23 Corso TSSA - comportamento con ferite, emorragie, lesioni da caldo e da freddo

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Ferite, emorragie, lesioni da caldo e da freddo

Ver 0.1

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Obiettivi

Parleremo di:

• Ferite• Emorragie• Lesioni da caldo e da freddo

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La pelle è un organo vivo, impermeabile e protettivo.

Nella cute distinguiamo due strati:

•EPIDERMIDE: è lo strato più esterno che funge da

protezione;

•DERMA: è lo strado più profondo, ricco di vasi, ghiandole

e nervi.

Al di sotto del derma si trova il CONNETTIVOSOTTOCUANEO che ha funzione isolante e riserva dienergia.

La pelle

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FeriteLa ferita è una discontinuità della pelle

TIPI DI FERITE:

•abrasioni (es. rasoio)Lesioni superficiali da corpo tagliente

•escoriazioni (es. ghiaia)Lesioni superficiali da corpo ruvido

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• da punta

• da taglio

• da arma da fuoco

• avulsione

• lacere (es. gancio) causa oggetto non tagliente,che strappa la cute

• lacere-contuse causa oggetto non tagliente, chestrappa la cute e i vasi sanguigni

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Ferite: classificazione

• SEMPLICI:superficiali

• GRAVI:profondeestesecontenenti corpi estranei

Sempre gravi: lesioni che interessano viso,orifizi, torace, addome.

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Ferite: segni e sintomi

• Dolore.

• Impotenza funzionale.

• Sanguinamento più o meno copioso.

• Tumefazione, edema, raccolta ematica.

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Ferite: valutazione del soccorritore

• Sede della ferita.

• Estensione.

• Profondità.

• Presenza di corpi estranei.

• Altre lesioni associate (frattura,

compressione di un nervo ecc.)

• Altre malattie (diabete, ipertensione ecc.).

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Ferite semplici: soccorso

• Lavare la ferita con abbondante soluzione

fisiologica, usare garze sterili procedendo dai

bordi della ferita verso l’esterno.

• Disinfettare la ferita con acqua ossigenata

(leggero potere emostatico).

• Passare disinfettante sui bordi della ferita.

• Coprire la ferita.

• NON FARE: usare cotone, pomate, alcool.

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Ferite gravi: soccorso

• Coprire con garze o telo sterili.

• Tamponare emorragie.

• NON estrarre corpi estranei.

• NON disinfettare.

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Ferite: complicazioni

• Emorragie

• Rischio di shock (per emorragie importanti).

• Infezioni (possibile infezione tetanica).

• Lesioni agli organi interni.

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Emorragia

Fuoriuscita di sangue da uno o più vasi sanguigni.

In base al vaso lacerato classifichiamo le emorragie in:

•arteriose•venose•capillari•miste

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Emorragie: classificazione

In base alla sede di sanguinamento:

ESTERNE: vediamo sia la ferita che la

fuoriuscita di sangue.

ESTERIORIZZATE: vediamo il sangue ma non

la ferita.

INTERNE: non vediamo né la ferita né la

fuoriuscita di sangue.

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Emorragie: gravità

Volume di sangue perso. Grave:•Adulto: 1000 ml•Bambino: 500 ml•Lattante: 150 ml

Tempo di uscita del sangue

Stato generale della persona

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Emorragie: consigli generali

Mantenere calmo il ferito.

Il freddo è un vasocostrittore.

Emorragie parte alte del corpo trasporto: posizione semi-seduta.

Emorragie parte bassa del corpo trasporto: posizione antishock.

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Emorragie esterne: soccorso

Azioni da seguire sono, nell’ordine:

•autoprotezione

•compressione diretta con sollevamento dell’arto

•fasciatura compressiva

•compressione a distanza

• (((laccio emostatico )))

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Autoprotezione

Evitare il contatto con il sangue!

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Compressione diretta

• Mettere sulla ferita un tampone ottenuto

ripiegando più garze sterili.

• Premere con forza sulla ferita.

• Sovrapporre altre garze se le prime si sporcano,

quelle a contatto con la ferita NON devono

essere rimosse.

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Fasciatura compressiva

• Effettuare una fasciatura attorno al pacchettodi garze con una benda autoretraente.

• Fasciature NON troppo stretta, il polso deveessere rilevabile a valle della fasciatura.

• Le estremità devono essere rosee e calde.

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Fasciatura compressiva

Garza � Fissare � Tampone �Fasciatura � Nodo

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Compressione a distanza

Agisco fra la FERITA e il CUORE, dove c’èun’arteria superficiale direttamente sopra unosso.NON blocca l’afflusso totale di sangue alla zonama ne riduce la portata.

