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ACCENDI UNA LUCEACCENDI UNA LUCEIl buio è dubbio, riempie di sè,

nel buio non vedi l'amico che c'è tutto è più nero in un temporale

ma poi c'è il colore, un arco speciale. Il buio è noia, non c'è novità il buio è triste che cosa si fa

ti basta un gesto un click dentro te e vedi la vita davvero com'è

ACCENDI UNA LUCE, UN GESTO DI PACE, UN SUONO CHE FA NOVITÀ

DENTRO AL BUIO SI SBAGLIA, POI VINCE LA NOIALA LUCE DÀ UN'ALTRA REALTÀ

Il sorriso di un bambino... SI il pianto di un bambino... NO

la pace nel mondo... SI la guerra nel mondo... NO

ACCENDI UNA LUCE, UN GESTO DI PACE ...

Il buio è la fine ti blocca laggiù ma il buio lo vinci con un sogno in più

ognuno ha uno specchio nel suo profondo un raggio di sole e illumini il mondo.

Il buio è paura non fa dir di sì ma il buio non vince se spera così in mezzo al mare vedere la terra esplode la pace finisce la guerra

ACCENDI UNA LUCE, UN GESTO DI PACE ...

Do, se dono mi sento Re, e sono contento

Mi, mi basta per dopo Fa, facendo un gioco

Sol, che caldo più luce La, risposta che piace

Si, avete capito si

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Lunedì 1 Luglio-------------

PREGHIERA DELLA SERA Calvin e un normalissimo bambino pieno di fantasia, Hobbes è la sua tigre peluche che nella sua fantasia è anche il suo compagno di giochi, saranno alcune delle loro simpatiche gag a provocarci a riflettere lungo questo campo ... impariamo a conoscerli ... ci faremo tante domande in questo campo, su chi siamo e quale disegno c’è sulla nostra vita ... ecco una simpatica gag a tal proposito

C. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

Esame di coscienza

QUANDO FINISCE LA NOTTEUn vecchio rabbino domandò una volta ai suoi allievi da che cosa si potesse riconoscere il momento preciso in cui finiva la notte e cominciava il giorno."Forse da quando si può distinguere con facilità un cane da una pecora?". "No", disse il rabbino. "Quando si distingue un albero di datteri da un albero di fichi?". "No", ripeté il rabbino. "Ma quand'è, allora?", domandarono gli allievi. Il rabbino rispose: "E' quando

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guardando il volto di una persona qualunque, tu riconosci un fratello o una sorella. Fino a quel punto è ancora notte nel tuo cuore".

InsiemeTi ringraziamo Signore per l’avventurache abbiamo iniziato oggi insieme in questo camposcuola.Tu solo conosci il nostro cuore nel profondo:A Te affidiamo l’entusiasmo, le gioie,le paure, le speranzeche accompagneranno questa nostra settimana insieme e la nostra vita.Sostienici e dacci la forza del Tuo Spiritosolo con la Tua guida, i doni che ci hai fattoporteranno grandi frutti. Amen

PROPOSTA DI ASCOLTO MANNARINO - VIVERE LA VITAVivere la vita è una cosa veramente grossa C’è tutto il mondo tra la culla e la fossa Sei partito da un piccolo porto Dove la sete era tanta e il fiasco era corto E adesso vivi…. Perché non avrei niente di meglio da fare finché non sarai morto La vita è la più grande ubriacatura Mentre stai bevendo intorno a te tutto giraE incontri un sacco di gente Ma quando passerà non ti ricorderai più niente Ma non avere paura, qualcun’ altro si ricorderà di te Ma la questione è… Perché??? Perché ha qualcosa che gli hai regalato Oppure avevi un debito… e non l’hai pagato??? Non c’è cosa peggiore del talento sprecato Non c’è cosa più triste di una padre che non ha amato… Vivere la vita è come fare un grosso girotondo C’è il momento di stare sù e quello di cadere giù nel fondo E allora avrai paura Perché a quella notte non eri pronto Al mattino ti rialzerai sulle tue gambeE sarai l’uomo più forte del mondo Lei si truccava forte per nascondere un dolore Lui si infilava le dita in gola…. per vedere se veramente aveva un cuore Poi quello che non aveva fatto la società l’ha fatto l’amore… Guardali adesso come camminano leggeri senza un cognome….

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Puoi cambiare camicia se ne hai voglia E se hai fiducia puoi cambiare scarpe… Se hai scarpe nuove puoi cambiare strada E cambiando strada puoi cambiare idee E con le idee puoi cambiare il mondo… Ma il mondo non cambia spesso Allora la tua vera Rivoluzione sarà cambiare tè stesso Eccoti sulla tua barchetta di giornale che sfidi le onde della radiotelevisione Eccoti lungo la statale…che dai un bel pugno a uno sfruttatore Eccoti nel tuo monolocale… che scrivi una canzone Eccoti in guerra nel deserto che stai per disertare E ora… eccoti sul letto che non ti vuoi più alzare… E ti lamenti dei Governi e della crisi generale… Posso dirti una cosa da bambino??? Esci di casa! Sorridi!! Respira forte!!! Sei vivo!!!… cretino….

Canto

MARTedì 2 Luglio-------------

PREGHIERA DEL MATTINOL’apparenza inganna ... quante volte l’avete sentito dire, e lo si può dire in molti sensi ... grandi intuizioni e dubbi atroci colgono Calvin mentre è intento nel suo passatempo preferito, fare pupazzi di neve...

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CantoC. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

InnoSignore, donaci un cuore puro,un volto sorridente e mani pulite.Un padre che mi parli. Una madre che mi perdoni una casa che mi accolga.Donami amici che non ingannino,fratelli che mi aiutinoun mondo che mi ami. Amen.

SALMO 8O Signore, nostro Dio,quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.

Con la bocca dei bimbi e dei lattantiaffermi la tua potenza contro i tuoi avversari,per ridurre al silenzio nemici e ribelli.

Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,la luna e le stelle che tu hai fissate,che cosa è l'uomo perché te ne ricordie il figlio dell'uomo perché te ne curi?

Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,di gloria e di onore lo hai coronato:gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,

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tutto hai posto sotto i suoi piedi;tutti i greggi e gli armenti,tutte le bestie della campagna;

Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,che percorrono le vie del mare.

O Signore, nostro Dio,quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.

DAL PRIMO LIBRO DI SAMUELE (16,1-13)Il Signore disse a Samuele: «Fino a quando farai cordoglio per Saul, mentre io l'ho rigettato perché non regni più sopra Israele? Riempi d'olio il tuo corno e va'; ti manderò da Isai di Betlemme, perché mi sono provveduto un re tra i suoi figli». Samuele rispose: «Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà». Il Signore disse: «Prenderai con te una giovenca e dirai: "Sono venuto a offrire un sacrificio al Signore ". Inviterai Isai al sacrificio; io ti farò sapere quello che dovrai fare e tu ungerai per me colui che ti dirò».Samuele dunque fece quello che il Signore gli aveva detto e andò a Betlemme. Gli anziani della città gli andarono incontro turbati, e gli chiesero: «Vieni in pace?» Ed egli rispose: «Pace! Vengo a offrire un sacrificio al Signore; purificatevi e venite con me al sacrificio». Fece anche purificare Isai e i suoi figli e li invitò al sacrificio.Mentre entravano, egli pensò, vedendo Eliab: «Certo l'unto del Signore è qui davanti a lui». Ma il Signore disse a Samuele: «Non badare al suo aspetto né alla sua statura, perché io l'ho scartato; infatti il Signore non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell'uomo: l'uomo guarda all'apparenza, ma il Signore guarda al cuore». Allora Isai chiamò Abinadab e lo fece passare davanti a Samuele; ma Samuele disse: «Il Signore non si è scelto neppure questo». Isai fece passare Samma, ma Samuele disse: «Il Signore non si è scelto neppure questo». Isai fece passare così sette dei suoi figli davanti a Samuele; ma Samuele disse a Isai: «Il Signore non si è scelto questi». Poi Samuele disse a Isai: «Sono questi tutti i tuoi figli?» Isai rispose: «Resta ancora il più giovane, ma è al pascolo con le pecore». Samuele disse a Isai: «Mandalo a cercare, perché non ci metteremo a mangiare prima che sia arrivato qua». Isai dunque lo mandò a cercare, e lo fece venire. Egli era biondo, aveva begli occhi e un bell'aspetto. Il Signore disse a Samuele: «Àlzati, ungilo, perché è lui». Allora Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno lo Spirito del Signore investì Davide. Poi Samuele si alzò e se ne tornò a Rama.

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Canto

PREGHIERA DELLA SERA ... non tutti riescono ad andare al di là delle apparenze ... Dio vede il nostro cuore e si fida di noi ... diversamente dai genitori di Calvin :-)

C. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

Esame di coscienza

PROPOSTA DI ASCOLTO: LA LINEA D’OMBRALa linea d'ombra la nebbia che io vedo a me davanti per la prima volta nella vita mia mi trovo a saper quello che lascio e a non saper immaginar quello che trovo mi offrono un incarico di responsabilità portare questa nave verso una rotta che nessuno sa è la mia età a mezz'aria in questa condizione di stabilità precaria ipnotizzato dalle pale di un ventilatore sul soffitto mi giro e mi rigiro sul mio letto mi muovo col passo pesante in questa stanza umida di un porto che non ricordo il nome il fondo del caffè confonde il dove e il come e per la prima volta so cos'è la nostalgia la commozione nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione per ogni strappo un porto per ogni porto in testa una canzone è dolce stare in mare quando son gli altri a far la direzione senza preoccupazione soltanto fare ciò che c'è da fare e cullati dall'onda notturna sognare la mamma... il mare. Mi offrono un incarico di responsabilità mi hanno detto che una nave c'ha bisogno di un comandante mi hanno detto che la paga è interessante e che il carico è segreto ed importante il pensiero della responsabilità si è fatto grosso è come dover saltare al di là di un fosso che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto di fronte a me la nebbia mi nasconde la risposta alla mia paura cosa sarò dove mi condurrà la mia natura? La faccia di mio padre prende forma sullo specchio lui giovane io vecchio le sue parole che rimbombano dentro

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al mio orecchio "la vita non è facile ci vuole sacrificio un giorno te ne accorgerai e mi dirai se ho ragione" arriva il giorno in cui bisogna prendere una decisione e adesso è questo giorno di monsone col vento che non ha una direzione guardando il cielo un senso di oppressione ma è la mia età dove si sa come si era e non si sa dove si va, cosa si sarà che responsabilità si hanno nei confronti degli esseri umani che ti vivono accanto e attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera ed ho paura di essere mangiato ed ho paura pure di mangiare mi perdo nelle letture, i libri dello zen ed il vangelo l'astrologia che mi racconta il cielo galleggio alla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare ma questa linea d'ombra non me la fa incontrare. Mi offrono un incarico di responsabilità non so cos'è il coraggio se prendere e mollare tutto se scegliere la fuga od affrontare questa realtà difficile da interpretare ma bella da esplorare provare a immaginare cosa sarò quando avrò attraversato il mare portato questo carico importante a destinazione dove sarò al riparo dal prossimo monsone mi offrono un incarico di responsabilità domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire getterò i bagagli in mare studierò le carte e aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte e quando passerà il monsone dirò levate l'ancora diritta avanti tutta questa è la rotta questa è la direzione questa è la decisione.

