2018 Triduo dei Morti 2019 - confraternitebergamo.it
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2018
Triduo dei Morti 2019
A partire dal testo di Luca 1,26-38, proposto dal nostro vescovo mons. Francesco Beschi per l’Anno Pastorale 2018-2019, viviamo le ore di Adorazione Eucaristica del TRIDUO dei MORTI lasciandoci istruire dal testo proposto
Tre giorni, tre ore di adorazione eucaristica.
Nella luce di Cristo morto, sepolto, risorto che illumina la nostra morte, sepoltura e risurrezione, proviamo a leggere, meditare e pregare davanti a Gesù vivo, Pane di vita, il testo della sua Annunciazione a Maria Vergine Immacolata.
Ogni adorazione è articolata in quattro momenti e ogni momento è così strutturato: *Lettura **Commento ***SILENZIO ****Responsorio *****Canto
A ricordo di Carminati Riccardo di Romano di Lombardia presidente emerito delle Confraternite (+ marzo 2018)
“Uno sguardo che genera” Icona evangelica dell’Anno pastorale 2018/2019
Luca 1,26-38
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in
una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine,
promessa sposa di un uomo della casa di Davide,
chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il
Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si
domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le
disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia
presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e
lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio
dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide
suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e
il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non
conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo
scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza
dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e
chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua
parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e
questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:
nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi,
sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai
detto». E l'angelo partì da lei.
Canto all’esposizione
In quell’Ostia consacrata, * sei presente o Gesù mio
Vero uomo e vero Dio * nostro amabil Salvator.
Vero uomo e vero Dio * nostro amabil Salvator.
Da Te spero, o Gesù caro, * perché sei bontà infinita,
il tuo aiuto in questa vita e * l’eterna gloria in ciel.
il tuo aiuto in questa vita e * l’eterna gloria in ciel
O mio sommo unico Bene * dono a te tutto il mio cuore,
Tu l’accetta e per tuo amore * il mio prossimo amerò.
Tu l’accetta e per tuo amore * il mio prossimo amerò
Delle tante e tante colpe * il mio cuore o Dio si pente
e propone fermamente * di mai più, mai più peccar.
e propone fermamente * di mai più, mai più peccar.
Sia lodato e ringraziato ogni ora e ogni momento
Il Santissimo e Divinissimo Gran Sacramento Gloria…
Come era…
Cuore divino di Gesù
io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria
Madre Tua e della Chiesa
in unione al Sacrificio eucaristico
le preghiere e le azioni,
le gioie e le sofferenze di questo giorno:
in riparazione dei peccati
per la salvezza di tutti gli uomini
nella grazia dello Spirito santo
a gloria del divin Padre.
Altro Canto
Adoro Te devote (1264) di San Tommaso D’Aquino (1225 – 1274)
O Gesù, ti adoro, Ostia candida,
sotto un vel di pane nutri l’anima.
Solo in te il mio cuore si abbandonerà,
perché tutto è vano se contemplo te.
L’occhio, il tatto, il gusto non arriva a te,
ma la tua parola resta salda in me.
Figlio sei di Dio, nostra verità;
nulla di più vero, se ci parli tu.
Hai nascosto in croce la divinità,
sull’altare veli pur l’umanità:
Uomo-Dio la fede ti rivela a me,
come al buon ladrone dammi un giorno il ciel.
Anche se le piaghe non mi fai toccar,
grido con Tommaso: “Sei il mio Signor”;
cresca in me la fede, voglio in te sperar
pace trovi il cuore solo nel tuo amor.
Sei ricordo eterno che morì il Signor,
pane vivo, vita, tu diventi in me.
fa’ che la mia mente luce attinga in te
e della tua manna porti il gusto in sé.
Come il pellicano nutri noi di te;
dal peccato grido: “Lavami, Signor”.
Il suo sangue è fuoco, brucia il nostro error,
una sola stilla, tutti può salvar.
