2013 01 07 Inform@Fim gennaio 2013

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Nr. 1 Gennaio 2013 Dissipare dubbi Cogito ergo sum” (penso quindi sono), con questo il filosofo Cartesio intendeva che dal dubbio nasce la verità. Chi non ha dubbi, non avrà nemmeno certezze. Usare la propria testa è essenziale. Il 5 Dicembre è stata sottoscritta un’ ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei metalmeccanici, l’ipotesi è stata sottoscritta solo da Fim e Uilm. La Fiom non ha partecipato alla trattativa ma vogliamo precisare con molta chiarezza che la sua assenza non è dipesa dalla volontà di Fim e Uil (al con- trario di quello che la Fiom vuole far credere! ) E’ bene ricordare che la Fiom ha incominciato una sua trattati- va “solitaria” ben 9 mesi prima che iniziasse quella di tutte le altre Organizzazioni Sindacali. Quella trattativa era caratterizzata da richieste “mirabolanti”, e nella crisi in cui siamo anche insostenibili, alle quali Federmec- canica a risposto da subito con un NO su ogni punto. Li la trattativa si è arrestata nonostante le ore di sciope- ro richieste ai lavoratori. Successivamente la Fiom ha cambiato la piattaforma delle richieste (senza il voto dei lavoratori) l’ha ripresentata ma la Federmeccanica ha ribadito il suo NO e ha chiuso sostanzialmente la di- scussione con la Fiom. Quindi la mancanza della Fiom dal tavolo negoziale deriva da un conflitto tra la Fiom e la Federmeccanica che la Fiom sta subendo e non riesce più a gestire. Cercare di dare la colpa alle altre Organizzazioni Sindacali serve solo per distogliere attenzione dal proprio insuccesso e a cercare di coalizzarla contro qualcun altro. Ovviamente con gravi conseguenze sui tentativi di ricostruzione dell’unità di azione sindacale. Oltre a questo, vi è la critica su quanto fatto dagli altri. Critiche che accettiamo di buon gra- do in quanto ci propongono ambiti di approfondimento su cui fare chiarezza e dissipare dubbi. In questo giornalino quindi cerchiamo di rendere più chiari i punti più significativi del contratto, ponendoci co- me obiettivo di indurre o recuperare, laddove necessario, quel senso critico e di obiettività volutamente e de- magogicamente sviati. I punti principali sono essen- zialmente: Periodico di Informazione curato dal collettivo Fim-Cisl Bticino Il salario In un periodo di crisi come quello che stiamo attra- versando, riversare nelle tasche dei lavoratori 6 mi- liardi di euro nel triennio di vigenza del contratto non è sicuramente poco ma anche un buon risultato se si guardasse con occhi obiettivi. A parole tutti possono dire “noi avremmo portato di più”, ma i lavoratori stanno ancora aspettando i soldi in più promessi dalla Fiom ogni una delle 4 volte che non ha firmato. Ormai gli accordi Fim Uilm ero- gano ai lavoratori mediamente 600 euro al mese !!! FATTI e non promesse ! >>> Segue pag 4 La Malattia A detta dei più, basterebbero solo le migliorie intro- dotte al sistema malattia nei metalmeccanici che si giustificava questo rinnovo contrattuale. E’ stato posto rimedio ad una stortura che penalizza- va di più i malati “gravi“ e i salari dei lavoratori più sfortunati ed è stato alleggerito e semplificato il mec- canismo di penalizzazioni sulle malattie brevi e fre- quenti. >>> Segue pag 3 L’orario di lavoro La capillare opera di disinformazione ha fatto crede- re che sono aumentate le ore di lavoro. Nulla di più falso,le ore di lavoro sono sempre 40 settimanali, sono aumentate le ore di straordinario e di orario plurisettimanale che il sindacato unitaria- mente aveva concesso alle aziende in contratti pre- cedentemente stipulati. L’esigibilità è condizionata ad una speranza di ripresa. >>> Segue pag 2 Unità Sindacale Sappiamo tutti che per sposarsi bisogna essere in 2 ma per separarsi basta che 1 si allontani. Un sindaca- to diviso, non rende debole se stesso ma, fa sentire deboli i lavoratori. L’unità sindacale è un valore ma se questi valori pog- giano su fondamenta di sabbia, quello che si costrui- sce sopra può sgretolarsi in qualsiasi momento. Bisogna ricostruire una vera unità sindacale. Nuova intestazione grafica per il giornalino. Con l’inizio del nuovo anno, abbiamo pensato di rinnovare l’intestazione grafica del giornalino rendendolo a nostro avviso più semplice e leggero. Una capacità a rin- novarsi per essere al passo coi tempi.

