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brano tratto da "Corpo Presente" di Gezim Hajdari Sono la verità di un viaggio e di una linea d'Ombra custoditi sulla terra viva e chiusa che vuole nasconderci qualcosa vivo sospeso senza appartenere a nessuna dimora al bivio di un equilibrio. fonti dati Regione Toscana - ISTAT - rapporto Caritas sull'immigrazione 2012 2012 LF 1 novembre Luciano POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI. Il quadro demografico complessivo e la fotografia di un comprensorio nella Toscana, nell’Italia, nell’Europa e nel Mondo che sta cambiando con l'arrivo di nuovi cittadini.

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brano tratto da "Corpo Presente" di Gezim Hajdari

Sono la verità di un viaggio e di una linea d'Ombra

custoditi sulla terra viva e chiusa che vuole nasconderci qualcosa

vivo sospeso senza appartenere a nessuna dimora

al bivio di un equilibrio.

fonti dati

Regione Toscana - ISTAT - rapporto Caritas sull'immigrazione 2012

2012

LF 1 novembre Luciano

POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.

Il quadro demografico complessivo e la fotografia di un comprensorio nella Toscana, nell’Italia, nell’Europa e nel Mondo che sta cambiando con l'arrivo di nuovi cittadini.

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

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Sommario PERCHÈ LEGGERE LA DEMOGRAFIA DI UN TERRITORIO ............................................................................... 3

POPOLAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: IL DATO COMPLESSIVO E LE SUE VARIAZIONI .......................... 8

IL MOVIMENTO MIGRATORIO IN ENTRATA: RAFFRONTI 1992 - 2000 - 2005 - 2010 .................................... 9

POPOLAZIONE STANZIALE: RAFFRONTI 1992 - 2000 - 2005 - 2010............................................................. 10

IMMIGRATI: AREE DI PROVENIENZA ........................................................................................................... 13

IMMIGRATI: PAESI DI PROVENIENZA........................................................................................................... 14

ANALISI DEMOGRAFICA DELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA PER FASCE DI ETÀ ......................................... 17

IL COMUNE INVISIBILE ................................................................................................................................. 18

COSÌ NEGLI ALTRI LIVELLI ISTITUZIONALI (dati al 31 dicembre 2010) ............................................................. 19

ITALIA ........................................................................................................................................................... 19

REGIONE TOSCANA ...................................................................................................................................... 20

PROVINCIA DI GROSSETO ............................................................................................................................ 21

ZONA DISTRETTO COLLINE METALLIFERE E CONFRONTO TRA I COMUNI DELLA COSTA (FOLLONICA,

GAVORRANO E SCARLINO) E DELL'AREA MONTANA (MASSA MARITTIMA, MONTEROTONO MARITTIMO E

MONTIERI) ................................................................................................................................................... 22

COSÌ NEI SINGOLI COMUNI DELLA ZONA (dati al 31 dicembre 2010) ............................................................. 23

COMUNE DI FOLLONICA .............................................................................................................................. 23

COMUNE DI GAVORRANO ........................................................................................................................... 24

COMUNE DI MASSA MARITTIMA ................................................................................................................ 25

COMUNE DI MONTERONDO MARITTIMO ................................................................................................... 26

COMUNE DI MONTIERI ................................................................................................................................ 27

COMUNE DI SCARLINO ................................................................................................................................ 28

POPOLAZIONE PER CLASSI DI ETÀ ............................................................................................................... 30

L’INDICE DI DIPENDENZA: ITALIA e EUROPA ............................................................................................... 31

L’INDICE DI DIPENDENZA NEL TERRITORIO ................................................................................................. 33

INDICE DI VECCHIAIA: UNO SGUARDO D’INSIEME in ITALIA ed EUROPA ................................................... 34

INDICE DI VECCHIAIA: COSÌ NEL TERRITORIO .............................................................................................. 36

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PERCHÈ LEGGERE LA DEMOGRAFIA DI UN TERRITORIO

Che cosa sarebbero il nostro Paese, la nostra Regione o il nostro contesto territoriale senza la popolazione

immigrata?

Quali doveri hanno i numerosi stranieri, quali diritti dovremmo riconoscere loro?

Che cosa portano in termini concreti, che cosa fanno, perché sono qui....ed altro ancora si potrebbe

aggiungere rispetto ad un fenomeno che, come già avvenuto in tutto il resto del mondo, ci sta investendo e

sta cambiando in modo profondo il nostro modo di essere, di vivere aggiungendo, alla nostra, la loro

cultura fatta, come tutte le culture, di mille piccole e grandi cose che si sommano per costruire l'altro. Non

un nemico ma semplicemente l'altro. Non migliore o peggiore a noi, non diverso perché straniero, non

invasore ma solo l'altro.

Le parole del nostro Presidente ci portano a comprendere la necessità di uscire dal nostro isolamento per

affrontare quelle sfide che già nel nostro globo sono state affrontate e superate da altre nazioni. Noi italiani

siamo stati, nel passato, territorio che ha prodotto una forte emigrazione, oggi la nostra nazione sta invece

trasformandosi in territorio di immigrazione.

Oggi dobbiamo superare quello che, nelle persone più attempate come il sottoscritto, potrebbe essere

riassunto in un popolare spot degli anni 70 titolato “le avventure di Calimero” nel Carosello delle 20,30.

Quando Calimero si avvicina all'olandesina lei candidamente gli dice "Calimero tu non sei nero sei solo

sporco", una frase che ha fatto sorridere tutti noi ma tremendamente razzista, accettata da tutti che

esplicita in modo involontario ma chiaro il pensiero sulla diversità in termini generali.

Oggi non possiamo continuare su una strada che ci fa ignorare o vedere con diffidenza l'altro solo perché

viene da un altro Paese, ma dobbiamo accettare la sfida, governarla, farla divenire, come è stato nel resto

del mondo un'opportunità per tutti.

Sfruttiamo, per questo, le parole del nostro Presidente: aprire cioè a nuove energie, affinché questa

società, vecchia e sclerotizzata, si possa rinnovare e riprendere, con lo slancio dell'altro, a crescere

culturalmente perché questo, semplicemente questo, provoca ricchezza.

Nelle prossime pagine spunti per riflettere, capire e tentare questa sfida per crescere. Dati che ci fanno

capire dove stiamo andando, per capire altresì che questo viaggio non può che essere fatto che insieme

all'altro su questa grande nave verso una meta nascosta all'orizzonte.

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SINTESI STAMPA DOSSIER CARITAS

Roma 26 ottobre 2012 - estratto da Adnkronos/Ign http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Immigrati-quasi-5-mln-e-

fanno-l11-del-Pil_311160430811.html

Contribuiscono alla produzione del Pil per l'11,1%, versano alle casse dello stato quasi 11 mld di contributi l'anno, incidono per circa il 10% sul totale dei lavoratori dipendenti ma sono sempre più attivi anche nel lavoro autonomo e imprenditoriale, dove riescono a creare nuove realtà aziendali anche in questa fase di crisi. A tracciare la fotografia della presenza degli immigrati nel nostro paese è il Dossier Statistico Caritas/ Migrantes, giunto alla sua ventesima edizione.

All’inizio del 2010 l’Istat ha registrato 4 milioni e 235mila residenti stranieri, ma, secondo la stima del Dossier, includendo tutte le persone regolarmente soggiornanti seppure non ancora iscritte in anagrafe, si arriva a 4 milioni e 919mila, ovvero 1 immigrato ogni 12 residenti. L’aumento dei residenti, rileva il Dossier caritas/Migrantes, è stato di circa 3 milioni di unità nel corso dell’ultimo decennio, durante il quale la presenza straniera è pressoché triplicata, e di quasi 1 milione nell’ultimo biennio. Intanto, però, denuncia il Rapporto, complice la fase di recessione, sono cresciute anche le reazioni negative.

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Gli italiani sembrano lontani, nella loro percezione, da un adeguato inquadramento di questa realtà. Nella ricerca Transatlantic Trends (2009) mediamente gli intervistati hanno ritenuto che gli immigrati incidano per il 23% sulla popolazione residente (sarebbero quindi circa 15 milioni, tre volte di più rispetto alla loro effettiva consistenza) e che i “clandestini” siano più numerosi dei migranti regolari (mentre le stime accreditano un numero attorno al mezzo milione).