Ora guardo l’Ostia che ti cela a me,
ardo dalla sete di vedere te:
quando questa carne si dissolverà,
il tuo viso, luce, si disvelerà. Amen.
P R I M O G I O R N O
La casa di Davide La casa di Davide rimanda alla tribù di Giuda. Giuda ricevette
dal padre Giacobbe la promessa che dalle sue viscere sarebbe
venuto il leone di Giuda che è il Messia. Gesù viene nella carne
mortale, segnata dal peccato per essere il parente che pagando
di persona dona la libertà dal peccato e la salvezza eterna. Il
leone di Giuda viene come “l’agnello di Dio”. La forza viene
paradossalmente nella debolezza.
1. Per cinque mesi Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,23-25
Compiuti i giorni del suo servizio, (Zaccaria) tornò a casa. Dopo
quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta
per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il
Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia
vergogna tra gli uomini».
Nel matrimonio si generano i figli. I figli sono la speranza dei
genitori che muoiono. La famiglia è il luogo delle generazioni
che nascono e che muoiono. E’ il luogo del futuro per una vita
che sia più forte della morte.
Per una coppia sterile la vita diventa un dramma. Un amore
sponsale senza figlio, senza il segno dell’unità e del futuro è
motivo di domande e di tristezza. Così la vita di Zaccaria e di
Elisabetta, fatta di culto e di osservanza della legge, fatta di
una preghiera ripetuta tante volte: “Dio, donaci un figlio”, non
vede nessun risultato. Ormai Zaccaria ed Elisabetta sono
rassegnati perché vecchi. Ma cosa succede? Dentro la loro
tomba di vita, la loro preghiera viene esaudita. L’arcangelo
Gabriele nel tempio di Gerusalemme rivela a Zaccaria che
diventerà papà. A casa Zaccaria ed Elisabetta concepiscono un
bambino. Elisabetta si tiene nascosta cinque mesi, fino
all’arrivo di tua madre. In questo tempo Elisabetta, se prima
chiedeva a Dio un figlio, ora, nella sua gravidanza, loda Dio
perché il tempo della vergogna è passato ed è arrivato il tempo
della lode: anch’essa diventerà madre di un figlio.
La vita che nasce ha toccato la sua vita e quella di Zaccaria. La
speranza è un bambino.
Gesù, un bambino precede la tua venuta, è il tuo precursore.
Il bambino è il perché del matrimonio, della famiglia,
dell’impegno nella buona educazione, è il motore della società.
Ma nel tempo ai nati corrispondono i morti e i calcoli sembrano
negare un futuro diverso.
Ma cosa succede? Sta per nascere la novità della vita.
Giovanni è un bambino speciale che prepara la tua venuta.
Tu vieni a portare la vita più forte della morte perché vieni a
vincere il peccato.
S I L E N Z I O
Responsorio Zaccaria tornò a casa e dopo quei giorni Elisabetta concepì
Ecco che cosa ha fatto il Signore per Elisabetta Le ha tolto la vergogna di essere sterile
Ecco che cosa ha fatto il Signore per Elisabetta La sua vita non è più una triste tomba
Ecco che cosa ha fatto il Signore per Elisabetta
Canto * Dal Salmo 129 Dal profondo grido a te, o Signore:
ascolta la mia voce!
Le tue orecchie siano attente
alla voce della mia preghiera.
Spero nel Signore e aspetto sulla sua parola.
2. Nel sesto mese Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,26
Nel sesto mese,
Nel contesto della gravidanza di Elisabetta che aspetta già da
sei mesi Giovanni arriva l’annuncio della tua venuta.
Il tempo dell’attesa di Elisabetta mette al centro ogni grembo
dove i particolari della crescita di un bambino sono
determinanti. Il corpo è fatto di particolari che si formano
proprio nel grembo della madre durante il tempo della
gravidanza.
