2018 Triduo dei Morti 2019 - confraternitebergamo.it

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2018 Triduo dei Morti 2019 A partire dal testo di Luca 1,26-38, proposto dal nostro vescovo mons. Francesco Beschi per l’Anno Pastorale 2018-2019, viviamo le ore di Adorazione Eucaristica del TRIDUO dei MORTI lasciandoci istruire dal testo proposto Tre giorni, tre ore di adorazione eucaristica. Nella luce di Cristo morto, sepolto, risorto che illumina la nostra morte, sepoltura e risurrezione, proviamo a leggere, meditare e pregare davanti a Gesù vivo, Pane di vita, il testo della sua Annunciazione a Maria Vergine Immacolata. Ogni adorazione è articolata in quattro momenti e ogni momento è così strutturato: *Lettura **Commento ***SILENZIO ****Responsorio *****Canto A ricordo di Carminati Riccardo di Romano di Lombardia presidente emerito delle Confraternite (+ marzo 2018)

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2018

Triduo dei Morti 2019

A partire dal testo di Luca 1,26-38, proposto dal nostro vescovo mons. Francesco Beschi per l’Anno Pastorale 2018-2019, viviamo le ore di Adorazione Eucaristica del TRIDUO dei MORTI lasciandoci istruire dal testo proposto

Tre giorni, tre ore di adorazione eucaristica.

Nella luce di Cristo morto, sepolto, risorto che illumina la nostra morte, sepoltura e risurrezione, proviamo a leggere, meditare e pregare davanti a Gesù vivo, Pane di vita, il testo della sua Annunciazione a Maria Vergine Immacolata.

Ogni adorazione è articolata in quattro momenti e ogni momento è così strutturato: *Lettura **Commento ***SILENZIO ****Responsorio *****Canto

A ricordo di Carminati Riccardo di Romano di Lombardia presidente emerito delle Confraternite (+ marzo 2018)

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“Uno sguardo che genera” Icona evangelica dell’Anno pastorale 2018/2019

Luca 1,26-38

Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in

una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine,

promessa sposa di un uomo della casa di Davide,

chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.

Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il

Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si

domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le

disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia

presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e

lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio

dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide

suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e

il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non

conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo

scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza

dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e

chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua

parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e

questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:

nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi,

sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai

detto». E l'angelo partì da lei.

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Canto all’esposizione

In quell’Ostia consacrata, * sei presente o Gesù mio

Vero uomo e vero Dio * nostro amabil Salvator.

Vero uomo e vero Dio * nostro amabil Salvator.

Da Te spero, o Gesù caro, * perché sei bontà infinita,

il tuo aiuto in questa vita e * l’eterna gloria in ciel.

il tuo aiuto in questa vita e * l’eterna gloria in ciel

O mio sommo unico Bene * dono a te tutto il mio cuore,

Tu l’accetta e per tuo amore * il mio prossimo amerò.

Tu l’accetta e per tuo amore * il mio prossimo amerò

Delle tante e tante colpe * il mio cuore o Dio si pente

e propone fermamente * di mai più, mai più peccar.

e propone fermamente * di mai più, mai più peccar.

Sia lodato e ringraziato ogni ora e ogni momento

Il Santissimo e Divinissimo Gran Sacramento Gloria…

Come era…

Cuore divino di Gesù

io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria

Madre Tua e della Chiesa

in unione al Sacrificio eucaristico

le preghiere e le azioni,

le gioie e le sofferenze di questo giorno:

in riparazione dei peccati

per la salvezza di tutti gli uomini

nella grazia dello Spirito santo

a gloria del divin Padre.

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Altro Canto

Adoro Te devote (1264) di San Tommaso D’Aquino (1225 – 1274)

O Gesù, ti adoro, Ostia candida,

sotto un vel di pane nutri l’anima.

Solo in te il mio cuore si abbandonerà,

perché tutto è vano se contemplo te.

L’occhio, il tatto, il gusto non arriva a te,

ma la tua parola resta salda in me.

Figlio sei di Dio, nostra verità;

nulla di più vero, se ci parli tu.

