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Nuova serie Anno VII - Numero 4 - ottobre/dicembre 2012 L’altro modo di fare politica Poste italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% /Roma/Aut. N. 140/2009 L’altro modo di fare politica 2012

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Nuova serie A

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umero 4 - ottobre/dicem

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Farefuturo è una fondazione di cultura politica, studi e analisi sociali che si pone l’obiet-tivo di promuovere la cultura delle libertà e dei valori dell’Occidente e far emergereuna nuova classe dirigente adeguata a governare le sfide della modernità e della glo-balizzazione. Essa intende accrescere la consapevolezza del patrimonio comune, dicultura, arte, storia e ambiente, con una visione dinamica dell’identità nazionale, dellosviluppo sostenibile e dei nuovi diritti civili, sociali e ambientali e, in tal senso, svilupparela cultura della responsabilità e del merito a ogni livello.Farefuturo si propone di fornire strumenti e analisi culturali alle forze del centrodestraitaliano in una logica bipolare al fine di rafforzare la democrazia dell’alternanza, nelquadro di una visione europea, mediterranea e occidentale. Essa intende operare insinergia con le altre analoghe fondazioni internazionali, per rafforzare la comune idead’Europa, contribuire al suo processo di integrazione, affermare una nuova e vitalevisione dell’Occidente.La fondazione opera a Roma, Palazzo Serlupi Crescenzi, via del Seminario 113. Èun’or-ganizzazione aperta al contributo di tutti e si avvale dell’opera tecnico-scientificae del-l’esperienza sociale e professionale del Comitato promotore e del Comitato scientifico.Il Comitato dei benemeriti e l’Albo dei sostenitori sono composti da coloro che ne fi-nanziano l’attività con donazioni private.

Presidente

Adolfo URSO urso@ farefuturofondazione.it

Presidente onorario

Gianfranco FINI fini@ futurofondazione.it

Segretario amministrativo

Rosario CANCILA [email protected]

Consiglio dei revisoriGianluca BRANCADORO, Giovanni LANZILLOTTA

Consiglio di fondazioneRosario CANCILA, Emilio CREMONA, Federico EICHBERG, Ferruccio FERRANTI, Gianfranco FINI, Giancarlo

LANNA, Emiliano MASSIMINI, Giancarlo ONGIS, Roberto PASCA DI MAGLIANO, Pietro PICCINETTI, Gianmaria

SPARMA, Pierluigi SCIBETTA, Adolfo URSO

Segreteria organizzativa fondazione FarefuturoVia del Seminario 113, 00186 Roma - tel. 06 40044130 - fax 06 40044132

[email protected]

Poste italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70

% /R

oma/A

ut. N. 140

/2009

Trimestrale della Fondazione Farefuturo Nuova serie anno VII - n. 4 - ottobre/dicembre - Euro 12

Direttore Adolfo Urso

www.farefuturofondazione.i t

L’altro mododi fare politica

2012

Direttore Adolfo Urso [email protected]

Direttore responsabile Pietro [email protected]

In redazioneDomenico [email protected]

Collaboratori:Roberto Alfatti Appetiti, Giovanni Basini,Stefano Basilico, Rodolfo Bastianelli, Si-mona Bottoni, Luciano Capone, RosalindaCappello, Pasquale Giordano, Silvia Grassi,Matteo Laruffa, Giuseppe Mancini, MatteoMannello, Cecilia Moretti, Alessandro Mu-lieri, Giuseppe Pennisi, Paolo Quercia, An-tonio Rapisarda, Giampiero Ricci, AdrianoScianca, Francesca Siciliano, Angelica Stra-mazzi, Bruno Tiozzo, Michele Trabucco, Ca-terina Zanirato.

Direzione e redazioneVia del Seminario, 113 - 00186 RomaTel. 06/40044130 - Fax 06/40044132 E-mail: [email protected]

Segreteria di [email protected]

Grafica ed impaginazioneGiuseppe Proia

Editrice Charta s.r.l.Abbonamento annuale € 60, sostenitore da €200Versamento su c.c. bancario , Iban IT88X0300205066000400800776intestato a Editrice Charta s.r.l. -C.c. postale n. 73270258Registrazione Tribunale di Roma N. 419/06

Amministratore unicoSilvia Rossi

TipografiaTipografica-Artigiana s.r.l. - Roma

Ufficio abbonamentiDomenico Sacco

www.farefuturofondazione.i t

www.chartaminuta.it

L’Italia è al fronte: la salveremo solo con le idee - 1ADOLFO URSO - EDITORIALE

La vitalità di Magna Carta nel cammino delle idee - 8GAETANO QUAGLIARIELLO

Farefuturo: dobbiamo tornare a giocare un ruolo importante - 18LUIGI DI GREGORIO

L’European Ideas Network per affrontare la sfida europea - 28GUILLERMO MARTINEZ CASAÑ

PensAR e Farefuturo, questione di obiettivi comuni - 34DUILIO FERLAT

Symbola, una visione integrale della qualità - 38FABIO RENZI

Dove gli interessi particolaristici diventano collettivi - 44ANDREA URSO

FareitaliaMag, uno strumento agile di analisi e confronto - 52DOMENICO NASO

Non c’è (Fare)futuro senza giovani - 60GIOVANNI BASINI

Mezzogiorno Europa, per un Sud competitivo e moderno - 70UMBERTO RANIERI

Investire in capitale umano: subito! - 76ROBERTO PASCA DI MAGLIANO

Sedici anni sulla via del XXI secolo - 110FEDERICO EICHBERG

Per non mandar perduto un percorso lungo vent’anni - 118GENNARO MALGIERI

Un pezzo della nostra storia - 124PAOLO QUERCIA

Le nostre partnership in Italia, in Europa, nel mondo - 138

SOMMARIONUOVA SERIE ANNO VII - NUMERO 4 - OTTOBRE/DICEMBRE 2012

Astrid, perché l’Italia ha bisogno di think tank liberi e moderni - 142FRANCO BASSANINI

Attraverso gli anni, una casa per rilanciare i moderati - 150SERGIO MARCHI

Charta minuta, una palestra di dialogo - 156PIETRO URSO

L’eterna promessa di un’economia verde - 166ENRICO CANCILA

Farefuturo in onda - 174

La fondazione Free, che ha messo in Rete i think tank di centrodestra - 182RODOLFO RIDOLFI

CRONOLOGIA

Le attività di Farefuturo 2007-2012 Eventi, convegni, seminari - 5Pubblicazioni - 78Formazione - 91

Le attività dell’Osservatorio Parlamentare 1996-2006 Eventi, convegni, seminari - 109Pubblicazioni - 183Formazione - 190

Charta minuta I numeri di Charta minuta - 201

L’altro mododi fare politica

LE ATTIVITA’

Formazione e ricercaFarefuturo crede nei giovani e organizza corsie scuole di formazione per contribuire a farcrescere una nuova classe dirigente; elaboraricerche, rapporti annuali e working paper suitemi cruciali di politica sociale e internazio-nale, di economia, ambiente, scienza e tec-nologia.

Seminari e convegniLa fondazione organizza seminari, confe-renze e forum di discussione sulle grandisfide del futuro - dall’innovazione tecnolo-gica allo sviluppo sostenibile, alle nuove go-vernance economiche - con l’obiettivo didelineare una chiara visione della Nazionenell’epoca della globalizzazione.

EditoriaFarefuturo edita la rivista a struttura mono-grafica Charta minuta, strumento di appro-fondimento, proposta politica e provocazioneculturale. Pubblica anche le collane editorialiSaggi e ricerche e Interventi, in collaborazionecon Marsilio Editori, e Quaderni, in collabo-razione con Rubbettino.

WebLa Fondazione ha un proprio sito (www.fa-refuturofondazione.it), sul quale pubblicaappuntamenti, notizie, documenti, paper dianalisi e teoria. Collabora inoltre con il ma-gazine online dell’associazione Fareitalia(www.fareitaliamag.it), guida ragionata ecommentata al panorama delle principali no-tizie di politica nazionale ed estera, attualitàe cultura.

La fondazione intende contribuire a co-

struire l’Italia di domani, promuovere gli

ideali della libertà e far emergere una nuova

classe dirigente adeguata a governare le sfide

della modernità e della globalizzazione. Sua

mission è sviluppare la cultura della responsa-bilità, della legalità e del merito a ogni livello e

accrescere la consapevolezza di un patrimonio

comune fatto di arte, storia, letteratura e bellezza.

Farefuturo è una sfida per costruire una cittadi-

nanza del Ventunesimo secolo in cui l’appartenenza

alla Nazione sia un atto volontario di amore verso il

Paese nel quale si è nati o che si è scelto per patria; per

affermare una laicità positiva, combattendo il nichilismo

del relativismo culturale e morale. È una scommessa per pro-

muovere una cultura dei diritti umani e della dignità della per-

sona, come simbolo e obiettivo delle relazioni internazionali.

PARTNERSHIPFarefuturo aderisce all’European Ideas Net-work e opera in sinergia con fondazioni, sia na-zionali che internazionali, che fanno riferimentoa un analogo orizzonte valoriale, cercando di in-dividuare soluzioni condivise ai principali pro-blemi dell’agenda politica italiana, europea emondiale.

In ItaliaSul piano nazionale la Fondazione collabora conaltri istituti di cultura politica, condividendo pro-getti per realizzare le grandi riforme e moderniz-zare il Paese. Tra questi: Magna Carta, Glocus,Liberal, Freefoundation, Symbola, FondazioneCraxi, La Versiliana, Città Nuove e ItalianiEuro-pei, fondazione con cui organizza ogni anno l’ap-puntamento dei “Dialoghi asolani”, un workshopdedicato ai grandi temi della politica nazionale edella società. Sul piano universitario, Farefuturoha stretto un accordo di collaborazione con la fa-coltà di Scienze politiche dell’Università statale“La Sapienza”.

In EuropaFarefuturo aderisce al Ppe e collabora, a livelloeuropeo, con altre fondazioni che si ricono-scono nella cultura popolare. Tra le altre, la te-desca Konrad Adenauer - con la quale haorganizzato una serie di workshop da cui hapreso vita una collana di pubblicazioni -, laspagnola FAES - il cui presidente, José MariaAznar, ha partecipato anche all’atto fondativodi Farefuturo -, la fondazione rumena Demo-cratico-Cristiana e l’azera Association for CivilSociety Development in Azerbaigian .

Nel mondoFarefuturo ha un programma di intensa atti-vità con la Fondazione argentina PensAR ecollabora con le omologhe fondazioni conser-vatrici statunitensi.

Direttore Adolfo Urso [email protected]

Direttore responsabile Pietro [email protected]

In redazioneDomenico [email protected]

Collaboratori:Roberto Alfatti Appetiti, Giovanni Basini,Stefano Basilico, Rodolfo Bastianelli, Si-mona Bottoni, Luciano Capone, RosalindaCappello, Pasquale Giordano, Silvia Grassi,Matteo Laruffa, Giuseppe Mancini, MatteoMannello, Cecilia Moretti, Alessandro Mu-lieri, Giuseppe Pennisi, Paolo Quercia, An-tonio Rapisarda, Giampiero Ricci, AdrianoScianca, Francesca Siciliano, Angelica Stra-mazzi, Bruno Tiozzo, Michele Trabucco, Ca-terina Zanirato.

Direzione e redazioneVia del Seminario, 113 - 00186 RomaTel. 06/40044130 - Fax 06/40044132 E-mail: [email protected]

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Amministratore unicoSilvia Rossi

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L’Italia è al fronte: la salveremo solo con le idee - 1ADOLFO URSO - EDITORIALE

La vitalità di Magna Carta nel cammino delle idee - 8GAETANO QUAGLIARIELLO

Farefuturo: dobbiamo tornare a giocare un ruolo importante - 18LUIGI DI GREGORIO

L’European Ideas Network per affrontare la sfida europea - 28GUILLERMO MARTINEZ CASAÑ

PensAR e Farefuturo, questione di obiettivi comuni - 34DUILIO FERLAT

Symbola, una visione integrale della qualità - 38FABIO RENZI

Dove gli interessi particolaristici diventano collettivi - 44ANDREA URSO

FareitaliaMag, uno strumento agile di analisi e confronto - 52DOMENICO NASO

Non c’è (Fare)futuro senza giovani - 60GIOVANNI BASINI

Mezzogiorno Europa, per un Sud competitivo e moderno - 70UMBERTO RANIERI

Investire in capitale umano: subito! - 76ROBERTO PASCA DI MAGLIANO

Sedici anni sulla via del XXI secolo - 110FEDERICO EICHBERG

Per non mandar perduto un percorso lungo vent’anni - 118GENNARO MALGIERI

Un pezzo della nostra storia - 124PAOLO QUERCIA

Le nostre partnership in Italia, in Europa, nel mondo - 138

SOMMARIONUOVA SERIE ANNO VII - NUMERO 4 - OTTOBRE/DICEMBRE 2012

Astrid, perché l’Italia ha bisogno di think tank liberi e moderni - 142FRANCO BASSANINI

Attraverso gli anni, una casa per rilanciare i moderati - 150SERGIO MARCHI

Charta minuta, una palestra di dialogo - 156PIETRO URSO

L’eterna promessa di un’economia verde - 166ENRICO CANCILA

Farefuturo in onda - 174

La fondazione Free, che ha messo in Rete i think tank di centrodestra - 182RODOLFO RIDOLFI

CRONOLOGIA

Le attività di Farefuturo 2007-2012 Eventi, convegni, seminari - 5Pubblicazioni - 78Formazione - 91

Le attività dell’Osservatorio Parlamentare 1996-2006 Eventi, convegni, seminari - 109Pubblicazioni - 183Formazione - 190

Charta minuta I numeri di Charta minuta - 201

L’altro mododi fare politica

LE ATTIVITA’

Formazione e ricercaFarefuturo crede nei giovani e organizza corsie scuole di formazione per contribuire a farcrescere una nuova classe dirigente; elaboraricerche, rapporti annuali e working paper suitemi cruciali di politica sociale e internazio-nale, di economia, ambiente, scienza e tec-nologia.

Seminari e convegniLa fondazione organizza seminari, confe-renze e forum di discussione sulle grandisfide del futuro - dall’innovazione tecnolo-gica allo sviluppo sostenibile, alle nuove go-vernance economiche - con l’obiettivo didelineare una chiara visione della Nazionenell’epoca della globalizzazione.

EditoriaFarefuturo edita la rivista a struttura mono-grafica Charta minuta, strumento di appro-fondimento, proposta politica e provocazioneculturale. Pubblica anche le collane editorialiSaggi e ricerche e Interventi, in collaborazionecon Marsilio Editori, e Quaderni, in collabo-razione con Rubbettino.

WebLa Fondazione ha un proprio sito (www.fa-refuturofondazione.it), sul quale pubblicaappuntamenti, notizie, documenti, paper dianalisi e teoria. Collabora inoltre con il ma-gazine online dell’associazione Fareitalia(www.fareitaliamag.it), guida ragionata ecommentata al panorama delle principali no-tizie di politica nazionale ed estera, attualitàe cultura.

La fondazione intende contribuire a co-

struire l’Italia di domani, promuovere gli

ideali della libertà e far emergere una nuova

classe dirigente adeguata a governare le sfide

della modernità e della globalizzazione. Sua

mission è sviluppare la cultura della responsa-bilità, della legalità e del merito a ogni livello e

accrescere la consapevolezza di un patrimonio

comune fatto di arte, storia, letteratura e bellezza.

Farefuturo è una sfida per costruire una cittadi-

nanza del Ventunesimo secolo in cui l’appartenenza

alla Nazione sia un atto volontario di amore verso il

Paese nel quale si è nati o che si è scelto per patria; per

affermare una laicità positiva, combattendo il nichilismo

del relativismo culturale e morale. È una scommessa per pro-

muovere una cultura dei diritti umani e della dignità della per-

sona, come simbolo e obiettivo delle relazioni internazionali.

PARTNERSHIPFarefuturo aderisce all’European Ideas Net-work e opera in sinergia con fondazioni, sia na-zionali che internazionali, che fanno riferimentoa un analogo orizzonte valoriale, cercando di in-dividuare soluzioni condivise ai principali pro-blemi dell’agenda politica italiana, europea emondiale.

In ItaliaSul piano nazionale la Fondazione collabora conaltri istituti di cultura politica, condividendo pro-getti per realizzare le grandi riforme e moderniz-zare il Paese. Tra questi: Magna Carta, Glocus,Liberal, Freefoundation, Symbola, FondazioneCraxi, La Versiliana, Città Nuove e ItalianiEuro-pei, fondazione con cui organizza ogni anno l’ap-puntamento dei “Dialoghi asolani”, un workshopdedicato ai grandi temi della politica nazionale edella società. Sul piano universitario, Farefuturoha stretto un accordo di collaborazione con la fa-coltà di Scienze politiche dell’Università statale“La Sapienza”.

In EuropaFarefuturo aderisce al Ppe e collabora, a livelloeuropeo, con altre fondazioni che si ricono-scono nella cultura popolare. Tra le altre, la te-desca Konrad Adenauer - con la quale haorganizzato una serie di workshop da cui hapreso vita una collana di pubblicazioni -, laspagnola FAES - il cui presidente, José MariaAznar, ha partecipato anche all’atto fondativodi Farefuturo -, la fondazione rumena Demo-cratico-Cristiana e l’azera Association for CivilSociety Development in Azerbaigian .

Nel mondoFarefuturo ha un programma di intensa atti-vità con la Fondazione argentina PensAR ecollabora con le omologhe fondazioni conser-vatrici statunitensi.

L’Italia è al fronte: la salveremo solo con le ideedi Adolfo Urso*

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In questo volume non c’è solo un pezzo di storia del nostro Paese, ma un modo

di intendere la politica che è ben diverso da quello che emerge dalla cronaca

degli ultimi mesi. La politica fatta di idee e di progetti, aperta al mondo e

all’innovazione, che si confronta sui programmi e costruisce le classi dirigenti,

nell’obiettivo di perseguire il bene comune e comunque innanzitutto l’interesse

generale. La politica che aveva fatto sognare e sperare in una nuova Italia,

nel cambiamento e nel rinnovamento; la politica delle riforme che si è arenata

nel pantano della conservazione, dei veti e degli interessi, ma che va assolu-

tamente perseguita, oggi più che mai, in questa ultima fase di legislatura e

tanto più nella prossima, chiunque vinca le elezioni.

Non si tratta di meri ricordi, per quanto belli essi siano, né di un’antologia

sull’impegno di una generazione politica, ma di un modo di essere che contrad-

distingue sempre chi agisce per cambiare e non per arraffare, sulla base di studi

e di analisi, libri, riviste, meeting, seminari e corsi. Quella che con una parola

dal sapore antico si definisce semplicemente “cultura politica”.

Oltre tre lustri di iniziative per realizzare una destra moderna, liberale, europea,

aperta e tollerante, soprattutto riformista e innovativa, che potesse contribuire

all’evoluzione politica del Paese e a incidere nel processo di modernizzazione.

Una destra fatta di valori e di programmi che non si sentisse mai figlia di un

dio minore, consapevole che occorre sempre confrontarsi con il presente ma sulla

base di una prospettiva, di una visione e quindi di un progetto.

Una destra che sapesse esprimere una classe dirigente capace di realizzare un

modello di governo diverso e migliore di quello della Prima Repubblica. Non

è ancora tempo di bilanci, sarebbero forse oggi troppo magri; è nuovamente

tempo di costruire, come e più di quando cominciammo il cammino che poi portò

alla destra di governo.

La sede di questo laboratorio, oggi fondazione Farefuturo, è in una dimora

storica a poche decine di metri da quella via del Pantheon in cui sorse, alla

fine del ’92, il Comitato promotore di Alleanza Nazionale. Sono passati

vent’anni da allora e si apre un’altra stagione politica che ha bisogno di al-

trettanta visione e di una nuova classe dirigente.

L’altro modo di fare politica

2

Ci sono le energie per farlo, ci sono i giovani, le donne e gli uomini per realiz-

zarlo? È questa la vera scommessa in questi mesi, non tanto per la destra ita-

liana ma per l’Italia in quanto tale. La crisi finanziaria non è solo

monetaria, non riguarda l’Euro o la Bce: è la crisi di un modello sociale e po-

litico europeo a fronte di una globalizzazione che necessita di altre istituzioni

e di tempi e metodi decisionali diversi. L’Italia è al fronte, sulla linea del

Piave, non può cedere perché cadrebbe l’Europa, deve trovare in sé le risorse

per agire, come sempre nei momenti più difficili. Ci vuole un grande sforzo di

idee, non bastano i numeri.

* Presidente della fondazione Farefuturo

L’altro modo di fare politica

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2007

2007-2012

2007

n Roma, 15 maggio 2007Presentazione di FarefuturoGianfranco Fini celebra la nascita di Farefuturo con José Marìa Az-nar. Si dà così ufficialmente il via alle attività del think tank di cen-trodestra diretto da Adolfo Urso, nato con l’obiettivo di «risvegliarela cultura e i valori di destra».Intervistati dall’editorialista de Il Sole 24 ore Stefano Folli, Fini eAznar danno vita a un dibattito sui temi della politica internaziona-le, confrontandosi sul ruolo dell’Europa e sulla necessità di recupe-rarne la tradizione morale, storica e culturale, avviando unaimprocrastinabile trasformazione economico-sociale. Al centro degliinterventi, tutti improntati a delineare la visione di un’Europa idea-le, anche la minaccia del terrorismo, l’immigrazione, la situazionenel Medio Oriente, l’importanza della battaglia delle idee e il biso-gno di una svolta culturale.

n Roma, 4 giugno 2007Giornata di studi sulle politiche internazionali“La lezione di Francia. Sarkozy, l’Italia e l’Europa”La fondazione Farefuturo organizza una giornata di studi per inau-gurare l’Osservatorio sulle politiche internazionali che monitoral’evoluzione della destra in Occidente e le proposte e i leader chedelineano i nuovi scenari. Sarkozy ha dato il via a una nuova era?Ha rifondato la destra e la politica francese e ha promesso di rifor-mare la Francia e l’Europa. Quali conseguenze e quali prospettiveper il centrodestra in Italia?Si confrontano politici, intellettuali, giornalisti, conclusioni delpresidente Gianfranco Fini.

n Roma, 3 luglio 2007Giornata di studi sulle politiche internazionali“Dopo Blair. Cameron e la sfida dei nuovi Conservatori”Dopo l’incontro dedicato al caso francese, Farefuturo organizzaun’analoga iniziativa seminariale sul caso inglese. L’incontro, daltitolo “Dopo Blair. Cameron e la sfida dei nuovi Conservatori”prende spunto dall’uscita di scena di Tony Blair il 27 giugno scor-

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2007L’altro modo di fare politica 2007

so con il passaggio di consegne a Gordon Brown. Il seminario siprefigge di approfondire le proposte di David Cameron, la leader-ship e il nuovo programma dei Conservatori inglesi. I lavori sonoarticolati in due sessioni e prevedono la partecipazione di espo-nenti del mondo della politica, dell’informazione nazionale e in-ternazionale e della cultura. Conclusioni del presidenteGianfranco Fini.

n Roma, 8 Ottobre 2007Giornata di studi sulle politiche internazionali “La nuova welfare community. Fredrik Reinfeldt e il modellodi centrodestra scandinavo”A un anno dalla nascita del nuovo governo svedese, la fondazioneFarefuturo organizza il terzo seminario dell’Osservatorio permanen-te sulle politiche e gli stili comunicativi del centrodestra nel mon-do. Il titolo dell’incontro è La nuova welfare community. FredrikReinfeldt e il modello di centrodestra scandinavo. Vi si confrontanopolitici, intellettuali e giornalisti, conclusioni del presidente Gian-franco Fini.

n Roma, 15 Ottobre 2007Workshop sulla politica internazionale “Scenari di evoluzione dell’alleanza occidentale: l’ipotesi diGrande Alleanza e l’interesse italiano”L’America resta una superpotenza, ma è ormai troppo piccola persostenere da sola sia il mercato sia la sicurezza globali. Questo è iltema del workshop promosso dalla Fondazione Farefuturo dal titolo“Scenari di evoluzione dell’alleanza occidentale: l’ipotesi di GrandeAlleanza e l’interesse italiano”. L’incontro prende spunto dal librodi Carlo Pelanda “La grande alleanza. L’integrazione globale delledemocrazie”.

n Roma, 17 ottobre 2007Presentazione del fascicolo di Charta minuta“E se i verdi andassero a destra?”In occasione della presentazione del nuovo numero di Charta mi-nuta, il mensile di Farefuturo, si tiene il convegno dal titolo “Ese i verdi andassero a destra?”. Partecipano: Benedetto Della Ve-dova, Altero Matteoli, Ermete Realacci, Carlo Ripa di Meana eAdolfo Urso.

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L’altro modo di fare politica

n Roma, 22 Ottobre 2007Inugurazione I Corso di formazioneCerimonia di inaugurazione del primo Corso di formazione in “Tec-nica legislativa e comunicazione politica” promosso dalla fondazio-ne Farefuturo. Il corso si svolge a Roma presso la sede dellafondazione da ottobre 2007 a marzo 2008, con cadenza bisettima-nale e per una durata complessiva di 84 ore.

n Roma, 20 novembre 2007Presentazione del progetto“Fare Italia nel mondo”Il presidente di Farefuturo Gianfranco Fini, il segretario generaleAdolfo Urso e il Comitato scientifico a supporto della Fondazionepresentano il progetto in preparazione “Fare Italia nel mondo”:un’analisi del ruolo e dell’operato dell’Italia in ambito internaziona-le, attraverso l’identificazione dei principali interessi nazionali.

n Roma, 27 novembre 2007Presentazione del progetto “Donne nel Mediterraneo”La fondazione presenta un progetto di studio sul ruolo della donnacome “agente di integrazione” all’interno del contesto migratorio,in relazione al proprio nucleo familiare e alla comunità di apparte-nenza. Un’iniziativa che vede il Mediterraneo come luogo di con-fronto e di sviluppo per un modello di convivenza positivo perl’Europa e la donna come fulcro e punto di partenza sia del proces-so integrativo sia di quello identitario. Un progetto di ricerca chenasce con l’obiettivo di fornire alla classe dirigente del Paese glistrumenti per capire come realizzare una vera, concreta ed efficacepolitica di integrazione e sviluppo, quindi, nel migliore dei modi,un’azione politica efficace nel campo dell’educazione, della fami-glia, del lavoro. Intervengono Gianfranco Fini, Adolfo Urso eFranco Frattini.

n Roma, 4 dicembre 2007Workshop sulla politica e l’immagine che dà di sé “Le sfide dell’antipolitica: le radici della crisi della democrazia italiana”Che cosa si intende per antipolitica? Si svolge in fondazione unworkshop a porte chiuse per interrogarsi su questo. Politologi, ana-

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20072007

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L’altro modo di fare politica

di Gaetano Quagliariello *

La fondazione Magna Carta, tra i primi think tank italiani di area liberal con-servatrice, nacque nel 2003 all’esito di una riflessione sulla crisi dell'Occi-dente suscitata dall'abbattimento delle Torri Gemelle. All’epoca esistevanopochissimi “pensatoi” culturali di area. Le prime fondazioni politicamenteorientate erano nate in Italia dopo il crollo della prima Repubblica e la crisidei partiti-cattedrale di stampo novecentesco che l'avevano caratterizzata.Ma la diffusione (e il consolidamento) di centri di elaborazione politica-cultu-rale si è avuta nel nostro Paese soprattutto dall'inizio del decennio scorso aseguito dell’attacco al cuore del mondo occidentale inferto dal terrorismo in-ternazionale e della consapevolezza di come quell’attacco imponesse all’Oc-cidente di interrogarsi su se stesso.Dieci anni dopo, il dilagare di un'altra crisi e il crollo di altre torri, impongonouna riflessione ulteriore. Oggi come allora, alle spalle dei giganteschi epifeno-meni - nel 2001 il più grave attentato terroristico nella storia dell'umanità, aigiorni nostri lo scollamento tra economia reale ed economia virtuale che haterremotato i mercati e portato gli Stati nazionali sull'orlo del fallimento - undato si evidenzia in tutta la sua drammaticità: lo smarrimento delle radici edei paradigmi di riferimento. Anche sul terreno politico. I mutamenti inter-corsi con una rapidità non prevedibile, il terremoto economico-finanziario, ilvenir meno delle paratie ideologiche e di strumenti consolidati di formazionedel consenso, come il ricorso alla spesa pubblica, hanno infatti messo in crisii canoni e gli stilemi della politica tradizionale. Da questa debolezza è deriva-to un affanno generale dei partiti, evidenziato dalla sfida lanciata loro dai car-telli della cosiddetta antipolitica.La risposta a questa sfida non può essere una reazione di terrore né unasprezzante sottovalutazione. La risposta alla crisi da parte della politica deveconsistere da un lato nella capacità dei partiti di valorizzare gli elementi fon-danti della propria storia declinandoli in forma attuale; dall'altro in un raffor-zamento dei contenuti. Su questo secondo fronte le fondazioni culturali de-vono continuare a dare un importante contributo sia nella formulazione diproposte, sia nella definizione di quel perimetro ideale che, muovendo dallariscoperta di una tradizione, possa fornire risposte alle questioni inedite delnostro tempo. La crisi che stiamo vivendo è innanzi tutto una crisi ideale e diidentità; la politica deve ripartire dalla riscoperta di una tradizione e dal co-raggio delle nuove idee. Non a caso accostando il termine italiano di fondazione, che richiama la soli-

La vitalità di Magna Carta nel cammino delle idee

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dità delle fondamenta e la dimensione dell'origine all'espressione anglosas-sone "think tank" (serbatoio di pensiero), il risultato è il binomio della tradi-zione e delle idee. Oggi più che mai le fondazioni culturali devono fungere da"agenti contaminatori" della politica, fornendo a una comunità che si ricono-sce in una determinata area di pensiero occasioni di incontro e di confronto,dando il proprio contributo all'elaborazione di progetti e alla preservazione diun patrimonio ideale che l'avanzare del relativismo e del nichilismo rischia dierodere. Perché per uscire dalla crisi non basta la tecnica, non bastano le so-luzioni economicistiche o contabili se queste non sono ancorate a una visionepiù ampia, se non si nutrono della sedimentazione delle esperienze e non sal-vaguardano i progressi del passato (ivi compresi quelli maturati a livello delsenso comune).Magna Carta si è sempre mossa in questa direzione, nonostante i continuimutamenti di scenario. Da almeno un decennio gli spazi del confronto e gliambiti del dibattito pubblico sono completamente mutati, così come anche iparadigmi interpretativi dei fenomeni politici e sociali. Ma i punti di riferimen-to sono rimasti gli stessi: la centralità della persona, che va tutelata control’avvento di un nuovo determinismo e posta a fondamento delle politiche so-ciali, educative, della giustizia; la difesa della famiglia così come intesa dallanostra Carta costituzionale; la preservazione di una identità culturale; la ca-pacità di praticare accoglienza e integrazione senza creare nuovi deboli néabdicare alla difesa della tradizione; l’emancipazione del liberalismo dallatentazione minoritaria e la sua contaminazione con le esigenze altrettantoimportanti dettate dalla solidarietà sociale; l’elaborazione di un percorso diriforme istituzionali che aggiorni l‘architettura del nostro Stato, rendendolaall’altezza delle sfide del nostro tempo e coerente con le esigenze di una de-mocrazia davvero decidente.Su queste direttrici Magna Carta ha sempre ope-rato con determinazione, incontrando sul proprio cammino fondazioni e as-sociazioni che testimoniano la vitalità culturale di un centrodestra che ha unacarta d'identità e un patrimonio genetico di tutto rispetto da far valere inquesto snodo cruciale della storia del nostro Paese.

* Fondatore e presidente onorario della fondazione Magna Carta

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listi sociali, storici, giornalisti e rappresentanti del mondo politico-associativo analizzano e si confrontano sul tema, anche dal punto divista linguistico-concettuale.

n Roma, 10-11 dicembre 2007Convegno internazionale“Lottare per la democrazia nel mondo islamico”Le fondazioni Magna Carta, Farefuturo, Craxi, Appuntamento aGerusalemme e Adelson accolgono a Roma studenti, politici e in-tellettuali per il convegno internazionale “Lottare per la democrazianel mondo islamico”. Partecipano persone perseguitate nei loroPaesi e in prima linea nella battaglia per i diritti umani, per la li-bertà e per la democrazia, protagonisti dell’impegno dell’afferma-zione della libertà che raccontato le loro storie. I lavori vengonoinaugurati dal più autorevole storico del Medio Oriente, il professorBernard Lewis, che interviene con una lectio dal titolo: “L’Islam ècompatibile con la Democrazia?”. Segue un dibattito diretto da Na-tan Sharansky sull’aggressione jihadista che la democrazia sta su-bendo nel mondo islamico. La giornata si conclude con una tavolarotonda coordinata da Fiamma Nirenstein, con gli interventi di Jo-sé Marìa Aznar, Fabrizio Cicchitto, Gianfranco Fini, Umberto Ra-nieri e Lord David Trimble. Chiude i lavori Sharansky.

n Roma, 18 dicembre 2007Presentazione del libro“Outlet Italia, viaggio nel Paese in svendita”A Farefuturo si presenta l’ultimo libro dell’inviato speciale de Il Co-riere della Sera Aldo Cazzullo, “Outlet Italia, viaggio nel Paese insvendita” (ed. Mondadori). Il volume denuncia il mercato dei benipiù preziosi: la giustizia, l’amore, il tempo, gli embrioni, la fede, lacultura, gli uomini - trattati come cose - proprio mentre cani e Suvdiventano più importanti delle persone. Partecipano al dibattito dipresentazione, oltre all’autore, Alessandro Campi e Fabrizio Ronco-ne. Coordina Angelo Mellone.

n Roma, 20 dicembre 2007Convegno sulle politiche ambientali“Energia e nucleare, il futuro dell’Italia”Gianfranco Fini, Ferdinando Adornato e Pier Ferdinando Casinipartecipano al convegno “Energia e nucleare, il futuro dell’Italia”,

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organizzato dal mensile di Farefuturo, Charta minuta, e dalle rivi-ste Liberal e Formiche. Intervengono all’appuntamento l’ex mini-stro dell’Ambiente Altero Matteoli e Adolfo Urso, segretariogenerale di Farefuturo e promotore-relatore della proposta di leg-ge per un piano energetico nazionale per la riapertura del nuclearecivile in Italia. Vi prendono parte, inoltre, Fulvio Conti, ammini-stratore delegato e direttore generale di Enel spa e gli onorevoliLuigi D’Agrò (Udc) e Angelo Sanza (Fi). Modera Paolo Messa.

n Roma, 21 dicembre 2007Presentazione dei primi risultati delle “Primarie delle idee”Renato Brunetta e Adolfo Urso presentano i primi risultati delle“Primarie delle idee”, il referendum telematico per contribuire aricostruire il programma del centrodestra, promosso dal Portaledelle Libertà dalla nostra fondazione e da Free Foundation, il labo-ratorio di idee di Renato Brunetta. Le Primarie delle idee sono laprima iniziativa del Portale: partendo dal programma elettoraledel 2006, sono stati formulati 10 punti sui quali è stato chiesto diesprimere il proprio parere e avanzare proposte a tutti coloro chevolessero contribuire a scrivere il nuovo programma di governo delcentrodestra. Il Portale ha quindi avviato un forum di discussionee approfondimento su temi ricavati dalle segnalazioni, circa mille,degli internauti: nucleare, liberalizzazioni, Ogm ed equiparazionedell’età di pensionamento per uomini e donne. Il Portale delle Li-bertà, primo e unico nel suo genere, nato il primo settembre 2007,è uno strumento agile e dinamico per mettere in rete tutti i thinktank dell’area di centrodestra. Dalle fondazioni agli istituti di ri-cerca, dalle associazioni ai partiti, dai giornali e dalle riviste aiblog del Popolo delle libertà, raccoglie, al momento, 126 siti sele-zionati di cultura, politica, economia ed informazione giornalisticaitaliani ed internazionali. L’obiettivo è quello di mettere a disposi-zione del popolo della rete l’intera produzione culturale presentenel web dell’area moderata, liberale e riformatrice. Una sorta di bi-blioteca on line che, dal 1° settembre al 30 novembre, ha registra-to 1.424.366 visitatori.

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n Roma, 17 gennaio 2008Convegno di studi sulle politiche ambientali“Una strategia energetica per l’Europa”Si svolge in fondazione il convegno di studi dal titolo “Una strate-gia energetica sostenibile, sicura e competitiva per l’Europa”. ConPierluigi Bersani, Gianfranco Fini e Adolfo Urso.

n Roma, 24 gennaio 2008Worhshop sulla questione giovanile“Dal ’68 alla generazione Tuareg: costruire nel deserto un’Italia più giovane”“Dal ‘68 alla generazione Tuareg: costruire nel deserto un’Italia piùgiovane”, questo è il titolo del workshop organizzato da Farefuturo,che, prendendo spunto dal volume Generazione Tuareg scritto dal di-rettore Giovani Imprenditori di Confindustria Francesco Delzìo edal numero di gennaio di Charta minuta, - “Quel che resta del Ses-santotto”, nasce per per creare un tavolo permanente sulla situazionedei giovani italiani. Protagonista dell’iniziativa è un gruppo compo-sto da qualificati rappresentanti della generazione dei trentenni - in-tellettuali, imprenditori, professionisti, esponenti di associazionigiovanili, opinion leader -, che si riuniscono per dar vita a un dibat-tito di alto livello. Coordinati da Adolfo Urso, partecipano (in ordi-ne alfabetico): Annamaria Bernini, Tula Calcagni, AlessandroCampi, Carlo Capalbo, Daniele Capezzone, Mara Carfagna, ChristianCarrara, Alberto Castelvecchi, Giuliano Cazzola, Mario Ciampi,Giuliano Da Empoli, Stefano Da Empoli, Walter Da Riz, MicheleDe Feudis, Antonio De Napoli, Maurizio Del Tenno, Francesco Del-zìo, Luigi Di Gregorio, Paolo Galimberti, Giuliano Gennaio, Davi-de Giraudo, Alessandro Lanteri, Paolo Lanteri, Sergio Marchi,Angelo Mellone, Giorgia Meloni, Marco Pancini, Vittorio Pesato,Catia Polidori, Mario Profumi, Paolo Quercia, Umberto Ronga, Fi-lippo Rossi, Emanuele Rossini, Florindo Rubbettino, Maura SattaFlores, Beniamino Scarfone, Francesco Sibilla, Marco Tibaldeschi,Diego Zarneri.

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n Roma, 31 gennaio 2008,Presentazione del libro “Obiettivi quasi sbagliati. Storie di vittime degli anni di piombo”Gli anni di piombo visti dalla prospettiva delle vittime. Una provo-cazione, in un’Italia dove spesso le famiglie delle vittime del terro-rismo sono state abbandonate e relegate nell’ombra, senza unrisarcimento, con le sofferenze morali che si sommano anche almancato riconoscimento economico, mentre gli ex terroristi sonostati spesso reintegrati, trovando persino voce nei media.Questo l’argomento del convegno organizzato dall’Osservatorio Par-lamentare per presentare il libro di Roberto Arditti, Obiettivi quasisbagliati. Storie di vittime degli anni di piombo raccontate dalle lo-ro famiglie (Sperling&Kupfer). Sono intervenuti, insieme con l’au-tore, Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo; Sergio Marchi,presidente dell’Osservatorio parlamentare; Bruno Berardi, presiden-te dell’associazione vittime del terrorismo “Domus civitas” e figliodel maresciallo Rosario Berardi assassinato dalle Br nel 1978, e duetestimoni di quella stagione come Silvio Di Francia, assessore allePolitiche culturali del Comune di Roma e Vincenzo Piso, vice pre-sidente del Consiglio comunale di Roma.

n Vicenza e Padova, 11 febbraio 2008Conferenza di presentazione del workshop sul progetto “Fare Italia nel mondo”Adolfo Urso presenta a Vicenza e Padova il workshop sul progetto“Fare Italia nel mondo”, in calendario il 21 febbraio a Vicenza, e lacena con i soci. Partecipano alle conferenze stampa, tra gli altri, iparlamentari di Alleanza Nazionale Filippo Ascierto, Giorgio Contee Maurizio Saia e i consiglieri regionali Piergiorgio Cortelazzo eRaffaele Zanon.

n Vicenza, 21 febbraio 2008Workshop sul progetto “Fare Italia nel mondo”Si svolge a Vicenza il 21 febbraio il primo di tre seminari a portechiuse sul progetto “Fare Italia nel mondo”, un appuntamento perlanciare la prima edizione di un rapporto sulla politica estera e sugliinteressi economici internazionali del nostro Paese che la Fondazio-ne Farefuturo presenterà nel luglio di quest’anno.Lo studio - affidato a un gruppo di ricercatori e analisti supportatodal comitato scientifico della fondazione - mira all’analisi degli

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aspetti della politica estera italiana, dalla competitività dei prodottimade in Italy nel mondo all’apertura di nuovi mercati, dalla sicurez-za globale alle missioni militari nel mondo, dedicando anche nonpoco spazio al ruolo della lingua italiana e delle minoranze dei con-nazionali all’estero. I partner impegnati in questo progetto sonoUnicredit, Finmeccanica, Confindustria Vicenza e Confagricoltura.Il workshop a porte chiuse di Vicenza riunisce un centinaio tra imaggiori rappresentanti del sistema dell’internazionalizzazione (Ice,Sace, Simest e Finest) e noti esponenti del mondo imprenditorialeche operano nei mercati esteri. Dedicato al made in Italy, agli inte-ressi economici italiani nel mondo e alla possibilità di aumentare lacompetitività delle industrie italiane attraverso gli strumenti dellapolitica estera, l’appuntamento si conclude con una cena riservata aisoci della fondazione, alla quale interviene il presidente GianfrancoFini.

n Bologna, 12 febbraio 2008Presentazione di Farefuturo a BolognaGianfranco Fini e Adolfo Urso illustrano i progetti futuri della fon-dazione. Assieme a loro il capogruppo azzurro in Comune EnzoRaisi e l’avvocato socio della fondazione Anna Maria Bernini.

n Bologna, 25 febbraio 2008Cena di Farefuturo a BolognaSono seicento i partecipanti alla cena aperta a soci e nuovi soci orga-nizzata da Farefuturo a Bologna il 25 febbraio. Padroni di casadell’evento, che si svolge a Palazzo Re Enzo, il presidente della Fon-dazione Gianfranco Fini e il segretario generale Adolfo Urso, orga-nizzatori della serata, l’avvocato Anna Maria Bernini el’imprenditore Rosario Cancila. Tra gli intervenuti: Antonio Berlo-ni, Paolo Gerani, Marilena Ferrari, Daniele Furlanetto, Adolfo Guz-zini, Nicoletta Mantovani e Catia Polidori.

n Roma, 25 febbraio 2008Presentazione del libro “Ragazzo. Storia di una vecchiaia”Farefuturo ospita la presentazione del libro del giornalista MassimoFini, “Ragazzo. Storia di una vecchiaia” (ed. Marsilio), del giornalistaMassimo Fini. Un volume - si legge nella recensione della casa editri-ce - attraversato dall’orrore di diventare vecchi. Una sorta di singolare

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autobiografia giocata sul filo del rapporto giovi nez za/vecchiaia e at-traversata dall’orrore di diventare vecchi, sul cui sfondo domina il ve-ro protagonista del libro: il tempo. Un’analisi senza auto-illusioni néauto-inganni sulla vecchiaia, al di là della retorica che porta a censu-rare la parola “vecchio” e a preferire la versione edulcorata di “anzia-no” e insieme un inno alla giovinezza, «quella irripetibile età in cui cichiamavano ragazzi». A discuterne, insieme con l’autore, anche l’at-tore e produttore cinematografico Luca Barbareschi.

n Bari, 28 febbraio 2008Presentazione di Farefuturo in PugliaAdolfo Urso, segretario generale della fondazione, presenta Farefu-turo e le sue iniziative a Bari, giovedì 28 febbraio. All’incontro - chesi svolge nell’ex sala Giunta della Regione - partecipa, tra gli altri,anche il deputato europeo di Alleanza Nazionale Salvatore Tatarella.

n Roma, 4 marzo 2008Tavolo sul programma per RomaSi tiene il 4 marzo a Farefuturo il Tavolo sul programma per Roma,per contribuire alla stesura del programma elettorale di Gianni Ale-manno, in corsa per il Campidoglio per il Popolo della libertà.Circa trenta esperti della fondazione si confrontano con il candidatosindaco sui grandi temi della Capitale, dai trasporti all’edilizia, dal-la sicurezza alle politiche sociali, dai beni culturali al turismo. Pre-senta i lavori il segretario generale Adolfo Urso, introduce SergioMarchi, presidente dell’Osservatorio parlamentare.

n Roma, marzo 2008Tavoli tecnici sul programma elettorale del PdlSi tengono durante il mese di marzo i Tavoli sul programma delPopolo della libertà organizzati dalla fondazione Farefuturo. Dopoaver contribuito alla stesura dei sette punti, presentando i risultatidi un gruppo di lavoro di circa 30 esperti interni, prosegue l’azionedi consulenza specialistica della fondazione, con il duplice obiettivodi approfondire le proposte politiche sui singoli punti del program-ma e di sostenerle con argomenti fondati sul piano tecnico. La reda-zione dei dossier tematici è affidata a giovani professionisti scelti tragli allievi del corso di formazione in “Tecnica legislativa e comuni-cazione politica” di Farefuturo. Di seguito il calendario degli incon-tri tenuti nella sede della Fondazione:

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1. Rilanciare lo sviluppoLunedì 17 marzo, ore 14.002. Sostenere la famigliaMercoledì 12 marzo, ore 16.303. Più sicurezza, più giustiziaMartedì 2 aprile, ore 14.004. I servizi ai cittadini: sanità, scuola, università, ricerca, cultura e am-bienteMercoledì 19 marzo, ore 14.005. Il SudGiovedì 20 marzo, ore 14.006. Il federalismoMercoledì 26 marzo, ore 16.307. Finanza pubblicavenerdì 28 marzo, ore 14.00

n Roma, 26 marzo 2008Workshop sul rilancio culturale“Arte e cultura della libertà”Il 26 marzo nella sede della fondazione Farefuturo si svolge il wor-kshop, organizzato dalla fondazione stessa e dall’Osservatorio Parla-mentare, dal titolo “Arte e cultura della libertà”. È l’occasione per presentare le proposte del Pdl per il rilancio e lapromozione della cultura e dell’arte nel nostro Paese. Presiede il se-gretario generale Adolfo Urso, partecipano Sergio Marchi, presiden-te dell’Osservatorio parlamentare e capolista al Comune di Roma,Fiorella Ceccacci Rubino, vice responsabile nazionale del diparti-mento Spettacolo di Forza Italia, e Luca Barbareschi, candidato delPdl in Sardegna.

n Roma, 20 maggio 2008 I working paper sulle sette missioni del governoAdolfo Urso presenta i documenti di studio elaborati da Farefuturosulla base del programma di governo presentato agli elettori dal Po-polo delle libertà. Intervengono il ministro per l’Attuazione delprogramma, Gianfranco Rotondi, il direttore scientifico, Alessan-dro Campi, e i coordinatori dei sette tavoli di lavoro. I documenti,elaborati da un centinaio di esperti dell’area culturale e scientificadi centrodestra, forniscono idee e approfondimenti per l’elaborazio-ne della prossima agenda di governo.I tavoli sono coordinati da Emilio Cremona, presidente Gestore ser-

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vizi energetici; Paola Maria Zerman, avvocato dello Stato; AnnibaleMarini, ordinario di Diritto Civile, già presidente della Corte Co-stituzionale; Ester Dini, responsabile Politiche pubbliche del Cen-sis; Ferruccio Ferranti, consigliere delegato Sviluppo Sistema FieraSpa; Stelio Mangiameli, ordinario di Diritto costituzionale; Ame-deo Panci, responsabile centro studi Economia Reale.

n Roma, 27 maggio 2008Consegna attestati del primo Corso di formazioneSi tiene nella sede di Farefuturo il “battesimo” dei 50 migliori delprimo Corso di formazione in “Tecnica legislativa e comunicazionepolitica” organizzato dalla fondazione. Obiettivo di Farefuturo ècontribuire a creare la nuova classe dirigente che potrà meglio aiu-tare l’azione di Governo. Alla consegna degli attestati intervengonoil segretario generale della fondazione, Adolfo Urso, e il ministroper le Politiche giovanili, Giorgia Meloni. Per l’occasione si tieneun dibattito dal titolo: “I think tank e la formazione della nuovaclasse dirigente”.

n Roma, 10 giugno 2008Dibattito sul tema “Una politica comune per lo sviluppo del Mediterraneo”Si svolge a Farefuturo l’incontro tra il sottosegretario allo Sviluppoeconomico, Adolfo Urso, e il ministro francese delegato al Com-mercio estero, Anne-Marie Idrac, dedicato al tema “Una politicacomune per lo sviluppo del Mediterraneo”. Intervengono al dibat-tito Giancarlo Lanna, presidente di Simest- Società italiana per leimprese all’estero, e Roberto Pasca di Magliano, professore ordina-rio di Economia politica all‘università “La Sapienza” di Roma.

n Roma, 16 giugno 2008Presentazione di Charta minutacon convegno su “Ruolo e obiettivi del governo ombra”In occasione della presentazione del centesimo numero di Chartaminuta dal titolo Strumenti di governo, si tiene a Farefuturo unconvegno dedicato al ruolo e agli obiettivi del governo ombra. Par-tecipano Walter Veltroni, segretario nazionale del Partito democra-tico, Stefano Folli, editorialista del Sole 24 Ore, Massimo Franco,editorialista del Corriere della Sera, e il sottosegretario allo Sviluppoeconomico, Adolfo Urso.

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di Luigi Di Gregorio *

Questo contributo non sarà sui 16 anni di attività dell’Osservatorio Parla-mentare, Farefuturo e Fareitalia. Non avrei titolo per raccontare una storiacosì lunga, della quale ho fatto parte solo per alcuni anni in maniera diretta econtinua. Parlerò, dunque, della mia attività nella fondazione Farefuturo.Quattro anni di lavoro intenso e coinvolgente del quale ho un bellissimo ri-cordo, ma per il quale nutro anche un forte rimpianto. Ho visto nascere Farefuturo e penso, nel mio piccolo e come tanti altri, diaver contribuito a farla crescere. È stato, a mio avviso, il think tank più im-portante della destra italiana dell’ultimo decennio e forse – per la qualità deilavori prodotti, delle iniziative promosse e delle persone che ne hanno fattoparte – uno dei più importanti di sempre. Farefuturo nacque accompagnata da un grande entusiasmo, da una vogliaautentica di “fare cultura politica”, di incidere nel dibattito culturale e politicoitaliano. E c’è riuscita. Forse anche troppo per un Paese in cui la cultura è vi-sta spesso come ancillare e organica ai partiti. Questo è il lato più amaro del-la vicenda di Farefuturo. La sua capacità di stimolare le discussioni, di lascia-re il segno nel dibattito politico ha generato anche “l’inizio della fine” dellafondazione, almeno relativamente a quelli che considero i suoi anni d’oro. Ela colpa (se esiste) di tutto ciò non è di chi ha preso parte attivamente allafondazione, ci tengo a sottolinearlo. La colpa, piuttosto, è di un Paese e diuna comunità nazionale che non è riuscita ancora a stabilire – né a livello diclasse dirigente, né a livello di popolo – un confine netto tra chi “fa” politica echi la studia, la osserva, la analizza e, in quanto tale, deve essere il più possi-bile libero, autonomo e pervaso da spirito critico. Ricordo come fosse ieri un pranzo col presidente Fini alla Camera dei depu-tati. Era un periodo “caldo” in cui le nostre posizioni contro la Lega Nord,specie in tema di immigrazione e cittadinanza, stavano creando non poche fi-brillazioni interne alla maggioranza di centrodestra. E le creavano, ovviamen-te, perché quello che scrivevamo io, Rossi, Mellone, Campi, Ventura, ecc. ve-niva automaticamente – ed erroneamente – riportato come il pensiero au-tentico di Gianfranco Fini, “re del controcanto”. Ebbene, ricordo che duranteil pranzo chiedemmo, con grande realismo, al presidente Fini se non fosse ilcaso di fermarci o quantomeno di limitarci, visto che i nostri pensieri eranoquotidianamente strumentalizzati a sinistra come a destra. La risposta di Finifu: «Divertitevi: se dovessi non condividere un vostro punto di vista, sarò io aprendere le distanze, ma voi dovete essere liberi di scrivere ciò che pensate».

Farefuturo: dobbiamo tornare a giocare un ruolo importante

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In quel momento ho pensato: “Il leader dei post fascisti è l’editore più liberaleche abbia mai incontrato”. Purtroppo però le cose precipitarono. Questa idea liberale per cui il thinktank dovesse sviluppare idee e ragionamenti indipendentemente dal partitodi riferimento era troppo “moderna” per l’Italia. E le “risse” quotidiane traRossi e Feltri erano diventate simultanee, complementari e rumorose quantoquelle tra Fini e Berlusconi. Gli sviluppi successivi li conosciamo tutti e purtroppo a pagare è stata ancheFarefuturo, il suo webmagazine di indubbio successo e le sue attività cultura-li, che continuano certo, ma che hanno perso la centralità e la visibilità di untempo. Sognavamo una “nuova destra”, popolare ma non populista, riformista eaperta, che affrontasse la realtà con i suoi problemi strutturali e non come unreality in cui tutto è finzione; che fosse pronta a trasformare l’Italia in una fa-se in cui era possibile farlo, senza essere obbligati a farlo, come avviene oggi.Una destra figlia anche della discesa in campo di Berlusconi del ’94, con ideeliberali, meritocratiche, moderne. Quella destra che, purtroppo, non si è maivista. Anzi, diciamo la verità, c’è stata un’involuzione costante da quei primianni della seconda Repubblica, pieni di voglia di cambiare, di dimostrare cheanche l’Italia poteva diventare finalmente un sistema bipolare maturo. Il bi-polarismo è diventato sempre più “muscolare”, rissoso e divisivo, ma anchesempre più plasmato dai tempi e dalle logiche dei mass media che l’hannoreso superficiale, ipocrita e schiacciato sui personalismi e sul presente, privodella capacità di immaginare un futuro, così come di risolvere i problemi ere-ditati dal passato. Non a caso oggi abbiamo un governo tecnico che sta pren-dendo tutte le decisioni politiche – e sottolineo politiche – che non sono sta-te prese nei due decenni di Seconda Repubblica. E non a caso è alle viste unariforma elettorale che rischia di spazzare via del tutto la dinamica bipolare, lalogica dell’alternanza, l’indicazione del premier e tutto ciò che di buono – intermini sistemici – eravamo riusciti a ottenere dopo il 1993. Della serie “sistava meglio quando si stava peggio”… Ma questo discorso ci porterebbe troppo lontano, torniamo a Farefuturo.Personalmente i miei contributi alle attività della fondazione sono stati siaorientati alla ricerca – in particolare con la curatela del volume “(Dis)fare gliitaliani. Dal familismo all’antipolitica, la fotografia di una democrazia disso-ciativa”; con l’analisi del caso dei conservatori britannici nel volume “La de-stra nuova”, curato da Alessandro Campi e Angelo Mellone; con il contributoal position paper della fondazione su immigrazione e cittadinanza, presenta-to ad Asolo durante un workshop congiunto con Italianieuropei – sia all’ana-lisi quotidiana sul magazine on line (Ffwebmagazine), per il quale ho scrittooltre 60 articoli su vari argomenti.

