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Piano delle Attività 2014

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Direzione Generale

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SOMMARIO

PREMESSA AL PIANO ............................................................................... 4

ANALISI DI CONTESTO ............................................................................ 8

CONTESTO NORMATIVO ................................................................................................................................ 9

CONTESTO ECONOMICO E FINANZIARIO - FABBISOGNO................................................................. 9

VALUTAZIONE DELL’IMPATTO ECONOMICO FINANZIARIO SULLE PREVISIONI

PLURIENNALI ..................................................................................................................................................... 12

VERIFICA DELLO STATO DI AVANZAMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE IN

RAGIONE DELL’ATTUAZIONE DELLA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ 2013 ....................... 12

INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI CRITICITÀ OGGETTO DI RICALIBRAZIONE DEGLI

OBIETTIVI PLURIENNALI .............................................................................................................................. 13

VERIFICA DEGLI IMPATTI SULLA PIANIFICAZIONE 2014 ............................. 15

CRITICITA’ PREVISTE NELLE FASI DI ATTUAZIONE DELLA PIANIFICAZIONE 2014 ............. 16

PERCORSO METODOLOGICO PRELIMINARE ALLA PIANIFICAZIONE ........................................... 17

Aree d’Azione Pluriennali - Programmazione 2013-2015 .............................................................. 17

Aree Strategiche ed Obiettivi - Pianificazione 2014 ........................................................................... 18

Azione trasversale: attuazione del nuovo modello organizzativo ................................................ 19

INTEREVENTI 2014 ......................................................................................................................................... 20

Attuazione programmazione Piano Pluriennale – Competenza 2014 .......................................... 21

Attività 2013 ......................................................................................... 23

Premessa ............................................................................................................................................................ 23

Principali attività svolte nel 2013:............................................................................................................. 25

Attività 2014 ......................................................................................... 39

A.A.P. miglioramento dell’efficienza ......................................................................................................... 39

A.A.P. razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio e dei beni strumentali .................... 40

A.A.P. ottimizzazione organizzativa e gestionale ................................................................................ 44

A.A.P incremento della marginalita’ e sviluppo dei ricavi ................................................................ 46

A.A.P. sviluppo dell’ attivita’tecnico-scientifica a supporto delle politiche ambientali

regionali ............................................................................................................................................................... 47

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ARPA CALABRIA Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria

Via lungomare Località Mosca, zona Giovino Porto 88063 - Catanzaro Lido (CZ) - Tel. +39 0961 732500

RIFERIMENTO REGIONALE

ASSESSORATO REGIONALE ALLE POLITICHE DELL’AMBIENTE

Assessore Dott. Francesco Pugliano

Direttore Generale Ing. Bruno Gualtieri

SISTEMA DI GOVERNO DELL’ENTE

DIREZIONE CENTRALE Direttore Generale Sabrina Maria Rita Santagati

Direttore Scientifico Orscar Renato Ielacqua

Direttore Amministrativo Pietro De Sensi

DIPARTIMENTI PROVINCIALI CENTRI REGIONALI DIPARTIMENTO di Cosenza (CZ) CFD MULTIRISCHI - Rilevazione/modellazione pluvio/meteo/idro/geologica

Ing. Emilio Rossignuolo Ing. Raffaele Niccoli

DIPARTIMENTO di Reggio Calabria (RC) SATNET - Network sostenibilità ambientale e territoriale

Dott.ssa Giovanna Belmusto Arch. Bruno Barbera

DIPARTIMENTO di Catanzaro (RC) CRR - Centro Regionale di Riferimento Radiazioni ionizzanti

Dott. Clemente Migliorino Dott.ssa Giovanna Belmusto

DIPARTIMENTO di Vibo Valentia (CS) UO GEOLOGIA ED AMIANTO

Dott. Angela Diano Dott.ssa Teresa Oranges

DIPARTIMENTO di Crotone (CZ) CERA - Centro Regionale di Epidemiologia Ambientale

Dott. Francesco Russo Dott. Francesco Nicolace

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PREMESSA AL PIANO

Il Presente Piano delle Attività, in attesa delle indicazioni del Comitato Regionale di Indirizzo e

dei conseguenti Obiettivi Strategici formulati dalla Regione, è stato realizzato sulla base degli

orientamenti nazionali in materia ambientale, rapportati alle esigenze programmatiche della

Regione in tema di tutela della salute, salvaguardia ambientale e sviluppo sostenibile ed in

coerenza al Piano Pluriennale 2013-2015.

A seguito del conferimento degli indirizzi e degli obiettivi, sarà valutata l’opportunità di

aggiornamento della presente pianificazione e dell’eventuale ricalibrazione delle previsioni

pluriennali.

In continuità con l’attività 2013, la pianificazione 2014 si inserisce nel più ampio quadro della

programmazione triennale, rimodulando gli interventi programmati e riorganizzando gli

Obiettivi a seguito della verifica delle previsioni di sviluppo e del nuovo assetto amministrativo,

dell’innovazione dell’Ente e dell’analisi del contesto economico finanziario.

PRIORITÀ DI INTERVENTO

Le priorità di intervento, individuate in coerenza alle linee di indirizzo pluriennali, sono state

rimodulate nell’ambito del contesto in cui la pianificazione 2014 deve dispiegare i suoi effetti

ed a seguito del riscontro della sostenibilità finanziaria, in attuazione dei processi di:

1. verifica dello stato di attuazione del Piano pluriennale

individuazione delle aree di criticità oggetto di ricalibrazione degli obiettivi

2. analisi degli impatti

revisione e consolidamento delle Aree d’Azione pluriennali a seguito di verifica

dell’impatto delle attività realizzate nell’anno 2013 e della previsione di impatto sulla

programmazione 2014

3. ricalibrazione dei target

rimodulazione degli obiettivi programmatici, il cui raggiungimento sia stato ritardato e/o

precluso dalla criticità finanziaria e/o individuazione di nuovi obiettivi sostenibili.

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A seguito dei processi di verifica, analisi e ricalibrazione, le attività pianificate, in ragione delle

priorità di intervento individuate per l’anno 2014, riguardano due macro ambiti di intervento:

A. PIANIFICAZIONE ATTIVITÀ ANNO 2014

Piena strutturazione, rilancio dell’Ente e supporto alla Regione per la definizione della qualità

ambientale e l’organizzazione ed elaborazione dei dati ambientali finalizzata anche alla

realizzazione del Rapporto Stato Ambiente - RSA.

STRATEGIE E PRIORITÀ

1. Efficienza, ottimizzazione economicità di scala e valorizzazione delle risorse

2. Monitoraggi, controlli, innovazione tecnologica, elaborazione e comunicazione dati

3. Presenza sul territorio e supporto alla Regione ed agli Enti locali

Azioni:

supporto alla Presidenza della Giunta in attuazione degli art. 3, 18 e 23 della Legge

costitutiva dell’ARPACal n. 20 del 1999, per pervenire all’accordo di Programma con le

Province e gli Enti Locali, alla costituzione dei Coordinamenti Provinciali, alla codifica ed

attuazione delle attività convenzionate, alla razionalizzazione ed incremento dei

trasferimenti regionali ed alla definizione di nuove forme di autofinanziamento;

attuazione dell’innovativo modello funzionale ed organizzativo in applicazione del nuovo

Regolamento, per la valorizzazione delle risorse umane e la specializzazione, efficienza,

ottimizzazione funzionale ed organizzativa delle strutture e dei Servizi della Direzione

Centrale, di quelle Dipartimentali e dei Centri di Riferimento Regionali con l’applicazione

del piano di misura e valutazione delle performance;

razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, specializzazione dei

Dipartimenti provinciali, ottimizzazione della funzionalità delle strutture e

razionalizzazione delle risorse e miglioramento degli strumenti gestionali;

incremento della vigilanza dei controlli e dei monitoraggi, realizzazione dei sistemi

tecnologici per la gestione ed elaborazione dei dati da monitoraggio, attuazione

dell’Information and Communication Technology, innovazione e capacità progettuale;

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attuazione D.Lgs. 32/2010 (Direttiva INSPIRE), potenziamento del Geoportale dei dati

ambientali ARPACal con incremento del livello di informazione e comunicazione dei dati

aggregati secondo criteri standardizzati e condivisi a livello nazionale ed internazionale,

(interoperabilità, Metadati e Servizi WFM e WMS), attivazione dei servizi a sportello,

creazione della Community e del Network del Geoportale;

consolidamento e potenziamento della presenza sul territorio in funzione di un reale ed

efficace supporto alla Regione ed agli enti locali ed attivazione degli Osservatori ambientali

nell’area di interesse nazionale di Crotone e dell’Osservatorio epidemiologico ambientale

da implementare successivamente per tutta la Regione.

La piena attuazione delle Azioni non può prescindere, in prima istanza, dall’icremento

finalizzato delle risorse trasferite all’Agenzia a valere sul Fondo Sanitario.

B. ATTIVITÀ PLURIENNALI DI COMPETENZA 2014

Supporto alla Regione per le politiche di sostenibilità ambientale e territoriale e contrasto ai

rischi ambientali in coerenza con quanto previsto dal VII Programma Quadro e dal programma

comunitario Horizon 2020 per la linea ambiente “… cambiamenti climatici protezione e

gestione sostenibile delle risorse naturali e degli ecosistemi, e Protezione e Gestione sostenibile

delle Risorse Naturali e degli Ecosistemi …”

STRATEGIE E PRIORITÀ

1. Contrasto al rischio depauperamento della Biodiversità

2. Contrasto al rischio desertificazione

3. Contrasto al rischio idreologico con il controllo del global change in sede locale

4. Contrasto alle attività illecite di smaltimento dei rifiuti

5. Contrasto del rischio radioattività

Azioni:

avvio del processo di specializzazione e innovazione nel settore della raccolta ed

elaborazione dei dati da monitoraggio finalizzata alla determinazione dei livelli di qualità

ambientale;

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monitoraggi ambientali finalizzati alla conoscenza degli ecosistemi, al consolidamento

della Rete Natura 2000 (studi habitat marini e terrestri), allo studio del clima locale con

definizione dei trend climatici ed all’analisi multitemporale per la valutazione in sede

locale del fenomeno desertificazione, il tutto funzionale anche al Rapporto Stato Ambiente

della Regione Calabria (RSA) ed alla produzione di modelli predittivi e di mitigazione dei

fenomeni e degli impatti naturali;

start-up del progetto Agenziale MAICAL per la realizzazione della mappa delle aree

inquinate nella Regione Calabria e del catasto georiferito delle discariche e start-up della

realizzazione del catasto rifiuti;

esecuzione del Protocollo d’Intesa MATTM/ARPACAL per l’avvio del progetto nazionale

varato dal MATTM denominato “MIAPI” Monitoraggio Impatti delle Aree inquinate e/o

potenzialmente inquinate, a valere sulla seconda parte del PON Sicurezza 2007/2014,

Piano Straordinario di Telerilevamento Ambientale (PST-A), con utilizzo di tecniche laser

scannig, spettrometriche e magnetometriche per l’individuazione di discariche abusive,

abbancamenti e tombamenti di rifiuti speciali, pericolosi e tossici nel territorio Calabrese

realizzazione del network per la sostenibilità ambientale e territoriale in Calabria,

finalizzando gli accordi e le convenzioni in essere con il MATTM, l’ISPRA, con le Università

ed i Centri di ricerca pubblici e privati, al fine di favorire la condivisione delle informazioni

ambientali e creare sinergie e collaborazioni per affrontare con successo i temi prioritari e

strategici di estrema attualità.

La piena attuazione di queste azioni qualificanti per l’Agenzia e per l’intero territorio regionale

non può prescindere, dalla capacità di acquisizione delle risorse residue del POR 2007-2013 e/o

delle risorse derivanti dalla nuova programmazione POR 2014-2020.

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ANALISI DI CONTESTO

Il Quadro di disponibilità economico finanziario generale per la Regione Calabria, che risulta

esponenzialmente appesantito dall’attuale contingenza economica e dalle manovre

finanziarie di “spending review” sempre più restrittive riguardo ai trasferimenti alle Regioni, si

ripercuote direttamente sulla capacità di spesa dell’ARPA Calabria.

Il Piano 2013 che era stato redatto contestualmente alla Programmazione Pluriennale, sulla

base dell’analisi del contesto, che si è avvalsa di un’approfondita matrice SWOT, ha prodotto

la fisiologica fase di assestamento economico a seguito della radicale rivisitazione della spesa,

in parallelo, con il processo di profonda riorganizzazione funzionale dell’Ente.

L’approfondimento dell’analisi di contesto, preliminare alla stesura del presente Piano,

recepisce e conferma, facendole proprie e ritenendole trascritte, le analisi esposte nel piano

Pluriennale 2013-15 e nel connesso Piano delle attività 2013, ridefinendone ed

aggiornandone i punti di debolezza e le minacce che, alla luce dell’attuale situazione, possono

minare l’armonico sviluppo dell’Agenzia ed il perseguimento della mission ad essa affidata

dalla legge, a causa della compressione della capacità di spesa, del mancato incremento della

percentuale del Fondo Sanitario attribuito all’Agenzia dal Bilancio della Regione e della

mancata corresponsione del contributo regionale (art. 23 c.1, lett. a L.R. 20/99), nonché alla

luce del consuntivo delle insufficienti risorse derivanti dal POR FESR 2007-2013.