Hai nascosto in croce la divinità,

sull’altare veli pur l’umanità:

Uomo-Dio la fede ti rivela a me,

come al buon ladrone dammi un giorno il ciel.

Anche se le piaghe non mi fai toccar,

grido con Tommaso: “Sei il mio Signor”;

cresca in me la fede, voglio in te sperar

pace trovi il cuore solo nel tuo amor.

Sei ricordo eterno che morì il Signor,

pane vivo, vita, tu diventi in me.

fa’ che la mia mente luce attinga in te

e della tua manna porti il gusto in sé.

Come il pellicano nutri noi di te;

dal peccato grido: “Lavami, Signor”.

Il suo sangue è fuoco, brucia il nostro error,

una sola stilla, tutti può salvar.

Ora guardo l’Ostia che ti cela a me,

ardo dalla sete di vedere te:

quando questa carne si dissolverà,

il tuo viso, luce, si disvelerà. Amen.

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P R I M O G I O R N O

La casa di Davide La casa di Davide rimanda alla tribù di Giuda. Giuda ricevette

dal padre Giacobbe la promessa che dalle sue viscere sarebbe

venuto il leone di Giuda che è il Messia. Gesù viene nella carne

mortale, segnata dal peccato per essere il parente che pagando

di persona dona la libertà dal peccato e la salvezza eterna. Il

leone di Giuda viene come “l’agnello di Dio”. La forza viene

paradossalmente nella debolezza.

1. Per cinque mesi Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,23-25

Compiuti i giorni del suo servizio, (Zaccaria) tornò a casa. Dopo

quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta

per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il

Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia

vergogna tra gli uomini».

Nel matrimonio si generano i figli. I figli sono la speranza dei

genitori che muoiono. La famiglia è il luogo delle generazioni

che nascono e che muoiono. E’ il luogo del futuro per una vita

che sia più forte della morte.

Per una coppia sterile la vita diventa un dramma. Un amore

sponsale senza figlio, senza il segno dell’unità e del futuro è

motivo di domande e di tristezza. Così la vita di Zaccaria e di

Elisabetta, fatta di culto e di osservanza della legge, fatta di

una preghiera ripetuta tante volte: “Dio, donaci un figlio”, non

vede nessun risultato. Ormai Zaccaria ed Elisabetta sono

rassegnati perché vecchi. Ma cosa succede? Dentro la loro

tomba di vita, la loro preghiera viene esaudita. L’arcangelo

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Gabriele nel tempio di Gerusalemme rivela a Zaccaria che

diventerà papà. A casa Zaccaria ed Elisabetta concepiscono un

bambino. Elisabetta si tiene nascosta cinque mesi, fino

all’arrivo di tua madre. In questo tempo Elisabetta, se prima

chiedeva a Dio un figlio, ora, nella sua gravidanza, loda Dio

perché il tempo della vergogna è passato ed è arrivato il tempo

della lode: anch’essa diventerà madre di un figlio.

La vita che nasce ha toccato la sua vita e quella di Zaccaria. La

speranza è un bambino.

Gesù, un bambino precede la tua venuta, è il tuo precursore.

Il bambino è il perché del matrimonio, della famiglia,

dell’impegno nella buona educazione, è il motore della società.

Ma nel tempo ai nati corrispondono i morti e i calcoli sembrano

negare un futuro diverso.

Ma cosa succede? Sta per nascere la novità della vita.

Giovanni è un bambino speciale che prepara la tua venuta.

Tu vieni a portare la vita più forte della morte perché vieni a

vincere il peccato.

S I L E N Z I O

Responsorio Zaccaria tornò a casa e dopo quei giorni Elisabetta concepì

Ecco che cosa ha fatto il Signore per Elisabetta Le ha tolto la vergogna di essere sterile

Ecco che cosa ha fatto il Signore per Elisabetta La sua vita non è più una triste tomba

Ecco che cosa ha fatto il Signore per Elisabetta

Canto * Dal Salmo 129 Dal profondo grido a te, o Signore:

ascolta la mia voce!