Il grembo è il contrario della tomba. Nel grembo il corpo di una
persona si forma, nella tomba si disfa. Nel grembo il corpo si
compone, nella tomba si decompone.
Il sesto mese mette al centro anche il numero sei che richiama il
racconto biblico della creazione dell’uomo al sesto giorno, così
rimanda anche al giorno della tua morte avvenuta nel sesto
giorno, il giorno della Parasceve,
Il tuo arrivare al sesto mese della gravidanza di Elisabetta
indica il tuo entrare nella storia degli uomini per rivelare loro il
senso della vita e aprirli alla salvezza.
Tu vieni per farti uomo in Maria, così da entrare un giorno da
morto nella tomba e lì disfare la morte e far entrare l’uomo nel
riposo e nella luce di Dio, il settimo e l’ottavo giorno.
S I L E N Z I O
Responsorio Nel sesto mese della gravidanza di Elisabetta.
L’arcangelo Gabriele fu mandato alla vergine Maria. Nel sesto giorno Dio creò l’uomo, maschio e femmina
Era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina, sesto giorno. Nel sesto mese della gravidanza di Elisabetta, Dio si fece uomo
in Maria.
Nato da donna, nato sotto la legge
Nel sesto giorno lo crocifissero tra due malfattori
Stavano presso la croce di Gesù sua madre con altre donne e
il discepolo amato Ecco tuo figlio. Ecco tua madre.
Era cosa molto buona Nel sesto giorno, all’ora nona, chinato il capo, consegnò lo
spirito
Stavano presso la croce di Gesù sua madre con altre donne e
il discepolo amato Nel giorno della Parasceve gli trafissero il cuore e lo
seppellirono
Il primo giorno dopo il sabato, risuscitò da morte.
Canto * Dal Salmo 129
Spero nel Signore, spera l’anima mia,
e aspetto sulla sua parola.
L’anima mia aspetta il Signore
più che le sentinelle il mattino.
Spero nel Signore e aspetto sulla sua parola.
3. L’angelo Gabriele fu mandato Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,26 L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea,
chiamata Nazaret, a una vergine,
Lo spirito beato Gabriele è angelo perché porta il vangelo,
perché parla di Te, Verbo di Dio, Figlio dell’Altissimo che nel sì
di Maria ti sei fatto l’uomo Gesù.
Gabriele è mandato da tuo Padre e senti come Luca si esprime:
“in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine”.
La missione è per la Galilea, la periferia. A Nazaret, in un
paese mai citato prima. A una vergine, cioè a una semplice
creatura, a una persona senza titoli di potere.
La tua incarnazione avviene dentro la normalità della vita,
dentro la vita che nasce e muore.
La tua incarnazione rivela che la vita nella sua normalità è la
vita. Per te ogni paese è importante perché in quel paese ci sono
delle persone, c’è il matrimonio, ci sono delle famiglie, c’è una
comunità, c’è la storia della vita, c’è il tuo progetto, c’è il regno
di Dio che vieni a portare.
S I L E N Z I O
Responsorio
L’angelo Gabriele fu mandato da Dio alla Galilea delle genti
Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce
L’angelo Gabriele fu mandato a da Dio a Nazaret
Cosa può mai venire di buono da Nazaret?
L’angelo è mandato da Dio a una vergine
La vergine si chiama Maria
Ma cosa può mai venire di buono da Nazaret?
Vieni e vedi
Canto * Dal Salmo 129
Sì, presso il Signore è l’amore,
e grande è il riscatto:
egli riscatta Israele
da tutte le sue colpe.
Spero nel Signore e aspetto sulla sua parola
4. Una promessa sposa Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,27
promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato
Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Con l’arcangelo Gabriele tu bussi alla porta della vergine
Maria, promessa sposa di Giuseppe, facente parte della casa di
Davide, discendente della tribù di Giuda, figlio di Giacobbe.
La cosa è da capire bene.
Bussi alla porta di una vergine, una donna illibata.
