemente, ri-sentono della situazione estremamente dif-forme ante-riforma con molte reti comu-nali non rivalutate. Ciò avveniva anche acausa della base di calcolo degli oneri co-munali che non si basava, come nelle gare,sul capitale investito netto riconosciuto afini tariffari, ma prevedeva la correspon-sione di una percentuale del Vrd/Vrt. Inquesto senso occorre un maggiore dialogotra Arera e comuni, che hanno obblighinuovi di contabilizzazione del valore patri-moniale dei cespiti inerenti alle reti e agliimpianti del gas solo a partire dall’attua-zione del decreto legislativo n. 118 del2011 –:

se e quali iniziative di competenza,anche normative, intenda adottare per ri-solvere il problema della corretta valoriz-zazione delle reti di proprietà pubblica aifini della possibile vendita e per semplifi-care le procedure inerenti alle verifiche suldifferenziale fra Vir e Rab superiore al 10per cento affinché l’esigenza di maggiortutela degli utenti e il relativo onere eco-nomico non gravino su un’unica categoriadi alienanti delle reti rappresentata daicomuni. (3-01001)

Interrogazioni a risposta immediata inCommissione:

X Commissione:

NARDI, BENAMATI, BONOMO, LA-CARRA, GAVINO MANCA, ZARDINI e BU-RATTI. — Al Ministro dello sviluppo eco-nomico. — Per sapere – premesso che:

Sanac è una azienda che opera nelcampo della lavorazione di refrattari dal1939;

Sanac, leader in Italia nel settore concirca il 35 per cento del mercato nazionale,è presente nel nostro Paese con quattrostabilimenti produttivi: Gattinara, Groga-stu, Massa e Vado Ligure dove sono impie-

Atti Parlamentari — 8478 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

gati complessivamente circa 350 dipendenticon un fatturato annuo di 150 milioni dieuro;

in particolare lo stabilimento di Massa,che occupa ad oggi circa 120 operai, èattivo nella produzione e nella assistenzatecnica di refrattari per il sistema di spil-laggio denominato « a cassetto » per siviera(sistema brevettato e progettato nello stessostabilimento);

Sanac è in amministrazione control-lata dal 2015 e ha risentito negli ultimi annidelle difficoltà giudiziarie e produttive diIlva, il gruppo industriale da cui proven-gono il 75 per cento delle commesse diSanac;

nel mese di dicembre 2018 il gruppoIlva è stato ceduto alla multinazionale del-l’acciaio Arcelor Mittal;

Arcelor Mittal ha manifestato la vo-lontà di acquisire alcune società monocom-mittenti di Ilva tra cui Sanac ma il 30settembre 2019 è scaduta la proroga dellafidejussione di Arcelor Mittal per la possi-bile acquisizione di Sanac senza che latrattativa abbia avuto esito positivo;

il 3 settembre 2019 Sanac ha comu-nicato ai Ministeri del lavoro e delle poli-tiche sociali e dello sviluppo economico chedal 1° ottobre 2019 sarà attivata la cassaintegrazione straordinaria per tutti lavora-tori dell’azienda;

il 5 settembre è entrato in vigore ildecreto-legge n. 101 del 2019 che ha ripri-stinato la norma (precedentemente sop-pressa dal « Decreto Crescita ») secondo laquale gli interventi realizzati da ArcelorMittal « in osservanza delle disposizioni con-tenute nel Piano Ambientale » non possonodar luogo a responsabilità penale. Si trattadi una norma che la stessa multinazionaledell’acciaio considerava necessaria per po-ter continuare ad investire nel nostro Pa-ese;

il 13 settembre i lavoratori, i sindacatie le istituzioni territoriali si sono riunitipresso il tavolo istituzionale permanenteistituito dalla provincia di Massa Carrara:tutti i componenti hanno espresso forte

preoccupazione e amarezza per il quadrodeterminatosi in queste ultime settimaneed hanno auspicato l’apertura immediatadi un tavolo di confronto governativo alfine di evitare la liquidazione di Sanac eper mantenere i livelli occupazionali delsito produttivo –:

quali iniziative urgenti il Ministro in-terrogato intenda assumere, per quanto dicompetenza, al fine di scongiurare la liqui-dazione del gruppo Sanac e mantenere gliattuali livelli occupazionali e quando verràconvocato il tavolo di concertazione gover-nativo richiesto dalle parti sociali.