Le tue orecchie siano attente

alla voce della mia preghiera.

Spero nel Signore e aspetto sulla sua parola.

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2. Nel sesto mese Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,26

Nel sesto mese,

Nel contesto della gravidanza di Elisabetta che aspetta già da

sei mesi Giovanni arriva l’annuncio della tua venuta.

Il tempo dell’attesa di Elisabetta mette al centro ogni grembo

dove i particolari della crescita di un bambino sono

determinanti. Il corpo è fatto di particolari che si formano

proprio nel grembo della madre durante il tempo della

gravidanza.

Il grembo è il contrario della tomba. Nel grembo il corpo di una

persona si forma, nella tomba si disfa. Nel grembo il corpo si

compone, nella tomba si decompone.

Il sesto mese mette al centro anche il numero sei che richiama il

racconto biblico della creazione dell’uomo al sesto giorno, così

rimanda anche al giorno della tua morte avvenuta nel sesto

giorno, il giorno della Parasceve,

Il tuo arrivare al sesto mese della gravidanza di Elisabetta

indica il tuo entrare nella storia degli uomini per rivelare loro il

senso della vita e aprirli alla salvezza.

Tu vieni per farti uomo in Maria, così da entrare un giorno da

morto nella tomba e lì disfare la morte e far entrare l’uomo nel

riposo e nella luce di Dio, il settimo e l’ottavo giorno.

S I L E N Z I O

Responsorio Nel sesto mese della gravidanza di Elisabetta.

L’arcangelo Gabriele fu mandato alla vergine Maria. Nel sesto giorno Dio creò l’uomo, maschio e femmina

Era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina, sesto giorno. Nel sesto mese della gravidanza di Elisabetta, Dio si fece uomo

in Maria.

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Nato da donna, nato sotto la legge

Nel sesto giorno lo crocifissero tra due malfattori

Stavano presso la croce di Gesù sua madre con altre donne e

il discepolo amato Ecco tuo figlio. Ecco tua madre.

Era cosa molto buona Nel sesto giorno, all’ora nona, chinato il capo, consegnò lo

spirito

Stavano presso la croce di Gesù sua madre con altre donne e

il discepolo amato Nel giorno della Parasceve gli trafissero il cuore e lo

seppellirono

Il primo giorno dopo il sabato, risuscitò da morte.

Canto * Dal Salmo 129

Spero nel Signore, spera l’anima mia,

e aspetto sulla sua parola.

L’anima mia aspetta il Signore

più che le sentinelle il mattino.

Spero nel Signore e aspetto sulla sua parola.

3. L’angelo Gabriele fu mandato Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,26 L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea,

chiamata Nazaret, a una vergine,

Lo spirito beato Gabriele è angelo perché porta il vangelo,

perché parla di Te, Verbo di Dio, Figlio dell’Altissimo che nel sì

di Maria ti sei fatto l’uomo Gesù.

Gabriele è mandato da tuo Padre e senti come Luca si esprime:

“in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine”.

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La missione è per la Galilea, la periferia. A Nazaret, in un

paese mai citato prima. A una vergine, cioè a una semplice

creatura, a una persona senza titoli di potere.

La tua incarnazione avviene dentro la normalità della vita,

dentro la vita che nasce e muore.

La tua incarnazione rivela che la vita nella sua normalità è la

vita. Per te ogni paese è importante perché in quel paese ci sono

delle persone, c’è il matrimonio, ci sono delle famiglie, c’è una

comunità, c’è la storia della vita, c’è il tuo progetto, c’è il regno

di Dio che vieni a portare.

S I L E N Z I O

Responsorio

L’angelo Gabriele fu mandato da Dio alla Galilea delle genti

Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce

L’angelo Gabriele fu mandato a da Dio a Nazaret

Cosa può mai venire di buono da Nazaret?

L’angelo è mandato da Dio a una vergine

La vergine si chiama Maria

Ma cosa può mai venire di buono da Nazaret?

Vieni e vedi

Canto * Dal Salmo 129

Sì, presso il Signore è l’amore,

e grande è il riscatto:

egli riscatta Israele

da tutte le sue colpe.