Bussi alla vita di una donna promessa sposa di Giuseppe. Bussi
alla porta di un fidanzamento.
Di un fidanzamento che avviene nella discendenza di Davide al
quale hai promesso che sul suo trono si sarebbe seduto il
Messia.
In una promessa di matrimonio si compie la promessa fatta a
Davide e ancor prima ad Abramo: in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra.
In Galilea si compie la promessa fatta ai Giudei, infatti la
promessa fatta a Israele è per tutti i popoli della terra.
Tu vieni in una storia particolare per salvare tutta la storia.
Tu, benedizione di tutte le famiglie della terra, vieni dentro la
promessa di un matrimonio. Vieni come un bambino per dare
Vita alla vita che muore. Abramo è morto. Davide è morto. La
promessa fatta sembra morta, in realtà è viva, perché Tu sei
fedele e vieni a portare la tua vita.
S I L E N Z I O
Responsorio In te si diranno benedette tutte le famiglie della terra
Dio disse ad Abramo, padre di Isacco Sul tuo trono siederà il Messia
Dio disse a Davide, padre di Salomone
Non avere paura di prendere con Te Maria, perché quello che
avviene in lei è per opera dello Spirito Santo
Dio disse nel sogno a Giuseppe, padre putativo del Cristo
Nella promessa di un matrimonio
Si compie la promessa che Dio ha fatto al suo popolo
Dio è fedele
Gesù, Tu sei Dio fedele in mezzo a noi
Canto Sia gloria al Padre, al Figlio
allo Spirito Santo
a chi era, è, e sarà
nei secoli il Signore.
Spero nel Signore e aspetto sulla sua parola
*Per la riposizione semplice, se precede la Messa vedi la
pagina 22 **Per la benedizione solenne, quando non precede la Messa
vedi le pagine 23-24
S E C O N D O G I O R N O
La casa di Giacobbe Gesù, con la sua morte e risurrezione, è venuto a unire le tribù
di Giacobbe. La casa di Giacobbe rappresenta l’unità d’Israele
a servizio di tutti i popoli. Tutti sono fatti per la vita, ma tutti
muoiono. Tutti hanno bisogno di liberazione e di salvezza.
1. Il Signore è con te Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,28-29
Entrando da lei, disse: «Rallegrati, o piena di grazia, il Signore è
con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che
senso avesse un tale saluto.
Che senso ha un tale saluto in quanto tutti la chiamano Miriam,
mentre Tu, con il tuo arcangelo, la chiami “piena di grazia”.
In una vita mortale, perché un saluto così bello e così
articolato, fatto da tre prospettive, da tre colori dove ogni
colore è bello negli altri?
Un saluto che si compirà nel mattino della tua Pasqua di
risurrezione, un saluto di vita che si compie dentro una carne
segnata dalla morte. Rallegrati, perché sei immacolata e sei
così perché il Signore è con te. Perché il Signore è con te, tu sei
senza peccato, per questo devi rallegrarti. Sei “piena di grazia”
perché il Signore è con te. Tutto questo per te è gioia.
Una frase rimanda all’altra, perché dire la verità significa
essere aperti alla luce, all’altro. Tutto è collegato, tutto è segno
della comunione con Te, il Padre e lo Spirito Santo. La morte
non è la fine di tutto, ma è il luogo e il tempo dove tutto è
rinnovato. Maria cerca il senso di un tale saluto, ne cerca la
provenienza e la direzione. Cerca Te.
S I L E N Z I O
Responsorio
Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te
Maria si domandava che senso avesse un tale saluto
Rallegrati, figlia di Sion, viene il tuo Signore
Maria si domandava che senso avesse un tale saluto
Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle
cose del Padre mio?
Maria e Giuseppe non compresero le sue parole
Canto
Il Signore è la mia salvezza
e con Lui non tempo più,
perché ho nel cuore la certezza,
la salvezza è qui con me.
2. Non temere Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,30 L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia
presso Dio.