Sarà, pertanto, valutato l’impatto che le previsioni del Piano per l’anno 2014 produrranno

sulla Programmazione Pluriennale, in quanto la compressione dei punti di forza, indebolisce

ulteriormente le opportunità attese dall’analisi SWOT.

Il Processo prevede l’analisi e la valutazione dello stato di attuazione del Programma

Pluriennale, l’impatto che tale Programmazione potrà ricevere a seguito della Pianificazione

2014 e la necessità di ricalibrazione dei risultati attesi e target previsti, in rapporto al nuovo

assetto normativo, alla situazione economica e finanziaria ed alle auspicabili possibilità di

auto finanziamento.

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CONTESTO NORMATIVO

In attuazione della L. 61/94, la Legge della Regione Calabria n. 20 del 3 agosto 1999 ha istituito

L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ARPACAL), che “opera per

la tutela, il controllo, il recupero dell’ambiente e per la prevenzione e promozione della salute

collettiva, perseguendo l’obiettivo dell’utilizzo integrato e coordinato delle risorse, al fine

dell’individuazione e rimozione dei fattori di rischio per l’uomo, per la fauna, per la flora e per

l’ambiente fisico”1 .

Negli ultimi anni la L.R. 20/99 è stata oggetto di diversi interventi modificativi e, per effetto

delle leggi regionali n. 22/2010 e n. 34/2010, è stato modificato l’assetto istituzionale

dell’Agenzia con l’introduzione del Consiglio di Amministrazione.

Infine la recente Legge n. 24/2013 ha ulteriormente rivisto il sistema di governo dell’Ente con:

a) l’eliminazione del Consiglio di Amministrazione;

b) la rappresentanza legale dell’Ente al Direttore Generale;

c) la ridefinizione delle figure del Direttore Amministrativo e del Direttore Scientifico;

d) la nuova composizione del Comitato Regionale di Indirizzo;

e) l’introduzione del Revisore Unico dei conti, in luogo dell’Organo collegiale;

CONTESTO ECONOMICO E FINANZIARIO - FABBISOGNO

A seguito delle Leggi di Finanza Pubblica 2012 e 2013 e del conseguente riscontro nelle

manovre finanziarie regionali, si è assistito a restrizioni delle risorse finanziarie attribuite alla

P.A., con l’introduzione di vincoli di spesa e amministrativi per la realizzazione degli obiettivi

generali di finanza pubblica, per cui il patto di stabilità interno delle Regioni ha rideterminato i

vincoli a carico degli enti in questione, in modo da garantire la contrazione della spesa, anche

ridimensionando i Fondi Sanitari regionali.

1.2.1 Trasferimenti dal Bilancio Regionale, L. 20/99, art. 23 comma 1, punti a), b), g)

Al 31 dicembre 2013 i trasferimenti per contributi e finanziamenti dalla Regione ad ARPACal si

sono così configurati:

1 Art. 1 comma 2 della Legge Regionale istitutiva n. 20/99

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a. nessun contributo diretto erogato dalla Regione a favore dell’ARPACal (art. 23 comma

a) L.R. 20/99);

b. la percentuale del Fondo Sanitario Regionale è pari a circa lo 0,47 % (Euro

15.000.000,00);

c. nessun finanziamento è stato concertato e stabilito a favore dell’ARPACal dalle

Province e dagli altri Enti Locali per attività e/o specifici progetti convenzionabili;

d. nessun incasso si è concretizzato per convenzioni stipulate dalla Regione con Province,

con ISPRA e con gli altri Enti a favore dell’Agenzia, di cui all’art. 3 della Legge Regionale

20/99;

e. nel 2013 sono stati erogati finanziamenti per progetti/attività direttamente affidati

dalla Regione all’ARPACal in regime di convenzione ed altri a valere sui fondi comunitari

(monitoraggio della qualità dell’aria, fondi POR FESR 2007 – 2013; piano di tutela della

qualità dell’aria, fondi POR FESR 2007 – 2013; realizzazione di impianto fotovoltaico,

fondi POR FESR 2007 – 2013; marine strategy, convenzione con Dipartimento

Ambiente; analisi di rischio fiume Oliva, convenzione con Dipartimento Ambiente; SOS

pronto intervento per il mare, convenzione con Dipartimento Ambiente).

Concorrono, infine, alla costituzione del Bilancio le somme incassate in auto finanziamento per

prestazioni e servizi a terzi (attività istituzionali/facoltative onerose) pari circa ad Euro

1.626.995,52.

Il Bilancio prevede, quindi, ricavi per l’importo complessivo di Euro 3.275.000 in

autofinanziamento per prestazioni e servizi a terzi.

Malgrado le richieste di incremento della percentuale del Fondo Sanitario Regionale per l’anno

2014, effettuate dal management dell’ARPACal si è pervenuti ad una ulteriore contrazione

della capacità di spesa dell’Ente rispetto all’esercizio precedente.

1.2.2 Fonti di auto finanziamento

Già a partire dall’esame delle risultanze del consuntivo del Bilancio di esercizio 2012, era stata

evidenziata l’esigenza di reperire fonti aggiuntive di finanziamento e/o auto finanziamento, in

quanto la percentuale di trasferimento delle risorse da parte della Regione all’ARPACal, a

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valere sul vecchio fondo sanitario, non consentiva l’espletamento compiuto delle attività

istituzionali affidate all’Agenzia dalla Legge istitutiva, L. R. 20/99.

A tal fine, nella programmazione dell’Ente era stato predisposto un Piano per l’individuazione

di forme di auto finanziamento, i cui presupposti giuridici ed economici risultavano coerenti

con la cornice normativa vigente, per l’individuazione di fonti di finanziamento ulteriori rispetto

alla sola logica dei trasferimenti dal Bilancio della Regione che non ha ancora trovato

accoglimento e che trova riscontro nella L.R. 20/99, di cui:

a. l’attuazione dell’art. 3, commi 2, 3 e 4 e del successivo art. 18 della citata L.R. 20/99, stipula

dell’Accordo di Programma fra il Presidente della Giunta Regionale ed i Presidenti delle

Province e costituzione dei Comitati Provinciali di Coordinamento, con la definizione delle

attività convenzionali a titolo oneroso da realizzare nell’ambito dei medesimi Coordinamenti

come previsto, inoltre dal comma 1, punto g) dell’art. 23 della L.R. 20/99;

b. l’introduzione di strumenti di autonomia finanziaria derivanti da delega per l’incasso delle

prestazioni tariffabili e dei proventi derivanti dalle sanzioni emanate dall’Ente, così come già

avvenuto per le molte ARPA che hanno già fatto ricorso al sistema tariffario, facendone uno

strumento aggiuntivo e determinante per la loro gestione;

c. la quota centesimale per Kg di rifiuto prodotto a seguito di realizzazione e gestione da parte

dell’Agenzia del catasto rifiuti.

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VALUTAZIONE DELL’IMPATTO ECONOMICO FINANZIARIO SULLE PREVISIONI

PLURIENNALI

Anche a seguito del contesto economico finanziario dell’Ente, va preliminarmente verificato lo

stato di attuazione del Piano Pluriennale e gli eventuali impatti sulle previsioni, provocate da

eventuali criticità, oggetto di revisione delle Aree d’Azione pluriennali, ricalibrazione degli

obiettivi e dei target, in ragione delle attività sviluppate nel corso del precedente esercizio 2013

e di quelle che potranno derivare dalla pianificazione dell’anno 2014.

VERIFICA DELLO STATO DI AVANZAMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

PLURIENNALE IN RAGIONE DELL’ATTUAZIONE DELLA PIANIFICAZIONE DELLE

ATTIVITÀ 2013

A seguito dell’analisi di verifica dello stato di attuazione del Piano pluriennale di competenza

dell’anno 2013, in funzione degli obiettivi raggiunti, si deduce che le attività pianificate non

hanno evidenziato situazioni di particolare criticità, in quanto si sono sviluppate

armonicamente secondo le previsioni, raggiungendo gli obiettivi attesi e risentendo, solo

marginalmente, delle criticità finanziarie.

Ciò in quanto l’Ente si è potuto avvalere della concorrenza di residui attivi riportati dagli

esercizi precedenti e la tipologia di attività pianificata ha riguardato prioritariamente:

lo start up del Piano Pluriennale;

il processo avviato per la riorganizzazione generale dell’Ente, conclusosi positivamente con

l’approvazione da parte della Giunta Regionale del nuovo Regolamento dell’ARPACal, che

ha istituzionalizzato il nuovo modello funzionale organizzativo, tarato sulle esigenze di

rilancio dell’Ente, che risulta già testato e sperimentato sul campo;

la predisposizione della riorganizzazione dell’Ente, con particolare riferimento ai controlli

ed ai monitoraggi, al sistema laboratoristico, in termini di qualità gestionale e di avvio

dell’accredito delle prime misure strategiche, alla realizzazione del sistema di controllo di

gestione degli obiettivi secondo il modello ISPRA ed alla redazione ed avvio del piano di

misura e valutazione delle performance

lo sviluppo delle attività istituzionali di routine e di quelle affidate dalla Regione in regime

di convenzione, e quindi, direttamente finanziate;

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l’implementazione della RETE regionale dei laboratori, che prevede l’accentramento, nei

tre Dipartimenti storici (Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria), delle attività di alta

specializzazione a valenza regionale, lasciando comuni a tutti i Dipartimenti le attività

routinarie e/o quelle che a livello di efficienza od economicità non risulti conveniente

accentrare;

Di rilievo, inoltre, risulta essere l’adozione ed attivazione da parte della Direzione Scientifica,

dello strumento di gestione e controllo del piano pluriennale e delle attività annuali, sulla base

di uno specifico modello mutuato dall’ISPRA, che ha consentito l’istituzione di specifici tavoli

tematici relativi ai settori e ai servizi prevalenti: acque, aria, suolo, rifiuti, agenti fisici, ispezione

vigilanza e controllo, alimenti e bevande, verifiche impiantistiche, tariffario, sostenibilità,

comunicazione, informatizzazione, etc. all’interno dei quali sviluppare e monitorare gli obiettivi

strategici da perseguire, procedendo per annualità con la produzione di documenti settoriali

condivisi dai Dipartimenti e coerenti con le indicazioni rivenienti dal circuito nazionale

ARPA/APPA/ISPRA.

INDIVIDUAZIONE DELLE AREE DI CRITICITÀ OGGETTO DI RICALIBRAZIONE DEGLI

OBIETTIVI PLURIENNALI

Considerevole criticità si è evidenziata nell’esecuzione delle attività pluriennali di competenza

dell’anno 2013, in ragione del mancato avvio delle linee progettuali previste, la cui

realizzazione era condizionata dall’utilizzo dei fondi comunitari (POR periodo 2007-2013).

Ciò comporta la rimodulazione dei target e la revisione delle previsioni attese dalla

programmazione pluriennale, con la riorganizzazione di quelle attività nell’ambito della

competenza 2014, da imputare sull’acquisizione dei fondi residui comunitari (POR 2007/2013)

e/o dei fondi comunitari previsti dalla nuova programmazione.

Per quanto concerne le risorse del POR, infatti, si evidenzia che nella seconda metà del 2012 e

nel corso del 2013 è stata sviluppata un’intesa attività che ha portato alla produzione di

innovativi studi, ricerche e progetti (progetti prioritari concordati con la Regione) e realizzando

nell’ambito dell’Area Innovazione e Ricerca, tre dorsali programmatiche ed una banca progetti

dedicata a fornire supporto alla regione ed ai territori, specificatamente finalizzata

all’acquisizione delle risorse del POR Calabria.

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La resa esecutiva e l’inserimento nelle linee programmatiche dell’Agenzia finalizzate

all’acquisizione delle risorse del POR Calabria, aveva anche il compito di dare il via

all’adeguamento strutturale dell’Agenzia, grazie all’informatizzazione del sistema

laboratoristico agenziale, all’accredito delle misure analitiche, all’informatizzazione dei processi

di trasmissione del dato ed al conseguente avvio dei percorsi di qualità, di cui il realizzando

Sistema Informativo Agenziale rappresenta il fulcro funzionale.

Obiettivo parallelo era quello di introdurre nel panorama ambientale della Regione Calabria la

ricerca e l’innovazione scientifica in campo ambientale con particolare riferimento a:

l’uso di tecnologie avanzate, anche al fine delle azioni di Sostenibilità ambientale,

la promozione dell’ecosviluppo dei territori

la mitigazione dei rischi

le azioni per orientare ed indirizzare i giovani alla conoscenza dell’ambiente ed alla

ricerca scientifica in campo ambientale

al fine di fornire risposte alle aspettative europee e nazionali riguardo alla capacità di

organizzare, gestire e comunicare il dato ambientale, sviluppare linee progettuali di ricerca

scientifica applicata, fondere la sfera dei fenomeni gestionali e sociali con la sfera dei fenomeni

fisici e biologici, ottenere un quadro diagnostico dello status dell’ambiente della Regione, dal

cui esame trarre risposte per la mitigazione dei fenomeni e degli impatti, da fornire al decisore

politico per l’attuazione di politiche sostenibili del territorio.

Le aree di intervento più significative rispetto alla programmazione pluriennale ed alle azioni di

supporto alla Sostenibilità ambientale dovevano essere finanziate con i fondi POR e l’Area

Innovazione e Ricerca dell’Agenzia punta sulla “attrattività, competitività e capacità

comunicativa dell’offerta progettuale”, in grado di intercettare, sia bisogni che la domanda ed

in grado di captare le risorse occorrenti, parte a valere sul POR periodo 2007-2013

(realizzazione degli strumenti vedi Sistema Informativo) e parte proponendosi alla nuova

programmazione POR 2014-2020, con una “dote” costituita da programmi concreti e già

avviati, senza aver particolarmente esposto finanziariamente l’Ente.