LE ORME DEL CREATORE

Un arabo accompagnava attraverso il deserto un esploratore francese. E ogni mattino si prostrava a terra per adorare e pregare Dio. Un giorno il francese gli disse: "Tu sei un ingenuo: Dio non esiste, difatti tu non l'hai mai visto né toccato". L'arabo non rispose. Poco dopo il francese notò delle orme di cammello ed esclamò: "Guarda, di qui è passato un cammello". E l'arabo rispose: "Signore, lei è un ingenuo, il cammello non l'ha né visto né toccato". "Sciocco sei tu! Si vedono le orme!", replicò il francese. Allora l'arabo, puntando il dito verso il sole: "Ecco le orme del Creatore: Dio c'è"...

InsiemeSignore, Tu che ti prendi cura di chi ami, facci sentire che ci hai disegnato sul palmo della tua mano perché possiamo essere

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continuamente guidati da Te con sguardo d'amore: ricordaci che ci sollevi con la guancia fino alla Tua per sussurrarci che siamo preziosi ai tuoi occhi; tienici sul cuore perché il battito del Tuo rassereni il nostro.

Canto

MERCOLEdì 3 Luglio-------------

PREGHIERA DEL MATTINOCi sono bisogni della nostra vita che vanno oltre la semplice acqua... è il bisogno che Gesù intuisce nella samaritana... forse non esattamente il di più che cerca Calvin

CantoC. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

InnoSignore, donaci di gustarela tua dolce amicizia. Signore, tu ci proteggi con amore paterno.A te la gloria, la potenza e l’onorenei secoli eterni. Amen

SALMO 63

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O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco,di te ha sete l'anima mia,

a te anela la mia carne,come terra deserta,arida, senz'acqua.

Così nel santuario ti ho cercato,per contemplare la tua potenza e la tua gloria.Poiché la tua grazia vale più della vita,le mie labbra diranno la tua lode.

Così ti benedirò finché io viva,nel tuo nome alzerò le mie mani.Mi sazierò come a lauto convito,e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.

Quando nel mio giaciglio di te mi ricordoe penso a te nelle veglie notturne,a te che sei stato il mio aiuto,esulto di gioia all'ombra delle tue ali.

A te si stringe l'anima miae la forza della tua destra mi sostiene.

Ma quelli che attentano alla mia vitascenderanno nel profondo della terra,saranno dati in potere alla spada,diverranno preda di sciacalli.

Il re gioirà in Dio,si glorierà chi giura per lui,perché ai mentitori verrà chiusa la bocca.

DAL VANGELO DI GIOVANNI (4,5-42)Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di

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Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le disse: «Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa». Le disse Gesù: «Sono io, che ti parlo».In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: «Che desideri?», o: «Perché parli con lei?». La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?». Uscirono allora dalla città e andavano da lui.Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose: «Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro».Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E

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quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e dicevano alla donna: «Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

Canto

PREGHIERA DELLA SERA scoprire se stessi in profondità ci fa scoprire profondamente liberi .. ma la libertà è un dono e una responsabilità ... ecco perchè non è assoluta

C. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

Esame di coscienza

PROPOSTA DI ASCOLTO: CUORE DI CANEIl ragazzo ha un fucile di legno e ci tira alle stelle com'è dritta la schiena, che bianchi i suoi denti e gli occhi sono due caramelle e se provi a sentire stanotte puoi sentire abbaiare è il suo cuore di cane che corre e non si vuole fermare. Il ragazzo a trovargli un difetto, non gli piace studiare preferisce le stelle e quel pezzo di legno, preferisce aspettare che capire c'è tempo e capire certe volte non vale che capire c'è tempo e capire certe volte fa male. Ma il ragazzo una notte si perde, il ragazzo è perduto ha lasciato la casa del padre e della madre e nemmeno un saluto e se provi a cercarlo stanotte puoi trovarlo che dorme seduto addormantato in una stazione sotto le stelle dentro un vagone con un amore di fortuna sotto l'ombrello della luna ma il ragazzo anche

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senza divisa è comunque un soldato c'è una guerra che brucia quà fuori e il ragazzo può morire bruciato o tornare sconfitto una sera che nessuno lo vuole senza nemmeno un dolore da dividere in due e tornare che è finita la notte non c'è più compagnia e abbaiare al mattino e vedere il mattino piano piano andare via imparare le lingue del mondo imparare a parlare a passare tra la pioggia e la polvere tra la terra ed il mare che viaggiare non è solamente partire, partire e tornare ma è imparare le lingue degli altri, imparare ad amare il ragazzo ha da vendere fiato e muscoli buoni e cervello veloce e paura di poco e capelli a milioni mentre scende le scale è già fuori già la notte è finita mentre scende le scale è già fuori già comincia la vita. Ma il ragazzo una notte si perde, il ragazzo è perduto ha lasciato la casa del padre e della madre è volato e nemmeno ha lasciato un saluto e se provi a cercarlo stanotte puoi trovarlo che dorme seduto abbandonato in una stazione con gli occhi chiusi dentro un vagone sotto le stelle della luna con un amore di fortuna ma il ragazzo anche senza divisa è comunque un soldato c'è una guerra che brucia quà fuori e il ragazzo può morire bruciato o tornare sconfitto una sera che nessuno lo vuole senza nemmeno un dolore da dividere in due e tornare che è finita la notte non c'è più compagnia e abbaiare al mattino e vedere il mattino piano piano andar via

STRANA STORIAQuesta è la storia di quattro persone che si chiamavano: Ciascuno, Qualcuno, Ognuno e Nessuno. C'era un importane impegno da svolgere e fu chiesto a Ciascuno di compierlo. Ciascuno era certo che Qualcuno l'avrebbe fatto. Ognuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Qualcuno si arrabbiò per questo perché era compito di Ciascuno. Ciascuno aveva pensato che Ognuno lo facesse, ma Nessuno capì che ciascuno lo avrebbe fatto. Finì che Ciascuno criticò Qualcuno quando Nessuno fece ciò che Ognuno avrebbe potuto fare.

InsiemeO Signore, concedi a noi di esser davvero capacidi vivere insieme, di saper condividere, dì scomodarci per gli altri.Dacci il coraggio di amarenelle piccole occasioni quotidiane, nelle cose da poco,

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perché forse le grandi non verranno mai.Insegnaci ad amare tutti, e non solamente quelli che ci sono simpatici.Solo così saremo tuoi discepoli.Facci conoscere la gioia di vedere contento chi ci è vicino,perché gli abbiano ceduto il posto più comodo,gli abbiamo dato una mano nella difficoltà...Non permettere, Signore, che noi viviamo felici da soli. Amen.

Canto

GIOVEdì 4 Luglio-------------

PREGHIERA DEL MATTINONel nostro cuore c’è un disegno, un progetto ... anche se gli errori che facciamo e le strade sbagliate rischiano di offuscarlo, nulla lo può cancellareCanto

C. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

Innonoi ti lodiamo, Padre, fonte della vita,sorgente di luce e verità.Noi ti lodiamo, Padre, per mezzo del tuo Figlioci doni pace e libertà.Dona a noi lo Spirito per poter diffonderenel mondo la bontà. Amen.

SALMO 91

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Tu che abiti al riparo dell'Altissimoe dimori all'ombra dell'Onnipotente,di' al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido».

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,dalla peste che distrugge.Ti coprirà con le sue pennesotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza;non temerai i terrori della notte

né la freccia che vola di giorno,la peste che vaga nelle tenebre,lo sterminio che devasta a mezzogiorno.Mille cadranno al tuo fiancoe diecimila alla tua destra;ma nulla ti potrà colpire.Solo che tu guardi, con i tuoi occhivedrai il castigo degli empi.

Poiché tuo rifugio è il Signoree hai fatto dell'Altissimo la tua dimora,non ti potrà colpire la sventura,nessun colpo cadrà sulla tua tenda.

Egli darà ordine ai suoi angelidi custodirti in tutti i tuoi passi.

Sulle loro mani ti porterannoperché non inciampi nella pietra il tuo piede.Camminerai su aspidi e vipere,schiaccerai leoni e draghi. Lo salverò, perché a me si è affidato;lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.

Mi invocherà e gli darò risposta;presso di lui sarò nella sventura,lo salverò e lo renderò glorioso.

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Lo sazierò di lunghi giornie gli mostrerò la mia salvezza.

DAL VANGELO DI LUCA (19,1-10)Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Canto

PREGHIERA DELLA SERAognuno ha i suoi doni ... condividerli con gli altri

li moltiplica ... certo gli altri devono essere d’accordo :-)

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C. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

Esame di coscienza

PROPOSTA DI ASCOLTO: DAL BUIOIl cieco fermo sul bordo del marciapiede aspetta che qualcuno se ne accorga rallenti la sua fretta. E intanto resta immobile lo sguardo spento e fisso come se fosse in bilico su di un profondo abisso. Il cieco fermo ascolta e sopra il viso impassibile d'un tratto è una smorfia una pena invisibile. Ma nessuna la vede nel bagliore della luce e la smorfia lentamente dentro il viso si ricuce. Ed ecco all'improvviso s'arresta una ragazza il cieco fa un sorriso e timido ringrazia. Lei certamente è bella lo sente dall'odore nel buio s'accende una stella e un vento soffia in cuore.Lui cerca la sua mano lei se la fa trovare e allora parte piano e li si lascia andare.E saltano l'abisso senza precipitare i due con lieve passo che sembra di volare! Poi dolcemente atterrano sull'altro marciapiede il cieco e la ragazza dopo quel volo breve. Lei dalla luce lancia un saluto luminoso! Dal buio lui risponde timido e confuso. Vorrebbe dirle aspetta angelo profumato non te ne andare resta riposa il cuore il fiato. Ma sente che la mano allenta la sua stretta e nel buio si spegna la stella. Vorrebbe dirle aspetta! Ma c'è troppa confusione e l'odore s'allontana e il cieco col bastone prosegue la sua strada buia dondolando un po' felice per quel niente come un dolcissimo Charlotte!

Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano.

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Con aria stranamente ufficiale il bambino pose il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani con il grembiule e lesse quanto vi era scritto: "Per aver strappato le erbacce dal vialetto: 1 Euro Per aver riordinato la mia cameretta: 1,50 Euro Per essere andato a comprare il latte: 0,50 Euro Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): 3 Euro Per ever preso due volte "ottimo" a scuola: 2 Euro Per aver portato fuori l'immondizia tutte le sere: 1 Euro Totale: 9 Euro". La mamma fissò il figlio negli occhi teneramente. La sua mente si affollò di ricordi. Prese una biro e, sul retro delfoglietto, scrisse: "Per averti portato in grembo 9 mesi: 0 Euro Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: 0 Euro Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: 0 Euro Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: 0 Euro Per tutto quello che ti ho insegnato giorno dopo giorno: 0 Euro Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene, e i panini che ti ho preparato: 0 Euro Per la vita che ti do ogni giorno: 0 Euro". Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio. Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero capolino nei suoi occhi. Girò il foglio e sul suo conto scrisse:"Pagato". Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.

Quando nei rapporti personali e famigliari si cominciano a fare i conti, è tutto finito. L'amore o è gratuito o non è amore.

Insieme

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Amore non è possesso Amore è desiderare il Vero Bene Amore non si pronuncia se non è ispirato dall'Amore di Dio. Voglio dirti "ti Amo" perché sei importante e speciale ogni volta che t'incontro perché te come tutti gli altri siete dono particolare, ognuno con una diversa qualità!

Canto

VENERdì 5 Luglio-------------

PREGHIERA DEL MATTINO

C. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

InnoSignore, donaci di gustare la tua dolce amicizia.Signore, tu ci proteggi con amore paterno.A te la gloria, la potenza e l’onorenei secoli eterni. Amen

SALMO 92È bello dar lode al Signore e cantare al tuo nome, o Altissimo,annunziare al mattino il tuo amore,

la tua fedeltà lungo la notte, sull'arpa a dieci corde e sulla lira,con canti sulla cetra.