DISTRIBUZIONE - La Lombardia accoglie un quinto dei residenti stranieri (982.225, 23,2%). Poco più di un decimo vive nel Lazio (497.940, 11,8%), il cui livello viene quasi raggiunto da altre due grandi regioni di immigrazione, il Veneto con 480.616, 11,3% e l' Emilia Romagna con 461.321, 10,9%, mentre il Piemonte e la Toscana stanno un po’ al di sotto (rispettivamente 377.241, 8,9% e 338.746, 8,0%). Roma, che è stata a lungo la provincia con il maggior numero di immigrati, perde il primato rispetto a Milano (405.657 rispetto a 407.191). L’incidenza media sulla popolazione residente è del 7%, ma in Emilia Romagna, Lombardia e Umbria si va oltre il 10% e in alcune province anche oltre il 12% (Brescia, Mantova, Piacenza, Reggio Emilia). Le donne incidono mediamente per il 51,3%, con la punta massima del 58,3% in Campania e del 63,5% a Oristano, e quella più bassa in Lombardia (48,7%) e a Ragusa (41,5%).

MINORI E SECONDA GENERAZIONE – Tra gli immigrati in Italia quasi un milione (932.675) sono minorenni. Oltre un ottavo dei residenti stranieri (572.720, 13%) è di seconda generazione, per lo più bambini e ragazzi nati in Italia, nei confronti dei quali l’aggettivo “straniero” è del tutto inappropriato, in quanto accomunati agli italiani dal luogo di nascita, di residenza, dalla lingua, dal sistema formativo e dal percorso di socializzazione. A differenza della chiusura su altri aspetti, gli italiani sembrano essere più propensi alla concessione della cittadinanza a chi nasce in Italia seppure da genitori stranieri. I figli degli immigrati iscritti a scuola sono 673.592 e incidono per il 7,5% sulla popolazione scolastica.

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TITOLARI DEL 3,5% DELLE IMPRESE - Gli immigrati, rileva ancora il Dossier caritas/Migrantes, assicurano allo sviluppo dell’economia italiana un contributo notevole: sono circa il 10% degli occupati come lavoratori dipendenti, sono titolari del 3,5% delle imprese, incidono per l’11,1% sul prodotto interno lordo (dato del 2008), pagano 7,5 miliardi di euro di contributi previdenziali, dichiarano al fisco un imponibile di oltre 33 miliardi di euro. Il rapporto tra spese pubbliche sostenute per gli immigrati e i contributi e le tasse da loro pagati (2.665.791 la stima dei dichiaranti) va a vantaggio del sistema Italia, specialmente se si tiene conto che le uscite, essendo aggiuntive a strutture e personale già in forze, devono avere pesato di meno. Le entrate assicurate dagli immigrati, invece, si avvicinano agli 11 miliardi di euro (10,827): 2,2 miliardi di tasse, 1 miliardo di Iva, 100 milioni per il rinnovo dei permessi di soggiorno e per le pratiche di cittadinanza, 7,5 miliardi di euro per contributi previdenziali. Va sottolineato che negli anni 2000 il bilancio annuale dell’Inps è risultato costantemente in attivo (è arrivato a 6,9 miliardi), anche grazie ai contributi degli immigrati. Per ogni lavoratore, la cui retribuzione media è di 12.000 euro, i contributi sono pari a quasi 4.000 euro l’anno. Nel 2010 ogni 10 nuovi disoccupati 3 sono immigrati e, tuttavia, il fatto che svolgono mansioni umili ma essenziali è servito a proteggerli da conseguenze più negative. La retribuzione netta mensile degli immigrati nel 2009 è stata di 971 euro per gli stranieri e 1.258 euro per gli italiani (media di 1.231 euro), con una differenza a sfavore degli immigrati del 23%, di ulteriori 5 punti più alta per le donne straniere.

RESPINGIMENTI - Nel 2009 sono stati registrati 4.298 respingimenti e 14.063 rimpatri forzati, per un totale di 18.361 persone allontanate. Le persone rintracciate in posizione irregolare, ma non ottemperanti all’intimazione di lasciare il territorio italiano, sono state 34.462. Il rapporto tra persone intercettate e persone rimpatriate è andato diminuendo nel corso degli anni (dal 57% nel 2004 al 35% nel 2009). Le persone trattenute nei centri di identificazione e di espulsione sono state 10.913, tra le quali anche diverse persone già ristrette in carcere, dove non era stata accertata la loro identità. Nell’insieme il 58,4% non è stato rimpatriato.

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MATRIMONI MISTI - I matrimoni celebrati in Italia sono scesi dai 418.4944 del 1972 al 246.613 del 2008, con una diminuzione specialmente dei primi matrimoni, un aumento delle seconde nozze (un sesto del totale) e dell’età media degli sposi (30 anni per le donne e 33 anni per gli uomini). Nel periodo 1996-2008 sono stati celebrati 236.405 matrimoni misti. Nel 1995 erano misti solo 2 matrimoni su 100, ora sono 10 su 100 e non risulta statisticamente fondata l’idea che falliscano con molta più facilità del resto delle unioni.

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POPOLAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: IL DATO COMPLESSIVO E LE SUE VARIAZIONI

Dal 1995 al 2010 la popolazione complessiva della zona socio - sanitaria delle Colline Metallifere ha avuto

un aumento del 4,69% (2.070 unità) che si è distribuito su 4 comuni, 3 della fascia costiera e 1 montano.

Il comune con un maggior incremento demografico è quello di Scarlino con 23,75% (716 unità), seguito da

Gavorrano con il 9,94%, Follonica con il 5,13% e Monterotondo con un 4,58%.

Si registra invece una riduzione della popolazione complessiva più consistente, dal punto di vista numerico,

su Massa Marittima con -434 unità (-4,71%), mentre Montieri con un decremento di 165 unità è il comune

che ha demograficamente subito la maggiore flessione che si attesta al -11,66%.

popolazione totale e variazioni

anno 1995 2000 2005 2010 variazioni

comune di assoluti % assoluti % assoluti % assoluti % assoluti %

Follonica 21.033 47,62% 21.680 48,81% 21.589 48,01% 22.113 47,83% 1.080 5,13%

Gavorrano 8.170 18,50% 8.358 18,82% 8.608 19,14% 8.982 19,43% 812 9,94%

Massa M.ma 9.215 20,86% 8.779 19,76% 8.811 19,60% 8.781 18,99% -434 -4,71%

Monterotondo 1.331 3,01% 1.243 2,80% 1.268 2,82% 1.392 3,01% 61 4,58%

Montieri 1.415 3,20% 1.273 2,87% 1.264 2,81% 1.250 2,70% -165 -11,66%

Scarlino 3.002 6,80% 3.086 6,95% 3.424 7,61% 3.718 8,04% 716 23,85%

TOTALE 44.166 -0,73% 44.419 0,57% 44.964 1,21% 46.236 2,75% 2.070 4,69%

Ma la lettura rischia di essere "viziata" se non si prende in esame il movimento immigratorio che ha visto

acquisire un peso consistente della caratterizzazione demografica della zona, con condizionamenti legati

non solo ai numeri ma anche ad aspetti economici. sociali e culturali del comprensorio.

Gavorrano +812

Massa Marittima -434

Monterotondo +61

Montieri -165

Scarlino + 716

85 87 89 91 93 95 97 99

101 103 105 107 109 111 113 115 117 119 121 123 125

1995 2000 2005 2010

andamento popolazione complessiva Colline Metallifere 1995 - 2000

Follonica Gavorrano Massa Marittima Monterotondo

Montieri Scarlino Colline Metallifere

dato 0 (zero) il valore iniziale della popolazione complessiva (stanziali + immigrati), il grafico mostra gli incrementi o decrementi della popolazione. Complessivamente la popolazione nell'area dlel Colline Metallifere è cresciuta (+ 2070 unità). L'etichetta numerica indica i valori di incremento o decremento della popolazione.

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IL MOVIMENTO MIGRATORIO IN ENTRATA: RAFFRONTI 1992 - 2000 - 2005 - 2010

Dall’esame della TAVOLA a seguire, si evidenzia un forte incremento della popolazione immigrata passata

dalle 971 unità al 31.12.1995, corrispondenti al 5,49% della popolazione residente, alle 4.272 unità, pari al

9,24% della popolazione residente al 31.12.2010.

Il movimento migratorio in entrata ha quindi visto triplicate le presenze di cittadini stranieri, con un

aumento medio complessivo nella zona del 339,80% (da 971 residenti del 1995 ai 4.272 del 2010).