Spero nel Signore e aspetto sulla sua parola

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4. Una promessa sposa Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,27

promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato

Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.

Con l’arcangelo Gabriele tu bussi alla porta della vergine

Maria, promessa sposa di Giuseppe, facente parte della casa di

Davide, discendente della tribù di Giuda, figlio di Giacobbe.

La cosa è da capire bene.

Bussi alla porta di una vergine, una donna illibata.

Bussi alla vita di una donna promessa sposa di Giuseppe. Bussi

alla porta di un fidanzamento.

Di un fidanzamento che avviene nella discendenza di Davide al

quale hai promesso che sul suo trono si sarebbe seduto il

Messia.

In una promessa di matrimonio si compie la promessa fatta a

Davide e ancor prima ad Abramo: in te si diranno benedette

tutte le famiglie della terra.

In Galilea si compie la promessa fatta ai Giudei, infatti la

promessa fatta a Israele è per tutti i popoli della terra.

Tu vieni in una storia particolare per salvare tutta la storia.

Tu, benedizione di tutte le famiglie della terra, vieni dentro la

promessa di un matrimonio. Vieni come un bambino per dare

Vita alla vita che muore. Abramo è morto. Davide è morto. La

promessa fatta sembra morta, in realtà è viva, perché Tu sei

fedele e vieni a portare la tua vita.

S I L E N Z I O

Responsorio In te si diranno benedette tutte le famiglie della terra

Dio disse ad Abramo, padre di Isacco Sul tuo trono siederà il Messia

Dio disse a Davide, padre di Salomone

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Non avere paura di prendere con Te Maria, perché quello che

avviene in lei è per opera dello Spirito Santo

Dio disse nel sogno a Giuseppe, padre putativo del Cristo

Nella promessa di un matrimonio

Si compie la promessa che Dio ha fatto al suo popolo

Dio è fedele

Gesù, Tu sei Dio fedele in mezzo a noi

Canto Sia gloria al Padre, al Figlio

allo Spirito Santo

a chi era, è, e sarà

nei secoli il Signore.

Spero nel Signore e aspetto sulla sua parola

*Per la riposizione semplice, se precede la Messa vedi la

pagina 22 **Per la benedizione solenne, quando non precede la Messa

vedi le pagine 23-24

S E C O N D O G I O R N O

La casa di Giacobbe Gesù, con la sua morte e risurrezione, è venuto a unire le tribù

di Giacobbe. La casa di Giacobbe rappresenta l’unità d’Israele

a servizio di tutti i popoli. Tutti sono fatti per la vita, ma tutti

muoiono. Tutti hanno bisogno di liberazione e di salvezza.

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1. Il Signore è con te Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,28-29

Entrando da lei, disse: «Rallegrati, o piena di grazia, il Signore è

con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che

senso avesse un tale saluto.

Che senso ha un tale saluto in quanto tutti la chiamano Miriam,

mentre Tu, con il tuo arcangelo, la chiami “piena di grazia”.

In una vita mortale, perché un saluto così bello e così

articolato, fatto da tre prospettive, da tre colori dove ogni

colore è bello negli altri?

Un saluto che si compirà nel mattino della tua Pasqua di

risurrezione, un saluto di vita che si compie dentro una carne

segnata dalla morte. Rallegrati, perché sei immacolata e sei

così perché il Signore è con te. Perché il Signore è con te, tu sei

senza peccato, per questo devi rallegrarti. Sei “piena di grazia”

perché il Signore è con te. Tutto questo per te è gioia.

Una frase rimanda all’altra, perché dire la verità significa

essere aperti alla luce, all’altro. Tutto è collegato, tutto è segno

della comunione con Te, il Padre e lo Spirito Santo. La morte

non è la fine di tutto, ma è il luogo e il tempo dove tutto è

rinnovato. Maria cerca il senso di un tale saluto, ne cerca la

provenienza e la direzione. Cerca Te.

S I L E N Z I O

Responsorio

Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te

Maria si domandava che senso avesse un tale saluto

Rallegrati, figlia di Sion, viene il tuo Signore

Maria si domandava che senso avesse un tale saluto

Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle

cose del Padre mio?