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Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie,esulto per l'opera delle tue mani.Come sono grandi le tue opere, Signore,quanto profondi i tuoi pensieri!

L'uomo insensato non intende e lo stolto non capisce:

se i peccatori germogliano come l'erbae fioriscono tutti i malfattori, li attende una rovina eterna:ma tu sei l'eccelso per sempre, o Signore.Ecco, i tuoi nemici, o Signore, ecco, i tuoi nemici periranno,saranno dispersi tutti i malfattori.

Tu mi doni la forza di un bùfalo, mi cospargi di olio splendente.

I miei occhi disprezzeranno i miei nemici,e contro gli iniqui che mi assalgono i miei orecchi udranno cose infauste.

Il giusto fiorirà come palma, crescerà come cedro del Libano;piantati nella casa del Signore, fioriranno negli atri del nostro Dio.

Nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi,per annunziare quanto è retto il Signore: mia roccia, in lui non c'è ingiustizia.

DAL LIBRO DI ESTER (4, 1-8. 8A. 9-17)

Quando Mardocheo seppe quanto era stato fatto, si stracciò le vesti, si coprì di sacco e di cenere e uscì in mezzo alla città, mandando alte e amare grida; venne fin davanti alla porta del re, ma a nessuno che fosse coperto di sacco era permesso di entrare per la porta del re. In ogni provincia, dovunque giungevano l'ordine del re e il suo editto, ci fu gran desolazione fra i Giudei: digiuno, pianto, lutto e a molti servirono di letto il sacco e la cenere. Le ancelle di Ester e i suoi eunuchi vennero a riferire la cosa e la regina ne fu molto angosciata; mandò vesti a Mardocheo, perché se le mettesse e si togliesse di dosso il sacco, ma egli non le accettò. Allora Ester chiamò Atach, uno degli eunuchi che il re aveva messo al suo servizio, e lo incaricò di andare da Mardocheo per domandare che cosa era avvenuto e perché si comportava così. Atach si recò da Mardocheo sulla piazza della città davanti alla porta del re. Mardocheo

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gli narrò quanto gli era accaduto e gli indicò la somma di denaro che Aman aveva promesso di versare al tesoro reale per far distruggere i Giudei; gli diede anche una copia dell'editto promulgato a Susa per il loro sterminio, perché lo mostrasse a Ester, la informasse di tutto e le ordinasse di presentarsi al re per domandargli grazia e per intercedere in favore del suo popolo.«Ricordati— le fece dire — dei giorni della tua povertà, quando eri nutrita dalla mia mano; perché Aman, il secondo in dignità dopo il re, ha parlato contro di noi per farci mettere a morte. Invoca il Signore, parla al re in nostro favore e liberaci dalla morte!». Atach ritornò da Ester e le riferì le parole di Mardocheo. Ester ordinò ad Atach di riferire a Mardocheo: «Tutti i ministri del re e il popolo delle sue province sanno che se qualcuno, uomo o donna, entra dal re nell'atrio interno, senza essere stato chiamato, in forza di una legge uguale per tutti, deve essere messo a morte, a meno che il re non stenda verso di lui il suo scettro d'oro, nel qual caso avrà salva la vita. Quanto a me, sono già trenta giorni che non sono stata chiamata per andare dal re». Le parole di Ester furono riferite a Mardocheo e Mardocheo fece dare questa risposta a Ester: «Non pensare di salvare solo te stessa fra tutti i Giudei, per il fatto che ti trovi nella reggia. Perché se tu in questo momento taci, aiuto e liberazione sorgeranno per i Giudei da un altro luogo; ma tu perirai insieme con la casa di tuo padre. Chi sa che tu non sia stata elevata a regina proprio in previsione d'una circostanza come questa?». Allora Ester fece rispondere a Mardocheo: «Va', raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa: digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno; anch'io con le ancelle digiunerò nello stesso modo; dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge e, se dovrò perire, perirò!». Mardocheo se ne andò e fece quanto Ester gli aveva ordinato.In quei giorni la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da un'angoscia mortale. Si tolse le vesti di lusso e indossò gli abiti di miseria e di lutto; invece dei superbi profumi si riempì la testa di ceneri e di immondizie. Umiliò molto il suo corpo e con i capelli sconvolti si muoveva dove prima era abituata agli ornamenti festivi. Poi supplicò il Signore e disse:

«Mio Signore, nostro re, tu sei l'unico! Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso se non te, perché un grande pericolo mi sovrasta.La tua serva da quando ha cambiato condizione fino ad oggi, non ha gioito di nulla, se non di te, Signore, Dio di Abramo.Dio, che su tutti eserciti la forza, ascolta la voce dei disperati e liberaci dalla mano dei malvagi; libera me dalla mia angoscia!».

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Canto

PREGHIERA DELLA SERAc'è una bella differenza tra credere nel destino e credere che Dio ha un disegno su di noi ... di fronte al destino siamo inermi, di fronte ad un disegno Dio chiede il nostro impegno e la nostra collaborazione ... e certe volte, come intuisce Calvin, è una bella scocciatura :-)

C. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

PROPOSTA DI ASCOLTO: LA STRADAProbabilmente dev'essere strada la vita lavorata per il tempo ed il denaro e la casa costruita Come un ponte su una cascata come un ponte su una cascata e quel che vedi dai finestrini di questa macchina usata E' difficile capire cos'è ma dev'essere strada E se quindi dev'eesere strada ci deve stare chi ci cammina e chilometri di passeggiata le poche case sulla collina E dev'esserci acqua che piove ci dev'essere acqua che piove per il fiume che porta al mare in fondo a questa vallata E da qui non si vede granché Ma dev'essere strada

E tu che parlavi una lingua da tempo dimenticata dov'è che l'avevo sentita? quand'è che l'avevo scordata? La tua voce era alta e credibile oltre il suono della cascata Ed un cielo di zucchero nero e di carta stellataprometteva esperienza e mistero

per tutta la strada E c'era una porta segreta E un'uscita mascherata sotto gli occhi di un leone di pietra e di una vergine chiaccherata Usciti dalla notte dei tempi o da una pagina patinata E c'era pianto stridor di denti Ma poi la porta fu spalancata

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E finalmente la banda passò a ripulire la strada E finalmente la banda passò a ripulire la strada Probabilmente dev'essere strada anche la vita consacrata al tuo corpo e alle tue mani e alla curva complicata E rasenta l'innocenza

e l'abisso della cascata E che conosce l'invenzione prima ancora che sia inventata E che conosce la canzone conosce la strada E che conosce la canzone riconosce la strada E che conosce la canzone riconosce la strada

Un estate una famiglia di ricci venne ad abitare nella foresta.Il tempo era bello, faceva caldo, e tutto il giorno i ricci si divertivano sotto gli alberi. Sidivertivano nei campi, nei dintorni della foresta, giocavano a nascondino tra i fiori, acchiappavano mosche per nutrirsi e, la notte, si addormentavano sul muschio, nei pressi delle tane. Un giorno videro una foglia cadere da un albero: era autunno. Giocarono a rincorrere la foglia, dietro alle foglie che cadevano sempre più numerose; ed essendo le notti diventate un po’ più fredde, dormivano sotto le foglie secche. Faceva però sempre più freddo. Il fiume a volte si trasformava in ghiaccio.La neve aveva ricoperto le foglie, i ricci tremavano tutto il giorno, e la notte non potevano chiudere occhio tanto era freddo. Così una sera decisero di stringersi uno accanto all’altro per riscaldarsi, ma fuggirono ben presto ai quattro angoli della foresta: con tutti quegli aghi si erano feriti il naso e le zampe. Timidamente, si avvicinarono ancora, ma di nuovo si punsero il muso. E tutte le volte che uno correva verso l’altro capitava la stessa cosa. Era assolutamente necessario trovare un modo per stare vicini: gli uccelli si tenevano caldo uno con l’altro, così pure i conigli, letalpe e tutti gli animali. Allora, con dolcezza, a poco a poco, sera dopo sera, per potersi scaldare senza pungersi, si accostarono l’uno all’altro, ritirarono i loro aculei e, con mille precauzioni, trovarono infine la giusta misura. Il vento che soffiava non dava più fastidio; finalmente potevano dormire al caldo tutti insieme.

InsiemeSignore, aiutami ad essere per tutti amico,che attende senza stancarsi, che accoglie con bontà,che dà con amore, che ascolta senza fatica, che ringrazia con gioia.Un amico che si è sempre certi di trovare quando se ne ha bisogno.

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Aiutami ad essere una presenza sicura,a cui ci si può rivolgere quando lo si desidera; ad offrire un’amicizia riposante,ad irradiare una pace gioiosa, la Tua pace, o Signore.Fa’ che sia disponibile e accogliente soprattutto verso i più deboli e indifesi.Così senza compiere opere straordinarie,io potrò aiutare gli altri a sentirti più vicino, Signore della tenerezza.

Canto

SABATO 6 Luglio-------------

PREGHIERA DEL MATTINOabbiamo tutti dei doni ...

dobbiamo solo imparare ad usarli ... e bene

CantoC. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

InnoAl cominciar dei giorno, Dio, ti invochiamo. Aiutaci a pregare e a raccogliere i nostri pensieri su di te; da solo non siamo capaci. In noi c'è buio, ma in te c'è la luce; noi siamo soli, ma tu non ci lasci; non abbiamo coraggio, ma tu ci sei d'aiuto; siamo inquieti, ma in te c'è la pace; in noi c'è amarezza, in te pazienza; non capiamo le tue vie, ma tu sai qual è la nostrastrada.

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Signore, qualunque cosa rechi questo giorno, il tuo nome sia lodato!

SALMO 121Alzo gli occhi verso i monti:da dove mi verrà l'aiuto?

Il mio aiuto viene dal Signore,che ha fatto cielo e terra.

Non lascerà vacillare il tuo piede,non si addormenterà il tuo custode.

Non si addormenterà, non prenderà sonno,il custode d'Israele.

Il Signore è il tuo custode,il Signore è come ombra che ti copre,e sta alla tua destra.

Di giorno non ti colpirà il sole,né la luna di notte.

Il Signore ti proteggerà da ogni male,egli proteggerà la tua vita.

Il Signore veglierà su di te, quando esci e quando entri,da ora e per sempre.

DAGLI ATTI DEGLI APOSTOLI 2,1-13Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com'è che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio». Tutti erano stupiti e perplessi, chiedendosi l'un l'altro: «Che significa questo?». Altri invece li deridevano e dicevano: «Si sono ubriacati di mosto».

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DAL LIBRO DELLA GENESI 11,1-9Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro». Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

Canto

PREGHIERA DELLA SERA C. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

Esame di coscienza

PROPOSTA DI ASCOLTO ONE OF US (TRADUZIONE)

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Se Dio avesse un nome, quale sarebbe? e lo pronunceresti davanti a lui? se tu fossi di fronte a lui e a tutta la sua gloria? cosa gli chiederesti se avessi una sola domanda a disposizione? Dio é grande. Dio é buono. Cosa sarebbe se Dio fosse uno di noi? semplicemente uno sciattone come uno di noi semplicemente uno straniero sul bus che cerca di ritrovare la strada di casa? se Dio avesse un volto, a chi assomiglierebbe? e lo vorresti vedere? se vedere significa che dovresti credere in cose come il paradiso, Gesù, i Santi, e tutti I profeti? Dio é grande. Dio é buono. cosa sarebbe se Dio fosse uno di noi?semplicemente uno sciattone come uno di noi semplicemente uno straniero sul bus che cerca di ritrovare la strada di casa? che cerca solo di ritrovare la strada di casa tornare su in paradiso, tutto solo nessuno chiamerebbe al telefono se non il Papa, forse a Roma Dio é grande. Dio é buono. Cosa sarebbe se Dio fosse uno di noi? semplicemente uno sciattone come uno di noi semplicemente uno straniero sul bus che cerca di ritrovare la strada di casa? che cerca di tornare a casa, come una sacra pietra che rotola torna su in paradiso, tutto solo che cerca solamente di tornare a casa non chiamerebbe nessuno al telefono se non il Papa, forse a Roma.