L’incidenza più bassa è per il comune di Scarlino (con “solo” il 100% - + 115 residenti stranieri) ed un

massimo nel comune di Montieri (+1260,87% corrispondente a 290 nuovi cittadini). La punta di aumento in

valori assoluto spetta al comune di Follonica con 1.182 presenze, pari ad un aumento percento contenuto e

sotto la media comprensoriale pari al 258,88%.

popolazione immigrata e variazioni

anno 1995 2000 2005 2010 variazioni

comune di assoluti % assoluti % assoluti % assoluti % assoluti %

Follonica 456 46,99% 314 31,46% 820 34,97% 1.638 38,34% 1.182 258,88%

Gavorrano 170 17,49% 258 25,85% 484 20,64% 912 21,35% 742 436,67%

Massa M.ma 182 18,74% 228 22,85% 543 23,16% 863 20,20% 681 374,18%

Monterotondo 25 2,57% 62 6,21% 152 6,48% 316 7,40% 291 1164,00%

Montieri 23 2,37% 95 9,52% 211 9,00% 313 7,33% 290 1260,87%

Scarlino 115 11,84% 41 4,11% 135 5,76% 230 5,38% 115 100,00%

TOTALE 971 5,49% 998 2,67% 2.345 57,44% 4.272 45,11% 3.301 339,80%

Follonica +1182, +259%

Gavorrano +912, +477% Massa Marittima

+863, +374%

Monterotondo +316, +1164%

Montieri +313, +1261%

Scarlino +115, +100%

Colline Metallifere +4272, +339%

20

100

180

260

340

420

500

580

660

740

820

900

980

1060

1140

1220

1300

1380

anno 1995 anno 2000 anno 2005 anno 2010

variazioni popolazione immigrata 1995 - 2010

Follonica Gavorrano Massa Marittima Monterotondo

Montieri Scarlino Colline Metallifere

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POPOLAZIONE STANZIALE: RAFFRONTI 1992 - 2000 - 2005 - 2010

Ma l'evidenziazione del peso rappresentato dall'immigrazione nel contesto delle Colline Metallifere è chiara

solo andando a valutare, con la tavola successiva, l'andamento della popolazione autoctona.

Infatti la differenza non teorica ma reale tra i residenti nel suo dato complessivo (autoctoni + immigrati)

della tavola 1 e i residenti immigrati della tavola 2 mette in risalto che, se non vi fossero stati i cittadini

stranieri, la popolazione complessiva del territorio avrebbe subito una flessione negativa di 1.231 unità,

pari al 2,85% della popolazione complessiva.

Solo in due comuni, Gavorrano (in modo più modesto) e Scarlino, si sarebbero avuti aumenti demografici

"naturali" e indipendenti dal movimento migratorio in entrata.

Per tutti gli altri comuni il calo demografico sarebbe stato un elemento costante che, oltre alla consistenza

numerica, avrebbe determinato diversi equilibri socio - economici - culturali influendo, come vedremo nelle

tavole successive, nell'equilibrio complessivo della zona.

popolazione stanziale e variazioni

anno 1995 2000 2005 2010 variazioni

comune di assoluti % assoluti % assoluti % assoluti % assoluti %

Follonica 20.577 47,64% 21.366 49,21% 20.769 48,73% 20.475 48,79% -102 -0,49%

Gavorrano 8.000 18,52% 8.100 18,65% 8.124 19,06% 8.070 19,23% 70 0,87%

Massa M.ma 9.033 20,91% 8.551 19,69% 8.268 19,40% 7.918 18,87% -1.115 -12,34%

Monterotondo 1.306 3,02% 1.181 2,72% 1.116 2,62% 1.076 2,56% -230 -17,61%

Montieri 1.392 3,22% 1.178 2,71% 1.053 2,47% 937 2,23% -455 -32,69%

Scarlino 2.887 6,68% 3.045 7,01% 3.289 7,72% 3.488 8,31% 601 20,82%

TOTALE 43.195 97,80% 43.421 97,75% 42.619 94,78% 41.964 90,76% -1.231 -2,85%

La tavola successiva mostra invece la crescita della popolazione immigrata negli ultimi 15 anni.

Anno 1995 Anno 2010 Variazione

2010-1995 comune di assoluti % imm. assoluti % imm.

Follonica 21.033 2,17% 22.113 7,41% 5,24%

Gavorrano 8.170 2,08% 8.982 10,15% 8,07%

Massa M.ma 9.215 1,98% 8.781 9,83% 7,85%

Monterotondo 1.331 1,88% 1.392 22,70% 20,82%

Montieri 1.415 1,63% 1.250 25,04% 23,41%

Scarlino 3.002 3,83% 3.718 6,19% 2,36%

TOTALE 44.166 2,20% 46.236 9,24% 7,04%

Nella tavola a fianco è riportato: - nella colonna assoluti la popolazione complessiva; - nella colonna % imm. l'incidenza della popolazione immigrata sulla popolazione totale; - nella colonna variazione 2010-1995 l'incremento della popolazione immigrata sulla popolazione totale.

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

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CONSIDERAZIONI

la popolazione complessiva ha subito in 15 anni un aumento complessivo di 2.070 residenti legato essenzialmente al fatto che sono immigrati nella zona 3.301 cittadini stranieri.

con il solo dato della popolazione stanziale nello stesso periodo ed escludendo quindi tutta la popolazione immigrata, avremmo avuto un saldo negativo di - 1.231 unità pari al -2,85% sulla popolazione totale.

I singoli comuni, fatte eccezioni per Scarlino e Gavorrano, il cui saldo nei 15 anni si chiude in attivo indipendentemente dalla presenza di cittadini stranieri con un incremento della popolazione naturale, avrebbero avuto saldi negativi se il bilancio fosse stato quello della sola popolazione autoctona.

Nel dettaglio: o Follonica vede crescere la popolazione da 21.033 residenti del 1995 a 22.113 residenti nel

2010 con un aumento di 1.080 unità. Senza cittadini stranieri vi sarebbe invece una flessione negativa di 102 residenti.

o Gavorrano, passa da una popolazione di 8.170 abitanti del 1995 a 8.982 residenti del 2010. Anche senza cittadini stranieri il bilancio finale ha comunque un saldo positivo di 70 residenti.

o Massa Marittima, 9.215 abitanti nel 1995 contro gli 8.781 del 2010. Un saldo negativo contenuto i -434 unità che salirebbe più consistente e salirebbe a - 1.115 unità se si va ad escludere tutta la popolazione straniera.

o Monterotondo Marittimo ha avuto un incremento di popolazione tra il 1995, 1.331 residenti, e il 2010, 1.392 residenti, di 61 unità. Senza i 316 immigrati il saldo è negativo di 230 residenti.

o Montieri, nel 1995 1.415 abitanti, nel 2010 1.250 abitanti. Escludendo i 313 cittadini stranieri il saldo negativo passerebbe a -455 residenti.

o Scarlino chiude comunque in attivo. Comunque la popolazione del 1995 è di 3.002 unità, nel 2010 passa a 3.718 con un +716 residenti. Senza cittadini stranieri il saldo è comunque positivo e pari a +601 abitanti.

Follonica Gavorrano Massa M.ma Monterotondo Montieri Scarlino TOTALE

su totale 1.080 812 -434 61 -165 716 2.070

senza immigrati -102 70 -1.115 -230 -455 601 -1.231

1.080

812

-434

61

-165

716

2.070

-102

70

-1.115

-230

-455

601

-1.231 -1.500

-1.000

-500

0

500

1.000

1.500

2.000

2.500

variazioni popolazione nei comuni Colline Metallifere 1995 - 2010 e raffronti tra popolazione totale e popolazione solo stanziale (senza immigrati).

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«... Anche il cognome Miller ha una radice greca, viene dalla parola Millo, che in greco significa Mela... Portokalos viene dalla parola portokali, che in greco significa arancia... dunque qui

stasera abbiamo mela e arancia... siamo tutti diversi ma alla fine siamo tutti frutta... ».