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il numero gi gennaio di Inform@Fim

Transcript of 2013 01 07 Inform@Fim gennaio 2013

Nr. 1 Gennaio 2013

Dissipare dubbi “Cogito ergo sum” (penso quindi sono), con questo il filosofo Cartesio intendeva che dal dubbio nasce la verità. Chi non ha dubbi, non avrà nemmeno certezze. Usare la propria testa è essenziale. Il 5 Dicembre è stata sottoscritta un’ ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro dei metalmeccanici, l’ipotesi è stata sottoscritta solo da Fim e Uilm. La Fiom non ha partecipato alla trattativa ma vogliamo precisare con molta chiarezza che la sua assenza non è dipesa dalla volontà di Fim e Uil (al con-

trario di quello che la Fiom vuole far credere! ) E’ bene ricordare che la Fiom ha incominciato una sua trattati-va “solitaria” ben 9 mesi prima che iniziasse quella di tutte le altre Organizzazioni Sindacali. Quella trattativa era caratterizzata da richieste “mirabolanti”, e nella crisi in cui siamo anche insostenibili, alle quali Federmec-canica a risposto da subito con un NO su ogni punto. Li la trattativa si è arrestata nonostante le ore di sciope-ro richieste ai lavoratori. Successivamente la Fiom ha cambiato la piattaforma delle richieste (senza il voto dei lavoratori) l’ha ripresentata ma la Federmeccanica ha ribadito il suo NO e ha chiuso sostanzialmente la di-scussione con la Fiom. Quindi la mancanza della Fiom dal tavolo negoziale deriva da un conflitto tra la Fiom e la Federmeccanica che la Fiom sta subendo e non riesce più a gestire. Cercare di dare la colpa alle altre Organizzazioni Sindacali serve solo per distogliere attenzione dal proprio insuccesso e a cercare di coalizzarla contro qualcun altro. Ovviamente con gravi conseguenze sui tentativi di ricostruzione dell’unità di azione sindacale. Oltre a questo, vi è la critica su quanto fatto dagli altri. Critiche che accettiamo di buon gra-do in quanto ci propongono ambiti di approfondimento su cui fare chiarezza e dissipare dubbi. In questo giornalino quindi cerchiamo di rendere più chiari i punti più significativi del contratto, ponendoci co-me obiettivo di indurre o recuperare, laddove necessario, quel senso critico e di obiettività volutamente e de-

magogicamente sviati. I punti principali sono essen-zialmente:

Periodico di Informazione curato dal collettivo Fim-Cisl Bticino

Il salario In un periodo di crisi come quello che stiamo attra-

versando, riversare nelle tasche dei lavoratori 6 mi-liardi di euro nel triennio di vigenza del contratto non è sicuramente poco ma anche un buon risultato se si guardasse con occhi obiettivi. A parole tutti possono dire “noi avremmo portato di più”, ma i lavoratori stanno ancora aspettando i soldi in più promessi dalla Fiom ogni una delle 4 volte che non ha firmato. Ormai gli accordi Fim Uilm ero-gano ai lavoratori mediamente 600 euro al mese !!! FATTI e non promesse ! >>> Segue pag 4

La Malattia A detta dei più, basterebbero solo le migliorie intro-dotte al sistema malattia nei metalmeccanici che si giustificava questo rinnovo contrattuale. E’ stato posto rimedio ad una stortura che penalizza-va di più i malati “gravi“ e i salari dei lavoratori più sfortunati ed è stato alleggerito e semplificato il mec-canismo di penalizzazioni sulle malattie brevi e fre-quenti. >>> Segue pag 3