Era questo un un passaggio ritenuto risolutivo per la nuova strategia Pluriennale dell’ARPACal

per il periodo 2013-2015, con l’obiettivo di determinare la discontinuità nella scarsa capacità

di acquisire le risorse rese disponibili dal POR Calabria, pianificando in netto anticipo le linee

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progettuali prioritarie, per proporle nella fase di programmazione del POR, diventando così

soggetto attivo nella determinazione delle misure dell’ASSE di riferimento.

Purtroppo già dalla fine dell’anno 2012, si è appreso che i forndi POR erano stati congelati in

quanto era in itinere una generale riorganizzazione al fine del finanziamento della competenza

regionale di un progetto sull’innovazione tecnologica ed Agenza Digitale.

Atteso che l’Operazione POR n. 3, relativa proprio al Sistema Informativo non è stata ancora

valutata dall’Autorità Ambientale e che è stato notificato all’Agenzia che nel corso dell’anno

2013 non c’era più disponibilità di risorse sul POR 2007-2013, appare consequenziale come

una parte strategica della programmazione si è confrontata con inaspettate criticità e gli

obiettivi strategici attesi devono essere rimodulati spostando al 2014 i target d’inizio ed a fine

2016 i target di finale esecuzione delle attività.

VERIFICA DEGLI IMPATTI SULLA PIANIFICAZIONE 2014

La necessità di rimodulare i target delle previsioni pluriennali, con particolare riferimento alle

attività oggetto di finanziamento a valere sul POR Calabria, produce una evidente ricaduta

sulla pianificazione 2014.

A ciò va aggiunta la considerazione di come ulteriori elementi di valutazione deriveranno da

da fattori attesi nei prossimi mesi che, direttamente e/o indirettamente interesseranno

l’Agenzia e probabilmente imporranno il riallineamento o, addirittura, la revisione della

pianificazione delle attività per il 2014:

aa)) La necessità di attuare il Piano definitivo delle performance annualità 2014 (fasi del cliclo

della Perfomance);

bb)) il completamento dell’organizzazione delle strutture periferiche di Arpacal sarà definito

entro 180 gg dalla entrata in vigore del nuovo Regolamento (giugno 2014);

cc)) le direttive che saranno impartite all’Arpacal, presumibilmente entro il mese di marzo

2014, dal Comitato di Regionale di Indirizzo;

dd)) il conferimento degli Obiettivi Strategici da parte della Regione Calabria;

ee)) il riordino nazionale del sistema delle Agenzie in discussione nelle commissioni

parlamentari e le conseguenze attese da tutte le ARPA italiane;

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ff)) l’emanazione a breve del Piano Triennale a cura di ISPRA, che definirà le priorità di

intervento a livello nazionale delle ARPA/APPA;

gg)) l’auspicato incremento delle risorse finanziarie da parte della Regione, che comporterà

una revisione del Piano, specie ove si configurasse anche la possibilità di adeguamento

delle risorse umane occorrenti per sopperire all’ormai cronica carenza di personale

tecnico specializzato, specie all’interno di alcuni Dipartimenti2 e della Direzione Centrale3;

CRITICITA’ PREVISTE NELLE FASI DI ATTUAZIONE DELLA PIANIFICAZIONE 2014

In questo quadro va evidenziata la graduale inoperosità di apparecchiature strategiche prive

di contratti di manutenzione a danno dei servizi e delle attività analitiche di laboratorio ed

appare sempre più problematico, con le attuali risorse, provvedere alla manutenzione,

aggiornamento ed acquisto dei beni consumabili ed accessori per le costose attrezzature

acquisite con i fondi POR.

Alla luce di quanto sopra, appare urgentissimo l’incremento delle risorse economiche, sia per

il completamento della già ridotta Dotazione Organica, che per far fronte ai costi di gestione e

mantenimento delle attrezzature, attesa la già consistente rilevanza del costo per la

manutenzione delle apparecchiature ed attrezzature di laboratorio, dei mezzi mobili, delle

centraline di monitoraggio da remoto, etc. così come del costo per l’accredito delle sole linee

analitiche fondamentali.

Questi e gli altri costi di mantenimento dell’attività, previsti ope legis non sono più sostenibili

con le sole risorse dell’attuale Bilancio ARPACal ed il fabbisogno per tamponare le attuali

criticità è stimato in circa 7.000.000 Euro.

I risultati di queste analisi che verranno effettuate su base trimestrale su base statistica delle

prestazioni istituzionali facoltative non onerose, parametrate e valutate in funzione al costo

delle stesse, consentirà la razionalizzazione degli interventi sul territorio anche in base

all’effettiva capacità finanziaria e potrà condurre, se la situazione non dovesse modificarsi in

2 il rapporto popolazione/territorio del DAP RC rispetto agli altri DAP storici, risulta inferiore del 60%; i 3 Laboratori fisici hanno in dotazione 2

dirigenti e solo n. 5 figure di comparto (di cui solo due fisici), contro il numero complessivo minimo previsto dalle linee guida ISPRA pari a 25

unità, senza considerare l’ormai prossima strutturazione del CRR e dell’Osservatorio della radiazione ambientale per il controllo dei NORM a

Crotone. 3 la Direzione Centrale ed i Centri Regionali mancano di figure specialistiche.

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positivo, anche a dolorose scelte gestionali che potranno condurre all’eliminazione e/o

compressione di servizi e/o prestazioni non onerose effettuate su richiesta di AA.SS.PP.,

Capitanerie, NOE, Procure, Dipartimenti regionali, etc., concentrando l’attività dell’Ente solo

sulle prestazioni istituzionali non onerose e su quelle istituzionali, e non facoltative, ma

onerose.

PERCORSO METODOLOGICO PRELIMINARE ALLA PIANIFICAZIONE

Il percorso metodologico muove dall’analisi delle Aree d’Azione Pluriennali (A.A.P.) e si sviluppa con

l’individuazione delle Areee Strategiche (A.S.), la definizione dei connessi Obiettivi Strategici (O.S.) e dei

relativi Obiettivi Attuativi.

L’insieme delle attività previste nel corso l’esercizio 2014, sarà, comunque orientata dalla

applicazione/attuazione dell’AZIONE TRASVERSALE di rinnovamento, economicita’, valorizzazione

delle risorse ed innovazione derivante dallattuazione, verifica e testaggio del nuovo modello

Funzionale/organizzativo delle strutture Centrali e conseguente applicazione su quelle periferiche così

come previsto dal nuovo Regolamento ARPACal.

AREE D’AZIONE PLURIENNALI - PROGRAMMAZIONE 2013-2015

Il Piano Pluriennale 2013-2015 ha inquadrato le attività all’interno cinque Aree d’Azione tracciate in base

alle funzioni e compiti previsti dal mandato istituzionale affidato all’Agenzia dalla L. R. 20/99 e dalle

esigenze del territorio regionale, che si possono così sintetizzare:

conoscenza dello stato dell’ambiente (qualità delle componenti ambientali: acqua, aria, suolo, ecc.)

e delle principali pressioni che su di esso agiscono;

prevenzione, valutazione preventiva delle ricadute sull’ambiente delle attività antropiche, attività

connesse direttamente alla tutela della salute;

analisi e valutazione dei rischi sull’ambiente e sulla salute.

Le cinque AREE D’AZIONE PLURIENNALI sono, pertanto, volte ad innescare un processo virtuoso di lungo

respiro:

1. Miglioramento dell’efficienza

attuazione di un piano di razionalizzazione della rete laboratoristica dell’Agenzia e sviluppo dei sistemi

informativi per elaborazione e trasmissione dei dati;

2. Razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio e dei beni strumentali

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processi di ottimizzazione e sviluppo della rete laboratoristica, razionalizzazione delle sedi territoriali e

valorizzazione del patrimonio immobiliare di Arpacal;

3. Ottimizzazione organizzativa e gestionale

ottimizzazione organizzativa e gestionale dell’Agenzia che ha portato all’approvazione del nuovo

regolamento organizzativo ed all’impostazione del metodo di misura delle performance, all’istituzione

dell’OIV Agenziale ed al miglioramento dell’Information and Communication Technology (ICT) oltre a

tracciare il percorso per il triennio.

4. Incremento della marginalita’ e sviluppo dei ricavi

razionalizzare il tariffario, focalizzare le attività più significative, sviluppare iniziative a titolo oneroso.

5. Sviluppo attività a supporto della Regione Calabria

fenomeni di inquinamento, valutazione rischi, tutela degli ecosistemi, vigilanza, controllo e

monitoraggio ambientale

Aree di azione del piano pluriennale

AREE STRATEGICHE ED OBIETTIVI - PIANIFICAZIONE 2014

Lo sviluppo del Piano delle Attività 2014 secondo lo schema metodologico disegnato recepisce le procedure

di indirizzo tracciate nell’ambito del Sistema Agenziale delle ARPA e, in particolare, le Linee Guida ISPRA

“Definizione dei Sistemi di misurazione e Valutazione della Performance (D.lgs. 150/2009)”, redatto sulla

Piano Pluriennale

Miglioramento Efficienza

Razionalizzazione

valorizzazione patrimonio e attrezzature

Ottimizzazione organizzativa

gestionale

Incremento ricavi

Sviluppo attività a supporto

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base delle Delibere CIVIT e recepite dall’ARPACal con Delibera Commissariale n. 1703 del 30/12/2010 e si

sviluppa secondo Aree Strategiche a valenza annuale che mutuano e articolano in azioni concrete da

realizzarsi nell’esercizio di competenza le Azioni Previste dal Piano Pluriennale.

Le Aree Strategiche definite dal Management sono:

1. Innovazione organizzativa e manageriale

2. Controlli

3. Monitoraggi

4. Informazione ambientale

5. Prevenzione e sostenibilità ambientale

6. Valutazione Ambientale

Le Aree racchiudono gli Obiettivi Strategici Omogenei, che, a loro volta sananno attuati tramite gli obiettivi

operativi, come successivamente specificati nel piano delle performance, secondo i criteri di progettazione

ed implementazione dei modelli organizzativi dettati dalle più recenti normative di settore.

Punto fermo delle attività del 2014 e trasversale a tutte le Azioni, è l’attuazione del nuovo modello

funzionale oganizzativo secondo quanto previsto dal regolamento Agenziale (DGR n. 504 del 30/12/2013) e

la misurabilità delle performance.

AZIONE TRASVERSALE: ATTUAZIONE DEL NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO

L’operazione di rinnovamento, sottesa alla nuova organizzazione, si basa sull’applicazioneverifica e testaggio

dell’innovativo modello funzionale ed organizzativo codificato nel nuovo Regolamento ed ispirato alla

semplificazione, funzionalità ed economia, la cui attuazione rappresenta Obiettivo prioritario e qualificante

per l’anno 2014, tramite cui verranno garantiti:

1. gradualità nel cambiamento

testaggio del modello nel corso dell’anno, approvazione e prima applicazione alle strutture centrali, verifica

funzionamento ed entro 180 gg adeguamento ponderato ed applicazione a livello periferico, con la

riorganizzazione dei Dipartimenti Provinciali;

2. semplificazione

specifiche giuridico/organizzative, competenze ed attribuzioni delle strutture e dei servizi tarate in funzione

delle nuove esigenze, in forma chiara, snella e di immediata lettura e conseguente riduzione delle posizioni

dirigenziali della Sede Centrale che passano da 43 a 21;

3. valorizzazione delle professionalità

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rivisitazione della dotazione organica, eliminazione eccedenze e riequilibrio della distribuzione dei posti nelle

diverse categorie professionali al fine di perseguire e valorizzare il capitale umano, elemento essenziale e

qualificante l’intera organizzazione;

4. efficienza, economicità, trasparenza, qualità

rendere affini, documenti, procedure, istruzioni operative etc. all’interno di un Sistema di Gestione di

Qualità ed attivazione dei processi di coordinamento “centro-periferia” ed omogeneizzazione delle attività

più significative (attività di riferimento regionale) che saranno svolte da singoli Dipartimenti in funzione delle

specializzazioni e peculiartità degli stessi;

5. innovazione

specializzazione, ridefinizione e riallocazione dei Centri Specializzati di livello regionale (ex Centri di

Eccellenza ed ex Centri Funzionali Strategici), collocati in funzione delle loro peculiarità tecnico scientifiche a

staff della Direzione Generale ed staff della Direzione Scientifica; strutturazione del network della

sostenibilità ambientale dell’ARPACal; attuazione del metodo di misura delle performance, istituzione

dell’OIV Agenziale, miglioramento dell’Information and Communication Technology (ICT) ed

implementazione del Geoportale dei dati Ambientali;

INTEREVENTI 2014

Gli interventi Pianificati per l’anno 2014, organizzati, secondo le schema dell’albero delle performance

rientrano fra le 3 funzioni base:

1. ORGANIZZAZIONE

2. CONOSCENZA AMBIENTALE

3. PREVENZIONE

Ognuna delle tre Funzioni, disciplina la pianificazione di 6 Aree Strategiche, all’interno delle quali sono

incardinati i corrispondenti Obiettivi Strategici declinati ed organizzati in coerenza con le Azioni Pluriennali

2013-2015, ovviamente in ragione della competenza attribuita all’esercizio in corso, che saranno declinati in

obiettivi operativi nell’ambito del Piano delle Performance .

