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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione BOLLETTINO PARROCCHIALE Anno 94, n. 9 - 10 SETTEMBRE - OTTOBRE 2007 Lʼenciclica “Fidei donum” Segue a pagina 2 5 0 a n n i d o p o Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969. Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/AL. Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. - Castelnuovo Scrivia (AL) “L a fede in Gesù Cristo, aprendo gli orizzonti di una nuova vita, di unʼautentica libertà e di unʼinfinita speranza, ha bisogno della mis- sione, della spinta che nasce da un cuore generosamente dedito a Dio e dalla testimonianza coraggiosa di colui che è Via, Verità e Vita”. Eʼ quanto ha affermato Benedetto XVI ad un gruppo di giovani spagnoli a Castel Gandolfo il 9 agosto. Da questa affermazione possiamo allora dedurre che il Vangelo attrae ancora oggi i giovani, proponendo la bellezza di un amore da conoscere e far conoscere a tutti i coetanei. Lʼamore di Dio è lʼunico amore che non delude e che non si esaurisce. Bisogna coltivare lʼincontro personale con

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5 0 a n n i d o p o Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione Anno 94, n. 9 - 10 SETTEMBRE - OTTOBRE 2007 MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA Direttore editoriale: il parroco Don Costantino Marostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto Carlo Delconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. - Castelnuovo Scrivia (AL) Segue a pagina 2 Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969.

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MENSILE DELLE PARROCCHIE DI CASTELNUOVO SCRIVIA, ALZANO, GUAZZORA, MOLINO, OVA

Giornale dell’Unità Pastorale S. Luigi Orione

BOLLETTINOPARROCCHIALE

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Segue a pagina 2

5 0 a n n i d o p o

Iscritto al Tribunale al n° 4/69 il 22 giugno 1969.

Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro:Poste Italiane s.p.a. - Spedizione inAbbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/AL.

Direttore editoriale: il parroco Don CostantinoMarostegan Direttore Responsabile: Dott. Roberto CarloDelconte Impaginazione e stampa: Dieffe s.n.c. -Castelnuovo Scrivia (AL)

“La fede in Gesù Cristo, aprendo gli orizzonti di una nuova vita, diunʼautentica libertà e di unʼinfinita speranza, ha bisogno della mis-sione, della spinta che nasce da un cuore generosamente dedito

a Dio e dalla testimonianza coraggiosa di colui che è Via, Verità e Vita”. Eʼquanto ha affermato Benedetto XVI ad un gruppo di giovani spagnoli aCastel Gandolfo il 9 agosto. Da questa affermazione possiamo allora dedurre che il Vangelo attraeancora oggi i giovani, proponendo la bellezza di un amore da conoscere efar conoscere a tutti i coetanei. Lʼamore di Dio è lʼunico amore che nondelude e che non si esaurisce. Bisogna coltivare lʼincontro personale con

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Cristo, averlo sempre al centro delcuore così che la vita di ogni giornodivenga missione, e lasci trasparire lapresenza di Cristo che vive in noi.Chiedere a Gesù “cosa vuoi da me”diventa necessario nella giovinezzaper conoscere il sentiero che Lui indi-ca. Con generosità ed impegno, con-sapevoli che tutti siamo chiamati allasantità, potranno i nostri giovanicostruire allʼinterno della chiesa, fami-glie cristiane ed anche operare scelteradicali per servire Dio e i fratelli nellaconsacrazione religiosa o sacerdotale.Nella riflessione missionaria che laChiesa ogni ottobre ci propone, que-stʼanno il Papa vuole ricordare il 50°anno dellʼenciclica di Pio XII “Fidei

donum”. Sacerdoti, religiosi e volontarilaici, accogliendo lʼinvito di Pio XII edei successori, sono partiti in questianni per collaborare per un tempodeterminato (almeno 5 anni) con chie-se sorelle di altre parti del mondo. Taleesperienza missionaria lascia unsegno indelebile in chi la compie econtribuisce ad alimentare la comunio-ne ecclesiale tra tutti i battezzati. Ilrisultato è lʼarricchimento reciproco trale chiese antiche e le giovani comuni-tà cristiane. Le chiese di antica tradi-zione (leggi Europa) stanno correndo ilrischio di rinchiudersi in se stesse,adducendo la legittima preoccupazio-ne della scarsità e dellʼinvecchiamentodei sacerdoti e dei religiosi. Ma la testi-

monianza della vedova di Zarepta diSidone (1Re 17, 7-16) ci deve inse-gnare ad aprirci con fiducia ai pianidella Provvidenza, accantonando leeccessive preoccupazioni sul futuro.La Giornata Missionaria Mondiale checelebreremo sia unʼoccasione propizianelle nostre comunità per inventarenuovi itinerari di cooperazione tra leChiese e i protagonisti siano in modoparticolare i giovani. Per ottenere que-sto dobbiamo fidarci di Gesù che hadetto: “La messe è molta ma gli operaisono pochi. Pregate il padrone dellamesse perché mandi operai nella suamesse” (Lc 10,2).

Don Costantino M.

Doverosa precisazione

Bene torni a scuola lʼinsegnamento della geografia. Quello vero, vivo, che fa sentire la presenza dellʼuomonellʼambiente, i rapporti reciproci tra le comunità, gli esami comparati per analogia o contrasto con altriterritori ed altri popoli. Cominciando dal nostro, del vicino, come si diceva un tempo. E allora, quando si

passeggia, magari in bicicletta tra i vari cascinali, ci si può chiedere perché quel luogo si chiama così, chi vivisse in passato, quali personaggi vi furono protagonisti. La biciclettata dei giovani dellʼOratorio si è svolta lungo una della vie classiche della centuriazione romana e si èconclusa in una cascina, la Bovera Vecchia, il cui sottosuolo ha restituito una gran massa di reperti di epocaromana. Era la Bovera, e non la Ceroggia come riportato nel numero precedente. Non che questʼultima cascinaabbia meno ricordi storici: se ne parlerà prossimamente. E speriamo si possa ricordare anche a scuola. Nellʼoradi geografia, che di tutto dovrebbe occuparsi, ma non di confini, capitali, superficie, numero di abitanti… Questitemi non sono geografia: solo antipatiche perdite di tempo…

Lʼestate stafinendo, malascia in

ciascuno di noi i dolciricordi di una stagionericca di avvenimenti.Primo fra tutti occorrericordare il Grest oOratorio Estivo, che ciha accompagnatidurante uno dei tantoattesi mesi di vacanza.Ma questʼanno vi èstata una novità

nellʼambitodellʼorganizzazionedellʼoratorio; infatti èstato proposto airagazzi di Castelnuovoun nuovo tipo di orariodi apertura, valido neifine settimana cheandava dalle ore 21alle 23 e 30.In queste ore i ragazzipotevano praticaretutte le attività che ilnostro oratorio offre,sfruttando il bar e lenuove attrezzature,quali un campo dapallavolo, ed un campo

da pallacanestro, cheè stato dedicato alnostro amico GiacomoStringa; tutto avvenivasotto il costante occhiovigile degli assistenti.In questo modo i nostrigiovani hanno avutonuovi motivi di svagodallʼestatecastelnovese.La riapertura ufficialedellʼOratorio San LuigiOrione è avvenuta indata 1 settembre 2007,e tutto il personale ègià al lavoro sia per ilcampo catechistico,

che per quelloriguardantelʼanimazione.Infatti il gruppoanimatori è impegnatonellʼorganizzazione diuna grande festa concui inaugurare lastagione che si staaprendo.Beh, non ci resta chedarci da fare e cercaredi dare il meglio perquesto nuovo annoche si prospetta riccodi impegni e di beimomenti datrascorrere insieme.

LʼORATORIO RIPRENDE A PIENO RITMO

Lara Lunaschi

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Molto attualequesta acutariflessione del

nostro scrittore PierAngelo Soldini (trat-ta dal volume "Laforma della foglia",pag. 24). Oggi i ldenaro diventaspesso una "misurauniversale" per valu-tare qualunque cosae persona: ma non èsempre vero chequesto "metodo" dimisurazione diabuoni e affidabilirisultati.L'intelligenza, l'one-stà, la salute, la cul-tura, la professiona-lità, la creatività, lapassione, la bellez-za, la simpatia diuna persona non èpossibile accertarle(e nemmeno accre-

scerle in modo signi-ficativo) con il dena-ro, si tratta in realtàdi doti e predisposi-zioni naturali cherichiedono semmai -per svilupparsi almeglio - serenitàd'animo, duro impe-gno ed esperienza. Ilvalore di una perso-na - umano e profes-sionale - non dipen-de (o non dovrebbedipendere) da quelloche guadagna (netanto meno da quelloche spende), ma sol-tanto dalla valutazio-ne concreta dellesue capacità, delsuo stile di vita e delsuo orientamentomorale profondo. Il Vangelo è piutto-sto chiaro sul punto:“è più facile che una

fune entri per lacruna di un ago, cheun ricco nel regno diDio” (Matteo, 19,24).Siamo abituatiall ʼ immagine delcammello (in realtàper un errore di tra-duzione), tuttaviaanche la metaforadella fune rendepiuttosto evidente ladifficoltà dellʼimpre-sa! Ma per il Vangelo chiè i l “ricco”? Nontanto colui che pos-siede dei beni, bensìcolui che vive la pro-pria vita nell ʼegoi-smo più miope, gret-to e chiuso, sordo aibisogni ed alle esi-genze altrui. La ric-chezza in sé è utilee, spesso, assoluta-mente necessaria;

tuttavia – ciò che fala vera differenza –è il modo di produrla(amando e rispettan-do il prossimo o cal-pestandolo) e digestirla ed utilizzarla(con temperanza,prudenza ed equili-brio, o spregiudicatacapricciosità, arro-ganza ed ignoran-za).Una volta si dicevache il denaro puòessere un buonservo ed un pessimopadrone: evangeli-camente possiamoaggiungere che cʼèsoltanto un modosicuro per farci per-donare della nostraeventuale ricchezza,quello di esseresempre pronti a con-dividerla con gli altri.