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Il magazine è stato uno strumento formidabile per Farefuturo. Lo strumentoche le aveva fatto fare il salto di qualità necessario per emergere davvero neldibattito politico, culturale e mediatico del Paese. Non solo convegni e rap-porti di ricerca, dunque. Anche opinioni e tesi quotidiane sull’attualità politi-ca. Talvolta erano opinioni forti e provocatorie. Eravamo diventati una sortadi grillo parlante all’interno del Pdl e dell’intera maggioranza. A conti fatti,come detto, quell’evoluzione non ha portato grandi risultati né in termini po-litici – si pensi alla vicenda Fini-Berlusconi e al suo epilogo – né, ahimé, intermini culturali. Fiumi di parole spesi sulle riforme strutturali e istituzionali,su immigrazione e cittadinanza, sulla politica economica. Tutto usato daimass media per alimentare lo scontro politico e “fare notizia” e poi tritato egettato via come se non fosse mai stato pronunciato. È un’analisi triste lamia, che non rinnega nulla di quegli anni, ma che prende coscienza di quantodetto in precedenza: non siamo un Paese maturo al punto tale da distinguereun pensatoio di cultura politica dalle posizioni ufficiali dei partiti, né da averepartiti con una pluralità di idee e di posizioni al suo interno. Chi prova a di-scutere è un eretico per definizione e va annientato. Strana idea di democra-zia. Ma molto italiana, partigiana – nel senso di parziale – partitocratica epartitocentrica. Ho usato quattro parole che derivano tutte da “parte”, inutileaggiungere altro... Farefuturo ha provato a stuzzicare e scardinare alcune delle sedimentazionitutte italiane del Paese del “particulare”, diviso e rissoso; ad andare oltre glisteccati ideologici e post-ideologici (di steccati in questo Paese ce ne sonosempre e per questo ci sono sempre le “parti”), a provare a ragionare e a farragionare sui “fondamentali” che ancora ci mancano come nazione. Il risulta-to, paradossale, è stato che finché è servita ad alimentare ulteriormente gliscontri e le divisioni la fondazione è stata un attore importante nel panoramapolitico-culturale. Quando ha esaurito questa sua funzione perché “lo scon-tro” ha avuto il suo epilogo, la mission della fondazione si è consumata agliocchi degli osservatori. Lo dirò ancora più brutalmente facendo un esempiotra tanti: fin quando proporre la revisione della legge sulla cittadinanza sullabase del testo Granata-Sarubbi è servito a mettere in crisi l’asse Pdl-Lega,quella proposta è sembrata fondamentale e centrale nel dibattito politico egiornalistico del Paese. Una volta che è nata Fli e che la rottura col Pdl si èconsumata, di quella proposta – come di decine di altre – si sono perse letracce. E dunque, un Paese con un disperato bisogno di leggi e di politichepubbliche di buon senso, si è ritrovato a doversi affidare ai tecnici perché ipolitici hanno usato quel buon senso solo strumentalmente, per farsi la guer-ra giorno dopo giorno senza portare a casa nulla, o quasi nulla. Ora però metto un argine alla mia lettura pessimistica e colma di rimpianti.L’epilogo di questi anni di politica urlata, divisiva e improduttiva ha generato

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la sua “sospensione” in quest’ultimo anno, quanto mai salutare visto l’anda-mento che aveva preso il nostro sistema-Paese. Quegli stessi politici che peranni si sono scontrati pubblicamente, oggi approvano trasversalmente quasitutti i provvedimenti – peraltro spesso impopolari – proposti dal governoMonti. È la presa di coscienza tacita di un fallimento. Allora, il mio auspicio èche questa parentesi “tecnica” serva davvero a qualcosa anche per il futuro.Serva a far capire alla nostra classe politica che le nazioni si guidano con lalungimiranza, la strategia, l’ottica di lungo periodo, la verità e la trasparenza.Non basta urlarsi contro e parlarsi addosso per ore nelle trasmissioni di ap-profondimento, né è possibile guidare un Paese solo a colpi di politiche po-polari e “populistiche”. La politica non è solo comunicazione. E lo dico pro-prio mentre ricopro il ruolo di direttore di un Dipartimento di Comunicazio-ne. Più passa questa idea, più la politica si appiattirà su un “eterno presente”che non risolverà alcun problema collettivo. Servirà solo a screditare ulterior-mente partiti e parlamento che oggi, non a caso, vantano una fiducia cheoscilla tra il 3 e il 5%. Se si prenderà coscienza seriamente di tutto ciò, la fon-dazione potrà tornare a giocare un ruolo importante. Tutte le fondazioni po-tranno farlo. Sarebbe un segnale di maturità che gli italiani aspettano da an-ni. Il segnale di un Paese con una classe dirigente ritrovata, in grado di “diri-gere” appunto e non di essere diretta dagli umori degli elettori, di prendersidelle responsabilità e di fare scelte anche impopolari, di accettare le provoca-zioni, i dibattiti, i controcanti senza gridare al “nemico del popolo” o al tradi-tore. Un Paese normale come direbbe D’Alema? Si, un Paese normale…

* Docente universitario, ricercatore di Farefuturo

n Roma, 30 giugno 2008Workshop sul progetto Fare Italia nel mondo“Il ruolo dell’Italia nelle nuove relazioni internazionali”Si svolge a Farefuturo un workshop a porte chiuse per riflettere,prendendo spunto dal progetto promosso dall’associazione fon-dazione Fare Italia nel mondo, sul ruolo dell’Italia nelle nuoverelazioni internazionali. La convinzione alla base della discussio-ne, secondo il documento preparato per il workshop, è che «ilcontributo che l’Italia potrà portare all’Ue e alla Nato sarà tantomaggiore quanto più il nostro paese, al pari degli altri paesi del-la grande famiglia euroatlantica, sarà capace di sviluppare unapropria politica estera nazionale da portare in dote agli alleatieuropei e americani».

n Roma, 14 luglio 2008Ciclo di incontri con esponenti di governoPrimo appuntamento di “Colloquia. Spunti di dialogo”Fedele al suo ruolo di osservatorio e laboratorio di progetti cultu-rali e politici a servizio di istituzioni e società, la fondazione Fare-futuro avvia un nuovo ciclo di attività per approfondire temi diinteresse strategico al rilancio economico del Paese. Inaugura unaserie di incontri informali, a porte chiuse, tra autorevoli esponentidel governo e un pubblico selezionato di stakeholder, intitolati“Colloquia. Spunti di dialogo”. Il primo degli incontri - lunedì14 luglio alle ore 19 a Palazzo Ruspoli a Roma - è un’occasioneper discutere con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,Altero Matteoli, sul tema “Infrastrutture e mobilità per rilanciareil Paese”.

n Roma, 29 settembre 2008Dibattito politico culturale“Il Sessantotto e i suoi interpreti. Tra storia, politica e ideologia politico culturale”Intellettuali, ricercatori e giornalisti animano il dibattito su ‘68 or-ganizzato da Farefuturo. L’incontro, dal titolo “Il Sessantotto e isuoi interpreti. Tra storia, politica e ideologia”, è moderato dal di-rettore scientifico della fondazione, Alessandro Campi. Intervengo-no i docenti universitari Giuseppe Bedeschi, Dino Cofrancesco,Danilo Breschi, Giulio De Ligio, Stefano De Luca, Roberto Perticie il giornalista e direttore editoriale di Farefuturo, Angelo Mellone.

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n Roma, 13 ottobre 2008Convegno di presentazione della ricerca “Donne del Mediterraneo, l’integrazione possibile”I risultati della ricerca Donne del Mediterraneo: l’integrazione possi-bile vengono presentati il 13 ottobre, nel corso di un convegno orga-nizzato da Farefuturo, che ha realizzato lo studio in collaborazionecon l’Istituto Piepoli. L’incontro rappresenta un’occasione per avvia-re un dibattito tra autorevoli esponenti della società e delle istituzio-ni sul ruolo della donna all’interno dei processi di integrazione. Aprei lavori Adolfo Urso, li conclude Gianfranco Fini. Intervengono, tragli altri, Eugenia Roccella, sottosegretario al Lavoro, Salute e Politi-che sociali, Emma Bonino, vice presidente del Senato, e, per il Go-verno ombra, Marco Minniti, ministro dell’Interno .

n Roma, 14 ottobre 2008Incontro a porte chiuse con Mark FrancoisVenti esperti della fondazione incontrano nella sede di Farefuturo ilministro-ombra inglese per gli Affari europei, Mark Francois.

n Roma, 16 ottobre 2008Seminario a Montecitorio: “Federalismo fiscale, la sfida del Paese”Si svolge a Montecitorio, nella Sala della Regina, il seminario sultema “Federalismo fiscale: la sfida del Paese”, organizzato dal net-work delle fondazioni politiche - di cui fa parte Farefuturo - in col-laborazione con l’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà.

n Asolo, 7-8 novembre 2008“Dialoghi asolani”, workshop di formazione su “Federalismo e riforme istituzionali”La città di Asolo (Tv) ospita il 7 e 8 novembre 2008 un’iniziativacongiunta delle fondazione Farefuturo e Italianieuropei, fondazionepresieduta da Massimo D’Alema, e del Comune di Asolo. Il primoappuntamento del progetto formativo “Dialoghi asolani” è occasioneper ragionare con i più giovani sul tema del federalismo e delle rifor-me istituzionali. Al workshop di formazione, dal titolo “Federalismoe riforme istituzionali”, partecipano 100 giovani sotto i 35 anni sele-zionati dalle due fondazioni e dal Comune di Asolo attraverso unbando. Prendono parte alla due giorni anche politici, amministratorie docenti universitari, la chiusura è affidata ai presidenti delle fonda-zioni promotrici, Massimo D’Alema e Gianfranco Fini.

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n Sesto San Giovanni, 10 novembre 2008Convegno sulle politiche energetiche e ambientali“Pacchetto clima-energia: una sfida tra costi e benefici”Farefuturo organizza a Sesto San Giovanni (Mi)un convegno per ap-profondire le questioni energetiche e ambientali e prospettare leconseguenze per le economie nazionali. La riflessione è resa urgentedai cambiamenti climatici, dalla crisi energetica e dalla difficilecongiuntura finanziaria, tutti temi che si sono imposti nell’agendapolitica internazionale. La necessità che si pone oggi a tutti i Paesiindustrializzati è l’attuazione di politiche ecosostenibili concrete edefficaci, che sappiano coniugare gli interessi commerciali con quelliambientali. Come i suoi partner globali, anche l’Italia è chiamata arispondere a questa doppia sfida: tutelare l’ambiente e garantire ilsistema economico e produttivo nazionale, trovando un equilibriotra costi e benefici. Su questo verte l’incontro a porte chiuse, dedi-cato a esponenti del mondo politico ed economico, che si intitola“Pacchetto clima-energia: una sfida tra costi e benefici”.

n Roma, 17 novembre 2008Workshop a porte chiuse “Il Popolo della Libertà under construction”Si svolge a Farefuturo un workshop a porte chiuse dal titolo “Il Po-polo della Libertà under construction”, articolato in due sessioni:nella prima si parla di cultura politica e ruolo delle fondazioni, nel-la seconda di forma-partito e selezione della classe dirigente. Tra gliinvitati, dirigenti ed esperti delle fondazioni politiche di centrode-stra, politologi, intellettuali.

n Roma, 16 dicembre 2008Ciclo di incontri con esponenti di governoSecondo appuntamento di “Colloquia. Spunti di dialogo”Prosegue il ciclo di attività organizzato da Farefuturo per approfon-dire temi di interesse strategico al rilancio economico del Paese. Ilsecondo appuntamento della serie “Colloquia. Spunti di dialogo” -incontri informali, a porte chiuse, tra autorevoli esponenti del go-verno e un pubblico selezionato di stakeholder - è con il ministrodello Sviluppo economico, Claudio Scajola. L’incontro, che si tienemartedì 16 dicembre nella sede di Farefuturo, è dedicato al tema“Obiettivi e strategie per l’energia del futuro”.

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n Roma, 12 gennaio 2009Nasce il periodico online FfwebmagazineLunedì 12 gennaio 2009 viene presentato il periodico online diFarefuturo. Nasce Ffwebmagazine, una guida ragionata e commen-tata al panorama di argomenti che riguardano la politica naziona-le ed estera, l’attualità e la cultura. Il magazine si ponel’obiettivo di diventare uno strumento, moderno e innovativo, ingrado di veicolare e approfondire le idee, i contenuti, i valori e leattività della fondazione. Intervengono il segretario generaleAdolfo Urso e il direttore responsabile della nuova testata, Filip-po Rossi.

n Roma, 23 febbraio 2009Presentazione del progetto di ricerca “Oltre gli stereotipi. La nuova cultura civica in Italia”Lunedì 23 febbraio, presso la sede di Farefuturo, viene presentato ilprogetto di ricerca “Oltre gli stereotipi. La nuova cultura civica inItalia”. L’indagine, promossa dalla fondazione, ha come obiettivoquello di delineare un “modello italiano” di cultura civica che, su-perando la percezione dell’Italia come Paese di contraddizioni socia-li e politiche, si orienti verso una valorizzazione delle peculiaritàdella cultura civica italiana. Intervengono alla presentazione AdolfoUrso, segretario generale di Farefuturo, Andrea Olivero, portavocedel Forum del Terzo Settore, Luigi di Gregorio, responsabile scien-tifico del progetto di ricerca, e Alessandro Campi, direttore scienti-fico di Farefuturo.

n Roma, 2 aprile 2009Cena con i soci di FarefuturoIl 2 aprile è ospitata dallo Spazio Etoile, a Roma, la cena annualedella fondazione Farefuturo, riservata ai soci che hanno versato laquota annuale di adesione. Nel corso della serata, la keynote lecturedel presidente della fondazione Gianfranco Fini.

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n Roma, 3 aprile 2009Workshop su “Politica e valori” delle fondazioni Farefuturo e AdenauerIl 3 aprile Farefuturo ospita il workshop a porte chiuse organizzatoassieme alla fondazione Konrad Adenauer sul tema “Politica e valo-ri. Persona, società, Stato”. Intervengono il direttore di FarefuturoMario Ciampi, il direttore scientifico di Farefuturo AlessandroCampi, professore di Storia delle dottine politiche all’Università diPerugia, Sergio Belardinelli, professore di Sociologia dei processiculturali e comunicativi all’Università di Bologna, Rocco Pezzi-menti, professore di Scienze politiche europee e internazionali al-l’università del Molise, Matthias Herdegen, professore di Dirittopubblico all’Università di Bonn, Thomas Sternberg, portavoce per iproblemi fondamentali culturali e politici nel Comitato centrale deicattolici tedeschi (Zdk) e Ulrich Karpen, già presidente della Socie-tà germanica per la legislazione “Dgg”.

n Roma, 28 aprile 2009Workshop sulle Pari opportunità“Donne e politica”Si svolge il 28 aprile a Farefuturo il workshop “Donne e Politica”.L’incontro è occasione per discutere con autorevoli interlocutori delmondo accademico e con esponenti del governo e dell’opposizionedi quali ostacoli si frappongano oggi alla carriera politica delle don-ne e su quali siano le strategie per superarli. Intervengono: CatiaPolidori, deputato Pdl e membro del comitato promotore di Farefu-turo, Anna Maria Bernini, deputato e viceportavoce vicario Pdl,Barbara Saltamartini, deputato e responsabile Pari opportunità Pdl,Linda Lanzillotta e Alessia Mosca, deputate Pd, Donata Francesca-to, docente di Psicologia di Comunità all’Università “La Sapienza”,Donatella Campus, docente di Comunicazione politica all’Universi-tà di Bologna e Sofia Ventura, docente di Scienza politica all’Uni-versità di Bologna.

n Roma, 4 maggio 2009Convegno sulle famiglie politiche europee“Popolari versus socialisti”Lunedì 4 maggio, presso la sede di Farefuturo, viene presentato l’ul-timo numero di Charta minuta, “La svolta popolare”, volume cheanalizza le tappe fondamentali del percorso che hanno portato la de-stra italiana nella grande casa comune del centrodestra continentale.

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È questo il tema dell’incontro organizzato per l’occasione, dal titolo“Popolari versus socialisti, le due grandi famiglie politiche europeea confronto”. Ne discutono Mario Mauro, vicepresidente del Parla-mento europeo, e Giuseppe Fioroni, parlamentare e già ministrodella Pubblica istruzione. Modera Federico Eichberg, direttore delleRelazioni internazionali della fondazione Farefuturo. IntervieneAdolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo economico e segretariogenerale di Farefuturo.

n Roma, 21 maggio 2009Conferenza sul sociologo Michel MaffesoliIn occasione dell’uscita dei volumi del sociologo francese MichelMaffesoli “Icone d’oggi. I nostri idoli postmoderni” ( Sellerioeditore) e “La trasfigurazione del politico. L’effervescenza del-l’immaginario postmoderno” (Bevivino editore), Farefuturo orga-nizza un incontro con Umberto Croppi, assessore alla Cultura delComune di Roma, Giuliano da Empoli, sociologo ed editorialistadel Sole 24 ore e Angelo Mellone, editorialista del Giornale e di-rettore editoriale di Farefuturo. La conferenza, dal titolo “MichelMaffesoli. In nome del nostro idolo quotidiano: le icone della Po-stmodernità, nella politica e oltre”, si svolge nella sede di Farefu-turo il 21 maggio alle ore 18.00.

n Roma, 3 giugno 2009Incontro con Walter Russell MeadFarefuturo, mercoledì 3 giugno alle ore 17.30, incontra in sedeWalter Russell Mead, Mead, che è tra i massimi esperti di relazioniinternazionali, è attualmente Henry A. Kissinger Senior Fellow forU.S. Foreign Policy presso il Council on Foreign Relations. L’in-contro, organizzato in collaborazione con l’Ambasciata americana aRoma e riservato a un gruppo molto ristretto di esperti della fonda-zione, ha come tema generale Obama, i cambiamenti in Iran e leconseguenze della politica estera americana in Medio Oriente.

n Roma, 19 giugno 2009Fondazioni Farefuturo e Adenauer, convegno su “Il futuro del parlamentarismo”Le fondazioni Farefuturo e Konrad Adenauer, venerdì 19 giugno,organizzano il convegno dal titolo “Il futuro del parlamentarismoin Italia e in Germania” a Roma, presso la sede del Cnel. Inter-

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di Guillermo Martínez Casañ *

L’European Ideas Network (EIN) è una rete di think-tank paneuropei voltialla ideazione di soluzioni innovative per le sfide che i Paesi europei si tro-veranno ad affrontare. L’EIN inizia la sua attività nel 2002, l’attuale presidente è Jaime MayorOreja, capogruppo del Ppe spagnolo e vicepresidente del gruppo Ppe.Il Network è finanziato dal gruppo Ppe, il più grande gruppo parlamentaredel Parlamento europeo ed è diventato uno dei più importanti punti di rife-rimento per tutto il centrodestra europeo.L’EIN offre una piattaforma unica, a esperti e non, per discutere e trovaresoluzioni alle attuali sfide incontrate dai Paesi membri e dai popoli europei.Coinvolge nelle sue attività giornalisti, politici, ricercatori universitari,membri della società civile e di altri think tank che condividono la stessaprospettiva per il futuro dell’Europa.Creato per gestire le questioni legate all’economia sociale di mercato e lapolitica estera europea, fornisce ai membri del Ppe soluzioni innovative perl’agenda politica. L’EIN opera su base europea: attualmente ci sono più di 18 Paesi membriche contribuiscono alla crescita e allo sviluppo della rete, inoltre vi sonoben 40 fondazioni che vi collaborano, tra le quali alcuni dei più conosciutithink tank come la FAES, la Fondation pour l’innovation politique, la Jo-seph Andall Foundation e la Konrad Adenauer Stiftung.Nel 2006 l’EIN idea il Transatlantic Group (TAG), uno strumento per facili-tare i contatti tra i membri del Ppe e i colleghi di centrodestra dell’altra rivadell’Atlantico, come i membri del Congresso statunitense, della Camera edel senato canadesi, con lo scopo di facilitare le relazioni transatlantiche.L’EIN opera attraverso regolari incontri, come seminari, conferenze e cola-zioni di lavoro, e una conferenza annuale, la Summer University, tradizio-nalmente tenuta a settembre: responsabili per l’organizzazione di questimeeting sono dieci gruppi di lavoro, ognuno con una sua specifica area dicompetenza (per esempio economia e politica estera) e ciascuno con unpresidente e un responsabile. I gruppi di lavoro sono permanentemente incontatto con i coordinatori del Ppe per assicurare la piena coesione tra illavoro dell’Ein e le necessità del gruppo del Ppe.Quest’anno la Summer University è a Berlino dal 4 al 6 ottobre, gli ospitiche intervengono partecipano al dibattito “Futuro dell’industria in Europa:sfide e opportunità nel mercato globale”. A Berlino, particolare attenzione

L’European Ideas Network, per affrontare la sfida europea

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sarà dedicata all’economia dell’Unione Europea. Sono in agenda anche di-verse tavole rotonde dedicate ai risultati delle elezioni statunitensi e agliesiti della primavera araba.La Summer University è il più grande evento organizzato dall’EIN, con unpubblico di circa 450 persone, con l’obiettivo di dare la possibilità ai parte-cipanti, ospiti e relatori, di discutere di importanti temi in un’atmosfera ri-lassata. Noti uomini politici come Francois Fillon, Silvio Berlusconi, VicenteFox, José Maria Aznar e José Manuel Boroso, hanno partecipato, nel corsodegli anni alla Summer University.Sono passati circa dieci anni da quando è stato lanciato l’EIN e si è impostocome uno dei più autorevoli think-tank paneuropei. E tanto più nel conte-sto attuale di crisi economica, l’agenda politica necessita di attingere a ideeinnovative: l’EIN lavora per questo.

* Direttore dell’European Ideas Network

vengono Gianfranco Fini, Norbert Lammert, Antonio Marzano,Adolfo Urso, Wilhelm Staudacher e i docenti Paolo Armaroli, Ul-rich Karpen, Andrea Manzella, Hans-Jorg Hennecke, AgostinoCarrino.

n Roma, 22 giugno 2009Convegno su temi finanziari“Private Equity & Turnaroud Aziendale”Farefuturo, lunedì 22 giugno alle ore 18.30, si confronta sul tema“Private Equity & Turnaroud Aziendale”. Partecipano gli espertidel settore Guido Nicola, Massimo Girardi, Francesco Mancini, En-rica Maria Ghia, Marco Bracaglia e Antonio Marano. Coordina Fer-ruccio Ferranti.

n Roma, 25 giugno 2009Presentazione del nuovo fascicolo di Charta minuta “Iran, quo vadis?”Giovedì 25 giugno, alle ore 16, presso la sede di Farefuturo sitiene la presentazione del nuovo numero di Charta minuta “Iran,quo vadis?”. Il volume, prendendo spunto dal trentesimo anni-versario della Rivoluzione islamica dell’Ayatollah Khomeini, sipropone di offrire al lettore uno strumento interpretativo delPaese e del suo ruolo negli equilibri regionali e mondiali. In oc-casione della presentazione del fascicolo, Charta minuta organiz-za un incontro sul tema “Quali scenari all’indomani del voto?”.Ne discutono Stefania Craxi, sottosegretario agli Affari estericon delega al Medio Oriente, Emma Bonino, vice presidente delSenato della Repubblica e Andrea Margelletti, presidente delCe.s.i. Interviene Adolfo Urso, viceministro allo Sviluppo eco-nomico e segretario generale della fondazione Farefuturo. Mode-ra Federico Eichberg, direttore Relazioni internazionali diFarefuturo.

n Roma, 1 luglio 2009Convegno su l’Italia e la globalizzazione“Fare Italia nel mondo. Le sfide post-globali delle nuove relazioni internazionali”Mercoledì 1 luglio alle ore 9.30, a piazza della Minerva 38, la fon-dazione Farefuturo organizza un convegno dal titolo “Fare Italianel mondo. Le sfide post-globali delle nuove relazioni internazio-

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nali”. A che serve il mondo per l’Italia? Questa è la domanda chia-ve del dibattito organizzato da Farefuturo in occasione della pre-sentazione del volume Fare Italia nel Mondo. Discutono lostudio-rapporto sulle relazioni internazionali e l’azione dell’Italianel mondo curato da Paolo Quercia: Emma Bonino, Luca Caraccio-lo, Federico Eichberg, Gianfranco Fini, Marco Fortis, Oscar Gian-nino, Giancarlo Lanna, Angelo Mellone, Andrea Ronchi, AdolfoUrso, Paolo Zegna.

n Roma, 11 luglio 2009Summer school luglio 2009su “Politica e immaginario”Dall’11 al 13 luglio, a Frascati, Farefuturo dedica la sua primasummer school all’analisi dell’immaginario - inteso come conteni-tore di simboli, immagini, icone, archetipi, metafore, culture po-polari, consumi mondiali e culture web elettroniche - e allariflessione su come questo immenso repertorio si connetta conl’azione politica. La tre giorni di lavori, intitolata “La politica dell’immaginario.L’immaginario della politica”, vede protagonisti settanta ragazziprovenienti da tutta Italia, che si confrontano con esponenti delmondo culturale - registi, scrittori, accademici -, uomini del Madein Italy e operatori dell’informazione, su quello che è il patrimoniodi miti, immagini, metafore che caratterizza oggi l’essere italiani, aldi là delle appartenenze politiche e ideologiche codificate da para-metri novecenteschi. Con sessioni di studio e incontri, i partecipan-ti approfondiscono il tema dei nuovi rapporti tra sapere, creativitàe potere, e l’influenza di queste relazioni nei diversi ambiti della vi-ta sociale e politica.Con: Gianfranco Fini, Adolfo Urso, Pupi Avati, Antonio Scurati,Mogol, Santo Versace, Lucia Annunziata, Roberto Arditti, Anto-nio Polito, Flavia Perina, Gianluca Nicoletti, Fabio Segatori, Al-berto Abruzzese, Alberto Castelvecchi, Paolo Mancini, LucianoLanna, Maurizio Castro, Filippo Rossi, Angelo Mellone, FedericoEichberg.

n Roma, 22 luglio 2009Farefuturo alla Versiliana,al via l’intesa con il festival di Marina di PietrasantaIl segretario generale e viceministro allo Sviluppo economicocon delega al Commercio estero, Adolfo Urso, partecipa il 22 lu-

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glio 2009 all’appuntamento degli “Incontri al Caffè” organizza-to dal Festival “La Versiliana” nel Caffè della Versiliana di Mari-na di Pietrasanta. Al centro del dibattito - al quale prendonoparte anche Stefania Craxi, sottosegretario agli Affari esteri epresidente onorario della fondazione Craxi, e Mario Ciampi, di-rettore di Farefuturo - l’obiettivo delle fondazioni e il loro ruolonei confronti della società e delle istituzioni. A margine dell’in-contro, la firma di un’intesa tra Adolfo Urso e il presidente dellefondazioni La Versiliana Festival e il Festival Pucciniano, Massi-miliano Simoni.

n Roma, 9 settembre 2009Transatlantic Trends 2009: presentazione del rapporto sull’opinione pubblica di Europa e UsaIl 9 settembre 2009 viene presentata a Roma, in contemporanea alivello mondiale, l’edizione 2009 del rapporto Transatlantic Trends,che illustra gli orientamenti delle opinioni pubbliche europea estatunitense sui temi dell’agenda internazionale. Il rapporto è rea-lizzato dal German Marshall Fund of the United States e dallaCompagnia di San Paolo.Alla presentazione, organizzata dall’Istituto affari internazionali incooperazione con le fondazioni Farefuturo e Italianieuropei, inter-vengono, tra gli altri, Giuliano Amato, Pierangelo Isernia, Ian Les-ser, Stefano Silvestri e Adolfo Urso. L’evento si tiene dalle 14.45alle 17 presso la Sala delle conferenze di Palazzo Marini, in via delPozzetto 158.

n Roma, 30 settembre 2009Presentazione del nuovo fascicolo di Charta minuta“Il futuro è già qui”Mercoledì 30 settembre, alle ore 18 presso la sede della fondazioneFarefuturo, ha luogo la presentazione del nuovo numero di Chartaminuta, “Il futuro è già qui”. Per l’occasione si organizza un incon-tro sul tema delle riforme economiche e istituzionali. Ne discutonoRenato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, ed En-rico Letta, esponente del Pd e già ministro dell’Industria. Intervie-ne Adolfo Urso, viceministro allo Sviluppo economico e segretariogenerale di Farefuturo. Modera Francesco Verderami, giornalista delCorriere della Sera.

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n Roma, 7 ottobre 2009 Convegno sulle politiche ambientali“Italia e green economy”Mercoledì 7 ottobre, alle ore 9.30, presso Palazzo San Macuto aRoma, ha luogo il convegno “L’Italia e la green economy, gestionee recupero dei rifiuti come green business”. Sarà la green economya guidare la nuova economia e la ripresa economica mondiale, so-prattutto in Europa? Ne discutono il viceministro allo Sviluppoeconomico e segretario generale di Farefuturo Adolfo Urso e, tragli altri, il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi, il sot-tosegretario all’Ambiente Roberto Menia, e il presidente dellacommissione Ambiente del Senato Andrea Fluttero.

n Roma, 8 ottobre 2009Elezioni in Germania:le Fondazioni Farefuturo e Ugo La Malfa a dibattitoAll’indomani delle elezioni in Germania, le fondazioni Farefuturo eUgo La Malfa organizzano una discussione (a porte chiuse, nella se-de di Farefuturo) sul tema “Da Berlino a Berlino. La nuova Germa-nia cristiano-liberale a vent’anni dal Muro”. La discussione vertesull’affermazione elettorale dei Cristiano-Democratici e dei Liberalie sul loro programma di governo, con le relative problematiche egli ammaestramenti che l’Italia può trarne. Introducono Adolfo Ur-so e Giorgio La Malfa.

n Roma, 9 ottobre 2009Farefuturo e Konrad Adenauer Stiftung:giornata di studi su “Bioetica e biopolitica”Le fondazioni Farefuturo e Konrad Adenauer, venerdì 9 ottobre2009, organizzano la giornata di studi (a porte chiuse, nella sede diFarefuturo) dal titolo “Bioetica e biopolitica”. Intervengono AdolfoUrso, Wilhelm Staudacher, Benedetto Della Vedova, Laura Palazza-ni, Karlies Abmeier, Walter Schweidler, Klaus Tanner, WinfriedKluth e Lorenzo d’Avack.

n Roma, 10 ottobre 2009Fondazione Farefuturo e associazione Mezzogiorno Nazionale, confronto sul tema “Sud, un interesse nazionale”Con l’organizzazione dell’associazione MezzogiornoNazionale e del-la fondazione Farefuturo, sotto il patrocinio della Provincia di Saler-

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di Duilio Ferlat *

La fondazione PensAR è un serbatoio di idee legato al Partito Proposta Re-pubblicana -PRO-, che sin dal 2007 governa la Città Autonoma di BuenosAires, capitale della Repubblica Argentina.La mission fondamentale è quella di disegnare politiche pubbliche e coordi-nare le risorse umane tecniche per un governo nazionale in grado di affronta-re il cambiamento.PensAR è convinta che si possa contribuire a fare dell’Argentina un grandePaese, una grande nazione. Suo obiettivo è lavorare con le idee e le propostedi politiche pubbliche sociali e culturali, in modo da generare un pensiero at-tivo e militante per un’Argentina moderna, libera, democratica e sostenibilenel lungo periodo; si impegna a promuovere istituzioni politiche, sociali edeconomiche solide, integrando in modo costruttivo il piano nazionale e inter-nazionale con un capitalismo che produca benessere e buona qualità di vitaper tutti, rinforzando i valori della libertà politica, intellettuale ed economica,della democrazia e dell’umanesimo occidentale. È un’istituzione aperta, alla quale collaborano e partecipano persone conopinioni diverse, che cercano il confronto e il dibattito libero, attraverso l’or-ganizzazione di spazi di discussione, seminari, conferenze e corsi di formazio-ne, pubblicazioni digitali, libri e documenti di lavoro. Sempre con lo scopo di raggiungere gli obbiettivi, PensAR realizza anche in-contri, dibattiti, corsi, ricerche e conferenze: accorda borse di studio e contri-buti a persone fisiche e soggetti di diritto, sigla convenzioni di cooperazione ericerca con istituzioni nazionali e internazionali, con aziende e organismipubblici locali e internazionali, crea centri di studio su argomenti specifici.Nel luglio 2010, una missione parlamentare del PRO in Italia, composta dal-l’onorevole Federico Pinedo -capogruppo del PRO alla Camera- e dall’onore-vole Jorge Triaca - già direttore esecutivo di PensAR -, ha visitato la sede diFarefuturo, gettando le basi per siglare un’accordo di cooperazione.Con data 21 settembre 2010, PensAR e Farefuturo siglano la convenzione dicooperazione reciproca, stabilendo dei rapporti di collaborazione, nell’ambi-to delle rispettive qualifiche, a partire dalla realizzazione di seminari e dallapromozione di attività e progetti concreti.La prima attività in cooperazione si è svolta con grande successo il 26 aprile2012, con il convegno internazionale “Distretti industriali e internazionalizza-zione delle imprese. L’esperienza italiana” che si è tenuto nella Città di Bue-nos Aires, nel prestigioso Hilton Hotel. L’appuntamento, organizzato dal Go-

PensAR e Farefuturo, questione di obiettivi comuni

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verno della Città Autonoma di Buenos Aires in collaborazione con le fonda-zione Farefuturo e PensAR, ha implementato uno scambio fruttuoso di co-noscenze tra Argentina e Italia, avviando una piattaforma di sperimentazionedi modelli condivisi e ha visto l’adesione di circa 700 imprese argentine e piùdi mille persone. Oltre alle autorità del Governo di Buenos Aires, l’Ambasciatore d’Italia in Ar-gentina, il dottor Guido La Tella e relatori ed esperti locali di primo piano,hanno partecipato al Convegno -ospitati dalla Città di Buenos Aires- il presi-dente di Farefuturo, l’onorevole Adolfo Urso, i dottori Federico Eichberg,Giancarlo Lanna, Gianmaria Sparma e l’esperto dei distretti industriali, il pro-fessor Roberto Grandinetti, docente dell’Università di Padova.La scelta dell’argomento del primo seminario in comune è stata vincente: sia-mo convinti sia fondamentale puntare sull’innovazione e sull’internazionaliz-zazione per vincere la competizione internazionale e rispondere alla sfidadella modernità.La ricca esperienza del modello dei distretti industriali italiani è di grandesuccesso all’estero e l’Argentina ha molto da imparare da tale esperienza.Citando dall’interessante intervento di Adolfo Urso, si può rilevare come«il modello ha contribuito in maniera notevole al trionfo delle esportazionidel Made in Italy e questo dimostra come si può crescere anche in un mo-mento di crisi, puntando su innovazione e internazionalizzazione» e sotto-lineare che, nell’attuale contesto politico ed economico argentino, «l’ex-port è la strada dello sviluppo per l’Italia, ma anche per l’Argentina, per-ché sbaglia chi crede che si possa resistere chiudendosi in se stessi, traespropri e autarchia».Le ricadute del convegno sono in vista, perchè oltre al successo di presenze eripercusioni nei media, si sono subito avviate molteplici rapporti e progetti dipartnership. Il prossimo appuntamento sarà sicuramente a Roma.PensAR e il partito PRO sono convinti che l’Italia debba diventare un partnerstrategico dell’Argentina. Ci uniscono tanti legami di storia in comune, e qua-si il 50 % della popolazione argentina è di origine italiana e, guardando al me-dio e lungo termine, ci sono enormi prospettive tra design e tecnologia dipunta italiana e creattività e risorse argentine.

* Coordinatore di Programma, responsabile Rapporti con l’Italia della fondazione PensAR.

no, il 10 ottobre a Salerno, politici, sindacalisti, esponenti del mon-do imprenditoriale e studiosi danno vita, per l’intera giornata, a unconfronto sul tema “Sud, un interesse nazionale”. Intervengono ilpresidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini e il ministrodell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, nonché, tra gli al-tri, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e i leader sin-dacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, - Guglielmo Epifani, RaffaeleBonanni, Luigi Angeletti e Renata Polverini - per avviare un dialo-go sociale sul Sud, tra governo, istituzioni, mondo del lavoro, sin-dacati e associazionismo. Il confronto ruota intorno a due forum,quello delle “idee” e quello degli “attori sociali”. Al primo inter-vengono Aldo Bonomi (Consorzio A. A. Ster), Andrea Geremicca(Mezzogiorno Europa), Massimo Lo Cicero (Università Tor Vergata)Paolo Macry (Università Federico II), Giancarlo Lanna (Simest) eOrtensio Zecchino (Europa Popolare). Al “Forum degli attori sociali”, con il ministro dell’Economia Giu-lio Tremonti partecipano il presidente di Confindustria, EmmaMarcegaglia, i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Gugliel-mo Epifani, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Renata Polverini,il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini e il presidente diConfagricoltura Federico Vecchioni. L’intervento conclusivo è del presidente della Camera, Gianfran-co Fini.Ad aprire i lavori, che si svolgono nel Teatro Verdi, sono i saluti delsindaco di Salerno Vincenzo De Luca e del presidente della Provin-cia Edmondo Cirielli.Seguono gli interventi introduttivi di Pasquale Viespoli, presidentedell’Associazione MezzogiornoNazionale, e di Adolfo Urso, segreta-rio generale di Farefuturo.

n Asolo, 16-17 ottobre 2009“Dialoghi asolani”, workshop di formazione su “Le nuove politiche per l’immigrazione. Sfide e opportunità”Si svolge ad Asolo il 16 e il 17 ottobre la seconda edizione dei “Dia-loghi Asolani”, il workshop di formazione organizzato dalle fonda-zioni Farefuturo e Italianieuropei. L’appuntamento di quest’anno,dal titolo “Le nuove politiche per l’immigrazione. Sfide e opportu-nità”, è dedicato al tema dell’immigrazione, con la partecipazione eil confronto di esperti di politiche per l’immigrazione. Il workshopè aperto a un gruppo di cento giovani under 35 provenienti da tuttaItalia, selezionati attraverso un bando pubblico.L’incontro è anche occasione per presentare il documento “Immi-

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grazione integrata e cittadinanza di qualità”, curato da ValentinaCardinali e con i contributi di Adolfo Urso, Alessandro Campi, Ma-rio Carta, Luigi Di Gregorio, Federico Eichberg e Mario Ciampi.

n Roma, 6 novembre 2009Presentazione del nuovo fascicolo di Charta minuta“La Russia dopo il Muro”Venerdì 6 novembre alle ore 11.30 presso la sede della fondazioneFarefuturo, in occasione della presentazione del nuovo numero, “LaRussia dopo il Muro”, la rivista Charta minuta organizza un incon-tro per celebrare il ventesimo anniversario del crollo del Muro diBerlino. Un’occasione per ricordare il significato epocale dell’eventoe tracciare un bilancio sugli sviluppi successivi, dall’integrazionedei paesi dell’ex blocco sovietico nell’Unione europea al nuovo ruo-lo della Russia nello scacchiere geopolitico mondiale. Ne discutonoGianni De Michelis, già ministro degli Affari esteri, e il giornalistaJas Gawronski, già europarlamentare. Interviene Adolfo Urso, vice-ministro allo Sviluppo economico e segretario generale di Farefutu-ro. Modera Federico Eichberg, direttore Relazioni internazionalidella fondazione.

n Roma, 9 novembre 2009Tavola rotonda sui paradigmi 2.0. “Navigare oltre il muro. I riferimenti culturali nell’era del web”In occasione del ventesimo anniversario della caduta del muro diBerlino, Farefuturo organizza, in collaborazione con Reti, una tavo-la rotonda modello barcamp sul cambio dei paradigmi culturali, so-ciali, economici e politici risultante dallo sviluppo di Internet.Internet diventa metafora del crollo delle ideologie, dei muri cultu-rali e psicologici, del passaggio dalla codificazione razionale deimondi di appartenenza alla libertà delle interconnessioni digitalidel web. Internet è fonte di nuove opportunità e, spesso, di maggio-re libertà per i cittadini e il suo sviluppo porta con sé un ineditoconfronto tra un “mondo off-line” legato a logiche di relazione ba-sate sulla intermediazione della realtà e un “mondo on-line” che sidefinisce come egualitario, futurista e aperto.Navigare oltre il muro, in mare aperto, significa accettare la sfidadella complessità, mettere in gioco le proprie identità e quindiaprirsi alle possibili e imprevedibili osmosi culturali. Il barcamp vuole essere un’occasione di incrementare e svilupparela conoscenza di Internet e delle opportunità a esso legate, pro-

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L’altro modo di fare politica

di Fabio Renzi *

All’origine della nascita di Symbola c’è un’idea della qualità come un proget-to prioritariamente culturale, ma che necessariamente deve parlare alla poli-tica, all’economia e alle istituzioni se vuole essere un’opzione concreta e nonsolo una visione, per quanto suggestiva. Per vincere questa sfida è però ne-cessario dar vita a un’alleanza che sia essa stessa prefigurazione e dimostra-zione della perseguibilità di una visione integrale della qualità. Ma non inte-gralista. Proprio perché la qualità è soprattutto un approccio, una tensioneall’eccellenza. E i processi creativi e innovativi sono per loro natura anche di-spersivi e distruttivi. Ma pure emulativi e diffusivi. Come quelli che i promo-tori di Symbola rintracciano e riconoscono nelle tante realtà imprenditoriali eterritoriali che dimostrano che la qualità è un’opzione competitiva vincente esoprattutto praticabile. Anche perché inscritta nel codice genetico di un Pae-se la cui forza risiede nella capacità di produrre all’ombra dei campanili coseche piacciono al mondo, secondo la felicissima immagine di Carlo Maria Ci-polla. L’idea è quella di costruire un centro di iniziativa politico/culturale chepromuova la conoscenza dei processi e delle esperienze di qualità. Attraversola testimonianza diretta dei protagonisti, siano essi piccoli o grandi imprendi-tori, artigiani, manager, dirigenti di associazioni imprenditoriali, culturali, so-ciali, ambientaliste o amministratori impegnati nelle istituzioni. Ma anche at-traverso il contributo di personalità impegnate sul fronte dell’elaborazione edella riflessione culturale, economica, sociale e politica. Creando così corto-circuiti tra grandi e piccoli, tra imprenditori, politici e intellettuali, tra impor-tanti manager e leader territoriali. Per far emergere la trama, l’ordito che ac-comuna molte di queste esperienze al di là delle apparenze, i caratteri fonda-mentali di quella che successivamente una maturazione teorica definiràcome “soft economy”. La dinamica è quella del movimento, la pratica è quel-la della lobby, la forma è quella della fondazione, l’arte è quella della rappre-sentazione. Non quella della rappresentanza, istituzionale o sociale che sia,che è il mestiere di altri. Né tantomeno la rappresentanza delle rappresen-tanze. Nasce così, nell'aprile del 2005, Symbola, un movimento in forma difondazione che lavora sul terreno della rappresentazione, fenomenologica eteorica, per affermare il progetto della qualità.  Restituendo un’idea dellaqualità concreta, reale, agibile, più empatica e meno metodologica. Alla ricer-ca di quelle esperienze che annunciano la nascita di "un nuovo made in Italy"capace di tenere insieme l'eredità del passato (saperi tradizionali, culture lo-cali, qualità del paesaggio) e la proiezione verso il futuro (ricerca di punta neisettori avanzati, tutela dell'ambiente, innovazione, hi-tech). Una  lettura che

Symbola, una visione integrale della qualità

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troverà conferma nelle iniziative promosse insieme alla fondazione Farefutu-ro e successivamente a Unioncamere a partire dal 2010, dedicate alla GreenItaly, al Piq - Prodotto Interno Qualità - e al contributo delle industrie cultu-rali all'economia nazionale in generale e in particolare allo sviluppo di una"manifattura culturale", che trae forza da quella cultura della manifattura checontraddistingue molti territori del Paese. Un’idea dell'Italia, della sua econo-mia e della sua società che tiene insieme i suoi tratti più identitari, e proprioper questo più competitivi, e l’universalità dei valori che la animano come lacentralità della persona, il valore del capitale umano, le culture e i saperi deiterritori, la loro capacità di produrre sussidiarietà e coesione sociale, l’attitu-dine all’intrapresa, la passione, la creatività e la spinta all’innovazione. Unavisione che in questi anni ha fatto fatica a emergere nella politica, nelle istitu-zioni e anche nell'accademia, nei luoghi deputati alla ricerca, alla formazionee alla produzione del sapere. Sono state piuttosto le nuove esperienze asso-ciative, di cui le fondazioni che realmente lavorano sono un'espressione im-portante, a svolgere un ruolo di riflessione e proposta critica rispetto alletroppe e diffuse inerzie culturali e politiche. Nella stagione dell'incomunicabi-lità e dello scontro frontale tra i diversi protagonisti del dibattito pubblico,del venir meno del ruolo di formazione e di orientamento dei partiti, i thinktank rappresentano uno dei pochi luoghi di confronto tra persone e organiz-zazioni di diverso orientamento, dove ritrovare la passione e la responsabilitàdi un discorso comune sull'Italia e sul suo futuro.

* Segretario generale della fondazione Symbola

muovendo un momento di riflessione ampio, non limitato agli ad-detti ai lavori ma aperto anche a intellettuali, esperti e protagoni-sti del mondo accademico, culturale, economico e politico chestanno vivendo in prima persona la cosiddetta “rivoluzione digita-le”. Come tutti i barcamp l’ambiente sarà informale per consentirea tutti i partecipanti di esprimersi liberamente. L’incontro a portechiuse ha luogo lunedì 9 novembre 2009 alle 19.30 presso la sededi Farefuturo. Alla fine del dibattito si traggono le conclusioni difronte a una cena veloce.

n Roma, 10 novembrePresentazione del libro “Il futuro della libertà”Martedì 10 novembre alle ore 18 all’Hotel Parco dei Principi diRoma, in Via G. Frescobaldi 5, si tiene la presentazione del librodi Gianfranco Fini, “Il futuro della libertà”. Coordinati da Anto-nello Piroso, intervengono, oltre all’autore del libro, Pierluigi Bat-tista e Andrea Romano. Partecipano anche Andrew Howe eGiorgio Pasotti.

n Roma, 17 novembre 2009Convegno sulle politiche migratorie “Green Italy, ambiente, innovazione e qualità per sfidare il futuro”Martedì 17 novembre, le fondazioni Symbola e Farefuturo organizzanoun convegno dal titolo “Green Italy, ambiente, innovazione e qualitàper sfidare il futuro”. L’incontro si tiene dalle ore 9.30 alle ore 19.00presso la sala Conferenze di piazza Montecitorio 123/a. Sono presenti,tra gli altri, Gianfranco Fini, Ermete Realacci e Adolfo Urso.

n Roma, 18 novembre 2009Incontro-dibattito sulle politiche migratorie“L’Italia a chi la ama. Per una cittadinanza di qualità”Il Bimestrale CON in collaborazione con Farefuturo, mercoledì 18Novembre alle ore 16, presso la Sala del Mappamondo della Cameradei Deputati, organizza un incontro-dibattito dal titolo “L’Italia achi la ama. Per una cittadinanza di qualità”. Assieme al presidente della Camera Gianfranco Fini e al produtto-re cinematografico Tarak Ben Ammar, si affronta il tema della cit-tadinanza, nella ferma convinzione di voler coniugare la lottaall’immigrazione clandestina all’insegna dello slogan “L’Italia achi la ama”.

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n Roma, 19 novembre 2009Presentazione del rapporto FAES “Europa: proposte di libertà”Giovedì 19 novembre si tiene a Roma, presso la Sala delle Confe-renze di Palazzo Marini - Camera dei Deputati (via del Pozzetto158), la presentazione del rapporto di ricerca realizzato dalla fonda-zione FAES, “Europa: proposte di libertà”. Intervengono José MariaAznar, presidente della fondazione Faes, Gianfranco Fini, presidentedi Farefuturo, Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo, An-drea Ronchi, ministro per le Politiche europee, Alberto Carnero, di-rettore Area internazionale FAES, Federico Eichberg, responsabileRelazioni internazionali di Farefuturo, Marta Dassù, direttore diAspenia, e Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni interna-zionali all’Università Cattolica di Milano.

n Roma, 21 novembre 2009Farefuturo al “Luiss Barcamp 2009”Farefuturo partecipa all’iniziativa “Luiss Barcamp 2009”, sul te-ma “Velocità = spazio/tempo”. L’evento si svolge il 21 novembrenella sede Luiss di viale Romania a Roma. I giornalisti di Ffweb-magazine, magazine online di Farefuturo, prendono parte alla ses-sione “Pensare e fare: velocità dei pensieri e tempi delle decisionipolitiche”. L’evento, aperto a tutti, prevede l’integrazione tra in-terventi di esperti, docenti, studenti, ricercatori ed esponentidella società civile. Il barcamp rappresenta una nuova metodolo-gia di confronto attraverso una conferenza destrutturata in cui ildibattito è generato dai partecipanti secondo le logiche del 2.0.L’obiettivo è quello di creare un contesto interattivo.

n Cadenabbia, 27-28 novembre 2009Workshop a porte chiuse delle fondazioni Farefuturo e Konrad Adenauer “Il futuro della democrazia”Il 27 e il 28 novembre, le fondazioni Farefuturo e Konrad Adenauerorganizzano un workshop a porte chiuse sul tema “Il Futuro dellaDemocrazia”, a Cadenabbia, in provincia di Como, presso Villa LaCollina. Il seminario, che conclude una serie di attività congiuntesvolte dalle due fondazioni nel corso del 2009, è riservato a circatrenta partecipanti, italiani e tedeschi, e ad alcuni rappresentanti dialtre fondazioni del Partito popolare europeo, come FAES e Ein (Eu-ropean Ideas Network). Obiettivo dell’incontro, che si apre venerdìpomeriggio con gli interventi del segretario generale di Farefuturo,

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Adolfo Urso, e del direttore della Rappresentanza della KAS a Ro-ma, Wilhelm Staudacher, è quello di creare un dibattito sul presentee sul futuro delle democrazie contemporanee, contestualmente al lo-ro rapporto con la religione, l’economia e le relazioni internazionali.Si tratta di un dibattito aperto, introdotto dagli interventi di espertidella materia e a cui prende parte anche il presidente di Farefuturo,Gianfranco Fini. Al seminario intervengono, tra gli altri, MarioCiampi e Alessandro Campi, rispettivamente direttore e direttorescientifico di Farefuturo, Mario Baldassarri, presidente di EconomiaReale, Alberto Carnero, responsabile Area internazionale della Fon-dazione FAES, Guillermo Martinez Casañ, direttore di Ein.

n Roma, 9 dicembre 2009Presentazione del libro “Rousseau, cittadino senza patria” Mercoledì 9 dicembre alle ore 17,30, presso la sede di Farefuturo,viene presentato il libro “Rousseau, cittadino senza patria” di Ro-bert Spaemann, edito dalla Ares. Assieme all’autore del volume, in-tervengono Leonardo Allodi, Sergio Belardinelli, AlessandroCampi, Mario Ciampi, Benedetto Ippolito e Alessandro Rivali.

n Roma, 11 dicembre 2009“Dieci passi nel 2000”,presentazione dell’ultimo numero di Charta minutaVenerdì 11 dicembre, alle ore 10.30, presso la sede di Farefuturo sitiene la presentazione del nuovo numero di Charta minuta: “Diecipassi nel 2000”. Un primo bilancio a un decennio dall’inizio delTerzo Millennio e dalla suggestione della cifra simbolica. Dalle an-tiche profezie alla fine della storia, dal Millennium bug alla fine delmondo, le aspettative erano le più varie. Nessuna si è avverata, mail nuovo decennio è stato davvero segnato da eventi che ci hanno co-stretto a misurarci con nuove problematiche. Ne discutono Massi-mo Cacciari, sindaco di Venezia, e Andrea Riccardi, fondatore dellaComunità di Sant’Egidio. Interviene Adolfo Urso, viceministro alloSviluppo economico. Modera Federico Eichberg, direttore Relazioniinternazionali della fondazione.

n Roma, 18 dicembre 2009Auguri nataliziScambio di auguri natalizi a Fatrefuturo, venerdì 18 dicembre alle18.00. Benvenuti tutti gli amici.

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n Roma, 10 febbraio 2010Presentazione de “La nostra nuova politica”,ultimo numero di Charta minutaMercoledì 10 febbraio, alle ore 15, presso la Sala del Refettoriodi Palazzo San Macuto (Roma, via del Seminario 76), GianfrancoFini interviene alla presentazione del nuovo numero di Chartaminuta, “La nostra nuova politica”. Quali sono i nuovi temi dellapolitica italiana e come vi si rapporta la nuova destra? Dal supe-ramento delle ideologie al patriottismo repubblicano, dalla laici-tà positiva ai diritti civili, dalla legge sulla cittadinanza allaquestione femminile, dalla solidarietà all’attenzione per l’am-biente a un nuovo approccio in politica estera, bimestrale offre aldibattito il suo contributo per ridare visione alla politica italiana.Ne discutono Gianfranco Fini, intervistato dall’editorialista de IlSole 24 ore Stefano Folli e Luigi Amicone, direttore di Tempi. In-terviene Adolfo Urso.

n Roma, 23 febbraio 2010Convegno sul tema “Il futuro made in Italy. Le regole, la missione, la sfida”Le fondazioni Farefuturo e Symbola insieme per il convegno “Il fu-turo made in Italy. Le regole, la missione, la sfida”. L’appuntamen-to è il 23 febbraio alle 10.00 a Roma, presso la Sala delleConferenze del Garante della Privacy, in piazza Montecitorio123/a. Partecipano all’incontro, tra gli altri, Ermete Realacci, pre-sidente di Symbola, e il viceministro alle Attività produttive,Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo.

n Roma, 26 febbraio 2010Presentazione del libro “Dossier Ogm”Giovedì 25 febbraio alle ore 18, presso la sede di Farefuturo, sitiene la presentazione del libro “Dossier Ogm - Conoscere gli Or-ganismi geneticamente modificati”, scritto dal professor AngeloGallippi. All’incontro, moderato da Angelo Mellone, direttoreeditoriale di Farefuturo, intervengono il segretario generale dellafondazione, Adolfo Urso, Luciano Caglioti, prorettore dell’Uni-

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L’altro modo di fare politica

di Andrea Urso *

Nella prima Repubblica, esistevanoi partiti ed esistevano, di conseguenza, le“correnti”. Il disastro di Tangentopoli ha consegnato alla memoria collettivaun ricordo assolutamente negativo di entrambi questi soggetti, ma si tratta, aben vedere, di un giudizio ingeneroso, sbagliato come sempre sbagliate sonole generalizzazioni tranchant. I gruppi politici di ieri e di oggi, se costituisconomere aggregazioni di potere o per la conquista di un potere fine a se stesso eagli interessi degli aggregati, finiscono sempre per determinare fenomeni didegrado delle istituzioni pubbliche in cui questi stessi gruppi agiscono. Esisteperò, anzi, deve esistere, una dimensione dell’azione pubblica in cui donne euomini - che non solo fanno parte della società, ma “si sentono” parte inte-grante del tessuto umano e politico in cui costruiscono le loro esistenze e pro-gettano il loro futuro - trovano il gusto, la volontà e provano addirittura il pia-cere di riflettere sui problemi generali della comunità, delle articolazioni in cuisi suddivide, dello Stato propriamente detto, mossi prioritariamente dallo sti-molo di migliorare se stessi e il mondo che li circonda. I partiti e le correnti diun tempo sono stati anche questo: luoghi di perfezionamento intellettuale edi azione concreta, perni di manovre politiche volte a far uscire dalle stanzecerebrali le idee, per realizzarle a beneficio di tutti. Ovviamente, il modello diallora non sarebbe più proponibile, nell’attualità: né per i partiti né tanto me-no per la sotto-struttura correntizia. In primo luogo, per ragioni di costi. An-che se la cronaca continua, purtroppo, a descrivere un universo politico affol-lato di partiti rapaci di risorse pubbliche, è chiaro che, a breve, tutto ciò saràsolo uno spiacevole ricordo. Le strutture partitiche sono e saranno semprepiù costrette a snellirsi, diventando costantemente più agili, efficienti, parsi-moniose e funzionali quasi esclusivamente all’organizzazione delle campagneelettorali. Non saranno più, quindi, quelle mastodontiche organizzazioni perl’allevamento di classi dirigenti in grado di garantire il turn over ai partiti digoverno, oppure la sostituzione globale di una squadra con un’altra. Nel be-ne, ma anche nel male, il partito non è e non può più essere il luogo esclusivodi formazione del personale politico, anche perché non sono più le sole “dotipolitiche” -le doti cioè utili alla costruzione e alla raccolta del consenso pub-blico- quelle necessarie a fare di una persona il soggetto adatto alla gestionedella cosa pubblica. La diversificazione e la complicazione della società con-temporanea costringono chi decide di dedicarsi alla politica ad affrontare unamolteplicità di problemi - economici, sociali e culturali - che presuppongononon solo la disponibilità a un continuo aggiornamento, ma anche e soprattut-

Dove gli interessi particolaristicidiventano collettivi

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to il costante confronto con le migliori intelligenze di settore. Il fine non èsemplicemente quello di migliorare la produzione legislativa e l’organizzazio-ne sociale, ma anche quello di mettere il “politico” in grado di dialogare e an-che scontrarsi con i “tecnici” - siano essi quelli del mondo privato ed econo-mico, siano essi quelli della galassia burocratica -, al fine di non far mai preva-lere gli interessi particolaristici su quelli collettivi. Quale miglior soluzione,quindi, delle “fondazioni”? Nate con la cosiddetta seconda Repubblica, lefondazioni che orbitano intorno ad alcuni dei principali movimenti politicihanno proprio questa funzione: determinare un terreno di analisi sostanzial-mente “neutro”, alla cui promozione e produzione intellettuale è possibilepartecipare anche senza adesione fideistiche e persino senza alcun interessepolitico-elettorale diretto. Anzi, se le finalità restano saldamente ancorate allapolitica, la buona fondazione si distingue proprio per la capacità di tenere di-stinti il momento formativo della persona dall’altrettanto importante, ma di-versa, fase di aggregazione consensuale. La costanza e l’intensità dell’impe-gno sul terreno politico non lede mai, o non dovrebbe mai ledere, nella fon-dazione, la libertà assoluta di dialogo e di studio, con il coinvolgimento di tut-te le energie che possono contribuire non tanto e non solo all’affermazionedel partito di riferimento, ma alla crescita costante della capacità di compren-sione e delle soluzioni dei problemi della società in cui è incardinata. Libertàche, per altro, come nel caso di Farefuturo e Fare Italia, non impedisce certodi coltivare e promuovere anche scale di valori che, però, più che fortezze dadifendere o scudi con cui difendersi, diventano “chiavi interpretative” dei fe-nomeni politici, sociali ed economici. Forse, il lavoro più impegnativo che lefondazioni politiche dovranno affrontare nei prossimi anni sarà proprio quel-lo di trovare nuove e più convincenti sintesi tra ciò che la tradizione italianarappresenta, anche in termini reali, e quanto la contemporaneità e la globaliz-zazione impongono a tutti in termini di innovazione e sfida culturale, socialeed economica. Il terreno economico e finanziario, per altro, sarà quello in cuimaggiormente si dovrà contendere mentalmente tra soggetti diversi, nellasperanza di individuare nuovi modelli organizzativi dei rapporti tra politica -cioè interesse collettivo - e denaro - inteso come interesse privato -, al fine direstituire alla prima quel ruolo direttivo che, venendo meno, sta rischiando didisumanizzare lo stile di vita occidentale, con tutte le conseguenze di cui si di-scute da ormai più di un ventennio. Lo strumento-fondazione, inoltre, per-mette e può consentire con ancora più efficacia l’incontro tra attori diversidella società - personale politico, imprese, intellettuali e opinion-maker - pro-prio per la comprensione, la composizione e la sintesi dei diversi interessi le-gittimi che si manifestano nel tessuto istituzionale, economico e produttivo,ma, appunto, non già in una dimensione lobbistica, riservata e a fini specula-tivi, bensì pubblica, alla luce del sole, con l’intenzione di trovare le strade mi-

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gliori per favorire lo sviluppo e il progresso delle attività economiche edelle condizione generali di vita per tutti. La sfida raccolta da Farefuturo eFareitalia fin dai primi momenti della transizione politica del nostro Paesedal vecchio al nuovo modello politico è quindi stata quelle di creare a de-stra e per la Destra - in un contesto bipolare e di alleanza con l’ala mode-rata del panorama politico italiano - un luogo di eccellenza del Pensiero,oltre e prima ancora che dell’azione. I prossimi eventi politico-elettoralipermetteranno di giudicare appieno questa esperienza, evidenziandone irisultati sotto vari punti di vista. Dunque, il percorso delle fondazioni - diFarefuturo e Fareitalia in particolare - deve non solo continuare per altri15 o 30 anni, ma essere ampliato e fatto condividere a una platea semprepiù crescente di osservatori e appassionati della politica, poiché solo lun-go questa strada potrà viaggiare quell’essenziale, indispensabile rinnova-mento delle istituzioni politiche, delle sovrastrutture economiche e socialie finanche degli stili di vita, di cui si parla dal crollo della prima Repubbli-ca, ma che, in fondo, è ancora lontano dall’esser stato realizzato.