(5-02810)

PIASTRA, ANDREUZZA, CAVANDOLI,CESTARI, GOLINELLI, MORRONE, MU-RELLI, RAFFAELLI, TOMASI, TOMBO-LATO, TONELLI, VINCI e ZOFFILI. — AlMinistro dello sviluppo economico. — Persapere – premesso che:

l’olandese Shell e le francesi Total edEdison, così come altre società internazio-nali, e l’italiana Eni hanno stanziato ingentiinvestimenti per l’estrazione di gas nel mareAdriatico;

come annunciato dal presidente Contedurante l’insediamento della nuova squa-dra di Governo, è intenzione del Governobloccare tutte le concessioni estrattive;

come evidenziato dalla Roca, associa-zione ravennate dei contrattisti che ope-rano nell’estrazione marittima degli idro-carburi, tale divieto porterà queste grandiaziende che operano nel settore dell’ener-gia ad avviare opere di trivellazione in altriPaesi come la Grecia, sfruttando il giaci-mento di metano che si estende anche al disotto delle nostre acque territoriali;

negli anni Novanta il settore estrattivooccupava, solo a Ravenna, oltre diecimilapersone. Oggi ne impiega a malapena tre-mila, cui ne vanno aggiunte altrettante nel-l’indotto, con una previsione di riduzionedi oltre duemila unità qualora il Governonon cambiasse la sua politica in materiaestrattiva;

Atti Parlamentari — 8479 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

lentamente, dopo la perdita del know-how e delle professionalità nel settore dellaricerca nucleare, della chimica di base,delle biotecnologie in cui l’Italia era leadernegli anni passati si cederanno anche perl’attività estrattiva le nostre maestranze e lecompetenze tecnologiche all’estero dove leimprese italiane potranno ancora lavorare;

questa politica dei « no » da parte delMinistero dello sviluppo economico ha in-direttamente portato anche all’annunciatoaumento, dal mese di ottobre 2019, del 3,9per cento delle tariffe del gas che ancorauna volta graverà sui consumatori italiani,già tartassati dalle più alte bollette d’Eu-ropa e secondi solo agli svedesi;

l’aumento del costo finale del gas comespiegato dall’Authority è dovuto al rincarodella materia prima, causato dalla ridu-zione di produzione nei Paesi Bassi e alladipendenza energetica italiana dall’impor-tazione dall’Olanda –:

se e quali iniziative di competenza ilMinistro interrogato intenda adottare a sup-porto delle aziende italiane che operanonel settore degli idrocarburi e a tutela deiconsumatori italiani, « vessati » ancora unavolta dai rincari delle materie prime e dallanostra dipendenza energetica da altri Pa-esi, considerato che il persistere in questapolitica, per gli interroganti suicida, di di-vieto di attività estrattive – come denun-ciato dalle imprese di Ravenna – finirà colfavorire gli altri Paesi europei a discapitodelle nostre aziende. (5-02811)