Maria e Giuseppe non compresero le sue parole

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Canto

Il Signore è la mia salvezza

e con Lui non tempo più,

perché ho nel cuore la certezza,

la salvezza è qui con me.

2. Non temere Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,30 L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia

presso Dio.

Tua Madre è piena di grazia e non deve temere perché ha

trovato grazia presso Dio. E’ piena di grazia e ha trovato

grazia. E’ immacolata e Dio farà cose grandi in lei. In lei Tu ti

farai uomo. Tua madre è chiamata a fidarsi del dell’impossibile

per l’uomo. Tu hai pensato l’uomo nel segno della

partecipazione (San Tommaso d’Aquino, 1225-1274).

Gli uomini generano del matrimonio che è un disegno di

partecipazione, imparano a parlare dentro relazioni umane,

trasmettono il lavoro e la cultura nello scambio, così in

relazione a Te sono chiamati a partecipare della tua stessa vita

e la via maestra è la tua umanità. Ti fai uomo per liberare

l’uomo dalla morte e dal peccato perché ogni uomo sia

partecipe della tua vittoria.

S I L E N Z I O

Responsorio

Maria, hai trovato grazia presso Dio

Esulterò di gioia per la tua grazia (Sal 31,8) Maria, hai trovato grazia presso Dio

Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio (Sal 36,8) Maria, hai trovato grazia presso Dio

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La tua grazia vale più della vita (Sal 63,4) Maria, hai trovato grazia presso Dio

Il Signore è ricco di grazia (Sal 145,8)

Canto

Lodate Dio, Padre che dona ogni bene:

lodate Dio, ricco di grazia e perdono:

cantate a Lui, che tanto gli uomini amò,

da dare l’unico Figlio.

3. Ecco. Guarda… Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,31 Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.

Maria è chiamata a concepirti, a portarti nel grembo, a darti

alla luce e a chiamarti Gesù.

Maria, nella tua incarnazione, è invitata a vivere la normalità

di una gravidanza.

Maria è chiamata a concepirti, a prenderti insieme. Insieme a

chi? Insieme allo Spirito Santo. Ecco il grande mistero della tua

Incarnazione. Nell’opera dello Spirito Santo, Tu, Dio, ti fai

uomo.

E’ chiamata a darti alla luce, a farti nascere, a farti vedere, a

diventare tua madre. Tu, l’Invisibile ti fai visibile.

E in particolare deve chiamarti Gesù: nel concepimento, nella

gravidanza, nella nascita, nella crescita, nella missione, nella

passione, nell’assenza, nella risurrezione, nell’ascensione, nella

gloria.

Il tuo nome Gesù vuol dire “Dio ti salva”. E la prima persona

salvata è tua madre, prima della tua morte. E tu vieni a salvare

ogni uomo dentro la carne, dentro la debolezza di ogni carne.

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Guardare la tua carne di Figlio dell’uomo e credere che sei il

Figlio di Dio è il cammino di fede di tua madre.

Guardarti nella Passione e credere che Tu sei il Figlio di Dio.

Guardarti nella morte in croce e crederti che sei il Figlio

dell’Altissimo. Guardarti nel sepolcro e credere che tu il terzo

giorno da morte risorgerai. L’hai detto. Crederti presente dopo

l’Ascensione nell’azione dello Spirito Santo, azione di memoria

e di presenza di Te.

S I L E N Z I O

Responsorio

Il figlio lo chiamerai Gesù.

Sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo

Il figlio che darai alla luce lo chiamerai Gesù

Salverà il suo popolo dai suoi peccati (Mt 1) Il tuo bambino lo chiamerai Gesù

Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele

Canto

Dio s’è fatto come noi * per farci come lui

Vieni Gesù, resta con noi! * Resta con noi. Viene dal grembo di una donna, * la Vergine Maria.

Tutta la storia lo aspettava * il nostro Salvatore.

4. Il suo regno non avrà fine Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,32-33

Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli

darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla

casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Tu, Dio da Dio, che vieni come il figlio di Maria, con la tua

morte e la tua risurrezione sarai il primo e sarai riconosciuto

come il Figlio dell’Altissimo.