Un monaco si era seduto a meditare sulla riva di un ruscello. Quando aprì gli occhi, vide uno scorpione che era caduto nell'acqua e lottava disperatamente per stare a galla e sopravvivere. Pieno di compassione, il monaco immerse la mano nell'acqua, afferrò lo scorpione e lo posò in salvo sulla riva. L'insetto per ricompensa si rivoltò di scatto e lo punse provocandogli un forte dolore. Il monaco tornò a meditare, ma quando riaprì gli occhi, vide che lo scorpione era di nuovo caduto in acqua e si dibatteva con tutte le sue forze. Per la

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seconda volta lo salvò e anche questa volta lo scorpione punse il suo salvatore fino a farlo urlare per il dolore. La stessa cosa accadde una terza volta. E il monaco aveva le lacrime agli occhi per il tormento provocato dalle crudeli punture alla mano. Un contadino che aveva assistito alla scena esclamò: «Perché ti ostini ad aiutare quella miserabile creatura che invece di ringraziarti ti fa solo male?». «Perché seguiamo entrambi la nostra natura» rispose il monaco. «Lo scorpione è fatto per pungere e io sono fatto per essere misericordioso».

E tu, per che cosa sei fatto?

InsiemeSignore noi non capiamo tutto, anzi abbiamo parecchia confusione.Forse anche perché la televisione e la modaci propongono modelli sempre truccati, perfetti,senza un minimo difetto.Chissà... forse anche perché a voltepersino le persone che ci vogliono più beneci schiacciano con mille aspettative che noi non riusciamo a realizzare.Eccoci qui invece oggi davanti a Te,a dirti che ci scopriamo fragili e piccoli.Eppure Tu ci dici che proprio in questo pasto poverovieni ad abitare e fai grandi cose proprio con noi,così come siamo, non come ci vogliono gli altri.Signore Gesù noi crediamo che Tu ci ami,con questo nostro corpo, con questa mente e questo cuore,con i pensieri strani che ci vengono... Signore Gesù sei grande!!!

Canto

DOMENICA 7 Luglio-------------

PREGHIERA DEL MATTINO

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CantoC. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

Innonoi ti lodiamo, Padre, fonte della vita, sorgente di luce e verità.Noi ti lodiamo, Padre, per mezzo del tuo Figlioci doni pace e libertà.Dona a noi lo Spirito per poter diffonderenel mondo la bontà. Amen.

SALMO 139Signore, tu mi scruti e mi conosci,tu sai quando seggo e quando mi alzo.Penetri da lontano i miei pensieri,mi scruti quando cammino e quando riposo.

Ti sono note tutte le mie vie;la mia parola non è ancora sulla linguae tu, Signore, già la conosci tutta.

Alle spalle e di fronte mi circondie poni su di me la tua mano.Stupenda per me la tua saggezza,troppo alta, e io non la comprendo.

Dove andare lontano dal tuo spirito,dove fuggire dalla tua presenza?

Se salgo in cielo, là tu sei,se scendo negli inferi, eccoti.

Se prendo le ali dell'auroraper abitare all'estremità del mare,anche là mi guida la tua manoe mi afferra la tua destra.

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Sei tu che hai creato le mie visceree mi hai tessuto nel seno di mia madre.

Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo.

Scrutami, Dio, e conosci il mio cuore,provami e conosci i miei pensieri:vedi se percorro una via di menzognae guidami sulla via della vita.

Canto

PREGHIERA DELLA SERA

C. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

Esame di coscienza

PROPOSTA DI ASCOLTO MALE CHE FA MALEDio se ci sei, con i dolori tuoi, ascolterai una preghiera i figli tuoi, chiedono amore sai, ci sentirai, così vicino a te. vite a metà, cuore indeciso che, la direzione non ce l'ha gente che va, senza pensarci su, il bene e il male non lo sa dov'è. quanti che, li puoi vedere anche tu sulle strade soli come sono. male che fa male, tu lo puoi fermare male che fa male tu non vuoi lasciati parlare, lasciati cercare, lasciati vedere e guarda noi. dio se ci sei, di sole e nuvole, libera noi da questo male

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dacci il tuo pane, toglici i debiti ascolterai queste parole che, gridano, così lontano da te ma lo so che tu le puoi sentire.male che fa male, tu lo puoi fermare male che fa male tu non vuoi lasciati cercare, lasciati pregare, lasciati vedere e guarda noi. quanta gente che ci crede, a qualcosa e sta lottando anche per noi quanta gente sta aspettando te. male che fa male, tu lo puoi fermare male che fa male tu non vuoi lasciati cercare, lasciati parlare, lasciati vedere e guarda noi. male che fa male, tu lo puoi fermare male che fa male tu non vuoi lasciati cercare, lasciati parlare, lasciati vedere e guarda noi

Il bambino guardava la nonna scrivere una lettera. A un certo punto chiese: ‘Stai scrivendo una storia su di noi? E’ per caso una storia su di me?’.La nonna smise di scrivere, sorrise, e disse al nipote: ‘In effetti, sto scrivendo di te. Tuttavia, piu’ importante delle parole, e’ la matita che sto usando. Mi piacerebbe che tu fossi come lei, quando sarai grande’.Il bimbo osservo’ la matita, incuriosito, e non vide niente di speciale.‘Ma e’ identica a tutta le matite che ho visto in vita mia!’.‘Tutto dipende dal modo in cui guardi le cose. Ci sono cinque qualita’ in essa, che se tu riuscirai a mantenere, faranno di te un uomo in pace col mondo.Prima qualita’: tu puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. Questa mano noi la chiamiamo Dio, e Lui ti dovra’ sempre indirizzare verso la Sua volonta’.Seconda qualita’: di quando in quando io devo interrompere cio’ che sto scrivendo, e usare il temperino. Questo fa si’ che la matita soffra un poco, ma alla fine essa sara’ piu’ affilata. Pertanto, sappi sopportare un po’ di dolore, perche’ cio’ ti rendera’ una persona migliore.Terza qualita’: la matita ci permette sempre si usare una gomma per cancellare gli sbagli. Capisci che correggere qualcosa che abbiamo fatto non e’ necessariamente un male, ma qualcosa di fondamentale per mantenerci sulla retta via.

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Quarta qualita’: cio’ che e’ davvero importante nella matita non e’ il legno o la forma esteriore, ma la grafite che e’ all’interno. Dunque, fai sempre attenzione a quello che succede dentro di te.Infine, la quinta qualita’ della matita: lascia sempre un segno. Ugualmente, sappi che tutto cio’ che farai nella vita lascera’ tracce, e cerca di essere conscio di ogni singola azione’.

InsiemePadre mio, io mi abbandono a te: fa' di me ciò che ti piace; qualunque cosa tu faccia di me, io ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto, purché la tua volontà si compia in me e in tutte le tue creature. lo non desidero altro, mio Dio. Depongo la mia anima nelle tue mani, te la dono, o mio Dio, con tutto l'amore del mio cuore, perché ti amo. È una necessità per me il donarmi e l'affidarmi alle tue mani senza misura, con infinita fiducia, perché sei il Padre mio.

(Charles de Foucault) Canto

LUNEDì 8 Luglio-------------

PREGHIERA DEL MATTINO

CantoC. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito SantoT. Amen

InnoLa notte fugge, viene la luce: Cristo Signore.

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Con gioia pura, col canto e la preghiera,accogliamo il Signore.Salvatore del mondo, soccorri ogni uomo,rinnova l’alleanza. Amen

SALMO 103Benedici il Signore, anima mia,quanto è in me benedica il suo santo nome.Benedici il Signore, anima mia,non dimenticare tanti suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,guarisce tutte le tue malattie;salva dalla fossa la tua vita,

ti corona di grazia e di misericordia;egli sazia di beni i tuoi giornie tu rinnovi come aquila la tua giovinezza.

Il Signore agisce con giustiziae con diritto verso tutti gli oppressi.Ha rivelato a Mosè le sue vie,ai figli d'Israele le sue opere.

Buono e pietoso è il Signore,lento all'ira e grande nell'amore.Come un padre ha pietà dei suoi figli,così il Signore ha pietà di quanti lo temono.Perché egli sa di che siamo plasmati,ricorda che noi siamo polvere.

Come l'erba sono i giorni dell'uomo,come il fiore del campo, così egli fiorisce.Lo investe il vento e più non esistee il suo posto non lo riconosce.

Ma la grazia del Signore è da sempre,dura in eterno per quanti lo temono;la sua giustizia per i figli dei figli,

per quanti custodiscono la sua alleanzae ricordano di osservare i suoi precetti.

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Benedite il Signore, voi tutte opere sue,in ogni luogo del suo dominio.Benedici il Signore, anima mia.

InsiemeGesù, spesso mi ricordo di parlare con te solo quando mi serve qualcosa,invece oggi è l’ultimo giorno del camposcuola e se ripenso a questi giorni.. è giusto dirti Grazie!!Grazie per avermi fatto vivere questa esperienza!È stato proprio un mix:C’è stata soddisfazione,quando non mi sono lasciato affondare dalla frase “non ho voglia di fare questo”.Ci sono stati successi,quando ho trovato il coraggio di mettermi in gioco e superare la timidezza.Ci sono state anche le arrabbiature,perché perdendo la pazienza mi chiudevo in me invece di confrontarmi con i miei amici.Ci sono stati tanti sentimenti e sensazioni che non mi aspettavoe tutto ciò ha reso questa esperienza unica!Grazie per tutti gli amici, che conoscevo già e nuovi,con cui ho vissuto questa settimana;ma altri sono rimasti a casa, aiutami a portare un po’ di camposcuola anche a loro.Spero di non dimenticare ogni momento, bello o brutto, perché tutti sono stati utilie spero di ricordarmi i “suggerimenti per vivere meglio” che ci hanno dato gli animatori; ma nella mia testolina non c’entra tutto, quindi..questo camposcuola lo affido a Te!Ridammelo un poco alla volta, nella vita di tutti i giorni, quando ne avrò più bisogno! Grazie!

Canto

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PRIMO FUOCO SCENETTE1) L’apparenza inganna2) L’abito non fa il monaco3) L’essenziale è invisibile agli occhi

SULLA MIA STRADA (L.Ligabue)

C'è chi mi vuole come vuole un po' più santo più criminale e un po' più nuovo un po' più uguale

mi vuole come vuole c'è chi mi vuole per cliente chi non mi vuole mai per niente e c'è chi vuole le mie scuse che ciò che sono l'ha offeso di un po': te come ti vogliono? di un po' tu come ti vuoi?

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tu come ti vuoi? sono vivo abbastanza sono vivo abbastanza

per di qua comunque vada sempre sulla mia strada c'è chi mi vuole più me stesso e più profondo, più maledetto e bravo padre e bravo a letto

c’è chi mi vuole perfetto di un po': te come ti vogliono? di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi? sono vivo abbastanza sono vivo abbastanza per di qua comunque vada

sempre sulla mia strada di un po': te come ti vogliono? di un po' tu come ti vuoi? tu come ti vuoi?

sono vivo abbastanza sono vivo abbastanza per di qua comunque vada sempre sulla mia strada di un po': te come ti vogliono? di un po' tu come ti vuoi?

tu come ti vuoi? sono vivo abbastanza sono vivo abbastanza per di qua comunque vada sempre sulla mia strada

UNO SGUARDO D’AMORE (La bella e la bestia)Qualcosa in lui si trasformò, era sgarbato un po' volgare ora no: è timido, piacevole, non mi ero accorta che ora é incantevole. Lo sguardo suo su me posò, sfiorò la zampa ma paura non provò. Son certo che, mi sono illuso: lei non mi aveva mai guardato con quel viso. Tu non sei l' ideale, non ti avrei sognato accanto a me; ma ora sei reale! C'é qualcosa che non ho mai visto prima in te. Ma guarda un po'! Che dir non so! Di tutto ciò! Neanch'io però! É proprio vero che l'amore tutto può! Aspetta un poco e vedrai! Ti colpirà!