* Segretario amministrativo di Fareitalia

versità “La Sapienza” di Roma, Giovanni Vittorio Pallottino, ordi-nario di Elettronica all’Università “La Sapienza”, Ugo Laneri, bio-tecnologo del Cnr, e Giampiero Jacobelli, direttore responsabiledi Technologyreview.it.

nNapoli, 5 marzo 2010Convegno sulla questione meridionale“Per una buona politica. Per un nuovo Mezzogiorno” Venerdì 5 marzo, a Napoli, le fondazioni Farefuturo e Mezzogior-no Europa organizzano il convegno dal titolo “Per una buona po-litica. Per un nuovo Mezzogiorno”. Partecipano all’incontro, cheha luogo a partire dalle 9.30 presso la Sala D’Amato – Unione In-dustriali di Napoli (Piazza dei Martiri, 58), Gianfranco Fini e An-drea Geremicca, rispettivamente presidente di Farefuturo e diMezzogiorno Europa, Adolfo Urso, segretario generale di Farefu-turo, Gianni Lettieri, presidente dell’Unione Industriali di Napo-li, Mario Ciampi, direttore di Farefuturo, Ivano Russo, direttoredi Mezzogiorno Europa, e Giustino Fabrizio, direttore de La Re-pubblica - Napoli.

n Roma, 10 marzo 2010Convegno dal titolo“Oltre la paura. La politica e la sfida del futuro”Mercoledì 10 marzo si tiene a Roma presso la Sala del Refettoriodella Biblioteca della Camera dei Deputati, in Via del Seminario76, dalle 9.30 alle 18.00, un convegno dal titolo “Oltre la paura.La politica e la sfida del futuro”. Il 2009 è stato l’anno della “gran-de paura”, determinato dall’acuirsi della crisi economico-finanzia-ria che ha colpito il mondo. Ma la paura è da anni un sentimentodiffuso e generalizzato, con il quale le società occidentali si sonoabituate o - peggio - rassegnate a convivere: paura del terrorismo,delle pandemie globali, della disoccupazione di massa, dell’immi-grazione, delle manipolazioni genetiche, dei cambiamenti climati-ci. E la paura, reale o immaginaria, è insomma diventata la sfidapiù importante che i governi dei diversi Paesi si sono trovati ad af-frontare nel corso dell’ultimo decennio. Così, dinnanzi alla politicacontemporanea, si è posto un dilemma semplice: cavalcare la paurao cercare di neutralizzarla e vincerla? La paura, risorsa e minaccia,può essere utilizzata per ottenere consenso e legittimazione, mapuò anche diventare un potenziale fattore di conflitti sociali e didisgregazione. Il convegno parte proprio da questa alternativa per

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cercare di mostrare che, se è vero che la paura è un sentimento ra-dicato nella storia umana e qualcosa che appartiene al bagagliobiologico dell’uomo, è altrettanto vero che non si può governareuna collettività umana complessa facendo leva su di essa, alimen-tando fobie e fantasmi. Scopo della politica, in altre parole, è vin-cere la paura per costruire il futuro.

n Roma, 18 marzo 2010Presentazione dell’ultimo numero di Charta minuta“2011, un anniversario per ricominciare”A un anno dal 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, il 17 mar-zo Charta minuta promuove un dibattito sulla celebrazione, in chia-ve non retrospettiva ma prospettiva: il terzo Giubileo della patriavisto come un nuovo inizio possibile per il nostro Paese.A Roma, presso la fondazione Memmo, ne discutono Giuseppe DeRita, segretario generale del Censis, Piero Melograni, storico, AldoCazzullo, giornalista del Corriere della Sera e Adolfo Urso, direttoredella rivista. Modera Federico Eichberg, direttore Relazioni interna-zionali di Farefuturo, conclude il presidente della Camera dei depu-tati Gianfranco Fini.

n Roma, 8 aprile 2010Convegno dal titolo“La Quinta Repubblica: un modello per l’Italia?”Giovedì 8 aprile 2010, dalle ore 15, si tiene a Roma, presso la Saladelle Conferenze di Palazzo Marini - Camera dei Deputati, il conve-gno organizzato da Farefuturo “La Quinta Repubblica: un modelloper l’Italia? ”.Apre i lavori Gianfranco Fini, presidente di Farefuturo, intervengo-no Adolfo Urso, segretario generale di Farefuturo, Frédéric Rouvil-lois, docente presso l’Università di Paris V e collaboratore delCentro Studi dell’Ump, Franco Bassanini, presidente di Astrid, e idocenti universitari Stelio Mangiameli, Sofia Ventura, Ida Nicotra,Luca Mezzetti, Felice Giuffré, Pier Giorgio Casalena.

n Roma, 14 aprile 2010Ciclo di seminari, organizzati da Glocus e Farefuturo, dedicato all’innovazione nei territoriMercoledì 14 aprile alle ore 12 Glocus e Farefuturo, presso la sededella fondazione Farefuturo, presentano con una conferenza stampa

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il ciclo di seminari “L’innovazione nei territori, la nuova classe diri-gente per un’Italia competitiva”. Gli incontri, destinati agli ammi-nistratori locali, sono dedicati al tema dell’innovazione conl’obiettivo di diffondere la cultura del cambiamento e favorire lamodernizzazione del Paese. A tutti i seminari partecipano rappre-sentanti del mondo delle imprese e dell’Università. Il ciclo di semi-nari è inaugurato dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, laprima sessione è introdotta e coordinata da Linda Lanzillotta eAdolfo Urso. Tra gli speaker: Giuliano Amato, Luca Antonini,Francesco Caio, Alessandro Campi, Domenico De Masi, AlfonsoFuggetta, Giulio Napolitano, Umberto Paolucci, Giuliano Zuccoli.Un’iniziativa per contribuire a sviluppare un processo di ammoder-namento della Pubblica amministrazione sulla base di valori condi-visi, soprattutto nel territorio, ovvero dove si misurano le migliorienergie e si manifestano i maggiori problemi. E un modo per dif-fondere la cultura del cambiamento nella classe dirigente, coniu-gando il principio dell’unità nazionale con quello del federalismo,che ha profondamente trasformato la forma di Stato dando semprepiù responsabilità agli enti locali.

n Roma, 11 maggio 2010Convegno sul tema“Oltre il Pil: i nuovi indicatori del benessere e la sostenibilità dello sviluppo” Martedì 11 maggio presso la Sala delle Conferenze di Palazzo Mari-ni in via del Pozzetto 158, la fondazione Farefuturo organizza ilconvegno “Oltre il Pil: i nuovi indicatori del benessere e la sosteni-bilità dello sviluppo”.Intervengono ai lavori, che si svolgono dalle 10.00 alle 12.30: Ka-zuiko Takeuchi, vicerettore Università delle Nazioni Unite, editor-in-chief della rivista scientifica internazionale Sustainability ofTokyo, Fiorella Kostoris, professore ordinario di Economia pressol’Università “La Sapienza” di Roma e presidente comitato “Pari oDispare”, Mario Baldassarri, senatore Pdl e presidente dell’associa-zione Economia Reale, Fabio Orecchini, membro del Centro Inte-runiversitario per lo Sviluppo sostenibile de “La Sapienza” diRoma ed editor della rivista Sustainability Science, Enrico Cancila,responsabile dell’area di ricerca Politiche ambientali di Farefuturo,Raffaele Bonanni, segretario nazionale Cisl, Federica Guidi, presi-dente Giovani Imprenditori Confindustria, Enrico Letta, vicesegre-tario del Partito democratico, Adolfo Urso, segretario generale diFarefuturo e viceministro allo Sviluppo economico con delega al

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Commercio estero e Mario Ciampi, direttore di Farefuturo. Con-clude Gianfranco Fini, presidente della Camera dei deputati e dellafondazione Farefuturo.

n Roma, 20 maggio 2010Presentazione del volume“L’ora di Telemaco. Un’odissea americana”Giovedì 20 maggio alle ore 18, presso la sede di Farefuturo, vienepresentato il volume “L’ora di Telemaco. Un’odissea americana” diAlberto Pasolini Zanelli, edito da Settecolori. Con l’autore inter-vengono: Roberto Menotti, Alessandro Merola, Federico Eichberg ePaolo Quercia.

n Roma, 28 maggio 2010Convegno organizzato da Treves Editore e Farefuturo,“Senso dello Stato ed etica di governo”Venerdì 28 maggio alle ore 17, a Roma, presso il Conservatorio diSanta Cecilia in Via dei Greci 18, Treves Editore in collaborazionecon Farefuturo organizza il convegno dal titolo “Senso dello Statoed etica di governo”. L’incontro, organizzato in occasione della pub-blicazione italiana di Ensemble di Nicolas Sarkozy, con l’introduzio-ne di Gianfranco Fini, prevede gli interventi di Fausto Bertinotti,Benedetto Della Vedova, Francesco Rutelli, Debora Serracchiani,Marina Valensise. Coordina Nicolò Sella di Monteluce, concludeGianfranco Fini con Enrico Mentana.

n Roma, 7 giugno 2010“La strada dell’Africa”, presentazione dell’ultimo numero di Charta minutaLunedì 7 giugno alle ore 17, presso la sede di Farefuturo, ha luogola presentazione del nuovo numero di Charta minuta, “La strada del-l’Africa”. Il continente nero non è più il grande buco nero della glo-balizzazione, ma, anzi, il luogo in cui si misureranno le miglioriprospettive di crescita dei prossimi decenni e dove si decideranno lenuove gerarchie globali e gli assetti del futuro. L’Europa, delusa dauna politica degli aiuti in parte fallimentare, tarda a riconoscerenell’Africa un partner con cui agire in rapporto di reciproco vantag-gio. Ne discutono Elisabetta Belloni, direttore generale della Coo-perazione allo sviluppo del ministero degli Affari esteri, AminataFofana, scrittrice e cantante, autrice di La luna che mi seguiva, il

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L’altro modo di fare politicaL’altro modo di fare politica

cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio consiglio dellagiustizia e della pace, e Adolfo Urso, viceministro allo Sviluppoeconomico e segretario generale della fondazione Farefuturo. Mode-ra Paolo Quercia, coordinatore area ricerca Politica internazionaledella fondazione Farefuturo.

n Roma, 8 giugno 2010Convegno sul Sistema sanitario nazionale Una riflessione sul modello di assistenza sanitaria e le priorità diintervento - anche alla luce della manovra economica - per l’intro-duzione del federalismo fiscale, la sostenibilità e il finanziamentodel Sistema sanitario nazionale. Questi gli argomenti al centro delconvegno “La cura del Sistema Sanitario Nazionale. Priorità di in-tervento”, che si tiene martedì 8 giugno a Roma alle ore 10, pres-so la Sala Capranichetta (Piazza Montecitorio). L’iniziativa,organizzata dalle fondazioni Farefuturo e Italianieuropei in colla-borazione con Iapg (Italian American Pharmaceutical Group), èintrodotta da Mario Ciampi, direttore di Farefuturo, Andrea Pe-ruzy, segretario generale di Italianieuropei, e Claudio Carpentieri,coordinatore dello Iapg. La discussione prende avvio dalla presen-tazione dello Studio Ceis Tor Vergata sulla sanità e i farmaci inItalia realizzato da Vincenzo Atella, professore di Economia pressoil Ceis Tor Vergata, e dal dottor Lorenzo Carbonari. Su questi te-mi verte il confronto tra studiosi e addetti ai lavori. Le conclusio-ni sono affidate a Cesare Cursi, presidente Consulta nazionalePolitiche sociali e Sanità Pdl, Ignazio Marino, presidente Com-missione d’inchiesta sul Ssn del Senato, e Massimo Scaccabarozzi,presidente dello Iapg.

n Roma, 21 giugno 2010Convegno di studi delle fondazioni Farefuturo e Spadolini“Patriottismo repubblicano e unità nazionale” Lunedì 21 giugno le fondazioni Farefuturo e Spadolini Nuova An-tologia organizzano a Roma, presso la Sala delle Conferenze di Pa-lazzo Marini, dalle ore 15, un convegno di studi dal titolo“Patriottismo repubblicano e unità nazionale”. Partecipano, nell’or-dine: Francesco Nucara, Italico Santoro, Adolfo Urso, Giorgio Re-buffa, Michele Bagella, Massimo Teodori, Stelio Mangiameli.Coordinano: Cosimo Ceccuti, Mario Ciampi, Antonio Del Pennino.Alle 17.40 Stefano Folli intervista Gianfranco Fini.

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di Domenico Naso *

Quando, nell'aprile 2011, Adolfo Urso fondò l'associazione Fareitalia, permolto tempo ci siamo chiesti se fosse davvero necessario dotarsi di unwebmagazine, di uno strumento, cioè, che non si limitasse a pubblicare co-municati stampa o resoconti di convegni, ma si occupasse anche di offrireuna lettura, naturalmente parziale e limitata, del mondo che ci circonda. Siveniva dall'esperienza esaltante di Ffwebmagazine, il giornale online di Fa-refuturo che, nel bene e nel male, aveva fatto parlare tanto di sé. E allora ildubbio era più che legittimo: ha senso replicare un esperimento editorialeche, per mutato quadro politico, non aveva più ragione di esistere? La ri-sposta che ci eravamo dati era chiarissima: no, un altro Ffwebmagazine nonera possibile né auspicabile. Troppo era cambiato, troppa acqua era passa-ta sotto i ponti ed era arrivato il momento di costruire, non di distruggere. Iltempo della contrapposizione dialettica, anche durissima, nei confronti delPdl e del governo Berlusconi era finito. Bisognava, piuttosto, ricostruire lemacerie del centrodestra italiano. E allora il dilemma iniziale lo abbiamo ri-solto a modo nostro: sì a uno strumento di discussione online, no all'enne-simo foglio polemista tout court. FareitaliaMag sarebbe stato un mezzo agi-le e “leggero” di analisi politica, sociale ed economica, con l'occhio rivoltopiù ai temi davvero interessanti per una comunità politica e culturale comeFareitalia che alle polemiche che durano un giorno, a uso e consumo deiquotidiani italiani. Senza rinnegare nulla dell'esperienza precedente ci siamo rimboccati lemaniche e siamo partiti da zero con un'avventura nuova e molto giovane.Chiamare un trentenne praticante giornalista a dirigere FareitaliaMag è sta-ta forse la prova più evidente della volontà di cambiare rotta. E quel giorno,quando è andato online il primo numero, scrivevamo: «FareitaliaMag vuoleaprire una strada nuova, che abbatta steccati e pregiudizi, che superi final-mente il bipolarismo muscolare e le intransigenti contrapposizioni che han-no avvelenato gli ultimi due anni. Cercheremo di farlo nel modo che meglioconosciamo: attraverso la proposta. Non troverete mai, in queste pagine,un attacco preventivo e pregiudiziale, una posizione per partito preso. Tro-verete, invece, una serie di proposte concrete sui temi più spinosi del dibat-tito pubblico, in chiave riformatrice e liberale, all’interno di un centrodestraalternativo alla sinistra e competitivo con l’attuale impostazione della mag-gioranza di governo». Non c'era, e non poteva esserci, un ritorno acriticonella maggioranza che appoggiava il governo Berlusconi. Ma c'era, e c'è an-cora, la volontà di risanare strappi dolorosi che negli ultimi anni hanno la-cerato, forse mortalmente, il centrodestra italiano.

FareitaliaMag, uno strumento agile di analisi e confronto

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E la posizione chiara di FareitaliaMag era espressa anche da un altro fonda-mentale passaggio del primo editoriale: «Il senso di responsabilità che ciguiderà in questa nostra avventura non deve e non può essere confuso conun’annacquata posizione di compromesso, priva di coraggio e di mordente.Non saremo teneri con le posizioni che riterremo sbagliate, ma non perquesto le discrediteremo o le bolleremo come inascoltabili. Dialogheremocon tutti, ci confronteremo con tutti. Racconteremo questa fase di schizo-frenia italiana e lo faremo in piena libertà e consapevolezza. A chi obietteràche si tratta di un passo indietro, rispondiamo senza timore di esseresmentiti che è esattamente il contrario. Sono due passi in avanti, convinti edecisi verso il dopo Berlusconi».Mentre ancora il Cavaliere era a Palazzo Chigi, dunque, noi già intravedeva-mo quello che la storia recente ci ha poi mostrato: si era chiusa una lunga econtraddittoria fase storica e politica ed era arrivato il momento di cambia-re pagina. Né rinnegare né restaurare, insomma, per usare un vecchio motto caro alladestra italiana. E da allora abbiamo tentato di continuare nella nostra cer-tosina opera di ricostruzione. Con fasi diverse e alterne fortune, ovviamen-te, perché il terremoto politico degli ultimi mesi, in combinato con la crisieconomica ancora in atto, ha distrutto le certezze di molti. FareitaliaMag,però, ha attraversato la tempesta con umiltà e spirito di iniziativa. Non sia-mo rimasti fermi, facendoci travolgere dagli eventi, ma abbiamo sempretentato di offrire una chiave di lettura, una via d'uscita, una nuova stellapolare da seguire per ricostruire un centrodestra realmente liberale, rifor-matore, coraggioso, immune da nostalgismi di ogni genere e che sappia fi-nalmente guardare avanti, non indietro. Nel nostro piccolo, siamo soddi-sfatti di quanto fatto, perché lo abbiamo fatto con la libertà e l'indipenden-za di sempre. Ma la strada è ancora lunga e fino alle elezioni del 2013 c'è moltissimo dafare per far sì che l'Italia abbia un centrodestra moderno ed europeo, nelsolco del popolarismo continentale, alternativo alla sinistra e nel contempolontano da certe stortura dell'ultima fase del berlusconismo. I giornalisti di FareitaliaMag non fanno politica. Quello che sanno, voglionoe possono fare, invece, è contribuire al dibattito culturale di un'area in pie-na crisi di identità, affinché si recuperi lo spirito perduto e si ricostruisca,anche nel nostro Paese, un blocco liberale e riformatore che possa guidarel'Italia. Continueremo a farlo. Con i nostri mezzi, non certo mastodontici,beninteso, ma con la convinzione che il mondo vada raccontato attraversola lente dell'indipendenza e della libertà, e con una buona dose di coraggioper “rompere” i vecchi schemi e costruire l'Italia che verrà.

* Direttore di FareitaliaMag

n Roma, 27 settembre 2010Seminario sui nuovi modelli energetici“Il Futuro dell’energia. Interdipendenza energetica e indipendenza economica”Lunedì 27 settembre, dalle ore 9.15, la fondazione Farefuturo incollaborazione con Cetri-Tires organizza in sede un seminario (chesi può seguire anche in streaming) dal titolo “Il Futuro dell’energia.Interdipendenza energetica e indipendenza economica”. Con questagiornata di studi sui nuovi modelli energetici ad alta intensità di la-voro della Terza rivoluzione industriale, i migliori esperti del Circo-lo europeo per la Terza rivoluzione industriale, (Cetri-Tires)intendono condividere con Farefuturo il loro contributo di idee econoscenza, attraverso due sessioni di lavori interattive, inframmez-zate dalla lectio magistralis di Jeremy Rifkin, introdotta dal presi-dente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, e trasmessa invideoconferenza dalla Sala della Lupa di Montecitorio. Le relazionisono concepite secondo una logica espositiva unitaria. I relatori ef-fettuano presentazioni tra loro interconnesse e complementari fino aformare un’unica presentazione articolata e coerente sulle dinami-che complessive della Terza rivoluzione industriale; i partecipantipossono interloquire con i relatori attraverso appositi formulari di-stribuiti preliminarmente e sottoposti dal conduttore ai relatori altermine di ogni sessione.

n Roma, 28 settembre 2010Convegno sull’Italia all’esposizione universale 2010“Il padiglione italiano all’Expo Shangai 2010”Martedì 28 settembre, dalle 9 alle 13, le Fondazioni Symbola e Fare-futuro organizzano a Palazzo San Macuto, in via del Seminario 76, ilconvegno dal titolo “Il padiglione italiano all’expo Shanghai 2010”.In un quadro attuale in cui la politica, le istituzioni, ma anche i sog-getti intermedi e le forze dell’economia e della società non sembranoin grado di produrre una visione comune e di mettere in movimentoil Paese, se guardiamo però all’Italia con occhio attento, possiamotrovare enormi energie da mobilitare. Un’Italia che è stata colta erappresentata nel padiglione italiano all’Expo di Shanghai, il più vi-sitato dopo quello cinese: dall’hi-tech del cemento che lascia traspa-rire la luce alla cupola di Santa Maria del Fiore al made in Italytradizionale, dalla qualità agroalimentare al paesaggio, fino alle tan-te imprese italiane che sono presenti nel mondo. Ma anche cogliendol’aggregazione e collaborazione tra livelli istituzionali, territori e im-prese. Insomma, una bella foto di gruppo di un’Italia di qualità che

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vorremmo vedere fin da subito al lavoro per il successo dell’Expo2015. Presiedono i direttori di Farefuturo e Symbola Mario Ciampie Fabio Renzi; intervengono Francesco Albertoni, presidente Ucina,Aldo Bonomi, direttore Aaster e membro del Comitato scientifico diSymbola, Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera dei deputati eamministratore delegato di Fiera Milano congressi, BeniaminoQuintieri, commissario generale del Governo Exspo Shanghai 2010e Santo Versace, deputato e presidente di Altagamma; concludono ilpresidente di Symbola Ermete Realacci e il segretario generale di Fa-refuturo, Adolfo Urso.

n Roma, 6 ottobre 2010Presentazione del volume sull’immigrazione nato dai “Dialoghi asolani”Le fondazioni Farefuturo e Italianieuropei organizzano a Roma (SalaCristallo – Hotel Nazionale, Piazza Montecitorio 131) mercoledì 6ottobre alle ore 16.30, un dibattito in occasione dell’uscita in libre-ria del volume “Le nuove politiche per l’immigrazione. Sfide e op-portunità”, che raccoglie gli interventi della seconda edizione dei“Dialoghi asolani”. Con questa iniziativa, le due fondazioni avvianouna riflessione comune intorno a una questione cruciale dell’agendapolitica nazionale ed europea, convinte che l’Italia debba adottare,dinanzi al fenomeno migratorio e alla sua crescente importanza nel-la società e nell’economia, un modello di integrazione organico eadeguato alla rilevanza delle sfide attuali.

n Roma, 14 ottobre 2010Conversando sul futuro dell’Europa con Steven HillGiovedì 14 ottobre, alle ore 19.45 presso la fondazione Farefuturo,si conversa sul futuro dell’Europa con Steven Hill, autore del be-stseller Europe’s Promise. Why the European way is the best hope in an in-secure age. Introduce l’incontro Federico Eichberg, direttore delleRelazioni internazionali di Farefuturo.

n Asolo, 22-23 ottobre 2010“Dialoghi asolani”, workshop di formazione sulla legalitàLa città di Asolo (TV) ospita il 22 e 23 ottobre la terza edizione dei“Dialoghi asolani”. Il workshop “La legalità del cittadino, la legali-tà delle istituzioni”, organizzato congiuntamente dalle fondazioniFarefuturo e Italianieuropei, prevede la partecipazione e il confronto

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di personalità del mondo della politica, delle istituzioni e dell’eco-nomia, ed è aperto a un gruppo di cento giovani under 35, prove-nienti da tutta Italia, selezionati attraverso un bando pubblico.Partecipano, tra gli altri: Giuliano Amato, già presidente del Consi-glio, Alessandro Butticè, Capo Unità Indagini & Operazioni A3dell’Ufficio Europeo per la Lotta alla Frode (OLAF), Roberto Maro-ni, ministro dell’Interno, Piero Grasso, Procuratore nazionale anti-mafia, Luciano Violante, già presidente della Commissioneparlamentare antimafia e della Camera dei deputati, Giuseppe Pisa-nu, della Commissione parlamentare bicamerale Antimafia, Ivan LoBello, Presidente Confindustria Sicilia, Adolfo Urso, Segretario ge-nerale fondazione Farefuturo e i presidenti delle fondazioni organiz-zatrici, Massimo D’Alema e Gianfranco Fini.

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n Pisa, 11 marzo 2011Farefuturo, Italianieuropei e Giovane Europa dibattono su democrazia e riforma delle istituzioni Si svolge a Pisa l’11 marzo 2011 un dibattito dal titolo “La demo-crazia in Italia e la riforma delle istituzioni”, a partire dal volume,curato da Roberto Cerreto, “La democrazia in Italia: forme, limiti,garanzie”. Organizzato dalle fondazioni Farefuturo e Italianieuropeie dall’Associazione Giovane Europa, il dibattito è ospitato nellaScuola Superiore Sant’Anna (piazza Martiri della Libertà, 33) dalle15.30 alle 19.00. Presieduto e moderato dal curatore del volume,Roberto Cerreto, l’incontro è introdotto da Mario Ciampi, direttoredi Farefuturo, Andrea Peruzy, segretario generale della fondazioneItalianieuropei, Giorgio Malet, coordinatore dell’associazione Gio-vane Europa. Seguono le relazioni di Raffaele Bifulco, docente diIstituzioni di diritto pubblico all’Università di Napoli “Partheno-pe” e di Tania Groppi, docente di Istituzioni di diritto pubblicoall’Università di Siena. Concludono Remo Bodei, docente di Filoso-fia all’University of California, e Pietro Grilli di Cortona, docentedi Politica comparata all’Università “Roma Tre”.

n Roma, 5 aprile 2011Presentazione di “Il domani al noi”,un volume per uscire dal presentismoMartedì 5 aprile 2011 alle ore 18, presso Farefuturo, viene presen-tato il volume “Il domani appartiene al noi. 150 passi per uscire dalpresentismo”, di Federico Eichberg e Angelo Mellone. Assieme agliautori, intervengono Andrea Augello, Alessandro Campi, EnricoLetta, Gianluigi De Palo, Isabella Rauti, Adolfo Urso. Modera Ma-rio Ciampi.

n Roma, 8 aprile 2011Fondazioni a convegno per guardare al futuroLa fondazione Konrad Adenauer, in partnership con le fondazioniFarefuturo, Alcide De Gasperi, UniVerde e Rui, il centro Meseuro,la comunità di Sant’Egidio, l’istituto Luigi Sturzo e le universitàLuiss e Luspio organizza l’8 aprile dalle 13 alle 20, presso la Ponti-

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ficia Università Gregoriana, un convegno dal titolo “Una nuova mi-sura per il mondo: uno sguardo verso il futuro”. Intervengono,nell’ordine, Francois-Xavier Dumortier, Katja Plate, Ulf Merbold,Wilhelm Staudacher, Thomas Jansen, Andrea Riccardi, Ana Pala-cio, Gian Enrico Rusconi, Carlo Rubbia, Alfonso Pecoraro Scanio,Antonio Intiglietta, Cesare Zucconi, Giuliano Amato, GianfrancoFini, Pier Ferdinando Casini, Mario Mauro, Hans-Gert Pöttering,Maria Romana De Gasperi. Moderano Andrea Bachstein e SergioBelardinelli.

n Roma, 19 aprile 2011Nasce Fareitalia.L’associazione si presenta con il convegno “Ri/fareitalia”Martedì 19 aprile 2011 alle ore 16, presso palazzo Ruspoli in viadel Corso 418, viene presentata l’associazione Fareitalia. Si tienecontestualmente il convegno “Ri/fareitalia”, con Umberto Ambro-soli e Marco Vitale.

n Roma, 3 maggio 2011Un convegno sulla mancanza di leadership in Italia, per presentare l’ultimo Charta minuta “Pensare il futuro”In occasione della presentazione dell’ultimo fascicolo di Charta Mi-nuta “Pensare il futuro”, dove vengono tracciati i profili di quindiciopinion leader globali dei nostri tempi, si svolge il convegno dal ti-tolo “La leadership che manca. In Italia”. L’incontro si tiene marte-dì 3 maggio alle ore 17, presso la fondazione Farefuturo.Intervengono: Adolfo Urso, presidente di Farefuturo, PietrangeloButtafuoco, giornalista e scrittore, Domenico De Masi, professoredi Sociologia del lavoro all’Università “La Sapienza” di Roma, eAndrea Romano, direttore di Italia Futura. Modera Federico Ei-chberg, direttore dell’area Relazioni internazionali di Farefuturo.

n Roma, 7 maggio 2011Presentazione di Fareitalia a Catania, con il dibattito “Una politica per il Sud”Sabato 7 maggio 2011 alle ore 18, viene presentata a Catania Farei-talia, l’associazione promossa e presieduta da Adolfo Urso, presiden-te di Farefuturo. Per l’occasione si svolge il dibattito dal titolo“Una politica per il Sud”, a cui partecipano Gianfranco Miccichè,leader di ForzaSud e sottosegretario alla presidenza del Consiglio

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con delega al Cipe, Nello Musumeci, neo sottosegretario al Lavorode La Destra, Gianpiero D’Alia, capogruppo al Senato dell’Udc, ePippo Scalia, coordinatore regionale Sicilia di Fli. L’incontro è in-trodotto da Fabio Fatuzzo.

n Roma, 25 maggio 2011Workshop a porte chiuse “L’internazionalizzazione dell’economia nell’ottica degli investimenti esteri”Si svolge mercoledì 25 maggio il workshop a porte chiuse “L’inter-nazionalizzazione dell’economia nell’ottica degli investimenti este-ri”. Nel corso dell’incontro viene presentato il documentosull’argomento elaborato da Farefuturo con il Cidem dell’Università“La Sapienza” di Roma, partner scientifico per l’iniziativa.L’appuntamento è nella sede di Farefuturo, i lavori sono aperti dalpresidente della fondazione, Adolfo Urso, e coordinati da FedericoEichberg, direttore delle Relazioni internazionali. Seguono la rela-zione di Roberto Pasca di Magliano, ordinario di economia politicade “La Sapienza” e la presentazione di alcuni casi aziendali di parti-colare rilievo; in conclusione, il dibattito aperto ai partecipanti.

n Roma, 10 giugno 2011“I conti a destra”, I seminario di Farefuturo e Magna Carta Le fondazioni Farefuturo e Magna Carta organizzano un ciclo di se-minari per tracciare la nuova identità del centrodestra. Il 10 giugno2011 alle ore 11 a Roma, presso la Sala Capitolare in Piazza dellaMinerva 38, c’è il primo incontro, dal titolo “I conti a destra”. Con:Adolfo Urso e Gaetano Quagliariello.

n Roma, 22 giugno 2011“Multiculturalismo, immigrazione e cittadinanza”,II seminario di Farefuturo e Magna Carta Mercoledì 22 giugno 2011 dalle 18, in via dei Lucchesi 26 a Ro-ma, Farefuturo e Magna Carta organizzano il secondo appunta-mento del ciclo di incontri di formazione organizzato in sinergiadalle due fondazioni. Il titolo del seminario è “Multiculturali-smo, immigrazione e cittadinanza”, intervengono Mario Ciampi,segretario generale di Farefuturo, e Raffaele Perna, direttore diMagna Carta.

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di Giovanni Basini *

Tratteggiare un quadro delle attività rilevanti per i giovani di Farefuturo e del-la sua associazione politica, Fareitalia, non è compito da poco. Se si vuoleraccontare le cose come sono davvero, non si tratta di scattare una fotografiaquanto di delineare una prospettiva, perché quella da descrivere non è unaattività tra le altre, ma forse quella da considerare lo scopo di tutto, l'oggettosociale, il valore di riferimento. È dunque una narrazione strana, perché in es-sa contano più il perché e il cosa sarà del cosa è stato. È un po' un raccontareil futuro. Forse è anche per questo che un “ultimo arrivato” di 25 anni, qualeio sono, può farlo. Gli atti di molti convegni, le foto, i video, l'esperienza di chic'era, testimoniano che fin dalla nascita dell'Osservatorio Parlamentare e diCharta minuta, ormai lontane nel tempo, le occasioni nelle quali i giovani so-no stati al centro del lavoro di questa comunità umana sono state molte. Unsintomo di questo, per chi viene a conoscere questa storia per la prima volta,è proprio l'evoluzione in “Farefuturo” del nome dello storico istituto di via delSeminario. La parola futuro istituisce un collegamento immediato alle nuovegenerazioni: non c'è futuro senza di loro e non c'è futuro degno se non perloro. A via del Seminario tutto è chiaro appena si entra: basta incontrare lagiovane redazione del magazine e di Charta e si capisce che “non è una fon-dazione per invecchiati”. Così, dai convegni di Vallombrosa alla stessa quoti-diana routine dell'Osservatorio Parlamentare, chi, giovane e meno giovane,ha frequentato quelle stanze ricorda la presenza costante di persone che nonavevano i così consueti capelli bianchi della politica italiana. Erano personeche avevano trent'anni e che sognavano un centrodestra futuro nel quale sa-rebbero stati protagonisti. Per alcuni di loro è stato in effetti proprio così. Èda quegli anni che Adolfo Urso fa risalire in ogni suo discorso la sua causaper i giovani. È diventato così un punto chiave dell'idea di centrodestra chehanno Farefuturo e Fareitalia: lavorare per sostituire chi invecchia, lavorareper creare una classe dirigente che porti avanti - a sua volta - il lavoro politicodei propri padri. Alcune generazioni prima della mia avrebbero detto “lavora-re per portare avanti la buona battaglia”, ma, quali siano le parole scelte, il ri-ferimento ai valori della destra italiana intesa in modo mediterraneo, etero-dosso, accogliente, inclusivo è immediatamente intellegibile. Non solo la mo-derna economia che insiste sull'importanza del capitale umano e la culturadella destra, da sempre permeata del mito dell'ardore giovanile, ma anche al-tre forze storiche oggi congiurano perché in questo momento storico le per-sone dalla visione più lungimirante investano sui giovani. Gli uomini di Fare-futuro, i suoi finanziatori, la sua dirigenza, lo hanno capito. È la gerontocraziaitaliana, che di frequente propone o ripropone candidati premier settantacin-quenni, a rendere urgente la formazione di una nuova classe politica all'altez-za di sostituire gli attuali nomi che la affollano. Diverse sono le ragioni. Primadi tutto gli attuali politici sono ormai pericolosamente vicini a un'età media in

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cui la biologia e il concreto affacciarsi di un diffuso rischio di “morte in cari-ca” diverrà un fattore pericoloso e potenzialmente in grado di destabilizzaregli equilibri. Senza arrivare alla rievocazione delle tragiche conseguenze dellamorte dell'ottantaseienne Paul von Hindemburg nella Repubblica di Weimar,si rifletta, in un periodo storico per fortuna meno drammatico, su quanto laforza dell'attuale governo tecnico dipenda dal prestigio di un uomo comeGiorgio Napolitano, saldo e venerando, che di anni ne ha ottantasette. Se-condariamente, persistere nel non avere in Parlamento (ma non è solo unaquestione di Parlamento, è una questione di Cda che contano, di associazio-ni, di partiti, di sindacati) una rilevante quota di giovani continuerebbe a pri-vare quell'istituzione di idee nuove e della percezione sui giovani degli effettidelle proprie scelte politiche, finendo per viziare dall'apice ancora, ogni anno,su ogni cosa, tutti i processi decisionali correlati - ad esempio - con le nuovetecnologie. Si pensi al caso del Wi-Fi e ai ritardi incredibili dovuti a un Decre-to Pisanu figlio di un'altra epoca (quella appunto, col massimo rispetto, delsuo autore) per avere un esempio di “problema difficile da risolvere per unover 35”. Si gioca intorno a questi problemi il confronto tra un'Italia a demo-grafia e crescita del Pil negativi, in cui fare un figlio - concepire un giovane - èuna follia, e un'Italia rampante, in cui si fanno le cose prima e meglio che al-trove e si vive ognuno per essere ricordato domani dai propri figli. “Che futu-ro fare” è dunque la domanda. Noi abbiamo un'idea. Vogliamo un futuro incui una nuova leva di imprenditori, professionisti, candidati - ognuno fortedelle sue competenze - prenda le redini dei rispettivi settori, giovandosi dellasapienza di chi li avrà preceduti per governare i cambiamenti e della debolez-za di chi ancora insiste a occuparli senilmente per poterlo più rapidamentesostituire. Per realizzare quest'idea - che non è rivoluzionaria, si badi, se nonsi vuol considerare la normale fisiologia di un Paese sano e dotato di ricambiocome un qualcosa per noi di rivoluzionario - non basteranno proclami, chenon sono comunque mancati negli ultimi vent'anni da parte dei partiti e delleloro giovanili, del centrodestra e non solo. Per realizzarla, occorrono e occor-reranno sempre più selezione, condivisione del know how politico e messaalla prova di ognuno dei giovani potenzialmente adatti a portare avanti il pro-cesso, tramite strutture pensate per questo scopo e costruite, fin da princi-pio, per essere adeguate ai suoi sviluppi. In Farefuturo e Fareitalia facciamo,o proviamo a fare, proprio questo. Tante sono le iniziative che nell'anno acca-demico 2011-2012 hanno visto l'impegno giovanile. La fondazione di Fareita-liaMag con decine di giovani chiamati a contribuire con i propri articoli pervedere rilanciato, a volte anche sui media più importanti che ne riprendono icontenuti, il loro lavoro. Il tradizionale appuntamento di discussione e appro-fondimento, tra senior ma di fronte a una platea di giovani coinvolti con do-mande e continui richiami, nella splendida Asolo. La creazione dei corsi diformazione di Farefuturo per gli under 35, ideati dalla redazione del magazi-ne - giovani che hanno messo impegno per altri giovani - e tenuti da relatoridi livello, spesso di eccezione, che hanno saputo dare stimoli ai corsisti. La

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scelta, innovativa e tutta da sperimentare, di costruire un dipartimento diricerca e formazione talenti e non una - l'ennesima - “giovanile di partito”(o più correttamente di associazione) come il Team Italia. L'idea di lancia-re un dibattito giovanile ben costruito come “Crediamoci!” e aprirne leporte anche al di fuori di Fareitalia, invitando - nell'antica tradizione del-l'Osservatorio Parlamentare, giovani di tutto il centrodestra il 1 e il 2 giu-gno a Spilimbergo (e presto anche in altre parti d'Italia). Queste sono sta-te le decisioni qualificanti, le nostre azioni seguite alle parole di AdolfoUrso che avevano conquistato tutti noi di Farefuturo e Fareitalia, giovanie meno giovani. Forse non basteranno, certo, perché non si possonoemulare i modelli funzionali dell'ascensore sociale della classe dirigente diPaesi come l'Inghilterra o l'America, con grandi università, una vera de-mocrazia interna dei partiti, un capitalismo meno familiare e più apertoalla competizione e alle public companies solo con le risorse - per quantoottime e ben impiegate - di una fondazione e di una associazione. Però èqualcosa, è un impegno, e potrà crescere, con quanti più finanziatori dellabuona politica e giovani nuove anime di essa convinceremo a mettersi insocietà assieme, tramite il nostro lavoro organizzativo, per costruire futu-ro. Di più: è una tendenza. È la tendenza a Farefuturo. La tendenza a pen-sare all'Italia che verrà.

* Responsabile Team Italia, Web e Social Networks di Fareitalia

n Roma, 28 giugno 2011Presentazione di “Change”, ultimo numero di Charta minutaMartedì 28 giugno 2011, alle ore 16, si tiene la presentazione delnuovo fascicolo di Charta Minuta “Change”. L’appuntamento è nel-la caffetteria della Galleria Alberto Sordi, a Roma, in via del Corso.

n Roma, 5 ottobre 2011“Fareitalia popolare”, convegno al Tempio di AdrianoMercoledì 5 ottobre alle ore 17, presso il Tempio di Adriano di Ro-ma, si tiene il convegno “Fareitalia popolare”, con gli onorevoli An-gelino Alfano, Giovanni Collino, Andrea Ronchi, Pippo Scalia,Adolfo Urso e il ministro Franco Frattini.

n Roma, 11 ottobre 2011Presentazione del volume “(Dis)fare gli italiani? Dal familismo all’antipolitica”Martedì 11 ottobre 2011 alle ore 10, viene presentato a Roma, pres-so Farefuturo, “(Dis)fare gli italiani? Dal familismo all’antipolica. Lafotografia di una democrazia dissociativa”, il terzo rapporto dellafondazione. Il volume è l’esito di una ricerca sul senso civico degliitaliani, curata da Luigi Di Gregorio e dai ricercatori della fondazio-ne e realizzata anche mediante un’indagine empirica a cura della So-cietà Metodia. Dopo la presentazione della ricerca da parte delcuratore, seguono gli interventi di Maurizio Sacconi, ministro delLavoro e delle Politiche Sociali, e di Enrico Letta, vicesegretario na-zionale del Partito democratico. Modera i lavori Angelo Mellone.L’incontro è occasione per discutere le principali evidenze che emer-gono dal volume e, in particolare, la tesi di fondo della “democraziadissociativa”, che attribuisce alla politica le maggiori responsabilitàdella - vera o presunta - “eccezione italiana”.

n Roma, 12 ottobre 2011“Bipolarismo, bipartitismo e riforme istituzionali”, III seminario di Farefuturo e Magna Carta Mercoledì 12 ottobre 2011 dalle 18, in via dei Lucchesi 26 a Roma,Farefuturo e Magna Carta organizzano il terzo appuntamento delciclo di incontri di formazione organizzato in sinergia dalle duefondazioni. Il titolo del seminario è “Bipolarismo, bipartitismo e ri-

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forme istituzionali”, intervengono Luigi Di Gregorio e GiovanniOrsina, modera Raffaele Perna.

n Roma, 13 ottobre 2011Presentazione di “Avanti popolari”,ultimo numero di Charta minutaGiovedì 13 ottobre 2011 alle ore 18, presso la fondazione Farefutu-ro, viene presentato l’ultimo numero della rivista bimestrale Chartaminuta, dal titolo “Avanti popolari”. Intervengono: Rocco Butti-glione, Giuseppe Fioroni, Antonio Tajani, Adolfo Urso.

n Roma, 27 ottobre 2011Convegno sulle biomasseGiovedì 27 ottobre 2011 alle ore 15, presso la fondazione Farefutu-ro, si tiene un convegno dedicato alle biomasse e alle possibilità disfruttamento di questa fonte energetica. Con gli onorevoli AndreaRonchi e Adolfo Urso e il sottosegretario Stefano Saglia.

nUdine, 29 ottobre 2011Meeting “Fareitalia, Fareimpresa”Sabato 29 ottobre 2011 alle ore 17, a Udine, presso l’hotel Là diMoret in viale Tricesimo 276, si tiene il meeting Fareitalia, Fareim-presa. Con Giovanni Collino, Maurizio Saia, Adolfo Urso.

nMilano, 7 novembre 2011Meeting “Fareitalia popolare” Lunedì 7 novembre 2011 alle ore 17, i ministri Franco Frattini eIgnazio La Russa e gli onorevoli Andrea Ronchi e Adolfo Urso ten-gono un meeting a Milano, presso l’Hotel Principe di Savoia, inpiazza della Repubblica. Intervengono anche gli onorevoli GiovanniCollino, Giuseppe Menardi e Maurizio Saia.

n Roma, 15 novembre 2011Presentazione del nuovo numero di Charta Minuta, “Shock economy”Viene presentato in sede martedì 15 novembre alle ore 12 il nuovofascicolo del bimestrale di Farefuturo, Charta minuta. Il volume, daltitolo Shock economy, avanza la proposta di una manovra shock di

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L’altro modo di fare politica

500 miliardi da un lato per ridurre il rapporto debito/Pil al 100% edall’altro per rilanciare la crescita del Paese. Ne parlano, insiemecon Adolfo Urso, il ministro della Funzione pubblica, Renato Bru-netta, l’economista Nicola Rossi e l’imprenditrice Luisa Todini. Amoderare l’incontro è la giornalista Myrta Merlino.

n Roma, 23 novembre 2011“La riforma della giustizia”, IV seminario di Farefuturo e Magna Carta Mercoledì 23 novembre 2011 dalle 18, presso Farefuturo, si tiene ilquarto appuntamento del ciclo di incontri di formazione “I conti adestra si fanno con le idee” organizzati da Farefuturo e Magna Car-ta. Il titolo del seminario è “La riforma della Giustizia”, intervengo-no Stelio Mangiameli, Giorgio Spangher, Gianluca Brancadoro.

n Roma, 28 novembre 2011Presentazione del rapporto “I Brics e noi”Lunedì 28 novembre 2011 alle ore 15, a Roma, presso la sala delleConferenze internazionali del ministero degli Affari esteri - piaz-zale della Farnesina, si svolge, alla presenza di numerosi stakehol-der e tecnici del settore, la presentazione del rapporto “I Brics enoi. L’ascesa di Brasile, Russia, India e Cina e le conseguenze perl’Occidente, a cura di Paolo Quercia e Paolo Magri. L’incontro è ilprimo di una serie di appuntamenti dedicati alla globalizzazione,in un contesto in cui l’Italia partecipa da protagonista. Interven-gono, tra gli altri: Maurizio Caprara, Giandomenico Magliano,Adolfo Urso, Alfredo Mantica, Federico Eichberg, Aldo Ferrari. Aseguire, tavola rotonda con: Luca Franchetti Pardo, Luca Trifone,Pierfrancesco Sacco, Gianmaria Gambacorta, Carlo Jean, GianlucaAnsalone, Nunzio Mastrolia, Giuseppe Cucchi, Edoardo Centore,Patrizio Papalino, Giancarlo Aragona, Antonio Armellini, MarioMaiolini

n Spilimbergo, 3 dicembre 2011Presentazione di Fareitalia popolareSabato 3 dicembre alle ore 10 a Spilimbergo (Pn) - hotel President,via Cividale 10, si tiene la conferenza stampa di presentazione diFareitalia popolare. Con Giovanni Collino, Piero Piccinetti, Mauri-zio Saia, Adolfo Urso.

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n Roma, 14 dicembre 2011Convegno-dibattito: “Un anno dopo, ricominciamo insieme con la Costituente popolare”Il 14 dicembre alle 17, Fareitalia per la Costituente popolare orga-nizza a Roma, al tempio di Adriano, in piazza di Pietra, il conve-gno-dibattito “Un anno dopo, ricominciamo insieme con laCostituente popolare”. Con Angelino Alfano, Antonio Buonfiglio,Renata Polverini, Gaetano Quagliariello e Adolfo Urso.

n Potenza, 17 dicembre 2011Fareitalia popolare a PotenzaPresentazione di Fareitalia popolare a Potenza, alle 11, presso ilMuseo provinciale, sala Michele Lacava. Con: Michele Napoli, Gae-tano Quagliariello, Adolfo Urso.

n Bari, 17 dicembre 2011Fareitalia popolare a BariPresentazione di Fareitalia popolare a Bari, alle 15, presso la Salaconsiliare del Palazzo della Provincia. Con Adolfo Urso e FrancescoBello.

n Roma, 20 dicembre 2011Scambio degli auguri Martedì 20 dicembre alle ore 19, Fareitalia, Farefuturo e Charta mi-nuta si scambiano gli auguri di buone feste con i soci, gli amici e ilettori. Tutti benvenuti per il brindisi.

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n Asolo, 13-14 gennaio 2012“Dialoghi Asolani”, workshop di formazione su politica e crescitaI Dialoghi Asolani, l’annuale workshop di formazione organizzatodall’omonima associazione e dalle fondazioni Farefuturo e Italia-nieuropei, si svolge ad Asolo (Tv) il 13 e 14 gennaio 2012. L’incon-tro, che prevede la partecipazione e il confronto di personalità delmondo della politica, delle istituzioni e dell’economia ed è aperto aun gruppo di cento giovani under 35 provenienti da tutta Italia eselezionati attraverso un bando pubblico, si intitola “La politicadella crescita, la crescita della politica”. L’appuntamento si conclu-de con un faccia a faccia tra Massimo D’Alema e Gianfranco Fini,intervistati da Roberto Napoletano.

n Perugia, 23 gennaio 2012Convegno dal titolo “Il ritorno necessario della Politica”Lunedì 23 gennaio ore 17.30, a Perugia, presso il palazzo Cesaroni,si svolge il convegno organizzato da Farefuturo e Fareitalia dal tito-lo “Il ritorno necessario della Politica, come riavvicinare i cittadinialle Istituzioni”. Introduce la professoressa Chiara Moroni, docentedi Comunicazione pubblica. Intervengono Franco Zaffini, consiglie-re regionale Fareitalia, e Antonino Ruggiano, sindaco di Todi. A se-guire, il professor Alessandro Campi, direttore di Rivista di Politica,intervista Adolfo Urso, presidente di Farefuturo, e Renata Polveri-ni, presidente della Regione Lazio.

n Roma, marzo-luglio 2012Corsi di formazione “Formiamoci il futuro”Farefuturo continua a credere nei giovani qualificati e nella necessi-tà di far crescere una nuova classe dirigente per un’Italia migliore.Per questo organizza tre corsi di formazione: in giornalismo e co-municazione politica al tempo dei nuovi media; in tecniche legisla-tive e strategie di comunicazione per assistenti e consulentiparlamentari; in storia e fondamenti del Popolarismo europeo. I

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percorsi didattici, ai quali sono stati riconosciuti crediti formativida alcune delle più prestigiose università italiane, partono a febbra-io e si concludono a maggio, con test finale. Le lezioni sono anchescaricabili online per tutti gli iscritti ai corsi. Ai migliori viene of-ferta la possibilità di effettuare uno stage, per sperimentare i mecca-nismi pratici della professione e per entrare in contatto diretto conil settore di interesse.

n Roma, 13 febbraio 2012“La fine dell’Europa?”, presentazione dell’ultimo numero di Charta minuta Lunedì 13 febbraio alle ore 15.45 a Roma, presso Palazzo San Ma-cuto - via del Seminario 76 (sala del Refettorio), si tiene la presen-tazione dell’ultimo fascicolo di Charta minuta, dal titolo “La finedell’Europa?”. Intervengono: Franco Frattini, Enrico Letta, AdolfoUrso. Modera Enrico Cisnetto.

n Roma, 15 febbraio 2012Cena socialeLa fondazione Farefuturo in collaborazione con Fareitalia organizzauna cena sociale, alla quale interviene anche Renata Polverini, Pre-sidente della Regione Lazio. Partecipano i parlamentari aderenti aFareitalia e i componenti del Consiglio di fondazione. L’evento sitiene a Roma, mercoledì 15 febbraio alle ore 20.30, nei locali dellafondazione, secondo le consuete modalità. È l’occasione per con-frontarsi sulle prospettive del centrodestra e soprattutto sulle rifor-me necessarie per il riscatto dell’Italia. Nel corso dell’incontro vienepresentato il programma 2012 della fondazione e l’iniziativa nazio-nale del 17 marzo. Un modo per contribuire al comune progetto dirifondazione della politica, partendo da un’etica pubblica che sappiavalorizzare cultura e partecipazione.

n Roma, 24 febbraio 2012Inaugurazione dell’anno didatticoVenerdì 24 febbraio alle ore 11, la fondazione Farefuturo inaugurail suo anno didattico presso la propria sede. Il percorso formativoquest’anno si articola in tre corsi, nel quadro degli accordi sotto-scritti con l’Università “La Sapienza” di Roma. Intervengono al-l’inaugurazione Rocco Buttiglione, presidente Udc, e AntonioTajani, vicepresidente della Commissione Europa e vicepresidente

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L’altro modo di fare politica

del Ppe. L’apertura dell’anno didattico è aperta agli studenti e aidocenti dei tre corsi e a tutti i giovani di età inferiore ai 35 anniche intendano parteciparvi.

n Roma, 2 marzo 2012Incontro organizzato dalle fondazioni Craxi e Farefuturo“Una Costituzione per governare”Venerdì 2 marzo alle ore 10, le fondazioni Craxi e Farefuturo orga-nizzano in via Montevideo 2/a, presso la sede della fondazione Cra-xi, un incontro dal titolo “Una Costituzione per governare”. ConAdolfo Urso e Stefania Craxi.

n Roma, 12 marzo 2012Fareitalia incontra AlemannoLunedì 12 marzo alle ore 19, presso la sede di Farefuturo, si tiene ilmeeting “Fareitalia per Roma”. Un incontro con il sindaco di RomaGianni Alemanno e Adolfo Urso, Andrea Ronchi, Antonio Buonfi-glio e Sergio Marchi per discutere della rete civica quale impegnodella società civile e dell’associazionismo nella città di Roma.

n Belgrado, 27 marzo 2012 Farefuturo alla presentazione di Confindustria SerbiaLa sfida del sistema Italia si vince nel teatro della competizione in-ternazionale. Forte di questa consapevolezza, Farefuturo spinge ilsuo sguardo verso il cuore dei Balcani, la frontiera orientale d’Euro-pa, ponendo la sua attenzione in particolare sulle realtà economica,politica e culturale di Serbia e Romania. Nei Balcani le nostre im-prese sono già al primo posto e questo consente loro di essere piùcompetitive nei mercati globali e rende sinergie, alleanze e strategieeconomiche con tali Paesi specialmente auspicabili e interessanti. Èper esplorare a fondo queste possibilità che Farefuturo, nella perso-na del suo presidente Adolfo Urso (che interviene nella prima ses-sione dei lavori dal titolo “L’Italia in Serbia, una partnership forte alcentro dei Balcani”), partecipa martedì 27 marzo alle 15 a Belgra-do, presso l’Hotel Moskva, alla presentazione di Confindustria Ser-bia, l’associazione degli imprenditori italiani in Serbia, che aderisceal sistema confindustriale e nasce dall’esperienza associativa trienna-le di Sistema. Prendono parte ai lavori (tradotti simultaneamente initaliano e serbo) esperti del settore finanziario, per illustrare stru-menti e agevolazioni a supporto dell’internazionalizzazione delle

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L’altro modo di fare politica

di Umberto Ranieri *

La fondazione Mezzogiorno Europa nasce come associazione e centro studinel 1999 su iniziativa di Giorgio Napolitano. L’idea dei fondatori era quella dimettere in rete informazioni, idee, competenze, esperienze, programmi e pro-blemi del nuovo Mezzogiorno, impegnato nella sfida europea, in linea con leistanze del cosiddetto “euromeridionalismo”, e cioè di quella parte del pen-siero meridionalista e riformista che non concepisce il futuro del Mezzogiornose non all’interno della costruzione europea. «Il Centro - diceva lo statutodell’associazione - ha lo scopo di stabilire uno scambio costante di conoscen-ze, di idee e di proposte tra il Parlamento europeo e gli ambienti rappresenta-tivi delle forze sociali e culturali e delle istituzioni locali». L’associazione Cen-tro di Iniziativa Mezzogiorno Europa ha operato fino al luglio 2006, promuo-vendo momenti di discussione “alta” per contenuti e per prestigio e compe-tenza dei partecipanti. Il 3 luglio 2006, attraverso un insolito iter di trasfor-mazione, il centro, da associazione, è divenuto fondazione. La scelta di un itercosì peculiare è stata motivata dalla precisa volontà dei soci fondatori di man-tenere pressoché inalterate le finalità della neonata fondazione, pur amplian-done la portata e, ovviamente, gli strumenti; ma soprattutto riconfermando lepersone che ne hanno fatto parte a vario titolo e la continuità ideale con il“padre fondatore”, l’attuale presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.Strumenti operativi e di comunicazione, confronto e approfondimento dellafondazione sono il sito web www.mezzogiorno europa.it, i convegni a tema, iseminari e le scuole di formazione, le ricerche e le pubblicazioni scientifiche.Si menzionano tra le più importanti: “Nasce la nuova Europa. Il ParlamentoEuropeo e il processo di allargamento ad est dell’Unione”; “Il (micro)credito:capitale e lavoro per i meritevoli. Sperimentazioni e speranze di ‘business so-ciale’”; “La questione energetica e le relazioni Russia – Ue”; “Lo sviluppo delporto di Napoli. Le tendenze recenti e le prospettive future”; “Un'idea di Eu-ropa. Riflessioni e proposte per l'Unione Europea di domani”; “Programma-zione Europea. Azione e politiche attive per il lavoro”; “L’Italia e l’Unione peril Mediterraneo”; “L’anatra zoppa. L’Europa senza Stato, moneta e mercatisenza governo dell’economia”; “Mercati emergenti e strategie internazionalidelle Pmi napoletane e sicurezza e cooperazione nel Mediterraneo contem-poraneo” . E poi la rivista: il bimestrale Mezzogiorno Europa, uscito col suo“numero zero” nel gennaio del 2000 e divenuto in pochi anni un punto di ri-ferimento per politici, docenti universitari, studenti, quadri d’azienda e perquanti sono interessati a un dibattito di alto livello sui problemi del Mezzo-giorno e al tempo stesso ai grandi temi della costruzione europea.