Oblòdi R. C. D.

"Due nuove unità di misura. Una siriferisce a ciò che un uomo guadagna eserve a misurarne l'intelligenza. L'altraa ciò che un uomo spende e serve amisurarne la felicità" (P.A. Soldini).

Il nostro Bollettino, ormai giunto al suo

novantaquattresimo anno di vita, si è

molto rinnovato, sia nella veste grafica

che nei contenuti. In particolare, la scel-

ta di stamparlo parzialmente a colori ha

comportato una maggiore spesa.

Pertanto, per proseguire e migliorare il

cammino intrapreso, è anche necessaria

la vostra partecipazione.

Se volete aiutare il Bollettino potete recarvinellʼUfficio Parrocchiale di Castelnuovo, oppureutilizzare il conto corrente postale n° 11692159,intestato alla Parrocchia S.S. Pietro e Paolo -via M. DʼAzeglio n° 9, 15053 CastelnuovoScrivia, causale “PER BOLLETTINO”.Per Alzano e Guazzora rivolgersi agli ufficiparrocchiali la mattina dei giorni festivi.Per Molino rivolgersi in Canonica.

Vi preghiamo, inoltre, di segnalarci eventuali disguidi postali.

Un contr ibuto per i l “ tuo” Bol let t ino

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Un articolo sui chierichetti non puòiniziare senza prima avermenzionato Luigi Bloise, il decano, il

nostro maestro, colui che ci ha condotto nelnostro percorso di apprendistato e ci hainsegnato tutto quanto occorre per svolgereal meglio questo servizio. Servizio: ecco laparola chiave che deve tenere presente chivuol far parte del gruppo dei chierichetti.Stare sullʼaltare non è un modo per mettersiin mostra o per farsi notare, ma un servizio,anche quando non si svolge un determinatoincarico.Attualmente il numero dei chierichetti èmolto folto e noi “più anziani”cerchiamo diinsegnare ai nuovi arrivati sia come devonocomportarsi, sia il significato dei vari segnie dei vari oggetti che vengono usati durantele funzioni religiose, ad esempio: sapereche cosʼè lʼambone, a che cosa serve lanavicella, quando il sacerdote deveindossare la continenza, ecc.Tutti possono fare parte di questo gruppoperché non è né un circolo chiuso né unʼassociazione, ma si tratta di ragazzi eragazze che offrono la loro collaborazionealle varie funzioni religiose, senzadimenticare, però, che non si è chierichettisolo durante la S. Messa, ma anche tuttigiorni: in casa, a scuola e in giro. Bisogna,pertanto, ricordarsi che un chierichettopresta servizio “da vicino” a Gesù, quindi isuoi gesti devono essere composti,adeguati e di esempio per i fedeli siadurante le celebrazioni, sia in altrecircostanze.Oltre alle varie funzioni religiosedomenicali, alcuni di noi accompagnano ilsacerdote nella benedizione delle famiglieche avviene dopo la S. Pasqua e siconclude con la “famosa” e tanto attesa“Cena al Secco”; in questa frazione, unafamiglia ci ospita per concludere in allegriale benedizioni ed è un appuntamento a cuinessuno può rinunciare.In tale momento non potremo non ricordarecon tanto affetto e commozione, negli annia venire, il carissimo Giacomo; questa

I C H I E R I C H E T T I

cena, lo scorso mese di maggio, è stato purtroppolʼultimo incontro in cui abbiamo potuto condividere lanostra gioia con lui; il giorno dopo, infatti, un tragicoincidente stradale ha stroncato la sua vita. Abbiamo in cantiere alcune idee, che vogliamo dedicarealla sua memoria, per rendere più facile lʼapprendimentoai nostri fanciulli: organizzare delle feste nel nostrooratorio in cui essi possano confrontarsi e gareggiarecon chierichetti di altre parrocchie in incontri sportivi evari giochi. Con questa iniziativa pensiamo di contribuiread una più qualificata formazione cristiana dei nostriragazzi. In primavera vi faremo sapere!!!

Cecilia Sacco

Chierichetti di Molino dei Torti: da sinistra, Andrea Guarnone, SamueleCagiotti, Riccardo Torti, Mattia Baldi, Simone Cremonti.

Gruppo chierichetti interparrocchiale: da sinistra, Giovanni Torti, MarcelloTorti, Federico Torti, Pietro Torti, Claudio Cisi.

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Ultimati i lavori di rifacimento del soffitto della Sacrestia, si stannoeseguendo gli impegnativi ed importanti lavori per il nuovoimpianto di riscaldamento a norma di legge. Lavori molto delica-

ti di tecnici ed operai qualificati per strutture delle pareti, tetto e pavi-mentazione per collocare il nuovo generatore. Per iniziativa del Circoloculturale D.P, aiutato da altre persone volenterose, si stanno vendendoi biglietti per la lotteria che si terrà 7 ottobre Festa patronale dopo la tra-dizionale processione e concerto per lo scopo di aiutare con il ricavatola chiesa in quanto impegno molto gravoso per la Parrocchia.Ringraziamo per la collaborazione. Un grazie al nostro Sindaco eall'Amministrazione per lʼinteressamento della Banda che accompa-gnerà la processione verso la Via Marconi.

Offerte pervenute dal 30/5 all ̓8/9/2007Contributo lampade accese altare S. Cuore, nel mese di giugno 140. euro; Circolo culturale D.P 100. - Sposi Elisa e Simone Novelli100. - Scuola materna 30. — Giannino Baschiera 30. -Augusta Marenghi, ricordando la Mamma 50. - Maria Rosa Cantelli 30. - Inipoti, ricordando M. Maddalena 50. - Moglie e figli, ricordando Ginio 80. - A.M. 50. - Angela e Carla 20. - N.N. 10. - N.N. 30. -Claudina Granellini 25. - Ing. Giorgio Galanti 70. - Costantina, ricordando la Mamma 80, - Angela e Carla 50. - Fam. Gregnanin eTorti 60. -Angelo Colombo 50. -.N.N. 30. Gianni, ricordando la Mamma Fina 100. - Moglie e figli, ricordando Giampietro 130. -Geom. Achille Granellini 35. -Coscritti 1937 30. - G.P.M. 25 - Sposi Nadia e Romano 150. -I nipoti, ricordando Rita 30. - CandidaStramesi, ricordando la Mamma 50. - Riccardo Traverso 20.

Lʼesperienza del viaggio, nel 2005, fuquella di Colonia (Giornata Mondialedella Gioventù - celebrata da Papa

Benedetto XVI). Allora eravamo più piccolima la forza, che viene dallo stare insieme,ci spinse a partire.Questʼanno, con un paio di anni in più e for-mati dalla precedente esperienza, abbiamodeciso di cogliere lʼopportunità di partecipa-re al pellegrinaggio a Lourdes dellʼOFTAL(Opera Federativa Trasporto Ammalati aLourdes). Con gli ammalati, le dame, ibarellieri ed i pellegrini eravamo timorosi espaesati ma è bastato stare tutti insieme,guardandoci negli occhi, per sciogliere ognidubbio sulla scelta fatta.Da domenica 29 luglio a sabato 4 agosto(periodo del pellegrinaggio) siamo staticoinvolti nel clima sereno e cordiale di tuttele persone che compiono questo viaggio dadiversi anni. Consapevoli del nostro compi-to, abbiamo salutato i nostri genitori e gliamici; siamo saliti su quel famoso e tantoamato treno che per molti malati (che tra-scorrono la maggior parte dellʼanno immo-bili a letto o chiusi per necessità nelle lorocase) è uno spiraglio di luce sulla loro vita.Nostra Signora di Lourdes, dunque. Neavevamo sentito parlare molto fin da picco-li ma ora quel treno ci portava da Lei!Appena arrivati siamo rimasti estasiati daquel mondo che, prima di partire, ci appari-va problematico e dubbioso, carico di diffi-coltà da superare che contrastavano con lanostra inesperienza.La settimana è stata molto intensa, moltisono stati gli appuntamenti che ci hannovisto partecipi:- lunedì pomeriggio la S. Messa celebrata

dal nostro Vescovo per lʼapertura ufficialedel pellegrinaggio, con la consegna dellemedaglie alle dame ed i barellieri del primoviaggio e le conferme per quelli del secon-do;- martedì mattina abbiamo assistito alla S.Messa davanti alla Grotta (sempre celebra-ta dal nostro Vescovo);- mercoledì mattina è stata la volta dellaMessa Internazionale (celebrata nella chie-sa sotterranea di San Pio X), è stata unafunzione molto viva e toccante a parere ditutti;- giovedì mattina abbiamo avuto lʼopportuni-tà di confessarci e partecipare alla ViaCrucis;- giovedì sera abbiamo preso parte alla pro-cessione con i flambeux insieme a tanti altrigruppi di nazioni diverse ma unite nellostesso nome di Maria;- infine, venerdì mattina si è tenuta la S.Messa di chiusura del pellegrinaggiofesteggiando il 75° anniversario della fonda-zione dellʼOFTAL; la messa si è conclusacon la chiamata sullʼaltare di dame, barellie-ri, pellegrini e ammalati che fanno parte danumerosi anni della famiglia OFTAL.Sempre per festeggiare il 75° dellʼOFTALabbiamo avuto lʼoccasione di ascoltare ilconcerto di Don Josy Cento (sacerdote ecompositore di musica religiosa) tenutosi inSan Pio X. La serata è trascorsa allʼinsegnadellʼallegria, cantando e battendo le manisul ritmo dellʼoriginale sacerdote. Le gior-nate trascorrevano compiendo vari servizied ognuno di noi aveva un compito preciso.Una parte delle dame si prendeva curadegli ammalati nellʼaccueil, altre avevano ilcompito di prepararli per le uscite, procu-