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ATTUAZIONE PROGRAMMAZIONE PIANO PLURIENNALE – COMPETENZA 2014

Per la realizzazione degli obiettivi pluriennali si sono individuati gli obiettivi strategici da perseguire all’interno

di ciascuna area strategica.

Di seguito si schematizza quanto definito per il perseguimento degli obiettivi posti.

Per quanto riguarda l’obiettivo a lungo termine n. 1 relativo al Miglioramento dell’efficienza si interviene:

nell’ Area Strategica 1: innovazione organizzativa e manageriale, sulla realizzazione di un piano di

razionalizzazione della rete laboratoristica dell’Agenzia (A.A.P. 1.1) e sull’implementazione dei “Sistemi

Informativi Sicurezza e Privacy” (A.A.P. 1.2);

nell’ Area Strategica 4: informazione ambientale, per realizzare innovazione tecnologica nel campo della

informatizzazione, nel rispetto della normativa INSPIRE; nella realizzazione del programma “RAGEDAM” ed

RS - MAT descritti nel Piano delle Attività 2013 (A.A.P. 1.2).

Per quanto riguarda l’obiettivo a lungo termine n. 2 relativo alla razionalizzazione e valorizzazione del

patrimonio e dei beni strumentali si interviene nell’ Area Strategica 1: innovazione organizzativa e manageriale,

per la razionalizzazione dell’utilizzo delle sedi territoriali; per la realizzazione di un polo didattico di formazione;

per la realizzazione di osservatori ambientali (A.A.P. 2.1); e per la razionalizzazione dell’utilizzo dei beni

Strumentali (best practices, economie di scala da coordinamento risorse, efficientamento degli

approviggionamenti) (A.A.P. 2.2).

Per quanto riguarda l’obiettivo a lungo termine n. 3 relativo alla ottimizzazione organizzativa e gestionale si

interviene:

nell’ Area Strategica 1: innovazione organizzativa e manageriale, per la ottimizzazione delle risorse

professionali; per la realizzazione del piano di formazione; per l’ accreditamento di un set pilota di prove

presso sedi laboratoristiche selezionate; per la realizzazione di osservatori ambientali (A.A.P. 3.2); per

l’analisi e revisione dei processi (A.A.P. 3.3) e per il miglioramento degli strumenti gestionali e

dell’Information and Communication Technology (A.A.P. 3.4);

nell’ Area Strategica 6: Valutazione Ambientale, per la produzione di linee guida in ambito VIA VAS ed AIA

e per la creazione di banche dati degli impianti in AIA (A.A.P. 3.2).

Per quanto riguarda l’obiettivo a lungo termine n. 4 relativo all’incremento dei ricavi si interviene:

nell’ Area Strategica 1: innovazione organizzativa e manageriale, sulla razionalizzazione del tariffario

(A.A.P. 4.1), focalizzando sulle attività più significative (attività istituzionali obbligatorie e non obbligatorie)

(A.A.P. 4.2); sullo sviluppo di attività a titolo oneroso; sulla regolamentazione dei costi di accesso alla

documentazione amministrativa ed ambientale (A.A.P. 4.3);

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nell’ Area Strategica 2: Controlli, sulla ridefinizione dell’accordo Arpa/ Sanità (A.A.P. 4.3) e sulla

definizione di accordi con altri Enti / Istituzioni per lo svolgimento di attività istituzionali non obbligatorie;

nell’ Area Strategica 4: Informazione ambientale, sulla regolamentazione delle attività conto terzi con

riferimento ad es. all’educazione ambientale, all’accesso ai dati meteo climatici etc. (A.A.P. 4.3); sul

potenziamento del piano di comunicazione istituzionale (A.A.P. 4.4);

nell’ Area Strategica 5: prevenzione e sostenibilità ambientale, sulla attuazione dei PISL finanziati (A.A.P.

5.1); sulla adesione al progetto sanità e ambiente del MATTM (CE SATNET) (A.A.P. 4.3) etc.;

nell’ Area Strategica 6: Valutazione Ambientale, sulla programmazione di attività di controllo degli

impianti assoggettati ad AIA (A.A.P. 4.2).

Per quanto riguarda l’obiettivo a lungo termine n. 5 relativo allo sviluppo dell’attività tecnico-scientifica a

supporto delle politiche ambientali regionali si interviene:

nell’ Area Strategica 1: innovazione organizzativa e manageriale, sulla applicazione di un modello per

armonizzare metodi e procedure e sullo sviluppo di procedure operative standard in carenza di organico

(A.A.P. 5.2);

nell’ Area Strategica 2: Controlli, sulla razionalizzazione del controllo delle emissioni in atmosfera, degli

impianti di gestione dei rifiuti e delle discariche, delle verifiche impiantistiche, del potenziamento delle

attività di controllo delle acque di balneazione (SOS pronto intervento per il mare, monitoraggio

Ostreoptis ovata etc.), del controllo dei depuratori (con estensione ai fanghi) ed attività di

movimentazione di sedimenti marini (A.A.P. 5.3);

nell’ Area Strategica 3: monitoraggi, sulle attività di monitoraggio della radioattività ambientale e radon,

sul monitoraggio delle acque di balneazione, sulla Marine Strategy e sul monitoraggio della qualità

dell’Aria attraverso l’attivazione della rete regionale di rilevamento (A.A.P. 5.2);

nell’ Area Strategica 5: prevenzione e sostenibilità ambientale, sul Piano di Informazione, e

Comunicazione; sull’ Educazione Ambientale ed Orientamento dei Giovani alla Ricerca Scientifica nelle

matrici ambientali; sui bilanci ambientali; su programmi da finanziare con fondi POR (ASA, CORA,

LABICOT) e sull’epidemiologia ambientale (A.A.P. 5.1);

nell’ Area Strategica 6: Valutazione Ambientale, sulla programmazione di attività di controllo in ambito

VIA – VAS - AIA; sul recepimento della proposta di legge regionale in ambito VIA – VAS - AIA;

predisposizione di una base cartografica degli impianti sottoposti a VIA ed AIA.

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ATTIVITÀ 2013

PREMESSA

Alcuni obiettivi da raggiungere nell’anno di attività 2013 hanno notevolmente risentito della rimodulazione

degli assetti organizzativi derivanti prima dagli effetti della Delibera n. 24 del 16 maggio del 2013 che eliminava

il CDA e riformulava il Comitato di Indirizzo, nonché degli avvicendamenti ai vertici dei Dipartimenti di Cosenza,

Catanzaro e Crotone per cause già riportate nel paragrafo relativo all’analisi di contesto.

Ulteriori problematiche sono emerse per la gestione di emergenze di tipo tecnico e/o amministrativo causando

scompensi nella programmazione e distraendo risorse umane ed economiche non indifferenti. Si cita ad

esempio il grave incidente avvenuto nell’area industriale di Lamezia, all’interno della Ilsap Biopro, un’azienda

che produce oli combustibili, biomasse, glicerina e biodiesel che ha visto l’immediato intervento dei tecnici

Arpacal garantendo un servizio giorno e notte per tutto il tempo necessario per verificare che non ci fossero

rischi ambientali. Altro esempio che si può citare e che ha visto coinvolta l’Arpacal per mesi è il c.d. caso

“Alaco”: su richiesta del prefetto di Vibo Valentia si è costituita una task force e si sono previste indagini

supplementari sull’invaso quantificando, con apposita relazione al prefetto, costi vivi per centinaia di migliaia di

euro senza considerare le ore uomo impiegate per la movimentazione campioni e per le analisi. Il risultato di

queste indagini, pur non rilevando nessuna informazione aggiuntiva rispetto a quella già ottenuta con le analisi

di routine, è servito per dare maggiori certezze ai cittadini in ordine allo stato di salute dell’invaso, ed ha dato

qualche informazione ulteriore agli inquirenti per circoscrivere l’area di indagine.

Nonostante le difficoltà si è, comunque, dato seguito al trasferimento di compiti e funzioni alle strutture

periferiche.

Inoltre, attraverso il lavoro delle U.O. all’uopo istituite, si è agito nelle aree di intervento primarie in una prima

fase di organizzazione che ha posto le basi per il nuovo assetto organizzativo previsto dal nuovo regolamento

che sta per entrare in vigore.

Sull’utilizzo dei fondi POR FESR Calabria 2007 -2013, gli organi centrali regionali, rimodulando i contenuti

generali delle linee di intervento che vedevano l’Arpacal beneficiaria, hanno ridimensionato gli impegni

economici e di conseguenza la possibilità dell’Agenzia di potersi definitivamente e compiutamente strutturare.

L’operatività dei Direttori di Dipartimento ha permesso, anche attraverso una forte azione di stimolo e

sensibilizzazione, di rafforzare il ruolo dell’Agenzia nel supportare le Autonomie Locali che, purtroppo, ancora

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oggi disconoscono la possibilità di interfacciarsi con i Dipartimenti Provinciali Arpacal ed utilizzarne a pieno i

servizi offerti.

Anche alla luce della c.d. spending review si inasprisce la criticità relativa ad un organico inadeguato per quanto

riguarda i profili tecnici specialistici, a cui il governo regionale è tenuto, per la Sua parte, a dare risposte.

Ha avuto un flusso costante l’attività di stipula di numerose convenzioni che hanno permesso all’Agenzia, oltre

a produrre progetti di qualità, di reperire fonti aggiuntive di finanziamento delle attività istituzionali Arpacal.

Dopo la nomina dei Direttori di Dipartimento, si sono riavviate le procedure di raccordo con gli Enti Locali

andando verso l’istituzione di Comitati Provinciali di Coordinamento in tutte le province mancanti per

ottimizzare le risorse messe a disposizione dalle varie amministrazioni.

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PRINCIPALI ATTIVITÀ SVOLTE NEL 2013:

Per quanto riguarda l’obiettivo a lungo termine n. 1 relativo al Miglioramento dell’efficienza:

nell’ Area Strategica 1: innovazione organizzativa e manageriale si è concretizzato:

la realizzazione di un piano di razionalizzazione della rete laboratoristica dell’Agenzia, effettuando una

ricognizione dei fabbisogni e delle potenzialità insieme ai dirigenti dei servizi competenti per la

realizzazione del Piano di riorganizzazione attraverso l’attivazione di linee specialistiche,

coerentemente con quanto definito nel piano delle attività 2012. Per il completamento della dotazione

strumentale sono state, quindi, predisposte apposite richieste, coerenti con i contenuti della Linea di

Intervento n. 3.5.2.1. del POR FESR 2007 – 2013, e rimodulate secondo le esigenze del soggetto

Responsabile della Linea di Intervento (Dipartimento Ambiente)4.

l’avvio della razionalizzazione ed omogeneizzare dei procedimenti amministrativi e tecnici che negli

anni precedenti hanno creato, anche in assenza di adeguati strumenti informatici, notevoli criticità;

il Comitato di Coordinamento dei Tavoli Tecnici che in funzione delle direttive del Collegio di Direzione

Esteso ha il compito di omogeneizzare metodi e procedure tecniche ed amministrative. Costituendo

una rete di referenti e gruppi di lavoro con il l’incarico di portare a compimento quanto assegnato. Nel

corso dei primi mesi del 2014 si darà attuazione a quanto definito nei Piani Operativi di Dettaglio

operando, prioritariamente, per via telematica.

Il completamento del Protocollo Informatico in tutti i Dipartimenti Provinciali, che è una operazione di

importanza notevole nella direzione dell’efficienza e della semplificazione dell’attività amministrativa;

E’ stato presentato al Dipartimento Politiche dell’Ambiente della Regione Calabria, per le necessarie

valutazioni, un complesso progetto volto alla realizzazione di un sistema ICT atto ad abilitare con

metodologie, competenze, servizi, soluzioni e tecnologie innovative tutti i processi operativi di Arpa

Calabria. Una importante componente del progetto è costituita da un sistema per il Laboratory

Management System (LIMS), volto a razionalizzare ed a rendere uniforme le metodiche e le attività dei

diversi laboratori ARPACAL regionali;

E’ stato dato impulso alla riorganizzazione generale del sistema informativo agenziale nella

componente di supporto generale all’infrastruttura ICT (razionalizzazione costi server farm,

razionalizzazione costi networking, incremento sicurezza informatica, adozione nuovo regolamento

uso risorse informatiche e telematiche, rinnovo del parco PdL) e nella componente gestionale (portale

INTRANET del dipendente, gestione informatizzata Determine, razionalizzazione e recupero di basi dati

informative pregresse relative alle risorse umane ed alla contabilità);

i provvedimenti di conferimento degli incarichi dirigenziali provvisori attribuiti con la Determina n. 764

del 12 settembre 2012 e con la Determina n. 880 del 17 ottobre 2012 hanno posto le basi per il

4 Vedere note prot. n. 9824 del 29/3, n. 20979 del 04/7, n. 35814 del 26/11, n. 37107 del 6/12

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traghettamento verso la nuova organizzazione pensata per Arpacal che ha portato all’approvazione del

nuovo regolamento di funzionamento. Ciò, anche, in funzione delle recenti modifiche alla legge

regionale che ha modificato gli organi istituzionali e della costituzione del nuovo Comitato di Indirizzo e

relativo regolamento di funzionamento.

un costruttivo confronto con le OO.SS., per trattare tematiche di rilevante importanza per i dipendenti

come la contrattazione decentrata Comparto e Dirigenza, ancora in corso. Lo spirito costruttivo che ha

guidato il management ha voluto portare avanti questo confronto, ricordando a tutti che il primo

obiettivo da perseguire è la tutela del lavoro e dei lavoratori, non solo nella accezione difensiva dei

diritti e degli status acquisiti bensì nella più ampia visione dello sviluppo e del benessere individuale e

di gruppo, e non solo in senso astratto o formalistico, bensì qui ed ora, nel contesto organizzativo e

produttivo dell’Arpacal, avendo la chiara consapevolezza che venendo meno, trascurando o addirittura

ostacolando l’efficienza e l’efficacia dell’Ente verrà inesorabilmente compromessa ogni legittima

aspettativa di ciascun lavoratore.

nell’ Area Strategica 4: informazione ambientale, per realizzare innovazione tecnologica nel campo della

informatizzazione, nel rispetto della normativa INSPIRE, si è proceduto alla realizzazione di una piattaforma

di front end, Geoportale, con funzione di reporting, per la pubblicazione dei dati ambientali (Determina n.