*Presidente della fondazione Mezzogiorno Europa

Mezzogiorno Europa, per un Sud competitivo e moderno

imprese italiane in Serbia. L’evento fondativo, organizzato in colla-borazione anche con Confindustria Balcani, è di alto profilo istitu-zionale ed è occasione di incontro per tutte le aziende italiane, cheguardano a Belgrado come a una piattaforma produttiva importan-te, un mercato di espansione per le proprie attività all’estero e unterreno di sfide e opportunità.

n Timisoara, 28 marzo 2012Romania, meeting sui distretti industrialiMercoledì 28 marzo a Timisoara, in Romania, si tiene un meetingsul modello dei distretti industriali italiani. Tra altri esponenti dirilievo del panorama politico-economico rumeno, prendono parteall’incontro il presidente di Farefuturo Adolfo Urso e Teodor Ba-conschi, il presidente della Fondazione rumena Democratico-Cri-stiana con sede a Bucarest, che con Farefuturo nel gennaio scorso hasiglato un protocollo di collaborazione.

n Roma, 29 marzo 2012Workshop su innovazione e internazionalizzazione “Banda larga, uno strumento per la crescita”Si tiene giovedì 29 marzo alle ore 14, presso la sede di Farefuturo, ilworkshop dal titolo “Banda larga, uno strumento per la crescita cul-turale ed economica del paese”. Un’iniziativa che nasce dalla consa-pevolezza che innovazione e internazionalizzazione sono i binari sucui può crescere l’impresa Italia, che deve però colmare con urgenzaun gap sulla banda larga che pesa sulla competitività del sistema-Paese. Aprono i lavori il presidente di Farefuturo Adolfo Urso, ilconsigliere di amministrazione di Farefuturo, Ferruccio Ferranti, eil presidente di Infratel Italia, Domenico Tudini. Partecipano allatavola rotonda numerosi rappresentanti delle associazioni e delleimprese di settore, tra i quali: gli onorevoli Paolo Romani, PaoloGentiloni, Linda Lanzillotta, Silvano Moffa, Mario Valducci, il se-natore Giuseppe Menardi, Roberto Sambuco, capo dipartimentoper le Comunicazioni Mise, Giovanni Anselmi, vicepresidente Uni-matica-Confapi, Ennio Lucarelli, presidente Servizi innovativi e tec-nologici Confindustria, Danilo Broggi, presidente Retelit spa,Biagio De Marchis, direttore P.A. Ibm, Maria Luisa Cesaro, head onconvergent business Vodafone, Amedeo Paulone, direttore mercatoenterprise Wind telecomunicazioni, Ivano Giacomelli, segretarionazionale Codici Centro per i diritti del cittadino, Luca Torrigiani,direttore Strategic business development Bt Italia, Gianluca Bran-

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cadoro, associato di diritto commerciale presso l’Università di Tera-mo, Alessandro Luciano, presidente Fondazione Ugo Bordoni. Con-clude i lavori Andrea Ronchi, segretario generale di Fareitalia.

n Roma, 4 aprile 2012Tavola rotonda a porte chiuse sulla sfida dei BricsCome può l’Italia rispondere alle sfide dei nuovi Paesi emergenti?Quanto conta ancora il nostro paese - tra la crisi europea e l’ascesa diBrasile, Cina e India - nelle relazioni internazionali e come può man-tenere il suo peso nel mondo? Mercoledì 4 aprile a Farefuturo, inuna tavola rotonda a porte chiuse, Angelino Alfano, Adolfo Urso, iricercatori che hanno preso parte ai progetti di ricerca della fonda-zione e altri studiosi di Affari internazionali si cimentano nel trovarerisposta a questi interrogativi. Sempre più spesso l’Italia si trova adoversi confrontare con l’aumento delle ambizioni politiche dei Pae-si emergenti, Stati che fino a vent’anni fa erano considerati ancora invia di sviluppo, un decennio fa sono divenuti i principali motori del-l’economia mondiale e oggi affermano in maniera sempre più asserti-va la propria sovranità e i propri interessi nazionali. Già nel 2008, lafondazione Farefuturo - attraverso il suo gruppo di ricerca sulle rela-zioni internazionali - ha realizzato un primo rapporto di analisi daltitolo “Fareitalia nel Mondo” (dedicato alle trasformazioni del siste-ma internazionale e del mutato ruolo del nostro Paese nel mondo) eun secondo rapporto nel 2011 dal titolo “I BRICs e noi. L’ascesa diBrasile, Russia, India e Cina e le conseguenze per l’Occidente” (dedi-cato all’analisi del power shift tra Occidente e resto del mondo emer-gente). Due nuovi rapporti sono in uscita: il primo dedicato allesfide internazionali per la sicurezza e l’industria della difesa italiana,il secondo alla sicurezza energetica. Non si può più rimandare unariflessione su questi temi, bisogna rispondere con tempismo ed effi-cacia su come fermare un simile processo di decadimento, che chia-ramente prescinde dalla maggioranza politica di governo.Partecipano all’incontro: Angelino Alfano, segretario del Pdl, Tom-maso Amico di Meane, segretario generale Associazione Italia-In-dia, Federico Eichberg, consigliere di amministrazione Invitalia edirettore Relazioni internazionali di Farefuturo, Riccardo Gefter, ri-cercatore specialista di America Latina e responsabile cooperazionePtp Lodi, Andrea Grazioso, ricercatore e analista, docente dell’Uni-versità di Pavia, Carlo Jean, generale in congedo, Giancarlo Lanna,presidente Simest, Mario Maiolini, ambasciatore in congedo, Nun-zio Mastrolia, ricercatore e docente università Luiss, Giorgio Novel-lo, ministro plenipotenziario del ministero Affari Esteri, Roberto

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Pasca di Magliano, Professore dell’università “La Sapienza”, PaoloQuercia, ricercatore del Center for Near Abroad Strategic Studies,Ferdinando Sanfelice di Monteforte, ammiraglio in congedo, Gian-maria Sparma, vicecapo gabinetto presso il ministero dell’Ambien-te, Adolfo Urso, deputato e presidente di Farefuturo.

n Roma, 17 aprile 2012Presentazione dell’ultimo numero di Charta minuta, “Le guerre dimenticate”Martedì 17 aprile alle ore 18 a Roma, presso Palazzo San Macuto,in via del Seminario 76, viene presentato l’ultimo fascicolo della ri-vista Charta minuta, dal titolo “Le guerre dimenticate”. Con Stefa-nia Craxi, Benedetto della Vedova e Adolfo Urso. Testimonianza diFuad Suleymanov (Association for Civil Society Development inAzerbaijan), modera Alan Friedman.

n Buenos Aires, 26 aprile 2012Fondazione PensAR e Farefuturo,seminario sui Distretti industriali Giovedì 26 aprile in Argentina, a Buenos Aires, il presidente di Fa-refuturo Adolfo Urso partecipa al convegno “Distretti industriali einternazionalizzazione delle imprese”. L’evento è organizzato, incollaborazione con Farefuturo, dalla fondazione argentina PensAR,presieduta da Maurizio Macri, che con Farefuturo ha sottoscritto unProtocollo d’Intesa. Un appuntamento per implementare uno scam-bio fruttuoso di conoscenze tra Argentina e Italia e avviare una piat-taforma di sperimentazione di modelli condivisi. Aderiscono circa700 imprese argentine.

n Roma, 7 maggio 2012 Meeting con Sali Berisha, “L’Albania in Europa, opportunità di cooperazione”Lunedì 7 maggio alle ore 9.30, si tiene a Roma, presso la Sala dellaConfindustria in Viale dell’Astronomia, il meeting “Albania in Eu-ropa, opportunità di cooperazione economica e industriale per leimprese italiane”. Il premier albanese Sali Berisha, il ministro degliEsteri Giulio Terzi di Sant’Agata, il vicepresidente di ConfindustriaPaolo Zegna e il presidente Unioncamere Ferruccio Dardanello illu-strano le possibilità di cooperazione per le imprese italiane. A se-guire, dalle 13, presso Farefuturo, è organizzata una colazione di

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lavoro con Sali Berisha, Adolfo Urso, le imprese sponsor, le istitu-zioni, gli enti preposti alla internazionalizzazione e le principali im-prese italiane impegnate in Albania. L’incontro rientra nel quadrodelle partnership sottoscritte da Farefuturo con le omologhe fonda-zioni europee.

n Roma, 31 maggio 2012Presentazione del rapporto sull’Italia nel mondo “Quale difesa per la Repubblica?”In occasione della festa della Repubblica del 2 giugno, giovedì 31maggio alle ore 10 la Fondazione Farefuturo presenta, presso la pro-pria sede, i risultati del rapporto “Quale difesa per la Repubblica?Sicurezza nazionale, scenari internazionali e industria della difesa”.Si parla di sicurezza nazionale interna e internazionale, delle nuoveforme di terrorismo e dell’industria italiana per la difesa. Interven-gono il presidente di Farefuturo Adolfo Urso e il curatore della ri-cerca Paolo Quercia, il vice presidente della Iai, già capo di StatoMaggiore, Vincenzo Camporini, l’ammiraglio Sanfelice di Monte-forte, già rappresentante italiano alla Nato, e il professore emeritoall’Università di Bologna De Vergottini. Segue un confronto tradue ex ministri della Difesa, Ignazio La Russa e Arturo Parisi.

n Spilimbergo, 1-2 giugno 2012Workshop “Crediamoci!”L’1 e il 2 giugno a Spilimbergo di Pordenone, Farefuturo organizzaun workshop per discutere della stesura di una carta di proposte peril cambiamento dell’Italia. L’iniziativa prende il nome di “Credia-moci!” ed è un focus di giovani che pensano al futuro. Saranno, in-fatti, gli under 35 accreditati ai lavori a redigere il documento, conun’intera prima giornata di convegno (venerdì 1 a partire dalle 12)riservata a un dibattito, organizzato con giri successivi di interventinon superiori a 140 secondi. Segue, la sera dell’1, una discussionecon alcuni intellettuali e, la mattina successiva, una presentazionein pubblico.

n Roma, 12 giugno 2012Incontro con Konstantin Grishenko “Ucraina al bivio. Integrazione europea o riavvicinamento a Mosca?”Un gruppo di parlamentari, diplomatici, esperti del settore e rap-presentanti di alcune associazioni d’area, martedì 12 giugno alle 13,

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L’altro modo di fare politicaL’altro modo di fare politica

incontrano a Farefuturo il ministro degli Esteri ucraino KonstantinGrishenko, in visita in Italia. È occasione per discutere dello statodei rapporti complessivi tra l’Italia e l’Ucraina e del difficile ma im-portante percorso di integrazione europea di questo Paese. E ancheper ribadire le posizioni espresse dal Parlamento italiano in meritoal pieno rispetto dei diritti nei confronti dell’ex premier Yulia Ty-moshenko, nel contempo confrontandosi sulle tematiche di grandeinteresse per il nostro Paese e le nostre imprese.

n Roma, 11 luglio 2012Cena socialeFarefuturo e Fareitalia organizzano a Roma, mercoledì 11 luglio,una cena sociale a cui interviene il sindaco di Roma Gianni Ale-manno. Partecipano Adolfo Urso, Andrea Ronchi e Sergio Marchi.

n Roma, 28 giugno 2012Chiusura corsi di formazioneAl termine dell’anno didattico, Farefuturo saluta i giovani chehanno partecipato ai tre corsi formativi organizzati dalla fondazio-ne con un incontro conclusivo, in sede, sulla nuova classe dirigentedel Paese, tenuto dagli onorevoli Gelmini e Buttiglione e presie-duto da Adolfo Urso. In occasione della chiusura dei corsi, vengo-no consegnati gli attestati di partecipazione. Tre, ognuno delladurata di circa 4 mesi, i corsi formativi che si sono svolti nel qua-dro degli accordi sottoscritti con l’Università “La Sapienza” di Ro-ma e che hanno visto la partecipazione di circa 100 giovani. Uncorpo docente di grande prestigio si è succeduto in cattedra: hannoportato il loro sapere e la loro esperienza rappresentanti politici,professori universitari e tecnici delle materie in programma. Traquesti: Rocco Buttiglione, Francesco D’Onofrio, Altero Matteoli,Andrea Ronchi, Maurizio Gasparri, Gaetano Quagliariello, LucaD’Alessandro, Luciano Violante, Roberto Pasca di Magliano, Al-fonso Celotto, Giovanni Floris, Luca Telese, Francesco Verderami,Nicola Rao, Angelo Mellone, Pietrangelo Buttafuoco, RobertoD’Agostino, Nicola Piepoli.

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L’altro modo di fare politica

di Roberto Pasca di Magliano *

Nell’incessante impegno che gran parte del mondo dedica allo sviluppo af-frontando ogni specie di ostacoli e difficoltà, possono distinguersi alcuni per-corsi di successo. Percorsi che, seppur in modo diverso, hanno contribuito amigliorare le condizioni economiche e sociali delle popolazioni; percorsi chedimostrano come sia l’accumulo di capitale umano, più che quello di capitalefisico, a innescare lo sviluppo e a riprodurlo nel tempo. E questo perché èproprio il capitale umano a interagire sulla produttività del lavoro, al tempostesso principale motore della crescita economica ed elemento-chiave per at-trarre capitali e investimenti. Il capitale umano trae alimento dalla crescita demografica, garante del ricam-bio generazionale, ma il suo miglioramento si realizza solo grazie al virtuosoconnubio tra formazione - di qualsiasi ordine e grado -, cultura civica e acces-so ai bisogni essenziali del vivere civile. Nei Paesi emergenti ciò si concretizzanell’impegno a garantire i diritti naturali e costituzionali, insieme con l’acces-so al cibo e all’abitazione, alla formazione e alla sanità primaria. Nei Paesiavanzati, dove tali bisogni sono in genere soddisfatti, la crescita del capitaleumano si alimenta specialmente con la formazione continua, specialistica eprofessionale. Nel loro insieme tutti questi bisogni possono considerarsi come gli “ingre-dienti” che consentono il riscatto dell’individuo dalla povertà, il suo rafforza-mento psichico e fisico, esaltandone la responsabilità e di conseguenza laproduttività. L’individuo, forte dei propri diritti e dotato di servizi adeguati,diventa attore del proprio destino e contribuisce a un processo di sviluppodal basso (endogeno) più solido e duraturo di quello di percorsi di sviluppodall’alto (esogeni), che degenerano in assistenzialismo e assuefazione all’in-tervento pubblico. Laddove sussistono dotazioni di capitale umano di qualità, non mancano af-flusso di capitali e tecnologie, perché entrambi sono attratti dalla disponibili-tà di lavoro specializzato, ossia dalla possibilità di ottenere rendimenti piùelevati e capacità di impiego di innovazioni tecnologiche.Nel mondo, sia tra i Paesi emergenti che tra i Paesi avanzati, i casi di successosono tutti riferibili all’impegno per la crescita del capitale umano. Dalla Coreadel Sud che negli anni ’50 investì massicciamente in capitale umano per imi-tare le produzioni del Giappone e attrarre suoi investimenti, alle esperienzedei tanti Paesi emergenti e anche alla tradizionale cultura formativa tipica deinumerosi Paesi avanzati con le loro celebri università e fondazioni, emergeche l’investimento più efficace in termini di crescita economica e sociale èquello sul capitale umano.La stessa letteratura economica sulla crescita è oggi dominata dal ruolo de-terminante dei fattori endogeni, non da quelli esogeni. I recenti modelli di

Investire in capitale umano: subito!

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crescita endogena pongono maggiore enfasi sull’importanza determinantedella formazione, dell’acquisizione di conoscenza, ossia del capitale umano,come stimolo alla crescita del prodotto. Rispetto al convenzionale modelloneoclassico, i nuovi approcci teorici giungono a una spiegazione del tutto in-novativa del motore della crescita, legando la valorizzazione del capitaleumano alle esternalità create all’interno del processo produttivo, ossia a ef-fetti esterni al processo produttivo, non intenzionali e non apprezzati dalmercato in quanto tali. Ma, nella misura in cui tali effetti possano diventareattrattori di investimenti e tecnologie se realizzati in Paesi affidabili sul pianodella governance, possono generare ricadute apprezzate dal mercato, dalleimprese e dai lavoratori. Per dirla in termini più concreti: un percorso di crescita di lungo periodo dellaproduttività del lavoro realizzato in paesi virtuosi si accompagna general-mente alla riduzione del costo del lavoro per unità di prodotto (Clup) rispettoad altri che non riescono a migliorare il proprio capitale umano. I capitali e leinnovazioni si sposteranno inevitabilmente verso i Paesi virtuosi a tutto svan-taggio di altri che rinunciano a perseguire un percorso al tempo stesso allen-tante sul piano sociale oltre che economico. Stridenti, inoltre, sono le implicazioni di politica economica e sociale che ciriguardano da vicino in periodi in cui la crisi finanziaria tende a colpire i Paesipiù fragili, più esposti a rischi di solvibilità e al tempo stesso meno attraentiin termini di bassa performance della produttività del lavoro. Certo non ba-sta solo il capitale umano a promuovere la crescita; occorrono anche altri fat-tori come la credibilità delle istituzioni, servizi efficienti, giustizia equa e rapi-da. Ma, se si riflette attentamente, anche questi possono più facilmente rea-lizzarsi in ambienti dove il capitale umano è in continuo miglioramento.Percorsi virtuosi di crescita del capitale umano richiedono impegni costanti eduraturi che devono realizzarsi in centri di alta formazione delle università,delle imprese più sensibili e nelle fondazioni culturali che operano a sostegnodella società civile e del progresso continuo dell’individuo.

* Direttore della formazione della fondazione Farefuturo

PUBBLICAZIONI

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DOCUMENTI e ATTI

Giugno 2007“La lezione di Francia. Sarkozy, l’Italia e l’Europa”Working paper sulla giornata di studi sulle politiche internazionali del 4/06/07Effetto Sarkozy. Il neopresidente francese Nicolas Sarkozy, appena in-sediato all’Eliseo, ha rifondato la destra e la politica francese nel segnodella modernità e si ripromette di riformare la Francia e l’Europa. Al-la luce di questo, quali conseguenze e quali prospettive per il centro-destra in Italia? A questa domanda tenta di dare una risposta laFondazione Farefuturo nei due working paper, a cura di Sofia Ventu-ra e Massimo Nava, redatti in seguito alla giornata di studi interna-zionali presieduta da Gianfranco Fini, tenutasi il 4 giugno 2007.

Gennaio 2008“Una strategia energetica sostenibile, sicura e competitiva per l’Europa”Atti del convegno di studi su energia e ambiente del 17/01/08A quasi due anni dalla pubblicazione del Libro verde della Com-missione europea e a breve distanza dal World Energy Congress, lafondazione Farefuturo avvia una riflessione sulle misure messe incampo per il conseguimento degli obiettivi economici, sociali e am-bientali della nuova politica energetica europea. Con l’ iniziativa siintende favorire anche un confronto di alto profilo tra i principalioperatori del settore energetico e le istituzioni competenti, affinchénel 2008 l’Italia - attraverso l’attuazione di un piano energetico na-zionale che preveda anche la realizzazione di impianti nucleari civili- trovi la sua strada per rispettare il protocollo di Kyoto, al fine dilimitare la dipendenza energetica dall’estero e ridurre il costo del-l’energia per famiglie e imprese. Gli atti del convegno contengonogli interventi di: Mario Ciampi, Alessandro Luciano, Adolfo Urso,Giordano Rigon, Oscar Giannino, Carlo Maria Bollino, Renato An-

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gelo Ricci, Carlo Pelanda, Gianluca Comin, Daniele Fortini, Seba-stiano Serra, Enrico Salza, Bruno Vespa, Gianni Armani, FedericoVecchioni, Stefano Saglia, Sergio Garribba, Massimo Romano, En-rico Cisnetto, Umberto Quadrino, Salvatore Zecchini, AlessandroOrtis, Massimo Orlandi, Nicolo� Dubini, Maurizio Beretta, Pierlui-gi Bersani.

Maggio 2008Working paper sulle sette missioni del GovernoI documenti di studio, elaborati da circa trenta esperti dell’area cul-turale e scientifica di Farefuturo sulla base del programma di Go-verno presentato agli elettori dal Popolo delle libertà, fornisconoidee e approfondimenti per l’elaborazione della prossima agenda digoverno. I working paper nascono dal lavoro che si è svolto attornoa sette tavoli tecnici così intitolati: “Rilanciare lo sviluppo”, “Soste-nere la famiglia”, “Più sicurezza, più giustizia”, “I servizi ai cittadi-ni: sanità, scuola, università, ricerca, cultura e ambiente”, “Il Sud”,“Il federalismo”, “Finanza pubblica”. Coordinatori dei tavoli di la-voro: Emilio Cremona, Paola Maria Zerman, Annibale Marini,Ester Dini, Ferruccio Ferranti, Stelio Mangiameli, Amedeo Panci.

Ottobre 2009“L’Italia e la Green Economy. Gestione e recupero dei rifiuticome green business”Working paper a margine del convegno del 7/10/09Sarà la green economy a guidare la nuova economia e la ripresaeconomica mondiale, soprattutto in Europa? Da questo interro-gativo prende avvio il working paper “L’Italia e la Green Econo-my. Gestione e recupero dei rifiuti come green business”, a curadi Enrico Cancila, di accompagnamento al convegno organizzatoda Farefuturo sul tema. Mentre a livello globale la crisi econo-mica sta cambiando gli equilibri conosciuti, i temi ambientali -dal protocollo di Kyoto alle energie rinnovabili - stanno vivendoun momento di crescente interesse, facendo sempre più virare ilcolore dell’economia verso il verde. Da più parti fioriscono ricet-te per uscire dalla crisi e sempre più spesso l’ambiente fa partedegli ingredienti fondamentali. È forte la necessità di compren-dere su quali mercati si svilupperà la domanda del futuro. Soloragionando sui mercati futuri e sulle esigenze di salvaguardiaambientale che questi esprimeranno si può discutere di greeneconomy.

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Ottobre 2009“Conclusioni del seminario su bioetica e biopolitica”Documento comune delle fondazioni Adenauer e Farefuturo a margine della giornata di studi sul testamento biologico del 9/10/09Al centro dell’approfondimento si colloca la sfida che le societa�contemporanee vivono rispetto a una nuova triade apparentemente“titolare” dell’etica contemporanea occidentale: desiderio-possibili-ta�-diritto. Il documento, nato a margine della giornata di studi subioetica e biopolitica organizzata dalle fondazioni Adenauer e Fare-futuro, cerca di chiarire quanto imprescindibile sia la simmetria fraaccresciute conoscenze scientifiche e giudizio etico, al fine di nongenerare una società� destinata ad alimentarsi di utopie e a insegui-re traguardi soggettivi. Lo studio esamina quindi l’esperienza diGermania e Italia in tema di testamento biologico.

Ottobre 2009“Immigrazione integrata e cittadinanza di qualità”Documento contributo sulle politiche migratorieIl working paper, a cura di Valentina Cardinali, è dedicato all’im-migrazione e alle politiche per gestire i temi legati al mondo degliimmigrati. Il documento, dal titolo “Immigrazione integrata e cit-tadinanza di qualità”, contiene i contributi di Alessandro Campi,Mario Carta, Mario Ciampi, Luigi Di Gregorio, Federico Eichberg,Adolfo Urso.

Novembre 2009“Green Italy. Ambiente, innovazione e qualità per sfidare il futuro”Working paper a margine dell’omonimo convegno del 17/11/09La Green economy come scelta obbligata per affrontare la sfida deimutamenti climatici. E come strategia efficace per combattere lacrisi e rilanciare l’economia a partire dall’innovazione, dalla ricer-ca, dalla conoscenza. Se ne parla (e si agisce) nei Paesi economica-mente più avanzati, sarà uno dei temi al centro anchedell’importante vertice Onu di Copenhagen. L’Italia deve recupe-rare ritardi storici, accumulati nel tempo. Una sfida che la politi-ca deve cogliere intercettando quanto già si sta muovendonell’economia del Paese e favorendone le potenzialità. Farefuturo eSymbola ritengono che in Italia ci siano già molte esperienze im-prenditoriali e istituzionali che stanno favorendo questo cambia-

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mento e che in molti campi il nostro Paese presenti già casi avan-zati. La vitalità del nostro sistema di piccole e medie imprese puògiocare un ruolo rilevante, a patto che sia aiutato a muoversi nellagiusta direzione e che in Italia la green economy incroci la sfidadella qualità legata al territorio che caratterizza una larga partedel nostro sistema produttivo, accrescendone la competitività.Questo il tema del documento “Green Italy. Ambiente, innovazio-ne e qualità per sfidare il futuro”, redatto a margine dell’omonimoconvegno. Contributi di Enrico Cancila, Mario Ciampi, Sara Con-solato, Federico Eichberg, Fabio Renzi, Domenico Sturabotti, Ro-mina Surace.

Febbraio 2010“Il futuro made in Italy. Le regole, la missione, la sfida”Working paper a margine dell’omonimo convegno del 23/02/10L’espressione “made in Italy” si è affermata negli anni ben oltre ilsuo originario perimetro produttivo. È diventata sinonimo dellequalità italiane, da quelle manifatturiere a quelle artistiche, daquelle enogastronomiche a quelle ambientali e culturali. È un mar-chio che si nutre di tutto ciò che rende il nostro Paese unico e ap-prezzato nel mondo. Per questo, la sua tutela riveste un significatoe un’importanza nazionali. Il “made in Italy” si è dimostrato unaimportante risorsa della nostra economia anche in questi tempi dicrisi e, proprio per questo, sulle sfide future che dovrà sostenere,sulla sua missione e sulle strategie per meglio difenderlo, diffonder-lo e promuoverlo è necessario costruire un comune punto di vista,una convergenza tra le imprese, le istituzioni e la società. Su questoverte il documento, a cura delle fondazioni Symbola e Farefuturo,“Il futuro made in Italy. Le regole, la missione, la sfida”, uscito amargine dell’omonimo convegno.

Marzo 2010“Per una buona politica nel Mezzogiorno. Per un profondo rinnovamento delle classi dirigenti”Working paper a margine dell’omonimo convegno del 5/03/10Occorre rinnovare, nel Sud, le istituzioni, la politica e le classi di-rigenti, recuperando uno spirito, una capacita� di progettazione,una vocazione realizzativa e stili oggi diffusamente inadeguati.Basta con il pigro continuismo, la stanca gestione fine a se stessadella spesa pubblica, la mera denuncia e la proclamazione di nuo-vi obiettivi che, seppur giusti e condivisibili, restano sempre inat-

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tesi. Un cambiamento radicale è improcrastinabile. Il documento“Per una buona politica nel Mezzogiorno. Per un profondo rinno-vamento delle classi dirigenti”, redatto dalle fondazioni Farefutu-ro e Mezzogiorno Europa a margine dell’omonimo convegno,affronta la questione Meridionale, interrogandosi sulle soluzioniper risolverla.

Aprile 2010“La Quinta Repubblica: un modello per l’Italia?”Working paper a margine dell’omonimo convegno dell’8/04/10Il documento “La Quinta Repubblica: un modello per l’Italia?”, acura dell’area di Ricerca “Riforme istituzionali” della fondazioneFarefuturo, è redatto a margine dell’omonimo convegno. Contienegli interventi di Stelio Mangiameli, Sofia Ventura, Ida Nicotra, Lu-ca Mezzetti, Felice Giuffrè, Pier Giorgio Casalena.

Maggio 2010“Oltre il Pil: i nuovi indicatori del benessere e la sostenibilità dello sviluppo”Working paper a margine dell’omonimo convegno dell’11/05/10Il documento “Oltre il Pil: i nuovi indicatori del benessere e la so-stenibilità dello sviluppo” parte dall’analisi dei limiti del prodottointerno lordo come indicatore sintetico per la definizione, la misu-razione e la valutazione delle politiche espresse da un Paese e delsuo benessere, per arrivare a illustrare la necessità di mettere alcentro della valutazione anche altri fattori, che vengono passati inrassegna. Redatto a margine dell’omonimo convegno organizzatoda Farefuturo, è a cura di Enrico Cancila, Fabio Orecchini e Fran-cesco Zecca.

Giugno 2010“La cura del Sistema sanitario nazionale. Priorità di intervento”Atti dell’omonimo convegno di studi dell’8/06/10Una riflessione sul modello di assistenza sanitaria e sulle priorità diintervento - anche alla luce della manovra economica - per l’intro-duzione del federalismo fiscale, la sostenibilità e il finanziamentodel Sistema sanitario nazionale. Questi gli argomenti al centro delconvegno di studi “La cura del Sistema sanitario nazionale. Prioritàdi intervento”, cui sono seguiti gli atti, a cura di Farefuturo e Iapg(Italian American Pharmaceutical Group).

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Maggio 2011“L’internazionalizzazione dell’economia nell’ottica degli investimenti esteri”Rapporto realizzato da Farefuturo e dal Cidem de “La Sapienza”Il rapporto “L’internazionalizzazione dell’economia nell’ottica degliinvestimenti esteri” è realizzato dalla fondazione Farefuturo in col-laborazione con il Cidem dell’università “La Sapienza” di Roma. Lostudio, redatto da Roberto Pasca di Magliano, Daniele Terriaca edElisa Sovarino, è dedicato alla crescente integrazione dei mercati ealla tendenza delle imprese ad allargare il proprio spazio vitale sullascena internazionale.

Ottobre 2011“Biomasse, un’opportunità da sviluppare”Working paper a margine dell’omonimo convegno del 27/10/11Una riflessione sulle possibilità di sfruttamento delle biomasse esulle differenze con le altre fonti di energie rinnovabili. Il ricorso al-le biomasse a fini energetici sarà sempre maggiore nel prossimo fu-turo, sia a livello nazionale sia a livello mondiale e la domanda ditecnologia per lo sfruttamento della biomassa non convenzionaleaumenterà, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. L’Europa, el’Italia in particolare, già fortemente orientate al sostegno della dif-fusione di questa fonte energetica, hanno l’opportunità di sviluppa-re tecnologia innovativa sia per soddisfare il proprio fabbisogno cheper vincere la sfida internazionale nel settore. Per fare questo occor-re però uno sforzo collettivo di integrazione di settori differenti e dimiglioramento del quadro normativo. Questi gli argomenti al cen-tro del documento “Biomasse, un’opportunità da sviluppare”, a curadell’area di Ricerca della fondazione, redatto a margine dell’omoni-mo convegno.

Ottobre 2011“Documento per il Sud. Per una buona politica nel Mezzo-giorno. Per un profondo rinnovamento delle classi dirigenti”Working paper realizzato da Farefuturo e Mezzogiorno EuropaLa preoccupante e generale caduta di attenzione nei confronti delMezzogiorno vede, più o meno inconsapevolmente, lo stesso Sud inbuona parte corresponsabile. Se è vero che negli ultimi dieci anni itrasferimenti dal centro verso le aree tradizionalmente in ritardo disviluppo - così come i grandi investimenti pubblici - si sono rivela-ti ampiamente insufficienti, è pur vero tuttavia che le risorse nazio-

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nali, endogene o europee gestite localmente sono state in larga par-te poco e male utilizzate. Occorre spostare l’attenzione dalle riven-dicazioni quantitative alla qualità dei risultati prodotti. Parte daquesta considerazione il “Documento per il Sud. Per una buona po-litica nel Mezzogiorno. Per un profondo rinnovamento delle classidirigenti” realizzato congiuntamente dalle fondazioni MezzogiornoEuropa e Farefuturo. Un testo che arriva a mettere a fuoco le que-stioni principali da affrontare per mettere in atto un radicale cam-biamento e scongiurare l’inasprimento del solco che divide il Suddal resto del Paese, impedendo che il Mezzogiorno continui a frena-re lo sviluppo dell’Italia intera.

SAGGI e RICERCHE

Ottobre 2008“Donne del Mediterraneo. L’integrazione possibile”Il volume, a cura di Valentina Cardinali ed edito da Marsilio Edito-ri, è un’indagine sulle percezioni, condizioni e prospettive di inte-grazione delle diverse comunità provenienti dalla sponda Sud edEst del Mediterraneo, di diversa etnia, religione, età, istruzione,condizione anagrafica e professionale. Uomini e donne presenti inItalia, chiamati a confrontarsi con le sfide, i dubbi e le prospettivedell’integrazione sui temi della vita quotidiana, sui problemi chedefiniscono le relazioni con la popolazione residente, sulle questionipiù controverse del confronto (la poligamia, la religione, la cultura).Particolare attenzione viene rivolta al ruolo della donna “agente diintegrazione”, non solo all’interno della realtà femminile, ma anchedel proprio nucleo familiare e della comunità di appartenenza. Pre-fazione di Gianfranco Fini.

Gennaio 2009 - aprile 2011Collana di pubblicazioni Adenauer - Farefuturo L’esperienza dei workshop organizzati dalla fondazione Farefuturocon la fondazione Konrad Adenauer dà vita a una collana di pubbli-cazioni, arrivata al quinto volume, edita da Rubbettino e curata daMario Ciampi, segretario generale di Farefuturo, e Wilhelm Stauda-cher, direttore uscente Kas Roma.

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VOLUME 1: “Valori e Costituzioni nelle democrazie contemporanee. Percorsi eprospettive in Germania e in Italia”

VOLUME 2: “Politica e valori. Persona, società e Stato”

VOLUME 3: “Il futuro del parlamentarismo in Germania e in Italia”

VOLUME 4: “Bioetica e biopolitica. Persona, società e Stato”

VOLUME 5: “Il futuro della democrazia”

Marzo 2009“La destra nuova. Modelli di partito e politiche a confronto in Francia, Gran Bretagna e Svezia”Sarkozy in Francia, Cameron in Gran Bretagna, Reinfeldt in Svezia,Fini in Italia. Da qualche anno, una destra nuova s’aggira per l’Eu-ropa: né statalista né liberista, né conservatrice né populista, mapragmatica, postideologica e modernizzatrice, rispettosa delle pro-prie radici culturali ma aperta alle sfide del futuro, interessata aconciliare l’autorità dello Stato con la responsabilità individuale, lasicurezza con la libertà, la tradizione con il progresso. Una destra,come l’ha definita Sarkozy, immaginativa, generosa, aperta, sensibi-le all’ecologia, ai diritti civili, alle problematiche del mondo del la-voro, al tema della cittadinanza. Scopo del volume, scritto daAlessandro Campi e Angelo Mellone ed edito da Marsilio Editori, èproprio quello di illustrare, in chiave comparativa, alcuni dei cam-biamenti - sul piano culturale, politico, organizzativo e program-matico - che negli ultimi tempi, grazie all’ascesa di nuovi leader, sisono registrati all’interno della tradizionale famiglia delle destre eu-ropee occidentali.

Giugno 2009“Fare Italia nel mondo. Le sfide post-globali delle nuove relazioni internazionali”Uno studio-rapporto sulle relazioni internazionali e l’azione del-l’Italia nel mondo, curato da Paolo Quercia ed edito da Marsilio

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Editori. Il volume parte dalla considerazione che, a vent’anni dallacaduta del muro di Berlino, il mondo appare ancora lontano da unequilibrio stabile. Né il modello unipolare fondato sull’egemoniasoft americana, né l’utopistica governance mondiale basata sul trasfe-rimento di sovranità verso le organizzazioni multilaterali hanno sa-puto generare un nuovo sistema internazionale capace di produrresicurezza, sviluppo e prosperità condivise. Una delle cause d’insta-bilità è il continuo processo di rapida redistribuzione della potenzapolitica ed economica, aggravato dalla turbo-globalizzazione deglianni Novanta. Tuttavia, negli ultimi anni si è potuta osservareun’inversione di tendenza. Dopo gli attentati dell’11 settembre2001, ma ancora di più dopo l’inizio della crisi economica mondia-le, gli Stati sono ritornati progressivamente al centro delle relazioniinternazionali. Nel mondo post-globale che si sta delineando, l’Ita-lia deve prendere coscienza del proprio ruolo di media potenza inse-rita in un contesto mondiale fluido e incerto, accettando i limitidella propria condizione ma preparandosi anche a coglierne le op-portunità. Il rapporto non mira semplicemente a descrivere le con-dizioni del pianeta in cui ci troviamo, ambisce anche a individuaregli interessi nazionali del nostro Paese e a orientarne le scelte sulterreno decisivo della politica estera. Stando alle sue conclusioni,l’Italia deve occuparsi maggiormente della politica internazionale,dedicare più risorse all’internazionalizzazione economica, manifesta-re più coraggio e consapevolezza nell’inviare i suoi militari nellearee di crisi, intensificare la propria azione di cooperazione allo svi-luppo e investire con determinazione nell’esportazione della propriacultura.

Ottobre 2009“La fine di un mito. Destra, sinistra e nuova civiltà”Nell’ambito di una nuova civiltà che annuncia il futuro, il signifi-cato della parola “politica” cambia in maniera sostanziale. I politiciamministrano, distruggono, fanno le guerre, ma non inventano ilfuturo. “Oggi è politica internet, ma anche YouTube, sono politicale PlayStation su cui si formano milioni di giovani, sono politica lecanzonette che trasmettono valori, il diffondersi delle droghe, i talkshow, anche i più sciocchi”. Lo afferma Alberoni nell’introduzione, imille nuovi strumenti che consentono di ideare il futuro. SabinoAcquaviva, autore del volume edito da Marsilio Editori, esamina glielementi di questa diversa maniera di costruire, gestire e governareil mondo, frutto della trasformazione della società. Siamo di frontea una realtà nuova: per comprenderla è illogico riferirsi alle catego-

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rie tradizionali di destra e sinistra, ormai vecchie, ammuffite, inuti-li. La politica reale è diventata un’altra cosa. Farla, parlarne, scriver-ne ci costringe anche a pensarla diversamente.

Dicembre 2009“Europa, proposte di libertà”Edizione italiana del rapporto FAESFarefuturo cura l’edizione italiana del rapporto “Europa, proposte dilibertà”, elaborato dalla fondazione spagnola FAES nel suo ventesi-mo anniversario. Nel volume, l’istituto presieduto da Aznar analiz-za le sfide principali che affronta l’Europa, proponendo una serie dimisure per fronteggiare con successo le sfide dell’Unione. Dopo laSeconda guerra mondiale l’integrazione europea è stata un successo.Gli obiettivi perseguiti sono stati ampiamente raggiunti: la pace ela sicurezza tra le Nazioni europee, la sicurezza per scongiurare laminaccia di un modello totalitario ed espansivo, la libera coopera-zione per raggiungere degli obiettivi condivisi dalle Nazioni demo-cratiche e la comune aspirazione alla prosperità sulla base dellalibera economia. Oggi gli obiettivi potrebbero sembrare diversi, manon lo sono. Viviamo in pace, ma la pace non è un bene assicurato.Abbiamo bisogno di evitare delle tentazioni come la diluizione de-gli Stati nazionali in una super struttura carente di legittimità o lacreazione di enti con pretese di carattere statale che servono solo ariaccendere vecchi conflitti. L’uscita dalla crisi economica richiedeapertura, competenza e integrazione, solo così le economie europeepossono farcela.

Settembre 2010“Le nuove politiche per l’immigrazione. Sfide e opportunità”Il volume “Le nuove politiche per l’immigrazione. Sfide e opportu-nità”, a cura di Valentina Cardinali e Marcella Lucidi ed edito daMarsilio, raccoglie gli interventi della seconda edizione dei “Dialo-ghi asolani”, dedicata all’immigrazione. Con questa iniziativa, lefondazioni Farefuturo e Italianieuropei avviano una riflessione co-mune intorno a una questione cruciale dell’agenda politica naziona-le ed europea, convinte che l’Italia debba adottare, dinnanzi alfenomeno migratorio e alla sua crescente importanza nella società enell’economia, un modello di integrazione organico e adeguato allarilevanza delle sfide attuali. Lo sforzo congiunto delle due fondazio-ni è stato anzitutto metodologico e si è ispirato alla necessità di“depoliticizzare” la questione immigrazione, evitando che l’analisi

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potesse essere condizionata da giudizi di parte, allo scopo di trat-teggiare i contorni di uno spazio condiviso nel quale pensare strate-gicamente. I contributi raccolti hanno un minimo comunedenominatore nella percezione del fenomeno migratorio come datostrutturale della società italiana e nel conseguente realismo suggeri-to dai numeri e dalle tendenze dell’immigrazione. Un realismo chetuttavia sconsiglia di negare le difficoltà, in quanto anche nelle de-mocrazie mature non si è immuni da sentimenti di disagio quandoci si deve confrontare con gruppi di origine e identità diverse. Ac-cogliere milioni di persone che portano con sé culture, religioni,abitudini differenti è una sfida, forse la più complessa delle sfide in-dotte dalla globalizzazione. In questa prospettiva è necessario rinvi-gorire i legami comunitari e ricostituire quella fiducia che rendepossibile il patto di cittadinanza e la sua estensione ai nuovi italia-ni. La lezione di Asolo, in definitiva, è questa: l’Italia è ormai unPaese multietnico, con fenomeni migratori strutturali e con percen-tuali di immigrati pari alla media europea. Deve chiunque dotarsidi robuste politiche di integrazione poiché oggi non ha più sensoobbedire a una logica di tipo emergenziale né si possono sostenerevisioni approssimative o ideologiche. Le soluzioni trascendono l’or-dinaria amministrazione e non sono di semplice elaborazione. È lacultura politica italiana a essere interrogata al riguardo ed è il pro-getto che il Paese ha di se stesso ciò di cui si parla.

Ottobre 2011“(dis)fare gli italiani. Dal familismo all’antipolitica. La fotografia di una democrazia dissociativa”Luigi di Gregorio, docente di Scienza politica presso l’Universitàdella Tuscia di Viterbo, cura il terzo rapporto realizzato dai ricerca-tori di Farefuturo. Il volume è dedicato al senso civico degli italia-ni, che in questi tempi moderni deve necessariamente confrontarsicon i fenomeni dell’immigrazione e della globalizzazione, come per-sone e come comunità. Il nuovo rapporto giunge in un momentoparticolare, quello in cui sembra più che mai difficile ma doverosoconiugare gli interessi particolari con l’interesse generale al serviziodel Bene Comune. E affronta il nodo che sta a fondamento del-l’identità nazionale e del suo farsi Stato, ancora non sciolto cento-cinquanta anni dopo l’Unità del Paese. È ormai chiaro a tutti chel’Europa e l’Occidente, e quindi l’Italia, sono al centro di una crisistrutturale e non meramente contingente, alla quale non si puòcontinuare a rispondere con misure dagli effetti tampone ma solocon radicali riforme che prefigurino un nuovo modello sociale ed

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economico. Oggi, l’interesse generale non è la somma degli interes-si particolari e non lo sarà mai più, come dimostra l’andamento del-la manovra, riscritta più volte sull’onda delle corporazioni e deilocalismi. Oggi, solo il prevalere dell’interesse generale su corpora-zioni e localismi può far tutelare e affermare il Bene Comune. Perfarlo, però, occorre che il senso civico degli italiani vada oltre la suaconfigurazione naturale, oltre la famiglia e il localismo, per dare fu-turo alla famiglia e al proprio territorio, perché le correlazioni in at-to non consentono risposte e soluzioni di “parte”.

Novembre 2011“I Brics e noi. l’ascesa di Brasile, Russia, India e Cina e le conseguenze per l’Occidente”Come può l’Italia rispondere alle sfide dei nuovi Paesi emergenti?Quanto conta ancora il nostro Paese - tra la crisi europea e l’ascesadi Brasile, Russia, India e Cina - nelle relazioni internazionali e co-me può mantenere il suo peso nel mondo? La costruzione di un fo-rum politico che raggruppa i Brics - le quattro potenze emergentipiù il Sud Africa - indica che i principali Paesi non occidentali mo-tori della crescita mondiale stanno vagliando la possibilità di strin-gere alleanze e sviluppare comuni strategie. La possibilità cheattorno ai Paesi emergenti prenda forma una nuova seconda globa-lizzazione rappresenta uno scenario che deve essere preso in conside-razione. All’analisi di ciò si sono dedicati Ispi (Istituto per gli studidi politica internazionale) e Farefuturo nel volume “I Brics e noi.L’ascesa di Brasile, Russia, India e Cina e le conseguenze per l’Occi-dente”, a cura di Paolo Quercia e Paolo Magri. Il volume parte dauno studio dei punti di forza e di debolezza di Brasile, Russia, Indiae Cina tanto sul piano politico quanto su quello economico, a livel-lo sia interno sia regionale e internazionale e spazia dalle politichesociali alle strategie di sicurezza. Con contributi di Aldo Ferrari,Carlo Frappi, Riccardo Gefter Wondrich, Serena Giusti, Carlo Jean,Anna Marra, Nunzio Mastrolia, Antonella Mori, Tomislava Penko-va, Paolo Quercia, Ferdinando Sanfelice di Monforte, Lorenzo Striu-li, Massimiliano Vaghi, Matteo Verda, Matteo Villa.

Maggio 2012“Quale Difesa per la Repubblica? Sicurezza nazionale, Costituzione, scenari internazionali e industria per la Difesa”L’Italia sta entrando in una nuova fase della sua storia repubblicana.I cambiamenti del sistema hanno profondamente modificato la

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grammatica delle relazioni internazionali e gli stessi loro fondamen-ti, mettendo in discussione il ruolo politico ed economico ricopertodall’Italia. La crisi economica e finanziaria internazionale obbliga arivedere le strutture vitali degli Stati, come quella della Difesa. Lastessa Difesa italiana sta procedendo a una riforma della massimaimportanza e anche l’industria per la Difesa italiana attraversa unafase di forti trasformazioni e sfide. In un tale scenario è fondamenta-le che l’Italia costruisca una strategia integrata per affrontare le tretrasformazioni in corso: del sistema politico e di sicurezza interna-zionale, del sistema di Difesa nazionale e dell’industria italiana perla Difesa. Vuol dire costruire una politica estera che comprenda unapolitica di sicurezza che a sua volta comprenda una politica indu-striale per la Difesa. Vuol dire aver ritrovato il filo dell’interesse na-zionale nelle inevitabili trasformazioni del mondo globale. Suquesto verte il rapporto di Farefuturo, a cura di Paolo Quercia,“Quale Difesa per la Repubblica? Sicurezza nazionale, Costituzione,scenari internazionali e industria per la Difesa”. Con i contributi diVincenzo Camporini, Giuseppe De Vergottini, Paolo Quercia, Fer-dinando Sanfelice di Monforte, Francesco Tucci.

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FORMAZIONE

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Ottobre 2007/febbraio 2008 - Corso di tecnica legislativa e comunicazione politica Corso di formazione dedicato allo studio teorico e applicato dei mo-menti fondamentali dell’organizzazione parlamentare: dal ripartodelle competenze alla concertazione fra Stato, Regioni ed Enti Loca-li; dal drafting legislativo all’organizzazione degli apparati governa-tivi. In sintonia con gli obiettivi della fondazione, il corso intendepromuovere la formazione di figure professionali che siano in gradodi assicurare un supporto sempre più attivo e consapevole a chisvolge attività di rappresentanza istituzionale a livello centrale e pe-riferico. Docenti: Eduardo Gianfrancesco, Giada Bevacqua, LuigiCiaurro, Stelio Mangiameli, Riccardo Carpino, Nicola Lupo, Anto-nio Palma, Luca Mezzetti, Piercarlo Carta, Fabio Torriero, GiuseppeSanzotta, Fabio Torriero, Carlo Puca

7-8 novembre 2008 - “Dialoghi asolani”, workshop di formazione su federalismo e riforme istituzionaliLa città di Asolo (Tv) ospita il 7 e 8 novembre 2008 un’iniziativacongiunta della fondazione Farefuturo, della fondazione presiedutada Massimo D’Alema, Italianieuropei, dell’associazione DialoghiAsolani presieduta da Pietro Piccinetti, e del Comune di Asolo. Ilprimo appuntamento del progetto formativo, che prende il nome di“Dialoghi asolani”, è occasione per ragionare con i più giovani sultema del federalismo e delle riforme istituzionali.Al workshop di formazione, dal titolo “Federalismo e Riforme isti-tuzionali”, partecipano 100 giovani sotto i 35 anni selezionati dalledue fondazioni e dal Comune di Asolo attraverso un bando.Prendono parte alla due giorni anche politici, amministratori e do-centi universitari, la chiusura è affidata ai presidenti delle due fon-dazioni promotrici, Massimo D’Alema e Gianfranco Fini.Docenti: Luca Antonini, Carlo Buratti, Alessandro Campi, Agosti-no Carrino, Giovanni Collino, Marco Ferrante, Alberto Giorgetti,Maurizio Leo, Aldo Loiodice, Stelio Mangiameli, Francesco Marini,Luca Mezzetti, Leonardo Muraro, Domenico Nania, Ida Nicotra.

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11-13 luglio 2009 - Summer school su politica e immaginarioFarefuturo organizza a Frascati (Rm) la sua prima summer schoolresidenziale, dal titolo “L’immaginario della politica, la politicadell’immaginario”. Sono tre giorni di lavori con ragazzi provenientida tutta Italia che si confrontano con esponenti del mondo cultura-le, registi, scrittori, accademici, uomini del Made in Italy e operato-ri dell’informazione su quello che è il patrimonio di miti,immagini, metafore che caratterizzano oggi l’essere italiani. Al di làdelle appartenenze politiche e ideologiche codificate da parametrinovecenteschi. Docenti: Alberto Abruzzese, Alberto Castelvecchi,Federico Eichberg, Luciano Lanna, Paolo Mancini, Angelo Mellone,Pupi Avati, Fabio Segatori, Santo Versace, Maurizio Castro, Mogol,Gianluca Nicoletti, Antonio Scurati, Filippo Rossi, Lucia Annun-ziata, Roberto Arditti, Flavia Perina, Antonio Polito.

16-17 novembre 2009 - “Dialoghi asolani”, workshop di formazione su politica e immigrazioneSeconda edizione dei “Dialoghi Asolani”, il workshop organizzatocongiuntamente dalle fondazioni Farefuturo e Italianieuropei edall’associazione Dialoghi Asolani presieduta da Pietro Piccinettiad Asolo (Tv), con il titolo “Le nuove politiche per l’immigrazione.Sfide e opportunità”, è dedicato quest’anno al tema dell’immigra-zione, con la partecipazione e il confronto di esperti di politiche perl’immigrazione. È aperto a un gruppo di cento giovani under 35provenienti da tutta Italia, selezionati attraverso un bando pubbli-co. Docenti: Fabio Granata, Marcella Lucidi, Antonio Golini, Emi-lio Reyneri, Giuseppe Pisanu, Valentina Cardinali, Renzo Guolo,Giovanna Zincone, Maurizio Ambrosini, Aldo Bonomi, Luigi Ta-ranto, Luca Einaudi, Renato Finocchi Ghersi, Roberto Garofoli,Massimo D’Alema, Gianfranco Fini.

Giugno/novembre 2010 - “L’innovazione nei territori”, ciclo di seminari Farefuturo-GlocusFarefuturo e Glocus organizzano “L’innovazione nei territori, lanuova classe dirigente per un’Italia competitiva”, un ciclo di semi-nari che si svolge da giugno a novembre. Destinate specialmenteagli amministratori locali, le lezioni sono incentrate sul tema del-l’innovazione, con l’obiettivo di diffondere la cultura del cambia-mento e favorire la modernizzazione del Paese. A tutti gli incontripartecipano rappresentanti del mondo delle imprese e dell’universi-tà. I seminari si articolano in cinque sessioni e si svolgono a Frasca-

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L’altro modo di fare politica

ti, presso il Grand Hotel Villa Tuscolana “La Ruffinella”. Docenti:Linda Lanzillotta, Adolfo Urso, Piercarlo Padoan, Marco Cammelli,Silvano Moffa, Domenico De Masi, Maria Teresa Petrangolini, Giu-liano Amato, Giulio Napolitano, Giuliano Zuccoli, Francesco Caio,Luca Antonini, Nicola Pasini, Alessandro Campi, Andrea Valboni,Umberto Paolucci, Alfonso Fuggetta, Emilio Frezza, Massimo Me-lica, Valerio Zappalà, Mario Dal Co, Michele Iaselli, Lorenzo Broc-coli, Massimo Melica, Mario Garioni, Filippo Satta, MicheleVianello, Andrea Nicolini, Andrea Maggipinto.

22-23 ottobre 2010 - “Dialoghi asolani”, workshop di formazione sulla legalitàLa città di Asolo (TV) ospita il 22 e 23 ottobre la terza edizione dei“Dialoghi asolani”. Il workshop, organizzato congiuntamente dallefondazioni Farefuturo e Italianieuropei e dall’associazione “DialoghiAsolani” presieduta da Pietro Piccinetti, si intitola “La legalità delcittadino, la legalità delle istituzioni” e prevede la partecipazione e ilconfronto di personalità del mondo della politica, delle istituzioni edell’economia. È aperto a un gruppo di cento giovani under 35, pro-venienti da tutta Italia, selezionati attraverso un bando pubblico.Docenti: Giuliano Amato, Antonio Marchesi, Francesco Marelli,Alessandro Butticè, Roberto Maroni, Piero Grasso, Luciano Violan-te, Giuseppe Pisanu,Ivan Lo Bello, Maurizio Lauri, Gianluca Bran-cadoro, Massimo D’Alema, Gianfranco Fini.

Marzo-luglio 2012 - Corsi di formazione “Formiamoci il futuro”Farefuturo continua a credere nei giovani qualificati e nella necessitàdi far crescere una nuova classe dirigente per un’Italia migliore. Perquesto, per il quadrimestre marzo-luglio 2012, organizza tre corsi diformazione: in giornalismo e comunicazione politica al tempo deinuovi media; in tecniche legislative e strategie di comunicazione perassistenti e consulenti parlamentari; in storia e fondamenti del Popo-larismo europeo. I percorsi didattici, ai quali sono stati riconosciuticrediti formativi da alcune delle più prestigiose università italiane,partono da febbraio e si concludono a maggio, con test finale. Le le-zioni sono anche scaricabili online per tutti gli iscritti ai corsi.Ai migliori viene offerta la possibilità di effettuare uno stage, persperimentare i meccanismi pratici della professione e per entrare incontatto diretto con il settore di interesse.Docenti corso di giornalismo: Luca D’Alessandro, Angelo Mellone,Luca Telese, Antonio Rapisarda, Daniel De Filippis, Giovanni Flo-

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ris, Luigi Di Gregorio, Domenico Naso, Nicola Piepoli, PietrangeloButtafuoco, Guerino Bovalino, Francesco Verderami, Nicola Rao,Roberto D’Agostino, Andrea Ronchi.Docenti corso di tecniche legislative: Donato Bruno, Stelio Mangia-meli, Giada Bevacqua, Maurizio Gasparri, Antonio Buonfiglio,Maurizio Saia, Roberto Pasca di Magliano, Altero Matteoli, AlfonsoCelotto, Francesco Schlitzer, Luciano Violante, Manuela Conte.Docenti corso sul Popolarismo europeo: Francesco D’Onofrio, Gaeta-no Quagliarello, Andrea Ronchi, Manuela Conte, Federico Eichberg,Rocco Buttiglione, Maria Stella Gelmini, Giuseppe Fioroni.

Anno formativo 2012-2013CORSI PROFESSIONALIProgettazione europeaLa conoscenza delle opportunità di finanziamento di progetti di ri-cerca e di investimento offerti dall’Unione europea rappresenta unessenziale elemento di riferimento per amministratori, quadri pub-blici e privati interessati alla valorizzazione del proprio settore diinteresse.Management per mercati esteriIl corso ha lo scopo di offrire strumenti di analisi e di conoscenza delletecniche più appropriate per poter diventare un manager dei mercatiesteri a servizio di enti pubblici di promozione e di imprese private.

SEMINARI DI APPROFONDIMENTOPolitiche per la crescitaIl corso si propone di offrire analisi delle condizioni di instabilitàattualmente diffuse, specie in Europa e in Italia, e di articolare e di-scutere soluzioni innovative.L’Italia e l’Europa di fronte alle sfide globali in collaborazione con ilgruppo Ppe al Parlamento europeoFinanza, istituzioni, mercati, imprese, consumatori. Il futuro del-l’Europa e il ruolo del Ppe.Il corso si propone di offrire ai partecipanti un’ampia e critica visio-ne dei fenomeni politici, economici e sociali che sottostanno alle ri-correnti instabilità attraverso testimonianza di esperti o attorioperanti nelle diverse strutture di governo nazionale ed europeo.

GIORNATE DI STUDIOCooperazione internazionale allo sviluppoTracciando il percorso storico della cooperazione e le implicazionisociali ed economiche, si cercherà di fornire gli elementi essenziali

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L’altro modo di fare politica

di inquadramento per poter costruire un percorso personalizzatoall’interno del vasto campo della cooperazione.Attrazione degli investimenti esteriLa capacità di attrarre gli investimenti esteri è la cartina di tornasoledella credibilità di un Paese. Da un decennio sono cambiate le stra-tegie e in un periodo di crisi c’è meno fiducia nelle società straniere.Con l’ausilio di esperti, si cercherà di analizzare i fattori che hannodeterminato questa situazione, cercando di trovare le soluzioni.Riforma del mercato del lavoroCon la riforma Fornero è radicalmente cambiato il mercato del lavo-ro in Italia. La giornata di studio fornirà ai partecipanti gli stru-menti per comprendere le nuove norme e le ricadute che esseavranno sul sistema economico e sociale italiano.Spending reviewCon i tagli e il controllo a tutto campo della spesa pubblica, il go-verno ha messo a punto un sistema di razionalizzazione delle usciteche eviterà gli sprechi e contribuirà ad abbattere il debito. Il workshop analizza i punti salienti del provvedimento.

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n Roma, 4 novembre 1996Tlc, una via per l’Europa - L’Autorità come strumento di ga-ranzia”Il primo convegno di rilievo con la denominazione di OsservatorioParlamentare si svolge il 4 novembre del 1996 nella Sala Cenacolodella Camera dei Deputati, con la partecipazione dei massimiesperti del settore: Maurizio Decina (Politecnico di Milano), prof.Beniamino Caravita di Toritto (Università di Perugia), dott. Al-fredo Macchiati (Ufficio Studi Consob), prof. avv. Italo Minguzzi(Università di Bologna), dott. Fedele Confalonieri (presidente Me-diaset), dott. Ernesto Pascale (amministratore delegato Stet) ed iparlamentari Francesco D’Onofrio, Francesco Storace, Ernesto Sta-jano, Roberto Formigoni, Adolfo Urso e Vincenzo Maria Vita(sottosegretario delle Poste e delle Telecomunicazioni). Nella pri-ma parte si delineano gli scenari tecnologici e di mercato; nellaseconda gli interventi legislativi. In particolare, Urso illustra unaproposta di legge sulla istituzione delle Autorità per le Garanzianelle comunicazioni.