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Come Messia d’Israele vieni a fare unità nelle tribù d’Israele

rappresentate dai tuoi apostoli e porterai il regno di Dio, il

potere e il mondo di Dio dentro l’umanità in modo definitivo.

Vieni a portare la vita liberata dal peccato. Vieni a portare una

vita più forte della morte. Vieni a portare una vita che è il senso

della creazione. Viene a portare il Vangelo, la tua vita che

illumina ogni vita e la chiama a venire a te, a convertirsi. Le

cose della natura e la storia degli uomini sono valorizzate,

liberate, amate e chiamate all’eternità nei cieli nuovi e nella

terra nuova. Vieni a unire le tribù di Giacobbe. Vieni a

distruggere ogni divisione nel tuo sangue.

S I L E N Z I O

Responsorio Gesù sei grande e Figlio dell’Altissimo

Dio fatto uomo per la nostra salvezza Sei il Messia d’Israele

Compimento delle promesse fatte ad Abramo e alla sua

discendenza

Il tuo regno non avrà fine

Sei il crocifisso, sepolto, risorto il terzo giorno e asceso al

cielo Il tuo regno non avrà fine

Convertirsi e credere al Vangelo è ciò che bisogna fare

Canto

Cristo ci salva nel segno del suo Corpo e del suo Sangue.

Cristo è la vita: è il seme della gioia e della gloria.

Divina Trinità, sorgente vera di unità:

a te sia gloria, ora e sempre.

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*Per la riposizione semplice, se precede la Messa vedi la

pagina 22 **Per la benedizione solenne, quando non precede la Messa

vedi le pagine 23-24

T E R Z O G I O R N O

La casa del Signore Maria, icona della Chiesa, è la casa dove il Signore viene per

essere il suo Vangelo e donare il Vangelo, la buona notizia che

l’umanità è amata da Dio, che la morte è vinta e vivere è

seguire la strada di Gesù, il Vangelo.

1. Come è possibile? Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,34

Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco

uomo».

Tua madre è immacolata ed è vergine.

Ha una relazione verginale e casta con Giuseppe.

Non conosce un uomo capace di mettere al mondo un figlio

così. Per l’uomo è impossibile generare da solo.

E’ impossibile generare il Figlio di Dio.

E’ impossibile salvarsi da solo.

E’ impossibile dare una nuova vita.

Cosa bisogna fare? Cosa devo fare?

E’ la domanda di chi conosce la propria creaturalità e il

proprio limite. E’ la domanda che risuona nel Vangelo.

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Cosa devo fare?

Cosa bisogna fare nella vita perché la vita sia una vita buona?

Cosa bisogna fare per ereditare la vita eterna?

S I L E N Z I O

Responsorio Come è possibile diventare madre di questo figlio? Non conosco

uomo.

Tutto è possibile per chi crede (Mc 9,23) Come è possibile?

A Dio tutto è possibile (Mc 10,27) Come è possibile?

Nulla è impossibile a Dio (Lc 1)

Canto Quanta sete nel mio cuore: solo in Dio si spegnerà.

Quanta attesa di salvezza: solo in Dio si sazierà.

L’acqua viva ch’Egli dà, sempre fresca sgorgherà.

Il Signor è la mia vita, il Signor è la mia gioia.

2. La sua ombra Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,35 Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te

stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che

nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.

Maria, tua madre, è invitata ad ascoltare una parola nuova, una

parola emozionante che la chiama a fare nulla, o meglio ad

essere accogliente e a ricordare.

Accogliente del dono dello Spirito e chiamata a ricordare la

storia del suo popolo.

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Tu, Gesù, sei venuto attraverso lo Spirito Santo per donarci lui

stesso, lo Spirito Santo. E’ l’amore tra Te e il Padre. E’ il

Signore che dà la vita, la vita eterna. Nella tua morte redentrice

è effuso per la remissione dei peccati.