Gus Portokalos, da: Il mio grosso grasso matrimonio greco

anno 1995 anno 2000 anno 2005 anno 2010

immigrati 971 998 2.345 4.272

stanziali 43.195 43.421 42.619 41.964

stanziali; 43.195

stanziali; 43.421

stanziali; 42.619

stanziali; 41.964

immigrati; 971

immigrati; 998

immigrati; 2.345

immigrati; 4.272

86%

88%

90%

92%

94%

96%

98%

100%

Colline Metallifere - la popolazione e la sua composizione numerica. stanziali e immigrati: evoluzione anni 1995 - 2000

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

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IMMIGRATI: AREE DI PROVENIENZA

AREA PROVENIENZA anno 2005 anno 2010 variazioni

maschi femmine M+F maschi femmine M+F maschi femmine M+F

Africa centro-meridionale 1 1 2 1 3 4 0 2 2

Africa occidentale 68 16 84 115 28 143 47 12 59

Africa orientale 0 1 1 4 7 11 4 6 10

Africa settentrionale 165 83 248 187 131 318 22 48 70

Altri Paesi europei 44 62 106 41 60 101 -3 -2 -5

America centro-meridionale 47 102 149 48 103 151 1 1 2

America settentrinale 2 3 5 1 3 4 -1 0 -1

Asia centro-meriodionale 11 12 23 23 20 43 12 8 20

Asia occidentale 2 0 2 2 3 5 0 3 3

Asia orientale 17 23 40 26 36 62 9 13 22

Europa centro-orientale 591 643 1.234 875 986 1.861 284 343 627

Oceania 2 1 3 1 2 3 -1 1 0

Unione Europea 164 284 448 664 902 1.566 500 618 1118

TOTALE GENERALE 1.114 1.231 2.345 1.988 2.284 4.272 874 1.053 1.927

47,51% 52,49%

46,54% 53,46%

45,36% 54,64%

Europa centro-

orientale

Unione Europea

Africa settentri

onale

America centro-

meridionale

Altri Paesi

europei

Africa occident

ale

Asia orientale

Asia centro-

meriodionale

America settentri

nale Oceania

Africa centro-

meridionale

Asia occident

ale

Africa orientale

anno 2005 1.234 448 248 149 106 84 40 23 5 3 2 2 1

anno 2010 1.861 1.566 318 151 101 143 62 43 4 3 4 5 11

1.2

34

44

8

24

8

14

9

10

6

84

40

23

5

3

2

2

1

1.8

61

1.5

66

31

8

15

1

10

1

14

3

62

43

4

3 4 5 11

0

200

400

600

800

1.000

1.200

1.400

1.600

1.800

2.000

aree provenienza immigrati

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 14

IMMIGRATI: PAESI DI PROVENIENZA

nazione anno 2005 anno 2010

M F M+F M F M+F

Romania 114 125 239 421 512 933

Macedonia 245 97 342 437 248 685

Ucraina 46 275 321 110 471 581

Albania 162 97 259 267 198 465

Marocco 132 74 206 158 118 276

Germania 91 123 214 106 141 247

Polonia 38 103 141 77 149 226

Senegal 68 5 73 111 22 133

Svizzera 44 61 105 40 59 99

Cina 13 16 29 23 28 51

Dominicana, Rep. 18 41 59 16 29 45

Russia Fed. 1 20 21 8 31 39

Tunisia 30 9 39 22 10 32

Brasile 3 10 13 5 26 31

Bulgaria 6 12 18 13 12 25

Nel 2005 erano presenti sul nostro territorio cittadini immigrati provenienti da 66 paesi diversi. Nel 2010 il numero delle nazionalità è aumentato per arrivare a 77. Nella tavola laterale posta nel grafico sotto sono indicate le variazioni in percentuale dei flussi di immigrazione dai primi 15 Paesi per nazionalità presenti sul territorio negli anni 2005 e 2010.

Romania

Macedonia

Ucraina

Albania

Marocco

Germania

Polonia

Senegal

Svizzera

Cina Dominicana, Rep.

Russia Fed.

Tunisia Brasile Bulgari

a

anno 2005 239 342 321 259 206 214 141 73 105 29 59 21 39 13 18

anno 2010 933 685 581 465 276 247 226 133 99 51 45 39 32 31 25

23

9

34

2

32

1

25

9

20

6

21

4

14

1

73

10

5

29

59

21

39

13

18

93

3

68

5

58

1

46

5

27

6

24

7

22

6

13

3

99

51

45

39

32

31

25

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1000

immigrazione: i primi 15 paesi presenti sul territorio

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2,17% 456

7,41% 1.638

5,24% 1.182

2,08% 170

10,15% 912

8,07% 742

3,83% 115

6,19% 230

2,36% 115

0,00%

2,00%

4,00%

6,00%

8,00%

10,00%

12,00%

% imm. % imm. variazioni immigrati

AREA COSTIERA - immigrati incidenza % su popolazione totale e residenti in valori assoluti 1995 - 2010

Follonica Gavorrano Scarlino

anno 1995 anno 2010 variazioni 2010 - 1995 POPOLAZIONE COMPLESSIVA

32.205 Follonica 21.033 Gavorrano 8.170 Scarlino 3.002

POPOLAZIONE COMPLESSIVA 34.813

Follonica 22.113 Gavorrano 8.982 Scarlino 3.718

VARIAZIONE COMPLESSIVA 2.608

Follonica 1.080 Gavorrano 812 Scarlino 716

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 16

1,98% 182

9,83% 863 7,85%

499

1,88% 25

22,70% 316 20,82%

266

1,63% 23

25,04% 313 23,41%

267

0,00%

5,00%

10,00%

15,00%

20,00%

25,00%

30,00%

% imm. % imm. variazioni immigrati

AREA MONTANA - immigrati incidenza % su popolazione totale e residenti in valori assoluti 1995 - 2010

Massa M.ma Monterotondo Montieri

anno 1995 anno 2010 variazioni 2010 - 1995 POPOLAZIONE COMPLESSIVA

11.961 Massa Marittima 9.215 Monterotondo Marittimo 1.331 Montieri 1.415

POPOLAZIONE COMPLESSIVA 11.423

Massa Marittima 8.781 Monterotondo Marittimo 1.392 Montieri 1.250

VARIAZIONE COMPLESSIVA - 538

Massa Marittima - 434 Monterotondo Marittimo + 61 Montieri - 165

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ANALISI DEMOGRAFICA DELLA POPOLAZIONE IMMIGRATA PER FASCE DI ETÀ

Ma i dati numerici non possono essere solo gli unici indicatori rappresentativi del peso dell'immigrazione nel contesto locale. Dobbiamo approfondire tale analisi e spingerci, sempre demograficamente, a capire la qualità del dato e la distribuzione per fasce di età al fine di comprendere, da una prima analisi, cosa ha portato in termini reali sul nostro territorio. La tavola sotto mostra la divisione per fasce di età della popolazione straniera presente sul nostro territorio e l'incremento della stessa nei due periodi di riferimento disponibili (fonte Regione Toscana/ISTAT). Questi i dati:

comune Età Stranieri 31/12/2002 Stranieri 31/12/2010

maschi femmine totale % maschi femmine totale %

Follonica

0-18 23 40 63 18,64% 166 121 287 17,52%

19-64 100 162 262 77,51% 482 822 1.304 79,61%

65-100 6 7 13 3,85% 16 31 47 2,87%

Totale 129 209 338 100% 664 974 1.638 100%

Gavorrano

0-18 24 31 55 21,24% 96 84 180 19,74%

19-64 87 97 184 71,04% 324 361 685 75,11%

65-100 11 9 20 7,72% 21 26 47 5,15%

Totale 122 137 259 100% 441 471 912 100%

Massa M.ma

0-18 26 20 46 14,94% 80 75 155 17,96%

19-64 138 102 240 77,92% 311 336 647 74,97%

65-100 12 10 22 7,14% 27 34 61 7,07%

Totale 176 132 308 100% 418 445 863 100%

Monterotondo

0-18 6 6 12 14,81% 39 50 89 28,16%

19-64 33 26 59 72,84% 132 81 213 67,41%

65-100 5 5 10 12,35% 7 7 14 4,43%

Totale 44 37 81 100% 178 138 316 100%

Montieri

0-18 23 17 40 24,84% 44 38 82 26,20%

19-64 62 50 112 69,57% 125 93 218 69,65%

65-100 6 3 9 5,59% 5 8 13 4,15%

Totale 91 70 161 100% 174 139 313 100%

Scarlino

0-18 7 6 13 17,11% 29 22 51 22,17%

19-64 32 27 59 77,63% 83 94 177 76,96%

65-100 2 2 4 5,26% 1 1 2 0,87%

Totale 41 35 76 100% 113 117 230 100%

totale zona

Colline Metallifere

Età Stranieri 31/12/2002 Stranieri 31/12/2010

Maschi Femmine Totale % Maschi Femmine Totale %

0-18 109 120 229 18,72% 454 390 844 19,76%

19-64 452 464 916 74,90% 1457 1787 3244 75,94%

65-100 42 36 78 6,38% 77 107 184 4,31%

Totale 603 620 1223 100% 1988 2284 4272 100%

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 18

IL COMUNE INVISIBILE

La popolazione immigrata è al 31.12.2010 di ben 4.272 residenti, distribuiti nei 6 comuni della zona delle Colline Metallifere.