Tua Madre è piena di grazia e non deve temere perché ha
trovato grazia presso Dio. E’ piena di grazia e ha trovato
grazia. E’ immacolata e Dio farà cose grandi in lei. In lei Tu ti
farai uomo. Tua madre è chiamata a fidarsi del dell’impossibile
per l’uomo. Tu hai pensato l’uomo nel segno della
partecipazione (San Tommaso d’Aquino, 1225-1274).
Gli uomini generano del matrimonio che è un disegno di
partecipazione, imparano a parlare dentro relazioni umane,
trasmettono il lavoro e la cultura nello scambio, così in
relazione a Te sono chiamati a partecipare della tua stessa vita
e la via maestra è la tua umanità. Ti fai uomo per liberare
l’uomo dalla morte e dal peccato perché ogni uomo sia
partecipe della tua vittoria.
S I L E N Z I O
Responsorio
Maria, hai trovato grazia presso Dio
Esulterò di gioia per la tua grazia (Sal 31,8) Maria, hai trovato grazia presso Dio
Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio (Sal 36,8) Maria, hai trovato grazia presso Dio
La tua grazia vale più della vita (Sal 63,4) Maria, hai trovato grazia presso Dio
Il Signore è ricco di grazia (Sal 145,8)
Canto
Lodate Dio, Padre che dona ogni bene:
lodate Dio, ricco di grazia e perdono:
cantate a Lui, che tanto gli uomini amò,
da dare l’unico Figlio.
3. Ecco. Guarda… Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,31 Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Maria è chiamata a concepirti, a portarti nel grembo, a darti
alla luce e a chiamarti Gesù.
Maria, nella tua incarnazione, è invitata a vivere la normalità
di una gravidanza.
Maria è chiamata a concepirti, a prenderti insieme. Insieme a
chi? Insieme allo Spirito Santo. Ecco il grande mistero della tua
Incarnazione. Nell’opera dello Spirito Santo, Tu, Dio, ti fai
uomo.
E’ chiamata a darti alla luce, a farti nascere, a farti vedere, a
diventare tua madre. Tu, l’Invisibile ti fai visibile.
E in particolare deve chiamarti Gesù: nel concepimento, nella
gravidanza, nella nascita, nella crescita, nella missione, nella
passione, nell’assenza, nella risurrezione, nell’ascensione, nella
gloria.
Il tuo nome Gesù vuol dire “Dio ti salva”. E la prima persona
salvata è tua madre, prima della tua morte. E tu vieni a salvare
ogni uomo dentro la carne, dentro la debolezza di ogni carne.
Guardare la tua carne di Figlio dell’uomo e credere che sei il
Figlio di Dio è il cammino di fede di tua madre.
Guardarti nella Passione e credere che Tu sei il Figlio di Dio.
Guardarti nella morte in croce e crederti che sei il Figlio
dell’Altissimo. Guardarti nel sepolcro e credere che tu il terzo
giorno da morte risorgerai. L’hai detto. Crederti presente dopo
l’Ascensione nell’azione dello Spirito Santo, azione di memoria
e di presenza di Te.
S I L E N Z I O
Responsorio
Il figlio lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo
Il figlio che darai alla luce lo chiamerai Gesù
Salverà il suo popolo dai suoi peccati (Mt 1) Il tuo bambino lo chiamerai Gesù
Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele
Canto
Dio s’è fatto come noi * per farci come lui
Vieni Gesù, resta con noi! * Resta con noi. Viene dal grembo di una donna, * la Vergine Maria.
Tutta la storia lo aspettava * il nostro Salvatore.
4. Il suo regno non avrà fine Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,32-33
Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli
darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla
casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Tu, Dio da Dio, che vieni come il figlio di Maria, con la tua
morte e la tua risurrezione sarai il primo e sarai riconosciuto
come il Figlio dell’Altissimo.
Come Messia d’Israele vieni a fare unità nelle tribù d’Israele
rappresentate dai tuoi apostoli e porterai il regno di Dio, il
potere e il mondo di Dio dentro l’umanità in modo definitivo.