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L’altro modo di fare politica

di Federico Eichberg *

Nel grande mondo della Polis, in cui la volatilità ed il “breveterminismo” sonosovente la cifra dei programmi e degli orizzonti, soffermarsi a ragionare su unprogetto che, nato nelle stanze di Palazzo Serlupi Crescenzi alla metà degli anni’90, supera oggi la boa dei tre lustri è già di per sé un motivo di soddisfazione e,in qualche misura, d’orgoglio. Un orgoglio e una soddisfazione che non riguar-dano solo i promotori ma che, ovviamente, vanno condivisi con tutti i protago-nisti, innanzitutto le centinaia, migliaia di giovani che hanno dato forma al piùbel racconto di Politica con la P maiuscola che si sia compiuto in Italia dopo lafine della prima Repubblica. Un progetto, nato come Osservatorio Parlamenta-re, che si è prontamente trasformato in una vera e propria galassia e ha vistogermogliare iniziative di profilo molto variegato: l’Arsenale delle Idee, una am-biziosa raccolta dei testi più importanti dei filoni della destra italiana e interna-zionale; il progetto Blue Europe che ha raccolto le fondazioni di centrodestraeuropee e statunitensi (già attive oltreoceano nel progetto townhall e right pa-ges); la rivista Charta Minuta che ha fornito la palestra per visioni politiche nellaforma di numeri monografici (con una varietà di temi che va dalla politica inter-nazionale alla sociologia, alle policies); l’associazione È uropa nella sua focaliz-zazione sulle politiche dell’Unione, sempre più rilevanti nella agenda degli Statinazionali; i corsi del Pantheon, palestre che hanno istruito (nel senso più au-tentico di instruere, dotare cioè di strumenti per il confronto), fornito stimoli,conoscenze ad una generazione di giovani desiderosi di donarsi nell’impegnoper la Cosa pubblica; fino a Farefuturo, un ambizioso laboratorio intenzionatoa gettare ponti a quella generazione perduta che sconta un ventennio di primaRepubblica all’insegna del presentismo e del localismo. Tre lustri che hanno, insenso metaforico e in senso reale, aperto la via al nuovo Millennio. L’Italia infat-ti negli anni ’80 aveva mangiato il proprio futuro raddoppiando il debito pub-blico e dimezzando il tasso di natalità. A coronamento di questo scellerato ridi-mensionamento di prospettive (se non di vero e proprio suicidio nazionale)aveva preso forma una riforma delle pensioni all’insegna della insostenibilità dilungo periodo, di fatto creando le fondamenta per la perdita di una generazio-ne.Per uscire da quella contabilità di speranze crollate e ricostruire dal cumulodi macerie della prima Repubblica il progetto Osservatorio Parlamentare posele basi per un nuovo protagonismo della generazione perduta. Gli incontri diVallombrosa resteranno scolpiti nella memoria come il primo vero tentativo difar dialogare sui contenuti le risorse più giovani ed assetate di futuro del cen-trodestra italiano, ponendole a confronto con le dirigenze dei (spesso neonati)partiti della seconda Repubblica. A tale elaborazione intergenerazionale ne èseguita una internazionale che ha posto il laboratorio italiano in una forma dibenchmarking con i soggetti gemelli, innanzitutto europei, dando il propriocontributo alla definizione di quel cammino istituzionale che poi sarebbe sfo-ciato nel fast Forward Europe, con il trattato di Amsterdam, la Carta di Nizza e

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1996

il Trattato costituzionale europeo. Si poteva fare più e meglio? Sicuramente sì.Forse si potevano gettare basi più solide che rendessero la pur comprensibilepolarizzazione carismatica, mediatica e leaderistica della politica dopo la finedella prima Repubblica (e lo “scongelamento” dei blocchi politici ed elettorali)un dato accidentale e non sostanziale, dotando i soggetti pre-politici e politicidi una autonomia e “visibilità” maggiori. Occorreva forse dare maggiore impul-so a una partecipazione fondata sui corpi sociali e sulle dinamiche relazionali e“sussidiarie”. La forte mediatizzazione della contesa ha portato alla «dis-inter-mediazione», legata al rapporto carismatico leader - elettorato, rendendo lecampagne elettorali (e perfino i simboli partitici) candidate-centered, a “misuradi” leader, e trasformato i partiti in mere macchine elettorali (candidate-par-ties). Il cerchio si è chiuso con una legge elettorale che consente ai leader dipartito di “designare” gli eletti e di vincolarli a una fedeltà assoluta nei suoiconfronti, ai limiti della sudditanza. Ma proprio questa democrazia plebiscitariadiviene vittima delle estemporaneità legate alla personalizzazione, e, in ultimaanalisi, alla minore o maggiore “biodegradabilità” del leader e del suo carisma.E quando le leadership e i carismi evaporano resta il piccolo tesoro di parteci-pazione e di “reti sociali” (troppo spesso trascurate nell’ambito dei partiti dellaseconda Repubblica). Un tesoro che la fondazione e la Galassia OsservatorioParlamentare possono a buon titolo rivendicare. Quindici anni in cui non ci si èstancati di seguire un percorso – arduo ma necessario – di esplorazione ecoinvolgimento dei corpi sociali. Superando l’orizzonte del “presentismo”, dellaprospettiva (politica e individuale) segnata da «istinti e istanti», dalle futili bat-taglie per screditare il nemico (sia esterno alla destra che interno o “scissioni-sta”) di volta in volta elevato a paradigma negativo. I meccanismi dell’invettivae dei rancori si sono inseriti nella piega di antiche amicizie, di sodalizi consoli-dati, di tensioni ideali improvvisamente scopertisi poco più che case di cartape-sta, buttate giù dal soffio di un aggettivo malefico, una scelta non condivisa,una diversa valutazione sullo stato di salute della maggioranza di governo odell’Italia. Oggi forse la ricostruzione di una prospettiva politica passa proprioda lì, dal piccolo tesoro della fondazione Farefuturo, dall’esperienza dell’Osser-vatorio Parlamentare, di Charta Minuta e delle fondazioni internazionali; dalla ri-mozione dell’idea leaderistica e carismatica (peraltro non piu’ vincente) e dallasimultanea ricerca di un dialogo aperto e limpido con una società viva da “em-power”, da chiamare in causa come generatrice di risorse e di nuovo welfare, inun’antropologia positiva che vede nella relazionalità, nell’innovazione, nell’im-presa l’energia che spetta al decisore politico esclusivamente liberare. Così ladestra (potrà chiamarsi in questo modo o con categorie più attuali) si potrà ci-mentare in una difficile ma necessaria catarsi, con cui uscire da presentismo eindividualismo e ritrovare la via partecipativa. E forse un senso (e un consenso)meno volatile dell’impegno culturale e politico. La fondazione sarà, ancora unavolta, in prima fila.

* Direttore Relazioni internazionali di Farefuturo

1997

n Roma, 5-7 febbraio 1997 Progetto fondazioneIl convegno di inaugurazione delle attività si tiene a Roma il 5 e 7febbraio 1997 sulla transitorietà delle attuali “forme partito” e sulladefinizione di una identità comune per i filoni cattolico, liberale enazionale della cultura politica italiana. Relazioni di Gianni BagetBozzo, Francesco D’Onofrio, Roberto Formigoni, Antonio Martino,Adolfo Urso. Interventi di Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglio-ne, Gianfranco Fini, Silvio Berlusconi.

n Roma, 18 febbraio 1997Osservatorio sulla BicameraleNel periodo di attività della Commissione bicamerale per le Rifor-me Costituzionali, i giovani dell’Osservatorio Parlamentare il 18febbraio 1997 istituiscono un’area studi per garantire in tempo rea-le un monitoraggio della rispondenza fra programmi stilati in temadi riforme e operato in seno alla Commissione. A tal proposito sisvolgono anche dei faccia a faccia tra esponenti politici delle dueprincipali coalizioni: il 14 marzo Achille Occhetto con Giorgio Re-buffa sulla nuova forma dello Stato; il 9 maggio Pietro Folena conGiulio Maceratini sul sistema giustizia.

n Roma, 26 febbraio 1997Incontri convivialiCena tenutasi nei saloni di Palazzo Viscardi, il 26 febbraio 1997, inoccasione della presentazione alla società civile e produttiva romanadel progetto della Fondazione Osservatorio Parlamentare, alla qualeintervengono: Francesco D’Onofrio, Antonio Martino, Adolfo Ursoe Gianfranco Fini.

n Roma, 19 marzo 1997Il Polo per l’Europa. Progetto, speranze e futuro nel quaran-tennale dei Trattati di RomaIl convegno si tiene a Roma il 19 marzo 1997 sul rapporto tra l’Ita-lia e l’Europa, sul tema della sovranità e su come la sovranità si

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L’altro modo di fare politica

combina con il processo di integrazione europea; i professori Riccar-do Monaco, Pietro Pastorelli, Antonio Tizzano e Achille Chiappettiricostruiscono la storia e il senso dei trattati alla presenza dei leaderdel Polo (Berlusconi, Fini, Casini, Buttiglione). Nella seconda ses-sione dei lavori i garanti dell’Osservatorio Parlamentare, FrancescoD’Onofrio, Roberto Formigoni, Antonio Martino e Adolfo Urso,evidenziano le antiche tradizioni europeiste del centrodestra per unavera unità europea rispetto alle difficoltà della sinistra erede dellatradizione comunista.

n Roma, 25 marzo 1997Il sistema aereo alla prova della deregulationIl convegno si tiene il 25 marzo 1997, con la partecipazione deirappresentanti delle aziende del settore e delle forze politiche. Lerelazioni introduttive sono svolte da Antonio Martino (La liberaliz-zazione, motore dello sviluppo) e dagli avvocati Andrea Russo e Rober-to Padova (Deregulation e realtà europee); le conclusioni sono tratte daAdolfo Urso e dal sottosegretario Giuseppe Albertini. Intervengo-no, tra gli altri, i parlamentari: Mario Baccini, Angelo Sanza, EnzoSavarese, Annamaria Biricotti, Adolfo Urso e Giuseppe Albertini(sottosegretario di Stato al ministero dei Trasporti); ed inoltre: dott.Domenico Cempella (amministratore delegato Alitalia), com. Au-gusto Angioletti (presidente Anpac), dott. Lupo Rattazzi (presiden-te Air Europe), ing. Andrea Molinari (amministratore delegatoLauda Air), dott. Miceli Godwin (presidente Ibar), dott. GaetanoGalia (amministratore delegato Aeroporti di Roma), dott. EgidioPedrini (presidente Iarat), dott. Italo Inglese (direttore Agens Fe-dertrasporto), dott. Angelo Nicoletti (presidente Assoaeroporti),ing. Fredmano Spairani (presidente Rai).

n Roma, 14 maggio 1997Incontro sul federalismoIncontro conviviale il 14 maggio 1997 nella sede dell’Istituto suitemi del federalismo, con l’intervento dell’on. Irene Pivetti nellasua qualità di Presidente della Camera. Centinaia di ospiti e moltedomande per capire quali sono le riforme possibili.

n Roma, 16 maggio 1997Il libro bianco sul primo anno del governo ProdiIl convegno di presentazione del Rapporto annuale dell’Istituto sul-

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1997

le attività del governo, si tiene il 16 maggio 1997. Nella primaparte dal titolo L’Italia Sinistrata il prof. Ornello Vitali mette aconfronto il progetto elettorale dell’Ulivo con quanto è stato realiz-zato. Nella seconda parte, Agenda Rossa di Romano Prodi , si stila-l’agenda del Presidente del Consiglio dal 16 Maggio 1996 al 16Maggio 1997.

n Roma, 22 maggio 1997Il Federalismo possibileIl convegno sulle riforme istituzionali si tiene il 22 maggio 1997.Nella prima sessione (Federalismo, presidenzialismo, unità nazionale),presieduta da Antonio Martino, svolgono le relazioni Riccardo Mi-gliori (Federalismo e presidenzialismo), Paolo Del Debbio (Federalismofiscale e solidarietà sociale),Franco Frattini (Riforma federale e riformaamministrativa) e Gianni Baget Bozzo (Federalismo e identità naziona-le). Nella seconda sessione (Il Federalismo possibile) si confrontanoFrancesco D’Onofrio, Roberto Formigoni, Irene Pivetti, Cesare Sal-vi, Adolfo Urso; coordina il giornalista Mauro Mazza.

n Roma, 27 maggio 1997Senza rete, senza regole. Il quadro normativo delle Tlc e le richieste delle impreseIl convegno si tiene il 27 maggio 1997. Il convegno si apre con lerelazioni di Antonio Martino (Le Tlc nel contesto della liberalizzazionee delle privatizzazioni), Cento Veljanovski (Il quadro normativo e legi-slativo europeo) e Gianluca Brancadoro (Il caso-Italia: lacune e ritardi).Nella prima sessione (Le difficoltà del mercato italiano) intervengonoMassimo Biondi, John Fanti, Giancarlo Ferrero, Tommaso Pompei,Silvio Scaglia, Giuliano Venturi, Tomaso Tommasi di Vignano; i la-vori sono coordinati da Mauro Bevilacqua. Nella seconda sessione(Quante reti, quali regole), intervengono i parlamentari Ugo Boghet-ta, Francesco Bosi, Ilario Floresta, Andrea Guarino, Ernesto Stajano,Adolfo Urso e il sottosegretario alle Poste e Telecomunicazioni Vin-cenzo Maria Vita; i lavori sono coordinati dal giornalista GianniScipione Rossi.

n Roma, 27 maggio 1997“La vittoria del sinistra-centro nelle elezioni politiche del 1996”Presentazione del libro del prof. Ornello Vitali, il 27 maggio 1997,nell’ambito delle iniziative Incontri con l’Autore. Intervengono Stefa-

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L’altro modo di fare politica

no Folli, editorialista del Corriere della Sera, l’on Marco Rizzo di Ri-fondazione comunista e l’on. Adolfo Urso.

n Roma, 9 giugno 1997“Il popolo, la decadenza e gli dei”Presentazione del libro di Jean Cau, nell’ambito delle iniziative In-contri con l’Autore, il 9 giugno 1997. All’iniziativa intervengono igiornalisti Maurizio Cabona e Giuseppe Del Ninno.

n Roma, 18 giugno 1997“La guerra dei trentenni”Presentazione del libro di Giuseppe Pennisi, il 18 giugno 1997,nell’ambito delle iniziative Incontri con l’Autore. Intervengono Ste-fano Cenci, Pietro Maria Paolucci, Domenico Temperini, SergioMarchi.

n Roma 25 giugno 1997Incontro sulla GiustiziaIncontro conviviale il 25 giugno 1997 nella splendida cornicedell’Appia Antica Club sui temi della giustizia, con l’intervento delprof. Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costitu-zionale.

n Vallombrosa (FI), 27-29 giugno 1997Manifesto delle nuove generazioni. Primo meeting nazionale giovanileRiservato a duecento componenti dei movimenti politici giovanili,si tiene nell’Eremo di Vallombrosa il 27, 28 e 29 giugno 1997. In-tervengono come relatori, tra gli altri: Federico Eichberg, FrancescoTufarelli, Andrea Di Teodoro, Gianni Martino, Basilio Catanoso,Marcello Marrocco, Lucilla Pastorelli, Giovanni Calabresi, AndreaSitzia, Fabio Valente, Sergio Marchi, Rocco Buttiglione, FrancescoD’Onofrio, Gianni Baget Bozzo, Franco Cardini, Adolfo Urso.

n Roma, 30 giugno 1997“Il Fascio Littorio e l’Aquila di Skanderberg”Presentazione del libro di Federico Eichberg sull’Albania, il 30giugno 1997, nell’ambito delle iniziative Incontri con l’Autore. In-

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1997

tervengono il prof. Domenico Caccamo, il dott. Rando Devole, l’on. Adolfo Urso.

n Roma, 2 ottobre 1997Impari opportunità, trasparenza e informazione a sostegnodell’occupazione giovanile femminileIl convegno si tiene il 2 ottobre 1997 sulle “pari opportunità” e sul-lo sviluppo del mercato del lavoro. Intervengono: dott.ssa AnnaSchiavone (presidente Ente di Formazione Artigiani ed Imprese),dott.ssa Gabriella Camozzi (vice presidente del Comitato nazionaleparità presso il ministero del Lavoro), dott.ssa Maria Nevi (vice pre-sidente Comitato imprenditoria femminile), on. Adriana Poli Bor-tone (componente Commissione politiche dell’Unione europea dellaCamera dei Deputati), on. Avv. Maretta Scoca (componente Com-missione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati), on. Ma-ria Luisa Todini (deputato Parlamento europeo), dott.ssa Delia LaRocca (capo gabinetto ministro Pari Opportunità) dott.ssa VandaGiuliano (componente Commissione nazionale pari opportunitàdella Presidenza del Consiglio dei Ministri), dott. Domenico Tem-perini (consigliere della Filas).

nDomodossola, 4-5 ottobre 1997Ripensare il PoloIl seminario di studi si tiene nell’Eremo rosminiano di Domodosso-la il 4 e 5 ottobre del 1997, con la partecipazione dei principali in-tellettuali e politici del centrodestra. Tra i partecipanti: GinoAgnese, Gianni Baget Bozzo, Giuseppe Barranco, Giuseppe Basini,Pino Bicchielli, Italo Bocchino, Silvano Boroli, Mariella BuraniProcaccini, Maurizio Cabona, Nicola Carlesi, Carmelo Carrara, Ba-silio Catanoso, Cesare Cavalleri, Marco Cellai, Francesco D’Onofrio,Marco De Petro, Pietro Di Muccio, Andrea Di Teodoro, ArturoDiaconale, Federico Eichberg, Sandra Fei, Marco Follini, Gian Gui-do Folloni, Sandro Fontana, Roberto Formigoni, Tommaso Foti,Maurizio Gasparri, Renzo Gubert, Federico Guiglia, Vi rgilio Ilari,Ignazio La Russa, Mario Landolfi, Gennaro Malgieri, Alfredo Man-tovano, Sergio Marchi, Antonio Martino, Domenico Martino, Die-go Masi, Altero Matteoli, Vittorio Matthieu, Piero Melograni,Alessandro Meluzzi, Domenico Mennitti, Pietro Milio, GianfrancoMorra, Gabriele Pagliuzzi, Giovanni Palladino, Giovanni Pallanti,Francesco Perfetti, Armando Plebe, Giorgio Rebuffa, Marco Ricce-ri, Antonio Saccà, Angelo Sanza, Enzo Savarese, Giulio Savelli, Ma-

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L’altro modo di fare politica

retta Scoca, Nicola Sella di Monteluce, Massimo Serena, VincenzoSpeziali, Antonio Tajani, Marzio Tremaglia, Francesco Tufarelli,Adolfo Urso, Giuseppe Valditara, Fabio Valente, Ornello Vitali,Marco Zacchera.

n Roma, 30 ottobre 1997Incontro con Francesco CossigaL’ex Presidente della Repubblica interviene il 30 ottobre 1997 all’in-contro organizzato in suo onore dall’Osservatorio Parlamentare pressol’Appia Antica Club. Davanti ad una platea di imprenditori e parla-mentari Francesco Cossiga traccia le prospettive politiche future evi-denziando due elementi fondamentali: le riforme costituzionali e ilprogetto di riorganizzazione alla “francese” del centrodestra.

n Roma, 20 novembre 1997Lotta alla disoccupazione - 35 ore o flessibilità?Il convegno si tiene il 20 novembre 1997 sul problema occupazio-nale e sulle ragioni di una priorità per la politica economica conparticolare riferimento all’orario di lavoro, fra tendenza storica enuove forme di attività produttive. Al convegno intervengonoAdolfo Urso, Diego Masi, Giuliano Cazzola, Mario Segni, Gianfran-co Fini oltre ai rappresentanti delle categorie: Coldiretti, Confapi,Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti,Confindustria, Consulenti del Lavoro, Cna, Imprenditalia e Otep.

n Roma, 23 novembre 1997Il Partito repubblicano negli UsaIl leader del Partito repubblicano Usa, mr. Henry Hyde, è in Italiadal 23 al 29 novembre 1997 per un ciclo di conferenze su invito del-la nostra fondazione. Hyde, che è anche il presidente della Commis-sione Giustizia del Congresso, parla nella Residenza di Ripetta diRoma sul tema: “ll Partito repubblicano negli Usa: le prospettive digoverno della destra americana” e alla Università Bocconi di Milano,sul tema: “Il rapporto tra Italia e Stati Uniti dopo la caduta del Mu-ro di Berlino.

n Roma, 25 novembre 1997Incontro con Henry HydeIncontro conviviale sui rapporti tra Italia e Stati Uniti il 25 novem-

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L’altro modo di fare politica

di Gennaro Malgieri *

Circa vent'anni fa, a ridosso della cosiddetta "svolta di Fiuggi", il cui lavoríodurò dal 1992 al 1995, tra incertezze, perplessità e generosi entusiasmi, ci sichiese da parte di osservatori e studiosi quale Destra si sarebbe proposta co-me nuovo soggetto del rinnovamento politico nazionale. Interrogativo piùche legittimo e fondato all’epoca, dal momento che per molti la Destra chestava cambiando e che poi assunse le fattezze di Alleanza nazionale risultavapiuttosto indecifrabile, nonostante il dettagliato "biglietto da visita" costitui-to dalle Tesi elaborate in vista del Congresso di fondazione. Indecifrabile nontanto per responsabilità dei dirigenti del partito che stava nascendo, il cui nu-cleo centrale era costituito da militanti del Movimento sociale italiano cui siaffiancarono qualificati esponenti provenienti da altre esperienze politico-culturali, quanto per difetto di informazione che, coniugato con il pregiudiziostorico circa la cosiddetta "impresentabilità" della Destra - mito storico del-l'antifascismo organico e dell'eversiva teoria dell'"arco costituzionale" - in-dusse numerosi osservatori a giudicare la sua evoluzione "sospetta" perchémotivata esclusivamente dal grande e, per certi versi, inatteso successo elet-torale del marzo 1994 che la proiettò al governo.Soltanto l’ignoranza di un travaglio storico, continuo e costante, punteggiatoda passaggi talvolta dolorosi, poté indurre molti esegeti del fenomeno chestava affermandosi, a non comprendere l’evoluzione di una Destra che peranni aveva cercato di emanciparsi dalle sue origini storiche, senza benintesonegarle, allo scopo di giungere ad approdi che le permettessero di qualificarsicome autentica forza riformista e concorrere con la sua cultura, la sua storia,la sua tradizione nutrita, tra l’altro, di una assidua e non marginale presenzaparlamentare nel corso della storia repubblicana, a contribuire alla ridefini-zione del paesaggio politico italiano. Nel solco di questo percorso, la Destra italiana ha incontrato altre soggettivi-tà politiche alla ricerca della costruzione di uno schieramento radicalmentealternativo alla sinistra. Il Polo delle libertà, la Casa delle libertà, il Popolodella libertà sono state le tappe significative che hanno scandito il contributodella Destra alla creazione di un movimento non soltanto elettorale, dunqueoccasionale, ma dalle caratteristiche politico-culturali evidenti con l’intento dioffrire un apporto ambizioso alla costruzione di un soggetto nazional-con-servatore teso a preservare i valori qualitativi della tradizione coniugandolicon le esigenze della modernità. Lungo questa rotta per circa vent’anni, senza contare il lavoro precedente, laDestra si è mossa destrutturandosi e riproducendosi, mai però abbandonan-do i principi ispiratori che l’hanno qualificata nel tempo come laboratorio diefficaci innesti e fusioni. Almeno fino agli ultimi anni quando qualcosa si è

Per non mandar perdutoun percorso lungo vent’anni

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oggettivamente rotto nel suo ambito politico non tanto in ragione dell'ade-sione al partito unico berlusconiano, quanto per il venir meno di una tensio-ne ideale che si sarebbe dovuta manifestare nel campo dell'azione fino acontaminare (pur naturalmente accettando altrettante compatibili contami-nazioni) l'intero centrodestra attraverso un'opera di affinamento culturaleche davvero favorisse quel "fusionismo" da tanti invocato, ma da nessunoneppure larvatamente organizzato. Sicché quando si è dato vita al partitounico nella primavera del 2009, la Destra è come se si fosse dissolta. Paradossalmente oggi, quando si constata la sua sparizione dall'orizzontepolitico-culturale, ci si chiede se non siano davvero maturi i tempi perché siriproponga all'interno di una più vasta aggregazione di centrodestra dalledimensioni continentali, come espressione di componenti cattoliche, nazio-nali e conservatrici che si sono incontrate nella felice sintesi di un'esperienzapolitica che, per quanto in difficoltà in Italia, è, sia pure a un livello più pro-priamente culturale intellettuale percepita come la sola che possa, in terminivaloriali soprattutto, contrapporsi alla sinistra.Alla domanda non c'è - almeno finora - risposta. O, perlomeno, la rispostaresta confinata nel recinto teorico, posto che della Destra come soggetto po-litico attivo nessuno sembra volerne sentire parlare. Di tanto in tanto coloroche ne sono stati i protagonisti maggiormente rappresentativi la tirano fuoridal cassetto delle occasioni perdute per riproporla come deterrente ad alcu-ne derive centriste del mondo berlusconiano. Altri, soprattutto intellettualid'area, come si sarebbero detti una volta, ne vedono la ripresa in un progettoche potrebbe essere vincente soltanto se si intersecasse con uno politico.Resta il fatto che l'incorporazione per fusione del partito che la rappresenta-va in un soggetto onnicomprensivo, voluta da Silvio Berlusconi e da Gian-franco Fini e da quest'ultimo abbandonata senza alcun rimpianto dopo aver-la guidata per oltre vent'anni, ha determinato la fine della Destra politica, co-me espressione di una storia, di un'eredità morale e culturale, di una pro-spettiva di rinnovamento sociale, politico e istituzionale. Insomma, la Destranon esiste più ed è questa la differenza sostanziale rispetto al tempo in cuisorsero agenzie di orientamento culturale, come le associazioni e le fonda-zioni, con lo scopo non di abrogare una soggettività politica, ma conferirlequello spessore in grado di farne un elemento dinamico nel quadro del com-plessivo cambiamento italiano. Non è accaduto, difficilmente accadrà. Ed èuna vera e propria anomalia per quella che da tempo chiamo la "Destra diffu-sa", cioè per quanto non recepita come organismo burocratico, ma viventecome ideale radicato nelle pratiche e nel costume tradizionale di buona partedegli italiani, dal momento che i presupposti fondativi che la legittimano co-munque non soltanto non sono venuti meno, ma si sono rafforzati con il pro-gredire della crisi, tanto di fronte all'esigenza di dare nuove istituzioni deci-sionali e rappresentative al Paese quanto per rispondere alla richiesta di unprotagonismo che nel tempo della declinante globalizzazione e nella ripresadel primato della nazione si fa sempre più sentire.

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In questo contesto, il rispetto della volontà popolare intesa come partecipa-zione alle scelte completa il quadro della visione politica della Destra. Senzapartecipazione dei cittadini alla vita politica non c’è democrazia. I cittadinidevono poter contare e contribuire alla formazione della decisione. Tuttihanno il diritto di non delegare la loro volontà e di esprimerla direttamentenelle forme più consone. Democrazia vuol dire sovranità popolare e quantopiù "diretta" è la democrazia tanto più i cittadini sono sovrani, come insegna-va oltre un secolo fa Giuseppe Rensi. Augusto Del Noce aggiungeva che«l’idea di popolo importa quella di solidarietà con le generazioni passate econ quelle che ancora hanno da venire; non esiste popolo quando questa so-lidarietà si è rotta; si ha un aggregato di individui, ognuno dei quali ridotto amens momentanea , rescisso dal passato e dal futuro». Se l’unità del popoloè indispensabile perché un sistema democratico viva di vita propria e con si-curezza contemperi nel suo seno le molte vicende che vi si sviluppano senzasubirne contraccolpi esiziali alla sua stessa sopravvivenza, è altrettanto veroche tale unità deve essere nel senso più partecipativo possibile. Perciò è au-spicabile la partecipazione dei cittadini a tutte le scelte politiche, fino allaelezione del capo dell’esecutivo quale governante e garante dell’unità politicae morale della nazione, poiché non sono le istituzioni a fare la democrazia,ma la partecipazione del popolo alla vita delle istituzioni. È fin troppo chiaro,in questa prospettiva, come la partecipazione politica non possa essere ri-dotta al solo potere elettorale. È necessario che il popolo decida il più possi-bile e che quando non possa farlo, gli sia data la possibilità di manifestarenegativamente o positivamente il suo consenso. Libertà significa anche difesa delle specificità culturali. Il nostro tempo è ca-ratterizzato dalla tendenza alla omogeneizzazione delle culture e delle diffe-renze. Una variante del totalitarismo. Da Destra si ritiene di doversi opporrea questa tendenza al fine di salvaguardare la libertà dei singoli e dei popoli. Ildogmatismo contemporaneo vuole che la democrazia si trasformi progressi-vamente nell’accettazione indifferente di meccanismi di costrizione delle vo-lontà fondati sulla sollecitazione dei bisogni. E pertanto dovrebbe esserebuono e giusto tutto ciò che viene comandato attraverso la grande informa-zione, inevitabilmente ispirato agli interessi della finanza e dell’economia,cioè al mercato inteso non solo come terreno di gioco senza regole, ma piùancora come arbitro unico e indiscusso del gioco medesimo. Il “pensiero unico” è l’ideologia di riferimento di tutto questo. E ha un obiet-tivo preciso: il dominio della realtà veicolato da un nuovo tipo di universali-smo laico. In tale ideologia s’incontrano il fondamentalismo egualitario, il re-lativismo morale, la soggezione del pensiero al bisogno, l’interesse indottoverso l’inessenziale. Insomma, la mercificazione come strumento e la cancel-lazione delle specificità dei popoli come fine. La variante, appunto, del totali-tarismo classico.La Destra ha mostrato nel corso del tempo un’attenzione particolare alla de-generazione del sistema dei partiti e alle nuove forme di aggregazione che si

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sono andate manifestando come risposta alla complessiva crisi della politica.Le manifestazioni cui diedero vita, per esempio, sul finire degli anni Novanta,categorie produttive non sindacalizzate, né politicamente egemonizzate, fu-rono le ruvide apparizioni di un disagio antico che attraversava una parte del-la società italiana sistematicamente trascurata dalle oligarchie che la conside-ravano niente di più che un serbatoio elettorale. Rifiutavano la politica tradi-zionale perché la ritenevano una sorta di rito esoterico; si arroccavano attor-no alla difesa dei loro interessi perché li vedevano minacciati; apparivano le-gati ad una concezione chiusa della vita, senza averne nessuna colpa. Le re-sponsabilità erano (e restano) di chi non ha permesso loro di esprimersi in uncontesto statuale comunitario. Questi “ceti esclusi" si sono ritrovati, peresempio, in una Destra non ideologica, ma intessuta di valori politici, che og-gettivamente rappresenta una tendenza radicata nell'Italia profonda che nonrifiuta aprioristicamente la modernità, ma si tiene fedele a una visione delmondo che potremmo definire tradizionale; è «conservatrice» nella misura incui esprime, come diceva Karl Mannheim, «una continuità storicamente e so-ciologicamente afferrabile, che è sorta in una determinata situazione storicae sociologica e si sviluppa in diretta connessione con la storia vivente»; è im-pegnata nel favorire il ritorno della politica esiliata dalla pratica partitocraticaesercitata dalla classi dominanti per mezzo secolo; è riformista per vocazionee nel suo bagaglio custodisce un’ispirazione innovatrice dello Stato e delleistituzioni rappresentative, unitamente a un europeismo non di maniera, masostanziato da una concezione realistica della costruzione comunitaria fon-data sull’integrazione delle identità e delle culture dei popoli.Può bastare per ritenerla attuale come vent'anni fa?

* Deputato Pdl, scrittore e saggista, già direttore de Il Secolo d’Italia

bre 1997 nella sede dell’Istituto, con l’intervento di mr. Henry Hy-de, leader repubblicano Usa e presidente della Commissione Giusti-zia del Congresso.

n Roma, dicembre 1997Referendum per sbloccare le riformeAlla presenza dei garanti dell’Osservatorio Parlamentare, si svolgeun incontro con il Comitato promotore del referendum per l’abo-lizione della quota proporzionale. partecipano Adolfo Urso e inrappresentanza dei promotori il sen. Giuseppe Basini, l’on. Achil-le Occhetto, l’on. Mario Segni, l’on. Gabriele Pagliuzzi e il dott.Luigi Abete.

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n Roma, 21 gennaio 1998La giungla della liberalizzazioneIl convegno sulle prospettive delle aziende, nel quadro legislativo sitiene il 21 gennaio 1998. Svolgono relazioni: Romano Righetti (di-rettore generale ministero delle Comunicazioni) su Il nuovo quadrolegislativo italiano nel contesto europero, Renzo Greco (presidente Assi-stal) su Le prospettive delle aziende e Giampiero Antonioli (presidenteUnione Consumatori) su Le conseguenze per i consumatori. Intervengo-no, inoltre: M. Pia Caruco (responsabile regolamentazione Alba-com), Vito Gamberale (amministratore delegato Tim), RiccardoRuggiero (amministratore delegato Infostrada), Silvio Scaglia (am-ministratore delegato Omnitel), Enrico Testa (presidente Enels.p.a.), Tomaso Tommasi di Vignano (amministratore delegato Tele-com Italia). Al termine dei lavori si svolge una tavola rotonda con iparlamentari Italo Bocchino, Francesco Bosi, Roberto Castelli, Ila-rio Floresta, Gian Guido Folloni, Ernesto Stajano . Le conclusionisono tratte dal sottosegretario al ministero delle Comunicazionisen. Michele Lauria e dall’on. Adolfo Urso.

n Roma, 28 gennaio 1998Costituite quattordici CommissioniCon un convegno svoltosi il 28 gennaio 1998 prendono avvio lequattordici commissioni di studio, modellate su quelle parlamen-tari. Coordinate da deputati e senatori, hanno la funzione di mo-nitorare l’attività legislativa con il contributo attivo di qualificatiesperti dei vari settori e di elaborare proposte e disegni di legge.Le commissioni predispongono, inoltre, emendamenti ai disegnidi legge in corso, secondo le richieste e le indicazioni scaturite daldibattito politico. Alla struttura, pensata e promossa come indi-spensabile strumento di approfondimento e dialogo tra la societàcivile e la rappresentanza parlamentare, aderiscono circa settecen-to persone, tra cui centoventi parlamentari. Il Comitato scientifi-co che coordina l’attività delle quattordici commissioni èpresieduto dal professor Ornello Vitali, ed è composto, tra gli al-tri, da docenti universitari e studiosi come Giuseppe Pennisi,Achille Chiappetti, Learco Saporito, Gianluca Brancadoro, France-sco Valsecchi.

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di Paolo Quercia *

In motorino a Palazzo Serlupi CrescenziDeve essere stata una mattina di primavera del 1998 quando l’amico Federi-co Eichberg – in sella a un malconcio motorino – mi porta a visitare la sededella neonata fondazione politica dell’Osservatorio Parlamentare, di cui midecantava da tempo le lodi e prospettato futuri gloriosi. Salita la scalinatanobile di Palazzo Serlupi Crescenzi, ci infiliamo in una serie di uffici per ir-rompere poi in una piccola stanza dove l’onorevole Adolfo Urso è in fervidolavoro, preso nelle sue idee e quasi sepolto dalle carte che straripano dal ta-volo. Con la consueta gentilezza e raffinatezza, Federico ci introduce. Nondevo fargli una grande impressione, visto che Urso a mala pena si stacca dalsuo lavoro e abbozza un saluto assente e distante. Solo con gli anni, cono-scendolo meglio, ho imparato a interpretare i suoi malinconici silenzi e a ca-pire che dietro all'apparente timidezza nasconde una fervida intelligenza po-litica e, soprattutto, una capacità di instancabile organizzatore e innovatoreculturale. Il nome di “Osservatorio Parlamentare” mi sembra piuttosto bana-le e incolore; ma la possibilità che mi prospetta Federico di collaborare conquesta promettente fucina culturale nel cuore di Roma appare una buonaopportunità per un venticinquenne giunto, quasi per sbaglio, dalla provincianella Capitale, solo con l’iniziale prospettiva di restarvi per il tempo necessa-rio a svolgere il servizio militare. Occorre ricordare che la metà degli anni No-vanta è il tempo del grande risveglio, che oggi forse possiamo dire della gran-de illusione; anni in cui, dopo le elezioni del 1994, vi è nel Paese un grandeattivismo e fermento culturale attorno all’area della destra. Un attivismo do-vuto al fatto che, per la prima volta nella storia dell’Italia repubblicana, è ri-tornato agibile lo spazio politico di un’alternativa liberal-conservatrice cheper cinque decenni è stata sottratta – per il combinato disposto dell’egemo-nismo centrista democristiano e il reducismo antistorico missino – dalleschede elettorali che quasi annualmente vengono messe in mano agli italiani.Politicamente mi ritenevo un montanelliano, una strana bestia senza alcunarappresentanza politica, ossia un fedele seguace de Il Giornale nuovo di IndroMontanelli, al punto che negli anni dell’università avevo dato il mio piccolocontributo a costituire e radicare nel Friuli-Venezia Giulia l’associazione deilettori de Il Giornale “Controcorrente”, fondata dal compianto Umberto Mo-scato. Non avendo particolare sintonia con nessuno dei partiti nati dopo tan-gentopoli e avendo all’attivo un’esperienza culturale (che oggi si direbbe di“società civile”) di cui ero particolarmente orgoglioso ritengo che la nuovacornice romana del duo Eichberg-Urso possa essere un buon contesto di re-lazioni e di riferimento. È così che inizio a frequentare via del Seminario. Dal

Un pezzo della nostra storia

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1998 al 2001 è tutto un proliferare di iniziative (giornali, riviste, convegni, ta-vole rotonde, network internazionali con i partiti di centrodestra dell’Europaoccidentale e orientale, le scuole di politica estive a Vallombrosa e Farfa), acui do il mio contributo con i primi articoli e soprattutto con i primi convegni(ricordo in particolare quello sugli “italiani dimenticati” dedicato alle mino-ranze italiane all’estero). Mi accorgo presto che l’ “Osservatorio” – come persemplicità viene chiamato dai suoi frequentatori – è in realtà un punto d’in-contro della più varia umanità, ove passano molti ex e post (democristiani,missini, socialisti), ma soprattutto tanti giovani (allora trentenni e oggi qua-rantenni) che in realtà non mi sembrano affatto “di destra”, quanto più chealtro desiderosi di partecipazione, delusi dai partiti della prima Repubblica econsapevoli della necessità di elaborare una politica in cui la “polis” di riferi-mento non sia più costituita dalle segreterie dei partiti ma dalla nazione inte-ra, di cui si ambisce, con parecchia spavalderia, ingenuità e povertà di mezzi,a rappresentare i bisogni. Dopo l’avvio scoppiettante, che coincide con l’op-posizione parlamentare, vengono gli anni dell’ambito governo e con essi uncerto decadimento nel numero e nella qualità delle iniziative dell’Osservato-rio parlamentare, a conferma che in Italia le fondazioni danno il meglio di sédall’opposizione, quando non sottendono compagini governative.

Dall’Osservatorio d’opposizione a quello di governo passando per il MincomesNel 2001 Adolfo Urso diviene vice ministro per il Commercio estero, Federi-co Eichberg capo della sua Segreteria tecnica. Mi trascinano in qualche modoin questa nuova avventura istituzionale (che iniziò con una scopa in mano,con cui dovetti liberare dalle foglie entrate da una finestra rimasta aperta peranni la stanza spoglia e inutilizzata a me assegnata a Viale Boston). Pulizieministeriali a parte, il meccanismo artigianale messo su da Urso, almeno nelmio caso, aveva funzionato. Il soldatino neo-laureato raccolto dal “rabdo-mante” Federico si è raffinato all’Osservatorio, ha mosso i primi passi ed ècresciuto sufficientemente da poter essere portato temporaneamente comeconsulente al ministero del Commercio con l’Estero, con l’altisonante titolodi “consigliere del vice ministro”. Altro non è che lo spoil system americano,forse leggermente corretto in salsa 'matriciana, che rappresenta la forza dellegrandi fondazioni americane (snodo chiave di quel vaso comunicante chemette assieme mondo della ricerca e mondo delle istituzioni governative alfine tanto di “efficientare” il processo di decisione politica quanto di rendere“applicato” quello della ricerca). Gli anni “ministeriali” sono estremamentegratificanti, aprendomi a prospettive inattese (le missioni internazionali, ladiplomazia economica, il convegno di Villa Madama per la firma degli ultimiaccordi mancanti per la costruzione dell’area di libero scambio dei Balcani, la

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creazione del Club dei Diplomatici Commerciali etc.), ma avverto che ben po-co di quello che si è elaborato a livello culturale e politico negli anni dell’ “Os-servatorio da opposizione” è presente nelle attività giorno per giorno. Versoil 2003 iniziano anche i mal-di-pancia politici e l’insofferenza per la coalizio-ne governativa, per molti dei suoi esponenti e soprattutto per un modo vec-chio di fare politica, che il centrodestra ha in toto ereditato dalla prima Re-pubblica, cooptandone la gran parte dei propri rappresentanti. A parte lavecchia e costante critica pregiudiziale proveniente “dalla sinistra” politica,giornalistica e culturale contro il governo (che almeno lascia di tanto in tantoqualche soddisfazione di non essere del tutto fuori luogo), non trovo in realtàaffatto di destra il governo per il quale, in qualche modo, lavoro. Anche i ra-duni estivi all’Abbazia di Vallombrosa mi sembrano sempre più stanchi, pocopiù di una comparsata di sottosegretari, sempre di corsa nelle auto blu che liportano nella rossa Toscana a parlare di una destra di governo che nessunosa né cosa sia né dove sia. Cerco di far emergere il mio malcontento, ma inu-tilmente. Quando esce il bel libro di Alessandro Frigerio e Paolo Avanti “Acercar la bella destra. I ragazzi di Montanelli” che racconta delle illusioni tra-dite dei “ragazzi di Controcorrente” trovo conforto al mio disappunto. Ne re-galo una copia a Federico e una a Urso, sperando ne traggano spunto per unrilancio delle attività della fondazione e per una sterzata culturale, politica-mente critica, alla destra di governo. Ma invano. (Se forse mi avessero datoascolto nel 2005, ci sarebbe stato il tempo sufficiente per costruire, su piùsolide basi, un diverso progetto politico sicuramente migliore di quello ab-bozzato tre anni dopo in parallelo alla nascita di Farefuturo e che invece amio avviso è risultato effimero, equivoco e strumentalizzabile). Paradossal-mente, il termine dell’esperienza governativa nel 2006 non coincide con unasvolta nelle attività culturali della fondazione politica dei miei amici Federicoe Adolfo (mi sono ormai rassegnato allo stile di Federico di chiamare tutti pernome) che anzi ne portano il logorio post-governativo. Decido di proseguireper la mia strada, ponendomi, questa volta io, in una situazione di “osserva-tore” a distanza.

Verso il futuro tra luci ed ombre. Nasce Farefuturo, malgrado i neo-futuristiCon Federico siamo in un container dell’esercito italiano a Pec/Peja, in Koso-vo, nella base di Villaggio Italia. È il 2007 e stiamo compiendo una ricerca sulcampo sull’indipendenza del Kosovo, quando arriva la telefonata di Urso chechiede un parere sul nome della nuova fondazione che l’infaticabile parla-mentare si appresta a lanciare e che prenderà il posto dell’Osservatorio Par-lamentare. Proponiamo una rosa di una dozzina di nomi, dal suono più o me-no patriottico e movimentista. Via sms arriva invece la scelta di Urso: Farefu-

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turo. Non potendo prevedere il successo mediatico che quel nome dalla dop-pia f (a cui presto si sarebbe aggiungerà la terza, quella di Fini) conquisteràsu giornali e tv, rimango un po’ deluso. Sempre meglio di “Osservatorio Par-lamentare”, certo. Ma l’importante è ripartire di slancio dopo il tempo perso,con un nuovo progetto politico-culturale. Mi offro da subito disponibile a cu-rare l’area di Ricerca internazionale, restando in disparte rispetto al disegnopolitico principale – che invero mi sembra poco chiaro – che Federico eAdolfo stanno tessendo, e che poi nei mesi seguenti emerge in tutta la sua ri-levanza. Contrariamente alle mie scettiche aspettative si parte subito a tam-bur battente. Una sede rinnovata, molte nuove energie, uno o due eventi asettimana, un nuovo entusiasmo sia dal mondo dei delusi del centrodestrache da altri ambienti che guardano con interesse a questo nuovo esperimen-to che – in una fase di crisi dei partiti e della rappresentanza politica – si po-ne a metà tra un centro studi e una fondazione politica. Malgrado la piccolastruttura operativa, a cui il segretario organizzativo Mario Ciampi cerca disopperire come può, gli eventi si susseguono freneticamente, spaziando a360 gradi. Mi ritaglio un mio spazietto nell’area politica estera e sicurezza,che ha bisogno di tempi di elaborazione più lunghi rispetto ai ritmi politico-giornalistici della fondazione e di una maggiore “distanza” dalle questioni po-litiche interne. Ancora una volta l’idea di Urso è buona. In un Paese semprepiù votato al pessimismo e alla rassegnazione riesce a creare un laboratoriodi riflessione, dibattito e analisi probabilmente unico in Italia. Mettiamo suun bel team di Ricerca internazionale, con un misto di ricercatori senior egiovani, che sforna “Fare Italia nel Mondo”, un rapporto di 500 pagine sullapolitica estera e le sfide internazionali dell’Italia che lascia spiazzati i princi-pali istituti italiani che si occupano di affari internazionali, l’Istituto Affari In-ternazionali (Iai) di Roma e l’Istituto di Studi Politici Internazionali di Milano(Ispi). Il taglio dato all’analisi di politica estera è realista e gollista, senza pau-ra di mettere al centro dell’analisi la nazione e i suoi interessi, né di dare unapproccio critico e nazionale al fenomeno della globalizzazione, che erodequote sempre maggiori di sovranità e rilevanza all’Italia nel mondo. Il Corrie-re della Sera ci dedica una intera pagina. La cosa più gratificante è che l’annosuccessivo l’approccio “nazionale” scelto da Farefuturo per “Fare Italia nelMondo” sarà adottato anche dal classico rapporto congiunto sulla politicaestera italiana che Iai e Ispi producono da molti anni e che è solitamente unarassegna degli scenari globali. Un piccolo contributo al dibattito nazionale sultema, l’abbiamo dunque dato. Il successo di “Fare Italia nel Mondo” è seguitoda altri prodotti di ricerca più specialistici, come il rapporto sulle nuove po-tenze emergenti (Brasile, Russia, India e Cina) dal titolo “i BRICs e noi”, pre-sentato nella Sala delle conferenze internazionali del ministero degli Affariesteri, e un rapporto sulla Difesa in Italia, “Quale Difesa per la Repubblica?”,

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dibattuto il 2 giugno tra i massimi esperti del settore in occasione della festadella Repubblica. Sul piano politico, che osservo sempre a una certa distan-za, la fondazione prende a essere caratterizzata da una linea liberal di stam-po anglosassone, che in Italia definiremo liberale di sinistra, per distinguerladalla destra liberale, liberal-conservatrice e liberal-nazionale. Non mi entu-siasma né mi sembra una grande scelta, visto il momento storico di riflusso diquesto pensiero politico che è stato egemone negli anni Novanta ma che poisegna il passo sotto gli squilibri causati dalla globalizzazione. La interpretocome una fase tattica di passaggio, legata al processo di destrutturazione delPdl e alla riconfigurazione di un nuovo centrodestra. Ma più che la linea poli-tica della fondazione mi causa un certo disturbo l’emergere di improbabilipersonaggi, ribattezzatisi futuristi, che sfruttando il propizio momento politi-co (e il fatto che in Italia la visibilità mediatica è spesso inversamente propor-zionale alla accuratezza delle elaborazioni intellettuali) passano le giornateimpegnati in quotidiane polemiche con l’intero centrodestra italiano, in parti-colare i berlusconiani e gli ex colonnelli di An, oltre che ad annunciare il futu-rismo prossimo venturo. La sovraesposizione mediatica fa il resto, relativiz-zando e marginalizzando quanto di buono e di serio la fondazione stava purcostruendo in vari ambiti. È il momento più difficile di convivenza tra chi ve-de nella fondazione un progetto di lungo periodo con cui costruire, secondo icanoni tradizionali dei think tank europei e anglosassoni, un ampio retroterraculturale a supporto dell’evoluzione del pensiero politico della destra italianae del processo decisionale pubblico, e chi la intende solo come un grimaldel-lo sfasciatutto, utile per un po’ e poi da abbandonare. Purtroppo il futurismocon l’elmetto da guerra rischia di estromettere dalla fondazione attività di ri-cerca e analisi di più alto respiro e, a mio avviso, di maggiore utilità. Attivitàche necessitano – anche nelle fondazioni di estrazione politica – della crea-zione di un terreno moderato e neutrale di confronto politico/strategico sucui portare attori pubblici e privati, maggioranza e opposizione, con l’obietti-vo di costruire, nel corso di una condivisa visione di interesse nazionale, unpercorso di ricerca/analisi/proposta strategica per affrontare le principali sfi-de che attendono il sistema-Italia. Protesto come posso contro questa inop-portuna commistione, ma i fatti sono più veloci. Fortunatamente, la stagionedella rissosità politica costruita su effimere vicende di costume e società è dibreve durata, spegnendosi dopo qualche mese e restituendo la fondazione aun suo più naturale ruolo di think tank politico a servizio non solo dell’area dicentrodestra, ma dell’intero paese. Forse la rassegna stampa degli ultimi me-si è un po’ più magra, ma così d’altronde s’addice a centri studi e fondazioniche solitamente preferiscono che il proprio nome corra nelle menti dei deci-sion makers piuttosto che sulla bocca dell’uomo della strada. Non è un’invo-cazione all’élitarismo, ma un semplice richiamo alla necessaria divisione dei

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ruoli tra il mondo della politica (e della raccolta del consenso, o della distru-zione di quello altrui…) e il mondo dell’analisi strategica (e della razionaliz-zazione delle decisioni prese nel nome e nell’interesse collettivo). In questi anni l’Osservatorio Parlamentare prima e la fondazione Farefuturopoi hanno dimostrato che quando lavorano sui temi della ricerca e dell’analisia supporto della decisione pubblica sono in grado di primeggiare nel panora-ma nazionale dei think tank e dei centri studi e con qualche ulteriore sforzoanche di posizionarsi bene tra quelli internazionali (ambito in cui l’Italia è ter-ribilmente indietro). Questo deve restare, a mio avviso, il livello di impegnoper il futuro: gettare ponti culturali e strategici tra mondi politici diversi, innome dell’interesse nazionale e non costruire steccati in nome delle micro-identità politiche. Nella speranza che questo anniversario serva a rilanciare lafondazione verso nuovi obiettivi, in un momento in cui la mancanza di un go-verno “politico” rende ancora più prezioso il lavoro delle fondazioni e deicentri studi politici in Italia, un ringraziamento sincero e affettuoso agli amiciAdolfo e Federico per quanto da loro fatto in questi anni.

* Responsabile area di Ricerca internazionale

n Padova, 6 febbraio 1998Ripartire dal Veneto, quale Federalismo per l’Italia?Il convegno si tiene a Padova il 6 febbraio 1998 sulla spinta pro-gressiva della impresa post-fordista nel Nord-Est e sulla mancatarealizzazione da parte dello Stato centrale di mirate e riformate po-litiche industriali. Nella prima sessione dei lavori i garanti dell’Isti-tuto svolgono le relazioni: Francesco D’Onofrio (Quale federalismoper l’Italia?), Antonio Martino (Federalismo fiscale), Diego Masi (Piùflessibilità,più competizione), Roberto Formigoni (Ripartire dalle regio-ni), Adolfo Urso (La via bavarese per il Veneto?). La seconda parte ècaratterizzata da un dibattito a cui prendono parte rappresentanti diassociazioni, sindacati, imprese ed eletti negli enti locali della re-gione Veneto.

n Roma, 20 febbraio 1998Quale progetto per la città metropolitanaOrganizzato il 20 febbraio 1998 dall’Associazione culturale Polis perRoma che opera nell’ambito dell’Istituto, con particolare attenzioneal territorio romano ed alla formazione degli amministratori deglienti locali, intervengono Adalberto Baldoni, Massimo Bugli, BrunoTagliaferri e Sergio Marchi. L’Associazione realizza, anche, un ciclodi conferenze sul bilancio, coordinato da Giulio Del Bon e dal prof.Vellucci.

n Roma, 4 marzo 1998Il ‘68 trent’anni dopo: come siamo e come eravamoConvegno organizzato dall’Associazione culturale Polis per Roma cheopera nell’ambito dell’Istituto, con la partecipazione dell’on. Boato,Adriano Bolzoni e Cesare Mantovani.

nUSA, marzo 1998La fondazione negli StatesAlla visita di Henry Hyde in Italia segue il 2 marzo 1998 quellanegli Usa di Adolfo Urso e alcuni dirigenti della nostra fondazione,Eichberg, Tagliaferri e Temperini, i quali incontrano a New York eWashington i principali esponenti delle Fondazioni conservatriciHeritage Institute e American Enterprise Institute e del Partito repub-blicano. Di particolare rilievo, gli incontri con Newt Gingrich,Henry Hyde, Rudolph Giuliani, George Pataki e Bill Young. Que-st’ultimo, presidente del Comitato per la sicurezza nazionale, guida

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L’altro modo di fare politica

poi la delegazione del Partito repubblicano Usa alla Conferenzaprogrammatica di An che si svolge a Verona.

n Roma, marzo 1998Delegazione del Partito democratico albanese in ItaliaNel mese di marzo, il capogruppo del PdA Genci Pollo, accom-pagnato da una delegazione di parlamentari, incontra a Roma igruppi parlamentari del Polo. Lotta alla criminalità organizzata,piano contro l’immigrazione clandestina, situazione del Kosovo,progetti di cooperazione tra i partiti europei del centrodestra.Questi i temi dibattuti negli incontri organizzati dall’Osservato-rio Parlamentare e concordati in una precedente riunione tenu-tasi a Tirana, in gennaio, alla presenza dei parlamentari Urso eRivolta.

n Roma, marzo 1998Le donne e la società: partecipazione piena o parità virtuale?Incontro-dibattito organizzato dall’Associazione culturale Polis perRoma che opera nell’ambito dell’Istituto, con gli interventi dellasen. Maria Grazia Siliquini e dell’euro parlamentare Luisa Todini.

n Roma, 20 aprile 1998Incontro sulla destraIncontro conviviale il 20 aprile 1998 presso l’Appia Antica Clubsulla destra di governo, con l’intervento di Gianfranco Fini. I socidell’Albo d’Onore interrogano il Presidente di An.

n Roma, 2 giugno 1998Sicurezza del volo. Quale agenzia?Il convegno si tiene il 2 giugno 1998 sulla necessità di istituirel’Agenzia di studio e di investigazione per la sicurezza del voloper fronteggiare le sfide del nuovo millennio, quali lo sviluppodel traffico, l’aumento della capacità degli aeromobili e la politi-ca di liberalizzazione dei trasporti. Partecipano i parlamentariEnzo Savarese, Paolo Becchetti, Vittorio Parola e Giuseppe Al-bertini, sottosegretario ai Trasporti. Inoltre, il gen. Giovanni Tri-comi del ministero dei Trasporti, il col. Pietro Valente, il com.teSilvano Manera di Alitalia e l’ing. Riccardo Raimondi di Aero-porti di Roma.

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n Roma, 3 giugno 1998Albania: l’Italia torna nazioneIl convegno si realizza il 3 giugno 1998, dal gruppo giovani del-l’Associazione Ludovisi che opera nell’ambito dell’Istituto. Interven-gono E. Del Re, F. Eichberg, A . Martino, L. Ramponi, M. Tassone,A. Urso, l’ambasciatore d’Albania Pandeli Pasko, F. Apollonj Ghet-ti, F. Gherardi, G. Calabresi.

n Roma, 8 giugno 1998L’Irlanda del Nord dopo gli accordi di paceThomas L. Richardson, l’ambasciatore della Gran Bretagna, e JosephSmall, l’ambasciatore della Repubblica d’Irlanda, sono ospiti d’onoredi una interessante conferenza sulla questione nordirlandese, orga-nizzata dalla Commissione di studio Esteri, lunedì 8 giugno 1998,dopo due mesi dal raggiungimento dell’accordo di Stormont del 10aprile 1998 che ha posto fine, dopo trenta anni, al sanguinoso con-flitto nell’Irlanda del Nord. La tavola rotonda ripercorre le principalivicende storiche della questione, sia dal punto di vista di Londra chedi Dublino. Intervengono, oltre ai due ambasciatori, il prof. Gabrie-le Mattioli, Marco Zacchera, Gualberto Niccolini e Adolfo Urso.

n Roma, 18 giugno 1998Retribuzione e/o riabilitazioneIl dibattito sulla pena dell’ergastolo, si tiene il 18 giugno 1998. In-tervengono al convegno: Furio Colombo, Giulio Maceratini, Vitto-rio Matthieu e Giacomo Marramao. Partecipano: AdalbertoBaldoni, Sergio Marchi e Sergio D’Elia.

n Vallombrosa, 26-28 giugno 1998Euro e non solo.Secondo meeting nazionale giovanileSi tiene nell’Eremo di Vallombrosa il 26, 27 e 28 giugno 1998, ed èdedicato al tema della flessibilità, intesa come nuova modalità di da-re risposte concrete ai problemi che toccano da vicino le giovani ge-nerazioni: il lavoro, la formazione, l’accesso al credito, la previdenzae la politica per la famiglia. Intervengono, tra gli altri: Federico Ei-chberg, Marco Casella, Pamela Lecci, Gianluca Carrus, Renata Valli,Gianni Martino, Francesco Tufarelli, Nicoletta Barbato, Andrea DiTeodoro, Sergio Brienza, Stefania Fuscagni, Basilio Catanoso, S.E.Padre Lorenzo, il prof. Rocco Buttiglione, l’on. Adolfo Urso.