randogli delle coperte ed assistendoli nellefunzioni; i barellieri pensavano al trasferi-mento dei bagagli dalla stazione allʼaccueile viceversa e successivamente si preoccu-pavano del trasporto degli ammalati su car-rozzelle (voiture). Abbiamo vissuto a strettocontatto con i malati e le persone anzianerendendoci conto di quanto sia importanteanche solo uno sguardo o una carezza pertrasmettere serenità e gioia.Ci sono stati anche momenti di libertà in cuisi poteva fare un giro per la cittadina diLourdes, bere un caffè e fare quattro chiac-chiere in compagnia; cosa che avvenivasolitamente di sera, quando si staccava dalservizio.Spesso, noi giovani, ci facciamo troppi pro-blemi per delle cose insulse o banali: lìabbiamo conosciuto persone che non pos-sono camminare e noi ci preoccupiamo sele scarpe sono idonee al resto dellʼabbiglia-mento… dobbiamo essere tutti più umili! Lourdes è una buona opportunità per met-tersi in gioco, capire realmente cosa unapersona sa fare e come lo sa fare, impara-re che esistono persone con esigenzediverse e che hanno bisogno di aiuto.Non ci sentiamo diversi o migliori rispetto ainostri coetanei perché anche a noi piacedivertirci e vivere comodamente; vogliamosolo testimoniare che si può, ed è costrutti-vo, dedicare una parte delle vacanzeessendo utili, non solo materialmente.Questa partecipazione ci ha dato molto e ciha fatto crescere mettendoci a contatto conrealtà importanti che ci circondano.

Cecilia SaccoPietro Zeme

M o l i n o : L a v o r i i n c o r s o

Tetto e solaio del locale caldaia in rifacimento

LOURDES 2007: UN VIAGGIO SORPRENDENTE!

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Augurio scolastico

Allʼinizio del nuovo annoscolastico non può

mancare un augurio dibuona fortuna a tutti coloroche entreranno da protago-nisti in questa istituzione.Gli allievi anzitutto, e poi lefamiglie e gli operatori.Ragazzi, non potete nonamare la scuola, la scuolasiete voi: lontano, cʼè ancheun ministro, che promette,anzitutto, di essere piùbravo di quelli che lʼhannopreceduto. Siccome chi sioccupa delle formazione deigiovani, a livello dellʼesecu-tivo, è una figura (dice lastoria) che è rimasta sem-pre poco alla ribalta, menocomunque dei suoi colleghidi governo, il rapido susse-guirsi di persone che tutteproclamano di voler supera-re chi li ha preceduti,dovrebbe essere la garan-zia di risultati sempre piùbrillanti. Forse non è maistato così, se la scuola, neidecenni, appare sempre lastessa…A noi del ministro non piac-ciono due osservazioni: laproposta dʼuna maggioreseverità ed il ritorno di con-tenuti antichi (grammatica,tabelline..). Lʼallievo deveessere motivato, guidato,con amore, a migliorarsi,non con la minaccia di san-zioni. “Se non stai zitto, ti doquattro! “Che cosa valutaquel numero, anche seriportato sul registro?Piuttosto, chi sta in cattedradeve migliorarsi, adeguarsialla classe che ha di fronte,diventare un convinto tra-scinatore. In un ambientecosì caldo non ci sarannomotivi di indisciplina. Lafamiglia, poi, sia presentesempre, non nei pochissimiburocratici incontri ufficiali.

Il discorso sui contenuti siachiaro: ai punti fermi delpassato, che penso sianostati presenti anche in unrecente passato, aggiungia-mo le necessità del presen-te: una somma, non unʼal-ternativa. Isolando cultural-mente il bullo, lo si distrug-ge. Con armi pacifiche. A famiglie e docenti unaraccomandazione, moder-nizzatevi. Invece del trito “Aimiei tempi” diciamo, con unsorriso, “andiamo avantisereni”. Quelle mete che ciattendono sono valide, amisura dei ragazzi, garan-zia per il futuro. Andare ascuola sarà per tutti unpeso leggero. Poi, torneran-no le vacanze.

Una nuova Via Crucis

Nella Chiesa parrocchia-le è comparsa una

nuova XIV Stazione dellaVia Crucis in luogo di quellaesistente Dobbiamo inten-derci sul significato dinuova, che in realtà signifi-ca storicamente preceden-te. Quando, nel 1902,divenne Prevosto donLauro Ferrari, programmòalcune piccole trasforma-zioni: alcuni arredi furonosostituiti, con la collabora-zione della Ditta Sellerio diMilano, specializzata inlavori artistici in legno: ven-nero programmati i dueattuali confessionali, il pulpi-to (ora parcheggiato aSantʼIgnazio), la ViaCrucis, che in splendidecornici presenta le oleogra-fie del pittore Morgari. Sonorappresentazioni semplici,chiare, ma dʼun limitatovalore artistico. Le cornicisono costate dieci volte ilcontenuto. Sostituirono idipinti, già ospitati nellaChiesa della Pace, retta un

tempo dai PadriFrancescani riformati. Laloro storia è riportata sulmuro laterale destro dellʼal-tare dellʼAddolorata.Sconsacrata la chiesa adopera del Bonaparte, icastelnovesi, con grandesolennità e partecipazionedi popolo, il 3 maggio 1812,portarono i quadri nellachiesa parrocchiale. Nellostesso tempo, la statuadella Madonna Addolorata,che si trovava nella Chiesadei Servi di Maria, demolitaper volontà del tiranno fran-cese, sostituì la preesisten-te statua della MadonnaAssunta. Questa Via Crucisrimase fino al 1904; poivenne sistemata nel deposi-to che si trova sopra lasacrestia. Recentemente èstata scoperta ed inventa-riata. Si tratta dʼunʼoperaoriginale, e se ne presentaun saggio restaurato.Ricorda quantʼera viva lafede in paese, in unmomento triste della storiadʼEuropa. Napoleone si pre-parava ad invadere laRussia, e nel suo esercitomilitavano anche giovanicastelnovesi. La disfattasegnò la fine dellʼimperato-re dei francesi. Alcuni deinostri ragazzi non tornaro-no… La Stazione, che vissecon i castelnovesi del XIXsecolo la loro fede religiosa,ora, silenziosamente, guar-da noi, duecento anni dopoil suo primo arrivo.

Due castelnovesi, due storie

Ci siamo perfino dimenti-cati che esistette, fino

ad un recente passato, ilselciato. Le vie pubbliche, icortili, e talvolta anche gliinterni di abitazioni mode-ste, avevano una pavimen-

tazione di qualità, bella,pratica, resistente Gli ope-ratori, più che operai, eranoartisti. Artisti nello scegliereil ciottolo (non era unsasso, era un frammento diroccia modellato da agentinaturali), collocarlo su unletto di sabbia, con unostrumento che era una zap-petta da un lato ed un mar-tello dallʼaltro, il tutto poiconsolidato da un attrezzodi legno, troncoconico, chepareggiava le pietre primasistemate. Il piano stradaleera resistente e consentivanello stesso tempo respiroallʼinsieme. Durava decen-ni. San Luigi Orione, primadi entrare in seminario,aiutò il padre selciatore, inun lavoro che sarà statogratificante, ma faticosissi-mo.

Il nostro Mario Acerbi èstato lʼultimo castelnovese

ad esercitare questa profes-sione, che è sul punto discomparire. Lo ricordiamoalla cura del poco esistente(era uno dei tanti aspetti delsuo lavoro di volontariato) isagrati della Parrocchiale edi San Rocco, qualcheframmento nella PiazzaVittorio Emanuele. È operaanche sua il sagrato,nuovo, di San Damiano.Se ne è andato, in silenzio.Il suo lavoro era poesia.Non era più uomo per inostri tempi.

Carla Gagliardi fu impie-gata comunale model-

lo. Gentile, paziente, sem-pre disponibile verso il pub-blico. Quandʼella lavorava, nonesisteva ancora tra lei e ilpubblico il monitor, elemen-to di progresso. Ma era veroprogresso? Quelle Cartedʼidentità redatte a manoavevano qualcosa di perso-nale, unico. Quasi un

c r o n a c h edi L. Stella

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c a s t e l n o v e s ioggetto dʼarte.Anche per lei, questʼetà nonera più la sua.

San Desiderio

Ègiusto ricordare consolennità il nostro Santo

Patrono. Un vescovo quan-do visse. Pastore colto edisponibile, dice la leggen-da. Di fronte ad un esercitodi invasori, che minacciava-no i suoi fedeli, si mise nelleloro mani, sacrificando lasua vita per salvarli. Noi loricordiamo così, da secoli.Cambiano i protagonisti. Untempo ritornavano in paesei sacerdoti castelnovesi, perportare il busto del Santofino allʼarco di via Roma.Non importa se nel frattem-po fossero divenuti vescovio cardinali (non esagero, èla verità). Oggi si fa dinecessità virtù, e a portare ilSanto sono i giovani dellaConfraternita di SanDesiderio.

Questʼanno è rimasto inchiesa il baldacchino: nonserviva. Invece le musichedella Banda, alternate allapreghiera delle Litanie deiSanti sono state lʼideale,per dare spiritualità allamanifestazione. La mattina del lunedì, inSan Rocco, è tornatolʼUfficio dei Defunti, comeun tempo. Naturalmenterecitato in italiano. Lacomunità parrocchiale hafatto festa così. Una pre-messa per il futuro. Nelrispetto della tradizione. LaCorale Bandello, solenniz-zando la celebrazione delleMessa, ci ha fatti sentirequelli di sempre. Forsesarebbe maturo il tempo diripristinare le visite guidatealle nostre chiese, poi chesono divenute così belle.