Vieni a portare la vita liberata dal peccato. Vieni a portare una
vita più forte della morte. Vieni a portare una vita che è il senso
della creazione. Viene a portare il Vangelo, la tua vita che
illumina ogni vita e la chiama a venire a te, a convertirsi. Le
cose della natura e la storia degli uomini sono valorizzate,
liberate, amate e chiamate all’eternità nei cieli nuovi e nella
terra nuova. Vieni a unire le tribù di Giacobbe. Vieni a
distruggere ogni divisione nel tuo sangue.
S I L E N Z I O
Responsorio Gesù sei grande e Figlio dell’Altissimo
Dio fatto uomo per la nostra salvezza Sei il Messia d’Israele
Compimento delle promesse fatte ad Abramo e alla sua
discendenza
Il tuo regno non avrà fine
Sei il crocifisso, sepolto, risorto il terzo giorno e asceso al
cielo Il tuo regno non avrà fine
Convertirsi e credere al Vangelo è ciò che bisogna fare
Canto
Cristo ci salva nel segno del suo Corpo e del suo Sangue.
Cristo è la vita: è il seme della gioia e della gloria.
Divina Trinità, sorgente vera di unità:
a te sia gloria, ora e sempre.
*Per la riposizione semplice, se precede la Messa vedi la
pagina 22 **Per la benedizione solenne, quando non precede la Messa
vedi le pagine 23-24
T E R Z O G I O R N O
La casa del Signore Maria, icona della Chiesa, è la casa dove il Signore viene per
essere il suo Vangelo e donare il Vangelo, la buona notizia che
l’umanità è amata da Dio, che la morte è vinta e vivere è
seguire la strada di Gesù, il Vangelo.
1. Come è possibile? Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,34
Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco
uomo».
Tua madre è immacolata ed è vergine.
Ha una relazione verginale e casta con Giuseppe.
Non conosce un uomo capace di mettere al mondo un figlio
così. Per l’uomo è impossibile generare da solo.
E’ impossibile generare il Figlio di Dio.
E’ impossibile salvarsi da solo.
E’ impossibile dare una nuova vita.
Cosa bisogna fare? Cosa devo fare?
E’ la domanda di chi conosce la propria creaturalità e il
proprio limite. E’ la domanda che risuona nel Vangelo.
Cosa devo fare?
Cosa bisogna fare nella vita perché la vita sia una vita buona?
Cosa bisogna fare per ereditare la vita eterna?
S I L E N Z I O
Responsorio Come è possibile diventare madre di questo figlio? Non conosco
uomo.
Tutto è possibile per chi crede (Mc 9,23) Come è possibile?
A Dio tutto è possibile (Mc 10,27) Come è possibile?
Nulla è impossibile a Dio (Lc 1)
Canto Quanta sete nel mio cuore: solo in Dio si spegnerà.
Quanta attesa di salvezza: solo in Dio si sazierà.
L’acqua viva ch’Egli dà, sempre fresca sgorgherà.
Il Signor è la mia vita, il Signor è la mia gioia.
2. La sua ombra Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,35 Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te
stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che
nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
Maria, tua madre, è invitata ad ascoltare una parola nuova, una
parola emozionante che la chiama a fare nulla, o meglio ad
essere accogliente e a ricordare.
Accogliente del dono dello Spirito e chiamata a ricordare la
storia del suo popolo.
Tu, Gesù, sei venuto attraverso lo Spirito Santo per donarci lui
stesso, lo Spirito Santo. E’ l’amore tra Te e il Padre. E’ il
Signore che dà la vita, la vita eterna. Nella tua morte redentrice
è effuso per la remissione dei peccati.