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L’altro modo di fare politica

n Roma, 8 luglio 1998Il riordino della disciplina delle libere professioniIl convegno si tiene l’8 luglio 1998 sull’abolizione del divieto del-l’esercizio dell’attività professionale sotto forma societaria e segna-tamente di società di capitali, connesso al problema comunitariodella libertà di stabilimento e quindi alla libertà di esercizio sullabase del riconoscimento reciproco e della libertà di esercizio neiPaesi Ue. Partecipano, tra gli altri, G. Brancadoro, Nicola Buccico,presidente dell’Ordine Nazionale Forense; Filippo Lubrano, presi-dente dell’Ordine Avvocati di Roma; Aldo Pagni, presidente del-l’Ordine Nazionale Medici. Intervengono i senatori: G. Maceratini,F. Bosi, A. Pastore, M. Grazia Siliquini ed il prof. A. Mirone, sotto-segretario al ministero di Grazia e Giustizia.

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n Roma, 14 gennaio 1999Incontro sui referendumIncontro conviviale il 14 gennaio 1999 presso l’Appia Antica Clubcon il prof. Mario Segni sul tema “Dal referendum alla Costituenteliberaldemocratica”.

n Roma, 19 gennaio - 22 aprile 1999Corso di formazione per quadri dirigentiDal 19 gennaio 1999 al 22 aprile 1999 si svolge il corso di forma-zione orientato alle attività istituzionali e parlamentari al fine diformare una classe dirigente comune per il centrodestra italiano.Programma: elementi di dottrina politica, i partiti politici tradi-zionali e gli altri soggetti politici, l’ordinamento costituzionaleitaliano e le organizzazioni internazionali, i trend di riforma per ilXXI secolo. Gli incontri sono tenuti da un qualificato corpo do-cente, fra cui: Marzio Tremaglia, Francesco Caroleo Grimaldi,Adolfo Urso, Giuseppe Basini, Marco Respinti, Ferdinando Ador-nato, Giano Accame, Altero Matteoli, Giampiero Antonioli, Pier-luigi Borghini, Manlio Contento, Pietro Armani, EmanueleEmmanuele, Elio Vito, Maurizio Gasparri, Marco Zacchera, Ales-sandro Luciano, Francesco Tufarelli, Greg La Gana, Luigi VittorioFerraris, Giulio Tremonti, Riccardo Migliori, Gino Agnese, An-gelo Gallippi, Giuseppe Pennisi, Mauro Mazza, Domenico Fisi-chella, Antonio Baldassarre, Giuseppe Mammarella, RenatoBrunetta, Giampiero Gamaleri, Antonio Ferraris, Marco Follini,Franco Frattini, Jas Gawronski, Giulio Maceratini, Marco Cellai,Ignazio La Russa, Altero Matteoli, Alfredo Mantovano, AdolfoUrso. Il corso è supportato da un viaggio a Strasburgo per una co-noscenza diretta dei lavori parlamentari europei e da una visita al-la Camera dei Deputati.

n Roma, 22 gennaio 1999Banche locali e piccole e medie impreseIl convegno si tiene il 22 gennaio 1999 sullo svolgimento del rap-porto tra banche locali e Pmi, in riferimento ai finanziamenti per losviluppo. Relazione introduttiva del direttore generale della Banca

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d’Italia Vincenzo Desario. Vi partecipano, tra gli altri: Giorgio Car-ducci (direttore generale Ass. Naz. Banche Popolari), ClaudioSchwarzenberg (presidente Banca di Credito Cooperativo di Roma),Claudio Calza (presidente Banca Popolare del Sinni), Giulio Codac-ci-Pisanelli (responsabile capital market Bear Stearns), Stefano Cusu-mano (sottosegretario al ministero del Tesoro), Franco Debenedetti(commissione Finanze e Tesoro del Senato), Paolo Garonna (diretto-re generale Istat), Franco Lattanzi (responsabile servizio studi Me-diocredito Centrale), Gennaro Moccia (presidente comitato per laPiccola Industria, Unioni Industriali di Roma), Pier Luigi Bersani(ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato).

n Roma 4 marzo 1999Ripartire dal sapere. Il ruolo dello sviluppo dell’università nel 2000L’incontro-dibattito ha luogo il 4 marzo 1999 dal gruppo giovanidell’Associazione Ludovisi che opera nell’ambito dell’Istituto, con lapartecipazione del prof. D’Ascenzo, Magnifico Rettore dell’Univer-sità “La Sapienza” di Roma.

n Roma, 13 aprile 1999Facciamo 13 al referendumRiforma delle istituzioni, del sistema previdenziale, del fisco, delmercato del lavoro: sono i punti del Rapporto sulle Riforme elaboratodal comitato coordinato da Achille Chiappetti, Giuseppe Pennisi,Ornello Vitali e Francesco Valsecchi. Il documento è presentato inun convegno che si svolge il 13 Aprile1999 presso l’OsservatorioParlamentare e presieduto dall’on. Urso, alla presenza di GianfrancoFini, Pierferdinando Casini, Mario Segni e di una vasta rappresen-tanza parlamentare del centrodestra.

n Roma, 26 aprile 1999La navigazione satellitare - Un’eurobussola per il futuro deitrasportiIl convegno si svolge il 26 aprile 1999 sul ruolo degli organismipubblici e dell’industria nello sviluppo del programma Gnss (glo-bal navigation satellite system). Vi partecipano i parlamentari: G.Basini, M. Baccini, M. Cellai, P. Mammola, G. Merlo, E. Savarese,E. Stajano, M. Tassone, A. Urso e L. Danese (sottosegretario al mi-nistero dei Trasporti). Intervengono i rappresentanti delle aziende edi associazioni imprenditoriali; tra gli altri: Fausto Cereti (presiden-

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te Alitalia), Massimo Dolciami (presidente Unitai), Luciano Manci-ni (presidente Enav), Paolo Prudente (direttore Alenia Marconi Si-stem), Alfredo Roma (presidente Enac), Raimondo Soria (presidenteConsorzio Interporto Roma Fiumicino), Domenico Tatangelo (pre-sidente Vitrociset).

n Roma, 28 aprile 1999Comitato promotore del referendum elettoraleL’incontro si tiene il 28 aprile 1999 con Luigi Abete, Giuseppe Ba-sini, Francesco D’Onofrio, Antonio Martino, Diego Masi, AchilleOcchetto, Mario Segni, Gabriele Pagliuzzi e Adolfo Urso, per pro-muovere i Comitati di sostegno al Si.

n Roma, 10 maggio 1999Concerto per l’EuropaConcerto del soprano Cecilia Gasdia in occasione della festa dell’Eu-ropa il 10 maggio 1999 nella splendida Sala Lancisi del complessomonumentale di Borgo Santo Spirito in Saxia. Intervengono MarcoCellai e Adolfo Urso.

n Roma, 8 giugno 1999Recital per l’EuropaPochi giorni dopo, seconda manifestazione celebrativa con il Recitalper l’Europa di Luca Barbareschi e Claudio Pascoli l’8 giugno 1999 nelgiardino dell’Appia Antica Club dal tema “Musica, parole e poesie”.

n Vallombrosa, 2-4 luglio 1999La metapolitica“Terzo meeting nazionale giovanile”Si tiene nell’Eremo di Vallombrosa il 2, 3 e 4 luglio 1999 sui rap-porti tra l’associazionismo giovanile e il mondo della cultura e deimedia. Intervengono, tra gli altri: Federico Eichberg, Francesca Pa-gliara, Alessandro Cipolla, Emanuela Altilia, Andrea Serlupi, Mi-chele Guerriero, Gloria Monaco, Domenico Martino, Carlo Garzia,Andrea Di Teodoro, Francesco Tufarelli, Basilio Catanoso, l’on. San-dra Fei, il dott. Angelo Mellone, il prof. Rocco Buttiglione, l’on.Adolfo Urso.

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n Roma, 5 ottobre-16 dicembre 1999La comunicazione politicaIl corso di formazione si tiene dal 5 ottobre al 16 dicembre 1999.Quattro le sessioni: la prima “La comunicazione nel villaggio glo-bale”; la seconda “I media. Gli strumenti del comunicare”; la terza“I media e il messaggio. Come comunicare”; la quarta “I luoghi ele testimonianze. I grandi comunicatori”. Vi partecipano in vestedi docenti: Ferdinando Adornato, Carlo Sartori, Domenico Men-nitti, Gino Agnese, Angelo Gallippi, Diego Masi, Mauro Mazza,Vera Slepoj, Sabino Acquaviva, Altero Matteoli, Claudio Scajola,Giampiero Gamaleri, Marco Follini, Maurizio Belpietro, GiuseppeLeone, Gianni Massaro, Massimo Rossi, Gianmaria Fara, NicolaPiepoli, Carlo Fusi, Pialuisa Bianco, Luca Barbareschi, Gianni Ma-sotti, Marco Taradash, Pietrangelo Buttafuoco, Claudio Pascoli,Massimo Arlechino, Maurizio Costanzo, Bruno Vespa, GianfrancoFunari, Vittorio Sgarbi, Gianfranco Fini.

n Roma, 18 ottobre 1999Le nuove frontiere dell’AutoritàIl convegno di studio si tiene a Roma il 18 ottobre 1999 sul ruolodella Authority nella società civile, con particolare riferimento allefunzioni e agli sviluppi futuri. Vi partecipano, tra gli altri, AngeloPiazza (ministro per la Funzione Pubblica), Luigi Abete (presidenteBanca Nazionale del Lavoro), Giorgio Bernini (Autorità garantedella concorrenza e del mercato), Gino Giugni (presidente Commis-sione di garanzia sull’esercizio del diritto di sciopero), Bruno Fran-chi (presidente Agenzia di sicurezza del volo), Alessandro Luciano(Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), Claudio Manganelli(Autorità per la riservatezza dei dati), Sergio Migliorini (Autoritàper i servizi pubblici locali del Comune di Roma), Mario Petrina(presidente Ordine dei giornalisti), Guido Mario Rey (presidenteAutorità per l’informatica nella pubblica amministrazione), Vincen-zo Ricciuto (Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici), Giampie-ro Gamaleri (Consiglio di amministrazione Rai).

n Roma, 8-9 novembre 1999Il Polo dell’EstSeminario internazionale organizzato dall’Osservatorio Parlamenta-re presso la Sala Conferenze di Palazzo Marini in Roma l’8 e 9 no-vembre 1999 in occasione del decimo anniversario della caduta delMuro di Berlino, con la partecipazione di intellettuali, diplomatici

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L’altro modo di fare politica

Tra gli obiettivi che Farefuturo si propone, c’è quello, altissimo, di fare lapropria parte nella sfida che il mondo occidentale ha fatto propria a caval-lo fra il XX e il XXI secolo, ovvero essere promotore della cultura dei dirittiumani e della dignità della persona come simbolo e obiettivo dell’impe-gno nelle relazioni internazionali. E questo affermando il peso e la forza diventi secoli di diritto e di oltre cinquant’anni di integrazione europea epromuovendo una condivisa politica dell’umanesimo occidentale come ci-fra delle aspirazioni euro-atlantiche.Con lo sguardo a questo ambizioso orizzonte, Farefuturo sceglie comecompagni di viaggio – per la realizzazione di attività e la messa a punto diprogrammi e progetti – altre fondazioni e istituti che si riconoscano neivalori della libertà politica, intellettuale ed economica, nella democrazia enell’umanesimo occidentale.È in quest’ottica che Farefuturo, in ambito internazionale, ha un program-ma di intensa attività con la fondazione argentina PensAR e collabora conle omologhe fondazioni conservatrici statunitensi. Per quanto riguardal’orizzonte europeo, Farefuturo aderisce al Ppe e collabora con altre fon-dazioni che si riconoscono nella cultura popolare. Tra le altre, la tedescaKonrad Adenauer - con la quale ha organizzato una serie di workshop dacui ha preso vita una collana di pubblicazioni -, la spagnola FAES - il cuipresidente, José Maria Aznar, ha partecipato anche all’atto fondativo diFarefuturo -, la fondazione rumena Democratico-Cristiana - presiedutada Teodor Baconschi e con sede a Bucarest - e l’azera Association for CivilSociety Development in Azerbaigian. Una sinergia per sostenere la pro-mozione di una visione politica di centrodestra, che sia sostenuta dai va-lori fondamentali che hanno costruito l’Europa: dignità e libertà della per-sona, bene comune, educazione e famiglia, patriottismo costituzionale,responsabilità civica, cultura della memoria, assunzione della tradizionecristiana, tutela del patrimonio nazionale, rispetto per la diversità dei va-lori e delle convinzioni religiose, affermazione della meritocrazia in tutti gliambiti, a partire da quello politico, accademico e corporativistico.Anche sul piano nazionale la fondazione collabora con altri istituti di cul-tura politica. Tra questi: Magna Charta, Glocus, Liberal, Freefoundation,Symbola, fondazione Craxi, La Versiliana, Città Nuove e Italianieuropei,istituto con il quale organizza ogni anno l’appuntamento dei “Dialoghiasolani”, un workshop dedicato ai grandi temi della politica nazionale edella società. Sul piano universitario, Farefuturo ha stretto un accordo dicollaborazione con la facoltà di Scienze politiche dell’Università statale“La Sapienza”. Sempre con lo stesso fil rouge: la condivisione di progettiper realizzare le grandi riforme e modernizzare il Paese.

Le nostre partnership in Italia, in Europa,nel mondo

e uomini politici italiani e dell’Est europeo. Il convegno è stato pre-ceduto da un incontro con il Premio Nobel Lech Walesa tenutosi aRoma presso la sede dell’Osservatorio Parlamentare il 30 ottobre1999. Il seminario si articola su quattro sessioni: Dieci anni di li-bertà; Il Polo al governo dell’Est; I muri che devono cadere; Comeriunire le due metà d’Europa. Intervengono, tra gli altri: ValeriaNovodvorskaja (Russia), Stephane Tafrov (Bulgaria), Lauri Vahtre(Estonia), Jorda Boskov (Fyrom), Uwe Lehmann Brauns (Germa-nia), Guntars Krasts (Lettonia), Feliksas Palubinskas (Lituania), SaliBerisha (Albania), Vaclav Klaus (Repubblica Ceca), Josefina Topalli(Albania), Stephan Sofijanski (Bulgaria), Mogens Camre (Danimar-ca), Thierry de La Perriere (Francia), Liam Hyland (Irlanda), Franti-sek Kroupa (Repubblica Ceca), Konstantin Borovoi (Russia).Francesco D’Onofrio, Pietro Grilli di Cortona, Paolo Guzzanti,Marco Zacchera, Stefano Massari, Federico Eichberg, Umberto Ra-nieri, Antonio Tajani, Mirko Tremaglia, Diego Masi, AlessandroForlani, Giulio Maceratini, Gustavo Selva, Domenico Fisichella,Antonio Martino, Cristiana Muscardini, Vi rgilio Ilari, Fabrizio Lu-ciolli, Domenico Mennitti, Livio Caputo, Marco Follini, AlbertoPasolini Zanelli, Adolfo Urso, Gianfranco Fini. Nella sera dell’8 no-vembre a Palazzo Brancaccio si è svolge una cena d’onore con la par-tecipazione dei relatori, dei diplomatici accreditati a Roma e deisoci dell’Istituto; intervengono i leader del Polo, Silvio Berlusconi,Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini.

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n Roma, 22 gennaio 2000An e il Polo, da anomalia italiana a modello europeoIl convegno di studio è organizzato dall’Osservatorio Parlamentaree realizzato a Roma il 22 gennaio 2000 nella Sala Conferenze di Pa-lazzo Marini in occasione del sesto anniversario della Assemblea Co-stituente di Alleanza nazionale. Vi hanno partecipato politici eintellettuali, tra i quali Domenico Fisichella, Adolfo Urso, AlteroMatteoli, Riccardo Migliori, Giuseppe Basini, Ernesto Galli dellaLoggia, Gianni Baget Bozzo, Piero Ignazi, Domenico Mennitti eMarco Tarchi.

n Roma, 24 gennaio 2000I giovani e la Cittadella della politica: antagonismo, diffidenzae voglia di cambiareIl convegno è realizzato il 24 gennaio 2000 con la partecipazionedei rappresentanti delle forze giovanili e nel corso del quale si pre-sentano gli atti del meeting nazionale giovanile di Vallombrosa.

n Roma, 27 gennaio 2000I referendum delle libertàIl convegno sui quesiti referendari presentati da An e Lista Boninoè realizzato a Roma il 27 gennaio 2000 al quale partecipano l’eco-nomista Giuseppe Pennisi ed i parlamentari Martino, Della Vedova,Contento e Urso.

n Roma, 2 febbraio 2000La crisi della giustizia fra difesa del cittadino e difesa dellasocietàIl Convegno è realizzato il 2 febbraio 2000 in collaborazione conl’Associazione Caravella con la partecipazione di Giancarlo Caselli,direttore Dipartimento per l’Amministrazione penitenziaria, dott.Mario Cicala, segretario Associazione nazionale magistrati, cons.dott. Giovanni Salvi, vicepresidente Associazione nazionale magi-strati, e on. Alfredo Mantovano, responsabile giustizia Alleanzanazionale.

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n Roma, 6 marzo 2000Cultura e politica: il ruolo delle FondazioniL’incontro-dibattito è realizzato il 6 marzo 2000 presso l’Osservato-rio Parlamentare, in occasione della presentazione del nuovo nume-ro di Charta minuta, al quale intervengono Ferdinando Adornato,Marcello Dell’Utri, Domenico Mennitti e Adolfo Urso. Promosso ilcoordinamento tra l’Osservatorio Parlamentare, la Fondazione Libe-ral, il Centro Ideazione e Il Circolo.

n Roma, 8 marzo 2000“Il bacio sul muro e altre storie”Presentazione del libro di Francesca Mambro, l’8 marzo 2000, pres-so l’Osservatorio Parlamentare, organizzato dalla casa editrice Sper-ling & Kupfer. Intervengono: Furio Colombo, Pablo Echaurren,Clara Sereni, Gianni Borgna, assessore alla Cultura di Roma.

n Roma, 10 marzo 2000La destra al governo della RegioneConvegno realizzato il 10 marzo 2000 presso l’Osservatorio Parla-mentare, con Enrico Romoli, Giuseppe Basini, Adolfo Urso eFrancesco Storace, sui programmi del Polo per il governo della Re-gione Lazio.

n Roma, 20 marzo 2000Convergenza verso la società digitaleL’incontro si tiene il 20 marzo 2000, nell’ambito dell’iniziativa“Forum delle comunicazioni” sui temi della multimedialità, coninterventi di rappresentanti delle istituzioni, delle Authority edelle forze politiche a confronto con gli esponenti della societàproduttiva e delle aziende del settore. Tra gli altri, partecipano ilsottosegretario delle Comunicazioni, sen. Michele Lauria, Gianlu-ca Brancadoro, Enrico Bucci, Claudio Carnevale, Giampiero Coco,Antonio Bernardi, Manlio Contento, Fabio Corsico, Giorgio DiStefano, Marco Follini, Giampiero Gamaleri, Emmanuel Gout,Alessandro Luciano, Pierluigi Magnaschi, Claudio Manganelli,Antonio Marano, Antonio Marzano, Gilberto Nava, Stefano Selli,Ernesto Stajano, Vittorio Zambardino. Conclude i lavori l’on.Adolfo Urso.

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di Franco Bassanini *

La Fondazione Astrid (Fondazione per l’Analisi, gli Studi e le Ricerche sullaRiforma delle Istituzioni Democratiche e sulla innovazione nelle amministra-zioni pubbliche) è nata nel 2001, in forma di associazione no profit di ricercae cultura politica; si è trasformata in fondazione nel 2009. Riunisce oggi piùdi trecento accademici, ricercatori ed esperti, specializzati nell’analisi, pro-gettazione e implementazione delle politiche pubbliche, delle riforme istitu-zionali e amministrative, della regolazione dell’economia e delle problemati-che dell’Unione europea. Tra i suoi aderenti comprende giuristi, economisti,sociologi, politologi e scienziati della amministrazione impegnati nella ricer-ca e nell’insegnamento universitario; ma anche alti funzionari delle ammini-strazioni pubbliche, amministratori locali, imprenditori e manager, parla-mentari ed esponenti politici. Tra essi, una trentina ha fatto parte dei gover-ni italiani degli ultimi quindici anni, presidente del Comitato scientifico èGiuliano Amato.Astrid è nata per contribuire alla diffusione della cultura democratica e rifor-mista e al dibattito sulla reinvenzione delle istituzioni di governo, delle politi-che pubbliche, dei sistemi amministrativi e della regolazione dell’economia,nel contesto della globalizzazione e dell’unità europea. All’origine, il propositoera quello di proseguire e sviluppare il disegno di riforma e modernizzazioneavviato negli anni Novanta soprattutto dai governi di centrosinistra, anchemediante un coraggioso ripensamento critico delle scelte compiute in passato.Con l’andare degli anni, il profilo politico di Astrid si è andato attenuando, di-ventando sempre più un luogo di confronto, dialogo ed elaborazione comunedelle diverse culture riformiste presenti nel nostro Paese. Astrid ha così colla-borato con tutti i governi italiani dell’ ultimo decennio, offrendo, in totale au-tonomia di valutazione e proposta, un contributo originale di analisi, rifles-sioni e progetti di riforma; non di rado è riuscita anche a incidere in modo si-gnificativo sulla definizione di riforme in itinere (come nel caso, per esempio,della legge delega sul federalismo fiscale, delle varie leggi di semplificazioneamministrativa, della liberalizzazione dei servizi pubblici locali, della promo-zione della finanza di progetto nelle infrastrutture). Negli ultimi anni, Astrid ha sviluppato iniziative comuni di ricerca e di di-battito con altri think tank di vario indirizzo politico-culturale, come la fon-dazione Bertelsmann (Berlino), Confrontations Europe (Parigi-Bruxelles),Italianieuropei (Roma), ResPublica (Milano), Italiadecide (Roma), Glocus(Roma), Magna Charta (Roma), Think! (Milano), Arel (Roma), Di Vittorio

Astrid, perché l’Italia ha bisogno di think tank liberi e moderni

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(Roma), Bruno Leoni (Torino), Mezzogiorno Europa (Napoli), Luigi Sturzo(Roma) e, per l’appunto, Farefuturo. Due importanti ricerche sono pro-grammate per i prossimi mesi in partnership con la fondazione Adenauer(Berlino), sui problemi della costruzione delle istituzioni politiche europeee dell’economia sociale di mercato.Astrid opera prevalentemente mediante seminari permanenti o gruppi di stu-dio che producono ricerche, analisi e proposte collegiali: i prodotti delle ri-cerche di Astrid (libri, quaderni, papers, progetti di legge) non sono mai unaantologia di monografie individuali, ma il risultato di una elaborazione collet-tiva. Astrid organizza anche seminari riservati ai soci e agli abbonati, rigoro-samente a porte chiuse e a inviti, e, più raramente, seminari e convegni pub-blici. Fornisce inoltre ai soci e agli abbonati un quotidiano servizio di docu-mentazione sugli argomenti oggetto delle analisi e delle ricerche della fonda-zione. Particolare attenzione viene dedicata alla ricerca di documenti, studi epapers inediti o difficilmente reperibili; e alla diffusione in anteprima di arti-coli, ricerche e relazioni destinate bensì alla pubblicazione, ma solo nei tempilunghi propri delle riviste scientifiche. I temi di riflessione variano dai problemi della governance democratica dellaglobalizzazione alla riforma delle organizzazioni internazionali; dalle riformecostituzionali ed elettorali alle trasformazioni del sistema politico italiano edello statuto dei partiti; dall’ammodernamento delle amministrazioni pubbli-che ai problemi del governo elettronico; dalle politiche per la riqualificazionedella spesa pubblica alla riforma delle procedure di programmazione finan-ziaria e di bilancio; dagli strumenti delle politiche infrastrutturali e ambientalialla liberalizzazione delle public utilities locali; dalla riforma regionale e deglienti locali all’attuazione del federalismo fiscale; dalle politiche per la qualitàdella regolazione e per la semplificazione, alla riforma delle fondazioni ban-carie; dalle politiche per le pari opportunità, ai problemi della scuola, del-l’università e della ricerca scientifica.Un’attenzione speciale Astrid dedica, fin dalla sua nascita, alle istituzioni eu-ropee e ai problemi dell’Unione europea. Nei primi mesi della sua vita, Astridrappresentò infatti anche una sorta di back office del lavoro di elaborazionedella Costituzione europea, che Giuliano Amato era incaricato di svolgerenella veste di vicepresidente della Convenzione per il futuro dell’Europa.Successivamente, Astrid ha pubblicato, per i tipi dell’editore il Mulino, il pri-mo commentario in lingua italiana tanto della Costituzione europea (poi boc-ciata dai referendum francese e olandese) quanto del Trattato di Lisbona. Hapoi lavorato alla elaborazione delle idee e delle proposte che hanno portatoal varo del Fiscal Compact e del Six Pack. Astrid vive grazie al lavoro volontario dei propri aderenti; si finanzia median-te le quote sociali versate annualmente dagli associati e con i proventi degli

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abbonamenti agli studi, ricerche e documenti di Astrid sottoscritti da im-prese private, amministrazioni pubbliche, dipartimenti universitari e studiprofessionali. Una quota delle risorse di Astrid proviene anche convenzio-ni o contributi per progetti di ricerca. Non riceve contributi a fondo perdu-to da amministrazioni pubbliche.Alla luce della evoluzione nel tempo della decennale esperienza di Astrid,azzardo, per concludere, una riflessione generale. La fine delle ideologiedell’Ottocento e del Novecento e la crisi dei partiti della prima (e, anche,della seconda) Repubblica hanno lasciato un vuoto di cultura politica chegenera una forte domanda di elaborazione e proposte riformiste. Lo spa-zio per i think tank è assai largo. Lo copriranno meglio di tutti gli altri quelliche sapranno liberarsi dei retaggi culturali e politici dei secoli passati, e ac-cogliere in positivo e fronteggiare le sfide del ventunesimo secolo e delmondo globalizzato. L’indipendenza dalle logiche di partito e di corrente,la determinazione nel respingere strumentalizzazioni di parte, la capacitàdi costruire progetti culturali e proposte riformiste bipartisan o multiparti-san sono condizioni dell’efficacia della loro azione. L’Italia non ha bisognodi veicoli al servizio del protagonismo di questo o quel leader di partito odi corrente. Ha bisogno di think tank moderni, liberi e innovativi.

* Presidente di Astrid

n Roma, 27 aprile-13 giugno 2000Identità e progetti del centrodestra in EuropaCorso di studio articolato su tre sessioni: Storia e istituzioni; Il cen-trodestra nell’Europa dei Quindici; Le nuove euro sfide politico-culturalie gli strumenti. Tredici lezioni dal 27 aprile al 13 giugno. Docenti:Adolfo Urso, Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione, ManlioContento, Enzo Tarantino, Emma Bonino, Franco Cardini, Erne-sto Galli della Loggia, Benedetto Della Vedova, Domenico Men-nitti, Aldo Di Lello, Antonio Martino, Enrico La Loggia,Fabrizio Luciolli, Gianfranco Fini. Di particolare interesse ilviaggio studio al Parlamento di Strasburgo dove si svolgono lelezioni di Cristiana Muscardini, Charles Pasqua, Mogens Camre,Javier Pomès Ruiz, Gerard Collins. Partecipano al corso novanta-due corsisti.

n Roma, 6 giugno 2000L’inquinamento elettromagnetico: minaccia alla salute o frenoallo sviluppo? Le esigenze delle aziende, i diritti dei cittadiniIl secondo Forum delle comunicazioni si svolge martedì 6 giugno conla partecipazione di parlamentari, authority, esponenti delle associa-zioni e delle imprese. Tra gli altri, Gianluca Brancadoro, ValerioCalzolaio, Manlio Contento, Giorgio Di Stefano, Laura Fincato,Giancarlo Gabbianelli, Walter Ganapini, Domenico Gramazio,Franco Guidi, Roberto Lasagna, Michele Lauria, Ettore Lazzarotto,Alessandro Luciano, Carlo Pace, Marcella Pavan, Stefano Pupolin,Massimo Sessa, Adolfo Urso.

n Roma, 31 maggio 2000La questione adriatica: la memoria e il futuroConvegno organizzato dalla Associazione Amici della Caravella,mercoledì 31 maggio nei locali del nostro Istituto. IntervengonoLucio Toth , Luigi Papo, Amleto Ballarini, Giuseppe De Vergotti-ni, Gianni De Michelis, Augusto Sinagra, Adolfo Urso.

n Roma, 27 giugno 2000Conoscere la Turchia per comprenderlaConvegno organizzato dalla Associazione Amici della Caravella,mercoledì 27 giugno nei locali del nostro Istituto. IntervengonoNecati Utkan, Kemal Alemdaroglu, Mesut Onen, Pietro Pastorelli,Giorgio Vitangeli, Adolfo Urso.

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n Vallombrosa, 30 giugno-2 luglio 2000Eurolandia 2050Quarto meeting di VallombrosaOltre duecento giovani dei movimenti giovanili di centrodestra euna rappresentanza dei movimenti europei aderenti alla EuropeanYoung Conservatives partecipano al quarto Seminario di Vallom-brosa che si svolge nell’Abazia vicino Firenze il 30 giugno, 1 e 2 lu-glio. Tre le commissioni di studio: “La cultura nel territorioplanetario di internet: valori, idee e progetti in rete”; “Il ruolo delloStato tra eurocentrismo, identità e autonomie”; “Le fondazioni e gliistituti di cultura: soggetti scientifici ispiratori della politica”. Tra irelatori: Emanuela Altilia, Federico Eichberg, Andrea Serlupi, Pier-paolo Bucalo, Lucrezia Titi, Fabio Reali, Claudia Castellani, SimoneTorello, Irene Schiralli, Basilio Catanoso, Paolo Grimoldi, FrancescoTufarelli, Gianni Martino, Stefano Massari, Eli Cohen, Gent Strazi-miri, Sigmundur Sigurgeirsson, Roberto Formigoni, Adolfo Urso,Diego Masi, Gustavo Selva.

n Roma, 27-29 ottobre 2000La nuova frontiera. I rapporti economici tra Italia e Paesi dell’EstConvegno economico sui temi dell’Allargamento ad Est dell’Ue, te-nuto a Bologna il 27, 28, 29 ottobre 2000, alla vigilia del verticeeuropeo di Nizza. Partecipano: Romano Prodi, Silvio Berlusconi,Gianfranco Fini, Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione, AdolfoUrso, Domenico Fisichella, Francesco D’Onofrio, Emanuela Altilia,Francesco Amante, Massimo Arlechino, Ernesto Auci, Mario Bal-dassarri, Stefano Balsamo, Giuseppe Basini, Francesco Bellotti,Pierluigi Bersani, Filippo Berselli, Sergio Billè, Augusto Bocchini,Gianluca Brancadoro, Renato Brunetta, Cristina Busi, GiancarloCerutti, Roberto Colaninno, Giovanni Collino, Manlio Contento,Rosaria Corso, Catello Cosenza, Mario Cospito, Paolo Cuccia, Vin-cenzo De Bustis, Flavio Del Bono, Giustina Destro, Giovanni diStasi, Federico Eichberg, Raffaele Fitto, Roberto Formigoni, Danie-le Franz, Alain Friedman, Giancarlo Galan, Sandro Gozi, GiorgioGuazzaloca, Guidalberto Guidi, Giancarlo Lanna, Alberto PaoloLembo, Marco Leonelli, Enrico Letta, Alessandro Lucani, GiulioMaceratini, Luciano Magnalbò, Ruggero Manciati, Emma Marcega-glia, Luigi Mirino, Roberto Maroni, Italo Marri, Marcello Marroc-co, Antonio Martino, Diego Masi, Stefano Massari, Altero Matteoli,Mauro Mazza, Domenico Menniti, Riccardo Migliori, Stefano Mor-selli, Cristiana Muscardini, Silvia Noè, Fabrizio Onida, GiovanniPace, Mario Palombo, Angelo Panebianco,Piero Pellicini, Giuseppe

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Pennisi, Maurizio Pica, Massimo Ponzellini, Alessandro Profumo,Umberto Ranieri, Enzo Raisi, Eugenio Riccio, Sergio Romano, Fa-bio Roversi Monaco, Fabrizio Saccomanni, Maurizio Saia, GustavoSelva, Dino Sorgonà, Pasquale Squitieri, Bruno Tagliaferri, AntonioTajani, Giorgio Tellini, Maria Luisa Todini, Nicola Tognana, EnzoTrantino, Giulio Tremonti, Lanfranco Turci, Adriano Turrini, Gian-carlo Elia Valori, Ornello Vitali, Giorgio Vitangeli, Marco Zacche-ra, Peter Jotev, Siim Kallas, Aivars Kalvitis, Algimantas Rimkunas,Teresa Malecka, Hana Sevcikova, Peter Brno, Ioan Roman, GyorgyMatolcsy, Anton Grabelisek, Jadro Prlic, Alush Gashi, ValentinaPastolache, Leontiv Cuci, Boris Hudyma, Miroslav Ivanisevic.

n Roma, 9 novembre 2000-20 febbraio 2001Corso per consulenti politici e assistenti nelle assemblee legi-slativeCorso di formazione per assistenti parlamentari, tra i temi trattati:il ruolo dei partiti politici nella moderna rappresentanza politica; lefonti legislative e regolamenti parlamentari; la riforma Bassanini; lefunzioni di controllo e di direzione politica del Parlamento; il ruolodella società civile; la comunicazione politica. Diciannove lezionidal 9 novembre al 20 febbraio. Docenti: Adolfo Urso, DomenicoFisichella, Enrico La Loggia, Paolo Armaroli, Fabio Garella, MarioTassone, Giuliano Urbani, Antonio Baldassarre, Carlo D’Orta,Franco Frattini, Manlio Contento, Francesco D’Onofrio, Elio Vito,Attilio Scarcella, Claudio Barbaro, Carlo De Marchi, Altero Mat-teoli, Paolo Ricciotti, Marco Zacchera, Cirino Pomicino, Luca Vo-lontè, Paolo Napolitano, Carlo Giovanardi, Massimo Arlechino,Mauro Mazza, Giovanni Collino, Giulio Savelli.

n Roma, 4 dicembre 2000“Lo stomaco della Repubblica”Presentazione del libro di Filippo Ceccarelli, alla presenza dell’auto-re, lunedì 4 dicembre 2000, nell’ambito dell’iniziativa Il libro dellunedì o rganizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengono: Gia-no Accame, Franco Cangini, Paolo Cirino Pomicino.

n Roma, 11 dicembre 2000“L’altro risorgimento”Presentazione del libro di Angela Pellicciari alla presenza dell’autri-ce, lunedì 11 dicembre 2000, nell’ambito dell’iniziativa Il libro del

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lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengono: Pier-luigi Battista, Roberto De Mattei, Pasquale Squitieri.

n Roma, 18 dicembre 2000“Gli italiani dimenticati”Presentazione del libro di Giulio Vignoli alla presenza dell’autore,lunedì 18 dicembre 2000, nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lu-nedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengono: AdolfoUrso e Augusto Sinagra.

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n Roma, 15 gennaio 2001“Regina Coeli”Presentazione del libro di Duilio Marchesini alla presenza dell’auto-re, lunedì 15 gennaio 2001, nell’ambito dell’iniziativa Il libro dellunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà.

n Roma, 22 gennaio-12 febbraio 2001Itinerari bibliograficiIncontro con intellettuali, nell’ambito della Biblioteca delle libertà,che, sulla base della loro formazione, tracciano un percorso di studiosul pensiero politico della destra. Partecipano, nella sede dell’Osser-vatorio Parlamentare, Aldo Di Lello, lunedì 22 gennaio 2001, eGennaro Malgieri, lunedì 12 febbraio 2001.

n Roma, 29 gennaio 2001“La fine dell’innocenza”Presentazione del libro di Pierluigi Battista alla presenza dell’auto-re, lunedì 29 gennaio 2001 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lu-nedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengono:Antonio Martino e Giacomo Marramao.

n Roma 5 febbraio 2001“Denaro e democrazia”Presentazione del libro di Domenico Fisichella alla presenza dell’au-tore, lunedì 5 febbraio 2001 nell’ambito dell’iniziativa Il libro dellunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengono Stefa-no Folli e Giuseppe Pennisi.

n Roma, 14 febbraio 2001Israele. Il nuovo governo, il processo di paceConvegno sulla questione israelo-palestinese e sugli sviluppi delprocesso di pace all’indomani dell’esito delle elezioni nello Stato diIsraele. Organizzato dall’Osservatorio Parlamentare e dalla rivistaCharta minuta, in occasione del numero speciale su Israele, si svolge

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di Sergio Marchi *

La costruzione del nuovo centrodestra italiano nasce all’inizio degli anni ’90,con il Paese alle prese con le macerie morali ed economiche del post tangen-topoli e la consapevolezza che in Italia esista un’area moderata, alternativa alblocco socialdemocratico e alla sinistra massimalista e giustizialista, che, seorganizzato sulla base di un progetto politico credibile e di una classe diri-gente seria e presentabile, ha sempre rappresentato una chiara maggioranzaelettorale e sociale.La nascita di Forza Italia, che raccoglieva esperienze laiche e cattoliche, pro-ponendo una innovativa formula di partito leggero, con una chiara imposta-zione leaderistica ed aziendalista, e l’intento di coinvolgere forze nuove, finoa quel tempo lontane dall’impegno diretto nei partiti tradizionali e nella poli-tica, si concretizzò allora nella convergenza con la Destra italiana di Gianfran-co Fini, impegnata in un percorso di rinnovamento che sarebbe sfociato nel1995 nel nuovo movimento di Alleanza Nazionale, e con un accordo conquell’area cattolica figlia dell’implosione della Dc, non disponibile a un’alle-anza in posizione minoritaria con la sinistra. Nasceva anche in quegli anni unasse con la Lega Nord, dapprima problematico e quasi casuale (si pensi allacaduta repentina del primo governo Berlusconi nell’autunno del ’94), poi viavia più stabile, fino a diventare granitico all’inizio degli anni Duemila, con im-portanti conseguenze anche in termini di tenuta delle alleanze e di evoluzio-ne finale del quadro politico italiano.Qualunque lettura si voglia dare di quegli anni, due considerazioni sono diffi-cilmente confutabili. L’emersione di un nuovo blocco sociale, il popolo dellepartite Iva e della piccola e media impresa convinto a entrare direttamente inpolitica e la legittimazione definitiva della Destra come forza di governo, conil superamento di un interminabile dopoguerra e di una conventio ad esclu-dendum oramai priva di ogni significato storico e politico.A metà degli anni ’90 ed in questo clima, con la cultura maggioritaria che siafferma come tratto distintivo della neonata Seconda Repubblica, nasce an-che, attorno alla figura di Adolfo Urso e di un gruppo di amici, l’esperienzadell’Osservatorio Parlamentare, Istituto di Cultura politica, che dopo averformato centinaia di giovani, selezionato classe dirigente, contribuito al di-battito e alla crescita dei Partiti protagonisti di quella stagione, diventerà ilmotore della fondazione Farefuturo e fucina di idee per ripensare e rilanciarenuovamente un progetto di alternativa moderata per il Paese nella traccia delfilone del popolarismo europeo.Tra le tante iniziative messe in campo nel corso degli anni, di cui si trova im-portante traccia nella rivista Charta minuta, mi piace ricordare l’esperimentodelle riunioni di Vallombrosa, promosse dai giovani dell’Osservatorio, prove-

Attraverso gli anni, una casa per rilanciarei moderati

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nienti dalle fila di Alleanza Nazionale, Forza Italia e Ccd – Cdu, per creareuna piattaforma comune di valori e di obiettivi politici, tale da prefigurare lanascita di un unico grande movimento di centrodestra, capace di contenereal suo interno le diverse anime di destra, cattoliche e liberali che sarebberoandate a sostanziare il nuovo soggetto politico di cui si auspicava una rapidanascita, con un dibattito aperto e vivace, coinvolgendo intellettuali ed espo-nenti del mondo della cultura, dell’arte, della comunicazione e dell’impresa,dunque quella società civile che viene spesso sollecitata nei dibattiti e nei co-mizi, ma poi difficilmente coinvolta nell’impegno diretto nella politica e nelleistituzioni. Mi ricordo molti amici, allora giovanissimi; oggi alcuni di loro sonoancora impegnati direttamente nell’attività politica, altri hanno scelto stradediverse, continuando a dare il loro contributo per il rinnovamento e il rilanciodell’Italia. Beatrice Lorenzin, deputata del Pdl con importanti incarichi nelcampo della formazione e della comunicazione, Federico Eichberg, France-sco Tufarelli, Fabio Valente, Lucilla Pastorelli, sono alcuni dei nomi e dei voltiche mi vengono in mente di getto, insieme a tanti altri che potrei citare e cheidealmente saluto, nella convinzione che quei giorni e quelle notti di studio edi documenti, che facevano sorridere i politici “senior” più smaliziati, sianostati in realtà il seme gettato per contribuire alla nascita di una Nazione di-versa e rinnovata, con quelle profonde riforme dello Stato, della burocrazia,del lavoro, del sociale e della rappresentanza politica, che se fossero staterealizzate dieci anni fa, forse avrebbero evitato quel collasso di sistema equella crisi politica, economico-finanziaria e sociale, che purtroppo ha carat-terizzato gli ultimi anni della nostra Repubblica.Oggi ci troviamo in una situazione per certi versi simile a quella dell’inizio de-gli anni ’90 e per altri aspetti più complicata da definire e da inquadrare.L’esperimento di un grande movimento unitario capace di rappresentare tut-to il centrodestra, inseguito per un decennio, è purtroppo fallito. E parados-salmente, proprio la nascita del Pdl, come fusione “a freddo” tra Alleanza na-zionale e Forza Italia, ne ha accelerato la fine. I contrasti emersi da subito trai due leader, Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, e le relative diffidenze reci-proche, hanno di fatto impedito che il nuovo movimento acquisisse un’animaed una missione chiara ed unitaria; l’assenza di congressi e momenti di con-fronto, e la selezione verticistica della classe dirigente, hanno contribuito adun progressivo allontanamento dal territorio e ad una disaffezione di fascecrescenti di elettorato. Infine , la frattura tra Berlusconi e Fini, con la nascitadi Futuro e Libertà, la sfiducia al governo respinta nel dicembre 2010 per solitre voti con un costo altissimo in termini di immagine e prospettive politiche,e la lenta agonia del 2011, fino alle forti prese di posizione del presidente del-la Repubblica Giorgio Napolitano, alle dimissioni di Berlusconi e all’incaricoal premier Mario Monti, hanno sancito la fine di una stagione politica. Ancorauna volta quindi, si riparte dalle macerie per costruire il nuovo, ma in questocaso la crisi della politica, più evidente nel campo del centrodestra, corri-sponde a una crisi morale (come all’inizio degli anni ’90), ma anche finanzia-

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ria, strutturale e di sistema, che coinvolge trasversalmente, con sfumaturediverse, l’intero assetto istituzionale del Paese.Nel campo della Destra italiana poi, non si tratta più solo di ricostruire unmovimento, ma di ridare speranza ed entusiasmo a un popolo, che lo sivoglia fare rifondando e rigenerando il Pdl, o con il contributo di esperien-ze nuove di taglio civico e regionalista, magari puntando su alcuni banchidi prova come le prossime elezioni in Sicilia, che potrebbero diventare im-portanti laboratori nazionali.Nel recente convegno promosso dai giovani di FareItalia a Spilimbergo,abbiamo voluto riprendere un concetto già chiaro quindici anni fa: quan-do la gente, e particolarmente il nostro elettorato reale e potenziale, per-de la fiducia e forse anche la pazienza e chiede forti segnali di discontinui-tà, questi segnali debbono essere dati. Senza indulgere al populismo, maaprendosi realmente ai giovani, alle categorie escluse, tornando a rappre-sentare il ceto medio in difficoltà, puntando su innovazione, ricerca, meri-to e partecipazione, insomma uscendo dai palazzi e dimostrando di esse-re forza viva di cambiamento. Non galleggiando in una conservazione ti-morosa dell’esistente, ma puntando decisamente al nuovo. Rischiando disbagliare, ma nella consapevolezza di esserci e di essere vivi.La fondazione Farefuturo e i circoli di FareItalia saranno sempre su questalinea, lontani da ogni chiusura mentale e da qualunque idea conservativa,pronti a percorrere una strada nuova, oggi in salita e ancora incerta, incompagnia di chi ancora una volta vorrà gettare il cuore oltre l’ostacolo,non arrendendosi all’evidenza del quotidiano ma mantenendo il gustodella sfida per realizzare insieme il nostro futuro, da donne e uomini liberiin un’Italia forte e rispettata in Europa e nel mondo, non solo per averraggiunto l’equilibrio finanziario, ma per essersi di nuovo data un’anima euna missione, da costruire insieme ai giovani migliori, che rappresentanogià il nostro futuro e che spesso aspettano solo un’opportunità per met-tersi in gioco e dimostrare il loro valore.Nello spirito di Vallombrosa e di Spilimbergo, questa opportunità allenuove generazioni abbiamo il dovere di darla. Ora. Costruiamola insiemeper noi stessi e per l’Italia.

* Coordinatore nazionale Circoli Fareitalia

mercoledì 14 febbraio 2001. Partecipano: Massimo Arlechino,Adolfo Urso, Oreste Bisazza Terracini, Padre Giovanni Marchesi,Rabbino Chaim Klein, Nemer Hammad, Over Bavli.

n Roma, 19 febbraio 2001“I voti del cielo”Presentazione del libro di Massimo Franco alla presenza dell’autore,lunedì 19 febbraio 2001 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedìorganizzata dalla Biblioteca delle libertà.

n Roma, 26 febbraio 2001“Storia di una repubblica”Presentazione del libro di Giano Accame alla presenza dell’autore,lunedì 26 febbraio 2001 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedìorganizzata dalla Biblioteca delle libertà.

n Roma, 26 febbraio 2001Il teatro pubblico: l’arte della commediaTavola rotonda sull’attualità del ruolo “pubblico e privato” del tea-tro organizzata dall’Osservatorio Parlamentare e dalla AssociazioneKoros Forum dello spettacolo. Lunedì 26 febbraio 2001 nella sededell’Osservatorio Parlamentare. Partecipano: Adolfo Urso, ClaudioMaria Pascoli, Massimo Arlechino, Gennaro Malgieri, Luca De Fu-sco, Francesco D’Onofrio, Gilberto Casciani, Massimo Pedroni, Gu-glielmo Rositani, Franco Asciutti, Gabriella Carlucci.

n Roma, 5 marzo-9 aprile 2001Corso di formazione sulla Pubblica Amministrazione e il nuo-vo governo: progetti, strumenti ed obiettivill corso, sulla base della riforma Bassanini, affronta le seguenti te-matiche: il programma di governo della Casa delle libertà e glistrumenti per attuarlo; l’organizzazione dei ministeri nella nuovalegislatura; la politica estera, la finanza e le attività produttive; il si-stema giudiziario italiano; la formazione ed il lavoro. Dodici lezionidal 5 marzo al 9 aprile. Docenti: Pierferdinando Casini, Adolfo Ur-so, Roberto Castelli, Franco Frattini, Gustavo Selva, Riccardo Mi-gliori, Carlo Pace, Marco Follini, Alfredo Biondi, AntonioBaldassarre, Valentina Aprea, Silvano Moffa, Giuseppe Pennisi, Ne-vio Mastragostino.

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n Padova e Catania, 2 marzo 2001L’autostrada telematicaConvegno nazionale in videoconferenza Padova-Catania sulla neweconomy e le infrastrutture della comunicazione, organizzato dalDipartimento nuove tecnologie di An in collaborazione con l’Os-servatorio Parlamentare, l’Osservatorio Quadrante Nord-Est (Pa-dova) e il CE.S.A.P (Catania). Il convegno si svolge venerdì 2marzo 2001 e si sviluppa in tre sessioni: la prima (in videoconfe-renza): “L’autostrada telematica unisce l’Italia”; la seconda (Pado-va): “L’impresa e la spinta propulsiva del Nord Est”, (Catania):“Formare per occupare, la sfida dell’Etna valley”; la terza (in vi-deoconferenza): “Piattaforma telematica: occasione di sviluppo,formazione e occupazione”. Partecipano: Gianfranco Fini, AdolfoUrso, Fabio Fatuzzo, Umberto Scapagnini, Giustina Destro, Seba-stiano Musumeci, Stella Rao, Ilario Floresta, Basilio Catanoso, Fa-bio Granata, Renato D’Amico, Saretto Leonardi, MicheleBoccaccio, Alfredo Cavallaro, Salvatore Leotta, Carmelo Mazzeo,Alain Friedman, Filippo Ascierto, Maurizio Saia, Vittorio Casarin,Giovanni Collino, Alberto Giorgetti, Gabriele Del Torchio, Vale-rio Zingarelli, Giovanni Faverin, Arturo Cavallini, Gianni Ale-manno, Enrico Villa, Nicola Tognana, Lucia Morselli, MauroBranchero, Paolo Mazzanti, Enrico Casini, Antongiulio Lombardi,Giancarlo Loquenzi, Lorenzo Vita.

n Vallombrosa, 5-7 luglio 20015 anni per le nuove frontiere. I giovani di centrodestra perun’Italia da innovare e un’Europa da allargareIl 5° meeting nazionale giovanile si svolge il 5, 6 e 7 luglio nel-l’Abazia toscana di Vallombrosa, il meeting riunisce oltre duecentogiovani dei movimenti giovanili di centrodestra. Partecipano tragli altri alcuni esponenti del governo Berlusconi con i quali i gio-vani si confrontano. Tre le sessioni di studio: “Frontiere generazio-nali (Formazione e occupazione); Frontiere tecnologiche (L’Italiadella modernizzazione); Frontiere geografiche (I nuovi confinid’Europa). Tra i relatori: Rocco Buttiglione, Altero Matteoli, LucioStanca, Adolfo Urso, Giancarlo Innocenzi, Alain Friedman, Ema-nuela Altilia, Davide D’Antoni, Francesco D’Onofrio, Federico Ei-chberg, Aventino Frau, Alberto Giorgetti, Gianni Masotti,Giuseppe Pennisi, Fabio Roversi Monaco, Massimo Serena, France-sco Tufarelli, Ornello Vitali.

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L’altro modo di fare politica

n Roma, novembre 2001-febbraio 2002Corso di formazione sulla comunicazione politicaDa novembre 2001 a febbraio 2002, il corso è suddiviso in cinquearee di studio: Comunicare in politica; I media; Le nuove strategie;Le Istituzioni; La legislazione e gli organi di controllo. Docenti:Franco Frattini, Adolfo Urso, Pierluigi Battista, Antonio Palmieri,Giuseppe Leone, Francesco Verderami, Mauro Mazza, Angela Butti-glione,Bruno Vespa, Massimo Bordin, Giorgio Albertazzi, EmilioCarelli, Alberto Giorgetti, Angelo Sanza, Massimo Rossi, EnzoTrantino, Andrea Ronchi, Massimo Magliaro, Giorgio Lainati, GianMaria Fara, Filippo Pepe, Luciano Ghelfi, Valeria Scattoni, Mauri-zio Gasparri, Claudio Petruccioli, Enzo Cheli.

n Roma, 30 ottobre 2001Inaugurazione delle attività dell’Osservatorio Parlamentareper l’anno 2001/2002Tra i presenti, il ministro per le Politiche comunitarie, on. RoccoButtiglione; il sottosegretario agli interni, on. Alfredo Mantovano;il sottosegretario all’economia, on. Manlio Contento; il sottosegre-tario per le riforme istituzionali, on. Aldo Brancher; il presidentedella Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, l’on. Gian-carlo Giorgetti.

n Roma, 3 dicembre 2001“Luci ed ombre sul ring”Presentazione del libro di Roberto Fazi alla presenza del figlio Fer-nando, lunedì 3 dicembre 2001 nell’ambito dell’iniziativa Il librodel lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. IntervengonoNino Benvenuti, Franco Melli, Vincenzo Belfiore, Dario Torromeo.Tra gli ospiti: avv. M. Lancellotti, on. F. Rampelli, on. M. Marsilio,dott. F. Antonelli.

n Roma, 5-19 dicembre 2001Comunicare da destra - Comunicare la destraIn collaborazione con i Circoli “Arsenale delle Idee” di Azione Gio-vani. Ciclo di tre incontri, nell’ambito di una serie di iniziative sul-la cultura politica, affronta le tematiche della formazione e delladiffusione delle idee dei filoni nazionale e liberale nella carta stam-pata, nel mondo dello spettacolo ed in Internet. 5 dicembre: “LaStampa”, con interventi di Adolfo Urso, Aldo Di Lello, Alessandro

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di Pietro Urso *

Quando nacque Charta minuta nell'ormai lontano ottobre 1997, nessuno po-teva pensare, forse neanche noi, che questa esperienza sarebbe durata tantoa lungo. Siamo, infatti, la rivista di cultura politica più longeva nel panoramadi centrodestra e di questo sicuramente ci possiamo vantare, come possiamovantarci anche di non aver mai preso finanziamenti pubblici all'editoria. Quindici anni di pubblicazioni, di articoli, di approfondimenti che hanno fattodiventare Charta minuta una delle riviste più apprezzate e seguite nell'interopanorama politico, sia di centrodestra che di centrosinistra. Un nostro puntodi forza, certamente, è stato quello di coinvolgere nei nostri monografici sem-pre persone competenti nelle tematiche scelte, non solo politici di tutti glischieramenti, ma anche imprenditori, economisti, sindacalisti, giornalisti, uo-mini di cultura che con i loro interventi hanno contribuito a realizzare un pro-dotto di qualità e unico nel suo genere. Altro aspetto importante è stato quello di portare avanti sempre una politicadi proposta e mai di propaganda, evitando in questo modo che Charta minu-ta diventasse solo una rivista per alcuni e di alcuni, ma facendola diventareun magazine aperto a ogni iniziativa a favore della società e del Paese.Sono state tante le proposte partite dalle pagine di Charta minuta. Dalla vo-lontà di creare un partito unico di centrodestra di ispirazione europea alla na-scita di un bipolarismo maturo anche in Italia; dalla cittadinanza agli immi-grati nati sul suolo italiano ai piani anticrisi; dalle analisi sui Paesi esteri comeStati Uniti, Cina, Russia, Turchia, Iran e molti altri allo studio sulle possibilitàdel nostro Paese a proporsi nel futuro globale.Abbiamo cercato di offrire uno sguardo diverso, più approfondito sui diversitemi, ma sempre con l'obiettivo di creare un'idea nuova e soprattutto utile;abbiamo cercato di far cambiare la visione che si aveva della destra in Italia,di far crescere le nostre iniziative la classe dirigente del Paese, di far capireche anche il centrodestra era in grado di governare l'Italia come poi è avvenu-to nel 2001 e nel 2008. Crediamo che anche in Italia possa e debba esistereun partito unico di centrodestra in cui tutti i moderati possano riconoscersinei valori europei. Ed è questo uno dei punti focali sui quali Charta minutacontinuerà a lavorare nel prossimo futuro. È un onore per noi aver contribuito a far crescere il centrodestra e il nostroPaese con idee e proposte. E continueremo perseguendo il nostro intentocon la passione e il duro lavoro che ci hanno contraddistinto in tutti questianni. Continueremo a credere che il dialogo fra i partiti politici debba esserela forza motrice dei prossimi anni e che gli steccati e i muri divisori sono soloun ostacolo per il futuro dell'Italia e per le generazioni di domani. La crisi ci

Charta minuta, una palestra di dialogo

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ha fatto capire che le riforme non sono più rinviabili e che la politica deve da-re delle risposte forti alle richieste di cambiamento che la società civile vuole,perché l'antipolitica non è la soluzione per risolvere le problematiche atavi-che che hanno impoverito la politica nostrana, ma può diventare un muroche crea frammentazione. Charta minuta è una rivista che ha sempre lottato contro le divisioni dema-gogiche che per molti anni hanno fatto male al Paese. E per questo crediamonel dialogo e nel confronto che deve esistere tra politica, economia e cultura.Queste sono le basi sulle quali il nostro progetto è nato quindici anni fa econtinueremo sempre su questa strada.

* Direttore di Charta minuta

Caprettini; 12 dicembre: “Lo Spettacolo”, interventi di Luca Barba-reschi, Tommaso Del Monaco, Piernico Solinas; 19 dicembre: “In-ternet”, con Roberto Genovesi, Marzio Lolli Ghetti, Renata Manno.

n Roma, 10 dicembre 2001“Vent’anni d’impazienza, scritti di politica e di battaglia”Presentazione del libro di Ernesto Galli della Loggia alla presenzadell’autore, lunedì 10 dicembre 2001 nell’ambito dell’iniziativa Illibro del lunedì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Intervengo-no l’autore, Gad Lerner e Stenio Solinas.