976 del 24/10/2013) ed alla stipula di un protocollo di intesa cui è seguita una convenzione specifica con il

Consorzio NET Scarl-Natura, Energia e Territorio (determina 1220 del 20/12/2013) con competenze

specifiche per garantire:

a) gestione delle attività, analisi e aggiornamento delle tecnologie e degli applicativi open source di volta

in volta resi disponibili sul mercato, funzionali al miglioramento dell'architettura, all’innovazione

continua, ottimizzazione ed implementazione del Geoportale;

b) assistenza all’alimentazione in continuum dei dati ambientali (sia dei dati ARPACal e sia dei dati dei

contributori partecipanti al network della Sostenibilità Ambientale ARPACal);

c) assistenza alla realizzazione di catasti delle principali matrici ambientali (es: emissioni in atmosfera di

gas clima alteranti, rifiuti, agenti fisici, fonti radioattive, etc) ed alla realizzazione dei Cataloghi e delle

relative regole;

d) collaborazione per la realizzazione dei Servizi previsti dal D.Lgs. 32/2010;

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Per quanto riguarda l’obiettivo a lungo termine n. 2 relativo alla razionalizzazione e valorizzazione del

patrimonio e dei beni strumentali, nelle more di ricevere il trasferimento richiesto per l’utilizzo di fondi POR

FESR 2007 – 20135, si è iniziato il processo di razionalizzazione previsto nel Piano Pluriennale:

sull’immobile acquistato in Castrolibero per essere destinato alle strutture dipartimentali di Cosenza,

dopo l’adeguamento strutturale ed impiantistico, si è effettuata la fase del trasloco dalla sede di via

Trento, interrompendo, così, i gravosi impegni di canoni di locazione.

sull’immobile di proprietà ARPACal del DAP di Crotone, si è effettuato un intervento finanziato con i

fondi POR Calabria FESR 2007/2013 – Asse II - Energia – Obiettivo Specifico 2.1 – Linea di Intervento

2.1.2.1-, per € 549.313,82, IVA compresa, relativo ai lavori di miglioramento dell’efficienza energetica

ed il risparmio energetico. Questo impianto da 137,27 KWp oltre a determinare un apprezzabile

risparmio energetico, consente di introitare nel periodo temporale convenzionale di funzionamento

(20 anni) 1.663.299,20 euro.

Analoghi interventi, finanziati con i fondi POR Calabria FESR 2007/2013 – Asse II - Energia – Obiettivo

Specifico 2.1 – Linea di Intervento 2.1.2.1-, sono stati realizzati presso il DAP di Vibo Valentia (11,10

KWp con proventi stimati in 20 anni pari ad euro 177.000) e presso il DAP di Reggio Calabria (84,36

KWp con proventi stimanti in 20 anni pari ad euro 1.219.155);

Sempre per il potenziamento e strutturazione di Arpacal nel 2013 sono stati rimodulati tutti i progetti

di prioritaria importanza per la Regione Calabria secondo le ulteriori richieste pervenute dal

Dipartimento Politiche dell’Ambiente e dal Dipartimento Politiche Nazionali e Comunitarie. Questa

rimodulazione ha riguardato la costituzione di una rete di laboratori fisici e realizzazione di

monitoraggio della radioattività ambientale e la realizzazione di un “osservatorio ambientale Sito di

Interesse Nazionale di Crotone - ecotossicologia marina e biomonitoraggio delle matrici: coralligeno,

posidonia oceanica e fauna ittica per un valore, rispettivamente di euro 425.715,69 ed euro

308.111,94. Questi progetti insieme a quelli già presentati rimangono, ancora, validi per la piena

strutturazione dell’Agenzia.

In atto risultano accordati, attraverso l’utilizzo della Linea di Intervento 3.5.2.1 del POR FESR Calabria

2007 – 2013, le seguenti attività:

1 Piano di Tutela della

Qualità dell’Aria

In fase di attuazione (convenzione rep.

n. 261 del 26/3/2010)

270.000,00

2 Rete di Monitoraggio

della Qualità dell’Aria

Espletate procedure di gara per

attuazione ed aggiudicati i lotti. È

prevista la fornitura in opera dei beni e

servizi aggiudicati nei primi mesi del

2014 (convenzione rep. n. 1308 del

3.192.857,03

5 vedere note prot. n. 19856 del 21/12/2012 e n. 20009 del 27/12/12

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29/08/2012).

Attraverso la realizzazione di questi progetti l’Arpacal, individuata dalla Regione Calabria come

soggetto responsabile della Rete Regionale di Monitoraggio, raggiungerà la piena strutturazione per

quanto riguarda il monitoraggio della qualità dell’aria e la relativa diffusione dei risultati.

Arpacal ha, inoltre, partecipato attivamente alla stesura del Documento di Orientamento Strategico

(DOS) per la programmazione 2014 – 2020. Si tratta di un atto che costituisce il quadro di riferimento

regionale per la definizione e l’attuazione in forma integrata, nel periodo di programmazione 2014 -

2020, delle politiche relative ai fondi del Quadro Strategico Comune (FESR, FSE, FEASR e FEAMP) e

delle politiche regionali nazionali (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione) in Calabria. Ciò in quanto

l’Arpacal dovrà recitare un ruolo determinante nella prossima programmazione dei fondi comunitari,

incentrati fortemente sulle politiche di protezione e prevenzione ambientale e sullo sviluppo

sostenibile;

per la realizzazione del polo didattico di formazione si è effettuata una ricognizione degli edifici

disponibili, individuando presso il Dipartimento Provinciale di Vibo Valentia la sede con i necessari

requisiti per lo start – up delle attività e per le successive procedure di accreditamento di eventuali ed

ulteriori sedi periferiche della stessa agenzia. Per il passaggio alla fase attuativa si è dato mandato ad

un apposito gruppo di lavoro operante all’interno del Coordinamento dei Tavoli Tecnici, secondo le

indicazioni ricevute dal Collegio di Direzione Esteso;

per la realizzazione di osservatori ambientali (A.A.P. 2.1) è stata inoltrata apposita richiesta al

Dipartimento Ambiente di finanziamento attraverso la Linea di Intervento 3.5.2.1. del progetto

“OSSERVATORIO AMBIENTALE SITO DI INTERESSE NAZIONALE DI CROTONE ECOTOSSICOLOGIA

MARINA E BIOMONITORAGGIO DELLE MATRICI: CORALLIGENO, POSIDONIA OCEANICA E FAUNA

ITTICA”6 per un valore di euro 292.546,62;

per la razionalizzazione dell’utilizzo dei beni Strumentali (best practices, economie di scala da

coordinamento risorse, efficientamento degli approviggionamenti) si è ridefinita la progettazione POR

2007-2013 in coerenza con la riorganizzazione della rete laboratoristica ed infrastrutturale prevista nel

Piano delle attività 20137 per un valore di euro 425.715,69;

E’ stato completato, con riferimento alla classificazione CIVAB (Centro di Informazione e Valutazione

Apparecchiature Biomediche di Trieste), il censimento delle attrezzature scientifiche di laboratorio di

cui dispone l’Ente. La banca dati e la relativa gestione della vita utile delle attrezzature (uso,

manutenzione, dismissione) saranno gestite con l’utilizzo di un sistema mini-ERP (Enterprise Resource

Planning) in corso di progettazione;

6 Vedere note prot. n. 9824 del 29/3/2013 e n. 37107 del 06/12/2013

7 Vedere note prot. n. 9824 del 29/3, n. 20979 del 04/7, n. 35814 del 26/11, n. 37107 del 6/12

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Per quanto riguarda l’obiettivo a lungo termine n. 3 relativo alla ottimizzazione organizzativa e gestionale si è

intervenuto:

nell’ Area Strategica 1: innovazione organizzativa e manageriale, per la ottimizzazione delle risorse

professionali,

realizzando il nuovo regolamento generale di funzionamento dell’Arpacal sulla base delle nuove modifiche

alla legge 20/1999 e adozione nuova struttura organizzativa approvata con DGR n. 504 del 30/12/2013 e

conseguente avvio della riorganizzazione agenziale;

il collegio tecnico ha concluso il procedimento per il riconoscimento dei 15 anni di anzianità alla dirigenza

sanitaria;

si è presentata la programmazione triennale del fabbisogno con relativa richiesta di trasferimento di

ulteriori stanziamenti dal Fondo Sanitario Regionale;

è stata richiesta la stabilizzazione del personale LSU-LPU che da anni svolge pregevole servizio presso

Arpacal;

In attuazione degli aggiornamenti normativi in ambito delle verifiche impiantistiche, è stata effettuata una

riorganizzazione dei servizi competenti, in stretta collaborazione con l’INAIL per consentire di uniformare e

standardizzare le procedure di verifica. Si tratta di una attività che, se ben organizzata, potrà consentire un

significativo introito nelle casse dell’Agenzia. A tal proposito è recente una convenzione con l’INPS che,

previo pagamento delle relative prestazioni, ha affidato ad Arpacal la verifica impiantistica di tutte le

proprie sedi regionali;

si è proceduto nel percorso già avviato per l’accreditamento delle strutture laboratoristiche che dopo una

fase di rallentamento dovuta ad una revisione dell’utilizzo delle strutture laboratoristiche esistenti, ha

portato proprio al termine del 2013 ad ottemperare ai numerosi adempimenti previsti per la presentazione

della domanda all’Ente di Accreditamento per il laboratorio chimico di Cosenza. Ulteriori avanzamenti in

questo ambito sono stati fatti dal laboratorio ultrastrutture / amianto e dagli altri laboratori coinvolti nelle

attività.

come risultato dell’attivazione di accordi tecnici con ARPA Piemonte ed il Sistema Interagenziale dei

Formatori per la Sicurezza sul Lavoro istituito presso l’Ente Superiore di Ricerca Ambientale di Roma

(ISPRA) a cui ARPACAL fa riferimento, è stato attivato un processo generale di formazione e di consulenza

sulla sicurezza sul lavoro per tutti i lavoratori dell’Ente;

risultano attivate inoltre manifestazioni di interesse volte alla valorizzazione delle risorse umane dell’Ente

da coinvolgere nel Sistema Sicurezza sul Lavoro di ARPACAL o in altri progetti ritenuti strategici dall’Ente;

unitamente all’adozione del nuovo modello organizzativo agenziale, seppur stante la carenza di personale

in organico, è stato proposto:

- un nuovo modello dell’organizzazione della sicurezza sul lavoro agenziale (in corso di adozione);

- un nuovo modello organizzativo per gli adempimenti Privacy (adottato);

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- un nuovo modello organizzativo per la sicurezza informatica dell’Ente (adottato);

il personale (Dirigenza e PO), inoltre, è stato formato sui contenuti del nuovo modello di misurazione delle

performance e sulla programmazione e misurazione delle attività. Tutto ciò a carico del responsabile della

UO Governance e Sistema Performance e della OIV di Arpacal.

per l’analisi e revisione dei processi (A.A.P. 3.3) e per il miglioramento degli strumenti gestionali e

dell’Information and Communication Technology (A.A.P. 3.4);

nell’ Area Strategica 6: Valutazione Ambientale, per la produzione di linee guida sulle attività di controllo

ed istruttoria dei progetti sottoposti a VIA VAS ed AIA (A.A.P. 3.2).