In 15 anni si è auto costruito sul nostro territorio un nuovo comune, un comune invisibile, fatto da abitanti che provengono da 77 paesi diversi, uomini, donne, bambini, persone emigrate dalle loro terre per tante ragioni che spaziano dallo studio per arrivare al lavoro, ma con un unico vero motivo: costruirsi un futuro.

Se, con ipotesi assurda, regalassimo un pezzo del nostro territorio a queste persone per costruire un nuovo comune, ad esempio il comune di Pangea, avremmo come risultato qualcosa che andrebbe ad influenzare anche le nostre vite.

Pangea risulterebbe abitato da 4.272 residenti con una popolazione in età scolastica di 844 unità pari al 19,76% dei residenti, una popolazione in età attiva di 3.261 anime pari a ben il 76,33% dei residenti e solo 167 residenti ultrasessantacinquenni solo il 3.91% del totale della popolazione totale.

Sarebbe il comune più giovane e probabilmente quello più ricco poiché caratterizzato dalla presenza di una consistente fetta di popolazione attiva in grado anche di produrre reddito, quindi ricchezza, quella ricchezza che oggi è spalmata nei nostri comuni.

LA POPOLAZIONE TOTALE al 31/12/2010

età immigrati autoctoni tutti

0-18anni 844 19,76% 5.699 13,58% 6.543 14,15%

19-65anni 3.261 76,33% 25.088 59,78% 28.349 61,31%

oltre65 167 3,91% 11.177 26,63% 11.344 24,53%

TOTALE 4.272 100% 41.964 100% 46.236 100%

Ma quali sono i costi e quali i benefici? Per quantificare, seppur in modo empirico, che cosa comporta

l’immigrazione nel nostro contesto, dobbiamo prendere come riferimento il rapporto della Caritas 2012

sull'immigrazione, dove viene fatta una stima tra costi e benefici dei residenti stranieri sul territorio

italiano.

Questi i dati più significativi:

l'immigrazione ha gravato sul bilancio pubblico nel 2011 per un importo di 11,1 miliardi di euro,

mediamente € 2.6201,02 per ogni cittadino straniero, di cui:

o 29% per servizi sanitari;

o 29% per servizi scolastici;

o 5% assistenza sociale;

o 3,5% casa;

o 20,5% per attività connesse ai Ministeri dell'Interno e della Giustizia;

o il 13,5% sono risorse trasferite ai paesi di provenienza.

la stessa popolazione immigrata ha contribuito al sistema pubblico per 12,8 miliardi di €. Ogni straniero

ha portato mediamente un gettito di € 3.022,43, di cui:

o il 35,16% attraverso le varie forme di fiscalità (IRPEF, IVA ecc...);

o il 64,84% in previdenza (prevalentemente contributiva).

il saldo finale tra benefici e costi ha un attivo di 1,7 miliardi di €, con una media per cittadino di €

401,41, con margini anche per il sostegno a tutto il tessuto socio - economico comunitario.

Una stima in proiezione territoriale del dato nazionale, ci porta quindi a ipotizzare che sul nostro

territorio l'attivo annuo della popolazione immigrata potrebbe essere pari a € 1.714.823,52.

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

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COSÌ NEGLI ALTRI LIVELLI ISTITUZIONALI (dati al 31 dicembre 2010)

ITALIA

aggregato dato ANDAMENTO POPOLAZIONE (ISTAT al 31.12)

popolazione totale 60.626.422

autoctoni 56.056.105

% autoctoni 92,46%

stranieri 4.570.317

% stranieri 7,54%

età scolastica 17,88% 10.837.275

autoctoni 9.799.000

% autoctoni 90,42%

stranieri 1.038.275

% stranieri 9,58%

età attiva 61,83% 37.487.051

STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE 2002-2011 (FONTE ISTAT al 01/01 anno indicato)

età media 2002 - 41,4 2011 - 43,0

INDICI DIPENDENZA: ci sono 50,79 persone a carico ogni 100 che

lavorano, di cui 21,38 giovani e 29,41 anziani.

INDICE DI VECCHIAIA: ci sono 182,89 anziani ogni 100 giovani.

autoctoni 34.061.862

% autoctoni 90,86%

stranieri 3.425.189

% stranieri 9,14%

ultra65enni 20,29% 12.301.537

autoctoni 12.194.684

% autoctoni 99,13%

stranieri 106.853

% stranieri 0,87%

indice dipendenza 50,79

autoctoni 53,19

stranieri 26,24

indice dipendenza giovani 21,38

autoctoni 21,13

stranieri 23,95

indice dipendenza anziani 29,41 STRANIERI (ISTAT al 01.01)

autoctoni 32,06

stranieri 2,68

indice di vecchiaia 137,51

autoctoni 151,75

stranieri 11,20

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LF Pagina 20

REGIONE TOSCANA

aggregato dato ANDAMENTO POPOLAZIONE (ISTAT al 31.12)

popolazione totale 3.749.813

autoctoni 3.385.661

% autoctoni 90,29%

stranieri 364.152

% stranieri 9,71%

età scolastica 15,94% 597.824

autoctoni 518.867

% autoctoni 86,79%

stranieri 78.957

% stranieri 13,21%

età attiva 60,78% 2.279.223

STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE 2002-2011 (FONTE ISTAT al 01/01 anno indicato)

età media 2002 - 44,4 2011 - 45,1

INDICI DIPENDENZA: ci sono 56,25 persone a carico ogni 100

che lavorano, di cui 19,89 giovani e 36,37 anziani.

INDICE DI VECCHIAIA: ci sono 182,89 anziani ogni 100 giovani.

autoctoni 2.004.715

% autoctoni 87,96%

stranieri 274.508

% stranieri 12,04%

ultra65enni 23,27% 872.766

autoctoni 862.079

% autoctoni 98,78%

stranieri 10.687

% stranieri 1,22%

indice dipendenza 56,25

autoctoni 60,33

stranieri 26,37

indice dipendenza giovani 19,89

autoctoni 19,51

stranieri 22,66

indice dipendenza anziani 36,37 STRANIERI (ISTAT al 01.01)

autoctoni 40,82

stranieri 3,71

indice di vecchiaia 182,89

autoctoni 209,29

stranieri 16,37

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 21

PROVINCIA DI GROSSETO

aggregato dato ANDAMENTO POPOLAZIONE (ISTAT al 31.12)

popolazione totale 228.157

autoctoni 207.263

% autoctoni 90,84%

Stranieri 20.894

% stranieri 9,16%

età scolastica 14,66% 33.442

Autoctoni 29.492

% autoctoni 88,19%

stranieri 3.950

% stranieri 11,81%

età attiva 60,71% 138.510 STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE 2002-2011

(FONTE ISTAT al 01/01 anno indicato)

età media 2002 - 45,6 2011 - 46,3

INDICI DIPENDENZA: ci sono 56,83 persone a carico ogni 100 che

lavorano, di cui 18,19 giovani e 38,63 anziani.

INDICE DI VECCHIAIA: ci sono 212,34 anziani ogni 100 giovani.

autoctoni 122.382

% autoctoni 88,36%

stranieri 16.128

% stranieri 11,64%

ultra65enni 24,63% 56.205

autoctoni 55.389

% autoctoni 98,55%

stranieri 816

% stranieri 1,45%

indice dipendenza 56,83

autoctoni 61,23

stranieri 23,42

indice dipendenza giovani 18,19

autoctoni 18,14

stranieri 18,60

indice dipendenza anziani 38,63 STRANIERI (ISTAT al 01.01)

autoctoni 43,09

stranieri 4,82

indice di vecchiaia 212,34

autoctoni 237,52

stranieri 25,91

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 22

ZONA DISTRETTO COLLINE METALLIFERE E CONFRONTO TRA I COMUNI DELLA COSTA

(FOLLONICA, GAVORRANO E SCARLINO) E DELL'AREA MONTANA (MASSA MARITTIMA,

MONTEROTONO MARITTIMO E MONTIERI)

aggregato comuni costa

comuni montani

Colline Metall.

popolazione totale 34.813 11.423 46.236 75,29% residenti sulla costa, di cui 69,28%

italiani e 6,01% stranieri.