BARELLI, FIORINI, POLIDORI, BEN-DINELLI, CARRARA e SQUERI. — Al Mi-nistro dello sviluppo economico. — Per sa-pere – premesso che:

il decreto-legge « salva imprese » n. 101del 2019 contiene norme per le vertenze exIlva e Whirlpool, nonché per le crisi azien-dali in Sicilia e in Sardegna e per i rider,ma non affronta le numerose problemati-che industriali che la crisi del Governo protempore dell’agosto 2019 appare aver ag-gravato;

i tavoli di crisi aperti al Ministerodello sviluppo economico sono, secondo la

stampa, un numero variabile tra 156 e 160,i lavoratori coinvolti oltre 240 mila, le oredi cassa integrazione autorizzate a giugno2019 erano 27,6 milioni, aumentate del42,6 per cento sul 2018; risultano in cre-scita addirittura del 99,8 per cento le ore dicassa integrazione straordinaria e del 451,7per cento quelle in deroga;

interrogato a fine luglio per conoscereil numero dei tavoli di crisi in essere, ilGoverno pro tempore aveva risposto di nonessere in grado di costruirne il numero,riferendo che le sole convocazioni dellevertenze effettuate al Ministero dello svi-luppo economico tra giugno e luglio 2019sono state 33, cui si devono aggiungere itavoli tenutisi presso il Ministero del lavoroe delle politiche sociali;

da Whirlpool, da Bekaert a Embraco,a La Perla e ora di nuovo Pernigotti, il caosdella crisi ha lasciato irrisolte centinaia diemergenze industriali. Nessuna schiarita suAlitalia, che non è un tavolo di crisi ma èseguita dal Ministero dello sviluppo econo-mico;

particolare preoccupazione desta il set-tore dell’automotive, che fino al 2017 go-deva di buona salute: secondo i dati pub-blicati da vari organi di stampa il 3 gennaio2019, nel corso del 2018 la produzione diautomobili delle fabbriche italiane dellaFca ha subito una flessione del 10,4 ri-spetto al 2017. Ad agosto 2019 i dati sulleimmatricolazioni, che in Italia hanno se-gnato una lieve contrazione dello 0,1 percento rispetto allo stesso mese del 2018,evidenziano per il gruppo Fca un tracollodel 19,37 con una perdita di oltre 5 punti(ora al 22,26 per cento). Si tratta del mi-nimo storico;

con riferimento alla situazione di Fcal’impegno del precedente Governo, oltreagli strumenti di sostegno del reddito deilavoratori, è consistito in una generica pro-messa « di sostenere l’intera filiera e ga-rantire il passaggio a produzioni semprepiù ecologiche »;

con gli incentivi della cosiddetta « leggeSabatini » e del « Superammortamento », siera registrato un vero boom nell’acquisto di

Atti Parlamentari — 8480 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

veicoli commerciali e di autocarri, ma an-che forti incrementi di immatricolazionirelative ad auto acquistate dalle imprese;

quali iniziative il Governo ritenga op-portuno adottare rispetto alle problemati-che esposte in premessa e con quali tem-pistiche, in particolare per il rilancio delsettore automorive. (5-02812)

Interrogazione a risposta scritta:

CECCHETTI. — Al Ministro dello svi-luppo economico, al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere – pre-messo che:

la società Cnh Industrial ha comuni-cato che procederà alla ristrutturazionedello stabilimento di San Mauro Torinese ealla chiusura della sede di Pregnana Mila-nese entro giugno 2020;

il responsabile delle relazioni indu-striali della società ha spiegato che per lasede milanese saranno coinvolti circa 150lavoratori e complessivamente – per tuttele sedi – gli esuberi sono di 260 lavoratori;

la società, che produce nella sede mi-lanese motori marini e gruppi elettrogenicon attività di packaging, ha stabilito unpiano di riconversione che prevede il rias-sorbimento solo di due terzi dei lavoratori;

inoltre, le attività produttive sarannotrasferite, a partire dal 2020, a Torino –per completarsi nel 2021 con la logistica –senza lasciare nessuna attività, quindi, aPregnana Milanese;

appare evidente il forte impatto ne-gativo sull’occupazione del territorio mila-nese, oltre alle criticità che deriveranno suilavoratori dell’indotto;

saranno, dunque, coinvolte centinaiadi famiglie e la società non ha fornito,ancora, sufficienti garanzie circa le formedi ricollocazione interna o esterna –:

se e quali iniziative di competenza ilGoverno intenda adottare per promuoveremisure volte a garantire gli attuali livellioccupazionali, avviando anche un con-fronto con l’azienda per rivedere, in chiave

costruttiva, il piano industriale, ovverosiaogni utile strumento per favorire il reinse-rimento lavorativo e l’avvio di misure disostegno sociale, ricevendo eventualmente,dalla citata società, garanzie sulla ricollo-cazione interna o esterna di tutti i lavoratori.