Lo Spirito Santo viene come ombra che copre. E’ una immagine

ricca. L’ombra è freschezza. L’ombra non pesa, ma fa la

differenza. L’ombra richiama la luce e l’oggetto illuminato che

proietta la propria ombra. L’ombra richiama il mistero della

notte e del giorno. L’ombra richiama il monte Tabor e il

Calvario. L’amore è come l’ombra, avvolge e apre a qualcosa

di sorprendente.

Tu, Figlio di Dio, mandato dal Padre, per opera dello Spirito

Santo nella Vergine Maria, vieni per opera “dell’ombra” e

nella carne. Tu nella debolezza della carne ti fai vicino a Maria,

a Giuseppe, a Elisabetta e a Zaccaria e al loro e al tuo

Giovanni. Ti fai vicino ai pastori e ai magi. Ti fai vicino ai tuoi

compaesani. Ti fai vicino ad ogni uomo entrando nella morte e,

con la tua risurrezione e il dono dello Spirito Santo, sei il

Signore di ogni uomo. Sei vicino adesso nell’Eucarestia, Pane

di vita. Sei vicino. Bisogna soltanto ascoltarti e riconoscerti.

S I L E N Z I O

Responsorio

Lo Spirito Santo scenderà su di te

Vieni, Santo Spirito

Su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo

Vieni, Santo Spirito

Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio

Per opera dello Spirito Santo ti sei incarnato nel seno della

Vergine Maria e ti sei fatto uomo

Canto

Pane del cielo sei Tu Gesù,

via d’amore: Tu ci fai come Te. No, non è rimasta fredda la terra;

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Tu sei rimasto con noi

per nutrirci di te, Pane di vita;

ed infiammare con il tuo amore tutta l’umanità.

3. Nulla è impossibile a Dio Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,36-37 Ecco: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha

concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti

dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio».

Tua Madre è invitata a sapere una cosa bella che sarà per lei

motivo di memoria. La cugina Elisabetta che era conosciuta a

tutti come sterile aspetta da sei mesi un bambino.

Elisabetta ricorda a Maria le donne sterili del suo popolo che

hanno partorito: Sara, mamma di Isacco; Anna, mamma di

Samuele e tante altre sterili che nel cammino d’Israele sono

diventate mamme.

Là dove sembrava che ci fosse la morte per la tristezza della

sterilità, la vita ha vinto, la vita è sbocciata.

Ciò che è impossibile all’uomo, è possibile a Dio.

L’uomo da solo non riesce a vincere la morte e il male, solo Dio

ne è capace.

Maria, nel segno della sterile che diventa mamma, è chiamata a

crederTi, a lasciarti entrare nella sua vita perché tu possa

entrare nella storia dell’umanità.

S I L E N Z I O

Responsorio Elisabetta, tua parente, ha concepito un figlio

Eterna è la sua misericordia Elisabetta, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio

Ecco che cosa ha fatto il Signore per Elisabetta

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Elisabetta, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei,

che tutti dicevano sterile

Nulla è impossibile a Dio

Canto

Vieni o Signor. La terra in pianto geme. Ti vider lontano i profeti mansueto come agnello

spuntare da Betlemme come stella.

4. Sono la serva del Signore Ascoltiamo il Vangelo di Luca 1,38 Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore,

avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.

La vergine Immacolata è sorpresa dal vangelo, è chiamata a

diventare tua madre, a lasciar agire il lei lo Spirito Santo nella

memoria del tuo popolo.

Nel segno di Elisabetta si fida pienamente e dice di essere la tua

serva, di mettersi a servizio di Te che vieni come un servo, come

il servo di Javhè, il Figlio dell’uomo. Vieni nel mondo come il

suo bambino. Tu vieni dentro la fede di una donna, la piena di

grazia, la vergine madre e ti fai carne, ti fai mortale. Nella

“serva del Signore” vieni come “l’agnello di Dio”! Per vincere

la morte ti fai debole, ti affidi a Maria. Come lei ci chiami a

fidarci di Te per sperimentare nella nostra carne la tua vita più

forte della morte. Maria diventa la tua casa, primizia della

Chiesa. Così ognuno di noi è stato pensato e voluto come la tua

casa, la casa della Trinità Santissima dove Tu vuoi venire con il

Padre e lo Spirito Santo, per portare la tua vita può forte della

morte.