24,71% residenti in aree montane, di cui 21,48% italiani e 3,23% stranieri.

autoctoni 32.033 9.931 41.964

% autoctoni 92,01% 86,94% 90,76%

stranieri 2.780 1.492 4.272

% stranieri 7,99% 13,06% 9,24%

età scolastica 5.063 1.480 6.543 10,95% degli studenti è residente sulla

costa, di cui 9,83% italiani e 1,12% stranieri.

3,20% degli studenti è residente in aree montane, di cui 2,50% italiani e 0,71% stranieri.

autoctoni 4.545 1.154 5.699

% autoctoni 89,77% 77,97% 87,10%

stranieri 518 326 844

% stranieri 10,23% 22,03% 12,90%

età attiva 21.112 6.710 27.822 45,66% dei residenti in attività vive sulla costa, di cui 40,98% italiani e 4,68% stranieri.

14,51% dei residenti in attività vive in aree montane, di cui 12,18% italiani e 2,33% stranieri.

autoctoni 18.946 5.632 24.578

% autoctoni 89,74% 83,93% 88,34%

stranieri 2.166 1.078 3.244

% stranieri 10,26% 16,07% 11,66%

ultra65enni 8.638 3.233 11.871 18,68% degli ultra65enni vive sulla costa, di

cui 18,47% italiani e 0,21% stranieri.

6,99% degli ultra65enni vive in aree montane, di cui 6,80% italiani e 0,19% stranieri.

autoctoni 8.542 3.145 11.687

% autoctoni 98,89% 97,28% 98,45%

stranieri 96 88 184

% stranieri 1,11% 2,72% 1,55%

indice dipendenza 57,27 62,77 58,59

L’indice di dipendenza è sopra la media italiana, risulta più marcato nei comuni interni con il 62,77% rispetto ai comuni della costa con il 58,59%.

L’indice viene calmierato dalla presenza dei cittadini stranieri.

Considerando gli altri due indici (giovani e anziani) la tendenza viene riconfermata.

autoctoni 61,22 69,18 63,04

stranieri 22,63 29,97 25,10

indice dipendenza giovani 18,25 16,70 17,87

autoctoni 18,23 15,60 17,63

stranieri 18,39 22,30 19,71

indice dipendenza anziani 39,02 46,07 40,72

autoctoni 42,99 53,58 45,41

stranieri 4,23 7,67 5,39

indice di vecchiaia 213,86 275,85 227,81 In questo caso è ancora evidente l’effetto dei cittadini stranieri i quali, abbassando l’età, riducono l’indice complessivo.

autoctoni 235,84 343,34 257,54

stranieri 23,02 34,38 27,34

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 23

COSÌ NEI SINGOLI COMUNI DELLA ZONA (dati al 31 dicembre 2010)

COMUNE DI FOLLONICA

aggregato dato ANDAMENTO POPOLAZIONE (ISTAT al 31.12)

popolazione totale 22.113

autoctoni 20.475

% autoctoni 92,59%

stranieri 1.638

% stranieri 7,41%

età scolastica 14,33% 3.168

autoctoni 2.881

% autoctoni 90,94%

stranieri 287

% stranieri 9,06%

età attiva 59,32% 13.118

STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE 2002-2011 (FONTE ISTAT al 01/01 anno indicato)

età media 2002 - 45,7 2011 - 47,2

INDICI DIPENDENZA: ci sono 60,18 persone a carico ogni 100 che

lavorano, di cui 17,97 giovani e 42,21 anziani.

INDICE DI VECCHIAIA: ci sono 234,86 anziani ogni 100 giovani.

autoctoni 11.814

% autoctoni 90,06%

stranieri 1.304

% stranieri 9,94%

ultra65enni 26,35% 5.827

autoctoni 5.780

% autoctoni 99,19%

stranieri 47

% stranieri 0,81%

indice dipendenza 60,18

autoctoni 56,54

stranieri 19,82

indice dipendenza giovani 17,97

autoctoni 17,83

stranieri 16,39

indice dipendenza anziani 42,21 STRANIERI (ISTAT al 01.01)

autoctoni 38,72

stranieri 3,44

indice di vecchiaia 234,86

autoctoni 217,15

stranieri 20,98

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 24

COMUNE DI GAVORRANO

aggregato dato ANDAMENTO POPOLAZIONE (ISTAT al 31.12)

popolazione totale 8.982

autoctoni 8.070

% autoctoni 89,85%

stranieri 912

% stranieri 10,15%

età scolastica 14,50% 1.302

autoctoni 1.122

% autoctoni 86,18%

stranieri 180

% stranieri 13,82%

età attiva 62,67% 5.629

STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE 2002-2011 (FONTE ISTAT al 01/01 anno indicato)

età media 2002 - 45,6 2011 - 45,7

INDICI DIPENDENZA: ci sono 52,39 persone a carico ogni 100 che

lavorano, di cui 17,59 giovani e 34,80 anziani.

INDICE DI VECCHIAIA: ci sono 197,78 anziani ogni 100 giovani.

autoctoni 4.944

% autoctoni 87,83%

stranieri 685

% stranieri 12,17%

ultra65enni 22,83% 2.051

autoctoni 2.004

% autoctoni 97,71%

stranieri 47

% stranieri 2,29%

indice dipendenza 52,39

autoctoni 55,97

stranieri 26,67

indice dipendenza giovani 17,59

autoctoni 17,24

stranieri 20,14

indice dipendenza anziani 34,80 STRANIERI (ISTAT al 01.01)

autoctoni 38,73

stranieri 6,53

indice di vecchiaia 197,78

autoctoni 224,66

stranieri 32,41

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 25

COMUNE DI MASSA MARITTIMA

aggregato dato ANDAMENTO POPOLAZIONE (ISTAT al 31.12)

popolazione totale 8.781

autoctoni 7.918

% autoctoni 90,17%

stranieri 863

% stranieri 9,83%

età scolastica 12,47% 1.095

autoctoni 940

% autoctoni 85,84%

stranieri 155

% stranieri 14,16%

età attiva 59,40% 5.216

STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE 2002-2011 (FONTE ISTAT al 01/01 anno indicato)

età media 2002 - 48,4 2011 - 48,7

INDICI DIPENDENZA: ci sono 61,06 persone a carico ogni 100 che

lavorano, di cui 15,76 giovani e 45,30 anziani.

INDICE DI VECCHIAIA: ci sono 287,54 anziani ogni 100 giovani.

autoctoni 4.569

% autoctoni 87,60%

stranieri 647

% stranieri 12,40%

ultra65enni 28,13% 2.470

autoctoni 2.409

% autoctoni 97,53%

stranieri 61

% stranieri 2,47%

indice dipendenza 61,06

autoctoni 66,00

stranieri 26,54

indice dipendenza giovani 15,76

autoctoni 15,49

stranieri 17,60

indice dipendenza anziani 45,30 STRANIERI (ISTAT al 01.01)

autoctoni 50,50

stranieri 8,94

indice di vecchiaia 287,54

autoctoni 325,98

stranieri 50,83

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 26

COMUNE DI MONTERONDO MARITTIMO

aggregato dato ANDAMENTO POPOLAZIONE (ISTAT al 31.12)

popolazione totale 1.392

autoctoni 1.076

% autoctoni 77,30%

stranieri 316

% stranieri 22,70%

età scolastica 16,16% 225

autoctoni 136

% autoctoni 60,44%

stranieri 89

% stranieri 39,56%

età attiva 57,11% 795

STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE 2002-2011 (FONTE ISTAT al 01/01 anno indicato)

età media 2002 - 47,9 2011 - 46,2

INDICI DIPENDENZA: ci sono 66,31 persone a carico ogni 100 che

lavorano, di cui 21,86 giovani e 44,44 anziani.