(4-03724)

Apposizione di una firma ad unamozione.

La mozione Noja e altri n. 1-00243,pubblicata nell’allegato B ai resoconti dellaseduta del 24 settembre 2019, deve inten-dersi sottoscritta anche dal deputato Penna.

Apposizione di firme ad interrogazioni.

L’interrogazione a risposta scritta Lo-vecchio e Grippa n. 4-03650, pubblicatanell’allegato B ai resoconti della seduta del25 settembre 2019, deve intendersi sotto-scritta anche dal deputato Faro.

L’interrogazione a risposta scritta Ferroe Prisco n. 4-03660, pubblicata nell’alle-gato B ai resoconti della seduta del 27settembre 2019, deve intendersi sottoscrittaanche dai deputati: Deidda e Donzelli.

L’interrogazione a risposta in commis-sione Vianello e Grippa n. 5-02778, pub-blicata nell’allegato B ai resoconti dellaseduta del 30 settembre 2019, deve inten-dersi sottoscritta anche dalla deputata Sarli.

L’interrogazione a risposta immediatain assemblea Zangrillo e altri n. 3-00992,pubblicata nell’allegato B ai resoconti dellaseduta del 1° ottobre 2019, deve intendersisottoscritta anche dal deputato Fatuzzo.

Pubblicazione di un testo riformulato.

Si pubblica il testo riformulato dellainterrogazione a risposta scritta DelmastroDelle Vedove n. 4-03711, già pubblicata nel-

Atti Parlamentari — 8481 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

l’allegato B ai resoconti della seduta n. 230del 1° ottobre 2019.

DELMASTRO DELLE VEDOVE. – AlMinistro dell’interno. – Per sapere – pre-messo che:

il decreto legislativo n. 334 del 2000prevedeva concorsi straordinari per gli anni2001, 2002, 2003, 2004 e 2005, in favoredegli ispettori della polizia di Stato ex leggen. 121 del 1981 cosiddetti ante riordino dicui al decreto legislativo n. 197 del 1995,per l’accesso al ruolo direttivo speciale dellapolizia di Stato;

il dipartimento della pubblica sicu-rezza non ha mai bandito detti concorsi equella che appare all’interrogante una de-liberata omissione ha creato ingente dannoa questo personale della polizia di Stato,già fortemente danneggiato dalla retroces-sione con il riordino del 1995 (decretolegislativo n. 197 del 1995), nonostante ilruolo rappresenti la spina dorsale dellapolizia: si tratta infatti, di comandanti direparto, di responsabili delle sezioni dipolizia giudiziaria presso procure, di re-sponsabili di sezioni delle squadre mobili odelle Digos nelle varie questure, di sezionidi polizia scientifica, Polfer, polizia postale,e altri;

carabinieri, Guardia di finanza, poli-zia penitenziaria, Esercito e Marina die-dero sistematicamente luogo a detti con-corsi per ufficiali del ruolo speciale e, diconseguenza, i sottufficiali che erano sot-tordinati funzionalmente, gerarchicamenteed economicamente ai predetti ispettori exlegge n. 121 del 1981, dapprima diventa-rono ope legis loro omologhi (decreto legi-slativo n. 197 del 1995), poi transitarononei rispettivi ruoli speciali degli ufficiali edora – con il riordino decreti legislativin. 94 del 2017 e n. 95 del 2017 – sono statiope legis tutti dirigenzializzati e quindi sonodiventati ufficiali superiori;