Per quanto riguarda l’obiettivo a lungo termine n. 4 relativo all’incremento dei ricavi si è intervenuto:

nell’ Area Strategica 1: innovazione organizzativa e manageriale,

focalizzando sulle attività più significative (attività istituzionali obbligatorie e non obbligatorie) (A.A.P. 4.2);

Sviluppando attività a titolo oneroso (A.A.P. 4.3): attività di analisi delle sostanze stupefacenti per conto

delle Procure e soluzione del contraddittorio in atto sulle annualità precedenti; controllo e la valorizzazione

dell’archeologia marina in convenzione con l’UNICAL; Altro protocollo d’intesa importante è stato

sottoscritto con la Provincia di Crotone e la LEA-KROTON per il monitoraggio del Radon nelle scuole;

Sempre sul Radon, altra intesa è stata conclusa con l’UNICAL per il monitoraggio delle aree a rischio

sismico del Pollino; Convenzioni con la Regione Calabria per l’intensificazione dei controlli sulle acque di

balneazione (SOS pronto intervento per il mare); nell’ambito della caratterizzazione delle aree portuali e

dei ripascimenti dei litorali, si sono stipulate numerose convenzioni con comuni e province, con il

Provveditorato Interregionale OO.PP. Sicilia-Calabria e con l’Autorità portuale di Gioia Tauro. Durante

l’annualità 2014 si prevedono successive collaborazioni con l’Autorità Portuale di Gioia Tauro nei porti di

loro competenza (Gioia Tauro, Crotone, Corigliano Calabro, Villa S. Giovanni e Palmi).

nell’ Area Strategica 2: Controlli, sulla ridefinizione dell’accordo Arpa/ Sanità (A.A.P. 4.3), in luglio è stata

presentata una bozza di accordo di programma al Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sanitarie,

nella quale si rimetteva mano all’accordo di programma del maggio 2002 adeguando le tipologie di

intervento di Arpacal alle normative nel frattempo intervenute e ricalcolando l’entità del trasferimento

regionale per il raggiungimento dei Livelli Essenziali di Protezione e Tutela dell’Ambiente (LEPTA);

nell’Area Strategica 3: Monitoraggi, per quanto riguarda la normativa relativa alla Marine Strategy, La

Regione Calabria ha siglato con il Ministero dell’Ambiente in data 18 dicembre 2012 un protocollo d’intesa

per l’attuazione della strategia marina di cui al D.lgs 190/2010, con relativo trasferimento di fondi al fine di

realizzare le indagini necessarie alla redazione del programma di monitoraggio da effettuare a partire da

luglio 2014. Regione Calabria ed ARPACAL hanno siglato la convenzione n.rep 1142 del 11/11/2013 al fine

di trasferire in ARPACAL la competenze su tutte le attività e le relative risorse economiche. Il 31 Gennaio

2013 è stata inviata al Ministero dell’Ambiente, da parte dei gruppi di Lavoro appartenenti ai sottobacini

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Mediterraneo Occidentale e Mar Ionio-Mediterraneo Centrale, la relazione con le modalità operative per

l’attuazione delle attività che si dovranno svolgere nel 2013/2014. Ad oggi, per come concordato con il

Ministero dell’Ambiente e nel rispetto del cronoprogramma delle attività elaborato con le capofila delle

sottoregioni mar ionio e mar occidentale, è stata eseguita la prima campagna di indagine riferita ai rifiuti

spiaggiati ed è in corso di preparazione la campagna di indagine sulla matrice Habitat marini. La

conclusione delle attività sono previste per il 31 maggio 2014 con la trasmissione dei dati, ma si prevede un

ulteriore prolungamento delle indagini nel 2014 per come indicato dallo stesso Ministero;

nell’ Area Strategica 4: Informazione ambientale, si è agito

sulla regolamentazione delle attività conto terzi, sviluppando attività relative all’accesso ai dati meteo

climatici a titolo oneroso (A.A.P. 4.3);

sulle attività di innovazione tecnologica nel campo della informatizzazione, rispetto alla normativa INSPIRE

per consentire all’Agenzia di dare un valore aggiunto al dato ambientale e creare le condizioni per offrire

servizi a pagamento;

nel campo dell’educazione ambientale si è aumentata la diffusione della conoscenza dell’Agenzia ai

cittadini con iniziative come “Porte Aperte” al fine di attivare percorsi virtuosi e far crescere all’esterno la

richiesta di servizi nel campo dell’educazione ambientale attraverso l’utilizzo di personale ed attrezzature

di alta specializzazione (A.A.P. 4.4);

nell’ Area Strategica 5: prevenzione e sostenibilità ambientale, si è agito

sulla attuazione dei PISL finanziati collaborando con i project leader attraverso i referenti provinciali.

Questa attività continuerà anche nel corso del 2014 (A.A.P. 5.1);

si è partecipato attivamente alla stesura del Documento di Orientamento Strategico (DOS) per la

programmazione 2014 – 2020, fornendo tutti i contributi per lo sviluppo delle politiche di prevenzione e

sostenibilità ambientali, coerenti con le finalità del programma.

nell’ Area Strategica 6: Valutazione Ambientale, si è agito:

sulla programmazione di attività di controllo degli impianti assoggettati ad AIA a carico dei gestori per

effetti di legge;

è continuata l’attività prevista dalla convenzione sottoscritta col Dipartimento per le politiche

dell’Ambiente che affida ad Arpacal la gestione dell’istruttoria delle pratiche sottoposte a VIA-VAS-IPPC,

dietro corresponsione di una significativa quota percentuale del pagamento che i soggetti richiedenti

versano alla Regione (A.A.P. 4.2);

si è incrementata l’attività di rilascio pareri per le fonti rinnovabili al Dipartimento Attività Produttive della

Regione Calabria, dietro corresponsione della relativa tariffa agli organi istruttori;

in base ad apposita convenzione stipulata con ISPRA, a carico dei gestori, si è sviluppata l’attività di

controllo sugli impianti in AIA statale sul territorio regionale;

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Per quanto riguarda l’obiettivo a lungo termine n. 5 relativo allo sviluppo dell’attività tecnico-scientifica a

supporto delle politiche ambientali regionali si è intervenuto:

nell’ Area Strategica 1: innovazione organizzativa e manageriale, sulla realizzazione di un modello per

armonizzare metodi e procedure e sullo sviluppo di procedure operative standard in carenza di organico

(A.A.P. 5.2). con la determina n. 915 del 07/10, infatti, si è costituito il Coordinamento dei Tavoli Tecnici

Arpacal, mutuato dal Comitato Tecnico Permanente di ISPRA, che sulla base delle indicazioni del Collegio di

Direzione Esteso ha il compito di coordinare i gruppi di lavoro che dovranno produrre linee guida e

procedure in carenza di organico per raggiungere l’obiettivo dell’uniformazione metodi e procedure in

Arpacal, descritto nel Piano delle Attività 2013;

nell’ Area Strategica 2: Controlli,

si è data priorità al controllo degli impianti di gestione dei rifiuti e delle discariche, individuando un gruppo

di lavoro, all’interno del Coordinamento dei Tavoli Tecnici, che in funzione del censimento delle discariche

e delle modalità di intervento unificate potrà produrre una proposta di interventi a titolo oneroso presso

l’ente Regione;

si è operato, attraverso un accordo con l’INAIL che si può estendere alle ASP, per realizzare un’attività di

aggiornamento professionale nel campo delle Verifiche Impiantistiche, finalizzata al potenziamento delle

attività di esclusiva competenza di Arpacal (es: impianti ATEX), senza entrare in competizione con i soggetti

abilitati e puntando allo smaltimento delle attività pregresse;

si è puntato, per venire incontro alle esigenze del governo regionale, al potenziamento delle attività di

controllo delle acque di balneazione attraverso l’iniziativa “SOS pronto intervento per il Mare”. Essa è stata

realizzata grazie all’impegno di tutti i partecipanti e soprattutto grazie alla volontaria disponibilità di questi

ad accettare l’impegno di garantire quelle attività che dovevano essere effettuate al di fuori dell’orario di

servizio agenziale e, soprattutto, nelle giornate festive, il sabato e la domenica. Dopo la seconda

esperienza portata a termine con lusinghieri risultati è stata espressa dall’organo politico la decisione di

istituzionalizzarla;

ulteriore impulso si è dato alle attività di movimentazione di sedimenti marini (A.A.P. 5.3);

L’arpacal ha, inoltre, preso parte attiva nel processo di attuazione del Piano Regionale Amianto per la

Calabria (L.R. 14/2011), partecipando alla Unità Speciale Amianto con un referente del Centro di

riferimento sull’Amianto;

nell’ Area Strategica 3: monitoraggi, si è agito sulle attività di monitoraggio della radioattività ambientale e

radon, sul monitoraggio delle acque di balneazione, sulla Marine Strategy e sul monitoraggio della qualità

dell’Aria (A.A.P. 5.2);

nell’ Area Strategica 4: informazione ambientale, si è agito

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ARPA Regione Calabria

sulla divulgazione dei dati meteo climatici del Centro Multirischi, pubblicati in continuo attraverso il portale

Arpacal e fornendo servizi di previsione delle condizioni atmosferici, anche, attraverso apposita rubrica

all’interno del telegiornale mattutino di “Rai tre - Calabria”;

sulla pubblicazione dei dati acquisiti dal catasto rifiuti di Arpacal;

sulla pubblicazione dei dati relativi alla qualità dell’aria, rilevati nell’ambito delle attività finalizzate alla

redazione del Piano di Tutela della Qualità dell’Aria;

sulla pubblicazione dei dati relativi al monitoraggio della radioattività ambientale (Radon);

nell’ Area Strategica 5: prevenzione e sostenibilità ambientale, si intervenuti

sul Piano di Informazione, e Comunicazione, Educazione Ambientale ed Orientamento dei Giovani alla

Ricerca Scientifica nelle matrici ambientali;

su programmi da finanziare con fondi POR (ASA, CORA, LABICOT), proponendo all’ente Regione idonei

progetti.

molte le novità relativamente al campo dell’epidemiologia ambientale (A.A.P. 5.1). L'aspetto più

importante da considerare è l'esame delle conseguenze, presenti e passate, legate alla fonte di

inquinamento/pressione identificata, con particolare riferimento al possibile verificarsi di patologie

oncologiche e degenerative ed ai metodi utilizzati per la verifica di questi eventi e per contrastare

l'insorgenza delle patologie per le quali si sia evidenziata la possibile esistenza di un rischio. Il Centro di

Epidemiologia Regionale Ambientale (CERA), presso l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente

della Calabria, in questo contesto ha agito con azioni di supporto degli organi regionali, mediante attività di

ricerca applicata per la realizzazione del Registro Epidemiologico, nonché per lo studio delle possibili

connessioni tra i fattori di pressione ambientale e la salute collettiva. Sono state inoltre poste le basi per la

piena realizzazione di una importante integrazione tra il CERA ed il Dipartimento Politiche Sanitarie delle

Regione Calabria, e tra questi e le Aziende Sanitarie Provinciali, che costituisce un indubbio vantaggio per

la futura esecuzione delle procedure e protocolli necessari per la corretta esecuzione delle azioni di

istituto. Il lavoro effettuato dal CERA implica il coinvolgimento di tutti i soggetti che giocano un ruolo nella

complessa catena di conseguenze ed atti legati alle problematiche ambientali (a partire dagli organi di

sorveglianza, controllo, programmazione ed intervento sanitario, per finire con la popolazione residente

nelle zone interessate). Lo scopo è quello di realizzare un significativo incremento della sorveglianza

epidemiologica in Calabria, intesa come valutazione di eventi sanitari in soggetti potenzialmente esposti ad

agenti notoriamente nocivi che colmi il gap esistente tra istituzioni operanti nel settore dell’ambiente e

della salute e tra questi e la comunicazione pubblica riguardo eventi ambientali che possano realmente

comportare un rischio per la salute - o che siano anche solo percepiti come tali dalla popolazione -

favorendo l'integrazione delle conoscenze e fornendo anche ai decisori finali i dati necessari per prevedere

prima e valutare poi, l'efficacia delle azioni intraprese, sia a livello tecnico che politico-amministrativo.

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ARPA Regione Calabria

Ulteriore attività svolta nel campo dell’epidemiologia ambientale verrà data dalla programmazione di azioni

mirate alla sorveglianza epidemiologica ambientale in aree di particolare interesse quali, ad esempio, quelle di

Crotone – Cassano – Cerchiara, ma anche la zona di Gioia Tauro e le eventuali aree dove si presenti, per un

qualunque motivo, l’esigenza di effettuare un preciso monitoraggio delle interazioni tra situazione ambientale

e stato di salute della popolazione residente.;

nell’ Area Strategica 6: Valutazione Ambientale,si è agito sulla programmazione e realizzazione di attività di

controllo in ambito VIA; si è in attesa del recepimento della proposta di legge regionale sulle attività di

monitoraggio VIA VAS ed AIA(A.A.P. 5.1).

Il Personale

In ottica di efficienza, efficacia ed economicità, la struttura organizzativa dell’Agenzia e la relativa Dotazione

Organica ricoprono un ruolo di importanza primaria.

Dotazione organica che ha subito una considerevole riduzione, in aderenza alla vigente legislazione nazionale e

regionale in materia di contenimento del costo del personale, per effetto della recentissima approvazione del

nuovo Regolamento di Organizzazione.

In relazione alla prospettiva di poter disporre di un aumento delle entrate, sia relative al fondo di

funzionamento ordinario che ad entrate proprie per attività onerose, si dovrà in futuro predisporre il nuovo

piano triennale del fabbisogno di personale, nel rispetto dei vincoli normativi nazionali e regionali.