INDICE DI VECCHIAIA: ci sono 203,28 anziani ogni 100 giovani.

autoctoni 582

% autoctoni 73,21%

stranieri 213

% stranieri 26,79%

ultra65enni 26,72% 372

autoctoni 358

% autoctoni 96,24%

stranieri 14

% stranieri 3,76%

indice dipendenza 66,31

autoctoni 77,85

stranieri 36,21

indice dipendenza giovani 21,86

autoctoni 18,68

stranieri 30,17

indice dipendenza anziani 44,44 STRANIERI (ISTAT al 01.01)

autoctoni 59,17

stranieri 6,03

indice di vecchiaia 203,28

autoctoni 316,81

stranieri 20,00

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 27

COMUNE DI MONTIERI

aggregato dato ANDAMENTO POPOLAZIONE (ISTAT al 31.12)

popolazione totale 1.250

autoctoni 937

% autoctoni 74,96%

stranieri 313

% stranieri 25,04%

età scolastica 12,80% 160

autoctoni 78

% autoctoni 48,75%

stranieri 82

% stranieri 51,25%

età attiva 55,92% 699

STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE 2002-2011 (FONTE ISTAT al 01/01 anno indicato)

età media 2002 - 51,9 2011 - 49,4

INDICI DIPENDENZA: ci sono 71,47 persone a carico ogni 100 che

lavorano, di cui 17,83 giovani e 53,64 anziani.

INDICE DI VECCHIAIA: ci sono 300,77 anziani ogni 100 giovani.

autoctoni 481

% autoctoni 68,81%

stranieri 218

% stranieri 31,19%

ultra65enni 31,28% 391

autoctoni 378

% autoctoni 96,68%

stranieri 13

% stranieri 3,32%

indice dipendenza 71,47

autoctoni 89,29

stranieri 33,76

indice dipendenza giovani 17,83

autoctoni 12,93

stranieri 28,21

indice dipendenza anziani 53,64 STRANIERI (ISTAT al 01.01)

autoctoni 76,36

stranieri 5,56

indice di vecchiaia 300,77

autoctoni 590,63

stranieri 19,70

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 28

COMUNE DI SCARLINO

aggregato dato

ANDAMENTO POPOLAZIONE (ISTAT al 31.12)

popolazione totale 3.718

autoctoni 3.488

% autoctoni 93,81%

stranieri 230

% stranieri 6,19%

età scolastica 15,95% 593

autoctoni 542

% autoctoni 91,40%

stranieri 51

% stranieri 8,60%

età attiva 63,61% 2.365

STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE 2002-2011 (FONTE ISTAT al 01/01 anno indicato)

età media 2002 - 44,1 2011 - 43,9

INDICI DIPENDENZA: ci sono 52,56 persone a carico ogni 100 che

lavorano, di cui 21,38 giovani e 31,19 anziani.

INDICE DI VECCHIAIA: ci sono 145,87 anziani ogni 100 giovani.

autoctoni 2.188

% autoctoni 92,52%

stranieri 177

% stranieri 7,48%

ultra65enni 20,44% 760

autoctoni 758

% autoctoni 99,74%

stranieri 2

% stranieri 0,26%

indice dipendenza 52,56

autoctoni 54,54

stranieri 27,78

indice dipendenza giovani 21,38

autoctoni 20,96

stranieri 26,67

indice dipendenza anziani 31,19 STRANIERI (ISTAT al 01.01)

autoctoni 33,58

stranieri 1,11

indice di vecchiaia 145,87

autoctoni 160,25

stranieri 4,17

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 29

FONTE http://www.istat.it/it/archivio/30329

dal 01.01.2010 al 31.12.2010 sono entrati in Italia altri

335.258 stranieri

dal 01.01.2011 al 31.12.2011 sono entrati in Italia altre

444.683 stranieri

93

,81

%

92

,59

%

92

,46

%

92

,01

%

90

,84

%

90

,76

%

90

,29

%

90

,17

%

89

,85

%

86

,94

%

77

,30

%

74

,96

%

6,1

9%

7,4

1%

7,5

4%

7,9

9%

9,1

6%

9,2

4%

9,7

1%

9,8

3%

10

,15

%

13

,06

%

22

,70

%

25

,04

%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

popolazione autoctona totale popolazione straniera totale

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[POPOLAZIONE E IMMIGRAZIONE NELLE COLLINE METALLIFERE: MOVIMENTI E ANALISI.] 1 novembre 2012

LF Pagina 30

POPOLAZIONE PER CLASSI DI ETÀ

Il grafico a fianco mostra la ripartizione della popolazione in età scolastica tra studenti italiani e stranieri. Si rimarca anche in questo caso che la presenza di alunni stranieri è più marcata nei comuni montani e in alcuni casi (Montieri e Monterotondo) potrebbe essere determinante per la permanenza delle scuole.

Anche la popolazione in età lavorativa, come evidenzia il grafico a sinistra, percorre le stesse dinamiche, ossia maggiore presenza nell'entroterra che sulla costa. In questo caso l'influenza può riguardare la tenuta potrebbe influire in modo consistente sul sistema economico.

Infine gli ultra 65enni che ripercorrono, in analogia ai precedenti grafici, la stessa dinamica. In questo caso potremmo avere influenzato il sistema dei servizi sociali (residenziali o domiciliari) anche se ad oggi nessun cittadino straniero fruisce di assistenza sociale.

91

,40

%

90

,94

%

90

,42

%

89

,77

%

88

,19

%

87

,10

%

86

,79

%

86

,18

%

85

,84

%

77

,97

%

60

,44

%

48

,75

%

8,6

0%

9,0

6%

9,5

8%

10

,23

%

11

,81

%

12

,90

%

13

,21

%

13

,82

%

14

,16

%

22

,03

%

39

,56

%

51

,25

%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%

100%

autoctoni età scolastica stranieri età scolastica

92

,52

%

90

,86

%

90

,06

%

89

,74

%

88

,36

%

88

,34

%

87

,96

%

87

,83

%

87

,60

%

83

,93

%

73

,21

%

68

,81

%

7,4

8%

9,1

4%

9,9

4%

10

,26

%

11

,64

%

11

,66

%

12

,04

%

12

,17

%

12

,40

%

16

,07

%

26

,79

%

31

,19

%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%

100%

autoctoni età lavorativa stranieri età lavorativa

99

,74

%

99

,19

%

99

,13

%

98

,89

%

98

,78

%

98

,55

%

98

,45

%

97

,71

%

97

,53

%

97

,28

%

96

,68

%

96

,24

%

0,2

6%

0,8

1%

0,8

7%

1,1

1%

1,2

2%

1,4

5%

1,5

5%

2,2

9%

2,4

7%

2,7

2%

3,3

2%

3,7

6%

94%

95%

96%

97%

98%

99%

100%

autoctoni ultra 65enni stranieri ultra 65enni

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L’INDICE DI DIPENDENZA: ITALIA e EUROPA

UNO SGUARDO D’INSIEME L’indice di dipendenza fornisce una misura, seppur approssimativa, del grado di dipendenza economico-sociale tra le generazioni fuori e dentro il mercato del lavoro. In Italia tale indicatore ha raggiunto, al 1° gennaio 2011, il 52,3 per cento. A fronte di un sostanziale allineamento dei valori delle ripartizioni del Centro e del Nord, che presentano indici di dipendenza vicini al 54 per cento, il Mezzogiorno conserva un valore di poco inferiore al 50 per cento

L’indice di dipendenza si ottiene rapportando la popolazione residente in età non attiva (da 0 a 14 anni e da 65 anni e oltre) sulla popolazione in età lavorativa (da 15 a 64 anni). Tale rapporto, che viene generalmente moltiplicato per cento, misura il carico demografico sulla popolazione in età attiva. Valori superiori al 50 per cento indicano una situazione di squilibrio generazionale.

La regione con l’indice di dipendenza più alto è la Liguria, prossima al 62 per cento, mentre all’estremo opposto si colloca la Sardegna con il 46,5 per cento. Con valori al di sotto del 50 per cento vi sono anche Campania (48,1), Calabria (49,2) e Puglia (49,9). L’indice di dipendenza presenta in quasi tutte le regioni del Centro e del Nord dinamiche di crescita: tra queste, nel periodo 2002-2011 l’incremento più consistente si registra in Friuli-Venezia Giulia (+7,1 punti percentuali). All’opposto, nello stesso intervallo di tempo, nel Mezzogiorno si rileva una variazione media nulla dovuta alla diminuzione dell’indice di dipendenza in Abruzzo, Campania, Sicilia, Basilicata, Calabria e Molise che si contrappone alle variazioni positive di Puglia e Sardegna. Su scala provinciale, il primato dell’indice di dipendenza spetta, in prevalenza, alle province del Nord; valori superiori al 60 per cento si registrano a Trieste (64,4 per cento) e nelle quattro province della Liguria. Le province che presentano un indice al di sotto della soglia del 50 per cento sono tutte appartenenti al Mezzogiorno, ad eccezione di Bergamo, Lodi, Frosinone e Latina.