Lo Spirito Santo viene come ombra che copre. E’ una immagine
ricca. L’ombra è freschezza. L’ombra non pesa, ma fa la
differenza. L’ombra richiama la luce e l’oggetto illuminato che
proietta la propria ombra. L’ombra richiama il mistero della
notte e del giorno. L’ombra richiama il monte Tabor e il
Calvario. L’amore è come l’ombra, avvolge e apre a qualcosa
di sorprendente.
Tu, Figlio di Dio, mandato dal Padre, per opera dello Spirito
Santo nella Vergine Maria, vieni per opera “dell’ombra” e
nella carne. Tu nella debolezza della carne ti fai vicino a Maria,
a Giuseppe, a Elisabetta e a Zaccaria e al loro e al tuo
Giovanni. Ti fai vicino ai pastori e ai magi. Ti fai vicino ai tuoi
compaesani. Ti fai vicino ad ogni uomo entrando nella morte e,
con la tua risurrezione e il dono dello Spirito Santo, sei il
Signore di ogni uomo. Sei vicino adesso nell’Eucarestia, Pane
di vita. Sei vicino. Bisogna soltanto ascoltarti e riconoscerti.
S I L E N Z I O
Responsorio
Lo Spirito Santo scenderà su di te
Vieni, Santo Spirito
Su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo
Vieni, Santo Spirito
Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio
Per opera dello Spirito Santo ti sei incarnato nel seno della
Vergine Maria e ti sei fatto uomo
Canto
Pane del cielo sei Tu Gesù,
via d’amore: Tu ci fai come Te. No, non è rimasta fredda la terra;
Tu sei rimasto con noi
per nutrirci di te, Pane di vita;
ed infiammare con il tuo amore tutta l’umanità.
3. Nulla è impossibile a Dio Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,36-37 Ecco: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha
concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti
dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio».
Tua Madre è invitata a sapere una cosa bella che sarà per lei
motivo di memoria. La cugina Elisabetta che era conosciuta a
tutti come sterile aspetta da sei mesi un bambino.
Elisabetta ricorda a Maria le donne sterili del suo popolo che
hanno partorito: Sara, mamma di Isacco; Anna, mamma di
Samuele e tante altre sterili che nel cammino d’Israele sono
diventate mamme.
Là dove sembrava che ci fosse la morte per la tristezza della
sterilità, la vita ha vinto, la vita è sbocciata.
Ciò che è impossibile all’uomo, è possibile a Dio.
L’uomo da solo non riesce a vincere la morte e il male, solo Dio
ne è capace.
Maria, nel segno della sterile che diventa mamma, è chiamata a
crederTi, a lasciarti entrare nella sua vita perché tu possa
entrare nella storia dell’umanità.
S I L E N Z I O
Responsorio Elisabetta, tua parente, ha concepito un figlio
Eterna è la sua misericordia Elisabetta, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio
Ecco che cosa ha fatto il Signore per Elisabetta
Elisabetta, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei,
che tutti dicevano sterile
Nulla è impossibile a Dio
Canto
Vieni o Signor. La terra in pianto geme. Ti vider lontano i profeti mansueto come agnello
spuntare da Betlemme come stella.
4. Sono la serva del Signore Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,38 Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore,
avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.
La vergine Immacolata è sorpresa dal vangelo, è chiamata a
diventare tua madre, a lasciar agire il lei lo Spirito Santo nella
memoria del tuo popolo.
Nel segno di Elisabetta si fida pienamente e dice di essere la tua
serva, di mettersi a servizio di Te che vieni come un servo, come
il servo di Javhè, il Figlio dell’uomo. Vieni nel mondo come il
suo bambino. Tu vieni dentro la fede di una donna, la piena di
grazia, la vergine madre e ti fai carne, ti fai mortale. Nella
“serva del Signore” vieni come “l’agnello di Dio”! Per vincere
la morte ti fai debole, ti affidi a Maria. Come lei ci chiami a
fidarci di Te per sperimentare nella nostra carne la tua vita più
forte della morte. Maria diventa la tua casa, primizia della
Chiesa. Così ognuno di noi è stato pensato e voluto come la tua
casa, la casa della Trinità Santissima dove Tu vuoi venire con il
Padre e lo Spirito Santo, per portare la tua vita può forte della
morte.