L’orario di lavoro La capillare opera di disinformazione ha fatto crede-re che sono aumentate le ore di lavoro. Nulla di più falso,le ore di lavoro sono sempre 40 settimanali, sono aumentate le ore di straordinario e di orario plurisettimanale che il sindacato unitaria-mente aveva concesso alle aziende in contratti pre-cedentemente stipulati. L’esigibilità è condizionata ad una speranza di ripresa. >>> Segue pag 2

Unità Sindacale Sappiamo tutti che per sposarsi bisogna essere in 2 ma per separarsi basta che 1 si allontani. Un sindaca-to diviso, non rende debole se stesso ma, fa sentire deboli i lavoratori. L’unità sindacale è un valore ma se questi valori pog-giano su fondamenta di sabbia, quello che si costrui-sce sopra può sgretolarsi in qualsiasi momento.

Bisogna ricostruire una vera unità sindacale.

Nuova intestazione grafica per il giornalino. Con l’inizio del nuovo anno, abbiamo pensato di rinnovare l’intestazione grafica del giornalino rendendolo a nostro avviso più semplice e leggero. Una capacità a rin-novarsi per essere al passo coi tempi.

Cosa non è cambiato? Confermata la durata massima dell’orario ordinario in 40 ore settimanali. Confermato il limite annuale massimo, già esistente dal contratto del 1990, per l’orario straordi-nario di 200 ore (250 per piccole aziende). Ricordiamo che secondo il vecchio contratto: “nessun lavoratore può rifiutarsi, salvo giustificato motivo, di compiere lavoro straordinario, notturno e festivo”, ma nei limiti ovviamente delle norme di legge e contratto. Orario Plurisettimanale e straordinario: Alla attuale normativa in vigore che prevede 64 ore annue di orario plurisettimanale e 40 ore (48 ore per aziende fino a 200 addetti) di straordinario annuo esente da informazione preventiva, vengono aggiunte 16 ore portando quindi il totale a 120 (128 per le aziende inferiori a 200 addet-ti) Tali ore possono essere utilizzate con un mix tra straordinario e orario plurisettimanale, la cui somma non può comunque eccedere le 120 ore (128) annue: • con massimo 80 ore di orario plurisettimanale e gli straordinari non oltre le 40 ore (o 48). • con massimo 80 (88) ore di straordinario l’orario plurisettimanale non oltre le 40 ore Previsto l’esonero, nel limite del 10%, dei lavoratori con particolari esigenze. Maggiorazioni retributive straordinario e Plurisettimanale: Le ore di straordinario, utilizzate in più rispetto alle attuali 40 (o 48) annuali, avranno una mag-giorazione del 58%. Le maggiorazioni per l’orario plurisettimanale con procedura d’urgenza (cioè programmate nel trimestre) vengono portate al 20% (30% se prestate al sabato). Permessi retribuiti (Par) Viene ampliata la possibilità di utilizzo individuale dei permessi. I PAR a gestione del lavoratore salgono a 8, quelli a gestione collettiva scendono a 5. Per malattie di figli o familiari conviventi i PAR verranno concessi senza preavviso. Nel caso di particolari esigenze produttive o organizzative la possibilità, oggi già prevista, di accantonare (o retribuire a scelta del lavoratore) 1 PAR viene estesa fino a 3 PAR fra quelli previsti a gestione collettiva Flessibilità entrata e uscita È prevista la possibilità di introdurre in azienda la flessibilità di entrata e uscita dal lavoro, dove non esistano impedimenti di carattere tecnico, orga-nizzativo e produttivo. In breve: Cosa cambia rispetto a prima? Mentre prima alla richiesta aziendale ne seguiva una discussione nella quale però la Rsu interpella-ta non poteva avere atteggiamenti “ostativi” (non poteva negarne l’applicazione), adesso, alla richiesta aziendale seguirà una discussione identica a quella che c’era prima ma che non potrà dura-re più di 10 giorni. Le ore che prima erano 40 di straordinario e 64 per il plurisettimanale, adesso po-tranno essere utilizzate mixate e il totale non dovrà superare le 120 ore annue cioè 16 ore in più. L’0rario plurisettimanale è stato introdotto per la 1° volta nell’ultimo contratto unitario, ad usufruirne sinora sono state in prevalenza le aziende con prodotti soggetti a stagionalità es. gelati o panettoni. Molti si son fatti la convinzione, errata, che l’introduzione dell’orario plurisettimanale diventi automati-co in tutte le aziende, non considerando la difficoltà organizzativa che ne deriva anche per l’azienda. In Bticino una discussione sull’orario plurisettimanale è già stata fatta ante rinnovo ccnl, ed è grazie alla delegazione Fim che l’introduzione dell’orario non è avvenuta e che la discussione è stata stop-pata al nascere della stessa, non essendoci a nostro avviso i presupposti per ricorrere ad un tale strumento che comunque sappiamo essere indigesto a molti lavoratori.