solo grazie alla vittoriosa sentenza peruna class action degli interessati innanzi alTar del Lazio del 2 febbraio 2016 n. 01439/2016, dopo ben 17 anni di mancata appli-cazione della legge, l’amministrazione della

polizia di Stato ha concorso a redigere ildecreto legislativo n. 126 del 2018 che haprevisto nelle norme transitorie del decretolegislativo n. 95 del 2017 un concorso percoprire i posti del ruolo direttivo specialeper le annualità 2001, 2002, 2003, 2004 e2005 in un nuovo e diverso ruolo, denomi-nato ad esaurimento, con sviluppo infe-riore a quello previsto per il R.D.S. con-temporaneamente abrogato;

con tale operazione, l’amministra-zione dell’interno non solo non ha tenutofede alla più volte annunciata volontà diristorare parzialmente dopo 17 anni l’irre-parabile danno causato a tali investigatori,ma, cinicamente, ha dimostrato un’avver-sione nei loro confronti affossando ulte-riormente verso il basso i vincitori delconcorso;

in forza del decreto-legge 4 ottobre2018, n. 113 – cosiddetto decreto sicurezza– convertito dalla legge n. 132 del 1° di-cembre 2018, è prevista l’adozione di prov-vedimenti normativi recanti disposizioni in-tegrative in materia di revisione dei ruolidel personale delle forze di polizia nonchécorrettive del decreto legislativo 29 maggio2017, n. 95;

si tratta di personale enormementedanneggiato, a ridosso dei raggiunti limitidi età per la collocazione in pensione e conun’anzianità di servizio effettivo ricom-presa tra i 35 e i 40 anni, tenuto ancheconto dei profili di rilevante e non mani-festamente infondata questione di legitti-mità costituzionale del citato articolo 2,sollevati innanzi alla Corte costituzionaledal Tar Abruzzo con l’ordinanza 19 dicem-bre 2018, n. 104 del 2019 Reg. Prov. Coll –:

se si intendano adottare iniziative perattribuire la qualifica di commissario capoall’esito di ciascuno dei cinque cicli (an-nualità 2001/2005) per i vincitori del 1°concorso per commissari del ruolo diret-tivo ad esaurimento e riconoscere e attri-buire agli stessi la qualifica di vice questorecon decorrenza dal giorno precedente alcollocamento in quiescenza. (4-03711)

Atti Parlamentari — 8482 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

Ritiro di documenti delSindacato Ispettivo.

I seguenti documenti sono stati ritiratidai presentatori:

interrogazione a risposta in Commis-sione Fragomeli n. 5-01781 del 28 marzo2019;

interrogazione a risposta scritta Cu-nial n. 4-03466 del 31 luglio 2019;

interrogazione a risposta scritta Ga-briele Lorenzoni n. 4-03554 del 9 settem-bre 2019;

interrogazione a risposta in Commis-sione Nardi n. 5-02779 del 30 settembre2019;

interrogazione a risposta immediatain assemblea Fassina n. 3-00997 del 1°ottobre 2019;

interrogazione a risposta in Commis-sione Bologna n. 5-02785 del 1° ottobre2019;

ERRATA CORRIGE

Nell’allegato B ai resoconti della sedutadel 7 maggio 2019 si intendono soppresse lerighe alla pagina 6260, seconda colonna,dalla riga quarantesima alla riga quaran-taduesima.

Risoluzione in commissione Centemeroe altri n. 7-00316 pubblicata nell’AllegatoB ai resoconti della Seduta n. 226 del 24settembre 2019. Alla pagina 8217, primacolonna, alla riga ventiseiesima, deve leg-gersi: « n. 79/2019 – ha recepito le statui-zioni della », e non come stampato.

Atti Parlamentari — 8483 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 2 OTTOBRE 2019

PAGINA BIANCA

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*18ALB0076540**18ALB0076540*