San Domenico

La festa si muove su unoschema collaudato,

quindi destinata natural-mente al successo. Si vive su due versanti,quello religioso, nel ricordodel Santo cui il PrevostoRocco Berri volle dedicarelʼoratorio e quella dellasuccessiva riunione convi-viale. Non è il caso di farne unacronaca. Mi limito a lodaregli operatori (e soprattuttole operatrici) perché rie-scono ad essere inappun-tabili nel loro volontarioservizio. Tre osservazioni soltanto.Lʼordinatissima partecipa-zione alla Messa. La rotazione dei parteci-panti: i presenti erano piùdi cento, ma di essi unabuona parte “nuova”; unarealtà in movimento.Peccato che fossero anco-ra pochi i giovani, servonoper un sicuro domani. La sobria presentazione(mezzi e contenuti) dellacena: ha consentito a tuttidi guardare in faccia lʼami-co, e non un piatto esage-rato che sarebbe stato solo

castelnovese nella quanti-tà: tradizione da abbando-nare. Infine la composizio-ne del gruppo di compae-sani presenti. Tutti castel-novesi. Solo ieri venivanoda diverse parti dʼItalia. Ora sono di noi sotto ogniaspetto. Il miracolo prodotto dallacomunità, nella comunità.Una brillante iniziativapresa dal gruppo di opera-tori, destinare i fondi rac-colti per il restauro delpaliotto dellʼaltare dellaMadonna di Lourdes, nellaparrocchiale. San Domenico è presentenel programma di abbelli-mento di quella Casacomune che è nostra, eche è avviata ad esseresempre più bella. Per diredomani, agli antenati, chenon siamo stati inferiori infede e generosità.

Domenica 15 luglio alla Cappelletta dellaMadonna del Carmine della frazione Secco siè svolta lʼannuale festa in onore della Vergine,

unita al ricordo delle vittime della strage di cui ricorreil sessantatreesimo anniversario (29 giugno 1944).La celebrazione, presieduta da Mons. Vescovoaccompagnato dal Parroco Don Costantino, dal ViceParroco Don Fabrizio e dal diacono Ernesto, ha vistola partecipazione dei Rappresentanti dei Comunidella zona, oltre ai tanti cittadini che ogni anni parte-cipano allʼappuntamento. Il Sindaco di Castelnuovo,Gianni Tagliani ha ricordato lʼimportanza della memo-ria di quella che è stata una delle pagine più tragicheche la storia ha riservato alle nostre popolazioni.Mons. Vescovo nellʼomelia, oltre a sottolineare ilsignificato della Festa Mariana, ha ricordato i defuntidella strage ed i loro familiari, parecchi dei quali pre-senti alla celebrazione. La S.Messa è stata animatadalla corale di Guazzora, accompagnata alla tastierada Guido Coscia.

F E S T A E M E M O R I A A L L A F R A Z I O N E S E C C O

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 8 Settembre - Ottobre 2007

Il 27 giugno u.s., quando aGuazzora si è diffusa la noti-zia che era mancato il mae-

stro Italo Porcu, tutta la comuni-tà ha provato una triste emozio-ne. Il “maestro Porcù” come erafamiliarmente denominato inpaese, ha rappresentato unadelle figure pubbliche più signifi-cative negli ultimi cinquantʼanni,per il suo ruolo di insegnanteelementare svolto a Guazzoraper oltre ventʼanni. Era nato a Orune, in Sardegna,il 12 novembre 1917, dove èvissuto fino a quando si è tra-sferito nella nostra zona, doveha conosciuto e sposatoAngioletta Goggi ed insiemehanno avuto i due figli,Antonella e Gianni. Particolarmente legato alla suaterra di Sardegna, ove tuttoravive una sorella con altri fami-liari, fiero delle sue origini, hasaputo - parallelamente - inse-rirsi nel contesto guazzorese,sapendo conciliare una sorta didoppia e complementare appar-tenenza sardo-piemontese, dicui spesso parlava con orgoglio. Ex combattente, dopo averinsegnato in diversi paesi dellazona, a Guazzora, il maestroPorcu ha avuto come allievidiverse generazioni di ragazzi.Oggi, da adulta, il mio persona-le ricordo di alunna, forse analo-go a quello di altri miei compa-gni di scuola, è rappresentato,da un lato, dal “maestro” comefigura simbolica, insostituibile e

indiscutibile e, dallʼaltro lato,come figura di riferimento che,oltre alle nozioni, sapeva tra-smettere umanità e vicinanza.Prendendo a prestito lʼespres-sione dallʼopera di Goldoni, loricordo, con affetto, come unasorta di “burbero benefico” chesapeva unire severità e fermez-za ad un senso di protezione ebenevolenza verso noi scolariche, allʼepoca, eravamo certa-mente turbolenti e vivaci, masapevamo essere anche rispet-tosi ed obbedienti.Lo ricordo, il maestro, con il suoaspetto apparentemente serioed austero, ma subito prontoalla battuta con il suo perma-nente - seppur affievolito-accento sardo.Lo ricordo, il maestro, con i suoifolti baffi, con le sue grandi maniche, oltre ad usare il gesso e lapenna, utilizzava per esprimerele sue doti creative, attraverso ildisegno e le figurazioni grafi-che. Lo ricordo, il maestro, scende-re le scale del palazzo comuna-le, ove abitava allʼultimo pianonegli anni della scuola, perentrare in classe… momentibelli, ma anche di trepidazio-ne…Lo ricordo, il maestro, ad orga-nizzare le gite scolastiche: inquelle occasioni, fuori dallʼaulascolastica, il suo sguardo seve-ro lasciava il posto ad espres-sioni più allegre e, a tratti, con-fidenziali.

Lo ricordo, il maestro, per lasua determinazione, soprattuttoper la sua fermezza, caratteristi-ca tutta sarda…; queste quali-tà, penso, lo abbiano sostenutoe aiutato a superare il momen-

to più critico della sua vita,quando, alcuni anni or sono,prematuramente, è scomparsoil figlio Gianni, la cui perdita gliha procurato una ferita profon-da.Negli anni, oltre allʼattività scola-stica, il maestro Porcu, inpaese, si è reso disponibile perimpegni diversi: al fianco dellʼin-dimenticabile maestro Piero DeGiovanni nella realizzazionedelle numerose rappresentazio-ni teatrali ed in particolarecome co-attore, in un duetto

ben assortito, insieme allo stes-so De Giovanni, nel filmato “Arme Pais”, girato in paese neglianni ʼ50 da Giuseppe FacciTosatti. Più recentemente, il maestro, in

virtù delle sue capacità creativee del suo talento manuale, alfianco di Don Opilio e di altrivolontari, ha collaborato allʼalle-stimento dei diversi presepiviventi e delle Via Crucis viven-ti, nonché alla creazione deglioriginali presepi, allestiti nellaChiesa parrocchiale.Per tutti questi motivi, la comu-nità di Guazzora non lo dimenti-cherà e, a nome di tutti, misento di esprimere: grazie,maestro!

Tea Baraldi

G u a z z o r a

In r icordo del maestro I ta lo Porcu

La scomparsa di Pierina Fiscaletti ved. Cervetti, avvenuta il 21 luglio u.s., allʼetà di 98 anni, hadestato commozione a Guazzora, in quanto era la persona più anziana del paese. Con lei è venu-ta a mancare una delle figure singolari e rappresentative della “vecchia Guazzora”, ancora viven-

ti. La ricorderemo con affetto e simpatia per il suo carattere schietto ed estroverso, le sue modalitàsocievoli e determinate, la sua creatività che esprimeva attraverso abili attività manuali, il forte lega-me con il suo paese e, non ultima, la sua fede manifestata fino allʼultimo. Ha vissuto la sua lungavita a fianco del marito Pasqualino Cervetti, che è stato per alcuni anni sindaco di Guazzora, e dei figliFranco e Angela. Unʼesistenza caratterizzata dalla laboriosità e dal senso di generosità di ciò lei riu-sciva a creare con le sue mani: dalla coltivazione dellʼorto, alla grande passione per i fiori, dai lavori diricamo a quelli allʼuncinetto. In particolare, questi ultimi, Pierina li confezionava per farne dono a fami-liari, a parenti ed amici. Chi ha conosciuto Pierina da molti anni, non dimentica anche gli originali pre-sepi che sapeva realizzare, nella propria casa, in occasione delle festività. Più recentemente, le nume-rosissime corone del rosario lavorate allʼuncinetto, così come le preziose tovaglie create per lʼaltaredella chiesa parrocchiale e per la chiesetta del cimitero, rappresentano un ricordo tangibile della suagenerosità nei confronti del prossimo e della comunità religiosa, alla quale era orgogliosa di apparte-nere. Per tutto questo, con gratitudine, la ricorderemo.

T.B.

D E C E D U TA A G U A Z Z O R A L A P I U ʼ A N Z I A N A D E L PA E S E

1956: il maestro Porcu con la scolaresca di Guazzora.

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 9Settembre - Ottobre 2007

Il 15 agosto u.s. la comunità cristiana di Guazzora ha celebra-to la festa della Madonna Assunta, patrona del paese. La ricor-renza è stata solennizzata dalla novena, guidata dal diacono

Ernesto e dalla S.Messa celebrata alle ore 21,00 dal parrocoDon Costantino, seguita dalla tradizionale processione per le viedel paese, con la statua della Madonna. Erano presenti ilSindaco Piera Vignoli, i rappresentanti dellʼAmministrazioneComunale e numerosi fedeli. La solenne liturgia è stata anima-ta dal coro parrocchiale, accompagnato dallʼorganista GuidoCoscia e, per lʼoccasione, è stato utilizzato il nuovo supporto inferro che sostiene la tastiera, donato recentemente da una fami-glia guazzorese.Nei giorni successivi, il 19, 20 e 21 agosto, si è svolta la sagrapaesana che, nonostante lʼinclemenza delle condizioni atmosfe-riche abbiano in parte limitato, come sempre ha visto la parte-cipazione dei guazzoresi e di molti ospiti giunti dalle vicinanze.Le diverse iniziative e attrazioni sono state di particolare gradi-mento: molto partecipate le due serate gastronomiche con menudi qualità, le partite di calcetto, la tradizionale e antica corsaciclistica; lʼevento musicale, purtroppo ridotto ad una serata perla pioggia, nonostante il programma ne avesse previste due, haconcluso i festeggiamenti. Una festa che ogni anno, riesce adaggregare in paese molti partecipanti ed a unire un buon nume-ro di volontari che supportano lʼAmministrazione Comunale, perla realizzazione delle diverse iniziative e che a sua volta, la stes-sa Amministrazione, ha ringraziato offrendo una cena collettiva.