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n Roma, 23 gennaio 2002“Dalla Convenzione alla Costituzione”Incontro con il Ministro, mercoledì 23 gennaio 2002, in collaborazio-ne con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento perle Politiche comunitarie. Partecipano il Ministro per le Politichecomunitarie, on. Prof. Rocco Buttiglione, il prof. Achille Chiappet-ti, l’on. Giacomo Stucchi, il sen. Mario Greco, il dott. Roberto San-taniello, l’on. Enrico Letta.

n Roma, 28 gennaio 2002La sfida del terrorismoIl 28 gennaio 2002, la Commissione esteri e sicurezza dell’OsservatorioParlamentare organizzano un incontro sul terrorismo, al quale interven-gono il dott. Fabrizio Luciolli, segretario generale del Comitato Atlan-tico Italia e Vittorfranco Pisano della John Cabot University.

n Roma, 5 febbraio 20025 Febbraio 1997 – 5 Febbraio 2002: 5 anni di sfideIn occasione del quinto anniversario dell’Osservatorio Parlamenta-re si svolge il convegno dal titolo: “Lo scontro delle civiltà? Qualenuovo scenario geopolitico del pianeta”. Intervengono: il sen.Francesco D’Onofrio, l’on. Gianni De Michelis, il sen. Paolo Guz-zanti, il prof. Sabino Acquaviva, il prof. Vittorio Matthieu, il prof.Virgilio Ilari, padre Arij Roest Crollius, il dott. Oscar Camiletti,l’on. Riccardo Migliori e il dott. Guidalberto Guidi A conclusionedel convegno si svolge una tavola rotonda dal titolo: “Quale nuovoscenario geopolitico futuro?” Vi partecipano il vice presidente dellaConvenzione europea, sen. Giuliano Amato, il vice ministro alleAttività Produttive, on. Adolfo Urso, moderato il dott. MauroMazza, vice direttore del Tg1.

n Roma, 13 marzo 2002La competitività dell’agricoltura italiana, nel quadro dell’allar-gamento del mercato mondiale e della Comunità europeaIl 13 marzo 2002, la Commissione agricoltura dell’Osservatorio

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2002

Parlamentare presieduta dal dott. Enrico Sermonti organizza unatavola rotonda sulla competitività in agricoltura. Intervengonol’on. Daniele Franz, il prof. Roberto Volpi, il dott. ArcangeloManfrici, il dott. Silvano Marsella, il dott. Luca Altieri, il prof.Fausto Santarelli.

n Roma, aprile-giugno 2002Corso di formazione “Gli assetti geopolitici e i nuovi equilibrimondiali”Da aprile a giugno 2002, 16 lezioni suddivise in due aree di stu-dio: Lo scenario internazionale.“I Teatri”; Le organizzazioni. “GliAttori”. Docenti: Adolfo Urso, Roberto De Mattei, Patrizia Pao-letti Tangheroni, Card. Sergio Sebastiani, Lucio Caracciolo, MarcoZacchera, Gianni De Michelis, Alain Friedman, Katia Miranda Sa-lemi, Boris Biancheri, Giuseppe Pennisi, Fabrizio Luciolli, MariaPia Garavaglia.

nMassafra (Ta), 13 maggio 2002Più destr@ Più modernizzazioneMassafra (TA), 13 maggio 2002. Conferenza in collaborazione conil Circolo di Ag “Ettore Casulli”. Intervengono l’on. Manlio Con-tento, sottosegretario di Stato all’Economia, l’arch. Giuseppe Cofa-no, sindaco di Massafra, l’avv. Cosimo De Luca, l’avv. FrancescoLaghezza, il dott. Sergio Fanelli, Luigi Spadaro, Michele Guerriero,resp. editoriale Osservatorio Parlamentare.

n Roma, 5 giugno 2002“Terza Pagina”Presentazione del libro di Felice Borsato alla presenza dell’autore,mercoledì 5 giugno 2002 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lune-dì organizzata dalla Biblioteca delle libertà. Interventi di FeliceBorsato, Marina Valensise, Luigi Compagna, Gino Agnese, Gian-carlo D’Andrea, Giuseppe Mannino.

n Vallombrosa, 5-7 luglio 2002Il nuovo Continente. Dalla Russia al Mediterraneo, l’Europache saràIl 6° meeting nazionale giovanile di centrodestra si svolge il 5, 6e 7 luglio 2002 nell’Abazia toscana di Vallombrosa. Patrocinato

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L’altro modo di fare politica

dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per lePolitiche Comunitarie, dal ministero degli Affari Esteri e dal mi-nistero per i Beni e le Attività Culturali, al seminario partecipanoi movimenti giovanili di centrodestra. Tre le sessioni di studio:“La Convenzione per la Costituzione: “La grande sfida europea”;“Nato-Russia 2002: equilibri geopolitici e rapporti transatlantici.Quale collocazione per l’Unione europea?”; “La cooperazione euro-mediterranea: il futuro dopo Barcellona”. A conclusione dei lavoriuna tavola rotonda su “La frontiera meridionale d’Europa: rilan-ciare il dialogo interculturale”. Tra i relatori: Rocco Buttiglione,Adolfo Urso, Francesco Speroni, Massimo Ponzellini, SalvatoreCicu, Grazia Sestini, Franco Cardini, Giancarlo Aragona, CarloJean, Pedrag Matvejevic, Alberto Ribera, Giuseppe Sacco, Vitalia-no Gemelli, Fabrizio Luciolli, Emanuela Altilia, Federico Ei-chberg, Valerio Giardinelli, Michele Guerriero, MarcelloMarrocco, Francesco Tufarelli.

n Roma, 12 novembre 2002I nostri magnifici 50 di Charta minutaAnalisi e progetti per far crescere la destraLa cena di gala si svolge il 12 novembre 2002 presso il Salone del-le Fontane dell’Eur in Roma. Ospite d’onore della serata, in occa-sione della presentazione del cinquantesimo numero di Chartaminuta, il vice presidente del Consiglio Gianfranco Fini. Tra i2000 invitati c’erano esponenti di governo, del mondo dell’econo-mia e dello spettacolo, tra cui: Adolfo Urso, Altero Matteoli, Ma-rio Baldassarri, Francesco D’Onofrio, Ferdinando Adornato,Mauro Mazza, Antonio Marano, Anna La Rosa, Giuseppe Ciarra-pico, Giorgio Albertazzi, Lando Buzzanca, Luca Barbareschi, Ni-no Benvenuti.

n Roma, novembre-marzo 2002Corso di formazione“Governare il territorio: le autonomie regionali e locali”Da novembre a marzo, il corso è suddiviso in quattro aree di studio:le Regioni, le Province, i Comuni, le città metropolitane. Docenti:Paolo Agostinacchio, Marco Baldino, Filadelfio Basile, BeniaminoCaravita Di Toritto, Achille Chiappetti, Giorgio Ciardi, SalvatoreCirignotta, Antonio D’Alì, Ing. Fiore, Alberto Giorgetti, BeatriceLorenzin, Riccardo Migliori, Silvano Moffa, Enzo Raisi, Dott. Ruc-co, Maurizio Saia.

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2002

n Roma, 12 dicembre 2002Evoluzione delle armi di distruzione di massa. Il know howdell’industria della difesa italianaIl 12 dicembre 2002, la commissione Esteri e Difesa dell’Osservato-rio Parlamentare organizza un incontro sull’evoluzione delle armi didistruzione di massa, al quale intervengono il sen. Mario Palombo,il dott. Sandro Pazzini, l’on. Luigi Ramponi, l’on. Adolfo Urso e ildott. Giorgio Zappa.

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L’altro modo di fare politica

2003

n Roma, 24 febbraio 2003“Il segno della Dc”Presentazione del libro di Nico Perrone, alla presenza dell’autore,lunedì 24 febbraio 2003 nell’ambito dell’iniziativa Il libro del lunedìorganizzata dalla Biblioteca delle libertà. Interventi di Marco Folli-ni e di Antonio Polito.

n Roma, 6 maggio 2003La Nuova Politica Energetica Nazionale. Innovazione e Libe-ralizzazioneIl 6 maggio 2003 si svolge il convegno sulla nuova politica energe-tica nazionale. Intervengono l’on. Giovanni Dell’Elce, l’on. PinoRanci, l’on. Ruggero Ruggeri, l’on. Stefano Saglia. A conclusionedel convegno si svolge una tavola rotonda dal titolo: “Riassetto delmercato interno dopo i monopoli: il riposizionamento delle azien-de”. Vi hanno partecipato l’on. Maurizio Saia e l’on. Adolfo Urso.

n Roma, 13-15 giugno 2003Il semestre italiano di presidenza dell’Ue. Dalla Convenzioneeuropea alla Conferenza IntergovernativaSettimo meeting nazionale giovanile di centrodestra. Svoltosi il 13, 14e 15 giugno nel castello toscano di Gargonza. Patrocinato dalla Pre-sidenza del Consiglio dei Ministri, dal ministero per le PoliticheComunitarie, dal ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalministero delle Attività Produttive, il seminario vede la partecipa-zione dei movimenti giovanili di centrodestra. Tre le sessioni distudio: “La Costituzione della Grande Europa: obiettivi e compe-tenze per l’Unione dei cittadini”; “Competitività del sistema-Euro-pa: il rilancio dell’economia e della coesione sociale attraverso laStrategia di Lisbona”; sessione conclusiva su “Ricostruire il Partnera-riato transatlantico: la sfida europea per la pace e la sicurezza nelmondo”. Tra i relatori: Rocco Buttiglione, Achille Chiappetti,Francesco D’Onofrio, Pietro Grilli di Cortona, Altero Matteoli,Giuseppe Pennisi, Gustavo Selva, Grazia Sestini, Valdo Spini, LucioStanca, Adolfo Urso, Marco Zacchera.

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2003

n Roma, 28 ottobre 2003“Ricerca e Università”: quale futuro per le scienze umane?A cura della Commissione Istruzione-Ricerca- Università dell’Os-servatorio Parlamentare. Intervengono: Gianfranco Fini, Adolfo Ur-so, Maurizio Saia, Maria Rosaria Valensise , Michele Coccia, MarcoTangheroni, Daniela Primicerio, Andrea Di Porto, Antonio Mussa,Giuseppe Valditara, Roberto De Mattei, Maurizio Pica.

n Roma, 16 dicembre 2003Analisi sul semestre europeoTavola rotonda di bilancio sull’andamento e i risultati della Presi-denza italiana del semestre europeo. Partecipano: Antonio Polito,Maurizio Pica, Marco Zacchera.

n Roma, 1 dicembre 2003-8 marzo 2004Master in Management della Comunicazione politica e Rela-zioni istituzionaliIl corso si svolge nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in colla-borazione con Running, in Via del Seminario 113 , Roma. Durata 3mesi: dal 1° dicembre 2003 all’8 marzo 2004, per un totale di 70ore, di cui 60 in aula, 10 di esercitazioni e approfondimenti temati-ci. Docenti: Achille Chiappetti, Massimo De Meo, Giada Bevacqua,Giuseppe Pennisi, Carlo Vizzini, Paolo Menta, Daniele Franz, Sabi-no Acquaviva, Pierluigi Battista, Alessandro Buttaroni, Stefano Co-larieti, Giampiero Antonioli, Irene Bertucci, Claudio Velardi,Roberto Rao, Raffaella Di Sipio, Gianni Pontecorvo, GiuseppeMazzei, Carlo Gelosi.

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L’altro modo di fare politica

2004

n Roma, 22 gennaio 2004In occasione dei 10 anni di Alleanza nazionale Gianfranco Fini pre-senta il numero speciale di Charta minuta: “La lunga marcia di An”.Partecipano: Gianfranco Fini, Adolfo Urso, Mauro Mazza. Scrivono in occasione del numero speciale: Domenico Fisichella,Luigi Ramponi, Gustavo Selva, Publio Fiori, Gaetano Rebecchini,Giuseppe Basini, Pietro Armani, Davide D’Antoni, Massimo Arle-chino, Italo Bocchino, Gennaro Malgieri, Pierfranco Bruni, PietroIgnazi, Marco Tarchi, Paolo Franchi, Francobaldo Chiocci, PinoRauti, Roberto Maroni, Marcello Veneziani, Giuseppe Tatarella,Enzo Erra, Antonio Martino, Mario Landolfi, Giuseppe De Rita,Mauro Nobilia, Umberto Croppi, Antonia Masino, Fiamma Nire-stein, Gianni Scipione Rossi, Franco Perlasca, Emanuele Macaluso,Giuliano Urbani, Alfredo Biondi, Francesco D’Onofrio, MicheleGuerriero, Cristiana Muscardini.

n Roma, 28 settembre 2004Cocktail di presentazione delle attività 2004/2005 organizzatedall’Istituto.Incontro conviviale si svolge il 28 settembre 2004 presso l’AppiaAntica Club, con l’On. Adolfo Urso e il Presidente dell’Osservato-rio Parlamentare, Federico Eichberg.

n Roma, 2 dicembre 2004“Bridges, ponti per la pace”, cooperazione ed istruzione neldialogo israelo-palestineseIn occasione di tale evento svoltosi il 2 dicembre 2004, si presentail sondaggio realizzato da Euro Media Research dal titolo “La perce-zione del conflitto Israelo-Palestinese in Italia”, condotto su uncampione di 1000 unità, rappresentativo della popolazione italiana.Nel corso del convegno si analizzano le difficoltà e le prospettive dipace in Israele e Palestina dopo la svolta di Sharon e l’avvento dellanuova leadership palestinese alla luce di iniziative trilaterali voltead implementare lo sviluppo di progettualità concrete dal basso, apartire dalla condizione dei giovani, delle minoranze etniche e reli-

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2004

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L’altro modo di fare politica

di Enrico Cancila *

C’è stato un momento, seppur breve, in cui si pensava che la crisi economicaportasse a cambiamenti, anche radicali, nelle logiche che muovono non solol’Italia ma l’intero pianeta. Cambiamenti del mondo della finanza, sempremeno legata al territorio e alla produzione reale e sempre più alla mercé deigrandi fondi di investimento. Cambiamenti nello sviluppo dell’economia realecon una necessaria rivisitazione del ruolo di assoluto comprimario che l’am-biente ha sempre svolto rispetto alle dinamiche legate ad occupazione e red-dito. Cambiamenti, in sostanza, che potessero ricalibrare un'equità interge-nerazionale sempre più lontana. Questo breve momento era già svanitoquando a Rio de Janeiro a giugno ci si riuniva per l’Earth Summit sullo svi-luppo sostenibile e dove i principali leader mondiali erano assenti. BarackObama, David Cameron e Angela Merkel erano in Messico, a quasi ottomilachilometri di distanza, impegnati a salvare l'economia mondiale. A detta dimolti Rio è stato un vertice mondiale deludente anche se ha introdotto per laprima volta l’economia verde nel documento finale condiviso. Personalmenteritengo che il cambiamento del termine da sviluppo sostenibile a green eco-nomy non porta a cambiare il risultato. Basti pensare che fra i documenti del-la conferenza non esiste un piano d‘azione o un piano strategico ma solol’ennesimo documento di intenti. Se valutiamo in maniera asettica quanto è stato fatto negli ultimi anni, si de-ve dare atto che per lo sviluppo di energie più pulite non solo a livello globalema anche a livello nazionale qualche risultato lo si è raggiunto. Per la veritànel nostro paese si è agito grazie ad oscillanti incentivi per lo sviluppo del fo-tovoltaico mai coerenti con una visione di lungo termine (qui la mancanza diuna pianificazione energetica nazionale è tutt’ora una lacuna di primariagrandezza). A parte le energie rinnovabili è veramente difficile elencare altririsultati rilevanti in campo ambientale del recente passato. Nel caso specificodel nostro paese poi l’atteggiamento è quasi sempre basato sulla reazione ademergenze improvvise. Emergenze che, in realtà, sono dovute in molti casi, aproblemi ormai noti da tempo che si fatica ad affrontare come il dissestoidrogeologico, la gestione dei rifiuti, la bonifica dei siti inquinati tanto per farealcuni esempi non certo esaustivi.All’Earth Summit probabilmente l’unico elemento di indubbio successo èstato il forte coinvolgimento della società civile che ha portato moltissimi casidi buone pratiche. In modo analogo anche il nostro paese è pieno di eccellen-ze da cui partire. Può il semplice apporto di buone pratiche che emergono daisingoli ottenere risultati duraturi? Può la semplice spinta “dal basso” riusciredove sino a ora le politiche internazionali e nazionali stentano ?

L’eterna promessa di un’economia verde

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2004

La risposta è dura ma sincera: se manca il contesto che porti al cambiamento,se manca l’azione riformatrice, se manca una pianificazione del futuro seria,le azioni dei singoli sono destinate a perdere entusiasmo e a disperdersi. La politica sembra irrigidita su paradigmi anche ambientali ormai passati einvece deve affrontare la sfida mal affrontata di un mondo globalizzato in cuile decisioni di un paese sono, con la stessa velocità di un collegamento inter-net, traino per tanti altri.Se guardiamo l’Italia, però, vediamo un paese non certo all’avanguardia epronto a trainare altri, ma molto attento a guardare giornalmente lo spread epoco a capire cosa e come cambiare. Un Paese che si accorge che ha speso isoldi anche dei suoi futuri figli e tramite la spending review taglia orizzontal-mente i costi senza alcuna idea di cosa offrirà a questi figli anche in termini didotazioni ambientali.L’ambiente è lì, nelle pieghe della crisi. A tanti piacerebbe che le moltissimeeccellenze ambientali italiane aumentassero e si rafforzassero ma perché ciòavvenga si deve ragionare di futuro e fare importanti scelte conseguenti.Quando saremo pronti all’eterna promessa dell’economia verde? Leggi e re-gole meno cervellotiche, certezza di incentivi e semplificazioni e un quadrodecisionale stabile per attrarre finanziamenti, budget per innovazione e ricer-ca mirato dove più serve sono solo alcuni dei punti di un’agenda seria per ilnostro futuro sostenibile.

* Coordinatore Politiche ambientali fondazione Farefuturo

giose e delle donne nelle due sponde del Mediterraneo. Partecipanoal convegno l’on. Ghila Gamliel, parlamentare del Likud e l’on. Zo-hera Kamal, ministro palestinese, che si sono confrontati con parla-mentari e ministri italiani (Gianfranco Fini, Adolfo Urso, GiulioAndreotti, Bobo Craxi, Marco Zacchera, Valdo Spini, Andrea Ron-chi, Maurizio Saia) insieme ad esponenti del giornalismo internazio-nale (Abed ElRauf Arnout, Rula Jebreal, Lucio Caracciolo,Elisabetta Gardini, Magdi Allam, Giorgio Torchia, Gad Lerner),delle rappresentanze diplomatiche dei tre Paesi (Nemer Hammad,Mordegai Rodgold, Eugenio D’Auria, Mahmud Saleh Alam, Ale-xander Moll) ed esponenti dell’associazionismo (Sergio Bianchi,Maurizio Scelli, Antonio Raimondi, Eyal Mizrahi).

n Roma, 13 dicembre 2004Centrodestra, la Cultura ben… Rivista. Convegno tenutosi il13 dicembre 2004Focus di discussione del convegno sono le iniziative editoriali comelaboratori politici. Nei parla sopratutto di sinergie, coordinamentoe incontri volti a potenziare le iniziative in una logica di rete. Ade-riscono all’iniziativa Alfa e Omega, Area, Charta minuta, Ideazione, IlDomenicale, Imperi, Formiche, La Destra, Letteratura/Tradiizone, Libe-ral, Nova Historica, Palomar, Percorsi. Nel corso del convegno inter-vengono: Daniela Coli, Angelo Crespi, Marcello De Angelis,Michele Guerriero, Gennaro Malgieri, Siro Mazza, Pierluigi Men-nitti, Marco Respinti, Walter Stafoggia, Fabio Torriero, MassimoViglione. Introduce i lavori il Presidente dell’Osservatorio Parla-mentare Federico Eichberg. Moderatore: Aldo Di Lello.

n Roma, 15 dicembre 2004Ritualità e politicaCiclo di incontri sulla cultura della destra politica italiana e sulletematiche religiose con analisi dei testi degli autori “classici” e deltesto “biblico”.

n Roma, 17 dicembre 2004Liberare la competitivitàRealizzato il 17 dicembre 2004, il seminario dal titolo “Come faresprimere le potenzialità del Sistema-Italia nella sfida globale?”, co-stituisce un’occasione di approfondimento delle possibili lineed’azione di politica economica ed industriale per la crescita delle

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L’altro modo di fare politica

imprese italiane. Il ciclo di incontri è articolato su diverse sessionitematiche di lavoro, affidate a relatori di notevole spessore cultura-le, politico ed istituzionale, nazionali ed internazionali.

n Roma, 18 dicembre 2004Concerto di NataleIl 18 dicembre 2004, in occasione del Natale, l’Osservatorio Parla-mentare organizza un concerto presso l’Auditorium di Roma. Lemusiche di Ludwig Van Beethoven, sinfonia 5 in do minore op. 67e sinfonia n°5 in mi minore op. 64 di Petr Il’Ic Ciaikovsky, sonoeseguite dall’Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, e dirette dalmaestro Eliabu Inbal.

n Roma, 22 dicembre 2004Incontro con il Cardinale Ersilio ToniniIncontro tenuto il 22 dicembre 2004 presso il nostro Istituto in oc-casione delle Festività Natalizie insieme al Cardinale Tonini cheomaggia gli invitati con i suoi auguri.

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2005

n Roma, 22 dicembre 2005Alleanza nazionale: dieci anni di ideeIncontro-cocktail tenuto con i Costituenti dei Circoli promotori il22 gennaio 2005. Intervengono: On. Armani, Sen. Fisichella, On.Fiori, On. Malgieri, On. Ramponi, On. Rebecchini, On. Selva, On.Urso. Introduzione ai lavori: Federico Eichberg.

n Roma, 25 febbraio 2005Concerto in memoria di Salvo D’AcquistoSi svolge il 25 Febbraio 2005, oratorio postulante per la beatifica-zione del Vice Brigadiere dei Carabinieri, Salvo D’Acquisto, testoe musica di Antonio Pappalardo presso l’Auditorium Parco dellaMusica.

n Roma, 3 marzo 2005Convegno: Sminamento, situazioni, prospettive e aspetti uma-nitariConvegno realizzato il 3 marzo 2005 presso l’Osservatorio Parla-mentare, con: Sen. Luigi Ramponi, Ammiraglio Manfredo Camoz-za, conclude i lavori: Federico Eichberg.

n Roma, 14 marzo 2005Convegno: Fare Impresa per il XIII MunicipioConvegno organizzato con la collaborazione della Confesercenti diRoma XIII, il 14 marzo 2005, per sollecitare il mondo economicoad una riflessione al proprio interno sul nuovo ruolo sociale chel’impresa è chiamata a svolgere nel mercato.

n Roma, 31 marzo 2005Verso una rilettura della storia del RisorgimentoIl convegno si svolge presso L’Istituto “Via Luisa di Savoia” il 31marzo 2005, principalmente rivolto a insegnanti, famiglie e stu-denti, vuole essere un momento di confronto fra esponenti di più

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L’altro modo di fare politica

contesti, politici, accademici ed istituzionali, per realizzare unmodello di dibattito, condotto in modo razionale e pluralistico,avente per tema il Risorgimento, attualmente oggetto di diverseriletture da parte degli storici. Al convegno (organizzato dall’As-sociazione Culturale Gymnasium, Osservatorio Parlamentare, Isti-tuto Superiore Via Luisa di Savoia e patrocinato dal MIBAC,Regione Lazio, Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, I.R.R.E.Lazio), dopo il saluto delle autorità (On. Maria Grazia Squillino,On. Francesco Storace, Dott.ssa Maria Maddalena Novelli, On.Giorgio Simeoni, Prof. Vincenzo Gori), intervengono in qualità direlatori gli storici Emilio Brogi, Maurizio Moscone, GianfrancoLegitimo, Mario Bernardi Guardi, Massimo Viglione, Aldo Mola,Francesco Pappalardo. Al termine si svolge una tavola rotonda sultema della riforma scolastica presieduta da Federico Eichberg(Presidente dell’Osservatorio Parlamentare), con interventi dei re-sponsabili scuola-formazione di partiti di maggioranza ed opposi-zione parlamentare.

n Roma, 27 maggio 2005“Alle origini della Globalizzazione”Presentazione del libro di Umberto Bianchi, alla presenza dell’auto-re il 27 maggio 2005, presso il nostro Istituto. Intervengono: A.Miceli, G. Canori, A. De Micheli.

n Roma, 17 giugno 2005Nucleare: quale futuro nella politica energetica italiana?Convegno organizzato con la collaborazione dell’Enea e di Chartaminuta il 17 giugno 2005, si svolge presso il nostro Istituto. Intro-duzione ai lavori, Federico Eichberg, (Presidente dell’OsservatorioParlamentare). Intervengono: On. Bruno Tabacci, On. Enrico Letta,On. Altero Matteoli, On. Adolfo Urso, Dr. Alessandro Cecchi Pao-ne, Dott. Enrico Cisnetto, Prof. Maurizio Cumo, Prof. Sergio Garri-ba, Gen. Carlo Jean, Ing. Corrado Kropp, Ing. Giovanni Lelli, Prof.Carlo Lombardi, Ing. Luigi Novello.

n Roma, 22 giugno 2005Tavola rotonda sul tema: Prospettive della Cooperazione ai PvsIl 22 giugno 2005, la Commissione Agricoltura, con la collabora-zione delle Commissioni Esteri e Giustizia, organizza una tavolarotonda, il cui fine è quello di fornire al legislatore indicazioni

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2005

tecniche sulla cooperazione. Intervengono: Marina Romualdi, Ro-berto Volpi, Marcello Vichi, Carlo Di Tullio, Valerio Di Michele,Catello Fasullo, Federico Grazioli, Giancarlo Cenci, Sergio Bian-chi, Saverio Sesti. Coordina il dott. Enrico Sermonti, Presidentedella Commissione agricoltura dell’Osservatorio Parlamentare.

n Roma, 12 luglio 2005Cocktail di salutoIncontro conviviale si svolge il 12 luglio 2005 presso l’Appia Anti-ca Club, con l’On. Adolfo Urso e il Presidente dell’OsservatorioParlamentare, Federico Eichberg.

n Roma 26 luglio 2005WorkshopIl 26 luglio 2005 si tiene questo Workshop, il cui obiettivo dicarattere tecnico-operativo insieme alla IATT ( Italian Associa-tion for Tranchless Technology), è stato quello di presentare adun gruppo ristretto e selezionato di imprese gli strumenti di in-ternazionalizzazione a livello nazionale, Unione europea e BancaMondiale, aprendo poi un confronto sulle opportunità cantiera-bili attraverso SIMEST SPA ed i fondi di Venture Capital. Tra irelatori del Workshop intervengono: Andrea Margelletti (CESI),Gianmaria Sparma (SIMEST), Federico Eichberg (Presidentedell’Osservatorio Parlamentare), Alessandro Cipolla (ministerodegli Affari Esteri), Sergio Bianchi (Osservatorio Parlamentare),Giuseppe Pennisi (Banca Mondiale), Maurizio Saia (Parlamentoitaliano).

n Roma, 26 settembre 2005Convegno: Fisioterapia oggi, normative ed innovazione tecno-logicaConvegno organizzato il 26 settembre 2005 in collaborazionecon la Commissione per la Cultura scientifica, la ricerca filosofi-ca ed innovazione tecnologica, per promuovere la necessità diaggiornamenti normativi propedeutici agli investimenti nellaricerca e strategici rispetto agli obiettivi operativi. Partecipano:Aldo De Micheli, Federico Eichberg, Alessandro Falcioni, Fabri-zio Gardin, Fabrizio Aversa, Anselmo Dainotto, Antonio DalMonte, Paolo Delle Donne, Corrado Ficorella. E’ intervenutol’On. Adolfo Urso.

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L’altro modo di fare politica

n Roma, 26 ottobre 2005“Com’erano Rosse le mie Brigate. Gli anni di piombo visti daun giornalista dalla parte sbagliata”Presentazione del libro di Luciano Garibaldi. Si svolge alla presenzadell’autore, il 26 ottobre 2005, presso l’Osservatorio Parlamentare.Interventi: Aldo Di Lello, Federico Eichberg, Marco Ferrazzoli, Lu-ciano Lucarini, Franco Servello, Luca Telese, Fabio Torriero.

n Roma, 16 novembre 2005Incontro sulla finanziariaIl Sen. Riccardo Pedrizzi, presidente della Commissione finanze delSenato, il 16 novembre 2005 tiene una conferenza sul tema della fi-nanziaria presso l’Osservatorio Parlamentare.

n Roma, 23 novembre 2005Il futuro del centrodestra: dalla riforma elettorale alla nuova ItaliaConvegno tenuto il 23 novembre 2005 presso l’Osservatorio Parla-mentare. Intervengono: Aldo Di Lello, Silvano Moffa, DomenicoNania, Fabio Torriero.

n Roma, 22 novembre 2005Incontro sulla Riforma elettoraleL’On. Vincenzo Nespoli, membro della Commissione affari istitu-zionali della Camera dei deputati, il 22 novembre 2005 tiene unaconferenza sul tema della Riforma elettorale presso l’OsservatorioParlamentare.

n Roma, 25 novembre 2005“Cattolicesimo e Modernità: la metafisica civile di AugustoDel Noce”Presentazione del libro di Luca Del Pozzo, tenutasi presso l’Osser-vatorio Parlamentare il 25 novembre 2005. Interventi: Aldo DiLello, Federico Eichberg, Gianfranco Morra, Learco Saporito, FabioTorriero, Marcello Veneziani.

n Roma, 29 novembre 2005Incontro sulla DevolutionIl Sen. Domenico Nania, Capo gruppo di Alleanza nazionale al Se-

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L’altro modo di fare politica

Dal marzo al luglio 2012 Farefuturo si è cimentata anche con l’etere, inau-

gurando una fitta stagione radiofonica. È andata in onda per cinque mesi,

ogni lunedì e mercoledì, sulle frequenze dell’emittente romana Elle Radio

(88.100 FM e ascoltabile in streaming sul web), una trasmissione radio a

cura della redazione della fondazione.

Un contenitore battezzato “FfSocialClub”, dedicato alla politica, ma anche

all’attualità, alla cultura e allo sport, che ha dato la parola a politici, opi-

nionisti, scrittori, intellettuali e in generale a quanti avevano qualcosa da

dire sulle questioni “più calde” del momento. A 360 gradi, sempre con

spirito critico e il sorriso sulle labbra. In ordine alfabetico, ci hanno detto

la loro: Fulvio Abbate, Ferdinando Adornato, Alessandro Amadori, Ro-

berto Amodeo, Ritanna Armeni, Andrea Augello, Michele Barcaiuolo,

Francesca Barra, Pierluigi Battista, Franco Bechis, Francesco Boccia, Nuc-

cio Bovalino, Pietrangelo Buttafuoco, Alessandro Campi, Rossella Cane-

vari, Giuliano Cazzola, Luigi Compagna, Paola Concia, Giuseppe Conte,

Massimo Corsaro, Antonello Cracolici, Guido Crosetto, Italo Cucci, Luca

D’Alessandro, Gian Piero D’Alia, Klaus Davi, Marcello De Angelis, France-

sco Del Vigo, Benedetto Della Vedova, Graziano Delrio, Massimo Donadi,

Piercamillo Falasca, Vittorio Feltri, Paola Ferrari, Michela Ferrari, Giovanni

Floris, Paola Frassinetti, Giancarlo Galan, Gianpiero Galeazzi, Maurizio

Gasparri, Mariastella Gelmini, Roberto Gervaso, Pietro Ichino, Ignazio In-

grao, Paola Jacobbi, Vito Lops, Clemente Mastella, Antonio Mazzocchi,

Angelo Mellone, Alessandro Meluzzi, Salvatore Merlo, Gianfranco Micci-

ché, Enzo Miccio, Pietro Migliaccio, Gianluca Mingotto, Iginio Molini, Do-

menico Nania, Lanfranco Pace, Giancarlo Pagliarini, Maurizio Paniz,

Pancho Pardi, Giuliano Pintus, Adriana Poli Bortone, Antonio Polito, Do-

natella Poretti, Nicola Porro, Gaetano Quagliariello, Paolo Quercia, Ro-

berto Rao, Alessandro Rimassa, Antonio Rinaldi, Martina Riva, Elena

Rosselli, Massimo Russo, Filippo Salone, Andrea Sarubbi, Ivan Scalfarot-

to, Vittorio Sgarbi, Francesco Specchia, Giorgio Stracquadanio, Valentino

Tavolazzi, Luca Telese, Luisa Todini, Andrea Tornielli, Carolina Varchi, Lo-

renzo Vignolo, Diego Volpe Pasini, Carlo Vulpio, Roberto Zaccaria, Giaco-

mo Zucco.

Farefuturo in onda

nato, il 29 novembre 2005 tiene una conferenza sul tema della De-volution presso l’Osservatorio Parlamentare.

n Roma, 30 novembre 2005La famiglia alle soglie del terzo millennioSeminario svolto il 30 novembre 2005 presso l’Osservatorio Parla-mentare. Interventi: Prof. N. Mastragostino, Avv. G. Lauro-Grotto,Dott. R. Bruzzone, Avv. Ciro Intino, On. R. Pedrizzi. Moderatore:Dott. Federico Eichberg; conclusioni: On. A.Urso.

n Roma 19 dicembre 2005Brindisi di Natale con il vice ministro per le Attività Produtti-ve Adolfo UrsoL’incontro si tiene il 19 dicembre presso l’Osservatorio Parlamentare.

n Roma, 21 dicembre 2005“Dove scorre l’acqua… diario di due vite”Presentazione dell’ultimo romanzo di Clementina Magliulo Podo,alla presenza dell’autrice, il 21 dicembre 2005 presso l’OsservatorioParlamentare. Relatori: Marilù Giannone, Giammario Mascolo,Maria Rita Parsi, Rita Pensa.

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n Roma, 24 gennaio 2006“Il Codice Urbani - Il Corpo giuridico italiano dei beni cultu-rali e paesistici. Istituzioni giuridiche e storiche”Presentazione del libro di Riccardo Scarpa, alla presenza dell’autore,il 24 gennaio 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare. Interventidegli On.li: N. Bono, L. Saporito, G. Severini, S. Sfrecola. Modera-tore: L. Lucarini. Collabora alla realizzazione dell’evento la Casa edi-trice Pagine.

n Roma, 1 febbraio 2006Conferenza programmatica di An: idee per la destraLa tavola rotonda è organizzata per il 1° febbraio 2006 dall’Osser-vatorio Parlamentare, in collaborazione con la Casa editrice NuoveIdee. Intervengono: A. Di Lello, M. Gasparri, S.Moffa, A.Pantano,F.Torriero. Moderatore: L.Lucarini. Nel corso dell’incontro è presen-tata la nuova Agenda 2006 “I Giovani della Destra”.

n Roma, 7 febbraio 2006Istria, Fiume e Dalmazia, Foibe ed Esodo: il ricordo condivisoIncontro di approfondimento organizzato il 7 febbraio 2006 dal-l’Osservatorio Parlamentare in collaborazione con l’Associazione na-zionale Venezia Giulia e Dalmazia, in occasione del Giorno del ricordodelle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, istituito dal Parla-mento italiano. Intervengono: A.Urso, vice ministro per le AttivitàProduttive, R.Menia, deputato di An, G.Brazzoduro, Presidentedella federazione delle associazioni degli esuli, A. Ballerini, Presi-dente della società di studi fiumani.

n Roma, 15 febbraio 2006Convegno sulla DevolutionConvegno organizzato il 15 febbraio 2006 presso l’OsservatorioParlamentare. Relatore: Sen. D. Nania.

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L’altro modo di fare politica

n Roma, 1 marzo 2006Cristiani di Ninive: immagine dei monasteri e dei villaggi cri-stiani in IraqDocumento video di Elisabetta Valgiusti presentato il 1° marzo2006 presso l’Osservatorio Parlamentare. Alla proiezione segue undibattito con S. E. Mons. M. Al-Jamil, l’On. R. Buttiglione, l’On.G. Selva.

n Roma, 8 marzo 2006La nuova stagione delle idee. 9 aprile: l’Italia al bivioTavola rotonda organizzata dall’Osservatorio Parlamentare in colla-borazione con la casa editrice Nuove Idee l’8 marzo 2006. Interven-gono: Aldo Di Lello, Direttore di Imperi, Federico Eichberg,Presidente dell’Osservatorio Parlamentare, Luciano Magnalb, Parla-mentare di An, Sergio Marchi, Capogruppo An al Comune di Ro-ma, Fabio Torriero, Direttore de La Destra, Adolfo Urso, viceministro Attività Produttive. Moderatore: Luciano Lucarini, edito-re. Nel corso dell’incontro sono presentati i nuovi numeri delle rivi-ste Imperi e La Destra.

n Roma, 10 marzo 2006PACS: una trasgressione socialeIncontro tenuto dalla Prof.ssa Navarini il 10 marzo 2006 pressol’Osservatorio Parlamentare.

n Roma, 15 marzo 2006Ruolo della Corte costituzionaleConvegno tenuto il 15 marzo 2006 presso l’Osservatorio Parlamen-tare, in occasione del 50° anniversario della Corte costituzionale.Interviene il Prof. Romano Vaccarella, giudice della Corte costitu-zionale. Curatrice: Beatrice Sciarra Mennini.

n Roma, 23 marzo 2006Il malato mentale nella famiglia e nella societàIncontro organizzato il 23 marzo 2006 presso l’Osservatorio Parla-mentare dall’Associazione culturale Noi e il nostro tempo, in collabo-razione con l’Associazione per la Riforma dell’Assistenza Psichiatrica.Interventi: Dott. Federico Eichberg, Min. G. Alemanno, Prof. G.Umani Ronchi, Avv. L. Frattari.

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2006

n Roma, 27 marzo 2006“Cuori Neri”Presentazione del libro di Luca Telese, alla presenza dell’autore,il 27 marzo 2006, presso l’Osservatorio Parlamentare. Interven-gono: S. Solinas, B. Socillo, F. Perina. Introduzione di G. deFrancisci.

n Roma, 4 aprile 2006Cocktail - party per la presentazione dell’Osservatorio giovani L’incontro, presieduto dall’On. Adolfo Urso e dal Dott. FedericoEichberg, si tiene all’Osservatorio Parlamentare il 4 aprile 2006.

n Roma, 6 aprile 2006I giovani e la loro lunga permanenza nel nucleo d’origineTema del talk show televisivo trasmesso in diretta sul canale Raiutile il 6 aprile 2006 dalle ore 10 alle ore 11 . Tra gli ospiti, inter-viene la Prof.ssa Natalia Barbato, presidente della Consulta Cattoli-ca dell’Osservatorio Parlamentare.

n Roma, 9 maggio 2006Assemblea generale dell’Osservatorio giovaniIl 9 maggio 2006, presso l’Osservatorio Parlamentare.

n Roma, 10 maggio 2006Agricoltura: impresa o presidio ambientaleConvegno organizzato il 10 maggio 2006 presso l’Osservatorio Par-lamentare, con la collaborazione della Commissione agricoltura del-l’Osservatorio. Intervengono: Dott. Sermonti, Prof. Volpi, Prof.Sequi, Prof. Ceccarelli, Dott. Pisanti, Avv. Sesti. Introduce i lavoriil Dott. Federico Eichberg.

n Roma, 19 maggio 2006Incontro con l’On. Giorgio Lainati, membro della Camera dei de-putati per il gruppo di Forza Italia. L’incontro si tiene il 19 maggio2006 presso l’Osservatorio Parlamentare.

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L’altro modo di fare politica

n Roma, 23 maggio 2006Drink di salutoIncontro conviviale organizzato il 23 maggio 2006 presso l’AppiaAntica Club dal presidente dell’Osservatorio Parlamentare, Dott.Federico Eichberg, e dall’On. Sergio Marchi. Presenziano all’eventogli On.li A. Urso e G. Alemanno.

n Roma, 24 maggio 2006Roma: problemi e proposteIncontro-dibattito organizzato il 24 maggio 2006 presso l’Osserva-torio Parlamentare dall’Associazione culturale Noi e il nostro tempo.Presenzia il Dott. Federico Eichberg.

n Roma, 25 maggio 2006Famiglia e malattia mentaleTema del talk show televisivo trasmesso in diretta sul canale Raiutile il 25 maggio 2006 dalle ore 10 alle ore 11. Tra gli ospiti, in-terviene l’Avv. Laura Frattari, membro della Commissione giustiziadell’Osservatorio Parlamentare.

n Roma, 31 maggio 2006“Oltre lo Spirito del tempo”Presentazione del volume di Italo Inglese, alla presenza dell’autore,il 31 maggio 2006, presso l’Osservatorio Parlamentare. Partecipan-ti: Prof. G. Accame, Dott. A. di Lello, Dott. F. Torriero, Dott. G.Sanzotta. Moderatore: L. Lucarini.

n Roma, 6 giugno 2006Ripartire dal sì. Sì al referendum, sì alle riformeL’incontro si svolge il 6 giugno 2006 presso l’Osservatorio Parla-mentare. Introduzione ai lavori: On. Marchi; coordinazione: Dott.Federico Eichberg; interventi: On.li Adornato, Maroni, Urso.

n Roma, 13 giugno 2006La difesa delle Professioni italiane e il Referendum costituzionaleL’incontro si tiene il 13 giugno 2006, presso l’Osservatorio Parla-mentare. Introduce i lavori l’On. A. Urso. Intervengono gli On.liN. Lo Presti e M. Vietti e gli Avv.ti M. Grillo e V. Militi.

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2006

n Roma, 15 giugno 2006“Fatica sprecata”Presentazione del saggio di Enrico Sermonti, alla presenzadell’autore, il 15 giugno 2006 presso l’Osservatorio Parlamen-tare. L’evento è organizzato dalla Commissione agricoltura. In-troduzione del Dott. F. Eichberg; presentazione del Prof. Volpi;interventi: Dott. C. Gambescio, Dott. E. Cipriano, Avv. R. Ser-monti.

n Roma, 3 luglio 2006Ripartire da Roma. Dal voto, idee per cambiareL’incontro si svolge il 3 luglio 2006 presso l’Osservatorio Parla-mentare. Partecipano: N. Piepoli, E. Stajano, C. San Mauro, M. Se-chi. Introduzione: F. Eichberg.

n Roma, 6 luglio 2006“La caduta dell’Impero Ittita e la Guerra di Troia. Omeronell’Egeo”Presentazione del libro di Ernesto Rolli, alla presenza dell’autore, il6 luglio 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare. Interviene laDott.ssa R. Tozzo.

n Roma, 11 luglio 2006Ripartire da Roma. Le sfide delle libertàIncontro con F. M’Banga Bauna, G. M. Fara, C. Panbianchi, G. E.Valori, l’11 luglio 2006, presso l’Osservatorio Parlamentare. Inter-vengono l’On. A. Urso; introduce l’On. S. Marchi.

n Roma, 18 luglio 2006Incontro-cocktail con i Parlamentari di Camera e Senato dellaCasa delle libertàL’incontro, presieduto dall’On. Urso, si svolge il 18 luglio 2006presso l’Osservatorio Parlamentare.

n Roma, 31 ottobre 2006Eventi di Charta: “Campioni europei”Presentazione del n. 84 di Charta minuta, il 31 ottobre 2006, pressol’Osservatorio Parlamentare. Intervengono: Antonio Di Pietro,

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L’altro modo di fare politica

Franco Frattini, Enrico Cisnetto, Adolfo Urso. Coordinazione: Fe-derico Eichberg; introduzione: Sergio Marchi.

n Padova, 10 novembre 2006Finanziaria: una manovra contro il Nord?Convegno per la presentazione del n. 85 di Charta minuta, dal titolo“NordDestra”. L’ incontro è organizzato dall’Osservatorio Parla-mentare di Padova, presso l’Hotel Holiday Inn della città il 10 no-vembre. Partecipano: Paolo Giaretta, Andrea Riello, RobertoPapetti, Adolfo Urso. Coordinazione: Maurizio Saia.

n Roma, 13 novembre 2006“Patria indivisa”Presentazione del n. 86 di Charta minuta, il 13 novembre 2006,presso l’Osservatorio Parlamentare. Intervengono: Sergio De Gre-gorio, Andrea Martelletti, Antonio Martino, Umberto Ranieri.Coordinazione: Federico Eichberg; introduzione: Sergio Marchi.

n Roma, 21 novembre 2006Dal buio degli anni Settanta al governo del PaeseConfronto con Luigi Manconi e Adolfo Urso in occasione della pre-sentazione dei libri di Mauro Mazza (I ragazzi di via Milano), eClaudio Velardi (L’anno che doveva cambiare l’Italia). L’incontro sitiene il 21 novembre 2006 presso l’Osservatorio Parlamentare. Co-ordina Luca Telese.

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2006

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L’altro modo di fare politica

di Rodolfo Ridolfi *

Presieduta da Bruno Bernardi, la fondazione Free è orientata verso te-

matiche economiche e politiche. In origine era presieduta da Renato

Brunetta, economista ed europarlamentare di Forza Italia, e da Franco

Frattini, vicepresidente della Commissione europea e commissario per

la giustizia. Una vera officina di idee culturali e popolari, ma soprattutto

alternative alla sinistra, grazie alla sua attività editoriale messa a frutto

con Libero, Il Giornale e Panorama, attraverso i “Manuali di conversazio-

ne politica” (per un totale di 30 pubblicazioni), essa opera in una rete di

fondazioni, associazioni italiane e internazionali, elaborando analisi e

previsioni sui trend economici italiani, europei e internazionali con un

occhio particolare alla riforma istituzionale e dello stato sociale e pub-

blicando rapporti di analisi e previsione economica.

Da un’idea di Brunetta, la fondazione ha realizzato nel 2007, inizial-

mente insieme a Farefuturo, il Portale della Libertà, archivio on line di

tutte le associazioni e contenitore all’interno del quale è possibile rin-

tracciare l’attività delle istituzioni governate dal centrodestra, dei movi-

menti giovanili, delle organizzazioni di categoria, dei partiti del centro-

destra, dei Circoli della libertà, dei comitati civici. Il Portale della libertà,

primo e unico nel suo genere, è sempre stato uno strumento agile e di-

namico per mettere in Rete tutti i think tank dell’area di centrodestra:

dalle fondazioni agli istituti di ricerca, dalle associazioni ai partiti, dai

giornali e dalle riviste ai blog del Popolo delle libertà. Raccoglie oltre 150

siti di cultura, politica, economia e informazione giornalistica italiana e

internazionale ed è dotato di un proprio motore di ricerca che consente

la navigazione attraverso tutti i siti collegati. In questo modo la ricerca

tematica viene non solo facilitata, ma anche valorizzata in termini com-

parativi. Il portale viene aggiornato attraverso la collaborazione degli

utilizzatori, che segnalano i nuovi siti atti a formare una comunità cultu-

rale aggiornata e costantemente in evoluzione. Oggi è gestito unicamen-

te da Free che attraverso la rete “amici di Free” sul territorio, organizza

convegni, presentazione di libri, incontri tematici e seminari.

*Direttore responsabile di Free News online

La fondazione Free, che ha messo in Retei think tank di centrodestra

PUBBLICAZIONI

1996-2006

Atti e Quaderni. I documenti dei principali convegni, corsi e se-minari pubblicati in una collana editoriale. Le tappe di un percorsocominciato nel novembre del 1996.

ATTI

1 - Progetto FondazioneRoma, 5 - 7 febbraio 1997Francesco D’Onofrio, Roberto Formigoni, Antonio Martino, AdolfoUrso, Gianni Baget Bozzo, Rocco Buttiglione, Pierferdinando Casi-ni, Gianfranco Fini, Silvio Berlusconi.

2 - Tlc, una via per l’Europa. L’Autorità strumento di garanziaRoma, 4 novembre 1996Maurizio Decina, Gianluca Brancadoro, Beniamino Caravita di To-ritto, Italo Minguzzi, Vincenzo Maria Vita, Adolfo Urso, ErnestoPascale, Ernesto Stajano, Francesco Storace, Franco Debenedetti,Ilario Ferruccio Floresta, Luciano Cafagna, Francesco D’Onofrio.

3 - Il Polo per l’Europa. Progetto, speranze e futuro nel quarantennale deiTrattati di RomaRoma, 19 marzo 1997Francesco D’Onofrio, Riccardo Monaco, Pietro Pastorelli, AntonioTizzano, Achille Chiappetti, Antonio Martino, Adolfo Urso, Rober-to Formigoni.

4 - Lotta alla disoccupazione. 35 ore o flessibilità? Roma, 20 novembre 1997Gianfranco Fini, Antonio Martino, Diego Masi, Mario Segni, Adol-

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pubblicazioni 1996-2006

fo Urso, Giuliano Cazzola, Camillo Ferraccioli, Mario Jacober,Adolfo Masetti, Alessandro Vecchietti.

5 - Ripartire dal Veneto. Quale federalismo per l’Italia? Padova, 6 febbraio 1998Renzo Belcaro, Sergio Berlato, Aldo Bottin, Paolo Dalla Vecchia,Paolo Danieli, Francesco D’Onofrio, Roberto Formigoni, Elio Fran-zin, Andrea Leoni, Ferruccio Macola, Renzo Marangon, AntonioMartino, Diego Masi, Vittoriano Mazzon, Bruno Mazzuccato, Gio-vanni Monastra, Elisa Pozza Tasca, Vincenzo Quagliato, MaurizioSaia, Paolo Scaravelli, Giorgio Simonetto, Adolfo Urso.

6 - Sicurezza del volo. Quale agenzia? Proposte tecniche di adeguamentoalla normativa dell’Unione europeaRoma, 2 giugno 1998Giuseppe Albertini, Renzo Arcari, Paolo Becchetti, Gianluca Bran-cadoro, Alessandro Cardi, Antonio Cavanna, Daniele De Judicibus,Renzo Dentesano, Bruno Franchi, Silvano Manera, Vittorio Parola,Alberico Pellacchia, Riccardo Peresempio, Riccardo Raimondi, En-rico Romoli, Umberto Ruzzier, Enzo Savarese, Carlo Scipinotti,Flavio Sordi, Giuseppe Surace, Mario Testa, Gianni Torre, GiovanniTricomi, Adolfo Urso, Pietro Valente.

7 - Euro e non solo. 2° Meeting nazionale giovanileVallombrosa, 26 - 28 giugno 1998Introduzione: Federico Eichberg, Sergio Marchi, Francesco Tufarelli. Interventi: Lucilla Pastorelli, Federico Eichberg, Marco Casella,Gianni Martino, Gianluca Carrus, Renata Valli, Pamela Lecci, Ser-gio Marchi, Andrea Di Teodoro, Giacomo Boscagli, Nicoletta Bar-bato, Basilio Catanoso, Padre Lorenzo, Francesco Tufarelli, SergioBrienza, Adolfo Urso, Rocco Buttiglione, Stefania Fuscagni.

8 - Il riordino delle discipline delle libere professioniRoma, 8 luglio 1998Diego Masi, Gianluca Brancadoro, Lorenzo De Angelis, StefanoBertollini, Nicola Buccico, Rita Roascio, Ezio Ercole, Aldo Pagni,Gabriella Perini, Maurizio Pirazzoli, Armando Zingales, GiulioMaceratini, Maria Grazia Siliquini, Antonio Mirone, Andrea Pasto-re, Francesco Bosi.

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L’altro modo di fare politica

9 - Banche locali e piccole e medie impreseRoma, 22 gennaio 1999 Giorgio Vitangeli, Gianluca Brancadoro, Vincenzo Desario, ClaudioSchwarzenberg, Antonio D’Alì, Claudio Calza, Gennaro Moccia,Paolo Garonna, Franco Debenedetti, Franco Lattanzi, Giulio Codac-ci Pisanelli, Paolo Sassetti, Giorgio Carducci, Domenico Temperini,Adolfo Urso.

10 - La navigazione satellitare. Un’eurobussola per il futuro dei trasportiRoma, 26 aprile 1999Andrea Anesini, Augusto Angioletti, Mario Baccini, Fausto Capal-bo, Catalano Sgrosso, Fausto Cereti, Cesare D’Amico, Luca Danese,Renzo Dentesano, Massimo Dolciami, Luigi Iodice, Antonio Iozzi-no, Paolo Mammola, Luciano Mancini, Pietro Maria Paolucci, Pao-lo Prudente, Alfredo Roma, Enrico Romoli, Enzo Savarese, MarcoSebastiani, Raimondo Soria, Ernesto Stajano, Franz Turchi, Giu-seppe Viriglio.

11 - La metapolitica. 3° Meeting nazionale giovanileVallombrosa, 2 - 4 luglio 1999Introduzione: Federico Eichberg, Marcello Marrocco. Interventi:Gianfranco Fini, Federico Eichberg, Francesca Pagliara, AlessandroCipolla, Emanuela Altilia, Andrea Serlupi, Michele Guerriero, Glo-ria Monaco, Domenico Martino, Carlo Garzia, Andrea Di Teodoro,Francesco Tufarelli, Basilio Catanoso, Sandra Fei, Angelo Mellone,Rocco Buttiglione, Adolfo Urso.

12 - Le nuove frontiere delle AutoritàRoma, 18 ottobre 1999Luigi Abete, Antonio Baldassarre, Giorgio Bernini, Gianluca Bran-cadoro, Bruno Franchi, Franco Frattini, Gino Giugni, AlessandroLuciano, Claudio Manganelli, Riccardo Migliori, Sergio Migliorini,Andrea Mondello, Angelo Piazza, Carlo Pisanti, Guido Mario Rey,Vincenzo Ricciuto, Adolfo Urso.

13 - Il Polo dell’Est. Come riunire le due metà d’EuropaRoma, 8 - 9 novembre 1999Lech Walesa, Massimo Arlechino, Francesco D’Onofrio, Adolfo Ur-so, Domenico Fisichella, Livio Caputo, Gustavo Selva, Alberto Pa-

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pubblicazioni 1996-2006

solini, Zanelli, Domenico Mennitti, Valeria Novodvorskaja, VaclavKlaus, Tamas Major, Stefhan Tafrov, Lauri Vahtre, Jorda Boskov,Uwe Lehmann Brauns, Guntars Krasts, Feliksas Palubinskas, Nico-lae Ionescu Galbeni, Sali Berisha, Pietro Grilli di Cortona, PaoloGuzzanti, Federico Eichberg, Marco Zacchera, Gent Strazimiri,Aliaksandr Straltsou, Stefano Massari, Giulio Maceratini, UmbertoRanieri, Nicole Thomas Mauro, Antonio Tajani, Mirko Tremaglia,Diego Masi, Alessandro Forlani, Antonio Martino, Virgilio Ilari,Fabrizio Luciolli, Frantisek Kroupa, Istvan Balsai, Cristiana Mu-scardini, Josefina Topalli, Thierry de La Perriere, Konstantin Boro-voi, Stefan Sofijanski, Marco Follini, Mogens Camre, Liam Hyland,Gianfranco Fini.

14 - An e il Polo. Da anomalia italiana a modello europeoRoma, 21 gennaio 2000Domenico Fisichella, Adolfo Urso, Altero Matteoli, Riccardo Mi-gliori, Giuseppe Basini, Ernesto Galli della Loggia, Gianni BagetBozzo, Piero Ignazi, Domenico Mennitti, Marco Tarchi.

15 - La convergenza verso la società digitale. Forum delle comunicazioniRoma, 20 marzo 2000Gianluca Brancadoro, Michele Lauria, Adolfo Urso, Enrico Bucci,Claudio Carnevale, Giampiero Coco, Antonio Bernardi, ManlioContento, Giorgio Di Stefano, Giampiero Gamaleri, EmmanuelGout, Alessandro Luciano, Pierluigi Magnaschi, Claudio Manga-nelli, Antonio Marano, Antonio Marzano, Gilberto Nava, StefanoSelli, Ernesto Stajano, Vittorio Zambardino.

16 - La comunicazione politicaRoma, 5 ottobre - 16 dicembre 1999Corso di formazione in 21 lezioni. Domenico Mennitti, AdolfoUrso, Gino Agnese, Angelo Gallippi, Mauro Mazza, Vera Slepoj,Sabino Acquaviva, Altero Matteoli, Claudio Scajola, Marco Folli-ni, Maurizio Belpietro, Giuseppe Leone, Carlo Sartori, GianniMassaro, Massimo Rossi, Giovanni Negri, Gian Maria Fara, Pia-luisa Bianco, Luca Barbareschi, Gianni Masotti, Nicola Piepoli,Massimo Arlechino, Pietrangelo Buttafuoco, Maurizio Costanzo,Marco Taradash, Bruno Vespa, Gianfranco Fini, Gianfranco Funa-ri, Vittorio Sgarbi.

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L’altro modo di fare politica

17 - La nuova frontiera. I rapporti economici tra Italia e Paesi dell’EstBologna, 27 - 29 ottobre 2000Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Gianfranco Fini, PierferdinandoCasini, Rocco Buttiglione, Adolfo Urso, Domenico Fisichella, Fran-cesco D’Onofrio, Emanuela Altilia, Francesco Amante, Massimo Ar-lechino, Ernesto Auci, Mario Baldassarri, Stefano Balsamo, GiuseppeBasini, Francesco Bellotti, Pierluigi Bersani, Filippo Berselli, SergioBillè, Augusto Bocchini, Gianluca Brancadoro, Renato Brunetta,Cristina Busi, Giancarlo Cerutti, Roberto Colaninno, Giovanni Colli-no, Manlio Contento, Rosaria Corso, Catello Cosenza, Mario Cospito,Paolo Cuccia, Vincenzo De Bustis, Flavio Del Bono, Giustina Destro,Giovanni di Stasi, Federico Eichberg, Raffaele Fitto, Roberto Formi-goni, Daniele Franz, Alain Friedman, Giancarlo Galan, Sandro Gozi,Giorgio Guazzaloca, Guidalberto Guidi, Giancarlo Lanna, AlbertoPaolo Lembo, Marco Leonelli, Enrico Letta, Alessandro Lucani, Giu-lio Maceratini, Luciano Magnalbò, Ruggero Manciati, Emma Marce-gaglia, Luigi Mirino, Roberto Maroni, Italo Marri, MarcelloMarrocco, Antonio Martino, Diego Masi, Stefano Massari, AlteroMatteoli, Mauro Mazza, Domenico Menniti, Riccardo Migliori, Ste-fano Morselli, Cristiana Moscardini, Silvia Noè, Fabrizio Onida, Gio-vanni Pace, Mario Palombo, Angelo Panebianco, Piero Pellicini,Giuseppe Pennisi, Maurizio Pica, Massimo Ponzellini, AlessandroProfumo, Umberto Ranieri, Enzo Raisi, Eugenio Riccio, Sergio Ro-mano, Fabio Roversi Monaco, Fabrizio Saccomanni, Maurizio Saia,Gustavo Selva, Dino Sorgonà, Pasquale Squitieri, Bruno Tagliaferri,Antonio Tajani, Giorgio Tellini, Luisi Todini, Nicola Tognana, EnzoTrantino, Giulio Tremonti, Lanfranco Turci, Adriano Turrini, Gian-carlo Elia Valori, Ornello Vitali, Giorgio Vitangeli, Marco Zacchera,Peter Jotev, Siim Kallas, Aivars Kalvitis, Algimantas Rimkunas, Te-resa Malecka, Hana Sevcikova, Peter Brno, Ioan Roman, Gyorg yMatolcsy, Anton Grabelisek, Jadro Prlic, Alush Gashi, Valentina Pa-stolache, Leontiv Cuci, Boris Hudyma, Miroslav Ivanisevic.