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Quello che accade é una grande novità!

YOU ARE BEAUTIFUL (James Blunt) My life is brilliant.My love is pure.I saw an angel.Of that I'm sure. She smiled at me on the subway. She was with another man. But I won't lose no sleep on that, 'Cause I've got a plan.

You're beautiful. You're beautiful. You're beautiful, it's true. I saw your face in a crowded place, And I don't know what to do, 'Cause I'll never be with you.

Yes, she caught my eye,As we walked on by.

She could see from my face

that I was Flying high.And I don't think that I'll see her again,But we shared a moment that will last 'til the end.

You're beautiful. You're beautiful.You're beautiful, it's true.I saw your face in a crowded place,And I don't know what to do,

'Cause I'll never be with you.

You're beautiful. You're beautiful.You're beautiful, it's true.There must be an angel With a smile on her face,When she thought up that I should be with you.But it's time to face the truth,I will never be with you.

YOU ARE BEAUTIFUL (TRADUZIONE)La mia vita è brillante. Il mio amore è puro. Vidi un angelo. Di quello sono sicuro. Mi ha sorriso sulla metro. Era con un altro uomo. Ma non perderò sonno su quello, perché ho un piano.

Sei bella. Sei bella. Sei bella, è vero. Ho visto la tua faccia

in un posto affollato, E non so cosa fare, perché non starò mai con te.

Yeah, catturò il mio sguardo, Come se camminassimo vicino. poteva vedere dalla mia faccia

che ero amareggiato, E non penso che vedrò la sua di nuovo,

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Ma abbiamo condiviso un momento che durerà fino alla fine.

Sei bella. Sei bella. Sei bella, è vero. Ho visto la tua faccia in un posto affollato, E non so cosa fare,

perchè non starò mai con te. Sei bella. Sei bella. Sei bella, è vero. Ci doveva essere un angelo con un sorriso sulla sua faccia, Quando pensò che dovrei stare con te. Ma è tempo di affrontare la verità, Non starò mai con te.

SECONDO FUOCO SCENETTE1) allo specchio2) il ritratto di Dorian Gray3) Un aquila che si crede un pollo

LA FINE (Nesli)Chiedo scusa a chi ho tradito, e affanculo ogni nemico Che io vinca o che io perda è sempre la stessa merda E non importa quanta gente ho visto, quanta ne ho conosciuta Questa vita ha conquistato me e io l'ho conquistata "Questa vita" ha detto mia madre "figlio mio va vissuta, Questa vita non guarda in faccia e in faccia al massimo sputa" Io mi pulisco e basta con la manica della mia giacca E quando qualcuno ti schiaccia devi essere il primo che attacca. Non ce l'ho mai fatta, ho sempre incassato, E sempre incazzato, fino a perdere il fiato Arriverà la fine, ma non sarà la fine E come ogni volta ad aspettare e fare mille file

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Con il tuo numero in mano e su di te un primo piano Come un bel film che purtroppo non guarderà nessuno. Io non lo so chi sono e mi spaventa scoprirlo, Guardo il mio volto allo specchio ma non saprei disegnarlo Come ti parlo, parlo da sempre della mia stessa vita, Non posso rifarlo e raccontarlo è una gran fatica.

Vorrei che fosse oggi, in un attimo già domani Per reiniziare, per stravolgere tutti i miei piani, Perchè sarà migliore e io sarò migliore Come un bel film che lascia tutti senza parole.

Non mi sembra vero e non lo è mai sembrato Facile, dolce perchè amaro come il passato Tutto questo mi ha cambiato E mi son fatto rubare forse gli anni migliori Dalle mie paranoie e da mille altri errori Sono strano lo ammetto, e conto più di un difetto Ma qualcuno lassù mi ha guardato e mi ha detto: "Io ti salvo stavolta, come l'ultima volta". Quante ne vorrei fare ma poi rimango fermo, Guardo la vita in foto e già è arrivato un altro inverno, Non cambio mai su questo mai, distruggo tutto sempre, Se vi ho deluso chieder scusa non servirà a niente.

CHI SONO VERAMENTE (Daniele Vit) Hai ragione non è un errore se pensi certe cose di me,entro in casa come un ciclone, tu pensi certe cose di me,la mia musica è un'illusione, tu pensi certe cose di me,forse è meglio dileguarsi altrove, se pensi certe cose di me.Ma adesso spingo ed entro nel tuo Mp3,se non ti piace, piace a me.E siamo in tanti dentro a quel Mp3, ma senti solamente me.Dammi una "V",dammi una "I",dammi una "T",DANIELE VIT.Dammi una "V",

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dammi una "I" e una "T",Ma chi sono veramente.Dammi una "V",dammi una "I",dammi una "T",DANIELE VIT.Dammi una "V",dammi una "I" e una "T",Ma chi sono veramente.Sono uno che non conta niente,tu pensi certe cose di me,il mio nome è sulla bocca della gente che pensa certe cose di me,voglio fare un disco indipendente, la (??) non mi vuole perché,e lo regalo e non mi frega niente, se pensi certe cose di me.Ma adesso spingo ed entro nel tuo Mp3,adesso piace pure a te.Siamo in tanti dentro a quel Mp3, ma senti solamente me.Dammi una "V",dammi una "I",dammi una "T",DANIELE VIT.Dammi una "V",dammi una "I" e una "T",Ma chi sono veramente.Dammi una "V",dammi una "I",dammi una "T",DANIELE VIT.Dammi una "V",dammi una "I" e una "T",Ma chi sono veramente.Ma chi sono veramente.Ma chi sono veramente.Ma chi sono veramente.Ma adesso spingo ed entro nel tuo Mp3,adesso piace pure a te.Siamo in tanti dentro a quel Mp3, ma senti solamente me.Dammi una "V",dammi una "I",dammi una "T",

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DANIELE VIT.Dammi una "V",dammi una "I" e una "T",Ma chi sono veramente.Dammi una "V",dammi una "I",dammi una "T",DANIELE VIT.Dammi una "V",dammi una "I" e una "T",Ma chi sono veramente.Dammi una "V",dammi una "I",dammi una "T",DANIELE VIT.Dammi una "V",dammi una "I" e una "T",Ma chi sono veramente.Dammi una "V",dammi una "I",dammi una "T",DANIELE VIT.Dammi una "V",dammi una "I" e una "T",Ma chi sono veramente.

TERZO FUOCOSCENETTE1) Il brutto anatroccolo2) Shrek

AHUM (Zucchero)I've got something to tell youabout my heartthat you hold ahum

if you're down wellhere's someone thereah ahdon't you help me

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ahumc'e' qualcosa di medentro di meche non saifino in fondo ahumc'e' un giardino che maiforse maitroveraidove mi nascondo ahumio sto con tee non ti sentoyou know what I want to sayafter this love

after this rainma che bel ventoriempimi gli occhicurve nell'ariad'oro e d'argentosono quiforse piu' in la'forse gia' quaoh se vai fino in fondowhat do you think about meyeahhwhat do you think about mec'e' qualcosa di medentro teche non vuoi

fino in fondo ahumwon't walk outI want to stayl'aria e' celestecome non seiafter this loveafter the rainma che bel ventoriempimi gli occhicurve nell'ariad'oro e d'argentosono quiforse piu' in la'forse chissa'after this loveafter this cryingriempimi gli occhigioia nel piantod'oro e d'argentosono quiforse piu' in la'forse gia' quama vai fino in fondoI've got something to tell youabout me...ti prego vai fino in fondoahumahum

YOU ARE BEAUTIFUL (J.Blunt)

QUARTO FUOCOSCENETTE1) Sii il tuo miracolo

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2) Oggi decido io

NON HO PAURA (The sun)In questa stanza Che m'ha insegnato un sogno Che m'ha donato un senso Oggi ci son solo Immagini d'un tempo

Le storie del passato scandiscono l'inverno Di un anno ormai ghiacciato Di un io che oggi non c'è

In questo intenso Lungo e denso anno Insonne ma deciso

Ho perso e condiviso Le chiavi del destino

Le scelte fatte un tempo Son giunte a compimento E' il Cielo che difende

La svolta che c'è in me

Oggi decido io Oggi sono cambiato Oggi è un giorno mio Vivo tutto d'un fiato Sento il mio coraggio Non faccio un passo indietro

Oggi sono salvo Sono il mio nuovo me

Il vuoto d'amicizie sorpassate Da facce oggi cambiate Da sogni che son vinti

O che hanno vinto me Gl'intenti che oggi sento Illuminano il volto E guidano il mio meglio A credere che c'è

I SOLITI ( Vasco Rossi)Noi siamo i soliti.. quelli così’… siamo i difficili… fatti così…. noi siamo quelli delle illusioni… delle grandi passioni... noi siamo quelli che... vedete qui… abbiamo frequentato delle pericolose abitudini e siamo vivi quasi per miracolo.. grazie agli interruttori…

Noi siamo liberi, liberi, liberi di volare siamo liberi, liberi, liberi di sbagliare

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siamo liberi, liberi, liberi di sognare siamo liberi, liberi, liberi di ricominciare

Noi siamo i soliti.. Sempre così Siamo gli inutili fatti così noi siamo quelli delle occasioni prese a volo come i piccioni noi siamo quelli che venite qui abbiamo frequentato delle pericolose abitudini e siamo ritornati sani e salvi senza complicazioni

noi siamo liberi, liberi, liberi di volare siamo liberi, liberi, liberi di sbagliare siamo liberi, liberi, liberi di sognare siamo liberi, liberi, liberi di non ricordare

QUINTO FUOCO

SCENETTE1) Insieme si può fare2) Le formiche

UNA FORMICA E’ SOLO UNA FORMICA (Aggiungi un posto a tavola)

SILVESTRO: Signore, è inutile In questo momento abbandonato da te Solo, fra la mia gente Mi sento solamente, una formica Una formica è solo una formica Uno zero una nullità I granelli di sabbia per lei sono montagne Ma basta che abbia vicino le compagne E una formica smuove le montagne Una formica da sola non esiste

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ma resiste solo perché sa che come tante gocce fanno il mare tante formiche possono formare una comunità Ma se da sola affronta la fatica Allora si che è solo una formica

CLEMENTINA Ma due formiche sono due formiche Un’idea di solidarietà C’è ben poco da fare di fronte alle montagne Ma se può contare su tutte la compagne Quella formica smuove la montagne

TOTO E CONSOLAZIONE Ma due formiche più altre due formiche Il principio di una società

CLEMENTINA TOTO E CONSOLAZIONE Su coraggio coraggio passatevi il messaggio Al nostro lavoro unite il vostro coro

1 GRUPPO Un’altra s’aggrega un’altra si fa sotto e già siamo un gruppo Insieme siamo

2 GRUPPO OTTO formiche L’esempio è trascinante Per altre formiche che chiamano altre

3GRUPPO TANTE formiche che vengono in aiuto di altre formiche Crescendo ogni minuto In lieto fermento Diventano già

4 GRUPPO CENTO formiche

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Schierate in lunga fila Son mille duemila Son tutte le formiche Che esistono Corrono Le montagne smuovono E insieme esistono Sgobbano Le montagne smuovono E insieme esistono Lottano Le montagne smuovono E insieme esistono Vincono Le montagne smuovono E insieme siiiiii (siii) Siiiii (siii)

1 - CAMMINERÒ Camminerò, camminerò sulla Tua strada, Signor.Dammi la mano, voglio restarper sempre insieme a Te.