T.B.

La festa patronale del la Madonna Assunta

La statua della Madonna Assunta, postanellʼaltare a sinistra della chiesa, fucommissionata dal parroco del tempo don

Domenico Trovamala al sig. Pasquale Savini,orafo di Intra, con contratto stipulato nella stessacittà il 26 agosto 1857. La statua ha le seguenticaratteristiche: altezza m.1,50 con angeli inmetallo lavorato a mano in bianco e oro.Il prezzo fu convenuto in franchi 1.050 e il terminedella consegna fissato al mese di giugno 1858.Nel 1976, il geom Pierino Megardi aveva stabilito,in base ad una comparazione fra il valore dellamoneta, il prezzo dei terreni, il prezzo del pane edella mano dʼopera contadina riferiti allʼanno1857, che il valore venale della statua potevaessere calcolato allʼincirca in £.11 milioni.

Il prossimo anno ricorre il 150° anniversario dellanostra bellissima statua. Lʼauspicio è che, con unsapiente restauro, si possa riportare la statua anuovo splendore.

Storia della statuadellʼAssunta

Originale del contratto stipulato nel 1857

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Dal 17 al 24 Luglio, alcu-ni ragazzi diCastelnuovo hanno

soggiornato nella casa alpinadi Brusson (AO): “LaMontanara”. Sono convenuti igiovani di molte parrocchiedella diocesi di Tortona e,questʼanno, cʼe stata una“new entry”, infatti sono arri-vati dalla Diocesi di Lodi i gio-vani di S.Colombano.Il gruppo castelnovese eramolto numeroso e contava lapresenza sia di ragazzi che diragazze. Fin dalla partenzalʼentusiasmo è stato forte peril desiderio di provareunʼesperienza nuova (permolti si trattava della primavolta). Siamo arrivati alla sera

e, dopo la distribuzione dellecamere, ci hanno istruitosulle molte e piccole (maimportantissime) regole delcampo. Eʼ propio grazie alrispetto di quelle regole chesiamo riusciti a trascorrereuna settimana fantasticaallʼinsegna dellʼamicizia,senza trascurare anchelʼaspetto spirituale.Appunto la spiritualità: è cosìche con la preghiera mattuti-na e quella serale abbiamoscoperto lʼimportanza di rin-graziare il Signore per tuttoquello che ci dà e quello checi consente di fare. Non sonomancati i momenti dedicati algioco, abbiamo organizzatomolti tornei di pallavolo, diping-pong e, per finire, di cal-cio-balilla.Questo campo ci ha insegna-to a sbloccare le gambe e ilcervello facendoci percorrere

passeggiate anche di mediadistanza imparando ad orga-nizzarci ed essere solidali.Importante è stato familiariz-zare con i nostri coetanei dialtri paesi, stringendo nuoveamicizie e venendo a contat-to con nuove e interessantirealtà che prima non cono-scevamo.Nel campo, poi, non abbiamodi certo fatto la fame, anzi,ringraziamo il cuoco Marioche ci ha deliziato con buo-nissimi piatti di tutti i tipi.Vorrei ringraziare anche iSacerdoti, gli animatori e ivolontari che hanno avutamolta pazienza nel guidarcie, nel momento dellʼerrore,prontamente nel riportarcisulla retta via.Eʼ nostro dovere ringraziareSua Eccellenza il Vescovo,Martino Canessa, che ci èvenuto a trovare durante il

campo regalandoci importan-ti parole delle quali faremotesoro.Io credo che partecipare alcampo è unʼesperienza cheva fatta; aiuta a crescere ed afare amicizie con altri ragazziper discorrere e scambiarebattute, punti di vista ed idee.Dopo il soggiorno, alcuni sisono fermati due giorni in piùper partecipare ad un corsoanimatori A.C.R., anchʼio hopartecipato. Questo corso ciha insegnato, oltre a molteindicazioni pratiche, soprat-tutto quale sia il vero signifi-cato del fare lʼeducatore.Alla fine voglio fare un ringra-ziamento particolare al nostroDon Fabrizio che ci haaccompagnato in questocammino meraviglioso viven-do davvero in mezzo a noi econdividendo scherzi, risa etanti giochi.

B r u s s o n 2 0 0 7speciale

Carlo Zeme

B R U S S O N : U N ʼ E S P E R I E N Z A C H E F A B E N E

...come animatori...

La vita di ognuno di noi è unpercorso del tutto specialee,soprattutto, estremamen-

te personale. Eʼ un camminofatto di gioie, di dolori, di soddi-sfazioni, di delusioni, di tuttoquello che il nostro cuore puòprovare e che rende la nostraesistenza veramente unica epreziosa: perché vivere, infondo, è provare emozioni, èabbandonarci al flusso inarre-stabile dei nostri pensieri elasciarci trasportare negli angolipiù nascosti della nostra imma-ginazione. Ed è lì che nascono isogni, gli obiettivi da raggiunge-re, i progetti per un futuro che èsolo tuo e che tu devi plasmaresecondo la tua volontà. La vita,dunque, è effettivamente diver-sa da individuo ad individuo, maarrivano dei momenti in cui levite di ognuno di noi si intreccia-no con altre e, allora, sorgono leamicizie, gli amori, le simpatie e

, perché no, anche le antipatie ele discordie. Perché, credo, nonci sia cosa più bella di condivi-dere la propria esistenza conaltre persone: è,infatti, nelmomento della condivisione cheil nostro cuore si arricchisceancora di più e che noi stessinon ci stanchiamo mai di cre-scere, di imparare, di matura-re.Trascorrere un poʼ di ore conun amico, un genitore, un anzia-no, ci permette di metterci aconfronto, di conoscere realtànuove, di costellare la nostravita di esperienze che difficil-mente abbandoneranno ilnostro cuore, ma che lì, piutto-sto, troveranno il loro rifugioideale dallʼincessante passaredel tempo.Ed è con questo spirito di comu-nione e di apertura al prossimoche una parte degli animatori diCastelnuovo ha deciso di svol-gere attività di animazione nelsoggiorno estivo di Brusson,organizzato, ormai da parecchi

anni, dalla Diocesi di Tortona eche trova sede nella casa alpina“La Montanara”, divenuta unvero e proprio luogo di “culto”per gli assidui frequentatoridella vacanza. Io, infatti, e i mieicompagni animatori: Alessio,Paola, Pietro, Gianluca e anco-ra Alessio, abbiamo deciso dicimentarci in questa esperien-za, per noi del tutto nuova, dianimazione in un campo estivocon lo spirito di chi, senza dub-bio, non si stanca mai di vivereinsieme ai ragazzi, di prestarele proprie capacità al serviziodel prossimo e del Signore e,soprattutto, di aggiungere alproprio repertorio una sorta di“vacanza-lavoro” indimenticabi-le e formativa al massimo. Adaccompagnarci in questʼavven-tura sono stati un animatore diLungavilla e due animatrici diTortona che, come noi, hannocapito lʼimportanza e lʼinestima-bile valore di questo soggiorno.Noi animatori abbiamo trascor-

so, sotto la guida del presidentedellʼAzione Cattolica GianfrancoAgosti (che ci sentiamo di rin-graziare per il prezioso suppor-to) una settimana, dal 17 al 24Luglio, in compagnia di unanovantina di ragazzi. Occorresubito, però, puntualizzare unacosa: di questi novanta adole-scenti, circa la metà non prove-niva dalla nostra Diocesi madalla Parrocchia di SanColombano. Lʼincontro di duerealtà geograficamente abba-stanza distanti ha permesso atutti i ragazzi e a noi animatori divivere con interesse ancor piùacceso questa esperienza.Come tutti i campi estivi, anchequesto era imperniato attornoad un tema ben preciso: i 5sensi. La vista, il tatto, lʼudito,lʼolfatto e il gusto ci permettono,infatti, di concepire in modoquasi impeccabile il mondo checi circonda, di realizzare tuttociò che interagisce con la nostravita, di calarci allʼinterno della

SOGGIORNO A BRUSSON: UNA VACANZA CHE CI HA AIUTATO A CRESCERE…

di Marcello Spinetta

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nostra dimensione. I ragazzi,dunque, grazie ad attività ludi-che e formative organizzate danoi animatori dovevano faresempre riferimento ai 5 sensi,vedendoli non solo come stru-menti di percezione ma anchemezzi con cui apprezzare,comunicare, amare, avvicinarsidi più a Dio. Sono proprio inostri sensi, infatti, a renderciciò che siamo: senza uno diessi la nostra vita sarebbe limi-tata, e sarebbe limitata la nostracapacità di provare emozioni.Tutte queste attività erano, poi,integrate da alcune passeggiatealla scoperta dei meravigliosipaesaggi che la Val dʼAyas cipuò offrire e che abbiamo potu-to apprezzare sempre con i 5sensi. Infine, nel corso di questesette lunghe giornate si trovavaanche il tempo per momenti diriflessione, affidati al nostrocurato Don Fabrizio e ad altripreti della Diocesi, che ci avvici-navano maggiormente alSignore, permettendoci di rin-graziarlo per i bei momenti tra-scorsi insieme ai nostri amici eper le appaganti giornate vissu-te. Rilevante è stato anche lʼin-contro con il nostro VescovoMons. Martino Canessa che ci

ha regalato parole di saggezzae di pura fede.Alla fine di quella settimana misono chiesto, tra me e me, severamente tutto fosse andatoper il verso giusto, se i ragazzisi fossero divertiti davvero, se igiorni passati insieme avesserolasciato loro qualcosa di impor-tante. Non ho dovuto attenderemolto per la risposta: mi èbastato osservare le espressio-ni di chi partiva quel 24 Luglioper rendermi conto di come, pertutti, sia stata una vacanza spe-ciale. Tra baci, abbracci, manitese per salutare, ho intravistoanche qualche lacrima sul voltodei ragazzi ed allora ho capitoche ogni goccia che cadeva dailoro occhi era unʼemozione dicui i loro cuori avrebbero con-servato per sempre il ricordo.