Alla data del 31/12/2013, il personale in servizio risulta collocato nelle varie strutture, secondo lo schema

seguente:

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Sede Centrale 18 20 22

60

Catanzaro 3 7 5 3 10 7

2 5

12 54

Cosenza 6 8 8 5 9 6 3 2 7 5 18 77

Reggio Calabria 3 1 4 3 7 7 2 1 1

9 38

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Vibo Valentia 1 4 3 1 5 1

8 23

Crotone 6 2 4

2

4 18

CF Geo e

Amianto

7

Cera 4

CESATnet 5

Task Force 1

CF Multirischi 14

Totale 301

Le risorse economiche assegnate:

Tipologia di finanziamento Importo

CONTRIBUTO REGIONALE DI

FUNZIONAMENTO

15.000.000,00

Proventi e ricavi (DAP e

fotovoltaico escluse le altre

convenzioni vincolate in essere)

3.429.478,76

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Attività 2013 in sintesi

Le attività svolte dai dipartimenti provinciali Arpacal sono di seguito rappresentate:

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ATTIVITÀ 2014

Le attività 2014, si concentreranno sullo sviluppo degli obiettivi strategici individuati all’interno delle Aree

Strategiche, e che concorrono allo sviluppo del Piano Pluriennale in tutte le sue articolazioni. Come

ampiamente descritto in premessa, con questo documento si vogliono tracciare le linee generali da seguire per

la prossima annualità in coerenza con la pianificazione pluriennale strategica. Una volta ricevuti gli input dal

Comitato di Indirizzo e dato seguito alla riformulazione della organizzazione agenziale (entro 180 gg.

dall’entrata in vigore della DGR n. 504 del 30/12/2013 che approva il nuovo regolamento Arpacal), si potranno

ridefinire gli obiettivi strategici da raggiungere all’interno di ciascuna area strategica nel rispetto del piano delle

performance che garantirà la misurabilità dei risultati. Di seguito si riportano gli obiettivi coerenti con il piano

pluriennale che saranno certamente perseguiti all’interno di ciascuna Area di Azione Pluriennale (A.A.P.)

durante il 2014.

A.A.P. MIGLIORAMENTO DELL’EFFICIENZA

Le iniziative poste in essere per il raggiungimento di tale ambizioso obiettivo si articolano fondamentalmente in

azioni riconducibili a due ambiti:

1. Attuazione di un piano di razionalizzazione della rete laboratoristica dell’Agenzia;

2. Sviluppo dei sistemi informativi e di elaborazione e trasmissione dei dati.

1. ATTUAZIONE PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE LABORATORISTICA DELL’AGENZIA

Vuole dare seguito al processo di riorganizzazione dei Laboratori Arpacal, tenendo conto di alcuni parametri

oggettivi fondamentali: i volumi delle attività svolte nelle diverse tipologie di analisi; le risorse e le competenze

interne a disposizione dell’Agenzia; il fabbisogno di specializzazione tecnico-scientifica; l’adeguatezza delle

dotazioni strumentali.

Alla luce delle recenti disposizioni in materia di revisione della spesa pubblica si vuole dare seguito al progetto

di riorganizzazione dei laboratori per governare e sostenere il processo di cambiamento anche attraverso

l’istituzione di una specifica AREA di Coordinamento, in seno alla Direzione Tecnico-Scientifica, per i laboratori.

Il progetto prevede la convergenza delle attività attualmente svolte nei 5 laboratori distribuite sul territorio

regionale su tre sole sedi operative.

Il piano, tuttavia, non prevede esclusivamente tagli strutturali ma anche una cospicua operazione di

investimento:

acquisizione delle dotazioni tecnologiche necessarie a strutturare ed adeguare la dorsale laboratoristica di

Cosenza;

riallocazione delle attività analitiche con progressivo trasferimento delle analisi dai laboratori esistenti a

tre laboratori con priorità per gli alimenti, le diossine, le acque di mare, acque superficiali;

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istituzione dei Poli Tematici di Riferimento (PRT), nuclei di specializzazione tecnica preposti a presidio

di specifici tematismi ambientali, afferenti organizzativamente ai Dipartimenti e alla Direzione Scientifica (Polo

acque interne e sotterranee- Polo Amianto- Polo Aria- Polo Fisico Amb.- Polo Didattico ARPA).

necessaria riqualificazione delle risorse professionali.

Per quanto concerne gli aspetti gestionali e organizzativi si realizzerà invece:

la convergenza delle azioni dei laboratori di area entro il sistema qualità, con definizione di procedure

uniche per tutte le sedi operative;

l’armonizzazione dei metodi di analisi, campionamento e misura;

la costituzione delle funzioni di interfaccia territoriale per il necessario coordinamento delle attività

analitiche.

2. SVILUPPO DEI SISTEMI INFORMATIVI E DI TRASMISSIONE DATI

In quest’ambito si proseguirà con l’adeguamento e l’aggiornamento delle reti strumentali e del sistema di

acquisizione dati per il monitoraggio di diverse matrici ambientali.

Si sta già predisponendo uno specifico progetto di raccolta, elaborazione e trasmissione dei dati - relativi alla

rete di rilevamento della qualità dell’aria – attraverso il finanziamento europeo 2007/2013, che è stato

ottenuto e nel corso del 2014 prevede la completa strutturazione della rete di monitoraggio della qualità

dell’aria e la costituzione di una centrale operativa dove convergeranno tutti i dati prodotti dalle 20 stazioni

fisse ed 8 stazioni mobili per la successiva diffusione e divulgazione attraverso i canali ufficiali.

L’obiettivo e quello di estendere alle altre tematiche ed arrivare, pertanto, alla realizzazione di un sistema

informativo integrato in ottica SIRA per la gestione dei dati territoriali e del monitoraggio, con accluso portale

cartografico per il reporting ambientale (PIANO SIAN – PTA – PRTQA), preludio ad un progetto editoriale

sistematico di un Annuario dei dati Ambientali.

A.A.P. RAZIONALIZZAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO E DEI BENI STRUMENTALI

Il processo di ottimizzazione e sviluppo della rete laboratoristica e di razionalizzazione delle sedi territoriali

dell’agenzia è in grado di liberare risorse economico-finanziarie, che potranno essere utilizzate per investire

per la valorizzazione dell’intero patrimonio immobiliare di Arpacal.

2.1. SEDI TERRITORIALI

L’Agenzia dispone attualmente di 5 sedi territoriali, dislocate in ben 12 immobili che differiscono tra loro in

termini di titolo di godimento (proprietà, locazione), di dimensione e di adeguatezza strutturale.

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Delle sedi Arpacal ben 8 (DAP CZ, via Paparo e v.le Lungomare, DAP KR, DAP RC, DAP VV, DAP CS, via Trieste, via

Montesanto 123 e Castrolibero), sono di proprietà dell’Agenzia, mentre le rimanenti 4 (dipartimento di

Cosenza in via Trento, in via Alimena e via della Pace) e la sede del CFS Midmar sono in locazione.

Il management di Arpacal, come più volte reso noto, si prefigge lo scopo di razionalizzare e valorizzare il

patrimonio immobiliare dell’Ente:

Castrolibero: dopo il trasferimento dei servizi tematici di via Trento presso detto stabile, si prevedono

ulteriori interventi di adeguamento impiantistico e ridistribuzione degli ambienti per ospitare la dorsale

laboratoristica del Dipartimento Provinciale A.R.P.A.CAL. di Cosenza, per una spesa stimata in € 1.627.297,96.

Per questo intervento è stata èffettuata apposita richiesta di finanziamento mediante l’utilizzo di fondi POR

FESR 2007 – 2013, al responsabile della Linea di Intervento 3.5.2.1., considerando altresì la possibilità di

finanziarlo attraverso le economie ricavate da un progetto di riorganizzazione a lungo termine.

La proprietà di questo stabile, inoltre, presenta una anomalia in ordine al suo autonomo e indipendente

utilizzo, derivante dalla presenza del terzo piano fuori terra rimasto nella proprietà del venditore, con tutte le

problematiche gravanti sui condomini. È intenzione del management nel corso del 2014 ovviare a tale

anomalia, acquisendo anche la proprietà di quest’ultima parte residuale prospettando l’alienazione di quota

parte dell’edificio di Viale Trieste per utilizzare il ricavato per questo acquisto. Ciò consentirebbe altresì la

dismissione degli attuali stabili detenuti in locazione e destinati a sedi delle U.O. Geologia e Amianto ( Via della

pace ) e U.O. Impiantistico ( Via Aliamena);

presso la sede di Vibo Valentia si vuole dare seguito al percorso iniziato per realizzare un centro di

formazione permanente o POLO DIDATTICO a disposizione non solo delle attività formative interne all’agenzia,

ma anche fruibili da enti, scuole e aziende per i quali si rendesse idoneo ai rispettivi scopi formativi;

sull’immobile di Crotone, al fine di conseguire una più idonea articolazione delle superfici e volumi

disponibili, occorre realizzare una struttura in cemento armato e relativo solaio di interpiano nei locali

denominati “Spazio Polifunzionale” e “Garage”;

Al fine di salvaguardare lo stabile da possibili incendi derivanti dalle erbacce e cespugli presenti nei pressi

dell’impianto solare fotovoltaico (che causano anche un abbassamento del rendimento quantificato in circa

20.000 euro),si prevede un’attività di manutenzione effettuata dalla squadra di manutenzione per costi vivi

quantificati in circa 15.000 euro.

Presso le sedi del Dap di Catanzaro si vuole operare una riduzione dei costi per allocazioni passive

ricercando soluzioni alternative:

La principale soluzione che si potrebbe prospettare nel medio periodo è il trasferimento della Direzione

Generale, Scientifica e Amministrativa di ArpaCal presso i locali della c.d. Cittadella Regionale sita in

Germaneto ormai in fase di ultimazione lavori, che consentirebbe di allocare nella sede di Viale Lungomare a

Catanzaro Lido gli uffici del C.F. Multirischi;

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Come possibile soluzione subordinata da intraprendere, della quale si è anche investito il Comitato di

Indirizzo ricevendo una positiva valutazione, si vuole procedere all’alienazione della quota parte dell’edificio

ubicato in Via Paparo, n. 10 (ex sede di una parte dei laboratori e servizi tematici del DAP di Catanzaro allo stato

traslocati), pervenuto dall’ASP di Catanzaro per contribuire alle risorse necessarie per reperire sul libero

mercato, in Catanzaro Lido, tramite apposita manifestazione di interesse, un immobile idoneo ad ospitare il C.F.

Multirischi, allo stato ubicato in fabbricato tenuto in locazione, in modo da costituire un unico polo ambientale

( Palazzo Verde ) con la Sede Centrale, DAP di Catanzaro e il CF Multirischi, razionalizzare gli spazi necessari per

la dorsale laboratoristica e servizi tematici, e conseguire risparmi in ordine ai servizi manutentivi.

Nell’Ambito degli obiettivi di cui al POR FESR Calabria 2007/2013 –Asse II – Energia – Obiettivo Specifico 2.1 -

linea di intervento 2.1.1.1 “Azione per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti

rinnovabili”, presso gli edifici contigui di Catanzaro Lido, ospitanti Sede Centrale e Dipartimento Provinciale, si

prevede di realizzare un impianto “solare fotovoltaico”, di potenza pari a 120,00 KWp. Il termine dei lavori è

previsto per l’estate 2014. Con la realizzazione di tale nuovo impianto l’Agenzia raggiungerà il 38,8% del

fabbisogno medio annuo relativo alle sedi presso cui è installato e calcolata in 414.979,60 kWh. con la

realizzazione di tale nuovo impianto di potenza pari a kWp 120,00, l’Agenzia raggiungerà il 38,796% del

fabbisogno medio annuo relativo alla Sede Centrale e DAP di Catanzaro, pari a kWh 414.979,60.

2.2. BENI STRUMENTALI

La razionalizzazione dell’impiego dei beni strumentali in dotazione è un tema strettamente connesso al

progetto di razionalizzazione e messa in qualità dei laboratori, che si vuole realizzare.

Di stretta attualità è anche l’ottimizzazione dell’impiego del parco automezzi, considerato che si provvederà al

coordinamento della gestione dei laboratori mobili per la qualità dell’Aria consentendone l’utilizzo

programmato pure ai dipartimenti che allo stato ne sono sprovvisti.

Si provvederà, inoltre, ad una ricognizione del parco strumentale scientifico per valutare la condivisione e, nel

caso in cui necessiti, la cessione tra i Dipartimenti di alcuni tipi di strumenti, in particolare quelli più costosi e

meno utilizzati, e l’implementazione del parco strumentale con le attrezzature di alta specializzazione richieste

dalle più recenti normative, in coerenza con il piano di specializzazione dei laboratori effettuato nel 2013.

A regime si avrà un quadro aggiornato della situazione esistente che permetta di valutare un eventuale

adeguamento della strumentazione sull’intero territorio regionale.

Infine si deve prevedere la manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature, attrezzature e

strumentazione scientifica allocate nei rispettivi laboratori dei Dipartimenti Provinciali ArpaCal ritenendo

opportuno procedere all’attivazione di tutte le fasi prodromiche per la scelta dei relativi operatori economici al

fine di garantire un servizio globale e unitario.

I risultati attesi sono:

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l’individuazione di “best practices” per l’acquisto di beni e le spese di manutenzione;

il miglioramento delle capacità di coordinamento del personale e lo sviluppo di possibili economie di

scala;

il rafforzamento delle capacità di programmazione e controllo della spesa e l’aumento dell’efficacia dei

processi di approvvigionamento.

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A.A.P. OTTIMIZZAZIONE ORGANIZZATIVA E GESTIONALE

L’ottimizzazione organizzativa e gestionale dell’Agenzia deve necessariamente partire dalla rivalutazione delle

proprie risorse professionali e dalla gestione degli assetti organici così come riconfigurati in seguito

all’approvazione del nuovo regolamento di funzionamento dell’Agenzia proprio sul finire del 2013. Importante

è la attribuzione precisa di obiettivi, così come previsto dal lavoro preparatorio che si è fatto nel 2013 dalla UO

competente e richiesto dalla normativa regionale. Ciò consentirà una maggiore valorizzazione del middle

management e del grado di qualificazione del personale oltre alla misurazione dei risultati in funzione degli

obiettivi posti.