PERIODO DI COMPORTO BREVE che viene calcolato conteggiando le assenze che si verificano nel-l'arco dei 36 mesi precedenti l'inizio della malattia : SIA NEL VECCHIO CHE NEL NUOVO CCNL

Anzianità di servizio

Periodo massimo di malat-tia ai fini della conserva-

zione del posto

Vecchio……… Nuovo Vecchio CCNL Nuovo CCNL

Fino a 3 anni 6 mesi -—- 183 Giorni ( 6 mesi)

100% primi 2 mesi 50% succ. 4 mesi

100% primi 4 mesi ( 122 gg ) 80% i restanti

Da 3 a 6 anni 9 mesi —– 274 Giorni ( 9 mesi )

100% primi 3 mesi 50% succ. 6 mesi

100% primi 5 mesi ( 153 gg ) 80% i restanti

Oltre 6 anni 12 mesi - 365 Giorni ( 12 mesi )

100% primi 4 mesi 50% succ. 8 mesi

100% primi 7 mesi ( 214 gg) 80% i restanti

Trattamento economico

Nel vecchio CCNL, Il trattamento economico, indicato nella tabella sopra riportata, si calcolava sem-pre nei 36 mesi Nel Nuovo CCNL, ai fini economici è previsto un ulteriore periodo al 100 % per i ricoveri in ospedale superiori a 10 giorni e sino ad un massimo di 61 giorni Il trattamento economico, indicato nella tabella sopra riportata, ricomincia da capo ad ogni ma-lattia intervenuta dopo 61 giorni di calendario dalla ripresa del lavoro : significa che ai fini eco-nomici non si fa più il conteggio dei 36 mesi.

CONSERVAZIONE DEL POSTO DI LAVORO E RELATIVA RETRIBUZIONE Il lavoratore o la lavoratrice hanno diritto alla conservazione del posto di lavoro per un periodo che varia in funzione della anzianità di servizio: il cosidetto PERIODO DI COMPORTO

I PERIODI DI COMPORTO PROLUNGATO AI FINI DELLA CONSERVAZIONE DEL POSTO DI LAVORO SONO UGUALI SIA NEL NUOVO CHE NEL VECCHIO CCNL

PER MALATTIA BREVE S'INTENDE QUEL-LA FINO A 5 GIORNI Ai soli fini del trattamento economico le assen-ze per malattie successive alla 7° effettuate nel triennio precedente, di durata pari o inferiore a 5 giorni di calendario sono conteggiate in misu-ra doppia ( in questo modo si arriva più rapida-mente ad avere un trattamento economico del 50 % ) si possono fare n°.7 malattie brevi in 36 mesi i cui primi 3 gg. sono retribuiti al 100% ( superati i 7 eventi, ogni giorno di malattia vale doppio ) PURTROPPO PER RIPARTIRE CON IL CONTEGGIO DOVEVI ASPETTARE 3 ANNI !!

PER MALATTIA BREVE S'INTENDE QUELLA FINO A 5 GIORNI La regola viene riportata su base annuale , pertanto ogni anno tutto si azzerra e si ricomincia da capo. Nei primi 3 eventi per malattia i primi 3 giorni sono retribuiti al 100 %, nel 4° evento i primi 3 gg. sono retrib. al 66 % e nel 5° evento i primi 3 gg. al 50 %. A FINE ANNO IL CONTEGGIO SI AZZERRA E SI RIPARTE !!!!

nota : sono pagate sempre al 100% le assenze per ricoveri ospedalieri,day hospital, morbo di Cooley, neoplasie,epatite B e C, malattie cardiocircolatorie,emodiali, E PER LA PRIMA VOLTA tutte le malattie collegate allo stato di gravidanza.