Quando ero solo, solo e stanco del mondo,quando non c'era l'Amor,tante persone vidi intorno a me,sentivo cantare così.

2 - COME FUOCO VIVO

Come fuoco vivo s’accende in noiun'immensa felicità

che mai più nessuno ci toglieràperché tu sei ritornato.

Chi potrà tacere da ora in poi,che sei tu in cammino con noi,

che la morte è vinta per sempre,che ci hai ridonato la vita?

Spezzi il pane davanti a noimentre il sole è al tramonto:

ora gli occhi ti vedono,sei tu! Resta con noi.

E per sempre ti mostrerai

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Io non capivo ma rimasi a sentirequando il Signore mi parlò:Lui mi chiamava, chiamava anche mee la mia risposta s'alzò.

Or non importa se uno ride di me,lui certamente non sadel gran regalo che ebbi quel dìche dissi al Signore così.

A volte sono triste, ma mi guardo intorno,scopro il mondo e l'amor;son questi i doni che Lui fa a me felice ritorno a cantar.

4 - ACQUA SIAMO NOI

Acqua siamo noidall'antica sorgente veniamo,fiumi siamo noi se i ruscelli si mettono insieme,mari siamo noise i torrenti si danno la manovita nuova c'è se Gesù è in mezzo a noi

E allora diamoci la manoe tutti insieme camminiamoed un oceano di pace nascerà E l'egoismo cancelliamoun cuore limpido sentiamoè Dio che bagna del suo amor l'umanità

2 - COME FUOCO VIVO

Come fuoco vivo s’accende in noiun'immensa felicità

che mai più nessuno ci toglieràperché tu sei ritornato.

Chi potrà tacere da ora in poi,che sei tu in cammino con noi,

che la morte è vinta per sempre,che ci hai ridonato la vita?

Spezzi il pane davanti a noimentre il sole è al tramonto:

ora gli occhi ti vedono,sei tu! Resta con noi.

E per sempre ti mostrerai

3 - POPOLI TUTTIMio Dio, Signore, nulla è pari a Te.

Ora e per sempre, voglio lodare il Tuo grande amor per noi.

Mia roccia Tu sei, pace e conforto mi dai.Con tutto il cuore e le mie forze, sempre io ti adorerò.

Popoli tutti acclamate al Signore, gloria e potenza cantiamo al Re,mari e monti si prostrino a te, al tuo nome, o Signore.

Canto di gioia per quello che fai, per sempre Signore con te resterò,non c’è promessa, non c’è fedeltà che in te.

5 - IL DISEGNO

Nel mare del silenziouna voce si alzò

da una notte senza confiniuna luce brillò

dove non c'era niente quel giorno.

Avevi scritto giàil mio nome lassù nel cielo

avevi scritto giàla mia vita insieme a teavevi scritto già di me...

E quando la tua mentefece splendere le stellee quando le tue manimodellarono la terra

dove non c'era niente quel giorno.

E quando hai calcolatola profondità del cieloe quando hai coloratoogni fiore della terra

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6 - LUI CI HA DATO I CIELI

Non so proprio cosa farper ringraziare il mio Signor:ci ha dato i cieli da guardare tanta gioia dentro il cuor. Lui ci ha dato i cieli da guardar. Lui ci ha dato la bocca per cantar. Lui ci ha dato il mondo per amare tanta gioia dentro il cuor. Si è chinato su di noi,ed è disceso giù dal cielper abitare in mezzo a noie per salvare tutti noi.

E quando un dì con lui sarònella sua casa abiterò,'e canterò il suo grande amorcon tanta gioia dentro al cuor. 25

Su nel cielo c'èDio Padre che vive per l'uomocrea tutti noi e ci ama di amore infinitofigli siamo noie fratelli di Cristo Signore,vita nuova c'èquando lui è in mezzo a noi

Nuova umanità oggi nasce da chi crede in luinuovi siamo noi se l'amore è la legge di vita,figli siamo noise non siamo divisi da nientevita eterna c'è quando lui è dentro noi

5 - IL DISEGNO

Nel mare del silenziouna voce si alzò

da una notte senza confiniuna luce brillò

dove non c'era niente quel giorno.

Avevi scritto giàil mio nome lassù nel cielo

avevi scritto giàla mia vita insieme a teavevi scritto già di me...

E quando la tua mentefece splendere le stellee quando le tue manimodellarono la terra

dove non c'era niente quel giorno.

E quando hai calcolatola profondità del cieloe quando hai coloratoogni fiore della terra

7 – VOCAZIONE

Era un giorno come tanti altrie quel giorno Lui passò.Era un uomo come tutti gli altrie passando mi chiamò.Come lo sapesseche il mio nome era proprio quello.Come mai volesse proprio me nella sua vita, non lo so.Era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò.

Tu, Dio, che conosci il nome mio,fa’ che ascoltando la tua voce io ricordi dove porta la mia stradanella vita, all’incontro con Te.

Era l’alba triste e senza vitae quel giorno Lui passòera un uomo come tanti altrima la voce, quella no.

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6 - LUI CI HA DATO I CIELI

Non so proprio cosa farper ringraziare il mio Signor:ci ha dato i cieli da guardare tanta gioia dentro il cuor. Lui ci ha dato i cieli da guardar. Lui ci ha dato la bocca per cantar. Lui ci ha dato il mondo per amare tanta gioia dentro il cuor. Si è chinato su di noi,ed è disceso giù dal cielper abitare in mezzo a noie per salvare tutti noi.

E quando un dì con lui sarònella sua casa abiterò,'e canterò il suo grande amorcon tanta gioia dentro al cuor.

9 - RESTA QUI CON NOI

Le ombre si distendono,scende ormai la serae s’allontanano dietro i montii riflessi di un giorno che non finirà,di un giorno che ora correrà sempre,perché sappiamo che una nuova vitada qui è partita e mai più si fermerà.

Resta qui con noi, il sole scende già,resta qui con noi, Signore è sera ormai.Resta qui con noi, il sole scende già,se tu sei tra noi la notte non verrà.

S’allarga verso il mare il tuo cerchio d’ondache il vento spingerà fino a quandogiungerà ai confini di ogni cuore,alle porte dell’amore vero,come una fiamma che dove passa bruciacosì il tuo amore tutto il mondo invaderà.

Davanti a noi l’umanità lotta, soffre e spera,

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8 – GRANDI COSEGrandi cose ha fatto il Signore per noi,ha fatto germogliare fiori fra le rocce.Grandi cose ha fatto il Signore per noi,ci ha riportati liberi alla nostra terra.

Ed ora possiamo cantare, possiamo gridare l’amoreche Dio ha versato su noi.

Tu che sai strappare dalla mortehai sollevato il nostro viso dalla polvere.

Tu che hai sentito il nostro pianto,nel nostro cuore hai messo un seme di felicità!

7 – VOCAZIONE

Era un giorno come tanti altrie quel giorno Lui passò.Era un uomo come tutti gli altrie passando mi chiamò.Come lo sapesseche il mio nome era proprio quello.Come mai volesse proprio me nella sua vita, non lo so.Era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò.

Tu, Dio, che conosci il nome mio,fa’ che ascoltando la tua voce io ricordi dove porta la mia stradanella vita, all’incontro con Te.

Era l’alba triste e senza vitae quel giorno Lui passòera un uomo come tanti altrima la voce, quella no.

10 - SU ALI D’AQUILA

Tu che abiti al riparo del Signoree che dimori alla Sua ombra,dì al Signore: "Mio rifugio,mia roccia in cui confido".

E ti rialzerà, ti solleveràsu ali d'aquila ti reggerà,sulla brezza dell'alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai.

Dal laccio del cacciatore ti libereràe dalla carestia che distrugge.Poi ti coprirà con le sue alie rifugio troverai.

Non devi temere i terrori della notte,né freccia che vola di giorno.Mille cadranno al tuo fianco,ma nulla ti colpirà.

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9 - RESTA QUI CON NOI

Le ombre si distendono,scende ormai la serae s’allontanano dietro i montii riflessi di un giorno che non finirà,di un giorno che ora correrà sempre,perché sappiamo che una nuova vitada qui è partita e mai più si fermerà.

Resta qui con noi, il sole scende già,resta qui con noi, Signore è sera ormai.Resta qui con noi, il sole scende già,se tu sei tra noi la notte non verrà.

S’allarga verso il mare il tuo cerchio d’ondache il vento spingerà fino a quandogiungerà ai confini di ogni cuore,alle porte dell’amore vero,come una fiamma che dove passa bruciacosì il tuo amore tutto il mondo invaderà.

Davanti a noi l’umanità lotta, soffre e spera,

12 - VIVA LA GENTE Ho visto stamattina mentre andavo a lavoraril lattaio, il postino e la guardia comunal.Per la prima volta vedo gente intorno a me.Ieri non ci badavo non so proprio perché.

Viva la gente la trovi ovunque vaiviva la gente simpatica più che mai!Se più gente guardasse alla gente con favoravremo meno gente difficilee più gente di cuoravremo meno gente difficilee più gente di cuor.

Dal nord e dal sud li vedevo arrivar

11 – IO TI DO LA PACE

Nel Signore io ti do la pace:Pace a te, pace a te

Nel suo nome resteremo uniti:Pace a te, pace a te

E se anche non ci conosciamo:Pace a te, pace a te

Lui conosce tutti i nostri cuori:Pace a te, pace a te

Se il pensiero non è sempre unito:…Siamo uniti nella stessa fede:…E se noi non giudicheremo: …Il Signore ci vorrà salvare:…

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13 - TE AL CENTRO DEL MIO CUORE

Ho bisogno di incontrarti nel mio cuoredi trovare Te, di stare insieme a Teunico riferimento del mio andare,

unica ragione Tu, unico sostegno TuAl centro del mio cuore ci sei solo Tu

Anche il cielo gira intorno e non ha pace,ma c’è un punto fermo è quella stella là.

La stella polare è fissa ed è la sola,la stella polare Tu, la stella sicura Tu,al centro del mio cuore ci sei solo Tu.

Tutto ruota intorno a Te, in funzione di Te,e poi non importa il come, il dove e il se

Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore,il significato allora sarai Tu,

quello che farò sarà soltanto amore.Unico sostegno Tu, la stella polare TuAl centro del mio cuore ci sei solo Tu.

10 - SU ALI D’AQUILA

Tu che abiti al riparo del Signoree che dimori alla Sua ombra,dì al Signore: "Mio rifugio,mia roccia in cui confido".

E ti rialzerà, ti solleveràsu ali d'aquila ti reggerà,sulla brezza dell'alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai.

Dal laccio del cacciatore ti libereràe dalla carestia che distrugge.Poi ti coprirà con le sue alie rifugio troverai.

Non devi temere i terrori della notte,né freccia che vola di giorno.Mille cadranno al tuo fianco,ma nulla ti colpirà.

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12 - VIVA LA GENTE Ho visto stamattina mentre andavo a lavoraril lattaio, il postino e la guardia comunal.Per la prima volta vedo gente intorno a me.Ieri non ci badavo non so proprio perché.

Viva la gente la trovi ovunque vaiviva la gente simpatica più che mai!Se più gente guardasse alla gente con favoravremo meno gente difficilee più gente di cuoravremo meno gente difficilee più gente di cuor.