Questo tipo di organizzazione necessita di strumenti gestionali adeguati. Nel corso del 2014 si vuole continuare

il percorso iniziato nel 2013 secondo le seguenti linee guida:

1. adeguamento infrastrutturale della rete;

2. sviluppo dei sistemi informativi aziendali con particolare riguardo alle banche dati;

3. amministrazione digitale:

PEC;

firma digitale;

conservazione elettronica dei documenti;

4 sistema di comunicazione interna e sviluppo strumenti di reportistica:

controllo di gestione: sviluppo del sistema informativo per il controllo di gestione basato su un

modello di contabilità analitica di tipo economico;

sviluppo ed integrazione dei sistemi informativi ambientali;

sito arpa;

cartografia;

adeguamento delle postazioni lavoro differenziate per ruolo.

2.3. OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE PROFESSIONALI

L’espletamento delle procedure concorsuali tra il 2006 ed il 2008 e le relative conseguenti assunzioni hanno

certamente determinato il consolidamento della pianta organica esistente, tuttavia la distribuzione sotto il

profilo della qualità e quantità di risorse umane, finalizzate all’espletamento delle attività istituzionali

strategiche dell’agenzia, non è avvenuta in maniera congrua.

La linea d’azione relativa alle politiche del personale deve puntare al riequilibrio di situazioni di evidente

criticità in rapporto ai carichi di lavoro delle realtà dipartimentali.

Con riferimento al progetto di riorganizzazione della rete laboratoristica dell’agenzia si dovrà allineare l’assetto

organizzativo vigente alle finalità ed ai contenuti del progetto medesimo.

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Con l’intenzione di utilizzare al meglio il capitale umano, in coerenza con il piano pluriennale, nel 2014 si

perseguiranno i seguenti obiettivi:

sviluppo delle competenze del personale interno;

pianificazione del fabbisogno di nuove risorse con professionalità tecnico-scientifiche;

crescita professionale delle risorse ad alta specializzazione del comparto.

2.4. EFFICIENTAMENTO DEL MODELLO ORGANIZZATIVO

Il lavoro delle UO istituite nel 2012, preparatorio al nuovo assetto organizzativo previsto nel nuovo

regolamento, ha portato ad una revisione del modello organizzativo agenziale, nei primi 180 giorni dalla

entrata in vigore della DGR n. 504 del 30/12/2013 di approvazione si dovrà rendere questo modello omogeneo

e uniforme su tutto il territorio regionale nonché allineato al modello organizzativo centrale.

Di più, in ottemperanza del D.Lgs. 150/2009, attraverso il lavoro dell’OIV e della UO Governance, si avrà un

notevole miglioramento dell’efficienza e trasparenza della P.A. attraverso la valorizzazione del merito ed

erogazione dei premi per i risultati conseguiti.

Nel 2014 l’attività di analisi e revisione organizzativa sarà orientata a:

individuare soluzioni concrete idonee a garantire una efficace attività di indirizzo e controllo;

ottenere un buon equilibrio tra attività da svolgere, responsabilità e risorse a disposizione delle diverse

unità organizzative;

classificare le attività e l’analisi dei carichi di lavoro.

Tutto ciò dovrà essere il fondamento su cui basare eventuali soluzioni di riequilibrio dell’organico a beneficio

delle funzioni espletate dall’Ente.

2.5. ANALISI E REVISIONE DEI PROCESSI

Contestualmente alla riorganizzazione delle attività, andrà avanti l’analisi e la revisione dei principali processi

interni allo scopo di accrescere l’efficacia e l’efficienza.

Particolare attenzione verrà posta ai processi di coordinamento “centro-periferia” e all’omogeneizzazione delle

attività più significative svolte all’interno dei vari dipartimenti.

Sin da subito il nuovo management si è reso conto della necessità di semplificare, ma soprattutto rendere affini

nei vari dipartimenti, i documenti (procedure, istruzioni operative etc.) che fanno parte del Sistema di Gestione

di Qualità.

2.6. MIGLIORAMENTO DEGLI STRUMENTI GESTIONALI E DELL’ICT

Il miglioramento degli strumenti gestionali e dell’ICT rimane un tema di cruciale importanza per l’agenzia ed è

strettamente connesso alla revisione dell’organizzazione e dei processi.

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L’adeguatezza dell’ICT, infatti, in tutte le sue parti costitutive (infrastrutture tecnologiche, sistemi informativi,

banche dati, sistema gestionali, etc.) è fondamentale per lo svolgimento delle attività correnti dell’Arpacal.

A.A.P INCREMENTO DELLA MARGINALITA’ E SVILUPPO DEI RICAVI

La manovra finanziaria del governo nazionale e l’impatto degli aggiornamenti del Testo Unico ambientale

rendono sempre più attuale l’obiettivo di valutare tutte le possibili aree di attività Arpa che possono

incrementare e/o sviluppare ricavi da prestazioni.

Occorre individuare e/o implementare quelle attività che possono consentire ad Arpacal di aumentare i propri

ricavi da prestazioni a tariffario e convenzioni, a partire dalle proprie aree di eccellenza. L’agenzia, infatti,

dispone di capitale umano, know-how e strumentazioni che possono diventare dei veri e propri centri di

eccellenza.

Tutto questo attraverso l’attuazione di azioni tese a:

razionalizzare il tariffario;

focalizzare le attività più significative;

sviluppare iniziative a titolo oneroso.

2.7. RAZIONALIZZAZIONE DEL TARIFFARIO

Nell’ambito della quantificazione e dell’adeguamento nel tempo del costo delle prestazioni erogate

dall’Agenzia, si prevede di proporre un aggiornamento del tariffario in vigore.

Inoltre, per garantire un’uniforme applicazione presso le varie strutture dell’agenzia, la sede centrale

contribuirà anche a fornire supporto ai dipartimenti nell’interpretazione e nell’utilizzo del tariffario.

2.8. FOCALIZZARE LE ATTIVITA’ PIU’ SIGNIFICATIVE

Si continuerà la mappatura dei processi che caratterizzano l’attività dell’agenzia e delle singole attività che li

compongono al fine di individuare le attività istituzionali obbligatorie, in relazione alla normativa vigente;

dovranno essere classificate tutte le ulteriori attività che l’agenzia esegue in funzione di varie convenzioni

stipulate con soggetti terzi (Procure, Università, Comuni, Aziende private) o sulla base di iniziative proprie.

Detta mappatura, corredata anche dall’analisi costo/ricavo di ciascuna attività, sarà uno strumento utile a

quantificare il fabbisogno delle risorse per l’erogazione delle attività istituzionali e non a valutare il contributo

economico che ciascuna attività apporta.

Ciò contribuirà a migliorare l’attività di programmazione e di definizione degli obiettivi dei settori e dei

dipartimenti, razionalizzando l’impiego delle risorse e migliorando le performance economiche.

2.9. SVILUPPO DI ATTIVITA’ A TITOLO ONEROSO

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Al fine di contribuire alla copertura dei costi generati dalle attività istituzionali, sarà verificata la possibilità di

sviluppare iniziative innovative, allargando il ventaglio delle prestazioni da offrire a titolo oneroso.

Tali iniziative si concentreranno soprattutto in:

1. promozione della ricerca e dell’innovazione;

2. promozione dell’educazione e formazione ambientale;

3. valorizzazione dei contenuti e delle informazioni derivanti dalle attività di monitoraggio ed elaborazione

dati svolte dall’agenzia quali ad esempio:

a. cessione dei contenuti attraverso canali di comunicazione innovativi;

b. fornitura di informazioni meteorologiche personalizzabili a soggetti interessati;

c. accesso a banche dati.

Si vuole, in tale direzione, sviluppare forme di collaborazione stabile e strutturata con il mondo dell’impresa e

degli istituti di ricerca, accedere a network internazionali di eccellenza tecnico-scientifica, contribuire con le

informazioni e i dati ambientali all’elaborazione di strumenti di gestione territoriale, di tutela e valorizzazione

ambientale nonché di protezione civile. Verrà, inoltre, posta una crescente attenzione alla strutturazione ed al

potenziamento delle attività di educazione ambientale.

2.10. SVILUPPO RELAZIONI ISTITUZIONALI E DELLA COMUNICAZIONE

Per migliorare la percezione diffusa non solo dalle istituzioni ma anche dalla cittadinanza nei confronti di

Arpacal si potenzierà la strategia di comunicazione attraverso:

il piano di comunicazione e di educazione ambientale,

il sito web dell’agenzia,

i referenti URP.

A.A.P. SVILUPPO DELL’ ATTIVITA’TECNICO-SCIENTIFICA A SUPPORTO DELLE POLITICHE

AMBIENTALI REGIONALI

Le principali linee d’azione, coerenti con le aree strategiche individuate, sono:

o SUPPORTO TECNICO-SCIENTIFICO;

o MONITORAGGIO AMBIENTALE;

o CONTROLLO AMBIENTALE.

2.11. SUPPORTO TECNICO-SCIENTIFICO

Sulla base degli indirizzi ricevuti dal direttore Generale, le strutture agenziali, attraverso il coordinamento

dell’attività dei dipartimenti e dei servizi centrali, continueranno a perseguire gli obiettivi inerenti il supporto

tecnico-scientifico ad Enti ed Istituzioni in relazione ai fenomeni di inquinamento, alla valutazione dei rischi, alla

tutela degli ecosistemi ed alle tecnologie di tutela ambientale.

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Tutto è rivolto alla generazione di dati tecnico-scientifici e delle procedure di validazione degli stessi aggiornati

alle più accreditate norme internazionali

2.12. MONITORAGGIO AMBIENTALE

L’Agenzia si sta dotando, attraverso la realizzazione di reti fisse e mobili, di un sistema di monitoraggio

strumentale finalizzate anche all’accertamento di responsabilità ambientali.

Pur nelle difficoltà di natura strutturale ed in carenza di personale adeguato, ha intrapreso tutte le azioni

connesse al rispetto:

dei protocolli mediante la standardizzazione dei metodi operativi di vigilanza e controllo;

della regolarità di flusso;

dell’aggiornamento;

dell’adeguamento di nuovi standard;

Acque di balneazione: anche nel 2014 la più importante attività di monitoraggio è quella della acque di

balneazione in ottemperanza al DLgs. 116/2008. Nel periodo 1 aprile – 30 settembre di ogni anno vede

impegnati tutte e 5 i Dipartimenti Provinciali ARPACAL con personale tecnico e laboratori di analisi per

controllare ben 660 punti di prelievo a frequenza mensile di prelievo (per un massimo di 1500 determinazioni

microbiologiche alla fine della campagna annuale). Alla conclusione della stagione i dati vengono trasmessi

tramite report finale sia al Ministero della Salute che all’assessorato all’Ambiente della regione Calabria.

ARPACAL rende noti i dati del monitoraggio delle acque di balneazione tramite pubblicazione sul portale del

Ministero della Salute dando ai cittadini quel grado di informazione sulla qualità delle acque marino costiere

previsto dal nuovo DLgs. Il nuovo Decreto prevede inoltre la sorveglianza algale lungo le coste al fine di rilevare

la presenza di eventuali microalghe tossiche.

MARINE STRATEGY: durante il 2014 si darà attuazione alla convenzione appositamente sottoscritta con la

Regione Calabria per lo svolgimento delle attività di monitoraggio previste dal D.Lgs. 190/2010.

Monitoraggio della qualità dell’Aria: si prevede di attivare la rete di rilevamento della qualità dell’aria (stazioni

fisse e mobili) che porterà alla attuazione del Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria (2013-2014), con

conseguente realizzazione di un monitoraggio su scala regionale con relativa pubblicazione dei dati. La

procedura di aggiudicazione dell’appalto si è conclusa nel 2013 ed è in itinere la fornitura in opera.

2.13. CONTROLLO AMBIENTALE

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Nonostante le difficoltà evidenziate, il disegno di riorganizzazione che si vuole realizzare nei primi mesi del

2014, come previsto dalla DGR n. 504 del 30/12/2013 che approva il nuovo regolamento l’Agenzia, deve essere

in grado di dare risposte all’attività di controllo nei tempi previsti dalla normativa.

In ottemperanza alle disposizioni di legge, si vuole essere pronti a presidiare tutte le attività potenzialmente più

impattanti sulla salute e sull’ambiente (emissioni in atmosfera, impianti di gestione rifiuti, bonifiche, aziende in

Autorizzazione Integrata Ambientale, verifiche impiantistiche, ecc…).

Nello specifico, visti i risultati del 2012 e 2013, anche nel 2014 si prevede potenziare le attività di controllo sulle

acque di balneazione con l’attivazione di un nuovo progetto “S.O.S. pronto intervento per il Mare” 2014;

Sarà, inoltre, predisposto un piano di monitoraggio di tutte le discariche da sottoporre al Dipartimento

Ambiente;

Continuerà l’attività di controllo e monitoraggio delle acque reflue per i parametri previsti alle tabelle 1, 2 e 3

dell’allegato V del D.Lgs. 152/06. Negli ultimi anni ci si avvale della preziosa collaborazione della Guardia

Costiera, Noe e Polizia Provinciale anche grazie ad apposite convenzioni che gestiscono le attività. Si vogliono

rafforzare i controlli sugli impianti di depurazione prevedendo attività di controllo anche sulla gestione dei

fanghi di depurazione, anche attraverso il sistema di controllo on-line degli impianti di depurazione di cui

l’Arpacal si è dotata mediante l’utilizzo di fondi POR e che si vuole valorizzare attraverso stipula di convenzioni

con i soggetti responsabili del buon funzionamento degli impianti.