...e come animati...

Senza dubbio lʼesperienzadi animazione a Brussonha costituito per noi

unʼoccasione importante permigliorare le nostri capacitànella gestione dei ragazzi e nel-lʼorganizzazione di attività ludi-co-formative. Eravamo partiti

con lʼintento di accrescere lenostre abilità e di perfezionarcicome animatori. A tal propositoabbiamo deciso di prolungare ilnostro soggiorno a Brusson finoa Giovedì 26 Luglio: per questidue giorni aggiuntivi lʼA.C.R.(Asso ciazione CattolicaRagazzi) aveva, infatti, organiz-zato un corso animatori che havisto la partecipazione di nume-rosi ragazzi delle parrocchielimitrofe e che aveva lo scopo difarci capire quelli che sono irequisiti di un buon animatore, omeglio di un educatore.In un mondo in cui le situazionifamiliari sono sempre più pro-blematiche e in cui le condizionie i modi di vita degli adolescen-ti sempre più preoccupanti,anche lʼeducatore può diventareper un giovane una figura diriferimento non indifferente.Questo breve corso si è apertocon la Santa Messa per ringra-ziare giustamente il Signore diaverci dato al possibilità di cre-scere negli ambienti sani e pro-tetti dei nostri oratori ma,soprattutto per chiedere a Lui diaiutarci a svolgere la nostra atti-vità di animazione con coscien-za e maturità. Nel complesso questi giorni di

incontro hanno avuto come cen-tro focale alcune relazioni, tenu-te da animatori dellʼA.C.R., dasacerdoti, da esperti del settore.Esse avevano come compitoprincipale quello di illustrarci ilruolo dellʼeducatore in diversicontesti e nella maniera piùapprofondita possibile. Nel giorno di Giovedì, poi,abbiamo avuto la possibilità dimettere in pratica quanto appre-so nelle relazioni accogliendo iragazzi che avrebbero soggior-nato a Brusson per tutta la setti-mana successiva.Sono diverse le cose che abbia-mo appreso in questo breve maprezioso corso. Riassumendo abbiamo capitocome quello dellʼanimatore siaun compito da svolgere conintelligenza, pazienza e consa-pevolezza del fatto che comun-que animare significa ancheinsegnare, offrirsi al prossimo,aiutare a crescere. Non ci sentiamo dei maestri, noianimatori, né, tanto meno delleguide spirituali: cerchiamo sol-tanto di far divertire i nostriragazzi con il prezioso aiuto delSignore, senza il quale nullasarebbe possibile.

G l i a n i m a t o r i i n . . . v a c a n z a

Nel periodo estivo molte persone, giovani e meno giovani, partono per le vacanze alla ricerca del relax atteso tutto lʼanno.Un gruppo di ragazzi di Castelnuovo invece ha voluto anche mettere alla prova il proprio fisico, forse più abituato allesdraio della piscina che alle camminate in montagna. Come palestra per lʼallenamento sono state scelte le montagne

della Val Formazza e come albergo di lusso per la squadra di sportivi è stata presa in affitto dal 6 allʼ11 Agosto una casa aGraglia, frazione di Baceno (VB). Gli atletici castelnovesi, pur avendo sete di avventura, non hanno rinunciato a caricare sui pulmini bagagli quasi principeschi.Allʼarrivo si sono dovuti cimentare nelle attività domestiche, scoprendosi perfetti casalinghi, lasciando lʼallenamento per il gior-no successivo.Il coach Don Fabrizio ha scelto come prima meta dellʼallenamento il Laghetto delle Streghe e il Lago di Devero, dove nuvolet-te dispettose li hanno accompagnati per gran parte della giornata, senza però far loro immaginare lʼavventura che li avrebbeaspettati il giorno seguente…Dal rifugio Busto Arsizio, scelto per lʼescursione del terzo giorno, si dovrebbe vedere un paesaggio mozzafiato, fatto di monta-gne innevate e ghiacciai… SI DOVREBBE!!! I nostri campioni invece hanno visto solo dei grandi nuvoloni carichi di pioggia elampi che hanno rovesciato su di loro litri e litri di acqua lungo un ripido sentiero popolato da capre, pecore e mucche. Cinqueore di cammino sotto la pioggia battente hanno messo a dura prova anche gli spiriti più forti, ma dopo una doccia bollente eranotutti ricaricati e pronti a scherzare. Ancora un poʼ affaticati per il giorno precedente e con gli scarponi fradici, giovedì si sono goduti un poʼ di relax e hanno visita-to gli Orridi di Uriezzo, grotte scavate dallʼacqua delle cascate, numerose in questa zona. Per lʼultimo giorno di allenamento è stato scelto il rifugio Myriam, dove finalmente un bel sole li ha accompagnati tutto il giorno. Molti vorranno sapere cosa facevano gli atleti nel tempo libero e durante le serate, sperando di trovare qualche gossip da spiag-gia… Di tempo libero non ne avevano moltissimo, perché dovevano cucinare e svolgere tutte le altre faccende domestiche, masapevano sfruttarlo al meglio, cantando, giocando, ballando a scherzando insieme nelle lunghe serate, e visitando i paesi vici-ni quando non cʼerano in programma escursioni. In quella settimana hanno potuto anche osservare le stelle cadenti da unaposizione privilegiata, dato che trovandosi in montagna cʼerano poche luci che disturbavano la visione del cielo. Non sono mancati i momenti di preghiera e riflessione, che si sono conclusi con la S. Messa il penultimo giorno.Per questi ragazzi è stata unʼesperienza nuova e positiva che sicuramente vorranno ripetere anche lʼanno prossimo, magariallargando il gruppo invitando altri coetanei che hanno voglia di vivere questa occasione di stare insieme.

Cristiana ed Elena

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 12 Settembre - Ottobre 2007

La Commissione economica della Parrocchia ci informa che nel corso del 2006 sono state affrontate opere (volta cen-trale, bonifica amianto, cappella lunga, miglioramento impianto riscaldamento) per una cifra complessiva di 271.000euro, di cui 52 mila ancora da pagare.

Un bilancio economico, quindi, soddisfacente.Per il 2007-2008 la Commissione lavori ha programmato, e in gran parte già avviato, i seguenti interventi

- Restauro delle TRE BUSSOLE DI INGRESSO, con rifacimento dei pavimenti consumati, illuminazione adeguata, bache-che ordinate, porta meccanizzata per i disabili (angolo sud) e uscita di sicurezza (angolo nord). Costo complessivo di 30.000euro. Generoso contributo di 24.700 euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Prestatori dʼopera DittaRes antiqua di Rivoira - Voghera, Castagnaro Luigino, Nicola Di Gaetano, Marzio Brecciaroli, Egidio De Maestri, MarcoDellacasa. I lavori si concluderanno per Natale poiché non è stato semplice reperire piastrelle di cemento colorate identichea quelle collocate nel 1926.

- Restauro del PORTALE dimagister Albertus. Esecuzionedella ditta Archè di Parma.Quando nel 1991 si lavorò sul-lʼantico ingresso in pietra, risa-lente al 1183, venne data dallaSoprintendenza lʼindicazione diintervenire ogni dieci anni conuna consistente manutenzioneper ridurre lo sfaldamentoesterno del materiale lapideoconsunto dagli agenti atmosfe-rici e dallʼinquinamento. Ora, a16 anni di distanza, viene affi-data a Stefano Volta, lo stessorestauratore del 1991, lʼincaricodi procedere con impacchi disilicato di etile e poi con unpaziente lavoro di rinforzo delleparti sollevate o corrose. Inquesti ultimi anni lʼimmaginedel nostro portale è apparsa inmolti testi dedicati allʼarte e inparticolare alla scultura romani-ca. Evidenziati in particolare lefigure di Sansone che smascel-la il leone e le quattro figurette(due maschili e due femminili,alternate) dei capitelli che raffi-gurano le stagioni (partendo dasinistra, lʼautunno, lʼinverno, laprimavera e lʼestate). Costoprevisto sui 10.000 euro di cui5.000 a carico dellaFondazione Cassa diRisparmio di Alessandria e2.000 messi a disposizione dalComune. Si vorrebbe ancheprovvedere alla pulizia e alrestauro dellʼimponente porto-ne ligneo e collocare un impian-to innovativo per deumidificarelʼintera facciata della Par -rocchiale, dalla cappella di San

NOI E VOI PER LA PARROCCHIALE

In alto: le figure sul lato sud del portale ricordano le stagioni. Da sinistra: autumnus, un uomoche forse sta vendemmiando; hiems (femm.), una donna emergente da campi arati e con inmano oggetti tondi; ver, un uomo con un falco posato sul braccio per la caccia primaverile;aestas (femm.) una fanciulla con un mazzo di fiori e covoni sullo sfondo.

Sotto: i titolari della ditta Rivoira di Voghera al lavoro per il restauro delle bussole.

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Un ricordo concreto, che durinel tempo: i tanti amici hannovoluto essere presenti così,

lʼofferta finalizzata a perfezionare lavita in quei luoghi che lo videro pro-tagonista, la chiesa, lʼoratorio..Sono un Calice e una Patena, a ser-vizio del Divino Sacrificio; lʼimpiantodi pallacanestro in Oratorio; qualcheintervento nella chiesetta di SanGiacomo. Una presenza che iltempo non cancellerà.