18 - Israele. Il nuovo governo, il processo di paceRoma, 14 febbraio 2001Adolfo Urso, Massimo Arlechino, Oreste Bisazza Terracini, Rabbi-no Chaim Klein, Giovanni Marchesi, Nemer Hammad, Over Bavli.

19 - Il teatro pubblico: l’arte della commediaRoma, 26 febbraio 2001Adolfo Urso, Claudio Maria Pascoli, Massimo Arlechino, Gennaro

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pubblicazioni 1996-2006

Malgieri, Luca De Fusco, Francesco D’Onofrio, Gilberto Casciani, Mas-simo Pedroni, Guglielmo Rositani, Franco Asciutti, Gabriella Carlucci.

20 - Dalla Convenzione alla Costituzione. Incontro con il MinistroRoma, 23 gennaio 2002Rocco Buttiglione, Achille Chiappetti, Enrico Letta, Roberto San-taniello, Giacomo Stucchi.

21 - Lo scontro delle civiltà? Quale scenario geopolitico del pianeta.5 febbraio 1997- 5 febbraio 2002. 5 anni di sfideRoma, 5 febbraio 2002Sabino Acquaviva, Giuliano Amato, Gianluca Brancadoro, OmarCamilletti, Francesco D’Onofrio, Gianni De Michelis, GuidalbertoGuidi, Virgilio Ilari, Vittorio Mathieu, Mauro Mazza, Riccardo Mi-gliori, Arij Roest Crollius, Adolfo Urso.

22 - Analisi sul semestre europeoRoma, 16 dicembre 2003Tavola rotonda di bilancio sull’andamento e i risultati della Presi-denza italiana del semestre europeo. Hanno partecipato: AntonioPolito, Maurizio Pica, Marco Zacchera.

23 - Nucleare: quale futuro nella politica energetica italianaRoma, 17 giugno 2005Enrico Cisnetto, Maurizio Cumo, Federico Eichberg, Paolo Forna-ciari, Carlo Jean, Corrado Kropp, Giovanni Lelli, Enrico Letta, Car-lo Lombardi, Enrico Mainardi, Agostino Mathis, Luigi Novello,Angelo Papa, Giuseppe Pennini, Maurizio Samuelli, Maurizio Sar-cinelli, Bruno Tabacci, Adolfo Urso.

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L’altro modo di fare politica

QUADERNI

1 - Le nuove frontiere della brevettabilità. Computer e nuove tecnologieRoma, 2005Federico Eichberg (Una sfida per le imprese), Federico Etro (Brevetti,innovazione e crescita), Guido Scorza (Storia e funzione del brevetto perinvenzioni industriali), Roberto Lisot (E’ una questione di coerenza a so-stegno dell’innovazione), Sergio Bianchi (La brevettibilità dell’innovazio-ne quale strumento di mobilitazione dei fondi per la ricerca).Allegati: Iter della proposta di Direttiva sulla brevettibilità delsoftware. Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consi-glio relativa alla brevettibilità delle invenzioni attuate per mezzo dielaboratori elettronici.

2 - “Bisogni”. Idee, progetti, speranze: la seconda fase delle riformeRoma, 2005Annalisa Panio (La parola d’ordine è innovazione), Gaetano LauroGrotto (Politica sociale: nuove forme di “partenariati civili”), AntonioMargiotta (Riflessioni sul Project Financing), Nevio Mastragostino(Riforma dell’art. 18 della legge 300/1970), Claudio Veroli (Influenzaaviaria: pericolo per l’Italia), Bruno Tiozzo (Politica internazionale: unruolo da protagonista per l’Italia e l’Europa), Walter Da Riz (Abbiamobisogno del nucleare), Angelo Novellino (Riforma fiscale: ricominciaredalla famiglia), Antonio Picci (Proposte per una politica della sicurez-za), Aldo Simoncini (Quelle professioni “in gabbia”).

3 - “Gli aiuti italiani ai Pvs”. La revisione della legge 49Roma, 2005Enrico Sermonti, Marcello Vichi, Roberto Volpi, Carlo Di Tullio,Antonio Valerio De Michele, Federico Grazioli.Allegati: Proposte per la riformulazione della disciplina (Parte pri-ma, Parte seconda, Conclusioni di Giancarlo Cenci e Francesco Saverio Se-sti, Mozione).

VOLUMI

Adolfo Urso, Fare Italia nel mondo, 2005.

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pubblicazioni 1996-2006

FORMAZIONE

1996-2006

I corsi del PantheonUna scuola di formazione per la nuova classe dirigente, nella logicadella democrazia bipolare. Il primo corso si svolge nel 1994 su ini-ziativa del Centro Studi Pantheon, da allora si tengono ogni annocorsi di cultura politica generale e sui temi della globalizzazione edella comunicazione, con visite di studio nelle sedi istituzionali ita-liane ed europee.

1994 - Corso di storia, diritto, economia24 lezioni presso il Centro Studi Pantheon in Via Adriana 5 Roma. Durata 2 mesi: dal 24 ottobre al 19 dicembre 1994. Docenti: Francesco Caroleo Grimaldi, Gianni Pinto, Roberto DeMattei, Domenico De Napoli, Vittorio dè Castiglioni, NazarenoMollicone, Marco Giglio Invernizzi, Ettore de Marzio, DomenicoCaccamo, Claudio Schwarzenberg, Nicola La Marca, Raffaele Ferrara.

1995 - Corso di storia, diritto, economia27 lezioni nella sede del Centro Studi Pantheon in Via Cesare Fra-cassini 27 Roma. Durata 3 mesi: dal 28 febbraio 1995 al 30 maggio 1995. Docenti: Francesco Caroleo Grimaldi, Domenico Caccamo, LuigiGagliardi, Vittorio dè Castiglioni, Enzo Erra, Franco Cangini,Adolfo Urso, Domenico Fisichella, Roberto De Mattei, GennaroMalgieri, Franco Cardini, Nicola Piepoli, Fabrizio De Jorio, Pie-trangelo Buttafuoco, Krancic, Gaetano Rasi, Fabrizio Testa, Ettorede Marzio, Luigi Ramponi, Maurizio Gasparri, Ignazio La Russa,Michele Marino, Gustavo Selva, Raffaele Ferrara, Severino Antinori,Paolo Valori, Enzo Trantino, Roberto Menia.

1996 - Corso di storia, politica, comunicazione40 lezioni nella sede del Centro Studi Pantheon in Via Cesare Fra-cassini 27 Roma.

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L’altro modo di fare politica

Durata 4 mesi: dal 27 ottobre 1995 al 23 febbraio 1996. Docenti: Paolo Togni, Michele Marino, Silvano Moffa, RomoloArena, Giovanni Pinto, Marina Monassi, Marongiu Bonaiuti, Ro-berto De Mattei, Enzo Erra, Massimo De Leonardis, Domenico Cac-camo, Giulio Maceratini, Francesco Caroleo Grimaldi, SebastianoNeri, Maurizio Gasparri, Giovanni Merlo, Pialuisa Bianco, GennaroMalgieri, Roberto Gervaso, Gianni Baget Bozzo, Tiziana Parenti,Fausto Gianfranceschi, Saverio Vertone, Antonio Martino, FrancoCardini, Tonaldo Serra.

1997 - Corso di storia, politica, pubblica amministrazione,economia, diritto, scienza, informazione43 lezioni nella sede del Centro Studi Pantheon in Via Cesare Fra-cassini 27 Roma. Durata 6 mesi: dal 29 ottobre 1996 al 18 aprile 1997. Docenti: Viglione, Roberto De Mattei, Luigi Gagliardi, FaustoGianfranceschi, Enzo Erra, Marco Giglio Invernizzi, Adolfo Urso,Giano Accame, Gianni Baget Bozzo, Riccardo Pedrizzi, GiorgioRebuffa, Domenico Nania, Jas Gawronski, Silvano Moffa, RiccardoMigliori, Irene Pivetti, Franco Frattini, Dario Lucchino, GianniBoncompagni, Gianni Pinto, Antonio Marzano, Ornello Vitali, Fu-rio Bosello, Antonio Arena, Barnabè, P. Borghini, Mauro Nobilia,Casaccio, Nello Neri, Gianluigi Lallini, Alfredo Mantovano, GiulioMaceratini, Vittorio Pallottino, Abel, Pierluigi Mennitti, PialuisaBianco, Paolo Liguori, Gianfranco Funari.

1998 - Corso di storia, filosofia, letteratura, economia, isti-tuzioni36 lezioni nella sede del Centro Studi Pantheon in Via Cesare Fra-cassini 27 Roma.Durata 4 mesi: dal 14 gennaio 1998 al 22 maggio 1998. Docenti: Paolo Possenti, Giuseppe Parlato, Luigi Gagliardi, Gian-vittorio Pallottino, Paolo Pisan˜, Francesco Caroleo Grimaldi, LucioToth, Oddone Talpo, Edgardo Sogno, Enzo Erra, Gianni Baget Boz-zo, Gennaro Malgieri, Enrico Nistri, Mario Bernardi Guardi, Giu-lio Maceratini, Giuseppe Pennisi, Ornello Vitali, Adolfo Urso,Francesco Tufarelli, Giovanni Pinto, Riccardo Migliori, DomenicoNania, Mario Segni, Alfredo Mantovano, Domenico Fisichella, Ste-fano Santori, Gino Agnese, Maurizio Gasparri, Marco Zacchera,Emanuele Emmanuele, Livio Caputo, Adriana Poli Bortone, Riccar-do Pedrizzi, Enzo Trantino.

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formazione 1996-2006

1999 - Corso di formazione per quadri dirigenti 27 lezioni nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in Via del Se-minario 113 Roma. Durata 3 mesi: 19 gennaio 1999 al 22 aprile 1999. Docenti: Marzio Tremaglia, Francesco Caroleo Grimaldi, AdolfoUrso, Giuseppe Basini, Marco Respinti, Ferdinando Adornato,Giano Accame, Altero Matteoli, Giampiero Antonioli, PierluigiBorghini, Manlio Contento, Pietro Armani, Emanuele Emmanue-le, Elio Vito, Maurizio Gasparri, Marco Zacchera, Alessandro Lu-ciano, Francesco Tufarelli, Greg La Gana, Luigi Vittorio Ferraris,Giulio Tremonti, Riccardo Migliori, Gino Agnese, Angelo Gal-lippi, Giuseppe Pennisi, Mauro Mazza, Domenico Fisichella, An-tonio Baldassarre, Giuseppe Mammarella, Renato Brunetta,Giampiero Gamaleri, Antonio Ferraris, Marco Follini, FrancoFrattini, Jas Gawronski, Giulio Maceratini, Marco Cellai, IgnazioLa Russa, Altero Matteoli, Alfredo Mantovano, Adolfo Urso. Ilcorso è stato supportato da un viaggio a Strasburgo e da una visitaalla Camera dei Deputati.

1999 - Corso di formazione sulla comunicazione politica 21 lezioni nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in Via del Se-minario 113 Roma. Durata 2 mesi: dal 5 ottobre 1999 al 16 dicembre 1999. Docenti: Domenico Mennitti, Adolfo Urso, Gino Agnese, AngeloGallippi, Mauro Mazza, Vera Slepoj, Sabino Acquaviva, AlteroMatteoli, Claudio Scajola, Marco Follini, Maurizio Belpietro, BeppeLeone, Carlo Sartori, Gianni Massaro, Massimo Rossi, GiovanniNegri, Gian Maria Fara, Pialuisa Bianco, Luca Barbareschi, GianniMasotti, Nicola Piepoli, Massimo Arlechino, Pietrangelo Buttafuo-co, Maurizio Costanzo, Bruno Vespa, Gianfranco Fini, GianfrancoFunari, Vittorio Sgarbi.

2000 - Corso di studio su identità e progetti del centrodestrain Europa 13 lezioni nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in Via del Se-minario 113 Roma. Durata 2 mesi: dal 27 aprile al 13 giugno 2000. Con viaggio distudio a Strasburgo.Docenti: Adolfo Urso, Pierferdinando Casini, Rocco Buttiglione,Manlio Contento, Enzo Trantino, Cristiana Muscardini, CharlesPasqua, Mogens Camre, Javier PomŽs Ruiz, Gerard Collins, Em-

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L’altro modo di fare politica

ma Bonino, Franco Cardini, Ernesto Galli della Loggia, Benedet-to Della Vedova, Antonio Martino, Enrico La Loggia, FabrizioLuciolli.

2000 - Corso di formazione per consulenti politici e assistentinelle assemblee legislative 19 lezioni nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in Via del Se-minario 113 Roma. Durata 3 mesi: dal 9 novembre 2000 al 20 febbraio 2001. Docenti: Adolfo Urso, Domenico Fisichella, Enrico La Loggia,Paolo Armaroli, Fabio Garella, Mario Tassone, Giuliano Urbani,Antonio Baldassarre, Carlo D’Orta, Franco Frattini, Manlio Con-tento, Francesco D’Onofrio, Elio Vito, Attilio Scarcella, ClaudioBarbaro, Carlo De Marchi, Altero Matteoli, Paolo Ricciotti, MarcoZacchera, Cirino Pomicino, Luca Volontè, Paolo Napolitano, CarloGiovanardi, Massimo Arlechino, Mauro Mazza, Giovanni Collino,Giulio Savelli.

2001 - Corso di formazione sulla pubblica amministrazione eil nuovo governo: progetti, strumenti ed obiettivi 12 lezioni nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in Via del Se-minario 113 Roma. Durata 1 mese: dal 5 marzo al 9 aprile 2001. Docenti: Pierferdinando Casini, Adolfo Urso, Roberto Castelli,Franco Frattini, Gustavo Selva, Riccardo Migliori, Carlo Pace, Mar-co Follini, Alfredo Biondi, Antonio Baldassarre, Valentina Aprea,Silvano Moffa, Giuseppe Pennisi, Nevio Mastragostino.

2001/2002 - Corso di formazione sulla comunicazione politica Da novembre 2001 a febbraio 2002, il corso è suddiviso in cinquearee di studio: comunicare in politica; i media; le nuove strategie; leistituzioni; la legislazione e gli organi di controllo. Docenti: Franco Frattini, Adolfo Urso, Pierluigi Battista, AntonioPalmieri, Giuseppe Leone, Francesco Verderami, Mauro Mazza, An-gela Buttiglione, Bruno Vespa, Massimo Bordin, Giorgio Albertaz-zi, Emilio Carelli, Alberto Giorgetti, Angelo Sanza, Massimo Rossi,Enzo Trantino, Andrea Ronchi, Massimo Magliaro, Giorgio Lainati,Gian Maria Fara, Filippo Pepe, Luciano Ghelfi, Valeria Scattoni,Stanislao Argenti, Valerio Bellini, Maurizio Gasparri, Claudio Pe-truccioli, Enzo Cheli.

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formazione 1996-2006

2002 - Corso di formazione sugli assetti geopolitici e i nuoviequilibri mondialiDa aprile a giugno, 16 lezioni suddivise in queste aree di studio: loscenario internazionale. “I teatri”; le organizzazioni. “Gli Attori”. Docenti: Adolfo Urso, Roberto De Mattei, Patrizia Paoletti Tan-gheroni, Card. Sergio Sebastiani, Lucio Caracciolo, Marco Zacche-ra, Gianni De Michelis, Alain Friedman, Katia Miranda Salemi,Boris Biancheri, Giuseppe Pennisi, Fabrizio Luciolli, Maria PiaGaravaglia.

2002/2003 - Corso di formazione su: “Governare il territorio.Le autonomie regionali e locali”Da novembre a marzo, il corso è suddiviso in quattro aree di stu-dio: le Regioni, le Province, i Comuni, le Città metropolitane. Docenti: Paolo Agostinacchio, Marco Baldino, Filadelfio Basile,Beniamino Caravita Di Toritto, Achille Chiappetti, Giorgio Ciar-di, Salvatore Cirignotta, Antonio D’Alì, Alberto Giorgetti, Beatri-ce Lorenzin, Riccardo Migliori, Silvano Moffa, Enzo Raisi,Maurizio Saia.

2003/2004 - Master in Management della Comunicazione po-litica e Relazioni istituzionaliIl corso si svolge nella sede dell’Osservatorio Parlamentare in colla-borazione con Running, in Via del Seminario 113, Roma. Durata 3 mesi: dal 1° dicembre 2003 all’8 marzo 2004, per un to-tale di 70 ore, di cui 60 in aula, 10 di esercitazioni e approfondi-menti tematici. Docenti: Achille Chiappetti, Massimo De Meo, Giada Bevacqua,Giuseppe Pennisi, Carlo Vizzini, Paolo Menta, Daniele Franz, Sabi-no Acquaviva, Pierluigi Battista, Alessandro Buttaroni, Stefano Co-larieti, Giampiero Antonioli, Irene Bertucci, Claudio Velardi,Roberto Rao, Raffaella Di Sipio, Gianni Pontecorvo, GiuseppeMazzei, Carlo Gelosi.

Seminario di Vallombrosa/Gargonza/FarfaMeeting nazionale che si tiene ogni anno all’inizio dell’estatepresso l’Abazia di Vallombrosa, vi partecipano circa duecentogiovani del centrodestra. Nel 2003 il meeting si svolge nel Ca-stello di Gargonza, in provincia di Arezzo. Da ottobre 2004, imeeting si tengono presso l’Abbazia di Farfa. I lavori preparatori

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L’altro modo di fare politica

si svolgono nell’arco dell’anno nella sede di via del Seminario,con sedute di Commissioni, corsi e viaggi di studio, elaborazionedei documenti.

1997, 27 - 29 giugno: Manifesto delle giovani generazioni1° Meeting nazionale giovanile. Tre giorni di lavoro e di confronto,con la presenza di intellettuali e politici, con la stesura di un Mani-festo in sedici punti sui principi e i programmi che sono alla basedei movimenti giovanili del centrodestra italiano. Una riflessionesul ruolo e la dignità della persona umana, in un rapporto inscindi-bile fra tradizione e modernità, comunità e federalismo, libertà egiustizia sociale. Tra i relatori: Federico Eichberg, Francesco Tufa-relli, Andrea Di Teodoro, Lucilla Pastorelli, Gianni Martino, RoccoButtiglione, Francesco D’Onofrio, Gianni Baget Bozzo, Franco Car-dini, Adolfo Urso.

1998, 26 - 28 giugno: Euro e non solo2° Meeting nazionale giovanile. Le coordinate di un grande movi-mento giovanile che sappia cogliere le sfide della globalizzazione perlanciare un progetto di modernizzazione. Cinque documenti conclu-sivi elaborati dalle commissioni sulle tematiche della flessibilità: nelsistema della formazione, nel credito, nel lavoro, nella previdenza enelle politiche per la famiglia. Un messaggio generazionale per rida-re cultura all’agire politico. Tra i relatori: Federico Eichberg, MarcoCasella, Pamela Lecci, Gianluca Carrus, Renata Valli, Gianni Marti-no, Francesco Tufarelli, Nicoletta Barbato, Andrea Di Teodoro, Ser-gio Brienza, Stefania Fuscagni, Basilio Catanoso, Sua EccellenzaPadre Lorenzo, Rocco Buttiglione, Adolfo Urso.

1999, 2 - 4 luglio: La metapolitica3° Meeting nazionale giovanile. I temi della metapolitica sviluppatiintorno a cinque tematiche fondamentali: i soggetti istituzionali,l’associazionismo, i media, il mondo giovanile, ricreativo, artistico edella cultura. Un’analisi approfondita di cinquant’anni di egemoniadella sinistra e gli strumenti per contrastarla e contestarla. Tra i re-latori: Federico Eichberg, Francesca Pagliara, Alessandro Cipolla,Emanuela Altilia, Andrea Serlupi, Michele Guerriero, Gloria Mona-co, Domenico Martino, Carlo Garzia, Andrea Di Teodoro, FrancescoTufarelli, Basilio Catanoso, Sandra Fei, Angelo Mellone, RoccoButtiglione, Adolfo Urso.

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formazione 1996-2006

2000, 30 giugno e 1 - 2 luglio: Eurolandia 20504° Meeting nazionale giovanile. Oltre duecento giovani dei movi-menti giovanili di centrodestra e una rappresentanza dei movi-menti europei aderenti alla European Young Conservativespartecipano al quarto Seminario di Vallombrosa che si svolgenell’Abbazia vicino a Firenze il 30 giugno e 1 - 2 luglio. Tre lecommissioni di studio: “La cultura nel territorio planetario di in-ternet: valori, idee e progetti in rete”; “Il ruolo dello Stato tra eu-rocentrismo, identità e autonomie”; “Le fondazioni e gli istituti dicultura: soggetti scientifici ispiratori della politica”. Tra i relatori:Emanuela Altilia, Federico Eichberg, Andrea Serlupi, PierpaoloBucalo, Lucrezia Titi, Fabio Reali, Claudia Castellani, Simone To-rello, Irene Schiralli, Basilio Catanoso, Paolo Grimoldi, FrancescoTufarelli, Gianni Martino, Stefano Massari, Eli Cohen, Gent Stra-zimiri, Sigmundur Sigurgeirsson, Roberto Formigoni, Adolfo Ur-so, Diego Masi, Gustavo Selva.

2001, 5 - 7 luglio: 5 anni per le nuove frontiere - I giovani dicentrodestra per un’Italia da innovare e un’Europa da allargare5° Meeting nazionale giovanile. L’appuntamento, sul modello delle“Università d’estate”, approfondisce i grandi temi che attendonol’Europa all’inizio del terzo millennio e si articola in tre sessioni: :Frontiere generazionali (Formazione e Occupazione); Frontiere tec-nologiche (L’Italia della modernizzazione); Frontiere geografiche (Inuovi confini d’Europa). Tra i relatori: Rocco Buttiglione, AlteroMatteoli, Lucio Stanca, Adolfo Urso, Giancarlo Innocenzi, AlainFriedman, Emanuela Altilia, Davide D’Antoni, Francesco D’Ono-frio, Federico Eichberg, Aventino Frau, Alberto Giorgetti, GianniMasotti, Giuseppe Pennisi, Fabio Roversi Monaco, Massimo Serena,Francesco Tufarelli, Ornello Vitali.

2002, 5 - 7 luglio: Il nuovo Continente. Dalla Russia al Medi-terraneo, l’Europa che saràIl sesto appuntamento annuale del seminario di Vallombrosa sisofferma sulle prospettive geopolitiche dell’Europa in rapportoall’accordo siglato il 28 maggio 2002 tra la Russia e la Nato. Pa-trocinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Diparti-mento per le Politiche Comunitarie, dal ministero degli AffariEsteri e dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, il semi-nario si è suddiviso in tre sessioni di studio: “La Convenzione perla Costituzione: la grande sfida europea”; “Nato-Russia 2002:

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L’altro modo di fare politica

equilibri geopolitici e rapporti transatlantici. Quale collocazioneper l’Unione europea?”; “La cooperazione euromediterranea: il fu-turo dopo Barcellona”. A conclusione dei lavori, una tavola ro-tonda su “La frontiera meridionale d’Europa: rilanciare il dialogointerculturale”.Tra i relatori: Rocco Buttiglione, Adolfo Urso, Francesco Speroni,Massimo Ponzellini, Salvatore Cicu, Grazia Sestini, Franco Cardini,Giancarlo Aragona, Carlo Jean, Pedrag Matvejevic, Alberto Ribera,Giuseppe Sacco, Vitalino Gemelli, Fabrizio Luciolli, Emanuela Al-tilia, Federico Eichberg, Valerio Giardinelli, Michele Guerriero,Marcello Marrocco, Francesco Tufarelli.

2003, 13 - 15 giugno: Il semestre italiano di presidenzadell’Ue. Dalla Convenzione europea alla Conferenza intergo-vernativaIl settimo appuntamento annuale del seminario giovanile ha svol-gimento per la prima volta nello storico castello di Gargonza, inprovincia di Arezzo. Dedicato al semestre di presidenza europeadell’Italia, la tre giorni è stata patrocinata dalla Presidenza delConsiglio dei Ministri, dal ministero per le Politiche Comunita-rie, dal ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal ministerodelle Attività Produttive, e si è divisa in tre sessioni di studio: “LaCostituzione della Grande Europa: obiettivi e competenze perl’Unione dei cittadini”; “Competitività del Sistema-Europa: il ri-lancio dell’economia e della coesione sociale attraverso la Strategiadi Lisbona” ; “Ricostruire il partnerariato transatlantico: la sfidaeuropea per la pace e la sicurezza nel mondo”. Tra i relatori: RoccoButtiglione, Achille Chiappetti, Francesco D’Onofrio, PietroGrilli di Cortona, Altero Matteoli, Giuseppe Pennisi, GustavoSelva, Grazia Sestini, Valdo Spini, Lucio Stanca, Adolfo Urso,Marco Zacchera.

2004, 1 - 3 ottobre: Chi decide? Dall’Italia dei veti all’Italiadelle responsabilitàL’ottavo meeting annuale, dedicato agli approfondimenti politico-culturali, si svolge presso l’Abbazia di Farfa. Il tema scelto costitui-sce un’occasione di riflessione circa le linee politiche che il governoitaliano ha deciso di adottare. Il seminario, articolato in commissio-ni di studio e diverse sessioni tematiche di lavoro affidate a relatoridi notevole spessore culturale, politico ed istituzionale, ha tra i rela-tori: Adolfo Urso, Gianni Alemanno, Francesco Storace.

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formazione 1996-2006

2005, 7 - 9 ottobre: Bi-sogni. Idee, progetti, speranze: la se-conda fase delle riformeCon questo seminario, l’Osservatorio Parlamentare in collaborazio-ne con Charta minuta, vuole contribuire ad avviare la “fase II” delprocesso di rilancio dell’Italia, sulla scia dello spirito riformista emodernizzatore, arricchito dalla consapevolezza di chi ha misuratole difficoltà dell’eredità storica del Sistema-Italia in cinque anni digoverno caratterizzati da molte emergenze. Redigendo proposteconcrete per i fora legislativi attraverso le competenti commissioniparlamentari e formando una giovane generazione alle tematichepolitico-parlamentari e culturali in senso ampio, riflettendo e pro-ponendo un ruolo da protagonista per l’Italia in Europa e perl’Unione europea nella sfida globale. Partecipano: Adolfo Urso, Fe-derico Eichberg, Alessandro Miceli, Riccardo Pedrizzi, Fabio Fatuz-zo, Enzo Raisi, Silvano Moffa, Marcello Taglialatela, Gustavo Selva,Antonino Lo Presti, Andrea Ronchi, Pasquale Viespoli, FrancescoD’Onofrio.

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L’altro modo di fare politica

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www.farefuturofondazione.i t

1997-2012

200

Numero 1 – Ottobre 1997 – La guerra tra generazioni

Numero 2 – Novembre 1997 – Che fare? Disfare o rifare il Polo?

Numero 3 – Gennaio 1998 – Polo Nord

Numero 4 – Febbraio 1998 – La folla e la destra

Numero 5 – Marzo 1998 – Il Villaggio tribale

Numero 6 – Aprile 1998 – Amerika. Ammerica

Numero 7 – Maggio 1998 – Il partito della Middle Class

Numero 8 – Giugno 1998 – L’èlite che sarà

Numero 9 – Luglio 1998 – Aznar, Aznar

Numero 10 – Settembre 1998 – Wojtyla, grande Wojtyla

Numero 11 – Ottobre 1998 – Trasformismo

Numero 12 – Novembre 1998 – Sindacato patrigno

Numero 13 – Gennaio 1999 – Africa, frontiera del mondo

Numero 14 – Febbraio 1999 – Le due Italie

Numero 15 – Marzo 1999 – Nato per tutti

Numero 16 – Aprile 1999 – Mediterraneo

Numero 17 – Maggio/Giugno 1999 – Mai più democristiani

Numero 18 – Luglio/Agosto 1999 – L’Autunno freddo

Numero 19 – Settembre 1999 – L’asse delle riforme

Numero 20 – Ottobre 1999 – La destra storica

Numero 21 – Novembre 1999 – Poteri forti. Poteri deboli

Numero 22 – Dicembre 1999 – Il Polo dell’Est

Numero 23 – Gennaio 2000 – Ancora

Numero 24 – Febbraio 2000 – Politica in Fondazione

Numero 25 – Marzo 2000 – Le due Patrie

Numero 26 – Aprile 2000 – www.lavoro.it

Numero 27 – Maggio 2000 – L’Italia delle Signorie

201

2007

I numeri di Charta minuta

Charta minuta

Numero 28 – Giugno/Luglio 2000 – Annuario 2000

Numero 29 – Agosto/Settembre 2000 – L’Ulivo senza frutti

Numero 30 – Ottobre 2000 – Eurolandia 2050

Numero 31 – Novembre/Dicembre 2000 – La Nuova frontiera

Numero 32 – Gennaio 2001 – Israele

Numero 33 – Febbraio 2001 – Governare da destra

Numero 34 – Marzo 2001 – L’autostrada telematica

Numero 35 – Aprile 2001 – Europa in fondazione

Numero 36 – Maggio 2001 – Le tigri europee

Numero 37 – Giugno/Luglio 2001 – La minoranza sinistrata

Numero 38 – Agosto/Settembre 2001 – Annuario 2001

Numero 39 – Ottobre 2001 – EuroEvo

Numero 40 – Novembre 2001 – New global

Numero 41 – Dicembre 2001 – Generazione Europa

Numero 42 – Gennaio 2002 – Diario 2002

Numero 43 – Febbraio/Marzo 2002 – Andare lontano

Numero 44 – Aprile 2002 – Vent’anni, un progetto

Numero 45 – Maggio 2002 – Russia, dove vai?

Numero 46 – Giugno 2002 – Inchiesta sulla destra

Numero 47 – Luglio/Agosto 2002 – Annuario 2002

Numero 48 – Settembre 2002 – Piccole imprese, piccola Italia

Numero 49 – Ottobre 2002 – Shalom, Palestina

Numero 50 – Novembre 2002 – I nostri magnifici 50

Numero 51 – Dicembre 2002 – La rivoluzione del bello

Numero 52 – Gennaio 2003 – L’anno delle riforme

Numero 53 – Febbraio 2003 – Scrivete e moltiplicatevi

Numero 54 – Marzo 2003 – Indietro a sinistra

Numero 55 – Aprile/Maggio 2003 – Fratelli d’Europa

Numero 56 – Giugno 2003 – Ritorno a destra

202

L’altro modo di fare politica

Numero 57 – Luglio/Agosto 2003 – Annuario 2003

Numero 58 – Settembre 2003 – An, atto secondo

Numero 59 – Ottobre 2003 – Sulle rotte del Sud

Numero 60 – Novembre 2003 – La verità sul Dragone

Numero 61 – Dicembre 2003/Gennaio 2004 – La lunga marcia di An

Numero 62 – Febbraio 2004 – Spazio, la nuova frontiera

Numero 63 – Marzo 2004 – C’è bisogno di Nord-est

Numero 64 – Aprile/Maggio 2004 – Le nuove Tigri

Numero 65 – Giugno 2004 – Imprese: etico è bello

Numero 66 – Luglio/Agosto 2004 – Annuario 2004

Numero 67 – Settembre 2004 – Democrazia. Chi decide?

Numero 68 – Novembre 2004 – De America

Numero 69 – Dicembre 2004 – La menzogna Verde

Numero 70 – Gennaio 2005 – An, 10 idee per i prossimi 10 anni

Numero 71 – Febbraio 2005 – Cdl. Punto e a capo

Numero 72 – Aprile 2005 – Ritorno al nucleare

Numero 73 – Maggio 2005 – L’autonomia è a destra

Numero 74/75 – Agosto/Settembre 2005 – Cdl tra sogni e bisogni

Numero 76 – Ottobre 2005 – Annuario 2005

Numero 77 – Novembre 2005 – Integrazione: serve un nuovo Federico II

Numero 78 – Dicembre 2005 – Passaggio a Nord-Est

Numero 79 – Gennaio 2006 – Uno sport senza cultura

Numero 80 – Febbraio 2006 – La politica rosa di An

Numero 81 – Marzo 2006 – I quattro Moschettieri

Numero 82 – Aprile 2006 – I nuovi talenti

Numero 83 – Giugno/Luglio 2006 – NorDestra

Numero 84 – Settembre 2006 – Campioni europei

Numero 85 – Ottobre 2006 – Patria inDivisa

Numero 86 – Novembre 2006 – Annuario 2007

203

2007Charta minuta

Numero 87 – Dicembre 2006 – Farefuturo

Numero 88 – Gennaio/Febbraio 2007 – Felicità a destra

Numero 89 – Marzo 2007 – Sarkozy

Numero 90 – Aprile 2007 – La nuova Ragion di Stato

Numero 91 – Maggio/Giugno 2007 – Nuovo Occidente

Numero 92 – Luglio 2007 – Emergenza droga

Nuova serie – Numero 1 – Ottobre 2007 – Eco-destra

Nuova serie – Numero 2 – Novembre 2007 – Second Right

Nuova serie – Numero 3 – Dicembre 2007 – Raccontiamoci

Nuova serie – Numero 4 – Gennaio 2008 – Quel che resta del Sessantotto

Nuova serie – Numero 5 – Febbraio 2008 – Una politica a colori

Nuova serie – Numero 6 – Marzo 2008 – Modello Dr. House

Nuova serie – Numero 7 – Aprile 2008 – La rivincita dei buoni sentimenti

Nuova serie – Numero 8 – Maggio 2008 – Strumenti di governo

Nuova serie – Numero 9 – Giugno 2008 – Biografie della nuova Italia

Nuova serie – Numero 10 – Luglio/Agosto 2008 – Mai più anni Settanta

Nuova serie – Numero 11 – Settembre 2008 – Nostra patria globale

Nuova serie – Numero 12 – Ottobre 2008 – Federiamoci

Nuova serie – Numero 13 – Novembre 2008 – Under construction

Nuova serie – Numero 14 – Gennaio/Febbraio 2009 – Quale governance

mondiale?

Nuova serie – Numero 15 – Marzo/Aprile 2009 – La svolta popolare

Nuova serie – Numero 16 – Maggio/Giugno 2009 – Iran, quo vadis

Nuova serie – Numero 17 – Luglio/Agosto 2009 – Il futuro è già qui

Nuova serie – Numero 18 – Settembre/Ottobre 2009 – La Russia dopo il Muro

Nuova serie – Numero 19 – Novembre/Dicembre 2009 – Dieci passi nel 2000

Nuova serie – Numero 1 – Gennaio/Febbraio 2010 – La nostra nuova politica

Nuova serie – Numero 2 – Marzo/Aprile 2010 – Un anniversario per rico-

minciare

204

L’altro modo di fare politica

Nuova serie – Numero 3 – Maggio/Giugno 2010 – La strada dell’Africa

Nuova serie – Numero 4 – Luglio/Agosto 2010 – Dalla parte degli animali

Nuova serie – Numero 5 – Settembre/Ottobre 2010 – L’economia scopre la felicità

Nuova serie – Numero 6 – Novembre/Dicembre 2010 – Quel che resta di Reagan

Nuova serie – Numero 1 – Gennaio/Febbraio 2011 – Italia 2020

Nuova serie – Numero 2 – Marzo/Aprile 2011 – Pensare il futuro

Nuova serie – Numero 3 – Maggio/Giugno 2011 – Change

Nuova serie – Numero 4 – Settembre/Ottobre 2011 – Avanti popolari

Nuova serie – Numero 5 – Novembre/Dicembre – Shock economy

Nuova serie – Numero 1 – Gennaio/Marzo 2012 – La fine dell’Europa?

Nuova serie – Numero 2 – Aprile/Giugno 2012 – Le guerre dimenticate

Nuova serie – Numero 3 – Luglio/Settembre 2012 – Blackout Italia

205

2007Charta minuta

Hanno collaborato con Charta minuta(in ordine cronologico)

Adolfo Urso, Rocco Buttiglione, Ornello Vitali, Gianni Baget Bozzo,

Paolo Del Debbio, Sergio Marchi, Federico Eichberg, Giuseppe Pen-

nisi, Antonio Martino, Pietro Armani, Diego Masi, Ivo Germano,

Gennaro Malgieri, Pietrangelo Buttafuoco, Francesco Cossiga, Ferdi-

nando Adornato, Sergio Romano, Umberto Ranieri, Roberto Formi-

goni, Gianfranco Rotondi, Riccardo Migliori, Maurizio Saia,

Tommaso Foti, Francesco D’Onofrio, Roberto Maroni, Fabrizio Co-

mencini, Renato Mannheimer, Marco Zacchera, Gianni Pilo, Marco

Tarchi, Sabino Acquaviva, Ferruccio Macola, Bruno Mazzuccato, Do-

menico Fisichella, Ernesto Galli della Loggia, Giuliano Ferrara, San-

dro Curzi, Antonio Baldassarre, Stefano Di Michele, Giuseppe Basini,

Stefano Rodotà, Domenico Mennitti, Giorgio Rebuffa, Giano Ac-

came, Alessandro Meluzzi, Silvano Vinceti, Giuseppe Vacca, Ar-

mando Plebe, Giuseppe Nanni, Enrico Aimi, Saverio Vertone, Gian

Enrico Rusconi, Marzio Tremaglia, Bruno Tagliaferri, Augusto Sina-

gra, Antonio Saccà, Enzo Raisi, Maurizio Dècina, Gino Agnese,

Giampiero Gamaleri, Pierluigi Battista, Dario Antiseri, Giuseppe

Mammarella, Marco Respinti, Alfredo Mantovano, Alfredo Mantica,

Alain de Benoist, Luciano Pellicani, Edward Luttwak, Fernanda Pi-

vano, Giulio Andreotti, Lucio Caracciolo, Luigi Caligaris, Andrea

Grazioso, Silvio Berlusconi, Pialuisa Bianco, Antonio Marzano, Marco

Follini, Arturo Gismondi, Manlio Contento, Gaetano Rasi, Giuseppe

De Rita, Mario Bozzi Sentieri, Gian Maria Fara, Achille Chiappetti,

Daniele Vimercati, Tonino Castrichino, Gloria Sabatini, Angelo Mel-

lone, Lucilla Pastorelli, Stefano Da Empoli, Marco Casella, Marisa

206

L’altro modo di fare politica

Amadei, Giuseppe Leoni, Gaetano De Salvo, Fabio Viero, Gianluca

Carrus, Pier Paolo Bucalo, Franz Turchi, Antonio Cenini, Francesco

Tufarelli, Gianfranco Fini, Francesco D’Onofrio, Mario Segni, Giu-

seppe Bicocchi, Antonio Tajani, Marco Cellai, Piero Ignazi, Gabriele

Ungaro, Emiliano Jimènez Leòn, Pablo Nuevo Lopez, Sergio Cotta,

Cesare Cavalleri, Irene Pivetti, Franco Cardini, Massimo Introvigne,

Pierferdinando Casini, Antonio Di Pietro, Gerardo Bianco, Augusto

Barbera, Angelo Panebianco, Michele Salvati, Sergio Ricossa, Giu-

liano Cazzola, Giulio Tremonti, Renato Brunetta, Sergio Billè, Gae-

tano Cerioli, Giuseppe Leone, Pietro Romano, Arturo Diaconale,

Vincenzo Scotti, Augusto Angioletti, Achille Occhetto, Maria Pia

Garavaglia, Mirko Tremaglia, Giampaolo Landi di Chiavenna, Gian-

franco Legitimo, Manuela Lamberti, Francesca Mambro, Giovanni

Monastra, Pierluigi Borghini, Antonello Trizza, Gianfranco Funari,

Virgilio Ilari, Alberto Pasolini Zanelli, Carlo Jean, Viaceslav Nikonov,

Valdo Spini, Livio Caputo, Andrea Nativi, Fabrizio W. Luciolli, Gu-

stavo Selva, Stefano Folli, Giulio Andreotti, Lamberto Dini, Roberto

Aliboni, Maurizio Molinari, Antonio Fanuele, Osvaldo Baldacci,

Gennaro Sangiuliano, Fabio Granata, Mauro Mazza, Willer Bordon,

Dario Franceschini, Arnaldo Forlani, Gianfranco Morra, Massimo

Franco, Ersilio Tonini, Pietro Di Muccio, Giuseppe Calderisi, Giam-

piero Cannella, Emma Bonino, Francesco Valsecchi, Mauro Mita, Ro-

berto Chiarini, Emanuela Altilia, Aldo Di Lello, Gabriele Pagliuzzi,

Fabio Tamburini, Gianluca Brancadoro, Fausto Carioti, Roberto Ger-

vaso, Massimo Pini, Fabrizio Del Noce, Francesco Perfetti, Lech Wa-

lesa, Uwe Lehmann Brauns, Vaclav Klaus, Sali Berisha, Tamas Major,

Stefhan Tafrov, Nicolae Ionescu Galbeni, Lauri Vahtre, Feliksas Pa-

lubinskas, Guntars Krasts, Jorda Boskov, Marcello Marrocco, Gian-

carlo Bosetti, Marcello Dell’Utri, Gabriele De Rosa, Michele

207

2007Charta minuta

Guerriero, Emanuela Altilia, Giuseppe Mancini, Ludovico Incisa di

Camerana, Marcello Staglieno, Federico Guiglia, Vittorio Messori,

Antimo Della Valle, Michael Ledeen, Furio Colombo, Stefano Mas-

sari, Guidalberto Guidi, Sergio D’Antoni, Giuseppe Roma, Alessan-

dro Pegoraro, Giuliano Urbani, Gianfranco Pasquino, Francesco

Rutelli, Francesco Storace, Sandro Biasotti, Giuseppe Chiaravallotti,

Simone Di Cagno Abbrescia, Renato Cristin, Francesco Valsecchi,

Pietro Grilli di Cortona, Gaetano De Salvo, Valentina Aprea, Adriana

Poli Bortone, Nino Sospiri, Enzo Trantino, Francesco Tufarelli, Paolo

Grimoldi, Carlo Garzia, Lucrezia Titi, Fabio Reali, Giovanni Martino,

Simone Torello, Bruno Tiozzo, Gent Strazimiri, Romano Prodi, Mario

Cospito, Pierluigi Bersani, Emma Marcegaglia, Olga Mattera, Nemer

Hammad, Avital Sahar, Chaim Klein, Emanuele Fiano, Giancarlo Elia

Valori, Oreste Bisazza Terracini, Roberto Aliboni, Franco Perlasca,

Dario Colombo, Altero Matteoli, Giampaolo Pansa, Gianni Ale-

manno, Maurizio Bianconi, Daniele Franz, Fabio Fatuzzo, Daniele

Sterrantino, Massimo Massimi, Marco de Benedetti, Roberto Scibetta,

Claudio Manganelli, Franco Battaglia, Guido Citerni di Siena, Carlo

Pace, Saretto Leonardi, Alberto Tripi, Giovanni Collino , John Lau-

ghland, Tessa Keswick, Petr Mach, Bartolo Sammartino, Philippe de

Saint Germain, Gabriel Corna de la Concha, Daniela Elena Trascu,

Marcela Monica Stoica, Pjeter Arbnori, Renata Valli, Luis Losada Pe-

scador, Pietro Folena, Pierluigi Castagnetti, Sergio Valzania, Luciano

Ghelfi, Nicola Piepoli, Flavia Perina, Paolo Savona, Ida Magli, Al-

berto Giorgetti, Vittorio Sgarbi, Stefano Zecchi, Valerio Giardinelli,

Maurizio Pica, Francis Fukuyama, Gianni De Michelis, Antonio Go-

lini, Valerio Giardinelli, Pierfranco Bruni, Giancarlo Innocenzi, Lucio

Stanca, Alan Friedman, Fabio Roversi Monaco, Aventino Frau, Fla-

minia Orsi, Mario Cervi, Rossella Miranda, Lucio Brunelli, Vettor

208

L’altro modo di fare politica

Maria Corsetti, Gianfranco De Turris, Valerio Giardinelli, Alessandro

Luciano, Claudio Zarcone, Emanuele Macaluso, Cristiana Muscardini,

Stefano Mensurati, Giorgia Meloni, Francesco Grillo, Nicola Calda-

rone, Vittorio Pesato, Daniele Capezzone, Enrico Polla, Giampiero

Rubei, Pierluigi Diaco, Nando Pagnoncelli, Andrea Fantoma, Naza-

reno Mollicone, Giuliano Caroli, Alessandro Logroscino, Guido Gen-

tili, Almerico Di Meglio, Paolo Guzzanti, Massimo Cacciari, Fabio

Torriero, Charles Pasqua, Nazareno Mollicone, Maurilio Fraboni, Ugo

Spezia, Angelo Gallippi, Giuseppe Lo Verso, Paolo Quercia, Alessan-

dro Caruso, Marco Follini, Ehud Gol, Giuseppe Sacco, Paolo Longo,

Manuela Parrino, Davide D’Antoni, Enrico Nistri, Carlo Fabrizio

Carli, Mario Morcellini, Stefano Zecchi, Giuseppe Mazzei, Alfio Le-

otta, Franco Maria Ricci, Amedeo Teti, Domenico Nania, Antonio

Polito, Francesco Speroni, Michele Vietti, Angelo Crespi, Cristina

Clarizia, Umberto Croppi, Giancristiano Desiderio, Franco Servello,

Adalberto Baldoni, Franco Provvisionato, Domenico Crocco, Peppino

Caldarola , Ignazio La Russa, Massimo Teodori, Alessandra Magnalbò,

Michele Tiraboschi, Camillo Caruso, Gianni De Michelis, Francesca

De Martino, Giancarlo Salemi, Luciano Lanna, Filippo Rossi, Enrico

Cisnetto, Marcello Taglialatela, Luca Cordero di Montezemolo, Carlo

Rossella, Anna Maria Gravino, Antonio Parlato, Giuseppe Scopelliti,

Maria Marino Cerrato, Cesare Romiti, Margherita Boniver, Luigi G.

Guarda, Corrado Clini, Piergiorgio Togni, Nicolò Della Chiesa, Fe-

derico Romanelli Montarselo, Silvia Massimi, Giulio Venneri, Ro-

berto Russo, Guido Viceconte, Luigi Ramponi, Publio Fiori, Gaetano

Rebecchini, Massimo Arlechino, Italo Bocchino, Paolo Franchi, Fran-

cobaldo Chiocci, Pino Rauti, Marcello Veneziani, Giuseppe Tatarella,

Enzo Erra, Mario Landolfi, Mauro Nobilia, Antonia Masino, Fiamma

Nirestein, Gianni Scipione Rossi, Alfredo Biondi, Roberto Vittori,

209

2007Charta minuta

Salvatore Capozziello, Adriano De Maio (, Marco Airaghi, Raffaele

Cazzola Hofmann, Fabio Monnis, Luigi Bacialli, Giuseppe Bortolussi,

Silvia Noè, Antonio Gozzi, Valeria Falcone , Ugo Martinat, Marco

Fortis, Filippo Ghira, Marco Cochi, Roberto Coramusi, Gianluca Sca-

gnetti, Sabrina Carreras, Ferdinando Milicia, Gabriele Natalizia,

Louis Frechette, Don Skerrett, Elio Borgonovi, Riccardo Giovannini,

Nicoletta Fiorucci, Teresa Petrangolini, Stefano Saglia, Giorgio Lodi,

Walter Veltroni, Andrea Ronchi, Dante Fasciolo, Tullio Regge, Fabio

Malaspina, Lucetta Scaraffia, Giorgio Gibertini, Paolo Gramiccia,

Giorgio Salina, Bruno Vespa, Alfonso Gallo, Sandro Bondi, Roberto

Calderoli, Sandro Del Mastro Delle Vedove, Enrico Letta, Bruno Ta-

bacci, Ermete Realacci, Chicco Testa, Renato Angelo Ricci, Massimo

Sepielli, Roberto Adinolfi, Carlo Lombardi, Nello Musumeci, Silvia

Marchetti, Gianluigi Paragone, Marcello Pera, Claudio F. Fava, Aldo

Simoncini, Angelo Novellino, Antonio Picci, Claudio Mutti, Nicola

Cristaldi, Guido Lo Porto, Ilazhar Coen, Yosef Ben Shlomo, Sergio

Bianchi, Andrea Margelletti, Andrea Marcigliano, Fabrizio Maffei,

Giovanni Petrucci, Raffaele Guariniello , Mario Pescante , Italo Cucci,

Maurizio Laudi, Nino Benvenuti, Andrea Abodi, Fiorenzo Pesce, Al-

berto Vecchi, Claudio Barbaro, Alberto Di Santolo, Daniela Santachè,

Elda Turco Bulgherini, Roberta Angelilli, Angiola Filipponio Tata-

rella, Vera Slepoj, Giorgia Meloni, Angela Napoli, Maria Ida Ger-

montani, Noemi Sanna, Stella Rao, Angiolina Fusco Petrella,

Giuliano Amato, Pierluigi Mennitti, Charles Tannock, Franco Ro-

telli, Mario Bernardi Guardi, Michele De Feudis, Marco Marsilio, En-

rico Morando, Vittorio Merloni, Luca Bellotti, Cesare San Mauro,

Anna Maria Artoni, Maurizio Sacconi, Fulvio Conti, George Parker,

Carlo Pelanda, Annalisa Raduano, Leonardo Tricarico, Doron Berger-

best, Alberto Gilardino, Graziella Quattrocchi, Filippo Ascierto, Ser-

210

L’altro modo di fare politica

gio De Gregorio, Gianfranco Paglia, Arnaldo Ferrari Nasi, Roger

Scruton, Guerino Nuccio Bovalino, Stefania Federico, Carlo Ripa di

Meana, Ermete Realacci, Fabrizio Edomarchi, Holger J. Thuss, An-

tonio Gaspari, Mario Tozzi, Giampiero Mughini, Francesco Delzio,

Vittorio Pesato, Adriano Scianca, Diletta Cherra, Anna Maria Massa,

Gianni Valente, Michele De Feudis, Pierluigi Mennitti, Vito Tripi,

Ludovico Incisa di Camerana, Francesco Guccini, Gigi Rizzi, Paola

Mastrocola, Franco Cardini, Gianni Scipione Rossi, Francesco Lin-

guiti, Federico Zamboni, Antonio e Gianni Pennacchi, Roberto Al-

fatti Appetiti, Pierluigi Biondi, Alessandro Campi, Agostino Carrino,

Nicola Rossi, Mario Ciampi, Francesco Rubino, Daniele Capezzone,

Luca Barbareschi, Camillo Ricci, Giacomo Petrella, Carlo Jean, Mario

Baldassarri, Michele Salvati, Luca Ridolfi, Gad Lerner, Luigi Di Gre-

gorio, Paolo Villaggio, Andrea Baffo, Carlo Freccero, Gianluca Ni-

coletti, Cecilia Moretti, Armando Ermini, Giuliano Compagno,

Giano Accame, Massimo Cacciari, Alfredo Borgonovo, Maurizio Ma-

covek, Nico Forletta, Giuseppe Conte, Lillo, Irene Despina, Valentina

Cardinali, Renata Polverini, Italo Cucci, Luigi G. De Anna, Cristina

Baldassini, Angelo Picariello, Nino Benvenuti, Rosalinda Cappello,

Raffaella Duelli, Massimo Tosti, Annalisa Terranova, Pietro Urso, Ste-

fano Cordero di Montezemolo, Giuseppe Pennisi, Gennaro De Vivo,

Emilio Cremona, Alessandro Miceli, Ernesto Stajano, Carlo Montella,

Isabella Rauti, Gianluca Fera, Antonio Morgante, Annibale Marini,

Mario Cicala, Ester Dini, Marco Marazza, Saverio Salerno, Roberto

Verna, Alessandro Ridolfi, Fernando Ferrara, Stelio Mangiameli, Ida

Nicotra, Luca Mezzetti, Amedeo Panci, Gustavo Piga, Giulio Bat-

tioni, Augusto Grandi, Giovanni Marinetti, Giovanni Tarantino,

Marco Ferrante, Barbara Mennitti, Fiorello Cortiana, Francesco Cos-

siga, Luigi Manconi, Giorgia Meloni, Giovanni Moro, Claudio Mar-

211

2007Charta minuta

telli, Marco Tullio Giordana, Giovanni Pellegrino, Pablo Echaurren,

Valerio Fioravanti, Miro Renzaglia, Fulvio Abbate, Aldo Di Lello,

Andrea Riccardi, Gabriele Muccino, Federico Brusadelli, Carlo Pe-

trini, Salvatore Santangelo, Marco Fortis, Cristiana Crenna, Germano

Dottori, Paolo Quercia, Flaminia Romoli Venturi, Fernando Termen-

tini, Lorenzo Striuli, Felice Giuffé, Alain De Benoist, Eugenio Guc-

cione, Angelo Panebianco, Linda Lanzillotta, Paolo Feltrin,

Gianfranco Morra, Aldo Loiodice, Pietro Grilli di Cortona, Piero

Ignazi, Peppino Caldarola, Gaetano Quagliariello, Sofia Ventura,

Emanuele Forlani, Gianluca Sadun Bordoni, Giuseppe Parlato, Mar-

cello De Angelis, Benedetto Della Vedova, Fabio Torriero, Roberto

Arditti, Stefano Folli, Franco Frattini, Massimo Lo Cicero, Roberto

Pasca di Magliano, Ferruccio De Bortoli, Maria Elena Giuliano, Ema-

nuele Baldacci, Emanuela Melchiorre, Alfredo Mantica, Alessandro

Ortis, Alessandro Marrone, Franco Oliva, Alessandro Politi, Elisa Bor-

ghi, Giuseppe Mancini, Riccardo Gefter, Daniele Cristallini, Eric

Molle, Rodolfo Bastianelli, Joseph Daul, Thierry Mariani, Eckhard

Jesse, Alberto Carnero, Domenico Naso, Alexis Wintoniak, Gianrico

Carofiglio, Silvia Grassi, Giampiero Ricci, Wilhelm Staudacher,

Gianni De Michelis, Cristina Missiroli, Giuliano Francesco, Guido

Lenzi, Viktor Zaslavsky, Stefano Magni, Emmanuel Gout, Francesco

Forte, Stefano Grazioli, Silvia Antonioli, Andrea Mancia, Emma Bo-

nino, Lorenzo Bini Smaghi, Tiziana Lanza, Fernando Aiuti, Agostino

Miozzo, Stefano Caliciuri, Andrea Ronchi, Walter Veltroni, Cesare

Cursi, Alberto Abbruzzese, Sergio Belardinelli, Carmelo Palma, Do-

menico Nania, Donatella Campus, Enrico Cancila, Francesco Valsec-

chi, Alberto Solia, Federico Romanelli Montarsolo, Andrea Romano,

Ernesto Galli Della Loggia, Luciano Violante, Sergio Chiamaprino,

Giuseppe Pisanu, Francesco Crocenzi, Pier Luigi Celli, Antonia Ma-

212

L’altro modo di fare politica

sino, Benedetto Cottone, Emo Agneloni, Tiziana Mauriello, Elisabetta

Belloni, Peter Turkson, Giulio Albanese, Daniele Terriarca, Giovan-

nangelo Montecchi Palazzi, Elisabeth Mataka, Piero Bonadeo, Anto-

nio Picasso, Umberto Veronesi, Susanna Blattler, Giorgio Celli,

Isabella Pratesi, Gianluca Felicetti, Michela Kuan, Fernando Ferrara,

Tessa Gelisio, Rita Dalla Chiesa, Licia Colò, Franco Angioni, Enrico

Giovannini, Carlo Carraro, Caterina Cruciani, Elisa Lanzi, Francesco

Zecca, Gianfranco Bologna, Fabio Orecchini, Fiorella Kostoris, Mi-

chele Trabucco, Mario Rino Me, Paolo Lombardi, Lucio Scudiero, An-

drea Marcigliano, Klaus Davi, Massimo Amorosi, John Hulsman,

Piercamillo Falasca, Carlo Stagnaro, Angelica Stramazzi, Enrico Ci-

snetto, Guido Tabellini, Alessandro Mulieri, Giovanni Boggero,

Gianluigi Nuzzi, Clio Pedone, Federica Colonna, Simona Bonfante,

Maria Elena Viggiano, Simona Bottoni, Caterina Zanirato, Alessandro

Bilotta, Bianca Maria Sacchetti, Marc Lazar, Matteo Laruffa, Renato

Mannheimer, Nicola Piepoli, Luigi Crespi, Gianni Alemanno, Gian-

franco Miccichè, Giuseppe Leone, Antonio Lopez-Isturiz, Mario

Mauro, Antonio Rapisarda, Roberto Formigoni, Giuseppe Fioroni,

Raffaele Bonanni, Sergio Fabbrini, Giovanni Basini, Goffredo Bettini,

Mario Morcellini, Gabriele Guida, Cristiana Muscardini, Stefania Pe-

savento, Alessia Ballanti, Antonio Martino, Oscar Giannino, Giuliano

Cazzola, Nicola Rossi, Luisa Todini, Santo Versace, Franco Bassanini,

Anna Maria Artoni, Andrea Monorchio, Umberto Guidoni, Eleonora

Scarsella, Pietro Ichino.

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