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L’ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO Al 1° gennaio 2010 l’Italia, con un valore del 52,2 per cento, si colloca al quarto posto della graduatoria dell’indice, dietro la Francia (54,2 per cento), la Svezia (53,1 per cento) e la Danimarca (52,4). I Paesi di nuova adesione sono invece caratterizzati da un carico strutturale decisamente basso, con valori inferiori al 44 per cento, a fronte di una media Ue del 49,3 per cento. Tra i 27 paesi dell’Unione europea anche Germania, Belgio, Regno Unito e Finlandia si trovano in una situazione di carico strutturale sostenuto, al di sopra del livello del 50,0 per cento; seguono Grecia, Portogallo e Paesi Bassi, con un valore di dipendenza strutturale vicino alla media Ue.

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L’INDICE DI DIPENDENZA NEL TERRITORIO

Nel grafico al lato l’indice di dipendenza sulla popolazione totale, ossia autoctoni e stranieri. Tutti i livelli istituzionali sono sopra al livello nazionale con l’apice nel comune di Montieri (71,47).

Calcolando invece l’indice di dipendenza sui soli autoctoni, il grafico sulla destra mostra un ulteriore peggioramento dell’indice. Tutti i livelli istituzionali sono sopra al livello nazionale con l’apice nel comune di Montieri che aumenta considerevolmente (89,29).

Il calcolo infine indice di dipendenza sui soli autoctoni, il grafico sulla destra mostra un ulteriore peggioramento dell’indice. Tutti i livelli istituzionali sono sopra al livello nazionale con l’apice nel comune di Montieri che aumenta considerevolmente (89,29).

71

,47

66

,31

62

,77

61

,06

60

,18

58

,59

57

,27

56

,83

56

,25

52

,56

52

,39

50

,79

0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

80,00

89,29

77,85 69,18 66,00 63,04 61,23 61,22 60,33

56,54 55,97 54,54 53,19

0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

80,00

90,00

100,00

36,21 33,76

29,97 27,78 26,67 26,54 26,37 26,24 25,10

23,42 22,63 19,82

0,00

5,00

10,00

15,00

20,00

25,00

30,00

35,00

40,00

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INDICE DI VECCHIAIA: UNO SGUARDO D’INSIEME in ITALIA ed EUROPA

In Italia l’incremento della popolazione in età anziana e la concomitante riduzione di quella in età giovanile sono processi che si protraggono ormai da diversi decenni, parallelamente al processo di aumento della sopravvivenza e al perdurante contenimento della fecondità ben al di sotto del livello di sostituzione delle generazioni (2,1 figli per donna). In ragione di tali fattori, il rapporto tra gli anziani e i giovani ha assunto proporzioni notevoli nel nostro Paese, raggiungendo, al 1° gennaio 2010, quota 144,0 per cento. A livello regionale la Liguria (234,6 per cento) detiene l’indice di vecchiaia più elevato, come si registra ormai da anni, seguita da Friuli-Venezia Giulia (187,4 per cento) e Toscana (184,1 per cento). La regione con l’indice più contenuto è la Campania (96,5 per cento) che risulta quindi essere ancora l’unica area del Paese dove i giovani sono più numerosi degli anziani. Le province con indice di vecchiaia più elevato sono Trieste e Savona (rispettivamente 247,8 per cento e 241,4 per cento), seguite a breve distanza da Ferrara (236,2 per cento) e Genova (235,5 per cento). Le province con l’indice di vecchiaia più basso sono tutte collocate nel Sud dell’Italia, in particolare Napoli (83,0 per cento), Caserta (86,9 per cento) e Barletta-Andria-Trani (94,4 per cento), le uniche a detenere valore dell’indicatore al di sotto della soglia di parità.

Come molti processi demografici, l’invecchiamento della popolazione è un processo a crescita lenta ma costante e, apparentemente, incontrastabile. Tra il 2002 e il 2010 l’indice, su base nazionale, registra un incremento di 12,6 punti percentuali. Gli incrementi maggiori si registrano nelle regioni del Mezzogiorno, che si stanno rapidamente allineando al resto del Paese. La crescita dell’indicatore è più contenuta nel Centro-Nord, dove, localmente, iniziano a intravedersi processi in controtendenza, ossia situazioni nelle quali i giovani iniziano numericamente a recuperare terreno nei confronti della popolazione anziana. È il caso, ad esempio, della provincia di Ravenna, dove l’indice di vecchiaia arretra di 37 punti percentuali tra il 2002 e il 2010, seguita dalle province di Parma, Ferrara, Piacenza, dove l’indice arretra fra i 34 e i 29 punti percentuali. Su scala regionale, risulta emblematico il caso dell’Emilia-Romagna, dove la riduzione dell’indice di vecchiaia, nello stesso periodo, risulta pari a 22 punti percentuali, seguita a distanza dalla Toscana e dall’Umbria, con riduzioni rispettivamente pari a 8 e 5 punti percentuali.

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In base ai dati del 2010, l’Italia si colloca al secondo posto per indice di vecchiaia, come negli ultimi anni, dietro alla Germania (rispettivamente 144,0 e 153,3 per cento). Il valore medio per la Ue, pari a 111,3 per cento, rivela un maggiore equilibrio tra anziani e giovani. Sono complessivamente undici i paesi con un indice di vecchiaia superiore alla media europea: oltre ai due già citati, troviamo, fra gli altri, anche Spagna, Grecia, Bulgaria, Ungheria, Slovenia, Portogallo. Di contro, vi sono paesi dove il peso delle classi di età più giovani è maggiore. In assoluto in Irlanda questo rapporto è più favorevole (53,0 per cento), mentre tra i paesi di rilevante dimensione demografica si trovano anche Polonia (89,3 per cento) e Francia (89,7 per cento).

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INDICE DI VECCHIAIA: COSÌ NEL TERRITORIO

L'indice di vecchiaia misura il rapporto percentuale tra la popolazione con più di 65 anni e quella con meno di 15 anni, cioè quanti anziani ci sono ogni 100 giovani. Esempio:

popolazione sopra i 65 anni di età = 606

popolazione sotto i 15 anni di età = 383 indice di vecchiaia = 606 / 383 x 100 = 158,22%

Il valore di questo indice è molto elevato; indica che ogni 100 giovani ci sono 158,22 anziani. Questo conferma l'andamento demografico in atto in tutta Italia e nei paesi occidentali: un progressivo invecchiamento della popolazione.

indice vecchiaia solo autoctoni

aggregato indice

Montieri 590,63

comuni montani 343,34

Massa Marittima 325,98

Monterotondo 316,81

Colline Metallifere 257,54

GROSSETO 237,52

comuni costa 235,84

Gavorrano 224,66

Follonica 217,15

TOSCANA 209,29

Scarlino 160,25

ITALIA 151,75

indice vecchiaia solo stranieri

aggregato indice

Massa Marittima 50,83

comuni montani 34,38

Gavorrano 32,41

Colline Metallifere 27,34

GROSSETO 25,91

comuni costa 23,02

Follonica 20,98

Monterotondo 20,00

Montieri 19,70

TOSCANA 16,37

ITALIA 11,20

Scarlino 4,17

La tabella sopra indica che se calcoliamo l'indice di vecchiaia solo sulla popolazione autoctona otteniamo un risultato che porta ad avere in Italia per ogni 100 giovani italiani 151,75 anziani italiani , mentre all'apice nel comune di Montieri ogni 100 giovani ci sono 590,63 anziani.

Il valore invece dell'indice calcolato solo sugli stranieri "contiene" il dato della popolazione autoctona. Ogni 100 giovani stranieri vi sono 4,17 anziani stranieri nel comune di Scarlino, mentre ogni 100 giovani stranieri vi sono 50,83 anziani nel comune di Massa Marittima.

300,77 287,54

275,85

234,86 227,81 213,86 212,34 203,28 197,78

182,89

145,87 137,51

0,00

50,00

100,00

150,00

200,00

250,00

300,00

350,00