ANZIANITA’ VECCHIO NUOVO Fino a 3 anni 9 mesi 274 giorni

Da 3 a 6 anni 13,5 mesi 411 giorni

Oltre 6 anni 18 mesi 548 giorni

( per semplificare i conteggi sono stati trasformati i mesi in giorni )

Aumento CCNL

Nel triennio di vigenza del contratto firmato da Fim e Uilm quanto va in tasca ad un lavoratore metalmeccanico di 3° livello con 14 mens. o Gratifica?

2013 2014 2015 Totale

2013 € 30,19 € 422,66 € 422,66 € 422,66 € 1.267,98

2014 € 38,81 € 543,34 € 543,34 € 1.086,68

2015 € 43,13 € 603,82 € 603,82

€ 422,66 € 966,00 € 1.569,82 € 2.958,48 € 112,13

2012 € 26.000,00 2013 € 26.422,66

2014 € 27.388,66

2015 € 28.958,48

Differenza +€ 2.958,48

Livelli DAL 1-1-2013

DAL 1-1-2014

Dal 1-1-2015

Totale CCNL Trien.

Totale incremento

2013

Totale incremento

2014

Totale incremento

2015 1 21,88 28,13 31,25 81,25 306,32 1006,46 2144,10 2 25,59 32,91 36,56 95,06 358,26 1177,26 2508,10 3 30,19 38,81 43,13 112,1 422,66 1388,66 2958,48 4 31,94 41,06 45,63 118,6 447,16 1469,16 3129,98 5 35 45 50 130 490,00 1610,00 3430,00

5 s 38,72 49,78 55,31 143,8 542,08 1781,08 3794,42 6 41,56 53,44 59,38 154,4 581,84 1911,84 4073,16 7 45,94 59,06 65,63 170,6 643,16 2113,16 4501,98

L’incremento salariale è per antonomasia il metro che misura la bontà di un rinnovo di contratto; maggiore è l’incremento maggiore è il consenso che si registra intorno. Ad alcuni potrebbe sembrare insufficiente l’ammontare monetario per il pros-simo triennio, se non si valuta correttamente quale è la realtà paese oggi. La crisi economica complica moltissimo i rinnovi contrattuali! E i lavoratori della Bticino lo sanno bene, e si ricordano del perché l’integrativo aziendale non ha portato nulla nelle tasche dei lavoratori dopo più di un anno di discussione. la richiesta economica era appena di 1.200 euro per 4 anni. Molto meno di quanto erogato con gli aumenti di questo Contratto Nazionale. Per alcuni, è importante non sottolineare i fallimenti quando si è direttamente coinvolti nell’insuccesso, ma diventa facile “aizzare le masse” quando al suc-cesso non si è voluto contribuire facendolo apparire “ blasfemo”.

Ecco nel dettaglio di quanto beneficeranno i lavoratori metalmeccanici nel triennio 2013-2015 dopo la firma per il rinnovo de “il contratto dei padroni” firmato da Fim e Uilm: Da tenere in consi-derazione che le in-dennità turno oltre che le ore di straor-dinario, si avvantag-geranno di una mi-gliore condizione nell’adeguare la re-tribuzione ai nuovi minimi salariali che comprenderanno anche euro 10,33 di EDR sinora non compresi.

Più nel dettaglio prendendo in esempio la retribuzione di un lavoratore di 3° livello:

Nella tabella a ds, un esempio di co-me si evolverà annualmente la retri-

buzione annua complessiva (Lavoratore con 26.000 euro nel

2012) grazie agli aumenti previsti dal rinnovo del CCNL dei metalmeccanici.

Questo contratto migliora anche se di poco le condizioni economiche dei lavoratori.

I soldi son po-co ma senza questi sarebbe-ro meno.

Per maggiori Info : Tel.Interno: 3515 Telefono : 0332 279515 e-mail: [email protected]

Per avere informazioni corrette e non viziate sulle novità contrattuali, rivolgiti ai delegati Fim.

Gli esempi sotto riportati riguardano lavoratori con 14 mens. O gratif.