Manovra non più in uso per la popolazione laica da Luglio 2014.Per il soccorritore specializzato può essere utili conoscere questi punti.

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Laccio emostatico

• MISURA ESTREMA !!!

• Rischio di necrosi dei tessuti.

• Usare se il resto non ha funzionato e c’èpericolo di vita! Usare anche se devo lasciarsola la persona!

• SOLO su braccio e coscia.

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Emorragie esteriorizzate

L’emorragia è interna, ma il sangue esce all’esterno da un orifizio naturale.

•Dal naso•Dall’orecchio•Dalla bocca•Dall’ano •Dalle vie urinarie

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DAL NASO (epistassi)

CAUSA: rottura di un piccolo vasonella mucosa nasale

Soccorso:• testa in avanti, comprimere narici• impacchi freddi su fronte e nuca• non soffiare il naso

se iperteso non tamponare

Emorragie esteriorizzate

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DAL NASO (rinorragia)

CAUSA: conseguenza di un trauma cranico o facciale

Soccorso:•non tamponare le cavità nasali, trauma!•È da considerarsi traumatizzato grave

Emorragie esteriorizzate

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DALL’ORECCHIO (otorragia)CAUSA: lieve ferita orecchio o perforazionetimpano o trauma cranico (può esserassociato a rinorragia)

Soccorso:•non bloccare il sangue, non introdurre alcuntipo di tampone;•è da considerarsi traumatizzato grave

Emorragie esteriorizzate

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DALLA BOCCA

EmoftoeSangue proveniente dalla bocca/gola

Soccorso:• tenere in bocca un cubetto di ghiaccio• compressione locale con un tampone di

garza sterile imbevuto di acqua ossigenata• posizione laterale di sicurezza.

Emorragie esteriorizzate

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DALLA BOCCA

Emottisisangue proveniente dall'apparato respiratoriopuò comparire roseo e schiumoso.

Soccorso:• liberare le vie respiratorie;• porre del ghiaccio sul torace;• trasportare in posizione semi-seduta per

facilitare la respirazione.

Emorragie esteriorizzate

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DALLA BOCCA

EmatèmesiSangue proveniente dall'apparato digerenteemesso con il vomito.

Soccorso:•posizione laterale di sicurezza (non semi-seduta rischio di shock);•coprire il paziente;•consegnare un po’ di materiale vomitato alpronto soccorso.

Emorragie esteriorizzate

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DALL’ANO RettorragiaSangue rosso che compare a striature sullefeci. Proviene dall'ultimo tratto dell'intestino,provocato da polipo rettale, ragadi, rottura diemorroidi.MelenaSangue scuro proveniente da parti alte deltubo digerente; compare digerito haconsistenza e colore di fondi di caffè, odorefetido.

Emorragie esteriorizzate

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DALL’ANO Rettorragia e melena

Sintomi (come emorragia interna)•compaiono a distanza;•debolezza•pallore, sudorazione•polso piccolo e frequente

Soccorso:Posizione anti-shock

Emorragie esteriorizzate

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DALL’APPARATO URINARIO

EmaturiaSangue emesso con le urine. Può essere diorigine traumatica o patologica. Può esserciematuria invisibile a occhio nudo(microematuria)Soccorso:•posizione anti-shock solo se non vi è trauma;•applicare ghiaccio sul basso addome•prevenzione dello shock.

Emorragie esteriorizzate

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DALL’APPARATO GENITALE FEMMINILE

MetrorragiaIl sangue compare all’esterno dalla vagina al difuori del periodo mestruale.Può trattarsi di un polipo, fibroma, aborto,violenza sessuale, ecc.

Soccorso:•Sollevare gli arti inferiori•NON fare uso di tamponi interni•tamponamento esterno

Emorragie esteriorizzate

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Con l’emorragia è interna, il sangue rimane all’interno del corpo e non si vede fuoriuscire.

È importante la dinamica dell’infortunio.

Le emorragie interne possono essere:

•SEMPLICI

•GRAVI

Emorragie interne

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SEMPLICI

Causa: in seguito ad una contusione,il sangue esce dai capillari rimanendo sottopelle (livido-ematoma)

Soccorso:• applicazione di ghiaccio durante il

trasporto;• impacchi caldi nei giorni successivi.

Emorragie interne

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GRAVICausa: trauma o malattia.NON si vede il sangue valutare segni e sintomi

Segni e sintomi:•polso piccolo e frequente;•respiro superficiale e affannoso;•irrequietezza, ansietà, torpore, debolezza;•cute pallida e fredda;•sudorazione abbondante;•sete intensa;•vomito.