Nella santa Comunione al tuo Corpo e al tuo Sangue
confessiamo la nostra fede in Te morto e risorto e diciamo
apertamente che la nostra vita mortale è chiamata a partecipare
alla tua stessa vita nella risurrezione dei morti. Essere la tua
casa è servire la vita. Servire è il verbo per entrare nel tuo
sacrificio d’amore, di espiazione, di comunione e di
ringraziamento.
S I L E N Z I O Responsorio Sono la serva del Signore
Avvenga di me quello che hai detto Sono la serva del Servo di Dio
Avvenga di me quello che hai detto Sono la serva di Colui che viene a dare la vita in riscatto per
molti
Avvenga di me quello che hai detto
Canto
Eccomi, eccomi, Signore io vengo.
Eccomi, eccomi, si compia in me la tua volontà.
*Per la riposizione semplice, se precede la Messa vedi la
pagina 22 **Per la benedizione solenne, quando non precede la Messa
vedi le pagine 23-24
Per la riposizione semplice Pane del cielo sei Tu Gesù,
via d’amore: Tu ci fai come Te. No, non è rimasta fredda la terra;
Tu sei rimasto con noi
per nutrirci di te, Pane di vita;
ed infiammare con il tuo amore tutta l’umanità.
Sì, il cielo è qui su questa terra:
Tu sei rimasto con noi
ma ci porti con Te nella tua casa,
dove vivremo insieme a Te tutta l’eternità.
No, la morte non può farci paura:
Tu sei rimasto con noi.
E chi vive di Te vive per sempre.
Sei Dio con noi, sei Dio per noi, Dio in mezzo a noi.
Per la benedizione eucaristica Tantum ergo Sacramentum Questo grande Sacramento
veneremur cernui; veneriamo supplici,
et antiquum documentum è supremo compimento
novo cedat ritui; degli antichi simboli;
praestet fides supplementum viva fede ci sorregga,
sensuum defectui quando i sensi tacciono.
Genitori Genitoque All’eterno sommo Dio,
laus et jubilatio Padre, Figlio e Spirito
salus, honor virus quoque gloria, onore, lode piena
sit et benedictio innalziamo unanimi
procedenti ab utroque il mistero dell’amore
compar sit laudatio. Amen. adoriamo umili. Amen.
Preghiamo.
Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucarestia
ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,
fa’ che adoriamo con viva fede
il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,
per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.
Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre nei secoli dei secoli. Amen.
Benedizione eucaristica
Dio sia benedetto
Benedetto il suo santo Nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo
Benedetto il Nome di Gesù
Benedetto il suo sacratissimo Cuore
Benedetto il suo preziosissimo Sangue Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima
Benedetta la sua santa ed immacolata Concezione
Benedetta la sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto san Giuseppe suo castissimo sposo
Benedetto Dio nei suoi Angeli e nei suoi Santi
Canto
O salutaris Hostia O salutare Vittima
quae caeli pandis ostium del ciel le porte schiudici
bella premunt hostilia le guerre ostili premono
da robur, fer auxilium dà forza al nostro spirito.
Uni trinoque Domino Noi t’invochiamo Altissimo
sit sempiterna gloria che regni Trino ed Unico
qui vitam sine termino accogli i figli esuli
nobis donet in patria. con te per sempre in Patria.
Amen. Amen.
Canto Resta con noi, Signore, la sera,
resta con noi e avremo la pace.
Resta con noi, non ci lasciar
la notte mai più scenderà.
Resta con noi, non ci lasciar
per le vie del mondo, Signor. Ti porteremo ai nostri fratelli,
ti porteremo lungo le strade.
Voglio donarti queste mie mani,
voglio donarti questo mio cuore. don MauRo
assistente diocesano delle Confraternite
manoscritto * ottobre 2018