Nella santa Comunione al tuo Corpo e al tuo Sangue

confessiamo la nostra fede in Te morto e risorto e diciamo

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apertamente che la nostra vita mortale è chiamata a partecipare

alla tua stessa vita nella risurrezione dei morti. Essere la tua

casa è servire la vita. Servire è il verbo per entrare nel tuo

sacrificio d’amore, di espiazione, di comunione e di

ringraziamento.

S I L E N Z I O Responsorio Sono la serva del Signore

Avvenga di me quello che hai detto Sono la serva del Servo di Dio

Avvenga di me quello che hai detto Sono la serva di Colui che viene a dare la vita in riscatto per

molti

Avvenga di me quello che hai detto

Canto

Eccomi, eccomi, Signore io vengo.

Eccomi, eccomi, si compia in me la tua volontà.

*Per la riposizione semplice, se precede la Messa vedi la

pagina 22 **Per la benedizione solenne, quando non precede la Messa

vedi le pagine 23-24

Per la riposizione semplice Pane del cielo sei Tu Gesù,

via d’amore: Tu ci fai come Te. No, non è rimasta fredda la terra;

Tu sei rimasto con noi

per nutrirci di te, Pane di vita;

ed infiammare con il tuo amore tutta l’umanità.

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Sì, il cielo è qui su questa terra:

Tu sei rimasto con noi

ma ci porti con Te nella tua casa,

dove vivremo insieme a Te tutta l’eternità.

No, la morte non può farci paura:

Tu sei rimasto con noi.

E chi vive di Te vive per sempre.

Sei Dio con noi, sei Dio per noi, Dio in mezzo a noi.

Per la benedizione eucaristica Tantum ergo Sacramentum Questo grande Sacramento

veneremur cernui; veneriamo supplici,

et antiquum documentum è supremo compimento

novo cedat ritui; degli antichi simboli;

praestet fides supplementum viva fede ci sorregga,

sensuum defectui quando i sensi tacciono.

Genitori Genitoque All’eterno sommo Dio,

laus et jubilatio Padre, Figlio e Spirito

salus, honor virus quoque gloria, onore, lode piena

sit et benedictio innalziamo unanimi

procedenti ab utroque il mistero dell’amore

compar sit laudatio. Amen. adoriamo umili. Amen.

Preghiamo.

Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucarestia

ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,

fa’ che adoriamo con viva fede

il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue,

per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.

Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre nei secoli dei secoli. Amen.

Benedizione eucaristica

Dio sia benedetto

Benedetto il suo santo Nome

Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo

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Benedetto il Nome di Gesù

Benedetto il suo sacratissimo Cuore

Benedetto il suo preziosissimo Sangue Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell’Altare Benedetto lo Spirito Santo Paraclito

Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima

Benedetta la sua santa ed immacolata Concezione

Benedetta la sua gloriosa Assunzione

Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre

Benedetto san Giuseppe suo castissimo sposo

Benedetto Dio nei suoi Angeli e nei suoi Santi

Canto

O salutaris Hostia O salutare Vittima

quae caeli pandis ostium del ciel le porte schiudici

bella premunt hostilia le guerre ostili premono

da robur, fer auxilium dà forza al nostro spirito.

Uni trinoque Domino Noi t’invochiamo Altissimo

sit sempiterna gloria che regni Trino ed Unico

qui vitam sine termino accogli i figli esuli

nobis donet in patria. con te per sempre in Patria.

Amen. Amen.

Canto Resta con noi, Signore, la sera,

resta con noi e avremo la pace.

Resta con noi, non ci lasciar

la notte mai più scenderà.

Resta con noi, non ci lasciar

per le vie del mondo, Signor. Ti porteremo ai nostri fratelli,

ti porteremo lungo le strade.

Voglio donarti queste mie mani,

voglio donarti questo mio cuore. don MauRo

assistente diocesano delle Confraternite

manoscritto * ottobre 2018