Emorragie interne

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Il soccorritore non potendo arrestare

un’emorragia interna si limiterà a:

•valutare segni e sintomi;

•impedire che sopraggiunga lo stato di shock;

•evitare posizione antishock in caso di trauma;

•coprire la persona;

•sostegno psicologico.

Emorragie interne: soccorso

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Lesioni locali da caldo

Ustione è una lesione della pelle prodotta da vari agenti fisici e chimici.

In base all’origine possiamo avere:

•ustioni termiche•ustioni da radiazioni•ustioni elettriche •ustioni chimiche o causticazioni

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La gravità dell’ustione va valutata secondo dueparametri: profondità e estensione.

La PROFONDITA’ condiziona il grado di gravitàdell’ustione;

L’ESTENSIONE della zona ustionata condiziona lagravità delle condizioni generali del paziente.

Lesioni locali da caldo

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Profondità

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Estensione

Per valutare l’estensione utilizziamo laREGOLA DEL 9 (regola di Wallace).

Sono gravi:

•ustioni superiori al 30% nell’adulto;•ustioni superiori al 20% nel bambino.

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La regola del 9

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Altri fattori di gravità - ustioneA parità di profondità ed estensione vi sono altri

fattori che ne determinano la gravità:

•agente causale;

•età del soggetto (più a rischio bambini e anziani);

•malattie preesistenti (diabete, patologie

cardiache ecc.);

•indumenti indossati (fibre sintetiche trattengono

il calore);

•regioni del corpo (volto, collo, orifizi naturali,

mani, articolazioni).

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Complicazioni delle ustioni

• Infezioni

• Shock

• Blocco renale

• Cicatrici

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Ustioni: soccorsoUstioni di I grado:• acqua corrente ma non ghiacciata.

Ustioni di II grado (piccole):• raffreddare con acqua;• togliere anelli, braccialetti presenti in zona;• non bucare bolle;• se si rompono bolle medicare come ferita.

Ustioni di II grado (grandi):• raffreddare con acqua fresca• coprire con garza sterile e proteggere con telo

sterile;• dar da bere acqua e sale se cosciente;• posizione antishock.

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Ustioni gravi: soccorso

Esempio: ustioni da fuoco, da liquido caldo,elettrica, da prodotti chimici.

• togliere fonte di calore;• raffreddare zona ustionata;• coprire con garza/telo sterile;• dare da bere acqua e sale se cosciente;• posizione antishock;• controllare le funzioni vitali.

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Lesioni locali causate da freddo

Congelamento

Lesione locale che interessa una o più parti delcorpo in seguito all'azione del freddo sulla cutee i tessuti sottostanti.

Colpisce maggiormente le parti esposte comenaso, mani, piedi e orecchie.

Il freddo determina una vaso costrizione perevitare la dispersione di calore.

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Congelamento

Segni e sintomi

Congelamenti superficiali

-Sensazione di torpore della parte interessata

-Formicolio e dolore-Insensibilità

Congelamenti profondi

-Assenza di dolore-Gonfiore-Rigidità-Flittene-Necrosi del tessuto

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Esistono tre gradi di congelamento

Congelamento di 1° grado

La cute appare arrossata poi biancastra.

La zona interessata diventa insensibile edolente.

Lesioni locali causate da freddo

Congelamento

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Congelamento di 2° grado

La cute appare bianca, irrigidita, senza elasticità.

Possibile formazione di bolle (flittene) o cristallisottocutanei.

Lesioni locali causate da freddo

Congelamento

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Congelamento di 3° grado

La cute diventa di colore bianco con chiazzegrigiastre.

È molto rigida, i tessuti se piegati possonospezzarsi, vi è la necrosi dei tessuti.

In questo stadio non c’è dolore in quanto leterminazioni nervose sono danneggiateirreversibilmente.

Lesioni locali causate da freddo

Congelamento

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• Slacciare gli indumenti costrittivi• Riscaldare tutto il corpo con coperte• Somministrare bevande calde e molto

zuccherate• NON somministrare alcoolici• NON far camminare infortunato con piedi

congelati• NON frizionare la zona lesa• NON riscaldare violentemente il soggetto• NON bucare eventuali flittene

Lesioni locali causate da freddo

Congelamento: soccorso

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Bibliografia

• TOSS RICCI A. Lezioni di primo soccorso. Direttive di insegnamento ad uso dei monitori e dei capomonitori della Croce Rossa Italiana, Bologna 2013.

• CENTRO DI FORMAZIONE CRI TERME EUGANEE Trasporto sanitario e soccorso in ambulanza, Terme Euganee 2014.

• Slides Croce Rossa Italiana -Comitato Provinciale Trento

• La scienza della vita. Primo soccorso. Franco Lucisano Editore 2010.

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