Giulia Corsano 25. euro - Nucci,Piera, Bruna 150. - Mario,Marilena, Romana Trovamala 60. -Renzo Sicbaldi e famiglia 150. -Marcello Spinetta 10. - Animatori eRagazzi Oratorio Castelnuovo 111. - Assistenti Oratorio 235. - Luigi Bassi, Franco Pellizzari, G. Carlo Fogliati,Irene Ferrari, Carlo Concaro 205. - Compagni Classe II D Liceo scientifico “Galilei” Voghera 730. - Coscritti clas-se 1991 260. – Nonni Stringa – Sicbaldi 600. - Mariuccia, Luigi, Pietro Stringa 500. - Alunni Scuola elementaredi Molino dei Torti, loro familiari ed ex allievi della Maestra Mariuccia 215. - Le zie Luigina, Rita, Maria ed Emilia, edi cugini 600.- Amici della classe 1990 80. - Laura Sottotetti a nome di tutti gli amici di Mariuccia e Luigi 170. -AS Castelnovese “Primi Calci” 120. - Istituto Comprensivo Baxilio 160. - Livia Granata e famiglia 250. - Classe3a elem. per prima confessione 202.40 - Amici del Rione della Croce 410. – Ex allievi della Scuola elementare diAlzano 10. - Classe 1958 180. - Le colleghe della Scuola dʼ Infanzia, con Franca e Renza 120. - Le collegheCarmen, Elisabetta, Laura, Letizia, Marinella e M. Rita 150. – Chierichetti 251. - Fam. Luciano e Dino Sicbaldi 200.- Gli amici del 1992 100. - Costanza Sottotetti 10. - Alessandra ed Andrea Balduzzi 100. - N.N. 50. – Abitantidel Secco 150.

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 13Settembre - Ottobre 2007

Lʼorologio è fermo

su unʼora qualsiasi del passato.

Immobile.

Ma le cose non muoiono

come non muore il ricordo.

Non muore neppure

il tuo ultimo sorriso.

P e r G i a c o m o

Carlo al Battistero compresi, ma i preventivi indicano cifreper ora non disponibili.

- Messa a norma degli impianti tecnologicidellʼORATORIO. Ottenuto un anno fa un contributo regio-nale di 14.000 euro per sostituzione caldaie, pannelli sola-ri, bagni efficienti e per disabili, impianti luce a basso con-sumo energetico, centraline separate, ecc, i lavori stannoper iniziare, ma le esigenze indicano cifre di almeno trevolte superiori la cifra disponibile. Coordinano lʼoperaGiuseppe Scaffino e il geom. Megardi.

- Da almeno cinque anni il CAMPANILE non è più agibile.Lo studio dellʼarchitetto Paola Pleba ha redatto un proget-to che prevede il consolidamento della base del campani-le e della scala in pietra, la sostituzione della scala ligneasuperiore ormai pericolante con una risalita in strutturemetalliche. In corso dʼopera verranno colmate le numero-se lacune murarie e creati tre piani per il consolidamentodella struttura. Ripristino totale della cella campanaria, deicastelli di sostegno e degli impianti elettrici. Revisione del-lʼintonaco esterno e tinteggiatura. Il progetto è stato appro-vato dalla Soprintendenza con due condizioni: conservaree rinforzare le travature interne e sostituire lʼimponenteantenna radio con una trasmittente di pari potenza, ma

meno invasiva. Lʼintera pratica è stata consegnata ad ini-zio settembre alla CEI per la richiesta di un contributo pariad almeno il 50% della cifra preventivata per lʼesecuzionedellʼopera (poco più di 100.000 euro).Se la risposta sarà positiva, essendo tutto già pronto, ilavori potrebbero essere conclusi per la fine del 2008.

Con questa informativa abbiamo voluto rendere edotti i let-tori del Bollettino di quanto sta facendo con passione e, ciauguriamo, con lʼapprovazione di (quasi) tutti, laCommissione lavori che affianca il nostro parroco.Qualcuno potrebbe accusarci di mettere troppa carne alfuoco, ma preferiamo seguire questa linea che proseguedal 1993 anziché dormire sugli allori o perderci in polemi-che che portano al nulla. Il nostro lavoro è silenzioso, lʼuni-ca cosa che chiediamo è quella di darci una mano a copri-re le spese, in parte alimentate da contributi cercati contenacia e fatica presso gli Enti, in parte da quel poco cheavanza dalla gestione annuale della Parrocchia, e in granparte sostenute da chi, come voi, ama il proprio paese, lacomunità in cui vive o è nato, la chiesa in cui avete trascor-so momenti salienti della vostra vita, il luogo in cui spessocercate intimo conforto o esternate forti sentimenti di tri-stezza o di gioia.

La Commissione lavori della Parrocchiale

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 14 Settembre - Ottobre 2007

Suffragio defunti

Famiglia Chizzoniti, ricordando laMamma 20. - Giuliano Megardi250. - N.N. 50. - Luciano Pivato,ricordando Eugenio Pivato 200. –Augusta Cei, ricordando il maritoMario Giglio 50. - Famiglia Sacco,ricordando Luciana Engaddi 20. –Sacco e Curone, ricordando le vitti-me del Secco e Giacomo Stringa50. - N.N. 50. - Curone eGiussanti, ricordando Luigina SaccoAngeleri 50. - Le figlie, ricordandoMariuccia ed Alberto Stella 30. -Stefania Zerbinati 20. -Immacolata Zito 40. - FamigliaZaletely 20. - Famiglia De Mattei50. - N.N. 20. – Gerardo Alfarano115. - Ada Grassi 20. - P.C. 20. -N.N., ricordando Giovanni Breglia50. - N.N. 15. - Rosetta Gavio 20.- Gabriella Torti Delfanti 40. -Giuseppe Gavio 50. – CarmelaCotroneo 50. - Sig.ra Piccinini 20.- Marilena Cataldo 20. - Fam.Stella, ricordando Rosetta 50. -Ines Stella, ricordando Rosetta 300.- N.N. ricordando Angelo Granata ei defunti delle famiglie Bindella,Callegher e Fioravanti 70. - LuisaBruni, ricordando Piera 15. -Famiglia Ricci , ricordando Lorenzo200. - Famiglia Tognoli 15. -Antonietta Crivellari 15. - N.N.ricordando Mario Bensi 20. –Familiari di Ferdinando Curone 300.- Francesco Apollaro 100. -

Virginio Sottotetti 30. - Elisa eMariuccia Lucchini 20. - N.N. 15.- N.N. 20. - Celestina Fornasari,ricordando Giuseppe Berri 20. –Margherita Ferrari, ricordando ilmarito Remo 40. - N.N. 20. -Marcellina Taverna 20. – PalmaGiuffrè 20. - I familiari di MariaNobile 50. - N.N. 20. - LuisaCeravolo 30. – Mario Rolandi 30.- Prandi e Gorani 20. - Giuseppinaed Albertina Granelli 50. - Sig.raPengo 20. - Agnese Alfarano 20. -Immacolata Zito e sorelle, ricordan-do la Mamma 120. - N.N. 20. -Fam. Rossi 50. - Maria Monti 20.- Pierangelo Siro, ricordando IrmaBerri 100. – Fam. Siro/Reale 30. -Carmela Cotroneo, ricordandoAngela Tuccio 20. - CarmelaCotroneo, ricordando Domenico,Grazia e Margherita 20. - Mattioli20. - Giovanna Cagnoni, in ricordodel marito Arturo Scaffino 50. –Mario Cavalli 50. - MaddalenaStella, ricordando EmilioColombassi 100. – Familiari diMichela Pisa , nellʼ 8° anniversario50. -N.N. 50. - Elena Fasanaro, ricor-dando la Mamma 50. - N.N. 15.- Coscritti 1935 100. – ElisaGarbellini, ricordando GiulianoZanella 20. – Rina Stella 50.Francesco Castellini 20. - LaMamma, ricordando Rinaldo 15. -N.N. 20. - Costanzo Patri 100. –Pietro Curone 50. - Fam.

Bottamino/Curone 150. – N.N. inricordo di Mario Acerbi 150. –Fabrizio Bassi 50. - GiuseppinaBerengan, ricordando Giacinto e Ida30. - Familiari di Pierino Novelli 30.- N.N. in ricordo di Carla 500. –N.N. 50. - N.N. 15. - RosellaVeniale, ricordando LuigiDebenedetti 50. - N.N. 10. –Ferrari 20. - Fam. Stringa, ricor-dando Giacomo 100. – RitaMilanese, ricordando Irene e Pietro50. - Rosina Ierinò, ricordandoVincenzo Simone 20. - PinucciaSetti 50. – Fam. De Mattei 30. -Clementina Angelini 25. -Alessandro Cairo , ricordandoCarlo, Maria e Sr. Proba 50. -Giuseppina Quattrocchio 10. –Lucia Di Terlizzi, ricordando il maritoVito Malcangi 50. - Gabrielli 50. -Elio ed Elena Angeleri 50. - N.N.50. - Marito e figli, in suffragio diFiorella 150. - Coscritti 1947, ricor-dando Nella Bellettato 100. -Familiari di Dino Goggi 100. -Bruna Stella 10. - N.N. 30. - MariaPavan 30. - R.G.G., in memoria diR.C.M. 1000. - PompeaFerramosca, ricordando MariaTroielli e Primo Bensi 50. - AgneseAlfarano, ricordando Mariella, Mariae Donato 20. - Paolina Varsili 100.- N.N. 15. – N.N. 100. - N.N. 10.– Sig.ra Burlon 20. - Fam. Vecchi10. - Annamaria Angeleri 50. -Camilla Finotello 20. - AveGhiggino 20. - Flora Sampietro

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20. - N.N. 20. - N.N. 50. – N.N.15. - Fam. Alfano 100. - BrunaSimonelli 30. - Lavori in parrocchia

Maria Grassi Monti 20. - Fam.Torti/Cantelli, in memoria diClaudio 100. (offerta pervenuta il30.5.2007) - Annamaria AngeleriBaudassi 500. - Familiari di PieroZacchetti 100. - N.N. 50. – N.N.40. - N.N. 500. - N.N. 100. - N.N.20. - Uomini in gita 50. - Nipoti diFerdinando Curone 400. –Sig.raSelene 50. - Grupillo 50. –Fam.Taverna 150. – Albina Farinetti500. - Compagnia teatrale“Recitiamo insieme” 873.24 -Peppino, Marinella e i cuginiLombardi ricordando Jolanda150. - Maria Serafini (tombola2007) 25.