Dal nord e dal sud li vedevo arrivar

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15 - VIENI E SEGUIMI Lascia che il mondo vada per la sua strada ,lascia che l’uomo ritorni alla sua casa ,lascia che la gente accumuli la sua fortuna .Ma tu, tu, vieni e seguimi. Tu, vieni e seguimi!

Lascia che la barca in mare spieghi la vela ,lascia che trovi affetto chi segue il cuore ,lascia che dall’albero cadano i frutti maturi .Ma tu, tu, vieni e seguimi. Tu, vieni e seguimi!

E sarai , luce per gli uomini e sarai sale della terra

13 - TE AL CENTRO DEL MIO CUORE

Ho bisogno di incontrarti nel mio cuoredi trovare Te, di stare insieme a Teunico riferimento del mio andare,

unica ragione Tu, unico sostegno TuAl centro del mio cuore ci sei solo Tu

Anche il cielo gira intorno e non ha pace,ma c’è un punto fermo è quella stella là.

La stella polare è fissa ed è la sola,la stella polare Tu, la stella sicura Tu,al centro del mio cuore ci sei solo Tu.

Tutto ruota intorno a Te, in funzione di Te,e poi non importa il come, il dove e il se

Che Tu splenda sempre al centro del mio cuore,il significato allora sarai Tu,

quello che farò sarà soltanto amore.Unico sostegno Tu, la stella polare TuAl centro del mio cuore ci sei solo Tu.

16 - CANZONE DELL’AMICIZIA

In un mondo di maschere dove sembra impossibile

riuscire a sconfiggere tutto ciò che annienta l'uomo.

Il potere, la falsità, la violenza, l'avidità,

sono mostri da abbattere, noi però non siamo soli.

Canta con noi, batti le mani, alzale in alto, muovile

al ritmo del canto. Stringi la mano del tuo vicino

e scoprirai che è meno duro il cammino così.

14 – PANE DEL CIELO

Pane del cielo sei tu Gesùvia d’amore, tu ci fai come te.

No, non è rimasta fredda la terra:tu sei rimasto con noi

per nutrirci di te, pane di vitaed infiammare col tuo amore tutta l’umanità.

Sì, il cielo è qui su questa terra:tu sei rimasto con noi

ma ci porti con te nella tua casadove vivremo insieme a te tutta l’eternità.

No, la morte non può farci paura:tu sei rimasto con noi

e chi vive di te, vive per sempre,sei Dio con noi, sei Dio per noi, Dio in mezzo a noi

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e nel mondo deserto aprirai una strada nuova (2v.)E per questa strada va , va e non voltarti indietro mai.

17 - COME MARIA

Vogliamo vivere, Signore,offrendo a Te la nostra vitacon questo pane e questo vinoaccetta quello che noi siamo.Vogliamo vivere, Signore,abbandonati alla tua voce,staccati dalle cose vane,fissati nella vita vera.

Vogliamo vivere come Maria,l’irraggiungibile, la Madre amatache vince il mondo con l’Amoree offrire sempre la Tua vitache viene dal cielo.

16 - CANZONE DELL’AMICIZIA

In un mondo di maschere dove sembra impossibile

riuscire a sconfiggere tutto ciò che annienta l'uomo.

Il potere, la falsità, la violenza, l'avidità,

sono mostri da abbattere, noi però non siamo soli.

Canta con noi, batti le mani, alzale in alto, muovile

al ritmo del canto. Stringi la mano del tuo vicino

e scoprirai che è meno duro il cammino così.

Accetta dalle nostre manicome un’offerta a Te graditai desideri di ogni cuore,le ansie della nostra vita.Vogliamo vivere, Signore,accesi dalle Tue paroleper riportare in ogni uomola fiamma del tuo amore.

19 – RE DI GLORIAHo incontrato te Gesù

e ogni cosa in me è cambiatatutta la mia vita ora ti appartiene

tutto il mio passato io lo affido a TeGesù re di gloria mio Signor.

Tutto in Te riposa, la mia mente il mio cuoretrovo pace in Te Signor, Tu mi dai la gioia

voglio stare insieme a Te, non lasciarmi maiGesù Re di gloria mio Signor.

Dal Tuo amore che mi separeràsulla croce hai dato la vita per me

una corona di gloria mi daraiquando un giorno ti vedrò.

Tutto in te riposa, la mia mente il mio cuoretrovo pace in Te Signor, Tu mi dai la gioia vera

18 – CANTO PER CRISTOAlleluia! (10v)

Canto per Cristo che mi libererà,quando verrà nella gloria,quando la vita con lui rinascerà,alleluia, alleluia.

Canto per Cristo: in lui rifioriràogni speranza perduta,ogni creatura con lui risorgerà,alleluia, alleluia.

Canto per Cristo: un giorno tornerà!festa per gli amici,festa di un mondo che più non morirà,alleluia, alleluia.

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22 – E LA STRADA SI APRERaggio che buca le nubi ed è già cielo apertoacqua che scende decisa scavando da sél’argine per la vita.La traiettoria di un volo chesull’orizzonte di seratutto di questa natura ha una strada per sé.Attimo che segue attimo un salto nel tempopassi di un mondo che tende oramai all’unitàche non è più domaniusiamo allora queste maniscaviamo a fondo nel cuoresolo scegliendo l’amore il mondo vedrà...

Che la strada si apre passo dopo passoora su questa strada noi. E si spalanca un cielo un mondo che rinasce si può vivere per l’unità.

Offri la vita tua come Maria ai piedi della crocee sarai servo di ogni uomo,servo per amore, sacerdote dell’umanità.

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20 - SERVO PER AMOREUna notte di sudoresulla barca in mezzo al maree mentre il cielo s’imbianca giàtu guardi le tue reti vuote.Ma la voce che ti chiamaun altro mare ti mostreràe sulle rive di ogni cuorele tue reti getterai. 21 - FACCIAMO FESTA

Facciamo festa, facciamo festa, questo è il giorno del Signore!

Facciamo festa, facciamo festa, alleluia, alleluia!

Tu ci hai chiamati qui nella tua casa Signore per lodare il tuo nome.

Tu ci hai raccolti davanti all’altare Signore per sentir la Tua parola.

Tu ci hai riuniti intorno alla mensa Signore per mangiare il tuo pane.

23 - LA CASAOggi qualcuno ha mi detto:

«Vieni ad abitare la mia casa»!L’anima ha esultato

e un canto mi è sgorgato dal cuor.

Oh come è bello e gioioso Signorabitare nella tua casa,dove ognuno si riposa

ed il cuore è ripieno di gioia.

Voglio cantare, sempre voglio cantare donare la gioia Signore

per questa armonia divinache la tua dimora mi dà.

19 – RE DI GLORIAHo incontrato te Gesù

e ogni cosa in me è cambiatatutta la mia vita ora ti appartiene

tutto il mio passato io lo affido a TeGesù re di gloria mio Signor.

Tutto in Te riposa, la mia mente il mio cuoretrovo pace in Te Signor, Tu mi dai la gioia

voglio stare insieme a Te, non lasciarmi maiGesù Re di gloria mio Signor.

Dal Tuo amore che mi separeràsulla croce hai dato la vita per me

una corona di gloria mi daraiquando un giorno ti vedrò.

Tutto in te riposa, la mia mente il mio cuoretrovo pace in Te Signor, Tu mi dai la gioia vera

Avanzavi nel silenziofra le lacrime e speraviche il seme sparso davanti a tecadesse sulla buona terra.Ora il cuore tuo è in festaperché il grano biondeggia ormai,è maturato sotto il sole,puoi riporlo nei granai.

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22 – E LA STRADA SI APRERaggio che buca le nubi ed è già cielo apertoacqua che scende decisa scavando da sél’argine per la vita.La traiettoria di un volo chesull’orizzonte di seratutto di questa natura ha una strada per sé.Attimo che segue attimo un salto nel tempopassi di un mondo che tende oramai all’unitàche non è più domaniusiamo allora queste maniscaviamo a fondo nel cuoresolo scegliendo l’amore il mondo vedrà...

Che la strada si apre passo dopo passoora su questa strada noi. E si spalanca un cielo un mondo che rinasce si può vivere per l’unità.

26 – TU SEITu sei la prima stella del mattino,Tu sei la nostra grande nostalgia,

Tu sei il cielo chiaro dopo la paura,dopo la paura di esserci perdutie tornerà la vita su questo mare.

Soffierà, soffieràIl vento forte della vita,

soffierà sulle velee le gonfierà di Te (2v).

Tu sei l’unico volto della pace,Tu sei speranza nelle nostre mani,

Tu sei il vento nuovo sulle nostre ali,25

Sapienza e luce in ogni cosarisaltan lo splendor,

la casa tua Signorevorrò sempre abitar.

Voglio cantare...

24 - SANTO (Francesco Buttazzo)Santo, santo, santo il Signore Dio dell’universo.I cieli e la terra sono pieni della Tua gloria.Osanna! Osanna! Osanna! Osanna nell’alto dei cieli!Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Osanna! Osanna! Osanna! Osanna nell’alto dei cieli!Osanna! Osanna! Osanna! Cantiamo a Te Signore.Osanna! Osanna! Osanna! Osanna nell’alto dei cieli!Osanna! Osanna! Osanna nell’alto dei cieli!25 - FRUTTO DELLA NOSTRA TERRAFrutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo:pane della nostra vita, cibo della quotidianità.Tu che lo prendevi un giorno, lo spezzavi per i tuoi,oggi vieni in questo pane, cibo vero dell'umanità.

E sarò pane, e sarò vino nella mia vita,nelle tue mani. Ti accoglierò dentro di me,farò di me un'offerta viva,un sacrificio gradito a Te.

Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo:vino delle nostre vigne, sulla mensa dei fratelli tuoiTu che lo prendevi un giorno, lo bevevi con i tuoi,oggi vieni in questo vino e ti doni per la vita mia

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Tu sei l’unico volto della pace,Tu sei speranza nelle nostre mani,

Tu sei il vento nuovo sulle nostre ali,

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Tappa 1

27 - ANNUNCEREMO CHE TUAnnunceremo che tu sei verità,lo grideremo dai tetti dellenostre città,

senza paura anche tu lo puoi cantare...

E non temere, dai, che non ci vuole poi tanto,quello che non si sa non resterà nascosto,

se ti parlo nel buio, lo dirai nella luce,ogni giorno è il momento di credere in me.

E con coraggio tu porterai la Parola che salva,anche se ci sarà chi non vuole accogliere il dono,

tu non devi fermarti, ma continua a lottare,il mio Spirito sempre ti accompagnerà...

Non ti abbandono mai, io sono il Dio fedele,conosco il cuore tuo, ogni tuo pensiero mi è noto,

la tua vita è preziosa, vale più di ogni cosa,ed è il segno più grande del mio amore per te...