Oratorio

Alessandro Curone 100. – Unanonna 100. - Fam. Arona 50. -N.N. 10. - Fam. Brenzi 50. -N.N. 10. - Maria Simaz 10. -Matteo e Simone Segala 30. -Familiari di Carla Gagliardi 20.–Angela Montano 25. - SergioValdata 275. - Familiari diMiranda Ragni 50. – Luca Beretta50. - Pinuccia Sacco 50. - Inonni Aldo e Lina in occasione delbattesimo di Leonardo e Luisa100. - FIM – CISL 50.

Bollettino

Franco Pellizzari 50. - N.N. 5. -Margherita Ferrari 10. - TeresaSchiavi 50. - Piera, Laura eLuigina Gavio, ricordando DinoGoggi 150. – Dott. Piera Rizzotti20. - Anna Maria Torti 10. -Cristina Sozzè 10. - Santa Mariadelle Grazie 20. - N.N. 20. -Sig.ra Selene 20. – Sig. Burlon 5.– Pompea Ferramosca 20. -Agnese Alfarano 20. - PietroPaolo Bailo 20. - Flora Sampietro10. - Franco Fazio 12.

S. Rocco

Fam. Isetta-Pincetti 20. - Fam.Pengo, ricordando FrancescoChizzoniti 100. - Franca Isetta 20. -Antonietta Crivellari, ricordandoRinaldo 30. - N.N., per la Madonna

della speranza 35. - Enrica Brollo,ricordando il marito Umberto 50. -Fam. Isetta/Pincetti, ricordandoEmilia e Giovanni 30. - Antonietta,Roberto e Giovanna, ricordandoAngelo Granata 20. - Nonni Motta,ricordando Maurizio Canobbio100. - Rosetta 10. - FrancescaBloise 50. - Gli amici diMassimo Grassi “Cila” 50. - N.N.30. - Giovanna Ragni 50.

Varie

Per Sante Messe. Coscritti 198215. N.N. 50. - Maria GraziaDesiato 20. –Sig.ra Burlon 10. -Franca Amato 15. - Fam.Cairo/Quattrocchio 30. – N.N. 20. Battesimi : Bruno Leva, per il batte-simo di Luisa e Leonardo 200. -Famiglia Parisi (battesimo diAntonio) 20. - Famiglia Vizza(battesimo di Alessia). 50. - Igenitori di Alessandro Bensi 100.– Padrino e madrina di AlessandroBensi 100. - Famiglia Medagliani,per il battesimo di Beatrice 200. Per il Santuario delle Grazie: Ines

Stella 50. – Carla Setti Milanese50. - Società Mutuo Soccorso S.Anna 30. – Fam. Siro/Simonelli10. Amici (per fiori): 50. - Isetta20. - Fam. Taverna 50.Fam. Curone (cresima di Daniele)100. – Matteo Ranelli (1aComunione) 100. – Marilena Leva(Cresima di Clarissa Baiardi) 60. -Sposi Gianluca Pitea ed ElisaFerramosca 200. - Laura Cairo20. - N.N. 100. (opere parroc-chiali) - Sposi Marchi – Gaiazzi100. - N.N. (per i poveri) 10. Katiae Pierangelo Curone (per S.Domenico) 100. - Sposi DʼAnania– Alaimo 100.

B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 15Settembre - Ottobre 2007

TORNATI AL PADRECarmela Bovalina Zito (12.7.16 –27.6.07)Andrea Corona (30.6.07.- 3.7.07)Rosetta Stella (3.4.23 – 4.7.07)Lorenzo Ricci (8.9.31 – 8.7.07)Ferdinando Curone (9.5.13 -8.7.07)Luciano Arona (20.9.30 – 15.7.07)Dino Ugo Goggi (6.6.57 – 27.7.07)Carla Gagliardi (20.5.21- 7.8.07)Mario Acerbi (1.12.21 – 7.8.07)Pierina Varsigli (7.2.14 – 16.8.07)Fiorinda Presotto Gavio (25.1.45 –17.8.07)Miranda Ragni Cassola (15.3.25 –20.8.07)Teresa Balza Taverna (6.4.23 –21.8.07)Vincenzo Alfano (21.9.29 – 3.9.07)Paolina Varsili Concaro (13.7.30 –4.9.07).

BATTESIMI15 luglioAlessia VizzaAlessandro Bensi.

MATRIMONIGianluca Pitea con ElisaFerramosca ( 7 luglio )Antonio DʼAnania con VittoriaAlaimo ( 1° settembre )Gabriele Bordon con MarikaRandi (1°settembre )

C a s t e l n u o v o S c r i v i a

A l z a n o S c r i v i a

TORNATI AL PADREFiscaletti Pierina ved. Cervetti dianni 98 il 22 Luglio

G u a z z o r a

MATRIMONICortazzo Alfonso con MaggiCorinna il 23 Luglio

Giuseppe Campanini con SaraModini il 15 Settembre

BATTESIMIBreglia Alessio il 23 settembre

MATRIMONIGiacomo Campo con Mensi Chiarail 23 Settembre

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B o l l e t t i n o P a r r o c c h i a l e 16 Settembre - Ottobre 2007

Sono ormai trascorsi alcuni mesi dal nostro arrivo a Castelnuovo; precisamente ci troviamo qui dal 6 settembre del-lʼanno scorso. Dovevamo rimanervi per un solo mese, così ci avevano assicurato. Il motivo è noto: Il nostroMonastero di “Villa Charitas” di Tortona, situato sulla collina del Castello, (a pochi metri dallo Chalet) si era reso ina-

gibile e specialmente lo erano le nostre camere il cui pavimento cedeva. Ora, a distanza di più mesi, la ristrutturazionenon è ancora completata e i lavori vanno arilento (anche a motivo di mancanza di fondi).Tuttavia pensiamo che fra non molto, se piace-rà al Signore, faremo ritorno al nostroMonastero. Molte buone persone ci hanno aiu-tate, anche di Castelnuovo, a cui va tutta lanostra gratitudine. Lʼaccoglienza ricevuta in questo paese è statadavvero grande: siamo circondate da moltepremure e da molta carità, anche sul pianomateriale. La S. Messa quotidiana con la partecipazionedi un bel numero di donne e di uomini che pre-gano e cantano con noi, ci dà molta consolazio-ne e ci sentiamo insieme uniti nel Signore. Cisentiamo inoltre, appartenenti alla Parrocchiadi Castelnuovo, paese che per Don Orione era“la sua Cafarnao”. Diciamo sinceramente chequi, non manchiamo di nulla. Anche il Parroco,Don Costantino, ci usa molte attenzioni.Il motivo per cui desideriamo il ritorno al Monastero è questo: la forma di vita da noi scelta, è la vita di clausura. La clau-sura richiede: una sua struttura tutta particolare, un ambiente riservato esclusivamente alle monache con segni eviden-ti di totale separazione dal mondo, quali sono il Monastero, le grate…e tutti gli altri locali necessari alla vita in comune. IlMonastero vorrebbe essere, per chi vive nel mondo, un richiamo allʼAssoluto di Dio, un richiamo forte alla vita futura cheGesù risorto riserva ad ogni uomo che crede in Lui. Qui, nel silenzio, nel raccoglimento, nella preghiera e nel dono dellanostra vita, vogliamo essere maggiormente vicine alla gente del nostro tempo, invocando su tutti le benedizioni delSignore perché tutti si salvino.Non tutti comprendono la nostra vocazione: “Cʼè tanto bisogno anche oggi di persone che si dedichino ai poveri, agliammalati, alle missioni…, perché rinchiudersi in un Monastero? Sono vite sprecate”. Veramente anche per noi nascequesto interrogativo: ma si tratta di una vocazione particolare: se il Signore chiama, non si può dirGli di no. Del resto, soloLui può dare la grazia di vivere in questa forma di vita. Il Signore non merita forse di avere delle persone riservate solo aLui e che sono come un dono a lui fatto dalla società?Attualmente la nostra comunità è formata da 8 Suore e una novizia. Quattro sono argentine, una brasiliana, una polacca(che si fermerà per qualche tempo di discernimento), e tre italiane (la novizia è della nostra diocesi). Noi speriamo cheil Signore chiami almeno una da Castelnuovo, e le dicia-mo fin dʼora che, se si darà al Signore rispondendo alla suachiamata, non avrà nulla da perdere perché Lui è fedele persempre, ed è il solo capace di riempire tutto il cuore.Ritornando al Monastero di “Villa Charitas”, porteremo sem-pre con noi un grande affettuoso riconoscente ricordo, spe-cialmente per tutte le persone che ci hanno aiutato: saran-no sempre presenti nella nostra preghiera e anche per tuttigli abitanti di Castelnuovo: un grazie sincero.

Il soggiorno delle Suore contemplative a Castelnuovo

RIENTRA in SAN ROCCOSulla parete est della chiesa di San Rocco,accanto alla balaustra, è stato ricollocato, dopo ilrestauro eseguito dai Nicola di Aramengo, ildipinto "Madonna fra san Francesco da Paola esan Mauro". L'opera venne dipinta dal pittore genoveseNicolao Gatto nel 1742.