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Dal Primo libro di Samuele (16,1-13)Il Signore disse a Samuele: «Fino a quando farai cordoglio per Saul, mentre io l'ho rigettato perché non regni più sopra Israele? Riempi d'olio il tuo corno e va'; ti manderò da Isai di Betlemme, perché mi sono provveduto un re tra i suoi figli». Samuele rispose: «Come posso andare? Saul lo verrà a sapere e mi ucciderà». Il Signore disse: «Prenderai con te una giovenca e dirai: "Sono venuto a offrire un sacrificio al Signore ". Inviterai Isai al sacrificio; io ti farò sapere quello che dovrai fare e tu ungerai per me colui che ti dirò».Samuele dunque fece quello che il Signore gli aveva detto e andò a Betlemme. Gli anziani della città gli andarono incontro turbati, e gli chiesero: «Vieni in pace?» Ed egli rispose: «Pace! Vengo a offrire un sacrificio al Signore; purificatevi e venite con me al sacrificio». Fece anche purificare Isai e i suoi figli e li invitò al sacrificio.Mentre entravano, egli pensò, vedendo Eliab: «Certo l'unto del Signore è qui davanti a lui». Ma il Signore disse a Samuele: «Non badare al suo aspetto né alla sua statura, perché io l'ho scartato; infatti il Signore non bada a ciò che colpisce lo sguardo dell'uomo: l'uomo guarda all'apparenza, ma il Signore guarda al cuore». Allora Isai chiamò Abinadab e lo fece passare davanti a Samuele; ma Samuele disse: «Il Signore non si è scelto neppure questo». Isai fece passare Samma, ma Samuele disse: «Il Signore non si è scelto neppure questo». Isai fece passare così sette dei suoi figli davanti a Samuele; ma Samuele disse a Isai: «Il Signore non si è scelto questi». Poi Samuele disse a Isai: «Sono questi tutti i tuoi figli?» Isai rispose: «Resta ancora il più giovane, ma è al pascolo con le pecore». Samuele disse a Isai: «Mandalo a cercare, perché non ci metteremo a mangiare prima che sia arrivato qua». Isai dunque lo mandò a cercare, e lo fece venire. Egli era biondo, aveva begli occhi e un bell'aspetto. Il Signore disse a Samuele: «Àlzati, ungilo, perché è lui». Allora Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno lo Spirito del Signore investì Davide. Poi Samuele si alzò e se ne tornò a Rama.

Dal Vangelo di Marco (12, 38-44)Diceva loro mentre insegnava: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e ostentano di fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave».E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. Ma venuta una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. Allora, chiamati a sé i

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discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Poiché tutti hanno dato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

Tappa 2Dal Libro dei Giudici (6,33-7,8—16-22)Ora tutti i Madianiti, Amalek e i figli dell'oriente si radunarono, passarono il Giordano e si accamparono nella pianura di Izreel. Ma lo spirito del Signore investì Gedeone; egli suonò la tromba e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. 35 Egli mandò anche messaggeri in tutto Manàsse, che fu pure chiamato a seguirlo; mandò anche messaggeri nelle tribù di Aser, di Zàbulon e di Nèftali, le quali vennero ad unirsi agli altri.Gedeone disse a Dio: «Se tu stai per salvare Israele per mia mano, come hai detto, ecco, io metterò un vello di lana sull'aia: se c'è rugiada soltanto sul vello e tutto il terreno resta asciutto, io saprò che tu salverai Israele per mia mano, come hai detto». Così avvenne. La mattina dopo, Gedeone si alzò per tempo, strizzò il vello e ne spremette la rugiada: una coppa piena d'acqua. Gedeone disse a Dio: «Non adirarti contro di me; io parlerò ancora una volta. Lasciami fare la prova con il vello, solo ancora una volta: resti asciutto soltanto il vello e ci sia la rugiada su tutto il terreno». Dio fece così quella notte: il vello soltanto restò asciutto e ci fu rugiada su tutto il terreno.Ierub-Baal dunque, cioè Gedeone, con tutta la gente che era con lui, alzatosi di buon mattino, si accampò alla fonte di Carod. Il campo di Madian era al nord, verso la collina di More, nella pianura. Il Signore disse a Gedeone: «La gente che è con te è troppo numerosa, perché io metta Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi dinanzi a me e dire: La mia mano mi ha salvato. Ora annunzia davanti a tutto il popolo: Chiunque ha paura e trema, torni indietro». Gedeone li mise così alla prova. Tornarono indietro ventiduemila uomini del popolo e ne rimasero diecimila. Il Signore disse a Gedeone: «La gente è ancora troppo numerosa; falli scendere all'acqua e te li metterò alla prova. Quegli del quale ti dirò: Questi venga con te, verrà; e quegli del quale ti dirò: Questi non venga con te, non verrà». Gedeone fece dunque scendere la gente all'acqua e il Signore gli disse: «Quanti lambiranno l'acqua con la lingua, come la lambisce il cane, li porrai da una parte; porrai da un'altra quanti, per bere, si metteranno in ginocchio». Il numero di quelli che lambirono l'acqua portandosela alla bocca con la

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mano, fu di trecento uomini; tutto il resto della gente si mise in ginocchio per bere l'acqua. Allora il Signore disse a Gedeone: «Con questi trecento uomini che hanno lambito l'acqua, io vi salverò e metterò i Madianiti nelle tue mani. Tutto il resto della gente se ne vada, ognuno a casa sua». Egli prese dalle mani del popolo le brocche e le trombe; rimandò tutti gli altri Israeliti ciascuno alla sua tenda e tenne con sé i trecento uomini. L'accampamento di Madian gli stava al di sotto, nella pianura.Divise i trecento uomini in tre schiere, consegnò a tutti trombe e brocche vuote con dentro fiaccole; disse loro: «Guardate me e fate come farò io, così farete voi. Quando io, con quanti sono con me, suonerò la tromba, anche voi suonerete le trombe intorno a tutto l'accampamento e griderete: Per il Signore e per Gedeone!». Gedeone e i cento uomini che erano con lui giunsero all'estremità dell'accampamento, all'inizio della veglia di mezzanotte, quando appena avevano cambiato le sentinelle. Egli suonò la tromba spezzando la brocca che aveva in mano. Allora le tre schiere suonarono le trombe e spezzarono le brocche, tenendo le fiaccole con la sinistra e con la destra le trombe per suonare e gridarono: «La spada per il Signore e per Gedeone!». Ognuno di essi rimase al suo posto, intorno all'accampamento; tutto il campo si mise a correre, a gridare, a fuggire. Mentre quelli suonavano le trecento trombe, il Signore fece volgere la spada di ciascuno contro il compagno, per tutto l'accampamento

Dal Vangelo di Giovanni (4,5-42)Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore, gli disse la donna,

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dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le disse: «Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa». Le disse Gesù: «Sono io, che ti parlo».In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: «Che desideri?», o: «Perché parli con lei?». La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?». Uscirono allora dalla città e andavano da lui.Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose: «Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro».Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e dicevano alla donna: «Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».

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Tappa 3Dal Libro del profeta Geremia (1,4-10)Mi fu rivolta la parola del Signore:«Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo,prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato;ti ho stabilito profeta delle nazioni».Risposi: «Ahimé, Signore Dio, ecco io non so parlare,perché sono giovane».Ma il Signore mi disse: «Non dire: Sono giovane,ma va' da coloro a cui ti manderòe annunzia ciò che io ti ordinerò.Non temerli,perché io sono con te per proteggerti».Oracolo del Signore.Il Signore stese la mano, mi toccò la boccae il Signore mi disse:«Ecco, ti metto le mie parole sulla bocca. Ecco, oggi ti costituiscosopra i popoli e sopra i regniper sradicare e demolire,per distruggere e abbattere,per edificare e piantare».

Dal Vangelo di Luca (19,1-10)Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

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Tappa 4Dal Libro di Ester (4,1-8.8a.9-17)Quando Mardocheo seppe quanto era stato fatto, si stracciò le vesti, si coprì di sacco e di cenere e uscì in mezzo alla città, mandando alte e amare grida; venne fin davanti alla porta del re, ma a nessuno che fosse coperto di sacco era permesso di entrare per la porta del re. In ogni provincia, dovunque giungevano l'ordine del re e il suo editto, ci fu gran desolazione fra i Giudei: digiuno, pianto, lutto e a molti servirono di letto il sacco e la cenere. Le ancelle di Ester e i suoi eunuchi vennero a riferire la cosa e la regina ne fu molto angosciata; mandò vesti a Mardocheo, perché se le mettesse e si togliesse di dosso il sacco, ma egli non le accettò. Allora Ester chiamò Atach, uno degli eunuchi che il re aveva messo al suo servizio, e lo incaricò di andare da Mardocheo per domandare che cosa era avvenuto e perché si comportava così. Atach si recò da Mardocheo sulla piazza della città davanti alla porta del re. Mardocheo gli narrò quanto gli era accaduto e gli indicò la somma di denaro che Aman aveva promesso di versare al tesoro reale per far distruggere i Giudei; gli diede anche una copia dell'editto promulgato a Susa per il loro sterminio, perché lo mostrasse a Ester, la informasse di tutto e le ordinasse di presentarsi al re per domandargli grazia e per intercedere in favore del suo popolo.«Ricordati— le fece dire — dei giorni della tua povertà, quando eri nutrita dalla mia mano; perché Aman, il secondo in dignità dopo il re, ha parlato contro di noi per farci mettere a morte. Invoca il Signore, parla al re in nostro favore e liberaci dalla morte!». Atach ritornò da Ester e le riferì le parole di Mardocheo. Ester ordinò ad Atach di riferire a Mardocheo: «Tutti i ministri del re e il popolo delle sue province sanno che se qualcuno, uomo o donna, entra dal re nell'atrio interno, senza essere stato chiamato, in forza di una legge uguale per tutti, deve essere messo a morte, a meno che il re non stenda verso di lui il suo scettro d'oro, nel qual caso avrà salva la vita. Quanto a me, sono già trenta giorni che non sono stata chiamata per andare dal re». Le parole di Ester furono riferite a Mardocheo e Mardocheo fece dare questa risposta a Ester: «Non pensare di salvare solo te stessa fra tutti i Giudei, per il fatto che ti trovi nella reggia. Perché se tu in questo momento taci, aiuto e liberazione sorgeranno per i Giudei da un altro luogo; ma tu perirai insieme con la casa di tuo padre. Chi sa che tu non sia stata elevata a regina proprio in previsione d'una circostanza come questa?». Allora Ester fece rispondere a Mardocheo: «Va', raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa: digiunate per me,

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state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno; anch'io con le ancelle digiunerò nello stesso modo; dopo entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge e, se dovrò perire, perirò!». Mardocheo se ne andò e fece quanto Ester gli aveva ordinato.In quei giorni la regina Ester cercò rifugio presso il Signore, presa da un'angoscia mortale. Si tolse le vesti di lusso e indossò gli abiti di miseria e di lutto; invece dei superbi profumi si riempì la testa di ceneri e di immondizie. Umiliò molto il suo corpo e con i capelli sconvolti si muoveva dove prima era abituata agli ornamenti festivi. Poi supplicò il Signore e disse: «Mio Signore, nostro re, tu sei l'unico! Vieni in aiuto a me che sono sola e non ho altro soccorso se non te, perché un grande pericolo mi sovrasta.La tua serva da quando ha cambiato condizione fino ad oggi, non ha gioito di nulla, se non di te, Signore, Dio di Abramo.Dio, che su tutti eserciti la forza, ascolta la voce dei disperati e liberaci dalla mano dei malvagi; libera me dalla mia angoscia!».

Dal Vangelo di Giovanni (1,35-51)Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)» e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)».Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: «Seguimi». Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret». Natanaèle esclamò: «Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?». Filippo gli rispose: «Vieni e vedi». Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». Natanaèle gli domandò:

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«Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo».

Tappa 5Dal Libro della Genesi (11,1-9)Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro». Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

Dagli Atti degli Apostoli (2,1-13)Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi.Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: «Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E com'è che li sentiamo ciascuno parlare

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la nostra lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamìti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadòcia, del Ponto e dell'Asia, della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirène, stranieri di Roma, Ebrei e prosèliti, Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio». Tutti erano stupiti e perplessi, chiedendosi l'un l'altro: «Che significa questo?». Altri invece li deridevano e dicevano: «Si sono ubriacati di mosto».

Dal Vangelo di Marco (16,9-20)Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato, apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni. Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch'essi ritornarono ad annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato.Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.

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